Club Alpino Italiano Sezione di Trezzo sull’Adda (MI) Tel. 02.90 96 45 44 Fax 178 22 83 900 Via Padre Benigno Calvi 1 c/o Villa Gina - Loc. Concesa 20056 Trezzo sull’Adda (MI) apertura sede: martedì e giovedì dalle ore 21 www.caitrezzo.it - e mail: [email protected] Con i suoi 192.000 ettari, il Parco Nazionale del Pollino è la più grande area protetta d’Europa: un parco posto al confine tra la Basilicata e la Calabria che appartiene alla nostra meravigliosa Italia. Con le escursioni entreremo nel vivo dell’Appennino Calabro-Lucano alla scoperta di una natura insolita e per molti aspetti aspra e selvaggia, dove il tempo conserva ancora visibili tracce delle ultime glaciazioni. Incontreremo l’orizzonte del mare dalle cime più importanti del massiccio del Pollino, costituite da rocce formate da calcari e dolomie e da depositi di origine erosiva che danno luogo a profonde incisione calanchive. Vagheremo nella macchia mediterranea dove la vegetazione esprime una specie endemica millenaria quale il Pino Loricato (pino dalla pelle bianca), conifera inestimabile e protetta, dalla forma contorta modellata dal vento, simbolo del Parco stesso. PROGRAMMA Domenica 16 maggio Arrivo in aereo all’aeroporto di Bari e trasferimento a San Severino Lucano, grazioso borgo dove l’assenza di smog rende possibile l’osservazione degli astri in modo ottimale, tanto che è stato definito dagli astrofili il “paese delle stelle”. Alloggeremo in albergo per l’intera settimana. Lunedì 17 maggio ANELLO DI CRISPO - SERRA DI CRISPO (m 2.053) Dislivello m 650 - Percorrenza ore 6,00 Partiremo da Monte Pelato a m 1.400 per giungere dapprima al Piano di San Francesco e successivamente al Piano Iannace. Il percorso attraversa boschi e pianori, fino alla vetta dove spazieremo con lo sguardo sui mari Jonio e Tirreno e sugli sple ndidi “pini loricati”, specie endemica e conifera più importante dell’area del Parco che vive sulle creste rocciose. La loro spettacolare forma deriva dall’influenza del vento e del gelo durante il corso della loro lentissima crescita. Martedì 18 maggio MONTE POLLINO (m 2.248) Dislivello m 700 - Percorrenza ore 6,30 Dal Colle dell’Impiso imboccheremo il sentiero prativo che ci condurrà sui pascoli che coprono le ondulazioni moreniche dei Piani di Vacquarro. Per stradina forestale risaliremo il Vallone di Viaggianello e proseguiremo fino alla splendida piana erbosa di Colle Gaudolino. Ancora risaliremo verso grossi faggi al margine della radura per percorrere il ripido sentiero lungo il versante occidentale del monte Pollino fino a raggiungere la Cresta Sud-Ovest. Lungo la cresta, tra brulle pietraie arriveremo alla “Dolina del Pollino”, al di là della quale toccheremo la cima. Mercoledi 19 maggio SERRA DEL PRETE (m 2.180) Dislivello m 650 - Percorrenza ore 6,00 Dal prato di Colle dell’Impiso saliremo sulla destra del bosco per filo di cresta al limite della fitta vegetazione. Una volta sbucati dalla vegetazione seguiremo la cresta che ci reintrodurrà nuovamente in alcuni tratti boschivi che condurranno direttamente alla vetta. Dalla cima scenderemo attraverso un contrafforte boscoso che ci porterà alla strada del Piano di Ruggio e in seguito al rifugio De Gasperi. Giovedì 20 maggio SERRA DOLCEDORME (m 2.267) Dislivello m 800 - Percorrenza ore 7,00 Dal Colle dell’Impiso una strada forestale ci farà scendere al Piano di Vacquarro, quindi costeggeremo il torrente Frido fino al secondo Piano di Vacquarro. Dopo un lungo tratto a mezza costa raggiungeremo la radura di Rummo, poi saliremo verso est fino al Piano Toscano, il primo dei 3 piani del Pollino. La nostra salita terminerà sulla cima di Serra Dolcedorme, la cima più alta dell’Appennino Meridionale, per poi ridiscendere per un ripido sentiero fino al Passo di Vallepiana e successivamente alla radura dei grandi faggi al Passo delle Ciavole. Cammineremo in un paesaggio aspro e selvaggio dove sono ancora visibili le tracce delle ultime glaciazioni testimoniate dai depositi morenici e dai massi erratici. Venerdi 21 maggio TIMPA DELLA FALCONARA (m 1.656) Dislivello m 400 - Percorrenza ore 5,00 Dalla fresca sorgente di Chidichimo, ai piedi della parete sud della Timpa, inizieremo la nostra camminata fino a raggiungere un piccolo conoide detritico. Ci avventureremo seguendo un impervio, ma facile sentiero sulla parete che risale fino al grande Scalino della Cresta Ovest della Timpa. Su dolci prati saliremo verso il Passo della Falconara costeggiando un boschetto di faggi adagiato ai piedi delle rocce. Quindi, per simpatiche boccette, saliremo lungo il crinale per raggiungere la vetta della Timpa e dopo aver aggirato semplici salti e profonde spaccature ci godremo un superbo panorama. Sabato 22 maggio SASSI DI MATERA - Trasferimento a Matera per interessante visita alla città e ai suoi “Sassi”. La città, già insediamento preistorico, divenne importante centro romano con il nome di Mateola, più volte distrutta nel corso dei secoli, sorge sui fianchi di una profonda "gravina" (una gola costituita da un ampio crepaccio, che si forma frequentemente nei terreni calcarei) sul versante occidentale delle Murge, ed è costituita da due nuclei urbani separati da uno sperone di roccia, su cui sorge l'abitato più antico, detto i Sassi. I “Sassi”, luogo patrimonio dell'umanità dichiarato dall'UNESCO nel 1993, sono oggi oggetto di recupero e salvaguardia: abitazioni situate nella parte vecchia di Matera disposte le une sulle altre, scavate interamente o parzialmente nella profonda gravina; l'insieme dà vita a un disegno urbano complesso e unico per il numero infinito di grotte, la varietà delle forme, il succedersi labirintico di passaggi e terrazze Nel pomeriggio, raggiungeremo l’aeroporto di Bari per il rientro a Trezzo. Chiusura iscrizioni: giovedì 4 marzo 2004 Riunione pregita, programma di partenza e versamento del saldo: giovedì 29 aprile 2004 - ore 21,30 Attrezzatura necessaria: Normale abbigliamento da montagna e zaino per le escursioni giornaliere. Organizzazione Maria Teresa Gaspani tel. 335.52 16 470 - 035.80 11 97 [email protected] Ruggero Zucchinelli tel. 035.80 18 84