Simulazione tema d`esame CENED 1 Simulazione tema d`esame

Simulazione tema d’esame CENED
Simulazione tema d’esame S_004
1. Il ponte termico è un effetto dovuto a:
a.
b.
c.
d.
una conduzione termica non monodimensionale;
una bassa conduttività termica del materiale;
un cattivo contatto termico tra due strati di materiale;
un’elevata conduttività termica del materiale;
2. La prestazione energetica del sistema edificio-impianto relativa alla climatizzazione
invernale o il riscaldamento è definita dal valore dell’indice di prestazione energetica:
a.
b.
c.
d.
ETH;
ETW;
nessuna delle opzioni presenti;
ETC;
3. Nel caso di trasferimento a titolo oneroso di edifici già dotati di attestato di
prestazione energetica, dovrà essere inserito nell’atto:
a.
b.
c.
d.
per dichiarazione resa dal soggetto certificatore, l’inesistenza di cause determinanti
la decadenze dell’idoneità dell’APE stesso;
per dichiarazione resa dall’alienante, l’inesistenza di cause determinanti la
decadenza dell’idoneità dell’APE stesso;
un APE depositato nel CEER non prima dei 5 giorni lavorativi precedenti la data
dell’atto stesso;
nessuna delle opzioni presenti;
4. Nell’Attestato di prestazione energetica di cui all’allegato C della D.G.R. VIII/8745 e
s.m.i. sono riportati gli indicatori di prestazione energetica ed in particolare:
a.
b.
c.
d.
solo il fabbisogno annuo di energia termica;
solo il fabbisogno annuo di energia primaria;
il fabbisogno annuo di energia termica ed il fabbisogno annuo di energia primaria;
nessuna delle opzioni presenti;
5. L’attestato di prestazione energetica non può essere richiesto:
a.
b.
c.
d.
in caso di edificio non dotato di impianto termico;
in caso di unità immobiliare dotata di stufe e/o caminetti e/o individuali apparecchi
per il riscaldamento localizzato ad energia radiante fissi e la cui somma delle
potenze nominali sia al di sotto dei 5 kW;
in caso di edificio ricadente nell’ambito della disciplina recante il codice dei beni
culturali;
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in caso di edificio isolato con superficie utile inferiore a 50 m e dotato di impianto
termico;
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6. La pompa di calore:
a.
b.
c.
d.
trasferisce energia termica da una sorgente calda a una sorgente fredda
impiegando del lavoro esterno;
trasferisce energia termica da una sorgente fredda a una sorgente calda
impiegando del lavoro esterno;
ha un rendimento compreso tra 0 e 1;
trasferisce energia termica da una sorgente fredda a una sorgente calda senza
l’impiego di lavoro esterno;
7. Quali delle seguenti affermazioni è falsa?
a.
b.
c.
d.
la sostituzione di un generatore di calore consiste nella rimozione di un generatore
di calore e nell'installazione di uno nuovo destinato ad erogare energia termica alle
medesime utenze;
la sostituzione di un generatore di calore consiste nella rimozione di un generatore
di calore e nell'installazione di uno nuovo destinato ad erogare energia termica ad
un numero pari o maggiore di utenze;
la rimozione di un generatore di calore a seguito dell’allacciamento ad una rete di
teleriscaldamento rientra nell’intervento di sostituzione di generatore di calore;
la risistemazione impiantistica nelle singole unità immobiliari, o parti di edificio, in
caso di installazione di un impianto termico individuale previo distacco dall'impianto
termico centralizzato non costituisce sostituzione di un generatore di calore;
8. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?
a.
b.
c.
d.
i gradi giorno sono il parametro convenzionale rappresentativo delle condizioni
climatiche di una località;
il dato di gradi giorno di una località è calcolato come la somma, estesa a tutti i
giorni del periodo annuale convenzionale di riscaldamento, delle sole differenze
positive tra la temperatura dell’ambiente, fissata a 20°C, e la temperatura media
esterna giornaliera del capoluogo di provincia;
il dato di gradi giorno di una località è calcolato come la somma, estesa a tutti i
giorni del periodo annuale convenzionale di riscaldamento, delle sole differenze
positive tra la temperatura dell’ambiente, fissata a 20°C, e la temperatura media
esterna giornaliera. L'unità di misura utilizzata è il grado giorno, GG;
il territorio italiano risulta suddiviso in 6 differenti zone climatiche in funzione dei
Gradi Giorno;
9. La relazione tecnica di cui alla Legge n. 10/91, art. 28, attestante la rispondenza alle
prescrizioni in materia di contenimento del consumo energetico degli edifici viene
depositata:
a.
b.
c.
d.
2
dal proprietario dell’edificio presso il Comune, unitamente
abilitativo, in forma cartacea e in forma digitale;
dal proprietario dell’edificio presso il Comune, unitamente
abilitativo, solo in forma cartacea;
dal proprietario dell’edificio presso il Comune, unitamente
abilitativo, solo in forma digitale;
dal proprietario dell’edificio presso il Comune, unitamente
abilitativo, a scelta o in forma cartacea o in forma digitale;
alla richiesta di titolo
alla richiesta di titolo
alla richiesta di titolo
alla richiesta di titolo
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10. Il calcolo del valore limite inferiore dell’efficienza globale media stagionale che deve
essere rispettato nei casi previsti dalla normativa:
a.
b.
c.
d.
a parità di fluido termovettore, è sempre uguale per impianti destinati a differenti
servizi;
a parità di fluido termovettore, è diverso per impianti destinati a servizi differenti;
nessuna delle opzioni presenti;
è diverso per ogni tipologia di generatore;
11. In caso di rinnovo di contratto di locazione di un’unità immobiliare in data odierna,
l’APE:
a.
b.
c.
d.
non deve essere consegnato alla controparte in quanto non si tratta di stipula di
nuovo contratto;
non deve essere consegnato alla controparte in quanto non si tratta di
trasferimento a titolo oneroso;
deve essere consegnato alla controparte in copia dichiarata conforme all’originale;
deve essere consegnato ad un notaio;
12. Nei casi di nuova installazione o di ristrutturazione dell’impianto termico, qualora
non vi siano impedimenti tecnici oggettivi, in presenza di generatori di calore che
abbiano efficienza superiore con temperatura di mandata del fluido termovettore
bassa:
a.
b.
c.
d.
la temperatura di ritorno può essere superiore a 35°C purché sia inferiore od
uguale a 50°C;
la temperatura di mandata non deve essere superiore a 50°C o, in alternativa, la
temperatura di ritorno deve essere inferiore o uguale a 35°C;
la temperatura media non deve essere superiore a 42.5°C;
gli eventuali impedimenti tecnici al rispetto del requisito previsto non devono
obbligatoriamente essere documentate nella relazione tecnica di cui all’Allegato B;
13. Per l’accreditamento come soggetti certificatori, l’abilitazione alla professione:
a.
b.
c.
d.
è sufficiente;
è obbligatoria;
è necessaria e sufficiente;
non è obbligatoria;
14. Le modifiche e le integrazioni alla procedura amministrativa e di calcolo sono di
competenza:
a.
b.
c.
d.
del Dirigente regionale preposto;
della Giunta Regionale;
di Finlombarda S.p.A.;
dell’O.d.A.;
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15. L’irraggiamento è:
a.
b.
c.
d.
l’energia emessa da una sostanza sotto forma di onde elettromagnetiche;
il trasferimento di energia che si verifica per effetto dell’interazione delle particelle
di una sostanza dotate di maggiore energia con quelle adiacenti dotate di minore
energia;
il trasferimento di energia tra una superficie solida e il liquido o gas adiacente in
movimento;
nessuna delle opzioni presenti;
16. Ai fini del calcolo della trasmittanza di un solaio contro terra, a quale norma devo
fare riferimento?
a.
b.
c.
d.
Dpr 412/93 e s.m.i.;
UNI EN ISO 13790;
UNI EN ISO 13370;
UNI 10339;
17. La D.G.R. VII/5018 del 2007 e s.m.i. è una delibera di attuazione degli artt. 9 e 25 della
legge regionale 24 del 11 dicembre 2006, inerente:
a.
b.
c.
d.
il valore della trasmittanza termica del vetro;
la quantità di energia termica che il vetro trasmette all’interno dei locali rispetto a
quella incidente;
la capacità del vetro di consentire la visibilità all’interno del locale;
nessuna delle opzioni presenti;
18. La valutazione della trasmittanza di energia solare totale di un componente di
involucro trasparente g (shgl) dotato di sistema schermante viene effettuata secondo
la norma:
a.
b.
c.
d.
UNI EN 13363;
Dpr 412/93 e s.m.i.;
UNI EN ISO 10077;
nessuna delle opzioni presenti;
19. Quale delle seguenti affermazioni è falsa? La ventilazione meccanica:
a.
b.
c.
d.
4
può comprendere un sistema di pre-raffrescamento dell’aria;
è un sistema impiantistico che impone ricambi d’aria;
può comprendere un sistema di pre-riscaldamento dell’aria;
nessuna delle opzioni presenti;
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20. Il calore specifico di una sostanza è:
a.
b.
c.
d.
la quantità di calore richiesta per elevare di un grado la temperatura di una unità di
massa;
la capacità di un corpo di accumulare calore;
il rapporto fra conducibilità termica e il prodotto di densità e calore specifico del
corpo oggetto di studio;
nessuna delle opzioni presenti;
21. Nel calcolo del coefficiente di scambio termico per ventilazione H v,i, tra la zona
climatizzata o a temperatura controllata e lo spazio soleggiato, il numero di ricambi
d’aria è:
a.
b.
c.
d.
n=0,5, in presenza di ventilazione meccanica;
n=0, in presenza di ventilazione meccanica;
n=0,5, sempre;
nessuna delle opzioni presenti;
22. Quale dei seguenti elementi non può essere considerato uno spazio soleggiato ai
sensi della procedura di calcolo?
a.
b.
c.
d.
verande o logge chiuse con elementi vetrati addossate all’ambiente a temperatura
controllata;
serre addossate all’ambiente a temperatura controllata;
ambienti a temperatura controllata le cui superfici disperdenti siano costituite da
facciate continue in vetro;
il nessuna delle opzioni presenti;
23. Cos’è l’entalpia?
a. è una funzione di stato ed esprime la quantità di energia che un sistema può
scambiare con l’ambiente;
b. è la misura del disordine di un sistema;
c. è la quantità di umidità presente nell’aria;
d. nessuna delle opzioni presenti;
24. In caso di assenza di priorità di accensione, il fattore di carico termico utile è:
a.
b.
c.
d.
uguale per tutti i generatori appartenenti al medesimo sottosistema di generazione;
diverso per ogni generatore;
diverso per ogni generatore di differente tipologia;
nessuna delle opzioni presenti;
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25. Nel caso in cui l’edificio, o la porzione di edificio oggetto di certificazione energetica,
sia servito da uno o più sistemi di generazione e ausiliari elettrici condivisi con altri
edifici o porzioni di edificio non oggetto di certificazione, le potenze
termiche/elettriche:
a.
b.
c.
d.
non devono essere corrette;
nessuna delle opzioni presenti;
possono essere corrette o in funzione del fabbisogno di energia termica
dell’involucro delle zone termiche oggetto di certificazione o in funzione
dell’effettivo volume lordo considerato;
devono essere corrette o in funzione del fabbisogno di energia termica
dell’involucro delle zone termiche oggetto di certificazione o in funzione
dell’effettivo volume lordo considerato;
26. La somma dei fattori di ripartizione per un dato vettore energetico rispetto a tutti i
servizi resi dall’impianto termico in oggetto:
a.
b.
c.
d.
non può essere pari ad 1;
è maggiore di 0;
può essere maggiore di 1;
può essere minore di 0;
27. Il carico termico specifico della zona termica i-esima coperto da una data tipologia
d’impianto dipende:
a.
b.
c.
d.
solo dal fabbisogno di energia termica sensibile netto corretto per il riscaldamento;
solo dal volume lordo riscaldato della zona;
dal fabbisogno di energia termica sensibile netto corretto per il riscaldamento e dal
volume lordo riscaldato della zona;
solo dal fattore di carico del sottosistema di emissione;
28. Indicare l’affermazione corretta:
a.
b.
c.
d.
le perdite termiche complessive del sottosistema di erogazione dell’ACS si
considerano tutte recuperabili ai fini del calcolo del fabbisogno termico netto
dell’edificio;
le perdite termiche complessive del sottosistema di erogazione dell’ACS si
considerano in parte recuperabili ai fini del calcolo del fabbisogno termico netto
dell’edificio;
ai fini del calcolo del fabbisogno termico netto dell’edificio, il fattore di recupero del
sottosistema di erogazione dell’ACS è assunto pari a 0;
nessuna delle opzioni presenti;
29. Il fabbisogno di energia elettrica del sistema di erogazione dell’ACS è legato:
a.
b.
c.
d.
6
solo ad erogatori;
ad erogatori e/o riscaldatori istantanei di acqua calda alimentati elettricamente;
solo a riscaldatori istantanei di acqua calda alimentati elettricamente;
nessuna delle opzioni presenti;
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30. L’energia prodotta da un impianto di riscaldamento ad energia solare, al netto delle
perdite e dei recuperi dipende:
a.
b.
c.
d.
solo dalla modalità di collegamento all’accumulo del campo solare;
solo dai fabbisogni di energia termica per il riscaldamento e la produzione di ACS;
dalla modalità di collegamento all’accumulo del campo solare e dai fabbisogni di
energia termica per il riscaldamento e la produzione di ACS;
nessuna delle opzioni presenti;
Soluzioni S_004
NORMATIVA
1
2
3
4
5
6
7
NOR-G-17
NOR-P-540
NOR-P-429
NOR-P-788
NOR-P-446
NOR-P-54
NOR-P-80
A
C
B
C
A
B
B
8
9
10
11
12
13
14
NOR-P-43
NOR-P-501
NOR-P-731
NOR-S-306
NOR-S-205
NOR-S-624
NOR-S-693
B
A
A
C
B
D
A
PROCEDURA DI CALCOLO
15
16
17
18
19
20
21
22
PR-INV-13
PR-INV-47
PR-INV-27
PR-INV-87
PR-INV-74
PR-INV-7
PR-INV-93
PR-INV-46
A
C
D
A
D
A
B
C
23
24
25
26
27
28
29
30
PR-INV-14
PR-IMP-467
PR-IMP-194
PR-IMP-146
PR-IMP-369
PR-IMP-269
PR-IMP-263
PR-FER-534
A
A
D
B
C
C
B
C
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