Editoriale In questo scorcio di primavera che introduce alla bella stagione, dopo la pausa imposta dal periodo elettorale, riprendiamo il nostro cammino alla scoperta di Thiene. E ancora una volta lo facciamo privilegiando anzitutto le eccellenze di un territorio che sa distinguersi per tradizioni e passioni, creatività e valori, rispetto e umanità. Che sa dare spazio a Enti, Organizzazioni e realtà associative, ma anche al singolo cittadino, nell’ottica di una serena convivenza e di un dialogo partecipato tra le parti. Che sa ascoltare le esigenze della famiglia e dei figli, dei giovani e della Terza Età, dei lavoratori e degli imprenditori, e di tutti quelli che vogliono contribuire a rendere più accogliente e viva la città. E se da un lato raccontiamo fatti di vita vissuta dall’altro diamo la parola a chi sta operando per il benessere e lo sviluppo della comunità, intessendo una storia di continui richiami tra i mille volti della Thiene di ieri e lo sguardo fiducioso del nuovo che avanza. Ne ricaviamo un quadro ricco e variegato, dove alle tradizioni dell’aeroporto “Ferrarin” rispondono i progetti per il futuro della locale azienda sanitaria, ai ricordi della Compagnia dei Carabinieri di Thiene fanno da controparte le iniziative e le speranze di Andrea Stella, alle note musicali dell’Istituto Musicale cittadino si sommano gli accordi e le voci delle giovani band thienesi. Per un discorso che è solo all’inizio, ma prosegue e promette di riservarci ancora tante sorprese. Direttore responsabile Paola Meneghini 3 Primavera 2008 Sommario ZOOM Editoriale In primo piano 6 A due passi dal cielo 54 58 61 64 DETTO & FATTO STORIE DI VITA FOCUS Quando Mozart incontra i dj Musica da vedere Il gioco dei valori Il cavaliere su due ruote 12 Il cuore verde di Thiene 15 Promuovere per crescere 17 Il Comune “ci fa le carte” 70 Il dono della vita 73 Quei garibaldini dei volontari E.N.P.A. 76 Il futuro in una casa RITRATTI NEWS a cura delle associazioni di categoria 80 ASCOM 82 CNA 20 La sanità a Thiene TERRITORIO TH YOUNG 26 Oltre i confini locali 32 La città che cresce 35 L’altra faccia della giustizia 85 Thiene rocks 90 Garage o Studios? APPUNTAMENTI 39 Vie golose a Thiene 42 Un patto di fedeltà con la cittadinanza 50 Accordi virtuosi Th Persone, fatti e cultura dal territorio Comune di Thiene Piazza Arturo Ferrarin, 1 36016 Thiene - Vicenza www.comune.thiene.vi.it Registrazione Tribunale di Vicenza n. 1157 – 9 novembre 2007 Direttore responsabile Paola Meneghini Coordinamento editoriale Ufficio Stampa del Comune di Thiene Giovanni Casarotto, Rosella Guglielmi, Valeria Balasso Redazione, impaginazione e grafica Meneghini & Associati srl www.meneghinieassociati.it Fotolito e stampa IGVI srl Industrie Grafiche Vicentine Via Chiodo, 12 C/D 36050 Bolzano Vicentino (VI) Pubblicità Meneghini & Associati srl Ref. Anna Ongaro Tel. 0444 578815 - 347 2322233 In primo piano Hanno collaborato Valentina Bertoldo, Carlo Dal Sasso, Cinzia Di Rosa, Francesco Guiotto, Andrea Lazzari, Nicola Luna, Francesco Ongaro, Maria Porra, Giuseppe Santonocito Fotografie Archivio Comune di Thiene, Commissione per le Politiche Giovanili, Paolo Agostini, Archivio Compagnia Carabinieri di Thiene, Archivio RAV (Rugby Alto Vicentino), Archivio Istituto Musicale Veneto, Archivio Ulss 4 “Alto Vicentino”, Associazione Spirito di Stella, Auxonet, Fotostudio Mauri (Verona), CNA (mandamento di Thiene), ASCOM (mandamento di Thiene), Circolo Fotografico Città di Thiene, Nicola Dalla Stella, Katia Dal Masetto, Ambrogio Delachi, famiglia Maron, Michele Ghiotto, JoY&JoY, Dino Rosa, Giuseppe Stella, Studio Ferrari e Associati, Luciano Torresendi È una nuova stagione quella che si apre per Thiene e non solo dal punto di vista meteorologico! Dopo i mesi autunnali e invernali, dedicati all’ascolto delle istanze dei cittadini con la nascita dei Comitati di Quartiere e alla caratura dei progetti che sono ora meglio definiti - proprio grazie all’esame delle esigenze fin qui emerse - “sbocciano” a Thiene le prime iniziative. Al centro di tutte è il cittadino, di ogni fascia di età e di ogni condizione sociale, incentivato ad assumere il ruolo di “soggetto attivo” nel governo della Città e messo effettivamente nelle condizioni di essere partecipe di un dialogo collaborativo con l’Amministrazione e la struttura comunale. Credo che sia questa la strada da percorrere perché Thiene possa crescere, divenire sempre più il luogo in cui sicurezza e qualità della vita sono le coordinate privilegiate che accompagnano il cittadino nelle sue giornate, tanto nella dimensione familiare che in quella scolastica, lavorativa e del tempo libero. In quest’ottica il conferimento della Cittadinanza Onoraria alla Compagnia dei Carabinieri il prossimo 25 maggio, l’inaugurazione dell’eurodesk (chiamato finora Urban Center) per i giovani nel nuovo innovativo edificio di via Roma venerdì 30 maggio e la prossima apertura dello Sportello Donna e Minori sono i primi tasselli che annunciano la realizzazione di una progettualità più ampia che, come vedremo nei prossimi numeri di Th, affronterà punti strategici della qualità della vita a Thiene, come la mobilità, la rete dei servizi per il cittadino, la tutela degli spazi verdi e del patrimonio edilizio e di arte, la promozione della cultura, la creazione di nuove opportunità di uno sviluppo sostenibile, a misura dell’uomo di oggi. È con questo animo che rivolgo ai miei cittadini - e a quanti vivono comunque a Thiene - l’augurio di una Buona Primavera! Maria Rita Busetti Project & art direction Nicola Murru Graphic management Anna Donadello Traduzioni Cecilia Razelli 7 Focus M illeduecentosessanta metri di pista in erba, una quarantina di velivoli ospitati permanentemente tra alianti, elicotteri e ultraleggeri. Una storia che parte all’inizio del secolo scorso e si rinnova a metà degli anni Settanta per una struttura che oggi offre un servizio radio professionale a centinaia di velivoli, dà spazio a numerose realtà locali e associazioni, accoglie oltre 300 frequentatori settimanali e a giugno ospiterà una gara nazionale di paracadutismo, promettendo di riempire il cielo di appassionati del lancio. È l’aeroporto “Arturo Ferrarin”, fiore all’occhiello di Thiene e di tutto il Vicentino. Una realtà che cresce e promette con il nuovo CDA di proseguire i progetti della vecchia Amministrazione, a partire dalla possibilità di effettuare rifornimenti più agevoli per tutti i velivoli (anche solo di passaggio), ma soprattutto di portare a realizzazione una elipiazzola notturna, capace di servire i mezzi del 118, della protezione civile e del pronto intervento. A tracciare il quadro di un gioiello dove ogni notte riposa anche l’elicottero della Diesel di Renzo Rosso, è il presidente Giovanni Gasparotto, che spiega: «Il nostro è un aeroporto turistico, che ospita solo aerei privati e nessuna linea commerciale. Ma proprio per questo ci siamo concentrati sull’offerta». E in effetti oggi il “Ferrarin” è l’unico aeroporto turistico in Europa a proporre tutti i tipi di scuola di volo: dal ppl (che è la classica licenza di pilota) con aerei ed elicotteri all’abilitazione al volo acrobatico, passando per la scuola di volo a vela per alianti e motoalianti sia monoposto che biposto e la qualifica al volo notturno VFR. Ma non è tutto. Negli ultimi anni si è aggiunta anche una scuola per il conseguimento della licenza di volo con mongolfiera e una per il brevetto di paracadutismo. Insomma, ce n’è davvero per tutti i gusti. Basta andare in aeroporto e scegliere il tipo di attività che si vuole provare. Una sessione di volo leggero, ad esempio, dura venti minuti e costa attorno ai cinquanta euro. Mentre per il lancio con il paracadute si possono pagare fino a cento euro, a seconda che ci si lanci da soli (per i brevettati!) o in tandem con un istruttore. a 2 passi dal cielo Tradizione e passione per il volo hanno trovato casa a Thiene La par ticolarità dell’aeropor to di Thiene, secondo il presidente Gasparotto, sta tutta nel personale e nei soci. La sede, recentemente ristrutturata, non solo dispone dei mezzi più innovativi per insegnare la teoria del volo, ma si avvale del suppor to di istruttori molto preparati, sempre disponibili e in grado di rendere semplice l’approccio a chiunque voglia imparare a volare. È anche un ottimo punto d’incontro per i piloti, che possono stare insieme, scambiarsi consigli pratici e suggerimenti o condividere con qualcuno le proprie esperienze… del resto, si sa, l’adrenalina scorre a mille tra un volo e l’altro e ogni pilota diventa protagonista di avventure uniche ed emozionanti. Ma chi sono allora i protagonisti di questa passione per il volo tutta thienese? In primo luogo c’è l’AeroClub “Ar turo Ferrarin”, che prende nome dall’omonimo aeropor to e, contando una novantina di piloti associati con oltre 1200 ore di volo all’attivo, rappresenta una delle realtà private più impor tanti dell’intero panorama nazionale. Basti pensare che mettendo insieme gli aeroclub di Verona e Padova si arriva con difficoltà a 120 soci. Oltre a comparire nei libri di volo dell’ENAC per il costante traffico di aviazione generale e ultraleggera, l’AeroClub vanta anche una flotta sociale di 7 velivoli di proprietà, che vengono utilizzati per attività turistiche o per l’insegnamento. La scuola di volo con apparecchi VDS offre tra l’altro un’assicurazione globale e garantisce servizi di prima qualità, anche in fatto di sicurezza. La manutenzione dei mezzi, ad esempio, è affidata ad officine autorizzate Tecnam e Rotax, che rappresentano il meglio di quanto offre oggi il mercato. Molto attivo è anche l’AeroClub “Prealpi Venete”, specializzato nel conseguimento del brevetto di volo a vela, che consente di noleggiare gli alianti: un’oppor tunità eccezionale per librarsi nell’aria senza l’ausilio di alcun motore e lasciarsi guidare dalle correnti ascensionali per godere di una vista e di un silenzio riservati normalmente solo agli uccelli. Non manca in aeropor to un’area riservata al traspor to pubblico o al lavoro con gli elicotteri. All’interno della struttura thienese trova spazio poi l’Aeropubblicità del comandante Maron, che dirige la scuola per l’abilitazione del volo acrobatico, PPL e con mongolfiera. La sua è davvero la storia di una famiglia totalmente dedicata al volo: lui è ex pilota militare del gruppo delle “Pantere nere” ed ex comandante dell’Alitalia; la moglie è stata nel 1962 la prima donna vicentina del dopoguerra a conseguire il brevetto di pilota; dei figli, il maggiore è primo ufficiale all’Alitalia, mentre l’altro è pilota istruttore acrobatico. Quella di Thiene, in par ticolare, è una delle sole 4 scuole di questo genere presenti in tutta Italia. La dotazione di mezzi della società prevede un CAP 10B e un EXTRA300 per il volo Th acrobatico, due Cessna per aviazione generale e tre palloni aerostatici. Il sogno è tuttavia quello di incrementare il loro numero e, magari, di por tare nei prossimi anni in città anche un raduno internazionale di mongolfiere. Nel frattempo, per rivedere Thiene al centro dell’attenzione nazionale basterà attendere il primo fine settimana di giugno: per quella data, la Scuola di Paracadutismo “Skydive” ha in programma un contest di lancio con il paracadute per le discipline FCL e Speed Star, che por terà sul cielo della Pedemontana atleti provenienti da tutta Italia. La prima gara vedrà impegnate una decina di formazioni composte da quattro elementi ciascuna in lanci di “lavoro relativo”: dovranno cioè formare il maggior numero di figure in caduta libera. Nel corso della gara Speed Star, invece, otto atleti cercheranno di comporre in cielo una stella a otto punte nel più breve tempo possibile. E siamo cer ti che ogni lancio terrà il pubblico con il naso incollato all’in su! Come se non bastasse, ecco spuntare all’Aeropor to “Ferrarin” anche i Breitling Devils, la più impor tante pattuglia acrobatica civile italiana, costituita da veterani del settore. Sommando complessivamente le loro ore di volo, si arriva alla ragguardevole cifra di 75.000 e, se si considerano anche le esibizioni acrobatiche dai tempi della loro appar tenenza alla Frecce Tricolori, ci si trova di fronte a quasi 2.000 manifestazioni e sorvoli. Sette dei nove piloti che fanno par te del team sono Comandanti di Linea su compagnie aeree internazionali; gli altri due sono piloti militari che volano su F16. E malgrado tutti volino per lavoro, quasi tutti i weekend si ritrovano all’aeropor to di Thiene, aprono l’hangar, por tano i SIAI-Marchetti SF260 in pista, indossano casco e paracadute e, dopo un accurato briefing per il ripasso delle manovre acrobatiche, solcano il cielo per esibirsi durante le principali manifestazioni aeree d’Italia. Ma a dimostrazione che la migliore tradizione e passione per il volo hanno davvero trovato la loro casa ideale a Thiene, oggi a fianco della torre di controllo dell’aeropor to fa bella mostra di sé un ospite d’eccezione: uno splendido modello di cacciabombardiere F-104. Soltanto altri due aeropor ti italiani possono vantare una presenza tanto illustre. Al “Ferrarin” il velivolo è “atterrato” come dono dell’Aeronautica Militare, insieme al motore, lungo sei metri e del peso di oltre due tonnellate. A par tire dalla prossima estate, quest’ultimo sarà esposto al pubblico per la gioia di grandi e piccini. Intanto, con il suo aspetto severo e maestoso, l’F-104 continuerà a sorvegliare le attività di tutti gli amanti del volo della Pedemontana vicentina ancora per molto tempo. 9 Two steps from the sky La pattuglia dei Breitling Devils in azione L’Aeropor to “Ar turo Ferrarin” sorge sui terreni che furono donati dalla famiglia Ferrarin al Comune di Thiene alla fine degli anni Sessanta. La proprietà si compone per circa il 70% dall’Amministrazione comunale e per il restante 30% da soci privati. All’interno dell’aeropor to sono ospitati Associazioni ed Enti a cui la società di gestione affida spazi e servizi con regolare corresponsione di un canone d’affitto. Ciò da un lato garantisce grande trasparenza nei rappor ti tra le varie società e dall’altro assicura efficienza e funzionalità a tutta la struttura. Le realtà associative operanti con base fissa a Thiene sono oggi: l’AeroClub “Ar turo Ferrarin”, l’AeroClub “Prealpi Venete”, Aeropubblicità Vicenza, la Scuola di Paracadutismo “Skydive”, Elimediterranea ed Elibù, Aviorent, oltre al team acrobatico dei Breitling Devils. One thousand, two hundred sixty metres of grassy runway and a holding capacity of around forty aircrafts, among which gliders, helicopters and ultralight planes.The story began at the turn of the last century and gained fame during the 70s after the construction of a building that today offers a professional radio service, lends space to a number of local businesses and associations, welcomes over 300 (weekly) visitors and will host a national parachuting competition in June, which promises to fill the skies with skydiving aficionados. It’s the “Arturo Ferrarin” airport,Thiene and the entire Vicentino’s silken glove. An entity that grows and will bring a night-time landing site into operation, to be used by the civil protection and emergency services. The “Ferrarin” is the only European tourist airport to offer all kinds of flying lessons: from the ppl (the classic pilot license) to the qualification test for acrobatic flight, taken through the sailplane flight school for gliders and motor-gliders – both one and two-seater – to the nocturnal flight qualification. Schools for the attainment of the hot-air balloon flight license, along with the parachuting certificate, have also recently been added. It seems that all tastes really are catered for. But who are the protagonists of this Thienese passion for flight? First and foremost, the “Arturo Ferrarin” Aeroclub represents one of the most important private bodies nationwide. The “Prealpi Vente” Aeroclub is also very active, specialising in the sailplane flight certificate, which allows the renting of gliders. The airport also boasts an area designed for public transport or helicopter use. The Thienese complex also finds room for commander Maron’s “Aeropubblicità”, which manages the school of hot-air balloon and acrobatic flight. The “Skydive” Parachuting School has a parachuting competition planned for the first weekend of June, which will bring athletes from all over Italy to the Pedemontana skies. And the story continues with Breitling Devils, the most important Italian civil acrobatic picket, made up of the sector’s veterans. They gather in Thiene’s airport on most weekends and put on a show during Italy’s main flying exhibitions. And truly symbolic of Thiene’s historic passion for flight is the honorary guest standing tall next to the airport’s control tower: the superb model of an F-104 fighter-bomber plane. Palloni aerostatici del comandante Maron Uno scorcio dell’F-104 ospitato all’aeroporto di Thiene Una storia lunga un secolo L’aeropor to di Thiene ha una tradizione lunghissima: allo scoppio della Prima Guerra Mondiale rappresentava, con Asiago, una delle due maggiori basi dell’Aviazione Italiana, anche per l’evidente vicinanza con la linea del fronte Pasubio – Altipiani di Folgaria e Asiago. Nel periodo in cui gli Austriaci conquistarono la base asiaghese, divenne il principale avamposto della resistenza dell’esercito italiano, ospitando squadriglie di aerei da ricognizione e da caccia. Nell’estate del 1916 fu sgomberato perché raggiunto da colpi di ar tiglieria pesante austriaca collocata sul Monte Cimone e, da allora, venne utilizzato a fasi alterne fino alla fine della guerra, per essere poi dismesso. A quegli anni risalgono anche i primi voli del celebre aviatore thienese Ar turo Ferrarin, che durante il primo conflitto mondiale si distinse per le eccezionali doti di pilota, meritando nel 1918 due croci di guerra, una medaglia di bronzo e una d’argento al valor militare. La sua brillante carriera proseguì poi con altre memorabili imprese, tra cui merita par ticolare cenno la prima trasvolata Roma-Tokyo, compiuta a tappe nel 1920 con un biplano SVA. Dopo aver conseguito una medaglia d’oro al valore aeronautico ed essere stato promosso al grado di Tenente Colonnello, morì al termine di un volo sperimentale nel 1941. Intanto, di lì a qualche anno, nel corso della Seconda Guerra Mondiale l’aeropor to thienese fu riaper to per un breve periodo come base d’emergenza dei repar ti da bombardamento di stanza nel vicino aeropor to di Vicenza. Ma la vera rinascita della struttura aeropor tuale avvenne solo nel 1970, quando fu inaugurato ed aper to al traffico locale il nuovo aeropor to civile. Dapprima come base d’appoggio per l’AeroClub di Vicenza; quindi, a par tire dal 1975 quale sede del “Club Azzurro”, poi registratosi ufficialmente nel 1978 come AeroClub “Ar turo Ferrarin”, a perenne ricordo del valoroso concittadino. Da allora, la struttura è cresciuta notevolmente, riunendo man mano l’attività di aero club, scuole di volo e società dell’Alto Vicentino e di tutta la fascia pedemontana. Grazie ad una posizione geografica par ticolarmente favorevole e alla passione messa in campo negli anni da soci e frequentatori, le potenzialità di sviluppo dell’aeropor to risultano oggi sempre maggiori. 11 Detto & Fatto Th Anche Thiene può contare oggi su quasi 90 mila metri quadri di superfici verdi, equamente distribuiti tra il centro e le zone periferiche. Ed è piacevole per i cittadini pensare che l’Amministrazione comunale dedichi risorse ed energie al mantenimento e all’abbellimento di questi spazi. Già! Perché se è vero che i parchi pubblici, nell’immaginario collettivo, sono luoghi dove luce, acqua e terra seguono unicamente i ritmi delle stagioni, quasi a “segreta memoria” di quel Paradiso Terrestre citato nei testi sacri, è altrettanto vero che la gestione di queste aree richiede una costante attenzione. Ma sappiamo prenderci cura veramente di questa grande risorsa naturale? Potrà sembrare una domanda retorica, ma la realtà ci dice che ciascuno di noi potrebbe contribuire direttamente a migliorare queste aree… semplicemente seguendo qualche pratica regola di buon comportamento. Ecco qui di seguito alcune avvertenze, tratte dal Regolamento comunale che definisce e regola l’utilizzo dei parchi pubblici. Innanzitutto, sembra opportuno ricordare che parchi, giardini ed altre aree a verde pubblico, nonché tutti i luoghi attrezzati per il relax, i percorsi pedonali e i campi gioco per bambini, rappresentano un patrimonio a disposizione di tutta la cittadinanza; sono inoltre un elemento qualificante del contesto urbano e vanno interpretati come fattore di miglioramento della qualità della vita degli abitanti del Comune. Il cuore verde di Thiene on l’arrivo della Primavera la natura si risveglia e torna anche il desiderio di stare all’aria aperta. Il tepore della nuova stagione, il canto degli uccelli, il profumo delle gemme in fiore, il prolungarsi delle ore di luce invitano ad uscire dalle proprie case e a dedicarsi a lunghe passeggiate. Sono in particolare i parchi e le aree verdi ad essere presi d’assalto dai cittadini in questo periodo dell’anno, in attesa che qualche giornata di vacanza consenta di raggiungere nuovamente altre mete di villeggiatura. Le città sembrano percorse da un grande fermento di vita che coinvolge tutti e prende forma in prossimità dei giardini pubblici disseminati sul territorio, dove giovani, mamme e bambini, nonni e nipoti si danno appuntamento nelle ore più calde della giornata. 15 Detto & Fatto Th Thiene’s green heart Nature awakes with the coming of Spring and so too does the desire to be out in the open air. During this period, citizens swarm the parks and green areas in particular, waiting for the time off that will allow them to leave for other holiday destinations. Today, Thiene relies on almost 90,000 square metres of green surface, which is equally distributed amongst the suburban areas: from the Al Bosco park to that of Villa Fabris, from the Via Chilesotti park to the Station’s public gardens. And citizens are pleased to see that the Council Administration devotes both time and resources to the maintenance and constant renewal of these spaces. But do we really know how to safeguard this great natural resource? All of us can make a concerted effort to improve these areas, simply by relying on common standards of good behaviour. And the municipal regulations referring to the use of public parks have been formulated along these lines. Every violation of the above has a corresponding administrative sanction, but these can all quite easily be avoided by using a bit of common sense, respecting our surroundings and making the city that much more enjoyable to live in. a promozione di Thiene è senza dubbio un investimento a lungo termine. L’ha capito già da qualche anno l’Amministrazione Comunale, che sta iniziando a raccogliere i primi buoni risultati del suo impegno per far conoscere il patrimonio. Per promuovere bisogna conoscere: la storia, innanzitutto; la cultura, in senso ampio; il folclore, inteso come memoria storica collettiva di avvenimenti tramandati per mezzo di feste giocose ma ricche di significato. È con questo sentire che l’Assessorato al Turismo intende agire per rendere Thiene non solo un’interessante meta turistica, ma un piccolo open museum, preziosa occasione per azioni di approfondimento della storia del territorio. Un’immagine di Parco Chilesotti Proprio per questo motivo, ogni cittadino è tenuto a rispettarne l’uso e a frequentare questi luoghi secondo gli orari stabiliti dall’Amministrazione Comunale e indicati nelle tabelle esposte presso i rispettivi ingressi. In particolare, all’interno di queste aree ciascuno deve mantenere un comportamento adeguato osservando le norme e i divieti previsti. Così, ad esempio, è vietato introdurre in questi spazi cani o altri animali, ostacolare la sicurezza, il benessere e lo svago pubblico, danneggiare intenzionalmente alberi, arbusti e prati, raccogliere fiori o elementi della vegetazione, calpestare le aiuole, provocare danni alle strutture e alle infrastrutture presenti, inquinare il terreno. Ugualmente non è consentito abbandonare rifiuti di qualsiasi genere, usare mezzi a motore, affiggere cartelli o manifesti, accendere fuochi, campeggiare o pernottare, consumare bevande alcoliche o superalcoliche. Anche in riferimento alle fontane del territorio comunale, esiste esplicito divieto di bagnarsi e/o lavarsi e di utilizzare le acque per usi impropri oltre che per la balneazione e il gioco. Sono infine da evitare le attività rumorose o che possano arrecare disturbo agli altri frequentatori dello spazio pubblico, sempre tenendo conto delle specifiche funzioni di ciascuna area verde. Le attrezzature per il gioco per l’infanzia devono essere usate solo dai bambini e ragazzi con un’età inferiore ai 15 anni o con età pari a quella indicata nell’apposita segnaletica installata sulle attrezzature. Proprio in questi ultimi mesi, l’Amministrazione comunale ha investito nuovi fondi per l’acquisto di ulteriori strutture ludiche da destinare ai parchi cittadini. Possono essere previsti spazi appositamente attrezzati per i pic-nic e le feste di gruppo, limitatamente a quanto predisposto nei singoli casi. Gli spettacoli e le manifestazioni sportive, culturali e ricreative sono in genere vietati; il loro svolgimento all’interno dei parchi pubblici può essere concesso, previo parere della Giunta Comunale, con specifica autorizzazione rilasciata dagli uffici competenti. Per quanto riguarda gli orari, nell’arco dell’anno vengono di norma osservati i seguenti orari: dalle 8 alle 18.30 durante il periodo invernale e dalle 8 alle 21.30 durante quello estivo. Anche in questo caso eventuali deroghe sono da concordare con l’Amministrazione comunale. Per ogni trasgressione a tale regolamento sono previste specifiche sanzioni amministrative. Ma più in generale, vale la semplice considerazione di usare un po’ di sano buon senso e rispettare ciò che ci circonda per rendere ancor più bella e vivibile la città. Promuovere per crescere 17 Detto & Fatto A tal proposito, Giovanni Comisso, l’autore trevigiano che sapeva raccontare in una battuta le valenze della Pedemontana, scriveva: “… digradano questi monti in ameni colli ricchi di vigneti e di frutta dove sulle cime più belle o una villa di Palladio o un santuario o un antico castello attraggono con incanto lo sguardo. A poca distanza l’una dall’altra sorgono le città, ognuna con la propria storia… completa e dominante come una capitale…”. In questo racconto c’è tutta Thiene. Ed è bello immaginare la città come la piccola capitale della Pedemontana, abitata da gente operosa che ha saputo produrre benessere, ma anche grande cultura: dai letterati più vicini nel tempo, come Luigi Meneghello, ai grandi artisti del passato; uno per tutti il grande Palladio, che proprio a Lugo iniziò il suo straordinario percorso da architetto. In effetti Thiene conserva tracce di una storia vivace, interessante, proficua. Con questi presupposti, l’Amministrazione comunale ha approntato in questi mesi due piccole guide turistiche. La prima realizzata per gli ospiti che provengono da fuori provincia: ormai sempre più numerose sono le richieste di materiale informativo provenienti sia dall’Italia che da varie parti d’Europa. La seconda destinata alle scuole di Thiene e della Pedemontana che vogliono approfondire la conoscenza della città e della sua storia millenaria. È un progetto, quest’ultimo, caldeggiato anche da alcuni insegnanti e che condurrà gli studenti alla scoperta, per esperienza diretta e non solo tramite i libri di scuola, della ricchezza della loro terra e della loro storia. La ex-filanda Rossi oggi Quattro i circuiti individuati che entreranno a far parte del progetto “Scopri la tua Città” e che verranno indicati nella guida che prossimamente sarà data alle stampe: 1.Thiene Romana: l’agro centuriato vicentino di Thiene, il Fundus Tillienae e i resti di un’antica villa. 2. Dalla Pieve di Santa Maria Assunta (ora Duomo di Thiene) al Santuario della Madonna dell’Olmo: un percorso di storia, di arte, di fede. 3. Lungo la Roggia: la storia delle attività produttive di Thiene. 4. I Capitelli: testimoni secolari di una fede antica. Th Il Comune ci “fa le carte” “Alla scoperta di Thiene” è una proposta rivolta da alcuni anni alle scuole elementari e medie di Thiene e della Pedemontana che ha già suscitato notevole interesse. L’iniziativa è maturata dopo il successo ottenuto da una simile proposta realizzata in occasione della Rievocazione Storica del 2005. Per tale evento le scuole della Pedemontana erano state invitate a visitare il mercato rinascimentale con accompagnatori che favorivano un approccio didatticamente corretto ai mestieri presenti in area nel ‘500. Tutti concordi gli insegnanti nel sottolineare che nessun libro di storia avrebbe potuto trasmettere con tanta efficacia la conoscenza degli avvenimenti e della società raccontati dalla rievocazione thienese. Il progetto nasce inoltre dalla constatazione che in varie occasioni gli scolari dell’area thienese hanno mostrato interesse nella visita ai monumenti di altre città, senza conoscere quasi nulla di Thiene. E siccome, a volte, per gli insegnanti è una questione di mancanza di riferimenti e contatti, ecco allora che l’Amministrazione comunale con i suoi uffici diventa referente diretto (tel. 0445-804812). I risultati sono già stati più che incoraggianti, tanto che i titolari del Castello Porto Colleoni di Thiene hanno elaborato, a loro volta, un interessante progetto didattico, che prevede delle visite guidate, con quattro percorsi differenziati sia per temi che per età degli alunni. Del resto, indicazioni provenienti sia dalla Regione che dalle scuole sottolineano l’importanza di giungere alla conoscenza della storia nazionale dopo un approfondimento degli eventi locali, che, solitamente, rimangono sconosciuti alla maggior parte dei cittadini. Far conoscere in modo significativo a tutti gli scolari la città e le sue ricche valenze ha inoltre uno scopo di indirizzo scolastico: nella prima regione italiana per afflusso turistico è bene sollecitare un interesse che porterà a individuare percorsi e scelte lavorative adeguate all’economia regionale. Promoting to grow Promoting the city of Thiene is without doubt a long-term investment. But to promote, one needs to know: the history, the culture, the folklore. It is with this in mind that the Local Authority for Tourism has resolved to act. The aim is to make Thiene not only an interesting destination for tourists, but a veritable open museum. Thiene has retained traces of a lively, interesting and profitable history. The Council Administration has therefore, in current months, organised two small-scale tours. The first is intended for guests arriving from outside the province, while the second targets schools throughout Thiene and Pedemontata that would like to deepen their knowledge of the city and its historical riches. Four different circuits have been identified, becoming part of the “Discover Your City” project, which will be outlined in the soon to be published guide. “Discovering Thiene” is an offer that has been made to elementary and middle schools in Thiene and Pedemontana for some years now, attracting significant attention even in its early i parla sempre più spesso di welfare e di politiche rivolte al benessere sociale in termini di qualità della vita e di convivenza sociale di tutte le componenti di una comunità di persone. Se ne parla, in maniera particolare, nell’ambito della tutela delle fasce più deboli della società. In questo senso, anzi, gli interventi da parte del Governo centrale e delle Amministrazioni locali sembrano farsi sempre più concreti e mirati. Famiglia, neonati, giovani ed anziani sono solo alcune delle categorie sociali che anche il Comune di Thiene ha indicato come prioritarie nell’elaborazione delle scelte politiche e della programmazione strategica a favore della comunità. Verso di loro l’Amministrazione ha mostrato una crescente sensibilità che, tra tante altre iniziative, ha portato alla realizzazione di studi e monitoraggi, nonché alla definizione di specifici progetti. Ecco allora spuntare la Baby Card, la Carta Giovani Euro<26 e la Carta 60; più recentemente ha fatto il suo ingresso anche la Carta Famiglia. Non ultima è stata promossa dalla Regione Veneto un’indagine Doxa finalizzata a monitorare la famiglia e i suoi bisogni sociali, a cui anche il Comune di Thiene ha prontamente aderito e che permetterà di “scattare” una fotografia aggiornata della realtà locale. Ma come si traducono nella pratica queste iniziative? Il fenomeno delle carte servizi dedicate a particolari fasce della popolazione ha conosciuto grande diffusione in questi ultimi anni. E sta incontrando il favore degli utenti. Tutte si basano sul principio delle agevolazioni economiche e sulle opportunità di risparmio consentite dalle convenzioni stipulate tra l’Amministrazione comunale e alcuni esercizi commerciali della città. In particolare, la Baby Card si propone dal 2004 di aiutare le famiglie dando loro modo di acquistare a prezzi vantaggiosi quanto necessario per il mantenimento dei figli fino ai 6 anni. Ogni anno viene gratuitamente inviata a casa di tutti i neonati con l’elenco aggiornato dei negozi aderenti all’iniziativa (ormai più di una trentina). stages. And, since the problem often faced by teachers is a lack of information, the Council Administration will become the direct contact point. 19 Altrettanto consolidata è anche l’iniziativa Carta 60, che consiste in un tesserino rilasciato dall’Ufficio alle Politiche Sociali a tutti i residenti nel Comune di Thiene che abbiano compiuto i 60 anni d’età e che consente di beneficiare di sconti per gli acquisti presso quasi cinquanta negozi thienesi e delle agevolazioni previste per le attività culturali e sportive proposte dal Comune stesso. Da qualche anno è disponibile anche a Thiene la nuova “Card” dei Giovani, frutto di una fattiva collaborazione fra l’Amministrazione Provinciale di Vicenza, le associazioni degli studenti universitari e i 13 Comuni vicentini sede di istituti scolastici superiori. Il progetto intende offrire a tutti i giovani, studenti e lavoratori, dell’Alto Vicentino compresi tra i 14 e i 26 anni, una tessera personale e nominativa che dà diritto a sconti speciali su un totale di oltre 250.000 punti convenzionati in Italia e in Europa (39 paesi europei), elencati in un’apposita guida. La Card Euro<26 rientra infatti in un più ampio accordo internazionale che ne estende la validità anche oltre i confini locali. Ma non finisce qui. È appena stata presentata in città la cosiddetta “Carta Famiglia”, che consente di ottenere tariffe agevolate e sconti negli acquisti alimentari, nella pratica e nell’utilizzo degli impianti sportivi, negli ingressi a cinema, teatri, fiere, musei a tutti i componenti delle famiglie numerose residenti a Thiene. L’iniziativa nasce dall’idea che i figli sono il futuro della nostra società, ma anche dalla consapevolezza che allevarli ed educarli comporta tempo, responsabilità e molti costi. Per questo motivo, scegliere di avere una famiglia numerosa è una scelta ricca di gioie e soddisfazioni, ma anche molto impegnativa. Proprio in quest’ottica l’Amministrazione comunale ha pensato di attivare convenzioni rivolte alle famiglie numerose, definendo un paniere integrato di beni e servizi acquistabili a prezzi agevolati per aiutarle in diversi aspetti della vita quotidiana. Un poker di Card ad alto valore aggiunto che pongono Thiene ancora una volta al vertice del panorama nazionale. Articolo publiredazionale Un “Tutor” per assistere la famiglia Chi non desidererebbe avere qualcuno su cui poter sempre contare in caso di imprevisti? A tutte le ore del giorno e della notte? Tutti i giorni dell’anno, Natale e Ferragosto compresi? Bene, questo qualcuno esiste, è un Tutor dell’assistenza a tutto tondo, un interlocutore veloce, gentile e sempre disponibile a supportare la famiglia nelle necessità improvvise, dando consigli medici e farmaceutici nel cuore della notte, inviando il fabbro quando ci si è chiusi fuori dalla porta di casa la domenica di Pasqua oppure consegnando un farmaco urgente quando si è impossibilitati ad uscire di casa. Il Tutor famigliare in questione è Blue Assistance, una società di servizi nata nel 1993 e parte di un grande Gruppo Assicurativo, che ha tratto dalla sua esperienza decennale la competenza necessaria per prendersi cura di tutto ciò che è fondamentale per il nucleo famigliare, attraverso l’offerta di servizi per la salute, per la casa, i veicoli e gli animali, sempre con livelli di soddisfazione per i Clienti tra i migliori del mercato. Blue Assistance è una realtà dotata di spirito giovane e dinamico ed è ormai per molti Italiani un punto di riferimento concreto ed affidabile. Per maggiori informazioni e richieste delle singole Card è possibile rivolgersi all’Ufficio alle Politiche Sociali di via Monte Grappa o all’Informagiovani di via I° Maggio. BLUE ASSISTANCE S.P.A. Corso Svizzera 185, 10149 Torino Tel. +39 011 7417800 www.blueassistance.it [email protected] I suoi punti di forza sono senza dubbio l’operatività 24 ore su 24 per 365 giorni all’anno, una selezionata rete sanitaria di riferimento che comprende le strutture e i medici più prestigiosi in Italia ed all’estero, a tariffe convenzionate, una rete di artigiani disponibili ad intervenire con efficienza e tempestività sull’abitazione o l’esercizio commerciale, il tutto svolto con l’impegno di personale costantemente formato e motivato per rispondere con professionalità e gentilezza alle diverse esigenze del Cliente. Blue Assistance è “presente” con i propri servizi nel Comune di Thiene, così come nella Provincia di Vicenza, grazie all’impegno dell’agenzia Reale Mutua Assicurazioni di Thiene che, con i suoi titolari Luigi e Giovanni Periz, è da 27 anni saldamente inserita nel contesto produttivo e sociale dell’Alto Vicentino e ha saputo adattarsi nel tempo alle mutevoli esigenze della clientela arricchendo l’offerta con servizi innovativi come quelli proposti da Blue Assistance. Alla sede di Thiene, situata in un prestigioso palazzo del centro storico, fanno capo gli uffici di Schio, Breganze, Sandrigo e Lugo Vicentino. ASSICURAZIONI REALE MUTUA Periz Giovanni E Periz Luigi Sas 36016 Thiene (VI), VIA DANTE ALIGHIERI, 1 Tel. +39 0445 366798 Ritratti ra le aziende sanitarie della provincia berica che negli scorsi mesi hanno visto cambiare i propri vertici c’è anche l’Ulss 4 “Alto Vicentino”. Il dottor Sandro Caffi è stato trasferito alla guida dell’azienda ospedaliera di Verona e al suo posto a Thiene è arrivato Domenico Mantoan, alla prima esperienza come direttore generale. Nato a Brendola nel 1957, dopo una formazione classica e la laurea in Medicina e Chirurgia a Verona, è stato dirigente medico dell’Ulss 5 “Ovest Vicentino” e poi dirigente dei Servizi sanitari della Regione del Veneto. Da gennaio è direttore generale dell’Ulss 4. Con lui abbiamo parlato della situazione della sanità locale, dei progetti futuri e delle sue idee, senza dimenticare però il lato umano… Dopo la sua esperienza all’interno dell’Ulss 5 di Arzignano e presso i Servizi sanitari della Regione, come ha accolto la nomina a nuovo Direttore Generale dell’Ulss 4? quali le preoccupazioni e gli stimoli nell’affrontare questo nuovo impegno? Sono un dirigente del servizio sanitario e come tale cerco di impegnarmi al massimo, in qualsiasi situazione e contesto, per raggiungere i migliori risultati possibili. Allo stesso tempo mi sento onorato di essere stato nominato in una realtà che, unanimemente, è ritenuta una delle migliori in regione, se non la migliore. Questo Altovicentino è un ambiente ricco di iniziative e molto dinamico. Stimola la mia naturale propensione al “fare” e mi sprona a “fare bene”! Penso che il mio ruolo sarebbe stato di certo più agevole se questa Ulss 4 non fosse appunto una delle migliori aziende socio sanitarie italiane. Perchè mantenere o, ancor meglio, pensare di aumentare l’efficienza e la qualità di risposta di un sistema già buono non è di certo facile. Cosa porta con sè delle esperienze passate e in che modo pensa possano influire sulla sua attività futura? In particolare, la visione su ampia scala della sanità pubblica fornita dal suo precedente incarico in seno alla Regione la aiuterà nella formulazione di nuove strategie di intervento? Mi porto appresso la conoscenza diretta di un sistema complesso quale quello socio sanitario regionale e pedemontano, innanzitutto, che è un sistema integrato con gli enti locali, inserito in un contesto di particolare rilievo economico e produttivo, con una presenza associazionistica forte, motivata e motivante. Certamente l’esperienza maturata come Dirigente dei Servizi Sanitari del Veneto sarà utile anche in questo nuovo incarico direttivo. Come valuta la nuova azienda che si trova a dirigere? quali pensa siano i punti di forza e le debolezze che essa esprime? Come già detto, ritengo la Ulss 4 “Alto Vicentino” una delle migliori in regione. E lo è non perchè sono io a pensarlo, bensì per i suoi dati di gestione, cioè lo stato dei bilanci, la spesa farmaceutica, il tasso di ospedalizzazione, il mantenimento e il miglioramento negli anni dei risultati in termini di salute Th pubblica, lo sviluppo dei servizi territoriali integrati, gli esiti delle campagne di screening di prevenzione dei tumori, lo sviluppo dei gruppi interdisciplinari per la cura dei tumori più frequenti, la gestione integrata dei servizi sociali e socio sanitari come metodo operativo. Si aggiunga a tutto ciò la considerazione che per raggiungere e, soprattutto, migliorare negli anni risultati così lusinghieri l’ambiente non può che essere positivo, motivato e disponibile. Qualsiasi sia il punto di debolezza del sistema, intrinseco ai percorsi e alle procedure, sarà affrontato con grande energia e competenza. Oggi il successo in campo sanitario è spesso determinato da un’alta specializzazione in specifiche aree di intervento e nella creazione di poli d’eccellenza. Ha già individuato gli ambiti di sviluppo e crescita dell’Ulss 4? quali sono le priorità su cui si concentrerà il suo lavoro? Creare centri o poli di eccellenza significa concentrare le capacità cliniche e tecnologiche e non disperderle sul territorio, garantendo tecnologia, clinica e organizzazione d’eccellenza. Se ci riflettiamo, il termine “polo o centro” vuole proprio sottolineare il fatto che queste realtà altamente tecnologiche e iperspecialistiche dovranno A’ la SANIT a THIENE Intervista al dottor Domenico Mantoan, Direttore Generale dell’Ulss 4 “Alto Vicentino” 23 Ritratti Schizzo per il progetto del nuovo Ospedale unico dell’Alto Vicentino Th Il Direttore Generale dell’Ulss 4 “Alto Vicentino”, Domenico Mantoan In basso: l’attuale ospedale di Thiene innescare “azioni virtuose” che coinvolgeranno non solo le aree limitrofe, ma anche l’assetto complessivo del territorio di riferimento, regionale e nazionale. L’Ulss 4 “Alto Vicentino” è un’Azienda che manterrà le sue prerogative e le sue specificità. La mia parola d’ordine è “continuità nel miglioramento possibile”. Il discorso sull’ospedale unico ci porta inevitabilmente ad affrontare anche il rapporto tra l’azienda sanitaria e le comunità locali. Come è stato accolto qui a Thiene? che tipo di confronto intende sviluppare con i Comuni del territorio? Ho trovato amministratori locali molto preparati, assai maturi, che hanno saputo instaurare e mantenere con l’Ulss 4 un costante e corretto rapporto di collaborazione e di condivisione dei percorsi di erogazione dei servizi. Direi anzi che stanno contribuendo in maniera intelligente alla soluzione dei problemi generali. La crescita delle esigenze da parte dei pazienti impone continui aggiornamenti sia sul fronte delle attrezzature a disposizione che del personale. In che modo intende attuare un effettivo miglioramento dei servizi offerti dall’azienda sanitaria? Una sanità al passo con i tempi non deve vedere la tecnologia come elemento determinante, ma deve considerare l’uomo come agente principale di miglioramento della qualità delle cure. È per questo che bisogna continuare a investire in un dialettico rapporto con i dipendenti. Preoccupandosi semmai di mantenere i livelli di attività già buoni, intervenendo nelle situazioni di sofferenza, sia sul versante dell’offerta che su quello della domanda. In ambito sanitario, resta sempre fondamentale il rapporto umano e la centralità della persona. Come vede lei oggi il rapporto tra medico e paziente? Già un secolo fa il dottor Francis Peabody sottolineava che “una delle qualità essenziali del medico è l’interesse per l’uomo, in quanto il segreto della cura del paziente è averne cura”. Ma è difficile catalogare, descrivere dettagliatamente, porre “capisaldi”, riguardo il rapporto medico - paziente in quanto questa relazione di fiducia e di stima reciproca dipende da molti fattori sia in capo al medico, sia in capo al paziente. Più in generale direi che la bravura del medico si misura dalla capacità che egli dimostra di saper coniugare deontologia professionale e dimensione etica, cioè di equilibrare, nel suo “essere medico”, scienza e umanità. Uno dei punti cruciali con cui dovrà confrontarsi riguarda l’ospedale unico. Ha già preso visione delle problematiche e delle opportunità? quali saranno i suoi prossimi passi? Sì. Ho visto un progetto che presenta un Ospedale nuovo nella concezione organizzativa, logistica, distributiva e nuovo nella flessibilità. Nuovo nel confort, con camere singole o doppie ad uso singola di dimensioni inusuali nel panorama ospedaliero italiano. Il tutto con servizi sanitari d’avanguardia inseriti in un contesto architettonicamente moderno e circondati dall’ambiente incomparabile delle pendici del Summano. Un Ospedale che affronterà con subitaneità le urgenze e le emergenze, superando i vecchi steccati tra reparto e reparto, ragionando finalmente in termini di dipartimento, valorizzando tutti i dipendenti, dando, una volta per sempre, agli infermieri compiti diretti di gestione assistenziale del paziente e ridisegnando i percorsi. Un Ospedale ad alta tecnologia, nel quale l’attenzione sarà finalizzata a pazienti sempre più “acuti”. Pertanto, anche su questo versante, faccio mia la parola d’ordine “continuità”. Non appena l’iter burocratico, ormai agli sgoccioli, sarà definitivamente concluso si procederà come previsto dal piano di lavoro del dottor Caffi. E si prevede che entro tre anni dall’inizio i lavori dell’Ospedale nuovo saranno terminati! Alcuni rendering del progetto per il nuovo ospedale unico Alla luce del nuovo incarico, i suoi impegni e le responsabilità stanno crescendo. Ma sappiamo anche che nella sua vita ci sono altre passioni... Certo! Anch’io coltivo altre passioni, ci mancherebbe... Sono un grande tifoso del Vicenza calcio e dal 1968 sono un suo fedele abbonato. Quarant’anni di gioie ed emozioni! Tifo anche per il Milan. Con Cicerone, poi, condivido la convinzione che “chiunque non è a conoscenza del proprio passato non ha alcun futuro davanti a sé”. Sono quindi un grande appassionato di storia e, nel tempo a disposizione – poco… sempre troppo poco, per la verità - mi piace e mi rilassa approfondire temi storici che mi permettano di capire l’esperienza umana. Non solo. Lo studio della storia mi induce a sviluppare, nei confronti degli sconfortanti avvenimenti odierni di cronaca, un pensiero positivo: essa è in grado di insegnarci che anche le crisi più gravi possono essere sempre superate. Sono pure un convinto “camperista” e quando mi metto in viaggio prediligo gli itinerari storico-culturali. 25 Territorio Th A ll’interno del sistema socio-politico ed economico che caratterizza le Regioni e le province d’Italia, è andato man mano affermandosi un modello territoriale che tende a riconoscere una dimensione sovracomunale ad alcuni centri, favorendo la nascita di nuove forme di aggregazione urbana. Ciò ha permesso a queste città-guida di assumere un ruolo di riferimento nei confronti della propria area e di creare dei distretti allargati che trascendono i confini locali delle singole realtà, per ricomporsi in un discorso unitario e di respiro più ampio. In particolare, con l’entrata in vigore della nuova legge urbanistica del 2004, è sostanzialmente mutata l’impostazione tradizionale del governo del territorio e si è affermato un più moderno concetto di sviluppo che tiene conto, nell’attività di programmazione, concertazione e attuazione delle leggi, di un ambito territoriale appunto “allargato”. Le conseguenze di questa evoluzione si leggono soprattutto a livello di una maggiore partecipazione dei Comuni nella fase di analisi delle problematiche comprensoriali e nelle scelte politiche, nella definizione di accordi su larga scala e nella formulazione di proposte di sviluppo condivise. Sono così fioriti P.A.T. (Piani di Assetto del Territorio), V.A.S. (Valutazioni Ambientali Strategiche), I.P.A. (Intese Programmatiche d’Area) e P.T.C.P. (Piani Territoriali di Coordinamento Provinciale)… Pare opportuno ricordarle qui perché non si tratta di aride sigle del linguaggio burocratico e amministrativo, ma di progetti concreti che, in linea con le nuove normative, concorrono a definire il futuro delle nostre città, fissando per grandi temi gli obiettivi strategici e le azioni operative che riguardano il territorio. Si tratta di strumenti di co-decisione con i quali vengono formulate proposte politiche che hanno la finalità di incidere sulla programmazione regionale e dei singoli Comuni coinvolti, vincolando gli stessi ad impegnare su base volontaria mezzi e risorse per il raggiungimento di obiettivi comuni. In questo senso anche Thiene vede oggi rafforzato il suo ruolo sovracomunale nei confronti del territorio pedemontano e si pone quale capofila di un ampio bacino territoriale ricco di eccellenze e peculiarità. Consapevole di ciò, l’Amministrazione comunale si è attivata per elaborare progetti e interventi adeguati, e sta impegnando risorse e finanziamenti per rispondere non solo alle esigenze primarie dei propri cittadini, ma per migliorare più in generale la qualità delle infrastrutture che possono garantire uno sviluppo sostenibile a tutto il territorio. L’idea base è quella di sostenere nell’Alto Vicentino il dinamismo socio-economico, dando impulso alla capacità di innovazione e garantendone la qualità dello sviluppo, dai principali poli urbani ai centri minori, fino alle aree di montagna. Ma come si concretizza a Thiene la programmazione sovracomunale e quali sono gli strumenti messi in campo per svolgere questa funzione di coordinamento? Infatti, pur essendo l’intero sistema politico, economico, culturale ad essere coinvolto in questo processo, è naturale che sia anzitutto in termini di servizi che la città esplichi quel ruolo di riferimento che le viene richiesto. Ecco quindi i principali mezzi di cui questa attività si compone. oltre i confini locali Il valore della programmazione sovracomunale 29 Territorio Th Non bisogna poi dimenticare che, sempre a Thiene, è localizzata la Tenenza della Guardia di Finanza che amministra anche i Comuni di Zanè, Carrè, Chiuppano, Caltrano, Cogollo del Cengio, Zugliano, Fara Vicentino, Lugo, Calvene, Sarcedo, Breganze, Villaverla e Marano Vicentino. In quest’ampia area territoriale interviene in tutti i casi di violazione amministrativa, oltre a vigilare sull’osservanza delle disposizioni di interesse politico-economico. Promozione Territoriale Anche dal punto di vista della promozione territoriale, Thiene rappresenta il centro propulsore della zona grazie al contributo dell’associazione Pedemontana.Vi Turismo, nata nel 2002 con lo scopo di sviluppare il turismo d’area e favorire le occasioni di conoscenza e valorizzazione delle eccellenze culturali, artistiche, gastronomiche e paesaggistiche della Pedemontana e dell’Alto Vicentino. Tra i soci fondatori figurano i Comuni di Thiene, Lugo di Vicenza e Breganze, la Comunità montana dall’Astico al Brenta e la Comunità montana Alto Astico e Posina, ai quali si sono aggiunti col tempo altri 18 Comuni, le principali Associazioni di categoria e alcuni Consorzi di promozione locali. Una pattuglia dei Carabinieri durante un controllo Alcuni prodotti locali in esposizione durante una delle manifestazioni promosse dalla Pedemontana.vi Turismo Operazioni di spor tello Servizi al pubblico In primis, quest’ anno ha trovato sede a Thiene presso gli uffici di via Monte Grappa il nuovissimo Polo Catastale Associato dell’Alto Vicentino: un servizio di pubblica utilità che coinvolge 20 comuni della provincia e circa 200mila abitanti e che con il tempo potrà soddisfare appieno le esigenze del cittadino per tutte le questioni legate a immobili e terreni. C’è poi lo Sportello Unico Associato per le Imprese, anche questo in funzione fin dal 2001 a Thiene, che costituisce il fiore all’occhiello di una mentalità di collaborazione sovracomunale che collega e rende possibile la sinergia tra enti locali e istituzioni, al fine di facilitare l’accesso alla pubblica amministrazione, semplificando procedure e snellendo incombenze burocratiche. Si tratta di un ufficio a cui rivolgersi per iniziare, modificare o cessare un’attività imprenditoriale in ambito produttivo, commerciale o di servizio. In questo senso, lo Sportello Unico dei Comuni di Carrè, Cogollo del Cengio, Dueville, Malo, Marano Vicentino, Montecchio Precalcino, Thiene e Villaverla, nasce come strumento innovativo per creare una rete di comunicazione e di collaborazione tra gli enti pubblici, le imprese e i cittadini, riuscendo a coordinare e a razionalizzare tutte le informazioni relative alle procedure amministrative e alla normativa vigente, a favorire l’aggregazione tra Comuni e l’accesso dei cittadini all’amministrazione pubblica, a promuovere le iniziative di marketing territoriale al fine di valorizzare l’economia locale. Nella stessa direzione si pone il Giudice di Pace di stanza a Thiene, che rappresenta un’altra importante figura al servizio del cittadino, non solo thienese, ma anche delle altre realtà comunali limitrofe, dove esercita la sua funzione di amministratore e gestore della giustizia, nel rispetto delle norme e della pacifica convivenza civile. Gestione risorse del territorio Pubblica sicurezza Anche in questo caso Thiene è diventata punto di riferimento di un’area territoriale sempre più estesa: da un lato grazie alla presenza sul suolo comunale del Consorzio di Polizia Locale “Nordest Vicentino” che opera ben oltre i confini comunali, comprendendo anche i Comuni di Bolzano Vicentino, Bressanvido, Calvene, Carré, Chiuppano, Dueville, Fara Vicentino, Laghi, Lugo di Vicenza, Lusiana, Montecchio Precalcino, Monticello Conte Otto, Sandrigo, Sarcedo, Schiavon, Thiene, Villaverla, Zané e Zugliano; dall’altro ospitando il comando della locale Compagnia dei Carabinieri, la cui giurisdizione interessa buona parte dell’Alto Vicentino e del territorio pedemontano per un totale di 29 Comuni: la sua giurisdizione va da Thiene a Caldogno, da Sandrigo a Bolzano Vicentino, da Chiuppano a Pozzoleone, raggiungendo anche l’Altopiano di Asiago e dei 7 Comuni. Allargando lo sguardo alla gestione delle risorse naturali della provincia, pare opportuno ricordare che a Thiene trova sede il Consorzio “Alto Vicentino Servizi”, che gestisce acquedotti, depurazione e fognature per tutto l’Alto Vicentino. In particolare, ogni anno AVS raccoglie, tratta e accumula circa 18 milioni di metri cubi di acqua potabile e la distribuisce nei 38 Comuni della zona, per servire oltre 240.000 abitanti. E lo fa con una struttura organizzata su 8 unità territoriali, con 157 operatori che assistono gli utenti nel pagamento delle bollette, nell’attivazione dei servizi, fino alle emergenze e ai guasti. Parimenti indispensabile si rivela la funzione del Consorzio di Bonifica Medio Astico Bacchiglione. L’attività di gestione e manutenzione del sistema idraulico di drenaggio costituisce il principale servizio espletato da questo ente pubblico che garantisce il miglioramento quantitativo e qualitativo delle produzioni agricole, il rimpinguamento della falda e la vivificazione dei corsi d’acqua su una superficie complessiva pari a circa 38mila ettari. 31 Beyond local borders Sanità E come non ricordare tra le infrastrutture presenti sul territorio comunale thienese l’Ulss 4 “Alto Vicentino”? Si tratta di una delle aziende sanitarie più efficienti e organizzate, che mira a divenire ancor di più in futuro un polo d’eccellenza per la sanità nazionale grazie anche alla costruzione del nuovo ospedale unico. Quest’ultimo sorgerà in un’area di 180.000 mq a Santorso e metterà a disposizione le più moderne attrezzature sanitarie oltre a 460 nuovi posti letto, venendo incontro alle esigenze dei 32 Comuni che afferiscono all’azienda sanitaria. Rete viaria La città di Thiene si trova in una posizione baricentrica e strategica del territorio, che le permette di essere direttamente collegata alle maggiori arterie viabilistiche del Nord Est. Da un lato, infatti, è servita da una rete infrastrutturale di cui fanno parte un casello autostradale e la stazione ferroviaria, mentre dall’altro può contare sulla presenza dell’Aeroporto “Arturo Ferrarin”. Quest’ultima struttura, in particolare, è di altissimo livello e proietta la città e tutto il comprensorio dell’Alto Vicentino in una dimensione addirittura sovraregionale, pur riconoscendo l’indispensabile ruolo-guida allo stesso Comune di Thiene. In response to a law passed in 2004, the traditional mechanism of territorial governance has changed to accommodate a more modern concept of development that, during the stages of policy formulation and implementation, keeps an “enlarged” territorial area in mind. As a result, Thiene’s supramunicipal role in the Pedemontana territory has strengthened and it has acted as a leader of this large area, its delights and its peculiarities. The Council Administration has been actively elaborating suitable projects, committing both resources and funding to the task in order to respond not only to the needs of its own citizens, but to improve the general infrastructures that can promote sustainable development for the entire territory. The idea is to sustain the Alto Vicentino’s socio-economic dynamism, spurring high-quality innovation from the main urban hubs to the smaller centres and mountainous areas. And it’s only natural that the city should focus on services when fulfilling its role as “capital” of the Alto Vicentino, which many have already attributed to it. To start with, the headquarters of the Associated Cadastral Pole of the Alto Vicentino moved to Thiene last year. The Associated Counter has also been operating in Thiene, facilitating access to the public administration, simplifying procedures and reducing the bureaucratic load. The Justice of the Peace is similarly located, representing another important figure available not only to citizens of Thiene, but also to its neighbouring municipalities. The “Nordest Vicentino” Police Consortium also finds a home here, though operating well beyond municipal borders, along with the Guardia di Finanza’s lieutenancy and the central command of the Carabinieri Force, which covers a good part of the Alto Vicentino and Pedemontana territory, reaching as far as the Altopiano of Asiago. In terms of managing the province’s natural resources, we can note that the “Alto Vicentino Services” consortium, dealing with aqueducts, purification and sewers, is also stationed in Thiene. Further, the Medio Astico Bacchiglione Consortium is another public body providing an indispensable service by managing the hydraulic drainage system. Thanks largely to the Pedemontana.Vi tourist association, Thiene is also leading in terms of promoting the territory. The Ulss 4 Alto Vicentino - one of the region’s best equipped health firms - and the “Arturo Ferrarin” Airport are further testimonies to the territory’s service quality, the latter boasting an almost supraregional reach. Territorio Th La Città che cresce A breve sarà possibile riqualificare un’area semiperiferica, creare una piccola cittadella dello sport e liberare edifici storici in centro, per poterli ristrutturare. Il tutto con un’unica mossa. Dove sta accadendo tutto ciò? Proprio a Thiene. Dopo una lunga gestazione, iniziata nel 1999, l’Amministrazione comunale ha finalmente sottoscritto, nel giugno dello scorso anno, la Convenzione con la quale sarà attuata la variante al P.i.r.u.e.a (Programma Integrato di Riqualificazione Urbanistica Edilizia e Ambientale), che prevede la realizzazione del nuovo “Parco Sud” della città di Thiene. La gara indetta per la realizzazione del “Parco Sud”, conosciuto anche come “Cittadella sportiva”, è stata vinta dal Gruppo Munaretto, grazie ad un progetto urbanistico molto preciso, firmato dallo studio di architettura vicentino Ferrari Architects, e a una convincente proposta finanziaria che permetterà di non gravare sulle casse comunali. Sì, perché il progetto per il Parco Sud è un esempio felice e virtuoso della collaborazione tra pubblico e privato: con la formula del project-financing, infatti, la gestione e i costi delle opere sono messe a carico della società costruttrice, che si finanzierà con la commercializzazione degli spazi destinati alle attività private. Si tratta di un’importante operazione di riqualificazione urbanistica, che non si limita all’ampliamento dell’impianto sportivo. Il progetto, infatti, ha come obiettivo la trasformazione dell’intera area sud della città, lungo la nuova Gasparona, da zona a rischio di degrado a nuovo polo funzionale di Thiene e dei comuni dell’Alto Vicentino. Uno dei motivi che ha spinto l’Amministrazione a puntare in questa direzione è proprio la posizione strategica del Parco Sud: grazie ad una rete di percorsi ciclabili e pedonali progettati ad hoc e ad una nuova viabilità stradale, si è visto che è possibile interconnettere con grande efficienza questa parte della Alcune vedute del futuro complesso sportivo del Parco Sud (Studio Ferrari e Associati) città con il Centro Storico e le altre aree di pubblico interesse. Il Parco Sud, perciò, non sarà solo la sede di un nuovo giardino urbano e della cosiddetta “Cittadella dello Sport”, ma anche un polo direzionale per uffici pubblici e privati, un centro di attività commerciali e ricreative, una nuova zona residenziale dotata di un albergo che colmerà la carenza di spazi ricettivi utili alle attività imprenditoriali. La creazione di nuove superfici per gli uffici pubblici, inoltre, porta con sé un altro vantaggio: consentirà al Comune di liberare, allo scopo di ristrutturarli, molti degli edifici del centro storico oggi occupati da uffici di pubblica utilità (il Consorzio dei Vigili Urbani, la Guardia di Finanza, lo Sportello Unico, l’Ufficio delle entrate etc.), trasferendoli nelle nuove sedi e alleggerendo il centro città dal traffico legato alla burocrazia. In uno spot pubblicitario, si direbbe del “Parco Sud”: “un solo parco, molte funzioni”. Uno progetto, insomma, che promette di facilitare di molto la vita dei Thienesi. Ma come verrà organizzato questo mix di funzioni, rispetto anche alle strutture già esistenti? L’ampliamento dello stadio prevede delle nuove gradinate e una tribuna coperta, per un totale di circa 4000 posti a sedere, nuovi e più capienti spogliatoi, due campi secondari e due campi da calcetto e un ingresso principale attrezzato con biglietterie e chioschi. Un impianto sportivo coi fiocchi, insomma, che potrà sostituire adeguatamente il vecchio stadio Miotto. E non ci si ferma qui. L’impianto sarà circondato da una vera e propria cintura verde: viali alberati, collinette artificiali e nuove piantumazioni disegneranno una linea continua di verde tra l’area sportiva e il Parco Urbano vero e proprio, che con i suoi 26.000 mq sarà abbastanza grande da poter ospitare anche eventi e fiere all’aperto, concerti e spettacoli, durante la bella stagione. Un vero giardino attrezzato per la città. 35 Territorio All’interno di questo nuovo parco cittadino, saranno insediati gli edifici che ospiteranno gli uffici pubblici e privati, il grande albergo con centro congressi e meeting-point, la struttura polifunzionale per le attività commerciali e ricreative, e un nuovo nucleo residenziale. Vale la pena spendere due parole anche su queste nuove strutture: molte di esse avranno un tetto inverdito con giardini pensili, mentre i parcheggi Th saranno pavimentati con il sistema green garden e circondati da filari alberati. Tutte scelte che sono state studiate per evitare fratture nette con il sistema del parco: la piastra polifunzionale, i parcheggi e gli altri edifici saranno l’ideale prolungamento di quel grande giardino urbano rappresentato dal Parco Sud. E così la città si rinnova, si fa più vivibile e più efficiente. D a gennaio gli uffici del Giudice di Pace si sono trasferiti in via 1° Maggio, presso l’edificio che ospitava la Biblioteca Civica. Nei locali lindi e arredati di recente del piano terra incontriamo Giovanni Didonè, il giudice che dal 2002 è stato destinato a Thiene. Dottor Didonè, il suo ruolo è quello di magistrato onorario. Cosa significa? Il giudice di pace non è un magistrato di carriera, ma, ovviamente, appartiene all’ordine giudiziario e ottiene il titolo tramite un concorso. In quanto magistrato onorario esercita la sua funzione a titolo temporaneo, normalmente per quattro anni, dopo i quali è sottoposto ad una verifica. Può essere riconfermato. Anzi, se nulla osta, la prassi vuole che venga riconfermato con l’unico vincolo dell’età: il tetto massimo è di settantacinque anni. Da chi dipende il giudice di pace? Per quanto riguarda le questioni disciplinari dal Presidente del Tribunale, come qualsiasi magistrato ordinario, ed è anche sottoposto all’osservanza degli stessi doveri. Ha l’obbligo di astenersi dal trattare la causa quando abbia avuto o abbia rapporti di lavoro autonomo o di collaborazione con una delle parti, oltre che in vari altri casi previsti dalla legge. Progetto per il nuovo centro direzionale del Parco Sud (Studio Ferrari e Assocati) The growing city After a long evolution period, beginning in 1999, the Council Administration finally drafted – in June of last year – the Convention that provides for the creation of the new “Parco Sud” in the city of Thiene. The Parco Sud project is a proud example of co-operation between the public and private spheres: indeed, with the project-financing formula, management and development costs are handed over to the construction firm, which will finance its works through the commercialisation of private spaces. It marks a significant instance of urban restructuring that is not limited to the expansion of the Ca’ Bassan sporting facility. The project in fact aims to transform the entire southern area of the city, along the new Gasparona, from a danger zone facing degradation to a new, functional pole for Thiene and the municipalities of the Alto Vicentino. Parco Sud will thus not only incorporate new city gardens and the so-called “Sport Citadel”, but will also be a site for public and private offices, a centre for commercial and leisure activities and a new residential area equipped with a hotel, filling the current gap in areas conducive to enterpreneurial activity. The enlargement of the stadium will bring more bleachers and covered box seats, for a total of around 4,000 seats, new (and larger) changing rooms, two secondary fields, two five-a-side fields and a main entrance equipped with ticket booths and kiosks. Overall, a real sporting treat and an ideal replacement for the old Miotto stadium. The whole will be surrounded by a green strip for a new, more accommodating and more efficient city. L’altra faccia della Giustizia Incontro con il Giudice di Pace: un magistrato onorario 37 Th Territorio A proposito di tempi, si legge molto della giustizia italiana e del problema legato ai processi che si protraggono per anni prima di ottenere una pronuncia. Che statistiche ha Thiene? Per quanto riguarda il Giudice di Pace, almeno per ora, il termine medio è di circa dieci/dodici mesi. Insomma, si può dire che rientriamo nei tempi stabiliti. Anche per questa maggiore sveltezza nella risoluzione dei processi molti cittadini preferiscono rivolgersi ai nostri uffici piuttosto che ricorrere ai giudici togati. Immagino anche che la prassi, pur nella sua rigorosità, risulti un po’ più informale ed intimidisca di meno le persone. Il suo Ufficio offre anche altri servizi al cittadino? Io sono a disposizione dei cittadini – e degli avvocati – che ne facciano tra loro e, da ultimo, sono stato comandante dei Vigili a Rosà e responsabile dell’Ufficio Ecologia. Presa la laurea in Giurisprudenza, ho ricoperto per quattro anni la carica di Vice-Procuratore onorario, ossia di Pubblico Ministero d’udienza e poi... eccomi qui. Come si trova ad esercitare la sua funzione a Thiene? Finora, e parlo ormai di un’esperienza lunga sei anni, ho incontrato situazioni anche complesse, ma sempre di grande civiltà. E poi esiste un buon rapporto sia con gli avvocati, che con la Cancelleria: direi che si lavora bene. In più questa nuova sede che l’Amministrazione comunale ha allestito per gli Uffici è davvero funzionale, anzi, apprezzo molto l’attenzione che il Comune ha dimostrato nei confronti delle esigenze dell’Ufficio. richiesta presso la Cancelleria. Prima delle udienze mi capita spesso di incontrare persone che vengono a informarsi in merito a determinate modalità procedurali da seguire nell’ambito del giudizio, a cosa si va incontro se si inizia la causa e fugare quei dubbi che il giudice può chiarire. Il giudice sorride schermendosi leggermente. Dà l’impressione di non gradire la ribalta nè le piaggerie, ma non c’è più tempo per la nostra conversazione: cominciano ad arrivare gli avvocati, tra poco iniziano le udienze… Saluta cortesemente e si dirige verso una pila di fascicoli Ci tolga una curiosità, dottor Didonè, che lavoro faceva lei, prima di diventare giudice onorario? Era magistrato di carriera? No, no! Forse la mia storia è un po’ anomala… Mi sono diplomato dopo la nascita dei figli e laureato dopo la pensione. Ho fatto molti lavori diversi The other face of justice An Encounter with the Justice of the Peace E di cosa si occupa? In che occasioni il cittadino entra in contatto con lei? Qualcuno, banalizzando, dice che si va dal giudice di pace per “le cause facili”, ma è una definizione che mi fa sorridere. In verità noi abbiamo competenza esclusiva per le responsabilità cosiddette “minori”, ossia cause civili di valore economico contenuto (fino a circa 2.500 euro) oppure incidenti stradali e opposizione a sanzioni amministrative in cui il valore della controversia non superi i 15.500 euro. Poi ci sono le cause penali per reati quali diffamazione, ingiurie, lesioni personali... Mi creda, raramente sono “cause facili”. Cosa intende? Ha presente le liti tra vicini? Oppure quelle tra parenti per le successioni? O le vicende legate alla separazione tra coniugi? Non si tratta mai di problemi facili da dipanare e, purtroppo, le persone che arrivano in aula sono di solito cariche di astio. reciproco Esistono soluzioni extra-giudiziali, ma quando si arriva in aula significa che le parti sono determinate a darsi battaglia. Soluzioni extra-giudiziali… come funzionano? Tecnicamente parliamo di ricorso per conciliazione non contenziosa. Si tratta di tentativi di conciliazione, nell’ambito civile, che possono essere proposti al giudice di pace tanto in materia di sua competenza quanto in quella affidata al giudice superiore. In pratica le parti che ne fanno richiesta, prima della citazione in giudizio, sono convocate qui nei nostri uffici e cerchiamo di mediare, di favorire un accordo che eviti l’innescarsi del procedimento. In questo caso abbiamo proprio un ruolo di “pacificatori”. Giovanni Didonè, giudice di pace di Thiene e l’entrata dei nuovi uffici in via I° maggio Qual è la procedura con la quale un cittadino dà inizio al procedimento? Esistono due strade diverse. La prima è la querela: la persona che ritenga di aver subito un’offesa che costituisce reato chiede che il responsabile venga punito. Per farlo si reca personalmente dalla Polizia o dai Carabinieri e sporge denuncia oppure la deposita presso le forze dell’ordine o in Procura della Repubblica. L’alternativa è il ricorso immediato, per il quale, però, è necessario l’intervento di un avvocato che rediga l’atto. In entrambi i casi il termine per attivarsi è di tre mesi dal giorno in cui è avvenuto il fatto che si vuole denunciare o da quando se ne è venuti a conoscenza. As of January, the offices of the Justice of the Peace have moved to Via Primo Maggio, in the building that once housed the Civic Library. In the clean and recently decorated rooms of the ground floor, we meet Giovanni Didonè, the judge that has been destined to Thiene since 2002. Doctor Didonè, your role is that of an honorary magistrate. What does that mean? The Justice of the Peace isn’t a career judge, but he naturally belongs to the judiciary order and obtains the title through a contest. As an honorary magistrate, he fulfills his function on a temporary basis. And what do you deal with? What sort of occurrence would lead a citizen to you? Some, who oversimplify, say that you approach the Justice of the Peace for the “easy cases”, but that defenition that makes me smile. In truth, we have exclusive competencies when it comes to so-called “minor” responsibilities.You can seek extra-judicial solutions, but when you get to court it means that the two sides are determined to fight it out. Extra-judicial solutions... how do they work? It has to do with conciliatory attempts, as these too are in the remit of the Justice of the Peace. The parties that request it are called into our offices and we try to mediate and reach an agreement to avoid getting caught in the trial process. In this case, we have a role as “peacemakers”. Speaking of time,much is written on Italian justice and the problems tied to lengthy proceedings. What are Thiene’s statistics? As far as the Justice of the Peace goes, the current average is 10/12 months. We’re satisfied with that! It’s another reason why many citizens prefer to turn to our offices. I imagine the procedure, despite being rigorous, is still more informal and less intimidating. How do you look to your tole in Thiene? Up to now – after 7 years – I’ve encountered complex situations, but always civil. Most importantly, there’s a good rapport with laywers and the chancellery: we work well. E dopo la querela o il ricorso immediato? Seguono l’atto di citazione e la convocazione delle parti: di solito i tempi sono piuttosto brevi. Poi, alla prima udienza, il giudice tenta sempre la conciliazione tra le parti. I risultati, in questo senso, sono confortanti: una buona parte concilia prima dell’apertura del dibattimento. 39 Appuntamenti Th Alla scoperta degli appuntamenti primaverili con l’acquolina in bocca Ogni stagione ha i suoi prodotti e ogni prodotto ha la sua festa: il calendario delle manifestazioni primaverili a Thiene si presenta ricco e goloso. Le proposte che l’Associazione Pedemontana.vi Turismo ha realizzato in collaborazione con il Comune, l’Ascom e l’Associazione Artigiani stanno animando la città, tentando anche i più determinati (o le più determinate?!) alla dieta. 41 Appuntamenti Buoni propositi a parte, anche per i prossimi mesi almeno un evento occuperà le vie del centro, offrendo sempre specialità culinarie e vivaci animazioni. Accanto agli assaggi a tema, l’intrattenimento verrà da giochi, danze, musica ed alcune sorprese ancora top secret. Tanto per cominciare “Caffè e Cioccolata”, che il 10 febbraio ha fatto la felicità di quelli che amano il dolce, con tanto di concorso “boleto d’oro” per i novelli Willy Wonka del territorio. Chi era presente sa di cosa parliamo. Per gli altri... non si può che dispiacersi. Ma c’è tempo per recuperare: prego, estrarre l’agenda, staccare il calendario dal muro e cominciare ad annotare. La prossima data da segnare è il weekend del 3 e 4 maggio, appena prima dell’adunata nazionale degli Alpini a Bassano. In questo caso si tratterà della sesta edizione di “Tra Fiori e Sapori”, una manifestazione curata dal Comune insieme alla Fondazione Città della Speranza, con l’attiva partecipazione del gruppo di volontariato Amici di Thiene. La città ormai conosce il felice connubio tra l’offerta enogastronomica e la presenza delle aziende florovivaistiche che renderanno il parco di Villa Fabris una meta davvero invitante. Ci sarà l’animazione di oltre trecento personaggi in costume, verranno allestiti maxi-gonfiabili per il divertimento dei più piccoli e si rinnoverà l’incanto dei caroselli de “I cavalli per sognare”. In più la “Tenda dei sapori”, in cui si potranno assaggiare gustose specialità locali, sarà affiancata da “Terra di casa nostra” dove troverà adeguata espressione il mondo contadino veneto di un tempo. Come sempre il ricavato della manifestazione sarà devoluto alla Fondazione Città della Speranza che da tempo svolge importanti ricerche nel campo della ricerca medica sui tumori infantili. Signori, siete avvertiti. Preparatevi… inizia la bella stagione! The savoury roads of Thiene Every season boasts its own products, every product its own feast: Thiene’s Spring calendar of events is thus both rich and savoury. The city is coming alive with the plans that the Pedemontana.vi Association carved out in collaboration with the Municipality, Ascom and the Artisan Association. Sunday the 27th of April will mark the start of a new initiative: the “Feast of the Soprèssa Vicentina DOP”. A whole day to celebrate this exquisite treat, which originated in the countryside but later spread to reach the tables of the most prestigious restaurants in the region. Today this aged salami represents one of the traditional gastronomic masterpieces of the Vicentino. A second date to remember is the weekend of the 3rd of May, just before the national congregation of the Alpine forces in Bassano. This marks the sixth edition of the “Between Smells and Tastes” event, overseen by the Municipality together with the City of Hope Foundation. And it’s impossible to talk of Thiene’s culinary excellence without mention of the Signorini family and the “Treccia d’Oro”. The Signorinis are a part of Thienese history because of their work in the catering industry, which dominated the city throughout the 20th century from when Edoardo, in the early 1900s, opened the brewery that later became the famous Roma Hotel. The Treccia d’Oro dates exactly to this period, when Romano Signorini – a pastry chef in Vienna in 1919 – brought home the taste of emperor Francesco Giuseppe’s “Kranz”, from which his brother Ezio drew inspiration for the recipe. The use of fresh eggs has allowed it to maintain a particular form and golden colour, preserving its original taste for the new century. Th Un dolce...da Signorini È impossibile parlare di Thiene e delle sue specialità culinarie senza citare la famiglia Signorini e la Treccia d’Oro. I Signorini rappresentano un pezzo di storia thienese, con la loro presenza nel settore della ristorazione che ha fortemente connotato la città per tutto il ventesimo secolo, da quando Edoardo, all’inizio del 1900, aprì la birreria che successivamente diventò il celebre albergo Roma. Fino alla sua chiusura nel 1990, per quasi novant’anni, il Roma ha costituito uno dei punti di riferimento per turisti italiani e stranieri, per il mondo che gravitava attorno al teatro comunale, per le contrattazioni nei giorni di mercato, per l’intera cittadinanza. Un locale sempre aperto e sempre attraente, anche dopo che le guerre mondiali ne avevano fatto una mensa per ufficiali e persino un ospedale per i feriti dal fronte. Alcune figure carismatiche si sono alternate alla sua guida, ma, si sa, nessuna come la signora Vera Signorini, che ne prese le redini con il fratello quando era ancora quindicenne, nel 1935. Un personaggio indimenticabile, quasi un’istituzione, che da ottobre scorso ha lasciato un grande vuoto nel cuore di molti cittadini. Sfogliando le carte dell’epoca si scopre che il Roma divenne col tempo una delle mete preferite delle famiglie dell’alta borghesia vicentina e padovana diretta ad Asiago e Folgaria. In una pubblicità ante litteram che i giornali pubblicarono nel 1925 si leggeva: “il salone da pranzo e ricevimento, il grande giardino d’estate, la prelibatezza della rinomata cucina, l’acqua corrente calda e fredda in tutte le stanze, i gelati alla siciliana e il caffè concerto della domenica, il servizio di vetturino e di automobile per tutti i treni”. Se pensiamo poi alle sere d’estate in cui il La Treccia d’Oro oggi e in un manifesto del secolo scorso grammofono diffondeva le arie di Puccini e di Verdi dal terrazzo fiorito potremmo avere, seppur sbiadita, un’immagine suggestiva di quello che doveva rappresentare il Roma in quegli anni. E proprio a quel periodo risale anche l’invenzione della Treccia d’Oro. Era stato infatti Romano Signorini, pasticcere a Vienna nel 1919, che tornando a casa aveva portato con sè il sapore del Kranz, il dolce dell’imperatore Francesco Giuseppe, da cui Ezio, il fratello, trasse ispirazione per la ricetta della Treccia. Il dolce ottenne da subito il favore degli avventori e vinse, tra gli altri, il Gran Premio e medaglia d’oro all’Esposizione internazionale di Roma nel 1920 e un premio alla Fiera campionaria di Riccione nel 1933. La Treccia d’Oro ha mantenuto da allora la sua forma particolare e il colore dorato dovuto alle uova fresche, conservando fino ai nostri giorni i sapori che la ricetta originale regalò quasi un secolo fa. E che oggi viene riproposta con identica passione da Michele Ghiotto. Gli ingredienti sono semplici e genuini, la lievitazione è ancora naturale ed il risultato resta inconfondibile. Morbida, fragrante, la Treccia dà il meglio di sè quando viene leggermente scaldata e si sprigionano i profumi di pasta, vaniglia, miele, arancini e uvetta... Una prelibatezza lontana dal tempo e dalle mode, che continua ad allietare i palati di tutti coloro che passano per Thiene. Una simpatica composizione di frutta e verdura in occasione di una precedente edizione di “Tra Fiori e Sapori” 43 Appuntamenti Th “Domenica mattina, verso le 9.30, il gruppo delle autorità invitate si era riunito al palazzo municipale per prendere parte alla solenne consegna della bandiera nazionale, offerta da un comitato femminile cittadino… la madrina della bandiera, sig.a Genovese Fabian, vedova d’un glorioso caduto dell’Arma, ha letto brevi parole toccanti, per l’intima commozione e per la sincerità con la quale ha esaltato i carabinieri e la bandiera. È stata poi la volta del sindaco di Thiene sig. Franzan, il quale ha fatto una cronistoria dell’Arma dalla sua fondazione ad oggi, mettendo in evidenza alcuni episodi eroici, esaltandone la costante fedeltà alla patria e alla bandiera, cementata dal sangue dei morti caduti in guerra contro il nemico o in pace nell’adempimento della loro silenziosa e spesso misconosciuta missione. Ultimo oratore il col. Co. Avogadro che, ringraziando le autorità e il comitato femminile, si è detto particolarmente lieto di partecipare alla cerimonia di Thiene, una delle tante nelle quali è dimostrata la stima e la riconoscenza del popolo per i carabinieri, tutori dell’ordine e della legalità, della pace e del lavoro…” (Giornale di Vicenza, martedì 13 giugno 1950) sopra: alcune immagini storiche della cerimonia di consegna della bandiera ai Carabinieri di Thiene nel giugno 1950 Un patto di fedeltà con la cittadinanza Il capitano della Compagnia dei Carabinieri di Thiene, Sabatino Piscitello Domenica 25 maggio si celebra la consegna ufficiale della cittadinanza onoraria alla Compagnia dei Carabinieri di Thiene Così le cronache dell’epoca raccontano uno dei momenti più significativi della presenza dell’Arma dei Carabinieri a Thiene. E con profonda commozione e affetto lo ricordano anche i fratelli Fabian, figli di quella Elisabetta Genovese che, in qualità di presidente dell’Associazione delle famiglie dei caduti in guerra, venne chiamata a fare da madrina alla solenne cerimonia. Di quella giornata conservano ancora la memoria dell’aria di festa che si respirava per la città, degli inni patriottici che accompagnavano il corteo delle autorità mentre attraversava le vie del centro, delle parole di lode profuse per testimoniare il profondo legame che da sempre lega i carabinieri al territorio. Oggi quel patto si rinnova. A distanza di quasi sessant’anni, il rapporto tra i rappresentanti dell’Arma, le istituzioni locali e la popolazione thienese risulta anzi rinsaldato e si arricchisce di tanti altri episodi di condivisione, collaborazione e partecipazione alla vita quotidiana di tutta la città. Del resto, l’arrivo dei Carabinieri a Thiene sembra risalire addirittura agli anni immediatamente successivi all’unità d’Italia, quasi a dimostrazione del fatto che proprio in loro tutti noi ormai riconosciamo una presenza indispensabile, un vero e proprio simbolo dell’italianità e dei valori più nobili legati al concetto di giustizia e di tutela dell’ordine. E in tutti questi anni sono cresciuti anche la gratitudine e il rispetto nei loro confronti, che ogni giorno si mettono al servizio del cittadino per garantire sicurezza, benessere e una pacifica convivenza civile. Con questo spirito, è stata fissata per domenica 25 maggio la cerimonia ufficiale per la consegna della cittadinanza onoraria alla Compagnia Carabinieri di Thiene, che l’Amministrazione comunale ha deciso di celebrare per rendere omaggio ad una delle realtà più significative del territorio. Nell’occasione verrà scoperta anche una targa ricordo per ribadire l’importanza del lavoro di tutti quei benemeriti carabinieri che nel tempo hanno offerto la propria esistenza alla difesa del prossimo e continuano tutt’ora a vigilare sulla città per renderla un luogo dove poter vivere serenamente. L’appuntamento si presenta particolarmente solenne e, oltre a tutte le principali autorità politiche, sociali, religiose e militari, coinvolgerà l’intera cittadinanza in una festa che promette di restare a lungo impressa nella memoria di Thiene. Già nei giorni immediatamente precedenti, andranno in scena due interessanti mostre dedicate all’Arma: nella Sala Borsa dell’Ascom verrà allestita un’esposizione di pittura dal titolo “Carabinieri tra la gente e per la gente”; nella nuova struttura comunale di via Roma sarà invece possibile ammirare le uniformi storiche dell’Arma dei Carabinieri. Domenica 25 maggio la manifestazione si aprirà al mattino nel parco di Villa Fabris con l’esibizione dei reparti speciali dell’Arma, tra cui gli Artificieri e i Carabinieri a cavallo, oltre che stand dove alcuni militari dell’Arma saranno a disposizione della cittadinanza per informazioni e spiegazioni su attività e mezzi in dotazione. Una vera e propria dimostrazione delle capacità d’intervento dell’Arma, che in ogni situazione sa proporre un dispiegamento di forze adeguato e può contare su gruppi di militari altamente specializzati. Nel pomeriggio presso la Sala Consiliare del Comune si svolgerà la cerimonia ufficiale di consegna della cittadinanza onoraria alla Compagnia di Thiene, mentre alla sera è previsto un’emozionante concerto della fanfara dell’Arma dei Carabinieri al Teatro Comunale. Durante la giornata verrà inoltre organizzato un annullo filatelico speciale, che permetterà a tutti gli appassionati e ai cittadini di Thiene di conservare una traccia indelebile di questa giornata. 45 Appuntamenti Si tratti del Libano o della Somalia, della Bosnia o del Kosovo, o del lontano Afghanistan, la presenza dell’Arma è richiesta e apprezzata in quanto aggiunge alle virtù militari proprie di ogni esercito un atteggiamento umano e psicologico, una capacità di stabilire rapporti con la popolazione civile che la rende particolarmente adatta a compiti che sono anche di ordine pubblico. Sempre più quindi fare il carabiniere implica una professione sociale, oltre che militare e di polizia. Di questo stesso avviso è anche il capitano Sabatino Piscitello, che da alcuni anni dirige la Compagnia dei Carabinieri di Thiene e cerca, giorno dopo giorno, di trasmettere ai colleghi e alla popolazione intera i valori in cui crede fermamente. Anche per lui, entrare a far parte dell’Arma è anzitutto una vocazione, che nasce quando dentro si ha un forte senso di giustizia. Chi intraprende questa carriera infatti deve nutrire fiducia nella Stato e credere nella legge, attestando le sue convinzioni in una società che a volte attraversa momenti di scoramento nei confronti di questi valori. Occorre poi avere spirito di sacrificio e la consapevolezza che, dal primo giorno all’ultimo, si svolgerà un lavoro a servizio della gente e del prossimo. E questo risulta tanto più importante nel momento in cui nella vita professionale di ogni carabiniere ci siano situazioni di difficoltà: in questi casi, il senso di disponibilità verso gli altri è necessario per avere la forza di continuare e andare avanti. In questo senso, la disponibilità del carabiniere è di 24 ore su 24. Sempre. E non soltanto per i servizi di presidio, monitoraggio e difesa del territorio. Ma anche e soprattutto per quel concetto di “prossimità alla gente” che da due secoli vede i Carabinieri sempre vicini alla popolazione. E se all’inizio del terzo millennio l’Arma, come tutte le istituzioni, si è portata al passo Th coi tempi, migliorando i risultati della propria attività grazie all’aiuto della tecnologia, fortunatamente ha mantenuto lo spirito umano e solidale di una volta. Nell’essere presente ovunque, capillarmente, sia nei grandi agglomerati urbani che nei piccoli borghi, riesce a comunicare un identico messaggio: così, dove c’è una stazione, la gente sa di poter trovare qualcuno a cui rivolgersi con fiducia, capace di ascoltare e di aiutare… Forse anche per questo motivo, oggi appare particolarmente importante l’apporto costruttivo e la sensibilità introdotti dalle donne nell’Arma. In determinate occasioni la presenza femminile risulta anzi opportuna ed estremamente efficace. Allo stesso tempo, anche per i Carabinieri il concetto di “sicurezza” si è ormai evoluto rispetto al passato: e se da un lato esiste un’idea di sicurezza tangibile, data dalla presenza costante sul territorio e dai risultati conseguiti, dall’altro c’è anche un senso di sicurezza percepita, di chi in casa si sente sempre e comunque tutelato. Certo! Le cifre parlano chiaro e, anche nell’ultimo rapporto dell’attività svolta dalla Compagnia di Thiene nel corso dell’anno, mettono in evidenza il notevole apporto fornito dai rappresentanti dell’Arma in termini di rapine sventate, furti risolti, arresti, sequestri, denunce e contravvenzioni. Ma quel che conta è soprattutto il fatto di poter contare su una presenza attiva e costante; sapere che presso gli uffici operativi di via Lavarone il capitano Piscitello e i suoi uomini saranno disponibili e pronti ad accogliere una nostra chiamata o una nostra visita… e che la porta dell’Arma rimane sempre aperta al cittadino. Perché, come recita il motto, il carabiniere resta “nei secoli fedele”. “I Carabinieri! Quei loro rapporti di dubitante ortografia, senza grammatica, senza sintassi, con frasi curiosamente toscaneggianti o auliche, che parevano venir fuori da ricordi danteschi e del teatro d’opera (e ogni tanto la parola che affiorava dai dialetti meridionali che tentavano di travestire e di conculcare): quei rapporti erano – pensava il giudice – le sole verità che in Italia corressero. I carabinieri a Thiene: sempre al servizio della giustizia e del cittadino Non tutti e non sempre, si capisce: ma quasi sempre e quasi di tutti ci si poteva fidare.” Leonardo Sciascia Tra la gente e per la gente Non poteva esserci definizione più azzeccata. E non ci riferiamo soltanto al titolo della mostra di pittura che sarà aperta al pubblico dal 14 al 18 maggio nella Sala Borsa dell’Ascom. Bensì al modo in cui descrivere il valore e il ruolo che ha assunto nel tempo l’Arma dei Carabinieri all’interno della nostra società. Da quando venne istituita nel maggio del 1814, infatti, ad essa sono state riconosciute non solo ampie competenze in materia di ordine pubblico e di protezione della stabilità del Paese, ma anche una effettiva funzione di collante del tessuto sociale e urbano, nonché un compito di mediazione tra le varie componenti dello Stato, conciliando le esigenze del cittadino con gli obblighi e le regole delle istituzioni. Per tradizione quindi i Carabinieri costituiscono un importante modello comportamentale all’interno della cultura italiana e godono di un grande rispetto formale, oltre che dell’affetto della popolazione. In realtà, si tratta di un sentimento non facile da provare, visto che spesso la divisa intimidisce. Ma nei Carabinieri c’è qualcos’altro. Un carabiniere sa mettere a proprio agio, sa essere comprensivo, sa mettersi al servizio del prossimo per ogni tipo di problema, dimostrando doti di umanità e di comprensione non comuni. E se un secolo fa la prima apparizione letteraria dei Carabinieri nel Pinocchio di Carlo Collodi li dipingeva come figure imponenti e severe, in seguito essi sono stati affettuosamente coinvolti in numerose barzellette e romanzi che hanno proiettato un’immagine di costante coerenza dell’Arma, facilmente e graniticamente fedele a se stessa, dove all’importanza del tutore della legge e del suo spirito di sacrificio si affianca quella dell’uomo. Da allora molte sono state le opere cinematografiche e le serie televisive, per ultime le fiction, in cui marescialli, brigadieri, appuntati, carabinieri e ufficiali superiori sono presenti o protagonisti: Il Maresciallo Rocca, Carabinieri, RIS, sono solo alcuni dei titoli più recenti. Così come è nell’attualità e nella vita vera, anche in queste fiction i Carabinieri portano, con la loro divisa, quelle caratteristiche di coraggio, di umanità, di modestia che sono le stesse da due secoli, e che tanto hanno arricchito la nostra storia nazionale. Anzi, è anche grazie a questi strumenti se la figura del carabiniere si è ormai affermata nell’immaginario collettivo non solo italiano, ma addirittura internazionale. D’altra parte, capita sempre più spesso da qualche tempo di trovare sui giornali, e nei Tg, notizie sui militari dell’Arma impegnati nelle missioni di pace alle quali l’Italia è chiamata a partecipare nel mondo. A loyalty pact with the citizenry The arrival of the Carabinieri in Thiene might well date back to the years immediately following Italian unification, a fact that might be representative of the way we now look to them as an invaluable asset, a true icon of Italianness and of the noble values of law and order. They have been increasingly appreciated and respected in their role as guarantors of citizens’ safety, well-being and harmonious co-habitation. In this spirit, Sunday the 25th of May has been chosen as the date for the official ceremony awarding honorary citizenship of the Carabinieri Company of Thiene, organised by the Council Administration to pay homage to one the territory’s most important bodies. A remembrance plaque will be unveiled as a tribute to their altruistic action, their readiness to protect others before themselves and their committal to making the city an enjoyable place to live in. The event reveals itself a stately affair and, alongside the main political, social, religious and military authorities, will involve the entire citizenry in a celebration that will surely become a lasting part of Thiene’s collective memory. It was instated in May of 1814 with only general competences in the spheres of public order and stability. It was however also recognised as having an essential function in binding the social and urban fabric together, mediating between various state agencies and reconciling citizens’ needs with institutional rules.The behavioural role that the Carabinieri play within Italian culture, alongside the formal respect and unforced affection they are awarded, is therefore a matter of tradition. Captain Sabatino Piscitello, who has led the Carabinieri Company of Thiene for some years, always tries to pass on his deeply-held beliefs to his colleagues and the population at large. Entering the force was above all his calling, one borne of a strong, personal sense of justice, a spirit of sacrifice and a willingness to help others. What’s important is knowing that you can count on constant support, that the men in the Via Lavarone office will be willing and ready to respond to any call and that the Force’s doors are always open. Because, as the saying goes, the carabiniere remains “through the centuries loyal”. 47 Appuntamenti Il Premio “Memorial Tullio Besa” ha preso avvio nel 2002 grazie alla collaborazione dell’Istituto Musicale Città di Thiene, Asolo Musica e Veneto Musica, sotto il patrocinio dell’Amministrazione Comunale di Thiene. Consiste in un premio in denaro assegnato ad un giovane musicista che non deve aver superato i trent’anni d’età e che si sia segnalato per doti e meriti tali da rappresentare una promessa nel mondo musicale. Corredato di una targa ricordo, creata dall’architetto Lino Bettanin, è consegnato nel corso di una serata riservata all’artista scelto, che si esibisce in un suo concerto. La Commissione preposta all’assegnazione è formata dall’Assessore alla Cultura del Comune di Thiene, dal direttore dell’Istituto Musicale Città di Thiene, Riccardo Brazzale, dal professor Lorenzo Signorini, docente al abato 17 maggio, alle ore 21, il chitarrista Giovanni Baglioni salirà sul palco dell’Auditorium Città di Thiene per ricevere il Premio “Memorial Tullio Besa 2008”. A consegnarglielo sarà Gigliola Trentin, che ha ideato questo riconoscimento per onorare la memoria del marito, morto all’età di poco più di 50 anni e grande amante della musica tout court; della musica che fa vibrare le corde del cuore e che può imprimere un segno indelebile nella vita delle persone. E in effetti ascoltare la musica di Giovanni Baglioni può rivelarsi un’esperienza davvero sensazionale: accordature aperte a percussioni dal sapore a tratti tribale; battiti e movimenti sul legno della chitarra; un uso peculiare, innovativo e visionario della tastiera dello strumento, spesso suonata con ambo le mani contemporaneamente. Il tutto genera un’affascinante ed eclettica polifonia che pochi immaginerebbero poter provenire da una singola, normalissima chitarra acustica. Nelle sue esibizioni, Baglioni dà prova di saper creare una sorta di compenetrazione con lo strumento, fondendosi in simbiosi con esso ed esprimendo una fisicità intensa, grazie alla quale la chitarra viene di volta in volta abbracciata, carezzata, percossa, assumendo sembianze quasi antropomorfe. Il giovane talento ha scambiato qualche battuta con noi… così quando lo ascolteremo suonare sul palco a maggio ci sembrerà di conoscerlo un po’ meglio. Th Conservatorio A. Pedrollo di Vicenza, dal direttore d’orchestra Giampaolo Bisanti (primo vincitore del premio), dal professor Aldo Padoan e dalla signora Gigliola Trentin Besa. Nell’albo d’oro del Memorial compaiono anche i nomi dei pianisti Andrea Bacchetti (vincitore nel 2003) e Alexander Romanowsky (2004), della violinista Anna Tifu (2005), del jazzista Francesco Cafiso (2006) e della giovanissima pianista Leonora Armellini (2007). Il testimone passerà quest’anno a Giovanni Baglioni, definito dagli addetti ai lavori un autentico virtuoso della chitarra acustica solista, originale interprete e compositore, figlio d’arte, che si è formato alla scuola del compianto statunitense Michael Hedges e del lucano Pino Forestiere. Quando è nato suo padre le ha dedicato “Avrai”, un brano entrato nella storia della musica italiana: che rapporto ha con lui? Per quanto tempo si è sentito “il figlio di Claudio”? Il nostro rapporto direi che è stato senz’altro buono, a volte un po’ intermittente, ma forte. Mi sento suo figlio anche adesso che sono cresciuto, e ne sono fiero; senza che questo soffochi la mia individualità. In genere si tratta di un legame che non mi crea problemi, a meno che non ne abbiano gli altri per primi. Che pezzi predilige dell’infinito repertorio paterno? Nonostante sia così ricco, è di altissimo livello pressoché in ogni sua sfumatura. Per cui citando due o tre titoli farei torto almeno ad altri 20 o 30. Conosce il premio “Memorial Tullio Besa” che le verrà assegnato il 17 maggio a Thiene? Ne sono venuto a conoscenza in occasione del concerto che ho tenuto proprio l’anno scorso a Thiene. Aldo Padoan, a fine spettacolo, me ne parlò, dicendomi che mi avrebbe tenuto in considerazione come concorrente al premio stesso... ed è stato di parola! Che importanza assume per Lei questo riconoscimento, conferito ogni anno a un musicista under 30? È il primo premio che riceverò ufficialmente. Il che già di per sè gli conferisce un sapore particolare.Visti i miei predecessori, non posso che essere contento dell’ottima compagnia. Nell’occasione terrà anche un concerto all’auditorium “Fonato” ad un anno di distanza dalla sua precedente esibizione thienese: come ricorda quella serata? Il mio spettacolo a quel tempo non era ancora molto rodato, le scalette in continua evoluzione, il mio stato emozionale difficilmente controllabile… Nonostante ciò ho un buon ricordo di quell’appuntamento, anche perché ci fu un bella partecipazione e un intenso scambio di sensazioni con il pubblico. 53 Appuntamenti Th Cosa ricorda invece della partecipazione al Canadian Guitar Festival? L’affetto caloroso ed inaspettato della gente per questo biondino italiano. E la non-vittoria più sublime della storia, vista l’incredulità di molti, fra spettatori e altri partecipanti… primo fra tutti il vincitore stesso. Ritengo sia stata un’esperienza formativa che mi ha spinto a proseguire su questa strada con ancora maggior entusiasmo. Dopo l’appuntamento thienese di maggio, a due giorni dal suo ventiseiesimo compleanno, come proseguirà la sua scaletta di impegni per il 2008? A Capodanno ho brindato con l’augurio di far uscire il mio primo disco proprio durante questo 2008, e il progetto è effettivamente in corso. Oltre a rispondere con entusiasmo all’invito del Soave Guitar Festival a fine Aprile, ci sono per ora, seppur ancora da confermare e collocare sul calendario, il festival Adriatic di Trieste (a maggio), il Teatro Olimpico di Vicenza (a giugno), e i bis di Padova e ImolaInMusica: due appuntamenti molto ben riusciti nel 2007. Giovanni Baglioni e la sua chitarra Per la prevendita dei biglietti e ulteriori informazioni è disponibile l´Ufficio Cultura di via Monte Grappa 12/B al Virtuous chord numero telefonico 0445-804745 Come è nata la sua passione per la musica? una strada già tracciata dalle esperienze familiari o un amore cresciuto con il tempo? In maniera molto graduale, a volte episodica e casuale. Se influenze ci sono state, sono state molto indirette. Non sono mai stato spinto, se non in maniera estremamente gentile e rispettosa delle mie volontà e passioni, verso la musica. Si ricorda il suo primo approccio con uno strumento musicale? Dovrebbe trattarsi del mio breve studio di chitarra classica, all’età di circa otto anni. Un incontro che ha segnato per sempre la mia vita… Come mai ha deciso di intraprendere la carriera di solista nel 2006? In realtà la carriera di solista ha cominciato ad affascinarmi già dal 2003, dopo “l’incontro” con l’album “Only” di Tommy Emmanuel e la sua chitarra: una rivelazione delle straordinarie possibilità offerte da questo strumento. Quali sono stati i suoi maestri? Stefano Principini per quanto riguarda lo studio di chitarra classica. Paolo Travagnin per la chitarra elettrica e una prima esplorazione della Bossa Nova. Pino Forastiere per quanto riguarda la chitarra acustica, della quale mi ha fatto conoscere le peculiarità e le infinite possibilità di modulazione dei suoni. Il tutto legato anche alla scoperta del mondo Hedgesiano. Il suo repertorio in realtà è molto vario... Sono stato attratto, e ho studiato, chitarristi e chitarrismi abbastanza diversi, pur restando sempre fedele all’ambito acustico. Così ho cercato nel tempo di mettere le differenti tecniche al servizio delle mie idee. Le sue esibizioni dal vivo riescono sempre a coinvolgere il pubblico: una dote innata o acquisita nel tempo? A sentire quello che mi dicono gli altri, direi innata. Ciò non vuol dire che io la senta migliorare nel tempo. La collaborazione con lo scrittore triestino Pino Roveredo, sfociata nella rappresentazione teatrale “Spettacolo di vita”, avrà un seguito? Penso e spero di si. C’è una grandissima stima da parte mia nei confronti di Pino Roveredo, come scrittore e come uomo. E credo che sia almeno in parte ricambiata. Le nostre arti, a volte con reciproca piacevole sorpresa, si sono ben abbracciate dando vita a momenti di profondo lirismo e grande emozione. oppure consultare il sito www.comune.thiene.vi.it La consegna del premio e il concerto di Giovanni Baglioni si inseriscono nel cartellone della Primavera Musicale Thienese, tradizionale appuntamento promosso dall’Amministrazione Comunale di Thiene per dare il benvenuto alla nuova stagione. Anche quest’anno le proposte spaziano nei diversi ambiti musicali e sono tutte di grande spessore artistico: dalla musica classica al jazz, dall’opera lirica alle performance, fino alla musica moderna. Il programma approntato per questa edizione sembra in grado davvero di soddisfare tutti i gusti. E se i primi incontri hanno già fatto registrare il consenso del pubblico, ci si aspetta il tutto esaurito anche per le prossime date, sia per gli spettacoli del programma ufficiale che per i concerti fuori abbonamento. A partire dall’appuntamento con Veneto Jazz Winter 2008, che porterà sabato 19 aprile sul palcoscenico dell’Auditorium “Fonato” il trio di Peter Bernstein. Per finire il 24 maggio al Teatro Comunale con la presentazione del nuovo cd di Massimo Bubola e le sue ballate di terra e d’acqua. In mezzo tante altre occasioni per parlare di musica e lasciarsi trasportare in una dimensione “altra” dalle melodie degli autori di ieri e di oggi. Saturday the 17th of May, at 9 o’clock, guitarist Giovanni Baglioni will take centre stage in the City Auditorium of Thiene to receive the “Memorial Tullio Besa 2008” Award. Listening to Giovanni Baglioni’s music can be a truly sensational experience: open tuning and percussion that evokes a tribal feel; beats and movements on the guitar’s wooden base; a peculiar, innovative take on the instrument’s neck, often played with both hands at once. The result is an alluring mix of eclectic sounds that few would assume could come from a single, entirely normal acoustic guitar. During his shows, Baglioni proves able to create a sort of co-assimilation with the instrument, fusing with it in an arduous symbiosis through which the guitar is in turn hugged, caressed and slapped until it begins to assume almost human-like qualities. Giovanni Baglioni’s award reception and concert slip into the timetable of Thiene’s Musical Spring, a traditional event sponsored by the Council Administration to welcome the new season. This year’s acts once again span the wide range of possible musical avenues and are all of great artistic quality. 55 Zoom Istituto Musicale Veneto, dal pianoforte alla musicoterapia Th ove le parole finiscono, inizia la musica» recita uno dei versi più suggestivi di Heinrich Heine. Chissà allora cosa penserebbe oggi il grande poeta romantico tedesco, se per incanto si ritrovasse a passeggiare nel centro storico di Thiene. Passando dalle parti di via Carlo Del Prete resterebbe davvero senza parole, rapito ad ascoltare la voce acuta di un violino che dialoga curiosamente con il rullante di una batteria; un organo rincorre una geniale fuga di Bach, mentre una chitarra elettrica si accende dell’energia di Jimi Hendrix; un tenore intona una celeberrima aria pucciniana, ed ecco il timbro caldo di una cantante jazz che ricorda Ella Fitzgerald… Benvenuti all’Istituto Musicale Veneto “Città di Thiene”: un luogo speciale, dove ogni giorno la musica può vibrare in tutte le sue infinite variazioni, coniugando antico e moderno, voci e strumenti, professionismo e amatorialità. Un’offerta formativa di primo livello Anno dopo anno, a partire dal 1997, l’Istituto si è imposto come uno dei più importanti punti di riferimento nella nostra regione per chiunque desideri avvicinarsi alla musica, per semplice passione ma anche per lavoro: una realtà in continua evoluzione, che oggi coinvolge oltre 400 iscritti e 30 docenti. I fili sono sapientemente tessuti dal presidente Bruno Grotto e dal direttore artistico Riccardo Brazzale, che con l’Associazione Culturale Musica Moderna gestiscono la scuola su mandato del Comune di Thiene. «In questi ultimi anni abbiamo compiuto un importante salto di qualità – conferma il presidente Grotto -. Oggi possiamo dire con orgoglio di offrire ai nostri studenti una rosa di insegnanti di altissimo livello, sia per quanto riguarda gli strumenti classici, sia per il canto e gli strumenti più moderni: dai corsi propedeutici a quelli di perfezionamento, possiamo garantire una formazione 57 Zoom Th in linea con i programmi ministeriali dei Conservatori. Siamo quindi preparati ad affrontare le sfide delle nuove riforme in via di definizione, con la consapevolezza di potere seguire al meglio la formazione dei ragazzi che vogliono coltivare la passione della musica, sognando magari di poterla trasformare in un vero lavoro. Dj, pop e computer: la musica del futuro Non solo pianoforti, sassofoni o violoncelli: la musica oggi è anche tecnologia. Proprio per questo l’Istituto ha dato il via ai corsi per dj e tecnici audio, dotandosi di strumenti e software all’avanguardia, in grado di seguire in tempo reale le nuove frontiere del mixaggio e della computer music. Sempre nell’ambito delle nuove tecnologie, si sta arricchendo di contenuti e servizi innovativi anche il portale web dell’Istituto, dove sono state avviate le prime sperimentazioni di e-learning con le lezioni interattive preparate dal batterista Mauro Beggio. La vitalità della scuola è testimoniata poi dalle numerose iniziative finalizzate a rendere protagonisti i ragazzi che amano la musica pop: dai corsi di musica d’insieme alle due sale prove messe a disposizione dei gruppi emergenti, passando per gli stage di canto tenuti negli ultimi anni con grande successo dal maestro Luca Pitteri, diventato un vero “mito” per i più giovani da quando ha saputo segnalarsi per competenza e simpatia come insegnante nella scuola televisiva di “Amici”. La musica che cura l’anima When Mozart meets the djs Tanti successi, dunque, per una scuola che con il passare del tempo, anziché invecchiare, proprio come i vini più ricercati migliora e si affina continuamente. Ecco allora che il vero fiore all’occhiello dell’Istituto è germogliato l’anno scorso, con il Centro Studi Musicoterapia “Alto Vicentino”: un modo nuovo di vivere e valorizzare la musica, che può riuscire là dove gli altri linguaggi non riescono, offrendo possibilità di espressione e interazione a chi vive spesso isolato, costretto tra le mura invisibili create da gravi disagi psico-fisici The Veneto Musical Institute, from the piano to musictherapy Tra le offer te dell’Istituto Musicale Veneto anche i corsi per dj e gli stage di canto del maestro Luca Pitteri Si scrive “Thiene”, si legge “jazz” Del resto, ai nomi importanti da queste parti si è ormai abituati, specialmente quando si parla di jazz: anche grazie all’impegno del direttore Riccardo Brazzale, gli appuntamenti della Primavera Musicale Thienese hanno visto esibirsi in città importantissimi nomi della scena italiana e internazionale, da Stefano Bollani a Paolo Fresu, da Enrico Rava a Richard Galliano. «Proprio l’esibizione di Galliano è un ricordo per me indelebile ed emozionante – confida Bruno Grotto -. Sarebbe davvero bello poterlo riportare a Thiene nei prossimi anni». Nell’attesa, l’Istituto Musicale ha saputo ritagliarsi un ruolo di autentico propulsore del jazz, promuovendo l’attività concertistica e discografica della Lydian Sound Orchestra, che con lo splendido album Back to Da Capo ha meritatamente conquistato il secondo posto nel referendum “Top Jazz 2006” organizzato dalla prestigiosa rivista Musica Jazz. Da due anni l’Istituto ha attivato un corso triennale di qualificazione professionale in Musicoterapia: già 31 gli iscritti, tra primo e secondo anno, che al termine del corso potranno offrire la loro professionalità al servizio di Ulss, scuole e istituti di riabilitazione. «È un’iniziativa che ci sta particolarmente a cuore – sottolinea Bruno Grotto – e siamo davvero felici che abbia incontrato un grande apprezzamento, tanto che abbiamo superato per numero di iscritti il corso di Assisi, capofila e riferimento per tutta la Musicoterapia in Italia». L’istituto thienese dimostra quindi di avere capito e fatto propria fino in fondo la lezione di Platone, che osservava come «la buona musica fa bene al cuore e all’anima». Oggi come duemila anni fa. Welcome to the Veneto Musical Institute “City of Thiene”: a special place, where music can freely reverberate in all its infinite styles, marrying old and new, voices and instruments, professionalism and recreation. Year after year, from 1997, the Institute has reinforced itself as one of the most important reference points in our region for those who wish to approach music, be it for passion or as a job: constantly evolving, it holds today 400 pupils and 30 teachers. The thread is finely woven by the president, Bruno Grotto, and the artistic director Riccardo Brazzale, who run the school with the Cultural Association of Modern Music, on the Municipality of Thiene’s mandate. And it’s not just about pianos, saxophones or cellos: nowadays, music is technology too. For this very reason, the Institute has begun courses for Djs and sound technicians, acquiring vanguard instruments and software, in order to keep up with the new frontiers of mixing and computer music. The school’s vitality is proved also by the many initiatives designed to involve those who love pop music: from courses in group singing to the two audition rooms rendered available to emerging groups. The Musical Institute has known how to cast itself the role of authentic jazz engine, promoting the concert and discographic activities of the Lydian Sound Orchestra. But the true blossom flourished last year, with the Centre of Musictherapy Studies “Alto Vicentino”: a new lifestyle and a new way of adding value to music, which gets through when other tongues can’t, offering the possibility of expression to those who are often isolated, constrained by the invisible walls of serious psychophysical conditions, such as language or perception defecits, Down’s Syndrome, personality and behavioural problems, or comas. For two years the Institute has offered a three-year course for a professional qualification in Musictherapy: 31 are already enrolled between first and second year and will be able, once graduated, to offer their skills to the Ulss services, schools and rehabilitation institutes. 59 Musica da vedere e è vero che la musica è capace di trasmettere emozioni, è ancor più vero quando si accompagna alle immagini e con loro stabilisce una stretta corrispondenza. Ne sa qualcosa Paolo Agostini, thienese trentacinquenne, che da tempo si dedica alla composizione di musica per teatro, documentari, musical, ed è autore di canzoni, colonne sonore, arrangiamenti per produzioni di numerosi artisti del panorama nazionale. La sua grande passione rimane la musica da film... certamente una fusione di stili e situazioni che permettono di essere parte del processo creativo ed emozionale di una storia, che solo il cinema riesce a ricreare. In questo senso, la musica ha una grande responsabilità. Dopo l’esperienza del film documentario Così eravamo di Dennis Dellai, che scandisce le tappe fondamentali della storia di Thiene, sta oggi cercando nuove sfide personali come quella appena vissuta con il regista Antonello Belluco. Per lui ha curato le musiche del cortometraggio The knight – Il cavaliere, in italiano – di cui è stata terminata da poco la lavorazione e che ora si appresta ad entrare nel circuito dei festival. La storia è ambientata nel Medioevo dei cavalieri e narra di guerre, amori e famiglia, concentrandosi in particolare sul delicato confronto tra un padre e una figlia, che non perdono mai l’occasione di addestrarsi alla battaglia insieme. Ne emerge la figura di un romantico guerriero d’altri tempi, per il quale la fede in Dio, l’onore e il dovere si fondono. Il film è stato realizzato in lingua inglese perchè pensato per un pubblico internazionale ed è stato girato quasi interamente nel castello di Monselice, nella provincia di Padova. Nonostante si tratti di un cortometraggio, Paolo Agostini si dice molto soddisfatto per aver avuto la possibilità di lavorare a fianco di una troupe cinematografica vera e propria, confrontandosi con grandi professionisti del settore. Ciò anzi lo ha spronato come compositore ad avvicinarsi maggiormente ai particolari meccanismi della musica da film, delle produzioni di un certo spessore, dove nulla è lasciato al caso e tutto viene seguito e realizzato in maniera quasi maniacale. E ricorda ancora con piacere le notti trascorse insonni per raggiungere l’obiettivo… Nella colonna sonora del film hanno suonato anche due fratelli musicisti di Thiene: Alessandro Menegardi al violoncello e Paolo Menegardi all’oboe. Il contributo e l’esecuzione di strumenti così particolari e raffinati ha permesso di connotare fortemente la melodia che, come spiega Agostini, è nata da un confronto molto intenso tra regista e compositore. Del resto, scrivere musica per il cinema non è semplice... richiede grande disciplina, poiché suoni e strumenti si devono adattare ad una visione d’insieme e a diversi tipi di sonorizzazione. Spesso si tratta in effetti di unire più mondi, sperimentando diverse soluzioni di carattere compositivo e organico. Ed ecco allora formarsi quella speciale alchimia che consente di fondere insieme la musica orchestrale, suoni acustici, con altri suoni digitali più adatti a ricreare sensazioni particolari. Spetterà a noi valutare prossimamente il risultato! Must-see music If music really is able to transmit emotions, this holds even truer when it is accompanied by images with which it can establish a dialogue. Paolo Agostini – thirty-five year old from Thiene – knows this well after having dedicated himself to the composition of music for theatre, documentaries and musicals. He also writes songs, soundtracks and arrangements for various artists on the national scene. But his great passion remains film music, which is without doubt a fusion of styles and situations that allows one to be part of the creative, emotive evolution of a story that only cinema can create. He has worked with director Antonello Belluco, taking care of the music for the recently finished short film “The Knight” that now aims to enter the festival business. Nella foto in alto: Paolo Agostini al lavoro tra car te e musica Zoom Th “Il rugby è corsa, placcaggi, calci, passaggi, possesso. Si gioca con una palla ovale da poco meno di due secoli… Per banale che possa sembrare, vince chi fa più punti. E il modo in cui farli, esattamente come l’imprevedibilità del rimbalzo della palla, ricorda qualcosa della vita. Quindi non è poi così banale. Perché per fare punti si deve guadagnare terreno. Per guadagnare terreno si deve avere il possesso di palla. Per conservare il possesso è necessario il sostegno.” Da L’Arte del rugby, del giornalista neozelandese Spiro Zavos Il gioco dei valori Ci sono lezioni che si imparano a scuola, altre per strada o tra le mura domestiche… lezioni la vita ce ne dà ovunque. Anche sul campo da gioco. Lo sport sembra infatti essere un contesto nel quale le dinamiche della vita si replicano, si esemplificano; quindi, lo sport è un momento propizio per completare l’esperienza e crescere. In alcuni casi sa trasmettere anche valori fondamentali quali l’amicizia, il rispetto, la solidarietà, che restituiscono a questa attività le sue vere finalità. Come accade ancor oggi per il rugby. 63 Qui e nella pagina a fianco alcune “vecchie” glorie thienesi del rugby mentre si diver tono con la palla ovale I numeri dicono che è uno sport minore. E certamente è stato uno sport a sé fino a pochi anni fa: professionismo limitato, sincero spirito amatoriale. Poche regole: avanzare, pressare, sostenere… ma basta osservare il successo di pubblico del Torneo Sei Nazioni (appena conclusosi), la notorietà conquistata da campioni italiani quali i fratelli Bergamasco oppure il grande richiamo mediatico dell’ultimo spettacolo teatrale di Marco Paolini, cui proprio il rugby fa da sfondo, per capire che i tempi son cambiati; e che la passione per questo sport sta iniziando a coinvolgere davvero tutti anche in Italia! Perché, oggi come ieri, il rugby mantiene un’originaria, inattaccabile purezza. Continua ad essere uno sport fatto di fango e condivisione; e viene citato come sport di squadra per eccellenza. Sembra addirittura la rivelazione di quel che serve nella vita per realizzarsi. Uno sport sicuramente duro, di combattimento, secondo il gergo degli sportivi; ma dove il contatto fisico non è inteso come zuffa da strada, ma segue regole precise di lealtà e rispetto. E dove oltre alle doti fisiche servono anzitutto virtù morali ed educative, quali la generosità, lo spirito di sacrificio e la fiducia in se stessi. Per non parlare del cosiddetto “terzo tempo”, a cui spesso si fa riferimento quando si parla di fairplay nel mondo dello sport… Sono proprio le parole di Paolini a sintetizzare al meglio questi valori: “La prima cosa è l’odore della sifcamina e dell’olio canforato per scaldare i muscoli in spogliatoio; la seconda è la faccia di Tarcisio, tirà come una bestemmia muta, gli occhi rossi di chi non ha dormito. La terza è lo spogliatoio: stretto, lungo, come un vagone; la quarta è la squadra, tutti vestiti uguali, anch’io, allora gioco anch’io… La quinta il campo di fango di Rovigo coi pali delle porte più alti del mondo, fatti apposta per farti prendere paura; la sesta è il caligo, la nebbia…” Ecco allora la disciplina, il rigore, la tensione, l’altruismo, lo spirito di squadra, il senso di appartenenza. Anche a Thiene il gioco del rugby vanta nobili e lontane origini, ma si tratta di una storia poco nota. Il periodo è proprio quello raccontato nello spettacolo “Album d’ Aprile” di Paolini, ossia gli anni Settanta. La storia del rugby in città inizia più esattamente nel 1975, quando un gruppo di giovani universitari, impegnati tra lo studio e la politica, decide di dedicarsi anche alla palla ovale. Il tempo passa tra una stagione agonistica e l’altra, con partite che si perdevano anche con tanti “a zero”: linguaggio del rugby per dire che non si riusciva a tenere il conto delle mete degli avversari e gli incontri finivano senza aver mai segnato. Finalmente nel 1986 il primo traguardo: la promozione dalla serie C alla serie C1. Da questo primo passo fino alla fine del 1989 il “Rugby Thiene” che a questo punto si chiama “Titanus Pal Zileri” - è capolista di tutti i sei gironi nazionali della serie C1 con il primato oltre che di punti in classifica, anche per le mete segnate (44 contro 29 della seconda in classifica) e la differenza punti fatti/subiti. Risultati che proiettano automaticamente la squadra in serie B. Nel maggio 1990 una serie di circostanze e la consapevolezza che l’unione fa la forza portano alla fusione con il “Rugby Vicenza”. Undici mesi ancora di strepitosi successi ed ecco la promozione in serie A2 nell’aprile del 1991. Ma si sa. Purtroppo anche le belle favole non sempre sono destinate a durare. E così una profonda crisi societaria porta nel ’93 la componente “Thiene” a sciogliesi e il “Vicenza” a continuare, rimboccandosi le maniche, per la propria strada. Ma intanto si può dire irrimediabilmente chiusa l’epoca d’oro del rugby a Thiene. Soltanto nel 2006 un gruppetto di ex rugbysti del vecchio “Thiene”, dopo avere frequentato i corsi di formazione FIR e CIV, si ritrova e fonda una nuova società per riportare nell’Alto vicentino la passione del gioco. Nasce così il RAV - Rugby Alto Vicentino che da alcuni anni è attivo per trasmettere ai ragazzi l’entusiasmo e i valori per questa disciplina, attraverso un percorso di avvicinamento nelle scuole della zona fra Thiene, Schio, Valdagno e Piovene Rocchette. Quattro campi che servono anche per facilitare gli spostamenti dei ragazzi da casa al terreno di allenamento. A livello agonistico, nel giro di un paio di stagioni, si sono costituite alcune squadre suddivise per fasce d’età. Oggi il RAV si presenta con le formazioni Under 9, Under 11, Under 13, Under 15 e Under 17, per un totale di 150 atleti che partecipano ai vari campionati federali e a tornei a squadre, come il “Trofeo Topolino” di Treviso …. Il prossimo anno si inaugurerà anche una squadra Under 19, con ragazzi fino ai 18 anni. Non può ovviamente mancare la squadra degli Old, ossia dei vecchi, fatta da ex che, oltre che nello spirito, sentono ancora nelle gambe la forza di essere giocatori di rugby: per loro è stato scelto il nome di “Makakhi makà”, appellativo di origine decisamente veneta ma che fa anche tanto “Maori”… a dimostrazione del fatto che la possibilità di giocare non finisce mai. Ma la vera sfida per il movimento rugbistico dell’Alto Vicentino si gioca oggi a livello di propaganda. A partire anzitutto dalla “Scuola Rugby Palladio”. Si tratta di un progetto nato dalla sinergia di quattro diverse società sportive della nostra provincia: Rugby Alto Vicentino, Polisportiva Valdagno Rugby, Rangers Rugby Vicenza e U.S. Summano Rugby. Grazie all’impegno di una quarantina di istruttori qualificati e all’appoggio degli insegnanti, ai ragazzi delle scuole viene data la possibilità di mettersi alla prova nei diversi tornei scolastici che le società coinvolte organizzano durante l’anno, favorendo un approccio all’attività sportiva più ludico che agonistico. In questo modo i giovani vengono orientati a migliorare le capacità motorie, ad accrescere l’abitudine al lavoro di gruppo, a consolidare l’autostima e ad intraprendere i processi di socializzazione. E non finisce qui. Da qualche tempo sta prendendo piede anche in terra vicentina il Touch Rugby. In Australia già negli anni Sessanta il touch veniva praticato come riscaldamento prima degli allenamenti di rugby. La semplicità del gioco è incredibile: tutto quello che serve è una palla ovale, uno spazio dove correre e un gruppo di amici. Il Touch Rugby è un gioco di movimenti veloci ed evasivi praticato in tutto il mondo da uomini e donne di tutte le età con qualsiasi capacità atletica. È simile al rugby, ma senza placcaggi, mischie, ruck o maul, nè fuorigiochi o calci… Proprio a Thiene lo scorso 26 gennaio, in collaborazione con “Rugby Summano” e “Touch Rugby Italia” (federazione Italiana di Touch Rugby), si è svolto un torneo dimostrativo al quale hanno partecipato atleti da varie regioni d’Italia e altri stranieri provenienti da Australia, Scozia e Sud Africa. L’appuntamento ha segnato la prima tappa di avvicinamento agli Europei di categoria di Parigi 2008, ai quali l’Italia è stata invitata come nazione emergente. E chissà che anche questo non costituisca un nuovo punto di partenza per lo sport a Thiene. Per ora obiettivo del RAV è avvicinare la gente al rugby, appassionarla e farla divertire nella misura che ogni singolo si sente di affrontare. Ricordando appunto che la prima regola è divertirsi, non vincere. Perché chi si diverte… non perde mai! Per chi volesse cimentarsi con la palla ovale, il ritrovo è il lunedì, il mercoledì e il venerdì dalle ore 18.30 alle 20 al campo delle piscine, in via Tevere. Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito internet www.rugbyaltovicentino.it 65 Zoom Th IL CAVALIERE SU DUE RUOTE Andrea Stella e la sua associazione: quando la disabilità diventa una marcia in più hissà quante persone sognano di cambiare radicalmente la propria vita, magari in un solo istante: la schedina vincente del Superenalotto, la nascita di un figlio desiderato per anni, l’assunzione a tempo indeterminato dopo una serie infinita di contratti a progetto… Solo che il destino segue percorsi davvero imprevedibili. E così può capitare anche che la vita, invece di un colpo di fortuna, ti riservi come regalo due colpi di pistola, sparati all’improvviso da un balordo che sta provando a rubarti la macchina: un attimo prima eri un giovane thienese neolaureato in Giurisprudenza, bello, intelligente e di buona famiglia, che si stava godendo una fantastica vacanzapremio a Miami; un attimo dopo sei a terra, ferito al fegato e a un polmone, e la vita ti scivola via senza che tu riesca neanche a capire come e perché. Quando ti risvegli dal coma, quarantacinque giorni dopo, scopri di aver rischiato di morire, e che da quel momento in poi non potrai mai più camminare, perché una delle pallottole ti ha leso la colonna spinale. È quello che è accaduto ad Andrea Stella nell’agosto del 2000: in una sera come tante, il destino lo ha messo davanti a un bivio. Abbandonarsi alla disperazione o trovare il coraggio di ripensare daccapo un’altra vita, ripartendo da una sedia a rotelle? «Volevo ammazzarmi – racconta con schiettezza Andrea -. Non riuscivo ad accettare quello che mi era capitato: il suicidio era il mio pensiero fisso. So che può suonare terribile quello che dico, ma è la semplice verità». Andrea Stella sul suo catamarano “senza barriere” 67 Zoom Una verità per certi versi sorprendente, se si pensa che quello stesso ragazzo, sette anni dopo, è stato nominato Cavaliere della Repubblica dal Presidente Giorgio Napoletano, ricevendo la più alta onorificenza al merito per le numerose e importanti attività svolte in favore dei disabili assieme alla sua associazione, “Lo Spirito di Stella”: dai corsi di vela sul catamarano “senza barriere” che hanno coinvolto e continuano a coinvolgere centinaia di disabili in tutta Italia, ai seminari di confronto e sensibilizzazione tenuti nelle facoltà universitarie, fino ai progetti nell’ambito dell’arte, dell’architettura e dell’edilizia finalizzati a rendere le nostre città fruibili e accessibili per tutti, mettendo anche i disabili nelle condizioni di poter esprimere al meglio il loro potenziale nella vita quotidiana come chiunque altro. Viene da chiedersi: com’è riuscito a fare tutto questo un ragazzo che non aveva più nemmeno la voglia di vivere? Ho cominciato a guardarmi intorno, e mi sono reso conto che non ero l’unica persona a cui era capitato un incidente del genere. La vita è assolutamente democratica: può dare e togliere a chiunque, in qualunque momento. Io ho capito che, nonostante tutto, avevo ancora molto: prima di tutto tante persone che mi amavano, a cominciare dalla mia ragazza, la mia famiglia, i miei amici. E poi non avevo problemi di tipo economico; inoltre mi ero sempre dedicato a passioni e interessi che potevano darmi nuovi stimoli. In fin dei conti, nella mia grande sfortuna, ero comunque più fortunato di altri: per questo ho sentito il dovere di fare del mio meglio, di sfruttare le mie capacità e potenzialità nella mia nuova condizione di disabile. E sono ripartito. e i mezzi pubblici hanno dotazioni efficienti, economiche e funzionali, mentre da noi i disabili sono costretti a informarsi prima per capire se per loro è possibile l’accesso. Qualche eccezione positiva c’è. Penso ad esempio alla città di Ferrara, ma in generale rispetto alla Germania, al Nord Europa o appunto agli Stati Uniti siamo in grave ritardo. Per fortuna qui a Thiene la situazione è andata migliorando negli ultimi anni e ho notato una crescente sensibilità anche da parte istituzionale a queste tematiche. Resta il fatto che paradossalmente per me è più facile attraversare l’oceano sul mio catamarano che percorrere un tragitto di due fermate su un bus di linea a Milano. Proprio per rimediare a questo “ritardo culturale” italiano nascono due tra le iniziative più recenti e importanti dell’associazione: il Concorso Internazionale di Idee e il progetto “La Casa per tutti”. Sono due iniziative in cui crediamo molto. Con il Concorso Internazionale, a partire dal 2005, abbiamo lanciato ogni anno una sfida a progettisti, designer e architetti, per ideare locali e strutture che sintetizzino estetica, funzionalità e accessibilità. Il concorso di quest’anno, chiusosi a marzo, è promosso in Th collaborazione con Autogrill ed è finalizzato alla progettazione delle zone bar, casse e servizi igienici delle aree di servizio: non vogliamo limitarci a rispettare gli standard di legge, ma vogliamo andare oltre, proponendo soluzioni migliori sotto ogni punto di vista. Con la stessa filosofia diverrà presto realtà il progetto della “Casa per tutti”: su un’area di 3.000 mq sorgeranno il prossimo anno a Bassano tre unità abitative che ospiteranno temporaneamente, in maniera completamente gratuita, quelle persone che di volta in volta necessitino di una casa completamente funzionale e accessibile, come i pazienti dimessi dagli ospedali, i disabili, gli anziani, le mamme con bambini piccoli. È un progetto “pilota”, ideato per essere replicato facilmente in altre città, anche su larga scala: il Comune di Rimini si è già fatto avanti… speriamo sia solo il primo di una lunga serie! La presentazione del nuovo “Concorso di Idee” ela nomina a Cavaliere della Repubblica a fianco del presidente Napolitano Una nuova vita, un nuovo Andrea Stella? No, sono sempre io: come prima non ero un “figlio di papà” viziato e superficiale, così adesso non sono un santo o un missionario. Però ho conosciuto un nuovo mondo e un nuovo modo di vivere, quello del disabile, che prima ignoravo totalmente, e questo ha cambiato le mie prospettive. Quando mi sono laureato progettavo di fare pratica legale per diventare avvocato, poi non l’ho più fatto perché mi sono reso conto di potere essere più utile agli altri promuovendo le iniziative dell’associazione: oggi mi sento soddisfatto e realizzato, molto più forte di prima. Mentre come avvocato magari sarei solo uno dei tanti, i risultati che otteniamo con “Lo Spirito di Stella” testimoniano che in questo ambito riesco concretamente a dare qualcosa in più. E questo “qualcosa” è davvero molto: nata nel 2003 con la progettazione del primo catamarano privo di barriere architettoniche, per realizzare il sogno di Andrea di tornare a regatare su una barca a vela anche in sedia a rotelle, l’associazione negli anni ha moltiplicato e differenziato le proprie iniziative, partendo da un’intuizione geniale nella sua semplicità. Se abbiamo reso usufruibile, comodo e funzionale un mezzo tradizionalmente considerato “inaccessibile” come il catamarano, tanto da riuscire a farci una regata che nel 2004 mi ha portato in 18 giorni da Genova a Miami assieme ai velisti Giovanni Soldini e Mauro Pelaschier, perché non utilizzare la stessa filosofia progettuale per migliorare gli standard di accessibilità delle nostre città, degli edifici, e dei mezzi di trasporto? Perché non promuovere la realizzazione di progetti integrati che consentano a tutti, indipendentemente da handicap o limitazioni personali, di vivere meglio? Occorre uscire dalla logica che i mezzi o le strutture “accessibili” debbano essere per forza brutti o scomodi per i normodotati: basta progettarli con cura e intelligenza e si possono ottenere risultati migliori e più funzionali per tutti. Purtroppo in Italia non siamo certo all’avanguardia in questo senso… È un fatto di cultura. Da noi il disabile viene ancora visto come qualcuno di “strano”, un elemento avulso rispetto al resto della società. Eppure, basta abituarsi a cambiare prospettiva: io ho dovuto farlo per forza, ma credo sia intelligente e lungimirante rendersene conto senza finire prima su una sedia a rotelle. Certo, in America ci sono stati i casi emblematici del presidente Roosvelt prima e dei numerosi reduci del Vietnam poi, che hanno portato grande attenzione su questo tipo di necessità: il risultato è che lì tutti gli edifici 69 Un’immagine progettuale di come sarà “La Casa per tutti”, in costruzione a Bassano The knight on two wheels Andrea Stella and his association: when a disability became a step forward Destiny is unpredictable. And instead of a winning streak, two bullets are what life might have in store for you, shot suddenly by a fool trying to steal your car. When you wake up from the coma, forty-five days later, you come to know that you almost died, and that – from that moment on – you will never walk again, because one of the bullets injured your spinal cord. That is what happened to Andrea Stella in August 2000: an ordinary night, destiny placed him at a crossroads. Either give in to desperation or find the courage to rethink your entire life in a wheelchair. Seven years later, that same boy was nominated Knight of the Republic by President Giorgio Napolitano, receiving the highest order of merit for the important work he and his association, “The Spirit of the Star”, have done for people with disabilities: from the sailing lessons on the catamaran “without barriers”, which continue to engage hundreds from all over Italy, to the awareness seminars held in Universities. Projects in the field of art, architecture and construction are designed to make our cities accessible to all, allowing those with disabilities to use their potential in everyday life, just like anyone else. «I’m still me» he says, «but now I know a new world and a new way of life - that of a disabled person - which I used to ignore entirely, and this has altered my chances». On Italy’s approach: «It’s a matter of culture. We still see disabilities as “strange”, and those who have them as separate to the rest of society. But your outlook changes when you get used to it: I had no choice, but I think it’s intelligent and forward-thinking to realise that without ending up in a wheelchair first. And there are some exceptions, Ferrara for example, but compared to Germany, Northern Europe or the US, we’re falling behind. Luckily the situation in Thiene has improved steadily in recent years and I’ve noticed greater awareness on behalf of institutions too». The idea of fixing this “cultural setback” has given birth to the association’s latest initiatives: the International Contest of Ideas and the “Home for Everyone” project. “We believe strongly in both. With the Contest, we challenged designers and architects to mould aesthetics with functionality and accessibility. The same philosphy inspired the “Home for everyone” project: three housing complexes will be built on a 3,000 square meter base (in Bassano) and will temporarily house – without charge – those who may need an entirely functional, accessible house: patients recently dismissed from hospitals, those with disabilities, or the elderly. It’s a pilot project, desgined to be replicated in other cities: the Municipality of Rimini has already shown an interest»... let’s hope it’s the first of many! Storie di vita Th Il dono della vita C osa c’è di più bello di un bambino che nasce? di un nuovo essere che entra a far parte della comunità? e che porta gioia e felicità, rinnovando il miracolo della vita? Già… tutti sembrano emozionarsi e lasciarsi intenerire da questa immagine. Ma la realtà ci dice che non sempre è così. Ogni giorno sentiamo storie fatte di degrado e povertà; di abbandoni e rifiuti; di difficoltà anche nell’accogliere quello che dovrebbe essere uno dei doni più preziosi per l’uomo. Partendo proprio da queste considerazioni, il 12 dicembre 1975 venne fondata a Firenze un’associazione di volontari che si proponeva di promuovere e di difendere il diritto alla vita e la dignità di ogni uomo, dal concepimento alla morte naturale, favorendo una cultura dell’accoglienza nei confronti dei più deboli ed indifesi e, prima di tutti, del bambino concepito e non ancora nato. Da allora, il Movimento per la Vita e i Centri di Aiuto alla Vita hanno iniziato un’eccezionale opera di solidarietà che è andata pian piano diffondendosi su tutto il territorio nazionale e a coinvolgere un numero di volontari sempre più ampio. Oggi i risultati parlano di 85 mila bambini aiutati a nascere e di centinaia di migliaia di donne accolte, assistite, ascoltate, aiutate. Oltre 300 sono i centri attivi in tutta Italia, e già di per sé questo è un dato importante. Ognuno potrebbe raccontare storie drammatiche - quasi tutte, però, a lieto fine - di speranze perdute e ritrovate, di fiducia smarrita e restituita. Sono queste le storie che possiamo ascoltare anche a Thiene, dove dal 1982 è attivo un Centro di Aiuto alla Vita. Anche qui i volontari operano nell’intento di fornire un aiuto concreto alle donne che vivono maternità difficili o indesiderate, di essere di supporto alle giovani madri che non dispongono dei mezzi o delle capacità necessarie per sostenere le cure del proprio figlio e di promuovere una rinnovata cultura della vita, attraverso conferenze e incontri aperti alla cittadinanza. Oggi, una larga fetta dell’attività del centro è dedicata alle donne immigrate, specie se irregolari e provenienti da paesi in via di sviluppo; si tratta difatti di una categoria di persone particolarmente vulnerabili che qui possono trovare una valida assistenza. Qui soprattutto è possibile avere una parola di conforto, oltre che un sostegno psicologico e materiale; si distribuiscono vestiti, articoli per l’igiene del neonato, giocattoli, latte in polvere e, più in generale, beni di consumo utili alla crescita del bambino. Ma si può trovare anche l’appoggio di un legale per le situazioni più difficili e l’accoglienza di una vera famiglia. Si calcola che in oltre 25 anni di attività del Centro Aiuto alla Vita di Thiene siano stati salvati quasi 300 bambini, mentre più di un migliaio sono le mamme che sono state aiutate dopo il parto. Tutto grazie al lavoro umile e prezioso di chi negli anni ha voluto dedicare il proprio tempo e il proprio impegno a favore del prossimo, di queste “mamme per la vita”, che hanno saputo dare concretezza al loro desiderio di solidarietà mettendosi al servizio di chi era in difficoltà. E hanno saputo ricreare un ambiente familiare sereno ed affettivo anche dove prima c’era tristezza, isolamento e incomprensione. Del resto, la serenità e la gioia che nascono da questi “incontri con la vita” rimangono impressi per sempre anche nella memoria e nel cuore dei volontari. Ed è un arricchimento interiore in grado di ricompensare ogni sforzo. Come ben traspare dal sorriso di Silvia Barbero Rigon, attuale presidente dell’associazione thienese, e in quello di tutti quelli che l’hanno preceduta o che la accompagnano oggi in questa azione di assistenza. 73 Storie di vita Th Ma il vero fiore all’occhiello del Centro Aiuto alla Vita di Thiene è il “Progetto Gemma”, nato nel 1994 su scala nazionale come servizio per aiutare le mamme in difficoltà a portare a termine la gravidanza. Consiste in un’adozione a distanza che dura 18 mesi (dal quarto mese di gravidanza ad un anno d’età del bambino), durante i quali viene garantito costante sostegno a madri e figli tramite le offerte date o ricevute: un altro gesto semplice e concreto, che testimonia la passione per la vita di tanti cittadini volenterosi. Anche grazie a loro, a Thiene si è potuto dare avvio ad un centinaio di progetti di adozione e finora il Centro ha contribuito a salvare 108 bambini. Dietro alle cifre, come ha recentemente ricordato anche il sindaco Maria Rita Busetti, c’è però qualcosa di più profondo che sostiene l’attività dei volontari del Centro Aiuto alla Vita. È «la gioia che illumina l’animo quando una mamma ha il coraggio di dire “sì” al suo bambino. Tutto questo, unito ai tanti colloqui, spesso difficili, che iniziano con parole stentate e poi lentamente si aprono alla confidenza, dà ai volontari la forza e il coraggio di continuare, anche negli inevitabili momenti di stanchezza, a spendersi per questa missione e a continuare a lottare in favore del diritto alla vita». Per contattare il Centro Aiuto alla Vita di Thiene è disponibile il numero telefonico 0445 361061 The gift of life Silvia Barbero Rigon e alcune volontarie del Centro Aiuto alla Vita di Thiene What could be more beautiful than the the birth of a child? It is the belief that no such thing exists that led to the creation, on the 12th of December 1975, of a volunteer association that aimed to promote and defend the right to life and dignity that every human being possesses, acquired in birth and held until natural death. It favours a culture of acceptance with regard to the weak and defenceless and, above all, the conceived but not-yet-born infant. Since then, the Movement for Life and the Life Help Centres have begun an admirable solidarity pact that has slowly diffused throughout the national territory to involve an ever greater number of volunteers. A Life Help Centre has been active in Thiene since 1982. The volunteers aim to offer concrete help to women experiencing difficult or undesired pregnancies and to support young mothers who are without the means or abilities to care for their child. It is estimated that, during its 25 years in operation, the Centre has saved nearly 300 children, while helping more than 1,000 mothers after birth. But the Life Help Centre’s true spokesman is “Project Gem”, born in 1994 on the national level as a service to help women in difficulty see through to the end of their pregnancy. It consists of a long-distance “adoption” lasting 18 months, during which constant support is guaranteed to mothers and children through donations: a direct and simple act that is proof of the passion many citizens feel for life. Quei garibaldini dei VOLONTARI E.N.P.A. G li animali non lo sanno, ma anche loro hanno un debito con Giuseppe Garibaldi. Generale, patriota, una delle figure fondamentali del nostro Risorgimento, fu Garibaldi a volere la costituzione della più antica associazione zoofila italiana. Era il 1871 quando a Torino, caldeggiata dalla nobildonna inglese Anna Winter e organizzata dal medico Timoteo Riboli, nasceva la “Società Reale per la Protezione degli Animali”. I documenti raccontano di come i soci portassero uno speciale distintivo che li rendeva riconoscibili e grazie al quale avevano diritto di ammonire “guardiani e conducenti” colti a maltrattare gli animali. Le punizioni erano severe ed andavano dalla multa, al sequestro dei veicoli, fino addirittura all’arresto. Nei decenni successivi sorsero numerose altre associazioni che furono riunite e fuse in un’unica nel 1938: nacque allora l’E.N.P.A., Ente Nazionale per la Protezione degli Animali. Oggi la presenza capillare nel territorio nazionale è garantita da centosessanta sedi locali e partecipare attivamente è facile: basta mettere a disposizione un po’ del proprio tempo e presentarsi alla sezione più vicina. Quella di Thiene e Schio conta già più di un centinaio di iscritti, ma si occupa dei 32 Comuni dell’Alto Vicentino e i volontari non bastano mai. 75 Storie di vita I problemi da affrontare e gli interventi da sostenere sono numerosi, tanto più che l’associazione non gode di sovvenzioni, ma vive unicamente della generosità delle persone che aderiscono, fanno donazioni oppure si spendono in prima più che l’associazione non gode di sovvenzioni, ma vive unicamente della generosità delle persone che aderiscono, fanno donazioni oppure si spendono in prima persona. Ma in cosa consiste, di preciso, l’attività dell’E.N.P.A.? Come dice il nome, nella protezione degli animali in tutti i modi e con tutti i mezzi che la legge consente. Si va dalla diffusione della cultura del rispetto all’informazione, dal supporto in casi di emergenza alla prevenzione del randagismo, fino all’intervento delle guardie zoofile volontarie che affrontano i casi di maltrattamento e lottano contro il bracconaggio, piaga più che mai diffusa nel nostro territorio. Le uscite più frequenti che impegnano i volontari dell’E.N.P.A. riguardano soprattutto cani e gatti in difficoltà, bisognosi di cure veterinarie immediate, perché feriti, o di una sistemazione provvisoria, perché abbandonati. Ognuno con una storia diversa, ma tutti accomunati dagli stessi bisogni: serenità e affetto. Ogni giorno l’Associazione cerca di procurare condizioni di vita migliori a questi animali vittime dell’insensibilità e della disattenzione delle persone, cercando famiglie fidate che offrano loro una nuova casa. Il passaparola, in questi casi, si rivela uno strumento prezioso, ma quando il giro di conoscenze viene meno, ecco che i banchetti nelle vie del centro o presso i mercati servono per attirare l’attenzione dei passanti, raccontare storie e procurare nuove destinazioni, anche solo temporanee, ai “trovatelli”. Non tutti, si sa, sono fortunati, così esistono il canile di Vicenza, con cui la sezione di Thiene e Schio collabora attivamente, e quello di Piovene Rocchette, che accolgono nei loro box decine e decine di cani in attesa di adozione. The E.N.P.A. volunteers: the new garibaldini Desideri allargare la famiglia con un cane o un gatto? Hai smarrito il tuo? Ne hai trovato uno che non ha medaglietta, nè tatuaggio, nè microchip? Sei disponibile a dare una mano? Conosci casi di animali maltrattati? L’Ente Nazionale per la Protezione degli Animali più vicina a te si trova a Zanè in piazza Moro 4 ed è aperta il venerdì dalle 18.30 alle 20.00. Per prendere contatto puoi scrivere un’e-mail ([email protected]) o telefonare al 349 1535722 dopo le 16.00 o in caso di urgenze. C’è anche un sito internet: www.enpathiene.it Animals may not know it themselves, but they too have a debt to Giuseppe Garibaldi. It was Garibaldi who ordered the creation of the oldest animal-friendly association in Italy. It was in 1871, in Turin, that the “Royal Society for the Protection of Animals” was born. The following decades produced a growing number of other associations that united to form one in 1938: it was then that the E.N.P.A. (National Body for the Protection of Animals) was took form. Its presence throughout the national territory is guaranteed by its 160 local offices and active participation is easy: all it requires is taking the time to reach the nearest branch. That of Thiene and Schio already boasts over 100 members but, being responsible for the 32 Municipalities of the Alto Vicentino and volunteers are always in high demand. There are numerous problems to face and interventions to stage, particularly Th when the association doesn’t receive state funding and survives entirely on the generosity of its supporters, who can either make donations or take part first-hand. But what exactly is the E.N.P.A. for? As the name suggests, for the protection of animals in any way and by any means allowed by law. But not all can be fortunate, as proved by the existence of the dog pounds in Vicenza and Piovene Rocchette - with which the Thiene and Schio branch collaborate – that welcome dozens and dozens of dogs and cats awaiting adoption. The small deeds are significant here: donating blankets, food, or helping in practical matters, such as walking the dogs, can make a difference. And the E.N.P.A.’s numerous campaigns are also worth mention, designed to ensure that people understand and respect animals before adopting them. It visits schools, flyers and makes its presence known on the streets, giving advice and hoping that all will learn to return the affection that animals give so freely. verate tin vullaore dolore erostisit, volobore commy nim etummy niamcon vel iriusci psuscidunt venis elisl utat num vulla feum nibh elit aliquat. Re dolore magna aliquat, sustie diamet iriure dunt laore magna feuisi odolor summy num amconse quisi. Una soluzione, però, che per molti non arriva mai. Per questo anche i piccoli gesti diventano importanti: la donazione di coperte, di cibo, ma anche la disponibilità ad aiutare praticamente queste strutture, per esempio portando i cani a passeggiare, sono contributi che incidono. Sul fronte felino, l’E.N.P.A. gestisce in parte le colonie segnalate nel territorio. Forse non tutti sanno che i piccoli gruppi di gatti randagi che si insediano nelle città, talvolta in zone verdi o nelle vicinanze di ruderi, talvolta in contesti molto più trafficati, sono censiti, protetti e monitorati. Vivere in comunità, infatti, è un istinto felino che l’urbanizzazione non ha intaccato e di cui le leggi disciplinano la difesa. I soci volontari contribuiscono a controllare queste realtà, occupandosi anche di catturare i gatti, portarli a sterilizzare presso i veterinari dell’Ulss e custodirli durante il successivo periodo di breve convalescenza, soprattutto nella stagione invernale. Infine non va dimenticato il costante impegno profuso dall’E.N.P.A. nelle campagne informative condotte per educare a conoscere gli animali prima di adottarli, per insegnare il valore del rispetto e offrire consigli. Ad esempio, è sempre utile ricordare che i cuccioli non sono giocattoli e crescono con ritmi diversi dai bambini, sviluppando dimensioni e caratteri peculiari e richiedendo cure e attenzioni costanti. Far sapere che anche il compagno più simpatico e prezioso ha le sue esigenze: ecco uno dei mezzi più efficaci per prevenire il fenomeno degli abbandoni, così drammaticamente diffuso in particolare durante il periodo estivo. Chi convive già con un animale può fare la sua parte e contribuire, senza sforzo, a diffondere il rispetto. È sufficiente un po’ di buon senso: tenere i cani al guinzaglio, usare i sacchetti messi gratuitamente a disposizione del Comune per raccogliere i “ricordini” dei nostri amici animali, non lasciar vagabondare cani e gatti sulle scale dei condomini… Per tutto questo l’E.N.P.A. entra nelle scuole, affigge manifesti nei negozi e organizza la propria presenza nelle strade delle città. Per informare, sperando che le persone imparino a restituire tutto l’affetto che gli animali regalano. Incondizionatamente. 77 Storie di vita Th Per aiutare gli orfani della Lituania BANCA S. GIORGIO E VALLE AGNO Filiale di Thiene CIN: M ABI: 08807 CAB: 60790 CONTO CORRENTE: 007008006438 EUR IBAN: IT11 M088 0760 7900 0700 8006 438 “Ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me” (Matteo 25, 40). Il futuro in una casa Di solito si crede che, per avere successo, i progetti di solidarietà e le opere di volontariato debbano avere alle spalle il sostegno di un gran numero di persone e muovere grandi risorse. Ma così pensando, rischiamo di dimenticare tutte quelle iniziative che nascono dalla sensibilità e dall’impegno di pochi e non capiamo che, a volte, basta una scintilla d’amore per accendere una nuova speranza… Così è accaduto recentemente anche a Thiene dove, al termine dello scorso anno, è sorto il Comitato “La Casa di Stefano” con l’obiettivo di portare aiuto ai ragazzi orfani della Lituania. Dodici persone, particolarmente sensibili alle condizioni di difficoltà in cui vivono questi bambini, hanno deciso di riunire le loro forze e di spenderle a favore di chi è meno fortunato, facendosi portavoce di un messaggio autentico di fraternità e condivisione. Ma facciamo qualche passo indietro. La Lituania è un Paese del nord Europa che si affaccia sul Mar Baltico dove oggi vivono quasi 4 milioni di persone, molte delle quali in estrema povertà. Il XX secolo sembra aver messo a dura prova la resistenza di questo piccolo, ma orgoglioso popolo: dopo le tragedie del nazismo e decenni di occupazione sovietica, solo nel 1991 la Lituania ha ottenuto l’indipendenza. E oggi deve fare i conti con le debolezze che la legano a tante altre economie dell’Est, messe in gravi difficoltà dall’attuale crisi del sistema economico mondiale. Scontrandosi anche con gli effetti negativi della caduta del regime comunista, che sono alcolismo, droga, prostituzione e destabilizzazione della rete sociale. I bambini, anzi, in un Paese appena entrato in Europa e incapace di dare consistenza alla propria attività produttiva, sono l’anello fragile della catena sociale. Così, la conseguenza più disastrosa di cinquant’anni di regime in Lituania, è stata la disgregazione della famiglia e l’aumento di bambini abbandonati. Le statistiche parlano di circa 30 mila orfani in terra lituana. In mancanza di efficaci sovvenzioni dallo Stato, la maggior parte sono ospiti di orfanotrofi o di piccole e approssimative case-famiglia gestite con tanta buona volontà da religiosi e da laici, in luoghi semplici e puliti, ma inadatti ed insufficienti per la loro crescita. Tra questi missionari di pace e umanità, c’è anche monsignor Kazlauskas che, nel corso degli ultimi dieci anni, ha realizzato a Marijampole, a 30 km dal confine polacco, un villaggio di dodici abitazioni che oggi accolgono un centinaio di bambini abbandonati, seguiti da mamme o da volontari. L’iniziativa è stata fortemente sostenuta anche da Alberto Bertoldi, Console Generale di Lituania a Venezia, che ha avuto fin da subito un ruolo determinante nell’acquisizione dei necessari supporti finanziari, coinvolgendo nella realizzazione del villaggio forze imprenditoriali venete che hanno devoluto a questo fine parte dei propri utili. Sulla scia di questo primo intervento, monsignor Kazlauskas ha lanciato un nuovo accorato appello lo scorso anno, prontamente raccolto dal Console Bertoldi che, a settembre, ha accompagnato in una visita ufficiale in Lituania 79 www.ascomthiene.it Last year, Thiene gave birth to the ‘House of Stephen’ Committee with the aim of helping young orphans from Lithuania. Twelve people, who were particularly receptive to the difficulties faced by these children, decided to gather their strengths and use them in favour of those less fortunate, becoming spokespeople for a genuine message of solidarity and sharing. A visit to Lithuania nurtured the idea of building a new structure for orphans in Kaunas, the second most populated city in Lithuania. The project has been readily welcomed by the district of Thiene, the Council il Presidente del Consiglio Regionale veneto Marino Finozzi, al fine di comprendere le problematiche minorili e valutare insieme quali iniziative attivare. Durante quel viaggio, confessa Finozzi, «si è consolidata l’idea che i popoli vanno aiutati a casa propria, che i bambini hanno il diritto di crescere con dignità e divenire cittadini nella propria terra nativa». Da allora sono state numerose le occasioni, anche a livello istituzionale, che hanno consentito al Presidente del Consiglio Regionale veneto di promuovere il sostegno del villaggio e di invocare una sua ulteriore espansione. Proprio da quell’incontro è andata anzi maturando l’idea di costruire una nuova struttura per orfani a Kaunas, la seconda città più popolosa della Lituania. E di dare vita appunto al Comitato denominato “La Casa di Stefano”. Un progetto che ha trovato nel comprensorio di Thiene, nell’Amministrazione comunale, nelle associazioni di categoria, in enti ed organismi vari, una incredibile sensibilità e disponibilità per attivare iniziative volte a raccogliere fondi per la costruzione di un nuovo piccolo villaggio, in grado di ospitare una trentina di bambini abbandonati. Consentendo loro un adeguato sviluppo intellettivo, socio-emotivo e relazionale. Promotore e presidente ne è proprio Marino Finozzi, al quale si sono affiancati altri undici benemeriti volontari che, a titolo gratuito, collaborano per sensibilizzare il territorio su questi problemi e per raccogliere sovvenzioni. Administration and various associations and bodies, which have responded favourably to initiatives intended to gather funds for the construction of a small village able to host around 30 abandoned children. Giving them the chance of adequate intellectual, socio-emotive and relational development. The Committee has in recent months developed a statute and established itself as an ONLUS, identifying the basic right to a family and home as the premise of their activity. True, this is only the beginning. But the enthusiasm and passion that animate the House of Stephen are contagious and bode well for the achievement of the toughest of aims. After all, giving a future to someone who has been denied a past is easy. All you need to do is call... or make a small donation to account no... In questi mesi il Comitato si è dato anche uno statuto e si è costituito come ONLUS, indicando nel diritto primario alla famiglia e alla casa i principi ispiratori del proprio intervento. Tali concetti sono ben espressi nel logo dell’Associazione, che mette in evidenza la necessità di ciascun bambino di poter contare su un rifugio e su un riparo per crescere. E hanno trovato conferma anche durante il viaggio che i membri del Comitato hanno compiuto a fine gennaio proprio a Kaunas, per conoscere la realtà in cui vivono quei ragazzi. Nelle parole di chi ha partecipato a quell’esperienza è ancora possibile leggere la forza di un impatto emotivo straordinario e coinvolgente con la vita; la convinzione che l’ambiente culturale, l’assistenza premurosa, l’amore, l’atmosfera del focolare domestico e lo spirito familiare sono le condizioni indispensabili per l’avvenire felice di un giovane; il ricordo di tanti occhi pervasi da un senso di dolcezza misto a tristezza, capaci di infondere serenità e speranza anche ai cuori più sofferenti e di sorridere al prossimo. Siamo solo all’inizio, è vero! Ma l’entusiasmo e la passione che animano l’attività del Comitato “La Casa di Stefano” sono contagiosi e promettono di tener fede anche agli obiettivi più ambiziosi… del resto, aiutare a dare un futuro a chi è stato privato di un passato è facile. Basta fare un piccolo versamento sul conto corrente aperto dal Comitato. L’augurio di tutti è che questa opera possa essere un faro di incoraggiamento e orientamento per gli orfani di Kaunas e per molte altre iniziative sociali. a cura di SACET srl The future in a home www.imagination.it Il presidente Marino Finozzi e altre autorità durante la visita alla città di Kaunas in Lituania 16 Comuni del Mandamento: Breganze Caltrano Calvene Carrè Chiuppano Cogollo del Cengio Fara Vicentino Lugo di Vicenza Marano Vicentino Salcedo Sarcedo Thiene Valdastico Villaverla Zanè Zugliano Da oltre 60 anni al servizio dei nostri associati 36016 Thiene · VI · Via Montello, 33 T 0445.362.570 · F 0445.377.328 [email protected] spaziato davvero a 360 gradi, dal sindacale ai servizi per i soci, dal culturale al sociale, dalla formazione alla promozione di eventi, con particolare riguardo al rilancio del commercio nei vari paesi e alla salvaguardia e valorizzazione dei centri storici. E il presidente Cattelan ha cooptato in Giunta, come previsto dallo Statuto, altri due consiglieri, Bruno Gamba, già vice presidente vicario per più mandati, quale referente della Sala Borsa, e Lino Dall’Igna, delegato mandamentale della Fenacom 50&Più. « In questi anni abbiamo rafforzato l’attività sindacale e intensificato il dialogo con le amministrazioni comunali del mandamento e vogliamo continuare su questa strada - ha sottolineato Cattelan dopo il suo insediamento -. Gli oltre mille negozi e pubblici esercizi nostri associati contribuiscono a mantenere vive le città e i paesi e ad animarli, e su questo fatto basiamo la nostra quotidiana attività di rappresentanza delle imprese del territorio. La nostra associazione si conferma come interlocutore competente e privilegiato non solo per le imprese del commercio, del turismo e dei servizi, ma anche per le amministrazioni comunali su tematiche importanti quali l’urbanistica, la sosta, la viabilità, il rilancio dei centri storici ». Thiene in particolare si prepara ad affrontare un periodo piuttosto vivace ed intenso, soprattutto per quanto riguarda il centro storico dove è ai nastri di partenza il Piano Podrecca e dove inizieranno a breve anche i lavori in corso Garibaldi per la realizzazione dei sottoservizi, la nuova pavimentazione e l’arredo urbano. Presidente Cattelan, un’anticipazione sui programmi futuri della nuova Giunta. L’impegno della nuova Giunta si focalizzerà sul potenziamento dei servizi offerti ai soci, da quelli sindacali di rappresentanza e tutela degli operatori Da sinistra: Giuliano Mazzarini, Andrea Retis, Emanuele Cattelan, Alessandra Munari, Mauro Maggio, Vittorio Santacatterina e Andrea Tezza. Un impegno per il futuro nel segno della continuità di Maria Porra Intervista al presidente Emanuele Cattelan Emanuele Cattelan è stato riconfermato all’unanimità presidente dell’Associazione Commercianti del mandamento di Thiene per il prossimo quadriennio. Al suo fianco sei consiglieri di Giunta, tre consiglieri uscenti riconfermati e tre volti nuovi. La nuova squadra di governo dell’Ascom risulta così formata: vice presidente vicario Mauro Maggio, vice presidente Vittorio Santacatterina, consiglieri Giuliano Mazzarini, Alessandra Munari, Andrea Retis e Andrea Tezza. E’ stata questa la scelta del Consiglio dei Delegati Ascom, formato dai presidenti dei sedici Comuni del mandamento e delle categorie più rappresentative. Un rinnovamento, possiamo definirlo, nella continuità. L’assemblea dei Delegati ha infatti premiato le scelte e l’impegno del presidente e della Giunta uscenti, un impegno a tutto campo, svolto con entusiasmo e competenza, che ha commerciali, a quelli tecnici, contabilità, fisco, paghe, inoltre sulla formazione con particolare riguardo alla sicurezza, così come previsto dalla legge 626, e ai libretti sanitari, infine sulla promozione di manifestazioni per rilanciare i centri storici - assicura il presidente facendosi portavoce di tutti i consiglieri. Siamo reduci dai successi del Carnevale e di Caffè & Cioccolato e stiamo già pensando alle prossime manifestazioni. Le premesse per un impegnativo lavoro della nuova Giunta non mancano, ma Cattelan può contare su una squadra giovane, piena di entusiasmo e voglia di fare, pronta ad affrontare le nuove sfide per il rilancio del commercio, del turismo e dei servizi della città e dell’intero mandamento. I piaceri della tavola con la rassegna gastronomica “I Piatti tipici della Pedemontana” Riscoprire i piaceri della buona tavola, ritrovare sapori, gusti e aromi magari dimenticati, valorizzare la tipicità e la qualità dei prodotti del territorio e, perché no, fare anche festa assieme. Questi gli obiettivi più importanti della quarta rassegna “I Piatti tipici della Pedemontana” organizzata dai Ristoratori dell’Associazione Commercianti del Mandamento, in collaborazione con l’Associazione Pedemontana.vi e il Consorzio Vini Doc Breganze, e con il patrocinio della Camera di Commercio di Vicenza, dei Comuni e della Banca Popolare di Vicenza. “Ovi e Sparase”, le “Patate delle Bregonze”, “Torresani allo spiedo”, erbette di stagione, porchetta zuglianese, “Bucatini al torchio” e “Cavreto in tecia”… sono alcune delle prelibatezze che saranno proposte da una decina di ristoranti, da anni impegnati a valorizzare i piatti tipici del territorio della Pedemontana vicentina. « Gli appuntamenti con le fragranze e i sapori della ricca tradizione enogastronomica locale permettono di valorizzare la tipicità e la qualità dei prodotti del territorio e danno connotazioni di specificità alla cucina locale ricca di genuinità - sottolinea il presidente Ascom Emanuele Cattelan -. La nostra Associazione vuole sostenere le iniziative che esaltano la professionalità e la fantasia dei nostri ristoratori e che contribuiscono a sviluppare l’offerta enogastronomica della nostra terra ». Info e programma delle serate presso l’Ascom di via Montello a Thiene, tel. 0445-362570. 83 News Tempi duri, ma senza pessimismo quel progetto di modernizzazione delle sedi e delle strutture che ci eravamo prefissati. Le più recenti, da Thiene a Montecchio, dalla Riviera Berica a Molvena, e ora la provinciale, dicono che la CNA cresce e vuol dare servizi sempre più vicini agli associati. Anche dei servizi dobbiamo essere soddisfatti. Cosa vede in questo 2008? Innanzitutto continueremo a lavorare con competenza e dedizione al servizio delle imprese. Ricordo anche le nostre importanti iniziative sul fronte della solidarietà, che proseguiranno. Da imprenditori sentiamo l’obbligo di impegnarci anche nel campo sociale, è giusto. Th Sarà un anno importante, che coinciderà con il cambio di sede... Senz’altro. L’agibilità della nuova sede anche a Vicenza dove il trasferimento degli uffici è previsto per –aprile maggio 2008 – continua Scandian Siamo soddisfatti perché, dopo le sedi rinnovate a THIENE, a SCHIO, a MOLVENA e a MONTECCHIO MAGGIORE finalmente anche la sede di Vicenza e del provinciale avranno uno spazio adatto alle esigenze e che ci permetterà di servire al meglio le nostre aziende. Giacomo Pilastro, responsabile di area per Thiene L’iniziativa, avviata anche sul web, è attiva a Thiene presso la sede di CNA e sostiene privati e aziende che vogliano investire nel risparmio energetico nell’edilizia. Caldaie, pannelli solari e isolamenti, gi interventi preferiti nel 2007. Thiene: un 2007 di successi per sportellocasavicenza.it Il 2007 si era chiuso con venti di stagnazione e di un’economia che stentava a girare come dovrebbe. Il 2008 da poco iniziato non è un anno facile, ma il sistema di piccole e medie imprese vicentine rimane vitale. E anche per il presidente provinciale della CNA, Silvano Scandian è così. Anche a Thiene, così come in tutte le sedi della provincia, è possibile accedere a sportellocasavicenza.it, il fortunato servizio recentemente « In effetti le cose non vanno ancora per il verso giusto - spiega l’imprenditore thienese - La nostra economia, nei suoi numeri generali, si salva grazie ad alcuni barlumi nell’export. Ma quest’ultimo, come sappiamo, rappresenta qualcosa di marginale per le micro-imprese, che invece continuano a soffrire perché c’è un’economia ancora stagnante, come ormai da sei o sette anni a questa parte. All’orizzonte non si scorgono tante prospettive ». Pessimismo dunque? No, questo no. Gli imprenditori della nostra provincia non si fanno prendere dal pessimismo. Restano a lottare in prima linea, e per le imprese si conferma un anno di crescita nei numeri come nei precedenti. La voglia di fare impresa c’è ancora tutta intera, nonostante il poco entusiasmo per le misure del passato Governo a favore delle piccole e medie aziende, così come era stato con il precedente. La nostra associazione rivendica un’autonomia di giudizio totale, non ha sottoscritto la Finanziaria, a differenza di altre parti sociali, siamo stati critici. Adesso la crisi di governo e le elezioni politiche corrono il rischio di essere una ulteriore frenata alla economia. E’ importante che l’artigianato, la piccola impresa facciano sentire la loro voce in questa campagna disponibile anche sul web. L’iniziativa lanciata da CNA per favorire il risparmio energetico e il rispetto dell’ambiente in materia di impiantistica e installazioni bioedilizie, continua a diffondersi in tutto il territorio con Questo l’invito del Presidente Provinciale di CNA Vicenza, Silvano Scandian per il 2008. Conto alla rovescia per l’atteso cambio di sede. elettorale per poter contare in una rinnovata attenzione al ruolo ed alle problematiche della piccola e della media impresa da parte del nuovo Parlamento. E guardando alle cose di casa nostra? Cominciamo dalla CNA, che nonostante questi tempi non facile sta macinando uno dopo l’altro i suoi obiettivi. Sono orgoglioso perché si è riusciti a concretizzare il progetto di nuova sede provinciale all’inizio dell’ultimo anno del mio mandato, che scade nel 2008. Stiamo proseguendo lusinghieri risultati. A sottolineare l’importanza di questo servizio è il Responsabile di Area per la zona di Thiene, Giacomo Pilastro. « E’ evidente che contiamo molto su questo servizio. Ci preme ricordare che sportellocasavicenza.it è aperto non solo ai nostri associati, che aumentare a per il rincaro del petrolio ». Impianti fotovoltaici, pannelli lavorano per esempio nei settori dei serramenti o dell’idraulica, ma a tutti solari, sistemi schermanti e di isolamento termico, caldaie non inquinanti: i privati cittadini. Rivolgendosi alla nostra sede potranno ricevere tutte questa è la materia di cui lo sportellocasavicenza.it vuole farsi strumento le informazioni per sapere come usufruire del risparmio del 55% per le qualificato in una direzione chiara improntata alla certificazione energetica. opere di ristrutturazione nell’ottica del risparmio energetico ». Presso la Nel caso di Thiene la risposta dei cittadini è stata lusinghiera: la stragrande sede CNA di Thiene, infatti, sia privati che imprese possono avere tutte maggioranza delle persone che si sono rivolte allo sportello sono stati le informazioni e l’assistenza per usufruire del contributo energetico del proprio i privati. In testa alle richieste d’incentivo c’è stata la sostituzione 55% previsto dalla Finanziaria 2007. Un’opportunità preziosa per riuscire della vecchia caldaia con una a condensazione; il secondo intervento più ad orientarsi nella giungla di norme, incentivi e agevolazioni esistenti. richiesto è stato l’installazione dei pannelli solari e il terzo infine i lavori « L’attenzione verso queste forme di consumo intelligente è sempre più di isolamento. Il 2008, dicono gli esperti di CNA, dovrebbe essere l’anno importante – continua Pilastro – in primis per una questione di tutela dei pannelli fotovoltaici, che possono avvalersi del ritorno economico dell’ambiente, e poi a causa del costo dell’energia che continua ad derivante dal “Conto Energia”. 85 ThYoung Focus Th Th THIENE Dopo il recente successo dei Sonhora al festival di Sanremo e i consensi avuti dal giovane Stefano Centomo durante l’edizione dello scorso anno, l’attenzione per la musica di casa nostra si fa sempre più grande. Anche perchè le band emergenti, o solo promettenti, della città di Thiene si stanno facendo veramente strada a livello nazionale, raggiungendo livelli di assoluto riguardo. La quantità, oltre che la qualità, dei giovani gruppi attivi sul territorio è alta, tanto che l’Amministrazione Comunale si sta mobilitando per favorire l’attività sia di prove che di live dei musicisti. L’intervento da parte delle istituzioni promette stavolta di essere concreto ed efficace perché i giovani rappresentano una grande risorsa per l’intera comunità e hanno bisogno di risposte immediate. Proprio in quest’ottica, la Commissione giovani del Comune di Thiene ha lanciato in questi mesi un primo questionario conoscitivo rivolto alle giovani band del territorio e sta realizzando un’indagine approfondita per individuare gli ambiti di intervento. Ciò che emerge dalle cospicue testimonianze raccolte finora è che a Thiene manca ancora una vera e propria cultura per il “live”, ossia non esiste un’effettiva programmazione di eventi che consentano ai gruppi di suonare dal vivo in ambienti pubblici. Molti segnalano la necessità di creare occasioni d’incontro, 87 ThYoung contest o semplicemente eventi più cool per le band e i giovani in genere, visto che oggi i musicisti sono spesso costretti ad emigrare con le loro esibizioni nelle zone limitrofe. Per rivoluzionare l’intrattenimento cittadino servirebbe un festival musicale come si deve, soprattutto per quei gruppi che hanno un forte bisogno di farsi conoscere dal pubblico di casa, in attesa magari di spiccare il volo verso il successo. In concreto, la soluzione auspicata dalla maggior parte dei ragazzi intervistati è la messa a disposizione di un luogo di ritrovo dedicato alla musica dal vivo: nel caso specifico, non semplicemente un bar, ma un vero e proprio centro di riferimento per la musica thienese, dove tutti possano esprimere la propria creatività ed energia. Quindi più finanziamenti e strutture, ma non solo: si chiede davvero una maggiore sensibilità verso le esigenze dei complessi cittadini. Anche perché simili esperienze hanno ottenuto grande consenso in altri comuni della provincia, confermando l’interesse dei giovani per i momenti di aggregazione di ampio respiro, con buona pace e soddisfazione anche di promotori e istituzioni coinvolte. Altro elemento da tenere in considerazione è poi l’appoggio e il sostegno diretto da parte dell’Amministrazione comunale. Sì, perché i giovani non esprimono soltanto atteggiamenti di ribellione e rifiuto nei confronti della società; tutt’altro! Da più parti si leva un grido di denuncia sul disinteresse mostrato nel passato dagli organi politici, si saluta con felicità il cambio di direzione delle istituzioni competenti e ci si augura una condivisione e un dialogo sempre maggiori. Della serie, il disimpegno e la chiusura valgono solo quando non si riconosce la presenza di un interlocutore interessato. Ma chi sono allora i protagonisti della musica thienese? Le band sono tante. Tra i gruppi “storici” (ma non fatevi trarre in inganno! Si tratta sempre di giovani, per lo più ventenni, che suonano con continuità dall’inizio degli anni 2000 o giù di lì) ci sono sicuramente gli hardrocker CSCH (da poco riformati), i pop-rock Melt e i super-longevi Sun Eats Hours, formatisi addirittura nel 1997. Sono composti in maggior parte da ragazzi nati e cresciuti a Thiene, che hanno aperto la strada alla scena attuale influenzando molto i nuovi gruppi emergenti. A partire dai Lost, che sono riusciti a “sfondare” e ad apparire pure in mainstream su TRL, trasmissione re-Mida della musica giovane di MTV. E poi avanti con gli underground Against my will, i death metal Blaze of Passion, passando per gli estrosi rockers-ska Cimoria, gli indie Leggins, i punkettoni convertiti all’hardcore melodico Okkupato, ma anche gli sperimentali Radio Riot Right Now e i poliedrici Social Surplus e Speedjackers. L’amicizia fra queste band è forte, tanto che spesso si pubblicizzano tra loro, segno di grande rispetto e stima reciproca, oltre che di collaborazione nel raggiungere l’obiettivo comune: migliorare la situazione musicale thienese. Tutti concordano infatti sull’urgenza di spazi autonomi dove poter suonare dal vivo ma anche dove poter provare, oltre a sollecitare l’organizzazione di eventi di maggior spessore e richiamo per i giovani da parte dell’Amministrazione comunale. Il “live” fa bene! La musica ha il potere di aggregare sia chi suona, fondendo passioni, gusti e talenti dei musicisti, sia chi ascolta e partecipa, diventando fonte di un divertimento forte e sano, oltre che un’esperienza in grado di offrire continue opportunità di arricchimento culturale. La musica comunica, è chiaro; e non favorirla vuol dire imbavagliare le idee. La musica emoziona… e fa scorrere adrenalina nelle vene. La musica coinvolge, crea, parla e soprattutto cambia! Le tendenze sono molteplici e anche le giovani band thienesi rappresentano una panoramica del ricchissimo e variegato mondo della musica moderna. Difficile proporre un elenco completo e onnicomprensivo dei trend presenti sulla scena internazionale. Piace molto comunque la fusione di stili, in un mercato come quello attuale dove la musica viene subito etichettata in stretti generi. Su una cosa comunque anche i giovani thienesi sono d’accordo: i miti del rock non tramontano mai e macinano ancora successi, premi, dischi venduti e biglietti per i concerti. La musica è, dentro e fuori il cosiddetto mainstream, in continua evoluzione e le tendenze cambiano… non resta che augurarci che presto le nostre band abbiano la possibilità di farsi notare e di dimostrare che a Thiene il rock c’è e si fa sentire! Th Thiene rocks The focus on music from our homeland continues to grow, also because the emerging – or even just promising – bands originating in Thiene are really making headway on the national scene, earning the solemn respect they receive. The quantity, alongside the quality, of the young active bands on the territor y is high, so much so that the Council Administration appears to be taking action to promote both rehearsals and live playing for the musicians. Institutional action promises to be quick and effective in this instance because young people, who represent a great resource for the entire community, also need swift responses. Thiene is still missing a well-defined culture of live music. That is to say, it lacks a program of events that allows bands to play live in public spaces. The proposed solution from a majority of the young is the creation of an area that can be put to this use specifically. More Council money and work, yes, but that’s not all: what is really being sought after is a greater awareness of the needs of complex citizens. “Live” helps! Music is able to unify those who play – fusing musicians’ styles and talents – and those who listen and participate, taking in a healthy dose of real fun. Music is constantly evolving and trends continue to change... now all we can do is hope that our bands get a chance to be noticed and to prove that Thiene can also be heard: it can rock! 89 AGAINST MY WILL MELT Il gruppo è composto (per ora) da Massimo Agostini (cantante), Luca Bortoli (bassista), Stefano Zuccato (batterista), Luigi Pietrobelli (chitarrista). Hanno registrato a ottobre 2007 il primo demo “No More Tears” e aspettano di incontrarvi su www.myspace.com/amwmetalhardcore Il gruppo è formato da Teo (29 anni) basso e voce; Teno (30) chitarra e voce; Diego (26) batteria. Suonano rock targato Italia e hanno già inciso 4 album; il prossimo arriverà a settembre. Per capire come riescono ad unire melodia, rumore e potenza andate a vederli su www.myspace.com/meltrock BLAZE OF PASSION 5 elementi: 2 chitarre, basso, batteria e voce. Sono John, BFH, Nicko, Lovaz e Gnazzu. Dal 2006 suonano death metal in giro per il Nord Italia e nel 2007 hanno prodotto il primo demo con 5 canzoni. A breve registreranno un cd full-lenght. Per contattarli è disponibile il blog su www.myspace.com/blazeofpassionmetal CIMORIA 10 ragazzi tra i 24 e i 30 anni che suonano dal 2002, passando dale prime prove in chiave ska ad un più deciso rock’n roll. Da circa un anno hanno dato vita al Cicoria Pulp Project che reinterpreta le colonne sonore dei film di Quentin Tarantino. Sono Marco detto “Guzzo”, Matteo Chemello detto “Cimo”, Andrea Cazzola detto “Gassola”, Giovanni detto “Ciopa”, Fabio o “Pil”, Daniele, Nicola detto “Pasqua”, Brock, Francesco detto “Checco” e Nicola “queo del val de la”. A breve verrà inaugurato il sito www.cimoria.it OKKUPATO Juri (voce), Doc (chitarra e voce), Frenky (batteria e voce) Tommy (chitarra e voce) e Andrea (basso). Pur avendo poco più di 21 anni, suonano assieme da ormai 7 e hanno all’attivo più di 100 concerti in tutta Italia. Il 18 gennaio scorso è uscito il loro “Split-Album” e sono ora impegnati nella promozione con concerti, passaggi radio, etc. Potete contattarli su www.myspace.com/okkupato RADIO RIOT RIGHT NOW Dopo alterne vicende e avvicendamenti, il gruppo oggi conta tra i suoi componenti Silva (voce), Fabio (basso), Mattia (batteria), Gianna (chitarra) e Icio (chitarra). L’età media è di 26 anni. Da ottobre dello scorso anno è scaricabile sul sito www.radioriotrightnow.com il primo full lenght della band, dal titolo “Hurts”. CSCH SOCIAL SURPLUS Su www.punkrockers.it è possibile ascoltare la musica prodotta da Luke “nosetalker” Saint’julienne, Miguel “humpalumpa” Kappell8, Nicolj “the badile” Bottene, Alex “tobi” Tode e Nick “Odoacre” Bagnara. Ragazzi borderline che suono un rock duro e cattivo... Band formata da 5 elementi di età compresa tra i 21 e i 23 anni. Filippo Cavedon (voce), Marco Dal Ferro (chitarra), Giovanni Dal Zotto (chitarra), Andrea Dal Santo (basso) e Fabio De Angelis (batteria). Dopo le prime prove, stanno componendo nuovi pezzi per registrare un cd full version. Se volete conoscerli più da vicino guardate il loro profilo su www.myspace.com/socialsurplus. LEGGINS SPEEDJACKERS È un trio composto da Riccardo Vaccari (batteria), Alessandro Poli (basso) e Pretto Michele (chitarra-voce). Giovanissimi hanno un’età compresa tra i 16 e i 18 anni e si dedicano al genere indie rock. Tutto quello che volete sapere su di loro lo trovate su www.myspace.com/ legginsita. Sono 2 ventunenni, 2 ventenni e 2 diciannovenni: 3k “l’Attaccabrighe”, Murka “il Drastico”, Bino “l’Impegnato”, Set, “The Boss”, Nicko “l’Intimo” e Nik “il Migliorato”. Nati meno di due anni fa a Thiene hanno finito da poco il loro secondo EP intitolato “Secularization”, che contiene 7 tracce. Contattateli su www.myspace.com/speedjackers. LOST SUN EATS HOURS Nati nel luglio 2004, la svolta arriva nel 2007 con il singolo “Oggi”, con il quale fanno la loro comparsa anche sul palco di TRL in onda su MTV. I Lost sono Walter (voce), Spex (batteria), Giulio (chitarra), Luca (basso) e Roby (chitarra). Per conoscerli è attivo il sito www.lost-rock.com Nati nel 1997 hanno scelto il loro nome parafrasando in inglese il detto veneto “Il sole mangia le ore”, che significa “Non sprecare il tuo tempo”. E dopo tanti anni di intenso lavoro i loro pezzi sono stati inseriti in numerose compilation musicali in tutta Europa. Su www.suneatshours.com potrete entrare in contatto con il mondo di Francesco Lorenzi detto “Lore”, Riccardo Rossi detto “Trash”, Matteo Reghelin detto “Lemma” e Gianluca Menegozzo detto “Boston”. Articolo publiredazionale Ma queste giovani promesse dove si ritrovano a suonare? Come fanno a tirare avanti? Sono davvero finiti i tempi delle prove in cantina o nel garage sotto casa? A sentire i giovani che vivono la musica a Thiene, purtroppo la situazione non è migliorata… anzi, in questi ultimi tempi è andata anche peggiorando! Agli ostacoli di tipo burocratico (licenze, SIAE, ENPALS, etc.) si vanno a sommare costi di gestione sempre più pesanti, sia per l’affitto di strutture dotate di apparecchiature adeguate per prove o registrazioni che per il noleggio di sistemi audio-sonori all’avanguardia… E ricordiamoci che stiamo parlando di ragazzi di poco più di vent’anni, con pochi soldi in tasca e tanta passione. Risultato? Tranne qualche eccezione, ancor oggi la maggior parte dei gruppi allestiscono sale prove private in casa dei genitori, nel magazzino della fabbrichetta di famiglia o in qualche ambiente di fortuna messo a disposizione da qualche amico “illuminato”. A dir la verità, fino a un anno fa l’Amministrazione comunale aveva messo a disposizione gratuitamente una sala prove presso i locali della Scuola di musica di Thiene, sotto l’ex Fascio; il locale era gestito autonomamente dalle band musicali della città. Poi però a causa del comportamento poco consono di qualcuno, tutti hanno perso il diritto d’uso della sala prove e si sono ritrovati nuovamente a dover fare i conti con problemi logistici e di spazi dedicati… Oggi, il territorio provinciale presenta alcune opportunità presso i circoli culturali e i centri ricreativi (tipo il Bruco di Magrè); in alternativa esiste una buona offerta di spazi specializzati con tutto il meglio in fatto di strumentistica e attrezzature per la registrazione… ma i prezzi, ahinoi, sono quasi sempre proibitivi! In attesa che il Comune cerchi una nuova soluzione al problema, ecco un elenco delle principali sale prove / studi di registrazione del Vicentino. ABNEGAT RECORDS Quar tiere S. Croce Bigolina, 18 – Vicenza Produzioni Audio & Video, Pro tools - Attrezzature vintage e attuali sito web: www.abnegat.com HOT FARM RECORDS Via dei Priami, 17 - Cassola/ Casoni di Mussolente Piccola e laboriosa officina di produzioni musicali dotata di 3 sale con strumenti. sito web: www.hotfarm.it ANDROMEDA RECORDS SRL Via False 4 – Monteviale T. 0444/950256 JAM STUDIO SNC str. Padana verso Verona – Vicenza T. 0444/340970 CENTRO GIOVANILE TECCHIO Viale S. Lazzaro, 112 – Vicenza Sala prove insonorizzata, aper ta da domenica a giovedì. T. 0444/561980 MENARDI OTTORINO Via Cantore Antonio, 13 – Vicenza Spazio creato dal meglio noto dj Ottomix per dare liber tà di espressione ai giovani. T. 0444/962730 DALÌ MUSIC RECORDING Via Vecchia Ferriera 18/22, Vicenza Una nuovissima struttura dedicata in special modo a produzioni discografiche e multimediali. sito web: www.dalimusic.it ERUPTION RECORDING STUDIO Via S. Giustina, 32 – Arcugnano Studio composto da sala regia e sala riprese, insonorizzate e climatizzate, con strumentazione. È facilmente raggiungibile a 3km dall’uscita autostradale di Vicenza Ovest (zona fiera). sito web: www.eruptionstudio.it EXP REHEARSAL MUSIC STUDIO V. Forca, 16 – Car tigliano Sala prove di qualità professionale con locali insonorizzati e climatizzati situata a pochi Km da Bassano del Grappa, in direzione Cittadella. T. 0424/898346 FAZZ - MAKE A MUSIC Via Por tile, 1 – Bassano del Grappa Attrezzatura: Batteria completa, cassa400w + testata valvestate Marshall150w Combo Marshall valvestate100w, Combo Marshall per basso B150, mixer Yamaha mgfx/16ch due microfoni con suppor ti, impianto Mackie attivo 350w - monitor montarbo attivo 150w GIOMUSIC CLUB CENTRO CULTURALE MUSICALE Via Dell’ Edilizia, 60 – Vicenza A disposizione 6 sale prove insonorizzate, climatizzate e con strumentazione di rimordine. T. 0444/291442 GREEN VILLAS PRODUCTION Via Regola, 6 - San Giovanni in Monte, Mossano Immersa tra il verde dei Colli Berici, dispone di un’ampia regia dotata di una delle più belle e storiche console del mondo: NEVE VR 48 con total recall, flying faders, compressori e gates per ogni canale; interfacciata con il migliore standard del momento: Pro tools HD3 accel su Apple G5 con conver titori Apogee. sito web: www.greenvillasproduction.com MODUS PROGETTI MUSICALI Contrà Mure Pallamaio, 11 – Vicenza Sala ripresa 57mq, Regia 65mq, Sistema Cubase VST su Mac, Sistema Emagic Logic Audio Platinum su PC, Mic Neuman TLM103, BPM, AKG, etc… Effettistica varia su plug-in e outboard. M. 335/7929590 OTHERSOUND AUDIOPRODUZIONI Via G.Galilei, 1 – Arcugnano Apparecchiature di ultima generazione come Mac Pro, Pro Tools HD, Universal Audio sono a disposizione per registrazioni di qualsiasi genere sito web: www.othersound.it PIANOZERO Loc. Pianezze vicino alla chiesa – Marostica Studio moderno e professionale per la realizzazione di ottimi prodotti musicali. Fornito anche di strumentazione propria (Batterie, Chitarre, Bassi, Amplificatori e altro) di svariate marche. sito web: www.pianozero.it PROTOCOLLO ZERO MUSIC FACTORY Cavazzale / Monticello Conte Otto Rinnovato Studio di registrazione Analogico - Digitale su sistema Pro Tools con banco TS 12 Soundcraft ‘87. Varie: Neve, Tlaudio, DBX, Lexicon, Tc Electronic, Drawmer, ecc; Brauner, Neuman, Shure, Apex, Akg, Sennehiser, Beyerdynamic, Yamaha, SansAmp, ecc... Vastissima libreria di SUONI, e grande versatilità degli strumenti M. 333/3633899 SANDY’S RECORDING STUDIO Via Cavour, 11 – Gambellara T. 0444/444813 THE BASEMENT RECORDING STUDIO Corso Padova, 46 – Vicenza Due regie e due sale ripresa ad acustica variabile, uno studio MIDI ed una ricca dotazione di outboard esterno e microfoni impor tanti. sito web: www.thebasementstudio.it GROOVA-RECORDING LAB Vicolo San Giuseppe, 21 - Breganze Mette a disposizione dei musicisti una continua ricerca di soluzioni innovative e all’avanguardia nel campo della registrazione e della produzione. sito web: www.groova.it X - LAND STUDIO Via Roma, 74 – Rugliano Cinque sale, ognuna con la sua funzione, ognuna offre le tecnologie più avanzate, dove lavorare creare riarrangiare fino ad ottenere il meglio. sito web: www.xlandstudios.com HATE RECORDING STUDIO Via T.Tasso, 71 - Rosa’ Uno dei più frequentati dalle band thienesi per registrazioni demo e cd sito web: www.hatestudio.it YOURBAN MUSICLAB Sta arrivando a Thiene questa nuova struttura, che occupa un capannone di circa 450 mq in grado di ospitare un palco per i live (e non solo), con quattro sale prova insonorizzate. Ristorante il Meloncello A Thiene, l’eccellenza del territorio sul piatto A l Meloncello di Thiene, si sa, l’eleganza e la cura del dettaglio sono di casa. E la qualità della cucina e del servizio si riflettono in un ambiente che non solo anticipa le tendenze, ma fa delle sue proposte un vero e proprio strumento di promozione turistica con serate a tema, eventi gastronomici, degustazioni e assaggi. Il tutto all’insegna della valorizzazione dei prodotti del territorio e della stagionalità dei piatti. Ma qual è la filosofia che si esprime attraverso l’ospitalità del ristorante Il Meloncello? Potremmo forse sintetizzarla così: coccolare il cliente, applicando rigorosamente la politica della buona accoglienza, Ma c’è dell’altro. La vera peculiarità del ristorante il Meloncello rimane I titolari del locale sanno infatti esprimere anche uno spiccato tuttavia la qualità dell’offerta gastronomica che gusto per l’organizzazione e una naturale attitudine alla si esprime soprattutto con i piatti della tradizione, comunicazione. Da un lato proponendo menù molto curati e rielaborati con creatività e gusto dagli chef del un’esauriente carta dei vini; dall’altro anticipando le richieste locale. Baccalà mantecato in testa e bigoli al sugo della clientela attraverso un’attenta ricerca e selezione di ciò d’anatra, per fare solo due esempi, trovano la più che offre il mercato. felice realizzazione accanto al miglior pesce fresco Sergio, grande esperto di vini, ha intuito ad esempio di poter che arriva ogni giorno dal mercato di Chioggia. ampliare il target dei propri clienti aprendo uno spazio cantina Una grande novità di quest’anno è rappresentata dedicato alle degustazioni e agli assaggi. È nata così “La inoltre dai menù degustazione a base di gnocchi, Proseccheria”: un ambiente suggestivo e d’atmosfera, posto che propongono una selezione delle venti diverse accanto al ristorante ma con un suo proprio ingresso, che tipologie di gnocchi preparate rigorosamente a vuole rendere omaggio ad uno dei più famosi vini della zona mano ogni mattina. Altre interessanti occasioni e si rivolge a persone giovani e raffinate, che amano stare in per assaggiare le bontà de Il Meloncello vengono compagnia e condividere piacevoli momenti di relax. Oltre al dalle serate a tema dedicate ai singoli prodotti, tra prosecco infatti il locale offre 50 tipologie di vino al bicchiere cui meritano una particolare menzione quelle che tra invitanti taglieri di salumi e formaggi. vedranno prossimamente protagonista il celebre Sull’altro fronte Loredana, sempre attenta a quello che c’è Asparago Bianco di Bassano. Un’opportunità in di nuovo nelle cucine di tutto il mondo e grande estimatrice più per scoprire i sapori autentici della cucina della cucina etnica, ha dato vita, in una sala attigua al locale locale attraverso accostamenti insoliti e nuove principale, al ristorante “Tex Mex” dove in modo vivace ed interpretazioni culinarie. informale si possono gustare i più famosi piatti messicani e Anche il cliente più esigente può trovare così al ottima carne alla griglia. ristorante il Meloncello gustose proposte e stuzzicanti idee per il proprio palato insieme ad un ambiente con un’attenzione al servizio che si accompagna alla qualità raffinato e accogliente, in grado di trasformare e alla tradizione della cucina tipica locale, interpretata con anche una semplice serata in un’esperienza professionalità e trasparenza. indimenticabile. Tutto ciò determina una proposta gastronomica di alto livello, che si avvale esclusivamente delle migliori materie prime, per la maggior parte frutto del territorio vicentino. In particolare, il ristorante mostra da sempre grande rispetto per la filiera alimentare scegliendo solo prodotti che sono garantiti all’origine da un programma di tracciabilità. Ecco perché locali come il Meloncello non solo contribuiscono all’innalzamento qualitativo dell’offerta ristorativa della Pedemontana, ma diventano anche impagabili strumenti di promozione turistica e dei prodotti autoctoni. Ma chi assicura una tale competenza ai fornelli e tanta qualità al servizio? Come sempre la professionalità e l’esperienza di chi conduce il locale. E i due soci, Loredana e Sergio, hanno saputo con il tempo affinare l’arte del ricevere e dell’ospitalità. Dapprima organizzando feste e meeting in grande stile con una loro società di banqueting e catering. Quindi, dopo aver maturato insieme la passione per la ristorazione, decidendo di unire le rispettive professionalità e dando vita ad un locale che pone la massima attenzione ad ogni dettaglio per mettere a proprio agio i clienti. Giardino curatissimo, dehors con ombrelloni di tela di lino bianca, servizio attento ed efficiente e nel piatto ingredienti “Perché andar lontano / quando il pesce è a portata di mano?” A THIENE , ogni giorno tanto pesce freschissimo: scampi da crudo, ostriche, pesce alla griglia , fritture menù degustazione... di prima scelta: questa la formula di successo che da dieci anni propone il ristorante il Meloncello. Che testimonia una passione per le cose fatte bene che raramente si incontra. Thiene (VI) - via Marconi, 42/A Tel. e Fax 0445 366555