CORSO DI POLITICA ECONOMICA AA 20142014-2015 Il MODELLO MUNDELLMUNDELL-FLEMING DOCENTE PIERLUIGI MONTALBANO [email protected] © P. Montalbano MODELLO Mundell-Fleming Permette di analizzare gli effetti degli interventi di politica economica in un’economia aperta, spiegando i meccanismi attraverso i quali tali politiche incidono sul reddito aggregato Esso si basa sul modello IS-LM, presentato da Hicks in un saggio apparso sulla rivista "Econometrica" (Mr.Keynes and the Classics: a Suggested Interpretation) nell'aprile del 1937, pochi mesi dopo la pubblicazione della "Teoria Generale" di Keynes; Il contributo di Hicks consiste nell’aver fornito una spiegazione dell'equilibrio economico generale frutto di una sintesi (la cosiddetta sintesi neoclassica) tra le due opposte visioni della teoria neoclassica e della teoria keynesiana © P. Montalbano Il Mercato dei Beni e la Scheda IS Teoria neoclassica: eq. Settore reale è assicurato da ∆i che mettono in equilibrio domanda di S (imprese) ed offerta di S (famiglie) Teoria keynesiana: eq. Settore reale è assicurato da ∆Y grazie al legame diretto con il S Sintesi Hicks: eq. Settore reale è assicurato sia dalle ∆i sia dalle ∆Y. Per dimostrare la sintesi hicksiana nel settore reale si ricorre alla scheda IS (Investment and Savings). © P. Montalbano La scheda IS in Economia aperta + PF Y = C + I + G + NX C = a + c(Y − T ) NX = − mY + xY * −vR Y = a + c(Y − T ) − bi + G − mY + xY * −vR 1 Y= (a − cT + G + xY * −vR − bi ) 1− c + m A 1 Y= ( A − bi) s+m © P. Montalbano Scheda IS in economia aperta e la PF La scheda IS in economia aperta è più inclinata di quella in economia chiusa (il moltiplicatore di mercato aperto ha un effetto moltiplicativo minore di quello in economia chiusa); Gli spostamenti della IS dipendono sia dalla PF, sia dalla variazione delle esportazioni nette, le quali sono influenzate dal reddito estero e dalla politica del tasso di cambio: − una PF espansiva (aumento spesa e/o diminuzione imposte) determina uno spostamento in alto a dx della IS (viceversa nel caso di una PF restrittiva) − una variazione del reddito estero (es. un aumento) e/o una variazione del tasso di cambio reale (es. un deprezzamento) determinano una variazione delle esportazioni (nell’esempio un aumento) ed una variazione della scheda IS (nell’esempio in alto a dx); © P. Montalbano Posizione della IS i I' I A B i S' S 0 Y Y' Y La posizione della IS dipende da A: Incidono sul valore di A: – Politica Fiscale – Variazioni del tasso di cambio – Variazioni autonome delle esportazioni © P. Montalbano Aumento della domanda interna Quali saranno gli effetti sulla produzione e sulla bilancia commerciale? • L’incremento di prodotto da Y a Y’ genera – tramite il moltiplicatore di mercato aperto - un disavanzo commerciale • L’effetto sulla produzione è inferiore rispetto a quello registrato in economia chiusa (il moltiplicatore in economia aperta è più piccolo che in economia chiusa). 7 Blanchard et al., 2010 © P. Montalbano Aumento della domanda interna Un aumento della spesa pubblica provoca un aumento della produzione e del disavanzo commerciale. Blanchard et al., 2010 © P. Montalbano Aumento della domanda estera L’aumento della domanda estera, ∆Y*, comporta un effetto diretto dato dall’incremento di un certo ammontare delle esportazioni pari a ∆X: • per ogni dato livello della produzione, questo aumento delle esportazioni induce un incremento della domanda di beni nazionali pari a ∆X, per cui ZZ si sposta in ZZ’; • all’aumentare delle esportazioni, anche NX si sposta di pari ammontare in NX’. 9 Blanchard et al., 2010 © P. Montalbano Aumento della domanda estera Un aumento della domanda estera provoca un aumento della produzione e un avanzo commerciale NB: DD è la domanda nazionale di beni (C+I+G) ZZ è la domanda di beni nazionali (C+I+G+NX) La diff. fra ZZ e DD è uguale alle esportazioni nette (la BC è in pareggio nel punto A ove le due curve si intersecano) 10 Blanchard et al., 2010 © P. Montalbano Riepilogo • Un aumento della domanda nazionale provoca un incremento della produzione, ma anche un peggioramento del saldo commerciale. • Un aumento della domanda estera provoca un incremento della produzione nazionale e un miglioramento del saldo commerciale. 11 Blanchard et al., 2010 © P. Montalbano Deprezzamento e bilancia commerciale: Un Deprezzamento del tasso di cambio Δ 0 nel caso di quotazione certoxincerto) influenza la BC attraverso due canali: • le X aumentano; • le M diminuiscono; Ciò richiede che sia soddisfatta la condizione sulle elasticità critiche o condizione di Marshall-Lerner. 12 © P. Montalbano Il Mercato monetario e la Scheda LM Teoria neoclassica: il pubblico domanda liquidità essenzialmente per motivi transattivi e precauzionali (DM dipende da Y) Teoria keynesiana: il pubblico domanda liquidità essenzialmente per il movente speculativo (DM dipende da i) Sintesi Hicks: la domanda di moneta dipende sia dal Y sia dal i. Per dimostrare la sintesi hicksiana nel settore monetario si ricorre alla scheda LM (Liquidity and Money). © P. Montalbano Equilibrio del settore monetario (Scheda LM) Equilibrio del settore monetario: Ms/P = L Ms/P è determinata e regolata dalle Autorità monetarie Chiave del problema diventa L (ossia la volontà del pubblico di detenere moneta presso di sé in forma liquida). Moventi: • Transattivo e Precauzionale L = Lt + Ls = L(Y , i ) + − L = kY − hi • Speculativo +i, -Ls - +Y, +Lt L h Y= + i k k © P. Montalbano Posizione della LM i Spostamenti della curva LM sono indotti da L/k (i.e. variazioni dello stock nominale di moneta) e, quindi, sono collegati alla politica monetaria LM LM' ie i' 0 Ye Y' Y Perché la scheda LM trasla verso il basso? NB. A parità di Y (i.e. a parità di Lt), una pm espansiva fa aumentare i saldi monetari (per mantenere l’equilibrio il i deve scendere per aumentare Ls)…. NB. A parità di i una pm espansiva fa aumentare i saldi monetari (per mantenere l’equilibrio il Y deve aumentare per aumentare la Lt)…. © P. Montalbano Inclinazione della LM i LM LM’ i2 i1 0 . . . . Y1 Y2 Y’1 Y’2 Y L h Y= + i k k L’inclinazione della LM dipende dal rapporto h/k: In particolare, la LM sarà tanto meno inclinata (più piatta) rispetto all’asse delle ascisse: • quanto maggiore è h, (i.e. la sensibilità della Ls al variare di i) • quanto minore è k (i.e. la sensibilità della Lt al variare di Y) © P. Montalbano Politica Fiscale e inclinazione LM Ob. Pol.ec: aumento Y i i LM i1 . . E1 FE FE E ie . . E ie IS1 E1 LM IS1 IS IS 0 Ye Ipotesi neoclassica 0 Y Ye LM verticale (domanda di moneta è determinata solo da fini transattivi) La politica fiscale è inefficace ie LM orizzontale (domanda di moneta LM determinata da fini speculativi La politica fiscale è molto efficace) . E1 i1 LM inclinata positivamente La politica fiscale determina un aumento del Y e del i Y Ipotesi keynesiana i “Sintesi Hicksiana” Y1 FE . E +G, +Y, +Lt, +i, -I IS1 IS 0 Ye Y1 © P. Montalbano Y Il Modello Mundell-Fleming Ci permette di analizzare gli effetti della politica economica nel breve periodo in un’economia aperta (Modello di base anche per la DA). Politica monetaria La variazione dell’offerta di moneta complessiva genera una traslazione della LM (verso destra se espansiva, verso sinistra se restrittiva) Politica fiscale L’intervento sulla spesa pubblica o sul livello di tassazione genera, attraverso il meccanismo del moltiplicatore, una variazione del reddito ed uno spostamento della curva IS (verso destra se espansiva, verso sinistra se restrittiva) ATTENZIONE! Regime di cambio: cambi fissi Il rapporto tra una moneta e l’altra è fissato in modo ufficiale e duraturo. Le autorità sono vincolate nelle loro azioni dall’impegno di mantenere il tasso di cambio fisso cambi flessibili Non esiste una dichiarazione ufficiale del tasso di cambio, il cui valore è determinato sul mercato. La variazione del tasso di cambio, se sono verificate le condizioni delle elasticità, © P. Montalbano assicura in modo automatico l’equilibrio della bilancia dei pagamenti. Ipotesi di breve periodo • I prezzi nazionali ed esteri sono dati: TC e R si muovono assieme P = P* → E = R • assenza di inflazione, effettiva e attesa, in quanto i livelli dei prezzi sono dati π =0→r =i e Con queste semplificazioni, possiamo scrivere: Y = C (Y − T ) + I (Y , i ) + G + NX (Y , Y , E ) ( + ) ( + ,− ) (− + − ) * 19 © P. Montalbano Analisi congiunta dei mercati reali e finanziari L’equilibrio nel mercato dei beni richiede che la produzione dipenda anche dal tasso di interesse e dal tasso di cambio: Y = C (Y − T ) + I (Y , i ) + G + NX (Y , Y , E ) * Il tasso di interesse è determinato dall’eguaglianza fra la domanda e l’offerta di moneta: M = YL(i ) P E la parità dei tassi di interesse fa sì che esista una relazione positiva tra tasso di interesse e tasso di cambio (certo per incerto): 1+ i E = E Ne deriva: 1+ i e * 1+ i e Y = C (Y − T ) + I (Y , i ) + G + NX Y , Y *, E 1+ i * 20 © P. Montalbano Effetti aumento tasso interesse Un aumento del tasso di interesse ha due effetti: 1) sull’investimento (già presente in economia chiusa). Un aumento del tasso di interesse provoca una diminuzione dell’investimento e della domanda di beni nazionali; 2) sul tasso di cambio (presente solo in economia aperta). Un aumento del tasso di interesse interno genera un apprezzamento che provoca una diminuzione delle esportazioni nette e quindi una riduzione della domanda di beni nazionali. 21 © P. Montalbano Un’analisi congiunta dei mercati reali e finanziari Considerando la relazione tra tasso di interesse e tasso di cambio, si ottiene: IS: 1+ i e Y = C (Y − T ) + I (Y , i ) + G + NX Y , Y *, E 1+ i * LM: M = YL(i ) P 22 © P. Montalbano Un’analisi congiunta dei mercati reali e finanziari (versione grafica) Fig. 18.2. Il modello IS-LM in economia aperta 23 © P. Montalbano Gli effetti della PF in economia aperta • Pressione al rialzo del tasso di interesse (effetto spiazzamento finanziario) • Aumenta il reddito (tramite il moltiplicatore di m.a.) e (in assenza di spiazzamento reale) aumentano i consumi • Ciò che accade all’investimento è ambiguo. Da un lato la produzione aumenta inducendo un incremento dell’investimento. Dall’altra il tasso di interesse aumenta, riducendo la spesa per investimenti. • L’aumento del tasso di interesse domestico determina una pressione al rialzo del TC (E). Per effetto dell’apprezzamento, le esportazioni nette diminuiscono (se verificata Condizione ML) 24 © P. Montalbano Gli effetti della politica fiscale in economia aperta (versione grafica) Un aumento della spesa pubblica provoca un aumento della produzione, un incremento del tasso di interesse e un apprezzamento del tasso di cambio. 25 © P. Montalbano Gli effetti della politica monetaria in economia aperta Vedi legame fra pm e i. Es. una stretta monetaria fa aumentare il tasso di interesse, rendendo i titoli nazionali relativamente più convenienti e provocando un apprezzamento del cambio. Domanda e produzione si riducono sia a causa del maggior tasso di interesse (anche in economia chiusa) sia per effetto dell’apprezzamento (economia aperta). 26 © P. Montalbano Gli effetti della politica monetaria in economia aperta (versione grafica) Una stretta monetaria provoca una riduzione della produzione, un incremento del tasso di interesse e un apprezzamento del tasso di cambio. 27 © P. Montalbano Ipotesi Tassi di cambio fissi La parità dei tassi di interesse è data da: 1+ i E= E 1+ i * e Et (1 + it ) = (1 + i ) e E Et (1 + it ) = e E (1 + it* ) * t Da cui in ipotesi di tc fisso: (1 + i ) = (1 + i ) ⇒ i = i * t t t * t In ipotesi di tasso di cambio fisso e di perfetta mobilità dei capitali, il tasso di interesse interno deve quindi essere uguale al tasso di interesse estero. 28 © P. Montalbano Tassi di cambio fissi e politica monetaria Ora che i=i*, avremo: M = YL(i ) P * In un sistema di cambi fissi, la banca centrale rinuncia alla politica monetaria come strumento di politica economica. Con un tasso di cambio fisso, il tasso di interesse interno deve essere uguale al tasso di interesse estero. E l’offerta di moneta deve essere aggiustata allo scopo di mantenere il tasso di interesse a quel livello. 29 © P. Montalbano La PF con tassi di cambio fissi Se in un sistema di cambi fissi la politica monetaria non può più essere usata come uno strumento di politica economica, che cosa ne è della politica fiscale? Con tassi di cambio fissi, la politica fiscale è più efficace di quanto non lo sia con tassi di cambio flessibili, ma richiede una politica monetaria accomodante. 30 © P. Montalbano La politica fiscale con tassi di cambio fissi (versione grafica) 31 © P. Montalbano La politica fiscale con tassi di cambio fissi - riepilogo • Ancorandosi a un dato tasso di cambio fisso… • Non solo si rinuncia a uno strumento efficace nella correzione degli squilibri commerciali e nel controllo del livello di produzione aggregata. • …..ma si rinuncia anche al controllo del tasso di interesse (es. politica accomodante rispetto alla PF). • …..inoltre si deve seguire l’andamento del tasso di interesse estero, correndo il rischio di effetti indesiderati sull’attività economica. • Nonostante il paese mantenga una piena disponibilità della politica fiscale, un solo strumento di politica economica non sempre è sufficiente (vedi caso UEM). 32 © P. Montalbano PF nell’UEM Solo una politica monetaria espansiva accomodante da parte della BCE garantisce effettivamente l’efficacia della PF in termini di maggior reddito e occupazione © P. Montalbano Conclusioni • PF e PM non possono essere considerati equivalenti. Ogni strumento deve essere utilizzato in relazione all’impatto relativo esercitato sui singoli obiettivi, in funzione del regime di cambio vigente (mix di politiche; problema dell’assegnazione); • La PF è più efficace in cambi fissi; • La PM è più efficace in cambi flessibili. In particolare, in regime di cambi fissi, nel caso di perfetta mobilità dei movimenti di capitale, la Banca Centrale non può adottare una politica monetaria indipendente. © P. Montalbano Limiti Modello • Ipotesi assunte: elevata mob dei k e condizione di Marshall-Lerner; • Centralità attribuita ai movimenti di capitale nella correzione degli squilibri di bilancia dei pagamenti: • K non si spostano soltanto in funzione del differenziale dei tassi di interesse: gli operatori finanziari controllano anche l’andamento di altre variabili quali il livello del reddito, la solidità economica del paese, l’affidabilità ecc; • afflussi continui di k per compensare deficit strutturale pc non sono sostenibili nel lungo periodo (esplosione servizio del debito). • Ipotesi di breve periodo (prezzi dati ed aspettative date); • Modello basato su una concezione del funzionamento del sistema economico di tipo deterministico. © P. Montalbano