Filologia musicale 3 (in alternanza a Problemi di storiografia musicale). (Fabrizio Della Seta) Il barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini: edizioni a confronto Rappresentato per la prima volta a Roma, Teatro Argentina, il 20 gennaio 1816, Il barbiere di Siviglia è stato da allora rappresentato ininterrottamente in tutto il mondo e ha costituito di fatto la prima vera opera “di repertorio”. La sua enorme diffusione e popolarità hanno prodotto una sovrabbondante e intricata tradizione del testo, sempre più difforme dal dettato originale, fortunatamente conservato nella partitura autografa. Il Barbiere è stata anche, nel 1969, la prima opera del repertorio ottocentesco ad essere oggetto di un tentativo di restauro testuale, e recentemente sono apparse quasi contemporaneamente ben due diverse edizioni critiche. Tali edizioni saranno esaminate durante il corso, allo scopo di mettere in luce somiglianze e differenze, pregi e difetti di ciascuna. Il corso si prefigge anche di discutere i presupposti metodologici della critica del testo applicata all’opera dell’Ottocento. Bibliografia Le edizioni alle quali si fa riferimento sono: G. ROSSINI, Il barbiere di Siviglia, a cura di Alberto Zedda, Milano, Ricordi, 1969, 2 voll. (partitura e commento critico) [Archivio.C: II. 285. 1-2]; G. ROSSINI, Il barbiere di Siviglia (Almaviva o sia L'inutile precauzione), edited by Patricia B. Brauner, Kassel [etc.], : Bärenreiter, 2008, 2 voll. (partitura e commento critico) (“Works of Gioachino Rossini”, published with the collaboration of the Center for Italian opera studies, The University of Chicago, general editor Philip Gossett) [Stamperia: Rossini.Bärenreiter 2. 1-2]; G. ROSSINI, Il barbiere di Siviglia (Almaviva o sia l'inutile precauzione), a cura di Alberto Zedda et al., Pesaro, Fondazione Rossini, 2009, 4 voll. (2 di partitura e 2 di apparato) (“Edizione critica delle opere di Gioachino Rossini”, sez. 1, Opere teatrali, vol. 17) [Stamperia: Rossini 1.17/1-4] Fondamentale strumento di lavoro è: G. ROSSINI, Il barbiere di Siviglia, facsimile dell'autografo, Bologna, Civico Museo bibliografico musicale (UU.2/1-2), con un saggio di Philip Gossett, Lucca: Libreria musicale italiana, 1993, 3 voll. (“L'arte armonica”, serie 1, Fonti, vol. 2) [Bibliografico: Stauffer 355. 1/2/1-3]. Ulteriori letture: F. DELLA SETA, Il testo del melodramma, «Belfagor», LXI, 2006, pp. 617-631; S. LAMACCHIA, Il vero Figaro o sia il falso factotum: riesame del “Barbiere” di Rossini, Torino, EDT/De Sono, 2008; P. GOSSETT, Dive e maestri. L’opera italiana messa in scena, Milano, Il Saggiatore, 2009. Altre letture potranno essere proposte dal docente o suggerite dagli studenti durante il corso. Il corso è in forma seminariale: dopo l’introduzione del docente, gli studenti dovranno svolgere un lavoro personale, che sarà esposto e discusso collettivamente. È richiesta una partecipazione attiva e non è ammesso sostenere l’esame come non frequentante. L’esame consisterà in una presentazione del lavoro svolto durante le lezioni, che costituirà l’elemento fondamentale della valutazione.