Alberto Tordi: Il nome Foolish Theatre è stato inventato dagli organizzatori della serata. L'idea è quella di fare uno spettacolo che non abbia un inizio e una fine, sono performance che nascono e si susseguono con un filo logico per 3 ore circa. 14/11/2015 Preparando questa intervista con il direttore artistico del Foolish Theatre ho studiato parecchio. Alberto Tordi è una persona garbata nei modi e molto determinata, sebbene la giovane età!<o:p /> Alberto abbiamo concordato questa intervista prima delle notizie tragiche provenienti da Parigi di ieri sera… Lo stato d'animo con il quale risponderò alle domande, purtroppo, non è dei migliori. Quello che è accaduto nella notte a Parigi è qualcosa che lascia completamente impotenti. Sono stati toccati i simboli della libertà e della cultura occidentale, il teatro, lo stadio, il ristorante. Obiettivi facili e impensabili, posti destinati allo svago e all'aggregazione e questo ci rende inermi. Hanno deciso di sparare nel mucchio devastando intere famiglie. Per iniziare vorrei ti presentassi ai nostri lettori.. Sono un attore e mi occupo da 5 anni della direzione artistica di spazi estivi destinati al cinema e teatro. L’estate scorsa mi sono occupato della terrazza delle arti al Palazzo dei Congressi Eur. Nella vita di tutti i giorni mi dedico alle mie passioni con non poca difficoltà, nel corso degli anni, ho costituito insieme ad altre persone, dei gruppi di lavoro ed abbiamo realizzato piccole opere filmiche e teatrali. La scelta del Salone Margherita non è stata casuale. Avete proposto questo tipo di performance anche in altri teatri? Per la realizzazione del nostro progetto serviva un posto suggestivo e che si trovasse nel centro di Roma. Il Salone Margherita è un teatro meraviglioso di fine Ottocento in stile liberty a due passi da piazza di Spagna, uno di quei posti dove entri e rimani senza respiro. Per ora non abbiamo ancora pensato ad altri spazi. Portare una novità in questa città è un azzardo perché non subito viene recepita, come vi siete imposti al pubblico ? Roma ha bisogno di novità e spesso il pubblico romano è diffidente, ma con la passione ed il lavoro di squadra di ottimi professionisti, che costituiscono la base solida di un progetto, siamo riusciti ad entrare nel cuore del nostro pubblico. Ho letto una tua intervista dove parli del Foolish Theatre come una Second Life. Ti ricordi quel gioco digitale online lanciato qualche hanno fa che trovava applicazione in molteplici campi della creatività: intrattenimento, arte, formazione, musica, cinema? Ora quel gioco non lo usa più nessuno perchè soppiantato dai social. La mia domanda è: come è possibile rinnovare il Foolish? Le persone a mio avviso hanno bisogno di evadere mentalmente dai ritmi della nostra quotidianità scanditi da impegni lavorativi, familiari, stress....quale possibilità migliore del teatro? Il nostro pubblico può togliersi i propri vestiti e indossare l'abito di scena per calarsi in un'altra dimensione. Questo avviene grazie al supporto prezioso di una costumeria teatrale che ho posizionato all'ingresso ed alla quale possono accedere gratuitamente tutte le persone che vengono a vedere lo spettacolo. E' bellissimo osservare come le persone indossando un vestito ottocentesco o abiti vintage degli anni Quaranta o Cinquanta, cappelli di paglia a bombetta, panama, cilindro, cambino completamente atteggiamento. Entrare nel mondo del Foolish Theatre, è come entrare nel mondo onirico di un film di Fellini oppure di un film a tinte forti di un maestro come Tim Burton ? foolish mi viene in mente il film di Tim Burton Big Fish,dove il protagonista nei racconti fantastici del padre incontra situazioni e personaggi stravaganti, giganti buoni, streghe,pesci leggendari, poeti, cantanti, siamesi e tanti altri personaggi. Nel mondo che crei possiamo incontrare anche Alice nel Paese delle Meraviglie? Sì, al foolish puoi incontrare tutti i personaggi che desideri. Ti senti più il Cappellaio Matto oppure più lo Stregatto ? Le frasi nelle quali più mi identifico sono “La gente vede la follia nella mia colorata vivacità e non riesce a vedere le pazzie nella loro noiosa normalità” e “Ho una malattia che si chiama fantasia...porta quasi all'eresia è considerata pazzia”, pronunciate dal Cappellaio Matto, quindi mi sento matto come un cappellaio. Nella serata del foolish adoro indossare un grandissimo cilindro di paillettes nere. Tu che personaggio interpreti all'interno di questo mondo ? Nel mondo fantasioso mi piacerebbe essere un Cyranò de Bergerac di periferia. Con le vostre rappresentazioni cercate di abbattere dei tabù? Cerchiamo di far divertire i nostri ospiti e di proporre loro un prodotto di ottima qualità. Sentite di rappresentare un'alternativa alla noia dei social? Il Teatro è conflitto, è vita, c'è il movimento del corpo, la musica, la combinazione di più parole, il guardarsi, l'emozionarsi, i social tutto questo non lo permettono anche se sono ormai parte integrante della nostra vita. Ed il tuo rapporto con i social? “Ogni scimmia stia sul proprio albero”, a chi sono rivolti i tuoi messaggi ? Ho una pagina facebook e un account istagram che mi diverte molto. La frase che ho scritto “Ogni scimmia stia sul proprio albero”, è un pensiero ad alta voce nel quale invito chi mi legge a non essere invadente. Sarah Dessen scrive: “Non era questione di essere felice o infelice. Io non volevo più essere me”. Che interpretazione dai? Mi viene in mente una persona sofferente che si trova a vivere una realtà che non le appartiene. Una donna in un corpo da uomo. Il film Un nuovo giorno di Stefano Calvagna, che ho da poco terminato di girare, affronta queste tematiche. Il cast, mi pare di aver capito, proviene dagli artisti di strada. Quale parametro di valutazione ti porta a scegliere alcuni personaggi ed a scartarne altri? Il cast dello spettacolo è stato selezionato dopo due giorni di audizioni presso la location Spazio Novecento, dove per l'occasione sono accorsi circa 300 artisti tra danzatori, cantanti, artisti di strada e attori. Ci sono artisti che meritano la ribalta della televisione che potrebbero tranquillamente fare una bella figura nei vari Talent Show che ci sono on giro. Puoi farmi qualche nome? Non amo i talent show, mi sembra un gioco al massacro dove per fare audience spesso l'arte passa in secondo piano. "Teatralità ed inganno sono armi potenti". Quale dei nostri politici ti piacerebbe far esibire sul palco? Mi ricordo, da bambino, mio padre mi portava la domenica al Gianicolo a Roma a vedere i burattini. So che questo tipo di spettacolo non viene fatto più. Sarebbe il caso di riprenderlo con questa classe politica che dice di rappresentarci. L'ex Sindaco Marino era secondo te foolish? Chiunque fa il sindaco di una città come Roma è foolish e molto coraggioso. Marino a mio avviso ha provato a fare un lavoro onesto ma purtroppo è incappato nelle dinamiche politiche italiane fatte di favoritismi e di poca lealtà. Questo movimento presumo abbia un'origine anglosassone, siamo sempre i primi a copiare e magari migliorare questa forma teatrale? Il nome foolish theatre è stato inventato dagli organizzatori della serata. L'idea è quella di fare uno spettacolo che non abbia un inizio e una fine, sono performance che nascono e si susseguono con un filo logico per 3 ore circa. Voi avete scelto di proporre il foolish theatre non nei fine settimana ma il martedì. E’ stata una scelta "commerciale" vincente? Che tipo di pubblico si presenta ? Il martedì è stato scelto per dare la possibilità ai nostri ospiti di iniziare bene la settimana proponendo uno spettacolo di ottima qualità, del buon cibo e ottimi drink. Parlando di commerciale avete degli sponsor che hanno sposato la vostra iniziativa ? Ci stiamo lavorando! Progetti per il futuro ? Finiamo la stagione al Salone Margherita e poi ci prepariamo per quella estiva alla terrazza delle arti Palazzo dei Congressi Eur. Grazie per l'opportunità e lo spazio dedicatomi. Grazie Alberto, diamo appuntamento ai nostri lettori al Foolish tutti i martedì!