La percezione della realtà

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“La percezione della realtà nel pensiero filosofico
E nel Linguaggio Cinematografico”
Cominciamo con il dare una definizione delle parole chiave
della nostra riflessione:
• DUBBIO:
1. (Dizionario Zanichelli 2005) Qualsiasi cosa che è
priva di sicurezza e certezza e che causa nel
nostro animo preoccupazione e timore. E’ un
qualcosa di controverso, ambiguo e difficile.
2. (Per
Cartesio):Dubbio
Metodico:
riguarda
l’esistenza degli oggetti esterni alla mente.
Iperbolico: è l’estensione del primo alle verità
già universalmente riconosciute.
3.
(Per noi ) E’ viver ogni giorno sul filo di un
rasoio … La vertigine non è paura di cadere ma
voglia di volare … (Jovanotti).E’ “l’anfetamina” di
ogni giorno, la carica di elettricità che ci spinge
ad andare avanti.
• RAGIONE:
1. (Dizionario
Zanichelli
2005)
Facoltà
di
pensare, stabilendo rapporti e legami tra i
concetti, di giudicare bene, discernendo il
vero dal falso, il giusto dall’ingiusto.
2. (Per Cartesio) E’ l’unica cosa certa … “COGITO
ERGO SUM, DI QUESTO NON POSSO DUBITARE”.
3. (Per noi) Serve a capire che non possiamo
sapere tutto e che il dubbio è la nostra forma
più bella.
•
SOGNO:
1. (Dizionario
Zanichelli
2005):
Attività
psichica che caratterizza prevalentemente il
sonno, ed è accompagnata da modificazioni
dell’attività
elettrica
dei
neuroni,
da
immagini, pensieri, emozioni. Cosa lontana
dalla realtà.
2. (Per Cartesio):
Nel “Discorso sul Metodo” e
poi nelle Meditazioni, fa riferimento ai suoi
sogni come segni che lo richiamano alla verità.
(Dizionario di filosofia a cura di Paolo Rossi)
3. (Per noi): E’ il dubbio più grande, ma allo
stesso tempo più bello … La vita è un sogno (e
i sogni sono la vita).
• IDEE:
1. (Dizionario
Zanichelli
2005):
Essenza
intelligibile, archetipo immutabile ed eterno
delle
cose
sensibili.
Rappresentazione
intellettuale che riassume in sé un serie di
conoscenze sensibili. Contenuto mentale, idea
generalmente
infondata
che
viene
mantenuta
nonostante l’evidenza contraria. Correntemente,
qualunque
rappresentazione
della
mente,
contenuto mentale. Pensiero astratto in quanto
contrapposto ai dati della realtà. Valutazione
soggettiva.
2. (Per Cartesio): “Alcuni dei miei pensieri sono
come le immagini delle cose, ed è ad essi soli
che conviene propriamente il nome di idea; come
quando mi rappresento un uomo, una chimera, o un
angelo, o Dio stesso. Altri, oltre a ciò, hanno
alcune, altre forme, come quando voglio, temo,
affermo o nego” (III Meditazione, par.5). Una
cosa
è
la
rappresentazione
dell’idea
nel
pensiero,
un’altra
la
loro
natura
di
rappresentazione,
ovvero
l’immagine
e
l’esistenza dell’oggetto esterno. (Dizionario di
filosofia a cura di Paolo Rossi)
3. (Per noi):E’ l’unica cosa certa, perciò il mezzo
attraverso il quale riusciamo a rendere “reale”
qualcosa che in realtà non lo è.
• UTOPIA:
1. (Dizionario Zanichelli 2005): Concezione, idea,
progetto, aspirazione vanamente proposti in
quanto fantastici ed irrealizzabili.
2. (Per noi): Sentimento che ti propone ogni giorno
una meta più sublime verso la quale, anche se tu
non arrivi, continui a correre per raggiungerla.
Sei cosciente che è difficile, ma ti senti bene
con te stesso anche solo per averci provato.
• PAROLA:
1. (Dizionario Zanichelli 2005): Termine o vocabolo
in quanto singolo elemento di espressione.
Frase, discorso, ragionamento.
2. (Per Hobbes): Espressione verbale dei concetti,
delle cose che si pensano, rappresenta un
insieme di segni arbitrari o convenzionali con i
quali cataloghiamo le nostre esperienze, per
conservarle meglio nella nostra memoria e per
poterle partecipare ad altri. Ogni parola è un
calcolo.
3. (Per noi): Elemento soggettivo che sempre viene
considerato oggettivo, perciò si incorre nell’
equivoco.
• AMORE:
1. (Dizionario Zanichelli 2005): Intenso sentimento
di affetto, inclinazione profonda verso qualcuno
o qualcosa. Forte attrazione anche sessuale
verso
un’altra
persona.
Complesso
di
atteggiamenti, di attività morfologiche che per
molti animali accompagna la riproduzione. Forte
desiderio di qualcuno o qualche cosa. Chi è
oggetto di Amore. Avventura.
2. (Per
Cartesio):
“Una
emozione
dell’anima
cagionata dal movimento degli spiriti, che
incita ad unirsi volontariamente agli oggetti
che sembrano convenirle.” (Passioni dell’Anima,
79).Cartesio
mitiga
l’opinione
tomistica
e
osserva che il desiderio di possedere la cosa
amata non è affatto privo di benevolenza:
“Infatti
non
appena
ci
si
congiunge
volontariamente ad un oggetto, qualunque ne sia
la natura, si prova della benevolenza per esso,
ed
è
questo
uno
dei
principali
effetti
dell’amore.” Conclude, riconoscendo che questo
affetto “partecipa anche un pochino” dell’amore
per il possesso.
3. (Per noi): E’ il “ciclone” che ti cambia la
vita, dandoti la sensazione che tutto sia più
bello. Stare con la persona amata, e vedere che
anche un temporale è bello. Purtroppo si cade
spesso nell’”equivoco” del possesso, non siamo
felici se la persona da noi amata è felice, ma
solo se è nostra.
Con questa frase riusciamo
precedentemente spiegate:
a
collegare
tutte
le
parole
“E’ la mente (ragione) che ha ispirato il mio cuore (amore)
con vivida immaginazione (dubbio, idee)
e si piacque di infondere ali alle mie spalle e di
trasportarmi il cuore ad una meta prestabilita da un ordine
eccelso
Per cui è lecito sprezzare la fortuna e la morte (utopia)
Si aprono arcane porte e si spezzano le catene che solo
pochi varcano e da cui solo pochi si sciolsero
Così noi sorgiamo impavidi a fendere con le ali (sogno)
l’immensità dello spazio”
(De Immenso, Giordano Bruno)
La vera illusione è credere di vivere nella “realtà”. Siamo
circondati da illusioni che non vogliamo ammettere, perché
troppo presi dalla smania di vivere, secondo uno schema
prestabilito, che impone la direzione dei nostri passi.
COSA C’ENTRANO I FILM?
“Ferro 3, la Casa Vuota”di Kim Ki-Duck:
Il regista di questo film, Kim Ki-Duck dà una visione
dell’amore allo stato più alto, in cui non c’è bisogno di
parole, perché tutto viene capito attraverso gli sguardi ed
i gesti. Una filosofia dello sguardo, dell’immagine e
dell’idea, in cui sussiste la “realtà” dei personaggi, in
tutto il percorso della narrazione, che si ispira a Blow-Up
di
M. Antonioni.
Si cerca un codice segreto tra gli
“amanti”, i protagonisti:Tae-Suk (il giovane) e Sun-hwa (la
giovane donna), e sopra a ogni cosa vince l’amore… oltre la
“realtà”, non curante dei soprusi e delle gelosie altrui.
La protagonista del film cambia la sua vita, perché sa che
il più grande Amore è lui. Le parole ed i discorsi, in
generale, in questo film, tra gli amanti, non servono,
perché la meta è la fusione delle loro anime. Lui è un eroe
anti-hollywoodiano, privo di qualità per affrontare faccia
a faccia i nemici, e vive in una realtà percepita dagli
spettatori come dubbio e sogno. Egli è un uomo isolato
all’interno del caos della società in cui vive,cercando
case vuote dove stabilirsi temporaneamente in attesa dei
proprietari
.
La
ragazza
capisce
che
il
mondo
è
un’illusione, e che deve essere preso come è. La sua realtà
è
vivere
inosservata,come
un’immagine,
però
avvolta
nell’amore.Il loro modo di vivere l’amore per i due
protagonisti sembra realizzarsi nell’ultima sequenza del
film, nella quale la bilancia con i due protagonisti sopra,
segna lo zero, ad indicare l’”abbandono” delle cose
materiali , persino del loro corpo: “L’anima sceglie i suoi
compagni e poi chiude la porta” (E. Dickinson). I due
protagonisti raggiungono la
felicità disvelandosi e
rivelandosi in quell’amore vissuto, in quello appena
pensato, immaginato; divengono più felici e veramente
liberi, allorquando il loro “abbraccio” d’amore, si
trasforma in idea e sogno, perché sono riusciti a diventare
l’uno “casa” dell’altro. La narrazione – filosofica – è
sguardo, immagine, idea, sogno, in cui è stata trasformata
la “realtà”, dalle leggerezza dei loro mondi.
“Le avventure di Peter Pan”:
“Quando hai la gioia nel cuor tu ti senti sollevar…puoi
volar!!!”
Chi è che non sogna? Forse non tutti hanno il coraggio di
ammetterlo, per paura delle opinioni altrui, ma come
possiamo vedere in questo cartone, anche il più “burbero”
degli adulti, il padre di Wendy, può arrivare ad ammettere
che i sogni esistono, che spesso coincidono con la
realtà!Peter Pan esiste!!! “L’isola che non c’è” viene
presentato come un mondo fantastico, con fate, sirene e
animali immaginari, è il luogo dove vanno ad abitare i
bimbi “sperduti”, ovvero tutte quelle persone che non hanno
voglia di diventare adulti, credendo che questo passaggio
implichi un annullamento del mondo dei sogni. Non è così!
Ognuno di noi ha un’isola che non c’è, che coincide con il
mondo nel quale ci rifugiamo per scappare dai problemi. Il
vero passo da compiere per crescere e diventare grandi è
ammettere l’esistenza di questo luogo fantastico! E’
sbagliato vivere sempre nei sogni e rifugiarsi in essi, per
fuggire da quella che comunemente è
considerata la vita
reale, ma è altrettanto sbagliato credere che questi non
esistano.
“FORSE ANCHE QUESTO RESTERA’ UNO DI QUEI SOGNI CHE UNO FA…
MA Già CHE C’E’, INTANTO CHE C’E’ CONTINUERò A SOGNARE
ANCORA UN PO’, UNO DI QUEI SOGNI CHE…” (Ramazzotti,
L’Aurora) E’ LA REALTA’ .
Bellenghi Maria e Campisano Martina
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