prontuario farmaceutico 2017 EDIZIONI MINERVA MEDICA Prontuario 2017 - 00 romane - BOZZA 2.indd 3 28/02/2017 12:31:37 I dati nel presente Prontuario sono stati ricavati da: Agenzia Italiana del Farmaco - Via del Tritone, 181 - 00187 Roma http://www.agenziafarmaco.gov.it/ ISBN: 978-88-7711-910-1 ©2017 – EDIZIONI MINERVA MEDICA S.p.A. – Corso Bramante 83/85 – 10126 Torino Sito Internet: www.minervamedica.it e-mail: [email protected] I diritti di traduzione, memorizzazione elettronica, riproduzione e adattamento totale o parziale, con qualsiasi mezzo (compresi microfilm e copie fotostatiche), sono riservati per tutti i Paesi. Nonostante sia stata impiegata la massima cura nella stesura del testo, l’Editore non è comunque responsabile per eventuali errori od omissioni o per qualunque conseguenza derivante dall’applicazione delle informazioni contenute in questo Prontuario. I prezzi delle confezioni riportati su questo Prontuario sono soggetti a continue variazioni. Prontuario 2017 - 00 romane - BOZZA 2.indd 4 28/02/2017 12:31:37 Prontuario farmaceutico 2017 V Abbreviazioni ad = adulto aer = aerosol auric = auricolare bb = bambini bomb = bombola bust = bustina cam = camera cann = cannula caps = capsula cart = cartuccia cer = cerotto cnf = confetto coll = collirio collut = colluttorio conc = concentrato cont = contenitore cpr = compressa cut = cutaneo dent = dentale derm = dermatologico deterg = detergente disp = dispositivo disper = dispersibile div = divisibile dop = doppia dosat = dosatore eff = effervescente emuls = emulsione erog = erogazione est = esterno ev = endovenosa f = fiala fl = flacone gastr = gastroresistente geng = gengivale gran = granulato gtt = gocce im = intramuscolare inal = inalazione inalat = inalatore inf = infusione iniett = iniettabile intrart = intrarticolare intraut = intrauterino lidoc = lidocaina liof = liofilizzato mast = masticabile mcg = microgrammo med = medicato meq = milliequivalente mis = misurino mod = modificato monod = monodose nas = nasale nebul = nebulizzazione ng = nanogrammo oft = oftalmico orodisper = orodispersibile ososolub = orosolubile os = somministrazione orale osped = ospedaliero otol = otologico parent = parenterale past = pastiglia ped = pediatrico perf = perfusione perit = peritoneale pet = polietilene polv = polvere pom = pomata prer = preriempito press = pressione pressur = pressurizzato prol = prolungato Prontuario 2017 - 00 romane - BOZZA 2.indd 5 q.b. = quanto basta rett = rettale rig = rigida ril = rilascio rin = rinologico riv = rivestita sc = sottocutaneo scir = sciroppo serb = serbatoio sir = siringa sist = sistema solub = solubile soluz = soluzione solv = solvente sosp = sospensione s.p.m. = secondo prescrizione medica SSN= Servizio Sanitario Nazionale ster = sterile subling = sublinguale supp = supposta s/zucc = senza zucchero tamp = tampone transd = transdermico U = unità UE = unità ELISA UI = Unità Internazionale UI aXa = Unità Internazionale anti fattore Xa UI FSH = Unità Internazionale ormone follicolostimolante UI LH = Unità Internazionale ormone luteinizzante ULS = Unità lipasemica ung = unguento vag = vaginale vit = vitamina zucc = zucchero 28/02/2017 12:31:37 VI Prontuario farmaceutico 2017 Acronimi e Glossario AIC Il codice AIC identifica in modo univoco ogni confezione farmaceutica in commercio in Italia. Tale codice che viene rilasciato dall’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), permette di identificare la confezione farmaceutica distinguendola anche in base al numero di compresse/unità, alla percentuale di principio attivo, alla via di somministrazione, ecc. ATC Gruppo Terapeutico dei Farmaci (Anatomia Terapeutica Chimica). Il codice ATC definisce la classificazione del farmaco in Italia, in relazione alla classificazione Anatomica, Terapeutica e Chimica. Classi di rimborsabilità Tutti i medicinali di origine industriale sono compresi in tre classi, con regimi differenti da un punto di vista dell’assistenza pubblica. • Farmaci classe A: rimborsati al 100% dal Servizio Sanitario Nazionale e per i quali il cittadino paga solo una quota fissa per confezione (ticket). • Farmaci classe C: comprende i farmaci non rimborsati dal Servizio Sanitario Nazionale e pagati interamente dal cittadino. • Farmaci classe H: di impiego esclusivo in ambiente ospedaliero o negli ambulatori specialistici e non dispensabili al paziente in farmacia. Dispositivo medico Qualsiasi strumento, apparecchio, impianto, sostanza o altro prodotto, utilizzato da solo o in combinazione (compreso il software informatico impiegato per il corretto funzionamento) e destinato dal fabbricante ad essere impiegato nell’uomo a scopo di diagnosi, prevenzione, controllo, terapia o attenuazione di una malattia; di diagnosi, controllo, terapia, attenuazione o compensazione di una ferita o di un handicap; di studio, sostituzione o modifica dell’anatomia o di un processo fisiologico; di intervento sul concepimento, il quale prodotto non eserciti l’azione principale, nel o sul corpo umano, cui è destinato, con mezzi farmacologici o immunologici né mediante processo metabolico ma la cui funzione possa essere coadiuvata da tali mezzi. Eccipiente L’eccipiente è definita qualsiasi sostanza, diversa dal Principio attivo, che viene aggiunta intenzionalmente alla Forma farmaceutica. Gli eccipienti sono dotati di particolari proprietà, necessarie per ottenere formulazioni con caratteristiche funzionali alla somministrazione del Prodotto. Farmaci classe doping Il fenomeno “doping” è un problema riguardante non solo l’etica sportiva ma anche la salute pubblica. “Costituiscono doping la somministrazione o l’assunzione o la somministrazione di farmaci o di sostanze biologicamente o farmacologicamente attive e l’adozione o la sottoposizione a pratiche mediche non giustificate da condizioni patologiche e idonee a modificare le condizioni psicofisiche o biologiche dell’organismo al fine di alterare le prestazioni agonistiche degli atleti.” È quanto cita l’art. 1 della Legge 14 dicembre 2000, n. 376 che disciplina in Italia la tutela sanitaria delle attività sportive e della lotta contro il doping. Il doping è un reato penale, punito fino a tre anni di reclusione (che possono diventare di più se insorgono danni effettivi per la salute), se ad essere indotto ad assumere Prontuario 2017 - 00 romane - BOZZA 2.indd 6 28/02/2017 12:31:37 Prontuario farmaceutico 2017 VII sostanze vietate per doping è un minorenne o se, a distribuire le sostanze, è un dipendente del CONI. Solo in presenza di condizioni patologiche dell’atleta documentate e certificate da un medico e verificata l’assenza di pericoli per la salute, è consentito un trattamento specifico con sostanze vietate per doping e la possibilità di partecipare ugualmente alle competizione sportiva. Ma anche in questo caso il trattamento deve rispondere a specifiche esigenze terapeutiche e la documentazione deve essere conservata e tenuta sempre a disposizione dall’atleta. Il controllo anti-doping vero e proprio sulle competizioni e sulle attività sportive spetta ad alcuni laboratori accreditati dal Comitato Internazionale Olimpico (CIO). Tra i farmaci vietati per doping, la Eritropoietina (EPO) e i suoi derivati, gli anabolizzanti e gli stimolanti. Farmaci da banco OTC Prodotti da banco (OTC - Over the counter) che per la loro composizione ed il loro obiettivo terapeutico, sono concepiti e realizzati per essere utilizzati senza l’intervento di un medico per la diagnosi, la prescrizione o la sorveglianza nel corso del trattamento (art.3, D.Lgs. n.539/92, art.3, D.Lgs. 541/92). Possono essere oggetto di pubblicità. Gli OTC, come per gli altri farmaci, possono promuovere l’insorgenza di reazioni avverse gravi dovute principalmente a interazioni con altri farmaci, presenza di patologie concomitanti, uso improprio o abuso. Infatti, tali farmaci vengono assunti in assenza di controlli medici, ed è quindi possibile che i pazienti utilizzino tali prodotti per patologie non indicate, a dosi eccessive, o per periodi di tempo eccessivamente prolungati. Farmaci etici. Farmaci soggetti a prescrizione medica Possono essere venduti solo dietro presentazione di ricetta medica. Possono essere dispensati in regime assistenziale dal Servizio Sanitario Nazionale (mutuabili) a secondo della classe. Farmaci generici I farmaci generici, a differenza delle specialità medicinali, non hanno un nome di fantasia (il marchio registrato), ma vengono commercializzati con il nome comune del principio attivo. Per essere più precisi, ed evitare confusioni tra i possibili sinonimi, si utilizza la Denominazione Comune Internazionale (DCI), che è una contrazione del nome chimico (di solito troppo lungo) accettata da tutte le nazioni. Sulla scatoletta del farmaco, quindi, compare il DCI (es. ibuprofene), seguito dal nome dell’azienda che produce il medicinale. I principi attivi utilizzabili sono quelli più vecchi, il cui brevetto è scaduto. I farmaci generici possono essere sia da banco (acquistabili liberamente) che prescrivibili (acquistabili solo con ricetta medica), esattamente come la specialità medicinale da cui derivano. Farmaci Sop I farmaci senza obbligo di prescrizione (SOP), come per gli altri farmaci, possono promuovere l’insorgenza di reazioni avverse gravi dovute principalmente a interazioni con altri farmaci, presenza di patologie concomitanti, uso improprio o abuso. Infatti, tali farmaci vengono assunti in assenza di controlli medici, ed è quindi possibile che i pazienti utilizzino tali prodotti per patologie non indicate, a dosi eccessive, o per periodi di tempo eccessivamente prolungati. Forma farmaceutica La forma farmaceutica (o formulazione) è il farmaco così come lo si trova in farmacia (esempio: aerosol, capsule, cerotti transdermici, colliri, compresse, compresse rivestite, fiale, gocce, granulati, pomate, unguenti, creme, gel, paste, sciroppi, sospensioni, supposte). È costituita da uno o più principi attivi e da eccipienti. Prontuario 2017 - 00 romane - BOZZA 2.indd 7 28/02/2017 12:31:37 VIII Prontuario farmaceutico 2017 NBF (Norme di buona fabbricazione) Programma di autocontrollo e di corrette procedure di lavorazione. Definizione dei criteri per l’analisi delle procedure di autocontrollo. Frequenze, metodologie e procedure per l’ispezione. Garanzia della qualità di lavorazione dei farmaci e delle materie prime. Verifica l’applicazione delle leggi nazionali ed europee riguardanti la distribuzione, la importazione, ecc. Gruppo merceologico È il codice che identifica il gruppo merceologico a cui è riconducibile il prodotto. Note CUF Le note CUF sono uno strumento regolatorio che definisce alcuni ambiti di rimborsabilità dei farmaci senza, comunque, interferire con la libertà di prescrizione del Medico. Esse, tuttavia, rappresentano le indicazioni che ogni Medico deve obbligatoriamente rispettare per poter prescrivere alcuni Farmaci a carico del Servizio Sanitario Nazionale. Al momento della prescrizione il Medico deve riportare, nell’apposito spazio della ricetta, il numero della nota relativa a quel Farmaco. In tal modo, il Medico dichiara che ricorrono le condizioni di rimborsabilità previste dalla nota. ATC Principio attivo Il principio attivo è la sostanza (molecola chimica) dotata di attività farmaceutica. All’interno di una formulazione farmaceutica il principio attivo è contenuto in dosaggio ben preciso. Prodotti senza glutine, potenzialmente senza glutine, contiene glutine Il glutine è un gruppo di proteine presente nei cereali, in particolare nel frumento ma anche nel farro, orzo, segale, avena, kamut, spelta, triticale. La celiachia è un’intolleranza permanente al glutine. • Prodotti senza glutine . È un prodotto per il quale l’Azienda produttrice ha comunicato l’assenza di glutine. • Potenzialmente senza glutine . È un prodotto per il quale l’Azienda produttrice non è in grado di escludere la presenza di glutine. • Contiene glutine . È un prodotto per il quale l’Azienda produttrice ha comunicato la presenza di glutine. Se nella scheda del farmaco non è presente la voce Glutine, ciò significa che l’azienda produttrice non ha fornito alcuna comunicazione in merito alla presenza o meno di glutine nel farmaco in questione. Tabella regime SSN • es: Concedib. esente - Concedibile esente. • nc: Non concedibile - Non concedibile. • vet: Veterinario - Veterinario. • eSP: Esente per patologia - Concedibile esente per patologia. • RgS: Riconducibile nomenclatore tar - Riconducibile, a giudizio dello specialista prescrittore, al nomenclatore tariffario delle protesi per omogeneità funzionale. • Pro: Rimborsabile aventi diritto - Rimborsabile agli aventi diritto alla assistenza integrativa. • Dr: Riconducibile registro nazion.- Prodotti per alimentazione particolare per i quali è stata inoltrata istanza d’inserimento nel Registro nazionale . • RBR: Rimbors. su base regionale - Rimborsabile su base regionale. • eDR: Conc. SSR su disposizioni regionali - Concedibile SSR secondo disposizioni regionali. • cef: Conc. extra farm. presc. osp. spec. - Concedibile extra farmacia se prescritto all’atto della dimissione ospedaliera o da specialisti. • Fnc: Disp. in f.cia a carico cittadino - Medicinale ospedaliero dispensabile in farmacia a totale carico del cittadino. • cef: Conc. extra farmacia - Concedibile extra farmacia. • esA: Esente su diagn. e piano U.V.A. - Concedibile su diagnosi e piano terapeutico da effettuarsi dalle unità di valutazione Alzheimer. Prontuario 2017 - 00 romane - BOZZA 2.indd 8 28/02/2017 12:31:37 Prontuario farmaceutico 2017 IX La ricetta medica Non tutti i farmaci sono uguali, ciascuno ha proprie caratteristiche che lo rendono adatto a curare specifiche malattie. Alcuni di essi devono essere necessariamente usati sotto il controllo del medico altri, adatti a curare disturbi lievi, non richiedono la prescrizione del medico. Per di più alcuni sono di facile assunzione, altri richiedono che sia uno specialista a somministrarli. Per tutto ciò il regime di fornitura, cioè la modalità con cui il cittadino può entrare in possesso del medicinale, riflette un’ampia gamma di possibilità. Oggi in Italia esistono cinque diversi regimi di fornitura. • Medicinali soggetti a prescrizione medica. Sono quei farmaci che per alcune caratteristiche o per la modalità d’impiego potrebbero comportare dei rischi se usati in modo inappropriato. Sono venduti in farmacia e sono facilmente riconoscibili poiché riportano sulla confezione esterna la frase: «Da vendersi dietro presentazione di ricetta medica». • Medicinali soggetti a prescrizione medica da rinnovare volta per volta. Sono quei farmaci per i quali un uso continuato nel tempo può essere dannoso. Anche questa categoria di farmaci è facilmente riconoscibile in quanto reca sulla confezione esterna la frase: «Da vendersi dietro presentazione di ricetta medica utilizzabile una sola volta». • Medicinali soggetti a prescrizione medica speciale. Sono farmaci appartenenti a una categoria particolare, quella degli stupefacenti e delle sostanze psicotrope (vale a dire che agiscono sulla psiche dell’individuo, modificandone l’umore, lo stato d’animo, eccetera), con un’elevata capacità di indurre dipendenza. Per tutti questi motivi è prevista un’apposita modalità di distribuzione e prescrizione. • Medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa. In questa categoria rientrano tre tipologie di farmaci accomunati dalla caratteristica di poter essere prescritti o utilizzati soltanto da alcuni medici o in alcuni ambienti: - i medicinali vendibili al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti (sono quei farmaci che, per poter essere somministrati correttamente, richiedono che la diagnosi sia effettuata in ambienti ospedalieri o in centri che dispongono di mezzi di diagnosi adeguati. Presentano sulla confezione l’indicazione del tipo di struttura o di specialista autorizzato alla loro prescrizione); - i medicinali utilizzabili esclusivamente in un ambiente ospedaliero o simile, ad esempio nelle case di cura (sono quei farmaci che non potrebbero essere utilizzati in condizioni di sufficiente sicurezza al di fuori di strutture ospedaliere. Recano sull’imballaggio esterno le frasi: «Uso riservato agli ospedali. Vietata la vendita al pubblico»); - i medicinali utilizzabili esclusivamente dallo specialista (sono i farmaci che, per loro caratteristiche e le modalità di impiego, sono destinati ad essere utilizzati direttamente dallo specialista durante la visita. Tuttavia se il farmaco non necessita di particolari attrezzature, lo specialista può utilizzalo anche a casa del paziente. Recano sulla confezione le frasi: «Uso riservato a...», con l’indicazione dello specialista autorizzato al suo impiego, e «Vietata la vendita al pubblico»). • Medicinali non soggetti a prescrizione medica Sono i farmaci indicati per disturbi di lieve entità, sono usati per un breve periodo di tempo e per i quali non è necessario l’intervento del medico. È possibile acquistarli quindi senza ricetta medica e per questo sono definiti anche “di libera vendita”. Un bollino sulla confezione li rende facilmente riconoscibili. Per alcuni farmaci di libera vendita, definiti “da banco” o OTC (acronimo che deriva dall’inglese “Over The Counter”, per l’appunto “sopra il banco”), è consentita la pubblicità. Prontuario 2017 - 00 romane - BOZZA 2.indd 9 28/02/2017 12:31:37 X Prontuario farmaceutico 2017 Tipo di ricetta RNR: ricetta non ripetibile Rip: RR - ripetibile NRi: SOP - non richiesta Otc: OTC - LIBERA VENDITA GMR: Mod. Min. Giallo/Ricalco L.12/01 NRp: RNR - non ripetibile (EX C/F) NRG: Mod. Minist. Giallo Dpr 309/90 RiR: RIP. DL 539/92/RICALCO L. 12/2001 NrR: N-RIP. ART. 5/RICALCO L. 12/2001 MMR: Mod. Minist. a Ricalco L. 12/2001 RNR - non ripet. conservare 2 anni NRc: LRp: RRL limitativa ripetibile LNR: RNRL - LIMITATIVA NO RIPETIBILE NRC: RNR - NON RIPETIBILE DA CONSERVARE Osp: OSP1 - USO OSPEDALIERO Os2: OSP2 - USO OSP/EXTRAOSP. DISP. REG. OsS: OSPL - USO OSPED. SPECIALISTICO VRu: RIPETIBILE UNICO ESEMPLARE (VET.) NRV: NON RICHIESTA ART. 10 DL. g66 (VET.) NR3: NON RIP. TRIPLICE COPIA (VET.) NRu: NON RIP. UNICO ESEMPLARE (VET.) NRC: NON RIP. DA CONSERVARE (VET.) Spe: USPL - USO SPECIALISTICO N - RIP. DA CONS./RICALCO L. 12/01 NRR: RICALCO L. 12-01/RIC. MED. SPEC. RRS: NR7: RNR - NON RIPET. VALE 7 GIORNI Ri7: RR - RIPETIBILE VALE 7 GIORNI RR - RIPETIBILE VALE 38 GIORNI R38: NRR: RNR/RMR NON RIP. CONS./RICALCO MMR - MOD. MINISTER. A RICALCO MMR: VRa: RIPETIBILE PER AUTOCONSUMO (VET.) LN7: RNRL - VALIDA 7 GIORNI Classificazione ATC L’ATC è un sistema di classificazione dei farmaci curato dal Nordic Council on Medicine e dal WHO/OMS Collaborating Centre for Drug Statistics Methodology di Uppsala (Svezia). Nel sistema ATC i farmaci sono suddivisi in diversi gruppi in rapporto all’organo bersaglio, al meccanismo di azione ed alle caratteristiche chimiche e terapeutiche. Ciascun gruppo principale è suddiviso in cinque livelli gerarchici secondo lo schema: • livello I: GRUPPO ANATOMICO PRINCIPALE – contraddistinto da una lettera dell’alfabeto; • livello II: GRUPPO TERAPEUTICO PRINCIPALE – contraddistinto da un numero di 2 cifre; • livello III: SOTTOGRUPPO TERAPEUTICO – contraddistinto da una lettera dell’alfabeto; • livello IV: SOTTOGRUPPO CHIMICO/TERAPEUTICO – contraddistinto da una lettera dell’alfabeto; • livello V: SOTTOGRUPPO CHIMICO – contraddistinto da un numero di due cifre specifico per ogni singola sostanza chimica. Prontuario 2017 - 00 romane - BOZZA 2.indd 10 28/02/2017 12:31:37 Prontuario farmaceutico 2017 XI I 14 “Gruppi anatomici principali” sono: A - Apparato gastrointestinale e metabolismo. B - Sangue ed organi emopoietici. C - Sistema cardiovascolare. D - Dermatologici. G - Sistema genito-urinario ed ormoni sessuali. H - Preparati ormonali sistemici, esclusi gli ormoni sessuali. J - Antimicrobici generali per uso sistemico. L - Farmaci antineoplastici ed immunosoppressori. M - Sistema muscolo-scheletrico. N - Sistema nervoso centrale. P - Farmaci antiparassitari, insetticidi e repellenti. R - Sistema respiratorio. S - Organi di senso. V - Vari. Princìpi di base per la classificazione secondo il sistema ATC Il sistema di classificazione ATC è basato sul principio che ad ogni preparato farmaceutico è associato un solo codice. I farmaci, quindi, devono essere classificati in rapporto al loro impiego terapeutico prevalente. Un farmaco, tuttavia, può essere impiegato per due o più indicazioni terapeutiche di uguale rilevanza e ciò porta a differenti alternative per la sua classificazione. Un farmaco può anche essere disponibile in due o più dosaggi o forme farmaceutiche per impieghi terapeutici differenti: in tali casi il reale impiego terapeutico determinerà la classificazione. I preparati che non possono essere inequivocabilmente classificati in un determinato gruppo sono codificati ad un IV livello con la lettera X. Ecco un esempio: • TACHIPIRINA compresse ANGELINI SpA • PRINCIPIO ATTIVO: Paracetamolo 500 mg • ECCIPIENTI: cellulosa microcristallina, povidone, sodio carbossimetilcellulosa, magnesio stearato, silice colloidale. • CATEGORIA TERAPEUTICA: Analgesico-antipiretico. • Ricetta: Sop. SOS: PARACETAMOLO ATC: N02BE01 • ATC = N (gruppo anatomico principale: sistema nervoso centrale); 02 (gruppo terapeutico principale: analgesici); B (sottogruppo terapeutico: antipiretici); E (sottogruppo chimico/terapeutico: anilidi) 01 (sottogruppo chimico: paracetamolo). Prontuario 2017 - 00 romane - BOZZA 2.indd 11 28/02/2017 12:31:37 XII Prontuario farmaceutico 2017 Farmaci: istruzioni, somministrazioni, modalità di conservazione Istruzioni per l’uso dei farmaci Molti dei farmaci che vengono dispensati in farmacia necessitano di ricetta medica. La ricetta medica è un documento redatto e firmato dal medico che consente al farmacista di dispensare i farmaci soggetti a restrizione (es. anticoncezionali, antinfiammatori, ansiolitici, antistaminici, ecc). La prescrizione è necessaria poiché tali medicinali possono causare seri effetti collaterali, la maggior parte dei quali sconosciuti al paziente, che possono essere pericolosi. È opportuno, quindi, che il paziente osservi la posologia (tempo e modo di somministrazione) riportata dal medico sulla ricetta. Se il farmaco è dispensato dal Sistema Sanitario Nazionale (SSN), esso è mutuabile e verrà prescritto sulla ricetta SSN; in tutti gli altri casi, invece, il farmaco è a carico del cittadino e la prescrizione avverrà sulla ricetta medica. Ci sono, inoltre, i farmaci cosiddetti da banco “OTC” ed i farmaci senza obbligo di prescrizione “SOP” che, pur avendo lo stesso principio attivo di alcuni medicinali dispensati dietro prescrizione, non richiedono alcuna ricetta medica, in quanto, sono presenti in commercio con un dosaggio inferiore. Con l’uso di tali farmaci è comunque possibile l’insorgenza di effetti collaterali o l’interazione con altri farmaci. È utile, quindi, prima di usare farmaci da banco, chiedere sempre informazioni al medico oppure al farmacista. Note AIFA Le note limitative prodotte dall’Agenzia Italiana del Farmaco, sono uno strumento normativo volto a definire gli ambiti di rimborsabilità di alcuni medicinali. Originariamente pensate come strumento di governo della spesa farmaceutica, le note sono progressivamente diventate un mezzo per assicurare l’appropriatezza d’impiego dei farmaci, orientando, in alcuni casi, le scelte terapeutiche a favore di molecole più efficaci e sperimentate. In questo senso, tra gli strumenti che regolano l’accesso ai farmaci, le note, più di altre norme, si ispirano ai criteri della medicina basata sulle prove di efficacia. Si fondano cioè sui risultati, criticamente valutati, di sperimentazioni cliniche randomizzate e, possibilmente, multiple. La revisione periodica delle note risponde, quindi, appieno all’esigenza di aggiornare le limitazioni rispetto alle nuove evidenze disponibili nella letteratura scientifica. Nel corso del tempo, infatti, le note hanno subito un’evoluzione nei contenuti e nelle finalità, sempre per tenere conto delle novità emerse sull’efficacia dei singoli farmaci o sulla presenza e frequenza di reazioni avverse. Che cosa sono le note AIFA ? Le note sono uno strumento regolatorio che definisce alcuni ambiti di rimborsabilità dei farmaci senza interferire con la libertà di prescrizione del medico. Rappresentano, tuttavia, delle indicazioni che ogni medico deve obbligatoriamente rispettare per poter prescrivere alcuni farmaci a carico del Servizio Sanitario Nazionale (SSN). A cosa servono? Le note hanno, soprattutto, la finalità di garantire ai cittadini un uso appropriato dei farmaci, promuovendo tra i medici e tra i pazienti, l’impiego corretto dei medicinali secondo prove di efficacia consolidate. Come si deve comportare il medico quando applica una nota? Al momento della prescrizione, il medico deve riportare sulla ricetta il numero della nota relativa a quel farmaco. In questo modo egli dichiara che ricorrono le condizioni di rimborsabilità previste dalla nota. Con le nuove note non è più necessario apporre due firme sulla ricetta ma ne basta una. D’altro canto la controfirma sulla nota, con l’introduzione del nuovo modello di ricetta (decreto interministeriale 18 maggio 2004, attuativo del comma 2 dell’articolo 50 della Legge 326/2003) Prontuario 2017 - 00 romane - BOZZA 2.indd 12 28/02/2017 12:31:37 Prontuario farmaceutico 2017 XIII non è più necessaria in quanto la nuova ricetta consente di fatto che l’apposizione della firma da parte del medico, sulla ricetta stessa valga come controfirma della nota. Nel caso in cui il farmaco prescritto per essere ammesso alla rimborsabilità sia soggetto alla diagnosi e piano terapeutico da parte di una struttura specialistica si intende che copia di detto piano venga trasmesso al Medico di Medicina Generale nonché al Settore Farmaceutico dell’ASL di residenza del paziente. In questo modo è stata superata la necessità della prescrizione di certi farmaci da parte dello specialista, per il quale resta comunque l’obbligo di predisporre il piano terapeutico. Questo semplifica la procedura e permette al malato di ottenere la prescrizione del medicinale dal medico di famiglia, sotto la supervisione di un centro specializzato. Quando nascono le note? Le note nascono nel 1993, a seguito dell’istituzione del nuovo Prontuario Terapeutico del Servizio Sanitario Nazionale. Quante sono le note e come sono cambiate nel tempo? Attualmente le note sono 42, rispetto alle originali 59 del 1993. Le note, nel corso del tempo hanno subito delle importanti revisioni, sempre tenendo conto sia dell’efficacia dei singoli farmaci nelle differenti patologie, sia delle possibili reazioni ai trattamenti, ma, soprattutto, sulla base dei più recenti studi scientifici. Il primo riesame risale all’ottobre del 1998, mentre l’ultima revisione è stata approvata dalla Commissione Tecnico Scientifica (CTS) dell’AIFA nel novembre del 2004. Oggi non solo le note sono diminuite di numero rispetto alla prima stesura, ma alcuni farmaci, prima coperti da nota, sono stati ammessi direttamente alla classe A senza limitazioni di rimborsabilità, mentre altri sono passati dalla classe C (a carico del cittadino) alla prescrivibilità a spese del SSN limitatamente ai casi previsti dalla relativa nota. Quando si ritiene necessario introdurre una nota? Una nota può essere introdotta in tre circostanze: 1. quando un farmaco è autorizzato per diverse indicazioni cliniche, di cui solo alcune per patologie rilevanti; 2. quando il farmaco è finalizzato a prevenire un rischio che è significativo solo per uno o più gruppi di popolazione; 3. quando il farmaco si presta non solo a usi di efficacia documentata, ma anche a usi impropri. In tutti questi casi, naturalmente, la nota tenderà a favorire la rimborsabilità nelle sole condizioni rilevanti in un’ottica di sanità pubblica. Le note equivalgono alle Linee Guida? No. Le Linee Guida sono modelli comportamentali che propongono agli operatori le scelte professionali più appropriate. Le Linee guida per la pratica clinica descrivono un percorso utile per le raccomandazioni in campo diagnostico, terapeutico, organizzativo, ecc. Nel caso dei medicinali, in particolare, le Linee Guida sono utili per suggerire al medico che cosa fare di volta in volta al momento della scelta di una terapia farmacologica. Che differenze ci sono tra le Linee guida e le note dell’AIFA? Le Linee Guida partono dalla problematica e presentano di volta in volta le possibili soluzioni. Le note, invece, partono dal farmaco, indicando per quali patologie e in quali condizioni il suo utilizzo è riconosciuto rimborsabile dal Servizio Sanitario Nazionale. Prontuario 2017 - 00 romane - BOZZA 2.indd 13 28/02/2017 12:31:37 XIV Prontuario farmaceutico 2017 Perché le note in Italia? Le note non hanno fini fiscali e non sono una restrizione alla libertà del medico di prescrivere secondo scienza e coscienza, ma richiamano solo l’attenzione del medico sul fatto che quel farmaco ha questa o quella indicazione scientificamente riconosciute e che il SSN si fa carico di rimborsare la spesa solo in tali circostanze. Le note vengono adottate anche all’estero? Il problema dell’appropriatezza delle prescrizioni non interessa solo l’Italia, ma è una preoccupazione presente un po’ in tutto il mondo. Diverse nazioni hanno preso, quindi, strade differenti per cercare di promuovere l’uso corretto dei farmaci. In Italia e in Francia si è preferito adottare lo strumento delle note. In altri Paesi, come ad esempio in Gran Bretagna e negli Stati Uniti, si fa grande uso, invece, delle Linee Guida. L’uso dei due sistemi, tuttavia, non è necessariamente alternativo, in quanto note e Linee guida possono essere utilizzate in modo complementare. NOTE AIFA Nota 1. Farmaci in nota: pantoprazolo, omeprazolo, misoprostolo, lansoprazolo, esomeprazolo. La prescrizione a carico del SSN è limitata: alla prevenzione delle complicanze gravi del tratto gastrointestinale superiore: in trattamento cronico con farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS); in terapia antiaggregante con ASA a basse dosi; purché sussista una delle seguenti condizioni di rischio: storia di pregresse emorragie digestive o di ulcera peptica non guarita con terapia eradicante; concomitante terapia con anticoagulanti o cortisonici; età avanzata. La prescrizione dell’associazione misoprostolo+diclofenac è rimborsata alle condizioni previste dalla nota 66. Nota 2. Farmaci in nota: acido ursodesossicolico, acido tauroursodesossicolico, acido chenoursodesossicolico. La prescrizione a carico del SSN è limitata ai pazienti affetti da: cirrosi biliare primitiva; colangite sclerosante primitiva; colestasi associata alla fibrosi cistica o intraepatica familiare; calcolosi colesterinica. Nota 4. Farmaci in nota: pregabalin, gabapentin, duloxetina. La prescrizione a carico del SSN è limitata ai pazienti con dolore grave e persistente dovuto alle seguenti patologie documentate dal quadro clinico e/o strumentale: nevralgia post-erpetica correlabile clinicamente e topograficamente ad infezione da Herpes zoster; neuropatia associata a malattia neoplastica; dolore post-ictus o da lesione midollare; polineuropatie, multineuropatie, mononeuropatie dolorose, limitatamente ai pazienti nei quali l’impiego degli antidepressivi triciclici (amitriptilina, clomipramina) e della carbamazepina sia controindicato o risulti inefficace: gabapentin, pregabalin; neuropatia diabetica: duloxetina, gabapentin, pregabalin. L’impiego di questi farmaci non è assoggettato a nota limitativa ed è a carico del SSN per le seguenti indicazioni terapeutiche: trattamento della depressione maggiore e disturbo d’ansia generalizzato per duloxetina e della epilessia per gabapentin e pregabalin. Nota 8. Farmaci in nota: levocarnitina. La prescrizione a carico del SSN, su diagnosi e piano terapeutico di strutture specialistiche, secondo modalità adottate dalle Regioni e dalle Province Autonome di Trento e Bolzano, è limitata alle seguenti condizioni: carenza primaria di carnitina; carenza di carnitina secondaria a trattamento dialitico. Nota 11. Farmaci in nota: calcio folinato. La prescrizione a carico del SSN è limitata alle seguenti condizioni: recupero (rescue) dopo terapia con antagonisti dell’acido diidrofolico. (*La nota si riferisce all’acido folinico e suoi analoghi). Prontuario 2017 - 00 romane - BOZZA 2.indd 14 28/02/2017 12:31:37 Prontuario farmaceutico 2017 XV Nota 13. Farmaci in nota: simvastatina, rosuvastatina, pravastatina, omega polienoici, lovastatina, gemfibrozil, fluvastatina, fenofibrato, ezetimibe, bezafibrato atorvastatina. Modifica alla nota 13 di cui alla Determina del 26 marzo 2013. L’allegato 1, parte integrante della presente determinazione, sostituisce il testo della nota 13 di cui alla determinazione dell’Agenzia Italiana del Farmaco pubblicata nella Gazzetta Ufficiale – serie generale - n. 156 del 08/07/2014. Nota 15. Farmaci in nota: albumina umana. La prescrizione a carico del SSN, su diagnosi e piano terapeutico di strutture specialistiche delle Aziende Sanitarie, è limitata alle seguenti condizioni: dopo paracentesi evacuativa a largo volume nella cirrosi epatica; grave ritenzione idrosalina nella cirrosi ascitica, nella sindrome nefrosica o nelle sindromi da malassorbimento (ad es. intestino corto post-chirurgico o da proteino-dispersione), non responsiva a un trattamento diuretico appropriato, specie se associata ad ipoalbuminemia e in particolare a segni clinici di ipovolemia. Nota 28. Farmaci in nota: megestrolo medrossiprogesterone. La prescrizione per la terapia antitumorale e dell’AIDS a carico del SSN è limitata alle seguenti condizioni: neoplasia della mammella e carcinoma dell’endometrio; sindrome anoressia/cachessia da neoplasia maligna in fase avanzata o da AIDS. Nota 31. Farmaci in nota: levodropropizina, diidrocodeina+acido benzoico, diidrocodeina. La prescrizione a carico del SSN è limitata alla seguente condizione: tosse persistente non produttiva nelle gravi pneumopatie croniche e nelle neoplasie polmonari primitive o secondarie. Nota 36. Farmaci in nota: testosterone. Determinazione 29 luglio 2010 (GU 18 novembre 2010, n. 270): modifica alla nota AIFA 36 di cui alla determinazione del 4 gennaio 2007. La prescrizione a carico del SSN, su diagnosi e piano terapeutico di strutture specialistiche, secondo modalità adottate dalle Regioni e dalle Province autonome di Trento e Bolzano, è limitata alle seguenti condizioni: ipogonadismi maschili primitivi e secondari caratterizzati da ridotte concentrazioni di testosterone totale (<12 nmoli/L o 350 ng/dL) in presenza di sintomi tipici (riduzione del desiderio e potenza sessuale, osteoporosi, riduzione forza muscolare, obesità viscerale, alterazioni del tono dell’umore). Nota 39. Farmaci in nota: somatropina. Si rimanda all’Allegato 1 della GU 154 del 5 luglio 2014. Nota 41. Farmaci in nota: calcitonina. La prescrizione a carico del SSN è limitata alla seguente condizione: morbo di Paget. Nota 42. Farmaci in nota: acido etidronico, acido clodronico. La prescrizione a carico del SSN è limitata alle seguenti condizioni: morbo di Paget: acido etidronico; trattamento delle lesioni osteolitiche da metastasi ossee e del mieloma multiplo: acido clodronico. Nota 48. Farmaci in nota: roxatidina, ranitidina, rabeprazolo, pantoprazolo, omeprazolo, nizatidina, lansoprazolo, famotidina, esomeprazolo, cimetidina. La prescrizione a carico del SSN è limitata ai seguenti periodi di trattamento e alle seguenti condizioni: durata di trattamento 4 settimane (occasionalmente 6 settimane): ulcera duodenale o gastrica positive per Helicobacter pylori (H. pylori), per la prima o le prime due settimane in associazione con farmaci eradicanti l’infezione, ulcera duodenale o gastrica H. pylori-negativa (primo episodio), malattia da reflusso gastroesofageo con o senza esofagite (primo episodio); durata di trattamento prolungata, da rivalutare dopo un anno: sindrome di Zollinger-Ellison, ulcera duodenale o gastrica H. pylori-negativa recidivante, malattia da reflusso gastroesofageo con o senza esofagite (recidivante). Prontuario 2017 - 00 romane - BOZZA 2.indd 15 28/02/2017 12:31:37 XVI Prontuario farmaceutico 2017 Nota 51. Farmaci in nota: ulipristal acetato, triptorelina, leuprorelina, goserelina, buserelina. La prescrizione a carico del SSN, su diagnosi e piano terapeutico di strutture specialistiche, secondo modalità adottate dalle Regioni e dalle Province Autonome di Trento e Bolzano, è limitata alle seguenti condizioni: carcinoma della prostata: buserelina, goserelina, leuprorelina, triptorelina; carcinoma della mammella: goserelina, leuprorelina, triptorelina; endometriosi: goserelina, leuprorelina, triptorelina; fibromi uterini non operabili: goserelina, leuprorelina, triptorelina; trattamento intermittente (fino ad un massimo di 4 cicli) dei sintomi da moderati a gravi di fibromi uterini in donne adulte in età riproduttiva: ulipristal acetato; trattamento prechirurgico dei fibromi uterini in donne adulte in età riproduttiva: goserelina, leuprorelina, triptorelina (durata di 3 mesi per gli interventi di miomectomia e isterectomia della paziente metrorragica, durata di 1 mese per gli interventi di ablazione endometriale e di resezione di setti endouterini per via isteroscopica), ulipristal acetato (trattamento pre-operatorio di sintomi, da moderati a gravi, di fibromi uterini); pubertà precoce: euprorelina, triptorelina. Nota 55. Farmaci in nota: tobramicina, piperacillina+tazobactam, piperacillina, netilmicina, mezlocillina, gentamicina, ceftazidima, cefepime, ampicillina+sulbactam, amikacina. La prescrizione a carico del SSN degli antibiotici iniettabili per l’uso comunitario è limitata alle seguenti condizioni: trattamento iniettivo di infezioni gravi delle vie respiratorie, delle vie urinarie, dei tessuti molli, intra-addominali, ostetrico-ginecologiche, ossee e articolari; trattamento iniettivo delle infezioni causate da microrganismi resistenti ai più comuni antibiotici, particolarmente nei pazienti immunocompromessi. Nota 56. Farmaci in nota: teicoplanina, rifabutina, imipenem+cilastatina, aztreonam. Determinazione 7 giugno 2011 (GU 30 giugno 2011, n. 150): modifiche alla nota AIFA 56 di cui alla determinazione del 15 ottobre 2009. Si precisa, inoltre, che a decorrere dal 1° luglio 2011, i farmaci a base dei principi attivi ertapenem e meropenem sono prescrivibili a carico del SSN senza le limitazioni previste dalla nota. La prescrizione a carico del SSN è limitata: al trattamento iniziato in ambito ospedaliero: la scelta di iniziare un trattamento ospedaliero con tali farmaci dovrebbe essere riservata alle infezioni gravi e in assenza di alternative terapeutiche. Ciò non impedisce, tuttavia, dopo la diagnosi e l’inizio del trattamento, il mantenimento della continuità assistenziale ospedale-territorio a carico del SSN, ove fosse necessario proseguire la terapia a domicilio; al trattamento iniziato dal Medico di Medicina Generale solo se sostenuto da un’adeguata indagine microbiologica: qualora il trattamento sia iniziato dal MMG è subordinato alla documentata efficacia del farmaco e all’ assenza di alternative terapeutiche. La limitazione della prescrivibilità all’ambito ospedaliero o da parte del medico di Medicina Generale con il supporto di indagini microbiologiche è finalizzata al mantenimento dell’efficacia ed alla contemporanea prevenzione dell’insorgenza di resistenza batterica ai principi attivi. Nota 65. Farmaci in nota: teriflunomide, peginterferone beta-1a, interferone beta-1b, interferone beta-1a, glatiramer, dimetilfumarato. La prescrizione e la dispensazione a carico del SSN, da parte di Centri specializzati, Universitari e delle Aziende Sanitarie, secondo modalità adottate dalle Regioni e dalle Province autonome di Trento e Bolzano, è limitata alle seguenti condizioni: per i pazienti con Sclerosi Multipla Recidivante-Remittente (RRMS) definita secondo i criteri di McDonald rivisti nel 2010 per la diagnosi di sclerosi multipla (Polman 2011): glatiramer acetato, interferone beta-1a ricombinante, interferone beta-1b ricombinante, teriflunomide, dimetilfumarato, peginterferone beta-1a; per i pazienti con Sclerosi Multipla secondariamente progressiva con malattia in fase attiva evidenziata da recidive: interferone beta-1b ricombinante. Nota 66. Farmaci in nota: tenoxicam, sulindac, proglumetacina, piroxicam, oxaprozina, nimesulide, naprossene, nabumetone, meloxicam, lornoxicam, ketoprofene, indometacina, ibuprofene, furprofene, flurbiprofene, fentiazac, etoricoxib, diclofenac+misoprostolo, diclofenac, dexibuprofene, cinnoxicam, celecoxib, amtolmetina, acido tiaprofenico, acido mefenamico, acetametacina, aceclofenac. Prontuario 2017 - 00 romane - BOZZA 2.indd 16 28/02/2017 12:31:37 Prontuario farmaceutico 2017 XVII La prescrizione dei farmaci antinfiammatori non steroidei a carico del SSN è limitata alle seguenti condizioni patologiche: artropatie su base connettivitica, osteoartrosi in fase algica o infiammatoria, dolore neoplastico, attacco acuto di gotta (limitatamente ai seguenti principi attivi: aceclofenac; acemetacina, acido mefenamico, acido tiaprofenico, amtolmetina guacile, celecoxib, cinnoxicam, dexibuprofene, diclofenac, diclofenac+misoprostolo, etoricoxib, fentiazac, flurbiprofene, furprofene, ibuprofene, indometacina, ketoprofene, Lornoxicam, meloxicam, nabumetone, naprossene, oxaprozina, piroxicam, proglumetacina, sulindac, tenoxicam); trattamento di breve durata del dolore acuto nell’ambito delle patologie sopra descritte (limitatamente ai seguenti principi attivi: nimesulide). Nota 74. Farmaci in nota: urofollitropina, menotropina, lutropina alfa, follitropina beta, follitropina alfa/lutropina alfa, follitropina alfa, coriogonadotropina alfa, corifollitropina alfa (farmaci per l’infertilità femminile e maschile). La prescrizione a carico del SSN, su diagnosi e piano terapeutico di strutture specialistiche, secondo modalità adottate dalle Regioni e dalle Province Autonome di Trento e Bolzano, è limitata alle seguenti condizioni: trattamento dell’infertilità femminile: in donne di età non superiore ai 45 anni con valori di FSH, al 3° giorno del ciclo, non superiori a 30 mUl/ml; trattamento dell’infertilità maschile: in maschi con ipogonadismo-ipogonadotropo con livelli di gonadotropine bassi o normali e comunque con FSH non superiore a 8 mUI/ml; preservazione della fertilità femminile: in donne di età non superiore ai 45 anni affette da patologie neoplastiche che debbano sottoporsi a terapie oncologiche in grado di causare sterilità transitoria o permanente. Nota 75. Farmaci in nota: vardenafil, tadalafilm, sildenafil, avanafil, alprostadil (farmaci per la disfunzione erettile). La prescrizione di inibitori della PDE5 (avanafil, sildenafil, tadalafil, vardenafil) a carico del SSN è limitata ai pazienti con disfunzione erettile neurogena da lesione incompleta del midollo spinale o del plesso pelvico, di origine traumatica, infiammatorio/degenerativa o iatrogena (in seguito a chirurgia o radioterapia della regione pelvica), secondo un piano terapeutico redatto da specialisti (andrologo, endocrinologo, neurologo, urologo) afferenti al SSN. La prescrizione di alprostadil per iniezione intracavernosa a carico del SSN è limitata ai pazienti con disfunzione erettile da lesioni complete del midollo spinale, e ai pazienti con disfunzione erettile neurogena da lesione incompleta del midollo spinale o del plesso pelvico qualora vi sia mancata risposta, intolleranza o contro-indicazione agli inibitori della PDE5, secondo un piano terapeutico redatto da specialisti (andrologo, endocrinologo, neurologo, urologo) afferenti al SSN. Nota 79. Farmaci in nota: teriparatide, ranelato di stronzio, raloxifene, denosumab, bazedoxifene, acido risedronico, acido ibandronico, acido alendronico+vitamina D3, acido alendronico. Determinazione n° 589/2015 del 14/05/2015 che sostituisce il testo della nota 79 di cui alla Determinazione del 7 giugno 2011. Determinazione n° 573/2015 del 11/05/2015 - Modalità e condizioni di impiego dei medicinali a base di ranelato di stronzio. Determinazione n° 1365/2014 del 12/11/2014 - Modifica regime di fornitura specialità medicinale per uso umano. Nota 82. Farmaci in nota: zafirlukast, montelukast. La prescrizione a carico del SSN è limitata alle seguenti condizioni: trattamento di “seconda linea” dell’asma moderata persistente, in aggiunta agli steroidi per via inalatoria, quando questi non garantiscano un controllo adeguato della patologia, anche dopo associazione con beta-2 agonisti; profilassi dell’asma da sforzo. Quando gli steroidi risultino insufficienti è preferibile, piuttosto che aumentarne il dosaggio, aggiungere un farmaco di “seconda linea”. Tra questi la prima scelta è rappresentata dai beta-2 agonisti a lunga durata d’azione, seguiti, come seconda scelta, dagli antileucotrienici. Prontuario 2017 - 00 romane - BOZZA 2.indd 17 28/02/2017 12:31:37 XVIII Prontuario farmaceutico 2017 Nota 83. Farmaci in nota: carbomer. La prescrizione a carico del SSN è limitata alle seguenti condizioni: trattamento sintomatico dei pazienti affetti da malattia di Sjögren o fenomeno di Sjögren (sindrome sicca su base autoimmune), poiché non è disponile una terapia di tipo causale della malattia. La terapia della malattia di Sjögren o fenomeno di Sjögren (sindrome sicca in corso di patologia autoimmune) è attualmente solo sintomatica ed è diretta alla riduzione delle manifestazioni di insufficienza esocrina. La correzione della secchezza oculare può essere effettuata con sostanze di natura diversa, per le quali esista una dimostrazione clinica di efficacia. Nota 84. Farmaci in nota: valaciclovir, famciclovir, brivudina, aciclovir. La prescrizione a carico del SSN in soggetti immunocompetenti è limitata alle seguenti condizioni. Virus Herpes simplex: trattamento delle infezioni genitali acute (aciclovir, famciclovir, valaciclovir); profilassi e trattamento delle recidive a localizzazione genitale (aciclovir, famciclovir, valaciclovir); cheratite erpetica (aciclovir); trattamento della stomatite in età pediatrica (aciclovir). Virus varicella-zoster (VZV): trattamento della varicella (aciclovir); trattamento delle infezioni cutanee da VZV (aciclovir, famciclovir, valaciclovir, brivudin). La prescrizione dei farmaci attivi sui virus erpetici è rimborsata dal SSN anche per le altre indicazioni autorizzate nei pazienti immunocompromessi. Nota 85. Farmaci in nota: rivastigmina, memantina, galantamina, donepezil. La prescrizione a carico del SSN, su diagnosi e piano terapeutico delle Unità di Valutazione Alzheimer (UVA), individuate dalle Regioni e dalle Province Autonome di Trento e Bolzano, è limitata a: pazienti con malattia di Alzheimer: di grado lieve, con MMSE tra 21 e 26 (donepezil, rivastigmina, galantamina); di grado moderato, con MMSE tra 10 e 20 (donepezil, rivastigmina, galantamina, memantina). Alle UVA è affidato il compito di effettuare o, eventualmente, confermare una diagnosi precedente e di stabilire il grado di severità in accordo alla scala MMSE. Il piano terapeutico deve essere formulato sulla base della diagnosi iniziale di probabile demenza di Alzheimer di grado lievemoderato. La risposta clinica dovrà essere monitorata ad intervalli regolari dall’inizio della terapia: a 1 mese, per la valutazione degli effetti collaterali e per l’aggiustamento del piano terapeutico; a 3 mesi, per una prima valutazione della risposta e per il monitoraggio della tollerabilità: la rimborsabilità del trattamento oltre i 3 mesi deve basarsi sul non peggioramento dello stato cognitivo del paziente valutato tramite MMSE ed esame clinico; ogni 6 mesi per successive valutazioni della risposta e della tollerabilità. Nota 87. Farmaci in nota: oxibutinina. La prescrizione a carico del SSN è limitata alla seguente condizione: pazienti affetti da incontinenza urinaria, nei casi in cui il disturbo minzionale sia correlato a patologie del sistema nervoso centrale (ad es. ictus, morbo di Parkinson, traumi, tumori, spina bifida, sclerosi multipla). Nota 88. Farmaci in nota: corticosteroidi, preparati dermatologici. La prescrizione a carico del SSN, su diagnosi di specialisti, secondo modalità adottate dalle Regioni e dalle Province Autonome di Trento e Bolzano, è limitata alle seguenti condizioni: pazienti affetti da patologie cutanee gravi e croniche (ad es. psoriasi, dermatite atopica). Nota 89. Farmaci in nota: prometazina, oxatomide, mizolastina, loratadina, levocetirizina, ketotifene, fexofenadina, ebastina, desloratadina, cetirizina, acrivastina. La prescrizione a carico del SSN è limitata alle seguenti condizioni: pazienti affetti da patologie su base allergica di grado medio e grave (rinocongiuntivite allergica stagionale, orticaria persistente non vasculitica) per trattamenti prolungati (superiori ai 60 giorni). Nota 90. Farmaci in nota: metilnaltrexone. La prescrizione a carico del SSN è limitata alle seguenti condizioni: costipazione indotta da oppiacei in Prontuario 2017 - 00 romane - BOZZA 2.indd 18 28/02/2017 12:31:37 Prontuario farmaceutico 2017 XIX soggetti con malattia in stato terminale che rispondano contemporaneamente alle seguenti caratteristiche: terapia continuativa con oppiacei della durata di almeno 2 settimane, resistenza al trattamento con lassativi ad azione osmotica per più di 3 giorni. Nota 91. Farmaci in nota: febuxostat. Determinazione 2 novembre 2010 (GU 12 novembre 2010, n. 265). Modifiche, relative all’inserimento della nota 91, alla determinazione 4 gennaio 2007: “Note AIFA 2006-2007 per l’uso appropriato dei farmaci”. La prescrizione a carico del SSN è limitata alle seguenti condizioni: trattamento dell’iperuricemia cronica con anamnesi o presenza di tofi e/o di artrite gottosa in soggetti che non siano adeguatamente controllati con allopurinolo o siano ad esso intolleranti. Nota 92. Farmaci in nota: benzilpenicillina benzatinica. Determinazione n. 1067 del 24/05/2012 (GU n. 128 del 04/06/2012). La prescrizione e la dispensazione a carico del SSN, da parte di centri specializzati, Universitari e delle aziende sanitarie, secondo modalità adottate dalle Regioni e dalle Province autonome di Trento e Bolzano, è limitata alle seguenti condizioni: profilassi della malattia reumatica in soggetti con infezioni delle prime vie respiratorie sostenute da streptococchi del gruppo A; profilassi delle recidive della malattia reumatica; sifilide. Nota 93. Farmaci in nota: midazolam oromucosale. La prescrizione del farmaco Buccolam a carico del SSN è limitata alle seguenti condizioni patologiche. Classe A: limitatamente alle seguenti indicazioni: 1) trattamento acuto delle crisi nelle epilessie dell’età pediatrica con elevato rischio di occorrenza di crisi prolungate (durata maggiore di 5 minuti) o di stato di male epilettico. Forme idiopatiche: sindrome di Dravet, sindrome di Panayiotopoulos; 2) trattamento acuto delle crisi nelle altre epilessie dell’età pediatrica, dopo un precedente episodio di crisi prolungata (durata maggiore di 5 minuti) o di stato di male epilettico: forme idiopatiche, forme sintomatiche a varia eziologia. Limitatamente ai seguenti principi attivi: midazolam oromucosale, siringhe preriempite da 2,5, 5, 7,5 e 10 mg per uso oromucosale. Nota 94. Farmaci in nota: omega polienoici. Determinazione n. 1081 del 22/11/2013 “Istituzione della nota AIFA n. 94” (Pufa Omega 3). Nota 95. Farmaci in nota: ingenolo mebutato gel, imiquimod crema 3,75%, diclofenac 3% in ialuronato di sodio. Farmaci per: cheratosi attinica (diclofenac 3% in ialuronato di sodio), cheratosi attinica non ipercheratosica non ipertrofica (imiquimod crema 3,75%, ingenolo mebutato gel). La prescrizione a carico del SSN dei farmaci topici per la cheratosi attinica è limitata ai pazienti adulti immunocompetenti con lesioni multiple in numero >6. Per localizzazioni al viso e/o al cuoio capelluto: diclofenac 3% in ialuronato di sodio (non devono essere applicati più di 8 g al giorno), imiquimod 3,75%, ingenolo mebutato (ogni singolo trattamento può interessare al massimo 2 superfici non contigue ognuna di dimensioni fino a 25 cm2). La scelta di iniziare un trattamento farmacologico in alternativa ad un trattamento fisico (crioterapia e curettage) dovrà tener conto della possibilità di una corretta somministrazione e gestione degli eventi avversi. Non sono attualmente disponibili confronti diretti tra i trattamenti farmacologici topici che consentano di definire la superiorità di un farmaco rispetto all’altro; la scelta del trattamento dovrà considerare le caratteristiche dei pazienti in rapporto ai criteri di reclutamento degli studi clinici, i dati di sicurezza disponibili, le criticità e i tempi della somministrazione in termini di modalità di utilizzo e in rapporto all’obiettivo clinico. I Pazienti per ogni trattamento scelto dovranno essere edotti dei benefici e dei rischi. Prontuario 2017 - 00 romane - BOZZA 2.indd 19 28/02/2017 12:31:37 Prontuario 2017 - 00 romane - BOZZA 2.indd 20 28/02/2017 12:31:37 A ABBA ABIOCLAV PA: Amoxicillina, Acido clavulanico. Indicazioni. Indicazioni. È indicato nel trattamento delle seguenti infezioni negli adulti e nei bambini: sinusite batterica acuta (diagnosticate in modo adeguato); otite media acuta; esacerbazioni acute di bronchiti croniche (diagnosticate in modo adeguato); polmonite acquisita in comunità; cistite; pielonefrite; infezioni della pelle e dei tessuti molli in particolare cellulite, morsi di animale, ascesso dentale grave con cellulite diffusa; infezioni ossee ed articolari, in particolare osteomielite. Posologia e modo di somministrazione. Adulti e bambini di peso ≥40 kg. Dosi raccomandate. Dose standard: (per tutte le indicazioni) 875 mg/125 mg due volte/die; dose più alta (in particolare per infezioni quali otite media, sinusite, infezioni del tratto respiratorio inferiore ed infezioni del tratto urinario): 875 mg/125 mg 3 volte/die. Bambini di peso <40 kg. Dosi raccomandate: da 25 mg/3,6 mg/kg/ die a 45 mg/6,4 mg/kg/die assunti in 2 dosi suddivise; fino a 70 mg/10 mg/kg/die suddivise in 2 dosi può essere considerato per alcune infezioni (quali otite media, sinusite e infezioni del tratto respiratorio inferiore). Anziani. Non si considera necessario un aggiustamento del dosaggio. Insufficienza renale. Non è richiesto un aggiustamento della dose nei pazienti con clearance della creatinina (CrCl) maggiore di 30 ml/min. Insufficienza epatica. Dosare con cautela e monitorare la funzionalità epatica ad intervalli regolari. Modo di somministrazione. Uso orale. Controindicazioni. Ipersensibilità al principio attivo, a qualsiasi penicillina o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Anamnesi positiva per gravi reazioni di ipersensibilità immediata (ad esempio anafilassi) ad altri agenti beta-lattamici (ad esempio cefalosporine, carbapenemi o monobattamici). Anamnesi positiva per ittero/insufficienza epatica dovuti ad Amoxicillina/Acido clavulanico. Gravidanza e allattamento. L’uso in gravidanza e durante l’allattamento deve essere evitato, a meno che non sia considerato essenziale da parte del medico. Confezioni PA: Amoxicillina, Acido clavulanico. Indicazioni. È indicato nel trattamento delle seguenti infezioni negli adulti e nei bambini: sinusite batterica acuta (diagnosticate in modo adeguato); otite media acuta; esacerbazioni acute di bronchiti croniche (diagnosticate in modo adeguato); polmonite acquisita in comunità; cistite; pielonefrite; infezioni della pelle e dei tessuti molli in particolare cellulite, morsi di animale, ascesso dentale grave con cellulite diffusa; infezioni ossee ed articolari, in particolare osteomielite. Posologia e modo di somministrazione. Adulti e bambini di peso ≥40 kg. Dosi raccomandate. Dose standard: (per tutte le indicazioni) 875 mg/125 mg due volte/die; dose più alta (in particolare per infezioni quali otite media, sinusite, infezioni del tratto respiratorio inferiore ed infezioni del tratto urinario): 875 mg/125 mg 3 volte/die. Bambini di peso <40 kg. Dosi raccomandate: da 25 mg/3,6 mg/kg/ die a 45 mg/6,4 mg/kg/die assunti in 2 dosi suddivise; fino a 70 mg/10 mg/kg/die suddivise in 2 dosi può essere considerato per alcune infezioni (quali otite media, sinusite e infezioni del tratto respiratorio inferiore). Anziani. Non si considera necessario un aggiustamento del dosaggio. Insufficienza renale. Non è richiesto un aggiustamento della dose nei pazienti con clearance della creatinina (CrCl) maggiore di 30 ml/min. Insufficienza epatica. Dosare con cautela e monitorare la funzionalità epatica ad intervalli regolari. Modo di somministrazione. Uso orale. Controindicazioni. Ipersensibilità al principio attivo, a qualsiasi penicillina o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Anamnesi positiva per gravi reazioni di ipersensibilità immediata (ad esempio anafilassi) ad altri agenti beta-lattamici (ad esempio cefalosporine, carbapenemi o monobattamici). Anamnesi positiva per ittero/insufficienza epatica dovuti ad Amoxicillina/Acido clavulanico. Gravidanza e allattamento. L’uso in gravidanza e durante l’allattamento deve essere evitato, a meno che non sia considerato essenziale da parte del medico. Confezioni −− 875 mg + 125 mg 12 cpr riv (A) −− 875 mg + 125 mg polv sosp o 12 bust (A) Prontuario 2017 - A - BOZZA 2.indd 1 € € 7,90 7,90 −− 400 mg + 57 mg/5 ml polv sosp o fl da 70 ml (A) € −− 875 mg + 125 mg 12 cpr riv (A) € 6,42 7,90 23/02/2017 16:22:45 2 ABI / Prontuario farmaceutico 2017 ABIOSTIL PA: Neomicina Solfato, Eucaliptolo, Pino silvestre, Canfora, Mentolo, Clorobutanolo. Indicazioni. Trattamento antibiotico delle affezioni rinofaringee sostenute da germi sensibili alla neomicina. Posologia e modo di somministrazione. Applicare il prodotto nella quantità sufficiente per formare un sottile strato che ricopra la mucosa tre o quattro volte al giorno o secondo prescrizione medica. La durata del trattamento non deve superare i 3 giorni. Controindicazioni. Ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti; bambini fino a 30 mesi di età; bambini con una storia di epilessia o convulsioni febbrili; nei bambini con predisposizione a laringospasmo e alle convulsioni deve essere usato con precauzione anche se di età superiore. Gravidanza e allattamento. Nelle donne in stato di gravidanza usare solo in caso di effettiva necessità e sotto diretto controllo medico. Non deve essere utilizzato durante l’allattamento. Confezioni −− ung nas 10 g (C) € 15,90 ABSORCOL PA: Ezetimibe. Indicazioni. Ipercolesterolemia primaria. Somministrato con un inibitore della HMG-CoA reduttasi (statina), è indicato come terapia aggiuntiva alla dieta in pazienti con ipercolesterolemia primaria (eterozigote familiare e non-familiare) che non sono controllati adeguatamente con le statine da sole. La monoterapia è indicata come terapia aggiuntiva alla dieta in pazienti con ipercolesterolemia primaria (familiare eterozigote e non-familiare) per i quali le statine sono considerate inappropriate o non sono tollerate. Ipercolesterolemia familiare omozigote. Absorcol somministrato con una statina, è indicato come terapia aggiuntiva alla dieta in pazienti con ipercolesterolemia familiare omozigote. Il paziente può essere sottoposto anche ad ulteriori misure terapeutiche (per esempio, l’aferesi delle LDL). Sitosterolemia familiare omozigote (fitosterolemia). È indicato come terapia aggiuntiva alla dieta in pazienti con sitosterolemia familiare omozigote. Non è stato ancora dimostrato un effetto benefico di Absorcol sulla morbidità e sulla mortalità cardiovascolare. Posologia e modo di somministrazione. La dose raccomandata è di una compressa 10 mg in monosomministrazione giornaliera. Può essere som- Prontuario 2017 - A - BOZZA 2.indd 2 ministrato a qualsiasi ora del giorno, indipendentemente dai pasti. La somministrazione del farmaco deve avvenire o almeno 2 ore prima o almeno 4 ore dopo la somministrazione di un sequestrante degli acidi biliari. Bambini. L’inizio del trattamento deve essere effettuato sotto il controllo di uno specialista. Bambini e adolescenti ≥10 anni non è richiesto aggiustamento del dosaggio. Bambini >6 e <10 anni: ci sono dati limitati sulla sicurezza e sull’efficacia in questo gruppo di età. Bambini <6 anni: non ci sono dati disponibili sull’uso del farmaco in questo gruppo di età. Controindicazioni. Ipersensibilità al principio attivo o a uno qualsiasi degli eccipienti. Quando è somministrato insieme a una statina, fare riferimento alla scheda tecnica del medicinale. Somministrato insieme a una statina è controindicato durante la gravidanza e l’allattamento. Se somministrato insieme a una statina è controindicato nei pazienti con patologia epatica attiva o con valori elevati, persistenti e di natura indeterminata delle transaminasi sieriche. Gravidanza e allattamento. Absorcol deve essere somministrato a donne in gravidanza solo in caso di effettiva necessità. Absorcol non deve essere utilizzato durante l’allattamento. Confezioni −− 10 mg 30 cpr (A) € 52,67 ABSTRAL PA: Fentanil. Indicazioni. Gestione del dolore episodico intenso nei pazienti adulti mediante terapia a base di oppiacei per il dolore cronico da cancro. Il dolore episodico intenso è una esacerbazione transitoria del dolore cronico persistente diversamente controllato. Posologia e modo di somministrazione. La dose iniziale deve essere pari a 100 µg, aumentando la dose secondo necessità nel range dei dosaggi disponibili. Durante la titolazione ai pazienti può essere indicato di assumere multipli delle compresse da 100 µg e/o da 200 µg per qualsiasi dose singola. Non si devono mai usare più di quattro compresse alla volta. L’efficacia e la sicurezza di dosi superiori a 800 µg non sono state valutate in studi clinici su pazienti. Terapia di mantenimento: una volta stabilita una dose idonea, che può consistere anche in più compresse, i pazienti devono rimanere su questa dose, e devono limitare il consumo a un massimo di quattro dosi di Abstral al giorno. 23/02/2017 16:22:45 Prontuario farmaceutico 2017 / ACA Durante il periodo di mantenimento i pazienti devono attendere almeno 2 ore prima di trattare una nuova manifestazione di dolore episodico intenso con Abstral. Sospensione della terapia: per i pazienti che non richiedano un’ulteriore terapia con oppiacei, si deve tenere in considerazione la dose di Abstral prima di una riduzione graduale della titolazione degli oppiacei, onde ridurre al minimo i possibili effetti da astinenza. Nei pazienti che continuano ad assumere la terapia cronica a base di oppiacei per il dolore persistente, ma non richiedono più il trattamento per il dolore episodico intenso, la terapia con il farmaco può essere di solito interrotta immediatamente. Uso nei bambini e negli adolescenti: non si deve usare nei pazienti di età inferiore a 18 anni. Uso nelle persone anziane: l’approccio alla titolazione della dose deve avvenire con particolare cautela e i pazienti vanno posti sotto attenta osservazione per rilevare eventuali segni di tossicità da Fentanil. Uso nei pazienti con insufficienza renale ed epatica: i pazienti che presentano disfunzione epatica o renale devono essere sottoposti ad attenta osservazione durante la titolazione della dose del farmaco per rilevare l’eventuale comparsa di segni di tossicità da Fentanil. Controindicazioni. Ipersensibilità al principio attivo o a uno qualsiasi degli eccipienti. Pazienti senza terapia di mantenimento con oppiacei poiché c’è un aumentato rischio di depressione respiratoria. Grave depressione respiratoria o gravi malattie polmonari ostruttive. Trattamento del dolore acuto diverso dal dolore episodico intenso. Gravidanza e allattamento. Il Fentanil non deve essere usato durante la gravidanza, se non in caso di assoluta necessità. Il trattamento a lungo termine durante la gravidanza può causare sintomi di astinenza nei neonati. Il Fentanil non si deve usare durante il travaglio e il parto (compreso il taglio cesareo) in quanto il farmaco attraversa la placenta e può causare depressione respiratoria nel feto o nel neonato. Fentanil non deve essere usato dalle donne che allattano e l’allattamento non deve essere ripreso fino ad almeno 48 ore dopo l’ultima somministrazione di Fentanil. Confezioni −− 100 mcg 10 cpr subling (A) −− 200 mcg 10 cpr subling (A) −− 300 mcg 10 cpr subling (A) −− 400 mcg 10 cpr subling (A) −− 600 mcg 10 cpr subling (A) −− 800 mcg 10 cpr subling (A) Prontuario 2017 - A - BOZZA 2.indd 3 € € € € € € 85,05 85,05 85,05 85,05 85,05 85,05 3 ACARPHAGE PA: Acarbosio. Indicazioni. Acarphage è indicato negli adulti e negli adolescenti di età superiore ai 18 anni. Acarphage è raccomandato per il trattamento di pazienti con diabete mellito non insulino-dipendente (NIDDM) quando la sola dieta e l’esercizio fisico non sono sufficienti a controllare in modo adeguato la glicemia. Acarphage può essere somministrato in concomitanza con metformina, sulfonilurea o insulina. Posologia e modo di somministrazione. Adulti. La dose iniziale è 3 x 1 compressa di Acarphage 50 mg/die o 3 x ½ compressa di Acarphage 100 mg/ die (corrispondente a 150 mg di acarbosio al giorno). La dose può essere gradualmente aumentata a seconda dei livelli glicemici del paziente e anche se la terapia non è abbastanza efficace, fino a 3 x 2 compresse di Acarphage da 50 mg/die o 3 x 1 compressa di Acarphage 100 mg/die (equivalente a 300 mg di acarbosio al giorno). Se sono necessarie dosi più elevate, devono essere usate compresse a dosaggio maggiore. La dose media di acarbosio varia da 150 a 300 mg al giorno a seconda delle necessità del singolo paziente. Pazienti anziani. Non è necessaria alcuna modifica del dosaggio normale per gli adulti. Bambini. Acarphage 50 mg e 100 mg non sono raccomandati nei bambini e negli adolescenti al di sotto dei 18 anni. Modo di somministrazione. Si raggiunge l’effetto massimo di Acarphage 50 mg e 100 mg, se le compresse vengono assunte intere assieme ad una piccola quantità di liquido direttamente prima dei pasti oppure ingerite con il primo boccone di cibo. Controindicazioni. Ipersensibilità all’acarbosio; enteropatie croniche associate a forte dispepsia e malassorbimento; malattia infiammatoria intestinale, ulcere del colon, ostruzione intestinale parziale o predisposizione all’ostruzione intestinale; stati patologici che possono essere aggravati da un aumento della produzione di gas a livello intestinale (ad es. sindrome di Roemheld, grosse ernie); grave insufficienza della funzione renale (clearance della creatinina <25 ml/min); grave compromissione epatica (ad es. cirrosi epatica). Gravidanza e allattamento. Acarphage non deve essere somministrato durante la gravidanza. La prescrizione di acarbosio durante l’allattamento non è raccomandata. Confezioni −− 50 mg 40 cpr (A) −− 100 mg 40 cpr (A) € € 5,63 5,63 23/02/2017 16:22:45 4 ACC / Prontuario farmaceutico 2017 ACCUPRIN ACCURETIC PA: Quinapril cloridrato. Indicazioni. Trattamento dell’ipertensione arteriosa sistemica e dell’insufficienza cardiaca congestizia. Posologia e modo di somministrazione. Adulti. Ipertensione. Monoterapia: la dose iniziale raccomandata nei pazienti che non sono in trattamento diuretico è di 10 mg una volta al giorno. Il dosaggio può quindi essere aggiustato, in dipendenza della risposta clinica, fino a 20-40 mg/die somministrati in un’unica dose o in due dosi refratte. Insufficienza renale e pazienti anziani: Nei pazienti anziani e nei pazienti con clearance della creatinina inferiore ai 40 ml/minuto la dose iniziale deve essere di 5 mg una volta al giorno, seguita quindi dall’aggiustamento in base alla risposta. Insufficienza cardiaca congestizia Il trattamento deve essere iniziato con una dose singola di 5 mg e il paziente deve essere attentamente controllato per determinare l’effetto iniziale sulla pressione arteriosa. La dose giornaliera può essere quindi aggiustata fino a 40 mg in due somministrazioni. Trattamento contemporaneo con diuretici: i pazienti già in trattamento con un diuretico possono sviluppare ipotensione sintomatica dopo la prima somministrazione di quinapril da solo o in associazione. Bambini Non può essere fatta alcuna raccomandazione riguardante la posologia. Controindicazioni. Ipersensibilita al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti e ad altri inibitori dell’enzima di conversione dell’angiotensina (ACEinibitori); anamnesi di angioedema associato a precedente trattamento con altri inibitori dell’enzima di conversione dell’angiotensina (ACE-inibitori); edema angioneurotico ereditario o idiopatico; secondo e terzo trimestre di gravidanza; pazienti con ostruzione dinamica del flusso ventricolare sinistro; uso concomitante di quinapril e aliskiren in pazienti diabetici o con compromissione renale (GFR <60 ml/min/1,73 m2). Gravidanza e allattamento. L’uso non è raccomandato durante la gravidanza. L’uso in allattamento non è raccomandato per i neonati pretermine e nelle prime settimane dopo il parto, a causa del rischio ipotetico di effetti cardiovascolari e renali e perché non vi è abbastanza esperienza clinica. Nei neonati più grandi, se ritenuto necessario per la madre, Accuprin può essere assunto durante l’allattamento, ma in questo caso il neonato deve essere seguito per la possibile comparsa di effetti indesiderati. Confezioni PA: Quinapril cloridrato, Idroclorotiazide. Indicazioni. Trattamento dell’ipertensione in pazienti nei quali è appropriato il trattamento combinato con ACE-inibitore e diuretico. Posologia e modo di somministrazione. Adulti. Nei pazienti non in terapia diuretica, la dose iniziale raccomandata di Accuretic è di mezza compressa al giorno. La dose normale di mantenimento è di una compressa al giorno. Se necessario, la dose può essere aumentata fino a 2 compresse 1 volta al giorno. Nei pazienti già in trattamento con un diuretico, è opportuno iniziare la terapia con una singola dose di 5 mg di quinapril allo scopo di minimizzare il rischio di una ipotensione eccessiva, aggiustando poi la posologia fino ad ottenere la risposta ottimale. Nei pazienti con insufficienza cardiaca, associata o meno ad insufficienza renale, la terapia con ACEinibitori può causare una eccessiva riduzione della pressione arteriosa. Pazienti anziani. Negli anziani la dose iniziale non deve essere superiore a più di 5 mg di quinapril e deve essere attentamente stabilita dal medico. Bambini. Non è raccomandato l’impiego di Accuretic non essendo stata stabilita l’efficacia e tollerabilità nei bambini. Modo di somministrazione. La dose di Accuretic deve essere assunta sempre alla stessa ora del giorno per migliorare la compliance, lontano dai pasti. Controindicazioni. Accuretic è controindicato nei seguenti casi: gravidanza accertata o presunta e nelle donne in età fertile che non adottano adeguate misure contraccettive; secondo e terzo trimestre di gravidanza; ipersensibilità ai principi attivi, inclusi pazienti con anamnesi di angioedema associato a precedente terapia con ACE inibitori; pazienti con edema angioneurotico ereditario/idiopatico; pazienti con ostruzione dinamica del flusso ventricolare sinistro; pazienti con anuria o insufficienza renale grave; pazienti con ipersensibilità ad altri medicinali sulfonamidi derivati; l’uso concomitante di Accuretic con medicinali contenenti aliskiren è controindicato nei pazienti affetti da diabete mellito o compromissione renale (velocità di filtrazione glomerulare GFR <60 ml/min/1,73 m2). Gravidanza e allattamento. Gravidanza. ACE inibitori: l’uso di ACE inibitori non è raccomandato durante la gravidanza. Idroclorotiazide: Idroclorotiazide passa attraverso la placenta. Sulla base del meccanismo di azione farmacologico di idroclorotiazide, il suo uso durante il secondo e terzo trimestre può compromettere la perfusione feto-placentare e può avere −− 5 mg 28 cpr riv (A) −− 20 mg 14 cpr riv (A) Prontuario 2017 - A - BOZZA 2.indd 4 € € 4,37 4,19 28/02/2017 11:48:46 Prontuario farmaceutico 2017 / ACE effetti sul feto e sul neonato come ittero, alterazioni dell’equilibrio elettrolitico e trombocitopenia. Allattamento. L’uso di Accuretic durante l’allattamento non è raccomandato. Confezioni −− 20 mg + 12,5 mg 14 cpr riv (A) € 4,87 5 in rare situazioni dove nessun altro trattamento potrebbe essere usato. Allattamento. L’uso di Acediur durante l’allattamento al seno non è raccomandato. Confezioni −− 50 mg + 15 mg 12 cpr (A) −− 50 mg + 25 mg 12 cpr (A) € € 7,76 3,09 ACEDIUR ACEPLUS PA: Captopril, Idroclorotiazide. Indicazioni. Trattamento dell’ipertensione essenziale. Questa combinazione fissa è indicata per i pazienti la cui pressione sanguigna non sia adeguatamente controllata con captopril da solo o con idroclorotiazide da sola. Posologia e modo di somministrazione. Adulti. La dose di mantenimento usuale è 50/25 mg una volta al giorno, al mattino. Il dosaggio da 25/25 mg può essere somministrato una volta al giorno in quei pazienti la cui pressione sanguigna non è adeguatamente controllata con idroclorotiazide 25 mg in monoterapia e prima della titolazione del captopril. I dosaggi da 50/25 mg e 25/25 mg devono essere assunti in una sola compressa al giorno, in quanto due compresse comporterebbero un inappropriato sovradosaggio di idroclorotiazide (50 mg/die). Il dosaggio da 50/15 mg può essere somministrato, all’inizio della terapia con la combinazione fissa, in quei pazienti la cui pressione sanguigna non è adeguatamente controllata con captopril 50 mg in monoterapia, e/o quando si preferisce un più basso dosaggio di idroclorotiazide. Bambini La sicurezza e l’efficacia di Acediur nei bambini non sono state stabilite. Controindicazioni. Storia di ipersensibilità al captopril, a uno qualsiasi degli eccipienti o a qualsiasi altro ACE-Inibitore; storia di ipersensibilità all’idroclorotiazide o ad altri farmaci derivati dalle sulfonamidi; storia di angioedema associato ad una precedente terapia con ACE-Inibitori; edema angioneurotico ereditario/idiopatico; grave insufficienza renale (clearance della creatinina <30 ml/ min); grave insufficienza epatica; secondo e terzo trimestre di gravidanza. Gravidanza e allattamento. Gravidanza. ACE inibitori: l’uso di ACE inibitori non è raccomandato durante il primo trimestre di gravidanza. L’uso di ACE inibitori è controindicato durante il secondo ed il terzo trimestre di gravidanza. Idroclorotiazide: Idroclorotiazide non deve essere usata per il trattamento dell’ipertensione in donne in gravidanza eccetto che PA: Captopril, Idroclorotiazide. Indicazioni. Trattamento dell’ipertensione essenziale. Questa combinazione fissa è indicata per i pazienti la cui pressione sanguigna non sia adeguatamente controllata con captopril da solo o con idroclorotiazide da sola. Posologia e modo di somministrazione. Adulti. La somministrazione della combinazione fissa di captopril e idroclorotiazide è di solito raccomandata dopo un dosaggio progressivo dei singoli componenti. La dose di mantenimento usuale è 50/25 mg una volta al giorno, al mattino. Quando clinicamente appropriato, si può considerare un passaggio diretto dalla ionoterapia alla combinazione fissa. Bambini. La sicurezza e l’efficacia di Aceplus nei bambini non sono state stabilite. Controindicazioni. Storia di ipersensibilita al captopril o a qualsiasi altro ACE-Inibitore; storia di ipersensibilita all’idroclorotiazide o ad altri farmaci derivati dalle sulfonamidi; storia di angioedema associato ad una precedente terapia con ACE-inibitori; edema angioneurotico ereditario/idiopatico; grave insufficienza renale (clearance della creatinina <30 ml/min); grave insufficienza epatica; secondo e terzo trimestre di gravidanza. Gravidanza e allattamento. Gravidanza. ACE-inibitori: l’uso di ACE inibitori non è raccomandato durante il primo trimestre di gravidanza. L’uso di ACE inibitori è controindicato durante il secondo ed il terzo trimestre di gravidanza. Idroclorotiazide: Allattamento. L’uso di Aceplus durante l’allattamento al seno non è raccomandato. Confezioni Prontuario 2017 - A - BOZZA 2.indd 5 −− 50 mg + 25 mg 12 cpr (A) € 5,09 ACEQUIDE PA: Quinapril cloridrato, Idroclorotiazide. Indicazioni. terapeutiche Trattamento dell’ipertensione in pazienti nei quali è appropriato il trattamento combinato con ACE-inibitore e diuretico. Posologia e modo di somministrazione. Adulti. La dose normale di mantenimento è di una compres- 23/02/2017 16:22:45 6 ACE / Prontuario farmaceutico 2017 sa al giorno. Se necessario, la dose può essere aumentata fino a 2 compresse 1 volta al giorno. Nei pazienti già in trattamento con un diuretico, è opportuno iniziare la terapia con una singola dose di 5 mg di quinapril allo scopo di minimizzare il rischio di una ipotensione eccessiva, aggiustando poi la posologia fino ad ottenere la risposta ottimale. Nei pazienti con insufficienza cardiaca, associata o meno ad insufficienza renale, la terapia con ACE-inibitori può causare una eccessiva caduta della pressione arteriosa. Bambini. Non è raccomandato l’impiego di Acequide non essendo stata stabilita l’efficacia e la tollerabilità nei bambini. La dose di Acequide deve essere assunta sempre alla stessa ora del giorno per migliorare la compliance, lontano dai pasti. Controindicazioni. Ipersensibilità ai principi attivi, ad altri inibitori dell’enzima di conversione dell’angiotensina (ACE-inibitori) e a farmaci solfamido-derivati; storia di angioedema associato a precedente terapia con altri ACE-inibitori; edema angioneurotico ereditario o idiopatico; anuria; secondo e terzo trimestre di gravidanza; l’uso concomitante di Acequide con medicinali contenenti aliskiren è controindicato nei pazienti affetti da diabete mellito o compromissione renale (velocità di filtrazione glomerulare GFR <60 ml/min/1,73 m2). Gravidanza e allattamento. Gravidanza. ACE inibitori: l’uso di ACE inibitori non è raccomandato durante il primo trimestre di gravidanza. L’uso di ACE inibitori è controindicato durante il secondo ed il terzo trimestre di gravidanza. Idroclorotiazide: c’è limitata esperienza con idroclorotiazide durante la gravidanza, specialmente durante il primo trimestre. Allattamento. L’uso di Acequide durante l’allattamento al seno non è raccomandato. Confezioni −− 20 mg + 12,5 mg 14 cpr riv (A) € 2,22 ACESISTEM PA: Enalapril maleato, Idroclorotiazide. Indicazioni. Trattamento dell’ipertensione in pazienti per i quali è indicata l’associazione terapeutica. Posologia e modo di somministrazione. Ipertensione. È consigliabile iniziare la terapia con ½ compressa al giorno. Nell’ipertensione il dosaggio usuale è 1 compressa, somministrata una volta al giorno. Se necessario, il dosaggio può essere aumentato a 2 compresse, somministrate 1 volta al giorno. Terapia diuretica precedente. In pazienti già in trattamento con diuretici, l’impiego di enalapril Prontuario 2017 - A - BOZZA 2.indd 6 può determinare spiccate risposte ipotensive. In questi pazienti, se si rende necessaria l’associazione, è importante se possibile sospendere il diuretico qualche giorno prima di somministrare enalapril. Se ciò non fosse possibile è indispensabile iniziare la terapia con enalapril a bassi dosaggi (in genere 2,5 mg). Bambini. Sicurezza ed efficacia nei bambini non sono state stabilite. L’uso del prodotto, pertanto, non è raccomandato in età pediatrica. Controindicazioni. Ipersensibilità a enalapril maleato, idroclorotiazide, o uno qualsiasi degli eccipienti di Acesistem; insufficienza renale grave (clearance della creatinina ≤30 ml/min); anuria; anamnesi di edema angioneurotico associato a precedente trattamento con un ACE-inibitore; angioedema ereditario o idiopatico; ipersensibilià a farmaci sulfonamide-derivati; secondo e terzo trimestre di gravidanza; insufficienza epatica grave; l’uso concomitante di Acesistem con medicinali contenenti aliskiren è controindicato nei pazienti affetti da diabete mellito o compromissione renale (velocità di filtrazione glomerulare GFR <60 ml/min/1,73 m2). Gravidanza e allattamento. Gravidanza. ACEinibitori: l’uso di ACE-inibitori non è raccomandato durante il primo trimestre di gravidanza. L’uso di ACE-inibitori è controindicato durante il secondo e il terzo trimestre di gravidanza. Allattamento. L’uso di Acesitem durante l’allattamento al seno non è raccomandato. Confezioni −− 20 mg + 12,5 mg 14 cpr (A) € 7,04 ACETAMOL PA: Paracetamolo. Indicazioni. Trattamento sintomatico della febbre e del dolore lieve o moderato. Posologia e modo di somministrazione. AI di sotto dei tre mesi, in caso di ittero, è opportuno ridurre la dose singola per via orale. Acetamol 300 mg granulato effervescente. Bambini da 8 a 12 anni e di peso superiore ai 25 kg: Una bustina da 300 mg ogni 4-6 ore (mai meno di 4 ore tra una e l’altra). Non superare le 6 bustine nelle 24 ore. Adolescenti da 12 a 18 anni e di peso superiore a 40 kg: una bustina da 300 mg ogni 4-6 ore (mai meno di 4 ore tra una e l’altra). All’occorrenza la dose può essere aumentata fino a 600 mg assumendo due bustine insieme. Non superare i 3 g (10 bustine) nelle 24 ore. Adulti. Una dose da 600-900 mg di paracetamolo (corrispondente a 2-3 bustine) ripetibile, in caso di necessità, ogni 4-6 ore. 23/02/2017 16:22:45 Prontuario farmaceutico 2017 / ACE Non superare i 3 g (10 bustine) nelle 24 ore. Acetamol adulti 500 mg compresse. Adolescenti da 12 a 18 anni e di peso superiore a 40 kg. Una compressa da 500 mg ogni 4-6 ore (mai meno di 4 ore tra una e l’altra). Non superare i 3 g (6 compresse) nelle 24 ore. Adulti. Una dose da 500-1000 mg di paracetamolo (1-2 compresse) ogni 4-6 ore (mai meno di 4 ore tra una e l’altra). Non superare i 3 g (6 compresse) nelle 24 ore. Acetamol prima infanzia 25 mg/ml sciroppo. La confezione contiene una siringa dosatrice per somministrazione orale da 5 ml, graduata con tacche da 0,5 ml; una tacca corrisponde a 12,5 mg di paracetamolo. Bambini fino a 18 mesi e di peso superiore a 3 kg. Normalmente può essere somministrata la dose di 25 mg per ogni 2 kg di peso, corrispondente ad 1 millilitro (ml) di sciroppo ogni 6 ore (mai meno di 4 ore tra una dose e l’altra). Bambini sopra i 18 mesi e di peso superiore a 11 kg. Normalmente può essere somministrata la dose di 25 mg per ogni 2 kg di peso corrispondente ad 1 millilitro (ml) di sciroppo ogni 4 ore (mai meno di 4 ore tra una dose e l’altra). Acetamol prima infanzia 25 mg/ml sciroppo può essere assunto dai bambini di qualsiasi età calcolando la dose corretta in base al peso. Acetamol prima infanzia 100 mg/ml gocce orali, soluzione. Bambini fino a 18 mesi e di peso superiore a 3 kg. Una goccia di Acetamol 100 mg/ml gocce orali soluzione contiene 2,8 mg di paracetamolo. Normalmente può essere somministrata la dose di 4 gocce per kg di peso ogni 6 ore (mai meno di 4 ore tra una dose e l’altra). Bambini sopra i 18 mesi e di peso superiore a 11 kg. Una goccia di Acetamol 100 mg/ml gocce orali soluzione contiene 2,8 mg di paracetamolo. Normalmente può essere somministrata la dose di 4 gocce per kg di peso ogni 4 ore (mai meno di 4 ore tra una dose e l’altra). Acetamol adulti 1 g supposte. Adolescenti da 12 a 18 anni e di peso superiore a 40 kg. Una supposta da 1 g ogni 4-6 ore (mai meno di 4 ore tra una e l’altra). Non superare le 3 supposte nelle 24 ore. Adulti. Una supposta da 1 g ogni 4-6 ore (mai meno di 4 ore tra una e l’altra). Non superare le 4 supposte nelle 24 ore. Acetamol 500 mg supposte. Bambini da 8 a 12 anni e di peso superiore a 25 kg. Una supposta da 500 mg ogni 4-6 ore (mai meno di 4 ore tra una e l’altra). Non superare le 4 supposte nelle 24 ore. Adolescenti da 12 a 18 anni e di peso superiore a 40 kg. Una supposta da 500 mg ogni 4-6 ore (mai meno di 4 ore tra una e l’altra). Non superare le 6 supposte nelle 24 ore. Adulti. Una supposta da 500 mg ogni 4-6 ore (mai meno di 4 ore tra una e l’altra). Non superare le 8 supposte Prontuario 2017 - A - BOZZA 2.indd 7 7 nelle 24 ore. Acetamol bambini 250 mg supposte. Bambini da 2 a 8 anni e di peso superiore a 12 kg. Una supposta da 250 mg ogni 4-6 ore (mai meno di 4 ore tra una e l’altra). Non superare le 4 supposte nelle 24 ore. Acetamol prima infanzia 125 mg supposte. Bambini da 3 a 24 mesi e di peso superiore a 6 kg. Una supposta da 125 mg ogni 4-6 ore (mai meno di 4 ore tra una e l’altra). Il numero massimo di supposte nelle 24 ore è di 4 per i bambini di 6-7 kg, 5 per quelli di 7-10 kg, nei bambini di peso superiore non si potranno comunque superare le 6 supposte. Controindicazioni. Ipersensibilità al principio attivo, ad uno qualsiasi degli eccipienti o altre sostanze strettamente correlate dal punto di vista chimico; in particolare verso altri analgesici ed antipiretici. Gravidanza e allattamento. Si consiglia di somministrare il prodotto solo in casi di effettiva necessità e sotto il diretto controllo del medico. Confezioni −− 1000 mg 16 cpr eff div (C) −− 300 mg gran eff 10 bust (C) −− ad 1 g 10 supp (C) −− ad 500 mg cpr 20 cpr (C) −− bb 250 mg 10 supp (C) −− bb 500 mg supp 10 supp (C) −− prima infanzia 25 mg/ml scir 1 fl 100 ml (C) −− prima infanzia 100 mg/ml gtt os 1 fl da 30 ml (C) −− prima infanzia 125 mg 10 supp (C) € 6,50 A discrez. A discrez. A discrez. A discrez. A discrez. A discrez. A discrez. A discrez. ACETILCISTEINA PA: Acetilcisteina. Indicazioni. Trattamento delle affezioni respiratorie caratterizzate da ipersecrezione densa e vischiosa: bronchite acuta, bronchite cronica e sue riacutizzazioni, enfisema polmonare, mucoviscidosi e bronchiectasie; trattamento antidotico (Intossicazione accidentale o volontaria da paracetamolo; uropatie da iso e ciclofosfamide). Posologia e modo di somministrazione. Somministrazione endovenosa: intossicazione accidentale o volontaria da paracetamolo. Dose iniziale di 150 mg/ kg di peso corporeo addizionata ad un uguale volume di soluzione glucosata al 5% e iniettata per via endovenosa in 15 minuti. Dosi successive: 50 mg/ kg da somministrare in 4 ore per fleboclisi con soluzione glucosata al 5% seguiti da una dose ulteriore di 100 mg/kg da perfondere per via venosa in 16 ore, sempre con soluzione glucosata al 5%. Somministrazione per via inalatoria. Si nebulizza una fiala ogni seduta, effettuando 1-2 sedute giornaliere 23/02/2017 16:22:45 8 ACI / Prontuario farmaceutico 2017 per 5-10 giorni. Instillazione endotracheobronchiale. Si somministra con le modalità prescelte (sondini permanenti, broncoscopio, ecc.) 1 fiala per volta 1-2 volte al giorno o in rapporto alle necessità. Instillazioni o lavaggi auricolari o di altre cavità. La posologia media è di ½-1 fiala per volta. Eventuali aggiustamenti della posologia possono riguardare la frequenza delle somministrazioni o il frazionamento della dose ma devono comunque essere compresi entro il dosaggio massimo giornaliero di 600 mg. Compresse effervescenti. Trattamento delle affezioni respiratorie. Adulti: 1 compressa di Acetilcisteina EG 600 mg compresse effervescenti al giorno (preferibilmente la sera). Eventuali aggiustamenti della posologia possono riguardare la frequenza delle somministrazioni o il frazionamento della dose ma devono comunque essere compresi entro il dosaggio massimo giornaliero di 600 mg. Intossicazione accidentale o volontaria da paracetamolo. Per via orale, dose iniziale di 140 mg/kg di peso corporeo da somministrare al piu presto, entro 10 ore dall’assunzione dell’agente tossico, seguita ogni 4 ore e per 1-3 giorni da dosi singole di 70 mg/kg di peso. Uropatia da iso e ciclofosfamide. In un tipico ciclo di chemioterapia con iso e ciclofosfamide di 1200 mg/m2 di superficie corporea al giorno per 5 giorni ogni 28 giorni, l’acetilcisteina puo essere somministrata per via orale alla dose di 4 g/die nei giorni di trattamento chemioterapico distribuita in 4 dosi da 1 g. Polvere per soluzione orale. Adulti e adolescenti a partire dai 14 anni devono prendere una bustina una volta al giorno (equivalente a 600 mg di acetilcisteina al giorno). Controindicazioni. Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Gravidanza e allattamento. Generalmente controindicato in gravidanza e nell’allattamento. Confezioni −− 300 mg/3 ml sol iniett 5 f da 3 ml (C) −− 600 mg 20 cpr efferv (C) −− 600 mg 30 cpr efferv (C) −− 600 mg polv per soluz os 30 bust (C) € 4,70 € 7,80 € 9,30 A discrez. ACICLIN PA: Aciclovir. Indicazioni. Compresse, sospensione orale e granulato: per sospensione orale per il trattamento delle infezioni da Herpes Simplex della pelle e delle mucose, compreso l’Herpes Genitalis primario e recidivante; per la soppressione delle recidive da Herpes Simplex nei pazienti immunocompetenti; per la profi- Prontuario 2017 - A - BOZZA 2.indd 8 lassi delle infezioni da Herpes Simplex nei pazienti immunocompromessi; per il trattamento della varicella e dell’Herpes Zoster. Crema: per il trattamento delle infezioni cutanee da Herpes Simplex quali: herpes genitalis primario o ricorrente ed herpes labialis. Posologia e modo di somministrazione. Trattamento delle infezioni da Herpes Simplex nell’adulto. 200 mg 5 volte al giorno, ad intervalli di circa 4 ore omettendo la dose notturna. Terapia soppressiva delle recidive delle infezioni da Herpes Simplex nei pazienti immunocompetenti. 200 mg 4 volte al giorno, ad intervalli di 6 ore. Molti pazienti possono essere trattati con successo con la somministrazione di 400 mg in compresse o 5 ml di sospensione 2 volte al giorno, ad intervalli di 12 ore. La terapia dovrebbe essere interrotta periodicamente ad intervalli da 6 a 12 mesi, per poter osservare eventuali mutamenti nella storia naturale della malattia. Profilassi delle infezioni da Herpes Simplex nei pazienti immunocompromessi. 200 mg 4 volte al giorno, ad intervalli di 6 ore. Trattamento delle infezioni da Herpes Zoster e della varicella. 800 mg (1 compressa o 1 bustina o 10 ml di sospensione) 5 volte al giorno, ad intervalli di circa 4 ore, omettendo la dose notturna. Il trattamento deve essere continuato per 7 giorni. Bambini.Per il trattamento delle infezioni da Herpes Simplex e per la profilassi delle stesse negli immunocompromessi; nei bambini di età superiore ai 2 anni, il dosaggio è simile a quello degli adulti, sotto i 2 anni il dosaggio è ridotto della metà. Per il trattamento della varicella nei bambini di età superiore ai 6 anni, il dosaggio è di 800 mg (1 compressa o 1 bustina o 10 ml di sospensione) 4 volte al giorno; in quelli di età compresa fra 2-6 anni il dosaggio è di 400 mg in compresse o 5 ml di sospensione 4 volte al giorno; in quelli di età inferiore ai 2 anni la posologia consigliata è di 200 mg (2,5 ml di sospensione) 4 volte al giorno. La somministrazione di 20 mg/kg di peso corporeo (non superando gli 800 mg) 4 volte al giorno, permette un adattamento posologico più preciso. Il trattamento deve essere continuato per 5 giorni. Per il trattamento dell’Herpes Zoster nei bambini con funzione immunitaria compromessa andrà presa in considerazione l’opportunità di impiegare una formulazione di Aciclovir iniettabile per via endovenosa. Crema: Aciclovir in crema deve essere applicato 5 volte al giorno, ad intervalli di circa 4 ore. Il trattamento deve continuare per almeno 5 giorni e fino ad un massimo di 10 se non si è avuta guarigione. 23/02/2017 16:22:45 Prontuario farmaceutico 2017 / ACI Controindicazioni. Aciclovir compresse e sospensione sono controindicati nei pazienti con ipersensibilità nota ad aciclovir e valaciclovir o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Crema: Aciclovir crema è controindicato nei pazienti con ipersensibilità nota ad aciclovir, valaciclovir, glicole propilenico o ad uno qualsiasi degli eccipienti di aciclovir crema. Gravidanza e allattamento. Generalmente controindicato in gravidanza e nell’allattamento. Confezioni −− 5% crema tubo 10 g (C) −− 8% sosp os fl da 100 ml (A) −− 400 mg 25 cpr (A) −− 800 mg 35 cpr (A) € 8,50 € 13,90 € 9,01 € 25,04 ACICLOVIR PA: Aciclovir. Indicazioni. Aciclovir è indicato: per il trattamento delle infezioni da Herpes simplex della pelle e delle mucose,compreso l’Herpes genitalis primario e recidivante (escluse le infezioni neonatali da HSV e le infezioni gravi da HSV in bambini immunocompromessi); per la soppressione delle recidive da Herpes simplex nei pazienti immunocompetenti; per la profilassi delle infezioni da Herpes simplex nei pazienti immunocompromessi; per il trattamento della varicella e dell’herpes zoster. Posologia e modo di somministrazione. Trattamento delle infezioni da Herpes Simplex nell’adulto. 200 mg 5 volte al giorno, ad intervalli di circa 4 ore omettendo la dose notturna. Terapia soppressiva delle recidive delle infezioni da Herpes Simplex nei pazienti immunocompetenti. 200 mg 4 volte al giorno, ad intervalli di 6 ore. Molti pazienti possono essere trattati con successo con la somministrazione di 400 mg in compresse o 5 ml di sospensione 2 volte al giorno, ad intervalli di 12 ore. La terapia dovrebbe essere interrotta periodicamente ad intervalli da 6 a 12 mesi, per poter osservare eventuali mutamenti nella storia naturale della malattia. Profilassi delle infezioni da Herpes Simplex nei pazienti immunocompromessi. 200 mg 4 volte al giorno, ad intervalli di 6 ore. Trattamento delle infezioni da Herpes Zoster e della varicella. 800 mg (1 compressa o 1 bustina o 10 ml di sospensione) 5 volte al giorno, ad intervalli di circa 4 ore, omettendo la dose notturna. Il trattamento deve essere continuato per 7 giorni. Bambini.Per il trattamento delle infezioni da Herpes Simplex e per la profilassi delle stesse negli immunocompromessi; nei bambini di età superiore ai 2 anni, il dosaggio è Prontuario 2017 - A - BOZZA 2.indd 9 9 simile a quello degli adulti, sotto i 2 anni il dosaggio è ridotto della metà. Per il trattamento della varicella nei bambini di età superiore ai 6 anni, il dosaggio è di 800 mg (1 compressa o 1 bustina o 10 ml di sospensione) 4 volte al giorno; in quelli di età compresa fra 2-6 anni il dosaggio è di 400 mg in compresse o 5 ml di sospensione 4 volte al giorno; in quelli di età inferiore ai 2 anni la posologia consigliata è di 200 mg (2,5 ml di sospensione) 4 volte al giorno. La somministrazione di 20 mg/ kg di peso corporeo (non superando gli 800 mg) 4 volte al giorno, permette un adattamento posologico più preciso. Il trattamento deve essere continuato per 5 giorni. Per il trattamento dell’Herpes Zoster nei bambini con funzione immunitaria compromessa andrà presa in considerazione l’opportunità di impiegare una formulazione di Aciclovir iniettabile per via endovenosa. Crema: Aciclovir in crema deve essere applicato 5 volte al giorno, ad intervalli di circa 4 ore. Il trattamento deve continuare per almeno 5 giorni e fino ad un massimo di 10 se non si è avuta guarigione. Controindicazioni. Ipersensibilità al principio attivo, al valaciclovir o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Gravidanza e allattamento. L’impiego di aciclovir deve essere considerato solo quando i potenziali benefici superino ogni possibile rischio. Confezioni −− 5% crema 3 g (C) −− 5% crema 10 g (C) −− 400 mg/5 ml sosp os fl 100 ml (A) −− 200 mg 25 cpr (A) −− 400 mg 25 cpr (A) −− 800 mg 35 cpr (A) A discrez. € 7,90 € 13,90 € 11,29 € 9,01 € 25,04 ACIDO ACETILSALICILICO PA: Acido Acetilsalicilico. Indicazioni. Prevenzione secondaria dell’infarto del miocardio; prevenzione della morbilità cardiovascolare in pazienti affetti da angina pectoris stabile; anamnesi di angina pectoris instabile, eccetto durante la fase acuta; prevenzione della occlusione dei by-pass dopo Coronary Artery Bypass Grafting (CABG); angioplastica coronarica, eccetto durante la fase acuta; prevenzione secondaria degli attacchi ischemici transitori (TIA) e degli accidenti ischemici cerebrovascolari (CVA), purché sia stata esclusa la presenza di emorragie intracerebrali. L’Acido Acetilsalicilico non è raccomandato in situazioni di emergenza. L’uso è limitato alla prevenzione secondaria con trattamento cronico. 23/02/2017 16:22:45 10 ACI / Prontuario farmaceutico 2017 Posologia e modo di somministrazione. Adulti. Prevenzione secondaria dell’infarto del miocardio: la dose raccomandata è 100 mg una volta al giorno. Prevenzione della morbilità cardiovascolare in pazienti affetti da angina pectoris stabile: la dose raccomandata è 100 mg una volta al giorno. Anamnesi di angina pectoris instabile, eccetto durante la fase acuta: la dose raccomandata è 100 mg una volta al giorno. Prevenzione della occlusione dei bypass dopo CABG: la dose raccomandata è 100 mg una volta al giorno. Angioplastica coronarica, eccetto durante la fase acuta: la dose raccomandata è 100 mg una volta al giorno. Prevenzione secondaria dei TIA e degli CVA purché sia stata esclusa la presenza di emorragie intracerebrali: la dose raccomandata è 100 mg una volta al giorno. La dose abituale per l’uso prolungato è 100 mg una volta al giorno. L’Acido Acetilsalicilico non deve essere usato a dosi superiori a meno che non sia consigliato da un medico, e la dose prescritta non deve superare i 300 mg. Bambini. Non deve essere somministrato a bambini e adolescenti di età inferiore a 16 anni, se non su consiglio medico quando i benefici superano i rischi. Modo di somministrazione. Per uso orale. Le compresse devono essere inghiottite intere con una sufficiente quantità di liquido (1/2 bicchiere d’acqua). Controindicazioni. Ipersensibilità ai composti dell’acido salicilico o agli inibitori della sintesi delle prostaglandine (es. alcuni pazienti asmatici che possono subire un attacco o svenire) o ad uno qualsiasi degli eccipienti; ulcera peptica e/o emorragia gastrica/intestinale in fase acuta o in anamnesi o altri tipi di emorragia come emorragie cerebrovascolari; diatesi emorragica; patologie della coagulazione come l’emofilia e la trombocitopenia; grave compromissione epatica; grave compromissione renale; dosi superiori a 100 mg al giorno nel terzo trimestre di gravidanza; metotressato usato a dosi superiori a 15 mg/settimana. Gravidanza e allattamento. Durante il primo ed il secondo trimestre di gravidanza, l’acido acetilsalicilico non deve essere somministrato se non in caso di effettiva necessità. Durante il terzo trimestre di gravidanza, l’acido acetilsalicilico a dosi di 100 mg/giorno e superiori è controindicato durante il terzo trimestre di gravidanza. Allattamento: Un uso a breve termine delle dosi raccomandate non richiede l’interruzione dell’allattamento. In caso di uso prolungato e/o di assunzione di dosi più elevate, l’allattamento deve essere interrotto. Confezioni −− 100 mg 30 cpr gastr (A) Prontuario 2017 - A - BOZZA 2.indd 10 € 1,41 ACIDO ACETILSALICILICO + VITAMINA C PA: Acido Acetilsalicilico, Vitamina C. Indicazioni. Trattamento sintomatico di stati febbrili e dolorosi (forme influenzali, malattie da raffreddamento, mal di testa, mal di denti, dolori reumatici e muscolari, dolori mestruali, nevralgie). Posologia e modo di somministrazione. Per adulti, anziani e ragazzi di età superiore a 16 anni le dosi consigliate sono le seguenti: come antipiretico e analgesico per dolori di lieve o moderata entità: 1 compressa ogni 4-6 ore, secondo necessità; dolori reumatici e muscolari, nevralgie: 1-2 compresse, 2-3 volte al giorno. Si raccomanda di sciogliere le compresse in un bicchiere d’acqua. Non superare le dosi consigliate senza il parere del medico; in particolare i pazienti anziani dovrebbero attenersi ai dosaggi minimi sopraindicati. L’assunzione del prodotto deve avvenire a stomaco pieno, particolarmente quando sia necessario somministrarlo ad alte dosi o per periodi prolungati. Controindicazioni. Dose >100 mg/die durante il III trimestre di gravidanza. Storia di emorragia gastrointestinale o perforazione relativa a precedenti trattamenti attivi o storia di emorragia/ulcera peptica ricorrente (due o più episodi distinti di dimostrata ulcerazione o sanguinamento). Grave insufficienza cardiaca. Ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Ipersensibilità ai salicilati o ad altri anti-infiammatori non steroidei. Ulcera gastro-duodenale in fase attiva ed altre gastropatie. Diatesi emorragiche (in particolare emofilia, ipoprotrombinemia e deficit di vitamina K). Insufficienza renale o epatica grave. Pazienti affetti da asma bronchiale, particolarmente se associata a poliposi nasale ed angioedema. Terzo trimestre di gravidanza. L’uso di questo medicinale è controindicato nei bambini e nei ragazzi di età inferiore a 16 anni. Gravidanza e allattamento. Poiché l’acido acetilsalicilico può provocare fenomeni emorragici nel feto e nella madre, ritardi di parto e, nel nascituro, precoce chiusura del dotto di Botallo, il suo impiego è controindicato nel III trimestre di gravidanza. Nel I e II trimestre è opportuno chiedere il consiglio del medico. Durante l’allattamento, dopo una singola dose la quantità assunta dal lattante è trascurabile, mentre deve essere evitata l’assunzione di dosi elevate da parte della madre. Confezioni −− 400 mg + 240 mg 10 cpr eff (C) −− 400 mg + 240 mg 20 cpr eff (C) A discrez. A discrez. 23/02/2017 16:22:45