Seconda Università degli Studi di Napoli DiSTABiF Anno Accademico 2016-17 Corso di Laurea Magistrale in SCIENZE DEGLI ALIMENTI E DELLA NUTRIZIONE UMANA Insegnamento di BIOCHIMICA e BIOTECNOLOGIE degli ALIMENTI Prof. Augusto Parente Lezione 9-30. 03 . 2017 Metabolismo degli amminoacidi - Eliminazione del gruppo carbossilico: produzione di ammine biogene - Metabolismo del gruppo amminico - Metabolismo della catena carboniosa 1- Eliminazione del gruppo carbossilico: produzione di ammine biogene ALCUNE AMMINE BIOGENE Amminoacido Ammina formatasi Distribuzione e funzione Lisina Cadaverina Ribosomi, batteri Ornitina Putrescina Ribosomi, batteri Metionina (-> Spermidina, spermina) (Ribosomi, sperma) Arginina Agmatina Batteri (flora intestinale) Serina Etanolammina Fosfatidi Treonina Propanolammina Vitamina B12 Cisteina Cisteammina Coenzima A Acido aspartico -alanina Coenzima A, acido pantotenico Acido glutammico Acido -amminobutirrico Cervello (blocca i gangli) Istidina Istamina Attiva sulla pressione del sangue Tirosina Tiramina Fa contrarre l’utero Dopamina Ormone tessutale 3,4-diidrossifenilalanina (->Adrenalina) (->Ormone) Triptofano Triptammina Ormone? 5-idrossitriptofano Serotonina (->Melatonina) Ormone tessutale ______________________ Metionina (SAM) e cadaverina concorrono alla formazione di spermina e spermidina Lisina—> cadaverina Ornitina—> putresceina Istidina —> Istamina Glutammato —> acido -amminobutirrico GABA Tirosina—> tirammina Triptofano —> triptammina Le ammine biogene sono presenti in: formaggio, vino, birra, vegetali, pesce e carne. La loro importanza nei prodotti alimentari è dovuta a due importanti ragioni: 1) se presenti in quantità elevate ed ingerite, possono avere effetti tossici. La tiramina (da Tyr) e l’istamina (da His) sono state associate a sensazione di bruciore alla gola, vampate di calore, mal di testa, nausea, ipertensione, paralisi e formicolio delle labbra , accelerazione del polso e vomito. 2- sono indice di qualità dei prodotti alimentari e di un loro eventuale deterioramento L’industria alimentare ha perciò sviluppato metodi per la loro determinazione a scopo di ricerca, salute e sicurezza, nonché per il controllo della qualità alimentare Esempio: L’istamina può provocare avvelenamento (sindrome sgombroide) da pesce (sgombro – maccarello (pesce azzurro), tonno , sardine, ecc. In questi casi sono importanti le pratiche di post-raccolta- raffreddamento. METABOLISMO DEGLI AMMINOACIDI 2- Eliminazione del gruppo NH2 Organismi ureotelici (urea) uomo e squali** ammoniotelici (NH4+) pesci ossei uricotelici (acido urico) rettili e uccelli **Per migliorare il gusto della carne di squalo, si deve allontanare il sangue immediatamente dopo la sua uccisione per evitare l’azione della ureasi sull’urea che produce CO2 e NH3; Sumner); AMMINOACIDI GLUCOGENICI: Formano precursori della gluconeogenesi - Piruvato - fumarato - Ossalacetato - -chetoglutarato - Succinil-CoA GLUCOSIO AMMINOACIDI CHETOGENICI: formano acetil-CoA, acetoacetil CoA, precursori dei Corpi CHETONICI: Acetone Acido acetoacetico Acido beta-idrossibutirrico ** ** * * * * Gluco e chetogenici ** Chetogenici GLUCOGENICI CHETOGENICI GLUCOGENICI e CHETOGENICI Alanina Arginina Asparagina Acido aspartico Cisteina Acido glutammico Fenilalanina Glutammina Glicina Istidina Prolina Isoleucina Metionina Serina Tirosina Treonina Triptofano Valina Leucina Lisina Fenilalanina Triptofano Tirosina Isoleucina - Metabolismo del gruppo amminico 1- Transamminasi 2- Glutammato deidrogenasi Transamminasi L- amminoacido (1) + -chetoacido (2) -chetoacido (1) + amminoacido (2) - La specificità delle transamminasi è duplice: per l’ -chetoacido (più elevata) e per l’amminoacido Es. Glutammico-piruvato transamminasi (GPT) L-alanina + -chetoglutarato Glutammico-ossalacetato transamminasi (GOT) L-aspartato + -chetoglutarato Piruvato + glutammato Ossalacetato + glutammato La glutammina trasporta l’ammoniaca nel torrente circolatorio. -chetoglutarato NEL MUSCOLO L’alanina trasporta lo ione ammonio dal muscolo scheletrico al fegato in forma non tossica - Glutammato deidrogenasi - Transamminazione con ossalacetato Glutammato deidrogenasi Ciclo dell’Urea o dell’ornitina 1 - Inizia nel mitocondrio - prosegue nel citosol 2 I 3 Trasporto di Asp nel citosol Carbamil-P sintetasi citosolica (biosintesi delle pirimidine) Il fumarato entra nei mitocondri Vie cataboliche di alanina, glicina, serina, cisteina, triptofano e treonina G/C * Assenza o carenza di tirosinasi (enzima che porta alla sintesi di melanine) determina l’albinismo Catabolismo di: Lys* Leu* Phe Tyr Trp Ile C * (Fenilchetonuria) Malattia delle urine a sciroppo d’acero Quando manca l’enzima si ha la I tessuti animali presentano strutture simili, nonostante piccole differenze tra animali terrestri e acquatici (pesci e molluschi). Dopo la morte dell’animale la struttura della carne si rompe lentamente, andando incontro ad un intenerimento ed in certi casi ad un deterioramento. Per capire questi processi, bisogna conoscere la struttura della carne, la parte dell’animale usata come alimento . La carne, oltre alla muscolatura, comprende fegato, rene, cervello ed altri tessuti e parti commestibili. Terminologia specifica riferita ai muscoli TERMINE GENERICO Cellula muscolare Membrana cellulare Citoplasma Mitocondri Reticolo endoplasmatico *Multinucleata; sincizio **Il prefisso sarc deriva da sarkos = carne. EQUIVALENTE MUSCOLARE Fibra muscolare * o fibrocellula muscolare Sarcolemma** Sarcoplasma Sarcosomi Reticolo sarcoplasmatico Fibre muscolari Miofibrille (nei pesci le fibre sono più corte) Sarcomero Disco Z Linea M Muscolo rilassato Muscolo contratto Miosina Linea M Actina F Disco Z LOCALIZZAZIONE E FUNZIONI PRINCIPALI DI PROTEINE MIOFIBRILLARI ASSOCIATE CON L’APPARATO CONTRATTILE E LA STRUTTURA DEL CITOSCHELETRO Localizzazione Proteina Funzione principale Banda A Miosina c-protein proteine F-, H-, I Contrazione muscolare Lega i filamenti di miosina Legano i filamenti di miosina Linea M Proteina M Miomesina Creatin chinasi Lega i filamenti di miosina Lega i filamenti di miosina Sintesi di ATP Actina Tropomiosina Troponine T, I, C Contrazione muscolare Regola la contrazione muscolare Regolano la contrazione muscolare actinine -, y Regolano i filamenti di actina Apparato contrattile (Banda A/Linea M) (Banda I/disco Z) Banda I LOCALIZZAZIONE E FUNZIONI PRINCIPALI DI PROTEINE MIOFIBRILLARI ASSOCIATE CON L’APPARATO CONTRATTILE E LA STRUTTURA DEL CITOSCHELETRO Localizzazione Proteina Funzione principale Filamenti GAP Connectina (titina) Lega I filamenti di miosina alla linea Z Linea N2 Nebulina Sconosciuta Citoscheletro Sul sarcolemma Vinculina Linea Z -actinina Eu-actinina, filamina desmina, vimentina sinemina, proteina Z, Z-nin Lega le miofibrille al sarcolemma Lega I filamenti di actina alla linea Z Lega I filamenti di actina alla linea Z Struttura periferica alla linea Z Struttura a lattice della linea Z Struttura delle proteine - Primaria - Secondaria - Terziaria - Quaternaria STRUTTURA DELLE PROTEINE E PROCESSI TECNOLOGICI Nella struttura delle proteine sono presenti siti sensibili dal punto di vista fisicochimico: i legami deboli (ionico, idrogeno, forze di van der Waals) si rompono a temperature intorno ai 55-70 °C. Inoltre, in alcuni processi tecnologici alcuni amminoacidi, inseriti nella catena polipeptidica, possono subire degradazioni selettive. Ne conseguono alterazioni sia della conformazione e dell’attività biologica sia del valore nutritivo della proteina. SITI SENSIBILI DI UNA PROTEINA Amminoacido Ossidazione Calore Reattività chimica con Glucidi Tannini e polifenoli Lys ++ ++++ +++ Cys ++++ ++++ ++ Met ++++* Asn e Gln Trp ++ ++ ++++** ++++ ++++*** Ala ++ + Ser ++ + Tyr ++ Asp e Glu ++ His +++ Arg +++ * Metionin sulfone e Met sulfossido *** In mezzo acido e ossidante ** Deammidazione LA CARCASSA ANIMALE È COSTITUITA DA - ACQUA 75%, a seconda della specie, razza, taglia, età, ecc. - PROTEINE 16-22% - LIPIDI 1,5-13%* - CARBOIDRATI E SOSTANZE NON AZOTATE (min 0,5- max 1,5%): glicogeno (0,8%); glucosio ( 0,1%); prodotti intermedi e del metabolismo cellulare (0,1%) - SOSTANZE AZOTATE NON PROTEICHE: creatina e creatinfosfato (0,5%); nucleotidi (ATP, ADP, ecc. 0,3%); aminoacidi liberi (0,3%); peptidi (anserina**, carnosina***, ecc. 0,33%), altre sostanze non proteiche (creatinina, urea, inosina monofosfato, ecc. 0,1%). - COSTITUENTI INORGANICI/CENERI 0,9% * Il contenuto meno costante nella composizione della carcassa è la quantità di grasso, che può variare dal 2% in alcuni animali allo stato brado, fino al 8-18% negli animali domestici da allevamenti intensivi. ** β-alanil-N-metilistidina *** β-alanina ed L-istidina (muscolo e cervello; antiossidante) Carnosina COMPOSIZIONE DEL MUSCOLO Principali proteine del muscolo. % Proteine ( 21%) Miofibrillari (9%) Sarcoplasmatiche (6%) Stromali (3%) Miosina Actina Tropomiosina, Troponina, Proteina M, Proteina C, -Actinina, -Actinina, ecc. 5 2 Enzimi mitocondriali, enzimi lisosomiali, altri enzimi citosolici 5,5 Mioglobina 0,3 Emoglobina 0,1 Citocromi e flavoproteine 0,1 Collagene e reticolina Elastina 2,5 1,5 0,1 INTENERIMENTO DELLA CARNE Alla morte dell’animale il muscolo si viene a trovare nella condizione di “rigor mortis” . L’ATP viene idrolizzato in ADP e Pi con modificazione della conformazione delle proteine che costituiscono l’ACTOMIOSINA (elemento contrattile della cellula muscolare formato, come già visto, da varie proteine tra cui predominano ACTINA e MIOSINA). -> Si genera un movimento a livello molecolare che determina la contrazione fibrillare. Il complesso così formato è dotato di grande rigidità meccanica ed è responsabile della rigidità cadaverica. L’organismo si viene a trovare in anaerobiosi perché cessa l’apporto di OSSIGENO e si determina una condizione di acidità determinata da: - Degradazione del glicogeno, con formazione di acido lattico; - Idrolisi di ATP in ADP e Pi Per questo si avrà una doppia ACIDIFICAZIONE ed il pH diventa 5,6 (da 7,2-7,38). A questo valore di pH ( 5,6) gli enzimi lisosomiali presentano il pH ottimale. Gli enzimi che intervengono nelle prime fasi sono le calpaine, seguite dalle catepsine. L’effetto della loro azione è l’idrolisi parziale delle proteine muscolari (che possono subire anche una denaturazione per il basso pH) con conseguente scomparsa della rigidità muscolate. Questi fenomeni avvengono all’interno della fibra muscolare e non riguardano né il collageno, né l’elastina, che sono proteine extracellulari (stromali). L’intenerimento della carne può essere ottenuta anche con l’aggiunta intenzionale di peptidasi. I processi che intervengono nella trasformazione del MUSCOLO in CARNE sono di seguito schematizzati: MUSCOLO Macellazione: la circolazione del sangue si interrompe Repentina diminuzione della concentrazione di O2 nel muscolo Mancanza di O2 Il potenziale redox scende a – 50 mV La respirazione si ferma Cessazione delle attività del sistema mitocondriale Glicolisi La generazione enzimatica di ATP si riduce Produzione e accumulo di acido lattico Consumo di ATP Il pH scende a circa 5,6 Formazione di actomiosina Contrazione Le proteine si denaturano Diminuzione della capacità di legare acqua Riduzione del colore rosso Rilascio di acqua e di nutrienti solubili RIGOR MORTIS