Rocce sedimentarie - Zanichelli online per la scuola

La Scienza della Terra
Unità 6
Struttura della Terra: litosfera, minerali e rocce
Rocce sedimentarie
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In base all’origine dei sedimenti, le rocce
sedimentarie si dividono in: rocce clastiche o detritiche, rocce chimiche e rocce
organogene.
Le rocce sedimentarie si presentano
in strati sovrapposti: i sedimenti
che formano i diversi strati sono
di dimensioni (e a volte anche
di colori) differenti.
Un conglomerato con grossi
ciottoli arrotondati.
Rocce sedimentarie detritiche o clastiche
Sono formate da frammenti derivanti dalla disgregazione meccanica
delle “rocce madri”. Le rocce clastiche si suddividono
ulteriormente in base alla dimensione dei frammenti cementati: i conglomerati sono costituiti
dai frammenti più grossi (diametro superiore
ai 2 mm) derivando dalla cementazione delle
ghiaie (comprendono le brecce, costituite da
frammenti spigolosi, e le puddinghe, con ciottoli arrotondati); le arenarie derivano da sabbie
cementate, quindi da frammenti più fini (diametro
compreso tra 2 mm e 0,06 mm); le argille, infine, derivano da
sedimenti ancora più fini (diametro inferiore a 0,06 mm) e indurendosi diventano vere e proprie rocce chiamate argilliti (prive della
plasticità delle argille).
Argillite: deriva
dall’indurimento
dell’argilla.
A sinistra, un’arenaria derivata
dalla cementazione
di sabbia.
A destra, un blocco
di arenaria scolpito
dall’azione erosiva
degli agenti atmosferici.
© 2010 Franco Lucisano Editore • La Scienza della Terra • Modulo A: La Terra e l’uomo
La Scienza della Terra
Unità 6
Struttura della Terra: litosfera, minerali e rocce
Rocce sedimentarie
Rocce sedimentarie chimiche
Derivano da sedimenti che si formano per fenomeni chimici:
dalla precipitazione sul fondo di composti disciolti nell’acqua, quando la loro quantità supera il limite di solubilità, in
genere a causa dell’evaporazione di parte o di tutta l’acqua;
oppure da reazioni chimiche tra componenti diverse presenti, disciolte, nell’acqua, che portano
alla precipitazione del prodotto della
reazione.
A questo gruppo appartengono i calcari e le dolomie, costituite da carbonati che, depositandosi in straterelli
successivi, vanno a costituire rocce tipiche come il travertino, le stalattiti
e le stalagmiti.
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A sinistra, una lastra di travertino; sopra, una grotta calcarea.
Rocce sedimentarie organogene
Queste rocce originano dall’accumulo di sostanze che derivano da organismi viventi: resti di scheletri, gusci calcarei o silicei, oppure ammassi di organismi, come coralli e spugne che vanno a “costituire” intere scogliere (la
barriera corallina).
I calcari organogeni, formati da depositi di gusci calcarei, sono costituiti
da carbonato di calcio, mentre la selce, una roccia organogena dura, è costituita da silice, utilizzata da organismi viventi (diatomee, radiolari, spugne)
per costruire le loro parti dure (gusci ecc.).
Il carbon fossile è una roccia organogena che deriva dall’accumulo di sostanza organica vegetale. I giacimenti più vasti,
situati in Europa, Russia e America settentrionale, derivano dalle foreste tropicali
che si estendevano sull’emisfero boreale circa 300 milioni di anni fa, in un
periodo che viene attualmente definito Carbonifero.
I resti delle piante (tronchi, radici e foglie) si
sono accumulati per milioni di anni sul fondo
delle acque paludose, decomponendosi solo
in parte a causa della scarsità di ossigeno
delle acque stagnanti. Si sono poi trasformati
in torba, una sostanza carboniosa ricca di
Un pezzo
acqua e, sprofondati e sepolti da altri strati di sedi carbon fossile.
dimenti, i depositi di torba si sono compressi a
lungo, espellendo l’acqua e i gas in essa conteUn piccolo giacimento di carbone che affiora alla
nuti. In questo modo la torba si trasforma in lignite, un carbon fossile con un potere
superficie in Antartide e, sopra, un cumulo di
torba messo a essiccare.
calorico maggiore della torba, successivamente in litantrace, e infine in antracite, il carbon fossile a più alto potere calorico.
Il petrolio è un altro prodotto di origine sedimentaria, importante economicamente sia come combustibile sia come materia prima per
l’industria (ad esempio nella produzione della plastica). È costituito da una miscela di idrocarburi, composti organici formati da carbonio
e idrogeno, derivati dalla decomposizione in carenza di ossigeno di organismi (plancton) sedimentati e sepolti nei fondali marini. Una
volta formati, gli idrocarburi tendono a risalire attraverso le rocce porose, fino a incontrare strati impermeabili al di sotto dei quali si accumulano per formare i giacimenti petroliferi. In questi depositi gli idrocarburi sono disposti a strati: in alto i gas, in particolare il metano,
sotto il petrolio, e infine, l’acqua (più pesante del petrolio). I maggiori giacimenti di petrolio sono in Medio Oriente, negli USA, nei territori
dell’ex Unione Sovietica, in Venezuela e in Messico. Le rocce nelle quali sono contenuti sono di origine marina e sono relativamente
recenti (risalgono a qualche decina di milioni di anni, nell’era Cenozoica).
© 2010 Franco Lucisano Editore • La Scienza della Terra • Modulo A: La Terra e l’uomo