Corso di laurea magistrale in Giurisprudenza La storia del trapianto dopo morte cardiaca e cerebrale Pavia, 16 maggio 2011 Paolo M. Geraci, MD Centro Coordinamento Donazioni e Trapianti - Medicina dei Trapianti Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia La morte cerebrale e la donazione “a cuore non battente” Lugano, 12 maggio 2011 • sviluppo delle tecniche di tipizzazione • evoluzione del trattamento dialitico cronico • adozione della terapia immunodepressiva • attenzione al danno ischemico degli organi La morte cerebrale e la donazione “a cuore non battente” Lugano, 12 maggio 2011 Trapiantare Renato Guttuso, zappatori e trapianto Cremona, interno dell'ospedale Fatabenefratelli Foto di Aurelio Betri, fine „800) La morte cerebrale e la donazione “a cuore non battente” Lugano, 12 maggio 2011 La morte cerebrale e la donazione “a cuore non battente” Lugano, 12 maggio 2011 Lorenzo de‟ Medici 1449 - 1492 La morte cerebrale e la donazione “a cuore non battente” Lugano, 12 maggio 2011 La morte cerebrale e la donazione “a cuore non battente” Lugano, 12 maggio 2011 Transplantation, F früheres 16. Jh (Fuchsberger 1534) dal latino Transplantatio 20. Jh. nel significato corrente di Organverpflanzung Köbler, Deutsches etymologisches Worterbuch, 1995 Fuchsberger 1534 La morte cerebrale e la donazione “a cuore non battente” Lugano, 12 maggio 2011 La donazione di organi e/o tessuti a scopo di trapianto può avvenire: 1) durante la vita dell‘individuo donazione da vivente 2) dopo la morte dell‘individuo donazione da cadavere La morte cerebrale e la donazione “a cuore non battente” Lugano, 12 maggio 2011 Il donatore cadavere può essere: A) a cuore fermo (fermato il cuore) donatore a cuore fermo donatore a cuore non battente non-heart-beating donor (NHBD) donor after cardiac death (DCD) donor after brain death (DBD) B) a cuore battente (distrutto l‘encefalo) donazione a cuore battente heart-beating donor (HBD) donor after brain death (DBD) La morte cerebrale e la donazione “a cuore non battente” Lugano, 12 maggio 2011 Del morire curiosità medico-scientifiche cenni di fisiopatologia La morte cerebrale e la donazione “a cuore non battente” Lugano, 12 maggio 2011 ENCEFALO cervello tronco encefalico cervelletto l‘encefalo ha continuo bisogno di ossigeno e di glucosio: quindi ha bisogno di ricevere sangue che gli giunge grazie al battito del cuore Se il cuore si ferma, non pompa più sangue all‘encefalo. Dopo 5 minuti l‟encefalo si distrugge = morte per causa cardiaca Il cuore ha bisogno dei polmoni, ma non dell‘encefalo il battito è generato dal pacemaker fisiologico (nodo seno-atriale) Danno encefalico primitivo Emorragia cerebrale Ischemia cerebrale Edema cerebrale • trauma cranico • arresto cardiaco rianimato tardivamente 1 il cervello subisce una grave lesione e smette di funzionare = morte encefalica 2 per mancanza di stimolo cerebrale cessa il respiro 1 il cervello subisce una grave lesione e smette di funzionare = morte encefalica 2 Al respiro provvede il ventilatore artificiale La morte è una sola: distruzione dell‟encefalo Ci si arriva in due modi : > arresto cardiaco > danno primitivo dell‟encefalo Del trapiantare un po‟ di storia della Medicina personaggi e interpreti La morte cerebrale e la donazione “a cuore non battente” Lugano, 12 maggio 2011 3 dicembre 1967 Mr Louis Washkansky only lived for 18 days, succumbing in the end to pneumonia. His new heart beat strongly to the end. La morte cerebrale e la donazione “a cuore non battente” Lugano, 12 maggio 2011 Christiaan Neethling Barnard 8 novembre 1922 – 2 settembre 2001 Allievo di Owen H. Wangesteen a Minneapolis (1956-57) Conosce Shumway Allievo di Demikhov a Mosca (1960) La morte cerebrale e la donazione “a cuore non battente” Lugano, 12 maggio 2011 Barnard si considerava allievo di Vladimir Petrovich Demikhov (1916 – 1998) pioniere dei trapianti a Mosca • cuore e cuore-polmone tra animali • trapianto la testa di un cane in un altro cane • aver coniato il termine “Transplantology”; • monografia sull‘argomento, pubblicata nel 1960 fu la prima e per molti anni l‘unica e fu tradotta nel 1962 a New York, Berlino e Madrid "Experimental transplantation of vital organs". La morte cerebrale e la donazione “a cuore non battente” Lugano, 12 maggio 2011 La morte cerebrale e la donazione “a cuore non battente” Lugano, 12 maggio 2011 Denise Darvall, 25, prima donatrice di cuore (e di reni) La morte cerebrale e la donazione “a cuore non battente” Lugano, 12 maggio 2011 La morte cerebrale e la donazione “a cuore non battente” Lugano, 12 maggio 2011 La morte cerebrale e la donazione “a cuore non battente” Lugano, 12 maggio 2011 Il primo trapianto di cuore (1967) fu eseguito con un organo prelevato da un donatore morto per arresto di cuore dopo sospensione della ventilazione (era in Rianimazione) quindi : Donatore a cuore non battente Non-heart-beating donor (NHBD) Nel 1967: morte = morte cardiaca La morte cerebrale e la donazione “a cuore non battente” Lugano, 12 maggio 2011 La morte cerebrale e la donazione “a cuore non battente” Lugano, 12 maggio 2011 I ringraziamenti di Barnard Alexis Carrel (1873-1944) Per la tecnica delle suture vascolari End-to-end anastomosis The Carrel patch. By removing a patch of aortic wall (3) containing the orifice of the renal artery (2), the surgeon places the arterial anastomosis (5) distant from the small renal artery, so that anastomotic blood clots cannot obstruct flow to the kidney, but remain in the much larger aorta (1). La morte cerebrale e la donazione “a cuore non battente” Lugano, 12 maggio 2011 I ringraziamenti di Barnard Alexis Carrel (1873-1944) Per l‘ossigenatore a pompa Dal 1930 al 1935 lavora con Charles Lindbergh (primo trasvolatore dell‘Atlantico) per costruire una pompa di perfusione pulsatile per ossigenare I liquidi di perfusione in corso di chirurgia. Insieme realizzarono il primo ossigenatore a pompa Charles Lindbergh La morte cerebrale e la donazione “a cuore non battente” Lugano, 12 maggio 2011 I ringraziamenti di Barnard Alexis Carrel (1873-1944) Per la tecniche di preservazione dei vasi e degli organi Cold storage Per la tecniche di trapianto di rene nel cane (1902) e di cuore etc La versione moderna del miracolo di Cosma e Damiano La morte cerebrale e la donazione “a cuore non battente” Lugano, 12 maggio 2011 I ringraziamenti di Barnard Alexis Carrel (1873-1944) Per aver introdotto il concetto di istocompatibilità Dimostra nel cane che l‘autotrapianto di rene può sopravvivere indefinitamente, mentre l‘allotrapianto cessa rapidamente di funzionare premio Nobel nel 1912 La morte cerebrale e la donazione “a cuore non battente” Lugano, 12 maggio 2011 I ringraziamenti di Barnard Charles Claude Guthrie (1880 –1963) Per aver collaborato in silenzio con Carrel “Blood-vessel surgery and its applications” (1912) blood reactions and alterations, resuscitation, cerebral and other anaemias, isolated and ungrafted tissues, sutures and anastomis of blood vessels head transplant experiments in dogs Hugh E. Stephenson, Jr. and Robert S. Kimpton: America's First Nobel Prize in Medicine or Physiology:The Story of Guthrie and Carrel (2001) : ―the primary credit for this work should have gone to Guthrie rather than Carrel‖. La morte cerebrale e la donazione “a cuore non battente” Lugano, 12 maggio 2011 I ringraziamenti di Barnard Norman Shumway Perché la sua équipe era pronta a fare il primo trapianto di cuore … La morte cerebrale e la donazione “a cuore non battente” Lugano, 12 maggio 2011 6 dicembre 1967 Adrian Kantrowitz USA, Brooklin La morte cerebrale e la donazione “a cuore non battente” Lugano, 12 maggio 2011 La morte cerebrale e la donazione “a cuore non battente” Lugano, 12 maggio 2011 The recipient was an 18-day-old male infant who received the heart of a 2-dayold anencephalic male. The procedure, carried out under hypothermia rather than cardiopulmonary bypass, was technically successful; however, the patient died 6½ hours after surgery with severe metabolic and respiratory acidosis. La morte cerebrale e la donazione “a cuore non battente” Lugano, 12 maggio 2011 6 gennaio 1968 Norman Shumway the first adult human-to-human heart transplant in the United States Stanford University School of Medicine in Palo Alto, California. The patient was a 54-year-old man who received the heart of a 43-year-old man. The recipient died 15 days later of multiple systemic complications. N.B. Barnard performed his second transplant on January 2, 1968, also at Groote Schuur Hospital. The patient, a 58-year-old man who received the heart of a 24year-old man, was still alive on October 23, 1968—the date of compilation of the world's earliest heart transplants worldwide. La morte cerebrale e la donazione “a cuore non battente” Lugano, 12 maggio 2011 2 maggio 1968 Denton Cooley Baylor College of Medicine in Houston, Texas. The first successful heart transplant in the United States In this instance, a 47-year-old man received the heart of a 15-year-old girl and was alive October 23, 1968 at the time of the worldwide compilation of the earliest heart transplants. Il ricevente sopravvisse 7 mesi La morte cerebrale e la donazione “a cuore non battente” Lugano, 12 maggio 2011 23 gennaio 1964 James Hardy The first heart transplant in the world to a human was performed at the University of Mississippi Medical Center in Jackson. Il donatore The recipient was a 68-year-old man, but the donor was a chimpanzee; the patient died 1 hour later of acute rejection. This transplant apparently ―didn't count‖ because it was not human-to-human. La morte cerebrale e la donazione “a cuore non battente” Lugano, 12 maggio 2011 Anni „60 Negli anni ‗60, l'ancora giovane Medicina dei Trapianti aveva conseguito importanti successi, legati alle sperimentazioni su animali delle tecniche chirurgiche. 1960: trapianto di cuore su animale (Richard Lower e Norman Shumway) 1962: trapianto di rene da cadavere sull‘uomo (Joseph E. Murray) 1963: trapianto di fegato sull‘uomo (Thomas Starzl) 1963: trapianto di polmone sull‘uomo (James Hardy) 1966: trapianto di pancreas e rene (Kelly e Lillehei) La morte cerebrale e la donazione “a cuore non battente” Lugano, 12 maggio 2011 Anni „60 1960: trapianto di cuore su animale Stanford University Norman Shumway Richard Lower Shumway and his colleague Richard Lower reported the first successful heart transplant in a dog in 1960. The dog survived for 21 days. By 1965, the two surgeons had kept animals alive for eight months. In 1966, Lower transplanted a heart from a human cadaver into a chimp. The heart functioned until Lower euthanized the chimp and terminated the experiment. By 1967, Shumway and Lower, who had moved to the Medical College of Virginia in Richmond, were ready to try to transplant a human heart, They were thunderstruck on Dec. 3, 1967 when the news broke that a South African surgeon, La morte cerebrale e la donazione “a cuore non battente” Lugano, 12 maggio 2011 Tutti gli organi umani trapiantati fino ad allora erano stati prelevati dopo arresto cardiaco, tranne nei casi di donatori viventi Donatori a cuore non battente (NHBD: non-heart-beating donors) Non Donatori dopo morte Cardiaca (DCD: donors after cardiac death) perché non c‟era alternativa La morte cerebrale e la donazione “a cuore non battente” Lugano, 12 maggio 2011 Nel 1967 tutti gli organi solidi erano già stati trapiantati. Perché il trapianto di cuore di Barnard fece scalpore più di tutti gli altri ? La morte cerebrale e la donazione “a cuore non battente” Lugano, 12 maggio 2011 Sir Roy Calne Cambridge 1982 1968 ciclosporina Brain death Alexis Carrel „50-68 Christiaan Barnard sec. XIX 1900-50 La morte cerebrale e la donazione “a cuore non battente” Lugano, 12 maggio 2011 persone e organizzazione persone e personaggi 1982 1968 Alexis Carrel „50-68 Christiaan Barnard sec. XIX 1900-50 La morte cerebrale e la donazione “a cuore non battente” Lugano, 12 maggio 2011 La morte cerebrale e la donazione “a cuore non battente” Lugano, 12 maggio 2011 Del trapiantare curiosità di storia della Medicina innesti di tessuti La morte cerebrale e la donazione “a cuore non battente” Lugano, 12 maggio 2011 Gli innesti cutanei hanno una storia millenaria. In India, venivano eseguiti fino dal VI secolo a.C. per riparare i nasi amputati agli adulteri. In Italia il chirurgo Gaspare Tagliacozzi, (1545-1549) acquisì esperienza nel far rigenerare la cute di parti del volto erose o lacerate utilizzando porzioni dell‘avambraccio dello stesso soggetto La morte cerebrale e la donazione “a cuore non battente” Lugano, 12 maggio 2011 Dopo tre secoli, nel 1869, il chirurgo svizzero Jacques Louis Reverdin, (1842 – 1929) riprese a praticare innesti di cute fresca, con tecnica diversa. "pinch graft" La morte cerebrale e la donazione “a cuore non battente” Lugano, 12 maggio 2011 1668: Job van Meeneren medico olandese Innesto di osso di cane nel cranio di un soldato russo. Condanna della chiesa russo-ortodossa come pratica contro natura. La morte cerebrale e la donazione “a cuore non battente” Lugano, 12 maggio 2011 William Macewen (1848-1924) Chirurgo scozzese nel 1874, pubblicò il primo caso d'innesto osseo dal cane all'uomo, riuscito. Nel 1878 il caso più importante e conosciuto da tutti di innesto osseo da cadavere nell‟uomo (Berne de chirurgie, 1879). La morte cerebrale e la donazione “a cuore non battente” Lugano, 12 maggio 2011 Il sangue simbolo di vita Miniatore fiammingo del principio del secolo XVI: il salasso (dal Breviario Grimani, Venezia, Biblioteca Marciana) Il sogno della longevità, l'elisir di lunga vita (promesso dagli alchimisti del Medio Evo) passa attraverso l'idea della trasfusione dell'umor vitale per eccellenza, il sangue. La morte cerebrale e la donazione “a cuore non battente” Lugano, 12 maggio 2011 Il sangue simbolo di vita La morte di Innocenzo VIII 1492 La morte cerebrale e la donazione “a cuore non battente” Lugano, 12 maggio 2011 Il sangue simbolo di vita Francis Bacon New Atlantis del 1637. Nella visione avveniristica di migliorare e prolungare la vita umana, suggerisce di ritardare l'arresto della macchina-uomo mediante un ricambio del sangue che alimenta la macchina. I baconiani della Royal Society preconizzeranno successivamente i benefici che in futuro sarebbero potuti derivare all'uomo dalla sostituzione dei suoi organi avariati con organi sani o dalla sostituzione dei suoi vecchi umori guasti con umori giovani e freschi. La morte cerebrale e la donazione “a cuore non battente” Lugano, 12 maggio 2011 Il sangue simbolo di vita Jean Baptiste Denis (1643 – 1704) La morte cerebrale e la donazione “a cuore non battente” Lugano, 12 maggio 2011 Il sangue simbolo di vita James Blundell (1791 – 1878) performed 10 transfusions up to 1830, about half of which were successful. At this point, blood typing had not been developed and transfusions would be a risky endeavor. In the 1870's, doctors began using milk, from cows, goats and humans, as a blood substitute, replacing that with a saline solution in the 1880's. La morte cerebrale e la donazione “a cuore non battente” Lugano, 12 maggio 2011 La vista e gli occhi Eduard Konrad Zirm (18 March 1863 - 15 March 1944) chirurgo oftalmologo viennese 7 dicembre 1905 primo trapianto di cornea La morte cerebrale e la donazione “a cuore non battente” Lugano, 12 maggio 2011 Il sangue tessuto della vita Karl Landsteiner (1868-1943) Biologo e fisiologo austriaco Nobel 1930 Sistema A,B,0 (1909) Fattore Rh (1940) (con Alexander Wiener) La morte cerebrale e la donazione “a cuore non battente” Lugano, 12 maggio 2011 Il sangue tessuto della vita 1918 : prima trasfusione di sangue secondo le moderne conoscenze La morte cerebrale e la donazione “a cuore non battente” Lugano, 12 maggio 2011 La morte cerebrale e la donazione “a cuore non battente” Lugano, 12 maggio 2011 I progressi nei trapianti sono dovuti, oltre che ai progressi della chirurgia, ai progressi di altre discipline: > immunologia > biochimica > farmacologia > rianimazione > neurologia … La morte cerebrale e la donazione “a cuore non battente” Lugano, 12 maggio 2011 I medici-chirurghi che si sono dedicati ai trapianti e agli innesti hanno fatto esperimenti fondamentali, ma non tutti furono costruttori di basi solidissime per il futuro. E soprattutto lavoravano in assenza degli animalisti … e delle assicurazioni per risarcire i pazienti La morte cerebrale e la donazione “a cuore non battente” Lugano, 12 maggio 2011 Anni „30 1933: Yuri Voronoy Primo trapianto di rene da uomo a uomo (insuccesso) La morte cerebrale e la donazione “a cuore non battente” Lugano, 12 maggio 2011 Anni „30 La morte cerebrale e la donazione “a cuore non battente” Lugano, 12 maggio 2011 Jahrhundertwende / Fin-de-siècle / fine secolo 1902: Emerich Ullmann The first sucessful experimental kidney transplants were performed at the Vienna Medical School in Austria with animals. La morte cerebrale e la donazione “a cuore non battente” Lugano, 12 maggio 2011 Jahrhundertwende / Fin-de-siècle / fine secolo The beginning of organ transplantation: Emerich Ullmann (1861-1937) Wilfred Druml Division of Nephrology, Medical Department III, University of Vienna, Vienna, Austria. Wiener klinische Wochenschrift 03/2002; 114(4):128-37. on March 7, 1902 he demonstrated a dog with a functioning kidney graft anastomized to the collar vessels with urine dripping off the ureter sutured to the skin of the neck in the lecture hall of the Society of Physicians in Vienna. Ullmann was the first to perform kidney auto-, homo- and heterotransplantations and in 1902 also tried – unsuccessfully -- to perform the first human kidney transplantation using a pig La morte cerebrale e la donazione “a cuore non battente” Lugano, 12 maggio 2011 Jahrhundertwende / Fin-de-siècle / fine secolo Una sala operatoria ai primi del Novecento La morte cerebrale e la donazione “a cuore non battente” Lugano, 12 maggio 2011 Il rene è l‟organo che più di ogni altro ha stimolato l‟interesse dei medici > per il trapianto, > per la sostituzione funzionale con dialisi. 1943 : prima macchina per la dialisi (Olanda) 1960 : prima macchina per dialisi cronica (USA, Seattle) La morte cerebrale e la donazione “a cuore non battente” Lugano, 12 maggio 2011 Jahrhundertwende / Fin-de-siècle / fine secolo istocompatibilità Immunologia primi passi Il primo che pose le basi di questo ragionamento, all‘inizio del secolo, fu Alexis Carrel La morte cerebrale e la donazione “a cuore non battente” Lugano, 12 maggio 2011 Anni „40 L‟immunosoppressione Peter Medawar (premio Nobel 1960) zoologo inglese Peter Medawar (premio Nobel 1960) Negli anni ‗40 dimostrò la memoria immunologia dell‟organismo in occasione di innesti cutanei in soggetti vittime di bombardamenti nella Seconda Guerra mondiale. Ray D. Owen, genetista zoologo dell‘Università del Wisconsin, pubblicò nel 1945 il frutto dei suoi lavori sperimentali su bovini in cui introduceva il concetto di tolleranza immunologica: l‘esposizione nelle fasi iniziali della vita ad antigeni estranei determina nei soggetti tolleranza immunologica a quegli stessi antigeni. La morte cerebrale e la donazione “a cuore non battente” Lugano, 12 maggio 2011 Anni „50 Immunologia e immunosoppressione A Jean Dausset (1916 –2009) fisiologo e immunologo francese naturalizzato statunitense (premio Nobel 1980) complesso maggiore di istocompatibilità che nell‘uomo è il Sistema HLA. 1958 descrisse il primo antigene leucocitario che diventerà noto come HLA-A2. Dameshek e Schwartz (1959) dimostrarono l‘efficacia della 6-Mercaptopurina nei trapianti di midollo osseo. Il trattamento preventivo con irradiazione fu quindi sostituito con terapie farmacologiche più efficaci. La morte cerebrale e la donazione “a cuore non battente” Lugano, 12 maggio 2011 Anni „60 Immunologia e immunosoppressione Si deve all‘inglese Sir Roy Calne il miglioramento definitivo nel trattamento immunosoppressivo dei pazienti: dapprima con la 6-Mercaptopurina, poi con l‟azathioprine (Imuran®) (1962) associata a steroidi, che diventò dal 1963 per anni la terapia standard per il trapianto di rene. L’immunosoppressione utilizzata da Murray per il suo trapianto di rene nei gemelli fu con l’azathioprina e il rene funzionò per 21 mesi. Sarà merito suo, dopo 15 anni, anche la scoperta della (1978). Ciclosporina La morte cerebrale e la donazione “a cuore non battente” Lugano, 12 maggio 2011 Anni „60 Il cross-matching Tra il 1964 e il 1966 Paul Ichiro Terasaki nippo-statunitense attivo nei laboratori della UCLA University, introdusse la pratica del crossmatching tra donatore e ricevente che ridusse drammaticamente le reazioni di rigetto iperacuto. La morte cerebrale e la donazione “a cuore non battente” Lugano, 12 maggio 2011 Fino agli anni sessanta del XX secolo i risultati furono clamorosi ma clinicamente non ottimi per almeno tre motivi, legati alle caratteristiche essenziali dell‘attività di trapianto: 1) contiguità locale tra donatore e ricevente: la donazione aveva il significato di fornire un organo a un chirurgo del posto, capace di trapiantarlo in un suo paziente; 2) scarsa attenzione ai donatori e alla valutazione degli organi: tutti erano dichiarati morti in quanto il loro cuore aveva cessato di battere. Erano quindi, tutti, inevitabilmente, non-heart-beating donors (NHBD). Non si definivano ancora DCD (donors after cardiac death) in quanto non era concepibile altra modalità di morte. Il danno da ischemia calda non era considerato come fondamentale; 3) non disponibilità di farmaci immunosoppressivi efficaci. La morte cerebrale e la donazione “a cuore non battente” Lugano, 12 maggio 2011 Urgevano anche adeguamenti di tipo giuridico istituzionale organizzativo 1967: nasce Eurotransplant , prima organizzazione internazionale per lo scambio di organi 1968: nascono le prime Organ Procurement Organizations (OPOs) a Boston e a Los Angeles gli Stati Uniti promulgarono la prima legge unitaria sul trapianto di organi La morte cerebrale e la donazione “a cuore non battente” Lugano, 12 maggio 2011 1968 La morte cerebrale e la donazione “a cuore non battente” Lugano, 12 maggio 2011 la svolta Dal 1968: morte = morte encefalica Trapianto di rene da donatore a cuore fermo, Varese, 3 dicembre 2010 Harvard Commitee Nuova definizione di morte Morte : cessazione irreversibile di tutte le funzioni dell‟encefalo cessazione irreversibili delle funzioni del tronco encefalico (GB) Il sogno dei trapiantatori “… in 1963 there were no laws defining brain death. Therefore, obtaining a donor was a tremendous problem. In effect, we were not allowed the luxury of obtaining the lung from a brain-dead patient.” Inizia l‟epopea dei trapianti di organi da donatori a cuore battente (Heart-beating donors: HBD) chiamati anche DBD (donors after brain death). La qualità dei loro organi era decisamente migliore in quanto meglio perfusi senza ischemia calda. Anni „70 HBD = Heart-Beating Donation (Donor) Perfusione degli organi : NATURALE NHBD = Non-Heart-Beating Donation (Donor) Perfusione degli organi : ASSENTE ARTIFICIALE Anni „70 HBD = DBD : Donation after brain death NHBD = DCD: Donation after cardiac death US, Canada DCD = DCDD o DCD: Donation after Circulatory determination of death Bernat JL et al. Crit Care Med 2010, 38, 3 1974 la California accetta i criteri di Harvard 1981 viene pubblicata per volontà del presidente USA Ronald Reagan la ―Uniform Declaration of Death Act‖ in cui è descritta e accettata ufficialmente la brain death. Da allora tutti i paesi del mondo occidentale adottano la morte encefalica come morte dell‘organismo. La morte cerebrale e la donazione “a cuore non battente” Lugano, 12 maggio 2011 Anni „70 Non tutti condivisero i criteri di Harvard Quanto accadeva ad Harvard fu un passo necessario per il progresso e, nel contempo, un azzardo semantico, una usurpazione del nome della morte compiuta ignorando le problematiche socratiche dibattute nel Cratilo, cioè inserendo nel nome “morte” elementi di “non verità” violandone il significato profondo e contaminandolo. Il primo a levarsi contro le conclusioni del Comitato fu un filosofo di formazione heideggeriana, Hans Jonas (1903-1993). La morte cerebrale e la donazione “a cuore non battente” Lugano, 12 maggio 2011 Il concetto di Brain death non fu facile da accettare. Alcuni Stati non lo recepirono nella propria legislazione, come Polonia (oggi lo ha recepito) Giappone lo ha accettato parzialmente nel 1999; Città del Vaticano (unico stato che non l‘ha mai recepito) In Italia 1957: 1961: 1969: 1975: prima legge che consentiva il prelievo di parti di cadavere a scopo terapeutico. deroga al periodo di osservazione del cadavere (indicando l‘ECG come esame strumentale confermatorio dell‘avvenuto decesso). DM11 agosto1969 accertamento morte con criteri neurologici allo scopo di prelievo e trapianto legge n. 644 del 2 dicembre 1975 (accertamento neurologico 12 ore) La morte cerebrale e la donazione “a cuore non battente” Lugano, 12 maggio 2011 La morte cerebrale e la donazione “a cuore non battente” Lugano, 12 maggio 2011 Anni „70 i vecchi NHBD – DCD sono dimenticati DBD, ciclosporina, … La morte cerebrale e la donazione “a cuore non battente” Lugano, 12 maggio 2011 La morte cerebrale e la donazione “a cuore non battente” Lugano, 12 maggio 2011 La morte cerebrale e la donazione “a cuore non battente” Lugano, 12 maggio 2011 La morte cerebrale e la donazione “a cuore non battente” Lugano, 12 maggio 2011 La morte cerebrale e la donazione “a cuore non battente” Lugano, 12 maggio 2011 La morte cerebrale e la donazione “a cuore non battente” Lugano, 12 maggio 2011 1994 La morte cerebrale e la donazione “a cuore non battente” Lugano, 12 maggio 2011 Anni „70 Il trapianto diventa vittima dei suoi successi La morte cerebrale e la donazione “a cuore non battente” Lugano, 12 maggio 2011 Anni „80 La carenza di organi the organ shortage Negli anni ‘80: per ogni organo disponibile ci sono 3 riceventi in attesa La morte cerebrale e la donazione “a cuore non battente” Lugano, 12 maggio 2011 Approvato nel 1998 La morte cerebrale e la donazione “a cuore non battente” Lugano, 12 maggio 2011 Anni „80 Fonti alternative di organi La morte cerebrale e la donazione “a cuore non battente” Lugano, 12 maggio 2011 Primi anni anni „80 primi „80 La riscoperta degli NHBD Maastricht, Olanda Gauke Kootstra Centro Trapianti Rene > raffreddamento in situ > preservazione meccanica degli organi prelevati. La morte cerebrale e la donazione “a cuore non battente” Lugano, 12 maggio 2011 definizioni Donazione a cuore non battente : donazione di organi da pazienti la cui morte è associata a un arresto di cuore… che non può essere ripreso o che non si ritiene utile riprendere NHB donation : donation of organs from patients whose death was associated with circulatory arrest. Gauke Kootstra, 2007 Le tappe dei trapianti in base ai donatori 1. fino anni ‘60 : da donatori a cuore fermo (NHBD) 2. 1954 : da donatori viventi: gemelli omozigoti (rari) 3. dopo il 1968 : da donatori a cuore battente (HBD) 4. dagli anni ‘80 : HBD + NHBD + donatori viventi > dal 1970 al 1979 programma di prelievo di reni da NHBD (38 casi) a Groningen Trapianto di rene da donatore a cuore fermo, Varese, 3 dicembre 2010 Evoluzione della NHB Donation Fase 1 : prima del 1968 (unica possibilità) Fase 2 : dopo il 1968 (―restarting NHB Donation‖) in aggiunta o alternativa alla HB Donation Trapianto di rene da donatore a cuore fermo, Varese, 3 dicembre 2010 NHB Donation – Fase 2 (dopo il ‟68) “Restarting” Le tecniche di rianimazione sono evolute 1. Certificazione della morte secondo standard cardiaco 2. Certificazione della morte il più rapida possibile 3. Riduzione del tempo di ischemia calda 4. Perfusione degli organi prelevati 5. Ricondizionamento organi prelevati (ex vivo) Trapianto di rene da donatore a cuore fermo, Varese, 3 dicembre 2010 NHB Donation – Fase 2 (dopo il ‟68) “Restarting” Riduzione del tempo di ischemia calda : 1. Laparotomia tempestiva dopo la certificazione di morte 2. Perfusione precoce dei reni (e altri organi addominali) 3. Utilizzo di circolazione extracorporea (ECMO) post mortem 4. … Trapianto di rene da donatore a cuore fermo, Varese, 3 dicembre 2010 The Double-Balloon-Triple-Lumen (DBTL) catheter In November 1975, Garcia-Rinaldi et al. published the design of a catheter for in situ preservation of cadaver kidneys for transplantation. The DBTL catheter can therefore be introduced: > > > > at the bedside, in the Accident and Emergency unit, the Intensive CareUnit or in the operating room. Garcia-Rinaldi, R., Lefark, E., Defore,W., Feldman, L., Noon, G., Jachimczyk, J., et al. ‘In situ preservation of cadaver kidneys for transplantation: laboratory observations and clinical application’. Ann Surg 1975;182:576–84 . Trapianto di rene da donatore a cuore fermo, Varese, 3 dicembre 2010 anni „90 L‟affermazione degli NHBD Maastricht, Olanda Workshop internazionali 1° : 1994 2° : 1995 1° Workshop 2° Workshop Classificazione NHBD Raccomandazioni per NHBD. La morte cerebrale e la donazione “a cuore non battente” Lugano, 12 maggio 2011 Temi di discussione a Maastricht Trapianto di rene da donatore a cuore fermo, Varese, 3 dicembre 2010 The classification of NHB donors into four categories ? Trapianto di rene da donatore a cuore fermo, Varese, 3 dicembre 2010 anni „90 L‟affermazione degli NHBD Classificazione degli NHBD-DCD Controlled donors: pazienti in cui il cuore si ferma dopo sospensione delle cure intensive Uncontrolled donors: pazienti in cui il cuore si ferma improvvisamente : a) in presenza di soccorritori b) in assenza di soccorritori La morte cerebrale e la donazione “a cuore non battente” Lugano, 12 maggio 2011 Deux types de prélèvements sur donneurs à coeur arrêté et les questions éthiques qui leur sont spécifiquement associées Prélèvements sur donneurs à coeur arrêté contrôlé Les prélèvements sur donneurs à coeur arrêté contrôlésont surtout réalisés aux: États-Unis, Canada, Royaume-Uni, Pays-Bas Belgique Prélèvements à coeur arrêté non contrôlé Les protocoles de prélèvements à coeur arrêté non contrôlé ont été principalement développés en Espagne. La France s‘est récemment inspirée du modèle espagnol. La morte cerebrale e la donazione “a cuore non battente” Lugano, 12 maggio 2011 NHBD in USA (1992-2001) La morte cerebrale e la donazione “a cuore non battente” Lugano, 12 maggio 2011 La morte cerebrale e la donazione “a cuore non battente” Lugano, 12 maggio 2011 Grandangolo nel trapianto di organi solidi Roma, 4-5 febbraio 2010 - Paolo Geraci NHBD in USA National conference on organ donation after cardiac death (DCD) Philadelphia on April 7 and 8 2005, Six work groups: (i) determining death by a cardiopulmonary criterion, (ii) assessing medical criteria that predict DCD candidacy following the withdrawal of life support, (iii) reviewing protocols for successful DCD organ recovery and subsequent transplantation, (iv) initiating DCD in donation service areas (DSAs), (v) discussing the allocation of DCD organs for transplantation (vi) examining perceptions of DCD held by the media and the public. La morte cerebrale e la donazione “a cuore non battente” Lugano, 12 maggio 2011 Legislazioni e DCD La legge italiana ignora le peculiarità della donazione dopo morte cardiaca. La rende possibile ma non è studiata per questo (DM 11 aprile 2008) La loi espagnole accepte le don d‘organes après la mort cardiaque depuis 1999 (Real Decreto 2070, 30 décembre 1999). En France, les premiers prélèvements à coeur arrêté ont été réalisés en 2006. (décret du 2 août 2005). German legislation on transplantation stipulates that organs can only be taken from braindead donors, and limits NHB donation and transplantation to category IV donors. In The Netherlands, legislation permits organ-preserving measures (i.e. introduction of the DBTL cooling catheter) to be taken while awaiting arrival of the potential donor's relatives to give consent for organ retrieval. La morte cerebrale e la donazione “a cuore non battente” Lugano, 12 maggio 2011 Tempi di ischemia La possibilità di utilizzare gli organi di un soggetto deceduto con il cuore fermo dipende dal tempo di ischemia calda Warm ischemia time (WIT) No touch period Il tempo dedicato all‟accertamento di morte (standard cardiaco) fa parte del tempo di ischemia calda : fase senza circolo Ischemia calda pura No touch period No touch period Il no touch period (death determination) nel mondo è 2-10 minuti No touch period Il no touch period (accertamento di morte) in Italia è di 20 minuti (DL 11 aprile 2008) autoresuscitation Il no touch period prima di determinare / accertare la morte (standard cardiaco) serve a evitare la “autoresuscitation” Autoresuscitation : ripresa non assistita della circolazione spontanea dopo arresto cardiaco. A systematic review of autoresuscitation after cardiac arrest* K. Hornby, MSc; L. Hornby, MSc; S. D. Shemie, MD Crit Care Med 2010 Vol. 38, No. 5 autoresuscitation 7 min A systematic review of autoresuscitation after cardiac arrest* K. Hornby, MSc; L. Hornby, MSc; S. D. Shemie, MD Crit Care Med 2010 Vol. 38, No. 5 La legge italiana non prevede obbligo di accertamento immediato della morte per cause cardiache (ma dopo 24 ore, in obitorio, da parte di un necroscopo prima delle esequie). lo rende invece obbligatorio solo nel caso di donazione. l‘accertamento consiste in 20 minuti di tracciato ecg. Dopo tale periodo il timore di autoresuscitation è inconsistente. XXI Congresso SMART Milano, 26-28 maggio 2010 Paolo Geraci NHB organ donation 1 il cervello subisce una grave lesione e smette di funzionare = morte encefalica 2 Al respiro provvede il ventilatore artificiale la morte senza donazione Un buon sistema per inquadrare i problemi di determinazione della morte è considerarli senza pensare alla donazione degli organi XXI Congresso SMART Milano, 26-28 maggio 2010 Paolo Geraci NHB organ donation la morte in ECMO senza donazione L‘impiego dell‘ECMO (extra corporeal membrane oxigenation) per il trattamento della grave insufficienza cardiaca e respiratoria ha complicato le cose in fatto di determinazione di morte. XXI Congresso SMART Milano, 26-28 maggio 2010 Paolo Geraci NHB organ donation la morte in ECMO senza donazione Precondizioni per la diagnosi di morte 1. 2. 3. 4. 5. 6. ECMO (circolazione – artificiale - del sangue presente) normotermia non farmaci sedativi né metaboliti attivi né squilibri metabolici cuore fermo (non battito cardiaco) ? segni di morte (encefalica) causa nota di morte XXI Congresso SMART Milano, 26-28 maggio 2010 Paolo Geraci NHB organ donation la morte in ECMO senza donazione Tre linee di pensiero sulla diagnosi clinica di morte: 1. Approccio clinico responsabile 2. Approccio clinico prudenziale 3. Approccio legalistico cautelativo XXI Congresso SMART Milano, 26-28 maggio 2010 Paolo Geraci NHB organ donation la morte in ECMO senza donazione 1) Approccio clinico responsabile a) ECMO = presidio avanzato di rianimazione (alla stregua della ventilazione). b) Quando il cuore cessa ogni attività elettrica e meccanica la diagnosi di morte può essere fatta dal medico curante che può sospendere tutti i trattamenti (ventilazione, ECMO, infusioni etc.) e dichiarare semplicemente la morte come Exitus in asistolia. Nella legge sta scritto “La morte per arresto cardiaco si intende avvenuta quando la respirazione e la circolazione sono cessate per un intervallo di tempo tale da comportare la perdita irreversibile di tutte le funzioni dell‟encefalo…” In quel paziente la respirazione e la circolazione (spontanee) sono cessate. “La perdita irreversibile di tutte le funzioni dell’encefalo” non va documentata strumentalmente, ma soltanto esplorata clinicamente (risposta, riflessi, apnea) come non va documentata quando si sospende una CPR in un soggetto in arresto refrattario. c) Questo approccio può essere applicato anche nei casi di persistenza di attività elettrica senza attività meccanica del cuore (se non è previsto accertamento di legge). C’è infatti grande consenso sulla irrilevanza della attività elettrica residua che non determina polso o contrazione (PEA) ai fini della determinazione della morte. d) Questo approccio va condiviso con il personale della ICU XXI Congresso SMART Milano, 26-28 maggio 2010 Paolo Geraci NHB organ donation la morte in ECMO senza donazione Approccio clinico prudenziale a) come Approccio clinico responsabile b) con documentazione strumentale di assenza di flusso cerebrale Non è previsto dalla legge ma si può considerare un test confermatorio clinico. XXI Congresso SMART Milano, 26-28 maggio 2010 Paolo Geraci NHB organ donation la morte in ECMO senza donazione Approccio cautelativo legalistico a) L‟ECMO garantisce la circolazione del sangue anche all‟interno della teca cranica b) la circolazione del sangue è l‘effetto dell‘attività cardiaca c) quindi in questo paziente è presente l‟effetto (anche se artificiale) senza la causa d) non si può quindi usare il criterio cardiaco (circolatorio) per la diagnosi di morte e) Si deve quindi ricorrere allo standard neurologico (accertamento obbligatorio di 6 ore) f) Se la causa del danno cerebrale non è documentata, documentabile o nota si deve preventivamente documentare l‟assenza di flusso cerebrale. g) Questo approccio deve essere applicato anche nei casi di persistenza di attività elettrica senza attività meccanica del cuore, PEA (se è previsto accertamento di legge) in quanto la legge impone la documentazione di un tracciato ecg di 20 minuti per l‘accertamento. (?) h) Idem nei casi di cuore già fermo durante ECMO, al momento del sospetto di morte encefalica (vedi punto f) XXI Congresso SMART Milano, 26-28 maggio 2010 Paolo Geraci NHB organ donation ECMO NO-DONATION WAY LIFE PATIENT CARDIAC FAILURE DEATH DETERMINATION DEATH CLINICAL DIAGNOSIS DEATH STOP ECMO ETC YES ICU PERSONAL CONSENSUS ARTIFICIAL RESPIRATION PULMONARY FAILURE ARTIFICIAL CIRCULATION NO ELECTRIC ACTIVITY NO CEREBRAL BLOOD FLOW ? NO ECMO ECMO YES MORTUARY HEART BEATING YES ADVANCED ACLS BRIDGE TO LUNG/HEART TRASPLANT BRAIN ARREST ? DEATH CLINICAL DIAGNOSIS XXI Congresso SMART Milano, 26-28 maggio 2010 NEUROLOGICAL STANDARD BRAIN DEATH STOP ECMO ETC ECMO MAINTENANCE 6 HOURS Paolo Geraci NHB organ donation la morte con donazione I pazienti che muoiono con il cuore non battente e che hanno la volontà di donare possono diventare NHB donors: > di tessuti (cold procurement : prassi consolidata) > di organi (cool procurement : programma Alba) XXI Congresso SMART Milano, 26-28 maggio 2010 Paolo Geraci NHB organ donation DONATION WAY LIFE PATIENT DEATH DETERMINATION DEATH ASCERTAINMENT CARDIAC STANDARD CARDIAC FAILURE DEATH CLINICAL DIAGNOSIS NO-TOUCH PERIOD 20 MIN YES ICU PERSONAL CONSENSUS ARTIFICIAL RESPIRATION PULMONARY FAILURE ARTIFICIAL CIRCULATION NO ELECTRIC ACTIVITY NO CEREBRAL BLOOD FLOW ? NO ECMO ECMO YES OPERATORY THEATRE HEART BEATING YES ADVANCED ACLS BRIDGE TO LUNG/HEART TRASPLANT BRAIN ARREST ? DEATH CLINICAL DIAGNOSIS XXI Congresso SMART Milano, 26-28 maggio 2010 NEUROLOGICAL STANDARD BRAIN DEATH ECMO MAINTENANCE 6 HOURS Paolo Geraci NHB organ donation prospettive future: I sistemi di ricondizionamento degli organi dopo il prelievo Miglior valutazione degli organi Possibilità di prelevare e poi decidere Più tempo prima del trapianto Sicurezza del ricevente … La morte cerebrale e la donazione “a cuore non battente” Lugano, 12 maggio 2011