Fratture del pene: analisi retrospettiva della casistica della Clinica Urologica di Trieste e risultati a lungo termine della funzione erettiva SCOPO DEL LAVORO Lo studio rappresenta una revisione della casistica della nostra clinica dal 1987 al 2013. MATERIALI E METODI Sono stati considerati i pazienti con sospetto di frattura peniena che, dal 1987 a maggio 2013, sono giunti alla Clinica Urologica di Trieste e presso l’AIED di Pordenone. Sono stati trovati 41 casi. I pz sono stati suddivisi in 2 gruppi in base alle tempistiche di trattamento: 18 pz con diagnosi anamnestica di frattura peniena trattati a distanza di tempo per complicanze e 23 pz trattati immediatamente dopo il trauma, 5 dei quali presentavano una concomitante lesione uretrale. La diagnosi è stata posta su base clinica e quasi sempre confermata dall’imaging radiologico . Di tutti i pazienti si è valutato il tipo di trattamento adottato, la comparsa di complicanze precoci e/o tardive, eventuali reinterventi ed il follow-up fino ad oggi. Si è valutata la funzionalità erettiva, attraverso l’IIEF, e l’impatto psicologico del trauma sulla vita di relazione e sessuale, attraverso un questionario psicosessuologico. RISULTATI La diagnosi di frattura del pene è stata confermata radiologicamente nel 92,9% dei casi. Tra i pazienti trattati immediatamente dopo il trauma 14 sono stati sottoposti ad intervento chirurgico, compresi tutti e 5 i pazienti con coinvolgimento dell’uretra. A circa un anno dall’intervento 1 paziente ha riferito un incurvamento, 3 pazienti dolore, 1 paziente disturbi minzionali, mentre nessuno ha riferito DE. Di tutti questi pazienti solo 3 sono stati sottoposti ad un reintervento. Tra quelli trattati conservativamente 1 paziente ha riferito un incurvamento, 1 dolore e nessuno ha riferito DE. Tra i pazienti con trauma anamnestico, che si sono presentati a distanza di tempo, 14 hanno riferito incurvamento, 4 dolore, 1 disturbi minzionali e 4 pazienti hanno riferito DE. Il trauma ha causato nella maggior parte dei casi paura di un nuovo trauma, paura di ripercussioni sulla funzionalità erettile e sulla sensibilità, senza però creare troppe ansie da prestazione o da posizione. DISCUSSIONE La frattura del pene è un’ evento raro. La diagnosi è principalmente clinica, tuttavia un’indagine radiologica, in modo particolare l’ECD penieno, è fondamentale per confermare la diagnosi, per valutare la sede e l’estensione del trauma e l’eventuale coinvolgimento dell’uretra, in modo da pianificare il tipo di trattamento più opportuno da adottare per ogni singolo caso. La RM è utilizzata in casi selezionati con presentazione clinica atipica o in caso di ematoma non recente. CONCLUSIONI In letteratura e nella nostra casistica si è dimostrato che l’indagine clinica e radiologica immediata porta ad una diagnosi sicura di frattura peniena, ottenendo così risultati migliori a lungo termine con minore incidenza di DE ed incurvamenti. Inoltre la paura di un nuovo trauma va scemando con il passare del tempo, dato confermato dall'interruzione del follow-up della maggior parte dei pz ad 1 anno dal trauma per riferito benessere generale.