Guida pratica per un udito sereno

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Guida pratica
per un udito sereno
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Ascoltare senza rischi
Make Listening Safe
Tradotto con il permesso dell’Editore. Fonte “Make Listening Safe Poster
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http://www.who.int/pbd/deafness/activities/1706_PBD_poster_ENGLISH_A3_lowres_for_web130215.pdf?ua=1
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© World Health Organization 2015”
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Internazionale
dell’Udito
Internazionale
dell’Udito
International Ear Care Day 2015
www.who.int/pbd/deafness/activities/MLS
www.who.int/pbd/deafness/activities/MLS
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L’Associazione “Nonno Ascoltami!”
questa guida pratica
«perSeunstaiuditosfogliando
sereno, allora vuol dire che
sei un cittadino attento e sensibile alla
prevenzione dei problemi uditivi.
Un argomento che l’associazione “Nonno
Ascoltami!” porta in piazza dal 2009,
cercando di diffondere sempre più la cultura
della prevenzione e l’attenzione a un corretto
stile di vita .
»
Mauro Menzietti Presidente onorario e fondatore di “Nonno Ascoltami!”
“Nonno Ascoltami!” è un’associazione per la promozione della
salute, attraverso la diffusione di una cultura della prevenzione e del
benessere in senso globale.
Con questa finalità nasce l’evento “Nonno Ascoltami!”, un’importante
campagna di prevenzione gratuita dei problemi dell’udito,
appuntamento diventato ormai un evento di risonanza nazionale, che
coinvolge tutte le principali piazze d’Italia.
L’iniziativa nasce da un’idea di Mauro Menzietti, imprenditore e
vicepresidente nazionale dell’Anap, l’Associazione nazionale degli
Audioprotesisti.
Lo scopo principale dell’iniziativa “Nonno Ascoltami!”, dunque è
proprio quello di avvicinare la sanità alla gente. Il senso della festa,
infatti, è che per la prima volta non è il paziente a recarsi nella struttura
ospedaliera, ma l’ospedale a scendere in piazza per visitare tutti.
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85
80
dB INTENSITÀ SUONO
sec
DURATA
DELL’ESPOSIZIONE
RUMORE
FONTE: dati OMS (Organizzazione Mondiale Sanità) traduzione per l’Italia a cura di “Nonno Ascoltami!”
2
Livelli ammessi di
esposizione quotidiana
al rumore
I livelli di ascolto sicuro dipendono dall’intensità del suono
(volume), dalla durata dell’esposizione (quanto tempo) e dalla sua
frequenza (quanto spesso).
Si considera non pericoloso un livello di intensità massimo di 85
dB, per una durata di ascolto di 8 ore.
Per esempio, un suono a 100 dB (intensità prodotta da un treno
della metropolitana) può essere ascoltato in maniera non dannosa
per soli 15 minuti al giorno.
Il segnale in uscita di un dispositivo audio personale può variare
da 75 dB fino a 136 dB.
Nei nightclub, nelle discoteche e nei bar, i livelli sonori medi
possono oscillare tra i 104 dB e i 112 dB; i livelli di rumore ai
concerti pop possono essere persino più elevati.
Ascoltando della musica per 15 minuti a 100 dB, ci si espone alla
stessa quantità di energia sonora che un operaio raggiunge in 8
ore lavorative a 85 db di esposizione.
I livelli di rumore negli impianti sportivi si attestano tra gli 80 e i
117 dB.
3
SENTIRE BENE È VIVERE MEGLIO
L’udito è un sistema estremamente complesso. È il primo dei
cinque sensi a svilupparsi nel feto e a permettere il contatto
con il mondo esterno. L’udito interpreta un ruolo fondamentale
per la vita sociale di ognuno di noi, dal momento che influisce
direttamente sulla nostra capacità di comunicare e stare insieme
agli altri.
Una migliore condizione uditiva influenza le nostre relazioni con
amici, parenti, colleghi, contribuendo alla conduzione di una vita
attiva e piena.
Purtroppo i moderni stili di vita espongono l’udito a livelli sonori
elevati (discoteche, bar, cinema, concerti, eventi sportivi) e con
la diffusione delle nuove tecnologie, dispositivi come i lettori
mp3 sono spesso utilizzati per periodi di tempo prolungati a
intensità elevate.
I dati lo confermano: ogni giorno in Italia 30 persone scoprono di
avere un disturbo uditivo, un problema che coinvolge 2 persone
su 3, oltre i 65 anni. Tradotta in cifre, l’ipoacusia colpisce circa
360 milioni di persone nel mondo, 8 milioni solo in Italia. E se
la perdita riguarda soprattutto le persone anziane, anche i più
giovani non devono sottovalutare il rischio.
Controllare costantemente
il proprio udito è molto importante,
per individuare precocemente qualsiasi
disturbo e per agire tempestivamente
4
L’ORECCHIO: COMPLESSO E VULNERABILE
L’orecchio è un organo complesso e per capire in che modo ci
permette di ascoltare i suoni, è necessario comprendere il suo
funzionamento. La parte esterna dell’orecchio raccoglie i suoni
e li convoglia nell’orecchio medio, dove le vibrazioni sonore,
trasmesse dal movimento
del timpano, raggiungono
l’orecchio interno. Qui la
coclea, il vero e proprio
organo uditivo con le
sue migliaia di cellule
ciliate, genera segnali
che, attraverso il nervo
uditivo, raggiungono infine
il cervello.
FONTE: Hear The World Foundation
Orecchio esterno
Comprende il padiglione auricolare, quello comunemente
chiamato “orecchio” e che ci aiuta a stabilire da dove proviene
un suono, poi il canale uditivo e infine la membrana del timpano.
Orecchio medio
In appena un centimetro quadrato di spazio, l’orecchio medio
contiene i tre più piccoli ossicini del corpo umano: martello, incudine
e staffa. I loro movimenti, provocati dal timpano, sono amplificati
venti volte e trasmettono così i suoni all’orecchio interno.
Orecchio interno
In una piccola struttura detta coclea (o chiocciola) hanno sede le
cellule ciliate, responsabili della traduzione dei suoni, da vibrazioni
a impulsi elettrici, che tramite le sottili fibre del nervo acustico
arrivano al cervello, dove determinano la sensazione uditiva.
5
I NUMERI
La percentuale di coloro che riconoscono e affrontano il problema
della perdita uditiva è ancora molto bassa. Un terzo di loro impiega
ben tre anni prima di parlarne con il medico.
Il 37% non è cosciente del problema, mentre del rimanente 63%, il
30% non ha mai effettuato un controllo, pur sapendo di avere una
ridotta capacità uditiva.
Gli italiani che soffrono di una riduzione, più o meno grave,
delle capacità uditive sono circa 8 milioni. E il numero è in
crescita del 5% all’anno: ogni giorno 30 persone scoprono di
avere problemi di udito. Da sola la sordità rappresenta il 30% di
tutte le cause di invalidità.
IPOACUSIA IN ITALIA
8 MILIONI DI IPOACUSICI
il
porta un
75% non
apparecchio acustico
L’ipoacusia colpisce maggiormante
gli uomini e gli over 65
46 anni 61 anni
80 anni
FONTE Anifa/Assobiomedica
6
Trascorrono
dai 5 ai 7 anni
prima che una
persona accetti
di avere
PROBLEMI DI UDITO
RICONOSCERE LA PERDITA UDITIVA
La perdita uditiva, più o meno grave, incide sulla qualità
della vita delle persone. Numerosi studi hanno dimostrato
come le persone che soffrono di disturbi uditivi tendano
a sviluppare preoccupazione, scarsa vita sociale, ansia,
tristezza e depressione. Riconoscere il problema e affrontarlo
tempestivamente è fondamentale. Eppure le persone tendono
ad aspettare dai 5 ai 7 anni prima di cercare un aiuto concreto.
L’ipoacusia purtroppo inizia in modo inosservato. Questo
perché il cervello gradualmente si abitua ai segnali indeboliti
che provengono dall’esterno. Il disturbo, se trascurato, fa sì che
il cervello “dimentichi” come sentire, perché non ricorda più il
suono delle parole. Se si avvertono uno o più di questi sintomi è
necessario effettuare appena possibile un controllo dell’udito.
• Vi capita di non sentire il campanello della porta
o del telefono?
• Alzate il volume della televisione?
• Vi estraniate da una conversazione di gruppo?
• Avete difficoltà nel capire le parole delle persone
se non le guardate in faccia mentre parlano?
• Chiedete di ripetere più volte la stessa frase,
perché la voce non è chiara?
7
LE CAUSE
L’ipoacusia non riguarda solamente le persone anziane. Oltre
all’età, infatti, molteplici sono le cause che possono provocarla.
Presbiacusia: è la perdita d’udito legata al processo di
invecchiamento ed è la causa più comune di ipoacusia. Inizia
nell’età adulta e diventa più evidente dopo i 50 anni.
Esposizione ripetuta a rumori: l’esposizione a suoni elevati per un
tempo prolungato causa l’affaticamento delle cellule sensoriale
dell’orecchio. Il risultato è una perdita uditiva temporanea o un
acufene, cioè una sensazione di fischio o ronzio nell’orecchio.
Se l’esposizione al rumore è particolarmente intensa, abituale o
prolungata, può causare un danno permanente con conseguente
perdita uditiva irreversibile.
Altri fattori: infezioni causate da batteri e virus (otiti, scarlattina,
meningite); abuso di farmaci, soprattutto antibiotici; abuso di alcol
e fumo; otosclerosi; fattori ereditari.
CAUSE DELL’IPOACUSIA
Esposizione prolungata
a rumori >80 db
Infezioni da
batteri o virus
Invecchiamento
Abuso di farmaci,
alcol o fumo
Fattori ereditari
Otosclerosi
FONTE Anifa/Assobiomedica
8
ASCOLTARE IN SICUREZZA
Come prevenire l’ipoacusia e garantirsi un ascolto in
totale sicurezza?
1 Mantenere basso il volume:
non esporsi a intensità superiori agli
85 db e comunque per una durata
massima di 8 ore al giorno.
2 Indossare tappi per le orecchie
quando si frequentano discoteche,
bar, eventi sportivi e altri
luoghi rumorosi.
3 Limitare l’utilizzo di cuffie e auricolari:
regolare il volume di riproduzione audio
a un’intensità confortevole (non più del
60% del massimo del volume).
4 Limitare la durata dell’esposizione
al rumore, facendo brevi pause
durante l’ascolto e allontanandosi
dai suoni troppo forti.
9
5 Controllare i livelli d’ascolto grazie
alle “app” per smartphone che
permettono di monitorare i livelli
di intensità del rumore in decibel
e segnalano quando l’esposizione
risulta rischiosa.
6 Prestare attenzione ai segnali di una
perdita uditiva: rivolgersi subito a uno
specialista (medico o audioprotesista)
in caso di difficoltà nel sentire i suoni
ad alta frequenza come campanelli,
sveglie, telefoni. Lo stesso in caso di
difficoltà a seguire le conversazioni,
specialmente al telefono o in ambienti
rumorosi (come al ristorante).
7 Controllare periodicamente l’udito:
la prevenzione è fondamentale e
permette di individuare l’insorgere di
una perdita uditiva allo stato iniziale.
8 Usare i farmaci, specie
gli antibiotici, solo sotto
stretto controllo medico.
10
9 Ridurre o eliminare il consumo
di alcol e tabacco.
10 Prevenire e curare le otiti
con tempestività.
11 Non utilizzare i bastoncini di cotone
per la pulizia, troppo in profondità.
Un uso improprio potrebbe provocare
danneggiamenti del timpano.
Prenditi cura del tuo
udito con l’aiuto
di uno specialista:
AUDIOLOGO
OTORINOLARINGOIATRA
Fatti consigliare da un AUDIOPROTESISTA per
scegliere l’apparecchio acustico più adatto a te
11
RISOLVERE IL PROBLEMA
Se non trattata in maniera tempestiva, l’ipoacusia tende a
peggiorare, influenzando negativamente la qualità della vita.
L’ipoacusia infatti è un problema che riguarda tutti, non solo chi ne
soffre. Coinvolge anche il partner, i familiari e gli amici che vivono la
frustrazione di dover sempre ripetere frasi o parole e sperimentano
il dolore di vedere l’isolamento di chi ne è colpito. Purtroppo il
disturbo uditivo tende ancora a essere sottovalutato e in alcuni
casi passano addirittura degli anni prima che il problema venga
affrontato: un tempo significativo per una patologia degenerativa.
Perché aspettare tanto? Oggi il problema, nella maggior parte dei
casi, se affrontato tempestivamente, può essere risolto grazie alle
moderne tecnologie che offrono una vasta gamma di soluzioni.
È importante vincere il pregiudizio che ancora avvolge i disturbi
uditivi e decidere di migliorare la propria vita. In presenza di uno dei
sintomi sopra specificati, è importante rivolgersi con fiducia a uno
specialista che dopo un controllo rapido e indolore, consiglierà il
rimedio più adatto.
Meglio prevenire, che non sentire!
APPARECCHI ACUSTICI
Vengono selezionati, applicati e controllati dall’audioprotesista
in base al livello di perdita di udito, ai singoli bisogni e stili di vita
RETROAURICOLARE
Massima versatilità
Per sordità da
medio-lievi a profonda
ENDOAURICOLARE
È posizionato all’interno
del condotto uditivo
Per sordità
da lievi a medio-gravi
FONTE Anifa/Assobiomedica
12
®
L’udito
perso
Once
you una
lose volta
your hearing,
non
si recupera
più!
it won’t
come back!
Ascoltare
senza rischi
Make Listening
Safe
Tradotto con il permesso dell’Editore. Fonte “Make Listening Safe Poster
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© World Health Organization 2015”
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International
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PARTNER ISTITUZIONALI:
nonnoascoltami.it
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