La rappresentazione dell’architettura. Rappresentazione di sistemi ed elementi costruttivi Rappresentazione di sistemi ed elementi costruttivi Elementi di contenimento laterali Gli elementi verticali delimitano lo spazio architettonico assolvendo funzioni strutturali e di chiusura, e contribuiscono in maniera determinante alla sua qualificazione. Il numero di informazioni, che è possibile ricavare da un’attenta analisi dei paramenti murari, è notevole e consente diversi tipi di letture di uno stesso manufatto. E’ quindi opportuno attraverso gli elaborati, documentare con precisione le qualità formali e materiche delle cortine murarie, relazionando la rappresentazione grafica degli elementi alle finalità dell’indagine. L’involucro gioca un ruolo fondamentale per l’immagine dell’intero organismo architettonico, pertanto, nella rappresentazione in scale superiori all’1:100, occorrerà evidenziare la texture ed il cromatismo dei paramenti, dei rivestimenti e degli intonaci. Una corretta rappresentazione delle murature ad alto livello di analiticità, oltre permettere una immediata percezione delle qualità formali, fornisce informazioni sulle tecnologie costruttive impiegate, sulle vicende 258. Dettaglio del paramento murario del Palazzo Guell a Barcellona, con indicazione dei diversi materiali. Disegno a matita 259. Rappresentazione in prospetto di un organismo architettonico pluristratificato, finalizzata all'analisi storico-costruttiva del manufatto 115 La rappresentazione dell’architettura. Rappresentazione di sistemi ed elementi costruttivi storico-costruttive e sullo stato di conservazione del manufatto. La cronotipologia delle murature, ad esempio, basata sullo studio delle peculiarità degli elementi costruttivi in un certo periodo e in una determinata area, è utilizzata in archeologia come efficace sistema di datazione delle architetture. Di pari importanza è la lettura stratigrafica dei paramenti, che tramite l’individuazione dei rapporti di anteriorità, contemporaneità e posteriorità, mira a ricostruire la cronologia relativa di edifici e complessi architettonici anche molto articolati, soggetti nell’arco dei secoli ad ampliamenti, demolizioni o cambiamenti di destinazione funzionale. Nel disegno di progetto a scala di dettaglio, la rappresentazione dell’elemento di contenimento dovrà fornire tutta una serie di informazioni riguardanti la geometria e le caratteristiche tecnologiche dei materiali, dei sistemi e dei singoli elementi costitutivi, facendo anche ricorso a simbologie normalizzate. Scritte esplicative, chiare ed evidenti, corredano l’elaborato esecutivo. 260. Vista in pianta, prospetto ed assonometria delle principali tipologie di tessitura muraria in laterizio 261. Particolare tecnologico in sezione di una parete ventilata, con indicazione dei componenti e dei sistemi di assemblaggio 262. Classificazione tipologica delle murature riscontrate nello studio dell'edilizia medievale toscana 116 La rappresentazione dell’architettura. Rappresentazione di sistemi ed elementi costruttivi Le coperture I tetti I tetti sono strutture di chiusura poste a coronamento degli edifici, con funzione di protezione dagli agenti atmosferici. Le coperture a tetto, che hanno nella capanna primitiva il proprio archetipo, sono realizzate attraverso diversi materiali, sistemi e tecnologie costruttive. Nelle architetture storiche che presentano tetti a falde inclinate, la funzione strutturale è in genere assolta da una travatura lignea, che può presentare orditure più o meno complesse e gerarchizzate. Relativamente ai tetti inclinati, esiste una specifica terminologia che ne definisce le caratteristiche geometriche e che è utile conoscere al fine di una corretta rappresentazione. Falde:sono i piani inclinati che descrivono le coperture. Compluvi: sono rette di intersezione di due falde che si incontrano con una angolazione superiore a 180°, convogliando le precipitazioni atmosferiche. Displuvi: rette di intersezione di due falde che si incontrano con una angolazione inferiore a 180°. Linee di gronda: rette delimitanti le falde. Linea di colmo: retta di intersezione di due falde nel punto più alto. Monta: dislivello tra la linea di colmo ed il piano orizzontale passante per la linea di gronda corrispondente. Pendenza: rapporto tra la monta e la proiezione sul piano orizzontale della falda. Da un punto di vista geometrico, una prima distinzione può essere fatta fra tetti a falde inclinate e tetti piani. Fra i tetti a falde inclinate una ulteriore suddivisione si può operare considerando i tetti a gronda costante e tetti a colmo costante, anche se quest’ultima soluzione è meno usata , a causa delle maggiori difficoltà operative nella realizzazione degli impalcati. La determinazione delle geometrie del tetto, a seconda delle soluzioni adottate, avviene secondo costruzioni grafiche caratteristiche. Nel disegno delle coperture il livello di analiticità dei grafici sarà sempre in stretta relazione con la scala di rappresentazione, privilegiando nelle scale più piccole l’aspetto geometrico e spaziale delle falde. Nella rappresentazione in scale superiori all’1:200, si rende necessaria la graficizzazione dei singoli elementi modulari che costituiscono il manto di copertura esterno. Essendo le falde inclinate rispetto ai consueti piani di proiezione, tali elementi saranno rappresentati di scorcio e non in vera grandezza. 263. Definizione geometrica di tetto a gronda costante e tetto a colmo costante 264 265 264. Rappresentazione schematica di tetto inclinato ad una falda e a due falde (a capanna) 265. Elementi costitutivi del tetto, visualizzazione in pianta e in prospetto 266. Costruzione geometrica di tetto a padiglione su un perimetro a lati non paralleli, pianta e rappresentazione assonometrica 267. Dettaglio di un displuvio, con rappresentazione in pianta di tre diversi manti di copertura in laterizio 117 La rappresentazione dell’architettura. Rappresentazione di sistemi ed elementi costruttivi 268. Particolare tecnologico in sezione di un tetto con orditura lignea e manto di copertura in coppi 269. Assonometria, vista prospettica e prospetto di una capriata lignea, con visualizzazione dell'orditura gerarchizzata ed indicazione dei componenti strutturali 118 La rappresentazione dell’architettura. Rappresentazione di sistemi ed elementi costruttivi 270 Le volte Le volte sono strutture aventi superficie interna concava che, traendo origine dal sistema statico dell’arco, permettono la copertura degli ambienti esercitando una azione spingente sugli elementi laterali che le sostengono. Pur non mancando esempi più antichi, è con la civiltà romana che questo sistema costruttivo si afferma, diffondendosi rapidamente nel bacino del mediterraneo e nel mondo occidentale, fino a divenire una costante nella storia dell’architettura. Da un punto di vista geometrico si può operare una prima suddivisione delle volte in semplici e composte. Le volte semplici sono descritte da un’unica superficie curva, mentre le volte composte sono costituite dalla combinazione di volte semplici. Tra le volte semplici le più consuete sono le volte a botte, rette o oblique, e quelle a bacino. Fra le composte ricordiamo invece la volta a padiglione e la volta a crociera, entrambe generate dalla intersezione tra due volte a botte, la volta a cupola composta, impostata su un tamburo e provvista di pennacchi che la raccordano al perimetro poligonale sottostante. A seconda delle aree geografiche e del periodo storico, le intersezioni fra le superfici possono essere sottolineate da nervature e costoloni, o, al contrario mascherate con intonaci e rivestimenti che tendono a negare ogni soluzione di continuità geometrica. Nella rappresentazione in pianta di ambienti voltati è sufficiente, nelle scale fino all’1:200, indicare le proiezioni delle volte, in genere con linea sottile tratteggiata, mentre alle scale più grandi, sarà necessario fornire ulteriori informazioni relative al sistema costruttivo, alla tessitura muraria e alle caratteristiche formali della superficie. Ciò può avvenire tramite la proiezione a terra degli elementi o con la compilazione di una apposita pianta ribaltata. Per una buona comprensione della spazialità degli ambienti è utile ricorrere a sezioni e spaccati assonometrici degli organismi voltati. Per suggerire la tridimensionalità dei volumi, quale che sia il sistema di rappresentazione adottato, si può fare ricorso ad effetti chiaroscurali o all’applicazione rigorosa delle ombre architettoniche. 271 272 270. Spaccato prospettico di edificio voltato 271. Rappresentazione in pianta e sezione di volte, che presentano diverse tessiture murarie 272. Alcune tipologie di volte semplici e composte. 1)a botte, 2)a botte tronco-conica, 3)a padiglione, 4)a botte anulare, 5)a vela, 6)a schifo, 7)a crociera, 8)volta a cupola composta con pennacchi di raccordo e tamburo, 9)composta con trombe e pennacchi 119 La rappresentazione dell’architettura. Rappresentazione di sistemi ed elementi costruttivi 274 Elementi di definizione dello spazio orizzontali I solai I solai sono elementi orizzontali che esercitano funzione di sostegno , sorreggendo pavimenti, oggetti e persone e permettendo così la fruibilità dei vari piani di vita dell’edificio. I solai tradizionali sono costituiti da un sistema di travi gerarchizzato che trasferisce i pesi sugli elementi verticali. Il tipo più diffuso nell’edilizia storica presenta una serie di travi lignee portanti, ammorsate nella muratura, sostenenti una trama di travetti di minor sezione disposti ad interasse ravvicinato. Sopra troviamo un assito ligneo, od un manto di pianelle di cotto, sul quale è posata la pavimentazione. Solai più recenti presentano strutture metalliche o miste, in latero-cemento o in cemento armato. Particolari orditure di solaio possono avere valenze espressive rendendo superfluo l’uso di controsoffittature. Nel disegno dell’architettura la rappresentazione della sezione, in scala 1:50 o di maggior dettaglio, consente di definire le principali caratteristiche geometriche e costruttive del solaio. Quando necessario, si può proiettare in pianta l’orditura degli impalcati, o elaborare una apposita pianta ribaltata delle strutture orizzontali. 275 276 273 120 La rappresentazione dell’architettura. Rappresentazione di sistemi ed elementi costruttivi Le pavimentazioni Le superfici orizzontali che costituiscono i piani di vita degli ambienti architettonici presentano spesso un accurato trattamento, sia dal punto di vista figurativo che tecnologico. La visione quasi sempre ravvicinata, in scorcio, e le modalità della posa in opera hanno privilegiato, nella realizzazione delle pavimentazioni, l’adozione di moduli ripetibili e dalle geometrie facilmente leggibili. La pavimentazione è un importante elemento qualificante degli ambienti interni ed esterni. Nei paesaggi urbani storicizzati è presente una stretta interazione fra elementi in elevazione e pavimentazioni, sia a livello costruttivo-funzionale che figurativo. Lo stesso avviene all’interno degli organismi architettonici, dove a volte l’inserimento di una pavimentazione incongruente comporta la rottura di equilibri formali secolari. Nel rappresentare in pianta le pavimentazioni occorrerà riprodurre, in base al livello di analiticità dell’elaborato, non solo le caratteristiche geometriche ma anche le connotazioni materiche e lo stato di conservazione di questi ultimi. Per superfici dal disegno particolarmente elaborato, può essere interessante condurre un’analisi sulle matrici geometriche e i criteri informatori che lo hanno prodotto, evidenziando le possibili relazioni fra il singolo elemento modulare e l’immagine complessiva della pavimentazione. 277 I controsoffitti I controsoffitti sono elementi la cui funzione esclusiva è quella di qualificazione dello spazio orizzontale, essendo esonerati da qualsiasi funzione strutturale. Negli apparati decorativi delle architetture storiche, le controsoffittature sono realizzate con particolare cura: esse presentano infatti interessanti articolazioni plastiche, pregevoli trattamenti cromatici e ricchi repertori iconografici. Attualmente il controsoffitto, perlopiù con connotazioni figurative neutre, è utilizzato per modificare la volumetria degli ambienti o per celare alla vista impianti vari ed elementi strutturali. Per ciò che concerne la rappresentazione grafica, valga quanto detto per solai e pavimentazioni. 278 273. Disegni a matita di solai realizzati con diversi materiali e tecnologie. Si va dai tradizionali impalcati lignei ai più recenti solai misti in latero-cemento, laterizio o calcestruzzo e metallo. Viste tridimensionali di questi sistemi integrano le consuete rappresentazioni in sezione 274. F.Borromini. Studi per la pavimentazione di Sant'Ivo alla Sapienza 275. Rappresentazione in pianta di diverse tipologie di pavimentazione per ambienti interni 276. Rappresentazione in pianta di pavimentazioni per esterni, caratterizzate da materiali e geometrie differenti 277.Rappresentazione in pianta di una pavimentazione per esterno 278.Disegno di un controsoffitto a cassettoni in legno intagliato 121 La rappresentazione dell’architettura. Rappresentazione di sistemi ed elementi costruttivi 279 Elementi di collegamento e aperture Le scale Le scale sono elementi architettonici che collegano piani situati a quote differenti. La loro funzione di collegamento fra ambienti, altimetricamente e a volte gerarchicamente differenziati, le investe di significati simbolici legati al movimento ascensionale, soprattutto quando si tratta di spazi di rappresentanza. Da un punto di vista morfologico, le scale sono costituite da una serie di piani orizzontali posti a quote via via crescenti: le pedate; mentre l’elemento verticale posto tra due pedate si chiama alzata. Una alzata ed una pedata costituiscono insieme un gradino. Una serie di gradini va a formare una rampa. Al termine della rampa vi è un piano orizzontale detto pianerottolo, che può essere di arrivo o di sosta. Il locale in cui sono alloggiate le scale è detto vano scale, mentre lo spazio vuoto presente tra le rampe è detto tromba delle scale. Quando una scala non è compresa tra due muri, è presente un parapetto di protezione detto ringhiera terminante con una struttura detta corrimano. Il dimensionamento delle scale avviene in base a criteri antropometrici. Generalmente la pedata ha una misura di circa 30 cm, tuttavia questa misura è correlata all’altezza dell’alzata, al fine di garantire una salita agevole della rampa. Una suddivisione della scale in base alla pendenza definisce anche le misure numeriche dei gradini e la presenza di pianerottoli di sosta. Convenzionalmente nella rappresentazione delle piante, la rampa delle scale che salgono dal piano in oggetto è interrotta da una linea inclinata tratto-punto. E’ possibile riportare l’andamento delle scale a quota superiore al piano di sezione con linee tratteggiate, mentre le eventuali rampe presenti aldisotto di esso, saranno disegnate con tratto continuo. Al fine di rendere immediatamente percepibile l’andamento della scala, si traccia una linea continua in mezzeria, terminante con una freccia in corrispondenza dell’ultimo gradino. Per la costruzione grafica delle scale in sezione è consigliabile partire tracciando una retta avente pendenza pari a quella assegnata alla rampa. Tracciata una retta orizzontale sul suo estremo inferiore, si individuano i punti che definiscono il numero delle pedate. Da tali punti si innalzano le verticali, che intersecando la linea inclinata determinano gli spigoli dei gradini. Da essi, si riporta in orizzontale la lunghezza di ogni pedata. 280 281 279.Rappresentazione convenzionale della rampa in pianta, che risulta interrotta con linea tratto-punto in corrispondenza dei gradini posti alla quota del piano di sezione 280.Rappresentazione in pianta di una scala, in presenza di una variazione dello spessore dei setti murari posti a livelli differenti 281.Prospetto di dettaglio di una scala mistilinea 282 122 282.Disegno assonometrico di una scala autoportante in calcestruzzo La rappresentazione dell’architettura. Rappresentazione di sistemi ed elementi costruttivi Gli archi Il sistema statico ad arco consente di trasformare gli sforzi flessionali che si verificano negli elementi costruttivi, in seguito alla presenza di aperture, in sforzi di compressione, più agevolmente sostenibili dalle strutture murarie laterali. La civiltà romana fu la prima a ricorrere in maniera massiccia e a perfezionare questo sistema costruttivo che si diffuse ben presto in area mediterranea e in nord Europa. Una prima suddivisione degli archi in base alla forma è in monocentrici e policentrici. Sono monocentrici l’arco a tutto sesto o a pieno centro, usato in epoca romana, romanica e rinascimentale, quello a sesto rialzato o eccedente, tipico della civiltà bizantina, quello a sesto ribassato o scemo, usato in epoca medioevale e quello a ferro di cavallo di derivazione araba. Fra gli archi policentrici ricordiamo quelli a sesto acuto, tipico del gotico e della cultura araba, quello polilobato, di provenienza orientale, ma usato in ambito gotico francese e veneziano, e l’arco policentrico propriamente detto, a tre o cinque centri, peculiari delle realizzazioni di epoca tardo rinascimentale e barocca. Nelle rappresentazioni grafiche, al variare del rapporto di scala, occorrerà passare dall’indicazione schematica della sola linea di intradosso, sufficiente per elaborati redatti in scala 1:200, alla definizione sempre più puntuale delle caratteristiche geometriche e materiche dell’elemento architettonico, come ad esempio la forma e la disposizione dei singoli conci, la tessitura della muratura adiacente, l’eventuale presenza di apparati decorativi, lo stato di conservazione dei materiali. 283 284 283. Disegno in prospetto delle principali tipologie di arco diffuse nell'edilizia storica toscana 284. Viollet le Duc, rappresentazione e studio del sistema statico dell’arco rampante, caratteristico degli edifici gotici 285. Viollet le Duc, rappresentazione in prospetto-sezione di arcate a tutto sesto di epoca romanica 285 123 La rappresentazione dell’architettura. Rappresentazione di sistemi ed elementi costruttivi Le porte Le porte, definendo una soglia, un limite fra interno ed esterno, hanno assunto in molti periodi della storia dell’architettura, forti valenze espressive. L’accesso principale ad un edificio è, oggi come in passato, immediatamente riconoscibile e, in genere, manifesta il carattere dell’intero organismo architettonico. In più, le porte di accesso agli edifici negli insediamenti storicizzati connotano fortemente gli spazi esterni, assumendo le funzioni di elemento di arredo urbano. Per questi motivi, particolare cura andrà posta nella rappresentazione di tali elementi. Mentre nelle scale piccole è sufficiente una rappresentazione schematica delle aperture, limitandosi a descrivere con un arco di cerchio l’ingombro delle ante aperte, nelle scale di dettaglio, occorrerà definire il sistema di chiusura nei suoi aspetti formali e tecnologici. In particolare, i disegni esecutivi di progetto, dovranno riportare tutto il complesso di informazioni riguardanti l’infisso stesso ed i sistemi mediante i quali esso si innesta nella muratura, facendo ricorso, all’occorrenza, ad appropriate simbologie standardizzate. 286. La porta nei suoi elementi costitutivi in pianta e prospetto Le finestre Le finestre permettono il passaggio di luce ed aria negli ambienti architettonici. Da un punto di vista formale, il loro contributo alla qualificazione dello spazio esterno e spesso di quello interno, è notevole. Nella rappresentazione grafica si utilizzano gli stessi accorgimenti usati per le porte, relazionando il grado di analiticità alla scala di rappresentazione e alle finalità del disegno. Nel disegnare il prospetto occorrerà evidenziare le articolazioni plastiche ed il rapporto tra pieni e vuoti, determinati dalle aperture, tramite campiture e passaggi chiaroscurali. Per una rappresentazione completa dell’elemento finestra, non si può tralasciare la graficizzazione dei dispositivi di oscuramento degli ambienti, che contribuiscono alla qualificazione dei fronti. Nei disegni di dettaglio, dell’intera finestra occorrerà evidenziare i componenti tecnologici ed i sistemi di unione e raccordo con gli elementi di contenimento, anche attraverso l’uso di simbologie e campiture convenzionali. 287. Rappresentazione in pianta, prospetto e sezione di una finestra, con individuazione dei suoi componenti 288. Rappresentazione schematica in pianta di alcune tipologie di porte e finestre, con indicazione degli ingombri degli elementi mobili, visualizzati attraverso sottili archi di cerchio 124