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Settimanale di
8 novembre 2013
attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti ANNO XIV N. 40
Spedizione in Abbonamento
Postale Regime libero Modena
tassa riscossa, Tax percue.
Autorizzazione della Filiale
di Modena Poste Italiane spa
a soli
€ 0.50
in edicola
in cina tra i fornelli
Roberta Bellotto col figlio Francesco
Lorenzo Rossetto
“A novi, dopo il sisma,
tutto è cambiato”.
Giorgio, Silvia e Sara Frignani
se ci diamo una mano,
cresce la speranza
Itis Leonardo Da Vinci
il ventenne lorenzo rossetto e’ in
partenza per la cina dove lavorerà
in un ristorante per portare i sapori
della cucina italiana in oriente.
itis da vinci: una scuola
che guarda al futuro
08.11.2013 n° 40
2
Libri
da non perdere!
Un grido di speranza
Di Fabio Clerici
E
’ stato pubblicato nel mese di giugno
il nuovo lavoro letterario di Fabio Clerici, Il grido della terra-missione Emilia
(TraccePerLaMeta edizioni) 13 racconti,
3 poesie e pezzi di vita tradotti in testimonianze reali sul sisma che ha sconvolto
l’Emilia nel maggio 2012. Un nuovo e appassionante libro in bilico fra la narrazione
di un romanzo e le tinte violente di un
percorso poetico-emozionale. Un terremoto diverso quello descritto, anzi il terremoto diviene il pretesto per narrare “storie”,
vicende di uomini, donne, anziani, filtrate
attraverso una quotidianità che è venuta
meno invertendo e modificando priorità
e sentimenti. Quest’opera è un pensiero
trasversale a ideologie, razze o condizioni
sociali, tutte accomunate da case crollate,
destini comuni, misteri e silenzi dei quali
la popolazione chiede conto. I campi, lo
sciacallaggio, la nuova speranza dei bambini coinvolti, l’importanza di recuperare dalle macerie della vita un piccolo oggetto, a volte solo una foto, il ripristino della socialità a fronte dei dissesti materiali ed emotivi, oppure non ultimi
gli animali forzatamente abbandonati o fuggiti nel corso degli eventi tellurici,
sono il palcoscenico dei racconti narrati. E sullo sfondo altri uomini, venuti da
Milano e appartenenti alla Polizia Locale, giunti in punta di piedi nelle località
di Novi di Modena e Rovereto sulla Secchia, per cercare di lenire le profonde ferite della terra e delle anime. Il protagonista, Bruno Sollier, esperto agente “catapultato” in terra emiliana a svolgere servizio di ordine e soccorso si confronta
con un mondo sovvertito dal sisma, ove le priorità appartengono unicamente
alla logica della sopravvivenza: materiale, emotiva e affettiva. Sentimenti violenti e per certi versi “irripetibili” sono il nutrimento delle vicende narrate, con
personaggi che fanno da cornice al quadro emotivo del protagonista, il quale
coglierà l’esperienza emiliana, come pretesto per mettere in discussione l’intera sua vita... Fabio Clerici è nato a Milano nel 1961. Ha partecipato alla spedizione Emilia 2012.
Tra le righe...
Regione Emilia Romagna nella bufera
A
ffiorano via via i dettagli sui rimborsi dei gruppi al vaglio della Guardia di
Finanza e sale, giorno dopo giorno, la tensione negli uffici dell’Assemblea
legislativa della Regione Emilia Romagna mentre ai cittadini sale il sangue al
cervello a guardare i conti dei rimborsi per ristoranti.
E’ il Pdl, all’opposizione con 12 consiglieri, a segnare la cifra maggiore: 220mila
euro in 19 mesi, da giugno 2010 a dicembre 2011, riferiti per lo più a pranzi e cene
con simpatizzanti. Segue il Pd, 145mila euro (24 consiglieri), la Lega Nord con 53
mila (4 consiglieri), il M5S con 18mila (all’epoca due consiglieri, prima che l’espulso
Giovanni Favia passasse al gruppo Misto), l’Udc con 6.500 (un consigliere).
Per gli alberghi emerge poi che il Pd ha speso 17.000 euro, il Pdl 2.000, i 5 Stelle
1.100 euro, l’Udc 1.700. Proprio la notizia di 1.100 euro messi a rimborso per due
notti a Venezia aveva preceduto le dimissioni del capogruppo Pd Marco Monari.
Risulta che a nome dell’ex leader, il 5 giugno 2011 sia stata intestata una ricevuta
dall’Hotel Dei Dogi, pagata in contanti. Ancora a Monari, a metà con il collega di
partito Roberto Montanari, sono riferiti 800 euro per due notti ad Amalfi, a fine
luglio. “Ero a lavorare, era un’attività perfettamente consentita dalla legge. Era un
seminario di area democratica”, ha detto Montanari, interpellato sul punto. “Non
sono uno scialacquatore di denaro pubblico”, aveva dichiarato Monari che si era
detto comunque pronto, “pur da innocente”, a fare un passo indietro. Pochi giorni
prima aveva detto di essere “a posto con la coscienza e col diritto”, in relazione
all’accusa di aver speso 30.000 euro in 19 mesi (da giugno 2010 a dicembre 2011)
in cene con i rimborsi della Regione. Pranzi o cene da diverse centinaia di euro per
solo due o tre persone.
A dare perfettamente l’idea della deriva che hanno preso i nostri consiglieri regionali è stata però Silvia Noè (Udc) che ha addebitato alla Regione le cene di beneficenza. “Se alcune centinaia di euro sono state finalizzate per attività di solidarietà,
francamente non lo ritengo così deplorevole”. La beneficenza fatta coi soldi dei
contribuenti equivale all’annullamento della stessa e il bene disinteressato rischia
di diventare un concreto interesse politico.
Sara Gelli
Foto della settimana
Foglie alle
Scuole Collodi
Frase della settimana...
“Chissà cosa ne penserebbe San Francesco,
che con i fratelli uccellini parlava...”.
Dichiarazione di Andrea Artioli sulla nostra pagina Facebook relativamente alla
benedizione impartita ai cacciatori.
Susanna ci ha inviato una foto scattata in via Roma
a Migliarina. “Qualcuno - ci scrive - dovrebbe vergognarsi
e non mi riferisco di certo ad Aimag”.
attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti
DIRETTORE RESPONSABILE
Gianni Prandi
CAPOREDATTORE
Sara Gelli
REDAZIONE
Jessica Bianchi, Federica Boccaletti, Francesca Desiderio,
Enrico Gualtieri, Francesca Zanni, Marcello
Marchesini, Clarissa Martinelli,
Chiara Sorrentino.
IMPAGINAZIONE e GRAFICA
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Multiradio - 059698555
STAMPA
Centro stampa delle Venezie - 049-8700713
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Chiuso in redazione il 6 novembre 2013
08.11.2013 n°40
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sisma e ricostruzione
“
Sembra che il tempo qui a Novi si sia
fermato, dopo il
sisma la gente è ancora
molto spaventata. La crisi
è terribile, non c’è lavoro e c’è chi sta perdendo
fiducia nel futuro. Il terremoto, aggravando questa
situazione, ha tolto a tante
persone la prospettiva di un
domani migliore”. Secondo
Roberta Bellotto, 49 anni,
parrucchiera, il terremoto,
a Novi come a Rovereto, è
stato devastante e rialzarsi è
molto difficile.
“Quando si è verificata la
scossa del 20 maggio che
ha provocato alcune crepe alle tramezze, avevo
appena finito di sistemare il
negozio insieme al proprietario: avevamo imbiancato e rifatto l’impianto di
riscaldamento. Lo stabile
era ancora agibile per cui
ho continuato a lavorare lì,
in via Beato Angelico, al
civico 3, anche se ammetto che non ero per niente
tranquilla. Poi, martedì 29
maggio, la catastrofe: alle
8.00 ero già in negozio e
stavo chiacchierando con
un’amica quando ha iniziato a tremare tutto, le vetrine
“Sembra che
il tempo qui a
Novi si sia
fermato, dopo il
sisma la gente è
ancora molto
spaventata. La crisi
è terribile, non c’è
lavoro e c’è chi sta
perdendo fiducia
nel futuro.
Il terremoto,
aggravando questa
situazione, ha tolto a
tante persone la
prospettiva di un
domani migliore”.
Secondo Roberta Bellotto, 49 anni, parrucchiera, il terremoto a Novi come a Rovereto,
è stato devastante e rialzarsi è molto difficile
“Dal sisma tutto è cambiato”
Roberta Bellotto col
figlio Francesco
sono arrivate al centro della
stanza. A quel punto, in preda al panico, sono corsa a
scuola a prendere mio figlio
Francesco. E lì era il caos
totale, ci ho messo almeno
venti minuti prima di trovarlo”. Roberta, come tutta
la gente della Bassa Modenese, non dimenticherà mai
quei giorni, perché da quel
momento nulla è stato più
come prima. Il terremoto a
Novi, come negli altri paesi
del cratere, ha cambiato per
sempre il modo di affrontare la vita. “Se con la scossa del 20
aveva retto, con quella
del 29 maggio, l’edificio
in cui si trovava il negozio è diventato inagibile.
E’ caduto il mosaico dei
lavatesta e del bagno, le
tramezze si sono riempite
di buchi e ha ceduto un
pilastro interno. Un attimo
e ho perso il mio luogo
“Un attimo
e ho perso il
mio luogo di
lavoro”.
di lavoro”. Roberta ha
continuato a lavorare solo
grazie all’aiuto di colleghi
e conoscenti. “Inizialmente mi hanno ospitato nei
loro negozi alcuni parrucchieri di Carpi e Rolo poi,
nell’agosto successivo,
mi sono spostata a Novi,
in un garage in via Alessandro Volta, messomi a
disposizione, gratuitamente
dal mio commercialista. E
sono rimasta lì fino all’ottobre dello scorso anno.
Poi sono rientrata nel mio
negozio ristrutturato e messo in sicurezza, ma dopo un
anno ho deciso di cercare
un locale più piccolo nel
centro del paese, dove sono
ora, in via Canzio Zoldi. La
crisi e il terremoto infatti,
hanno avuto pesanti ripercussioni sul lavoro e in
tutti questi spostamenti ho
perso numerose clienti”. Da
quel maledetto 29 maggio,
per Roberta, come per
tanti altri, non è cambiato
solo il luogo di lavoro, ma
anche l’abitazione. “In
realtà l’appartamento in cui
abitavo con mio marito e
mio figlio, a Fossoli, non ha
subito danni ma eravamo
tutti spaventatissimi per cui
abbiamo preferito trasferirci nella casa che mio marito
aveva realizzato a Cortile,
completamente in legno,
seguendo i criteri della bio
edilizia. Lì ci sentivamo
molto più sicuri e anche se
non era ancora arredata ci
siamo arrangiati, dormendo inizialmente su alcune
brandine. Il terremoto
all’interno di un edificio in
mattoni lo vivi in maniera
completamente diversa
rispetto a una casa in legno.
Se prima il tremore e il
boato erano terrificanti,
nella nuova sistemazione la
sensazione era di fluttuare sul mare e il rumore si
avvertiva appena”. Federica Boccaletti
Cimiteri di Novi e
Rovereto
A quando
i lavori?
L
’incarico per la redazione del progetto di
messa in sicurezza e
il ripristino del cimitero di
Rovereto, che ha subito danni
strutturali solo in una parte,
è stato affidato alla fine dello
scorso anno e, il 2 settembre
2013, c’è stata l’aggiudicazione dei lavori. L’intervento
è iniziato e si divide in due
fasi: la prima fa riferimento
alla porzione del Cimitero a
fronte della Strada Provinciale
che è interessata dai lavori
più significativi. Successivamente si chiuderà la porzione
di cimitero posta sul lato
ovest con la riapertura della
porzione precedentemente
chiusa. I lavori prevedono
una ripristino completo della
struttura attraverso interventi
di consolidamento, sistemazione degli intonaci, tinteggio
dei muri, un nuovo impianto
elettrico e la disposizione di
pannelli fotovoltaici. I lavori
dovrebbero terminare entro
il giugno 2014. Per quanto
riguarda il Cimitero di Novi,
che è stato oggetto di danni
più estesi con porzioni della
struttura interessate da crolli,
il progetto di ripristino è stato
inviato alla Soprintendenza
Regionale che ha dato parere
positivo. Ora si attende quello
della Soprintendenza Provinciale. L’auspicio dell’Amministrazione è perseguire l’approvazione entro novembre.
Gli obiettivi sono il ripristino
dei danni, la realizzazione
di opere di manutenzione
per ovviare ai fenomeni di
degrado delle facciate più
vecchie, la rimozione delle coperture in Eternit, interventi di
consolidamento strutturale e
l’adeguamento degli impianti
elettrici. La durata dei lavori è
stimata in 8 mesi.
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sisma e ricostruzione
L
’aveva denunciato
varie volte il nostro
giornale raccogliendo le lamentele e le proteste dei terremotati novesi
che hanno perso casa e
lavoro; lo aveva ribadito
il Gruppo consigliare di
minoranza Progetto Comune ma, ora, finalmente,
anche la Giunta Comunale
del sindaco Luisa Turci è
costretta ad ammetterlo.
Le centinaia di ordinanze
del presidente della Regione, Vasco Errani, non
fanno altro che rallentare
l’opera di ricostruzione di
case e fabbriche, con gravissimi danni economici
per tutta la comunità locale
e il perpetuarsi di uno stato
di grandissima sofferenza
per le centinaia di persone
ancora fuori casa o rimaste
senza lavoro dopo il crollo
dei capannoni artigianali
dove lavoravano.
Basta un dato per chiarire
la gravità della situazione:
dopo un anno e mezzo dal
terremoto, solo 86 fabbricati hanno ottenuto il riconoscimento della cosiddetta Cambiale Errani su un
totale di 1.600 fabbricati
danneggiati. E questo perché le norme burocratiche
imposte dalla Regione ai
cittadini prevedono che
ogni pratica presentata dal
terremotato debba essere
visionata e controllata dai
funzionari della Regione
e, se ritenuta corretta, è
sottoposta a un’istruttoria
formale che deciderà il
reale diritto al contributo
economico, la cui entità
sarà autorizzata attraverso
Le centinaia di ordinanze del presidente della Regione non fanno altro che rallentare
l’opera di ricostruzione di case e fabbriche, con gravissimi danni economici per tutta
la comunità e il perpetuarsi di uno stato di grandissima sofferenza per le centinaia di
persone ancora costrette fuori casa o rimaste senza lavoro dopo il crollo dei capannoni
La burocrazia ci ammazza
Novi di Modena
Confusione
e ritardi con
conseguente
disagio,
scoraggiamento,
mortificazione per i
cittadini che, oltre
a essere stati
gravemente e
seriamente
danneggiati dal
terremoto,
avvertono una sorta
di inaccettabile
beffa burocratica
ai loro danni.
la Cambiale Errani.
Ottenere questo riconoscimento non equivale tuttavia a ricevere il denaro.
La cambiale è una sorta
di pagherò e il contributo
verrà elargito una volta
che si saranno realmente
eseguiti i lavori che dovranno essere documentati
da fotografie, computo
metrico, calcoli strutturali,
autocertificazioni e altri
documenti.
Ed è solo dopo che il
Comune avrà rilasciato il
SAL (stato di avanzamento
dei lavori) e l’autorizza-
zione di pagamento alla
banca del terremotato, che
il contributo verrà rilasciato. Tutto questo eccesso di
burocrazia, carte bollate e
sordità di fronte ai problemi impellenti della gente,
ha portato a erogare sinora
appena 1 milione di euro
sui 4 milioni di lavori riconosciuti dalla Regione ma
non ancora approvati.
Le lamentele del Comune
alla Regione, che hanno
portato a incontri periodici
tra tecnici comunali e regionali, riguardano anche
le difficoltà a comprendere
dove e come applicare le
norme sul miglioramento
sismico, le contraddizioni
tra una norma e l’altra,
quando applicare il modello informatico Mude o
Sfinge, le risposte vaghe e
generiche spesso date dagli stessi funzionari della
Regione ai singoli interessati o ai loro tecnici progettisti. Tutto ciò non ha
fatto altro che aumentare
la confusione, accresciuta
dalla carenza di personale
qualificato nei Comuni
terremotati chiamati a un
primo esame delle pratiche
con conseguenti ritardi
nell’inoltro alla Regione
e la ristrettezza dei tempi
quando viene chiesto di
modificare, correggere o
integrare i progetti presentati.
Insomma, caos e ritardi
con conseguente disagio,
scoraggiamento, mortificazione per i cittadini
che, oltre a essere stati
gravemente e seriamente
danneggiati dal terremoto,
avvertono ora una sorta di
inaccettabile beffa burocratica ai loro danni.
Cesare Pradella
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La proprietà riparte con Corradini Srl e acquista alcune filiali ma non quella di
Carpi. Dichiarati 150 esuberi
Crisi Corradini Spa: Carpi destinata alla chiusura
P
roseguiranno anche a
novembre gli incontri,
così come richiesto dai
sindacati, sulla crisi aziendale Corradini spa che ha
dichiarato 150 esuberi. Nel
confronto di fine ottobre tra
le organizzazioni sindacali
e la Direzione del personale
della società, diversamente da
quanto era stato annunciato
nei mesi scorsi, “la proprietà - si legge nel comunicato
stampa di Cgil, Cisl e Uil
- ha deciso di avviare l’iter di
una procedura concorsuale
(concordato liquidatorio) al
termine della quale è contemplata la cessazione dell’attività
di Corradini Spa. Contemporaneamente è stata dichiarata
la volontà di Corradini Srl di rilevare parte delle attività oggi
svolte dalla omonima Spa.
In particolare Corradini Srl
rileverebbe in affitto di ramo
d’azienda e, successivamente,
acquisterebbe le filiali di Modena, Parma, Cento, Monghidoro, Bologna Arcoveggio,
Bologna via Larga, Reggio
Emilia, Cesena, Rimini. Sono
invece destinate alla chiusura
le filiali di Bazzano, Faenza,
Cattolica, Carpi, Sassuolo, Bologna San Lazzaro, Piacenza,
Pesaro, Bologna Monterunici,
Suzzara, Civitanova Marche;
per Faenza e Bazzano sono
in corso trattative per la
vendita a terzi. Tali operazioni
comporterebbero un esubero
occupazionale stimato attorno alle 150 unità”.
L’assessore D’Addese ha chiesto un incontro sulla
linea Modena - Mantova
“Troppi i disservizi, chiediamo
urgentemente risposte”
L
’assessore alla Mobilità e Trasporti del
Comune di Carpi, Carmelo Alberto
D’Addese (in foto) ha inviato nei
giorni scorsi a Trenitalia, Rete ferroviaria
italiana e Regione Emilia Romagna una
lettera per ribadire la situazione deficitaria
del servizio sulla linea Modena-Mantova,
sulla quale continuano a ripetersi disservizi
che provocano disagi agli utenti e agli studenti soprattutto. Nella lettera D’Addese
ribadisce le innumerevoli segnalazioni pervenute dagli utenti: la
soppressione, il 25 ottobre, di 11 treni nella fascia oraria dalle 6
alle 10. Il treno degli studenti con partenza da Carpi alle ore 7.25
(teoriche) è arrivato a Modena con: 15 minuti di ritardo il 22 ottobre; 8 minuti di ritardo il 23; 17 minuti di ritardo il 24 ottobre; è
stato soppresso il 25 e ha riportato 20 minuti di ritardo il 28 ottobre. “Chiediamo urgentemente risposte – scrive D’Addese - e un
nuovo incontro, con la partecipazione di tutte le parti interessate
alla gestione e al miglioramento della linea ferroviaria in oggetto,
compresi i rappresentanti dell’utenza e delle amministrazioni per
verificare lo stato delle cose e trovare soluzione a questi imbarazzanti disservizi”.
Segnalato in città
quest’insetto dall’alto
potenziale infestante
Attenzione
alla cimice
F
rutta, verdura e piante ornamentali potrebbero essere insidiate da un nuovo
nemico. Marmorizzata nei toni
del grigio e del marrone, lunga da 12 a 17 millimetri, arriva
dall’Asia orientale e si chiama
Halyomorpha halys: stiamo
parlando di una cimice che è
stata segnalata nelle aree di
pianura delle province di Modena e Bologna. Quest’insetto
è motivo di preoccupazione per
le conseguenze che potrebbe
avere una sua diffusione incontrollata, visto il suo alto
potenziale infestante. Il Settore Ambiente del Comune
di Carpi chiede ai cittadini di
far pervenire eventuali segnalazioni di cimici ‘sospette’.
Le linee guida dettate dal Ministero dell’Istruzione dopo la Riforma Gelmini impongono una revisione dei contenuti e del
modo di fare scuola. Un istituto superiore complesso come il tecnico industriale Leonardo da Vinci di Carpi ha raccolto
la sfida e ha scelto la strada della concretezza, con l’obiettivo di capire i grandi snodi della Riforma e poterli così
applicare giorno dopo giorno
Una scuola che guarda al futuro
I numeri del Da Vinci
I
l Da Vinci - che conta 785 studenti, il 15% dei quali stranieri registra una crescita costante negli ultimi anni: circa cinquanta
gli iscritti in più rispetto al precedente anno scolastico. L’unica
nota dolente è rappresentata dal basso numero di ragazze:
soltanto 46. “Un vero peccato - chiosa Simona Montorsi perchè il mondo dell’industria richiede tecnici donna in gamba, in
quanto capaci di coniugare competenze e conoscenze a qualità
tipicamente femminili quali ordine, rigore e capacità di problem
solving. La ragazze hanno una marcia in più e vorremmo capissero che il Da Vinci è adatto anche a loro”.
L
e linee guida dettate dal
Ministero dell’Istruzione dopo la Riforma
Gelmini impongono una
revisione dei contenuti e
del modo di fare scuola. Un
istituto superiore complesso
come il tecnico industriale
Leonardo da Vinci di Carpi
ha raccolto la sfida e ha scelto
la strada della concretezza,
con l’obiettivo di capire i
grandi snodi della Riforma e
poterli così applicare giorno dopo giorno. Tra i punti
focali della riforma vi è sicuramente il tema dell’orientamento: “come tutti gli altri
istituti superiori carpigiani
- ci spiega Simona Montorsi, collaboratrice, insieme
Da sinistra Montorsi,
Mirotti e Cattani
I corsi del Vinci
- Informatica e Telecomunicazioni con articolazione Informatica;
- Elettronica ed Elettrotecnica con articolazione Automazione;
- Meccanica, Meccatronica ed energia con articolazione Meccanica, Meccatronica;
- Chimica e Biotecnologie Ambientali con articolazione Biotecnologie Ambientali.
ad Angela Mirotti, della
dirigente Gloria Cattani abbiamo risposto all’invito
lanciato dall’assessore alle
Politiche Scolastiche, Maria
Cleofe Filippi, di incontrare
i docenti di terza media del
territorio. L’obiettivo è quello di spiegare ai collegi docenti come il nostro istituto
sia mutato dopo la Riforma.
Un passaggio fondamentale
affinché i ragazzi possano
poi scegliere che percorso
scolastico intraprendere
in modo consapevole e
informato”. Favorire la
comunicazione tra il mondo
della scuola media inferiore
e superiore è una sfida che
gli insegnanti hanno deciso
di accettare per il bene dei
ragazzi e della loro formazione: “sono infatti già attivi
dei gruppi monodisciplinari
(italiano, matematica, dise-
gno e inglese) di lavoro tra
docenti delle medie e delle
superiori per cercare di creare una sorta di progettazione
didattica verticale”. Nell’aria
vi è anche un’altra proposta
dai toni decisamente inno-
vativi e originali affinché
la scuola esca dalle aule e
incontri la gente: “al vaglio
vi è l’idea di organizzare un
Salone dell’orientamento
presso il centro commerciale
GrandEmilia. Una giornata durante la quale tutti gli
istituti della Provincia di Modena presentano la propria
offerta formativa”, prosegue
Montorsi. Da tempo l’Itis
da Vinci è considerato un
vero e proprio promotore dell’economia, poiché
A breve l’inaugurazione del
nuovo Laboratorio di Chimica
D
opo il sisma dello scorso anno, al Da Vinci sono state
fatte importanti opere di recupero della struttura, in
particolare nei laboratori, per garantire la massima
sicurezza di studenti, docenti e personale scolastico. Oltre ad
aver rinnovato le strumentazioni del Laboratorio di Fisica, ad
aver sistemato il Laboratorio di Automazione e rinnovato
l’intero parco macchine (6 Plc, una stampante a laser, 2 sistemi
robotizzati per l’automazione industriale e 14 pc impiegati per
Sistemi, Disegno e Automazioni), in arrivo c’è una grande novità. E’ infatti attesa, a breve, l’inaugurazione del nuovissimo
Laboratorio di Chimica.
capace di formare tecnici
preparati di cui il territorio
- e non solo - necessita. Un
rapporto, quello tra scuola e
lavoro, che deve diventare
ancor più stretto, affinché i
diplomati siano sempre più
rispondenti ai bisogni e alle
richieste del mercato. “La
didattica per competenze va
proprio in questa direzione.
Occorre modificare il modo
di fare scuola: i ragazzi
devono sentire una maggiore
interazione tra le diverse
Per cambiare
occorre
mettersi in
gioco ancor di più e
ora è la stessa scuola
che accetta di essere
valutata:“per capire
in cosa migliorare,
come recepisce il
nostro lavoro
l’utenza e giungere
infine a un’equità
degli esiti, abbiamo
preparato un
questionario on
line al quale gli ex
studenti possono
rispondere”.
discipline. Sin dal primo
biennio si deve lavorare per
progetti, percorsi comuni.
Stiamo già facendo incontri e
riunioni per identificare, pur
senza snaturare l’anima delle
materie, direzioni e obiettivi
condivisi”. Ma per cambiare
davvero occorre mettersi in
gioco ancor di più e ora è la
stessa scuola che accetta di
essere valutata: “per capire
in cosa migliorare, come
recepisce il nostro lavoro
l’utenza e giungere infine a
un’equità degli esiti, abbiamo preparato un questionario
on line al quale gli ex studenti possono rispondere”.
Il prossimo anno all’Itis si
concluderà il primo ciclo
scolastico completo che attua
la Riforma.
Jessica Bianchi
08.11.2013 n° 40
6
Dopo anni di bilanci deficitari e quasi 30 milioni di mutui pendenti con le banche, il Comune di Correggio è stato costretto
a vendere la società pubblica EnCor, acquisita nel mese di agosto, da Amtrade Italia srl, afferente all’omonima holding
svizzera. Un garbuglio sul quale i cittadini chiedono risposte e chiarezza
Quel pasticciaccio brutto di EnCor
Q
ualcosa non torna a
Correggio. Nella
nostra virtuosa
vicina di casa infatti, “il
dovere di essere visionari”,
come ha commentato il
sindaco Marzio Iotti ha,
evidentemente, fatto fare
all’Amministrazione il passo
più lungo della gamba.
Risultato? La società EnCor, interamente posseduta
dal Comune di Correggio, e
nata nel 2007 per “la voglia
di fare qualcosa - si difende
il primo cittadino sul periodico comunale, Correggio
Parliamone - su quanto
previsto dal Protocollo di
Kyoto, la quale prevedeva la
realizzazione di una rete di
teleriscaldamento alimentata
da piccole centrali a cogenerazione”, è finita gambe
all’aria. Un capitombolo
esemplare: dopo anni di
bilanci deficitari e quasi 30
milioni di mutui pendenti
con le banche, il Comune è
stato costretto a vendere la
società, acquisita nel mese di
agosto, da Amtrade Italia
srl, afferente all’omonima
holding svizzera. Amtrade,
unico acquirente, nonché
solo soggetto partecipante
alla gara bandita dal Comune, si è così aggiudicata
l’intera azienda correggese,
comprensiva della centrale
per la produzione di energia
e calore da fonti rinnovabili
Eva, dell’area dell’isola
ecologica, degli immobili,
dei terreni, delle attrezzature
e degli impianti, offrendo
mille euro in più rispetto alla
base di gara di 201mila euro,
sostanzialmente acquistando
- con un’aggiunta di soli
2mila euro - il capitale
sociale di EnCor interamente
in mano al Comune di
Correggio e ammontante a
200mila euro. “Sono orgoglioso di questa vendita: i
nuovi proprietari - assicura
Iotti - hanno acquisito onori
e oneri, patrimonio e debiti”. nenti di Via la Nebbia, “si
Così come “tutti gli assets e
aderisce alla richiesta di
tutti i finanziamenti a essi
Amtrade di rivedere la
collegati, cioè i 28 milioni di classificazione urbanistica
euro investiti in EnCor dalle delle aree comunali e,
banche sulla base del
successivamente, in proprieprogramma industriale”.
tà o in diritto di superficie a
Malgrado le rassicurazioni
EnCor”. Lecita o no, la
però, l’happy end pare
condotta del Comune pare
ancora lontano e i dubbi
alquanto dubbia: “la delibera
sollevati dal Comitato
ha anche sancito l’acquisto
Cittadini Correggio Via la
da parte del Comune del 2°
Nebbia (nato per fare luce
lotto della scuola elementare
sulla intricata vicenda. Per
S. Francesco (di proprietà di
info www.vialanebbia.it)
EnCor che lo aveva realizzasono a dir poco leciti:
to) attraverso la cessione di
“tecnicamente Amtrade
terreni per un valore di
incamera anche i debiti
198.410 euro più iva e un
contratti da EnCor, ma le
conguaglio in denaro di
garanzie di solvibilità presso 656.590 più iva”. Terreni e
gli istituti di credito erano
soldi che di fatto sono ora di
state offerte dal Comune di
Amtrade Italia. Così come
Correggio (ndr tramite
suscita imbarazzanti interrolettere di patronage). Ora
gativi che sia stato deciso
come si comporteranno le
con quella stessa delibera la
banche di
“cessione da
“Tecnicamente parte
fronte a un
Amtrade
partner
dell’ente
incamera
privato?”. E,
pubblico del
anche i debiti contratti 51 percento
ancora,
da EnCor, ma le
quando “il
della ditta
salvatore”
garanzie di
Soer srl
Amtrade
(nata in
solvibilità presso le
batterà cassa banche sono state
risposta alle
in Comune
offerte dal Comune di modifiche
chiedendo
normative
Correggio. Ora come
qualcosa in
che hanno
si comporteranno gli
più per
imposto alle
istituti di credito di
rinforzare il
società
fronte a un partner
proprio piano
strumentali
privato?”.
industriale e
dei Comuni,
offrire maggiori garanzie di
come EnCor, di non svolgere
rientro alle banche per
servizi in favore di terzi) a
risanare il debito, cosa farà
EnCor che già deteneva la
l’Amministrazione? Gli
quota di minoranza, per un
spianerà il terreno o gli
corrispettivo di 10mila euro,
metterà il bastone tra le
corrispondente al capitale
ruote? Salvaguarderà i
sociale versato dal Comune
propri cittadini e il proprio
al momento della costituzioterritorio o strizzerà l’occhio ne della società”. Perchè il
a chi le ha salvato la pelle?
Comune ha venduto a EnCor
Quel che è certo è che il 26
la sua quota al 51% di Soer
giugno scorso, quindi prima ad appena un euro, quando
di formalizzare la vendita di qualche giorno prima l’altro
EnCor, il Consiglio Comusocio, Ecologia Soluzione
nale correggese ha approva- Ambiente, per il 49% aveva
to una delibera con la quale, incassato la bellezza di 1
fra l’altro, spiegano i compo- milione e 400mila euro? In-
somma la nebbia che ha
gia elettrica viene venduta al
accompagnato i primi sei
Gestore dei Servizi Energetimesi di vita
ci e immessa
Quando
di EnCor non
nella rete,
Amtrade
accenna a
quella
batterà cassa in termica viene
diradarsi, al
Comune chiedendo
contrario,
convogliata
qualcosa
in
più
per
denuncia il
tramite
rinforzare il proprio
Comitato,
l’impianto di
“continua ad piano industriale e
teleriscaldaavvolgerne le offrire maggiori
mento a
prospettive, a garanzie di rientro alle grandi utenze
cominciare
banche per risanare il pubbliche
dalle reali
(dallo stadio
debito, cosa farà
intenzioni del l’ente pubblico? Gli
alla piscina al
nuovo
circolo
spianerà il terreno o
proprietario, gli metterà il bastone tennis) e ai
aldilà delle
privati che ne
tra le ruote?
assicurazioni
faranno
Salvaguarderà
di proseguire
richiesta”.
cittadini e territorio o Per far ciò
il progetto
originario di strizzerà l’occhio a chi Amtrade si
gli ha salvato la pelle? avvarrà di
cui si fa
portavoce il
“motori a
sindaco”. Oltre ai numerosi
olio vegetale e impianti a
“vuoti documentali”, e al
gassificazione di pellet”. Per
fatto che la società di profar ciò la società prevede
prietà del Comune e, quindi, investimenti per 67 milioni
un bene pubblico, “fino a
di euro si legge nel sito del
pochi mesi fa non avesse
Comune di Correggio, così
nemmeno un revisore dei
suddivisi: “28 milioni per
conti”, (e, lo ricordiamo, il
azzerare i finanziamenti di
cui amministratore unico,
EnCor con le banche; 31
nonché direttore generale del milioni in investimenti per
Comune da vent’anni,
nuovi impianti di cogeneraLuciano Pellegrini, si è
zione; 6 milioni per la
dimesso il 28 agosto) il
realizzazione della rete di
comitato Via la Nebbia avan- teleriscaldamento e, infine, 2
za un altro nodo cruciale:
milioni per la realizzazione
“secondo la Camera di
di un impianto di pellettizzaCommercio di Bergamo,
zione”. Non pago delle
presso la quale è iscritta
risposte ottenute sinora, il
Amtrade Italia srl, la società Comitato Via la Nebbia ha
è stata costituita il 7 dicemlanciato una petizione per
bre 2012 con un capitale di
fare chiarezza sul pasticciac10mila euro e, all’inizio del
cio EnCor, affinché venga
2013, risultava ancora
rendicontato puntualmente il
inattiva”. E dire che il
valore che il Comune ha
sindaco l’ha invece definita, perso in questa operazione
“un qualificato operatore del (“già ora è sicura una perdita
settore”. Ma qual è esattaper la comunità correggese
mente il nuovo piano
di almeno 5 milioni di euro,
industriale? “L’obiettivo cioè il valore di terreni e beni
spiega Iotti - è la realizzaconferiti a EnCor dal Comuzione di microcentrali di
ne e ora divenuti proprietà di
cogenerazione, cioè in grado una ditta privata. Mentre si
di produrre sia energia
fanno tagli dolorosi ai servizi
elettrica che calore. L’enercomunali e si aumenta
l’IMU, quei 5 milioni
potevano essere meglio
impiegati”, afferma il
comitato di cittadini), sia
resa pubblica l’attuale
situazione del rapporto con
le banche che hanno concesso prestiti a EnCor (“un fatto
inaudito in grado di mandare
sul lastrico la nostra città”) e
si faccia luce sul piano
industriale presentato da
Amtrade, requisito fondamentale per poter acquistare
EnCor. Intanto alla lotta di
Via La Nebbia se ne è
aggiunta anche un’altra di
stampo ambientalista. Ma
questa è un’altra storia e ve
la racconteremo sul prossimo numero di Tempo. Su
una cosa sono però tutti
d’accordo: EnCor è uno
scomodo scheletro nell’armadio per il Comune di
Correggio. “Sono stati
commessi degli errori - ha
ammesso Marzio Iotti - ma
la valutazione delle condotte
che li hanno generati, deve
tenere conto dei dati di
partenza, non di quelli di
arrivo”. E, ancora, ha
dichiarato: “vanno distinti
gli errori di indirizzo politico
da quelli gestionali e tecnici
di chi ha condotto l’azienda”. Ma come: EnCor non
era in mano pubblica al
100%? O siam forse di
fronte all’ennesima dimostrazione di come, quando
controllato e controllore
coincidono, l’epilogo non
sia mai positivo? A brillare
in questo mare magnum
restano però le parole del
primo cittadino: “Piuttosto
che nell’immobilità, credo
fermamente nell’intraprendenza... Sono convinto che
se mai nessuno provasse a
buttare la palla in avanti e a
saltare l’uomo, non solo non
si vincerebbe nessuna
partita, ma le partite sarebbero inguardabili”.
Jessica Bianchi
08.11.2013 n°40
7
Lorenzo Rossetto ha vent’anni, è un cuoco ed è in partenza per un’avventura straordinaria dall’altra parte del mondo.
Destinazione: Cina!
“Mi sento come Renato Pozzetto
nel Ragazzo di campagna”
L
orenzo Rossetto ha
vent’anni, è un cuoco
ed è in partenza per
un’avventura straordinaria
dall’altra parte del mondo.
Destinazione: Cina! “Non
ho vincoli e non ho nulla da
perdere - ci racconta - quindi sono entusiasta ed emozionato all’idea di partire.
Non mi aspetto tutto rose e
fiori ma nutro tante aspettative”. Il carpigiano, con in
tasca una qualifica conseguita all’Istituto Alberghiero Nazareno, da due
anni a questa parte lavora
a San Marino, nella pasticceria di Roberto Losi. Poi
il destino gli ha regalato
un’occasione più unica che
rara. “Quasi per caso mi
sono imbattuto in un post
sulla pagina Facebook del
Nazareno nel quale si cercavano giovani disposti ad
andare a lavorare in Cina,
nella provincia del Guangdong. Alcuni imprenditori
cinesi infatti hanno lanciato
due catene di ristoranti
italiani, una di alta fascia e
una dal sapore più nazional
popolare. Naturalmente per
Lorenzo Rossetto
portare in Oriente tutta la
bontà e la qualità dell’enogastronomia del Belpaese
stanno cercando cuochi
italiani e io non me lo sono
fatto ripetere due volte. Ho
spedito il mio curriculum a
metà ottobre e il 20 novembre partirò alla volta della
Cina”. Per almeno un anno,
la pasticceria dovrà quindi
rinunciare all’aiuto di Lorenzo, così come La Patria
dove è nato il suo amore per
la Pesistica: “inizialmente
mi metteranno alla prova
affiancandomi a un cuoco
cinese che, fortunatamente
parla inglese, dopodiché
vedremo... L’unica cosa
che so è che mi aspetterà
probabilmente un menù di
pesce, spero però di potermi
dilettare anche con i dessert”, sorride Lorenzo. Il
cuoco made in Carpi infatti,
pur definendosi “onnivoro
fino alla morte” e amante di
“tutto il cibo” ha una predilezione per i dolci. Piatto
forte? “La torta di yogurt e
mascarpone: un must per
me, nonché il dolce preferito dai miei amici”.
Al termine del primo anno
di lavoro, Lorenzo - che ha
vitto, alloggio e viaggio pagati - avrà diritto a due settimane di vacanza e se i nuovi
titolari saranno soddisfatti il
suo contratto potrebbe essere rinnovato. “Alcuni amici
cinesi mi han già detto che
sono un privilegiato: un
giorno libero a settimana e
15 giorni di vacanza l’anno
non sono certo la regola per
i lavoratori cinesi, abituati
a ben altri ritmi”. Insomma
un’occasione straordinaria
per confrontarsi con un’altra cultura e con piatti e
tradizioni diverse: “anche se
in Oriente porterò la cucina
italiana di certo scoprirò
l’anima di quella cinese,
alla faccia della cucina
cantonese piena di glutammato che mangiamo qui”.
E tra piatti alla piastra e al
vapore, Lorenzo rimpiangerà i fornelli di casa? “Naturalmente ma, allo stesso
tempo, sono impaziente di
partire. La mia famiglia mi
sostiene, soprattutto mio padre e mio fratello. Mia madre stringe i denti e anche se
soffre so che è felice per me.
Questa è un’occasione da
non farsi scappare assolutamente”. La città del Guangdong dove Lorenzo vivrà ha
circa 3 milioni di abitanti:
“pensa che i miei titolari me
l’hanno descritta come una
cittadina... ma io, abituato
alla provincia, mi sento
come Renato Pozzetto ne il
Ragazzo di campagna”, ride
il ventenne carpigiano.
Jessica Bianchi
Il graffio
La Iena
Il vescovo Cavina ha annullato all’ultimo
momento la cerimonia di benedizione di
cacciatori e cani organizzata da Federcaccia
ed Enalcaccia di Carpi. Cavina avrebbe
ricevuto pressioni affinché non si svolgesse:
“non createmi ulteriori problemi ne abbiamo
già abbastanza in Diocesi”, si sarebbe
giustificato. La decisione ha procurato vari
mal di pancia soprattutto tra i cacciatori
credenti. Ma come: fede e caccia non
possono andare a braccetto?
08.11.2013 n° 40
8
I
l 29 ottobre scorso, personale
della Polizia di Stato e della Polizia Municipale ha effettuato
un controllo, ognuno per le rispettive competenze, presso il Campo
Nomadi di via Nuova Ponente. Gli
uomini del Commissariato di Polizia
hanno focalizzato l’attenzione
sulle persone, con riferimento alla
normativa sull’immigrazione e sui
veicoli presenti nel campo per verificare l’eventuale presenza di persone
o veicoli da ricercare. La Polizia
Municipale si è invece concentrata
sulla verifica del rispetto delle disposizioni comunali che regolamentano
la presenza nelle piazzole di sosta,
Notificato, il 29 ottobre scorso, ai nomadi residenti in via Nuova Ponente, il provvedimento di
sgombero emesso dal sindaco
Controllo al Campo Nomadi
delle normative igienico-sanitarie
e di quelle che disciplinano i rifiuti
speciali. Verificata la regolarità delle
presenze nelle piazzole assegnate
dagli uffici comunali, la Municipale ha proceduto alla notifica del
provvedimento di allontanamento
dal campo, firmato dal sindaco di
Carpi, ai nomadi non residenti o
non autorizzati a sostare nell’area.
Ai nomadi residenti, invece, è
stato notificato il provvedimento
Il 4 novembre si è formalmente costituito il Comitato per Cortile. Un gruppo di persone che, in
modo permanente, si pone l’obiettivo di vigilare sulla frazione, per tutelare l’interesse dei
propri concittadini e porsi quale interlocutore strutturato di fronte alle istituzioni
I cortilesi irrompono
in Consiglio Comunale
L
unedì 4 novembre si è formalmente costituito il Comitato
per Cortile. Un gruppo di
persone che, in modo permanente,
si pone l’obiettivo di vigilare sulla
frazione, per tutelare l’interesse dei
propri concittadini e porsi quale interlocutore strutturato di fronte alle
istituzioni. “Il nostro scopo - spiega
il portavoce del comitato, Vanel Salati - è quello di portare le istanze, i
bisogni e le proposte della frazione
alle istituzioni locali”. Ora al centro
dell’azione del comitato e del suo
direttivo vi è il paventato trasferimento dei nomadi a Cortile, in via
Fuochi e nella ex scuola frazionale. “Ci teniamo a ribadire che non è
nostra intenzione prestare il fianco
a derive razziste. Le nostre preoccupazioni sono di ben altro genere
e continueremo a invitare il sindaco
Enrico Campedelli a modificare
l’ordinanza di sgombero del campo di via Nuova Ponente, affinché
si possano trovare delle soluzioni
alternative condivise e partecipate
dalla cittadinanza”, prosegue Salati.
Intanto giovedì 7 novembre, il Comitato, guidato dal presidente Stefano
Facciolo, titolare dei Laghi Anna,
si è presentato a Palazzo Scacchetti,
durante il Consiglio Comunale per
perorare la propria causa. “Il nostro
obiettivo è da un lato sensibilizzare la
comunità carpigiana sull’importanza
di superare il Campo Nomadi, far
conoscere le problematiche legate
a tale trasferimento e quelle della
frazione e, al contempo, - aggiunge il presidente Facciolo - invitare i
nostri amministratori a trovare una
soluzione che tenga conto del rispetto
e delle esigenze dei sinti e della co-
munità carpigiana. Ciascuno di noi
è convinto che l’area di via Nuova
Ponente debba essere superata ma il
trasferimento delle famiglie nomadi a Cortile, come in altre frazioni,
rappresenta nuovamente una forma
di isolamento e ghettizzazione inaccettabili e non risolve il problema alla
radice”. Il campo di Carpi versa in
condizioni igienico-sanitarie a dir
poco spaventose e questa è un’altra
fonte di preoccupazione per i cortilesi: “siamo giunti a uno stato emergenziale di carattere sanitario a causa
della latitanza del controllore che,
malgrado la perenne erogazione di
fondi, ha omesso di verificare l’effettivo rispetto delle regole”, spiega il
direttivo del comitato. A Cortile, così
come in nessun’altra frazione del
comprensorio comunale “possono
essere collocati i sinti sgomberati.
’ perlomeno da
trent’anni che la
Giunta Comunale di
Carpi cerca di risolvere,
senza riuscirvi, il problema
del Campo Nomadi di via
Nuova Ponente.
Ci hanno provato i sindaci che si sono succeduti.
Prima Bergianti, poi Malavasi e ora Campedelli.
Risultato? Zero. Il Campo
Nomadi ha continuato
imperterrito a far bella mostra di
sè - si fa per dire - in via Nuova
Ponente, in una zona divenuta col
tempo strategica sia per la vicinanza al centro commerciale Borgogioioso, al cinema, ai ristoranti, ai bar e alle concessionarie di
auto, che per quanti, provenendo
dal casello autostradale e diretti
in città, sono costretti a passare
davanti alla bruttura rappresentata da decine di roulotte collocate
alla rinfusa nell’area, tra degrado
e sporcizia, panni stesi e rifiuti
sparsi. A completare l’immagine
poco edificante dell’area, il rudere di una vecchia casa di campa-
gna che vi sorge accanto. Tutte
le amministrazioni che si sono
susseguite hanno sempre posto nei
loro programmi elettorali (Pci,
poi Pds, Ds e ora Pd) lo spostamento del campo. Risultato?
Nulla di fatto. Sindaci e assessori
non sono mai stati in grado di
trovare e proporre una soluzione
accettabile al problema considerata la contrarietà dei residenti ad
accogliere nelle vicinanze gli insediamenti ipotizzati. E i sindaci
non se la sono sentita di mettersi
contro i cittadini insorti, molti dei
quali elettori diessini.
E così, di anno in anno, si è giunti
alla fine del 2013 con la
decisione della Giunta
Campedelli di suddividere i 72 nomadi in tre
aree distinte, una in via
dei Fuochi, l’altra nella
ex scuola di Cortile e,
infine, presso la casa di
ospitalità ex Carretti a
Carpi. Temporaneamente
come ‘temporanea’ era
stata definita da Bergianti l’area di via Nuova
Ponente. Che sia la volta buona?
Facciamo fatica a crederlo stante
la vivace reazione negativa dei
cortilesi nel corso dell’assemblea
dello scorso 25 ottobre, reazione
che è partita dalla constatazione che la frazione non era stata
interpellata preventivamente sulla
decisione della Giunta e che si
è conclusa con la nomina di un
Comitato permanente di protesta
che vigilerà sulle prossime mosse
del Comune. Una telenovela
insomma che pare destinata a
proseguire chissà per quante altre
puntate.
Cesare Pradella
Venerdì 8 novembre, alle
21, presso la Parrocchia di
Quartirolo
Vanel
Salati
L’evoluzione
delle rivoluzioni
del Mediterraneo
V
Se così fosse - continuano - non troverebbe alcun accoglimento la tesi
avanzata dall’assessore alle Politiche
Sociali, Alberto Bellelli, secondo la
quale è necessario promuovere la
scolarizzazione dei bambini e dare
un’adeguata assistenza sociale ad
anziani e bisognosi. La delocalizzazione in un’area periferica infatti,
renderebbe ancor più complesso e
oneroso il raggiungimento di questi
importanti obiettivi”.
Jessica Bianchi
enerdì 8 novembre, alle
21, presso la Sala riunioni
della Parrocchia di Quartirolo, Porta Aperta Carpi e Centro
Missionario Diocesano promuovono una conferenza dal tema: Il
mondo arabo musulmano oltre
lo specchio - L’evoluzione delle
rivoluzioni del Mediterraneo. Relatore Francesca Biancani, professoressa di Storia e Istituzioni del Medio
Oriente all’Università di Bologna.
L’incontro pubblico mira ad approfondire le tematiche antropologiche e
sociali legate alle rivoluzioni del 2011
e fornire strumenti culturali atti ad
aumentare la comprensione dell’alterità in modo da potenziare l’efficacia
degli interventi di mediazione. Nel
corso dell’incontro verrà tratteggiato un excursus storico dei fatti che
hanno portato alla situazione attuale,
sottolineando la creazione e l’evoluzione di quei processi di democratizzazione e di emancipazione formatisi
come conseguenza alle rivoluzioni.
Verrà inoltre affrontato l’interessante
tema della diversità del concetto di
famiglia, sia nell’ambito del diritto,
sia dal punto di vista antropologico.
L’avvocato risponde...
superamento del Campo Nomadi - che sia la volta buona?
Una telenovela lunga
trent’anni...
E
di sgombero emesso dal sindaco il
12 ottobre scorso, in base al quale
dovranno lasciare l’area entro il 31
dicembre. Il controllo, iniziato alle 6
del mattino e proseguito per tutta
la mattina, ha portato all’identificazione di 71 persone, di cui una di
nazionalità indiana e al controllo di
28 veicoli. Nonostante le pessime
condizioni igienico-sanitarie già
riscontrate in sede di accertamento
da parte dell’Ausl con scarichi di
liquami a cielo aperto, gli abitanti
del campo non hanno messo in
opera alcuna misura riparatoria
che potesse garantire loro standard
minimi di vivibilità.
di Laura Vincenzi - [email protected]
Legittima la
sospensione di
riscaldamento ed
elettricità per il
ritardato
pagamento
delle bollette
C
on la Legge 220/2012 è stato
stabilito che ogni condomino per
le spese effettuate dopo il 18 giugno 2013 è garante, seppur in via sussidiaria,
delle quote dovute dai condomini morosi. Ciò
significa che i terzi creditori, dopo aver esperito con esito negativo l’esecuzione forzata nei confronti dei condomini che non hanno pagato le loro bollette,
possono pretendere il pagamento delle somme a loro dovute dai morosi dagli
altri condomini che sono in regola con il versamento delle quote condominiali. Tuttavia tale legge, considerata anche la difficoltà pratica di azionare
tale garanzia, ha previsto che l’assemblea, quando decide di dar corso a
opere di manutenzione straordinaria e alle innovazioni, deve costituire in via
obbligatoria un fondo di importo pari all’ammontare dei lavori. Il fondo tutela
i condomini adempienti dalla suddetta responsabilità per le quote rimaste
impagate da parte dei morosi. Ma cosa succede nel caso in cui l’amministratore non riesca a pagare a causa di alcuni condomini morosi le bollette che
riguardano i consumi degli impianti comuni, ovvero la fornitura dell’energia
elettrica, dell’acqua o del gas al condominio? I fornitori sono legittimati a
sospendere l’erogazione di riscaldamento, acqua ed elettricità? La risposta
è sì. I fornitori in questo caso non commettono una violazione del principio
di parziarietà dei debiti dei condomini verso i terzi creditori sopra enunciato.
I contratti di utenza elettrica, idrica e di distribuzione del gas sono contratti
di somministrazione, imputabili al condominio e non a ciascuno dei singoli
condomini frazionatamene. L’art. 1565 c.c. sancisce la facoltà del fornitore di
sospendere il servizio per il ritardato pagamento delle bollette. La sospensione
delle forniture per i servizi condominiali comuni è dunque la legittima reazione all’inadempimento dell’unico utente il condominio. Né i singoli condomini
possono di conseguenza opporre all’amministratore che il pagamento di
questi servizi sia frazionato fra i medesimi condomini.
08.11.2013 n°40
9
Silvia Zanellati e Giorgio Frignani fanno parte dell’Associazione Italiana sulla Sindrome di Wolf-Hirschhorn.
“L’obiettivo è anche quello di aiutare i ragazzi con Whs a migliorare la propria autostima e a rendersi autonomi dal
punto di vista decisionale”. Quanto al piano scientifico, l’associazione destina una larga fetta dei fondi raccolti alla
ricerca genetica
Se ci diamo una mano, cresce la speranza
S
ilvia Zanellati e
Giorgio Frignani
sono genitori ‘eccezionali’: hanno scoperto di
essere entrambi portatori
sani della sindrome di WolfHirschhorn (Whs). Lo hanno
saputo dopo che alla figlia
Sara, oggi trentenne, fu diagnosticata la malattia, così
scarsamente sconosciuta e, a
oggi, impossibile da curare.
A maggior ragione sono eccezionali perchè lottano ogni
giorno per offrire la miglior
qualità di vita possibile a
Sara e a tutti coloro che in
Italia sono affetti da questa
rara malattia.
Il calvario è iniziato alla
nascita quando i medici, al
momento del parto si sono
accorti che qualcosa non
andava: “più Sara cresceva
- ricordano Silvia e Giorgio più la sua disabilità diventava evidente. Un medico una
volta mi disse che sarebbe
diventata un vegetale ma
non ci siamo mai arresi. Dovevamo capire cosa avesse
nostra figlia”. Iniziano le
peregrinazioni e i consulti
presso gli specialisti fino a
affetti da Whs. “L’obiettivo
- ci spiegano - è anche quello
di aiutare i ragazzi malati a
migliorare la propria autostima e a rendersi autonomi dal
punto di vista decisionale”.
A questo proposito, uno dei
progetti più cari all’associazione, è quello relativo alle
vacanze (progetto finanziato
in parte con il 5x1000 e
in parte con la vendita dei
calendari) che i ragazzi con
Whs hanno la possibilità
di trascorrere lontano dalla
famiglia nel mese di luglio
per una settimana con al
loro fianco un operatore che
li segue 24 ore su 24 . Ai
Giorgio, Silvia e Sara Frignani
quando, a Reggio Emilia, al
centro di genetica, il dottor
Croci parla a Silvia e Giorgio
della sindrome malformativa
Whs. Sara ha otto anni.
I tratti comuni a tutti i malati sono proprio lo scarso
accrescimento sia nella
fase di gravidanza che in
quella post-natale, il ritardo
di acquisizione nelle prime
tappe di sviluppo del bam-
bino e il successivo ritardo
intellettivo. Le persone
affette da Whs in base al
tipo di delezione al braccio
corto del quarto cromosoma
(causa della sindrome ma
ancora in fase di studio) possono soffrire vere e proprie
malformazioni a carico del
sistema nervoso centrale, di
occhi, palato, cuore, apparato scheletrico... “Nonostante
ciò - spiega Giorgio - avere
la Whs non significa non poter raggiungere l’età adulta”.
Per offrire un supporto alle
famiglie e aiutare la ricerca
contro la malattia, Silvia
e Giorgio nel 2002 hanno
conosciuto AISiWH (Associazione Italiana sulla Sindrome di Wolf-Hirschhorn)
fondata nel 1998 da un
gruppo di genitori con figli
Le persone
affette da Whs
in base al tipo
di delezione al
braccio corto del
quarto cromosoma
possono soffrire
vere e proprie
malformazioni a
carico del sistema
nervoso centrale,
di occhi, palato,
cuore, apparato
scheletrico...
familiari viene così offerto
un momento di stacco, ma
soprattutto la possibilità di
capire che per quanto siano
affetti da una malattia rara,
i loro cari possono sempre
‘farcela da soli’. Quanto al
piano scientifico, AISiWH
destina una larga fetta dei
fondi raccolti alla ricerca
genetica. Per una maggiore
trasparenza possibile, tutti
i costi sostenuti dall’associazione sono riassunti nel
bilancio di missione pubblicato sul sito ufficiale. Dare il
proprio contributo è semplice: basta informarsi attraverso il sito www.aisiwh.it/
oppure contattare Giorgio
Frignani (347.6966626
- [email protected]) che
è segretario dell’AISiWH e
referente provinciale a Modena per la raccolta fondi.
“Presto sarà acquistabile anticipa Giorgio - anche il
calendario dell’AISiWH per
contribuire al finanziamento
delle attività dell’associazione. Il nostro motto è Se ci
diamo una mano, cresce la
speranza”.
Sara Gelli
08.11.2013 n° 40
10
“
Nel giro di un paio di
giorni un PM può, se
decide che sia rilevante ai fini delle proprie
indagini, venire a sapere
tutto delle nostre vite. Ed è
proprio per il potere che i
magistrati inquirenti hanno,
che per fare questo mestiere
si richiedono, oltre a una
grande passione, anche maturità ed equilibrio”. E’ con
queste parole, pronunciate
lo scorso 30 ottobre davanti
al pubblico dell’Auditorium Loria di Carpi, che il
giornalista de Il Sole 24 Ore
e direttore di Radio 24, Lionello Mancini, ha spiegato
il cuore del suo L’onere della toga, il libro che restituisce, attraverso il racconto
di cinque diverse indagini,
uno spaccato della vita e
del lavoro di altrettanti
pubblici ministeri. Cinque
di quei 2.000 che, su un
totale di 9.000 magistrati,
operano attualmente nel
nostro Paese. Il cronista ha
dialogato con il procuratore
aggiunto di Modena, Lucia
Musti – una delle storie del
suo libro – in occasione del
primo incontro della quarta
edizione di Ne vale la pena,
la rassegna di appuntamenti condotti dal giornalista Pierluigi Senatore e
promossi da Radio Bruno,
Comune di Carpi, Fondazione Cassa di Risparmio,
Fondazione Casa del
Ospiti della rassegna Ne Vale la Pena, il giornalista de Il Sole 24 Ore Lionello
Mancini e il procuratore aggiunto di Modena, Lucia Musti
Il mestiere di magistrato
Da sinistra Musti, Senatore e Mancini
“Da 20 anni
abbiamo una
classe
politica che
attacca un ordine
costituzionale che
indaga sulle sue
malefatte. Bisogna
però riconoscere
che i PM malati di
protagonismo
esistono e meglio
farebbero a
cambiar mestiere”.
Volontariato, Libreria
Mondadori, Cna e Rock
No War. Una normalità
dunque, quella del ‘perfetto
magistrato’, che sa molto di
eccezionalità, in un Paese in
cui troppo spesso compiere
il proprio dovere sembra
un gesto eroico: “siamo
uno dei tre poteri dello
Stato – ha commentato la
Musti – ma non per questo
siamo una casta. Percepiamo un buono stipendio,
certo, ma lavoriamo senza
orari, la notte, il sabato e la
domenica, quando un’indagine lo richiede. Spesso la
nostra vita privata è messa
in primo piano, soprattutto
nel caso di inchieste che
attirano l’attenzione dei
media e dell’opinione pubblica e questo si ripercuote
su di noi”. La Musti ne sa
qualcosa, essendosi trovata
a indagare sul rapimento
di Tommaso Onofri, il
bambino di Casalbaroncolo
rapito e ucciso a soli 18
mesi, sulle infiltrazioni del
Clan dei Casalesi in Provincia di Modena e, ancora,
sui cosiddetti Bambini di
Satana, il primo caso di
indagine sul satanismo in
Italia. “A volte è complesso
spiegare un lavoro come
il nostro, e la nostra indipendenza può dar fastidio
a qualcuno – continua – ma
è una garanzia di imparzialità. Io non voglio essere
gradita alle persone, ma
spero di essere capita”.
Per quel che riguarda poi
l’accusa di essere ostile,
come categoria, a qualsiasi
riforma, Musti risponde
con fermezza: “personalmente sono contraria a una
riforma come quella delle
intercettazioni perché parte
da presupposti sbagliati
ed è fatta con malafede;
l’amnistia e l’indulto non
rappresentano una riforma,
bensì un modo per metter
fine a un problema che non
viene però affatto risolto.
Servirebbero piuttosto una
riduzione delle pene e un
aumento delle sanzioni
pecuniarie. Oltre a ciò, il
vero problema è che non ci
sono concorsi pubblici da
14 anni: da quando sono
a Modena, il personale è
diminuito di un terzo”.
Anche Mancini, sul tema
delle tensioni tra politica e
Magistratura, non ha dubbi:
“ma quale scontro? Da 20
anni abbiamo un’intera
classe politica che attacca
un ordine costituzionale
che indaga legittimamente
sulle sue malefatte. Bisogna
però riconoscere che i PM
malati di protagonismo - i
quali utilizzano le proprie
indagini come trampolino
di lancio o godono di privilegi ai quali non avrebbero
diritto - esistono e, meglio
farebbero, a cambiar mestiere”. Il prossimo appuntamento di Ne vale la pena
è martedì 12 novembre, alle
21, sempre all’Auditorium
Loria: lo scrittore Paolo
Nori parlerà di due suoi
libri: La banda del formaggio e il saggio Mo mama.
Da chi vogliamo essere
governati.
Marcello Marchesini
08.11.2013 n°40
11
Il Gruppo Bper è sceso in campo per contrastare questa piaga sociale: ora è il turno delle istituzioni che, con coraggio,
debbono fare la propria parte
Bper dichiara guerra al gioco d’azzardo
A
Carpi l’aumento
del gioco d’azzardo
è costante, ma se i
numeri assoluti sono ancora
bassi a spaventare è il tasso
di crescita: sono 18 le sale
scommesse attive, 10 delle
quali hanno aperto i battenti
negli ultimi 4 anni, con un
picco di 6 nuove entrate nel
2011, mentre ammontano
a 162 i bar con videopoker.
Nel 2012 i giocatori patologici in cura a Carpi erano
22: la punta di un iceberg
che cela in realtà una zona
grigia sommersa di immani proporzioni. Nel gioco
d’azzardo, contrasto è una
parola chiave, ancor prima
della cura. In città, accanto
a Non giocarti il futuro! la
rete che cercherà di contrastare il dilagare del gioco
nella società, sono numerosi i soggetti che stanno
dando il proprio contributo
per tentare di arginare un
fenomeno drammatico
che la crisi ha ulteriormente acuito. Tra questi vi è
anche la Banca Popolare
dell’Emilia Romagna. Il
Gruppo Bper è infatti una
delle prime realtà bancarie a emanare un’apposita
circolare, rivolta ai propri
P
rotagonista del Forum
Guido Monzani di
Modena, lo scorso 3
novembre, è stato Oscar
Farinetti, l’imprenditore piemontese che ha dato vita al
marchio Eataly creando una
nuova modalità di diffusione
e promozione dei prodotti
italiani di qualità, attenti
alla sostenibilità ambientale
e alle tradizioni. Storie di
coraggio. 12 incontri con
i grandi italiani del vino è
il titolo del libro che è stato
presentato: un viaggio alla
scoperta di dodici tra i più
blasonati e ammirati produttori vinicoli dei nostri tempi.
Un percorso dal Nord al Sud
della penisola per raccontare
le storie di donne e uomini
coraggiosi che sono stati i
pionieri del vino italiano, tutti
accomunati da un modello
di agricoltura sostenibile,
rispettoso dell’ambiente ed
eticamente corretto. Sul
palco insieme a Farinetti, lo
chef modenese Massimo
Bottura che, con il ristorante
La Francescana, ha ottenuto
il riconoscimento delle 3
stelle Michelin e il terzo posto
assoluto nella classifica dei 50
migliori ristoranti del mondo,
e - a sorpresa - l’amico Matteo Renzi. Un pomeriggio
all’insegna del coraggio,
“quello che fa rima con etica
e amicizia”, spiega Farinetti,
e dell’Italia più bella, quella
che crede nel suo Paese e
scommette sul made in Italy.
“Un’Italia tanto amata e
stimata all’estero quanto denigrata dagli stessi italiani”,
ha commentato Bottura. E
tra le tante storie raccontate
con l’ironia e la sagacia a cui
Farinetti ci ha ormai abituati,
il creatore di Eataly ha voluto
12mila dipendenti, che definisce una serie di iniziative
per informare, prevenire e
avviare attività di contrasto
riguardo alla pratica sempre
più diffusa del Gap, gioco
d’azzardo patologico, una
vera propria dipendenza che
colpisce 400mila persone in
Italia (alle quali si aggiungono 700mila soggetti ad
alto rischio) con esiti spesso
drammatici sul piano personale e familiare. “Un’azienda socialmente responsabile
- si legge in una nota stampa
della banca - dev’essere
consapevole che i suoi comportamenti hanno, direttamente o indirettamente, un
impatto sulla comunità nella
quale opera”. Da questa
considerazione è nata la
decisione di emanare la
circolare che fornisce informazioni sul Gap, su come
individuare soggetti affetti
da gioco d’azzardo patologico, su come intervenire
nei loro confronti; segnala
link e riferimenti utili per
individuare Centri di auto,
strutture assistenziali e
Comunità di accoglienza
specializzati; informa di
avere inserito, nelle lezioni
di educazione finanziaria
rivolte agli studenti dalla
terza media inferiore in su,
alcuni riferimenti sul gioco
d’azzardo; ricorda che, alle
carte di credito emesse dal
Gruppo, sono inibite operazioni di pagamento presso
esercizi o siti internet classificati nella categoria merceologica gambling e precisa
che Bper non proporrà mai
alla clientela l’acquisto di
biglietti del tipo Gratta e
vinci”. Bper dichiara quindi
guerra al gioco d’azzardo e
ricorre alle maniere forti per
contrastare la ludopatia. Ma
come si riconosce un giocatore incallito? Dai prelievi
massicci all’inizio del mese,
dai contanti che filano via
veloci dalla carta di credito, dalle transazioni verso
tabaccai, bar, sale da gioco... Una volta identificato,
il cliente verrà convocato
dal direttore della filiale,
che potrà procedere con il
blocco del conto corrente.
Un’ipotesi tanto plausibile
quanto probabile se questi
ha un debito aperto. Ma
l’istituto di credito farà di
più: segnalerà il malato di
gioco ai centri di aiuto, alle
strutture assistenziali e ai
gruppi di accoglienza. La
Una volta
identificato, il
cliente verrà
convocato dal
direttore della filiale,
che potrà
procedere con il
blocco del conto
corrente. Un’ipotesi
tanto plausibile
quanto probabile se
questi ha un debito
aperto. L’istituto
segnalerà poi
il malato di gioco ai
centri di aiuto.
banca è scesa in campo e
la rete di contrasto a questa
piaga sociale si allarga... ora
è il turno delle istituzioni
che, con coraggio, debbono
fare la propria parte. Magari
prendendo ad esempio il
piccolo comune bolognese
di San Lazzaro dove il nuovo regolamento comunale
stabilisce che le sale da gioco non potranno insediarsi
in “unità immobiliari situate
nell’ambito di centri storici,
di insediamenti storici ed
edifici tutelati”. Un piccolo
passo forse, ma pur sempre
tangibile e coraggioso.
Jessica Bianchi
Oscar Farinetti e il gioco d’azzardo
“E se il gioco fosse inversamente proporzionale alla mancanza di coraggio del Paese?”
aprire una parentesi anche
sul gioco d’azzardo.
E’ stato calcolato che tra
gioco d’azzardo legale e
illegale stiamo avvicinandoci
ai 110 miliardi: pensate che
il mercato del cibo in Italia si
aggira intorno ai 120 miliardi.
Spendiamo più in gratta e
vinci che a mangiare: ma
perchè la gente li compra?
Vincere è rarissimo e allora
perchè le persone si aggrappano alla fortuna? Non sarà
che l’aumento del gioco
d’azzardo sia inversamente
proporzionale alla mancanza
di coraggio del nostro Paese?
Tutto il mondo scommette
ma noi abbiamo avuto una
crescita esponenziale negli
ultimi anni ed è un tema che
dev’essere capito e indagato”. Farinetti chiude lanciando a una platea entusiasta
una vera e propria chicca: “vi
do una notizia in anteprima,
mi sono messo in testa di
aprire il primo autogrill senza
coca cola e gratta e vinci.
Puntiamo a Secchia Ovest”.
J.B.
08.11.2013 n° 40
12
L
e nostre zone, così
come tutta l’Emilia,
possono vantare
un’importante vitalità
musicale che spazia dal pop
alla lirica, dal rock al jazz.
Oltre ai grandi e grandissimi nomi – da Pavarotti
a Vasco al Liga, passando
per Dalla, Nek e Guccini
– la scena è fervente anche
sotto il profilo giovanile.
Basta citare Matteo Macchioni, il giovane tenore
di Sassuolo rivelazione di
Amici, o Fabio Santini,
che si sta facendo valere
a X Factor per comprendere come la tradizione
musicale e canora made in
Provincia di Modena sia
tutt’altro che tramontata.
Ed è proprio alla scena
musicale carpigiana che è
dedicato On fire. Una storia
mai raccontata!, il libro di
Maurizio Dente che uscirà
a inizio primavera. L’autore, classe 1984, è rientrato a
giugno dalla Svizzera, dove
ha vissuto e insegnato per
tre anni, e ora è docente di
Religione presso le Scuole
Medie di Marzabotto e Vergato perché, come dichiara
lui stesso: “il richiamo della
mia terra, a un certo punto,
è stato più forte di qualsiasi
altra possibile considerazione di tipo economico”.
Socievole ed estroverso, il
secondo amore di Maurizio
è, oltre la musica, quello
per la pittura e il collage.
Dipinge sin dall’età di 12
anni ed è un grande appassionato di Dadaismo tanto
che, lo scorso anno, ha avuto l’onore di collaborare
per l’ideazione, nella fase
iniziale, del centenario del
movimento.
Maurizio com’è nato il
suo amore per la musica?
“Tanti anni fa mia madre
lavorava presso i genitori di
un componente dei Ladri
di Biciclette. Io ogni tanto
andavo con lei e mi capita-
S
ono riuscite ad affermarsi in una pratica
in cui solitamente la
presenza femminile è relegata
al contorno, ritagliandosi al
contrario un’immagine forte,
composta di un mélange di
personalità, stile, competenza
e autoironia talmente riuscito
da farne, nel mondo dei club
e della nightlife, una delle
coppie in rosa più richiesta del
momento nei migliori locali
d’Italia. La dj Ema Stokholma
e la vocalist Andrea Delogu
E’ alla fervente scena musicale carpigiana che è dedicato On fire. Una storia mai
raccontata!, il libro di Maurizio Dente che uscirà a inizio primavera
La Carpi della musica
raccontata in un libro
va di stare con loro mentre
provavano, o comunque
li ascoltavo, stando nel
cortile a giocare a palla.
Un bambino di 5 anni che
ascolta per la prima volta
Dr. Jazz and Mr. Funk, non
può che restarne meravigliato, forse da lì qualcosa è
cambiato. Per me quello fu
il giorno in cui vidi la luce”.
Il tuo genere musicale
preferito?
“Amo il Blues e la musica
che racconta qualcosa di chi
l’ha scritta, del suo provare
gioia, tristezza o rabbia,
non quella banale o superficiale. Sono un grande fan
dei Metallica e dei Pink
Floyd, ma il mio pezzo
preferito resta Purple Haze
di Jimi Hendrix”.
Perché ha deciso di scrivere questo libro?
“L’idea è nata una sera
dell’inverno scorso, mentre
ero a casa mia, a Zurigo. Ho
vissuto il terremoto da lontano, ma con grande ansia
e preoccupazione. Quella
sera continuavo a pensare
alla mia terra tartassata,
prima dalla crisi economica
e ora, come se non bastasse,
anche dal terremoto, e io
come uno scemo ero lontano da casa. Da lì la voglia
di fare qualcosa per i miei
amici e compagni di suonate. On Fire potrete trovarlo
nella librerie di Carpi e
stiamo lavorando alla presentazione, eventualmente
con un personaggio della
musica italiana”.
Chi sono i musicisti che ha
scelto di raccontare?
“Sono 25, rappresentanti
di molti dei gruppi della
nostra zona. Alcuni, come
Maurizio Dente
Stefano Muscaritolo o
Martina Guandalini,
vivono ora a Baku o New
York, e ci sentiamo via mail
per completare il lavoro.
Poi Maximilian Parolisi, Gianluca Magnani,
Matteo Sacchetti, Carlo
Alberto Colombini, Manu
Noiz, Fillus Tusberti, Riccardo Maccaferri, Christian Donelli, Oleg Egon
Brando, le sorelle Martina
e Giulia Guandalini, Stefano Muscaritolo, Nicholas
Merzi, Francesco Iron
Bevini, Francesco Tramontano, Alan La Manna,
Federico Truzzi, Francesco Morri, Lino Stevanin,
Venerdì 8 novembre, Ema Stokholma e
Andrea Delogu sono ospiti del locale solierese
per una serata di grande musica al femminile
OltreCafé sempre più cool
sono ospiti dell’OltreCafé di
Soliera venerdì 8 novembre.
I venerdì sera sono anche
l’occasione per approfittare
della nuova iniziativa di OltreCafé, pensata appositamente
per proporre una cena, dalle
21.30 alle 22.30, che unisca
la qualità del cibo ai prezzi
contenuti: un buffet con cena
completa di antipasti, primi e
secondi al costo di 15 euro per
gli uomini e 10 per le donne,
con una consumazione di
bevanda inclusa. La cena è
prenotabile, anche per piccoli
gruppi, sino al giorno stesso,
al 392.0909999.
Francesco Zanarelli,
Enrico Mescoli e altri ospiti come Dafne D’Angelo.
Tra i più esperti, considerati
quelli della ‘vecchia guardia’, cito, tra i tanti, Oleg
Egon Brando che, con i suoi
Coffee Overdrive, propone un hard rock carico e mai
banale, oppure Federico
Truzzi con gli Sleeping
Romance, metal sinfonico,
attualmente in tour europeo. Da citare, tra i giovani,
Manu Noiz, dei Noiz Lab,
band emergente carpigiana
che propone alternative
rock. Nel libro compare
dunque una vasta gamma
di generi, dal nu-metal alla
Da sinistra Andrea Delogu
ed Ema Stokholma
musica leggera italiana. In
questo modo viene coperto anche un ampio spazio
cronologico della storia
della musica moderna da
cui questi giovani musicisti
traggono ispirazione”.
Qual è l’intervista che ricorda con maggior piacere?
“Certamente quella
con Manu Noiz e Fillus
Tusberti. E’ stato bello
intervistarli, sentire con
quale consapevolezza e
padronanza sono riusciti
ad articolare le risposte. Il
libro racconta sì le storie
di questi giovani musicisti,
ma ha preso la forma di una
vera e propria storia della
musica. Attraverso gli occhi
di questi ragazzi, leggerete
dei sogni di una generazione, della voglia di cambiare
e dare nuovi input a questa
società che, troppo spesso,
si dimentica da dove viene
e nella quale molto spesso è
l’apparenza a contare più di
tutto il resto. Vorrei inoltre
sottolineare che il libro è
autoprodotto, perché essendo un modo per ringraziare
quanti, in questi anni, non
hanno mai smesso di credere in noi, non vuole avere
alcuno scopo di lucro! Tutti
coloro che hanno collaborato - tra cui Sofia Leone,
Alessia Braglia e Vincenzo Daniele - lo hanno fatto
gratuitamente”.
Come definirebbe la scena musicale del territorio?
“Molto prolifica: ne sono
usciti musicisti di calibro
nazionale e non, che suonano ora con i grandi big della
musica italiana o compon-
gono musica per teatri
internazionali. Persone che
hanno sempre creduto nel
grande potere della musica,
che hanno lavorato con
costanza e diligenza negli
anni e hanno realizzato il
loro sogno: stare sul palco!
C’è però un problema che
parte innanzitutto da alcuni
gestori di locali. Oggi si
pensa che tutti coloro che
fanno musica vogliano
stare sul palco di X Factor o
partecipare a una di queste
trasmissioni televisive, nei
confronti delle quali chiarisco in ogni caso di non
aver nulla in contrario: la
conseguenza è la nascita di
contest a pagamento. Proponendo questo genere di
concorsi non si fa altro che
portare avanti una filosofia
che con la musica ha poco
a che fare. Per quanto mi
riguarda non è così che si
dà la possibilità ai giovani
di farsi le ossa, di crescere e
fare esperienza. Con questa
mentalità si banalizzano
musica e musicisti, riducendoli a ingranaggi di un
grande meccanismo da
manipolare a piacimento.
Inoltre mancano gli spazi
per far suonare le band e
ci sono difficoltà a ottenere i permessi per esibirsi
in spazi pubblici, come
nel ricevere aiuto da enti
pubblici che preferiscono
finanziare eventi con personaggi affermati, piuttosto
che fermarsi ad ascoltare i
giovani talenti. A cosa sono
servite le rivoluzioni culturali degli Anni Sessanta, se
poi gli stessi uomini e donne che allora protestavano
e chiedevano un cambio di
mentalità nelle piazze, oggi
siedono su troni d’oro e si
dimenticano dei giovani?
Abbiamo guardato prima
l’America, poi l’Inghilterra,
e abbiamo finito per dimenticarci di cosa noi italiani
siamo capaci”.
Marcello Marchesini
08.11.2013 n°40
Dedicato a nonno Goffredo,
alla sua nipotina e a quel
piccolo dito, che dopo la
conta di monete, in premio,
veniva intinto nel miele...
A
Carpi, di osterie
non ce ne sono più.
Vi è però stato un
tempo in cui, tra le mura, ne
sorgevano una sessantina,
luoghi dove la vita scorreva
tra l’effimera euforia del
Salamino di Santa Croce
e l’amaro sapore di una
quotidianità fatta di lotte,
diseguaglianze e povertà.
“D’usterìi gh’n’éra per tùtt
i gust, dal lustri, a quèlì
tiredi via. Al difèreinsi
gnivèn dai lambrusch: da
quèl ch’al feva ‘na s-ciùmà
d’quater dìi, dal rosè, a cal
dur ch’deva enèrgia, tùtt
tant boun èsrèn bèvdor acànìi”. A dar voce, con un pizzico di malinconia, a quella
Carpi di ieri, è il caro amico
Massimo Loschi, nel suo
nuovo poemetto Quatêr
Pas Per Usterìi. 412 sestine
che racchiudono l’essenza
della carpigianità degli Anni
Trenta. Versi in
rima alternata,
rigorosamente in dialetto,
(“caro testimone
di tempi trascorsi”, commenta
l’autore) che
raccontano con
commozione e
ironia l’avventura di Gòfredo,
un d’pròvincia,
comerciant
d’pròfèsioun,
costretto a
restare a Carpi
dopo che il suo
13
Domenica 10 novembre, alle 15.30, presso l’Auditorium della Biblioteca Loria, il carpigiano
Massimo Loschi presenta il suo poemetto in versi dialettali, Quatêr Pas Per Usterìi - Abitudini,
curiosità e altro nelle osterie di Carpi degli Anni Trenta. Presenta il dottor Dante Colli.
Seguirà un rinfresco offerto dalla Cantina di Santa Croce
Un viaggio tra le osterie
dimenticate della Corte dei Pio
cavallo si è azzoppato.
“Insèm, i s’la spasevèn
pò luntéra, sminghènd al
difèreinsi ed pòrtafòj. I
psivn’esèr bràciant ò cun
butéga, al cherti in man...
i feva dvinter pera. Sòl a
chi perdiva... restevn’al voj
ed bèvr a ùff, chi perdiva...
pagheva!”. Una galleria di
incontri e personaggi straordinaria: gente sanguigna,
autentica. Indimenticabile
la donna con il fazzoletto
nero in testa “gnanch cativa, ràsgneda” che a sera si
concedeva “d’in tant in tant
un biciér per a n’pinser”.
A strappare un sorriso è
anche l’oste de l’Usteria
da Ciàcàreina, “òm séri,
mò a n’tasiva mai, l’éra un
ciàcàroun nèe; se un vliva
savér i fat dal giòrèn lè, a
s’impàreva tùti al nuvitèe”.
Scaltra e piena di inventiva
anche la moglie di un tal
Giuseppe detto Pipoun, che
non avendo i soldi per fare
il ripieno dei cappelletti,
in occasione del Natale, vi
mise dentro un fasol (un
fagiolo).
Nella Carpi del dopoguerra, la prima, Goffredo si
muove per strade, piazze e
vicoli: grazie all’abilità di Loschi che ci
mostra la toponomastica storica e ci fa
risentire il dialetto
dei muratori e quello
degli osti, abbiamo
la possibilità di
addentrarci in una
città perduta. Piena
di segreti. Camminando sulle antiche
pietre del centro,
Goffredo ridà nome
e forma alle innumerevoli osterie
che costellavano la
nostra città. Un patrimonio scomparso
che rivive grazie
all’autore, “uscendo
dalla gruma della
dimenticanza” e,
come ribadisce nella
Scopo dell’associazione è promuovere un’alimentazione basata su prodotti
stagionali di qualità, valorizzare la filiera corta e offrire un innovativo servizio
di consegna a domicilio attraverso Internet
La campagna di casa tua
E
’ nata l’associazione La
Campagna di Casa
Tua con sede a Carpi
(per info 059.8381735).
Scopo dell’associazione è
promuovere un’alimentazione basata su prodotti
stagionali di qualità, valorizzare la filiera corta e offrire
un servizio di consegna a
domicilio attraverso Internet. Il progetto nasce da una
precedente esperienza durata
un anno, durante la quale un
gruppo di aziende agricole ha
testato il sistema di raccolta e
consegna di prodotti freschi
a domicilio. Sul sito www.
lacampagnadicasatua.it chi
abita in Provincia di Modena
e zone limitrofe può scegliere
di far la spesa tramite un catalogo composto dalle migliori
produzioni locali coordinate
dal personale dell’associazione che, con la collaborazione
del Dipartimento di Scienze
Alimentari dell’Università
di Reggio Emilia, ha messo
a punto il sistema di qualità
che regola la filiera. Tutte le
aziende che aderiscono al
progetto sono visibili e possono essere contattate e visitate
direttamente. L’adesione
all’associazione è gratuita per
chi acquista online e permette
di partecipare agli eventi e
alle iniziative organizzate per
i soci, e ricevere informazioni
utili legate al mondo della
sostenibilità e della salute
nel nostro territorio. Oltre ai
benefici portati da un’alimentazione stagionale, utilizzando il servizio e organizzandosi
con parenti, colleghi e vicini
di casa è possibile creare minigruppi d’acquisto risparmiando sugli importi dei prodotti e
sul costo della spedizione.
sua introduzione
Massimo Loschi
il dottor Dante
Colli, crea una
“carta topografica della memoria. Un richiamo
prepotente che ci
tira da ogni lato
e ci fa rivedere
con rinnovati
occhi gli abituali
muri”.
Dall’osteria Tri
Scàlein, in viale
Cavallotti, a un
tir ed s-ciop da
Porta Modena,
la prima che
Goffredo incontra, a la Busa in
piazzale Ramazzini dalla
Loschi è una vera e propria
parte di via Mulini (oggi via dichiarazione d’amore alla
Curzio Arletti), da l’ustèria nostra terra. Alla nostra
d’Lusvardi nell’angolo di
gente. Persone sobrie, di
Corso Roma (divenuta poi
cuore, coi piedi piantati
Forno Bortolamasi e oggi
a terra e lo sguardo semun elegante bar) a quella
pre rivolto al futuro. Alla
di Serse in corso Roma,
modernità che avanza. “Ed
dall’Aquila nera alla Sedia
è questo, alla fine, - scrive il
Elettrica oggi Pizzeria
professor Brunetto SalvaSan Francesco (“L’ost, tal
rani nell’introduzione - il
Bulgarel, s’finsiva sòrpres: messaggio che ci consegna
Sedia Elettrica. Lè sòol un
l’autore: nella purezza un
scùtmaj! Da n’cunfònder
po’ ingenua dell’uomo
d’sicur cun cl’etr’arnès
degli Anni ‘30 c’è uno
ch’fà paura e ander in
sguardo ottimista, disposto
pela d’oca! Lé còlpa dal
a concedere fiducia agli
lambrùsch più fort che
altri, che di regola vede il
mai ch’vin sèrvìi sòl a qui
bicchiere mezzo pieno - di
robust ed bòcà”)...
buon lambrusco, ovviaSospeso tra vita e sogno, tra mente - e non quello mezzo
cronaca e fiaba, il poema di vuoto”. “Bèvr’insèm era
Le ultime creazioni di Bmw in mostra da
Schiatti Auto
Auto da sogno
P
al per d’firma
d’nuder, dop ‘na
butìglia srev stèe
disonor mancher
d’parola ò pinser
d’imbrujer”. Un
buon bicchier di
vino suggellava
un patto, un’amicizia. Un’alleanza. Oggi come
allora, all’amico
che entra nella
tua casa o al
conoscente che
incontri fuori,
offri un buon
bicchiere di vino,
come nella più
antica e genuina
tradizione contadina e ti
dimostrerai saggio e intenditore, suscitando il plauso
e la simpatia del tuo ospite.
Domenica 10 novembre,
alle 15.30, presso l’Auditorium della Biblioteca Loria,
il carpigiano Massimo Loschi presenta il suo poemetto in versi dialettali, Quatêr
Pas Per Usterìi. Conduce il
dottor Dante Colli. Seguirà
un rinfresco offerto dalla
Cantina di Santa Croce.
Ai partecipanti verrà offerto
il volume in omaggio e chi
vorrà potrà fare un’offerta
libera che sarà interamente
devoluta a Gafa - Gruppo
assistenza familiari Alzheimer di Carpi.
Jessica Bianchi
rima la BMW X5 coupè e, due
settimane dopo, la BMW Efficient Dynamic, un fuori strada
di ultima generazione: sono le auto da
sogno presentate da Andrea Schiatti
nei saloni della sua concessionaria in
via dell’Industria. Alla presenza del
consueto pubblico di amanti delle
auto sportive e di lusso, dei suoi clienti
tradizionali e di altri appassionati di
quattro ruote, sono state presentate
queste due auto di grossa cilindrata
che vanno a completare la gamma
produttiva della casa automobilistica
tedesca. Il coupè a due porte di rara
bellezza stilistica e dalla linea filante e
il fuori strada a quattro porte X5 con
motore a quattro cilindri di 218 cavalli.
Naturalmente fiero Andrea Schiatti nel
presentare per la prima volta a Carpi le
due ultime nate in casa Bmw.
C.P.
08.11.2013 n° 40
14
In arrivo nelle nostre sale cinematografiche Vita di Adele,
l’ultimo film di Abdellatif Kechiche, premiato
con la Palma d’oro all’ultimo Festival di Cannes
Tutti i volti dell’amore
C
’era molta attesa
per l’ultimo film di
Abdellatif Kechiche, premiato con la Palma
d’oro al Festival di Cannes,
soprattutto per le polemiche che, a posteriori, sono
scoppiate tra le attrici e il
regista, accusato di essersi
comportato in modo troppo
autoritario durante le riprese. La vita di Adele - che
ha forse il solo difetto di
durare un po’ troppo - è una
grande e struggente storia
d’amore, che vive una ragazza a partire dai suoi diciassette anni appena fuori
dai banchi del liceo. Adele
ama la letteratura, partecipa
alle manifestazioni studentesche, sa che da grande
vuol diventare una maestra,
è inserita nella classe, ma
ha uno stuolo di compagne
piuttosto pettegole e impiccione che la spingono tra le
braccia di un ragazzo che è
sinceramente innamorato di
lei, ma dal quale non si era
mai interessata. Ma la vita
di Adele guarda più lontano, ancora si dibatte tra i
tipici conflitti adolescenziali,
fatti di
insicurezze,
indecisioni e
incertezze
sulle
proprie
scelte
e
necessità.
Capita
così,
che un
giorno, camminando per
strada incrocia due ragazze
abbracciate, una delle quali
la colpisce particolarmente
per i suoi capelli blu. Adele,
sempre più infastidita
dalle amiche si rifugia nella
compagnia affettuosa e
disinteressata di un amico
omosessuale, col quale
una sera
finisce
in un bar
frequentato da
gay e
lesbiche,
dove
Adele
incontra
nuovamente
Emma,
la ragazza coi
capelli
blu. Concordano
il loro primo appuntamento
che avviene su una panchina blu sotto un albero tutto
rosa di fiori. Ed è sotto i due
colori che simboleggiano
per eccellenza il maschile
e il femminile che la loro
storia inizia. Il film è liberamente tratto dalla graphicnovel di Julie Maroch
Il blu è un colore caldo,
uscito anche in Italia, edito
da Rizzoli Lizard, e i colori
rosa e blu compariranno
ancora, a sottolineare il
valore estetico e simbolico
della rappresentazione. La
prima parte, o meglio il
primo capitolo, è davvero
molto bello perché è un
ritratto veritiero e realistico
dell’adolescenza. Proprio
in questi giorni abbiamo
letto la cronaca di un altro
suicidio di un ragazzo gay
(anche se non più adolescente) che si è buttato dal
balcone poiché impossibilitato a vivere la sua condizione nella società omofoba che evidentemente lo
circondava. Ed è davvero
una cosa sconvolgente e
tristissima che dovrebbe
indurre le istituzioni politiche ma anche religiose e
sociali a reagire energicamente per operare quella
trasformazione culturale
indispensabile a garantire
la serenità e la libertà di
tutti. Nel secondo capitolo
le due ragazze vivono - e
convivono - la loro storia d’amore raccontata e
mostrata nei dettagli quasi
in tempo reale. Ed è qui
che quella cultura omofoba
e perbenista si manifesta
anche in sala con risolini
e chiacchiericcio sulle
lunghe scene di sesso che
il regista opportunamente
impone, proprio per affermare che l’amore è amore,
desiderio, passione, fisicità,
per tutti, indistintamente.
Le cose poi si complicano e
il rapporto tra le due subisce rotture e nuovi incontri,
perché nulla le distingue
dalle altre storie. Quelle
cosiddette ”normali”. E in
questi frangenti i comportamenti possono essere e
diventare, per tutti, estremamente aggressivi. Penso
che il merito maggiore del
film sia quello di raccontare
una storia d’amore indipendentemente dall’identità
dei soggetti coinvolti, senza
prescindere dalle particolarità che la condizione
omosessuale comporta e
distingue. Infine una considerazione sul verdetto di
Cannes, molto positiva in
relazione ai valori di libertà
e contestazione contenuti
nel film, ma forse un po’
eccessivo per l’opera in sé,
che avrebbe forse guadagnato maggiore fluidità
ed efficacia se non si fosse
protratta per 179 lunghissimi minuti.
Ivan Andreoli
08.11.2013 n°40
V
incenzo De Ruvo, di
origini lucane, libero
professionista, è nel
Comitato per l’elezione di
Gianni Pittella, pure lucano,
alle prossime primarie del Pd.
L’assessore Simone Tosi, i
consiglieri comunali Daniela
De Pietri, Maddalena Zanni
e il sindaco di Novi Luisa
Turci sono nel Comitato pro
Pippo Civati.
L’onorevole Manuela Ghizzoni, l’onorevole Edo Patriarca, l’ex sindaco Demos
Malavasi, il presidente del
consiglio comunale Giovanni Taurasi sono tra le ultime
new entry nel Comitato pro
Matteo Renzi creato mesi
fa dal consigliere Roberto
Arletti che vede anche la presenza di Stefano Artioli. Il
sindaco Enrico Campedelli,
l’assessore Alberto Bellelli
(rimasti sulle posizioni bersaniane) hanno aderito alla
corrente di Cuperlo. Queste
D
opo essere nato a
livello provinciale si
è costituito anche a
Carpi il coordinamento dei
comitati a sostegno della
candidatura di Matteo
Renzi a segretario del Partito Democratico. A farne
parte tra gli altri saranno
Paolo Gelli, consigliere
comunale del PD, Simone
Morelli, assessore al Commercio e Centro Storico e
Giovanni Taurasi, presidente del Consiglio comunale. A un mese dalle primarie per la scelta del segretario nazionale del PD dell’8
15
L’Angolo di Cesare Pradella
Carpigiani in tutte e quattro le correnti per le Primarie del Pd
le prime adesioni ‘ufficiali’
cui ne seguiranno altre nelle
prossime settimane sino al
momento delle primarie nel
partitone. E tutti, tolto i bersaniani, hanno detto di avere
aderito alle diverse correnti
facenti capo ai candidati alla
segreteria nazionale, “per
il superamento della crisi
interna al Pd, per costruire
un partito nuovo in grado
di fornire un contributo al
cambiamento della politica
italiana ma anche dell’Europa che dev’essere più vicina
alla gente, un’Europa meno
fiscale e più sensibile alle esigenze delle categorie meno
abbienti”. Ma tutti gli aderenti alle tre posizioni avverse
a Matteo Renzi concordano
Vincenzo De Ruvo
nel giudizio di ‘genericismo e
vaghezza programmatica’del
sindaco di Firenze oltre che
di mania di ‘protagonismo’.
Di contro molti degli aficionados di Renzi sono sorpresi
per l’adesione alle sue tesi
politiche di esponenti della
vecchia guardia dei Ds, dello
zoccolo duro, sinora sempre
bersaniani e d’alemiani, che
hanno criticato Renzi sin dalla sua discesa in campo e che
lo hanno sempre combattuto.
Quasi una corsa a salire sul
carro del vincitore.
“Ma le sorprese non sono
ancora finite – come ammette Roberto Arletti, primo aderente carpigiano alle
posizioni del sindaco di Firenze – perché solo Renzi
può risollevare le sorti del
Pd dalla situazione di stallo
nella quale lo hanno cacciato
i bersaniani e i dalemiani e la
nomenclatura burocratica pre
e post comunista. Una volta
l’Emilia era indicata come un
esempio di Regione virtuosa,
ora non più per responsabilità dei vecchi dirigenti legati
all’apparato e alle cariche
interne ed esterne al partito,
al sindacato, alle cooperative,
alle associazioni, agli enti. E’
questa forma di partito che
Renzi vuole combattere e
cambiare”.
E allora l’interrogativo è:
molti dei nuovi arrivati saranno compatibili con la nuova
forma partito che egli vuole
creare?
L’8 novembre prima iniziativa pubblica con il Sindaco di Torino e Presidente dell’Anci Piero Fassino, i parlamentari del PD Manuela
Ghizzoni ed Edo Patriarca e la portavoce provinciale del comitato Maria Costi
Si costituisce a Carpi il coordinamento a sostegno della candidatura di Renzi
dicembre, l’8 novembre alle
21 si terrà la prima iniziativa pubblica a Carpi in Sala
Congressi con il sindaco di
Torino e presidente dell’Anci
Piero Fassino. Saranno
presenti anche i parlamentari carpigiani Manuela
Ghizzoni e Edoardo Patriarca che hanno firmato a
favore della candidatura di
Renzi. Coordinerà l’iniziativa Maria Costi, portavoce
del comitato provinciale per
Renzi segretario. Sono invitati tutti coloro che vogliono
contribuire alla campagna
congressuale che si aprirà
nei giorni successivi e si
concluderà l’8 dicembre.
“Il coordinamento punta a
incentivare la partecipazione ai congressi di circolo e
alle elezioni dell’8 dicembre,
importanti momenti di democrazia e partecipazione,
e a coinvolgere coloro che
sostengono la candidatura
di Renzi alla guida del PD
e pensano che il sindaco
di Firenze interpreti l’esigenza di cambiamento e di
innovazione del Paese e del
PD”, affermano i promotori
dell’iniziativa.“In Italia ci
sono 6 milioni di disoccupati
certificati dall’ISTAT. Il tasso
di disoccupazione giovanile
ha superato il 40,4%. Per la
destra il problema principale
è ancora Berlusconi. Per i
pentastellati gli scontrini.
Piero Fassino
La sinistra e il PD devono
guardare al futuro e non
al passato - concludono
Gelli, Morelli e Taurasi - e
occuparsi dell’Italia, di quei
6 milioni di italiani e della
generazione esclusa dal
mondo del lavoro e da ogni
percorso di formazione e
istruzione, dei milioni di
giovani precari. Dobbiamo
sconfiggere la rassegnazione e ridare speranza al
nostro Paese”.
08.11.2013 n° 40
16
T
redici appuntamenti
gratuiti con alcuni dei
principali esponenti
dello spettacolo e della cultura italiani: questi i numeri
del cartellone 2013-2014 de
Una serata in San Rocco, la
rassegna di spettacoli organizzati da Fondazione Cassa
di Risparmio di Carpi e San
Rocco Arte & Cultura.
Si snoda tra musica, ironia e
cultura la trama delle serate
che allieteranno i carpigiani
a partire, ogni volta, dalle
21. Essendo l’Auditorium
San Rocco ancora inagibile
a causa del sisma, gli spettacoli saranno ospitati, come lo
scorso anno, dai Centri sociali
Graziosi, al civico 25 di via
Sigonio, e Guerzoni, in via
Genova 1. La stagione, inaugurata lo scorso 6 novembre
da La Spagna e il Flamenco,
prosegue giovedì 21 novembre presso il Circolo Graziosi, con una serata di musica
all’insegna dei favolosi Anni
Sessanta e Settanta, con il
concerto de I ribelli, la mitica band del clan di Adriano Celentano; lo spettacolo
sarà presentato dall’one man
show Massimiliano (Max)
Azzolini. Il 28 novembre,
al Graziosi, si esibirà l’Orchestra di fiati dell’Istituto
superiore di studi musicali
Vecchi-Tonelli. Dalla classica strumentale si passerà
alla lirica, con un Omaggio
a Maria Callas, la soprano
divenuta l’icona mondiale del
bel canto: giovedì 5 dicembre
presso il Guerzoni la voce di
Elena Rossi, il flauto di Matteo Ferrari e la chitarra di
Tredici spettacoli gratuiti tra musica, teatro e comicità. Da Augias a Haber, passando per Ruggeri
e Cevoli, fino agli omaggi a Gaber e Callas
Torna Una serata a San Rocco
Giorgio Gaber
Andrea Candeli contribuiranno a far rivivere le arie
che, intonate dalla Divina,
hanno fatto sognare milioni
di amanti della lirica. Sarà
invece una serata dedicata
alle canzoni più celebri di
Enrico Ruggeri, rivisitate
in chiave acustica, quella di
giovedì 12 dicembre al Circolo Graziosi. Accompagnato
dai suoi due più rappresentativi compagni di avventura,
Luigi Schiavone e Fabrizio
Palermo, il celebre cantau-
tore, oltre a riproporre i suoi
successi e qualche estratto dal
suo nuovo, fortunato album
Frankenstein, si racconterà
parlando di musica, incontri
e vita, per una performance
avulsa da qualsiasi tour. Per
salutare il 2013 si è invece
scelto di proporre una serata
all’insegna dell’allegria e del
buonumore con l’operetta La
vedova allegra, domenica 29
dicembre, presso il Graziosi.
La serata di giovedì 16 gennaio sarà scandita dalle note
della musica classica, con il
concerto del Vivaldi Art Ensemble presso il Guerzoni: dal
periodo barocco al ‘900.
Sarà invece tutto da ridere
l’ottavo appuntamento della
stagione, sabato 15 febbraio
presso il Guerzoni. Il comico Paolo Cevoli metterà in
scena l’esilarante spettacolo
La penultima cena, ovvero il
racconto della vita di Paulus
Simplicius Marone, il cuoco
che ha approntato il catering
della cena più importante del-
la storia dell’umanità, dalle
umili origini ad Ariminum,
all’adozione da parte di una
famiglia nobile che lo porterà
a Roma, dove potrà apprendere l’arte culinaria alla scuola
di Apicio, il più famoso chef
dell’antichità, fino alla fuga
nella terra più lontana e desolata dell’impero: la Palestina. Così il cuoco romagnolo
si trova a Cana mentre due
sposini celebrano il proprio
matrimonio. Giovedì 27 febbraio al Guerzoni si esibirà
l’Orchestra Volare che ripercorre oltre 50 anni di canzone
italiana. La serata di giovedì 6
marzo presso il Centro sociale
Guerzoni sarà dedicata a una
delle figure più illustri della
cultura umana. Lo scrittore
e giornalista Corrado Augias e il pianista Giuseppe
Modugno, con una formula
riuscita e originale al punto
tale da portare i due sodali a
compiere tournée in Italia e
nel mondo, racconteranno la
vita e l’opera di Ludwig Van
Beethoven, nel tentativo di
farne comprendere, anche a
un pubblico non specialistico,
l’incomparabile genio musicale. Se il compositore tedesco ha influenzato la musica
e la cultura mondiali, di certo
Giorgio Gaber ha lasciato,
con il suo teatro-canzone, una
traccia indelebile nel panorama artistico italiano. A lui sarà
dedicata la serata di giovedì
20 marzo presso il Guerzoni:
con Ciao Gaber il musicista
Andrea Ferrari riproporrà
il repertorio più famoso, non
solo i brani ma anche i monologhi teatrali a sfondo sociale
e ironico.
Saranno la voce potente, sporca ed evocativa di Alessandro
Haber, insieme alla musica
del Quartetto Merides el
Tango, guidato da Pasquale
Coviello, uno dei più talentuosi fisarmonicisti italiani, i
protagonisti della penultima
serata del cartellone, sabato
12 aprile al Guerzoni, nel
corso della quale il talentuoso attore si lascerà trasportare
dalle melodie argentine per
donarsi completamente al testo, regalando un’interpretazione magnifica. La chiusura
della stagione e l’arrivederci
a quella 2014-2015 sarà poi
affidata, come di consueto,
agli splendidi acuti della
soprano carpigiana Serena
Daolio che, insieme al Trio
concerto italiano, accompagnati dal Maestro Paolo
Andreoli e con la partecipazione del tenore Cristiano
Cremonini, incanterà il suo
affezionatissimo pubblico
con un concerto Omaggio a
Luciano Pavarotti, giovedì 17
aprile al Guerzoni. Tutti gli
spettacoli sono a partecipazione gratuita, sino a esaurimento
posti. Non vi è la possibilità di
effettuare prenotazioni.
Camillo
A cura di Clarissa Martinelli in collaborazione con il Gattile di Carpi
I
gattini piccoli, appena svezzati,
sono teneri e perciò molto richiesti. Basta qualche settimana in più
e l’adozione diventa già più difficile.
Vi presentiamo due micini, maschio
e femmina, fratello e sorella, arrivati al Gattile nel momento sbagliato.
Erano piccolini quando, a fine maggio, sono stati abbandonati ma, andando verso l’estate, le richieste di
adozione sono poche. Chi vuole un
animaletto vicino infatti, preferisce
l’autunno, l’inverno o l’inizio della primavera quando sa di poter
restare in casa di più e favorire così
l’inserimento del nuovo amico peloso. A inizio novembre questi due
fratellini risultano già grandicelli
per chi vuole un cucciolo e ora sono
in attesa di qualcuno che li voglia
con sé. Sono buoni e affettuosi, per
ora vivono in gabbia in attesa di una
famiglia. Q
uesto micio lasciato solo quando era già adulto ha bisogno
di qualcuno che se ne prenda
cura e lo tolga dalla gabbia: non è
possibile inserirlo con gli altri mici in
Gattile perché ha problemi di calcoli e deve mangiare solo un certo
tipo di croccantini (Urinary, che non
costano più degli altri, la spesa per il
mantenimento è identica a quella di
qualsiasi altro micio). Se venisse tolto
dalla gabbia, finirebbe per mangiare
insieme agli altri crocchette che lo
farebbero stare malissimo. Per questo ha un gran bisogno di qualcuno
che lo prenda con sé. E’ affettuoso e
buono, implora di poter uscire dalla
gabbia e accoccolarsi addosso a qualcuno; l’ideale sarebbe se fosse adottato come unico gatto di casa. Chi
ha di recente perso un amico peloso,
colmerebbe il vuoto facendo anche
una buona azione...
08.11.2013 n°40
17
Islam
e dintorni...
di Francesca Zanni, Laureata in Storia, Culture e Civiltà Orientali,
e in Cooperazione internazionale, Sviluppo e Diritti Umani presso
l’Università di Bologna
L’altra faccia
dell’elemosina...
di Clarissa Martinelli
[email protected]
Donne al volante?
Non in Arabia
Saudita
I
n Arabia Saudita le donne
hanno il divieto di guidare, pena
l’arresto. Una “dissidente”, trovata al volante della propria auto, è
stata condannata a 10 frustate, due
anni fa. La campagna, che si ripete
ormai da alcuni anni, quest’anno si
è avvalsa anche dei social media come
Twitter, attraverso il quale era possibile
dimostrare il proprio sostegno alle donne saudite,
con l’apposito hashtag (#oct26driving). L’Arabia Saudita è l’unico Paese al
mondo in cui alle donne è vietato guidare, limitandone così non solo la libertà
di movimento, ma anche tutte le attività che sono collegate a uno spostamento autonomo. Il divieto di guidare nel paese mediorientale è iniziato formalmente nel 1990, e da allora ci sono stati diversi arresti per le donne che hanno
sfidato il governo mettendosi al sedile del conducente della propria auto.
“E’ incredibile che nel XXI secolo le autorità dell’Arabia Saudita continuino
a negare il diritto delle donne a guidare legalmente un’automobile. Il divieto
di guida è di per sé discriminatorio e avvilente nei confronti delle donne e
dev’essere abolito immediatamente. E’ del tutto inaccettabile che le autorità
impediscano alle attiviste di mobilitarsi contro il divieto. Invece di reprimere la
protesta, dovrebbero rimuovere il divieto e garantire che mai più una donna
verrà arrestata o punita solo per essere al posto di guida di un’automobile”.
Così ha affermato Philip Luther, direttore del Programma Medio Oriente
e Africa del Nord di Amnesty International. Amnesty, promotrice della
Campagna del 26 ottobre, ha sollecitato le autorità a rimuovere questo divieto, anche alla luce della legge dello scorso agosto contro la violenza domestica, la prima legge di questo tipo varata nel Paese mediorientale.
PER APPROFONDIRE
http://www.amnesty.it/Arabia-saudita-autorita-non-devono-impedire-protestaper-diritto-delle-donne-a-guidare
Al Cinema Ariston di San Marino, domenica 10 novembre,
alle 20,30, proiezione del film 20 anni di meno, per la regia di
David Moreau
Una garbata commedia francese
A
lice Lantins ha 38 anni,
è bella, ambiziosa e così
dedita al proprio lavoro
da trascurare la sua vita privata.
Insomma, ha tutto per diventare
il prossimo editore della rivista
Rebelle. Tutto ciò fino all’incontro con il giovane e affascinante
Balthazar, un ragazzo che ha
20 anni meno di lei... 20 anni di
meno è una commedia deliziosa
d’ambientazione metropolitana,
belle case e redazioni di riviste
glamour affidata a due attori in
stato di grazia: Virginie Efira
(un mix tra la prima paffuta
Renée Zellweger e Shirley
MacLaine) truffacuori bella e
all’inizio senz’anima e Pierre
Niney, anima critica della storia
e astro della Comèdie Française,
che sa passare da buffo a sexy in
un secondo. C’è una freschezza
rara e preziosa, in questa storia d’evasione che gradualmente s’insinua - leggera
e morbida - dietro le quinte di una società indelicata, giudicante, anticonformista per miope adesione allo standard vigente. Il garbo non viene mai meno.
Al Cinema Ariston di San Marino, domenica 10 novembre,
alle 15, proiezione del film di animazione Ernest & Celestine
Il cinema dei piccoli
Q
uesta è la storia di Ernest e
Celestine, un orso grande
e grosso che sogna di fare
l’artista e di una topolina che non
vuole fare la dentista. Nel convenzionale mondo degli orsi, fare
amicizia con un topo non è certo
cosa ben vista. Nonostante questo,
Ernest, un orso che vive ai margini
della società facendo il clown e il
musicista, accoglie in casa sua la
piccola topolina Celestine, orfanella fuggita dal mondo sotterraneo
dei roditori. Questi due esseri solitari cercando sostegno e conforto
uno nell’altra sfidano le regole dei
loro rispettivi mondi e scompigliano così l’ordine stabilito...
Sabato pomeriggio eravamo in giro per Carpi. Sotto
i portici c’era un uomo per
terra,avrà avuto la mia età,
anche lui con più pensieri
che capelli in testa. A fianco
un cartello con scritto che
aveva perso il lavoro, aveva
3 figli e gli stavano portando via la casa. Non so se
fosse vero o meno. Aveva lo
sguardo triste, umile, fisso a
terra, non era vestito male,
anzi, vestiti puliti e anche lui
aveva i capelli (quei pochi)
rasati corti in ordine, ma
emanava una tremenda tristezza e mostrava un senso
di umiliazione che, evidentemente, l’ha portato a elemosinare, non avendo davvero
un’alternativa, una cosa che
forse nemmeno io avrei il
coraggio di fare. Avevo solo
qualche euro in tasca, glieli
ho dati, cosa che è difficile
io faccia, ma l’ho fatto vo-
lentieri e anzi avrei voluto
fermarmi a parlare ma non
ho avuto il coraggio. Lui invece ha alzato gli occhi e mi
ha detto “grazie”. Un grazie
pieno e sincero. Sono stato
qualche minuto in disparte a
guardare cosa faceva la gente. Sono ancora sconvolto da
quegli occhi vuoti di speranza. Non so perchè lo dico a
te, magari l’hai visto anche
tu, non so. Una tremenda
tristezza, abituati a zingari e
questuanti ma a quegli occhi
proprio no...
Alberto
aro Alberto, l’elemosina
spero sia davvero l’ultima,
ultimissima opzione per
chiunque. Amici, parenti, vicini
di casa, ex colleghi di lavoro,
associazioni benefiche, ciascuno di noi in una vita si crea una
piccola-grande rete di sostegno;
ci sono anche i Servizi Sociali del
C
Comune che possono intervenire
nei casi più gravi. Penso, sinceramente, che mettersi per terra a
mendicare debba arrivare dopo
molte altre cose, anche se mi rendo conto che proporsi per pulire
le vetrine dei negozi, piuttosto
che per fare consegne a domicilio o coadiuvare un imbianchino possa finire per diventare il
demonizzatissimo “lavoro nero”.
Fatto sta che sabato scorso,
davanti a un supermercato, c’era
un ragazzo nero che chiedeva ai
clienti l’euro del carrello. Nel
tempo in cui ho chiacchierato
con una conoscente, si è messo
in tasca una decina di euro; parlo
di 15 minuti, non di più. Anche
quello è lavoro nero, ma tollerato,
nessuno interviene. Paradossalmente, si hanno più problemi se
si decide di fare un lavoretto occasionale per guadagnare un po’
di denaro anziché farselo regalare
tenendo le mani in tasca. Un paradigma dell’attuale società.
Torna la sfilata di comici ideata dalla Miglio Comico Produzioni, Carpe Ridens, al Circolo Loris
Guerzoni di Carpi. Secondo appuntamento sabato 9 novembre, insieme al comico e imitatore
Beppe Altissimi
Si torna a ridere al Guerzoni
Q
uattro sfidanti di
altissimo livello si
affrontano sul palco
del Circolo Loris Guerzoni di
Carpi in una serata a ritmo a dir
poco frenetico. Dopo il grande successo delle precedenti
cinque edizioni, torna a grande
richiesta il concorso che anche
quest’anno farà ridere la nostra
città. Carpe Ridens, la sfilata
di comici ideata dalla Miglio
Comico Produzioni, prosegue
fino al prossimo maggio per
concludersi in una finalissima
in estate con i sei vincitori delle
serate di selezione. Gli spettacoli
saranno anticipati alle 21 da un
piatto freddo e avranno inizio
alle 21.45. Inoltre a ogni serata
saranno presenti ospiti diversi
provenienti da Zelig, Colorado
Cafè e altri programmi televisivi.
Secondo appuntamento, sabato
9 novembre, insieme al comico e
imitatore Beppe Altissimi. Tutte le serate sono a prenotazione
obbligatoria: 059.683336.
08.11.2013 n° 40
18
L’aforisma della settimana...
“Avviene del vero amore come dell’apparizione degli spiriti: tutti ne parlano, ma pochi li han visti”.
François de La Rochefoucauld
appuntamenti
Mostre
CARPI
Fino al 10 novembre
Di impulso artistico
Erika Marchi e i Collezionisti
Modenesi
Sabato 2 novembre, ore 17.30,
inaugurazione
Saletta Fondazione C.R. Carpi
Il 17 novembre, alle 15, presso lo Stadio Tardini di Parma, la Nazionale
Italiana Cantanti sfida la formazione Amici del Sic, team capitanato da
Valentino Rossi, per la realizzazione del Centro Diurno per disabili a
Coriano. Biglietti in prevendita presso Radio Bruno
Il grande cuore del
Sic batte al Tardini
Fino al 10 novembre
Scene da un salotto
dell’Ottocento
Arte a Modena dal Ducato
all’Unità
Opere pittoriche e strumenti
musicali
Palazzo Foresti
Fino al 1° dicembre
XVI Biennale della
Xilografia: Mimmo Paladino
Xilografia 1983 - 2013...
un elmo e 8 filosofi
Musei di Palazzo Pio
Fino al 6 gennaio
Le stanze dell’Amore cieco
Sale dei Trionfi e dell’Amore
di Palazzo Pio
Eventi
CARPI
8 novembre - ore 22
Perturbazione
Kalinka Arci Club
8 novembre - ore 14.30
Prevenzione e sorveglianza
delle malattie del fegato
Relatore: Stefano Bellentani,
Gastroenterologo del Distretto
di Carpi
Centro Sociale Gorizia
9 novembre - ore 21
Cirkus Columbia
9 novembre - ore 21.45
Cabaret: Carpe Ridens
Ospite Beppe Altissimi
Circolo Guerzoni
9 novembre - ore 17
Presentazione del libro
La 5ª Stagione
Sarà offerto un rinfresco, con
alcune delle ricette presenti
nel libro
A cura di Centro Psico
Oncologico
In collaborazione con
Angolo e Amo
Ferrovie Creative
9 novembre - ore 22
Vanessa Peters
Kalinka Arci Club
Fino al 17 novembre
Emanuele Luzzati.
L’ebraismo in favola
Ex-Sinagoga
Fino al 30 novembre
L’umorismo ai tuoi piedi
Personale di Giuseppe
Festino
O&A Centro Affari
Uno sguardo cinematografico
sul più grande conflitto
etnico-religioso europeo del
secondo ‘900
Conduce Pietro Marmiroli
Auditorium Loria
9 novembre - ore 17
Piccole storia in pigiama
Narrazioni di Alessia
Canducci
Per bambini 2-3 anni
Biblioteca il falco magico
Fino al 17 novembre
Guareschi e Laureni
Segni dai lager
In occasione del 70°
anniversario dell’8 settembre
1943
Testimonianze di due internati
militari
Mostra a cura di Francesco
Fait e Anna Krekic
Sala Cervi
Fino al 23 novembre
La Bellezza Silenziosa
Mostra fotografica
di Antonella Monzoni
Biblioteca A. Loria
appuntamenti
8 - 10 novembre
Cioccolato in Piazza
Centro storico
D
omenica 17 novembre, sul
campo dello Stadio Tardini di Parma, nell’anno
del centenario del Parma Calcio,
si affronteranno la Nazionale
Cantanti e la formazione Amici
del Sic per una giornata di sport
in onore di Marco Simoncelli.
Capitano del Team Amici del Sic
il campione Valentino Rossi. I
grandi protagonisti dello sport,
della cultura e soprattutto tanti
amici, saranno in campo “insieme” con lo scopo di raccogliere
fondi per la realizzazione di un
centro diurno che accoglierà
persone disabili a Coriano - in
provincia di Rimini – città in cui
Marco è cresciuto. Marco Simoncelli Fondazione Onlus è
stata costituita dalla famiglia per
onorare degnamente la memoria
del figlio, la Fondazione ha finalità umanitarie e morali e promuove
l’impegno dello sport a favore del
sociale. In linea con l’attenzione
che il campione ha sempre dimostrato verso le problematiche
dei più deboli, la Onlus continua
idealmente la sua opera iniziata a
favore dei bambini, dei giovani e
delle fasce sociali più svantaggiate, grazie alla sinergia con realtà
più longeve, da decenni attive in
termini di solidarietà umanitaria,
come al sostegno prezioso dei
tantissimi amici e fan di Marco.
Una “missione” condivisa dalla
Nazionale Cantanti che, in 32
anni di attività, è stata in grado di
portare all’attenzione generale
situazioni e problematiche che
difficilmente avrebbero avuto
risalto. Un impegno quotidiano
unito alla presenza anche nelle
piccole realtà territoriali italiane,
che ha portato alla realizzazione
di moltissime iniziative di solidarietà. Marco Simoncelli Fondazione Onlus e Nazionale Cantanti
hanno unito le loro forze per
realizzare questa manifestazione.
Scopo della partita è raccogliere
fondi da destinare al progetto
di trasformazione di una vecchia struttura alberghiera - in un
terreno donato dalla Curia nella
provincia di Rimini – in centro
diurno per persone affette da disabilità. Il tempo per la costruzione
della struttura - che diventerà un
importante centro di Riabilitazione per la Romagna – è stimato in
5 anni, con un investimento di 1
milione e 800mila euro. Questo
è il primo progetto italiano della
Fondazione Marco Simoncelli. Il
padre di Marco, Paolo Simoncelli
e Gianluca Pecchini, direttore
generale della Nazionale Cantanti, non nascondono l’emozione
che porta con sé la realizzazione
di questo evento: “abbiamo voluto
portare questa manifestazione a
Parma, che ha già ospitato una
Partita del Cuore e ha dimostrato
il suo sostegno. Ringraziamo tutti
coloro che prenderanno parte a
questa giornata, partendo dai protagonisti della musica, dello sport
e gli amici del Sic. Siamo molto
felici di poter vivere insieme
questo momento di grande ricordo, condividendo la gioia di poter
contribuire a posizionare la prima
pietra di un progetto che è sempre
stato nei sogni del campione. Il 17
novembre sarà un giorno di grande festa e condivisione, con lo
sport come protagonista, veicolo
di quei valori su cui la Nazionale
Cantanti e la Marco Simoncelli
Fondazione Onlus hanno fondato
le loro basi”. Per la Nazionale
Cantanti hanno già confermato la
loro presenza: Luca Barbarossa,
Neri Marcorè, Enrico Ruggeri, Paolo Belli, Marco Masini,
Alessandro Casillo e Moreno. Il
team Amici del Sic vedrà in campo Cesare Cremonini insieme ai
comici Sergio Sgrilli, Giovanni
Vernia, Marco “Baz” Bazzoni
e agli sportivi Marco Materazzi
e Christian Abbiati. Hanno già
aderito al progetto: Comune di
Parma, Parma Calcio, Provincia
di Parma, Gazzetta di Parma e Radio Bruno. I biglietti sono disponibili in prevendita presso Radio
Bruno al costo di 5, 10 e 15 euro.
9 novembre - ore 15
Diventare nonno
di un bambino adottivo
Luigina Ballarin, psicologa
L’incontro è rivolto anche ai
nonni adottivi e ai futuri nonni
adottivi
Sede Nadia
9 novembre - dalle 10 alle 18
Festa degli alberi 2013
Distribuzione di piante
autoctone di pianura
Esposizione dei lavori
realizzati dalle scuole
Piazza Martiri
9 novembre - ore 20.30
Cena per festeggiare
San Martino
Allieterà la serata la musica
dell’Orchestra spettacolo Il
Giramondo
Costo 13 euro a persona
Cinema Teatro Ariston
10 novembre
Holydrug Couple (CILE) +
Pharmakon (USA)
Mattatoio Culture Club
10 novembre - ore 15.30
Presentazione del libro
Quatêr Pas Per Usterìi
Poemetto in versi dialettali
Di Massimo Loschi
Relatore: Dante Colli
Seguirà rinfresco offerto dalla
Cantina di Santa Croce
Auditorium Biblioteca Loria
08.11.2013 n°40
appuntamenti
10 novembre - ore 15.30
Devo fare una gastroscopia
Perchè? A cosa serve?
E’ dolorosa? Il controllo dei
disturbi gastro intestinali,
esami e accertamenti necessari
Relatore: Pier Vittorio
Di Maira, Primario Unità
operativa di Endoscopia
Digestiva del Ramazzini
Centro Polivalente G. Giliberti
Festeggiamenti del 60°
anniversario di fondazione
dell’Avis Comunale di Carpi
8 novembre
Ore 20 - Circolo Graziosi
La tradizionale Pasta e fagioli
dell’Avis
Serata conviviale in cui
festeggeremo i donatori con più
di cento donazioni
13 novembre
Ore 20.45 - Auditorium Loria
Stili di vita e prevenzione
cardiovascolare
Mantenimento del benessere e
comportamenti alimentari
corretti al fine della
conservazione della salute
del donatore
Incontro di educazione
sanitaria con la dottoressa
Anna Ciardullo del Servizio di
Diabetologia Area Nord
12 novembre - ore 14.30
10° Compleanno del Faro
Animeranno il pomeriggio i
Volontari del Faro
Divertimento con scenette
comiche, proiezione di filmati
e tanta allegria
Torta di compleanno
A cura di: Gruppo Volontari Il
Faro, Centro di Promozione
Gorizia e Anziani in Rete
Centro sociale Gorizia
12 novembre - ore 21
Presentazione dei libri:
La banda del formaggio e
Mo mama. Da chi vogliamo
essere governati
Rispettivamente dedicati alla
letteratura e alla politica,
di Paolo Nori
Dialoga con l’autore: Pierluigi
Senatore, caporedattore di
Radio Bruno
Auditorium Loria
13 novembre - ore 15
I mercoledì delle donne
Ho un desiderio: due piedi
con cui camminare bene, ma
perchè no... anche ballare e
viaggiare
Relatrice: Francesca Mellace,
Podologa
Circolo Guerzoni
14 novembre - ore 15.30
Rapporti di buon vicinato: le
norme del vivere civile
Relatore: avvocato Gasparini
Sala Bianca di Palazzo Corso
I martedì fino al 19 novembre
ore 20
Cafè Philo
Incontri per favorire la
formazione di un pensiero
filosofico. Gli appuntamenti
sono guidati da Luca Zanoli
Bar 39 Garibaldi
19
Uno dei miti del ’900 nel panorama della produzione grafica contemporanea in mostra a Palazzo
Magnani a Reggio Emilia
Un enigma chiamato Escher
L
’enigma Escher. Paradossi
grafici tra arte e geometria
è il titolo dell’esposizione
promossa e organizzata dalla
Fondazione Palazzo Magnani di
Reggio Emilia, curata da un Comitato scientifico d’eccezione coordinato da Piergiorgio Odifreddi.
La mostra presenta la produzione
dell’incisore e grafico olandese
Escher, dai suoi esordi alla maturità, raccogliendo 130 opere
provenienti da prestigiosi musei,
biblioteche e istituzioni nazionali
oltre che da importanti collezioni
private. A Palazzo Magnani sono
riunite xilografie e mezzetinte che
tendono a presentare le costruzioni
di mondi impossibili, le esplorazioni dell’infinito, le tassellature
del piano e dello spazio, i motivi
a geometrie interconnesse che
cambiano gradualmente in forme
via via differenti. Ed ecco quindi le
prime ricerche testimoniate da opere come Ex libris (1922), Scarabei
(1935); le grafiche suggestionate
dai paesaggi italiani
Tropea, Santa Severina (1931) dove Escher
struttura lo spazio;
Metamorfosi II (1940)
una delle più lunghe
xilografie a quattro colori mai realizzate per
narrare una storia per
immagini, in cui una
scena conduce a quella
successiva attraverso
una sottile e graduale
mutazione delle forme; le figure impossibili di Su e giù (1947) e
di Belvedere (1958); le
straordinarie tensioni dinamiche tra
figura e sfondo nei fogli come Pesce (1963). Accanto alle sue celebri
incisioni – in mostra capolavori
assoluti come Tre sfere I (1945),
Mani che disegnano (1948), Relatività (1953), Convesso e concavo
(1955), Nastro di Möbius II (1963)
– saranno presentati anche numerosi disegni, documenti, filmati e
interviste all’artista che mirano a
sottolineare il ruolo di primo piano
che egli ha svolto nel panorama
storico artistico sia del suo tempo
che successivo. Una sezione di
mostra sarà dedicata al confronto
della produzione di Escher con
opere di altri importanti autori per
comprendere come le scelte di
Escher siano in consonanza con
una visione artistica che attraversa
i secoli, con una consapevolezza
maggiore o minore che, talora,
risponde a esigenze diverse, ma che
parte dal Medioevo, interseca Dürer, gli spazi dilatati di Piranesi,
passa attraverso le linee armoniose
del Liberty (Secessione Viennese,
Koloman Moser) e si appunta
sulle avanguardie del Cubismo, del
Futurismo e del Surrealismo (Dalì,
Balla). Se la grandezza di un artista
si misura anche dalla capacità
d’influire su altri artisti, come pure
sulla società circostante, Escher è
stato artista sommo. La sua arte è
uscita dal torchio del suo studio per
trasformarsi in scatole da regalo,
in francobolli, in biglietti d’auguri;
è entrata nel mondo dei fumetti ed
è finita sulle copertine dei longplaying, come si chiamavano a
quell’epoca i 33 giri incisi dai
grandi della musica pop. Non basta,
però. La grande arte di Escher ha
influito più o meno direttamente su
altre figure di rilievo dell’arte del
Novecento, come Victor Vasarely,
il principale esponente dell’Optical
Art, Lucio Saffaro... Ha contratto
un debito di creatività con Maurits
Escher perfino un pittore americano
come il dirompente Keith Haring.
Suggestive installazioni immergeranno il visitatore nel magico modo
di Escher. E’ evidente, e molto
indagato, il rapporto che Escher
ebbe con “il mondo dei numeri”. Non meno intrigante è la sua ricerca su spazio reale e spazio virtuale,
ovvero sul come “ingannare la
prospettiva”. Infine, ma non ultima,
la conoscenza che Escher dimostra
delle leggi della percezione visiva
messe in luce dalle ricerche della
Gestalt. Tutte possibili chiavi di
lettura, certo non le uniche, per
comprendere l’universo creativo di
un artista complesso che, partendo
da quelle premesse, attinse a piene
mani a vari linguaggi artistici, mirabilmente fusi insieme in un nuovo e
originalissimo percorso che ancora
ci emoziona e che costituisce un
unicum nel panorama della Storia
dell’Arte di tutti i tempi.
08.11.2013 n° 40
20
Calcio – Il Carpi impartisce al Trapani una severissima lezione di gioco (1-0)
La partita perfetta
Capolavoro di Vecchi: con gli accorgimenti giusti ha travolto Boscaglia sul ritmo.
Sabato il Crotone. In ottica derby occhio ai cartellini: rischiano in quattro.
I
l Carpi si riscopre perfetto
contro un avversario disegnato per permettergli
di giocare al proprio meglio.
Cioè sul ritmo. Il Trapani non
è stato semplicemente battuto.
E’stato letteralmente eseguito
sul suo stesso fronte, crivellato da una gragnola di strappi
in velocità. Penso che ormai
non sia più il caso di parlare di svolta, semplicemente
perché è un concetto fuori dal
contesto. Il Carpi ha già da
tempo normalizzato un passo,
ed è esattamente questo. La
stagione è ben definita e difficilmente muterà, almeno fino
a gennaio. Rivedremo partite
complesse, alcune delle quali
torneranno a risultare impossibili per via della mancanza di
un uomo-gol che sia in grado di
semplificarle. Ci saranno certamente altre ricadute, e mister
Vecchi dovrà essere bravo a
prevederle per limitarne l’impatto e le dimensioni. Ma ogni
volta che la squadra troverà le
condizioni per correre, sarà
un avversario scomodo per
chiunque e potrà vincere in
qualsiasi stadio.
SCACCO IN TRE MOSSE
- Al Provinciale si è capito una
volta ancora che i biancorossi
non possono essere sfidati su
70-80 metri. Boscaglia si è
fossilizzato sul proprio calcio, non è parso disposto ad
alternative (e meno che mai
provvisto), ha voluto la sua
partita di ribaltamenti verticali. Sopravvalutando molto la condizione dei suoi, e
sottovalutando le novità di
Vecchi. Che davvero ha allenato come un veterano, senza
sbagliare nulla. In tre mosse
ha disinnescato Mancosu: per
assorbirne la profondità ha abbassato Porcari di 10 metri,
come centrale tra i centrali; poi
ha vietato alle mezzali (Lollo e
Memushaj) di accorciare sui
portatori di palla (Caccetta e
Pirrone) e ai difensori (Pesoli
e Poli) di saltare sul lancio lungo, in modo da isolare la sponda (Djuric). Il Trapani non ha
mai avuto tempo di capire che
il suo miglior terminale era
costantemente accerchiato e
ogni rifornimento per lui veniva inaridito prim’ancora che
l’azione cominciasse. Così si
è dilatato ai limiti della rarefazione, fin quasi sciolto lungo
il campo, concedendo praterie agevolmente incendiabili.
Tre molotov incandescenti
(Di Gaudio, Memushaj e
Concas) le hanno arse selvaggiamente, un’esplosione
dopo l’altra. Mbakogu le ha
accese a turno. E’ stato eccezionale nel valorizzare gli
spazi, e praticare un esercizio
tecnico spalle alla porta in cui
evidentemente eccelle rispetto
a Cani: addomesticare il pallone e distribuirlo di prima,
massimo due tocchi. Vecchi ha
scelto il momento giusto per
metterlo sulla tavolozza, con-
tro un avversario che protegge
gli ultimi 25-30 metri centrali
con soli 4 uomini (4-4-2). Resta da capire fino a che punto
riesca a reggere il reparto di
fronte alla maggioranza del
campionato, che viceversa
riempie l’area con tre terzini e la copre con tre mediani
(3-5-2). Comunque sia, con
lui il Carpi ha un colore in più:
black power.
CAMPIONATO - Tutto questo è accaduto in una giornata
di frenate, quasi un piccolo
sbadiglio del campionato che
aveva appena dato la sensazione di accelerare. Oltre la metà
delle partite (6 su 11) sono terminate senza un vincitore. Un
dato in netta controtendenza:
nelle prime 11 giornate si erano registrati appena 41 pareggi (uno ogni 3 gare). Capiremo
presto se sia un’eccezione o
un indicatore. Ovverosia se
invece la velocità media delle
squadre si stia equilibrando o
meno. La vittoria più pesante
è quella del Palermo che leva
l’inviolabilità al Partenio di
Avellino. Una riaffermazione
di forza della principale no-
bilità del torneo. Iachini gli
ha dato un’identità definitiva,
irrobustendo la difesa (solo 3
gol subiti) e responsabilizzando Hernandez, un leader di
valore internazionale. Restano
imbattuti solo 4 stadi: il Biondi
di Lanciano, il Castellani di
Empoli, l’Ossola di Varese
e il Braglia, dove il Modena
sta costruendo una fortuna e
continua a dimostrarsi quel
grande avversario che viceversa in trasferta non riesce
mai ad essere fino in fondo.
Gioca col cuore, si merita la
fortuna che ha spesso avuto, facendo valere un calcio
pratico, asciutto, a tratti velocissimo, sempre ben coperto.
Difficile fargli gol. E’ primo
per punti interni. E ha la firma
puntuale di Babacar, che pare
aver imparato a segnare anche
quando è facile. Quasi da solo
batte pure la capolista. Così
adesso la striscia positiva più
lunga è del Latina (9 risultati
utili), che condanna la Reggina alla sesta sconfitta in sette
gare. Cioè alla più grave tra
tutte le crisi in corso.
Enrico Gualtieri
La classifica
PROSSIMO AVVERSARIO:
CROTONE
La meglio gioventù
I
l Crotone è un esperimento di raro interesse, certamente
fuori dai canoni della categoria e abbastanza lontano dai
requisiti d’equilibrio. Perde una gara su tre, cioè in modo
normale. Ne vince una su due, ovvero quanto l’aristocrazia del
torneo. Ma concede un po’ troppo per poterne fare parte. Segna comunque tanto e con regolarità: quasi due gol a partita,
solo il Cittadella è riuscito a mandarlo in bianco. L’allenatore
è Massimo Drago: classe 1971, in panchina dal gennaio
2012, promosso direttamente dal vivaio. Ha il profilo ideale
per crescere quest’ottima pattuglia di promesse che gli è stata
messa a disposizione. Ne parlano come di un buon maestro di
calcio, dalla didattica schietta e dai principi di gioco ambiziosi
ma allo stesso tempo molto concreti. Sa pretendere e ottenere
disciplina, senza per questo togliere ai suoi giocatori il gusto di
divertirsi giocando. Lavora molto sul palleggio, statisticamente
produce il quinto possesso del campionato per minutaggio.
Schiera un 4-3-3 tatticamente avanzatissimo, che ripiega tutto
insieme e attacca secondo triangoli, sovrapposizioni e scambi
di ruoli. Si fida (e finora è stato ripagato) di un portiere alla
prima esperienza professionistica: Alfred Gomis, ventenne,
senegalese lungo 196 cm, spaventoso per personalità, elasticità e apertura alare. Chiede molta partecipazione ai terzini (Del
Prete e Mazzotta, i più impiegati finora: grande corsa e calcio pulito). Manda a turno le mezzali negli spazi (Dezi: classe
’92, scuola Napoli; e soprattutto Cataldi: ’94, campione d’Italia uscente con la Primavera della Lazio, match winner della
finale con l’Atalanta). Tiene un centravanti classico (Pettinari,
gran colpitore di testa) come unico riferimento d’attacco, e gli
ruota intorno due ali a piede invertito (il mancino a destra e
viceversa) che sanno saltare l’uomo, crossare e concludere. Le
cambia spesso, può scegliere tra fantasisti diversi: Bidaoui (il
più generoso), Torromino (il più velenoso in zona gol), Matute (il più imprevedibile), De Giorgio (il più esperto), e Bernardeschi (il più futuribile: appartiene alla Fiorentina, spegnerà
20 candeline a febbraio, corre elegantemente a testa alta e
nello stretto fa quello che vuole).
E.G.
I NUMERI
Secondo attacco del campionato
N
on ci sono precedenti tra
le due squadre. Di più:
il Crotone sarà la prima
squadra calabrese a disputare
una gara ufficiale al Cabassi. Ci
arriva forte della miglior partenza in B dopo 10 partecipazioni.
E’ a quota 20 punti (equamente
raccolti tra casa e trasferta), 9
più dello scorso anno, il doppio
rispetto a quanti ne conquistò
nelle prime 12 giornate della stagione 2009/10, al termine della
quale traguardò al massimo piazzamento assoluto (ottavo
posto). Finora ha subito 19 reti (di cui ben 7 nelle prime
due gare, e altrettante nelle ultime 4), è la penultima difesa del torneo. Ne ha però realizzate 21 (secondo attacco)
con 10 giocatori differenti. Capocannoniere è Torromino
(5, con 3 rigori), segue Pettinari (4 su azione). E’ nettamente la squadra più giovane del campionato: nell’ultimo
mese ha schierato stabilmente un undici di età media oscillante tra i 21,6 e i 22,6 anni. Nessun altra in B scende sotto
i 23 (a parte il Bari e il Cittadella delle prime due giornate,
in pieno rodaggio e a mercato ancora aperto). Drago non
potrà schierare il centromotore Crisetig (ex Inter), espulso
venerdì scorso. Vecchi non ha squalificati ma sì quattro diffidati: Pesoli, Gagliolo, Memushaj (in foto) e Sgrigna. Una
zavorra piuttosto ingombrante in vista del derby.
E.G.
PROSSIMO TURNO
Comandano in tre
TREDICESIMA GIORNATA
Sabato 9/11/2013, ore 15:
BARI – VARESE
BRESCIA – AVELLINO
CARPI – CROTONE
CITTADELLA – PESCARA
J. STABIA – MODENA
NOVARA – LATINA
PALERMO – TRAPANI
REGGINA – PADOVA
V. LANCIANO – SIENA
8 RETI:
Babacar (Modena)
Hernandez (Palermo)
Antenucci (Ternana)
ANTICIPO
Venerdì 8/11/2013
Ore 20.30: SPEZIA – CESENA
POSTICIPO
Lunedì 11/11/2013
Ore 20.30:
TERNANA – EMPOLI
*CARPI-PADOVA, interrotta al 27’, è sub-judice
I MARCATORI
Il Modena va a Castellammare
7 RETI:
Tavano (Empoli)
Mancosu (Trapani)
Pavoletti (Varese)
6 RETI:
Caracciolo (Brescia)
Giannetti (Siena)
…
2 RETI:
Memushaj (Carpi)
…
1 RETE:
Cani Concas Inglese Lollo
Porcari e Sgrigna (Carpi)
08.11.2013 n°40
21
CALCIO – Carpi, settore giovanile: Primavera ko con la Samp (0-1)
CALCIO - DILETTANTI
Alla ricerca del gol perduto L
Bilancio misero per le rappresentative Nazionali e Regionali: solo un punto,
nessuna rete.
V
ia Marx scopre
all’improvviso l’urto dei grandi vivai
tradizionali: Samp, Torino
e Bologna. Il weekend si
chiude senza reti all’attivo
per le rappresentative Nazionali e Regionali. L’unico mezzo sorriso è dei
Giovanissimi di La Manna
che finalmente conquistano il primo punto interno.
I baby Provinciali invece
segnano a raffica.
PRIMAVERA – Ritorno
opaco per i boys di Maurizio Galantini e Gianluca
Garzon, di nuovo in campo per i tre punti dopo un
mese di pausa dovuto allo
svolgimento dei mondiali
U17. Contro i blucerchiati
di mister Enrico Chiesa,
Zunino e soci entrano tardi in partita. Senza peraltro riuscire mai ad essere
pericolosi, né a generare
una concreta reazione allo
svantaggio d’apertura che
decide l’incontro (0-1).
Nel finale, espulso Fissore
per somma d’ammonizioni. Così la Sampdoria
aggancia il Carpi al quartultimo posto. In testa,
vincono tutte: il Toro doma
il Sassuolo (2-1), l’Empoli
sbanca Siena di strettissima misura (0-1) e la
a notizia della domenica è senz’altro lo stop interno della
Correggese (D), che per la prima volta in stagione chiude
senza reti all’attivo. Ora non è più sola in testa.
Perde temporaneamente il primato anche la Virtus (Seconda),
mentre in Promozione la Solierese vince una partita che sembrava stregata e vola a ruota delle big.
In Terza, infine: benissimo lo United, bene S.Marino e Cortilese;
male il Limidi, malissimo la Fossolese.
REGIONALI
Solierese con le grandi
Juventus, prossimo avversario biancorosso, rimonta
il Parma (2-3).
ALLIEVI NAZIONALI – Seconda sconfitta
consecutiva per i ragazzi
di Stefano Belloni, piegati a Torino nella ripresa
nonostante una prestazione
attenta e un forcing finale
molto generoso. Domenica
prossima al Sigonio arriva
la Ternana. Urge ritrovare
il risultato e la via del gol,
che manca da ben 5 partite.
GIOVANISSIMI – La
notizia importante è la
continuità dei Nazionali di
Ferdinando La Manna
che cancellano finalmente
dalle statistiche lo zero
scomodo dei punti in casa.
Costringono il Gubbio
sulla difensiva, tengono
a lungo in mano il pallino
del gioco senza sfondare il
bunker. E alla fine devono
accontentarsi dello 0-0. Ma
è comunque un’altra tappa
di crescita. E domenica
c’è il derby col Modena.
Fanno invece un notevole
passo indietro i Regionali
di Michele Borghi, surclassati dal Bologna (0-3).
E’ la terza sconfitta nelle
ultime quattro gare.
BABY – Cadono in casa
pure gli Esordienti Regionali di Andrea Cavicchioli, travolti dalla Spal
(0-3). Viceversa, volano i
Provinciali di Riccardo
Soragni (3-1 al Real Panaro; sul tabellino: Lecce,
Mazzali e Gasparini)
e si riscattano a suon di
gol i Pulcini di Manuele
Ferrari: 9-0 all’Atletico
Bilbagno (tris di D’Elia,
doppiette per Piccolo e
Lugli, arrotondano Gremmo e Franchini).
Enrico Gualtieri
IL PROGRAMMA DEL WEEKEND
PRIMAVERA
JUVENTUS - CARPI
Sabato 9/11/2013 Vinovo (TO) – Campo
“Chisola”
Via del Castello, 3
Ore 14.30
Serie D. La Correggese si scopre umana. Per la prima volta non
riesce a segnare, pur provandoci in ogni modi. Come sempre,
Luppi trascina l’esercito: macina chilometri, imbecca i compagni,
si mette in proprio e tira da qualunque posizione. Poi spara fuori
un rigore, e a quel punto tutti i 400 spettatori del Borelli capiscono che non è giornata. Le barricate del Camaiore reggono fino
al 90’: finisce 0-0. Così la classifica acquista una nuova forma. Le
inseguitrici vincono in blocco. La Lucchese travolge il Fidenza
(4-0) e si affianca in vetta. L’Abano sbanca Mezzolara (2-4) ed
accorcia, la Juve Fortis si conferma. La Massese risorge contro
un Castelfranco sempre più in difficoltà: mister Chezzi minaccia
rivoluzioni (“chi non ci crede può andare via”), cerca una scintilla
d’orgoglio che accenda la stagione. Magari già domenica prossima, allorché i gialloblu ospiteranno la Lucchese. Se lo augura la
Correggese, che andrà a Palazzolo.
Promozione. La Solierese resta tra le grandi confermando di
esserlo. La graduatoria è abbastanza delineata a 6 curve dal giro
di boa. Fuggono in 4, già piuttosto lontane dalle altre. Ci sono
due battistrada dal passo sicurissimo (Casalgrande - miglior
attacco - e Fiorano – miglior difesa) una terza favorita annunciata (Castelvetro) e poi il pericolo gialloblu, l’outsider di mister
Nannini che adesso gioca da squadra matura e vince con regolarità anche in trasferta. A Nonantola, batte La Pieve all’ultimo
assalto, dopo una lunga battaglia di logoramento. Decide ancora
una volta Azzouzi, facendosi perdonare l’errore precedente dal
dischetto.
E.G.
PROVINCIALI
United da sorpresa a certezza
D
al doppio turno del ponte escono risultati sorprendenti. In Seconda Categoria (girone H) la Virtus
Cibeno cede momentaneamente il primato al Mandrio
(che però ha una gara in più). Gli uomini di Amaranti battono
agevolmente il Rubiera (3-0: Guancia, Pederielli, Ferrari) ma
poi non riescono ad avere ragione del S.Prospero (0-0).
Novità importanti anche in Terza categoria (girone C),
dove lo United sveste definitivamente i panni di sorpresa e
si candida per il titolo. Gli uomini di Perrotta centrano l’enplein. Espugnano Correggio (2-1: Pagliarulo, Stermieri)
poi levano l’imbattibilità alla capolista Villadoro (1-0) nel bel
big-match della domenica. A 10’ dalla fine, Giglioli segna il
gol che ridisegna gli equilibri del campionato. E’ una vittoriasvolta, vale il secondo posto. Subito dietro c’è il S.Marino,
che esce alla grande dal riposo e aggrava ulteriormente la crisi
della Fossolese (2-0), giunta alla sesta sconfitta in otto gare.
La delusione della settimana è il Limidi che perde nettamente
entrambi i derby con Carpine (2-0: Carrabs, Turchi) e Cabassi
(2-0: De Noia, Takafout) e precipita lontanissimo dai quartieri
alti. Risale invece un ottima Cortilese, trascinata dai suoi grandi
attaccanti: Iannuzzo, Setti e Chizzini.
E.G.
CALCIO A 5
Virtus involuta, il Castello
festeggia
ALLIEVI
NAZIONALI
CARPI - TERNANA
Domenica 10/11/2013
Carpi - Campo “Sigonio”
Via Sigonio, 21
Ore 15
GIOVANISSIMI
NAZIONALI
MODENA - CARPI
Domenica 10/11/2013
Savignano sul Panaro (MO)
- Campo “Tazio Nuvolari” –
Via Claudia
Ore 11
GIOVANISSIMI
REGIONALI
PARMA - CARPI
Domenica 10/11/2013
S. Pancrazio (PR) - Campo
“Stuard” – Via Madonna
dell’Aiuto
Ore 11
ESORDIENTI
REGIONALI
PARMA - CARPI
Sabato 9/11/2013
Cognento (MO) - Campo
“Parma FC”
Via Nazionale Est, 5
Ore 16
ESORDIENTI
PROVINCIALI
CARPI - VIRTUS CIBENO
Sabato 9/11/2013
Carpi - Campo “Sigonio”
Via Sigonio, 21
Ore 15
PULCINI
PROVINCIALI
CARPI – RUBIERESE
Sabato 9/11/2013
Carpi - Campo “D.Pietri”
Via Nuova Ponente, 24/C
Ore 15.30
V
irtus bruttina quella che va in scena al Vallauri contro
un Castel San Pietro che è avversario alla portata,
ma famelico come pochi. L’avvio virtussino è tutt’altro
che entusiasmante, tanto che i letargici tempi di reazione gialloblù valgono immediatamente il vantaggio ospite
quando, su azione d’angolo, una retroguardia virtussina
quantomeno opinabile spalanca le porte al primo sussulto
corsaro (0-1). Il forcing romagnolo non si arresta e l’insistita
azione individuale del proprio numero 7 consente agli ospiti
di mettere a referto senza troppe difficolà uno 0-2 cui segue,
mortifero, il colpo dello 0-3 che sembra imprimere un’inerzia
ineluttabile al match. Pelusi tuttavia, che a scuola non ha
mai amato Democrito e il determinismo, prova a far saltare il
tavolo già apparecchiato dei romagnoli con il colpo di punta
dell’1-3. Il tentativo eterodosso del 5 di casa si rivela tuttavia vano quando, l’1-4 ospite, s’abbatte come un macigno
sulle illusioni virtussine di remuntada. L’acuto di Casceglia,
indotto dalla forza della disperazione, vale soltanto a lenire
l’amarezza del calice ingurgitato dai carpigiani (2-4). Potrebbe andare meglio, Virtus. Qualcuno parlerà di inquietante involuzione, altri di distrazioni giovanili: profeti molto acrobati
della rivoluzione, tu fai da te, al solito, senza lezione.
Federico Campedelli
08.11.2013 n° 40
22
Pallavolo femminile Serie A - Dopo Ornavasso, Modena batte anche la formazione di Forlì, 0 a 3
Liu•Jo Modena fa la doppietta
S
enza storia, se non nel
secondo set, la sfida
del Palazzetto Villa
Romiti. Le bianconere impongono il proprio maggiore tasso tecnico e sbancano
Forlì raccogliendo il secondo successo in altrettante
gare di campionato. Un
ottimo viatico per affrontare
l’esordio casalingo ufficiale
della prossima settimana,
sempre con le romagnole,
valevole come ottavo di
finale di Coppa Italia.
In avvio di gara coach
Chiappafreddo ritrova,
rispetto alla prima uscita,
Lucia Crisanti che era rimasta out per un dolore alla
schiena nel match di Castelletto Ticino con Ornavasso.
Insieme a lei, al centro, c’è
Ruseva, mentre Rondon al
palleggio e Fabris opposta
compongono la diagonale principale. Piccinini e
L
a Cec si presenta alla
gara di Asti, terza di
campionato, con Porcellini e Casadio acciaccati
e Spirito appena recuperato
dall’infortunio alla caviglia.
Coach Molinari si schiera
con quella che, a oggi, è la
formazione tipo, quindi con
Dall’Olio e Bigarelli in diagonale principale, Porcellini
e Fontana schiacciatori,
Insalata e Quarta in posto
tre e Trentin libero. Asti si
presentano a sorpresa con
Avalle opposto a Gianoglio,
l’italo cubano Argilagos e
l’esperto Cavallo di banda,
Lombardo e Morchio centrali e Risso libero. Buon approccio alla gara per Insalata
e compagni che si portano
Rousseaux, infine, sono i
posti quattro con Cardullo
libero. Per Forlì le ultime ar-
rivate, Pincerato e Turlea,
partono in cabina di regia
e in posto due, la capitana
Pallavolo Maschile Serie B1 Cec sbaraglia Asti
Hasta Volley Asti - Cec Carpi: 0 - 3
avanti 3-8 alla
prima sosta
tecnica. Bigarelli con un 6 su
7 in attacco e
un ace si carica
sulle spalle i
compagni fino
al 14-25. Nel
secondo set
però non si
rivede una Cec
così attenta e
Asti scappa 8-5
e 14-8. I ragazzi
di Molinari si
ricompattano
Coach Molinari
Bocce – Gli atleti della MP Filtri Rinascita si distinguono in gare nazionali
Maione e Signorini salgono sul gradino
più alto del podio
G
rande vittoria del
campione del mondo
in carica Paolo Signorini venerdì 1° novembre
in occasione del 27° Trofeo
Città di Soliera a cui concorrevano 151 individualisti di
serie A1 e A. L’atleta in forze
alla MP Filtri Rinascita di
Budrione (Modena) ha dominato la gara fin dall’inizio. La
partita più spettacolare è stata
la semifinale giocata contro
l’altro campione del mondo
in carica Luca Viscusi suo
compagno nella MP Filtri Rinascita. L’incontro ha strappato
lunghi applausi del pubblico
incantato dalle giocate difficili
e pressoché impeccabili. Poi
Paolo Signorini ha fatto un tiro
di volo alla tavola, una giocata
che in Italia in pochi sono in
grado di fare e tutto il pubblico
si è alzato in piedi per rendere
omaggio al grande campione.
E’ finita 12-7. In finale Signorini ha trovato Giovanni Ricci
della Pavullese (Modena) e la
partita è finita 12-0, praticamente senza storia.
Classifica finale: Paolo
Signorini (MP Filtri Rinascita,
Modena); Giovanni Ricci (Pavullese, Modena); Luca Viscusi
(MP Filtri Rinascita, Modena);
Marco Luccarini (Sanpierina,
Bologna); Renzo Vezzali (Formiginese, Modena).
Domenica 3 novembre
bellissima vittoria di Felice
Maione della Rinascita MP
Filtri di Budrione (Modena): ha
vinto il 14° Trofeo Gherardi
Alessandro Casa Bella di
Bergamo a cui concorrevano
175 individualisti. Maione
ha dimostrato di essere in
giornata per forma e resistenza. In finale ha trovato Luca
Bonifaci (Monastier, Treviso) e
lo ha sconfitto 12 – 5.
Classifica finale: Felice
Maione (MP Filtri Rinascita,
Modena); Luca Bonifaci (Monastier, Treviso); Giorgio Magri
(Orobica Slega, Bergamo);
Luca Curioni (Fulgor, Lecco);
Claudio Pirotta (Casa Bella,
Bergamo).
Paggi e Lamprinidou
sono le centrali, Ventura e
Guatelli le schiacciatrici di
e si riportano sotto fino al
15-14 e sorpassano i piemontesi con un muro di Fontana
su Miglietta per il 17-18. Il
set procede punto a punto
quando un attacco out di
Morchio e un muro tetto di
Bigarelli su Cavallo regalano
il 22-25 alla Cec. Conscio
della brutta partenza nel set
precedente, Dall’Olio in battuta trascina immediatamente i suoi avanti 0-6 e all’1-8
del primo timeout tecnico.
Un ace di Fontana consegna
il 7-16 ai ragazzi di Molinari
e un primo tempo di Insalata
tre importantissimi punti in
classifica. Prossimo incontro
domenica, alle ore 17,30 ,
al Palazzetto di Carpi contro
Mondovì.
banda con Zardo libero.
Cerca subito, fin dalle
primissime battute, di
portarsi avanti la Liu•Jo,
ma il primo scatto iniziale è
subito assorbito da Forlì sul
3-3. Le squadre procedono
fianco a fianco fino al 6-6,
quando le bianconere operano il primo vero allungo con
un parziale di 4-0 costringendo il coach avversario
Marone al primo time out
discrezionale. Riceve bene
e attacca con percentuali
non certo disprezzabili la
formazione padrona di casa,
ma la Liu•Jo è implacabile
in fase di cambio palla e
non concede alle avversarie
la possibilità di rientrare.
Più impegnativo il secondo
parziale: calano le percentuali in attacco di Modena,
Forlì rimane a contatto,
ma trova costantemente il
muro bianconero che sale
Pallavolo Femminile Serie C
Prima sconfitta stagionale per
Texcart Città di Carpi
Texcart Città di Carpi - Rebecchi Nordmeccanica: 1-3
P
rima sconfitta stagionale per la Texcart Città di Carpi
contro la Rebecchi Nordmeccanica, squadra impostata
per mantenere le zone calde della classifica. Prestazione
altalenante quella offerta dalla squadra di Pisa, per competere
contro questo tipo di squadre. Inizio di primo set equilibrato,
poi qualche distrazione di troppo, ha permesso alle piacentine
di aggiudicarsi il parziale. Nel secondo, partenza a razzo delle
carpigiane che si portano avanti di 7 punti fin dall’inizio, dando
continuità e intensità al gioco e vincendo il set per 25-9. La
partita sembra prendere la giusta direzione, ma le ragazze di
Rivergaro dimostrano che non sono quelle del secondo parziale. Infatti terzo e quarto set sono all’insegna dell’equilibrio,
purtroppo però il gioco di controattacco non funziona al meglio
e sono le avversarie ad aggiudicarseli entrambi col punteggio di
25-23 e 27-25.
Bocce femminile
La Losorbo domina
a Perugia
G
di tono rispetto al parziale
precedente. Nel finale, però,
non si scherza più e Modena
archivia il parziale portandosi sul 2-0. Nel terzo set
le bianconere ritrovano la
giusta concentrazione e la
precisione nei fondamentali, mentre Forlì inizia a
sentire la pressione di non
aver più tempo per riaprire
la partita. Le padrone di
casa iniziano a commettere
qualche errore in più, mentre la Liu•Jo ha le proprie
certezze con una Rousseaux
implacabile in attacco e
un duo Cardullo-Piccinini
presente più che mai in fase
di ricezione. A completare
l’opera ci pensa Fabris con
il suo solito peso offensivo
e allora ecco che Modena
scappa subito via 3-9 e non
si volterà più indietro fino al
termine del match. Domenica 10 novembre, alle
18, presso il PalaPanini di
Modena, andata degli ottavi
di finale di Coppa Italia fra
Liu•Jo Modena e Banca di
Forlì.
rande vittoria di Maria Losorbo della Rinascita MP Filtri di Budrione (Modena) nella
gara del circuito Fib G.P. Perugia in Rosa a
cui partecipavano 27 individualiste. Nella partita contro Anna Rita Bedini (Cerbara, Perugia) vince 12-6,
contro Franca Mascagni (Parmegiani, Bologna)
finisce 12-2. La Losorbo si aggiudica così l’ingresso in
semifinale contro Marina Braconi (Olimpia Conad
Correggio) e vince 12-7. L’altra finalista è la Regina
per eccellenza, sei volte campionessa mondiale ed
europea Germana Cantarini (Canottieri Bissolati,
Cremona). Maria Losorbo gioca senza sbagliare nulla
portandosi sul 9-3 ma la bocciata per fare partita gira
male e la Cantarini ne approfitta portandosi sul 9-9.
Una giocata spettacolare della Losorbo è decisiva per
i tre punti che le regalano la vittoria 12-9.
Classifica finale: Maria Losorbo (MP Filtri
Rinascita, Modena); Germana Cantarini (Canottieri
Bissolati, Cremona); Marina Braconi (Olimpia Conad,
Reggio); Giulia Pierozzi (Cortona Bocce, Arezzo).
08.11.2013 n°40
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