HeraDent News La Newsletter di Heraeus Kulzer per il mondo odontoiatrico e odontotecnico Nr. 3 · Dicembre 2014 La funzione al centro dell‘attenzione La Dr.ssa Ingrid Peroz,libera professionista e presidente del DGFDT, sulla ricerca delle connessioni funzionali in odontotecnica e odontoiatria pagine 6 - 8 TEAM AL LAVORO Come odontoiatri e odontotecnici riconoscono e correggono, insieme, difetti funzionali Pagina 9 PREPOLIMERIZZAZIONE Come l‘odontotecnico Master Björn Maier ora usa, in modo ancora più veloce e sicuro, il composito fluido Pagina 12 OVERVIEW Come i laboratori si preparano ad affrontare con successo il proprio futuro in un mercato dentale in trasformazione Pagina 13 CONTENUTO In questo numero EDITORIALE 3 ATTUALITÀ Notizie brevi Heraeus Kulzer acquisisce EGS Bologna 4 FOCUS Diagnostica della funzione - CMD è resistente alla crisi Checklist per la prova 6 PALA Corso di aggiornamento sulla diagnostica della funzione 9 HERA Biocompatibilità delle leghe 11 TRUCCHI DEL MAESTRO Fissaggio veloce e sicuro del composito 12 OVERVIEW DAL LABORATORIO ODONTOTECNICO L’arte della guerra strategia del cambiamento o resistenza ad oltranza 13 CARA Più scelta nelle protesi su impianti 15 CONTATTI HeraLab News 3/2014 Editore: Heraeus Kulzer srl Via Console Flaminio 5/7 – 20134 Milano tel. 02 2100941 fax 02 210094288 www.heraeus-kulzer.it [email protected] Direttore responsabile: Carlo Cuomo (Marketing Manager Dental Material) 2 Redazione: Francesca De Donato, Elena Perego, Antonio Scotti, Carlo Cuomo, Elena Villa Avvertenze legali: Heraeus Kulzer non è responsabile per reclami e richieste relative a questa Newsletter. Tutti i diritti riservati. Contenuto e struttura, come pure i testi, le immagini, i grafici, i dati, ecc, usati in questa Newsletter sono sottoposti al diritto di autore e altri copyright commerciali e intellettuali. Il loro uso, la trasmissione a terzi e la loro modifica in qualunque modo e maniera, specialmente in altri Media, non è permesso o necessita di una previa autorizzazione da parte di Heraeus Kulzer. cara TRIOS - Made by 3Shape, cara I-Bridge Made by Biomain© Heraeus Kulzer GmbH HeraDent News EDITORIALE Care lettrici e cari lettori Stephan Berger Dental-Technik Manager Denti Acrilici PR OS SI M AM EN TE nuovi sviluppi nel campo medicale, tecnologico e dei materiali ampliano non solo la gamma delle possibilità di trattamento del paziente, ma anche le possibilità di collaborazione tra odontotecnico e odontoiatra. Ciò avviene già in implantologia, dove la necessità della pianificazione del trattamento terapeutico, il corretto posizionamento degli impianti endossei, la scelta dei materiali e l‘estetica del manufatto protesico, vengono realizzati di comune accordo. Ulteriori possibilità di comunicazione interdisciplinare si hanno nella geroprotesi e nella terapia CMD (Disfunzione Cranio Mandibolare). A tale riguardo e a buon ragione, il termine “stretta collaborazione” è il più usato tra gli esperti del settore. Molti odontoiatri apprezzano la competenza dell‘odontotecnico e sono convinti delle prestazioni speciali del “loro” laboratorio, spesso risultato di un intenso scambio di esperienze nel corso del tempo, che permettono di ottenere eccellenti risultati nelle ricostruzioni protesiche. Il migliore esempio di ciò sono il Dr. Thomas Körner e l‘odontotecnico ZTM Martin Mormann. Come relatori della serie didattica Heraeus Kulzer “Funktionsdiagnostik in der Prothetik”, (diagnostica della funzione nella protesica), essi mostrano come riconoscere ed eliminare i problemi della funzione, per esempio con i denti posteriori Pala® Idealis. L‘articolo sull‘evento inaugurale si trova alle pagine 10 e 11. In relazione allo stesso tema, abbiamo avuto un colloquio con la Deutschen Gesellschaft für Funktionsdiagnostik und-therapie (DGFTD), l‘Associazione Tedesca per la Diagnostica e Terapia della Funzione. Anche la Dr.ssa Ingrid Peroz, presidente della DGFTD ha confermato, riguardo ai pazienti che presentano una funzionalità non corretta, i vantaggi di una stretta collaborazione tra i diversi esperti del settore. L‘intervista completa si trova alle pagine 6 e 7. Rimane aperta la domanda come si diventa esperti. Nella nostra rivista ci occupiamo dell’importanza su come aggiornarsi nel settore dentale. Vi auguro una buona e interessante lettura. PalaVeneers Piu spazio per risultati perfetti HeraDent News 3 ATTUALITÀ Heraeus Kulzer acquisisce EGS Il 1 Ottobre 2014 Heraeus Kulzer ha acquisito la società italiana Enhanced Geometry Solutions (EGS Srl), rafforzando così la sua competenza in ambito di software e ampliando il suo portafoglio prodotti della protesi digitale. EGS è un’azienda che opera nel settore CAD/CAM, riconosciuta per la sua avanzata tecnologia 3D e per il suo know-how, destinato al mercato OEM. Con sede in Bologna, EGS distribuisce le sue tecnologie in tutto il mondo. Grazie a oltre 15 anni di esperienza nel settore CAD/CAM, EGS fornisce strumenti digitali per l’intero processo di scansione, modellazione e progettazione, inclusi scanner 3D e software CAD. A fianco al suo focus dentale, EGS offre soluzioni digitali nell’ambito aerospaziale e dell’automotive, dei prodotti di consumo e dello sport. Con i software easy-to-use sviluppati da EGS e i suoi scanner dal prezzo contenuto, Heraeus Kulzer completa la sua offerta in ambito digitale. LO SAPEVATE CHE lo scraps of precious metal - il recupero dei metalli preziosi che in Germania, per Heraeus Kulzer, ha un giro di affari pari a 2,8 milioni di euro ha consentito alla stessa nel 2013 di poter donare in beneficienza a varie associazioni 75.000 € Con il suo DentalSuite, EGS offre una soluzione integrata per la scansione 3D, la modellazione e la progettazione nella protesi digitale. Digitale sarà il “Mega-Tema” dell‘IDS 2015 L’International Dental-Schau (IDS), la più grande fiera mondiale di odontoiatria e odontotecnica avrà luogo a Colonia dal 10 al 14 Marzo 2015. I temi principali della Fiera iniziano già a delinearsi. “Con l‘offerta digitale per i laboratori odontotecnici si creano sinergie che hanno un impatto positivo per il management dello studio odontoiatrico e all‘esecuzione delle terapie. La rappresentazione dello “State of the Art” per gli studi odontoiatrici sarà quindi uno dei mega temi dell‘IDS”, ha dichiarato il Dr. Martin Rickert, Presidente della Deutschen Dental-Industrie (VDDI), l‘Associazione delle Industrie Dentali Tedesche. Heraeus Kulzer sarà presente con le sue importanti novità presso: Hall 10.1 Stands: B010 C019, A015, A010 B019, A008 B009 lteriori informazioni sull‘IDS 2015 U presso www.ids-cologne.de 4 HeraDent News Venus® Diamond e Venus® Pearl I compositi di ultima generazione per restauri perfetti E tu di che Venus sei? Con i compositi nanoibridi Venus® Diamond – consistenza compatta – e Venus® Pearl – consistenza plastica – otterrete sempre risultati ottimali • Applicazione semplice e pratica: potete scegliere la consistenza secondo le vostre personali preferenze e l‘indicazione clinica. Stabili e poco appiccicosi, entrambi i compositi si modellano in modo ottimale anche grazie ai tempi di lavorazione prolungati. • Eccellenti proprietà fisiche: grazie alla formula innovativa - matrice uretanica brevettata priva di Bisfenolo A - otterrete restauri di aspetto e lucentezza naturale, di lunga durata. • Estetica pura: il materiale si adatta in modo straordinario al colore della sostanza dentale adiacente, assumendo un aspetto assolutamente naturale. I vostri pazienti ne saranno soddisfatti. E anche voi. La salute orale nelle migliori mani. Heraeus Kulzer srl | Via Console Flaminio, 5/7 20134 Milano | Tel. 02 210094.1 | Fax 02 210094.282 | [email protected] | www.heraeus-kulzer.it FOCUS Diagnostica della funzione “La CMD è resistente alla crisi„ Per i pazienti con una disfunzione cranio-mandibolare (CMD) è imperativo che per avere una protesi con una corretta funzione, sia indispensabile una stretta collaborazione tra l‘odontotecnico e l‘odontoiatra, dichiara la Dr.ssa Ingrid Peroz, presidente della Deutschen Gesellschaft für Funktionsdiagnostik und -therapie, l‘Associazione Tedesca per la Diagnostica e Terapia della Funzione. Quando viene usata, oggi, la diagnostica della funzione? Ingrid Peroz: la diagnostica della funzione è in ogni caso prevista per quei pazienti che già presentano dei problemi funzionali. In ogni caso, anche quando è previsto un trattamento complesso, devono essere prese in considerazione delle latenti disfunzioni cranio-mandibolari. Una breve analisi dell‘articolazione temporo-mandibolare dovrebbe essere fatta in favore di tutti i pazienti, mentre una profonda diagnostica funzionale dovrebbe essere praticata ai pazienti che presentano una probabilità o sono già affetti da una disfunzione cranio-mandibolare. Chi è specialmente colpito dalla CMD? I pazienti di sesso femminile, specialmente nell‘età riproduttiva tra i 20 e i 50 anni, sono portatrici di un aumentato rischio di una disfunzione CMD. Nell‘età più avanzata, il tema funzione è un fattore importante nelle patologie degenerative, per esempio degenerazioni osteoartritiche o di limitata mobilità mandibolare. Come riconosce il medico curante un paziente affetto da CMD? I sintomi cardine sono i dolori nella zona facciale-mandibolare, difficoltà di movimento e rumori nella zona dell‘articolazione temporo-mandibolare. Pazienti affetti da CMD sono correlati molto spesso a sintomi psicosomatici come depressione e ansia, specialmente quando i disturbi CMD sono oramai diventati cronici. Nel nostro incontro con i pazienti per la terapia antidolorifica, diamo pertanto loro un questionario 6 psicologico. Ciò non permette ancora di esprimere una diagnosi, ma possibilmente permette di confermare i sospetti. Successivamente, al paziente può essere indicata la necessità di un trattamento psicosomatico. Perché è importante, in questi casi, una stretta collaborazione interdisciplinare? L‘articolazione temporo-mandibolare e la funzione sono un campo trasversale della medicina. Per ciò che riguarda i problemi dell‘articolazione temporo-mandibolare, similitudini si riscontrano soprattutto in ortopedia. Anche l‘immunologia ha dei collegamenti, come per esempio nella psoriasi o nella sindrome di Sjörgren, cioè l‘atrofia delle ghiandole salivari e lacrimali, fattore che può essere collegato con problemi all‘articolazione temporo-mandibolare. Fattori di otorinolaringoiatria e di neurologia possono, anche loro, avere un ruolo determinante. L’odontoiatra che si troverà a curare un paziente con dolori cronici, dovrà assolutamente, trovare la corretta soluzione. Quando avviene la collaborazione con l‘odontotecnico? La stretta collaborazione tra clinico e tecnico è importante nella riabilitazione, sia per soluzioni temporanee sia per soluzioni protesiche più complicate. Esempio classico: “Ho il mio odontotecnico preferito al quale invio le impronte e i parametri di registrazione del paziente e so già che i valori impostati nell‘articolatore mi permetteranno di posizionare in situ il manufatto protesico senza problemi”. In questo caso l‘assoluta fiducia nella qualità del lavoro del tecnico è molto importante. Cos‘è la disfunzione cranio-mandibolare (CMD)? Se la funzione dell’apparato masticatorio risulta alterata perché i denti superiori e inferiori non occludono tra loro in modo uniforme, l‘intera statica del corpo può risultare squilibrata perché la muscolatura responsabile della masticazione e l‘articolazione temporo-mandibolare sono strettamente legati alla rimanente muscolatura del corpo. Gli effetti di questa disfunzione cranio-mandibolare (CMD) possono essere sentiti in tutto il corpo, dal bruxismo ai dolori di orecchie, testa e schiena, fino ai problemi dell‘anca e del ginocchio. Il collegamento tra questi sintomi è un‘errata occlusione che purtroppo spesso viene sottovalutata. L‘obiettivo della terapia CMD è il ripristino armonioso dell’equilibrio della statica del corpo e della bocca. Per quanto riguarda le protesi, la sfida maggiore è trovare la corretta dimensione verticale e la posizione centrica. HeraDent News FOCUS Dove deve essere posizionata la mandibola per fare in modo che l‘articolazione temporo-mandibolare funzioni correttamente? Proprio nelle protesi totali, che costituiscono circa il 30 per cento della gerontoprotesi, è molto difficile trovare la posizione terapeutica della mandibola, come invece facilmente avviene nei pazienti non affetti da edentulia. Ciò è drammatico, perché non esiste cosa peggiore di una protesi che, durante la masticazione, non trova immediatamente la corretta posizione occlusiva. Quando la protesi scivola, essa provoca delle dolorose zone di compressione. Per questo motivo si richiede precisione assoluta da parte dell‘odontotecnico, in modo che la protesi rimanga stabile non solo nella posizione statica ma anche nella funzione dinamica. Come può l’odontotecnico raggiungere la precisione nella funzione? In questo caso è, prima di tutto, compito dell’odontoiatra fare in modo che ciò avvenga. Purtroppo molto spesso l’odontotecnico non riceve tutti i parametri di registrazione per poter eseguire una protesi bilanciata bilateralmente. Per essere in grado di fare ciò è necessario avere, oltre alla posizione della relazione delle due arcate tra loro, sotto forma di una registrazione centrica, anche una registrazione tramite arco facciale, come pure registrazioni dei movimenti di protrusione e lateroprotrusione, per poter impostare l’angolo di inclinazione della corsa condilare e l’angolo di Bennett. Solo raramente il laboratorio ha a disposizione tutti questi dati, ciò nonostante l’odontoiatra pretende di avere un’occlusione bilanciata bilateralmente. Senza le informazioni necessarie ciò può essere solo un risultato casuale. Per una collaborazione completa l’odontotecnico può tranquillamente richiedere ulteriori parametri di registrazione. Esiste un concetto d’occlusione da scegliere nel caso di un montaggio dei denti con una corretta funzione? Nella pratica, l’occlusione con la guida del canino è più semplice da eseguire. In uno studio eseguito, il paziente ha “L‘odontotecnico può tranquillamente richiedere ulteriori parametri di registrazione.„ Dr.ssa Ingrid Peroz, Presidente dell‘Associazione Tedesca per la Diagnostica e Terapia della Funzione dimostrato di accettarla maggiormente, anche se inizialmente provoca più zone di compressione. Soprattutto la protesi inferiore ha dimostrato, nei pazienti esaminati, di avere una maggiore stabilità, cosa che, in una protesi totale, è la sfida maggiore. Ciò rende attraente questo concetto occlusivo, attualmente poco praticato in Germania. In futuro quale ruolo avrà la CMD in odontoiatria? Sicuramente un ruolo crescente! Ciò è dovuto al fatto che le conoscenze e la sensibilizzazione in materia crescono sempre di più. Nuove tecniche e nuovi materiali richiedono inoltre una elevata precisione. Mentre in passato, si poteva ancora, in casi estremi, rettificare il metallo all’interno del cavo orale del paziente, con l’ossido di zirconio ciò non è più possibile. Un aiuto viene dai materiali per ricoperture estetiche che hanno una resistenza all’abrasione simile ai denti naturali. Un ulteriore problema è costituito da protesi con verticale ridotta. Ciò può avere conseguenze negative per l’articolazione temporo-mandibolare se causa un carico eccessivo della muscolatura. Inoltre si riscontrano, sempre di più, disturbi psicosomatici causati dallo stress della società moderna. Come vedete: il CMD è un settore dove il lavoro non conosce crisi. Pala® Idealis - più spazio per la funzione La linea di denti posteriori Pala® Idealis è fatta su misura per la terapia CMD e per la protesica su impianti, come pure per la geroprotesi. Il rilievo occlusale piatto permette una posizione centrica precisa con una massima libertà lungo i tragitti di movimento della mandibola. L‘inclinazione ridotta delle cuspidi minimizza le forze occlusali e permette la più elevata efficienza masticatoria con una funzione priva di interferenze, precisa e piacevole per il paziente. Nei lavori su impianti, i molteplici punti di contatto sulla superficie piatta minimizzano l‘abrasione iniziale. I pazienti più anziani approfittano della morfologia piatta, funzionale e facile da pulire. Con una chiusura centrica più chiara e una maggiore libertà di movimenti, il dente posteriore Idealis è indicato per la terapia CMD. L‘odontotecnico può montare i denti Pala Idealis in modo più semplice e sicuro grazie alla migliore posizione centrica. Le superfici approssimali più estese permettono una buona chiusura interdentale e facilitano il montaggio su cera dei denti. Grazie al sistema di produzione CAD/CAM che consente una produzione sempre perfettamente speculare consentendo ai denti Idealis di poter combinarsi in modo flessibile e secondo il principio Pala Mix&Match, con tutti i denti anteriori Premium e Mondial e con i denti posteriori superiori Mondial. Grazie al brevetto di Heraeus Kulzer i riempitivi NanoPearls forniscono alle linee denti Premium, Mondial e Idealis lunga stabilità del colore, elevata resistenza alla rottura, all’abrasione e al deposito di placca batterica. Montaggio in occlusione bilanciata HeraDent News Montaggio in occlusione lingualizzata 7 FOCUS Criteri per la prova in cera Funzione ed estetica al banco di prova per essere sicuri che la nuova protesi risponda alle esigenze dell‘Odontoiatra, dell‘Odontotecnico e del paziente, è necessario controllare molteplici aspetti. La check-list di Heraeus Kulzer è un aiuto per tenere a mente tutti i criteri di controllo. DENTI ANTERIORI SUPERIORI ££ Dimensione: rapporto fra i canini e le narici, rapporto tra il centrale e il laterale, dimensione dei canini ££ Colore: colore adatto al colore del viso e all‘età ££ Forma: forma adatta al sesso, al corpo e ai lineamenti del viso ££ Posizione trasversale: linea mediana del viso, centro delle labbra, asse dei denti, inclinazione, simmetria ££ Posizione verticale: nel sorriso il bordo incisale segue il labbro inferiore, scalino anteriore secondo Ackermann, punta del canino all‘altezza del centrale, con il labbro rilassato 0 fino a 1 mm di dente visibile (secondo la dimensione delle labbra), resina della protesi coperta durante il sorriso ££ Posizione sagittale: supporto dei tessuti molli, arcata dentale simmetrica centro della cresta alveolare. DENTI POSTERIORI INFERIORI ££ Dimensione: punto del canino fino alla linea di stop ££ Posizione sagittale: nessun dente sulla linea di stop distale, il sesto al centro della masticazione, linea diritta delle fessure centrali, durante il riso il quinto non è visibile, diritta gli angoli del labbro inferiore coprono i denti posteriori ££ Posizione trasversale: carichi di masticazione nella zona occlusale, spazio per la lingua, nessuna ferita da morso sulla guancia ££ Posizione verticale: parallelismo con il piano di Camper, piano occlusale non sale dorsalmente (il sesto più alto del quarto), parallelismo con la linea bipupillare, visibilità simmetrica omogenea del colore dei denti durante il sorriso, corridoio vestibolare, curva di Spee DENTI POSTERIORI SUPERIORI ££ Dimensione: punto del canino fino alla linea di stop ££ Posizione sagittale: nessun dente sulla linea di stop distale, linea BASE DELLA PROTESI INFERIORE ££ La base della protesi è stabile quando il paziente parla ££ Nessun avvallamento nella zona frontale ££ Spazio per i frenuli ££ Suzione ££ Durante il carico assiale puntiforme la protesi non si inclina ££ Estensione delle selle sublinguali ££ Libero movimento della caruncola sublinguale ££ Scarico delle zone appuntite del tessuto sottolinguale ££ Zone atrofizzate della cresta alveolare non compresse ££ Necessità dell‘individualizzazione diritta dall‘avvallamento del 4 fino all‘ultimo dente montato, tangente premolare, base dei frontali al centro della cresta alveolare ££ Posizione trasversale: carichi di masticazione nella zona occlusale, scarico delle cuspidi vestibolari, spazio per la lingua, nessuna ferita da morso sulla guancia ££ Posizione verticale: Parallelismo con il piano di Camper, piano occlusale non scende dorsalmente (il sesto più alto del quarto), parallelismo con la linea bipupillare, visibilità simmetrica omogenea del colore dei denti durante il sorriso, corridoio buccale BASE DELLA PROTESI SUPERIORE TEST DELLA FUNZIONE ££ Nessun avvallamento nella zona frontale ££ Spazio per i frenuli ££ Suzione ££ Durante il carico assiale puntiforme la protesi non si inclina ££ Chiusura dorsale ££ Estensione della protesi ££ Tasca della guancia ££ I contatti occlusali sono corretti ££ I contatti articolari sono corretti ££ La fonetica è chiara (contare da 50 a 60) ££ La parte finale distale della sella inferiore non tocca la base della protesi superiore ££ Con la bocca chiusa la mucosa dorsale non viene compressa ££ Durante i movimenti funzionali le protesi posano stabili sulla loro base (controllare battendo i denti tra loro) Heraeus Kulzer srl Via Console Flaminio, 5/7 20134 Milano www.heraeus-kulzer.it E-Mail [email protected] 8 LB726-00 Tel. 02 210094.1 Denti e materiali acrilici per protesi Denti e materiali acrilici per protesi MATERIALI, LAVORAZIONE, CONSIGLI E SUGGERIMENTI La check-list dei criteri di controllo si trova anche nel libro Denti e materiali acrilici come pure sul sito: www.heraeus-kulzer.de/einprobecheck PALA BOOk DENTI ANTERIORI INFERIORI ££ Dimensione: canini in relazione ai superiori, stessa dimensione delle faccette visibili degli anteriori ££ Posizione trasversale: centro arcata superiore deve coincidere con il centro arcata inferiore, asse dei denti, inclinazione, simmetria, parallelismo con la linea bipupillare ££ Posizione verticale: durante il sorriso il bordo incisale segue la linea del labbro superiore, con il labbro rilassato 0 fino a 1 mm di dente visibile (secondo la dimensione delle labbra), durante il sorriso la zona incisiva è la massima parte visibile (un terzo del dente) ££ Posizione sagittale: supporto dei tessuti molli, arcata dentale simmetrica, Overjet uguale all‘ Overbite, I bordi incisali puntano in direzione del fornice superiore, la base dei denti poggia al HeraDent News risultati PALA Formazione sulla diagnostica della funzione Riconoscere e curare i disturbi funzionali Andare dal dentista per un mal di schiena? Si, dicono i relatori della serie didattica di formazione “Funktionsdiagnostik in der prothetik” (diagnostica della funzione nella protesica) di Heraeus Kulzer. Il Dr. Thomas Körner e l‘Odontotecnico Ztm Martin Mormann mostrano la stretta correlazione tra l‘occlusione e la statica del corpo umano e raccomandano una visione medica totale e spazi liberi funzionali nella zona dei denti posteriori. perfetti L‘odontoiatra Dr. Thomas Körner e l‘odontotecnico ZMT Martin Mormann sono più che colleghi, sono un Team affiatato con un obiettivo comune: il trattamento ottimale dei loro pazienti. Di ciò se ne sono accorti anche i partecipanti alla serie dei corsi di aggiornamento “Diagnostica della funzione nella protesica”. Mentre all’evento inaugurativo del 18.07.2014 a Francoforte sul Meno hanno partecipato 40 tra odontoiatri e odontotecnici, al secondo corso della serie, tenutosi a Essen il 27.08.2014, hanno partecipato 100 persone. Proprio nei pazienti affetti da una disfunzione cranio-mandibolare (CMD), la cosiddetta “occlusione non corretta”, è stato utile guardare più in profondità, hanno dichiarato i due esperti, perché le cause di questa problematica sono molteplici: le solette sbagliate nelle scarpe possono, per esempio, influenzare l’occlusione. Al contrario, un ponte con una verticale eccessiva potrebbe provocare una posizione corporea non diritta generando potenzialmente il mal di schiena. “I pazienti CMD non dovrebbero essere trattati solo da noi”, ha dichiarato il Dr. Körner. “in questi casi è richiesta la stretta collaborazione con ortopedici, otorinolaringoiatri e neurologi. Fisioterapisti e osteopati accompagnano la correzione della statica del corpo. Importanti sono anche gli psicoterapeuti, per l‘accertamento del livello di stress dei pazienti. Una anamnesi accurata nell studio medico dovrebbe sempre essere effettuata”. HeraDent News TENERE SEMPRE IL PAZIENTE SOTTO CONTROLLO Mantenere l‘equilibrio è una complessa prestazione tecnicomotoria dell‘essere umano, che può essere disturbata notevolmente da un‘occlusione errata, così ha dichiarato il Dr. Körner: “Osservate attentamente la postura dei vostri pazienti, di fronte e di profilo. È tutto perfettamente perpendicolare? I triangoli formati dalla vita hanno le stesse dimensioni? In posizione verticale, il paziente inclina la testa?” In che maniera la postura del corpo e l‘occlusione siano strettamente collegati tra loro è stato dimostrato da un Un Team esperto: l‘odontoiatra Dr. Thomas Körner (a sinistra) e l‘odontotecnico ZTM Martin Mormann 9 PALA esercizio pratico. In una posizione seduta comoda, già solo le gambe accavallate hanno influito sull‘occlusione del partecipante all‘esercizio. Nel riunito dentale già solo questo potrebbe avere conseguenze fatali, ha aggiunto Mormann durante la dimostrazione dell‘odontoiatra: una registrazione occlusale non corretta provocherà la realizzazione di un ponte che non sarà preciso. Dal punto di vista del laboratorio e dello studio odontoiatrico: gli esperti danno consigli preziosi. Durante il controllo della posizione centrica si deve distinguere tra la posizione abituale e quella neuromuscolare. Per “riprogrammare” il paziente, l‘odontoiatra che esegue il trattamento deve fargli aprire e chiudere la bocca circa 20 volte, ha dichiarato il Dr. Körner. Inoltre, la deglutizione neutralizza la memoria di movimento dei muscoli. Solo allora l‘odontoiatra può rilevare la posizione centrica come base per la ricostruzione protesica. È consigliabile effettuare anche un controllo iniziale della funzionalità, manualmente oppure attraverso una assiografia elettronica. Il Dr. Körner ha poi mostrato al suo collega Mormann come ciò viene fatto. Con pochi interventi manuali ha fatto vedere come bloccaggi, rumori di clic o di sfregamento possano essere facilmente individuati, chiari indicatori se il medico curante ha a che fare con un‘articolazione stabile. “Questa forma di diagnostica manuale della funzione dura solo pochi minuti, ma può avere un‘enorme importanza per ottenere un buon risultato”. Movimenti manuali dettati dall‘esperienza: diagnostica funzionale manuale dimostrata su Martin Mormann. Interessanti scambi d‘opinioni: molti partecipanti hanno colto l‘occasione per avere un colloquio personale con i due relatori. 10 Mormann ha poi completato, dal punto di vista odontotecnico, le informazioni sui disturbi funzionali: “I pazienti CMD di oggi li abbiamo probabilmente causati noi 30 anni fa, con ceramiche durissime e dettagliate superfici occlusali con 16 punti di contatto. L’anello più debole della catena ha poi ceduto: l‘articolazione temporo-mandibolare“. Per ottenere una soluzione protesica corretta, per i pazienti CMD bisogna quindi eliminare l’errata occlusione. “Meno fosse di stampo e cuspidi più piatte nella zona dei denti posteriori danno la possibilità ai muscoli di orientarsi di nuovo”, così ha proseguito Mormann, che ha raccomandato di modellare superfici occlusali più piatte. Proprio nella protesi totale i denti posteriori Pala® Idealis sono la realizzazione della “libertà di centrica”. I relatori e i partecipanti erano sicuri: CMD è un tema del futuro per odontoiatri e laboratori odontotecnici. A ciò contribuiscono posture innaturali del corpo durante l’orario di lavoro, come pure lo stress sempre crescente che può causare bruxismo. “La bocca è l‘organo per l‘elaborazione del nostro stress”, così ha detto il Dr. Körner. “Vale la pena dargli un‘occhiata più approfondita”. HeraDent News HERA Biocompatibilità delle leghe L‘importante è il contenuto La consapevolezza della propria salute aumenta e i pazienti vogliono sapere esattamente con quali materiali sono fatte le loro protesi. Odontoiatri e Odontotecnici devono confrontarsi, sempre più spesso, con domande relative alla composizione dei materiali dentali. Gli effetti sul corpo umano dei materiali dentali dipendono soprattutto dall‘assorbimento, da parte del paziente, delle particelle rilasciate dagli elementi che compongono il materiale. La base quindi di tutto ciò che riguarda la biocompatibilità è la conoscenza dei valori di corrosione a cui il materiale è sottoposto. Le norme internazionali ISO 22674 stabiliscono in modo preciso i limiti di tali valori che sono ben più alti di quelli fatti registrare dalle leghe di Heraeus Kulzer. La premessa per la realizzazione di una protesi resistente alla corrosione è usare leghe che siano state sviluppate appositamente per resistere allo speciale ambiente biologico presente nel cavo orale, come pure una lavorazione, in laboratorio, accurata e specifica per il materiale usato. Per l‘odontotecnico è importante che la lavorazione della protesi avvenga con l‘uso costante di un sistema di aspirazione oppure indossare una appropriata protezione per le vie respiratorie. In questo modo si evitano i rischi causati dalle polveri, parzialmente cancerogene. TEST ALLERGOLOGICO SPECIFICO PER IL PAZIENTE Come materiale medicale odontoiatrico, le leghe non preziose devono soddisfare gli stessi valori di biocompatibilità delle leghe preziose stabiliti dalla relativa normativa. Il potenziale allergenico dei singoli componenti delle leghe non preziose è però più alto, ed è per questo motivo che si consiglia di effettuare in precedenza un test allergologico. Il test più usato per stabilire una sensibilizzazione è il test epicutaneo. Le allergie contro i metalli non vengono provate con i metalli stessi, ma con soluzioni saline ottenute dalle leghe metalliche. Per alcuni metalli vengono comunque usate sostanze che nel cavo orale non possono prodursi, ma che possono provocare allergie. Il punto critico è che proprio il test allergenico stesso può essere l‘iniziatore di una sensibilizzazione al metallo testato. Come complemento al veloce e non costoso test epicutaneo, il medico può richiedere di eseguire un test di trasformazione linfocitaria (LTT). Il potenziale di sensibilizzazione delle leghe e dei cementi per protesi dentali viene, in questo caso, analizzato per via ematica. ECCELLENTE QUALITÀ Tre leghe Heraeus Kulzer possiedono la certificazione secondo gli elevati standard VIO (Via Integra Orale): Bio Herador N e Bio Heranorm come pure la lega non preziosa Heraenium P. Con gli standard più severi del mondo per quanto riguarda le esigenze che i materiali dentali devono soddisfare, VIO ammette nella sua lista verde solo materiali della più alta qualità. Effetti biologici dei componenti delle leghe dentali - una panoramica. Un riassunto degli effetti biologici dei componenti delle leghe dentali, inclusa la gamma d‘uso dei singoli elementi in odontotecnica, si trova nella brochure di Heraeus Kulzer. La salute orale nelle migliori mani. HeraDent News w ww.heraeus-kulzer.de/biokompatibilitaet 11 TRUCCHI DEL MAESTRO O STR E A M DELjörn Maier I H CC MB TRU del ZT Fissare il composito in modo veloce e sicuro Quando si deve fissare con una prepolimerizzazione il composito fluido, Signum® Hilite® pre 2 permette un nuovo ed efficiente modo di lavorazione. Le stratificazioni complesse richiedono efficienza nella lavorazione. Con la nuova lampada di pre-polimerizzazione Signum® HiLite® pre 2 è possibile lavorare i compositi in modo più veloce e più efficiente. Grazie alla capacità irradiante della sua luce, perfettamente calibrata ai fotoiniziatori del composito Signum, il tempo necessario per la pre-polimerizzazione e la stabilizzazione del materiale estetico si riduce notevolmente. Ciò fa risparmiare tempo ed eventuali necessarie correzioni. [email protected] LA RICOPERTURA ESTETICA IN 5 FASI 1 2 3 4 5 L a realizzazione efficiente di una stratificazione complessa inizia già con l‘applicazione, in modo consono dell‘opaco. Con la lampada LED HiLite pre 2 in pochi secondi pre-polimerizzano le singole zone di colore applicate. In questo modo le diverse zone con le quali ho personalizzato l‘opaco non si mischiano.* opo la prima costruzione della forma con la massa della dentina, con le D masse Signum Flow realizzo le finezze della ricostruzione, come le caratteristiche degli spigoli del dente e le zone delle cuspidi. Grazie alla maggiore potenza della nuova HiLite pre 2 posso realizzare i dettagli morfologici del restauro in modo più semplice ed efficiente. opo la modellazione e la polimerizzazione intermedia della ricopertura D estetica, realizzo gli ultimi ritocchi alla morfologia del dente con una fresa per resina a dentatura incrociata. on la nuova generazione delle lampade per il fissaggio del composito, la C gommatura e la lucidatura non sono più necessarie posso sigillare la superficie direttamente con una miscela di Signum; OT1 e Signum Liquid. Durante la pre-polimerizzazione con HiLite pre 2, con il pennello realizzo una struttura della superficie. Dopo l‘indurimento, per ottenere una superficie a specchio da questo strato sigillante, ricopro la corona con il Signum Insulating gel per proteggerla dall‘ossigeno. opo la polimerizzazione finale, per esempio con Signum HiLite power, D rimuovo il Gel con l‘acqua. Il risultato è una ricopertura estetica completamente polimerizzata e lucida. * La polimerizzazione dell‘opaco avviene con Signum HiLite power o un altro apparecchio fotopolimerizzatore approvato da Heraeus Kulzer. 12 HeraDent News OVERVIEW DAL LABORATORIO ODONTOTECNICO Overview dal laboratorio odontotecnico L’arte della guerra (digitale): strategia del cambiamento o resistenza ad oltranza L’arte della guerra è un trattato di strategia militare attribuito, a seguito di una tradizione orale lunga almeno due secoli, al generale Sunzi, vissuto in Cina probabilmente fra il VI e il V secolo a.C. Il libro è tuttora usato per la conduzione e strategia di molte aziende in tutto il mondo. Infatti ciò che tratta non è solo la guerra in sé, ma anche gli aspetti collaterali che lo avvicinano molto alla ricerca operativa, per risolvere problemi decisionali in guerra e nell’uso civile, fino ad arrivare alla moderna teoria dei giochi. Quanto è importante la strategia nelle scelte di cambiamento odontotecnico/ odontoiatrico? Cercheremo di sviluppare la risposta a questa domanda, portando l’attenzione su una situazione ricorrente come l’utilizzo, al fine commerciale, dei social-network. Sovente confondiamo la strategia con l’apparire, privilegiando sempre quest’ultimo, ma senza comprendere che in realtà esso è come uno specchio magico, che ci illude di come sia il nostro modo di operare. Potrebbe essere paragonato ad un bellissimo vaso di fiori recisi, senza radici e pertanto destinato a morire. Noi abbiamo invece bisogno di un albero, piccolo magari, ma con radici e con un futuro diverso, ovvero quello di crescere e fortificarsi. Ma anche un albero può morire se non gli diamo la giusta attenzione e quindi la sua sopravvivenza dipende da come ce ne prendiamo cura. Come per un albero, il futuro dipende da noi e la tecnologia non è altro che una parte di questo sistema. Non è un amico e non è un nemico, è uno strumento. È come un coltello che può uccidere un uomo o può tagliare del pane, due modi diversi di usare lo stesso oggetto. Il nostro lavoro odontotecnico, non è così diverso da molti altri e quindi possiamo essere in grado o meno di fare le scelte giuste. C’è chi è spaventato e grida a gran voce “io sono un artigiano e non voglio usare CADCAM, sostenendo che se le protesi non sono fatte solo con le mani, sono solo spazzatura. Ma perché definire la tecnologia come spazzatura? Notebook, telefonia mobile, internet, e-mail e altre molte cose che usiamo tutti i giorni, ci consentono contatti istantanei ed allargati, impossibili o molto complessi senza l’utilizzo di questi strumenti. Ciò significa che le opportunità per il nostro futuro sono straordinarie e non il contrario, abbiamo diversi modi per applicarla e migliorarla, cercando sempre di arrivare alla migliore delle soluzioni. Grazie al corretto e ponderato impiego della tecnologia, possiamo differenziare la produzione, spaziando dall’approvvigionamento esterno (milling center), alla fresatura in laboratorio e al modo tradizionale della tecnica di fusione con lega nobile. Differenziare significa capire cosa vogliamo dai nostri prodotti e quale sia la nostra reale esigenza produttiva per ogni singola corona o protesi. La tecnologia può consolidare le relazioni professionali tra dentista e odontotecnico, riallineando ed intensificando i HeraDent News rispettivi rapporti ed incrementando il livello dei risultati. Tuttavia la velocità di lavorazione, non deve essere un alibi per distribuire scarsa qualità e mancanza di precisione. La proprietà strutturale, la morfologia e l’adattamento eccellente, devono essere sempre un caposaldo delle nostre ricostruzioni protesiche. Chi oggi si ostina a realizzare un abutment implantare da un componente calcinabile, non può negare l’oggettiva incertezza dell’accoppiamento, come altrettanto non può fare l’odontoriatra che ne commissiona il prodotto. Ma se il rapporto lo imputiamo ad una struttura protesica in lega nobile su denti naturali, sappiamo con altrettanta certezza che siamo in grado ottenere una vera eccellenza, non erogabile con costanza da un fresatore con produzione in serie. I sistemi CADCAM dipendono dall’operatore e dalla capacità di selezionare con cura i materiali più adatti rispetto alla ricostruzione che vogliamo ottenere. Per le stesse ragioni, possiamo affermare che uno scanner intraorale è più rapido rispetto all’impronta tradizionale, in pochi minuti possiamo ricavare tutti i dettagli di cui abbiamo bisogno e riceverli nel nostro laboratorio in tempo reale. Ma è però solo il nostro giudizio critico che valuterà se i dati sono altrettanto fedeli come nell’impronta “analogica” e decidere se accettarli o meno, ma senza condizioni e non per il solo principio di mettere a regime l’investimento fatto. L’imparzialità, deve consentire una vera e propria valutazione 13 CARA del prodotto, finalizzata ad un impiego parziale o totale, a seconda dei limiti a cui noi possiamo fare riferimento. Non è razionale una deviazione decisa dalle nostre abitudini senza considerare questi aspetti, come non è altrettanto razionale avere timore del nuovo e non interpretarlo per quello che è realmente. L’avvento della scansione intraorale ha sicuramente generato questo tipo di timore, che in parte la possiamo anche giustificare quando pensiamo all’invio di un file direttamente da un odontoiatria ad un centro di produzione aziendale. È quindi chiaro che in questo frangente qualcuno pensi alle aziende come dei veri e propri nemici, con la risultante che invio del file significhi niente lavoro, ma questo avverrà solo in base alle pianificazioni strategiche che noi odontotecnici saremo in grado di costruire. Per fare questo è anche necessario definire un approccio diverso e raggiungere la consapevolezza che qualcosa nel mondo dentale sta cambiando, soprattutto dal punto di vista dell’utilizzatore finale. il paziente. Egli cercherà sempre più informazioni attraverso il web e i social network e prima o poi sarà in grado di fare delle scelte decisionali consapevoli. Non aprirà più solo la bocca chiedendo il prezzo per il suo lavoro, sarà più esigente e chiederà maggiori informazioni su materiali e produttori. Questo è il vero tema su cui dobbiamo riflettere e riorganizzare le nostre attività, sia di studio che di laboratorio, affiancando al nostro essere artigiani un nuovo ruolo manageriale volto a rendere davvero visibile la nostra professionalità. Non crediamo sia così improbabile nel prossimo futuro, la possibilità per il paziente di contattare direttamente il laboratorio attraverso il web, richiedendo approfondimenti e magari anche il parere su quale studio odontoiatrico contattare. Sembra tutto così strano, ma forse un nuovo assetto odontoiatra-odontotecnico, ovviamente sempre nel rispetto dei ruoli, potrebbe essere sicuramente interessante e proficuo. Si potrebbero abbinare in modo migliorativo le rispettive conoscenza tecnologiche, la ricerca dei migliori materiali e le profonde conoscenze sulle tecniche di intervento, con comunicazioni in tempo reale, rivolte alla volontà di condividere tutti i processi di lavorazione ed offrire sempre il miglior risultato e, non per ultimo, considerando tutti gli aspetti di un’odontoiatria di eccellenza e sostenibile per tutti. La prima e originale dal 2006 Soluzione angolata cara I-Bridge angled Heraeus Kulzer è stata la prima azienda ad offrire al dentista la possibilità di realizzare restauri avvitati su impianti utilizzando la soluzione cara I-Bridge angled. Di cosa si tratta? E’ una soluzione brevettata che viene realizzata mediante la tecnologia CAD-CAM e permette di spostare il canale di inserzione della vite di fissaggio della struttura all’impianto fino a 25°. E’ dal 2006 che questa brillante soluzione permette a centinaia di professionisti di semplificare il loro lavoro anche nei casi più difficili. Infatti la possibilità di posizionare il canale delle viti con un’angolazione fino a 25° rispetto all’asse dell’impianto risolve moltissime situazioni complicate in modo semplice e sicuro garantendo un perfetto risultato estetico e senza dover necessariamente ricorrere all’utilizzo di abutment angolati. Se le sovrastrutture implantari cara I-Bridge rappresentano la precisione e l’estetica estrema, con cara I-Bridge angled Heraeus Kulzer si supera. La soluzione angolata è disponibile per restauri avvitati su impianti realizzati in diversi materiali: in titanio, CoCr fresato, CoCr SLM e zirconia ed è applicabile per la maggior parte dei sistemi implantari presenti sul mercato. Affidatevi all’esperienza di chi da quasi un decennio offre la soluzione originale e brevettata del canale delle viti angolato, e con essa: - massima garanzia sul risultato - fino a 20 anni di garanzia 14 - ampia libertà nel posizionamento dell’impianto - sicurezza ed estetica - prezzi contenuti - team di esperti sempre a Vostra disposizione per garantirvi un servizio unico er maggiori informazioni su cara I-Bridge e sulla P soluzione cara I-Bridge angled: www.cara-i-bridge.it HeraDent News CARA Condividere i risultati ottenuti con cara I-Bridge “Il caso del mese” Sempre più clienti scelgono la flessibilità e l’estetica garantite da cara I-Bridge e alcuni di loro vogliono condividere la soddisfazione del risultato, mostrando come l’hanno raggiunto. È nata così la nuova rubrica “Il caso del mese” presente nel sito www.cara-kulzer.it, che ospita già alcuni casi reali trattati con le soluzioni CAD CAM cara. Dalla situazione iniziale fino al risultato finale, tutto il percorso step-by-step verrà documentato tramite delle fotogallery e delle note dell’autore. Realizzazione di un restauro protesico su 6 impianti con cara I-Bridge (caso documentato dall’odontotecnico tedesco Thomas Backsheider) Le barre di Toronto viste da un angolo diverso Con le Barre di Toronto cara su impianti gli utilizzatori del sistema cara hanno ancora più libertà per la realizzazione di protesi su impianti. Esattamente come cara I-Bridge®, cara I-Toronto sono disponibili sia in versione regular con i canali per le viti dritti oppure in versione angled, per numerosi sistemi d‘impianto, nei materiali in titanio e cobalto cromo. Ulteriori informazioni su cara I-Toronto su www.cara-kulzer.it HeraDent News 15 Buone Feste