Sono un insegnante comportamentista Per me l’apprendimento è una risposta a uno stimolo Considero l’apprendimento una forma di associazione L’apprendimento è una sequenza di passaggi successivi In fondo l’apprendimento è una forma di condizionamento Se ha studiato, lo studente lo manifesta, così posso valutarlo L’apprendimento non è altro che una somma di conoscenze L’ambiente è “tutto” in un processo di apprendimento Per impegnarli, è necessario fare leva sulla tensione emotiva degli studenti Credo che l’insegnamento serva a far apprendere abitudini La cosa migliore per insegnare è usare le tassonomie degli obiettivi didattici Una buona preparazione è quella in cui ci si esercita spesso Quando uno studente è bravo, lo elogio e lo premio davanti agli altri L’avvenuto apprendimento va verificato regolarmente durante l’anno Dopo la spiegazione, interrogo subito sull’argomento spiegato La classe andrebbe sempre tenuta sotto controllo dall’insegnante È importante programmare con precisione le azioni formative previste Il buon insegnamento dovrebbe produrre cambiamenti comportamentali Il bravo docente rivede continuamente il proprio insegnamento Chiarisco sempre prima i miei obiettivi di metodo e di contenuto Il bravo docente stimola, verifica, rinforza, controlla e programma Sono un insegnante cognitivista In classe, una cosa è scherzare, un’altra è studiare L’apprendimento deve essere “significativo” per essere memorizzato L’apprendimento è una sequenza di passaggi di complessità crescente Credo sia possibile programmare un processo di apprendimento L’apprendimento è un’elaborazione complessa di processi mentali Va bene ripetere, ma deve essere farina del loro sacco Il bravo docente struttura e organizza i contenuti da apprendere Il bravo studente utilizza personali strategie di apprendimento Per me è importante che la mia spiegazione sia compresa a fondo Una buona preparazione è quella finalizzata al compito da svolgere Interrogo gli studenti per verificare che non imparino solo a memoria Per me l’azione formativa va “calibrata” prima di entrare in classe In fondo, l’insegnamento può essere considerato un modo di gestire simboli L’apprendimento è soprattutto una questione di organizzazione linguistica In fondo, l’apprendimento è sempre una trasmissione cumulativa di conoscenze In qualunque contesto si apprende, non importa. Basta che si apprenda Ogni studente ha una propria strutturazione cognitiva interna da tenere presente Il buon insegnamento dovrebbe, in generale, sviluppare la capacità di apprendere L’apprendimento è un percorso euristico per la risoluzione di problemi Sono un insegnante postcognitivista METARIFLESSIVO Approvo quando i miei studenti collaborano. Anche se fanno i compiti insieme … Il bravo studente riflette su come gestire le proprie strategie di apprendimento È importante che gli studenti sappiano valutare da soli quanto hanno studiato Mi piacerebbe che gli studenti sapessero verificare tra loro come hanno studiato Per me è giusto riflettere su come insegno e rivedere a mio giudizio le strategie usate COSTRUTTIVISTA Apprendere significa costruire e adattarsi, in rapporto reciproco con l’ambiente, attraverso l’esperienza Il bravo docente rispetta le fasi di sviluppo dello studente, più o meno modificabili L’apprendimento è un processo di interpretazione e di scoperta guidata Gli studenti hanno già le proprie strutture di conoscenza, seppure in parte modificabili Il buon insegnamento trasforma le idee degli studenti da ingenue a scientifiche CONTESTUALISTA Non esiste apprendimento se non “dentro” un contesto o una situazione specifici Si apprende sempre insieme ad altri e mai da soli, è una condivisione intersoggettiva Il buon insegnamento è quello che si basa sul parlare insieme e sul fare esprimere tutti Il bravo docente partecipa e fa collaborare senza dirigere; socializza, è un mediatore In classe, come in un talk show, si facilita la comunicazione, si negoziano i significati CULTURALISTA Ogni cultura ha il proprio modo di insegnare, di definire e di gestire la conoscenza Mi sembra di essere, con i miei studenti, una comunità con un’identità condivisa Gli studenti sono giovani e devono sentirsi responsabili per crescere e orientarsi Ne so più degli studenti, ma ne rispetto i saperi esperienziali e le conoscenze personali Vorrei essere un esempio, un modello di identificazione per i miei studenti