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Musica : "Luci ed ombre", il primo cd del chitarrista Massimo Lattanzi, compositore romano che vive in
Tuscia
"Luci e ombre" è la prima opera realizzata da Massimo Lattanzi, musicista e compositore romano che vive nella
Tuscia. Il lavoro, pubblicato dalla Etichetta Discografica APbeat e prodotto dall'Editore Davide Ghaleb, è già
disponibile presso l'Editore stesso e nei negozi di dischi "Underground" di Viterbo e "Disfunzioni Musicali" di
Roma. Il prezzo del CD è di € 10,00.
Una serie di concerti di presentazione, realizzati insieme al musicista Matteo Bondanelli e inseriti in un concept
letterario curato appositamente da Anna Lana si terranno a Pitigliano l’11 dicembre presso l’”Accademia
Musicale”, a Viterbo il 17 dicembre presso “Music Shop”, il 30 dicembre a Orvieto presso “Palazzo dei Sette” e il
28 gennaio a Bracciano presso la sede dell’Ass. Musicale “Discanto”. Per ulteriori informazioni sulle date
consultare il sito www.ghaleb.com.
NOTE BIOGRAFICHE
Massimo Lattanzi (Roma 1967) si diploma presso il St Lois Music Academy di Roma sotto la guida dei maestri
Dario Lapenna e Umberto Fiorentino, si perfeziona con il maestro Sergio Coppotelli. Partecipa ai corsi di armonia
ed arrangiamento tenuti da Bruno Tommaso, partecipando a numerose rassegne come compositore e
arrangiatore. Partecipa ai seminari di Joe Diario, Mik Goodrick e Tommy Tedesco. Nel 1993 partecipa come
compositore ed arrangiatore per "Piccola Bog Band" al Festival del Foro Italico a Roma alla rassegna "Una strada
per l'estate". Nel 1994 entra a far parte dell'Orchestra Giovanile Romana diretta da Bruno Tommaso, l'Orchestra
formata dai più promettenti musicisti della capitale esegue una Suite composta dallo stesso Bruno Tommaso dal
titolo "Ulisse e l'Ombra" e partecipa a vari festival jazz. Nel 1999 è fondatore del gruppo "Smiles" con il quale
intende rendere omaggio al grande Miles Davis, con questa formazione ripercorre musicalmente gli ultimi dieci
anni dell'artista americano e partecipa con successo di pubblico all'Euromeet Jazz Festival edizione 2001.
Suona con il trio CA.DI.LA. alla Fiera dei Strumenti Musicali di Rimini per la Proel. Sempre nel 2001 lavora al
progetto "Four Season", rappresentazione in forma di "Suite" delle "Quattro Stagioni", recuperando l'antica
tradizione italiana con l'innesto di contaminazioni culturali extra-europee. Più recentemente le sue collaborazioni
si sono aperte a sonorità forse più sperimentali prescindendo, nel caso del Trio Experience, dalla presenza del
basso; con il Trio Z la ricerca evolutiva continua, pur sempre nella fine e dettagliata composizione melodica. Ha
collaborato con numerosi musicisti internazionali quali, Tony Scott, Sandro Satta, Bob Mover, Claudio Corvini,
Massimo Manzi, Toni Formichella, Ettore Fioravanti, Ettore Mancini, Stefano Cantarano, Dario Rosciglione,
Gerardo Bartoccini e Alessandro Tomei.
È docente di chitarra jazz e improvvisazione presso l'Accademia Musicale "Città di Pitigliano", "Discanto" a
Bracciano, "Scuola Musicale" di Vetralla, "Guitar Academy" di Viterbo. Nelll'ottobre 2005 esce il primo CD,
pubblicato dalla ApBeat e prodotto dall'Editore Davide Ghaleb; contiene brani totalmente originali, di solo chitarra,
con un sound orientato verso lo stile european jazz. Dunque 10 raffinati esempi di tecnica che s’apre alle
intuizioni e di seguito alle elaborazioni: un’opera all’insegna della tensione emotiva ed armonica che solo in un
paio di casi prende pause di respiro (nei brani più smaccatamente bossa e walz). I pezzi più interessanti sono
caratterizzati da sequenze armoniche assolutamente non usuali e per questo forse, non metabolizzabili ad un
primo ascolto.
A livello armonico talora l’autore opta addirittura per una totale assenza del concetto di tonalità: da cui un mirabile
effetto new-starting. Cioè a dire di nuova partenza, che da un giro armonico di base modula subitaneo ed ogni
volta per strade totalmente diverse. Un album impegnativo dunque ma non ostico. Anzi: l’ascolto in ogni caso
rende conto di profonda emozionalità dell’autore ed è in virtù di ciò comunque recepibile e di più, senza dubbio,
godibilissimo. L’orecchio più abile saprà intuire sfumature, coloriture e varianti; in ogni caso l’abilità nella
composizione è sempre guidata da profondo rispetto che mai cede al vezzo del virtuosismo.
-2Pubblicato il: 29\11\2005