INAUGURAZIONE / GIOVEDI' 15 SETTEMBRE 2016 // PARMA
NUOVA SCUOLA PRIMARIA PAOLO RACAGNI
Federico Pizzarotti / Sindaco di Parma
La scuola come investimento per i giovani, per il futuro della città
A
Investire sulla scuola significa investire sui giovani
e il futuro della città. Il Comune ha posto fra le
proprie priorità, fin dall'insediamento dell'attuale
Amministrazione, nonostante l'iniziale scarsità
delle risorse, la Scuola, con la “S” maiuscola. La
Racagni rappresenta, infatti, l'opera pubblica che per
dimensioni e impegno economico verrà certamente
ricordata in futuro come quella più significativa
realizzata da questa Amministrazione.
Mi piace parlare di scuola, però, partendo da lontano,
appunto, dall'insediamento di questa Amministrazione
che si è adoperata per fare in modo che il patrimonio,
in termini di edilizia scolastica, sia il più possibile al
passo con i tempi in termini di sicurezza, accoglienza
e vivibilità.
A bilancio, nel 2016, sono stati messi quasi 7 milioni di
euro legati al Piano Straordinario per l'Edilizia Scolastica che includono 400 mila euro per manutenzioni
straordinarie, 1 milione e 200 mila euro per interventi
di miglioramento dell'efficienza energetica con particolare riguardo ai nidi Fiocco di Neve, Mappamondo ed
alle materne Zanguidi e Zucchero Filato.
A questi si aggiungono 2 milioni e 700 mila euro per
il miglioramento sismico nelle materne Locomotiva
e nelle scuole primarie e secondarie e un milione di
euro per la scuola Anna Frank con la realizzazione del
nuovo complesso palestra, mensa e teatro.
Ed ancora 700 mila euro per la Don Milani per la
ristrutturazione ed ampliamento degli spazi didattici
e 900 mila euro per la nuova materna “Primavera” a
Fognano, a seguito della ristrutturazione del centro
civico. A questi interventi si aggiungono, poi, quelli
previsti alla Corazza per il miglioramento sismico della
scuola.
Sono questi, in ordine di tempo, gli ultimi interventi
messi in cantiere dall'Amministrazione, che già dal suo
insediamento ha messo a punto il Piano di Rimozione
Amianto da tutti i tetti delle scuole della città nel biennio 2013 - 2014: scuola Ferrari, scuola Vicini, bonifica
della copertura del plesso scolastico Anna Frank e
della scuola Bottego e la bonifica della scuola Einaudi
Toscanini di via Cuneo. Mi piace anche ricordare i
lavori effettuati a tempo di record nelle scuole interessate dall'alluvione del 2014, in particolare la Salvo
D'Acquisto e la scuola d'infanzia Abracadabra.
La nuova Racagni oggi è una realtà che chiude uno
squarcio nel quartiere Pablo, un quartiere che torna
ad avere un punto dedicato alla formazione di prima
qualità, con una nuova palestra e nuovi servizi dedicati
anche alla collettività, secondo il principio di una
scuola sempre più aperta al territorio ed alle sue
istanze. Con la ripresa dei lavori per la conclusione del
cantiere dalla Scuola per L'Europa si chiude il cerchio
di un percorso che, dopo, cinque anni, vede l'edilizia
scolastica a Parma nettamente migliorata rispetto al
passato e fra le più sicure a livello regionale.
F
ederico Pizzarotti
A
all'avanguardia da un punto di vista della sicurezza
sismica e certamente anche in tema di risparmio
energetico.
E' una scuola pensata con spazi strutturati e arredati
quali ambienti di apprendimento moderni rispondenti
cioè alle esigenze di una didattica innovativa aperta
all’utilizzo delle nuove tecnologie che ovunque
affiancano gli strumenti didattici tradizionali.
Nicoletta Paci / Vicesindaco con delega alla scuola ed
ai servizi educativi.
La scuola come ambiente educativo e di
apprendimento.
Gli edifici scolastici devono essere ambienti atti a
favorire l’educazione e l’apprendimento e la nuova
scuola Racagni è stata progettata per fare in modo
che alunni, docenti e personale possano perseguire nel
migliore dei modi tale percorso.
La nuova Racagani è stata, infatti, pensata mettendo
il bambino al centro, con le sue esigenze a partire da
quelle legate alla sicurezza: si tratta di una scuola
Nel suo impegno a fianco delle istituzioni scolastiche
cittadine per contribuire a fare della scuola di
Parma un ambiente educativo e di apprendimento,
l'Amministrazione non si è limitata a portare avanti
una serie cospicua di progetti di ristrutturazione e di
riqualificazione degli edifici, ma ha messo in cantiere
progetti condivisi con le scuole per veicolare contenuti
innovativi e soprattutto utili alle nuove generazioni
in tema di ambiente, cibo, integrazione, benessere
scolastico e conoscenza delle istituzioni; l'obiettivo è
quello di fare degli alunni di oggi cittadini consapevoli
del domani, in una realtà sempre più mutevole e
sottoposta a diverse sollecitazioni.
“Crescere in Armonia Educare al BenEssere”, percorso
di educazione-formazione per l’adozione di corretti
stili di vita che si sviluppa attraverso una serie di
iniziative volte ad incentivare e promuovere una
nuova cultura sul tema del cibo e della nutrizione con
un’attenzione particolare ai concetti della sostenibilità
ambientale e tutela della biodiversità. Il progetto è
stato, recentemente, riconosciuto come buona pratica
nell’ambito di Parma Città Creativa per la Gastronomia
Unesco: una valorizzazione importante dell’efficacia
delle nostre scelte di progettazione educativa che
il riconoscimento Unesco evidenzia quale prassi
positiva per tutta la rete dei Paesi aderenti.
Resta alto quindi il nostro impegno perché Parma
possa, anche in questo settore, rappresentare un
punto di riferimento e di eccellenza. La nuova Racagni
è certamente in continuità con questa filosofia.
Nicoletta Paci
In questo quadro ricordiamo, in particolare, il progetto
A
Michele Alinovi / Assessore urbanistica, lavori
pubblici, edilizia ed energia
La nuova scuola Racagni all'avanguardia su sicurezza
sismica ed efficienza energetica.
Sicurezza sismica ed efficienza energetica
rappresentano obiettivi prioritari dell’Amministrazione,
sfide che coinvolgono non solo il sistema
dell'edilizia scolastica a Parma, ma che sono temi
di approfondimento e di dibattito a livello nazionale
nell'ambito dell'evoluzione e delle prospettive in
campo urbanistico ed edilizio.
Sul campo delle politiche energetiche, Parma ha
aderito, a livello europeo, al Patto dei Sindaci ed
ha adottato il Paes – Piano di Azione per l'energia
sostenibile - che fissa le sfide da qui al 2020 a livello
continentale con il taglio del 20% delle emissioni di
gas a effetto serra (rispetto ai livelli del 1990), 20% del
fabbisogno energetico ricavato da fonti rinnovabili e
miglioramento del 20% dell'efficienza energetica.
Si tratta di sfide che sono state accolte dal Comune
di Parma con una serie di azioni che interessano
vari livelli dell'Amministrazione, a partire dalla
programmazione urbanistica per arrivare alla
programmazione degli investimenti ed interventi sul
patrimonio comunale.
La nuova scuola Racagni è sicuramente
rappresentativa degli impegni ed obiettivi assunti con
la Comunità Europea mediante la sottoscrizione del
Patto dei Sindaci, impegni tradotti nella realizzazione
di un edificio all’avanguardia sia dal punto di vista
dell’altissima efficienza energetica, che dal punto
di vista dell’alto grado di confort ambientale,
caratteristiche che hanno permesso di ottenere la
prestigiosa certificazione LEED gold e di anticipare,
(primo edificio comunale) le direttive comunitarie,
obbligatorie nel 2019, della realizzazione di edifici
pubblici di nuova costruzione a “energia quasi 0”.
Prioritario resta il tema della sicurezza sismica,
ambientale e prevenzione incendi dei nostri edifici
pubblici ed in particolare del patrimonio edilizio
scolastico, obiettivo che ha portato questi anni
il Comune di Parma alla completa rimozione
dell’amianto dalle scuole ed all’ottenimento del
certificato di prevenzione incendi per circa il 70%
degli edifici scolastici. Abbiamo poi impostato,
supplendo ad una carenza gravissima riscontrata ad
inizio mandato, la verifica sistematica di vulnerabilità
sismica degli edifici scolastici, orientando così la
programmazione degli investimenti, coniugando
interventi strutturali, di miglioramento o di
adeguamento sismico con interventi finalizzati al
contenimento energetico. Anche in questo caso la
nuova Racagni rappresenta un modello, dove la scelta
della demolizione della vecchia scuola è stata dettata
dall’impossibilità di garantire standard di sicurezza
elevati con soli interventi di ristrutturazione edilizia,
consegnando oggi agli insegnanti, ai genitori ed
ai bambini, un nuovo edificio adeguato alle vigenti
normative in materia di sicurezza sismica.
Insieme alla nuova biblioteca “Alice”, la nuova
“Racagni” diventa un tassello importante del “Piano
di rigenerazione urbana del quartiere Pablo”, dove
l’opera pubblica diviene strumentale ad un processo
virtuoso che miri a stimolare la coesione sociale e la
riappropriazione dello spazio pubblico da parte della
comunità locale.
Michele Alinovi
A
Lucia Ruvidi / Dirigente scolastico Istituto
Comprensivo di via Bocchi 33.
“Sono veramente entusiasta di questa nuova sede
dell’Istituto Comprensivo di via Bocchi e della
scuola Racagni, dopo anni di disagi e di sacrifici. E’
doveroso sottolineare che in questi anni il sostegno
del quartiere a questa Istituzione scolastica è stato
totale: le famiglie hanno continuato a iscrivere i
bambini nonostante le tante difficoltà perché hanno
capito che non è importante il contenitore quanto
il contenuto. Questo prova come a volte proprio i
quartieri periferici delle grandi città siano formidabili
laboratori di civiltà e risorsa per il futuro delle
comunità. Anche il personale docente e non docente
ha dato prova di grande senso di responsabilità,
restando fidelizzato alla scuola ed oggi lo vedo con
gioia percorrere i luminosi spazi della nuova Racagni.
Un ringraziamento particolare va anche al Comune di
Parma per l’attenzione costante alle nostre sorti e la
proficua collaborazione con l’Istituto”.
La scuola primaria Racagni ha rappresentato fin dagli
anni ‘50 un importante punto di riferimento per le
famiglie del quartiere Pablo, impegnate nel secondo
dopoguerra a ricostruire il proprio futuro. Il quartiere
ha mutato la propria fisionomia costantemente negli
ultimi 40 anni, configurandosi come comunità di
immigrati prima dal sud dell’Italia poi da ogni angolo
del mondo. In questo contesto, la scuola Racagni ha
sempre svolto un ruolo di collante sociale, riuscendo
a rispondere ai bisogni formativi di questa società
eterogenea e in continuo mutamento e traducendo in
azione educativa il dettato costituzionale.
Nel corso degli anni la scuola è stata sede di
importanti sperimentazioni quali il tempo pieno negli
anni ’70, la prima ludoteca cittadina nel 1980 per
venire incontro alle esigenze delle madri lavoratrici, il
laboratorio interculturale di convivenza civile.
Oggi la “mission” educativa della scuola Racagni
è di garantire il pieno sviluppo della persona
umana attraverso il successo formativo, con una
attenzione particolare alla diversità di cui ciascuno
è portatore, tenendo conto delle situazioni di
partenza e valorizzando i progressi e le attitudini
di ciascun alunno. Questo crea i presupposti per le
pari opportunità di inserimento sociale e culturale,
senza distinzione di sesso, religione, nazionalità e
livelli di abilità personali. L’offerta formativa della
scuola ha come priorità la flessibilità dell’azione
didattica unitamente ad una solida preparazione di
base e si propone, attraverso le attività curricolari ed
extracurricolari, di formare cittadini europei, in grado di
inserirsi con successo nel tessuto sociale della città.
Dopo alterne vicende legate alla ricostruzione
della sede, la scuola Racagni ritrova oggi una
collocazione adeguata nello splendido edificio di
via Bocchi, progettato secondo i più moderni criteri
di architettura sostenibile e dotato di tutti gli spazi
necessari per una formazione al passo con i tempi. La
partecipazione ai progetti Europei PON ha consentito
di attrezzare la scuola con rete wireless, Lavagne
Interattive Multimediali in ogni aula ed altri devices per
l’allestimento di ambienti di apprendimento innovativi.
La dotazione tecnologica è integrata da numerosi
spazi per le attività laboratoriali, in linea con le attuali
teorie sull’apprendimento per competenze.
Lucia Ruvidi
A
LA NUOVA SCUOLA PRIMARIA PAOLO RACAGNI
Viene oggi inaugurata la nuova scuola primaria Paolo
Racagani che ha avuto un costo complessivo di
8.500.000 euro ed è stata portata a termine attraverso
l'esecuzione di due stralci funzionali: il primo, relativo
alla realizzazione della scuola, ha preso avvio, dopo la
demolizione dell’edificio esistente, il primo settembre
del 2014; il secondo, quello relativo alla palestra, che
ha preso avvio il 23 novembre 2015. L'Amministrazione
Comunale, con proprio provvedimento, Delibera di
Giunta n. 87 del 18.02.2013, ha approvato il progetto
preliminare della nuova scuola relativo ai lavori di
demolizione e ricostruzione della scuola primaria
Racagani, in via Bocchi nel quartiere Pablo.
Per rispondere alle varie esigenze della città,
il progetto ha comportato la demolizione e la
ricostruzione ex novo della vecchia scuola e la
realizzazione di un nuovo complesso architettonico,
che ha recuperato i segni e le geometrie del tessuto
esistente e si è evidenziato per caratteristiche
architettoniche e volumetriche originali, facendo perno
sui principi della bio-edilizia e del recupero delle fonti
energetiche alternative naturali. Le 13 classi della
Racagni ospitate fino ad oggi in parte alla Cocconi
(9) ed in parte alla Corazza (4), potranno usufruire di
una nuova struttura moderna e all’avanguardia da un
punto di vista
ambientale.
La struttura si sviluppa su tre piani: piano terra, primo
piano e secondo piano. Si tratta di un edificio in
classe energetica A, con certificazione LEED gold,
che anticipa le direttive comunitarie, che prevedono
l’obbligo, entro il 31.12.2018, della realizzazione di
edifici pubblici di nuova costruzione a “energia quasi
0”. Attenzione, quindi, non solo agli aspetti funzionali
ed architettonici: la scuola è stata pensata per ospitare
fino a 4 sezioni di scuola primaria, con una forte
attenzione agli spazi aperti ed al rapporto tra esterno
ed interno dell’edificio, con l’innalzamento dei comfort
interni e la riduzione del fabbisogno energetico.
La superficie netta totale del piano terra è di 2.326
metri quadrati con aule di interciclo, l’auditorium, i
servizi, la palestra, gli uffici di direzione scolastica.
Il primo piano ha una superficie totale netta di 1.491
metri quadrati con cinque aule didattiche, aule di
interciclo, laboratori di lingue, arte, informatica,
scienze e musica, mensa e relativi spazi, locali tecnici
e di servizio. Il secondo piano ha una superficie totale
netta pari a 1.030 metri quadrati e comprende 10 aule
didattiche e spazi di servizio.
Il nuovo complesso è caratterizzato dall’utilizzo di
materiali fortemente innovativi con un sistema
costruttivo in legno, segnato da un elevato grado di
coibentazione dell’involucro esterno con particolare
riferimento alle pareti, al tetto ed al pavimento.
Anche gli infissi e le finestre sono realizzati in modo
tale da limitare al massimo la dispersione energetica,
mentre la ventilazione è garantita da un impianto
in grado di ricambiare l’aria interna ogni 30 minuti,
trattenendo il calore. La nuova scuola èpertanto, un
edificio in grado tendenzialmente di produrre più
energia primaria di quella consumata, grazie anche
alla presenza di un impianto di pannelli fotovoltaici sul
tetto della palestra.
A
Il progetto è nato da un percorso di confronto e
di partecipazione che ha visto l’Amministrazione,
in particolare l’assessorato alla scuola ed ai
servizi educativi e l’assessorato ai lavori pubblici,
confrontarsi con i portatori di interessi, tra cui la
dirigenza scolastica, il corpo docente, il consiglio
di istituto, i genitori e i cittadini del quartiere per
approntare un progetto che tenesse il più possibile
conto delle loro istanze, tra cui la migliore accessibilità
e fruibilità degli spazi, maggiore comfort ambientale e
climatico e l’attenzione all’organizzazione degli spazi
esterni e del verde accessorio. La nuova scuola sarà
dotata di cucina con annessa mensa, una palestra
adeguata al basket e utilizzabile al di fuori dell’attività
scolastica e un auditorium da 150 posti.
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LA NUOVA SCUOLA PRIMARIA PAOLO RACAGNI
ALUNNI / CLASSI / STRUTTURA
La Scuola fa parte dell’Istituto Comprensivo di via
Bocchi che comprende, oltre alla primaria Racagni, la
scuola dell’infanzia Agazzi, la primaria Campanini e la
secondaria Malpeli a Baganzola e la scuola primaria
Natale Palli a Fognano. E’ sede della direzione
scolastica e degli uffici di segreteria dell’Istituto
comprensivo.
Il suo bacino di utenza si estende nel quartiere
Pablo, nella zona compresa, indicativamente, tra
Baganzola e viale Piacenza (asse nord-sud) e tra
il torrente Parma e Fognano (asse est-ovest) dove
già insistono le scuole dell'infanzia comunali Mago
Merlino e Arlecchino, i nidi d'infanzia Bolle di Sapone e
Cornocchio e lo spazio bimbi L'Arca.
Nel nuovo anno scolastico 2016-17 la scuola ospiterà
13 classi di cui 10 a tempo pieno e 3 a moduli (3 prime
classi, 2 seconde, 2 terze, 3 quarte, 3 quinte) per un
totale complessivo di 284 alunni, ma è stata concepita
in modo adeguato a rispondere al trend di crescita che
porta ad una previsione di circa 450 alunni (previsione
per l’anno scolastico 2020-21) distribuiti su 18 classi.
Il nuovo edificio scolastico sorge nello stesso
insediamento del vecchio edificio avendone pertanto
conservato il proprio forte legame con il territorio,
al quale diversi servizi della scuola saranno aperti
secondo modelli già ampiamente sperimentati in
altre scuole cittadine: l’auditorium, concepito anche
per l’utilizzo quale sala civica o quale spazio teatrale
aperto ad ospitare rappresentazioni per la città,
gode, come la palestra, di un accesso indipendente
da quello della scuola e pertanto risulta facilmente
accessibile in sicurezza anche dall’esterno. Analoga
prospettiva potrà valere anche per il laboratorio di
informatica così come per il laboratorio didattico di
cucina. La palestra è concepita ad uso anche delle
società sportive. Il nuovo edificio, pertanto, oltre a
quelli precipui di educazione e istruzione dei propri
alunni, soddisfa anche l’obiettivo di costituire una
sede scolastica aperta e integrata nel proprio sistema
di vicinato e in grado di offrire alla propria popolazione
di riferimento, servizi idonei a facilitare processi di
integrazione sociale e culturale, offrendosi come
punto di aggregazione per gli alunni e il quartiere.
Il nuovo edificio scolastico si sviluppa su tre piani ed
è stato concepito nella struttura edilizia, negli arredi
scolastici e nelle attrezzature per ospitare ambienti
di apprendimento moderni e tecnologicamente
attrezzati con lavagne interattive: aule TEAL
(Technology Enabled Active Learning) dotate di
colorati banchi trapezoidali accorpabili a isole,
maggiormente funzionali cioè al lavoro di gruppo, e
aule che, seppur arredate in modo più tradizionale,
presentano arredi modulabili e sono tutte dotate di
LIM. L’insieme è quindi funzionale all’applicazione di
strategie e metodologie didattiche (es. apprendimento
cooperativo, peer education) facilitanti il
conseguimento di migliori risultati nell’apprendimento
e nella crescita personale degli alunni.
A
Il corpo principale dell’edificio si sviluppa attorno al
grande atrio circolare a tutta altezza che al piano terra
forma un grande spazio accogliente, socializzante
e polifunzionale, utilizzabile cioè anche per ospitare
mostre o piccole manifestazioni. Su questa sorta di
agorà, si aprono uffici e spazi didattici e da qui parte
l’ascensore di collegamento con gli altri piani.
Affacciati, appunto, direttamente sull’atrio centrale
a piano terra, si aprono 5 uffici (Dirigente scolastica,
Personale, Direttore servizi amministrativi, Contabilità,
Alunni), l’archivio, la biblioteca insegnanti, l’ampia aula
di pre e post scuola, 3 aule TEAL (Technology Enabled
Active Learning) e 1 aula agio.
- palestra accessibile dall’esterno con un ingresso
autonomo che consente l’utilizzo da parte del
territorio negli orari extrascolastici.
Al primo piano, direttamente affaccianti sull’atrio,
vengono ospitate 5 aule, 1 aula agio, la biblioteca
alunni, 4 laboratori (arte, scienze, attività musicali e il
laboratorio cucina per gli alunni dotato di attrezzature
professionali per l’utilizzo didattico) oltre ad 1 sala
riunioni per il personale docente e alla mensa capiente
fino a 264 posti per ognuno degli eventuali turni e
collegata da appositi montacarichi con la cucina.
Al secondo piano sono ospitate 10 aule.
Sempre a piano terra, nel corpo posteriore si trovano:
- la nuova cucina attrezzata come terminale per la
predisposizione di 450 pasti giornalieri veicolati dalla
cucina centralizzata di Camst;
- l’auditorium con capienza di 140 posti a sedere;
- il laboratorio di informatica con una dotazione di 24
postazioni per l’utilizzo di personal computer
Gli arredi sono costruiti con materiali conformi alla
vigente normativa antincendio e a quanto previsto in
materia della sicurezza del lavoro dal D.lgs n. 81/2008
e appartengono alla classe 1 di reazione al fuoco.
Tutti gli arredi in legno sono costituiti da pannelli
ecologici prodotti con legno riciclato o con legno
proveniente da foreste ecogestite.
I materiali plastici, con particolare riferimento alle
sedute delle sedie, sono realizzati con materiale
riciclato e rigenerabile post-consumo.
Tutte le strutture metalliche e più in generale le
lamiere sono di prima scelta e verniciate con prodotti
che non contengono solventi organici.
Come per l’esterno che già richiama fortemente
questo aspetto, nota caratterizzante l’interno è l’uso
del colore delle pareti e degli arredi, chiaramente
armonizzati gli uni con gli altri in modo da creare
piacevoli variazioni cromatiche nei vari ambienti.
Nota caratteristica che, insieme alla grande luminosità
di tutti gli ambienti, rende l’edificio scolastico
gradevole e personalizza i diversi spazi didattici
con colori diversi che contribuiscono a rendere gli
ambienti accoglienti per i diversi fruitori, alunni,
personale docente e non docente e famiglie.
Una scuola che invita ad essere vissuta e
naturalmente rispettata.
A
LA SCUOLA /
UNA STRUTTURA ANTISISMICA E ALL'AVANGUARDIA
IN TEMA DI RISPARMIO ENERGETICO
LA FILOSOFIA ALLA BASE DEL PROGETTO
La realizzazione di una nuova scuola si fonda sulla
volontà dell’Amministrazione di realizzare spazi
educativi, sani, ecologici, sicuri, ma allo stesso tempo
belli, luminosi, ma anche duraturi e con bassi costi
di gestione e manutenzione. La progettazione e la
realizzazione dell’opera non hanno tenuto conto
esclusivamente di parametri tecnici, quali il rispetto
di normative e regolamenti, ma hanno voluto creare
un’armonia di luoghi ed ambienti, capaci di suscitare
emozioni positive e di creare spazi di aggregazione,
dove le nuove generazioni possono crescere e
apprendere anche dalla tipologia e dal linguaggio
fornito direttamente dall’elemento architettonico.
La nuova scuola primaria Racagni, è stata intesa
come luogo di apprendimento, dove il linguaggio
architettonico, l’uso dei materiali, delle tecnologie
costruttive, impiantistiche, strutturali antisismiche,
dei sistemi di risparmio e produzione dell’energia,
impiegati nell’edificio, costituiscono spunto per
l’apprendimento diretto e la formazione didattica per
le nuove generazioni.
L’interazione tra esterno ed interno, la creazione di
un grande spazio aperto centrale “fulcro” dell’intero
edificio, la realizzazione di spazi ben distribuiti,
curati, saggiamente orientati ed illuminati dalla
luce naturale in maniera uniforme e senza privilegi
nelle varie aule, nonché l’introduzione del rispetto
ambientale ed energetico, combinato con una buona
razionalizzazione dei percorsi ed eliminazione degli
sprechi, sono le basi fondamentali a cui si riferisce la
proposta progettuale, dove la percezione della luce,
degli gli spazi verdi esterni diventano spazi propositivi
ed allo stesso tempo intrinsecamente didattici e
formativi.
parlare non solo la lingua del come si costruisce, ma
anche quella del come si gestisce, si risparmia e si
crea energia, di come l’uomo intelligentemente sa
realizzare e costruire nel rispetto dell’ambiente e del
futuro, anche con la realizzazione di ampi spazi verdi.
Si tratta di spazi flessibili in grado di seguire le
variazioni e le evoluzioni delle esigenze e delle
necessità della didattica contemporanea, ricchi di
spazi che facilitino l’aggregazione, l’incontro e la
socializzazione.
L’edificio, pertanto, vuole essere un veicolo per
comunicare il rispetto della natura e dell’uomo, per
A
UTILIZZO DI ENERGIE RINNOVABILI E NUOVE
METODOLOGIE
Una scuola è un centro importante per la comunità che
l'ha realizzata: oltre alla funzionalità e alla piacevolezza
estetica, occorre che la sua frequentazione costituisca
un piacere per l'utente.
Il comfort non deve essere inteso come qualcosa di
superfluo o accessorio, ma strettamente connesso con
la redditività sociale ed economica dell'investimento.
Il comfort o benessere si misura attraverso alcune
prestazioni fondamentali: comfort visivo, comfort
termo igrometrico, comfort acustico, controllo della
qualità dell’aria. Il comfort visivo si ottiene attraverso
l'illuminazione naturale e quella artificiale. L’edificio
è dotato di un impianto fotovoltaico della potenza
complessiva pari a 54 kWp, posato sul tetto piano della
palestra con inclinazione pari a 15°.
Quanto all’economia di esercizio e di manutenzione
dell’impianto di illuminazione (Eill) si sono scelte
apparecchiature con lampade ad alta efficienza
luminosa come le lampade fluorescenti lineari e
lampade a LED che consentono di ottimizzare i
consumi energetici dell’edificio senza peraltro limitare
il comfort visivo prodotto. Si è inoltre deciso di dotare
l’impianto di illuminazione delle aule di un sistema di
regolazione automatica del flusso luminoso in funzione
del livello di luce diurna presente. In tal modo si ottiene
una importante ottimizzazione dei consumi energetici
dell’edificio L’integrazione della luce diurna con la
luce artificiale garantisce un livello di illuminamento
costante presso tutte le aule. Tutte le aule sono state
progettate per avere nell’arco della giornata la stessa
esposizione solare oraria, lungo i fronti est ed ovest, in
modo che nessun bambino possa essere discriminato
in quanto la sua aula gode di minor illuminazione
naturale diretta delle altre.
Il comfort termo igrometrico viene garantito dalla
qualità dei materiali utilizzati e dagli impianti
meccanici di ricambio dell’aria. Questi ultimi vengono
realizzati in modo da consentire un continuo controllo
delle condizioni ambientali, temperatura ed umidità
in funzione del clima esterno, del numero di persone
presenti nella scuola e dell'attività praticata, mediante
l'impiego di un impianto di climatizzazione generale su
tutto l’edificio, dotato di impianto radiante a pavimento
e unità per la ventilazione e ricambio aria, con controllo
della temperatura e dell'umidità, ottenuto mediante
moderne apparecchiature elettroniche di regolazione.
Tutti i locali sono dotati di ventilazione naturale e
meccanica.
Il comfort acustico è molto importante in una scuola. Il
progetto, attraverso la scelta dei materiali di finitura di
pareti e soffitti e la scelta di forme adeguate per i vari
locali, consente di contenere i tempi di riverbero dei
suoni ed ottenere una buona acustica. Il controllo della
qualità dell'aria è necessario per cause sia biologiche
che meccaniche (sostanze inquinanti), viene effettuato
mediante ricambi naturali ed artificiali utilizzando il
sistema di trattamento aria di cui sopra, completo di un
efficiente sistema di filtrazione.
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CARATTERISTICHE DELLA STRUTTURA
Di grande impatto è lo spacco che si presenta nell’atrio
principale, che è dotato di luce naturale diretta sia
dalla doppia facciata che si apre verso sud, in modo
da catturare la maggior quantità di energia solare, sia
dal grande lucernario zenitale posto in copertura, tutti
adeguatamente realizzati con idonei sistemi apribili di
parte delle vetrate.
Appena entrati nell’edificio, il grande atrio, fulcro
principale della composizione architettonica, crea un
grande spazio aperto illuminato dalla luce naturale.
Il grande atrio, realizzato a tutta altezza, illuminato
in sommità da una copertura circolare realizzata con
una facciata leggermente inclinata a vetri, per creare
un effetto “nuvola” anti surriscaldamento, è quindi il
punto centrale della composizione, creando nuove
prospettive e spazi coperti luminosi, riscaldati anche
dalla grande “facciata vetrata doppia serra” posta a
sud.
La doppia facciata trasparente ospita le scale di
accesso all’edificio e cattura con l’effetto serra gran
parte dell’energia termica derivante dall’irraggiamento
dell’apporto solare nei periodi invernali, quando il sole
è basso sull’orizzonte.
La stessa è inoltre sormontata da una grande “gronda”
sommitale, che serve sia come protezione delle
intemperie nei periodi freddi ed invernali per gli alunni
in ingresso ed uscita dalla scuola, sia da sistema
oscurante nei periodi caldi quando il sole volge allo
zenit.
Questi spazi sono la prosecuzione degli spazi esterni
all’interno della scuola, dove non esistono più bui
corridoi o spazi angusti illuminati dalla sola luce
artificiale, ma un grande “polmone” aperto sugli
ambienti didattici, sui percorsi di collegamento alle
varie attività e funzioni.
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CENNI STORICI
La delibera n. 7 del consiglio comunale di Parma del
30 luglio 1952 riporta che il progetto complessivo
della vecchia scuola Racagni fu redatto dall’Ufficio
Tecnico del Comune l’8 luglio del 1952. La scuola fu
costruita negli anni compresi tra il 1953 ed il 1954.
La costruzione, in realtà, avvenne in tre fasi: il primo
stralcio nel periodo 1953 – 1954, il secondo lotto nel
1955 ed il prolungamento finale nel 1956. Il contratto
d’appalto relativo al primo stralcio fu stipulato tra
Comune di Parma e la Cooperativa Nazionale Edile
di Campegine. Dal contratto di appalto si evince
quanto segue: “L’edificio si compone di n° 20 aule
più gli accessori di legge – palestra, sala proiezioni
e conferenze, alloggio custode, refettorio, direzione,
segreteria sala insegnanti, museo didattico, biblioteche
per insegnanti ed alunni, servizi igienici e quant’altro”.
Le aule e gli uffici di direzione e la segreteria furono
distribuiti nel corpo principale del fabbricato,
costituito da tre piani fuori terra, un seminterrato, dove
furono collocati le caldaie dell’impianto centrale di
riscaldamento, i depositi di combustibile, il refettorio, la
cucina e i servizi relativi.
Il contratto d’appalto prevedeva la realizzazione del
fabbricato in due tempi successivi: il primo stralcio
comprendeva 10 aule e tutti i servizi, cioè palestra, sala
conferenze e proiezioni, direzione; il secondo stralcio
prevedeva un prolungamento del primo edificio sulle
ali esterne, con il completamento delle rimanenti 10
aule. Il secondo lotto dei lavori, in realtà, incluse un
prolungamento, lungo il lato ovest, su viale Bocchi
e l’altro fu realizzato trasversalmente, sul lato est
dell’edificio esistente, lungo via Gilberto da Gente.
Dalla documentazione storica in possesso del Comune
di Parma si evince anche che il primo stralcio dei lavori
ebbe una durata prevista di 400 giorni “naturali” dalla
data di consegna, il secondo di 180 giorni.
La chiusura della scuola fu decretata dal commissario
straordinario, Mario Ciclosi, che decise di chiudere al
pubblico le strutture scolastiche di via Bocchi 33, a far
tempo dal 9 gennaio 2012, per non esporre gli alunni
e le maestranze ai rischi di pericoli in caso di evento
sismico.
Nel sito dell’Istituto Comprensivo, la primaria Paolo
Racagni viene così descritta: “La scuola Paolo Racagni,
nasce alla fine degli anni ‘50 nel cuore del quartiere
Bocchi, raccogliendo l’eredità di una molto più
piccola scuola Racagni, sita in Via Marchesi, che
raccoglieva gli alunni della zona, allora di campagna,
denominata “Prati Bocchi” dal nome del proprietario
dei fondi agricoli. La fine della guerra, la necessità
di dare alloggio rapidamente a molte famiglie,
che avevano perso la casa durante il conflitto e
abbandonavano il centro lesionato ed insalubre o che
numerose arrivavano in città dalle campagne e dal
Sud Italia, insieme al desiderio comune di rinascita
e ricostruzione, trasformò rapidamente i Prati in un
grande quartiere densamente popolato del quale la
scuola fu il centro vivo. L’edificio che ospitava la scuola
Racagni sorge in Via Bocchi che è uno degli assi
portanti della viabilità interna della zona, che raccoglie
un dedalo di vie e viuzze dedicate a personaggi di
storia partigiana in cui la città si distinse per eroismo.
La scuola sorse quasi contestualmente alla chiesa
di Santa Maria della Pace (il nome non è casuale) e a
Piazzale Pablo, ed è molto vasta perché era destinata a
contenere numerosi studenti, tuttavia per molti anni si
fu costretti a realizzare doppi turni per poter accogliere
tutti i ragazzi della zona.
A
Divenne un polo scolastico vero e proprio quando il
Comune realizzò in prossimità la scuola dell'Infanzia
Arlecchino. La scuola “Racagni” ha accompagnato
la vita del quartiere, le sue fasi ed è stata un valido
supporto alla quotidianità delle famiglie: qui si realizzò
il primo dopo scuola con mensa, dando luogo ad una
tra le prime sperimentazioni di tempo pieno degli anni
'70. Alla Racagni sorse anche la prima ludoteca della
città, che offriva l'opportunità alle mamme lavoratrici
di lasciare i figli in un luogo sicuro e di qualità fino al
tardo pomeriggio. La scuola si è sempre caratterizzata
per la qualità dei progetti realizzati, dalla rassegna
musicale alla rassegna teatrale di fine anno, alle
iniziative in collaborazione con la Biblioteca di Alice,
che era collocata proprio negli spazi scolastici e ai
progetti Comenius con scuole europee dei giorni
d'oggi”.
La scuola primaria Paolo Racagni oggi fa parte
dell'Istituto comprensivo Bocchi che comprende la
scuola dell'infanzia Agazzi, la scuola primaria Paolo
Racagni, la scuola primaria Palli, la scuola primaria
Campanini e la scuola secondaria di primo grado
Malpeli.
A
PAOLO RACAGNI
Paolo Racagni fu tenente degli Alpini durante la
I Guerra Mondiale e fu decorato della medaglia
d'oro al valor militare alla memoria con la seguente
motivazione: «Fulgido esempio di fermezza, di
coraggio e di ogni più eletta virtù militare, quale
comandante di una sezione mitragliatrici, operando di
propria iniziativa, seppe tener testa a forze nemiche
di gran lunga superiori. Ferito ben tre volte in breve
tempo, rimase al proprio posto, rinunziando a farsi
medicare. Ferito una quarta volta alla gola e portato
al posto di soccorso, non appena medicato tornò
sulla linea del combattimento, ove, con mirabile
eroismo manovrando egli stesso un’arma, inflisse
ingenti perdite all’incalzante avversario. Mentre in tal
guisa eroicamente combatteva, venne nuovamente e
mortalmente colpito. Spirò serenamente poco dopo.
Selletta Vodice, 19 maggio 1917».
Reggimento, prima nel Battaglione "Pinerolo" e poi
nel neo costituito Battaglione "Moncenisio". Morì il
19 maggio 1917 nell'ospedale da campo numero 36
a Corno di Rosazzo in seguito alle ferite ricevute sul
Monte Vòdice durante il combattimento nella Decima
battaglia dell'Isonzo.
Paolo Racagni nacque a Parma, il 5 dicembre 1888,
dal Generale Camillo Racagni e Maria Luisa De Luchi.
Si laureò ingegnere e architetto al Regio Politecnico
di Torino. Si arruolò nel 1915 e come ufficiale di
complemento degli Alpini, prima con il grado di
Sottotenente, poi con quello di Tenente, fu comandante
della 186ª sezione mitragliatrici, inquadrato nel 3º
A
DITTE E MAESTRANZE COINVOLTE
SETTORE LAVORI PUBBLICI
Responsabile del Procedimento
Ing. Silvia Ferrari
Collaudatore
Ing. Michele Gadaleta
Direttore dei Lavori
Arch. Silvano Carcelli
PROFESSIONISTI ESTERNI
Coordinatore sicurezza in esecuzione
Arch. Marcello Carzedda
Direttori operativi
Ing. Francesco Prudente
Geom. Andrea Viaro
Geom. Luigi Campanini
Collaboratori tecnici
Geom. Claudio Capra
Leonardo Boni
Ing. Marcello Bianchini Frassinelli
Ing. Alice Bonati
Assistente collaudo impianti
Ing. Marzio Dall’Orto
Consulenza energetica
Arch. Raffaele Ghillani
NUOVA SCUOLA PRIMARIA PAOLO RACAGNI // PARMA
IMPRESA SICREA
Project manager
DAVIDE GHINI
Direttore tecnico di cantiere
PASQUALE CODIFAVA
Assistente di cantiere
GIANNETTO NOBILI
IMPRESA MARLEGNO
Project Manager ing. Cristian Longhi
Ing. Alice Bonati
A
PROGETTISTI
Progettista
VITRE STUDIO SRL – Società di Ingegneria
Progettista impianti meccanici
MATTAROLO Ing. IVAN
Progettista LEED
MUNARI Ing. MATTEO
Progettista architettonico
PEROTTONI Arch. GIANLUCA
Progettista antincendio
MATTAROLO Ing. IVAN
Coordinatore per la sicurezza in progettazione :
DALL’IGNA ing. SILVIA
Progettista strutturale
VERGEAT Ing. FRANCO
Progettista impianti elettrici
MUNARI Ing. MATTEO
Progettista acustica
DALL’IGNA ing. SILVIA
NUOVA SCUOLA PRIMARIA PAOLO RACAGNI // PARMA
A
SETTORE SERVIZI EDUCATIVI
S.O. Servizi per la Scuola
MARIASTELLA CARPI
Responsabile SO Servizi per la Scuola
Coordinamento interventi per l’arredo (definizione layout tipologie e caratteristiche tecniche arredi scolastici e attrezzature cucina) e logistica (programmazione traslochi,
montaggi, pulizie
EGIDIA CERESINI
SO Servizi per la Scuola
Coordinamento operativo interventi di arredo e logistica (vedi sopra)
BRUNA MAGNANI
SO Servizi per la Scuola
Coordinamento operativo intervento di arredo e logistica (vedi sopra)
ROBERTO BARANI
Dirigente Settore Servizi Educativi Gestione committenza arredi e attrezzature
NUOVA SCUOLA PRIMARIA PAOLO RACAGNI // PARMA
A
DITTE
MOBILFERRO Tipologia fornitura Arredi scolastici
Nome responsabile Cristian Siviero
ARREDO GIPA Tipologia fornitura Attrezzature cucina Nome responsabile Gian Paolo Gatti
NUOVA RADAR COOP Tipologia fornitura Attrezzature palestra Nome responsabile Fabrizio Scanferla
MULTISERVICE Tipologia fornitura Pulizie Nome responsabile Vincenzo Arena
CAMST Tipologia fornitura Collaborazione per layout cucina e laboratorio didattico di cucina Nome responsabile Simona Tomaselli
NUOVA SCUOLA PRIMARIA PAOLO RACAGNI // PARMA
A
NUOVA SCUOLA PRIMARIA PAOLO RACAGNI // PARMA
A
NUOVA SCUOLA PRIMARIA PAOLO RACAGNI // PARMA
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