Domenica 8 febbraio 2009 15 la storia Antonio Vivaldi e le origini pomaricane di Nunzio Festa VIVALDI di sangue lucano. Camilla Calicchio, madre del compositore Antonio Vivaldi, era figlia di un sarto di Pomarico. E' accadimento estremamente curioso, imbattersi nella biografia dell'autore delle Quattro stagioni, per scoprire a un certo punto gocce d'origini di Basilicata nell'albero genealogico del maestro. Vivaldi, nato in quel di Venezia nel 1678, il giorno - come è noto di un potente terremoto, infatti era figlio al sarto bresciano trasferitosi a Venezia Giovanni Battista (1665 - 1736) per fare il barbiere e violinista e di Calicchio Camilla: nata da un sarto di Pomarico (MT) che da alcuni anni esercitava la professione in laguna. Antonio Vivaldi era il primogenito di una famiglia di nove figli. “Primogenito della famiglia ricorda l'enciclopedia virtuale più famosa - , Antonio Vivaldi nacque venerdì 4 marzo 1678 a Venezia. In quel giorno vi fu un grosso terremoto proprio nel Veneto. Gli fu impartito un battesimo provvisorio a casa, poiché era in gravi condizioni di salute, da parte di Margherita Veronese, la sua levatrice e balia; tali problemi di salute Vivaldi li porterà avanti per tutta la vita, probabilmente correlati a ciò che lui stesso definirà strettezza di petto, forse asma bronchiale; sarà ufficialmente battezzato il 6 maggio, due mesi dopo, nella chiesa di San Giovanni in Bragora non lontano dall'abitazione dei Vivaldi, alla Ca' Salomon nel sestiere Castello, uno dei sei quartieri veneziani”. Grazie a suo padre, per Antonio Vivaldi si aprirono le porte della musica e il suo talento fece subito capolino. La prima apparizione in pubblico come violinista, però, arriverà nel 1696 presso la Basilica di San Marco per le funzioni natalizie, mentre stava andando verso la strada degli ordini minori e fino al diaconato; nel 1703 fu ordinato sacerdote. Le notizie sul Vivaldi e sui Vivaldi, soprattutto rispetto alle origini “geografiche” della famiglia non sempre sono attendibili o riscontrate. Ma uno dei dati acquisiti in merito ancora alla biografia del musicista è proprio quello riguardante l'origine della mamma di Antonio. Evidentemente, siamo nel terreno della pura curiosità, eppure vaghe supposizioni potrebbero portare a pensare al trasferimento di parole e fatti dalla bocca di Camilla alla mente creativa di Antonio Vivaldi. E in tutto ciò, persino, i racconti di un nonno pomaricano che avrà potuto dire di una terra lontana e diversa dalla Veneto e dal Nord d'allora. A volte i dettagli possono portare frutti buoni e Vivaldi Antonio aver sentito il nonno. Tra le persone che maggiormente si stanno muovendo per ricordare al pubblico le radici di parte della famiglia Vivaldi, vi è il prof. Antonio Bonavista; che per esempio ha addirittura in mente grandi cose e parte di queste da svolgere nella piccola e non sempre rintracciabile Pomarico. Nonostante tutte le ricerche e tutti gli studi su Antonio Lucio Vivaldi non si è ancora riusciti a rintracciare notizie dettagliate sulle radici del musicista. «E' certo - spiega Bonavista - ad ogni modo, che il padre non è di origine genovese ma bresciana e la madre è di origine pomaricana. Le antiche biografie vivaldiane hanno tentato di spiegare lo straordinario estro e l'incredibile fantasia di Vivaldi. Nel 1963 lo studioso anglotedesco Emil Paul, dopo la conclu- sione delle sue ricerche, comunicò i risultati delle sue scoperte, unitamente alle notizie sulla famiglia Vivaldi (Primo Seminario Internazionale su Vivaldi, che si tenne a Bruxelles il 16 dicembre 1963). Vivaldi , musicista molto importante per la storia della musica, lasciò un numero imponente di composizioni custodite nella Biblioteca di Dresda, altre identificate a Bologna, Parigi, Washington e il grosso plico del Fondo Foà-Giordano conservato alla Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino. Osservando l'andamento della fama vivaldiana a partire dalla sua nascita fino ai giorni nostri ci si accorge che essa disegna una linea assai sinuosa e incoerente: dall'ascesa della giovinezza, al declino della vecchiaia, fino al silenzio post mortem e infine in vertiginosa impennata a partire dal Novecento. Pochi altri compositori hanno avuto una fortuna così altalenante, e se molti hanno condiviso l'esperienza del veder il proprio successo nell'ultima parte della vita, forse nessuno ha subito la sventura d'esser dimenticato così a lungo dopo la morte. Vivaldi, infatti, è stato conosciutissimo al suo tempo e ricostruito nel XX secolo. Presenta ancora diversi aspetti sconosciuti e molti sono gli interrogativi su di lui e sulla sua opera. Dunque la madre Camilla ha radici di Pomarico. Solo ultimamente recenti studi hanno evidenziato che Antonio Vivaldi è il primogenito di Giovanni Battista (Brescia 1655 - Venezia 1736) e Camilla Calicchio (Venezia 1655 - 1728); di famiglia bresciana lui, di origine lucana lei. Nel prossimo mese di luglio a Pomarico , patria della famiglia materna di Antonio Vivaldi, si svolgerà la “Settimana musicale Vivaldiana”. L'evento coincide con il 268° anniversario della morte, avvenuta a Vienna tra la notte di giovedì 27 e il mattino di venerdì 28 luglio 1741. Caratteristica della manifestazione sarà quella di distinguersi dal panorama delle iniziative musicali del genere, nel senso di non obbedire semplicemente a criteri solo concertistici ma anche a direttive scientifiche e didattiche, essendo destinata ad eseguire opere di un grande musicista italiano in prevalenza inedite, per prospettarlo in tutti gli aspetti della sua prodigiosa produzione. Lo scopo è duplice: far conoscere le origini pomaricane di Camillo e Camilla Calicchio (rispettivamente nonno e madre del Vivaldi) e portare il pubblico alla riscoperta di tutte le sue opere che sono state riportate alla luce grazie alla raccolta torinese, che rappresenta un patrimonio culturale inestimabile. Nel corso dell'evento, gli appassionati apprezzeranno la sua genialità e gli studiosi avranno maggiori informazioni e ulteriori fonti di approfondimento. Per queste ragioni sono stati programmati concerti, conferenze, proiezioni, mostre e incontri di studio con Istituzioni musicali, Enti e Associazioni. Non mancheranno inoltre, il coinvolgimento dell'Istituto Antonio Vivaldi di Venezia, che ogni anno pubblica studi sul prolifico compositore, e della casa discografica parigina Naive, che promuove il progetto di musica classica Vivaldi Editino, la più grande avventura discografica del XXI secolo, ideata dal musicologo italiano Alberto Basso. Il Comitato organizzatore dell'evento è convinto che dopo questa iniziativa il nome di Vivaldi sarà legato non solo a Venezia e a Torino ma anche a Pomarico.