Università degli Studi di Perugia Facoltà di Ingegneria Corso di laurea specialistica in Ingegneria Meccanica Corso di Impatto ambientale Modulo Pianificazione Energetica a.a. 2013/14 Prof. Ing. Francesco Asdrubali Combustibili fossili e nucleari Combustibili fossili e nucleari Carbone Idrocarburi Gas naturale Combustibili non convenzionali Uranio Combustibili fossili SOLIDI, LIQUIDI E GASSOSI PRODOTTI DALLA DECOMPOSIZIONE DI SOSTANZE ORGANICHE Risorsa non rinnovabile In senso stretto, andrebbero identificati come combustibili fossili i soli combustibili solidi, generati con processo chimico fisico di pietrificazione o fossilizzazione Nella corrente accezione ingegneristica del termine vengono compresi anche gli idrocarburi Carbone Combustibile solido (il più importante) Sostanze complesse ad alta massa molecolare di origine organica che contengono: Carbonio (C), idrogeno (H), azoto (N), zolfo (S), ossigeno (O) minerali (pirite, argilla, calcite) Carbonogenesi Ammassi di piante decomposte sotto elevate pressioni e temperature e grazie all’ausilio di microrganismi speciali Tempo,P,T eliminazione di O e H, rimane il C Cellulosa C6 H10O5 n microorg. Classificazione In base alla provenienza AUTOCTONI (si sono formati nel luogo in cui vivevano le piante corpi sedimentari) ALLOCTONI (accumulo di materiale vegetale trasportato, alla foce dei fiumi o in ambiente marino stratificazione singola) In base all’età TORBA (Palustre, Erbacea, Marina) LIGNITE (Torbosa, Xiloide, Picea) LITANTRACE (magro/grasso oppure a lunga /a corta fiamma) ANTRACITE Classificazione ASTM (classificazione internazionale) CLASSE I carboni antracitici CLASSE II carboni bituminosi CLASSE III carboni sub bituminosi CLASSE IV carboni lignitici Età Età Classificazione Variazione della composizione e delle proprietà del carbone con l’età TORBA LIGNITE LITANTRACE ANTRACITE Età Acqua H Sost. volatili Carbonio fissato Potere calorifico Analisi Analisi immediata o approssimata Consente di determinare umidità, ceneri,sostanze volatili e carbonio fisso secondo le seguenti metodologie: umidità: perdita in peso percentuale in seguito a riscaldamento a 104-110 °C prolungato fino a peso costante. ceneri: percentuale di peso residua dopo combustione completa. sostanze volatili: perdita in peso percentuale in seguito a riscaldamento del campione essiccato in assenza di aria fino a 950 °C per 7 minuti. carbonio fisso: si ottiene per sottrazione dal peso totale di tutti gli altri contributi. Hanno un'influenza diretta sulla combustione Analisi elementare Consente di determinare il tenore in peso dei principali costituenti atomici del carbone: C, H, O, S, N. Si effettua su materiale essiccato e non tiene conto delle ceneri. Viene quindi accoppiata con quella del contenuto di ceneri e di umidità. I risultati dell'analisi elementare consentono di stimare: Potere calorifico Rango di carbonificazione (indica il livello di carbonificazione ed è diverso dal grado del carbone, che indica le impurità presenti) Quantità prodotta di alcuni degli inquinanti che si formano durante la combustione (ossidi di azoto e di zolfo). Proprietà Umidità varia dal 30% e oltre nelle torbe al 5% e meno nelle antraciti Ceneri ricche di silice, allumina, calcio, ferro, sodio, potassio, magnesio. Sono un materiale inerte, ma se hanno punto di fusione inferiore a 1300°C possono formare scorie fluide Zolfo di natura organica o inorganica, durante la combustione si trasforma in anidride solforosa Sostanze volatili sono i prodotti che si liberano come gas e vapori per riscaldamento dei carboni ad alta temperatura Le caratteristiche dipendono anche dalle FASI DI LAVORAZIONE As mined appena estratto As received appena ricevuto As burnt appena bruciato Composizione e proprietà dei diversi tipi di carbone Combustione del carbone Emissioni inquinanti SO2, NOx, CO,CO2, particolato, ceneri Combustione del carbone Contenimento delle emissioni entro Valori limite emissioni impianti di potenza (potenza termica P in MW) limiti di legge D. Lgs. 152/2006 TU Ambientale Controllo del particolato (filtri) Controllo CO, NOx (dosaggio comburente) Preparazione del combustibile (es. a basso contenuto di zolfo controllo SO2) Smaltimento ceneri Combustione del carbone Controllo e riduzione degli ossidi di zolfodesolforazione in uno stadio intermedio del processo di combustione Esempio: Combustione a letto fluido Trasporto Marittimo Sul territorio (strada, ferrovia) Slurry Slurry carbone polverizzato in sospensione con acqua (ad alta concentrazione) Costi al km (1995) Ferrovia 130-140 £/t Chiatte 210-260 £/t Autocarro 260-290 £/t Nastri trasportatori 150-180 Slurry 180-230 £7t Trasporto Idrocarburi Composti da carbonio e idrogeno Origine: Trasformazione di sostanze organiche di origine animale e vegetale (naftogenesi) che si sono raccolte in formazioni sedimentarie Giacimenti petroliferi Roccia madre (argillosa) Roccia serbatoio (porosa) Roccia di copertura (impermeabile) Estrazione del petrolio Valore del greggio Il petrolio greggio si presenta come un liquido viscoso più o meno colorato ed è costituito da una miscela di idrocarburi con piccole percentuali di acqua, composti ossigenati, azotati, e solforati ed impurità quali sabbia Costo di trasporto dal luogo di origine Densità Tenore di zolfo Densità e contenuto di zolfo La densità, si misura in gradi API (American Petroleum Institute), su una scala che va da meno di 10 a oltre 50. Maggiore è il grado API e minore è la densità. Un greggio meno denso viene definito leggero. Pesanti API<22° (sono i meno pregiati) Medi 22-34° Leggeri 34°( sono i più pregiati) Tenore di zolfo Sweet (zolfo <0,5% del peso) Medium Sour (0,5-1,5%) Sour (>1,5%) Un minor contenuto di zolfo è indice di una maggiore qualità del greggio e di un maggior valore. Raffinazione del petrolio Proprietà dei prodotti petroliferi Resa in frazioni leggere 15-20% Resa in frazioni medie 30-50% Gas condensabili GPL Proprietà dei prodotti petroliferi Prezzi del petrolio Gas naturale Miscela di idrocarburi saturi alifatici (paraffine) Metano gas inodore, incolore, più leggero dell’aria, insolubile in acqua. . Temperatura critica: - 82,6 °C; Temperatura di ebollizione alla Patm: -161,5°C Distribuzione di gas naturale in Europa Distribuzione di gas naturale in Italia Alta pressione: > 0,5 MPa Media pressione: 0,05-0,5 MPa Bassa pressione: <0,05 MPa Distribuzione di gas naturale in Italia 1986 2006 Il ruolo della rigassificazione Ruolo crescente del GNL nel mercato internazionale del gas naturale Ruolo crescente del GNL nel mercato internazionale del gas naturale Combustibili non convenzionali Gas non convenzionale Gli scenari energetici futuri sono incentrati sull’ascesa della domanda di gas naturale, in particolar modo, del gas non convenzionale (shale gas,coal bed methane CBM, tight gas). Il ruolo del gas non convenzionale nel mercato mondiale del gas deve ancora essere chiarito, è ancora da accertare se sia competitivo con il gas convenzionale e se tale risorsa sia interamente recuperabile, localizzata in bacini superficiali o poco permeabili da estrarre con opportune tecniche; attualmente, le maggiori risorse sono localizzate in Nord America (più di 80 trilioni di metri cubi). Lo sviluppo del non convenzionale è legato al miglioramento delle tecnologie di estrazione, perciò si stima che nel 2040 costituirà il 30% della produzione globale e si diffonderà soprattutto in America Latina e in Europa [Exxon Mobile , The Outlook for Energy: A View to 2040, 2012 ] Shale Gas, CBM, Tight Gas Shale Gas: Si trova imprigionato in rocce sedimentarie, in genere scisti argillosi, formatesi in centinaia di milioni di anni in zone coperte da acque superficiali. Tali rocce tengono imprigionato il gas in modo molto tenace ma, grazie all’Hydraulic fracking ( tecnica che consiste nello “sparare” acqua mista ad additivi chimici ad altissima pressione) possono essere fratturate, per consentire la fuoriuscita e il recupero del gas. Lo scavo avviene prima verticalmente e poi, dopo il ritrovamento degli scisti ricchi di gas, in orizzontalmente. Coalbed Methane: il metano contenuto nei giacimenti di carbone (grisù). È privo di acido solfidrico associato (è metano di ottima qualità). Ne sono ricchi Cina, Russia, Usa, Australia, Canada e Indonesia. Tight Gas: letteralmente significa “gas stretto” perché mostra elevata aderenza alle rocce che lo contengono (difficoltà nell’estrarlo). È presente nelle rocce a bassa porosità (<10%) e permeabilità, solitamente arenarie, ma anche carboidrati. È difficile da distinguere dallo shale gas, se non per la roccia madre, e di fatto i metodi di estrazione sono gli stessi. Rivoluzione Shale Gas “Per la prima volta a febbraio di quest’anno, la quota di energia derivante dal carbone è crollata del 37%, 11 punti in meno rispetto al 2008. Grazie alle nuove tecniche di estrazione dello shale gas.”” “L’aumento delle forniture ha portato a una drastica diminuzione dei prezzi, rendendo disponibile una fonte di energia più pulita ed economica, rispetto al carbone.” Il Sole 24 ore-27 maggio 2012 Petrolio non convenzionale Shale Oil Si estrae in modo diverso o ha qualità differenti Sabbie bituminose del Canada Greggio "pesante" e "ultrapesante" del Venezuela Petrolio da scisti, cioè estratto dalle formazioni rocciose, fratturando la materia con acqua, sabbia o ceramica e agenti chimici proiettati con grande forza. Questa procedura avviata negli Stati Uniti può aggiungere l’equivalente di un grande Paese del Golfo persico alla produzione mondiale di petrolio: più dell’attuale produzione iraniana. Liquidi derivati dal gas naturale gas-liquido (GTL) o carbone-aliquido (CTL) Radioattivita’ naturale Alcuni nuclei tendono a “decadere”, ossia a trasformarsi in elementi a configurazione più stabile, con emissione di particelle e/o radiazioni Radioattività naturale e indotta Tempo di dimezzamento Di norma si caratterizza l’Attività dei nuclidi radioattivi mediante il loro periodo (o tempo) di dimezzamento, che corrisponde all’intervallo di tempo necessario affinché i nuclidi presenti si siano ridotti alla metà del loro valore iniziale. Becquerel (Bq) = 1 disintegrazione al secondo Curie (Ci) 1 Ci = 3,7 x 1010 Bq RADIOATTIVITA’ INDOTTA = conferimento di protoni o neutroni Plutonio non esiste in natura tende a decadere Composizione atomica dell’Uranio naturale U238 99,274% U235 0,72% U234 0,0006% arricchimento dell’Uranio Reazione nucleare di fissione 235 U + n 2PF + 2,5 n + 200 MeV FISSILE subisce direttamente la reazione di fissione FERTILE può diventare fissile attraverso successive trasformazioni MATERIA FISSILE U235, Pu239 U235 92 protoni 143 neutroni U238 94 protoni 145 neutroni isotopo più stabile dell’uranio: U238 Reazione nucleare di fissione ARRICCHIMENTO URANIO 235 Separazione elettromagnetica diffusione in mezzi porosi forza centrifuga NEUTRONI VELOCI (generati da reazione fissione) NEUTRONI LENTI O TERMICI (2-3.000 m/s) Se vengono rallentati da un moderatore hanno una probabilità 200 volte superiore che avvenga la reazione di fissione Reazione supercritica + di 1 neutrone controllata 1 neutrone incontra 1 nucleo fissile sottocritica – di 1 neutrone Reazione nucleare di fissione MODERATORI FORTI (acqua) arricchimento U235 MODERATORI DEBOLI (grafite) va bene contenuto naturale ASSORBITORE REFRIGERANTE