Capitolo 28 forma regolare locï susa normalmente per indicare i luoghi o passi di un libro. Le preposizioni prae e prö reggono lablativo; il loro significato fondamentale è davanti (prae së, prö castrïs), ma possono avere anche altri significati (vedi prae ll. 63, 83, prö ll. 71, 72). La forma abs per ab si trova spesso davanti a të (abs të = ä të). prae, prö + abl. abs të = ä të CAPITOLO 28 In questo capitolo e nel seguente ritroviamo Medo e Lidia in navigazione. La tempesta è passata, ma lanimo di Medo è turbato. Lidia gli mostra un libriccino che ella reca con sé, e Medo la prega di leggerne qualche passo. Così anche noi possiamo ascoltare alcuni brani della versione latina della Bibbia fatta da san Girolamo nel 4. secolo (la cosiddetta Volgata, in latino Vulgäta, cioè la versione comune o popolare). Il cap. 28 offre ulteriori esempi di congiuntivo presente dopo verba postulandï et cürandï che si trovano nel presente, e offre anche esempi di congiuntivo imperfetto dopo gli stessi verbi che si trovano nel perfetto e nellimperfetto; si vedano le frasi Iësüs nön sölum faciëbat ut caecï vidërent, surdï audïrent, mütï loquerentur, sed etiam verbïs efficiëbat ut mortuï surgerent et ambulärent. Il congiuntivo imperfetto si forma inserendo -rë(oppure -re- davanti a -m, -t, -nt, -r, -ntur) e, nei verbi di 3. coniug., -erë- o -ere-, prima delle solite terminazioni personali, p. es.: vidë-re-m, vidë-rë-s, vidë-re-t, ecc., e surg-ere-m, surg-erë-s, surg-ere-t ecc. Limperfetto congiuntivo di esse è esse-m, essë-s, esse-t ecc. Come regola pratica si può dire (prescindendo dallabbreviamento vocalico che abbiamo visto) che limperfetto congiuntivo si forma con linfinito + le desinenze personali. La sezione GRAMMATICA LATINA dà esempi di tutte le forme dellattivo e del passivo. Mentre il congiuntivo presente è retto da un verbo nel presente (o nel futuro), il congiuntivo imperfetto è retto da un verbo nel passato (perfetto, imperfetto o piucchepperfetto). Cfr. le frasi Magister më monet ut taceam et audiam e Magister më monëbat (/monuit/ monuerat) ut tacërem et audïrem. Nella frase Praedönës nävës persequuntur, ut mercës et pecüniam rapiant nautäsque occïdant (ll. 132-133), lespressione che sinizia con ut e reca le forme del congiuntivo rapiant e occïdant denota lo scopo con cui i pirati inseguono le navi. Dunque anche qui il congiuntivo non indica ciò che effettivamente avviene, ma esprime il fine a cui si tende. Identica funzione congiuntivo imperfetto attivo sing. 1. -(e)re-m 2. -(e)rë-s 3. -(e)re-t plur. 1. -(e)rë-mus 2. -(e)rë-tis 3. -(e)re-nt passivo sing. 1. -(e)re-r 2. -(e)rë-ris 3. -(e)rë-tur plur. 1. -(e)rë-mur 2. -(e)rë-minï 3. -(e)re-ntur esse sing. plur. 1. esse-m essë-mus 2. essë-s essë-tis 3. esse-t esse-nt proposizioni finali: ut + cong. 131 Enchïridion discipulörum ha il congiuntivo imperfetto nelle frasi: Petrus ambuläbat super aquam, ut venïret ad Iësum (ll. 102-103) e ë vïllä fügï, ut verbera vïtärem, atque ut amïcam meam vidërem ac semper cum eä essem (ll. 162-163). Litaliano, in casi simili, si servirebbe di espressioni con linfinito: per venire, per navigare. Frasi come queste si chiamano proposizioni finali. proposizioni consecutive: ut + cong. ut comparativo + ind. verba dïcendï et sentiendï + acc. + inf. verba postulandï et cürandï + ut/në + cong. Num quis tam stultus est ut ista vëra esse crëdat? (ll. 90-91) è un esempio di un altro tipo di frase introdotta da ut col congiuntivo, la cosiddetta proposizione consecutiva: ut... crëdat esprime infatti il risultato, o la conseguenza, del fatto che uno sia così stupido; cfr. l. 87: ita...ut Iuppiter rëx caelï esset (in italiano così... che) . Ulteriori esempi si troveranno nel prossimo capitolo. Come avrete già notato, la maggior parte delle frasi latine introdotte da ut col congiuntivo corrisponde a frasi italiane introdotte da affinché, che,sicché. Ma non dimenticate che ut è anche una congiunzione comparativa (italiano come), p. es.: ut tempestäs mare tranquillum turbävit, ita... (ll. 8-9) e ut spërö (l. 149). Notate la differenza tra (1) verba dïcendï et sentiendï, che reggono lacc.+inf., e (2) verba postulandï et cürandï, che reggono frasi con ut e il congiuntivo. Alcuni verbi possono aver tutte due le costruzioni in corrispondenza di significati diversi, p. es. persuädëre in questi due esempi: (1) Mihi nëmö persuädëbit hominem super mare ambuläre posse (ll. 110-111: mi convincerà che...) e (2) Multïs prömissïs eï persuäsï ut mëcum...proficïscerëtur (l. 164: lo convinsi a...). Notate che persuädëre regge il dativo della persona che si persuade (così come suädëre che incontreremo nel capitolo successivo). CAPITOLO 29 Come abbiamo visto, durante la tempesta i marinai sono stati costretti a gettare a mare il carico per impedire che la nave affondasse. Il mercante romano, che aveva investito tutto il proprio danaro in merci pregiate da rivendere in Grecia con altissimo guadagno, si lamenta ora della miseria a cui è ridotto. Il timoniere cerca di consolarlo spiegandogli che nella vita ci sono valori ben più grandi ed effettivi, e sottolinea le sue considerazioni narrandogli le favole di Arione e di Polìcrate. Nelle domande dirette (cioè in quelle che non sono riportate in forma indiretta) il verbo sta nellindicativo; per esempio: Quid facit mercätor? Se però si domanda cosa si possa o si debba fare, se insomma linterrogazione 132