LE NOSTRE FILASTROCCHE (ovvero rime per tutti i gusti!)
La città spaziale
Nella città spaziale
io adesso mi butto
c’è una confusione infernale
si corre dappertutto,
c’è gente internazionale
che si ciba di prosciutto.
Senti questo gran rumore
che arriva quassù:
se ci trovo anche l’amore
io non torno più giù!
( Matilda )
Vorrei andare sulla luna
Io vorrei che sulla luna
ci si andasse con la macchina della fortuna.
Devi avere sempre il sorriso
e uno sguardo bello in viso.
Questa macchina ti porta fortuna
e non vorresti andar mai via dalla luna.
Vorrei volare con un aeroplanino di carta
fatto apposta da una sarta
e planare per vedere
com’è fatto un cratere.
Atterraggio di fortuna
dritto dritto sulla Luna!
Ci vorrei andare
ogni volta che mi pare,
quando qui non so che fare!
(Chiara)
La stazione spaziale
Nello spazio più profondo
c’è una stazione spaziale
che è grande come il mondo
e ha pubblicato un giornale.
Le bellissime astronavi
fan viaggiare coi pensieri,
grandi come crinali e
contengon molti passeggeri.
Il signore dei biglietti
che è burbero e cattivon
è saltato in mezzo ai tetti
e si chiama Gedeone.
Quando arrivano gli sposini
lasciano i loro bagagli
ma anche i passeggini
con tutti i sonagli.
Questa è l’unica stazione
dove sempre potrai venire
per mangiare a colazione
e pure per dormire.
(Luca)
Filastrocca stellare
Nella notte cupa e scura
ecco appare una figura:
è un po’ strano, sì, lo ammetto
è in verità un piccolo ometto.
Lui mi parla e mi fa gesti,
mi propone anche dei testi.
Son figure di pianeti, astronavi, lune e stelle,
e son color della sua pelle.
Lui è fosforescente
come tutta la sua gente
che illumina il cammino
per il grande ed il bambino.
E’ la mia buona
Lui mi segue, mi guarda e mi sta vicino stella
che per me è la più bella.
e mi dice: “ Vai, Franceschino!”
(Francesco)
Marco Parino
C’era una volta Marco Parino
che dormiva mattino e notte
notte e mattino.
Un giorno dormì in una botte,
non ci riuscì: c’era troppo vino!
Allora provò la seguente notte:
si addormentò vicino a un bambino
ma risultò troppo stressante;
scelse infine il suo lettino
calmante e rilassante!
(Alessandro)
Carlo Campagna
C’era una volta Carlo Campagna
amava molto dormire,
e con la mente viaggiava in montagna
sempre pronto a gioire.
Sedeva sulla poltrona
con una argentata corona
da cui scendeva
come poteva.
(Matilde O.)
Giovannino
C’era una volta Giovannino
che dormiva sempre nel suo lettino
abitava nella sua casetta
col nonno che aveva un’accetta.
Tutto il giorno pensava a scherzetti
come per esempio fare dei getti.
Un giorno si incamminò per un prato
per poi arrivare a comprare cioccolato
(Alex)
Il calcio perfettino
Per il calcio perfettino
ci vuole un bel piedino
ma quando ti fai male
all’ospedale dovrai andare!
Per il calcio perfettino
ci vuole un bel panino
grasso, buono, succulento
farcito con cotechino cotto lento
Dribbling, cross, passaggio
e gol!!!
La vittoria meritata
e in cambio una bella mangiata..
(Leonardo M.)
Il signor Ludovico Rossi
Il signor Ludovico Rossi
abita in campagna
e salta i fossi
per salire la montagna.
Una volta arrivato
entra in una caverna;
sente un gran boato
e vede una lucerna
da cui rimane abbagliato.
C’era un piccolo nanetto
che teneva in mano un petardo,
lo teneva stretto stretto
e scoppiò in ritardo.
Il signor Ludovico impaurito
fuggì di corsa dalla grotta
e se ne andò via spedito,
investendo una marmotta.
(Rebecca)
Pierino Perdigiorno
Pierino combinaguai,
ha combinato un misfatto alle Hawai:
si è chinato sull’acqua del mare
e ne ha bevuta fino a scoppiare.
Verde la faccia, la gola rossa,
non gli si vedevano più le ossa,
ma alla fine con un bel rutto
era passato tutto.
Pur distrutto dall’acqua del mare,
Pierino ritorna a giocare.
Mentre la mamma lo credeva morto,
lui era andato al porto;
una focaccia aveva mangiato
ma ora era scappato.
La notte calava
Il freddo arrivava
ma Pierino a casa non tornava.
Alla fine, pentito e umiliato,
in mare si era buttato.
La mamma dalla disperazione
si è gettata giù dal burrone…
Ormai ho finito le rime
e questa storia ha un lieto fine:
Pierino e la mamma eran morti entrambi
e la città aveva molti meno danni!
(Aurora ed Elisa)
Clementina
Clementina spenditutto
ha comprato un prosciutto,
ha comprato gemme e anelli,
ha comprato dei gioielli;
ha comprato strane vesti,
ha comprato libri funesti;
ha comprato fiori e piante,
ha comprato un elefante,
ha comprato un letto ad acqua:
non c’è nulla che non le piacqua!
(Beatrice)
Pierluigi Mangiatutto
Pierluigi Mangiatutto,
si è mangiato un intero prosciutto,
ma, ahimè, era troppo asciutto
e si è sentito male dappertutto.
(NiKi)
Giacomino Matterello
Giacomino Matterello
è un bimbo pazzerello,
legge i fumetti sui tetti,
mangia la cioccolata
assieme all’insalata;
va in ufficio
e fa i fuochi d’artificio,
mangia il caviale
assieme ad un maiale;
gioca a ping pong
ad Hong Kong.
È un matto,
ma è fiero di ciò che ha fatto!
(Alberto)
Nicola
C’era una volta Nicola
che andava in campagna
con la carriola.
Andava in montagna
con la giacca viola
bevendo il sangiovese di Romagna.
A casa suonava la pianola
gustando una gustosa lasagna
e una bottiglia di coca cola.
(Leonardo C.)
Rosita Scacciapani
C’era una volta Rosita Scacciapani
che abitava in piena campagna
e continuava a raccogliere gerani
con Maria sua dolce compagna
Osservava la luna il sole le stelle
credeva fosser le cose più belle!
Sentiva profumi, vedeva colori,
tutto era un gioco di mille sapori!
(Anna)
Il buon signor Alberto Suzzi
Il signor Alberto Suzzi
vive allo zoo con gli animali,
gioca sempre con gli struzzi
a cui cura le ali.
Il proprietario Mont’Albano
con lui si congratula
e lo manda a Milano:
là ammalata v’è una mula.
Il povero signor Suzzi
non vuole lasciare i suoi struzzi
e piange talmente tanto
da non finire più il pianto.
Ma per fortuna il buon Alberto
la piccola mula fa guarire,
perché una medicina ha scoperto!
E’ pronto di nuovo a gioire
perché a casa è ritornato,
è la stessa casa che aveva lasciato!
(Bianca)
Giacomino pazzerello
C’era una volta Giacomino pazzerello
che abitava in cima ad una collina
in una casa con un alberello
insieme alla sua nonnina.
E’ tanto pazzerello e piccoletto
che dorme in cucina,
mangia sul suo letto
e gioca in cantina.
Ha distrutto mezza casa
e la nonna disperata
l’ha spedito a Mombasa,
dandogli una sculacciata
(Samuele)
Matteo Mattarello
Matteo Mattarello
picchia tutti col martello.
Che scorbutico, maleducato
è proprio indemoniato!
Ogni sera va alla taverna
e poi a dormire in una caverna.
Comprò un maglione
con disegnato un leone;
lo presero in giro i bambini,
lui gli rubò i soldatini.
Un giorno gli venne una fame tremenda
e andò in osteria a fare merenda.
Mangiò un panino col salamino,
il formaggio con il vino.
Anche dopo aver mangiato
restò indemoniato:
picchiava tutto il giorno
la gente che gli stava intorno.
(Federico)
Pierluigi Mangiatutto
Pierluigi Mangiatutto
si è mangiato un intero prosciutto
si è mangiato il salame
pure quello andato a male;
si è mangiato il panino con la mortadella
con condimento di nutella
Si è mangiato proprio tutto,
ma non la sua allegria.
(Camilla)
Pierino
Pierino combina guai
fa disastri più che mai:
ha rotto la bici,
ha perso gli amici,
con il matterello
ha fatto male a suo fratello,
a scuola ha rotto un vetro,
è tornato di un anno indietro.
Alla fine della giornata
gli è toccata una bella sgridata.
(Nicholas)
I bambini vanno a scuola
I bambini vanno a scuola
zitti zitti, senza una parola…
con lo zaino e il cappello,
quando piove con l’ombrello.
Poi si siedono nei banchi
ma son tutti tristi e sempre stanchi.
Quando suona il campanello,
senti il solito ritornello
gridan tutti “è finita”,
e tutti corrono all’uscita.
(Anita)
Pierluigi
Pierluigi Mangiatutto
si è mangiato un intero prosciutto,
si è mangiato pane e nutella,
poi una fetta di mortadella.
Alla fina della giornata
ha deciso di fare una scorpacciata:
ha mangiato tanto e in confusione
che la pancia sembrava un pallone.
Ma di notte al pancino
gli è venuto un dolorino:
è andato dal dottore
presente tutte le ore,
e di cura che gli ha dato?
Gli ha consigliato del panpepato.
(Matilde B.)
Caro fratellone
Caro fratellone,
tu non giochi a pallone,
il basket è la tua vita
e l’attesa del tuo ritorno è infinita.
Torni a casa ancora arzillo:
mi ricordi un mandrillo!
Sempre in giro con gli amici vuoi andare
E mi fai sempre arrabbiare.
Ma anche lo studio per te è importante,
infatti hai una memoria da elefante;
matematico, ingegnere o architetto? Non sai che fare,
mentre io, che sono piccolo, ho già le idee chiare.
Hai pregi e difetti,
ma non temere, fratellone,
per me sempre rimarrai
un compagno simpaticone
perché so che tu sempre ci sarai!
(Luca)