Laboratorio di Fitness e Wellness: Metodi e Tecniche

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FITNESS E
WELLNESS
GEROMOTRICITÀ
Dottoressa Loredana D’ Alessandro
Primo semestre primo anno
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI ENNA KORE
[email protected]
Dottoressa Loredana D'Alessandro
2015/2016
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GEROMOTRICITÀ
•Capacità di
negli anziani
movimento
• Attività motoria, esercizio
fisico adatto alle persone
anziane
•Un metodo di attivazione
psico-motoria per la quarta
età
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2015/2016
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GEROMOTRICITÀ
COME NASCE
Nasce e si sviluppa a Torino intorno alla fine degli anni Settanta, ad opera
di un piccolo gruppo di insegnanti di educazione fisica, come riflessione ed
approfondimento scientifico e teorico a seguito della loro esperienza nel
campo dell’educazione motoria con gli anziani sul territorio torinese, e a
seguito di confronti con esperienze e riflessioni analoghe maturate
all’estero.
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GEROMOTRICITÀ
COS’E’
Si tratta di una proposta motoria globale, preventiva, di gruppo,
finalizzata al mantenimento dello stato di salute e al miglioramento
della qualità di vita dell'anziano, anche in situazione di grave
disabilità. Fin dall’inizio infatti i campi di applicazione della
geromotricità sono stati sia i corsi organizzati presso palestre o centri
di incontro e rivolti ad anziani autosufficienti (terza età), sia le
esperienze presso alcune case di riposo e rivolte a gruppetti di ospiti,
anche in condizioni di non autosufficienza: la geromotricità ha
incontrato dunque tutto il complesso e variegato mondo della
cosiddetta “quarta età”, dimostrandosi nel corso degli anni un valido
strumento di attivazione psico-fisica
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GEROMOTRICITÀ
RISVEGLIARE - MANTENERE LA PRESENZA PSICHICA
padronanza di movimento
attenzione- memoria
prontezza di riflessi
RECUPERARE - MANTENERE L’AUTONOMIA ESSENZIALE
arti superiori
arti inferiori
equilibrio
ATTIVARE - FAVORIRE LE FUNZIONI PRIMARIE
respiratoria
circolatoria
uro-intestinale
STIMOLARE - FAVORIRE LA SOCIALIZZAZIONE
identità personale
gruppo
interrelazione
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GEROMORICITÀ
• Adulti 40- 65 anni
• Anziani over 65 anni
L’ Italia ha un aspettativa di vita lunga, supera
infatti i 64 anni di età
Tra i fattori che coadiuvano all’allungamento
della vita troviamo clima, alimentazione, stile
di vita attivo
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ORGANIZZAZIONE
MONDIALE DELLA SANITÀ
ATTIVITÀ FISICA
• allungamento dell’età
• strumento che ottimizza lo stato di
salute
• aumenta il benessere psicologico e
sociale
• aumenta la qualità della vita riducendo
infortuni, depressione
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Linee guida OMS
4° Congresso Mondiale sull’Attività Fisica, l’Invecchiamento e lo
Sport, che è stato tenuto appunto ad Heidelberg, nell’agosto 1996.
“ Le persone possono iniziare ad apprezzare l’attività fisica a qualunque
età e a raccoglierne i benefici.
Svolta regolarmente, essa produce dei miglioramenti fisici, psicologici,
sociali, e culturali significativi negli individui di tutte le età, includendo
persone aventi dei limiti e delle incapacità particolari.
Certi individui o gruppi hanno dei bisogni specifici che possono
necessitare di esigenze particolari che dovranno essere soddisfatte per
migliorare l’efficacia a lungo termine dell’attività fisica (ingressi speciali,
riduzione degli ostacoli circostanti, programmi e equipaggiamenti
modificati).
L’applicazione di strategie, di politiche, e di programmi educativi devono
tener conto dei bisogni e delle esigenze di questi cittadini.
Così, le necessità specifiche nell’attività fisica dovranno variare in
funzione dello stato di salute dell’individuo.”
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Linee guida OMS
4° Congresso Mondiale sull’Attività Fisica, l’Invecchiamento e lo
Sport, che è stato tenuto appunto ad Heidelberg, nell’agosto 1996.
Il livello dello stato di salute viene suddiviso nelle seguenti categorie:
Gruppo 3: Sani. Persone in buona salute che possono praticare regolarmente
una attività fisica appropriata e non
hanno limitazioni nei movimenti quotidiani
Gruppo 2: Non sani indipendenti. Anziani in salute fisica non buona, ma
indipendenti; questi individui non
praticano un’attività fisica adeguata. Se vivono in maniera indipendente
corrono grossi rischi di
sviluppare molte malattie croniche che peggioreranno la loro indipendenza.
Gruppo 1: Non sani dipendenti. Anziani in situazione di cattiva salute, che
non sono più in grado di vivere in
maniera indipendente per ragioni fisiche e psichiche varie. Un’attività fisica
appropriata può migliorare in maniera
significativa la qualità della vita ed aiuta a ritrovare l’indipendenza per certi
compiti. “
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PATOLOGIE COMUNI
SISTEMA CARDIO
CIRCOLATORIO
PANCREAS
SISTEMA
SCHELETRICO
MUSCOLARE
SISTEMA
NERVOSO
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Casi ridotta mobilità
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Declino strutturale e funzionale
nell’età anziana
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Riduzione VO2max
Aumento grasso corporeo e lipidi intramuscolari
Sarcopenia e riduzione prestazione muscolare
Riduzione: F, R,V, capacità enzimi mitocondriali
Riduzione capacità aerobica , contrattilità cardiaca, GC, GS,
Alterazione FC e P arteriosa
riduzione attività nervosa (equilibrio, propriocezione, …)
Ridotta sensibilità all’insulina
Riduzione elasticità muscolare, assottigliamento
cartilagini,indebolimeto tendineo
• Riduzione densità ossea
• Riduzione memoria
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ATTIVITÀ FISICA
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Attività fisica nell’età anziana
• Moderata lieve o intensità
• 30’ – 60’ due/ tre volte a settimana
• Mobilità articolare due volte a settimana
(moderata)
• INTENSITÀ LIEVE ± 3 METS ( ˂ 40% vo2 max)
• INTENSITÀ MDERATA 3- 6 METS ( ± 60% VO2max)
Met – ossigeno consumato per far fronte alle funzioni basali in condizioni di riposo
(± 3,5 ml O per kg di peso corporeo al minuto)
VO2max (massimo consumo di ossigeno )- volume massimo di ossigeno che un
essere umano può consumare nell'unità di tempo (Questo valore è espresso in
ml/kg/min (millilitri per kg di peso corporeo al minuto)
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BENEFICI DELL’ ATTIVITÀ FISICA
• Riduzione: ansia, dolore , demenza,
insorgenza insufficienza cardiaca , sincope,
ictus, mal di schiena, contratture (causate da
degenza
prolungata
con
immobilità),
costipazione
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Esercizio aerobico
VO2max ± 60% due /tre volte a settimana
• Riduzione grasso totale e addominale
• Aumento massa muscolare negli arti inferiori
• Aumento/ mantenimento capacità di trasporto
estrazione e utilizzo ossigeno
• Maggiore riempimento ventricolare ( precarico)
• Riduzione/ mantenimento resistenze periferiche
• Riduzione / mantenimento ldl
• Riduzione pressione arteriosa
• Aumento sensibilità insulinica
• Miglioramento conduzione nervosa
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CHIARIMENTI
• Precarico - tensione sviluppata dallo stiramento
(riempimento) del muscolo dipende dalla forza
contrattile e dalla quantità di sangue (volume
telediastolico ± 120 ml)
• Post carico - l'insieme delle forze che il ventricolo
sinistro deve vincere per immettere sangue nell'albero
arterioso: valvola aortica, distensibilità delle pareti
delle arterie più grandi, resistenze periferiche
L ‘AUMENTO PROVOCA IPERTENSIONE ARTERIOSA!
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PRESSIONI
• Quando il cuore si contrae (sistole ventricolare) e
spinge il sangue in circolo, attraverso l’arteria
aorta crea un onda pressoria che leggiamo come
pressione sistolica o massima
120 mmHg P MAX
• Quando il cuore si rilassa (diastole ventricolare) la
pressione esercitata dalle arterie è la pressione
diastolica (postcarico)
80 mmHg P MIN
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INDICI DI RIFERIMENTO
Valori di pressione arteriosa
Sistolica/diastolica
PRESSIONE BASSA PERICOLOSA
< 50/33 mmHg
PRESSIONE TROPPO BASSA
< 60/40 mmHg
PRESSIONE BASSA
< 90/60 mmHg
PRESSIONE ARTERIOSA OTTIMALE
<115/75 mmHg
PRESSIONE ARTERIOSA ACCETTABILE
< 130/85
PRE-IPERTENSIONE
130-139 / 85-89
mmHg
IPERTENSIONE DI STADIO 1
140-159 / 90-99
mmHg
IPERTENSIONE DI STADIO 2
>160 / >100 mmHg
Accorpamento degli stadi 2 e 3 (180/110 mm Hg) di ipertensione,
perché l'approccio terapeutico è lo stesso
My-personaltrainer.it
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GEROMOTRICITÀ
PERCHÉ?
• Miglioria stato fisico
• Mantenimento /
reintroduzione rete sociale
• Atteggiamento mentale
positivo
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RIDOTTA ATTIVITÀ FISICA
• Ulteriore riduzione del controllo posturale
• Ridotta capacità di svolgimento delle attività
quotidiane
• Riduzione autostima
• Riduzione rapporti interpersonali
• Insicurezza
• Aumento del rischio di cadute
• Complicanze nella guarigione di traumi
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TIPOLOGIA DI ESERCIZIO DA
SOMMINISTRARE
•
•
•
•
•
Ginnastica posturale
Rafforzamento muscolare
Mobilità articolare
Esercizio aerobico
Esercizio con riduzione della forza di gravità
( disteso, in acqua)
• Propriocezione, equilibrio, combinazione
motoria, coordinazione
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Esercizio fisico
No esercizio fisico
AUTOSUFFICIENZA
Aumentata
Ridotta
SN
Stimolato
Inibito
AUTOSTIMA
Aumentata
Ridotta
RITORNO
VENOSO
Aumentato
Ridotto
PA
Ridotta
Aumentata
COLESTEROLO
(HDL)
Ridotto
Aumentato
MASSA
MUSCOLARE
Aumentata
Ridotta
POST CARICO
Ridotto
Aumentato
RESISTENZE
PERIFERICHE
Ridotte
Aumentate
PRE CARICO
Aumentato
Ridotto
ARTICOLAZIONI
Stimolate
Inibite
RISCHIO CADUTE
Ridotto
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D'Alessandro
Aumentato
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GEROMOTRICITÀ
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FITNESS E WELNESS
GEROMOTRICITÀ
Testo consigliato
ANTONIO PAOLI, ANTONIO BIANCO, MARCO NERI: “PRINCIPI DI METODOLOGIA DEL
FITNESS”, ELIKA 2013
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Università Degli Studi Di Enna Kore
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