INAUGURAZIONE / GIOVEDI' 15 SETTEMBRE 2016 // PARMA NUOVA SCUOLA PRIMARIA PAOLO RACAGNI Federico Pizzarotti / Sindaco di Parma La scuola come investimento per i giovani, per il futuro della città A Investire sulla scuola significa investire sui giovani e il futuro della città. Il Comune ha posto fra le proprie priorità, fin dall'insediamento dell'attuale Amministrazione, nonostante l'iniziale scarsità delle risorse, la Scuola, con la “S” maiuscola. La Racagni rappresenta, infatti, l'opera pubblica che per dimensioni e impegno economico verrà certamente ricordata in futuro come quella più significativa realizzata da questa Amministrazione. Mi piace parlare di scuola, però, partendo da lontano, appunto, dall'insediamento di questa Amministrazione che si è adoperata per fare in modo che il patrimonio, in termini di edilizia scolastica, sia il più possibile al passo con i tempi in termini di sicurezza, accoglienza e vivibilità. A bilancio, nel 2016, sono stati messi quasi 7 milioni di euro legati al Piano Straordinario per l'Edilizia Scolastica che includono 400 mila euro per manutenzioni straordinarie, 1 milione e 200 mila euro per interventi di miglioramento dell'efficienza energetica con particolare riguardo ai nidi Fiocco di Neve, Mappamondo ed alle materne Zanguidi e Zucchero Filato. A questi si aggiungono 2 milioni e 700 mila euro per il miglioramento sismico nelle materne Locomotiva e nelle scuole primarie e secondarie e un milione di euro per la scuola Anna Frank con la realizzazione del nuovo complesso palestra, mensa e teatro. Ed ancora 700 mila euro per la Don Milani per la ristrutturazione ed ampliamento degli spazi didattici e 900 mila euro per la nuova materna “Primavera” a Fognano, a seguito della ristrutturazione del centro civico. A questi interventi si aggiungono, poi, quelli previsti alla Corazza per il miglioramento sismico della scuola. Sono questi, in ordine di tempo, gli ultimi interventi messi in cantiere dall'Amministrazione, che già dal suo insediamento ha messo a punto il Piano di Rimozione Amianto da tutti i tetti delle scuole della città nel biennio 2013 - 2014: scuola Ferrari, scuola Vicini, bonifica della copertura del plesso scolastico Anna Frank e della scuola Bottego e la bonifica della scuola Einaudi Toscanini di via Cuneo. Mi piace anche ricordare i lavori effettuati a tempo di record nelle scuole interessate dall'alluvione del 2014, in particolare la Salvo D'Acquisto e la scuola d'infanzia Abracadabra. La nuova Racagni oggi è una realtà che chiude uno squarcio nel quartiere Pablo, un quartiere che torna ad avere un punto dedicato alla formazione di prima qualità, con una nuova palestra e nuovi servizi dedicati anche alla collettività, secondo il principio di una scuola sempre più aperta al territorio ed alle sue istanze. Con la ripresa dei lavori per la conclusione del cantiere dalla Scuola per L'Europa si chiude il cerchio di un percorso che, dopo, cinque anni, vede l'edilizia scolastica a Parma nettamente migliorata rispetto al passato e fra le più sicure a livello regionale. F ederico Pizzarotti A all'avanguardia da un punto di vista della sicurezza sismica e certamente anche in tema di risparmio energetico. E' una scuola pensata con spazi strutturati e arredati quali ambienti di apprendimento moderni rispondenti cioè alle esigenze di una didattica innovativa aperta all’utilizzo delle nuove tecnologie che ovunque affiancano gli strumenti didattici tradizionali. Nicoletta Paci / Vicesindaco con delega alla scuola ed ai servizi educativi. La scuola come ambiente educativo e di apprendimento. Gli edifici scolastici devono essere ambienti atti a favorire l’educazione e l’apprendimento e la nuova scuola Racagni è stata progettata per fare in modo che alunni, docenti e personale possano perseguire nel migliore dei modi tale percorso. La nuova Racagani è stata, infatti, pensata mettendo il bambino al centro, con le sue esigenze a partire da quelle legate alla sicurezza: si tratta di una scuola Nel suo impegno a fianco delle istituzioni scolastiche cittadine per contribuire a fare della scuola di Parma un ambiente educativo e di apprendimento, l'Amministrazione non si è limitata a portare avanti una serie cospicua di progetti di ristrutturazione e di riqualificazione degli edifici, ma ha messo in cantiere progetti condivisi con le scuole per veicolare contenuti innovativi e soprattutto utili alle nuove generazioni in tema di ambiente, cibo, integrazione, benessere scolastico e conoscenza delle istituzioni; l'obiettivo è quello di fare degli alunni di oggi cittadini consapevoli del domani, in una realtà sempre più mutevole e sottoposta a diverse sollecitazioni. “Crescere in Armonia Educare al BenEssere”, percorso di educazione-formazione per l’adozione di corretti stili di vita che si sviluppa attraverso una serie di iniziative volte ad incentivare e promuovere una nuova cultura sul tema del cibo e della nutrizione con un’attenzione particolare ai concetti della sostenibilità ambientale e tutela della biodiversità. Il progetto è stato, recentemente, riconosciuto come buona pratica nell’ambito di Parma Città Creativa per la Gastronomia Unesco: una valorizzazione importante dell’efficacia delle nostre scelte di progettazione educativa che il riconoscimento Unesco evidenzia quale prassi positiva per tutta la rete dei Paesi aderenti. Resta alto quindi il nostro impegno perché Parma possa, anche in questo settore, rappresentare un punto di riferimento e di eccellenza. La nuova Racagni è certamente in continuità con questa filosofia. Nicoletta Paci In questo quadro ricordiamo, in particolare, il progetto A Michele Alinovi / Assessore urbanistica, lavori pubblici, edilizia ed energia La nuova scuola Racagni all'avanguardia su sicurezza sismica ed efficienza energetica. Sicurezza sismica ed efficienza energetica rappresentano obiettivi prioritari dell’Amministrazione, sfide che coinvolgono non solo il sistema dell'edilizia scolastica a Parma, ma che sono temi di approfondimento e di dibattito a livello nazionale nell'ambito dell'evoluzione e delle prospettive in campo urbanistico ed edilizio. Sul campo delle politiche energetiche, Parma ha aderito, a livello europeo, al Patto dei Sindaci ed ha adottato il Paes – Piano di Azione per l'energia sostenibile - che fissa le sfide da qui al 2020 a livello continentale con il taglio del 20% delle emissioni di gas a effetto serra (rispetto ai livelli del 1990), 20% del fabbisogno energetico ricavato da fonti rinnovabili e miglioramento del 20% dell'efficienza energetica. Si tratta di sfide che sono state accolte dal Comune di Parma con una serie di azioni che interessano vari livelli dell'Amministrazione, a partire dalla programmazione urbanistica per arrivare alla programmazione degli investimenti ed interventi sul patrimonio comunale. La nuova scuola Racagni è sicuramente rappresentativa degli impegni ed obiettivi assunti con la Comunità Europea mediante la sottoscrizione del Patto dei Sindaci, impegni tradotti nella realizzazione di un edificio all’avanguardia sia dal punto di vista dell’altissima efficienza energetica, che dal punto di vista dell’alto grado di confort ambientale, caratteristiche che hanno permesso di ottenere la prestigiosa certificazione LEED gold e di anticipare, (primo edificio comunale) le direttive comunitarie, obbligatorie nel 2019, della realizzazione di edifici pubblici di nuova costruzione a “energia quasi 0”. Prioritario resta il tema della sicurezza sismica, ambientale e prevenzione incendi dei nostri edifici pubblici ed in particolare del patrimonio edilizio scolastico, obiettivo che ha portato questi anni il Comune di Parma alla completa rimozione dell’amianto dalle scuole ed all’ottenimento del certificato di prevenzione incendi per circa il 70% degli edifici scolastici. Abbiamo poi impostato, supplendo ad una carenza gravissima riscontrata ad inizio mandato, la verifica sistematica di vulnerabilità sismica degli edifici scolastici, orientando così la programmazione degli investimenti, coniugando interventi strutturali, di miglioramento o di adeguamento sismico con interventi finalizzati al contenimento energetico. Anche in questo caso la nuova Racagni rappresenta un modello, dove la scelta della demolizione della vecchia scuola è stata dettata dall’impossibilità di garantire standard di sicurezza elevati con soli interventi di ristrutturazione edilizia, consegnando oggi agli insegnanti, ai genitori ed ai bambini, un nuovo edificio adeguato alle vigenti normative in materia di sicurezza sismica. Insieme alla nuova biblioteca “Alice”, la nuova “Racagni” diventa un tassello importante del “Piano di rigenerazione urbana del quartiere Pablo”, dove l’opera pubblica diviene strumentale ad un processo virtuoso che miri a stimolare la coesione sociale e la riappropriazione dello spazio pubblico da parte della comunità locale. Michele Alinovi A Lucia Ruvidi / Dirigente scolastico Istituto Comprensivo di via Bocchi 33. “Sono veramente entusiasta di questa nuova sede dell’Istituto Comprensivo di via Bocchi e della scuola Racagni, dopo anni di disagi e di sacrifici. E’ doveroso sottolineare che in questi anni il sostegno del quartiere a questa Istituzione scolastica è stato totale: le famiglie hanno continuato a iscrivere i bambini nonostante le tante difficoltà perché hanno capito che non è importante il contenitore quanto il contenuto. Questo prova come a volte proprio i quartieri periferici delle grandi città siano formidabili laboratori di civiltà e risorsa per il futuro delle comunità. Anche il personale docente e non docente ha dato prova di grande senso di responsabilità, restando fidelizzato alla scuola ed oggi lo vedo con gioia percorrere i luminosi spazi della nuova Racagni. Un ringraziamento particolare va anche al Comune di Parma per l’attenzione costante alle nostre sorti e la proficua collaborazione con l’Istituto”. La scuola primaria Racagni ha rappresentato fin dagli anni ‘50 un importante punto di riferimento per le famiglie del quartiere Pablo, impegnate nel secondo dopoguerra a ricostruire il proprio futuro. Il quartiere ha mutato la propria fisionomia costantemente negli ultimi 40 anni, configurandosi come comunità di immigrati prima dal sud dell’Italia poi da ogni angolo del mondo. In questo contesto, la scuola Racagni ha sempre svolto un ruolo di collante sociale, riuscendo a rispondere ai bisogni formativi di questa società eterogenea e in continuo mutamento e traducendo in azione educativa il dettato costituzionale. Nel corso degli anni la scuola è stata sede di importanti sperimentazioni quali il tempo pieno negli anni ’70, la prima ludoteca cittadina nel 1980 per venire incontro alle esigenze delle madri lavoratrici, il laboratorio interculturale di convivenza civile. Oggi la “mission” educativa della scuola Racagni è di garantire il pieno sviluppo della persona umana attraverso il successo formativo, con una attenzione particolare alla diversità di cui ciascuno è portatore, tenendo conto delle situazioni di partenza e valorizzando i progressi e le attitudini di ciascun alunno. Questo crea i presupposti per le pari opportunità di inserimento sociale e culturale, senza distinzione di sesso, religione, nazionalità e livelli di abilità personali. L’offerta formativa della scuola ha come priorità la flessibilità dell’azione didattica unitamente ad una solida preparazione di base e si propone, attraverso le attività curricolari ed extracurricolari, di formare cittadini europei, in grado di inserirsi con successo nel tessuto sociale della città. Dopo alterne vicende legate alla ricostruzione della sede, la scuola Racagni ritrova oggi una collocazione adeguata nello splendido edificio di via Bocchi, progettato secondo i più moderni criteri di architettura sostenibile e dotato di tutti gli spazi necessari per una formazione al passo con i tempi. La partecipazione ai progetti Europei PON ha consentito di attrezzare la scuola con rete wireless, Lavagne Interattive Multimediali in ogni aula ed altri devices per l’allestimento di ambienti di apprendimento innovativi. La dotazione tecnologica è integrata da numerosi spazi per le attività laboratoriali, in linea con le attuali teorie sull’apprendimento per competenze. Lucia Ruvidi A LA NUOVA SCUOLA PRIMARIA PAOLO RACAGNI Viene oggi inaugurata la nuova scuola primaria Paolo Racagani che ha avuto un costo complessivo di 8.500.000 euro ed è stata portata a termine attraverso l'esecuzione di due stralci funzionali: il primo, relativo alla realizzazione della scuola, ha preso avvio, dopo la demolizione dell’edificio esistente, il primo settembre del 2014; il secondo, quello relativo alla palestra, che ha preso avvio il 23 novembre 2015. L'Amministrazione Comunale, con proprio provvedimento, Delibera di Giunta n. 87 del 18.02.2013, ha approvato il progetto preliminare della nuova scuola relativo ai lavori di demolizione e ricostruzione della scuola primaria Racagani, in via Bocchi nel quartiere Pablo. Per rispondere alle varie esigenze della città, il progetto ha comportato la demolizione e la ricostruzione ex novo della vecchia scuola e la realizzazione di un nuovo complesso architettonico, che ha recuperato i segni e le geometrie del tessuto esistente e si è evidenziato per caratteristiche architettoniche e volumetriche originali, facendo perno sui principi della bio-edilizia e del recupero delle fonti energetiche alternative naturali. Le 13 classi della Racagni ospitate fino ad oggi in parte alla Cocconi (9) ed in parte alla Corazza (4), potranno usufruire di una nuova struttura moderna e all’avanguardia da un punto di vista ambientale. La struttura si sviluppa su tre piani: piano terra, primo piano e secondo piano. Si tratta di un edificio in classe energetica A, con certificazione LEED gold, che anticipa le direttive comunitarie, che prevedono l’obbligo, entro il 31.12.2018, della realizzazione di edifici pubblici di nuova costruzione a “energia quasi 0”. Attenzione, quindi, non solo agli aspetti funzionali ed architettonici: la scuola è stata pensata per ospitare fino a 4 sezioni di scuola primaria, con una forte attenzione agli spazi aperti ed al rapporto tra esterno ed interno dell’edificio, con l’innalzamento dei comfort interni e la riduzione del fabbisogno energetico. La superficie netta totale del piano terra è di 2.326 metri quadrati con aule di interciclo, l’auditorium, i servizi, la palestra, gli uffici di direzione scolastica. Il primo piano ha una superficie totale netta di 1.491 metri quadrati con cinque aule didattiche, aule di interciclo, laboratori di lingue, arte, informatica, scienze e musica, mensa e relativi spazi, locali tecnici e di servizio. Il secondo piano ha una superficie totale netta pari a 1.030 metri quadrati e comprende 10 aule didattiche e spazi di servizio. Il nuovo complesso è caratterizzato dall’utilizzo di materiali fortemente innovativi con un sistema costruttivo in legno, segnato da un elevato grado di coibentazione dell’involucro esterno con particolare riferimento alle pareti, al tetto ed al pavimento. Anche gli infissi e le finestre sono realizzati in modo tale da limitare al massimo la dispersione energetica, mentre la ventilazione è garantita da un impianto in grado di ricambiare l’aria interna ogni 30 minuti, trattenendo il calore. La nuova scuola èpertanto, un edificio in grado tendenzialmente di produrre più energia primaria di quella consumata, grazie anche alla presenza di un impianto di pannelli fotovoltaici sul tetto della palestra. A Il progetto è nato da un percorso di confronto e di partecipazione che ha visto l’Amministrazione, in particolare l’assessorato alla scuola ed ai servizi educativi e l’assessorato ai lavori pubblici, confrontarsi con i portatori di interessi, tra cui la dirigenza scolastica, il corpo docente, il consiglio di istituto, i genitori e i cittadini del quartiere per approntare un progetto che tenesse il più possibile conto delle loro istanze, tra cui la migliore accessibilità e fruibilità degli spazi, maggiore comfort ambientale e climatico e l’attenzione all’organizzazione degli spazi esterni e del verde accessorio. La nuova scuola sarà dotata di cucina con annessa mensa, una palestra adeguata al basket e utilizzabile al di fuori dell’attività scolastica e un auditorium da 150 posti. A LA NUOVA SCUOLA PRIMARIA PAOLO RACAGNI ALUNNI / CLASSI / STRUTTURA La Scuola fa parte dell’Istituto Comprensivo di via Bocchi che comprende, oltre alla primaria Racagni, la scuola dell’infanzia Agazzi, la primaria Campanini e la secondaria Malpeli a Baganzola e la scuola primaria Natale Palli a Fognano. E’ sede della direzione scolastica e degli uffici di segreteria dell’Istituto comprensivo. Il suo bacino di utenza si estende nel quartiere Pablo, nella zona compresa, indicativamente, tra Baganzola e viale Piacenza (asse nord-sud) e tra il torrente Parma e Fognano (asse est-ovest) dove già insistono le scuole dell'infanzia comunali Mago Merlino e Arlecchino, i nidi d'infanzia Bolle di Sapone e Cornocchio e lo spazio bimbi L'Arca. Nel nuovo anno scolastico 2016-17 la scuola ospiterà 13 classi di cui 10 a tempo pieno e 3 a moduli (3 prime classi, 2 seconde, 2 terze, 3 quarte, 3 quinte) per un totale complessivo di 284 alunni, ma è stata concepita in modo adeguato a rispondere al trend di crescita che porta ad una previsione di circa 450 alunni (previsione per l’anno scolastico 2020-21) distribuiti su 18 classi. Il nuovo edificio scolastico sorge nello stesso insediamento del vecchio edificio avendone pertanto conservato il proprio forte legame con il territorio, al quale diversi servizi della scuola saranno aperti secondo modelli già ampiamente sperimentati in altre scuole cittadine: l’auditorium, concepito anche per l’utilizzo quale sala civica o quale spazio teatrale aperto ad ospitare rappresentazioni per la città, gode, come la palestra, di un accesso indipendente da quello della scuola e pertanto risulta facilmente accessibile in sicurezza anche dall’esterno. Analoga prospettiva potrà valere anche per il laboratorio di informatica così come per il laboratorio didattico di cucina. La palestra è concepita ad uso anche delle società sportive. Il nuovo edificio, pertanto, oltre a quelli precipui di educazione e istruzione dei propri alunni, soddisfa anche l’obiettivo di costituire una sede scolastica aperta e integrata nel proprio sistema di vicinato e in grado di offrire alla propria popolazione di riferimento, servizi idonei a facilitare processi di integrazione sociale e culturale, offrendosi come punto di aggregazione per gli alunni e il quartiere. Il nuovo edificio scolastico si sviluppa su tre piani ed è stato concepito nella struttura edilizia, negli arredi scolastici e nelle attrezzature per ospitare ambienti di apprendimento moderni e tecnologicamente attrezzati con lavagne interattive: aule TEAL (Technology Enabled Active Learning) dotate di colorati banchi trapezoidali accorpabili a isole, maggiormente funzionali cioè al lavoro di gruppo, e aule che, seppur arredate in modo più tradizionale, presentano arredi modulabili e sono tutte dotate di LIM. L’insieme è quindi funzionale all’applicazione di strategie e metodologie didattiche (es. apprendimento cooperativo, peer education) facilitanti il conseguimento di migliori risultati nell’apprendimento e nella crescita personale degli alunni. A Il corpo principale dell’edificio si sviluppa attorno al grande atrio circolare a tutta altezza che al piano terra forma un grande spazio accogliente, socializzante e polifunzionale, utilizzabile cioè anche per ospitare mostre o piccole manifestazioni. Su questa sorta di agorà, si aprono uffici e spazi didattici e da qui parte l’ascensore di collegamento con gli altri piani. Affacciati, appunto, direttamente sull’atrio centrale a piano terra, si aprono 5 uffici (Dirigente scolastica, Personale, Direttore servizi amministrativi, Contabilità, Alunni), l’archivio, la biblioteca insegnanti, l’ampia aula di pre e post scuola, 3 aule TEAL (Technology Enabled Active Learning) e 1 aula agio. - palestra accessibile dall’esterno con un ingresso autonomo che consente l’utilizzo da parte del territorio negli orari extrascolastici. Al primo piano, direttamente affaccianti sull’atrio, vengono ospitate 5 aule, 1 aula agio, la biblioteca alunni, 4 laboratori (arte, scienze, attività musicali e il laboratorio cucina per gli alunni dotato di attrezzature professionali per l’utilizzo didattico) oltre ad 1 sala riunioni per il personale docente e alla mensa capiente fino a 264 posti per ognuno degli eventuali turni e collegata da appositi montacarichi con la cucina. Al secondo piano sono ospitate 10 aule. Sempre a piano terra, nel corpo posteriore si trovano: - la nuova cucina attrezzata come terminale per la predisposizione di 450 pasti giornalieri veicolati dalla cucina centralizzata di Camst; - l’auditorium con capienza di 140 posti a sedere; - il laboratorio di informatica con una dotazione di 24 postazioni per l’utilizzo di personal computer Gli arredi sono costruiti con materiali conformi alla vigente normativa antincendio e a quanto previsto in materia della sicurezza del lavoro dal D.lgs n. 81/2008 e appartengono alla classe 1 di reazione al fuoco. Tutti gli arredi in legno sono costituiti da pannelli ecologici prodotti con legno riciclato o con legno proveniente da foreste ecogestite. I materiali plastici, con particolare riferimento alle sedute delle sedie, sono realizzati con materiale riciclato e rigenerabile post-consumo. Tutte le strutture metalliche e più in generale le lamiere sono di prima scelta e verniciate con prodotti che non contengono solventi organici. Come per l’esterno che già richiama fortemente questo aspetto, nota caratterizzante l’interno è l’uso del colore delle pareti e degli arredi, chiaramente armonizzati gli uni con gli altri in modo da creare piacevoli variazioni cromatiche nei vari ambienti. Nota caratteristica che, insieme alla grande luminosità di tutti gli ambienti, rende l’edificio scolastico gradevole e personalizza i diversi spazi didattici con colori diversi che contribuiscono a rendere gli ambienti accoglienti per i diversi fruitori, alunni, personale docente e non docente e famiglie. Una scuola che invita ad essere vissuta e naturalmente rispettata. A LA SCUOLA / UNA STRUTTURA ANTISISMICA E ALL'AVANGUARDIA IN TEMA DI RISPARMIO ENERGETICO LA FILOSOFIA ALLA BASE DEL PROGETTO La realizzazione di una nuova scuola si fonda sulla volontà dell’Amministrazione di realizzare spazi educativi, sani, ecologici, sicuri, ma allo stesso tempo belli, luminosi, ma anche duraturi e con bassi costi di gestione e manutenzione. La progettazione e la realizzazione dell’opera non hanno tenuto conto esclusivamente di parametri tecnici, quali il rispetto di normative e regolamenti, ma hanno voluto creare un’armonia di luoghi ed ambienti, capaci di suscitare emozioni positive e di creare spazi di aggregazione, dove le nuove generazioni possono crescere e apprendere anche dalla tipologia e dal linguaggio fornito direttamente dall’elemento architettonico. La nuova scuola primaria Racagni, è stata intesa come luogo di apprendimento, dove il linguaggio architettonico, l’uso dei materiali, delle tecnologie costruttive, impiantistiche, strutturali antisismiche, dei sistemi di risparmio e produzione dell’energia, impiegati nell’edificio, costituiscono spunto per l’apprendimento diretto e la formazione didattica per le nuove generazioni. L’interazione tra esterno ed interno, la creazione di un grande spazio aperto centrale “fulcro” dell’intero edificio, la realizzazione di spazi ben distribuiti, curati, saggiamente orientati ed illuminati dalla luce naturale in maniera uniforme e senza privilegi nelle varie aule, nonché l’introduzione del rispetto ambientale ed energetico, combinato con una buona razionalizzazione dei percorsi ed eliminazione degli sprechi, sono le basi fondamentali a cui si riferisce la proposta progettuale, dove la percezione della luce, degli gli spazi verdi esterni diventano spazi propositivi ed allo stesso tempo intrinsecamente didattici e formativi. parlare non solo la lingua del come si costruisce, ma anche quella del come si gestisce, si risparmia e si crea energia, di come l’uomo intelligentemente sa realizzare e costruire nel rispetto dell’ambiente e del futuro, anche con la realizzazione di ampi spazi verdi. Si tratta di spazi flessibili in grado di seguire le variazioni e le evoluzioni delle esigenze e delle necessità della didattica contemporanea, ricchi di spazi che facilitino l’aggregazione, l’incontro e la socializzazione. L’edificio, pertanto, vuole essere un veicolo per comunicare il rispetto della natura e dell’uomo, per A UTILIZZO DI ENERGIE RINNOVABILI E NUOVE METODOLOGIE Una scuola è un centro importante per la comunità che l'ha realizzata: oltre alla funzionalità e alla piacevolezza estetica, occorre che la sua frequentazione costituisca un piacere per l'utente. Il comfort non deve essere inteso come qualcosa di superfluo o accessorio, ma strettamente connesso con la redditività sociale ed economica dell'investimento. Il comfort o benessere si misura attraverso alcune prestazioni fondamentali: comfort visivo, comfort termo igrometrico, comfort acustico, controllo della qualità dell’aria. Il comfort visivo si ottiene attraverso l'illuminazione naturale e quella artificiale. L’edificio è dotato di un impianto fotovoltaico della potenza complessiva pari a 54 kWp, posato sul tetto piano della palestra con inclinazione pari a 15°. Quanto all’economia di esercizio e di manutenzione dell’impianto di illuminazione (Eill) si sono scelte apparecchiature con lampade ad alta efficienza luminosa come le lampade fluorescenti lineari e lampade a LED che consentono di ottimizzare i consumi energetici dell’edificio senza peraltro limitare il comfort visivo prodotto. Si è inoltre deciso di dotare l’impianto di illuminazione delle aule di un sistema di regolazione automatica del flusso luminoso in funzione del livello di luce diurna presente. In tal modo si ottiene una importante ottimizzazione dei consumi energetici dell’edificio L’integrazione della luce diurna con la luce artificiale garantisce un livello di illuminamento costante presso tutte le aule. Tutte le aule sono state progettate per avere nell’arco della giornata la stessa esposizione solare oraria, lungo i fronti est ed ovest, in modo che nessun bambino possa essere discriminato in quanto la sua aula gode di minor illuminazione naturale diretta delle altre. Il comfort termo igrometrico viene garantito dalla qualità dei materiali utilizzati e dagli impianti meccanici di ricambio dell’aria. Questi ultimi vengono realizzati in modo da consentire un continuo controllo delle condizioni ambientali, temperatura ed umidità in funzione del clima esterno, del numero di persone presenti nella scuola e dell'attività praticata, mediante l'impiego di un impianto di climatizzazione generale su tutto l’edificio, dotato di impianto radiante a pavimento e unità per la ventilazione e ricambio aria, con controllo della temperatura e dell'umidità, ottenuto mediante moderne apparecchiature elettroniche di regolazione. Tutti i locali sono dotati di ventilazione naturale e meccanica. Il comfort acustico è molto importante in una scuola. Il progetto, attraverso la scelta dei materiali di finitura di pareti e soffitti e la scelta di forme adeguate per i vari locali, consente di contenere i tempi di riverbero dei suoni ed ottenere una buona acustica. Il controllo della qualità dell'aria è necessario per cause sia biologiche che meccaniche (sostanze inquinanti), viene effettuato mediante ricambi naturali ed artificiali utilizzando il sistema di trattamento aria di cui sopra, completo di un efficiente sistema di filtrazione. A CARATTERISTICHE DELLA STRUTTURA Di grande impatto è lo spacco che si presenta nell’atrio principale, che è dotato di luce naturale diretta sia dalla doppia facciata che si apre verso sud, in modo da catturare la maggior quantità di energia solare, sia dal grande lucernario zenitale posto in copertura, tutti adeguatamente realizzati con idonei sistemi apribili di parte delle vetrate. Appena entrati nell’edificio, il grande atrio, fulcro principale della composizione architettonica, crea un grande spazio aperto illuminato dalla luce naturale. Il grande atrio, realizzato a tutta altezza, illuminato in sommità da una copertura circolare realizzata con una facciata leggermente inclinata a vetri, per creare un effetto “nuvola” anti surriscaldamento, è quindi il punto centrale della composizione, creando nuove prospettive e spazi coperti luminosi, riscaldati anche dalla grande “facciata vetrata doppia serra” posta a sud. La doppia facciata trasparente ospita le scale di accesso all’edificio e cattura con l’effetto serra gran parte dell’energia termica derivante dall’irraggiamento dell’apporto solare nei periodi invernali, quando il sole è basso sull’orizzonte. La stessa è inoltre sormontata da una grande “gronda” sommitale, che serve sia come protezione delle intemperie nei periodi freddi ed invernali per gli alunni in ingresso ed uscita dalla scuola, sia da sistema oscurante nei periodi caldi quando il sole volge allo zenit. Questi spazi sono la prosecuzione degli spazi esterni all’interno della scuola, dove non esistono più bui corridoi o spazi angusti illuminati dalla sola luce artificiale, ma un grande “polmone” aperto sugli ambienti didattici, sui percorsi di collegamento alle varie attività e funzioni. A CENNI STORICI La delibera n. 7 del consiglio comunale di Parma del 30 luglio 1952 riporta che il progetto complessivo della vecchia scuola Racagni fu redatto dall’Ufficio Tecnico del Comune l’8 luglio del 1952. La scuola fu costruita negli anni compresi tra il 1953 ed il 1954. La costruzione, in realtà, avvenne in tre fasi: il primo stralcio nel periodo 1953 – 1954, il secondo lotto nel 1955 ed il prolungamento finale nel 1956. Il contratto d’appalto relativo al primo stralcio fu stipulato tra Comune di Parma e la Cooperativa Nazionale Edile di Campegine. Dal contratto di appalto si evince quanto segue: “L’edificio si compone di n° 20 aule più gli accessori di legge – palestra, sala proiezioni e conferenze, alloggio custode, refettorio, direzione, segreteria sala insegnanti, museo didattico, biblioteche per insegnanti ed alunni, servizi igienici e quant’altro”. Le aule e gli uffici di direzione e la segreteria furono distribuiti nel corpo principale del fabbricato, costituito da tre piani fuori terra, un seminterrato, dove furono collocati le caldaie dell’impianto centrale di riscaldamento, i depositi di combustibile, il refettorio, la cucina e i servizi relativi. Il contratto d’appalto prevedeva la realizzazione del fabbricato in due tempi successivi: il primo stralcio comprendeva 10 aule e tutti i servizi, cioè palestra, sala conferenze e proiezioni, direzione; il secondo stralcio prevedeva un prolungamento del primo edificio sulle ali esterne, con il completamento delle rimanenti 10 aule. Il secondo lotto dei lavori, in realtà, incluse un prolungamento, lungo il lato ovest, su viale Bocchi e l’altro fu realizzato trasversalmente, sul lato est dell’edificio esistente, lungo via Gilberto da Gente. Dalla documentazione storica in possesso del Comune di Parma si evince anche che il primo stralcio dei lavori ebbe una durata prevista di 400 giorni “naturali” dalla data di consegna, il secondo di 180 giorni. La chiusura della scuola fu decretata dal commissario straordinario, Mario Ciclosi, che decise di chiudere al pubblico le strutture scolastiche di via Bocchi 33, a far tempo dal 9 gennaio 2012, per non esporre gli alunni e le maestranze ai rischi di pericoli in caso di evento sismico. Nel sito dell’Istituto Comprensivo, la primaria Paolo Racagni viene così descritta: “La scuola Paolo Racagni, nasce alla fine degli anni ‘50 nel cuore del quartiere Bocchi, raccogliendo l’eredità di una molto più piccola scuola Racagni, sita in Via Marchesi, che raccoglieva gli alunni della zona, allora di campagna, denominata “Prati Bocchi” dal nome del proprietario dei fondi agricoli. La fine della guerra, la necessità di dare alloggio rapidamente a molte famiglie, che avevano perso la casa durante il conflitto e abbandonavano il centro lesionato ed insalubre o che numerose arrivavano in città dalle campagne e dal Sud Italia, insieme al desiderio comune di rinascita e ricostruzione, trasformò rapidamente i Prati in un grande quartiere densamente popolato del quale la scuola fu il centro vivo. L’edificio che ospitava la scuola Racagni sorge in Via Bocchi che è uno degli assi portanti della viabilità interna della zona, che raccoglie un dedalo di vie e viuzze dedicate a personaggi di storia partigiana in cui la città si distinse per eroismo. La scuola sorse quasi contestualmente alla chiesa di Santa Maria della Pace (il nome non è casuale) e a Piazzale Pablo, ed è molto vasta perché era destinata a contenere numerosi studenti, tuttavia per molti anni si fu costretti a realizzare doppi turni per poter accogliere tutti i ragazzi della zona. A Divenne un polo scolastico vero e proprio quando il Comune realizzò in prossimità la scuola dell'Infanzia Arlecchino. La scuola “Racagni” ha accompagnato la vita del quartiere, le sue fasi ed è stata un valido supporto alla quotidianità delle famiglie: qui si realizzò il primo dopo scuola con mensa, dando luogo ad una tra le prime sperimentazioni di tempo pieno degli anni '70. Alla Racagni sorse anche la prima ludoteca della città, che offriva l'opportunità alle mamme lavoratrici di lasciare i figli in un luogo sicuro e di qualità fino al tardo pomeriggio. La scuola si è sempre caratterizzata per la qualità dei progetti realizzati, dalla rassegna musicale alla rassegna teatrale di fine anno, alle iniziative in collaborazione con la Biblioteca di Alice, che era collocata proprio negli spazi scolastici e ai progetti Comenius con scuole europee dei giorni d'oggi”. La scuola primaria Paolo Racagni oggi fa parte dell'Istituto comprensivo Bocchi che comprende la scuola dell'infanzia Agazzi, la scuola primaria Paolo Racagni, la scuola primaria Palli, la scuola primaria Campanini e la scuola secondaria di primo grado Malpeli. A PAOLO RACAGNI Paolo Racagni fu tenente degli Alpini durante la I Guerra Mondiale e fu decorato della medaglia d'oro al valor militare alla memoria con la seguente motivazione: «Fulgido esempio di fermezza, di coraggio e di ogni più eletta virtù militare, quale comandante di una sezione mitragliatrici, operando di propria iniziativa, seppe tener testa a forze nemiche di gran lunga superiori. Ferito ben tre volte in breve tempo, rimase al proprio posto, rinunziando a farsi medicare. Ferito una quarta volta alla gola e portato al posto di soccorso, non appena medicato tornò sulla linea del combattimento, ove, con mirabile eroismo manovrando egli stesso un’arma, inflisse ingenti perdite all’incalzante avversario. Mentre in tal guisa eroicamente combatteva, venne nuovamente e mortalmente colpito. Spirò serenamente poco dopo. Selletta Vodice, 19 maggio 1917». Reggimento, prima nel Battaglione "Pinerolo" e poi nel neo costituito Battaglione "Moncenisio". Morì il 19 maggio 1917 nell'ospedale da campo numero 36 a Corno di Rosazzo in seguito alle ferite ricevute sul Monte Vòdice durante il combattimento nella Decima battaglia dell'Isonzo. Paolo Racagni nacque a Parma, il 5 dicembre 1888, dal Generale Camillo Racagni e Maria Luisa De Luchi. Si laureò ingegnere e architetto al Regio Politecnico di Torino. Si arruolò nel 1915 e come ufficiale di complemento degli Alpini, prima con il grado di Sottotenente, poi con quello di Tenente, fu comandante della 186ª sezione mitragliatrici, inquadrato nel 3º A DITTE E MAESTRANZE COINVOLTE SETTORE LAVORI PUBBLICI Responsabile del Procedimento Ing. Silvia Ferrari Collaudatore Ing. Michele Gadaleta Direttore dei Lavori Arch. Silvano Carcelli PROFESSIONISTI ESTERNI Coordinatore sicurezza in esecuzione Arch. Marcello Carzedda Direttori operativi Ing. Francesco Prudente Geom. Andrea Viaro Geom. Luigi Campanini Collaboratori tecnici Geom. Claudio Capra Leonardo Boni Ing. Marcello Bianchini Frassinelli Ing. Alice Bonati Assistente collaudo impianti Ing. Marzio Dall’Orto Consulenza energetica Arch. Raffaele Ghillani NUOVA SCUOLA PRIMARIA PAOLO RACAGNI // PARMA IMPRESA SICREA Project manager DAVIDE GHINI Direttore tecnico di cantiere PASQUALE CODIFAVA Assistente di cantiere GIANNETTO NOBILI IMPRESA MARLEGNO Project Manager ing. Cristian Longhi Ing. Alice Bonati A PROGETTISTI Progettista VITRE STUDIO SRL – Società di Ingegneria Progettista impianti meccanici MATTAROLO Ing. IVAN Progettista LEED MUNARI Ing. MATTEO Progettista architettonico PEROTTONI Arch. GIANLUCA Progettista antincendio MATTAROLO Ing. IVAN Coordinatore per la sicurezza in progettazione : DALL’IGNA ing. SILVIA Progettista strutturale VERGEAT Ing. FRANCO Progettista impianti elettrici MUNARI Ing. MATTEO Progettista acustica DALL’IGNA ing. SILVIA NUOVA SCUOLA PRIMARIA PAOLO RACAGNI // PARMA A SETTORE SERVIZI EDUCATIVI S.O. Servizi per la Scuola MARIASTELLA CARPI Responsabile SO Servizi per la Scuola Coordinamento interventi per l’arredo (definizione layout tipologie e caratteristiche tecniche arredi scolastici e attrezzature cucina) e logistica (programmazione traslochi, montaggi, pulizie EGIDIA CERESINI SO Servizi per la Scuola Coordinamento operativo interventi di arredo e logistica (vedi sopra) BRUNA MAGNANI SO Servizi per la Scuola Coordinamento operativo intervento di arredo e logistica (vedi sopra) ROBERTO BARANI Dirigente Settore Servizi Educativi Gestione committenza arredi e attrezzature NUOVA SCUOLA PRIMARIA PAOLO RACAGNI // PARMA A DITTE MOBILFERRO Tipologia fornitura Arredi scolastici Nome responsabile Cristian Siviero ARREDO GIPA Tipologia fornitura Attrezzature cucina Nome responsabile Gian Paolo Gatti NUOVA RADAR COOP Tipologia fornitura Attrezzature palestra Nome responsabile Fabrizio Scanferla MULTISERVICE Tipologia fornitura Pulizie Nome responsabile Vincenzo Arena CAMST Tipologia fornitura Collaborazione per layout cucina e laboratorio didattico di cucina Nome responsabile Simona Tomaselli NUOVA SCUOLA PRIMARIA PAOLO RACAGNI // PARMA A NUOVA SCUOLA PRIMARIA PAOLO RACAGNI // PARMA A NUOVA SCUOLA PRIMARIA PAOLO RACAGNI // PARMA A