Introduzione – versione 12.9 Personaggi: Il buffone (Marzia); Il boia. (CC?) Il capo (Christos): Sommo reggente del sapere umanistico/scientifico; La Prof.ssa (Veronica): esperta di fisica; Il prof giovane(Andrea Santi): esperto di teatro; La fisica quantistica (Clizia). La fisica relativistica (Andrea Saccaro); Luce destra: entra il boia, fa il filo alla…katana…accetta da boia, prende lo spago e fa il cappio, guarda l’ora Luce sinistra: entra il buffone, fa una piroetta. Fino al centro del palco. BOIA: E’ l’ora, fai quello che devi fare, ma fallo presto. Esce BUFF: Udite udite gente, oggi 27 (28) Settembre 1926 si terrà il processo alla fisica quantistica e alla relatività per i reati di calunnia, diffamazione verso la fisica classica, ingiuria e falso ideologico. In più, come aggravante, gli viene imputata la colpa di voler trasmettere queste “Falsità” tramite il mezzo del teatro. Venite gente, accorrete, non c'è biglietto e lo spettacolo è assicurato. Entrano da sinistra (Andrea e Clizia) si guardano attorno. FIS_Q ha una scatola in mano, ogni tanto si muove, FIS_REL ha decine di orologi e i metri di carta di IKEA e ogni tanto li controlla, bofonchia e scrive su un taccuino. FIS_Q: Non credevo ci fosse tanta gente. FIS_REL: tranquillo… saranno i soliti curiosi, sai quel tipo di turismo macabro tipo quelli che vanno sui luoghi delle tragedie no! FIS_Q: Oh Dio, vuoi dire che sarà una tragedia? Che saremo annullati dalla storia, cancellati totalmente per finire nelle miriadi di teorie morte e dimenticate? FIS_REL: Ahah, dai scherzavo. Ma di che ti preoccupi? Noi siamo nate da osservazioni oggettive, non possono cancellarci. Che fanno, chiudono gli occhi e non stanno a vedere i nostri effetti, le nostre spiegazioni? FIS_Q: Vorrei avere la tua sicurezza! Ma lo sai cosa fanno, … cambiano i dati, … dibattono sul nulla. Questi sono capaci di cambiare pure la realtà. FIS_REL: Ma no, stai tranquillo. Noi passeremo alla storia. Il nostro compito è quello di portare la luce nel buio del dubbio, di prevedere fenomeni che ieri sembravano errori ma soprattutto... 1 FIS_Q: Soprattutto? FIS_REL: Di far fumare il cervello a chi ci studierà. FIS_Q: Oh, questo è facile. FIS_REL: A proposito, è vivo o morto? FIS_Q: Boh, è da un po' che non si muove (la scatola ha un sobbalzo). Direi che è vivo, ma solo con il 99% di probabilità. (Arrivano al centro dal buffone) BUFF: Eccoli, calunniatori, diffamatori, ingiuriosi, falsi ideologitori... FIS_Q-FIS_REL: (insieme) Eh? BUFF: Ma soprattutto, teatranti. FIS_REL: Ora gli meno. FIS_Q: No aspetta. FIS_REL: Hai sentito che ha detto? E dovresti sapere le cose che dice in giro FIS_Q: Si lo so, ma lascialo stare, ormai dovresti conoscerla la macchina del fango. E poi abbiamo altri pensieri. BUFF: Finirete nel dimenticatoio... ahahahah.... Ops, arrivano. Fate largo gente, arriva il Sommo Reggente del Sapere Umanistico-Scientifico con la giuria di esperti. (Entrano da destra il SOM_REG, PROF.ssa, PROF. e si siedono dietro una scrivania con sedia centrale più alta, il sommo reggente ha un manto di orso con tanto di testa. FIS_Q e FIS_REL si siedono nei posti opposti, il giullare resta in piedi tra i due). BUFF: Oggi, in data 27(28) settembre 1927 al cospetto del Sommo Reggente del Sapere Umanistico-Scientifico si trovano: Fisica quantistica e: Fisica relativistica, accusate di calunnia, diffamazione verso... SOM_REG: Sì, si va bene, lo sappiamo. Smettila di far tutta la pantomima…sbrighiamoci che c’ho da fare, c’ho un torneo di calcetto che mi sa aspettando. Ho radunato Una commissione di esperti per il vostro caso. La prof.ssa Pellegrini esperta in fisica qui nella nostra Università, il prof. Bondi esperto in teatro. Allora, che è ‘sta storia, chi siete voi? FIS_Q: Emh, piacere di conoscerla. Io sono la fisica quantistica, mi sono formata quest'anno. SOM_REG: ammicca lascivo FIS_REL: Salve, io sono la fisica relativistica, oramai ho più di vent'anni. 2 SOM_REG: Sì, sì, ne ho sentito parlare. Allora, che è ‘sta novità. Arrivate voi e dite che la fisica classica, quella di Galileo e di Newton…. è superata? Che voi potete spiegare quei fenomeni scoperti recentemente? Guarda, secondo me siete teorie create da fisici che hanno fatto male i conti. Per me la sentenza è ovvia: a morte e via. FIS_Q: Che t'avevo detto…. FIS_REL: Eh no scusate, qui abbiamo vari esperimenti che mettono in discussione i fenomeni della fisica classica. E poi noi non vogliamo sostituirla. Siamo delle correzioni, in alcuni casi. SOM_REG: Che dici? In quali casi? FIS_REL: Io mi attivo quando i corpi vanno alla velocità della luce, o lì vicino. Mentre il mio collega opera quando le particelle sono molto piccole. In questi casi la fisica classica non predice più il vero e quindi serviamo noi. SOM_REG: Aspetta aspetta, a te t'ho capito, ma il tuo collega no. Che vuol dire le particelle sono molto piccole? Parli dell'elettrone? FIS_Q: Veramente… l'elettrone non è il più piccolo, ce ne sono tante altre che stanno uscendo fuori in questi anni. BUFF: Eresia, eresia!! SOM_REG: Zitto tu! Altre particelle? HAHAHA. Ma questo è ridicolo. (Alla prof anziana) Cara, hai mai sentito parlare di altre particelle. PROF.ssa: Ma assolutamente no! SOM_REG: Visto? FIS_Q: Come no? I fotoni, i pioni, tutti i bosoni. Addirittura le anti particelle...mi scusi, ma non ha mai letto nessun articolo su queste particelle? Sono il top della ricerca! PROF.ssa: Ma di cosa parlate? Pio...che? I bosoni? Quelli che ti crescono sul viso? FIS_REL: Mi scusi, ma lei sarebbe? SOM_REG: E' la nostra esperta di fisica. (pausa) Guarda che ha un sacco di pubblicazioni. FIS_REL: In che disciplina mi scusi? PRO.ssa: In Geo… (oppure: in Geo.) FIS_Q: Geometria? PROF.ssa: No! Geo…grafia FIS_Q: Come? SOM_REG: Si, mia moglie è laureata in geografia, ma ha letto un sacco di libri di fisica. 3 PROF.ssa: Oh si, almeno cinque. FIS_REL: Una laureata in geografia? E lei sarebbe l'esperta di fisica? SOM_REG: Certo, è mia moglie! FIS_Q: (Ironico)Ah beh….Allora! SOM_REG: (romano) Oh, che voi dì, guarda che se merita tutto. Er merito cazzo, hai capito? L'ho detto a tutti....(Si guarda intorno, cerca di ridarsi un tono) E che è sta storia che volete spiegare la fisica con il teatro? Non si è mai sentita una cosa del genere! PROF: (Strabordante patos)Il teatro serve a realizzare e tramandare i classici. Al massimo sono concesse delle commedie puerili per divertire il pubblico. Esiste il teatro impegnato, per i fricchettoni radical-chic. Ma mai, e dico, ma mai il teatro è servito per trasmettere contenuti elitari come la fisica. PROF.ssa: (batte le mani in modo esagerato) Bravo! Bravo! Bello de mamma. (Si alza e gli da un bacio). SOM_REG: Eddai, mica stamo a cena. Comunque sì, bel discorso, bravo a papà. FIS_Q: Ehm, ...cioè lui... SOM_REG: Eh si, è mio figlio. E' un capoccione di teatro. FIS_REL: (Ironico) Avrà letto almeno sette libri. PROF: Guarda che io ho fatto Scecspir. FIS_Q: Ah... emh... dove? PROF: In parrocchia, la recita di fine anno. FIS_REL: (A denti stretti) Lo spettacolo… SOM_REG: Allora, chiudiamo il discorso che c'ho da fa! PROF E PROF.ssa ridono SOM_REG: Basta! Vojo vedè le prove, ‘ndo stanno? N'ce stanno? Bene, allora siete morti, ciao! (La scatola di FIS_Q ondeggia) FIS_REL: Aspetti, le prove ci sono. Eccole qua. (Buio) Inizio spettacolo. 1° Scena. 4 DELITTO DAL TRENO – versione 15/09/2013 Carlo Cosmelli da un’idea di George Gamow CARTELLO 16 giugno 1904: dove si vede che, quando si parla di omicidi e per non incorrere in spiacevoli disguidi, bisogna fare molta attenzione a che la causa preceda l’effetto. Nello spazio tempo non c’è solo il passato il presente e il futuro. C’è anche l’ALTROVE; nell’ALTROVE si trovano tutti quegli eventi che non possono avere avuto una relazione causale con il mio presente, e di cui io non potrò mai essere la causa. Se la velocità della luce è piccola, come nella regione di Lichtlangsames, bisogna fare molta attenzione a individuare le relazioni di causa-effetto, perché non sono sempre ovvie. Personaggi: 4 (+1) ALICE il professore, Sherlock Holmes BOB l'assistente, Watson [CAPOSTAZIONE uomo che viene ucciso]. Cade morto subito. Uomo/Donna probabile ASSASSINO POLIZIOTTO Nel palcoscenico ci sono da parti opposte l'UOMO a sinistra e il CAPOSTAZIONE a destra, in fondo. A luci spente non si vedono. SCENA 1 Buio Flash di luce sull'UOMO che raccoglie la pistola, luce spenta. Intervallo di 1-2 secondi. Flash di luce sul CAPOSTAZIONE che cade morto. Buio. SCENA 2 Buio Treno in moto. Flash di luce, capostazione che cade morto, buio. Intervallo di 1-2 secondi. Flash di luce, uomo che raccoglie la pistola, buio. SCENA 3 Treno in moto, suono. Solo voci. BOB: E così questa sarebbe la regione di Lichtlangsames. ALICE: Già fra un po' dovremmo arrivare. (treno suono) BOB: Di chi è la lettera? ALICE: Di Boylan, verrà a portarci il programma BOB: cosa suonerai? 1 ALICE: “D’amor la vecchia dolce canzone” BOB: A che ora è il funerale? ALICE: Alle undici, mi pare.. ALICE: Ecco la stazione prima della nostra, il treno rallenta, c'è uno che legge (passano 1-2 secondi)... strano! BOB: Che succede ALICE: Il capostazione!... è crollato a terra (illuminato) è successo qualcosa, tira l'allarme... Tira l'allarme, si sente il tipico fischio, il treno rallenta e si ferma. A e B entrano in scena. POLIZIOTTO: (guardando il cadavere) Il capostazione... morto, con un colpo al cuore... (ASSASSINO: (si avvicina) Ah eccolo qua l'assassino. ASSASSINO: (scuote la testa come per dire che non è lui). POLIZIOTTO: Ma se hai ancora la pistola in mano! ASSASSINO: (La fa cadere in terra come se all'improvviso scottasse). POLIZIOTTO: Poche storie, leggetegli i suoi diritti. ALICE: Mi scusi, chi dovrebbe leggerli? BOB: Già... chi? ASSASSINO: li guarda basita. POLIZIOTTO: Vabbé, glieli leggo io: lei è accusato di omicidio, può stare in silenzio ma qualsiasi cosa dirà verrà utilizzata per condannarti a morte, e non si sogni di voler telefonare al suo avvocato. ALICE: Mi scusi signor poliziotto. POLIZIOTTO: Cosa c'è? ALICE: Volevo dirle che io stavo sul treno e ho visto l'accusato con il giornale in mano appena prima di vedere il capostazione cadere in terra. ASSASSINO: fa cenno di si con la testa. BOB: E' vero, l'ho visto anch'io. ASSASSINO: fa cenno di si con la testa ancora più forte. POLIZIOTTO: E che vuol dire, si guardi intorno, non c'è nessun altro. Sicuro ha visto male. Qui siamo a Lichtlangsames. 2 ASSASSINO: faccia per dire “E che cazzo vuol dire?” ASSASSINO: inizio ping pong 3 tempi ALICE: No signore! Ho visto benissimo, e so che è abbastanza comune che un osservatore in moto può vedere gli eventi in ordine inverso a quello visto dagli altri osservatori. Tutto è relativo, lo so. BOB: Già, tutto è relativo (Alice la fulmina!) POLIZIOTTO: (cominciando a non capire) Perfetto, quindi la sua testimonianza non può essere presa in considerazione. ALICE: Però esiste un'eccezione! POLIZIOTTO: E quale sarebbe? BOB: Quella prevista dall'articolo 77, comma 2 legge 30 giugno 1905 del codice penalerelativistico. POLIZIOTTO: (imbarazzato) … mhm veramente non ricordo bene... ALICE: Bob... (come per dire pensaci tu) ASSASSINO: Legge con il poliziotto. POLIZIOTTO: ...dunque...eccolo, art.77 “Nel caso in cui un testimone compia un'osservazione attendibile, effettuata da un sistema di riferimento inerziale in moto rispetto al sistema solidale con l'evento in oggetto, secondo la quale il sospettato si trova ad una certa distanza D dalla scena del crimine, entro un intervallo di tempo t, minore di D diviso c dall'istante dell'accadimento del crimine, allora l'osservazione deve essere accertata come veritiera e il sospettato non può aver commesso il crimine in oggetto”...(Bob recita a memoria senza battuta) e cosa vuol dire... ALICE: Lei si ricorda che la velocità della luce non può essere mai superata, vero! POLIZIOTTO: Ah, beh... si certo! (per niente certo) ALICE: … e che questa velocità... BOB: ... è la stessa per qualunque osservatore? POLIZIOTTO: Beh sì, mi pare che sta scritto nel manuale del poliziotto, anche se non ho capito bene a cosa serve! ALICE: ...serve a decidere se questa signorina... va impiccato oppure no! ASSASSINO: terrore BOB: (fa il gesto della corda) POLIZIOTTO: ...Come!? ALICE: Il problema è la contemporaneità degli eventi. Ok, provo a spigarle. Supponiamo che Lei si 3 trovi a Milano, e che un suo amico le invii una lettera da Roma. Quando arriverà la lettera secondo Lei? POLIZIOTTO: Beh, dopo una settimana, se sono fortunato!... Siamo ottimisti, diciamo 6 giorni. ALICE: Giusto... non c'è modo di farla arrivare prima! E come se ne accorge che i giorni sono 6 e non 2? POLIZIOTTO: Leggo la data del timbro postale. ALICE: Oh, benissimo! Ora supponiamo che un amico le abbia inviato una lettera da Roma due giorni fa: secondo Lei oggi può essere arrivata (Guarda Bob che scuote la testa)? POLIZIOTTO: No di certo, arriverà tra 4 giorni! ALICE: Perfetto! Supponiamo ora che le lettere siano lettere esplosive... e che quando arrivano chi le apre muore. POLIZIOTTO: No scusi, perché un amico mi dovrebbe inviare una lettera esplosiva? (tutti sbigottiti) ALICE: E' una supposizione, diciamo che non gliela ha inviata un amico! POLIZIOTTO: Oddio, e chi me l'ha inviata allora? ALICE: Mi ascolti la prego. Facciamo il caso che Lei oggi riceve una lettera esplosiva e che sia morto nell'aprirla. Facciamo conto che si voglia incolpare un suo amico romano, ma che un testimone possa provare che negli ultimi mesi, questo suo amico ha mandato una sola lettera, 2 giorni fa! Allora, secondo Lei è colpevole o no? POLIZIOTTO: Beh, no non può esserlo perché la lettera non può essere arrivata! ALICE: (fiera) Già, la colpevolezza dipende dalla velocità con cui viaggia la lettera e da dove è stata impostata! Quindi vede che per certe distanze e tempi alcuni eventi non possono essere la causa dell'evento criminoso! BOB: (applaude) POLIZIOTTO: Ho capito! Quindi dovrei confrontare il tempo della testimonianza con quello che impiegherebbe la luce... ALICE: Certo, questo è il calcolo previsto nell'articolo del codice penale-relativistico. POLIZIOTTO Ma così alcuni fatti io li vedo accadere in un certo ordine, e qualcun’altro in ordine inverso, e allora? Un evento o sta nel passato, o nel presente, o nel futuro! ALICE Questo sarebbe vero se ci fosse il tempo assoluto, caro mio. Ma con lo spazio-tempo c’è anche L’ALTROVE, il mondo degli eventi senza la possibilità di avere relazioni di causa effetto. POLIZIOTTO… grazie, ho capito tutto... ALICE: Si figuri! 4 POLIZIOTTO: ….cioè….quasi tutto, Arrivederci. (esce) ALICE: Allora? Che te ne pare? BOB: Meravigliosa capo, come sempre. Ed io? ALICE: Invadente, come sempre.... (Bob fa per ribattere ma viene fermato da un gesto di Alice) ALICE: (Si ricordano dell’assassino) Signorina, lei è assolta, può andare. BOB: Tutto è bene quel che finisce bene (Occhiataccia di Alice) ALICE: Arrivederci. (rientra il poliziotto) POLIZIOTTO: Fermi tutti! Ci avevo quasi creduto, bravi bravi... voi siete complici di questo tizio. (Sguardi sbigottiti). No no... non parlate. Bella la storia della velocità della luce, dei fatti che accadono e delle lettere da Roma. Ma voi mi volete fregare. Ora venite tutti con me, siete in arresto! UOMO (raccoglie la pistola e spara al commissario). (silenzio). Bob si aggrappa ad Alice che è tesa anche se cerca di dimostrare il contrario. ASSASSINO: Scusate, odio gli ignoranti. BUIO 5 Il Viaggiatore – versione 15-9/2013 19:44 Christos Athanasopoulos Lampropoulos da un’idea di Alan Lightman L’idea scientifica: Dal testo “I sogni di Einstein” di Alan Lightman, in cui si immagina che Einstein, i giorni prima di pubblicare la teoria della relatività, ogni notte sogna un mondo con “tempo” diverso. Nel Viaggiatore il tempo è un fenomeno locale. Ogni città è sola. Ogni città è un’isola. Di tanto in tanto un viaggiatore si avventura da una città all’altra. Personaggi: A : Viaggiatore (Antonio) B : Curioso (Bob) C : Isolata (Carla) ESTERNO GIORNO Bob e Carla CARLA: Io non capisco. Perché ne stiamo ancora parlando? BOB: Ma che ti prende? Guardati! Hai paura addirittura di parlarne! CARLA: Ma che paura!? È un’ora che mi parli di questi viaggi! Mi sono stufato. BOB: Si vabbè, ma tu non mi ascolti! CARLA: Io non mi arrabbio.. Ma tu sai benissimo che non puoi farlo. BOB: Non posso? CARLA: Certo che non puoi.. BOB: Vuoi dire che non dovrei.. CARLA: Non devi… Non puoi… insomma…è la stessa cosa no? BOB: E come? Non è la stessa cosa. Non dovrei ma lo potrei fare se ne avessi voglia. Potrei essere un viaggiatore. CARLA: Hah!! Questa è bella! Il giorno che vedrò un viaggiatore da vicino comincerò a credere alle fate! BOB: Eh dai.. Adesso stai esagerando! Tutti parlano dei viaggiatori. CARLA: Appunto.. BOB: ? Cioè? CARLA: Parlano… Tutti parlano. Ma io non ne ho mai visto uno. E neanche conosco una persona che ne abbia mai visto uno. E Tu? 1 BOB: Eh.. no.. CARLA: Vedi? BOB: Vedo, vedo… vedo una donna che crede solamente a ciò che i suoi occhi vedono. CARLA: Io credo a ciò che i miei sensi mi riferiscono. BOB: Aaaaaaah ecco.. In effetti molti la pensano come te. CARLA: Adesso non mi dire che vuoi mettere in dubbio anche l'esperienza dei sensi! BOB: Non sarei il primo , ma comunque… Ti vorrei fare un'altra domanda. CARLA: dimmi… BOB: Tu credi all'esistenza di una farfalla solo perché la vedi volare davanti ai tuoi occhi. E sai di certo che qualcuno sta fuori dalla tua porta perché senti il campanello suonare. CARLA: E quindi? BOB: Potresti distinguere la roccia dall'acqua usando solamente le tue mani. CARLA: Dove vuoi arrivare? BOB: Sei sicura di tutte queste cose. E sei sicura che il tempo scorre con un certo ritmo. CARLA: Si, ma tutto questo ha un senso? BOB: E quale sarebbe il senso con cui percepisci e provi l'esistenza del tempo? CARLA: ...eh? BOB: Quale? Come percepisci il tempo? CARLA: non lo so... Vedo per esempio la mia pelle invecchiare o il sole sorgere e tramontare. Tutto ciò che sento ha un inizio e una fine. Tutti i miei sensi mi informano sull'esistenza del tempo. BOB: E io sono d'accordo con il tuo ragionamento! Ma in realtà i tuoi sensi ti stanno informando sugli effetti del tempo. Il tempo in sé è impossibile prenderlo con le mani. Carla: Tutte teorie! A te è sempre piaciuto impicciarti nelle teorie. La verità è che se vedi un treno arrivarti addosso, ti togli di mezzo! E nessuno è mai stato investito da un treno invisibile! Il giorno che vedrò un Viaggiatore , ne riparleremo. BOB: …a volte sei proprio testarda. PUB INTERNO NOTTE Antonio e Bob BOB: Se solo Carla fosse qui. Vorrei vedere la sua faccia! ANTONIO: Dai non essere duro con lei. Ti posso garantire che il mondo è pieno di persone come la tua amica. 2 BOB: Dimmi piuttosto; com'è il mondo? Quante città hai visto? Com'è la gente lì? ANTONIO: Non ho mai visto uno più curioso di te! BOB: Beh… Se non posso vedere il mondo con i miei occhi, mi accontento anche di sentire le descrizioni. ANTONIO: Certo che se tu fossi coraggioso quanto sei curioso, potresti vedere tutto quanto da solo. La Città del Cielo, per esempio, dove tutti ambiscono di avere la loro casa sempre più in alto e vicino al cielo! Oppure la Città in Perenne Movimento. Lì uno compra la sua casa non solo calcolando i metri quadri e le comodità ma anche quanto può andare veloce! ESTERNO BALCONE E GIARDINO Bob e Carla CARLA: Ma che storie sono mai queste?? BOB: Tu stessa hai detto che non avevi mai visto una persona affidabile che avesse incontrato un Viaggiatore, no? Eccomi qua! Ti dico che l’altro giorno ho conosciuto un viaggiatore! Spero che tu mi consideri una persona affidabile? CARLA: Per carità! Sei un caro amico. Non dubito della tua parola. Però, dai…, tutti conoscono la tua debolezza per questo tipo storie. BOB: Cosa stai insinuando? CARLA: Che questo “viaggiatore” ha trovato un modo elegante di scroccarti un paio di birre! PUB INTERNO NOTTE Antonio e Bob BOB: Signorina! Un'altra birra per il mio amico qui! ANTONIO: Non vorrei approfittarne.. BOB: Ma non dire sciocchezze! Io non ho il coraggio di prendere e partire, ma starei ore ad ascoltare i tuoi racconti! ANTONIO: Alla fine è un attimo, prendi la valigia e vai? Se ti prende, lo fai. Tempus fugit. Mi sembra un enorme spreco stare sempre rinchiusi nella propria fortezza. BOB: E tu non ci torni mai alla tua fortezza? ANTONIO: Io l'ho rasa al suolo nel momento in cui ho deciso di partire. Ma se intendi se torno mai a casa, non lo so, per ora non ho intenzione… Domani infatti riparto verso Est. Ho sentito parlare di una città dove ogni tanto il tempo si ferma per un po’…e poi riparte. BOB: Che peccato.. Ti avrei voluto far conoscere la mia amica. (…) Quindi riparti domani.. ANTONIO: Già… 3 BOB: Allora brindiamo alla tua nuova avventura, …. Buon Viaggio! ANTONIO: Salute! (…) Grazie per la compagnia, amico. Non credo ci rivedremo, quindi addio. BOB: Addio… (Bob rimane solo in scena. È solo lui illuminato. Rimane fermo, pensieroso. Poi a una certa si alza di scatto! Prende una valigia e comincia a prepararsi con una fretta senza precedenti! Poi, una volta finita la preparazione, rimane fermo un attimo. Come se ripensasse la sua decisione per una frazione di secondo. Poi esclama:) BOB: Sono pronto! Parto! CARLA: Ma che ti passa per la testa??? BOB: Io parto! Sono venuto a salutarti. CARLA: Ripensaci! Non lo fare! E' tutto una follia! BOB: Cara amica… Io parto comunque! Quindi o parto col tuo augurio, oppure senza. In tutti modi ti lascio le chiavi di casa mia,…. arrivederci! CARLA: Aspetta. Ci lascerai le penne. Mica puoi prendere e andare così. Fermo.… Addio amico mio.. (Bob cammina lento attraverso la scena. Molto lento quasi fosse un replay. La scena è invasa da molte persone che in contrasto con Bob corrono in tutte le direzioni ad alta velocità. Solo Bob è bene illuminato. Sui muri sono proiettati i vari paesaggi che corrono ad un’altra velocità ancora. Bob arriva alla fine della sua traiettoria e tutto si spegne per un po’) BOB: Avevo smesso di contare il tempo. Quanti anni saranno trascorsi? Due? Tre? Tredici? Non è rilevante. Ora so qual è la mia strada, è quella che mi riporterà verso casa. (Poi le luci si riaccendono. Tutti vano a velocità normale.) Con passo lento Bob scrutava tutti i dettagli. Tutto sembrava lo stesso. Tra la gente familiare che vedeva andare per i loro soliti impieghi, vide la faccia di Antonio.. ANTONIO: Se il mio fiuto da Viaggiatore non sbaglia, tu non hai più domande per me.. (sorridendo) BOB: (sorride anche lui) Il piacere più grande che queste risposte mi hanno procurato è quello di aver alimentato la mia mente di nuove domande. Ma ora ho voglia di ritrovare il passato. ANTONIO: E adesso? Avrai anche tu tante storie da raccontare? 4 BOB: la prossima volta che ci incontreremo mi offrirai una birra e te le racconterò ANTONIO: Non credo ci sarà una prossima volta. BOB: Ti sei già sbagliato su questo, se non ricordo male. ANTONIO: … È stato un vero piacere riincontrarti. Arrivederci allora. BOB: Arrivederci e buon viaggio. Bob si avvicina a casa sua. Vede Carla da lontano e rimane un attimo fermo a fissarlo. Poi lo nota Carla. Sembra essere arrabbiato ma risollevato allo stesso tempo. CARLA: Ecco! Ero sicura! Mi stavi prendendo in giro! Ovvio. Ti sei cambiato i vestiti , ti sei messo in spalla uno zaino.. Ti sei perfino comprato la barba finta! Mi avevi quasi fatto preoccupare, lo sai? BOB: Scusa, ma che giorno è? CARLA: Che giorno è? E’ oggi! Mi prendi in giro, ci siamo visto due minuti fa. Bob che si rende conto di cosa è successe è talmente grato della sua fortuna che decide di comportarsi in modo diverso da quello che fantasticava il primo tempo del suo viaggio. (qui Bob viene inquadrato in Primo Piano e proiettato in tempo reale sul muro così possiamo vedere le sue espressioni facciali) BOB: Ci avevi creduto. Eh? Allora facciamo così: tu scendi. Io vado un attimo a togliermi questa barba finta e poi ti offro da bere qualcosa. Per farmi perdonare. CARLA: Ora….? Beh non so, veramente avrei da fare. BOB: ma come? Dopo tutto quello che ho fatto… CARLA: Va bene.. Sono da te tra due minuti. Bob monologa mentre si sta rasando la barba davanti allo specchio: BOB: Tutto è relativo in questo mondo pieno di meraviglie. Non è facile tornare veramente indietro una volta che metti i piedi fuori dalla tua fortezza. Finisce di rasarsi e viene al centro della scena. BOB: È difficile tornare veramente indietro… no… è impossibile.. E lei.. Lei non ha mai messo il suo piede fuori città. Non mi ricordo qual era l'ultima volta che la vidi giù dal suo balcone.. E adesso ha accettato senza pensarci di scendere per me. L 'avrò fatta veramente preoccupare…. Questo per lei è tanto… É troppo… Ognuno ha il suo orologio interno… Ognuno viaggia al suo ritmo… 5 In quel momento Carla entra in scena. CARLA: Eccomi. Ah vedo che te la sei tolta quella ridicola barba. BOB: Già.. Andiamo? CARLA: Sì, andiamo. BOB: Ho tante nuove storie da raccontarti! CARLA: Mmmmm!! Ancora con queste storie!! BOB: Ho conosciuto un altro Viaggiatore sai.. FINE 6 ONDAPARTICELLA Danilo Chillon e Carlo Cosmelli Versione 15 settembre 2013 Psicologo+fotone (solo voce) Ondaparticella Idea scientifica: Dualismo onda particella (fotone- onda elettromagnetica). Il fotone è una particella, cioè si comporta come una pallina che ha una posizione ben definita in ogni istante; ma secondo la meccanica quantistica è anche un’onda, cioè è distribuita nello spazio, e si può sommare o sottrarre ad altre onde. In realtà il fotone non ha una individualità ben definita, quando viaggia è sia un’onda che una particella, poi dipende da chi lo guarda, ed allora decide cosa essere. La scena è divisa in tre parti. A destra un lenzuolo in verticale. A sinistra un lettino da psicanalista. Al centro nulla. Interpreti: Ondaparticella Onda e Particella sono interpretati dalla stessa persona, ma devono avere una differenza visiva (il cappello?) Posizioni in scena, a sinistra o a destra (ma dietro) il telo verticale // agli spettatori. S= sinistra D= destra O= onda P= particella A/B/C = posizione/chi parla/chi rappresenta PARTENZA: Sinistra/Onda || Destra/Particella SCENA 1 luce a sinistra. F voce fuori campo. P: Lei così non mi aiuta affatto, è già la terza volta che viene, e ancora siamo al punto di partenza. F: Gliel’avevo detto che non ero un caso semplice P: Devo essere sincero, effettivamente è la prima volta che mi capita un caso come il suo. Ripercorriamo con calma il suo problema. Lei mi sta dicendo che ignora totalmente chi sia, o per meglio dire cosa lei sia. F: Dovevo immaginarlo che era tutto inutile, arrivederci. P: No, fermo. F: Le pare facile per lei, mai sentito parlare del principio di indeterminazione?. 1 P: Eh?!, Veramente no, ma aspetti, mi dia un'ultima possibilità. Quando sarebbe arrivato sul nostro pianeta? F: Siamo partiti in miliardi, tutti insieme. E dopo pochi minuti eravamo qui. E quando poi finalmente arrivi, ti trovi tutte queste forme diverse che vogliono interagire con te, ma sa, io sono un pò timido e loro erano così tanti e tutti diversi, come fai a scegliere con chi interagire? P: Per alcuni è una questione di pelle, altri credono che dipenda dagli odori ma, da psicologo, le dico che dipende dal background della persona. Dalle sue esperienze passate insomma, capito no! F: Vedo che lei non sa nulla di noi, per noi è un fatto di frequenza. P: Come scusi? Frequenza? (prendendo appunti sul taccuino). F: Mi scusi, ma che scuole ha fatto lei? P: Il classico (con una punta d'orgoglio). F: Ora capisco, lasci stare. P: Torniamo a noi (risentito), com'era il rapporto con i suoi genitori? F: Mai conosciuti, sono stato creato in viaggio! P: Non capisco, che vuol dire in viaggio? F: Che appena creato sono partito, perché mi guarda così? P: Ok, così non si va da nessuna parte, cambiamo approccio. Mi dica ciò che lei sa su di lei! SCENA 2 Luce sul lenzuolo. Sbuca 3, si vede solo il viso. S/O: Io sono un’onda D/P: Io sono una particella S/O chi sono? ..Sono un’onda D/P chi sono? ..Sono una particella S/PO: chi sono? Son o un’amica dell’onda, una particella, mi ha chiesto se la sostituivo D/O: chi sono? Sono un’onda, di là mi sostituisce la particella S/OP: chi sono? Sono un’onda che fa la particella S/ Sono un bosone, D/ Non sono un bosone? SCENA 3 Luce al centro. F: Vuole sapere cosa so di me? So che finché voi non vi siete messi a osservarmi stavo meglio. Non sapevo chi ero, ma non mi ponevo la domanda. Era molto meglio, forse il problema è il vostro, dovreste smettere chi chiedervi chi io sia e lasciarmi fare le cose che sempre ho fatto. Interagire. Ed invece sono arrivati questi in camice e hanno cominciato e farmi interagire con chi dicevano loro, e lo sa perché? Perché loro non mi accettano così come sono. Siete fatti proprio male, me lo lasci dire. I vostri sensi hanno un sono così limitati! P: Lei mi sta dicendo che la vostra civiltà è superiore alla nostra “biologicamente” parlando? 2 F: Ma che ne so io, non so neanche cosa o chi sono? P: Mi scusi, ma quando le è sorto questo dubbio? F: Quando ho sentito due di voi litigare su chi fossi! P: Non capisco... F: Uno sosteneva che ero un'onda e che in quanto tale portavo energia ma non materia. Mentre l'altro diceva che ero una particella senza massa! (Scandalizzato). E vero che non sono ciccione come altri colleghi però... P: Colleghi? F: Si, siamo tanti, tantissimi. Anche se è solo un secolo che avete iniziato a conoscerci. P: Mi scusi, mi sto perdendo. Quindi queste due persone discutevano se lei fosse un'onda o una particella... F: Si, ma entrambi sostenevano che fossi un bosone. P: Questo l'ho già sentito. F: Si, e recentemente avete tirato fuori un mio amico. Quello che non capisco è il vostro bisogno di dare aggettivi alle cose, restringendoli in insiemi sempre più piccoli. P: Mi scusi, ma il mio lavoro è proprio questo, faccio domande e metto le persone in insiemi, i pazzi con i pazzi, i depressi con i depressi... le particelle con le particelle. F: Quindi io so per certo che sono un bosone e non un fermione, ma se non so se sono una particella o un'onda, come posso essere un bosone o meno? P: Questa è una bella domanda, e la risposta è ...ma che ne so io! Io odiavo la fisica! F: Io pure, credono di sapere le cose solo perché le prevedono, ma non hanno capito i perché! SCENA 4 Luce sul lenzuolo. D/PO chi sono? Sono una particella che fa l’onda S/OPO: chi sono? Sono un’onda che fa una particella che fa un’onda D/POP: chi sono? Sono una particella, che fa un’onda, che fa una particella S/: chi sono? Sono colei che caccia l'ombra, sono la luce. D/ Cosa sono? (Quasi piange) Non lo so. S/ (molto seria) Chi sono? Io? Io, signori, sono colei che mi si crede. (Scandire bene, lentamente, è importante!) SCENA 5 Luce sul lettino. F: Allora se lei non mi può aiutare, io andrei, sono stato ad oscillare anche troppo e ora esco dalla buca, per contratto ogni tanto devo andare dove classicamente non potrei. Arrivederci dottore, anche lei è inutile come i fisici. P: Mi spiace di non esserle stato troppo d'aiuto, ma se la può far sentire meglio mi ha messo qualche dubbio. Forse la soluzione potrebbe essere questa, se ne freghi di cos'è e faccia cose che la posso far stare bene. Insomma, 3 sia felice senza opprimersi su chi è. F: Lo terrò a mente, ora vado che tre minuti fa dovrò incontrare un atomo. P: Mi spiace averle fatto perdere l'incontro. F: Ma no che dice ho ancora 10 minuti. P: Ma aveva detto tre minuti fa? F: Si, ma nel mio sistema di riferimento... P: Come? F: Lasci stare, la prossima volta glielo spiego. A martedì allora. P: Avevamo detto giovedì se non erro... F: Si, mi scusi, intendevo nel SUO sistema. Ma tanto sono già andato. (al pubblico): Mi piace confonderlo. P: (prendendo nota) Soggetto interessante, soffre di sdoppiamento della personalità. Perdita di cognizione del tempo e gran paraculo, per me mi sta prendendo in giro. Scena 6 Lenzuolo. Non so chi sono ma non me ne importa nulla. Importa a loro mica a me! Io sto bene. …Sto molto bene. Loro mi chiamano onda… …mi chiamano particella. …mi chiamano bosone. (pausa) Io mi chiamo Ettore. FINE. 4 WORMHOLES Carlo Cosmelli da “The remote” di Mark Harvey Levine L’idea scientifica di base: I Wormholes sono cunicoli dello spazio tempo che potrebbero metterci in comunicazioni con altri universi; completamente diversi dal nostro, oppure copie simili ma non identiche. Questi cunicoli spaziotemporali si aprono e si chiudono in tempi molto brevi. L’idea della pièce: Beatrice e Simone sono una coppia giovane che sta vedendo la TV, è sera tardi, fanno zapping da un canale all’altro. Quando stanno per andare a letto, e Simone fa per spegnere la TV, si apre un Wormhole, i canali “passano” dentro di lui, da un universo simile (?) al nostro. Lui comincia a dire le frasi della pubblicità…annunci di telegiornali. Se lei prova con il telecomando a spegnerlo la comunicazione con l’altro universo passa a lei. Tutti e due mentre recitano le scene TV sono consapevoli del fatto, ma non sanno come fermarlo. Uno dei due è sempre “collegato” all’altro universo, l’altro no. Personaggi: Beatrice/BEA Simone/Simo Coppia giovane, stanchi e spallati. Soggiorno di un appartamento normale; sul divano, stanno guardando la TV, lo schermo da’ le spalle al pubblico. Resti di fast food sul tavolino, bottigliette vuote… Bea si alza stirandosi BEA: (sbadiglia) uhaaaaa….Simo….Simo….dobbiamo andare a letto… BEA: (guarda l’orologio) Oggesù…è già domani…dai… Spegni quella dannata cosa. (lei non si alza) SIMO: …un altro giretto per i canali… (fa zapping) BEA: Odio quando fai zapping. OK,…va bene. Mi alzo….vado a mettere i piatti nella lavapiatti… (grugnisce, si alza, esce… si sente rumore di piatti) SIMO: (zapping) Uff….merda….merda..(stupito da qualcosa) Oh mio Dio!...idioti, schifezza, orribile… BEA: (da fuori) Sam, dai….spegni e vieni a dormire. SIMO: OK (punta il telecomando verso la TV. C’è un flash di luce accecante. Sam reagisce come fosse stato preso da un fulmine. La TV si azzitta. Il segnale entra dentro Simone.) SIMO: Edizione straordinaria: Oggi 21 aprile 2013 il presidente Napolitano ha rinunciato al suo mandato, “Non posso!, ha dichiarato, ci sono candidati migliori” (pubblicità) “Dottor Scotti… cosa faccio oggi?... Riso alla medusa…” 1 “La coop sei tu….chi può darti di più” “trenta piani di morbidezza per il culettino del tuo bambino” BEA: (da fuori, contemporaneamente) Simoo? Eddai….spegni la TV (lui ha gli occhi spaventati, cerca di chiamarla, ma escono solo pubblicità o altro ) SIMO: “Il Presidente del consiglio ha reso omaggio all’altare della patria” “un pieno di energia per la tua macchina” (Bea rientra con uno straccio in mano) BEA: Simo, vuoi venire si o…. (si ferma….vede che la TV è spenta, guarda lui.) Oddio, ma….? Simo…cosa è successo? SIMO: “i corrotti sono stati arrestati e portati in carcere, domani saranno interrogati dal giudice”. “Digiamo che voi non volete fare il governo” “ ecco che sta per tirare il rigore…ahhhh manca la porta, (voce distrutta)… è finita…è finita” BEA: Fermati! Fermati! Simo, ti prego, fermati…. SIMO: “I nero-blu-cerchiati si sono arresi ai dolciniani, l’Europa è persa per sempre….” (fa dei gesti con le mani….non sa cosa fare..) BEA: qui…qui, bevi qualcosa! (gli da un bicchiere d’acqua che stava sul tavolino) SIMO: “PUBBLICITA’” (lui beve, si sente la TV gorgogliare attraverso l’acqua, escono fuori spruzzi d’acqua, si bagna tutta La camicia) (lei lo scuote violentemente…) BEA: Mi spiace! Mi spiace tanto! Non so che fare! Non hai mai sputato fuori la televisione….che faccio? Che faccio ora? SIMO: “Cara, guarda la novità: un I-phone da 32 pollici, così possiamo usarlo per vederci la TV, e pesa solo 6 chili!” (fa il segno del telecomando con le mani) BEA: …il telecomando? SIMO: “Vuoi dimagrire? Tisanoreggia…e dimagrisci eliminando l’aria dall’intestino. Attenzione non usare in locali chiusi, è un presidio medico-pneumatico. (Bea afferra il telecomando, prova a puntarlo verso la TV….niente. Lo punta verso SIMO….e BEA reagisce come se fosse attraversata dall’elettricità. SIMO sta zitto, BEA parte con le pubblicità) BEA: “Dottor Scotti….cosa faccio stasera? Cazzi miei bello mio!” “Rocchetta, l’acqua della salute, ti fa fare tanta plin plin! plum plum! plom plom!” (scandire i suoni) 2 SIMO: (spaventato) oddio…è passata a te…. BEA: “(ammiccante) Per i tuoi giorni speciali?...Megasorb! Fino a 25 litri di assorbanza! “….ecco il nuovo ministro dell’istruzione che firma il suo decreto di nomina…una bella croce…braaavaaaa! “ Ma di che?.....Ma di che cosa? SIMO: Che diavolo è successo? E’ la cosa più strana che mi sia mai successa…Era come se….come se….BEA? Bea? Oh dio, ora ce l’hai tu. Bea! Bea! Ascoltami….So che puoi sentirmi….ora cerco di capire, stai ferma. (BEA annuisce mentre continua a uscirle TV) BEA: “(voce da bambina) Mammaaa…, ma non è più un segreto, l’ho detto a tutte le mie amiche” SIMO: (replica di lui) Stronzetta! Chiamo i medici, il 113 (si prepara a muoversi….) Ma cosa gli dico? Che mia moglie sta ricevendo la TV con la testa? Nessuno ci crederebbe – Non ci credo nemmeno io…. BEA: “Kono bàngumi wà // goràn no sponsa – no teikyo dé // òkuri shimàsu” (il programma è offerto da questi sponsor) “Scuola della Comunione Liberata!!! la maturità ti costa solo 3 buoni scuola!!!, un 100 su 100 solo 5 buoni scuola, e quella del fratello minore è regalata!” (lei continua a fare le pubblicità….ma senza coprirlo troppo con la voce) SIMO: Stai buona, sto pensando a qualcosa, non so cosa, ma….(pausa). BEA: Rosso Relativo… SIMO(strilla) COME Diavolo posso pensare con la televisione sempre accesa…!!! Cavoli! Non ce La faccio a vederti così, fammi vedere se riesco a riportarti indietro. (prende il telecomando, lo punta su di lei, e la TV passa a lui) BEA: O mio dio, Era una sensazione orribile! Era come vedere tutti i canali insieme, dall’Italia, dalla Romania, pubblicità, telegiornali, sport, ricette, cazzi, cartoni…. SIMO: Dodici Quaranta, tattarata BEA: lo so, lo so! Non ce la si fa..tutta quell’informazione, e quelle notizie…strane…come se guardassimo un mondo…diverso no…ma neanche uguale…. BEA: Simo? E’ una punizione! Forse la compagnia della TV via cavo ce l’ha con noi?No. Dio è arrabbiato con noi. Qualunque cosa sia….mi spiace….va bene? SIMO: Me fa male la cabeza…. BEA: Vuoi che lo prenda (a SIMO)? Ok! SIMO: (ufficiale, pomposo) “Un piccolo passo per me…” (telecomando) BEA:“….ma un grande passo per l’umanità” 3 (il telecronista disperato)“Ahhhh, è caduto, il primo uomo sulla Luna è caduto…” (lui si agita) “Una grande conquista delle donne: da domani lo stupro illegale sarà illegale, mentre lo stupro legale sarà legale.” (telecomando) SIMO: “Informazioni sul traffico: nulla da segnalare, si prevede una velocità media di 3 km all’ora per i prossimi 6 giorni” “Festa fra i librai…da oggi non sarà più un reato leggere un libro, ma resta la modica quantità, non più di uno all’anno” (telecomando) BEA: Eiaculazione precoce? Oggi puoi curarla! SIMO: Ferma. Ascoltami. Non abbiamo fatto nulla di male, ma Dio improvvisamente, guarda e dice ( con l’aria: ma non aveva nient’altro a cui pensare?): “Ehi, Beatrice e simo e guardano troppa TV, è meglio che gli scombussoli i cervelli per un po’.” Vedi cara, C’è sempre una spiegazione perfettamente ragionevole per qualunque cosa. E questo è quello che devi scoprire. (prende il telecomando e lo punta su di lei) BEA: (Arrabbiata!) Cosa? COSA? Oh certamente, nessun problema! E come diavolo dovrei fare? Tu fai sempre così! Ogni volta che c’è un problema, me lo lasci risolvere a me. (telecomando) SIMO: Guarda, non so cosa ci sia successo, ma ne usciremo fuori…insieme. Come….come….sono sicuro che abbiamo fatto delle cose insieme. Dai aiutami anche tu… (telecomando) BEA: …le uniche cose che facciamo insieme è venire a casa la sera tutti i giorni… e metterci di fronte alla TV. Guardare un film, un reality, le notizie, lo sport.. (Telecomando) SIMO: “Banca Rasina: la mia banca, la tua banca, la nostra banca, la loro banca, la banca di tutti, la banca che sbanca, che banca la banca che imbanca. (accento siciliano) Per gli amici degli amici…” (telecomando) BEA: Il Presidente russo Vladimir Putin chiude il Concerto di Madonna salendo sul palco con il suo compagno SIMO: Ma non è possibile! “L’Italia espulsa dalla Comunità Europea: è troppo grande il numero criminali in Parlamento” (telecomando) BEA: “Condotto in piazza grande e punito con 50 frustate il professore che voleva insegnare le addizioni …” (telecomando) SIMO: Washington dc: Sventato attentato terroristico alle torri gemelle. (telecomando) 4 BEA“Oggi è il ventitreesimo anno dall’inizio dell’era moderna, penitenziàgite.” (Telecomando) SIMO: Il meteo: oggi piove, piove al nord, piove al sud, piove al centro, Piove dalle nuvole sparse. Piove su le tamerici salmastre ed arse, piove sui pini scagliosi ed irti, piove su i mirti divini, su le ginestre fulgenti di fiori accolti, sui ginepri folti di coccole aulenti, (Telecomando) BEA: Piove, da un cielo che non ha nuvole. Piove sul nulla che si fa in queste ore di sciopero generale. Piove in assenza di Ermione, se Dio vuole! SIMO: Dammi il telecomando…. BEA: No, è mio (Il telecomando cade e si rompe). SIMO: ma che cazzo è successo? BEA: E’ una punizione divina, te l’avevo detto. SIMO Beh non era poi così male. BEA lo guarda malissimo SIMO: All’inizio è traumatico con tutti quei mondi che ti passano per la testa, poi però… BEA: Beh sì, è strano, però non so…mi spaventa questa cosa. SIMO: Sì, ma quando ti ci abitui è divertente! BEA: Alcuni universi erano meravigliosi, ma altri riuscivano ad essere peggio del nostro! SIMO: Nooo, hai rotto il telecomando BEA non sapevo che fare…. SIMO: Tranquilla, domani ne ricompriamo un altro BUIO 5 CHIUSURA 12.9 Luce solo al centro. Stessa posizione di chiusura intro: FIS_Q e FIS_REL al banco degli imputati. La somma giuria alle loro sedie. Prof e Prof.ssa dormono profondamente. Il sommo Reggente è assonnato ma quasi sveglio. Il giullare è attratto da quanto visto. FIS_REL: Allora, che ne dice? SOMMO_REG: (Sbadigliando) Come? FIS_REL: Le prove le avete viste.. convinto? SOMMO_REG: Non è che c'ho capito molto! Per esempio, il telo con la musica sotto, ma che voleva dire? FIS_Q: Io te l'avevo detto che spiegare la funzione d'onda con quella metafora era per pochi. FIS_REL: (a FIS_Q) Ma c'era pure la spiegazione, (al SOMMO_REG) era una metafora per spiegare la funzione d'onda in meccanica quantistica! Che prima della misura c'è una certa probabilità, che è il telo. (a FIS_Q) E poi fai la misura e esce solo uno dei possibili risultati! FIS_Q: Guarda che io lo so! SOMMO_REG: Va bè va bè, basta così. (guarda l’ora). Cazzo è tardissimo. Allora sentite…vabbè: assolti! BUFF: Ma sire! (Prof e Prof.ssa si svegliano) SOMMO_REG: Zitto te, che già m'hanno incasinato la testa 'sti due qua. Ho detto assolti e assolti sia! N'ate a 'ncasinà a capoccia ai vostri studenti e non ve fate più vedé. PROF-PROF.SSA: (Insieme) Ma papà/caro. FIS_REL fa per dare il cinque a FIS_Q che lo abbraccia. SOMMO_REG: Via, fuori ora, andatevene! FIS_REL: (Allontanandosi) Te l'avevo detto io! FIS_Q: Si ma la probabilità di un insuccesso era molto alta. (escono) PROF.SSA: Caro, io non capisco, da quello che abbiamo visto, sì insomma…per me sono due ciarlatani e devono morire. SOMMO_REG: Cara…non preoccuparti. La fisica è sempre stata per pochi; dicono che è difficile, che serve il bernoccolo della matematica, che le materie “formative” sono altre…e alla fine sono 4 gatti. Poi piano piano gli diminuiamo i fondi, così tagliamo le ali alla ricerca, e a questo punto resterà solo qualche teorico a riempir fogli….sono morti comunque, è morta la fisica e tutta la scienza. 1 PROF.: Ma questi vogliono usare il teatro per diffonderle queste scemenze. SOMMO_REG: Tranquillo, a quale persona sana di mente verrebbe di unire la fisica con il teatro. A parte a questi due cretini! (buio) (luce sinistra) FIS_REL entra con FIS_Q FIS_REL: Ehi, hai letto…? Sta nascendo una teoria che dovrebbe riunirci. (si guardano con affetto? Amore? dubbio?) FIS_Q: Si, le ho dato un'occhiata. Ma lo sai che ho scoperto? Che molti pensano che noi siamo la soluzione di tutto. Che con noi si spiega qualunque cosa. FIS_REL: Ahahahah. Ma leggere o studiare un pochino nooo? Io non capisco perché la gente non si interessa alla Scienza, tutto è Scienza. FIS_Q: Dicono “è difficile…non è per me”.. FIS_REL: Non è difficile, è il mondo che è complesso, noi cerchiamo di semplificarlo. FIS_Q: Sì… dillo a loro. FIs_Q: E comunque ogni tanto esageri, quella storia dell’assassino…, il prima, il dopo, LE LETTERA… FIS_REL: Ah, tu lo dici a me, e allora la storia del gatto che è vivo e morto, saresti capace di far credere che quel buffone è anche una principessa…beh! Poi magari ci credono! (il buffone li guarda triste, sorpreso….) FIS_Q: Ma serve! E’ l’immaginazione che ci fa sentire vivi (?), (sguardo di REL) noi in fondo raccontiamo favole, nooo? Scrollata di testa Escono a braccetto. Buio PAUSA Luce sul buffone Il buffone con l’aria molto seria si avvicina al centro…gira intorno…dà le spalle…diventa principessa…sorride BUIO 2