Corso di Chimica-Fisica A.A. 2008/09 Prof. Zanrè Roberto E-mail: [email protected] Oggetto: corso chimica-fisica Esercizi: Cinematica Appunti di lezione Indice Velocità vettoriale media e istantanea 2 Accelerazione vettoriale media e istantanea 4 Meccanica 5 Cinematica del punto materiale 6 Moto in una dimensione 6 Moti piani in due dimensioni (curvilinei) ………………………………………………………………………………………………… …. Avvertenze: il presente documento è da intendersi per uso didattico. E’ vietato qualsiasi altro uso senza il consenso scritto dell’autore. Roberto Zanrè 11 Esercizi: Cinematica Padova, 09/04/09 ________________________________________________________________________ Velocità vettoriale media e istantanea Se una particella subisce uno spostamento ∆r in un intervallo di tempo ∆t, la sua velocità vettoriale media v è: vettore spostament o velocità vettoriale media = intervallo di tempo v= ossia: ∆r ∆t Si deduce immediatamente che la direzione di v deve essere la stessa dello spostamento ∆r . Scrivendo questa equazione in termini di componenti vettoriali: v= ∆x i + ∆y j + ∆z k ∆t = ∆x ∆t i+ ∆y ∆t j+ ∆z ∆t k Per esempio, se la particella dell’Esercizio 9 si sposta dalla posizione iniziale alla posizione finale in 2,0 secondi, la sua velocità vettoriale media in questo intervallo è data da: v= ∆r ∆t = (12m) i + (3m) k 2,0 s = (6,0 m/s) i + (1,5 m/s) k Questo significa che la velocità vettoriale media ha una componente di 6,0 m/s lungo l’asse x e una componente di 1,5 m/s lungo l’asse z (e nulla lungo l’asse y). Quando si parla di velocità solitamente si intende velocità istantanea v in un dato istante. Questa v è il valore limite cui tende v al tendere a zero dell’intervallo di tempo centrato su quell’istante. Matematicamente si può rappresentare v come una derivata: v= Velocità istantanea dr dt y tangente Particella che si muove nel piano xy. r1 O ∆r r2 x Fig. 12 Per trovare la velocità istantanea della particella all’istante, per esempio, t1, quando la particella si trova nella posizione 1, stringiamo l’intervallo di tempo attorno a t1. Mentre l’intervallo ∆t si riduce a zero, si hanno tre effetti: 1) il vettore r2 si avvicina a r1 e quindi ∆r si riduce a zero; 2) la direzione di ∆r/∆t (e così la direzione di v ) si avvicina alla direzione della retta tangente al percorso della particella nella posizione 1; 3) la velocità media v si approssima alla velocità istantanea v ________________________________________________________________________ Roberto Zanrè Pagina 2 di 20 Esercizi: Cinematica Padova, 09/04/09 ________________________________________________________________________ all’istante t1. Al limite, quando ∆t → 0, v → v e, cosa importante, v assume la direzione della tangente, così anche v ha la stessa direzione di quest’ultima. La velocità istantanea di una particella ha sempre la direzione della tangente alla curva che rappresenta il percorso della particella. Lo stesso accade se si considerano tre dimensioni: v è sempre tangente alla traiettoria della particella. Utilizzando i versori: v= dr dt = d dt (xi + yj + zk ) = dx dt i+ dy dt In cui le componenti scalari della velocità sono: dx dy vx = ; vy = ; dt dt Velocità istantanea e componenti j+ dz dt k = vx i + vy j + vz k vz = dz dt . y vy Vettore velocità v e le sue componenti scalari su x e y. v tangente vx r1 x O Fig. 13 Si osservi in Fig. 13 che il vettore velocità v è tangente al percorso della particella nella posizione in cui si trova. N.B. la lunghezza del vettore velocità rappresenta il modulo della velocità (e si può tracciare con una scala qualunque). ________________________________________________________________________ Esercizio 10. Un uomo lascia la sua casa e vi rientra nove ore dopo. Quale è la sua velocità media? ________________________________________________________________________ v= ∆r ∆t = 0 9h =0 La velocità media è nulla perché è nullo lo spostamento totale, in quanto l’uomo ritorna casa sua. ________________________________________________________________________ Roberto Zanrè Pagina 3 di 20 Esercizi: Cinematica Padova, 09/04/09 ________________________________________________________________________ Accelerazione vettoriale media e istantanea Quando la velocità di una particella cambia da v1 a v2 in un intervallo di tempo ∆t, la sua accelerazione media a durante tale intervallo è: accelerazione media = variazione di velocità intervallo di tempo Ossia: v -v ∆v a= 2 1= ∆t ∆t Se riduciamo a zero ∆t (centrato sull’istante t), l’accelerazione media a al limite tende all’accelerazione istantanea a nell’istante t: dv a= dt Se la velocità cambia in intensità o in direzione (o in entrambe) si ha un’accelerazione diversa da zero. Esprimendo il vettore v come somma delle sue componenti lungo gli assi cartesiani, si ottiene: dv y dv x dv z dv d a= = (v x i + v y j + v z k ) = i+ j+ k = ax i + ay j + az k d t dt dt dt dt a = ax i + ay j + az k Nella quale le tre componenti scalari del vettore accelerazione sono date da: ax = dv x dt ; ay = dv y dt ; az = dv z dt Ciò significa che si possono ottenere le componenti scalari dell’accelerazione derivando le componenti della velocità. ________________________________________________________________________ Roberto Zanrè Pagina 4 di 20 Esercizi: Cinematica Padova, 09/04/09 ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ Roberto Zanrè Pagina 5 di 20 Esercizi: Cinematica Padova, 09/04/09 ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ Roberto Zanrè Pagina 6 di 20 Esercizi: Cinematica Padova, 09/04/09 ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ Roberto Zanrè Pagina 7 di 20 Esercizi: Cinematica Padova, 09/04/09 ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ Roberto Zanrè Pagina 8 di 20 Esercizi: Cinematica Padova, 09/04/09 ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ Esercizio 11. Un'auto parte da una località A e giunge ad una località B distante da A dAB = 657 km impiegando t = 8.76 h . 1) Supponendo il moto uniforme, calcolare la velocità. 2) Se una località C è posta ad una distanza dc = 200 km da A, dopo quanto tempo l’auto incontrerà la località C? ________________________________________________________________________ Soluzione. 1) Si applica la definizione di velocità, da cui v = 657 km / 8.76 h = 75 km/h; 2) Si applica l’equazione oraria del moto uniforme: dc = vt, per cui t = dc / v = (200 km) / (75 km/h) = 2.67 h ________________________________________________________________________ Esercizio 12. Un Jumbo Jet per poter decollare deve raggiungere sulla pista una velocità v = 360 km/h. Se la pista è lunga 1.8 km, supponendo una accelerazione costante, quale è la minima accelerazione necessaria se parte da fermo? ________________________________________________________________________ Se ci ricordiamo questa relazione: e sapendo che v0=0, r0=0, si ha: Se non la ricordiamo, si parte da: ________________________________________________________________________ Esercizio 13. Un protone, emesso in una reazione nucleare, si muove all'interno di un tubo in cui esiste un campo elettrico che produce una accelerazione costante orientata nel medesimo verso della velocità iniziale. Supponendo che il protone entri nel tubo con una velocità iniziale v0=10m/sec e ne esca con una velocità v1=24.5 m/sec e che il tubo sia lungo L = 50 m, calcolare l'accelerazione. ________________________________________________________________________ Occorre applicare le leggi cinematiche del moto uniformemente accelerato. La velocità del protone varia secondo la legge: Poiché non conosciamo t1 conviene applicare : ________________________________________________________________________ Roberto Zanrè Pagina 9 di 20 Esercizi: Cinematica Padova, 09/04/09 ________________________________________________________________________ Alternativamente si può trovare il valore di t1 e di a dal sistema di equazioni: t1 = 2.9 s a = (24.5−10)ms−1 / 2.9s = 5 ms−2 ________________________________________________________________________ Un caso particolare di moto rettilineo uniformemente accelerato è quello della caduta di un grave: esso cade ortogonalmente al suolo con accelerazione costante pari a g (se si trascura l’attrito dell’aria) dove g dipende dalla posizione sulla superficie terrestre. Di solito si usa un valore medio di g standardizzato: g = 9.80665 m/s2 2 (ai poli: 9,823 m/s , all´equatore, 9,789 m/s2) (9.8 OK) L'unità di misura g è principalmente impiegata in campo aerospaziale per esprimere le accelerazioni cui sono sottoposti i veivoli e i veicoli spaziali e gli eventuali passeggeri. Si calcola che un'accelerazione di 5 g provochi perdita di conoscenza e valori superiori possono danneggiare il corpo umano anche mortalmente, se questi non è adeguatamente protetto. ________________________________________________________________________ Esercizio 14. Per stabilire la profondità di un pozzo si lascia cadere un masso all’interno del pozzo. Dopo un tempo t si sente il rumore del sasso che tocca il fondo. Trascurando il tempo necessario al suono per raggiungere il nostro osservatore dal fondo del pozzo stabilire la profondità di questo. ________________________________________________________________________ Soluzione: Prendiamo un osservatore posto al livello del suolo e consideriamo il verso positivo orientato verso il fondo del pozzo. poiché h0 = 0 (livello del suolo) e v0 = 0 ________________________________________________________________________ Esercizio 15. Una palla è lanciata verticalmente verso l’alto dal suolo con una velocità di 24m/s. a) quanto tempo impiega la palla a raggiungere il punto più alto? b) quale è la massima altezza raggiunta dalla palla? c) in quale istante la palla si troverà a 29 m dal suolo? ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ Roberto Zanrè Pagina 10 di 20 Esercizi: Cinematica Padova, 09/04/09 ________________________________________________________________________ a) Nel punto più alto è v = 0 e sappiamo che v0 = 24 m/s. L’accelerazione di gravità g va in verso opposto rispetto allo spostamento; quindi occorre mettere g con il segno negativo. Quindi per ottenere t usiamo: v = v0 + at con a = − g v = v0 − gt t = 24 / 9.8 s = 2.45s 0 = 24ms−1 − 9.8ms-2 · t b) si può usare la relazione: dove v = 0, v0 = 24 m/s, 0 = 242 − 2×9.8r a = − g = −9.8 ms−2, r0 = 0 r = 242 / 19.6 = 29.38m c) 29m ? (a 2.7 s, la palla sta ritornando giù). Moti piani in due dimensioni (curvilinei) La velocità di un moto vario curvilineo è un vettore tangente in ogni punto alla traiettoria. Il vettore velocità varia sia in modulo che in orientamento. Se abbiamo una equazione matematica che descriva la traiettoria in funzione del tempo, in ognuna delle due dimensioni x e y, possiamo comunque derivare una espressione per velocità ed accelerazione. Questo è possibile per casi particolari. ________________________________________________________________________ Roberto Zanrè Pagina 11 di 20 Esercizi: Cinematica Padova, 09/04/09 ________________________________________________________________________ MOTO PIANO CON ACCELERAZIONE COSTANTE Il vettore accelerazione non varia né in orientazione né in modulo. Anche le sue componenti ax e ay non variano ed il moto può essere descritto come la sovrapposizione di due moti componenti che avvengono contemporaneamente, con accelerazione costante, in due direzioni perpendicolari. La traiettoria sarà in genere curvilinea. Le equazioni del moto per le due componenti saranno analoghe a quelle del moto rettilineo uniformemente accelerato. MOTO PIANO CON ACCELERAZIONE COSTANTE: il moto di un proiettile Supponendo che la Terra sia un sistema di riferimento inerziale (in cui sono validi il primo ed il secondo principio della dinamica) e che non ci sia resistenza dell'aria, il moto di un proiettile è la combinazione di un moto verticale accelerato dovuto alla gravità e un moto orizzontale uniforme, moti che non interferiscono tra loro. L’asse y positivo è rivolto verso l’alto. ________________________________________________________________________ Roberto Zanrè Pagina 12 di 20 Esercizi: Cinematica Padova, 09/04/09 ________________________________________________________________________ Velocità? E’ un vettore che cambia continuamente direzione, verso e modulo ma sulle sue componenti, verticale vy ed orizzontale vx, siamo in grado di dire: • Moto orizzontale: l’accelerazione in direzione orizzontale è nulla, per cui la componente orizzontale della velocità rimane invariata e pari a v0x durante tutto il moto. Lo spostamento orizzontale x − x0 dalla posizione iniziale x0 è determinato in ogni istante t dall’equazione: x - x 0 = v 0x ⋅ t + 1 2 nella quale poniamo a = 0. x - x 0 = v 0x ⋅ t Sostituendo v0x con v 0x = v 0 ⋅ cosθ 0 si ottiene: • ⋅a ⋅ t2 x - x 0 = (v 0 ⋅ cosθ 0 ) ⋅ t Moto verticale: questo è il moto di una particella in caduta libera. La caratteristica importante è che l’accelerazione è costante. a = − g e la variabile spaziale è y. Lo spostamento verticale y − y0 dalla posizione iniziale y0 è determinato in ogni istante t dall’equazione: y - y 0 = v 0y ⋅ t − 1 2 ⋅ g⋅ t2 Sostituendo v0y con v 0y = v 0 ⋅ sinθ 0 (componente verticale della velocità) si ottiene: y - y 0 = (v 0 ⋅ sinθ 0 ) ⋅ t − Le altre equazioni diventano: 1 2 ⋅ g⋅ t2 v y = v 0 ⋅ sinθ 0 − g ⋅ t 2 v 2y = (v 0 ⋅ sinθ 0 ) − 2g ⋅ (y - y 0 ) La componente verticale della velocità si comporta esattamente come per una palla lanciata verticalmente verso l’alto. E’ diretta inizialmente verso l’alto, e la sua intensità diminuisce gradatamente fino ad annullarsi quando il proiettile raggiunge la posizione più elevata della traiettoria. A questo punto la componente verticale della velocità si inverte e la sua intensità va aumentando sempre più rapidamente. • Equazione della traiettoria: possiamo trovare l’equazione del percorso del proiettile (la traiettoria) eliminando t fra le due equazioni del moto. 1 x - x 0 = (v 0 ⋅ cosθ 0 ) ⋅ t ; y - y 0 = (v 0 ⋅ sinθ 0 ) ⋅ t − ⋅ g ⋅ t 2 2 x - x0 v 0 ⋅ cosθ 0 =t ; y - y 0 = (v 0 ⋅ sinθ 0 ) ⋅ x - x0 v 0 ⋅ cosθ 0 − x - x0 ⋅ g⋅ 2 v 0 ⋅ cosθ 0 1 2 Ponendo x0 = 0 e y0 = 0 si ottiene: y = (tgθ 0 ) ⋅ x − 1 2 ⋅g⋅ x2 (v 0 ⋅ cosθ 0 )2 ________________________________________________________________________ Roberto Zanrè Pagina 13 di 20 Esercizi: Cinematica Padova, 09/04/09 ________________________________________________________________________ Si osservi che questa equazione è della forma: y = a ⋅ x + b ⋅ x 2 (con a e b costanti); si tratta dell’equazione di una parabola e quindi il percorso è parabolico. • Gittata orizzontale: la gittata R del proiettile è la distanza orizzontale coperta dal proiettile all’istante in cui ripassa alla quota di partenza (quota di lancio). Per ricavarla poniamo: x−x0 = R e y−y0 = 0. Per cui: R = x - x 0 = (v 0 ⋅ cosθ 0 ) ⋅ t 0 = y - y 0 = (v 0 ⋅ sinθ 0 ) ⋅ t − 1 2 ⋅ g⋅ t2 Eliminando t fra queste due equazioni otteniamo: R= 2v 02 g ⋅ sinθ 0 ⋅ cosθ 0 R= v 02 g ⋅ sin2θ 0 poiché come è noto vale l’uguaglianza: sin2θ 0 = 2sinθ 0 ⋅ cosθ 0 Si osservi che R ha valore massimo per sin2θ0 = 1, cioè per θ0 = 45°. ________________________________________________________________________ Esercizio 16. Un aereo vola ad una quota di 1,0 km con una velocità orizzontale di 500 km/h verso un punto posto sopra al bersaglio. Il suo bersaglio é un uomo che sta per affogare. A quale angolo di mira φ deve essere sganciato il salvagente per poter raggiungere esattamente il bersaglio? ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ Roberto Zanrè Pagina 14 di 20 Esercizi: Cinematica Padova, 09/04/09 ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ Esercizio 17. Un giocatore di pallone colpisce la palla ad un angolo di 37° rispetto all’orizzontale, con un velocità iniziale di 15m/s. Tenete presente che un triangolo rettangolo con un angolo di 37°ha i lati che stanno tra loro nel rapporto 3:4:5 o 6:8:10. Si faccia l’ipotesi che la palla si muova in un piano verticale e si trascuri la resistenza dell’aria. a) Trovare l’istante t1 in cui la palla raggiunge il punto più alto della sua traiettoria. b) Qual è l’altezza massima raggiunta dalla palla? c) Quale è lo spostamento orizzontale totale della palla e per quanto tempo la palla rimane in aria? d) Quanto vale la velocità della palla quando raggiunge il suolo? ________________________________________________________________________ a) Nel punto più alto la componente verticale della velocità è zero. b) L’altezza massima ymax viene raggiunta dalla palla a t = 0.92 s. Usando la relazione: c) Lo spostamento totale orizzontale corrisponde alla gittata: Il tempo corrisponde a y=0, cioè sia alla partenza che all’arrivo: d) Bisogna calcolare le componenti orizzontale e verticale. ________________________________________________________________________ Roberto Zanrè Pagina 15 di 20 Esercizi: Cinematica Padova, 09/04/09 ________________________________________________________________________ costante vy varia, ed al tempo t2 =1.84s calcolato al punto c): negativa perché è rivolta verso il basso. Velocità e accelerazioni angolari. Moti periodici Il concetto di velocità angolare (detta anche frequenza angolare o pulsazione) si applica dove vi siano rotazioni, ma il suo impiego maggiore è nello studio dei moti periodici (circolare, armonico ecc.).La velocità angolare media (modulo) è definita dal rapporto fra l'angolo spazzato da un vettore che ruota e il tempo impiegato a compiere questa rotazione: ω= ∆α ∆t velocità angolare media (radianti / secondo) ω= dα dt velocità angolare istantanea (derivata prima della misura angolare) Ad esempio: in un moto circolare uniforme (vedi oltre) questa sarà l’espressione per la velocità angolare: in un certo periodo T viene spazzato l’intero angolo giro: ω= 2π T Moto circolare uniforme Il moto di un corpo che avviene su una traiettoria circolare con velocità costante in modulo, si dice moto circolare uniforme (vengono percorsi angoli uguali in tempi uguali). Il vettore velocità invece non può rimanere costante in direzione. Per il fatto che la velocità cambia di direzione, anche se non cambia in intensità, il moto circolare uniforme è un moto accelerato. Come vedremo nella parte di dinamica, essendo un moto accelerato sarà anche presente una forza (II principio). ________________________________________________________________________ Roberto Zanrè Pagina 16 di 20 Esercizi: Cinematica Padova, 09/04/09 ________________________________________________________________________ Se percorro una rotonda a velocità costante sto facendo un moto circolare uniforme. Il tachimetro infatti misura il modulo (intensità) della velocità (si trova anche definita come velocità scalare). Il tempo che occorre per percorrere l’intera circonferenza si chiama periodo = T. Ricordando che la lunghezza di un arco di circonferenza è uguale a αR, dove α è l’angolo corrispondente all’arco (in radianti!). La circonferenza non è altro che l’intero arco. v= ω= 2πR T 2π T = ωR = v R modulo velocità. velocità angolare. Accelerazione in un moto circolare uniforme r La variazione del vettore velocità ∆v è un vettore rivolto verso il centro (centripeto). Questa sarà anche la direzione dell’accelerazione (a). Il modulo è dato da: ________________________________________________________________________ Roberto Zanrè Pagina 17 di 20 Esercizi: Cinematica Padova, 09/04/09 ________________________________________________________________________ frequenza (in s−1) numero di giri compiuti nell’unità di tempo. Dimostrare che l’accelerazione centripeta, in un moto circolare uniforme, vale in modulo v2/R dove v è la velocità tangenziale e R è il raggio della traiettoria. Il triangolo ABC è simile al triangolo CPP’: infatti sono entrambi isosceli e l’angolo in A è uguale all’angolo in C, perché v perpendicolare CP e v’ perpendicolare CP’ . Approssimando v∆t ≈ PP’ (cioè l’arco di traiettoria ≈ alla corda) si può scrivere: questa relazione diviene più vera tanto più l’intervallo di tempo diventa piccolo e diventa esatta al limite per ∆t che tende a 0: ________________________________________________________________________ Esercizio 18. La Luna gira intorno alla Terra compiendo un giro completo in 27.3 giorni. Si assuma che l’orbita sia circolare, con un raggio di 385000 km. Quale è il modulo della accelerazione della Luna verso la Terra? ________________________________________________________________________ Prima di tutto occorre calcolare il periodo T in secondi: 27.3 giorni = 2.36 ×106 s La velocità della Luna (supposta costante) è: ________________________________________________________________________ Roberto Zanrè Pagina 18 di 20 Esercizi: Cinematica Padova, 09/04/09 ________________________________________________________________________ L’accelerazione centripeta è: ________________________________________________________________________ Esercizio 19. Una centrifuga di laboratorio gira con una frequenza di rotazione di 60.000 giri/minuto. Calcolare la velocità e l’accelerazione di una particella che si trovi a 10 cm di distanza dal centro di rotazione, assumendo assenza di attriti. ________________________________________________________________________ Calcoliamo il periodo della particella: T = 60/60000 s =0.001 s−1 (Il periodo è il tempo necessario per compiere un giro. Poiché in un minuto compie 60000 giri, il periodo sarà 1/60000 parte del minuto)(si moltiplica per 60, perché lavoriamo con i secondi). la velocità angolare non dipende dalla distanza dal centro di rotazione, mentre quella tangenziale sì. rapportata al valore di g = 9.7 ms−2 è una accelerazione enorme! ________________________________________________________________________ Esercizio 20. Calcolare la velocità di un satellite artificiale della Terra che viaggia ad una altezza di h = 200 km sopra la superficie terrestre, dove g = 9.2 ms−2. Il raggio medio della Terra è rT = 6.37 ×106 m. ________________________________________________________________________ Come ogni oggetto libero nelle vicinanze della superficie terrestre, il satellite è soggetto ad una accelerazione g verso il centro della Terra. E’ questa accelerazione che gli fa seguire una ________________________________________________________________________ Roberto Zanrè Pagina 19 di 20 Esercizi: Cinematica Padova, 09/04/09 ________________________________________________________________________ traiettoria circolare (il “satellite è in orbita”). Quindi g costituisce la nostra accelerazione centripeta (a = v2/R): ________________________________________________________________________ Esercizio 21. La Terra ruota attorno al proprio asse. Calcolare la sua velocità angolare, assumendo che sia costante. ________________________________________________________________________ La Terra impiega un giorno (24h) per compiere una rotazione completa, corrispondente a 2π. ________________________________________________________________________ Roberto Zanrè Pagina 20 di 20