Il Tempio Massonico
Il Tempio Massonico
Rappresentazione della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accettato, preso dal libro di
Jules Boucher: “La simbologia massonica”, p. 275.
Il massone Jules Boucher, nel suo libro: “La simbologia massonica”, fornisce una singolare
rappresentazione del
T
empio Massonico,
costituito dai 33 gradi del Rito Scozzese Antico ed Accettato: una
“stella a cinque punte”
inscritta in una
“stella a sei punte”,
e l’insieme lo chiama:
“L’esagramma col pentalfa”
o
“Esagramma pentalfico”.
Il Boucher così spiega questa simbologia:
«Ragon fa questa domanda: “Che cosa diventa l’individuo dopo il trapasso?”. E risponde: “Da
effetto che era, diventa causa a sua volta (...) in quanto (...)
la sua anima, che non era
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che una particella dell’anima universale,
ritorna a questa immensa sorgente di vita, la
“Camera di Mezzo”,
l’immagine del grande laboratorio in cui si operano queste trasformazioni infinite”. (...).
“La Camera di Mezzo”, scrive Marius Lepage, è la perdita delle illusioni (...) è l’athanor
ermeticamente chiuso nel quale si compie la gloriosa trasmutazione dei centri di conoscenza
che passano dal cervello al cuore.
La conoscenza del cuore è la comunicazione diretta
senza intermediario più o meno opaco, con la sorgente di ogni vita.
é
l’illuminazione intellettuale davanti alla quale tutto si rimpicciolisce alla sua giusta grandezza, si
cancella e sparisce; è un riflesso della
Vera Luce,
una eco della
parola perduta.
(...).
René Guenon precisa: “Si dice che un Maestro Massone si trova sempre tra la Squadra e il
Compasso,
cioè nel
“luogo” medesimo in cui si inscrive la Stella Fiammeggiante
(Stella a cinque punte) e che è propriamente
l’“Invariabile mezzo”.
Dunque (...)
la Loggia
dei Maestri è chiamata “Camera di Mezzo”.
Il Maestro è assimilato con ciò all’“uomo vero”, posto tra la Terra e il Cielo ed
esercitante la funzione di “mediatore”. (...).
In tutte le tradizioni, il “Mezzo” è il centro ideale. Accedere alla “Camera di Mezzo” è
pervenire al
centro della “Ruota”,
all’asse immobile. (...). Questa immagine della
“Ruota”
ci mostra i profani posti sulla circonferenza e gli
“Iniziati”
in cammino sui raggi, verso il
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Centro dove la velocità è nulla.
La “Camera di Mezzo” è pure la “Quintessenza” degli alchimisti, il punto di intersezione
dei due bracci della croce, la sommità della “Pietra cubica a punta”
.
Vi si accede per mezzo di 15 gradini divisi in tre gruppi: tre, cinque, sette. Questi numeri sono
quelli dell’
Apprend
ista,
del
Compagno
e del
Maestro.
Tre è il Triangolo; cinque, la Stella Fiammeggiante; sette, il Sigillo di Salomone con il
punto centrale
che è l’uomo
giunto a realizzare l’equilibrio perfetto tra la Materia e lo Spirito. Questo
Sigillo di Salomone
è il geroglifico della
Pietra Filosofale,
mentre la
Stella Fiammeggiante
(e cioè la “Stella a cinque punte”) è quello della
Materia prima.
Il
Triangolo,
o
Delta Luminoso,
è il
Fuoco,
fuoco spirituale, intenso, nascosto con la sua azione sul
Pentagramma
o
Stella Fiammeggiante
o
Materia prima,
che conduce all’
Esagramma
o
Sigillo di Salomone,
o
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Pietra Filosofale.
G. Persigout associando il “Sigillo di Salomone” e la “Stella Fiammeggiante”, forma la figura da
lui definita l’
Esagramma pentalfico. é l’unione del Microcosmo col Macrocosmo.
é interessante notare che l’addizione di 5 (pentagramma) e 6 (esagramma) dà per totale 11.
(...). Undici è dieci più uno, cioè i
dieci Sefirot
più
En-Sof.
Ei
33
gradi
dello Scozzesismo possono essere divisi in
tre serie di undici.
(...).
La “Camera di Mezzo” può essere paragonata all’esagono racchiuso all’interno
dell’esagramma.
In questa Camera, l’Uomo, l’Iniziato, diventa Adepto
.
I 6 triangoli dell’esagramma hanno 18 lati; i 5 triangoli del pentagramma hanno 15 lati.
Addizionando
18
e
15
ritroviamo ancora il numero
33.
Il 15° grado della Massoneria è il primo grado dei Capitoli e il 18° è il grado di Rosa-Croce.
Questo grado non è che l’amplificazione del
3°
grado.
é
3
moltiplicato
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6
(e cioè
666
- n.d.r.).
La Loggia di Maestro si chiama “Camera di Mezzo” e deve avere due locali per le iniziazioni.
(...). Ancora poco tempo fa, si divideva il Tempio in due parti con una tenda. La prima parte era
lo
Hikal, la seconda il Debhir. Lo Hikal
è la camera dove Hiram muore,
il
Debhir quella in cui risuscita.
(...).
Hiram risuscitato!
Tale è lo scopo dell’iniziazione al grado di
Maestro:
l’iniziato diventa
Adepto,
è raggiante di Luce.
(...).
Hiram risuscitato è il Maestro, è l’Uomo vero. (...). L’Apprendista (Pietra grezza), dopo una
fase durante la quale si
sgrossa,
“acquista delle facce uniformi” e diventa
Compagno.
Queste “facce” (
Pietra cubica
) si levigheranno e perderanno, a poco a poco, la loro rugosità. Infine, il
Maestro,
nella pienezza dei suoi diritti massonici e dei suoi doveri,
“individuato” veramente, sarà nella Loggia un elemento, una
Pietra perfetta,
indispensabile all’esistenza della Loggia»
1
.
***
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Questa lunga e densa citazione di Jules Boucher ci fornisce tutto quanto ci serve per
analizzare e decifrare la struttura della
“nuo
va chiesa”,
e per scoprire i significati occulti, che si celano dietro la simbologia delle scelte costruttive.
Riassumendo quanto affermato da Boucher, la rappresentazione del Tempio della
Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accettato,
in cui
il massone percorre il suo cammino da
Apprendista, Compagno e Maestro,
ha le seguenti caratteristiche:
– il numero 11 che rappresenta il numero mistico della Cabala ebraica dalla quale
dipendono
tutti i
segreti e la simbologia della Massoneria;
– il numero 18, ancora come “Marchio della Bestia” 666 e come simbolo della Stella a 6
punte;
– trattandosi di una chiesa di una Religione, dovrà comparire un numero che esprime
l’ecumenismo massonico
che aspira a riunire tutte le religioni del globo, sotto l’Alta Direzione della Massoneria;
– la presenza del numero 6, come indicazione della presenza di una Stella a 6 punte;
– la presenza del numero 5, come indicazione della presenza di una Stella a 5 punte;
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– il numero 15 ancora come simbolo della Stella a 5 punte e come i 15 gradini divisi in tre
gruppi:
3, 5, 7,
dell’
Apprendista,
del
Compagno
e del
Maestro;
– le condizioni geometriche per la loro rappresentazione del Tempio massonico descritto da B
oucher;
– il numero 33 anche come somma di 15 e 18, quando questi rappresentano le Stelle a 5 e a 6
punte;
– il numero 7 il numero del Maestro, come derivazione della “Stella a 6 punte” con il punto
centrale;
– ciò che, però, Boucher non dice, ma che è di importanza capitale per la firma che la
Massoneria imprime alle sue opere e imprese, oltre la nota
Stella a 5
punte,
ch
e è il suo simbolo per antonomasia, essa usa nascondere il suo speciale
Marchio:
3 volte 666,
come espressione del suo unico
“dogma”:
dichiarare e muovere guerra a Dio!
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1
Cfr. Jules Boucher, “La simbologia massonica”, Parigi 1948, pp. 280-286.
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