BINOCOLO
Il binocolo (dal latino bi-, due, e oculus, occhio) è uno strumento usato per
ingrandire oggetti distanti, attraverso due adiacenti serie di lenti, e
attraverso dei prismi, che servono a raddrizzare l'immagine. I prismi
possono essere disposti secondo la configurazione di Porro che è la disposizione
tradizionale, usata in molti tipi di binocolo. In questo caso, le lenti
obiettive (quelle più lontane dall'occhio) non sono allineate con le lenti di
uscita. (Fig 1)
Fig 1
Un binocolo con prisma a tetto, invece, allinea le lenti obiettive con le
lenti di uscita ed è molto più stretto di quelli tradizionali. (fig 2)
Fig 2
La convenzione per descrivere un binocolo è usare due numeri separati da
"×", ad esempio 6x50. Il primo numero rappresenta la potenza di
ingrandimento, il secondo il diametro della lente obiettiva, in millimetri.
L'"indice di luminosità" è il rapporto tra diametro (secondo numero) e
ingrandimento (primo numero): più è alto questo rapporto e migliore sarà
l'utilizzo per gli usi notturni.
Un binocolo 6x30 ha luminosità = 5
Un binocolo 8x30 = 3,75 quindi meno luminoso.
Si può arrivare a binocoli 7 x 56 = 8 adatti ad essere usati con bassa
luminosità ambientale
Ingrandimenti superiori a 10 non sono consigliati per uso a mano libera.
Per usi solamente diurni e escursionistici bastano binocoli tascabili, con
prismi a tetto, anche con bassi indici di luminosità.
Fig3
Fig 4
Messa a fuoco
La messa a fuoco generalmente si ottiene agendo su una ghiera centrale
che agisce su entrambe le ottiche (Fig 1, 3 ,4)
Questi binocoli hanno un oculare fisso e l'altro regolabile, generalmente il
destro.
Chiudendo l'occhio su l'oculare regolabile, si mette a fuoco sul solo
oculare fisso. Poi si agisce sulla regolazione dell'altro oculare fino a
fuocare.
Dopo basta agire solo sulla messa a fuoco centrale .
In alcuni tipi di binocoli, soprattutto per uso militare la messa a fuoco è
indipendente e si ottiene agendo su ciascun oculare (Fig 2, 5)
Fig 5
I binocoli hanno un movimento che permette di allontanare e avvicinare
gli oculari, e questo per adattarli alla distanza degli occhi e permettere una
visioni stereoscopica .