128. “Il Sigillo di Salomone”

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Progetto RaPHAEL (www.raphaelproject.com) - Incontro nº 128 del 8/01/2004 - Colore Mogano
128. “Il Sigillo di Salomone”
Il simbolo della stella sei punte formata da due triangoli equilateri incrociati è noto come Esagramma, Sigillo di Salomone, Scudo o Stella di
Davide, Esalfa; rappresenta il senario, la moltiplicazione per 2 del numero 3, che ci indica l’equilibro magico presente nell’Universo, cioè
l’interrelazione e la compenetrazione della polarità maschile-celeste-spirituale-solare (triangolo rivolto in alto) e femminile-tellurica-materialelunare (triangolo rivolto in basso), unione del macrocosmo con il microcosmo.
E’ un simbolo universalmente adottato dall’ebraismo ed è presente anche in Massoneria (la cui costituzione viene fatta risalire all’architetto
Hiram, costruttore del tempio del Re Salomone), nella pratica magica è considerato il più potente talismano di protezione contro qualsiasi
attacco esterno e possiamo constatare che a differenza del Pentagramma o Pentalfa (la stella a cinque punte) non può essere rovesciato e
non può dunque assumere un significato contrario e negativo. Si narra che Re Salomone (ancora oggi noto per la sua saggezza ed equanimità)
se ne servì fino al momento della morte per scacciare i demoni e per invocare gli angeli.
Sempre a riguardo della stella a sei punte si legge alla pagina http://angolohermes.interfree.it/Simbolismi/pentagramma.html:
“Nell'ambito dell'Alchimia, il simbolo è l'unione tra l'elemento del fuoco (simboleggiato da un triangolo equilatero con la punta rivolta verso l'alto)
e quello dell'acqua (un triangolo equilatero con la punta rivolta verso il basso), e significa equilibrio cosmico. L’interpretazione alchemica non è
però priva di agganci con i misteri della lingua ebraica. La stella appartiene, per usare i termini della fenomenologia delle religioni, alla serie
delle teofanìe uraniche, vale a dire è un simbolo celeste, ed il cielo, in ebraico, si chiama shamayim, parola che unisce ‘esh (Fuoco) con
mayim (Acqua).”
Nel tema natale astrologico la stella a sei punte identifica le funzioni dell’inconscio nella parte al di sotto dell’orizzonte e quelle coscienti al di
sopra della linea dell’orizzonte ed anche Roberto Assagioli (fondatore della Psicosintesi) se ne serve come simbolo per rappresentare le
funzioni psichiche più importanti dell’individuo.
Esistono molteplici variazioni di forma dell’esagramma e certamente non possiamo non citare il “fiore della Vita” (ved. incontro n° 151) i cui sei
petali costituiscono lo schema della creazione; lo stesso disegno della stella a fiore, detta “stella della fortuna”, è diffuso in tutto l’arco alpino
ed è considerato propiziatore di guarigione e fortuna (è diventato oggi il simbolo del popolo padano della Lega Nord, che lo rappresenta inscritto
in un cerchio e lo chiama "Sole delle Alpi" o "margherita a sei petali").
Sempre in connessione al simbolo del “Fiore della Vita” troviamo anche la struttura geometrica della Stella Tetraedro nella Mer-Ka-ba (ved.
incontro n° 152) che è formata da due tetraedri che si intersecano e creano una stella di Davide tridimensionale. Tale figura rappresenta
l’equilibrio tra la dimensione elettrica - maschile e mentale “superiore” e quella magnetica - femminile ed emozionale “inferiore”.
Per concludere riportiamo di seguito un commento tratto dalla pagina web www.miali.logudoresu.name/trintas/TRINTAS/TRINT92.htm in
riferimento alla simbologia del numero sei connessa alla stella a sei punte:
“Il numero sei, cui questo simbolo naturalmente si riferisce, ha tra i suoi significati quelli di unione e di mediazione: nel simbolismo estremoorientale, sei tratti disposti in forma di linee parallele (cfr. I-Ching) rappresentano infatti il termine mediano della Grande Triade Cielo-UomoTerra, l'Uomo come Mediatore fra il Cielo e la Terra; si tratta naturalmente dell' "Uomo vero", che unisce in sé le due nature, celeste e terrestre.
Nell'ermetismo cristiano del Medioevo i due triangoli dell'esagramma rappresentano le due nature del Cristo, divina e umana. Nella Cabala
ebraica il numero sei è il numero della creazione (i sei giorni della Genesi, in relazione alle sei direzioni dello spazio), di qui l'attribuzione dello
stesso simbolo al Verbo o “Principio”.
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