Progetto in rete “I CARE” “CRESCERE LAVORANDO IN GRUPPI AUTENTICI” ISTITUTO COMPRENSIVO “CLARA LEVI” DI BONATE SOTTO SCUOLA PRIMARIA DI MADONE REFERENTE: Ins. L. Esposito Classe: quarta A della Scuola Primaria di Madone Materia: Italiano periodo: marzo Lezione: arricchimento lessicale - I sinonimi OBIETTIVI Didattici: - migliorare le modalità di apprendimento - riconoscere e raccogliere in categorie le parole - comprendere le relazioni di significato tra le parole (sinonimia) - ampliamento del lessico, educativi e sociali - favorire un’ interazione costruttiva tra gli alunni - favorire la condivisone di obiettivi e responsabilità - favorire nel gruppo un clima di fiducia e una corretta gestione dei conflitti, Parole per comunicare 1 DECISIONI PRELIMINARI FORMAZIONE DEI GRUPPI La classe, formata da 20 alunni, viene divisa in due gruppi eterogenei, da 10 bambini ciascuno. RUOLI All'interno del primo gruppo gli alunni stabiliscono chi cerca frasi con il verbo fare, chi le ricopia, chi detta, chi inventa le frasi, chi le legge. Nel secondo gruppo i bambini decidono chi cerca i sinonimi del verbo “fare", chi li scrive, chi ricopia gli esempi dal dizionario, chi comunica con l'altro gruppo. SISTEMAZIONE DELL'AULA Si dispongono due banchi uniti con le sedie intorno per ciascun gruppo, in modo che i bambini possano comunicare facilmente senza essere sentiti dai componenti dell'altra squadra. MATERIALI Vocabolario, fogli, libri di testo. DESCRIZIONE DELL'ATTIVITÀ Sfida con i sinonimi Dividiamo la classe in due squadre; una scrive su un foglio delle frasi con il verbo "fare" (inventate o copiate sui testi), l'altra cerca sul dizionario più sinonimi possibili del verbo. Dopo un tempo stabilito si fronteggiano: la prima squadra legge una frase e la seconda deve rispondere con il sinonimo più adatto, riformulando la frase correttamente (per esempio: noi facciamo i compiti - noi Parole per comunicare 2 eseguiamo i compiti). Se la frase con il sinonimo è corretta, la squadra guadagna un punto, altrimenti lo guadagna la prima squadra. Il gioco si ripete con il verbo "dire" cambiando i ruoli delle due squadre. Si può continuare l'attività con tutte le parole che vengono usate troppo spesso nelle conversazioni e nei testi (dare, bello, buono, ecc). MODALITÀ' OPERATIVE Prima fase scegliere le parole da utilizzare (scelta fatta dall'insegnante). Seconda fase: stabilire compiti e obiettivi. L'ins. spiega l'attività, le regole da seguire per lavorare bene insieme e i ruoli da assumere all'interno di ciascun gruppo, invitando i bambini a decidere autonomamente tali ruoli. L'insegnante stabilisce su quale parola si lavora durante la lezione. Terza fase: realizzazione del gioco. Quarta fase:verifica e valutazione. ASPETTI POSITIVI DEL PROGETTO Tutti gli alunni hanno aderito volentieri alla proposta di svolgere questa attività accettando di collaborare per raggiungere lo scopo del gruppo. L'attribuzione autonoma dei ruoli all'interno di ogni gruppo è stata abbastanza veloce e condivisa. A livello didattico l'attività ha chiarito, il concetto stesso di rafforzato, e in alcuni alunni ha ulteriormente "sinonimo", al di là dell'arricchimento lessicale o proprio attraverso esso. Parole per comunicare 3 La valutazione successiva ha permesso di rivalutare in un'ottica più ampia alcune regole della convivenza. ASPETTI NEGATIVI DEL PROGETTO Gli alunni hanno lavorato con un tono di voce troppo alto creando, in alcuni momenti, confusione. Rispetto ai propositi di partenza, durante l'attività qualcuno si bloccava, non tanto per la propria incapacità, quanto per l'eccessiva esuberanza dei compagni. Qualche alunno cercava di imporre le proprie idee. Non tutti hanno messo a frutto le proprie abilità. La realizzazione del progetto ha richiesto troppo tempo. Parole per comunicare 4