FEDERAZIONE TERRITORIALE PENSIONATI CISL DEL PIEMONTE ORIENTALE
DOCUMENTO CONCLUSIVO
ASSEMBLEA ORGANIZZATIVA FNP-CISL PIEMONTE ORIENTALE
Novara, 16 Giugno 2015
L’Assemblea Organizzativa della FNP-CISL del Piemonte Orientale, tenuto conto del dibattito e
delle considerazioni uscite nelle oltre 50 assemblee svoltesi nei quattro territori di Novara, Vercelli,
Biella, Verbano Cusio Ossola, e condividendo la relazione introduttiva della Segreteria, assume le
seguenti indicazioni organizzative:
Il riassetto territoriale
A distanza di due anni dalla avvenuta unificazione dei quattro territori nella unica FNP del
Piemonte Orientale, è possibile ed opportuno fare un primo bilancio su ciò che è stato fatto e su ciò
che rimane ancora da fare.
Pur essendo partiti da quattro storie tra di loro diverse per organizzazione, peso delle strutture,
presenza sul territorio, grazie alla reciproca comprensione e al coeso gioco di squadra della
Segreteria e degli altri livelli organizzativi, si può oggi affermare che è stato raggiunto un buon
livello di omogeneizzazione su importanti temi quali: formazione, gestione delle risorse
economiche ed umane, iniziative territoriali, condivisione problematiche territoriali.
Per quanto riguarda la formazione, positiva è considerata la pratica di definire Piani organici
pluriennali capaci di offrire adeguate occasioni formative (per dirigenti RLS, Delegati Comunali,
recapitisti e collaboratori, esperti contrattazione sociale e servizi) a tutti i territori del Piemonte
Orientale. Gli appuntamenti di Varazze per la dirigenza (RLS - Esecutivo) e nuovi collaboratori
politici sono considerati particolarmente utili, e quindi da confermare.
Va proseguito il progetto di progressiva omogeneizzazione in corso, in particolare delle buone
pratiche e della gestione economico/finanziaria; il mantenimento di centri di costo all’interno
dell’unico bilancio economico, permetterà una gestione oculata e trasparente delle risorse, pure in
un quadro di centralizzazione dei costi fissi della Federazione.
Complessivamente la riorganizzazione della FNP - anche se l’unificazione dei quattro territori era
stata particolarmente voluta dalla Cisl - sta proseguendo in maniera positiva, con primi
apprezzabili effetti benefici di sinergia.
Per quanto riguarda l’UST “unificata”, sarebbe auspicabile un maggior confronto negli organismi
per un’elaborazione di strategie e di iniziative specifiche e comuni nel territorio; infatti l’obbligato
dibattito sulle emergenze economiche (sulle quali la FNP sta facendo la propria parte) non può
pregiudicare lo sviluppo di un confronto interno sulle posizioni di politica sindacale che costituisce
il sale della democrazia.
Anche uno dei principali obiettivi che stava a sostegno della unificazione di più UST, potenziare
cioè la territorialità e “la trincea” non si è di fatto ancora avverato, e l’impressione è che ci sia una
carenza di presenza soprattutto nelle sedi periferiche della Cisl.
Tale fatto costituisce anche motivo di scarso coinvolgimento complessivo delle Federazioni nella
contrattazione sociale di fatto relegata alla sola UST e alla FNP con conseguenti difficoltà nel
raggiungere risultati significativi.
La collegialità / I Dipartimenti
Per quanto riguarda la FNP, le scelte della Segreteria sono state in questi anni costruite e condivise
sia con l’Esecutivo che con il Consiglio Generale attraverso costanti e numerose convocazione degli
stessi; buona pratica questa da mantenere anche in futuro. Positiva è stata la creazione di
Dipartimenti (Politiche Organizzative, Politiche Economiche, Comunicazione, Formazione) che
hanno affiancato il lavoro della Segreteria, anche nel rapporto con le RLS; si ritiene che tali ruoli
debbano essere mantenuti, potenziati e riferiti all’intera dimensione del Piemonte Orientale.
La progressiva riduzione degli iscritti induce più che mai a una gestione sobria ed oculata delle
risorse economiche; ciò non deve comunque impedire di finalizzare adeguate risorse ad attività di
sviluppo e proselitismo, che rimangono obiettivi prioritari della nostra azione. In un’ottica di totale
trasparenza, ribadiamo la necessità – peraltro già annunciata e condivisa dentro l’organizzazione che la Cisl e la FNP a tutti i livelli provvedano alla certificazione dei rispettivi bilanci attraverso
società esterne.
Tesseramento / Proselitismo
Il nostro tesseramento è da due anni in calo, anche se contenuto. Le perdite per decessi (4%) non
sono compensate da nuovi iscritti, anche a seguito della riforma Fornero che ha pesantemente
ridotto l’uscita di pensionati dai luoghi di lavoro. Analizzando i dati per fasce di età, si evince tra
l’altro che la percentuale di iscritti più alta (superiore al 50%) si registra tra gli oltre 75 anni; molto
più contenuta (circa il 35%) per età attorno ai 65 anni; ciò significa che entro qualche anno - se le
cose dovessero così rimanere - “con l’uscita” delle generazioni più anziane (e maggiormente
iscritte), ci troveremmo di fronte a una flessione insostenibile del dato organizzativo di quasi il
20%.
È necessario - oltre al perfetto funzionamento dei nostri servizi - ricercare nuove strade e iniziative
di proselitismo per intercettare coloro che sono pensionati, ma non ancora iscritti (ben oltre il
50%), quali: momenti aggreganti ed accattivanti, dentro e fuori le nostre sedi (feste “allargate”,
corsi); attività, anche attraverso Anteas, capaci di coinvolgere chi è interessato al volontariato; etc.
Un altro dato preoccupante che emerge analizzando il nostro tesseramento, è quello della perdita di
iscritti al momento del loro passaggio da lavoratore attivo a pensionato: in particolare nel
comparto della Pubblica Amministrazione, si precipita da un 29% sul totale degli iscritti attivi
Cisl , a un 7,6 % sul totale iscritti FNP. È indispensabile evitare che “si perdano per strada”
risorse così importanti: la Confederazione deve imporre (oggi sono presenti meccanismi
assolutamente volontaristici ed inadeguati) una strategia di “continuità associativa” (per esempio
“regalare automaticamente” a un iscritto metalmeccanico Cisl il primo anno di iscrizione alla
FNP?).
Ai fini del proselitismo, i servizi Cisl giocano un ruolo essenziale. Da “spina nel fianco”, come a
volte purtroppo avviene, devono diventare indispensabili strumenti di aggregazione e di adesione
alla nostra proposta. Gli Enti e i servizi della Cisl (Inas, CAF, etc.) devono tornare sotto la “regia
politica” della stessa Cisl, rimettendo al centro gli iscritti e non il mero approccio economico
(questo vale anche per la nostra SSP).
In buona sostanza, si rende necessaria una loro riorganizzazione che, nel rispetto certamente di
corrette gestioni economiche, miri a superarne l’indubbia logica aziendalistica, affrontando anche
l’aspetto “motivazionale” per i dipendenti /collaboratori.
La Confederazione deve trovare anche il modo per arrivare alla “Tessera Unica”, capace di
contenere tutti i principali servizi Cisl.
Le Leghe / RLS
Le Leghe/RLS, rimangono il cardine portante della nostra presenza sul territorio.
A fronte dell’avvenuto superamento, con l’ultimo Congresso, della Lega/RLS come istanza
congressuale, si ribadisce l’importanza di quanto positivamente sperimentato dalla FNP del
Piemonte Orientale in questi due anni, l’averle cioè mantenute nel ruolo di strumento essenziale di
partecipazione democratica e di condivisione di decisioni, attraverso un frequente e costante
coinvolgimento dei responsabili e
del Coordinamento delle stesse. Si chiede al resto
dell’Organizzazione di assumere come vincolante tale modalità operativa, l’unica, a noi sembra,
capace di tenere vive e adeguate radici territoriali.
Per favorire il radicamento delle stesse sul territorio e favorire la loro attività di sviluppo e
proselitismo, si conferma l’utilità del riconoscimento alle singole RLS di un “fondo di dotazione”
per organizzare iniziative che vadano in tal senso.
Oltremodo importante allo scopo di rendere maggiormente “vive” le sedi RLS, è la presenza di
gruppi di volontariato Anteas: come avviene in alcune realtà, è utile il contributo che, coi propri
volontari, Anteas offre sul piano del contrasto alla solitudine e della risposta ai bisogni sociali che il
territorio esprime, diventando in questo una preziosa spalla all’operare della FNP. Obiettivo che ci
diamo da qui al prossimo congresso, è quello di organizzare gruppi di volontariato Anteas
particolarmente attivi e con uno stretto collegamento con la FNP in tutte le RLS.
A fronte della eccessiva disomogeneità presente sui territori per quanto riguarda la dimensione e la
consistenza associativa delle singole RLS, si ritiene necessario da qui al Congresso avviare una
sperimentazione che porti all’accorpamento di quelle particolarmente “piccole”, senza ovviamente
pregiudicarne l’ottimale presenza sul territorio.
Oltre a ciò, è necessario proseguire il lavoro atto a potenziare il ruolo delle RLS: formazione
dirigenti, generalizzazione e preparazione Delegati Comunali, estensione e qualificazione della
Contrattazione sociale locale, tutela e assistenza efficace nelle sedi, servizi accoglienti e
competenti, presenza diffusa sul territorio. Quadri motivati e preparati rafforzano il proselitismo e
diffondono fiducia e immagine positiva dell’Organizzazione.
Crocevia di tutto questo, e cardine portante della vita della FNP, rimane quindi la Lega/RLS.
È il primo biglietto da visita per l’iscritto, strumento per presidiare al meglio i servizi, ma anche
per intercettare problemi e bisogni della gente.
La Lega/RLS deve essere sempre più il luogo “DOVE SAI CHE SE HAI BISOGNO, C’È QUALCUNO CHE
TI AIUTA”.