ALPI - 2009
Caneco BT V53 ©
Manuale di riferimento
Caneco BT
Versione V5.3
Calcoli e schemi di impianti elettrici
www.alpi.fr
Manuale di riferimento
giugno 2009
Importante – leggere con attenzione • 1
ALPI - 2009
Caneco BT V53 ©
Indice
Contratto di licenza
Importante – leggere con attenzione
Definizioni
Limitazione di garanzia e responsabilità
Diritti di riproduzione - licenza
Diritti d’autore e restrizioni relative all’utilizzo
Disdetta del contratto
Leggi applicabili
7
7
7
7
8
8
8
8
Installazione
Scopo del presente manuale
Conoscenze richieste
Sistema minimo richiesto
Sistema consigliato
Protezione di Caneco BT
Installazione di Caneco BT
Disinstallazione di Caneco BT
Contenuto di Caneco BT
Referenziale di calcolo
Moduli di Caneco BT
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9
9
9
9
9
10
10
11
12
15
Base di dati in formato EDILEC
17
L'interfaccia di Caneco BT
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Presentazione dell'
interfaccia Caneco BT
Menù 22
Pulsanti
Funzione Ricerca
Organizzazione della lista degli stili
Opzioni editore dei circuiti
Toolbar Manutenzione
Toolbar Schematica
Un progetto in Caneco BT
Immissione e analisi delle distribuzioni tramite un grafico
Creazione dell’alimentazione
Tipi di alimentazione
Definizione di un’alimentazione in Caneco BT
Presentazione
Rubrica Alimentazione
Rubrica Rete
Rubrica Collegamento
Risultati forzabili
Alimentazione Quadro con Ik
Alimentazione Quadro con R e X
Alimentazione 2
Alimentazione batteria (corrente continua)
Risultati
Manuale di riferimento
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Importante – leggere con attenzione • 3
Caneco BT ©
ALPI – 2007
Schede
Distribuzioni
Generalità
Finestra Quadro
Finestra Blindo
Finestra Trasformatore BT-BT
Utility Unifilare generale
Descrizione dell'
unifilare generale
Creazione di uno o più circuiti
Visualizzazione dell'
unifilare generale
Visualizzazione di un progetto con un Soccorso
Utility Unifilare Quadro
Creazione di un circuito
Modifica dello schema di un circuito
Eliminazione di un simbolo
Creazione dei circuiti tramite le biblioteche di stili e di blocchi di circuiti
Comandi di edizione
Arricchimento delle biblioteche di stili e di blocchi di circuiti
Inserimento di schemi aggiuntivi
Strumento Tabellare
Creazione di un circuito
Comandi di edizione
Digitazione e calcolo dettagliato di un circuito
Affichage minimum
Visualizzazione dettagliata
Frecce di navigazione
Scheda Circuito
Finestra Risultati
Scheda A monte
Scheda Dati complementari
Scheda Risultati complementari
Scheda Conformità
Scheda Testi
Scheda A valle
Scelta protezione
Preferenze
Generalità sulle preferenze
Scheda Visualizza
Scheda Salva
Scheda Colori
Scheda Valori di default
Scheda Cartelle
Scheda Stampa
Scheda Report e allarmi
Scheda Sigle automatiche
Scheda Tabellare dei circuiti
Scheda Unifilare Quadro
Scheda Unifilare generale
Scheda Percorsi
Opzioni di calcolo
Scheda Calcolo
4 • Importante – leggere con attenzione
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Manuale di riferimento
ALPI - 2009
Caneco BT V53 ©
Scheda Cavi
Scheda Protezione
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Selettività
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Selettività su Ik
Selettività Per tabelle
Selettività per curve
Selettività per curve su 3 livelli
Selettività differenziale
115
116
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119
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Schematica
123
Funzioni della schematica
Visualizzazione degli schemi
Inserzione dei circuiti associati negli arrivi
Arricchimento del testo di un simbolo
Gestione dei parametri dei circuiti associati
Gestione della barra di messa a terra e dei terminali
Numerazione dei blocchi terminali
Siglatura automatica
Specificazione dell'
involucro delle distribuzioni
Inserimento di schemi aggiuntivi per ciascuna distribuzione
Inserzione degli schemi aggiuntivi associati alle protezioni
Allarmi e avvertimenti
Generalità sugli allarmi e avvertimenti
Edizione del rapporto di calcolo
Lista di rapporto e allarmi e soluzioni proposte
Stampa
Generalità
Configurazione della stampa
Modelli di documenti
Novità V5
Modelli di dossier
Lingua di stampa
Documenti con file esterni
Modelli di dossier
Import / Export
Esportazione grafico (Modulo P10)
Exportazione testo (Modulo P11)
Importazione Testo (Modulo P11)
Moduli specifici
Modulo C5: Finestre di calcolo Caneco BOX
Glossario
Glossario Alimentazione
Glossario Circuito
Glossario Quadro
Glossario UPS
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ALPI - 2009
Caneco BT ©
Contratto di licenza
Contratto di licenza utente finale per software Caneco BT®
Importante – leggere con attenzione
Leggete il riassunto del Contratto di Licenza e la versione completa del «CONTRATTO DI
LICENZA» che appaiono sul SOFTWARE prima di installarlo e utilizzarlo. Solo la versione
completa, tale qual è presentata prima dell'
installazione del programma, costituisce l’intesa
integrale conclusa tra il LICENZIATARIO e ALPI e sostituisce tutte le intese o comunicazioni
antecedenti riguardanti il SOFTWARE. Installando o utilizzando il SOFTWARE accettate il
rispetto delle modalità di utilizzo di questa licenza. Se avete ottenuto illecitamente una copia di
questo software, vogliate distruggere immediatamente la vostra copia.
Se siete in disaccordo con i termini di questo Contratto, vogliate fermare immediatamente
l’installazione e l’utilizzo del software. È inteso che talune restrizioni incluse in questo Contratto
concernono esclusivamente il software Caneco BT®.
Definizioni
Nel presente contratto:
- per «ALPI», si intende Applications Logiciels Pour l’Ingénierie S.A.
- per «CONTRATTO DI LICENZA», si intende questo contratto così come ogni altro documento
che vi sia incluso.
- per «LICENZIATARIO», si intende l'
utente del SOFTWARE.
- per «SOFTWARE», si intende il software Caneco Bassa Tensione utilizzato dal LICENZIATARIO,
nominato nel quadro di questo Contratto sotto la denominazione Caneco BT® e/o Caneco BT, comprese
tutte le tecnologie e tutti i software utilitari utilizzati da CANECO BT secondo i termini di una licenza
concessa a ALPI dai creatori e proprietari di questa tecnologia o di questo software utilitario, così come
tutta la documentazione che lo accompagna.
Limitazione di garanzia e responsabilità
ALPI non garantisce e non pretendi che le funzioni del SOFTWARE descritte nel Manuale
rispettarono le esigenze del LICENZIATARIO, o che non avrà interruzioni o errori durante
l'
utilizzo del SOFTWARE. Ogni altro software e hardware fornito con il SOFTWARE o che
l’accompagni non è garantito da ALPI.
Il SOFTWARE e il Manuale che lo accompagna sono forniti «TALE QUALE», senza alcuna
garanzia, espressa o implicita, in particolar modo per quanto riguarda le garanzie implicite
concernenti la qualità commerciale o di utilizzo a un fine specifico, e alcun ricorso potrà essere
intentato contro ALPI o i suoi concedenti, nel caso particolare di un contratto, di un delitto o di
un quasi delitto. Alcune autorità legislative non concedono l’esclusione di alcune garanzie
implicite, in modo che le esclusioni sopra citate potrebbero non applicarsi.
Nei limiti previsti da qualsiasi legge applicabile, ALPI o i suoi concedenti, all'
occorrenza, non
sono in alcun modo responsabili di danni speciali, diretti, indiretti o accessori, (compresa,
notoriamente, la perdita di profitti), dovuti all’utilizzazione da parte del LICENZIATARIO, del
SOFTWARE, o del Manuale che lo accompagna, o dovuti all’incapacità di utilizzarli, anche se
ALPI o i suoi concessori, all'
occorrenza, siano stati avvisati della possibilità di una tale perdita,
indipendentemente dalla causa di questa o dai fondamenti teorici della responsabilità. Ogni
responsabilità successiva a un reclamo fatto da terzi nei confronti del licenziatario è,
ugualmente, esclusa.
Manuale di riferimento
Importante – leggere con attenzione • 7
Caneco BT ©
ALPI – 2009
Diritti di riproduzione - licenza
Caneco BT® è protetto dalle leggi relative ai diritti d’autore e dai dispositivi di legge e trattati
internazionali in materia di proprietà intellettuale. Caneco BT® non è venduto, ma concesso
sotto licenza. In cambio dell’impegno del LICENZIATARIO di rispettare le modalità del presente
contratto di licenza, ALPI accorda al LICENZIATARIO una licenza non esclusiva e incedibile
permettendogli di usare il SOFTWARE e di consultare la documentazione su un sistema
informatico che comprenda un solo terminale. È ugualmente inteso che la licenza relativa a
Caneco BT® accordata al LICENZIATARIO non è trasferibile. Il LICENZIATARIO non può
utilizzare il SOFTWARE in un sistema di rete o in più di un computer allo stesso tempo, salvo in
caso di accordo commerciale preventivo con ALPI. Il presente contratto non accorda al
LICENZIATARIO alcun diritto d’autore né alcun diritto sui brevetti, segreti di fabbricazione,
proprietà commerciali e marchi di commercio (depositati o no), né alcun altro diritto, funzione o
licenza relativa al SOFTWARE.
Diritti d’autore e restrizioni relative all’utilizzo
Il Manuale e il SOFTWARE contengono del materiale protetto dal diritto d’autore e, nelle forme
comprensibile dall’essere umano, dei segreti di fabbricazione e delle informazioni esclusive di
cui ALPI è proprietario o ha una licenza. ALPI o i suoi concedenti sono titolari dei titoli di
proprietà del SOFTWARE e della documentazione che lo accompagna, così come di tutti i diritti
di proprietà intellettuale relativi al SOFTWARE e alla detta documentazione.
È vietato al LICENZIATARIO di fare una copia, una scompilazione, una retroingegneria o un
smantellamento del SOFTWARE o di convertirlo in una forma comprensibile dall’essere umano.
È vietato al LICENZIATARIO di modificare, affittare o prestare il SOFTWARE o di distribuirne
delle copie. È vietato al LICENZIATARIO di trasferire elettronicamente il SOFTWARE su una
rete, un circuito telefonico o Internet.
Il LICENZIATARIO può fare una copia di back up o di archiviazione del SOFTWARE a
condizione di copiare l’avviso di diritto d’autore e le altre informazioni di identificazione che si
trovano sul supporto del SOFTWARE e di apporvi questo avviso sulla copia di back up. Il
LICENZIATARIO può stampare una copia della documentazione fornita con il SOFTWARE,
unicamente per uso personale e al solo fine di utilizzare il SOFTWARE.
Tutti i diritti che non sono espressamente concessi da questo Contratto sono riservati a ALPI e
ai suoi fornitori.
Disdetta del contratto
Questa licenza resta valida fino alla sua disdetta. Questa finirà automaticamente e
immediatamente senza avviso se il LICENZIATARIO non rispetterà l’una o l’altra delle
disposizioni del Contratto. Alla disdetta della licenza il LICENZIATARIO dovrà cessare immediatamente
di utilizzare il SOFTWARE, cancellando e distruggendo tutte le copie, e distruggere tutte le informazioni
stampate fornite con questo SOFTWARE.
Leggi applicabili
Il presente Contratto è regolato dalle Leggi della Francia applicabili e deve essere interpretato
nei termini prescritti da queste Leggi.
ALPI® S.A.
Applications Logiciels Pour l’Electricité
1 Bd Charles de Gaulle
F-92707 Colombes Cedex Francia
8 • Diritti di riproduzione - licenza
Manuale di riferimento
ALPI - 2009
Caneco BT ©
Installazione
Scopo del presente manuale
Questo manuale presenta le principali funzioni di Caneco BT versione 5.3 e in particolare tutte
le novità. Consente di imparare l’utilizzo di Caneco BT. Tuttavia, per utilizzare correttamente
questo software, si consiglia di fare un tirocinio di formazione.
Per alcuni formalità di livello esperto, è utile di riferirsi ai complementi dei manuali di riferimento
e utilizzo della versione 4. In caso di contraddizione fra questi documenti e il presente manuale,
le indicazioni contenute in questo ultimo sono prioritarie.
Conoscenze richieste
Il presente manuale è indirizzato, come d'
altra parte il software, a impiantisti e progettisti
esperti.
L'
utilizzo di questo software richiede una buona conoscenza dell'
insieme delle tecniche basilari
dell'
ambiente Windows.
Sistema minimo richiesto
Il setup di Caneco BT® richiede la seguente configurazione minima del sistema:
Processore Intel® Pentium® IV consigliato (*)
RAM: 1 Gigabyte
Schermo: 17 "
Risoluzione grafica: 1024 x 768
Sistema: Microsoft® Windows Vista, Windows® XP Home Edition o Professional (SP1 o SP2),
Windows XP Edition Tablet PC (SP2) o Windows 2000 (SP3 o SP4)
Spazio disponibile necessario: circa 380 MB
L'
ambiente Windows richiede uno spazio di disco notevole per gestire i file temporanei. Vi
consigliamo di ottimizzare il vostro spazio disco per conservare in permanenza una riserva
sufficiente (il 30% circa dello spazio totale).
Sistema consigliato
Processore: Intel® 3.0 GHz o processore più efficiente.
RAM: 2 Gigabyte
Schermo: 19 "
Risoluzione grafica: 1280x1024
Microsoft® Windows Vista, Windows® XP Professional (SP1 o SP2) o Windows 2000 (SP3 o
SP4)
(*) Si consiglia la configurazione del sistema descritta precendentemente per usare in modo
efficiente il software Caneco BT.
Protezione di Caneco BT
Il software è protetto da una chiave.
La chiave conferma che siete autorizzati a utilizzare il software e i file annessi installati sul
vostro computer, nei termini della vostra licenza.
Manuale di riferimento
Scopo del presente manuale • 9
Caneco BT ©
ALPI – 2009
Installazione di Caneco BT
Per installare Caneco BT con Windows, dovete procedere come segue:
Uscite da tutte le applicazioni in corso.
Mettere il CD-ROM nel lettore.
Il software d’installazione si avvia.
Rispondete alle differenti domande che vi pone successivamente:
Prendete conoscenza delle condizioni dei limiti di garanzia della licenza ALPI.
Cliccate su Si per accettare queste condizioni.
Per prendere in considerazione le limitazioni di accesso ai differenti direttori con Windows NT
2000, e XP, il software è installato in più direttori.
C:\Program Files\ALPI\Caneco\5.3
Questo direttorio contiene i principali file utili e obbligatori per il funzionamento del software.
C:\Documents and Settings\All Users\Application Data\ALPI\Caneco\5.3
L’installazione è fatta anche in tre sottodirettori principali:
FOLIOS (contiene i fogli e i logotipi)
ITA\BASE (contiene la base di dati di Caneco BT)
ITA \CFG (un direttorio per lingua d’installazione, ITA significa Italia) Un codice di 3 caratteri
distingue ogni paese.
Il direttorio di destinazione deve essere imperativamente accessibile per
lettura/scrittura. Spesso Caneco BT accede al direttorio CFG per stoccare la sua
configurazione.
Se non avete spazio sufficiente sul disco, o se preferite installare il software in un altro
direttorio, scegliete un altro percorso di accesso con il tasto percorrere. Cliccare su Successivo.
Vedi l’allegato « Installazione di Caneco BT »
Disinstallazione di Caneco BT
Per disinstallare Caneco BT, dovete procedere come segue:
Cliccate sull’icona di disinstallazione, il programma vi chiederà la conferma e cancellerà dal
disco fisso tutti i componenti del software.
Per disinstallare Caneco BT, non eliminare progressivamente i file e le cartelle. C’è il
rischio di dimenticare di cancellare alcuni file del direttorio di sistema Windows.
10 • Installazione di Caneco BT
Manuale di riferimento
ALPI - 2009
Caneco BT ©
Contenuto di Caneco BT
Direttorio CFG
Si tratta del direttorio delle configurazioni di Caneco BT
Direttorio FOGLI
File *.inf
File di descrizione dei modelli dei documenti.
File *.WMF
File grafici (Windows MetaFile) corrispondenti ai cartigli.
Manuale di riferimento
Contenuto di Caneco BT • 11
Caneco BT ©
ALPI – 2009
Direttorio BASE
Questo direttorio comprende tutti i file dei costruttori che Caneco BT può utilizzare:
Referenziale di calcolo
Parere tecnico
Caneco BT versione 5.3 ha dei pareri tecnici per C15100 (Avis Technique n° 15L601), il RGIE,
e BS7671. Questi pareri tecnici sono la conclusione di un esame dei risultati dei calcoli secondo
queste normative.
Data di applicazione del referenziale di calcolo
Il referenziale di calcolo è applicabile a tutte le opere di cui:
• La data di richiesta della licenza edilizia è posteriore al 31 maggio 2003,
• o, in caso di mancanza, la data della dichiarazione preliminare di costruzione
• o, in caso di mancanza, la data della firma del contratto
• o, in caso di mancanza, la data dell'
avviso di ricevimento dell'
ordine
Avviso tecnico
Caneco BT versione 5 ha ottenuto l'
avviso tecnico n° 15L601 di conformità secondo questo
nuovo referenziale. Questo avviso tecnico deriva unicamente dall'
esame dei risultati delle
modifiche dei calcoli menzionati in seguito e dell’applicazione del coefficiente di simmetria fs.
Principali cambiamenti di calcolo in relazione al referenziale anteriore al
2002
Caneco BT versione 5 tiene conto delle modifiche sostanziali delle regole di calcolo in relazione
alla versione 4:
• Introduzione della nozione di correnti armoniche e conseguenza sul dimensionamento degli
organi di protezione e delle sezioni della blindo. (vedi NFC 15-100 e 523.5.1, 524.2)
• Cambiamento dei tempi massimi di funzionamento dei dispositivi di protezione in regime IT
(vedi NFC 15-100 tabella 41A)
• Cambiamento dei valori di resistività dei circuiti protetti da interruttori temporizzati (vedi guida
pratica UTE C15-500)
• Fattore di non simmetria. Questo fattore ha obbligatoriamente un valore di 0,8 per i
collegamenti comprendenti 3 conduttori per fase. Per i collegamenti con 2 o 4 conduttori per
fase, il fattore proposto ha un valore di 1,00. Ciò suppone che i conduttori siano disposti in
modo simmetrico (vedi NFC 15-100 e 523.6)
12 • Referenziale di calcolo
Manuale di riferimento
ALPI - 2009
Caneco BT ©
I diversi referenziali di calcolo e le differenti versioni di Caneco
Principio:
Caneco BT 4
Caneco BT 5
= norme NFC 15-100 e referenziali di calcolo anteriori al 2002
= nuovo referenziale di calcolo
Ripresa di un progetto Caneco 4 in Caneco BT 5.3
Tutti i circuiti di un progetto Caneco 4 ripreso nella versione 5 sono bloccati.
Tre casi diversi sono da prendere in considerazione:
Caso 1: Nuovo impianto con licenza edilizia anteriore al 31 maggio 2003:
Si deve continuare a gestire questi progetti con Caneco 4
Caso 2: Nuovo impianto con licenza edilizia posteriore al 31 maggio 2003:
Si deve gestire questi progetti con Caneco BT 5
Se il progetto ha cominciato a esser studiato nella versione 4.4, si deve riprenderlo con la
versione 5 e convertirlo al nuovo referenziale. È necessario un ridimensionamento dei cavi e
delle protezioni (nuovo calcolo completo dall’alimentazione). Occorre sbloccare prima i circuiti.
Caso 3: Estensione di un impianto esistente: doppio referenziale di calcolo
Non si deve poter modificare i circuiti esistenti. Le protezioni e cavi esistono già e sono stati
determinati con un vecchio referenziale di calcolo che non è stato messo in causa (nessuna
retroattività delle modifiche).
Al contrario, i nuovi circuiti devono essere determinati con il nuovo referenziale.
È necessario gestire queste estensioni con Caneco BT 5. I circuiti esistenti devono essere
importati e bloccati. In questo modo, non sono ridimensionate le protezioni e cavi di questi
circuiti.
Dovranno essere ricalcolati (per ottenere i valori d'
Icc secondo il nuovo referenziale. Caneco BT
5 indicherà, all’occorrenza, che questi circuiti esistenti non sono conformi al nuovo referenziale
di calcolo.
I nuovi circuiti sono dimensionati secondo il nuovo referenziale.
Questo doppio referenziale obbliga a conservare le informazioni di conformità del
vecchio referenziale. Si consiglia vivamente realizzare un'archiviazione utilizzando
diversi formati (file Caneco V4.4, pdf, dxf, documenti cartacei).
Per più di chiarezza sul nuovo dossier Caneco BT V5, si consiglia vivamente, per i
circuiti che erano conformi e che adesso con il nuovo referenziale non lo sono più, di
fare figurare quest’antica conformità nei campi TESTO che Caneco BT mette a
disposizione per ogni circuito.
Ripresa di un progetto Caneco BT 5.1 in Caneco BT 5.3
Tutti i circuiti di un progetto Caneco BT 5.1 ripreso nella versione 5,3 sono bloccati.
Il formato dei file progetto di Caneco BT 5.3 non è lo stesso della versione 5.1
Durante il caricamento di un progetto calcolato con la versione 5.1, si devono considerare
possibilità:
Manuale di riferimento
Referenziale di calcolo • 13
Caneco BT ©
ALPI – 2009
Ripresa di un progetto Caneco BT 5.2 in Caneco BT 5.3
La modifica di certi trattamenti (selettività, gestione del termico, potere di interruzione sotto un
polo delle protezioni 2P2D che proteggono dei circuiti mono, ecc.) possono provocare dei
cambiamenti nei calcoli eseguiti con la versione 5.2.
Se non si desidera rimettere in discussione i calcoli eseguiti nella versione V5.2, si raccomanda
di terminare la nota di calcolo nella stessa versione.
14 • Referenziale di calcolo
Manuale di riferimento
ALPI - 2009
Caneco BT ©
Moduli di Caneco BT
Moduli di calcolo
Moduli supplementari
C1- Calcolo secondo la norma C15-100 dei cavi e delle
protezioni (modulo di base obbligatorio).
-P1- Parametrizzazione completa di Caneco
Modulo di base di Caneco, comprendente i calcoli normativi dei Possibilità di modificare la parametrizzione corrente delle parti:
circuiti (cavi e protezioni):
-"digitazione": stili dei circuiti (dati e schema corrente),
- "calcolo": temperatura ambiente delle protezioni, calibri minimi delle
• Tutti i regimi di neutro
protezioni, sezione mini e max, regole di riduzione del neutro e dei
• Tipi di circuiti: pannello, motore, illuminazione, riscaldamento,
PE, scelta dei disgiuntori in manuale o in automatico, con o senza
presa di corrente, sottosbarre collettrici, varie.
associazione.
• Tutti i tipi di protezioni, disgiuntore di uso generale, modulare,
"motore", senza termico, fusibile g1, associazioni fusibile aM
+ contattore, disgiuntore + contattore ...
-P2- Personalizzazione dei documenti
• Database "protezioni" pluricostruttori (ABB, Hager, Klöckner
Moeller, Legrand, Merlin-Gérin, Unelec ...), "cavi", "tracciati di Possibilità di creare dei formati di documento personalizzati tramite
estrazione della totalità dei dati e dei risultati trattati in Caneco.
cavi"
Stampa di un dossier comprendente documenti Caneco vari o di
• Ricalcolo automatico dei circuiti "da ricalcolare"
provenienza da altri software.
• Calcolo dei consumi e dei cos Phi dei pannelli in funzione dei
circuiti e dei condensatori che vi sono raccordati.
• Stampa della totalità dei dati e dei risultati, del libretto dei
-P4- Bilancio di potenza
cavi, delle regolazioni, delle protezioni ...
Calcolo vettoriale dei consumi e dei fattori di potenza (cos Phi) dei
circuiti principali e ella fonte in funzione dei circuiti terminali. Presa in
conto dei coefficienti d'
uso di ogni circuito e di simultaneità dei circuiti
fra di loro
-C2- Estensione tutti i tipi di recettori
Estensione del modulo 1 ai calcoli delle canalizzazioni
prefabbricate, trasformatori Bassa Tensione - Bassa Tensione e -P5- Prezzo dell'impianto
condensatori.
Prezzo fornitura e mano d'
opera di tutto o di parte dell'
impianto
secondo una norma di prezzo e di tempo modificabile dei cablaggi,
-C3- Coordinamento - selettività
delle protezioni, delle canalizzazioni prefabbricate, dei tracciati.
Scelta dei disgiuntori tenendo conto dell'
aumento dei poteri di
Determinazione del prezzo del cavo e della protezione
interruzione tramite filiazione.
contemporaneamente al calcolo di ogni circuito.
Selettività amperometrica, cronometrica, termica e differenziale.
-C4- Calcoli in Normale - Soccorso
Digitazione e calcolo di una fonte Soccorso (alternatore ...)
-P7- Estensione altre norme
Calcolo delle protezioni (potere di interruzione, magnetico) e dei Estensione alle norme IEC 364 (internazionale), CENELEC (europea),
circuiti soccorso tenendo conto delle due fonti.
VDE (tedesca).
-Stampa unifilare quadro
Stampa di modelli Tabellista, Manutenzione, Industriale o
•
Cantiere; 10, 12 o 16 circuiti per pagina
•
Taglio automatico o manuale in fogli
-P8- Multilingue, traduzioni
•
Utilizzo di Caneco BT e traduzione dei documenti nelle lingue
straniere (tedesco, spagnolo, italiano, inglese, ceco)
Possibilità di creare delle proprie traduzioni nelle lingue non
•
tradotte da ALPI.
-P9- Tracciati
-S2- Parametrizzazione e stampa unifilare generale
Definizione di un filare dei tronconi di tracciato tramite una digitazione
•
Stampa della rete dell'
impianto
su tastiera. Ogni troncone è definito da un luogo geografico d'
inizio e di
Etichette di dati e risultati parametrizzabili
•
fine, una lunghezza ed un orientamento (Nord, Sud, Alto, Basso)
Presentazione con o senza i circuiti terminali in Normale o in Visualizzazione di questo filare in vista assionometrica.
•
La definizione di questo filare consente di ottenere la lunghezza del
Soccorso
cavo su tracciato di ogni circuito (aiuto alla metratura dei cavi), a partire
dalla semplice indicazione del luogo geografico del recettore del
-S3- Editore dei simboli / -O1- Caneco Draw
circuito.
•
Modifica e creazione di simboli
Calcolo della larghezza e carico utile dei tronconi di tracciato.
•
Gestione delle biblioteche
•
Schemi complementari unifilari, multifilari, automatismo,
-P10- Import/Export DXF
planimetria, AT-BT, disegno libero
Importazione di schemi e documenti DXF nelle cartelle e
•
scatole di derivazione
•
documenti Caneco BT
•
Esportazione dei documenti grafici nel formato DXF
-P11- Import/Export Testo
• Importazione/Esportazione dei dati nel formato Testo, Ascii, Excel…
-P12- Norma Marina
•
Calcolo secondo le norme marine IEC60092 e IEC61363
-P13- Corrente continua
•
Calcolo secondo la norma C1510002DC
Manuale di riferimento
Moduli di Caneco BT • 15
ALPI - 2009
Caneco BT ©
Base di dati in formato EDILEC
Il formato “EDIELEC”
La versione 5 di Caneco BT utilizza un nuovo formato di dati per i file dei costruttori: il formato
EDIELEC. Questo formato contiene più informazioni che il formato delle versioni precedenti di
Caneco, chiamato formato “Caneco4”. Le informazioni aggiuntive del formato EDIELEC
permettono di:
• «Incollare» di più al catalogo del costruttore, ciò che permette di selezionare in modo più
efficiente i materiali.
• Utilizzare gli strumenti CTM (Scelta tecnica del materiale) che consentono selezionare i
materiali secondo le caratteristiche tecniche generiche.
• I software CTM sono proposti:
Sia come strumenti separati (menù Strumenti) per l'
accertamento dei riferimenti dei
materiali, senza rapporto con i materiali calcolati in un Progetto Caneco BT.
Sia per l'
accertamento automatico dei riferimenti di questi materiali in Caneco. Questa
possibilità sarà efficace per gli utenti con i moduli G1 e G2.
Come il volume d’informazioni del formato EDIELEC è considerabile, ALPI si impegna a fornire
le informazioni in un formato EDIELEC solo per i principali costruttori o per coloro con un
accordo con ALPI.
Identificazione del tipo di formato del costruttore
Il file del costruttore che utilizzate per un materiale determinato precisa il suo tipo. Nella
seguente immagine, è possibile vedere la differenza dei tipi di file degli interruttori d’uso
generale:
Quando un materiale è stato scelto, la scheda « Informazioni » indica le caratteristiche del file
utilizzato:
Manuale di riferimento
Moduli di Caneco BT • 17
Caneco BT ©
ALPI – 2009
Differenze fra il formato « Caneco 4 » e il formato EDIELEC
In questo esempio di un interruttore d'
uso generale, le informazioni circondate in rosso:
• Sono nel formato EDIELEC.
• Non esistono in formato Caneco 4. Ciò significa che queste informazioni non sono prese
in considerazione in un calcolo.
Informazioni sulla protezione contro i cortocircuiti
Questo è il caso delle temporizzazioni Minima (20 ms) e Massima (350 ms) della protezione
contro i cortocircuiti. Quando se indica la regolazione della temporizzazione di un interruttore di
questo modello, Caneco BT verifica se questa regolazione si trova nei limiti possibili (fra 20 ms
e 350 ms). Caneco BT sceglie automaticamente il valore di regolazione più adattato. Questa
verifica e questo calcolo non sono possibili per le protezioni scelte in un file in formato Caneco
BT.
Informazioni riguardanti la protezione DDR (Differenziale Residuale)
Nell’esempio precedente, il modello non ha nessun sganciatore DDR. Per ottenere una
protezione differenziale, è necessario farla per tori e un relè differenziale separato. Caneco BT
lo indica, all'
occorrenza, con un avvertimento dopo il calcolo. Questo trattamento è impossibile
con un file in formato Caneco BT.
18 • Moduli di Caneco BT
Manuale di riferimento
ALPI - 2009
Caneco BT ©
Informazioni riguardanti i poli scattati / poli protetti
Nell’esempio precedente, il modello non esiste in 2P2D, cioè nella presentazione con 2 poli
scattati (2P), 2 poli protetti (2D). P significa « numero di poli scattati », D significa Sganciatore,
dunque « numero di poli protetti ». Caneco BT impedisce di scegliere questo modello di
interruttore nella presentazione 2P2D. Al contrario, con un file in formato Caneco 4, si presume
che esistono tutte le possibilità di presentazione, ciò che può significare che non è possibile
trovare il materiale desiderato nel catalogo del costruttore, intanto che è stata scelta da Caneco
BT.
Manuale di riferimento
Moduli di Caneco BT • 19
ALPI - 2009
Caneco BT ©
L'interfaccia di Caneco BT
Presentazione dell'interfaccia Caneco BT
L'
interfaccia utente di Caneco BT somiglia a quella della maggior parte dei programmi
funzionanti in ambiente Windows.
La barra dei menù in alto dello schermo presenta i nove menù di Caneco BT. I comandi di
questi menu permettono di sganciare direttamente un’azione di visualizzazione o una finestra.
Sotto la barra dei menù, trovate la barra a pulsanti che consente di accedere in modo più
immediato a un comando esistente nei menù.
Manuale di riferimento
Presentazione dell'interfaccia Caneco BT • 21
Caneco BT ©
ALPI – 2009
Menù
Barra dei menù
Qualunque sia l’utility di digitazione usata, il programma presenta sempre nella parte superiore
dello schermo gli stessi menù:
Questa barra di menù presenta i nove menù di Caneco BT. Ogni menù comprende dei
comandi descritti in questo manuale.
Per visualizzare un menù, cliccate sul suo titolo nella barra dei menù. Appaiono i diversi
comandi.
I menù sono:
File
Per la creazione, la modifica, la registrazione e la stampa di un progetto.
I comandi che ci sono accessibili riguardano la creazione, la modifica, il salvataggio e la stampa
di un progetto.
Il comando « Nuovo » consente di aprire dei modelli di progetto o un documento vuoto.
Per creare un modello di progetto, occorre salvarlo nel formato: Nome_modello.mdl.
Edita
Comandi di edizione di circuiti: taglia - copia - incolla – elimina.
Visualizza
Visualizzazione delle diverse parti dello schermo.
Alimentazioni
Consente di accedere alle finestre delle alimentazioni (Normale, Soccorso.)
22 • Menù
Manuale di riferimento
ALPI - 2009
Caneco BT ©
Distribuzione
Funzioni di ricerca dei quadri che alimentano i circuiti.
Circuiti
Comandi sui circuiti
Strumenti
Parametri dei calcoli e dei valori per default dei circuiti
Finestre
Menù standard di Windows sulla presentazione delle finestre di progetto.
?
Comandi della guida
Menù contestuali
Per accelerare alcune operazioni, avete i menù contestuali. Sono menù particolari adattati alla
finestra di dialogo in cui vi trovate.
Questi menù sono richiamati dal pulsante destro del mouse.
Esempio di un menù contestuale richiamato nella finestra di calcolo di un circuito:
Manuale di riferimento
Menù • 23
Caneco BT ©
ALPI – 2009
Pulsanti
Sotto la barra dei menù, si trova la toolbar. Ogni pulsante della toolbar permette di accedere
direttamente a comandi che esistono nei
menù.
È possibile personalizzare i pulsanti in due modi diversi:
• Cliccando con il pulsante destro del mouse sulla barra dei menù, si accede al seguente
menù contestuale che permette di aggiungere o cancellare dei gruppi di pulsanti:
• Cliccando sulla freccia situata a destra di ogni gruppo di pulsanti, si accede a un menù
che permette di modificare questo gruppo:
24 • Pulsanti
Manuale di riferimento
ALPI - 2009
Caneco BT ©
Calcolo automatico:
Se il modulo "Bilancio di potenza / Equilibratura delle fasi" è presente (P4), il calcolo
automatico sarà preceduto dalla visualizzazione della finestra Bilancio di potenza.
L'
utente può allora, se necessario, imporre la potenza immessa per uno o più quadri
selezionando la casella « =IB » e continuare il calcolo dopo la convalida della finestra.
Caneco BT visualizzerà una lista di tutte le distribuzioni squilibrate (se scarto >= 10%)
prima di eseguire il calcolo.
Funzione Ricerca
La funzione Ricerca consente diverse opzioni per ricercare le distribuzioni in un progetto.
Ricerca di un circuito per sigla: È sufficiente immettere la sigla o una sua parte preceduta dal
carattere (*) nel campo Ricerca.
Il pulsante OK permette di avviare la ricerca. I circuiti corrispondenti al criterio di ricerca
appariranno in una lista.
Cliccare con il pulsante destro del mouse su un circuito della lista permette di visualizzare un
menù contestuale che propone diversi comandi.
Il comando « Modifica » attive la scheda del circuito.
Il comando « Vai a » rinvia all'
editore d’immissione, seleziona il circuito e attiva la sua scheda.
Manuale di riferimento
Funzione Ricerca • 25
Caneco BT ©
ALPI – 2009
Ricerca dei circuiti in funzione del loro stato
Selezionare l’opzione « Stato » nel campo « Ricerca ».
Selezionare lo stato dei circuiti nel campo « Ricerca ».
Ricerca dei circuiti in funzione della loro condizione
Esempio: ricerca di tutti i circuiti la cui lunghezza è < 100 m.
26 • Funzione Ricerca
Manuale di riferimento
ALPI - 2009
Caneco BT ©
Organizzazione della lista degli stili
Il contenuto della lista degli stili può essere definito utilizzando il loro filtro.
Se ne offrono diverse possibilità:
La lista « Stili preferiti » contiene gli stili
selezionati con il comando « Gestisci i
preferiti ».
Selezionare qui gli stili preferiti.
Manuale di riferimento
Organizzazione della lista degli stili • 27
Caneco BT ©
ALPI – 2009
Opzioni editore dei circuiti
I 3 pulsanti di selezione delle opzioni editore dei circuiti attivano questi strumenti; ciò che
distingue la parte centrale dello schermo Caneco BT:
28 • Opzioni editore dei circuiti
Manuale di riferimento
ALPI - 2009
Caneco BT ©
Toolbar Manutenzione
La toolbar « Manutenzione » offre le seguenti funzioni:
Conversione della biblioteca simboli del progetto (5)
Conversione della biblioteca simboli del progetto (6)
Archiviazione di un progetto (1)
Verifica dell’integrità di un progetto (2)
Verifica dei sottoquadri (4)
Ridisegnare lo schema unifilare generale (8)
Verificare la lista degli indici (collegamenti fra circuiti e distribuzioni) (3)
Comparare i risultati dei calcoli con quelli ottenuti nella versione V 5.3 (7)
Manuale di riferimento
Toolbar Manutenzione • 29
Caneco BT ©
ALPI – 2009
Toolbar Schematica
La toolbar « Schematica » permette di:
Disegnare la barra di messa a terra sull'
unifilare quadro (1)
Mettere i terminali sui circuiti di potenza, sul PE e sui circuiti associati (2)
Specificare la tecnologia dei terminali (sezionabile o non sezionabile) (3)
Visualizzare i testi associati ai simboli (4)
Rispettare la norma di siglatura EN 60082 (5)
Visualizzare l’unifilare quadro in modo semplificato o in modo « come alla stampa » (6)
Attribuire uno stesso simbolo generico a tutti gli utilizzatori (7)
Un progetto in Caneco BT
SOCCORSO
ALIM. NORMALE:
(da 1 a 6 alim. identiche in //
(da 1 a 6 alim. identiche in //
M
QGBT
CIRCUITO DI
DISTRIBUZIONE =
CIRCUITO
TERMINALE =
Q_1
Protezione
+
Cavo
+
Utilizzatore
Un circuito è costituito di:
-una protezione
-un cavo
-un utilizzatore che può essere :
-un motore
-degli apparecchi
-dei circuiti prese di corrente
d’illuminazione
-un quadro
-un trasformatore BT/BT
-un condensatore
Un circuito può essere alimentato solo da
DISTRIBUZIONE =
30 • Toolbar Schematica
-un quadro
Un progetto Caneco BT è trattato tramite l'
iter
A monte (alimentazione) - A valle (circuiti
terminali), ciò che consente di determinare
protezioni e cavi. Si deve definire prima
l’Alimentazione e le caratteristiche generali
del progetto, poi i circuiti di distribuzione
(circuiti di stilo Quadro) e finalmente, i circuiti
terminali.
Questo
suppone
che
sono
state
predeterminate le correnti dei circuiti di
distribuzione.
In caso contrario, è possibile eseguire un
bilancio di potenza con Caneco BT, ciò che
determinerà le correnti dei circuiti di
distribuzione in funzione dei circuiti che
alimentano e degli eventuali condensatori.
Così, in Caneco BT, in ogni momento, è
possibile ridefinire i circuiti principali e in
seguito determinare protezioni i cavi dei
circuiti terminali. Il comando di calcolo
automatico del menù Circuiti consente di
ridefinire automaticamente le protezioni e i
cavi in funzione del dispositivo a monte.
Manuale di riferimento
ALPI - 2009
Caneco BT ©
Immissione e analisi delle distribuzioni tramite un grafico
È possibile realizzare la rete di distribuzione con lo strumento « Grafico», selezionando l’oggetto «
Studio » nel grafico rete.
Un menù contestuale contiene i comandi:
Per modificare le distribuzioni
Per analizzare lo stato delle distribuzioni (equilibrio, bilancio di potenza, ecc.)
Esempio: stato degli assorbimenti
Manuale di riferimento
Immissione e analisi delle distribuzioni tramite un grafico • 31
ALPI - 2009
Caneco BT ©
Creazione dell’alimentazione
Tipi di alimentazione
Una rete elettrica è alimentata da una o più alimentazioni.
Queste alimentazioni possono essere:
• Trasformatori AT/BT (Alta Tensione / Bassa Tensione),
• Alternatori (gruppo elettrogeno) che forniscono un’alimentazione di Bassa Tensione,
• Alimentazioni di Bassa Tensione (collegamento di potenza sorvegliata).
Definizione di un’alimentazione in Caneco BT
Un progetto Caneco BT può comportare al massimo due tipi alimentazione: un’alimentazione
Normale e un’alimentazione Soccorso, ognuna delle quali è costituita da una a 6 alimentazioni
elementari identiche e in parallelo.
Presentazione
Il comando Nuovo del menù File visualizza sullo schermo la Finestra di dialogo Edita
Alimentazioni che riguarda le alimentazioni normali.
Manuale di riferimento
Tipi di alimentazione • 33
Caneco BT ©
ALPI – 2009
Rubrica Alimentazione
Riferimento dell’alimentazione
Questo riferimento è proposto di default come ALIMENTAZIONE. Può essere modificato.
Potenza dell’alimentazione
La potenza è normalizzata se si indicano le caratteristiche dell’alimentazione secondo un file
(cliccate sulla freccia situata a destra del campo per visualizzare la lista delle potenze). La
potenza può essere non standardizzate se si scelgono caratteristiche di alimentazione dall’Ukr
(vedi sopra).
Numero massimo di alimentazioni in parallelo
In Caneco BT, si suppone che le alimentazioni elementari sono identiche. Questo dato serve a
determinare Ik max, ciò che consente di proporre l’apparecchio di protezione a valle, in caso di
accoppiamento di più trasformatori.
Numero di alimentazioni min in parallelo
Le Ik minime sono calcolate prendendo in conto il numero minimo di alimentazioni in parallelo.
Caneco BT propone di default 1, ciò che significa che per ragioni operative l’impianto può
essere alimentato solo da un’alimentazione.
Prendere il numero massimo di alimentazioni in parallelo meno una.
Tipo dell’alimentazione
Si distinguono cinque alimentazioni possibili:
• Trasformatore AT-BT
• Gruppo elettrogeno
• Alimentazione Quadro con Ik
• Alimentazione Quadro con R e X
• Alimentazione in tariffa 2
• Alimentazione batteria (CC)
Caratteristiche dell'alimentazione
Esse possono essere fornite:
• Secondo un file: che definisca le potenze standard e le correnti delle alimentazioni
• Dalla Ukr, tensione di cortocircuito espressa in % per i trasformatori; reattanze omopolari
e transitori, espresse in % per definire i gruppi elettrogeni.
La potenza del trasformatore o del gruppo elettrogeno può, se necessario, non essere una
potenza standardizzata.
File
È il nome del file delle caratteristiche delle alimentazioni standard. Si può completare questi file
con nuovi file o altri valori di alimentazione: scegliete ’’Archivi dati’’ del menù ’’Opzioni’’. Questa
funzione tratta la base dati degli apparecchi. Esso è completato automaticamente e non è
accessibile se avete scelto di definire le caratteristiche dell’alimentazione secondo un file.
34 • Rubrica Alimentazione
Manuale di riferimento
ALPI - 2009
Caneco BT ©
Ukr
Il campo è accessibile soltanto se avete scelto di definire le caratteristiche dell’alimentazione
secondo l’Ukr.
Rubrica Rete
Norma
Questo campo propone di default la norma d’impianto elettrico di riferimento. Per l’Italia, questa
norma è la norma CEI64-8.
Questo campo è accessibile solo per gli utenti che hanno la versione multinormativa. Per
questi, le scelte proposte sono C1510002 (2002), VDE 2003, CEI64-8, HD384, IEC364-01....
Regime di neutro
Regime di neutro dell’alimentazione: TN, TT, IT con o senza il Neutro.
Per uno steso progetto, si può cambiare di regime di neutro a valle di un trasformatore BT-BT.
Fuori di questo caso particolare, nessun cambiamento è possibile.
La distinzione tra TNC e TNS è eseguita precisando il contenuto dei conduttori utilizzati
nell’alimentazione o in un circuito (vedi capitolo Circuito). Un TNC è ottenuto tramite un
collegamento 3F + PEN, e un TNS tramite un collegamento 3F + N + PE)
Tensione BT di servizio dell’impianto
Si tratta della tensione di servizio dell’alimentazione, tra fasi, sotto carico (400 V di default).
Tensione a vuoto
Non è possibile inserire questo valore, ma può essere calcolato a partire dalla tensione di
servizio per la normativa. Per convenzione, questo valore è uguale a 1,05 volte la tensione di
servizi, e non può essere modificato. La tensione a vuoto di riferimento serve a calcolare tutte le
correnti massime di cortocircuito.
Non si deve compararla con la tensione a vuoto di dimensionamento dei trasformatori (uguale a
410 V per i trasformatori 400 V).
Nella norma IEC o CENELEC, questa tensione vale C x Tensione di servizio, dove C è
determinato dalla IEC 909.
Frequenza
Frequenza dell’impianto (Italia 50 Hz).
In 60 Hz, Caneco BT aumenta di un fattore 1,2 le reattanze dei cavi e delle apparecchiature.
Polarità
Polarità della rete: Trifase o Monofase
T funz. Prot AT
Tempo di funzionamento della protezione AT in ms.
Armoniche
Per la CEI64-8, il calcolo non prende in considerazione le armoniche. Spetta all’utente di
introdurre manualmente i coefficienti per en prendere in considerazione o di imporre dei valori
appropriati ai cavi e protezioni,
Questo calcolo è applicabile per la C1510002 (2002).
• Tasso di armoniche <= 15%
• 15% < Tasso di armoniche <= 33%
• Tasso di armoniche > 33%
Manuale di riferimento
Rubrica Rete • 35
Caneco BT ©
ALPI – 2009
Potenza AT di cortocircuito
Potenza massima:
Proposta di default a 500 MVA, ciò che corrisponde alla potenza di cortocircuito della rete 20 kV
francese; può essere modificata.
Scegliete valori inferiori per prendere in considerazione, per esempio, delle reti aeree Bassa
Tensione ad alta impedenza. Questo parametro ha solo una debole incidenza sui calcoli Ik.
Potenza minima:
Quando vostra alimentazione è un trasformatore alimentato AT e se la rete AT è alimentata in
Soccorso da alternatori, indicate un valore differente dal valore massimo. In questo caso,
indicate la potenza di cortocircuito di questi alternatori.
Si può calcolare i valori minimi e massimi con il software Caneco HT di calcoli e schemi
d’impianto AT. Questi due valori sono sufficienti per assicurare la continuità dei calcoli tra
la parte AT e le reti BT calcolate tramite Caneco BT.
Rubrica Collegamento
Lunghezza media tra fonti e QGBT
Indicate la lunghezza media tra i terminali dell’alimentazione e il QGBT.
Tipo di posa
Quando il collegamento è fatto con cavi, si deve indicare il tipo di posa del cavo. Caneco BT
propone di default il tipo di posa 13 (su percorsi).
Tipo di collegamento
Cavi o guaine di barre.
Anima del collegamento
Quando il collegamento è fatto tramite cavi, l’anima del cavo può essere in rame o in alluminio.
File dei cavi
Scegliere il tipo di cavo desiderato.
Calcola
Calcola l’alimentazione in funzione dei dati convalidati.
È possibile calcolare direttamente l’alimentazione con un clic sul pulsante destro del
mouse.
36 • Rubrica Collegamento
Manuale di riferimento
ALPI - 2009
Caneco BT ©
Risultati forzabili
Caso dei collegamenti trasformatore-QGBT tramite cavi:
Per imporre un valore, selezionare la casella corrispondente e inserire il valore desiderato.
Coefficiente di temperatura K temp
Coefficiente di temperatura limitante la corrente ammissibile del cavo. Questo coefficiente vale
1.0 di default, il che corrisponde a una temperatura ambiente normale (30°C, atmosfera non
confinata in tipo di posa aereo, 20°C se interrato).
Coefficiente di prossimità K pross
Il valore forzabile corrispondente è calcolato considerando i cavi, in tipo di posa su percorsi,
originati da un solo trasformatore in posa a contatto. I collegamenti degli altri trasformatori sono
supposti separati a una distanza tale che la loro incidenza termica (caratterizzata dal
coefficiente di prossimità) sia trascurabile.
Per altri modi di posa non « su percorsi », dovete modificare all'
occorrenza questo coefficiente
di prossimità proposto da Caneco BT. Potete servirvi del pulsante
compendio delle tabelle dei modi di posa della normativa.
che fa apparire un
Simmetria fs
Coefficiente di simmetria (0,8) nei casi di più cavi in parallelo.
Conduttori
Numero dei conduttori
• Valore calcolato tenendo conto di una sezione massima di 300 mm2 fino a 3 conduttori.
2
• Se l'
intensità richiede una sezione superiore a 3X300 mm per fase, il programma
propone le diverse scelte possibili.
• Il valore forzabile può andare fino a 10 conduttori per fase.
Sezione delle fasi:
• Valore calcolato massimo: 300 mm² (valore commercializzabile corrente). Valore
forzabile massimo: 800 mm²
Sezione PEN/Neutro (Monofase):
• Valori calcolati tenendo conto dei parametri di riduzione del neutro definiti nella finestra
aperta tramite il comando sezione del menù Opzioni.
Sezione Po
• Sezione del conduttore di protezione tra il trasformatore e il QGBT.
Neutro caricato
• Quando il conduttore di neutro è caricato, si deve applicare un fattore di riduzione di 0,84
ai valori di correnti ammessi.
Manuale di riferimento
Risultati forzabili • 37
Caneco BT ©
ALPI – 2009
Alimentazione Quadro con Ik
L’alimentazione di BT con Ik si applica nel caso di un Prezzo 3 o di un’estensione d’impianto :
Arrivo pubblico tipo Tariffa Blu: in questo caso, indicare il valore Ikmax nel punto di
consegna.
Estensione d'impianto: Recuperare i valori di tutti i cortocircuiti nel quadro esistente.
Configurazione multi - alimentazioni:
Le alimentazioni sono diverse e non sono accoppiate: lo studio sarà quindi eseguito
in molte note di calcolo. Il collegamento tra le note di calcolo sarà eseguito tramite le Ik
nel quadro intermedio.
Collegamento di alimentazioni dello stesso tipo ma di diverse potenze: è possibile
costruire un modello di questa configurazione per mezzo di un'
alimentazione "Quadro
per Ik" con l'
aggiunta delle Ik di ogni alimentazione.
dU origine
Caduta di tensione all'
origine dell'
impianto, espressa in %. In principio 0% garantito dal fornitore
di elettricità.
38 • Alimentazione Quadro con Ik
Manuale di riferimento
ALPI - 2009
Caneco BT ©
Corrente disponibile
Corrente impegnata preso il fornitore di elettricità.
Ik Max sul quadro
Corrente di corto-circuito massima sul quadro QGBT.
Alimentazione Quadro con R e X
L’alimentazione tramite Quadro BT si applica nel caso di un’estensione di impianto :
- Estensione d'impianto:
- Configurazione multi - alimentazioni: lo studio sarà quindi eseguito in molte note
di calcolo. Il collegamento tra le note di calcolo sarà eseguito per mezzo del recupero
delle impedenze da iniettare nell'
alimentazione Quadro per R e X.
dU origine
Caduta di tensione all'
origine dell'
impianto, espressa in %.
Non scegliete valori diversi da 0 se non nel caso di un'
alimentazione Bassa Tensione,
caratterizzata da una notevole caduta di tensione, per esempio:
• studio di un impianto da un quadro di distribuzione lontano dall’alimentazione.
• studio di un impianto da un trasformatore BT-BT
• impianto con un gruppo elettrogeno in Soccorso molto lontano dal QGBT
Corrente disponibile
Corrente drenata dalla distribuzione.
Ik Max sul quadro
Corrente di corto-circuito massima sul quadro.
Se l’impianto esistente è stato studiato in una versione di Caneco BT, i parametri
dell'
alimentazione Quadro BT può essere realizzato copiando le impedenze della
distribuzione da dove
parte l’estensione nella scheda « Impedenze » di alimentazione Quadro BT. Ciò che
permette di calcolare in modo più preciso la caduta di tensione e i cortocircuiti.
Manuale di riferimento
Alimentazione Quadro con R e X • 39
Caneco BT ©
ALPI – 2009
Alimentazione 2
Caneco BT 5.3 permette di configurare un'
alimentazione Tariffa 2 conformemente alla norma
NFC 14-100.
Se la lunghezza del collegamento provoca una caduta di tensione superiore a 0%, è possibile
incrementare negativamente il campo DU origine per riportare a 0% il valore calcolato.
Un modello di progetto in « tariffa 2 (Tarif 2.mdl) » si trova in:
C:\Documents and Settings\All Users\Application Data\ALPI\Caneco\5.3\ITA\Template
40 • Alimentazione 2
Manuale di riferimento
ALPI - 2009
Caneco BT ©
Alimentazione batteria (corrente continua)
Per ottenere più dettagli sui calcoli in corrente continua, consultare il documento
« NT 2007-1a Calcul Courant continu.PDF » [« NT 2007-1a Calcolo corrente
continua.PDF »] in:
C:\Program
Files\Alpi\Caneco\5.3\ITA\Documents.
Oppure,
rivolgersi
all'
assistenza tecnica ALPI
Manuale di riferimento
Alimentazione batteria (corrente continua) • 41
Caneco BT ©
ALPI – 2009
Risultati
Si trovano nella finestra Risultati/Biblioteche: Menù Visualizza/Risultati di calcolo
Cavo
Scrittura convenzionale del cavo multipolare, o dei conduttori di fase se il collegamento è
unipolare.
• Esempi:
4G1,5 significa 4 conduttori di cui 1 verde/giallo (G = terra)
3X50+N35 significa 3 conduttori di fase + 1 conduttore di N di 35 mm2
Neutro
Scrittura convenzionale dei conduttori di neutro se il collegamento è unipolare.
PE o PEN
Scrittura convenzionale dei conduttori del PE/PEN se il collegamento è unipolare
Criterio
Si tratta dell’indicatore del criterio di calcolo della sezione fase:
42 • Risultati
Manuale di riferimento
ALPI - 2009
Caneco BT ©
Uno o due punti esclamativi possono essere aggiunti a questi criteri:
• Se lo scarto è di una sezione, è aggiunto “!" (per esempio: CI ! significa criterio
Protezione delle persone con scarto di una sezione per rapporto al più sfavorevole degli
altri criteri.
• Se lo scarto è di due sezioni o più, è aggiunto “!”.
• Quando la sezione è determinata simultaneamente da due o più criteri, sono visualizzati
gli ultimi due: es.: IN-DU significa criterio Condizione di sovraccarico e criterio Caduta di
tensione.
IB
Corrente nominale dell’alimentazione sotto carico nei conduttori fasi. La corrente di impiego del
collegamento trasformatore - QGBT è considerata come uguale a questo valore.
IB Neutro
Corrente nominale dell’alimentazione sotto carico nel conduttore Neutro. La corrente di impiego
del collegamento trasformatore - QGBT è considerata come uguale a questo valore.
STH
2
Sezione teorica dei conduttori di fasi, calcolata in mm , secondo la condizione di sovraccarico.
STH Neutro
2
Sezione teorica del conduttore di neutro, calcolata in mm , secondo la condizione di
sovraccarico.
dU (%)
Caduta di tensione in estremità dei cavi di alimentazione (a livello del QGBT).
Ik2/3 Max
Corrente di cortocircuito massima trifase simmetrica, a livello del QGBT, che serve a
determinare il potere di interruzione dell'
apparecchiatura.
Questo valore è calcolato in funzione del Numero massimo di alimentazioni in parallelo e della
Potenza massima di cortocircuito della rete AT.
Ik1 Max
Corrente di cortocircuito massima monofase, a livello del QGBT, che serve alla determinazione
del potere di interruzione dell’apparecchiatura.
Questo valore è calcolato in funzione del Numero massimo di alimentazioni in parallelo e
della Potenza massima di cortocircuito della rete AT.
IK1/2 Min
Correnti minime di cortocircuito monofase (IK1: IK fase-neutro), al livello del QGBT, quando c’è
il neutro, o minima bifase (IK2: IK fase-fase) quando non c’è il neutro.
Questo valore è calcolato in funzione del Numero minimo di alimentazioni in parallelo e
della Potenza minima di cortocircuito della rete AT.
If
Di default è la corrente di cortocircuito (fase – PE), al livello del QGBT, che serve a verificare la
condizione di protezione delle persone (contatti indiretto).
Questo valore è calcolato in funzione del Numero minimo di alimentazioni in parallelo e
della Potenza minima di cortocircuito della rete AT.
Manuale di riferimento
Risultati • 43
Caneco BT ©
ALPI – 2009
Schede
Aggiuntivi
Varie
P0 : Sezione del conduttore P0 che collega il trasformatore AT/BT al QG.
(Vedi Guida NFC 15 106)
RA : Valore della resistenza di terra al livello dell'
alimentazione. Questo valore non è trattato da
Caneco BT.
Impedenze
Definizione
Impedenze di anello a monte del QGBT e relative ad un solo trasformatore. Questi valori sono
dunque la somma delle impedenze di anello a monte MT (ridotte al secondario), delle
impedenze di anello del trasformatore, delle impedenze di anello del collegamento
trasformatore - QGBT.
In caso di forzatura di questi valori, indicate delle impedenze di anello (e non delle
impedenze di linea).
Selezionare qui se le reti AT delle
alimentazioni in parallelo sono separate.
Alimentazioni AT in parallelo
Selezionare l'
opzione se la rete AT è comune al trasformatore AT/BT messo in parallelo. In
questo caso, le Ik calcolate saranno più notevoli.
R0 Fase-Fase
Resistenza di anello Fase-Fase (uguale a 2 volte la resistenza di una fase), calcolata a
temperatura ambiente. Questo valore serve a determinare le correnti massime di cortocircuito
trifase (Ik Max Tri).
R1 Fase-Fase
Resistenza di anello Fase-Fase (uguale a 2 volte la resistenza di una fase), calcolata a
temperatura di servizio. Questo valore serve a determinare le correnti minime di cortocircuito (Ik
Min).
X Fase-Fase
Reattanza di anello Fase-Fase (uguale a 2 volte la resistenza di una fase in caso di
collegamento con cavi). Questo valore serve a determinare le correnti massime di cortocircuito
trifase (Ik Max Tri).
44 • Schede
Manuale di riferimento
ALPI - 2009
Caneco BT ©
X Fase-Fase Max
Reattanza di anello massima Fase-Fase. Questo valore serve a determinare le correnti minime
di cortocircuito bifase o trifase. In caso di collegamento con cavi, è uguale a X Fase-Fase.
Manuale di riferimento
Schede • 45
Caneco BT ©
ALPI – 2009
Quadro a valle
L'
azione sulla scheda Quadro a valle fa apparire la finestra seguente:
Per la descrizione di tutti questi campi, vedi paragrafo Finestra quadro del
capitolo Distribuzioni.
46 • Schede
Manuale di riferimento
ALPI - 2009
Caneco BT ©
Protezione
Per la descrizione di tutti questi campi, vedi paragrafo Finestra quadro del
capitolo Distribuzioni.
Ik/dU
Per la descrizione di tutti questi campi, vedi paragrafo Finestra quadro del
capitolo Distribuzioni.
Manuale di riferimento
Schede • 47
Caneco BT ©
ALPI – 2009
Correnti
Per la descrizione di tutti questi campi, vedi paragrafo Finestra quadro del
capitolo Distribuzioni.
48 • Schede
Manuale di riferimento
ALPI - 2009
Caneco BT ©
Distribuzioni
Generalità
Una distribuzione è un organo che consente di alimentare altri circuiti. Essa può essere:
• un quadro
• una blindo
• un trasformatore BT-BT
Finestra Quadro
Potete visualizzare la finestra Quadro:
• Nella finestra Alimentazione cliccando sulla scheda Quadro a valle
• Nella finestra di circuito di stile quadro cliccando sulla scheda A monte o A valle
Scheda Quadro
Manuale di riferimento
Generalità • 49
Caneco BT ©
50 • Finestra Quadro
ALPI – 2009
Manuale di riferimento
ALPI - 2009
Caneco BT ©
Riferimento
Riferimento del quadro a valle.
Descrizione
Nome del quadro (dato facoltativo consigliato per ragioni di chiarezza del progetto).
Coefficiente di contemporaneità
Coefficiente di contemporaneità dei circuiti alimentati dalla distribuzione (simultaneità tra di
loro).
Esempio: Una distribuzione alimenta 10 circuiti, ognuno di 10 A. Un coefficiente di
contemporaneità di 0,8 causa un assorbimento reale totale di 10 X 10 X 0,8 = 80 A.
Luogo geografico
Luogo geografico dell’utilizzatore. Questo dato non è digitabile in questa finestra. Per
modificarlo, dovete cambiare il luogo geografico del circuito che alimenta il quadro.
Regime di neutro
Regime di neutro del quadro: TT, TN, IT
Tensione
Tensione in V:
• tra fase e neutro del quadro, quando il quadro è monofase (Fase-Neutro).
• tra fasi negli altri casi.
Tensione a vuoto
Tensione a vuoto in V che serve a calcolare Ik Max.
Riferimento circuito a monte
Riferimento del circuito a monte. Nel caso di un impianto che comporti un soccorso, il quadro
può essere alimentato da due circuiti diversi: un circuito a monte originato dall’alimentazione
Normale, un altro per l’alimentazione Soccorso.
Organo di interruzione
Tipo dell’apparecchio di interruzione in testa al quadro (generalmente un interruttore si trova nei
quadri di distribuzione).
Caso d’un QGBT in cui l’organo di interruzione è realizzato tramite interruttore per effettuare
una protezione efficace dell’alimentazione:
L’organo di interruzione del
QGBT è un interruttore
QGBT
Caso di un quadro di distribuzione in cui l’organo di interruzione è
interruttore:
Il quadro Q_1 ed il suo
organo d’interruzione
(interruttore)
realizzato tramite
C_1
Q_1
Protezione C.I.
Tipo della protezione delle persone ai contatti indiretti realizzata dall’organo di interruzione (per
esempio differenziale in schema TT).
Manuale di riferimento
Finestra Quadro • 51
Caneco BT ©
ALPI – 2009
Scheda Protezione
Caratteristiche della protezione in testa del quadro (organo di interruzione) calcolate da Caneco BT.
Questa protezione non va confusa con la protezione del circuito che alimenta il quadro. Vedi
sopra gli esempi di organo di interruzione dei quadri.
File
File costruttore della protezione.
Protezione
Denominazione commerciale dell’apparecchio di protezione.
Calibro
Calibro per gli interruttori.
Irth
Regolazione del termico per gli interruttori o valore del calibro per i fusibili.
IrMg/In
Regolazione del magnetico per gli interruttori o valore del calibro per i fusibili.
Magnetico
Tipo di magnetico utilizzato.
Standard o curva C per i modulari.
Basso o curva B.
Elettronico o curva D/K.
Ritardo
Temporizzazione su cortocircuito per gli interruttori.
Regolazione Differenziale
Regolazione della temporizzazione differenziale per gli interruttori.
Differenziale ritardo
Temporizzazione differenziale per gli interruttori.
52 • Finestra Quadro
Manuale di riferimento
ALPI - 2009
Caneco BT ©
Scheda UPS
Se necessario, i valori di default devono essere sostituiti con i valori del costruttore.
Un ondulatore può essere raccordato indifferentemente su un ramo Normale o Soccorso. Si
effettua un confronto degli Ik al fine di scegliere i casi più sfavorevoli (Ik massima su rete, Ik
minima su ondulatore). Il fenomeno si rovescia se l’alimentazione normale diventa più debole di
quella dell’ondulatore.
Si considera che le UPS sono dei generatori di corrente. Per questa ragione, gli Ik sono costanti
qualunque sia il livello del punto dell’Ik nella rete. Si considera che l’UPS si connette sempre in
modo « By-Pass ». I tempi di funzionamento delle protezioni dei circuiti a valle delle UPS sono
comparati ai tempi di mantenimento degli IK ondulatore. Se questo tempo è superiore al tempo
di funzionamento dell’UPS, apparirà il seguente messaggio di avvertimento.
Manuale di riferimento
Finestra Quadro • 53
Caneco BT ©
ALPI – 2009
Scheda Ik/dU
Correnti di cortocircuito al livello del quadro.
Ik2/3 Max
Corrente di cortocircuito massima trifase. Valore massimo fra il Normale e il Soccorso, se esiste un
Soccorso.
Ik1 Max
Corrente massima di cortocircuito monofase se esiste il neutro. Valore massimo fra il Normale e il
Soccorso, se esiste un Soccorso.
Ik1/2Min
Corrente di corto circuito minima: monofase se esiste il neutro, bifase (Fase-Fase) se manca il neutro.
If
Corrente di cortocircuito di default fase-PE in estremità di linea. Valore massimo fra il Normale e
il Soccorso, se esiste un Soccorso.
dU
Si tratta della caduta di tensione cumulata (in %) al livello del quadro.
Scheda Impedenze
54 • Finestra Quadro
Manuale di riferimento
ALPI - 2009
Caneco BT ©
Fase-Fase
R0 Fase-Fase
Resistenza di anello Fase-Fase (uguale a 2 volte la resistenza di una fase), calcolata a
temperatura ambiente. Questo valore serve a determinare le correnti massime di cortocircuito
trifase (Ik Max Tri).
R1 Fase-Fase
Resistenza di anello Fase-Fase (uguale a 2 volte la resistenza di una fase), calcolata a
temperatura di servizio. Questo valore serve a determinare le correnti minime di cortocircuito (Ik
Min).
Xm
Reattanza di anello media Fase-Fase.
Xd
Reattanza di anello Fase-Fase.
Scheda Correnti
I Autorizzata
Intensità autorizzata a valle del quadro. Questo valore è uguale alla corrente del circuito che
alimenta il quadro.
I Disponibile
Intensità disponibile a valle del quadro: somma delle correnti di impiego dei circuiti che il quadro
può ancora alimentare.
S Correnti
Somma delle correnti d’impiego IB di tutti i circuiti originati dal quadro, moltiplicata per il
coefficiente di contemporaneità del quadro.
Cos Phi medio
Coseno phi medio al livello del quadro, tenuto conto dei circuiti a valle e degli eventuali
condensatori.
R= S IZ cavi / Irth quadro
Rapporto fra:
la somma degli /Z dei circuiti a valle (IZ calcolato senza tenere conto del coefficiente di
prossimità)
e la regolazione del termico a monte.
Manuale di riferimento
Finestra Quadro • 55
Caneco BT ©
ALPI – 2009
Finestra Blindo
Definizione
Quando si crea un circuito di stile blindo Caneco BT crea:
• il circuito costituito da una protezione, un collegamento e un utilizzatore.
• la blindo che forma un utilizzatore particolare giacché possiede delle caratteristiche
proprie (lunghezza, tipo di materiale, etc.). Questa blindo è una distribuzione giacché può
alimentare essa stessa altri circuiti.
Se il circuito blindo no ha nessun cavo di alimentazione, dovete indicare che questo circuito
possiede un collegamento di lunghezza nulla.
Tuttavia, la lunghezza della blindo stessa è obbligatoriamente superiore a 0 metri.
Quando Caneco calcola un circuito blindo, calcola contemporaneamente:
• la protezione tenendo conto della parte blindo
• il collegamento con un cavo del circuito
• la blindo Un circuito di stile blindo comprende dunque:
Il circuito C_1 che alimenta
la blindo K_1
C_1
K_1
La blindo K_1, utilizzatore del
circuito C_1
Informazioni sulla blindo
Potete visualizzare la finestra di una blindo:
Nella finestra Alimentazione, si questa alimenta il QGBT, cliccando sulla scheda A valle:
In una finestra di circuito di stile blindo, cliccando sulla scheda A valle:
56 • Finestra Blindo
Manuale di riferimento
ALPI - 2009
Caneco BT ©
Quando si clicca sulla scheda A valle della finestra Blindo, appare la seguente finestra:
Questa stessa finestra appare quando si clicca sulla scheda A monte in una finestra di circuito
qualsiasi alimentato da una blindo.
Rubrica Costruttore
File
Nome del file del costruttore della blindo.
Riferimento
Nome del modello della blindo.
Rubrica Dati della blindo
Circuito a monte
Riferimento del circuito che alimenta la blindo.
Riferimento
Riferimento della blindo.
Descrizione
Nome della blindo.
Distribuzione
Tipo della distribuzione realizzata dalla blindo. Questo dato ha una influenza sul calcolo della
caduta di tensione nella blindo:
• Distribuzione Trasporto: la blindo realizza un trasporto di energia elettrica: Questa
blindo permette di alimentare un solo utilizzatore situato in sua estremità: un quadro o
altra blindo, qualsiasi altro circuito. La corrente media trasportata dalla blindo in tutta la
sua lunghezza è IB.
Esempio di una blindo « trasporto » (K_1) che
possiede una carica situata nella sua estremità
C_1
La blindo K_1 alimenta altra blindo K_2
K_1
K_2
Manuale di riferimento
Finestra Blindo • 57
Caneco BT ©
ALPI – 2009
• Distribuzione Pettine: la blindo alimenta circuiti distribuiti in tutta la sua lunghezza. La
corrente media trasportata dalla blindo in tutta la sua lunghezza è IB/2.
Esempio di una blindo « pettine » (K_1) che possiede
una carica distribuita uniformemente
C_1
La blindo K_1 alimenta motori
distribuiti in modo regolare
K_1
• Terminale trasporto: la blindo è un circuito terminale che alimenta un circuito terminale
situato nella sua estremità.
• Terminale pettine: la blindo è considerata come un circuito terminale che alimenta
utilizzatori (per esempio delle lampade), distribuiti in modo regolare.
Novità V5.3 : Si può considerare che una blindo configurata in terminale pettine alimenta gli
utilizzatori terminali identici uniformemente ripartiti senza collegamenti intermediari
(illuminazione, per esempio).
In questo caso:
- definire il numero di utilizzatori nel campo corrispondente della scheda Circuito
- immettere la distanza del primo utilizzatore nella scheda A valle/Blindo.
.
Disposizione
Disposizione della blindo realizzata nel cantiere. Secondo la disposizione definita qui sotto, la
blindo è più o meno raffreddata efficacemente dal aria ambiante. Questa disposizione
determina dunque il valore di default del coefficiente di disposizione che riduce la corrente
ammissibile della blindo.
• Standard: disposizione standard consigliata dal costruttore e che definisce la corrente
ammissibile di riferimento (in questo caso, il coefficiente di disposizione è 1).
• Perpendicolare: disposizione perpendicolare alla disposizione standard consigliata dal
costruttore. In questo caso, K disposizione è definito dal costruttore. Se questo valore
non è conosciuto, Caneco BT propone 0,8 per il coefficiente di disposizione.
• Verticale: In questo caso, il coefficiente di disposizione è definito dal costruttore. Se
questo valore non è conosciuto, Caneco BT propone 0,8.
58 • Finestra Blindo
Manuale di riferimento
ALPI - 2009
Caneco BT ©
Contenuto
Presenza dei N, PE o PEN nella blindo. Questo valore deve essere compatibile con quello del
circuito che l’alimenta ma può essere diverso.
Per esempio, il circuito può essere in TNC (3F+PEN), mentre la blindo può essere in TNS
(3F+N+PE).
Rubrica Coefficienti
Temperatura
Coefficiente di temperatura: questo coefficiente, definito dal costruttore, riduce la corrente
ammissibile della blindo. Essa vale 1 per 30°C.
Contemporaneità
Coefficiente di contemporaneità dei circuiti alimentati dalla distribuzione (simultaneità tra di
loro).
Disposizione
Coefficiente di disposizione, riduttore di corrente ammissibile della blindo.
Questo coefficiente dipende della disposizione scelta (vedi sopra). Dovete eventualmente
modificare i valori proposti da Caneco BT in funzione delle condizioni particolari (per esempio,
aria confinata) o delle informazioni originate dal costruttore o dalla normativa.
Rubrica Rete
Schema
Regime di neutro della blindo: TT, TN, IT
Tensione
Tensione in V:
• tra fase e neutro della blindo, quando il quadro è monofase (Fase-Neutro).
• tra fasi negli altri casi.
•
Scheda Correnti
Tensione a vuoto
Tensione a vuoto in V che serve a calcolare Ik Max.
I Autorizzata
Intensità autorizzata a valle della blindo. Questo valore è uguale alla corrente del circuito che
alimenta la blindo.
I Disponibile
Intensità disponibile a valle della blindo: somma delle correnti di impiego dei circuiti che può
ancora alimentare.
S Correnti
Somma delle correnti d’impiego IB di tutti i circuiti originati dalla blindo, moltiplicata per il suo
coefficiente di contemporaneità.
Cos Phi medio
Coseno phi medio al livello della blindo, tenuto conto dei circuiti a valle e degli eventuali
condensatori.
K utile a valle
Coefficienti di utilizzo dei circuiti a vale della blindo.
Manuale di riferimento
Finestra Blindo • 59
Caneco BT ©
ALPI – 2009
Scheda Ik / dU
Informazioni relative alle correnti di cortocircuito e le cadute di tensione della blindo:
Per la descrizione dei campi, vedi paragrafo Finestra quadro del capitolo Distribuzioni
Scheda Schematica
Per la descrizione dei campi, vedi paragrafo Finestra quadro del capitolo Distribuzioni
Scheda Temperatura
Per la descrizione dei campi, vedi paragrafo Finestra quadro del capitolo Distribuzioni
Correnti
Per la descrizione dei campi, vedi paragrafo Finestra quadro del capitolo Distribuzioni.
Finestra Trasformatore BT-BT
Definizione
Quando un circuito di stile Trasformatore BT-BT è stato creato, si crea automaticamente:
• un trasformatore BT-BT a valle del cavo del circuito
• un quadro fittizio nei morsetti a valle del trasformatore BT-BT, che gli consente di
alimentare altri circuiti.
60 • Finestra Trasformatore BT-BT
Manuale di riferimento
ALPI - 2009
Caneco BT ©
Il circuito C_3 trasformatore BT-BT è:
-il suo trasformatore BT-BT
-la sua distribuzione (quadro Q3)
QGBT
Circuito C_3
C_3
Quadro Q_3 situato
a valle dei morsetti
del trasformatore
BT-BT
Q_3
Scheda Trasformatore
Riferimento
Riferimento del quadro al secondario del trasformatore.
Circuito a monte
Riferimento del circuito a monte.
Potenza
Potenza utile in kVA del trasformatore.
Descrizione
Descrizione del quadro nel secondario del trasformatore.
Coefficiente di contemporaneità
Coefficiente di contemporaneità (simultaneità) dei circuiti alimentati dalla distribuzione.
Ukr
Tensione di cortocircuito nel secondario del trasformatore, espressa in %.
Luogo geografico
Luogo geografico del trasformatore BT/BT
Regime di neutro
Regime di neutro nel secondario del trasformatore. È possibile cambiare di regime di neutro fra
primario e secondario.
Tensione secondaria
Tensione sotto carico del secondario del trasformatore:
• tensione tra fasi per i circuiti trifase o bifase
• tensione tra fase e neutro per i circuiti monofase
Manuale di riferimento
Finestra Trasformatore BT-BT • 61
Caneco BT ©
ALPI – 2009
Questa tensione sotto carico è seguita dalla tensione a vuoto di riferimento che serve a
calcolare i cortocircuiti e che è calcolata da Caneco BT e non può essere digitata.
Contenuto
Permette di definire le polarità nel secondario del trasformatore.
Scheda Ik/dU
Per la descrizione di tutti questi campi, vedi paragrafo Finestra quadro del capitolo
Distribuzioni.
Scheda Impedenze
Per la descrizione di tutti questi campi, vedi paragrafo Finestra quadro del capitolo
Distribuzioni.
Scheda Correnti
Per la descrizione di tutti questi campi, vedi paragrafo Finestra quadro del capitolo
Distribuzioni.
62 • Finestra Trasformatore BT-BT
Manuale di riferimento
ALPI - 2009
Caneco BT ©
Utility Unifilare generale
Descrizione dell'unifilare generale
Il unifilare generale è un editore grafico che offre una visualizzazione di ogni circuito tramite una
colonna di massimo 10 simboli.
I circuiti visualizzati sono quelli originati dalla totalità del progetto o originati da una distribuzione
(quadro).
Alimentazione attiva
In Caneco BT, l’unifilare generale rappresenta solo i circuiti alimentati dall’alimentazione attiva.
Questa alimentazione può essere l'
alimentazione Normale o l'
alimentazione Soccorso. Lo
schema è quindi differenziato secondo l’alimentazione attiva.
Vedi 7.3
Alimentazione attiva
Scegliere il quadro a valle il cui schema unifilare generale (QGBT nell’esempio) si desidera
vedere. Questo comando permette di limitare l’estensione dello schema quando si descrive un
grande impianto.
Manuale di riferimento
Descrizione dell'unifilare generale • 63
Caneco BT ©
ALPI – 2009
Zoom
Scegliere gli zoom di ingrandimento (valori superiori a 100%) o di riduzione (valori inferiori a
100%) per aumentare o diminuire la vista dello schema.
Scegliere Dimensione schermo per ottenere lo schema completo adatto alla dimensione della
finestra di progetto.
Lo zoom finestra permette di fare un zoom sulla zona selezionata dal cursore.
Lo zoom centro permette di fare un zoom avanti o indietro centrato dal cursore. Premere il tasto
Maiuscola/Shift per fare uno zoom indietro.
Disponibilità
Corrente disponibile nel quadro selezionato (per esempio: QGBT).
Questo valore è determinato da un bilancio di potenza locale, che tiene conto delle intensità dei
circuiti che alimenta, di loro simultaneità e della corrente di impiego del circuito che l’alimenta.
Assorbimento
Assorbimento dei circuiti alimentati dalla distribuzione tenendo conto di loro coefficiente di
contemporaneità e dell’utilizzo.
Creazione di uno o più circuiti
Creazione di un circuito
Per creare uno o più circuiti, potete servirvi del comando Nuovo del Menù Circuito. In modo più
efficace, si può anche creare questi circuiti senza uscire dall’unifilare generale.
Conviene allora selezionare prima il quadro che alimenta questo circuito. È possibile farlo:
• sia cliccando, nell’albero del progetto, sull‘icona della distribuzione
• sia cliccando, nell’unifilare generale, sulla barra orizzontale del quadro, o a destra di
questa barra, se si vuole inserire un circuito a destra dell’ultimo.
In seguito, cliccare sul pulsante « Nuovo circuito » situato sopra a sinistra dell’unifilare generale.
Si visualizza un menù che offre diversi stili di circuiti.
64 • Creazione di uno o più circuiti
Manuale di riferimento
ALPI - 2009
Caneco BT ©
Il nuovo circuito è rappresentato automaticamente sullo schema:
Per inserire le sue caratteristiche, fate doppio clic sul circuito, si apre la finestra « Scheda
Circuito »…
Vedi il capitolo: Digitazione e calcolo di un circuito.
Il pulsante « Nuovo circuito » diventa « Sostituire circuito » quando il cursore si trova su
un circuito. In questo caso, permette di cambiare lo stile del circuito attivo.
Creazione di più circuiti
Per creare contemporaneamente più circuiti, procedete come sopra, ma prima di scegliere lo
stile del circuito, premere e mantenere premuto il tasto Maiuscola/Shift. Dopo avere scelto lo
stile del circuito, Caneco BT domanda il numero di circuiti identici che si desidera creare:
Visualizzazione dell'unifilare generale
Abbiamo visto in 7.1 come lo schema unifilare generale poteva essere rappresentato a partire
da un quadro e differenziato secondo l’alimentazione attiva.
Altre comandi di personalizzazione dello schema unifilare generale sono possibili:
• aggiungere etichette,
• sopprimere nello schema dei circuiti terminali
Etichette
Una etichetta è una iscrizione di dati o risultati, attaccata all’alimentazione, a una distribuzione o
a un circuito.
Per creare e impostare le etichette, andare nel menù Strumenti/Preferenze, scheda Unifilare
generale.
Manuale di riferimento
Visualizzazione dell'unifilare generale • 65
Caneco BT ©
ALPI – 2009
Salvataggi
Scelta del tipo di informazione a visualizzare: Circuiti, Alimentazioni, Quadri
Campi disponibili
Lista dei campi che possono essere visualizzati a partire dalla lista di tutti campi o a partire da
categorie di campi.
Campi selezionati
Contiene tutti i campi selezionati per la visualizzazione.
Scegliere i campi utilizzando le frecce appropriate:
Visualizzazione delle etichette:
Scegliete di visualizzarle. Per visualizzare le etichette, andate nel menù Strumenti/Preferenze,
scheda Unifilare generale:
66 • Visualizzazione dell'unifilare generale
Manuale di riferimento
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Larghezza delle etichette:
Potete modificare la larghezza delle etichette cambiando la larghezza della colonna a loro
riservata:
La modifica è applicata a tutte le etichette dello schema unifilare generale.
Soppressione della visualizzazione dei circuiti terminali
Per i grandi progetti con un gran numero di distribuzioni, lo schema unifilare generale è
difficilmente utilizzabile.
Si può dunque:
• non rappresentare più l’albero completo, ma limitarsi al quadro attivo,
• rappresentare solo i circuiti che alimentano delle distribuzioni (quadri, blindo o
trasformatore BT-BT).
Tutti i comandi si trovano nel menù Strumenti/Preferenze, scheda Unifilare generale:
Manuale di riferimento
Visualizzazione dell'unifilare generale • 67
Caneco BT ©
ALPI – 2009
Visualizzazione di un progetto con un Soccorso
Se non esiste un’alimentazione Soccorso, lo schema ha soltanto una visualizzazione possibile.
Al contrario, quando esiste un’alimentazione Soccorso, lo schema può essere diverso secondo
l’alimentazione.
Se scegliete l’alimentazione Normale (indicata di default come ALIMENTAZIONE),
rappresentate lo schema dei circuiti suscettibili di essere alimentati da questa alimentazione.
Tutti i circuiti rappresentati sono i circuiti alimentati dall’alimentazione Normale, cioè i circuiti di
cui l’alimentazione è N (Normale, cioè i circuiti non soccorsi) o N+S (Normale e Soccorso).
Se scegliete l’alimentazione Soccorso (indicata di default come SOCCORSO), rappresentate lo
schema dei circuiti suscettibili di essere alimentati da questa alimentazione. I circuiti
rappresentati sono i circuiti soccorsi, cioè i circuiti di cui l’alimentazione è S (Soccorso) o N+S
(Normale e Soccorso). Questo è il caso dell’esempio seguente.
Lo schema è quindi differenziato secondo l’alimentazione attiva (Normale o Soccorso). Al
contrario della versione 4, la versione 5 rappresenta tutte le alimentazione di ogni quadro.
Quadro alimentato in N e S – le correnti di cortocircuito sono calcolate
sistematicamente nei rami N e S. Questo permette di identificare in modo adeguato le
Ik dei circuiti a valle secondo il loro modo di alimentazione (N, S, oppure N e S).
Esempio dello schema impostato su Alimentazione Normale
dall’alimentazione Normale (circuiti in Normale o Normale-Soccorso)
68 • Visualizzazione di un progetto con un Soccorso
Circuiti
alimentati
Manuale di riferimento
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Esempio dello stesso schema impostato su Soccorso:
Circuiti alimentati dall’alimentazione Soccorso (circuiti in Soccorso o Normale-Soccorso)
Novità V5
Quando si stampa, si può rappresentare lo schema in Normale o in Soccorso, secondo i
parametri scelti. Per un progetto che ha un’alimentazione Soccorso, è possibile (e consigliato)
di integrare nel dossier Caneco BT i due schemi possibili: lo schema in Normale E lo schema in
Soccorso.
Manuale di riferimento
Visualizzazione di un progetto con un Soccorso • 69
ALPI - 2009
Caneco BT ©
Utility Unifilare Quadro
• Questo strumento di inserimento è particolarmente adattato alla digitazione delle
informazioni dello schema dei circuiti. I circuiti rappresentati sono esclusivamente quelli
della distribuzione attiva.
• Per attivare l’unifilare quadro, è necessario:
• Attivare lo strumento unifilare quadro
• Selezionare la distribuzione che si desidera rappresentare. Potete farlo cliccando
direttamente su questa distribuzione nell’albero del progetto che si trova nella parte
sinistra dello schermo:
•
Creazione di un circuito
Per creare uno o più circuiti, potete servirvi del comando Nuovo del Menù Circuito. In modo più
efficace, potete anche creare questi circuiti senza uscire dall’unifilare quadro.
Conviene allora selezionare prima il punto a partire dal quale desiderate inserire il circuito.
Caneco BT inserisce tutto nuovo circuito alla sinistra del circuito attivo. Dovete dunque cliccare
sul punto situato a destra dell’ultimo circuito creato, per mettere un nuovo circuito alla sua
sinistra. In seguito, cliccate sul pulsante « Nuovo circuito » situato sopra a sinistra dell’unifilare
generale.
Per creare contemporaneamente più circuiti, procedete come sopra, ma prima di scegliere lo
stile del circuito, premere e mantenere premuto il tasto Maiuscola/Shift. Dopo avere scelto lo
stile del circuito, Caneco BT domanda il numero di circuiti identici che si desidera creare.
Manuale di riferimento
Creazione di un circuito • 71
Caneco BT ©
ALPI – 2009
Modifica dello schema di un circuito
Potete modificare lo schema di un circuito servendovi della biblioteca di simboli. Attivatela
cliccando sulla scheda Biblioteca della parte dello schermo riservata ai risultati. Scegliete la
scheda « Protezioni » di questa biblioteca. Per aggiungere un simbolo, sceglietelo nella
biblioteca e spostatelo tramite trascina - lascia:
Caneco BT non permette di modificare lo schema di un circuito in contraddizione con i
dati utilizzati per il suo calcolo. In questo caso, Caneco BT apre la scheda del circuito e
dovete allora modificare il dato in contraddizione per renderlo conforme con il significato
dello schema.
Eliminazione di un simbolo
Per eliminare un simbolo, sostituitelo con il primo simbolo di continuità della parte
« connessioni » della biblioteca:
72 • Modifica dello schema di un circuito
Manuale di riferimento
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Creazione dei circuiti tramite le biblioteche di stili e di
blocchi di circuiti
Per creare uno o più circuiti, potete anche utilizzare le biblioteche di stili di circuiti e di blocchi di
circuiti. Ciascuna di queste biblioteche ha delle proprietà diverse:
• La biblioteca di stili di circuiti consente creare un solo circuito completato con uno o più
circuiti associati (circuiti no calcolati). I valori del circuito creato sono impostati in funzione
delle regole definite per questo stile.
• La biblioteca di blocchi di circuiti permette di creare diversi circuiti come con i comandi
“copia-incolla”. I valori dei circuiti creati sono identici a quelli dei circuiti che costituiscono
il blocco.
Per attivare le biblioteche di stili di circuiti e di blocchi di circuiti, cliccate sui pulsanti situati nella
parte inferiore della biblioteca:
A partire dalla biblioteca di stili di circuiti, create un circuito di illuminazione con blocco di
soccorso:
Potete creare della stessa maniera diversi circuiti dalla biblioteca di blocchi di circuiti.
Si utilizza le biblioteche di stili di circuiti e di blocchi di circuiti anche negli editori unifilari
generale e tabellare.
Manuale di riferimento
Creazione dei circuiti tramite le biblioteche di stili e di blocchi di circuiti • 73
Caneco BT ©
ALPI – 2009
Comandi di edizione
Selezione di uno o più circuiti
La selezione è eseguita come quella delle colonne di un tabellare, cioè cliccando su una prima
colonna, premendo e mantenendo premuto il tasto Maiuscola/Shift e finalmente cliccando
sull'
ultima colonna che si desidera scegliere.
Taglia – Copia – Incolla
Quando si sceglie diversi circuiti, se attivano i comandi Taglia – Copia – Incolla. Questi comandi
funzionano come in un tabellare.
Arricchimento delle biblioteche di stili e di blocchi di circuiti
Per arricchire le biblioteche di stili di circuiti e di blocchi di circuiti, scegliete questi stili, blocchi o
circuiti che si desidera includere nella biblioteca e portateli nella biblioteca tramite “trascinalascia”. Caneco BT apre una finestra che permette di definire l’identificazione del blocco di
circuiti creato, nella biblioteca:
Si arricchiscono le biblioteche di stili di circuiti e di blocchi di circuiti anche dagli editori
unifilari generale e tabellare.
74 • Comandi di edizione
Manuale di riferimento
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Inserimento di schemi aggiuntivi
Vedi capitolo SCHEMATICA
Manuale di riferimento
Inserimento di schemi aggiuntivi • 75
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Strumento Tabellare
• Questo strumento di inserimento è adattato alla digitazione dei diversi dati dei circuiti.
Serve particolarmente per digitare le informazioni di descrizione, lunghezza,
assorbimento e numero di utilizzatori dei circuiti.
• Per attivare il tabellare, è necessario:
• Attivare lo strumento tabellare
• Selezionare la distribuzione che si desidera rappresentare. Potete farlo cliccando
direttamente su questa distribuzione nell’albero del progetto che si trova nella parte
sinistra dello schermo:
Creazione di un circuito
Per create uno o più circuiti nel tabellare, conviene selezionare prima il punto a partire dal quale
desiderate inserire il circuito. Caneco BT inserisce tutto nuovo circuito sopra il circuito attivo.
Dovete dunque cliccare sul punto situato sotto il ultimo circuito creato, per inserire sotto un
nuovo circuito. In seguito, cliccate sul pulsante « Nuovo circuito » situato sopra a sinistra
dell’unifilare generale.
Manuale di riferimento
Creazione di un circuito • 77
Caneco BT ©
ALPI – 2009
Per creare contemporaneamente più circuiti, procedete come sopra, ma prima di scegliere lo
stile del circuito, premere e mantenere premuto il tasto Maiuscola/Shift. Dopo avere scelto lo
stile del circuito, Caneco BT domanda il numero di circuiti identici che si desidera creare.
Comandi di edizione
Selezione di uno o più circuiti
La selezione è eseguita nello stesso modo di quella delle linee di un tabellare, cioè cliccando su
una prima linea, premendo e mantenendo premuto il tasto Maiuscola/Shift e finalmente
cliccando sull'
ultima linea che si desidera scegliere. È possibile Copiare – Incollare uno o più
circuiti.
Selezione di uno o più celle
La selezione è eseguita come quella delle celle di un tabellare, cioè cliccando su una prima
cella, premendo e mantenendo premuto il tasto Maiuscola/Shift e finalmente cliccando
sull'
ultima cella che si desidera scegliere.
Taglia – Copia – Incolla
I comandi Taglia/Copia/Incolla diventano attivi quando si ha scelto una selezione di uno o più
circuiti o di una o più celle. Questi comandi funzionano come in un tabellare.
78 • Comandi di edizione
Manuale di riferimento
ALPI - 2009
Caneco BT ©
Digitazione e calcolo dettagliato
di un circuito
La finestra circuito si visualizza facendo doppio clic su un circuito o utilizzando il menù
Circuito/Modifica.
Visualizzazione minima
L'
utente può scegliere fra due modi di visualizzazione:
• Visualizzazione minima.
• Visualizzazione dettagliata.
La visualizzazione minima presenta i dati minimi necessari per calcolare un circuito.
Manuale di riferimento
Visualizzazione minima • 79
Caneco BT ©
ALPI – 2009
Visualizzazione dettagliata
Permette di visualizzare e modificare i dati di un circuito al livello esperto.
Frecce di navigazione
Freccia di distribuzione a monte
Apre la finestra della distribuzione a monte (che alimenta il circuito).
Freccia di distribuzione a valle
Apre la finestra della distribuzione a valle (alimentata dal circuito).
Freccia circuito successivo
Convalida il circuito attivo e visualizza il circuito successivo.
Freccia circuito precedente
Convalida il circuito attivo e visualizza il circuito precedente.
80 • Visualizzazione dettagliata
Manuale di riferimento
ALPI - 2009
Caneco BT ©
Scheda Circuito
Rubrica Circuito
Circuito
Indicate il riferimento del circuito con 15 caratteri massimo.
A monte
Riferimento del quadro da cui è originato il circuito. Questo riferimento è compilato
automaticamente da Caneco BT quando si ha creato un circuito.
Avete la possibilità di modificarlo, in modo da spostare un circuito da un quadro a un altro.
Alimentazione
Si distinguono tre possibili alimentazioni:
Normale: circuito originato da un quadro alimentato solo dalla alimentazione Normale (circuito
senza soccorso).
Soccorso: circuito originato da un quadro alimentato solo dalla alimentazione Soccorso.
Normale/Soccorso: circuito originato da un quadro alimentato dalle alimentazioni Normale e
Soccorso (circuito con soccorso).
Il fatto di indicare che un circuito è alimentato in Normale-Soccorso implica che sia
calcolato in funzione delle due alimentazioni possibili. Può essere molto sfavorevole nel
caso di alimentazione Soccorso realizzata da gruppi elettrogeni di potenza debole.
Contenuto
Indicate il contenuto del circuito: presenza di 3 fasi, del N e del PE.
PE significa conduttore di protezione equipotenziale.
In schema TN, il contenuto 3F+PEN consente realizzare TNC, 3F+N+PE del TNS.
Non confondere 2F con F+N. In una rete 230/400 V, F+N significa monofase (230 V),
mentre 2F significa bifase (400 V)
Descrizione
Descrizione del circuito (36 caratteri massimo).
Manuale di riferimento
Scheda Circuito • 81
Caneco BT ©
ALPI – 2009
Rubrica protezione
Se la protezione delle persone contro i contatti indiretti è assicurata da un Differenziale, la
finestra è compilata con altre informazioni:
Tipo
Digitate la protezione del circuito.
82 • Scheda Circuito
Manuale di riferimento
ALPI - 2009
Caneco BT ©
Contattati Indiretti
Si tratta della protezione utilizzata per proteggere le persone contro i contatti indiretti.
Protezione
Nome del modello di protezione (Referenza blocco di interruzione, Sganciatore, Differenziale),
Calibro, numero di poli.
Blocco di protezione
Il Blocco/Sblocco della protezione è segnalato dal fatto di avere scelto o non scelto la casella
prevista per questo effetto.
Una protezione bloccata non è modificata durante un calcolo. I valori possono essere modificati
dall’utente nel limite dei valori del catalogo.
Calibro
Calibro della più piccola protezione che può soddisfare la norma, se la scelta delle protezioni è
automatica;
o calibro che avete selezionato se la scelta di protezione è manuale.
Se volete forzare questo valore, il pulsante
o l’opzione del utente por modello situato a
destra di questo campo o l’opzione CTM vi permette di scegliere la protezione fra quelle
contenute nel file del costruttore che avete scelto e che risponde alle condizioni fissate dalla
norma.
Manuale di riferimento
Scheda Circuito • 83
Caneco BT ©
ALPI – 2009
In/Irth/IrLR
Regolazione del termico dell’interruttore o calibro del fusibile che assicura la protezione contro i
sovraccarichi.
Per quanto concerne un interruttore, è possibile regolare il termico con parametri (comando
Protezione del menù Opzione). Si può regolare al minimo (IB: corrente di impiego), al massimo
(calibro della protezione) o al massimo ammissibile dal collegamento (IZ del cavo per gli
utilizzatori che non necessitano di essere protetti contro i sovraccarichi).
Se desiderate forzare questo valore, digitate il valore che caratterizza la protezione contro i
sovraccarichi.
• regolazione del termico quando la protezione è un interruttore, un aM+th o un gG+th.
• calibro del fusibile quando la protezione è un fusibile g1.
•
Termico (Novità V5.3)
Impatto della scelta della posizione del termico:
A monte della blindo: Sezione calcolata in funzione della protezione del circuito a monte
A monte della blindo: La sezione del cavo sarà allora calcolata in funzione di In o della
regolazione del termico per un interruttore o di I2 per un fusibile gG (valore che l'
utente
deve immettere se la protezione non è definita da Caneco BT).
Dispensa: Applicazione del paragrafo 433.3 della norma NFC 15 100 (ad esempio,
caso dei circuiti di eliminazione del fumo).
Irmg o IN (protezione contro i cortocircuiti)
Regolazione del magnetico dell’interruttore o calibro del fusibile che assicura la protezione
contro i cortocircuiti.
Per un interruttore, la regolazione del magnetico è fissata al valore massimale compatibile con
l’interruttore e assicura il disinnesto sul più debole dei cortocircuiti minimi (ID o Ik1 o Ik2).
Se desiderate forzare questo valore, digitate il valore che caratterizza la protezione contro i
cortocircuiti: regolazione del magnetico quando la protezione è un interruttore di uso generale
(Int Gen) o un interruttore motore (Int Mot) o un interruttore coordinato con un contattore (Int. +
Th).
• valore massimo di disinnesto garantito su cortocircuito, quando la protezione è un
interruttore modulare (Int C, B, D).
• calibro del fusibile quando la protezione è un fusibile gG, o aM+th.
Ritardato
La casella permette di selezionare le protezioni che possono essere temporizzate.
Ritardo
Temporizzazione del magnetico in ms.
84 • Scheda Circuito
Manuale di riferimento
ALPI - 2009
Caneco BT ©
Rubrica cavo
Lunghezza
Indicate la lunghezza del cavo in metri.
Nel caso di circuiti con più utilizzatori, è la distanza tra la protezione e l’utilizzatore più lontano.
In questo caso, appare un dato supplementare di distanza al primo utilizzatore:
1° Utilizzatore (m)
Digitate, nel caso di circuiti con più utilizzatori, la distanza fra la protezione e il utilizzatore più
lontano. Questo dato è utilizzato nelle versioni posteriore alla 4.1B, per il calcolo della caduta di
tensione e della selettività.
Tipo di cavo
Digitate il tipo di cavo utilizzato per il collegamento fra la protezione e il utilizzatore. Questo tipo
è scelto nella lista estensibile dei tipi di cavi. Questa lista è salvata con un nome di file *.cbl. Il
file è selezionato per il progetto e modificabile con i comando File costruttori / rubrica Cavo del
menù Opzioni. Di default, il file è Caneco.cbl. La lista può essere completata e modificata se
disponete del modulo P7 di gestione dei file costruttori (utilizzate allora il comando base di dati
del menù Opzione).
Anima dei conduttori dei cavi.
Posa
Digitate il modo di posa del cavo secondo la norma di calcolo scelta.
Il pulsante situato immediatamente a destra permette di avere la lista di tipi di posa esplicitata.
Polo
Opzioni multipolare o unipolare.
Uni S>Max: Commutazione automatica da multipolare a unipolare a partire da una sezione
data.
Manuale di riferimento
Scheda Circuito • 85
Caneco BT ©
ALPI – 2009
Coefficiente di temperatura (K. temp)
Questo coefficiente è descritto nella norma come fattore di correzione di temperatura. Esso
declassa il corrente ammissibile in funzione della temperatura. Proposto di default a 1, questo
coefficiente è fissato dalla norma, in funzione del tipo di isolamento del cavo e della
temperatura di referenze di utilizzo dei cavi. Può essere determinato da Caneco BT, in funzione
situato subito a
della temperatura indicata e del tipo di cavo scelto, se usate il pulsante
destra.
Il coefficiente calcolato da Caneco BT in funzione della temperatura indicata suppone di
scegliere il tipo corretto di cavo. Se cambiate questo tipo di cavo, e se il isolante del cavo
è stato cambiato, è necessario determinare di nuovo il coefficiente in funzione della
temperatura desiderata.
Coefficiente di prossimità (K. pross)
Questo coefficiente è designato nella norma come fattore di correzione del raggruppamento di
cavi o di circuiti. Esso declassa la corrente ammissibile in funzione della prossimità di altri cavi.
Il valore proposto da Caneco BT è legato allo stile. Esso è in genere di 0,72. Questo
corrisponde al modo di posa sul percorso di cavo perforato, in uno strato, posa collegata,
numero di cavi non limitato.
Dato che questo coefficiente ha un’influenza preponderante sulla sezione calcolata del cavo,
dovete studiarlo al meglio in funzione di tutti i parametri che lo determinano:
• prossimità dei cavi tra di loro. A seconda della norma, dei metodi di posa e del loro
distanziamento, i cavi lontano tra di loro non si riscaldano reciprocamente.
• carico di questi cavi rispetto alla loro corrente ammissibile (un circuito il cui cavo possiede
una corrente ammissibile < 0.7 IB) è considerato tale da non riscaldare i cavi vicini.
• carico globale dei cavi circolante sullo stesso percorso. Questo carico globale può essere
limitato dalla regolazione del termico del circuito che alimenta la distribuzione.
Vedi capitolo Distribuzioni / finestra Quadro / informazioni sui quadri / S IZ cavi / Irth
quadro.
Per facilitare la stima di questo coefficiente, una guida che ricorda la norma è accessibile
tramite il pulsante
situato subito a destra.
Coefficiente aggiuntivo (K. aggiuntivo)
Digitate il coefficiente di declassamento complementare della corrente ammissibile in funzione
delle influenze esterne. Questo coefficiente non è standardizzato e è stabilito dall’utente.
K simmetria fs
Se il circuito ha un numero di conduttori per fase >1, applicare se necessario il coefficiente di
simmetria (fs=0,8) conforme alla norma.
Rubrica dei risultati forzabili
I risultati forzabili sono valori calcolati da Caneco BT che potete eventualmente adattare ai dai
esistenti. Questi valori riguardano i cavi e la protezione.
Per poter forzare un dato, dovete contrassegnare la casella che precede il dato. Si può
annullare la forzatura cliccando di nuovo sulla casella di scelta.
Quando un valore è forzato, Caneco BT lo verifica.
Conduttori - Fase
La più piccola sezione di fase del collegamento, calcolata tenendo conto di tutti i criteri della
norma.
Se desiderate forzare questo valore, digitate il numero di conduttori per fase del collegamento e poi la
2
sezione in mm di ogni fase
86 • Scheda Circuito
Manuale di riferimento
ALPI - 2009
Caneco BT ©
Conduttori - Neutro
La più piccola sezione di neutro del collegamento, calcolata tenendo conto di tutti i criteri della
norma.
Se desiderate forzare questo valore, digitate il numero di conduttori per neutro del
2
collegamento, poi la sezione in mm di questo neutro.
Conduttori - PE (o PEN)
La più piccola sezione di PE (protezione equipotenziale) del collegamento, calcolata tenendo
conto di tutti i criteri della norma.
Se desiderate forzare questo valore, digitate il numero di conduttori per PE (o PEN) del
2
collegamento, poi la sezione in mm di questo PE (o PEN).
Neutro caricato
Applicare un coefficiente di 0,84 in IZ se il neutro è caricato.
Manuale di riferimento
Scheda Circuito • 87
Caneco BT ©
ALPI – 2009
Rubrica utilizzatore
Utilizzatore
Riferimento del utilizzatore (novità V5).
Per i circuiti di distribuzione (Quadro, trasformatore BT/BT, blindo), potete modificare
direttamente il riferimento della distribuzione alimentata da loro.
Numero di utilizzatori
Digitate il numero di utilizzatori.
Potete così definire dei circuiti che alimentano più utilizzatori.
Esempio: 12 apparecchi di illuminazione di 2*36W
L’assorbimento totale del circuito è uguale a:
Potenza totale del circuito = numero di Utilizzatori * assorbimento, dove assorbimento è il dato
definito qui di seguito.
Assorbimento
Digitate il assorbimento di ogni utilizzatore: corrente o potenza elettrica assorbita o potenza
standard.
La potenza può essere data in A, KW, KVA; la coerenza dell'
unità scelta è controllata in
funzione del tipo di utilizzatore selezionato.
esempio: KVA è valido solo per i motori.
La freccia situata a destra di questo campo permette di aprire la lista delle potenze standard
legata allo stile del circuito.
Se lo stile del circuito è basato sullo stile Motore Caneco BT, le potenze standard sono quelle
meccaniche dei motori.
Se lo stile del circuito è basato sullo stile Illuminazione Caneco BT, le potenze standard sono le
descrizioni convenzionali (1*58W, 2*36W, etc.) delle lampade fluorescenti. 2*36W significa
lampada con 2 tubi fluorescenti di 36 W.
Se lo stile del circuito è basato sullo stile Presa di corrente, le potenze standard sono le
descrizioni convenzionali (2*16A, 3*32°, etc.) delle prese di corrente. 3*32A significa presa di
corrente trifase di 32 A.
La lista delle potenze standard è estensibile. Questa lista è salvata con un nome di file *.std. Il
file selezionato per il progetto è modificabile tramite il comando File costruttori del menù
Opzioni. Di default, il file è Caneco.std. La lista può essere completata e modificata se
disponete del modulo P7 di gestione dei file dei costruttori.
Non mettere spazi nell’assorbimento
Esempi validi: 120, 50 KVA, 30 KW.
Il significato del assorbimento dato in KW è una funzione del tipo di utilizzatore: per un motore,
si tratta della potenza meccanica disponibile nel albero e non della potenza elettrica.
Di default, l'
unità è quella indicata (e modificabile) nel comando Calcolo del menù Opzioni.
In ogni caso, l’assorbimento è trasformato in corrente di impiego (IB nella parte dei risultati).
88 • Scheda Circuito
Manuale di riferimento
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Caneco BT ©
Luogo geografico
Indicate questo dato definendo il luogo geografico più vicino all’utilizzatore.
Tasso di armoniche
Il tasso di armoniche di grado 3 e multiplo di 3 è applicabile al circuito. Il calcolo tiene conto
delle regole della norma per il calcolo delle sezioni del Neutro.
Applicabile soltanto per la norma NF C15100-2002 dove le regole sono definite (523.5.1 e
524.2). Nelle altre norme, fare eventualmente un calcolo per determinare la sezione del Neutro.
Attenzione: un tasso di armoniche compresso fra 15 % e 33% fa che il neutro sia
considerato come caricato e conduce all’applicazione del coefficiente di 0,84 di riduzione
sulle correnti ammissibili. Le sezioni calcolate sono incrementate in circa 25%.
Vedi il paragrafo riguardante della norma
Attenzione: un tasso di armoniche superiore a 33% fa che il Neutro sia calcolato per
avere una corrente ammissibile almeno uguale a 1,45 volte la corrente di impiego nella
fase. Il dispositivo di protezione deve avere, sul neutro, una corrente nominale almeno
uguale a questo valore.
Vedi il paragrafo riguardante della norma
Coefficiente di utilizzo
Valore digitabile del coefficiente di utilizzo del circuito.
Il valore proposto di default è:
• quello della potenza standard scelta, se l’assorbimento è originato dalla tavola delle
potenze standard.
• quello dello stile del circuito, in caso contrario.
Questo valore non ha incidenza sul dimensionamento del cavo e della protezione. Esso
influisce soltanto sul bilancio di potenza.
Coefficiente di contemporaneità (simultaneità)
Quando un circuito comporta più ricettori (prese di corrente, illuminazione), si può applicare un
coefficiente di contemporaneità degli utilizzatori fra di loro kVolte. La Potenza totale del circuito
= numero di Utilizzatori * assorbimento * kVolte
Coseno Phi permanente
Valore digitabile del coseno Phi del circuito.
Il valore proposto di default è:
• quello della potenza standard scelta, se l’assorbimento è originato dalla tavola delle
potenze standard.
• quello dello stile del circuito, in caso contrario.
dU max
Indicate la caduta di tensione massima ammissibile in %, dall'
origine dell'
impianto fino
all'
estremità del cavo. I valori proposti di default da Caneco BT sono legati allo stile e tengono
conto dell’alimentazione (alimentazione privata o distribuzione BT) e del tipo dell’utilizzatore.
Cos Phi Avviamento
Coseno phi di avviamento.
Il valore proposto per default è:
• quello della potenza standard scelta, se l’assorbimento è originato dalla tavola delle
potenze standard.
• quello dello stile del circuito, in caso contrario.
Potete modificare questo valore predefinito.
ID/IN
Fattore ID/IN Stessi osservazioni di sopra.
Manuale di riferimento
Scheda Circuito • 89
Caneco BT ©
ALPI – 2009
Finestra Risultati
Per visualizzare la finestra Risultati, scegliere Visualizza risultati nel menù Visualizza:
Circuito
Riferimento di circuito.
Stato
Cavo
Scrittura convenzionale del cavo multipolare, o dei conduttori di fase se il collegamento è
unipolare.
Esempi:
4G1,5 significa 4 conduttori di cui 1 verde-giallo (G = terra)
3X50+N35 significa 3 conduttori di fase + 1 conduttore N di 35 mm2
Neutro
Scrittura convenzionale dei conduttori di neutro se il collegamento è unipolare.
90 • Finestra Risultati
Manuale di riferimento
ALPI - 2009
Caneco BT ©
PE o PEN
Scrittura convenzionale dei conduttori del PE se il collegamento è unipolare
Criterio
Si tratta dell’indicatore del criterio di calcolo della sezione fase:
Uno o due punti esclamativi possono essere aggiunti a questi criteri:
• Se lo scarto è di una sezione, è aggiunto “!" (per esempio: CI ! significa criterio
Protezione delle persone con scarto di una sezione per rapporto al più sfavorevole degli
altri criteri.
• Se lo scarto è di due sezioni o più, è aggiunto “!”.
Quando la sezione è determinata simultaneamente da due o più criteri, sono visualizzati gli
ultimi due: es.: IN-DU significa criterio Condizione di sovraccarico e criterio Caduta di tensione.
Lunghezza massima protetta
Lunghezza massima del cavo per rispettare le condizioni di protezione e di progettazione del
circuito.
Questa lunghezza è preceduta da un prefisso di 2 lettere:
IB, IB Neutro (corrente di impiego in A)
Corrente di impiego del circuito dedotta direttamente dell’assorbimento.
STH, STH Neutro
2
Sezione teorica calcolata in mm secondo la condizione di sovraccarico.
IZ, IZ Neutro
Corrente ammissibile della blindo, corretta dai fattori di correzione: questo valore indica il valore
massimo per regolare il termico della protezione.
dU circuito
Caduta di tensione in % del circuito sulla lunghezza del cavo. Questo valore esclude quindi la
caduta di tensione a monte.
dU (%) avviamento
Caduta di tensione all’avviamento (motori) o all’accensione (illuminazione), calcolata da
Caneco BT. Questo valore è calcolato solo quando il rapporto ID/IN è superiore a 1.
dU Totale
Caduta di tensione totale in % dall’alimentazione.
Ik2/3 Max
Corrente di cortocircuito massima trifase o bifase (secondo il tipo di circuito) in estremità del
circuito.
Manuale di riferimento
Finestra Risultati • 91
Caneco BT ©
ALPI – 2009
Ik1 Max
Corrente di cortocircuito massima monofase, se il neutro è presente.
Ik2 Min / Ik1 Min
Corrente di cortocircuito minima, monofase se il neutro è presente, bifase (Fase-Fase) se il
neutro è assente.
If
Si tratta della corrente di cortocircuito di guasto fase-PE in estremità del circuito.
IrMg Max
Regolazione massima del magnetico della protezione (interruttore d'
uso generale). Questo
valore è calcolato a partire da IkMin (Ik1 o Ik2) o da ID.
Ik Am/Av
Ik Max a monte / a valle espressa in kA.
Selettività
Selettività in cortocircuito rispetto al dispositivo a monte. Essa può essere:
L'
assenza di valore significa:
che non esiste nessun valore nelle tavole di selettività tra la protezione del circuito corrente e
quella situata a monte.
o che Caneco BT non sa calcolare la selettività della protezione con quella situata a monte.
Questo risultato è completato con la selettività differenziale (vedi in seguito)
Vedi la scheda Complementi della finestra Circuito
Associazione
Con o Senza coordinamento (associazione) con la protezione situata a monte. C’è
coordinazione quando il potere di interruzione della protezione del circuito (sola) non è
sufficiente (dunque inferiore al IK massima del quadro) e quando i quadri d'
associazione del
costruttore indicano una possibilità d'
associazione. In tal caso, è necessario che suo potere di
interruzione coordinato con l’apparecchio a monte sia superiore alla IK massima.
Magnetico
Standard, basso o elettronico secondo l’apparecchio scelto.
Scheda A monte
Per la descrizione di tutti questi campi, vedi paragrafo Finestra quadro del capitolo
Distribuzioni.
92 • Scheda A monte
Manuale di riferimento
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Caneco BT ©
Scheda Dati complementari
Rubrica Apparecchio 1: Protezione / Comando
Costruttore della protezione
Consente scegliere un organo di protezione/interruzione in un file catalogo specifico del circuito.
Calibro minimo della protezione
Il calibro minimo è definito nello stile del circuito.
Stile illuminazione: 10 A
Stile presa di corrente: 16 A
L'
utente può modificare questo valore. Se desiderate cambiare il calibro minimo per una presa
di corrente ridotta a 10 A invece di 16 A. È all’utente di assicurare il rispetto delle regole
normative.
Nessuna verifica della resistenza ai cortocircuiti dei conduttori
Quando questa opzione è selezionata, la protezione contro i cortocircuiti può essere
assicurata dalla protezione contro i sovraccarichi, se si verificano le condizione del
paragrafo 435-1 della norma NFC 15-100.
Questa opzione non è accessibile se la protezione è elettronica.
Manuale di riferimento
Scheda Dati complementari • 93
Caneco BT ©
ALPI – 2009
Rubrica Apparecchio 2: Comando Associato
Questa rubrica consente indicare il tipo di apparecchio di comando associato alla protezione di
un circuito.
Tipo di apparecchio
Indicate qui il tipo di apparecchio.
Nome Apparecchio di comando
Consente indicare il riferimento dell’apparecchio di comando
Calibro / Numero di poli interrotti
Consente indicare il calibro e il numero di poli dell’apparecchio.
Questi valore sono visualizzati a destra del simbolo dell’apparecchio nello strumento Unifilare
Quadro.
Rubrica Apparecchio 3: Relè termico
Rubrica Cavo
Sezione minima
L'
utente può modificare questo valore. Per esempio, la sezione di calibro minimo per una presa
di corrente può essere ridotta a 1,5 mm² invece di 2,5 mm². È all’utente di assicurare il rispetto
delle regole normative.
Tipo del PE separato
L’utente può definire il tipo del conduttore PE separato (Isolato, Nudo)
Numero di conduttori di PE
L’utente può definire qui il numero di conduttori PE
(consente ridurre la sezione delle fasi).
Numero di conduttori aggiuntivi
L’utente può definire qui il numero di conduttori aggiuntivi (esempio, filo piloto di un circuito di
riscaldamento).
Per default, l’opzione Numero di conduttori PE è impostata a 1.
Nelle situazioni in cui quest’opzione può provocare un sovradimensionamento delle
sezioni delle fasi e anche un’impossibilità di calcolo (criterio di contatti indiretti), si
visualizza un messaggio per proporre di selezionare l’opzione: « Numero di conduttori
PE = Nº di fase » nella finestra Opzioni di calcolo, - Sezione «Cavi».
Elaborazione della sollecitazione termica del PE – Quest'
elaborazione è realizzata
per mezzo della pressa in considerazione sistematica della «Regola del Tempo di
interruzione» o RDTC. Ciò che può avere degli effetti su:
Il dimensionamento delle blindo
La riduzione della sezione del PE
La regolazione dei magnetici
Il criterio di calcolo e la conformità
94 • Scheda Dati complementari
Manuale di riferimento
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Caneco BT ©
Numero di conduttori aggiuntivi: L’utente può definire qui il numero di conduttori aggiuntivi
(ad esempio, filo pilota di un circuito di riscaldamento).
Manuale di riferimento
Scheda Dati complementari • 95
Caneco BT ©
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Scheda Risultati complementari
Rubrica Selettività Associazione Filiazione
Selettività termica
Selettività termica con dispositivo a monte.
Senza, significa che in certi casi di guasto per sovraccarico, la selettività con le protezioni a
monte può non essere assicurata. La protezione a monte è suscettibile di un disinnesto prima
della protezione a valle.
Con, significa che in ogni caso di guasto per sovraccarico, la selettività con le protezioni a
monte è assicurata.
Limite
Limite di selettività amperometrica su cortocircuito in Ampere.
a partire da
Distanza a partire dalla quale esiste selettività totale su cortocircuito. La distanza considerata è
quella che separa la protezione dal punto di cortocircuito.
Questa distanza permette d’apprezzare le condizioni di selettività funzionale dei circuiti costituiti
da più ricettori (circuiti di illuminazione, di prese di corrente). Se la distanza indicata è superiore
alla distanza dal primo utilizzatore (il luogo più sfavorevole dei noti rischi di cortocircuito), la
selettività diventa funzionale.
Ir Diff
Corrente di regolazione della protezione differenziale residuale in mA.
Questo valore è accessibile solo se avete scelto Diff Regol. (differenziale regolabile) per la
protezione delle persone ai contatti indiretti.
Tempo Diff
Temporizzazione della protezione differenziale residuale in ms.
96 • Scheda Risultati complementari
Manuale di riferimento
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Selett Diff
Selettività differenziale con dispositivo a monte. Si tratta della selettività differenziale in caso di
guasto alla terra (ID) sul circuito calcolato.
Essa può essere:
Icu
Potere di interruzione della protezione espresso in kA (eventualmente con associazione o
coordinamento).
Rubrica Tempo massimo di interruzione
t CI
Tempo massimo in ms di funzionamento di una protezione per non oltrepassare la condizione
di protezione delle persone ai contatti indiretti. Tale tempo è fissato dalla norma (tra 200 e 800
ms a seconda la tensione e il regime del neutro). Per le distribuzioni, il tempo è portato a 5000
ms, secondo 413.1.3.5 della NFC 15-100.
t Ph
Tempo massimo in ms di funzionamento di una protezione tramite interruttore per non
oltrepassare la sollecitazione termica della fase del cavo.
Questo tempo è calcolato considerando un cortocircuito massimo trifase in estremità di linea
(IK3 max: vedi Ik3Max più avanti).
Per le protezioni tramite fusibili, questo tempo è fissato per convenzione a 5000, ma non è
significativo.
tN
Tempo massimo in ms di funzionamento di una protezione tramite interruttore per non superare
la sollecitazione termica del neutro del cavo.
Questo tempo è calcolato considerando un cortocircuito massimo monofase in estremità di
linea (Ik1 max: vedi Ik1Max più avanti).
Per le protezioni tramite fusibili, questo tempo è fissato per convenzione a 5000, ma non è
significativo.
t PE
Tempo massimo in ms di funzionamento di una protezione tramite interruttore per non superare
la sollecitazione termica del PE del cavo.
Questo tempo è calcolato considerando un cortocircuito massimo di guasto fase-PE in
estremità di linea (If max: vedi If più avanti).
Per le protezioni tramite fusibili, questo tempo è fissato per convenzione a 5000, ma non è
significativo.
Rubrica sul collegamento
F/Assegna le fasi
Assegnamento dei poli ai circuiti monofase.
Larghezza collegamento
Si tratta dell'
ingombro a pavimento del percorso del cavo del collegamento. Se i cavi sono
unipolari, si presume che siano a trifoglio e nel caso in cui ci siano più cavi (N o PE separati per
es.) essi sono messi in posa a contatto. Questo valore permette di determinare la larghezza
utile dei tratti di percorso.
Altezza collegamento
Si tratta dell'
altezza del collegamento. Se i cavi sono unipolari, si presume che siano a trifoglio e
nel caso in cui ci siano più cavi (N o PE separati per es.) l'
altezza è quella del cavo più grande.
Questo valore permette di determinare la larghezza utile dei tratti di percorso.
Peso
Peso in kg al metro del collegamento (cavo, neutro e PE eventualmente separati). Questo
valore permette di determinare il carico utile dei tratti di percorso.
Manuale di riferimento
Scheda Risultati complementari • 97
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ALPI – 2009
Rubrica Ik estremità
Ip Cr no limitato
Si tratta del valore di cresta del cortocircuito trifase per i circuiti trifase
(utilizzata per la verifica delle sollecitazioni elettrodinamiche).
Ik3 Max
Si tratta dell'
Ik massima trifase per i circuiti trifase.
Ik1 Max
Si tratta della corrente di cortocircuito massima monofase se il neutro è presente.
Ik2Min
Si tratta della corrente di cortocircuito minima, monofase se il neutro è presente; bifase (FaseFase) se il neutro è assente.
Ik1Min
Si tratta della corrente di cortocircuito minima, monofase se il neutro è presente; bifase (FaseFase) se il neutro è assente.
If
Si tratta dell'
If corrente di cortocircuito di guasto fase-PE in estremità di linea.
98 • Scheda Risultati complementari
Manuale di riferimento
ALPI - 2009
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Scheda Conformità
Condizioni della norma
La scheda di conformità ha per finalità di indicare tutte le condizioni della norma alle quali deve
corrispondere un circuito, deve fare apparire i valori corrispondenti e indicare se sono
soddisfacenti o non.
Queste condizioni sono:
Protezione
• determinazione del calibro o della regolazione del termico in funzione di IB:
• Ir Termico o IN >= IB
• potere di interruzione
• Icu con o senza filiazione con la parte a monte >= IkMax
Cavi
• Caduta di tensione.
• Sovraccarico
• Protezione contro i contatti indiretti
• Sollecitazioni termiche delle fasi, neutro e PE (PEN)
Tutte le condizioni indicate sono:
• quelle espresse direttamente nella norma. Esempio :
k2S2 >= I2t, per la condizione di sollecitazione termica.
• o le condizioni corollari. Per esempio, la condizione:
• Ik Mini > IrMagn x 1,2 (scatto del magnetico sul IkMin) che è una delle condizioni che
permette di ottenere la condizione normativa precedente.
Queste condizioni espresse con delle formule possono essere completate con delle
rappresentazioni grafiche.
Condizioni conformi / non conformi
La scheda di conformità permette di identificare immediatamente se le condizioni non sono
conformi. In caso di non conformità, Caneco BT rinvia alla scheda “Guasti” della finestra di
conformità, che evidenzia tutte le normative non rispettate.
Le condizioni non rispettate sono identificabili da una crocetta rossa.
Le condizioni rispettate sono identificabili dalla sigla verde OK.
Manuale di riferimento
Scheda Conformità • 99
Caneco BT ©
ALPI – 2009
Scheda Testi
Questa finestra permette di immettere in modo libero delle informazioni complementari
riguardanti i circuiti.
Esempio: il testo 8 è riservato per indicare il foglio dello schema di comando in cui si trova il
dettaglio cablaggio degli schemi aggiuntivi associati alle protezioni
(vedi capitolo Schematica).
Scheda A valle
Per la descrizione di tutti questi campi, vedi paragrafo Finestra quadro del capitolo
Distribuzioni.
Scelta protezione
La finestra Scelta della protezione si visualizza a ciascun calcolo di circuito.
L'
utente può scegliere fra 3 modi di scelta di protezione
Scelta automatica economica
Caneco BT propone automaticamente nella lista delle protezioni la prima protezione che
conviene in funzione dei differenti dati del circuito. La scelta automatica fatta da Caneco BT è
segnalata dall’icona
.
Scelta utente per modello
L'
utente può scegliere nella lista delle protezioni un’altra protezione, la scelta utente per modello
è allora segnalata dall’icona
.
Scelta Fuori catalogo
L'
utente può scegliere una protezione Fuori catalogo. La scelta Fuori catalogo è segnalata
dall’icona
.
Caneco BT utilizza i dati della protezione introdotti dall’utente per fare il calcolo. Calibro, IrTh,
IrMag
100 • Scheda Testi
Manuale di riferimento
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Scelta tecnica utente
L'
utente può scegliere nella finestra « Scelta tecnica di materiale » un’altra protezione e i suoi
accessori; la scelta tecnica utente è allora segnalata dall’icona
.
Scelta automatica economica
Nome modello
Secondo il caso, il nome del modello di protezione comprende il nome del blocco di
interruzione, del sganciatore e del differenziale.
In Interruzione
Corrente nominale del blocco di interruzione
Calibro
Calibro del sganciatore
Icu(A)
Potere di interruzione della protezione espresso in kA (eventualmente con associazione o
coordinamento).
Sganciatore
Tipo di sganciatore
Magneto-termico (5 - 10 In)
Magneto-termico Basso (3 - 5 In)
Elettronico
Poli
Composizione dello sganciatore della protezione:
numero di poli della protezione
numero di poli protetti
Blocco differenziale
Differenziale, senza, separato, Ir Minima/Ir Massima
Manuale di riferimento
Scelta protezione • 101
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Scelta utente per modello
Il pulsante «Simulazione» nella finestra di scelta degli interruttori permette, dopo aver
selezionato un interruttore nella lista, di dimensionare in modo dinamico la blindo. I risultati
saranno visualizzati nella finestra «Risultati».
Scelta Protezione Fuori Catalogo
L'
utente introduce il nome del blocco di interruzione, sganciatore e differenziale cosi come i
valori della protezione: calibro, termico, magnetico, temporizzazione, ritardo per la protezione di
cortocircuito (magnetica o protezione corto ritardo degli interruttori elettronici), regolazione del
differenziale, temporizzazione del differenziale. Il valore del potere di interruzione non è
introdotto.
Caneco BT non effettua alcuna verifica della coerenza dei valori introdotti.
Il calcolo è eseguito tenendo conto dei valori introdotti, senza tener conto del potere di
interruzione.
102 • Scelta protezione
Manuale di riferimento
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Manuale di riferimento
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Scelta protezione • 103
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Preferenze
Generalità sulle preferenze
Lo strumento « Preferenze » consente definire le preferenze di default classificati per rubrica.
A ogni rubrica corrisponde una scheda che contiene le opzioni da configurare.
Manuale di riferimento
Generalità sulle preferenze • 105
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Scheda Visualizza
Scheda Salva
106 • Scheda Visualizza
Manuale di riferimento
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Scheda Colori
Scheda Valori di default
Scheda Cartelle
Manuale di riferimento
Scheda Colori • 107
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Scheda Stampa
Scheda Report e allarmi
108 • Scheda Stampa
Manuale di riferimento
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Scheda Sigle automatiche
La versione 5.3 propone nuove possibilità per definire sigle automatiche dei circuiti.
Scheda Tabellare dei circuiti
Scheda Unifilare Quadro
Manuale di riferimento
Scheda Sigle automatiche • 109
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Scheda Unifilare generale
Scheda Percorsi
110 • Scheda Unifilare generale
Manuale di riferimento
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Opzioni di calcolo
Scheda Calcolo
Manuale di riferimento
Scheda Calcolo • 111
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Scheda Cavi
112 • Scheda Cavi
Manuale di riferimento
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Scheda Protezione
Selettività « per quadro » : Caneco BT utilizza le tavole di
selettività dei costruttori (stessa marca e anno di catalogo)
Selettività "da Curve : Caneco BT determina la selettività
per sovrapponendo dei curves.
Seleziona opzioni " curve da Selettività Ik limitato "per
sfruttare l'
effetto di limitare della protezione a valle.
1 – Utilizzo delle curve di
limitazione in
2
sollecitazione termica (I .t)
per calcolare le sezioni.
Nella TT e TN: Se spuntato, CBT chiedere
protezione a monte ea valle con Filiazione.
Fusibili e Interruttori: Se spuntato, CBT gestisce il
coordinamento tra Fusibili e Interruttori.
Se selezionato, CBT verificare se il potere di
interruzione il supera l'
Ip
2 – Utilizzo della
limitazione in
corrente degli
interruttori
(determinazione
di ip cresta in
funzione della
corrente di
cortocircuito
efficace) :
+ Sollecitazione elettrodinamica delle blindo
+ Associazone/coordinamento con i fusibili a valle
Manuale di riferimento
Scheda Protezione • 113
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Selettività
Selettività su Ik
La selettività su Ik prende in considerazione l'
intera gamma delle
sovraintensità, andando dalla sovraccarica al cortocircuito massimo
presunto.
La determinazione della selettività si può ottenere:
- sia a mezzo le tabelle dei costruttori: metodo Per tabelle.
- sia per sovrapposizione delle curve delle protezioni quando esse
esistono nelle basi di Caneco: metodo Per curve.
Possibili risultati di selettività:
Nulla: nessuna selettività (le due protezioni a monte e a valle si sganciano)
Parziale: Selettività totale fino a un valore limite di sovraintensità.
Al di là di questo limite, la selettività diventa nulla.
In questo caso, la diagnosi sarà: I < Limite
Manuale di riferimento
Selettività su Ik • 115
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Totale
amperimetrico: Selettività per tutte le sovraintensità del circuito a valle,
ottenuta per spostamento delle curve di funzionamento in rapporto all’asse
delle correnti o per effetto di limitazione della protezione a valle.
cronometrico: Selettività per tutte le sovraintensità del circuito a valle,
ottenuta per temporizzazione della parte corto ritardo dell’interruttore a
monte (sganciatore elettronico).
Lo scarto fra temporizzazione a monte e tempi di funzionamento a valle
deve essere superiore o uguale a 40 ms.
Funzionale: Selettività per le sovraintensità che si producono all’inizio della
blindo a valle (difetti più frequenti).
In generale, per ottenere una selettività differente da « Nulla », il rapporto
fra la regolazione magnetica della protezione a monte e quella della
protezione a valle deve essere superiore o uguale a 1,5.
Selettività Per tabelle
Condizioni da rispettare sulle protezioni a monte e a valle:
stesso costruttore
stesso anno catalogo
condizioni di accesso alle tabelle valide
(protezioni con sganciatore elettronico)
Il risultato di selettività sarà quello indicato nelle tabelle.
Nel caso in cui la tabella indichi un limite di selettività e se le
curve termiche a monte/a valle si incrociano, il risultato di
selettività termica sarà « Non Calcolato » .
La selettività su Ik sarà uguale al limite indicato dalla tabella.
(vedi esempio 1).
Se la protezione a monte è di tipo elettronico, lo sfruttamento
delle tavole è possibile solo se esistono le condizioni d’accesso
definite dal costruttore (Regolazione Im, Inst on / off, ecc.)
In caso contrario, la selettività sarà automaticamente definita
per sovrapposizione delle curve.
Esempio 1
Protezione a monte: DT 40 32A
Protezione a valle: DT40 16A
La tabella indica un limite di selettività
uguale a 0,25 KA.
Le curve termiche si incrociano, non
c'
è selettività termica.
La figura qui sotto presenta la diagnosi
di Caneco BT
116 • Selettività Per tabelle
Manuale di riferimento
ALPI - 2009
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Selettività per curve
La selettività sarà determinata per sovrapposizione delle
curve nei casi seguenti:
Opzione di selettività scelta è « Per curve ».
Nessun valore nelle tabelle o non esistono le
condizioni per l'
accesso alle tabelle; se l'
opzione di
selettività è « Per tabelle ».
I costruttori e/o gli anni catalogo delle protezioni a
monte / a valle non sono identiche.
In questo caso, la diagnosi sarà eseguita attraverso
un'
analisi grafica dei cortocircuiti, in funzione della
sovrapposizione delle curve a monte e a valle. Vedi
l'
esempio 2.
Per ottimizzare la selettività, è possibile sfruttare il potere di
limitare la protezione a valle selezionando l’opzione
« Selettività per curve con Ik limitati ». Vedi l'
esempio 3.
Esempio 2: Sovrapposizione delle curve.
L’analisi delle curve mostra che la
selettività è totale a causa delle
regolazioni delle protezioni e della
temporizzazione della protezione a
monte (scarto > 40 ms).
Diagnosi di Caneco: Totale
Manuale di riferimento
Selettività per curve • 117
Caneco BT ©
ALPI – 2009
Esempio 3: Utilizzo dell'
opzione « Selettività per curve con Ik limitati ».
1 - Opzione non selezionata
In questo caso, sono presi in
considerazione i valori calcolati dei
cortocircuiti.
L’analisi grafica mostra che la selettività
grafica è nulla.
Diagnosi di Caneco: Nulla
2 – Opzione selezionata cochée
In questo caso, sono presi in
considerazione i valori limitati dei
cortocircuiti.
L’analisi grafica mostra che la selettività
grafica è totale.
Diagnosi di Caneco: Totale
Ik calcolato
Ik limitati
118 • Selettività per curve
Manuale di riferimento
ALPI - 2009
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Selettività per curve su 3 livelli
È possibile analizzare la selettività su 3 livelli per sovrapposizione delle curve.
a
La curva della 3 protezione è ottenuta tramite la funzione copia/incolla nella sezione "Selettività
per curve" della scheda Circuito.
Il comando "Copia il grafico" del menù contestuale della scheda « Selettività per curve »
permette d’inserire in un documento testo il grafico che rappresenta la sovrapposizione delle
curve per realizzare, ad esempio, un rapporto sulla selettività.
Cliccare con il pulsante
destro del mouse sulla
sottoscheda
« Selettività per curve »
della scheda del circuito
A
A
Selezionare il comando
« Copia la curva del
circuito
B
Cliccare con il pulsante
destro del mouse sulla
scheda « Selettività per
curve » della scheda
del circuito C
Selezionare il comando
“Copia una curva”
C
La figura qui a fianco
mostra il risultato
ottenuto
Manuale di riferimento
Selettività per curve su 3 livelli • 119
Caneco BT ©
ALPI – 2009
Selettività differenziale
La diagnosi della selettività differenziale è eseguita secondo questa regola:
La selettività è totale se (Ia monte >= 3x La valle) [1] e (ta monte – ta valle) >= 40 ms [2]
La selettività è parziale se: una delle due condizioni seguenti non è corretta.
La selettività è nulla in tutti gli altri casi
La selettività non è trattata (non utilizzata) se il circuito a monte è privo di differenziale.
Selettività differenziale Nulla
Ia monte = 300 mA
ta monte = 30ms
Ia valle = 300 mA
ta valle = 0ms
Le due condizioni
non sono rispettate
Selettività differenziale parziale
Ia monte = 300 mA
ta monte = 0ms
La valle = 30 mA
ta valle = 0ms
La condizione [1] è
rispettata.
La condizione [2] non
è rispettata.
Selettività differenziale Totale
Ia monte = 300 mA
ta monte = 40ms
I a valle = 300 mA
ta valle = 0ms
Le due condizioni [1]
e [2] sono rispettate
120 • Selettività differenziale
Manuale di riferimento
ALPI - 2009
Manuale di riferimento
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Selettività differenziale • 121
ALPI - 2009
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Schematica
Funzioni della schematica
Le funzioni della schematica sono effettive soltanto nello strumento di immissione UNIFILARE
QUADRO in modo « Rappresentazione come alla stampa ».
La versione 5.3 propone dei progressi molto importanti nell'
ambito della schematica.
Oltre le possibilità offerte dalle successive versioni come la creazione di nuovi stili, la creazione
di blocchi di circuiti, la creazione di nuovi simboli, ecc., la versione 5.3. offre nuove funzioni:
Inserzione di circuiti associati negli arrivi
Gestione dei parametri dei circuiti associati
Gestione della barra di messa a terra
Gestione dei terminali e della loro numerazione
Siglatura automatica dei circuiti e dei componenti
Presa in conto della norma di siglatura in EN 60 082
Inserzione di schemi aggiuntivi per ciascuna distribuzione (comando,
installazione, fronte dell'armadio).
Definizione delle specificazioni di un armadio e edizione di una scheda di
fabbricazione associata.
Inserzione di schemi ausiliari associati alle protezioni
Visualizzazione degli schemi
Visualizzazione come alla stampa (visualizzazione estesa)
In questa rappresentazione i circuiti, circuiti associati e le immagini inserite sono visualizzati
come alla stampa.
L’opzione è disponibile nella scheda « Unifilare Quadro »
della finestra « Preferenze »
Manuale di riferimento
Funzioni della schematica • 123
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Inserzione dei circuiti associati negli arrivi
Creare il circuito associato desiderato utilizzando i simboli della biblioteca e annoverarlo con i blocchi di
circuiti.
Il comando "trascina/seleziona" permette di inserirlo nell'
arrivo.
Arricchimento del testo di un simbolo
La definizione dei testi associati ai simboli è migliore nella versione 5.3.
In effetti, è possibile inserire un simbolo con i parametri del circuito.
124 • Inserzione dei circuiti associati negli arrivi
Manuale di riferimento
ALPI - 2009
Caneco BT ©
Gestione dei parametri dei circuiti associati
È possibile immettere i parametri corrispondenti al circuito associato a un circuito di potenza:
Sigla, consumo, caratteristiche della blindo, cablaggio blocchi terminali, numeri dei terminali,
ecc.
Fare doppio clic sul circuito associato per visualizzare la finestra che consente di immettere
questi diversi valori.
Esempio: Illuminazione + BAES
Le caratteristiche
del circuito
associato saranno
definite nella
finestra qui a
fianco, ottenuta
facendo due clic
sul circuito
associato
Manuale di riferimento
Gestione dei parametri dei circuiti associati • 125
Caneco BT ©
ALPI – 2009
Gestione della barra di messa a terra e dei terminali
Visualizzazione della barra di messa a terra e dei terminali dei circuiti
Versione 5.3. Essa offre la possibilità di disegnare la barra di messa a terra e i terminali dei
circuiti (circuiti di potenza e circuiti associati).
È possibile anche di numerare i terminali dei circuiti (circuiti di potenza e circuiti associati).
L’installazione della barra di messa a terra e dei blocchi terminali dei circuiti è realizzata dalla
sottoscheda « Schematico » nella scheda « A valle » di una distribuzione.
Gestione dei blocchi terminali
Un blocco terminale è considerato infinito. Sono proposte le tecnologie seguenti:
Terminali sezionabili o non sezionabili
Il tipo di terminali per difetto così come il valore massimo delle sezioni su terminali possono
essere definiti nella sottoscheda « Schematica » della scheda « Distribuzione »
I terminali dei circuiti le cui sezioni superano il valore massimo non sono disegnati
L’arrivo può ugualmente essere messo sul blocco terminale associandogli dei numeri di
terminale.
126 • Gestione della barra di messa a terra e dei terminali
Manuale di riferimento
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Per questo circuito, giacché la sezione è > 35 mm2, i terminali non sono disegnati
Manuale di riferimento
Gestione della barra di messa a terra e dei terminali • 127
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Numerazione dei blocchi terminali
È possibile attuare la numerazione dei terminali:
Manualmente, dalla sottoscheda « Dati complementari » della scheda dei circuiti di potenza.
Selezionare il numero di blocco
terminale nel campo « Nome del
blocco terminale »
Immettere qui i numeri dei blocchi
terminali nel campo « Numero di
terminali »
Manualmente, dalla scheda dei circuiti associati.
Automaticamente, con il comando Siglare del menù Opzioni
La posizione dei numeri dei terminali può essere definita dalla scheda « Unifilare Quadro » della
finestra « Preferenze ».
128 • Numerazione dei blocchi terminali
Manuale di riferimento
ALPI - 2009
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Il prefisso delle sigle dei blocchi terminali può essere definito dalla scheda « Unifilare Quadro » della
finestra « Preferenze ».
Prefisso del blocco terminale
Il pulsante « Avanzati » permette di selezionare le opzioni di gestione dei terminali.
Terminali forzati dopo il calcolo del circuito
Esempio di siglatura del blocco terminale e numerazione dei terminali.
Manuale di riferimento
Numerazione dei blocchi terminali • 129
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Siglatura automatica
Il comando « Siglare » del menù Opzioni consente
di visualizzare la finestra « Rinomina ».
Questa
finestra
automaticamente:
permette
di
siglare
I circuiti
Gli utilizzatori
Gli organi di protezione
I terminali.
Diverse opzioni permettono di definire il modo di
funzionamento della funzione « Rinomina ».
.
Il pulsante « Sigle automatiche » attiva la finestra di definizione dei prefissi automatici.
Rubrica « Sigle degli oggetti »:
Permette di definire i prefissi dei diversi oggetti
Diverse opzioni permettono di arricchire le
siglature di questi oggetti.
Il pulsante « Avanzati » attiva la finestra
« Prefissi avanzati dei circuiti » che permette di
personalizzare i prefissi per ciascun tipo di
utilizzatore
Rubrica « Sigle dei materiali »:
Permette di definire i prefissi per ciascun tipo di
materiale.
I prefissi per difetto sono conformi alla norma di
siglatura EN 60 082.
Il pulsante « Cambiare il metodo di siglatura »
permette di attivare la finestra « Metodi di
siglatura degli apparecchi » per selezionare un
metodo di siglatura (vedi pagina seguente).
130 • Siglatura automatica
Manuale di riferimento
ALPI - 2009
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Metodi di siglatura degli apparecchi:
S Selezionare qui un metodo di siglatura.
La zona destra presenta uno schema associato al metodo di siglatura selezionato..
L’opzione « Visualizza le sigle in ottemperanza della norma EN 60082 » della scheda Unifilare
Quadro della finestra « Preferenze » fa precedere le sigle degli apparecchi dal segno (-) secondo la
norma EN 60 082.
Esempio di siglatura automatica degli apparecchi
Manuale di riferimento
Siglatura automatica • 131
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Le sigle degli apparecchi possono essere immesse manualmente dalla sottoscheda « Dati
complementari » della scheda circuito.
132 • Siglatura automatica
Manuale di riferimento
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Specificazione dell'involucro delle distribuzioni
Le caratteristiche dell’involucro di una distribuzione possono essere definite nella sottoscheda «
Specificazioni » della scheda Quadro.
L’utente può in seguito modificare un file costruttore per ogni armadio.
Si sceglie stampare il file costruttore nella finestra « Parametri dell'
unifilare Quadro »
visualizzata quando si clicca sul pulsante « Dettagli » associato agli unifilari quadro della scheda
« Documento » della finestra « Gestore di stampa ».
Manuale di riferimento
Specificazione dell'involucro delle distribuzioni • 133
Caneco BT ©
ALPI – 2009
L’immagine qui sotto mostra il documento « File costruttore armadi » tale quale sarà stampato.
134 • Specificazione dell'involucro delle distribuzioni
Manuale di riferimento
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Inserimento di schemi aggiuntivi per ciascuna distribuzione
È possibile associare a ciascuna distribuzione gli schemi aggiuntivi secondo:
Installazione dell'
armadio
Fronte dell'
armadio
Schema di comando
Questi schemi possono essere creati con i formati DWG o wmf, ecc.
I file contenenti gli schemi devono avere un nome identico alla sigla della distribuzione seguito
da un suffisso corrispondente al tipo di schema da inserire (_FAV, _IMP o _SCH).
Questi devono essere conservati nella stessa cartella del progetto.
Esempio di uno schema di comando in formato DWG associato al quadro C1
Manuale di riferimento
Inserimento di schemi aggiuntivi per ciascuna distribuzione • 135
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Il comando « Modifica » permette di aprire lo schema nell'
editore predefinito (esempio autocad )
Il comando « Nuovo » avvia un editore di disegno per creare lo schema desiderato.
Il comando « Ricarica il file » permette di aggiornare l'
immagine.
Il comando « Formato del nome di file » apre una finestra per definire la composizione del nome del
file e la sua estensione.
Si sceglie lo schema aggiuntivo da stampare nella finestra « Parametri dell'
unifilare Quadro »
visualizzata quando si clicca sul pulsante « Dettagli » associato agli unifilari quadro della
scheda « Documento » della finestra « Gestore di stampa ».
136 • Inserimento di schemi aggiuntivi per ciascuna distribuzione
Manuale di riferimento
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Inserzione degli schemi aggiuntivi associati alle protezioni
Una biblioteca di schemi aggiuntivi che rappresentano dei contatti ausiliari è disponibile nella
scheda Schemi aggiuntivi della biblioteca.
Gli schemi aggiuntivi possono essere in formato DWG o wmf e si trovano nella cartella:
C:\Documents and Settings\All Users\Application Data\ALPI\Caneco\5.3\ITA\Schema
L’inserzione di uno schema aggiuntivo si fa tramite la funzione "trascina/seleziona" utilizzando
lo strumento di immissione « Unifilare Quadro »
Gli schemi aggiuntivi hanno un attributo che permette di indicare il foglio dello schema di
commando in cui sarà rappresentato il loro cablaggio.
Questa informazione sarà definita nel campo "Testo 8" della scheda Testi della scheda circuito
(vedi in seguito)
Manuale di riferimento
Inserzione degli schemi aggiuntivi associati alle protezioni • 137
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Il numero di foglio è immesso nel
campo Testo 8
Risultato ottenuto
138 • Inserzione degli schemi aggiuntivi associati alle protezioni
Manuale di riferimento
ALPI - 2009
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Allarmi e avvertimenti
Generalità sugli allarmi e avvertimenti
Questo capitolo riguarda gli alarmi e avvertimenti di Caneco BT.
Gli allarmi e gli avvertimenti hanno un riferimento per facilitarne la ricerca. Questo riferimento è
costituito da una lettera seguita da cifre:
• S ...
: allarmi generali riguardanti il sistema o Caneco BT
• G ...
: allarmi riguardanti l’alimentazione
• C ...
: allarmi riguardanti i circuiti (cavo e protezione)
• T ...
: allarmi riguardanti i quadri
Gli allarmi e avvertimenti di Caneco BT possono essere:
• salvati nel rapporto di calcolo:
• o visualizzati
Esempio:
in
forma
di
dialogo
dopo
una
digitazione
o
un
calcolo.
Potete personalizzare queste possibilità scegliendo il comando Preferenze del menù
« Strumenti »:
Manuale di riferimento
Generalità sugli allarmi e avvertimenti • 139
Caneco BT ©
ALPI – 2009
Edizione del rapporto di calcolo
Il rapporto di calcolo è un file che è completato automaticamente con le informazioni che
risultano degli ultimi calcoli realizzati.
Quando diventa troppo voluminoso, Caneco BT propone salvarlo o eliminarlo.
In ogni momento, potete stamparlo. Per stamparlo, mettete il cursore del mouse nella parte
riservata al rapporto. Quando si clicca con il pulsante destro del mouse, si visualizza il menù
contestuale seguente:
• Un clic su « Vai al circuito » consente visualizzare la scheda del circuito.
• Un clic su « Guida sulla rubrica » visualizza una etichetta di guida corrispondente al
messaggio
Lista di rapporto e allarmi e soluzioni proposte
Vedi appendice separato « rapporto e allarmi »
140 • Edizione del rapporto di calcolo
Manuale di riferimento
ALPI - 2009
Caneco BT ©
Stampa
Generalità
Caneco BT produce dei documenti o dei dossier secondo dei modelli standard o
personalizzabili.
Per personalizzare il contenuto di una stampa, dovete utilizzare i comandi Modelli di stampa /
Modelli di documenti o Modelli di stampa / Modelli di dossier del menù Strumenti.
Per eseguire una stampa, dovete servirvi dei comandi del menù File:
• Impaginazione
• Anteprima di stampa + pulsante « Configura »
• Stampa
• o nella toolbar: Pulsanti « Anteprima » + « Configura » o « Impaginazione »
.
• La configurazione di stampa si realizza nella finestra seguente:
•
Manuale di riferimento
Generalità • 141
Caneco BT ©
ALPI – 2009
Configurazione della stampa
• Caneco BT permette di editare documenti in diversi modi di edizione:
• Edizione globale del contenuto di un dossier determinato (vedi Modelli di Dossier)
• Edizione di un dossier per le distribuzioni selezionate.
• Edizione di un tipo di documento
142 • Configurazione della stampa
Manuale di riferimento
ALPI - 2009
Caneco BT ©
• 4 – Edizione di un dossier per distribuzione – [Novità della versione 5.3]
Modelli di documenti
Questo comando del menù Opzioni consente di gestire e personalizzare i modelli di documenti.
(Modulo P2).
Un modello di documento è un modello che caratterizza un documento stampato:
presentazione, contenuto, etc.
Il comando apre la finestra seguente:
Manuale di riferimento
Modelli di documenti • 143
Caneco BT ©
ALPI – 2009
Composizione
Configura il modello scelto o creato.
Rubrica definizione
Nome:
Ciò che identifica il modello di documento utilizzato per selezionarlo al momento della stampa.
Tipo:
Si tratta del tipo di stampa utilizzato.
I diversi tipi sono:
Orientamento
Verticale o orizzontale
Cartiglio
Scelta del cartiglio.
Pulsante Dettagli
Consente di scegliere la impaginazione del documento.
144 • Modelli di documenti
Manuale di riferimento
ALPI - 2009
Caneco BT ©
Novità V5
Le novità di stampa della versione 5 sono:
• La possibilità di creare dei modelli di documenti « testo » in formato arricchito « rtf » (rich
text file). Si tratta del formato di scambio di software di elaborazioni di testo. Word
consente di salvare dei documenti in formato rtf. Questo formato salva le funzioni di
arricchimento del testo, fra cui la personalizzazione di font, i colori, etc.
• La possibilità di creare dei modelli di documenti « immagine » in formato « dxf ». Questo
formato è il formato di scambio di AutoCAD e dei software di disegno vettoriale. AutoCAD
consente di salvare dei documenti in formato dxf, che rispetta la nozione di blocchi di
immagine e di strati (layer). La possibilità di salvare un documento o dossier Caneco BT
in formato dxf è riservata al titolare del modulo P10 « Importazione-Esportazione ».
•
• Stampa di un dossier per distribuzione
• Definizione di un numero per ciascuna distribuzione
• Inserimento di fogli vuoti
• Inserimento di interruzioni di pagina
• Scelta della numerazione dei fogli dal valore di partenza (questo permette
• di aggiungere dei documenti davanti alla cartella di Caneco).
•
Modelli di dossier
Questo comando del menù Strumenti (Strumenti / Modelli documenti di stampa / Modelli di
dossier) consente di gestire e personalizzare i modelli di dossier. (Modulo P2).
Un modello di dossier è un modello che caratterizza un dossier stampato. Questo modello è
definito dalla lista dei modelli di documenti che lo costituiscono.
Nella finestra attiva, potete scegliere a sinistra il modello di dossier che desiderate modificare.
Potete anche creare (o eliminare) un modello tramite i comandi Nuovo (o Elimina).
Si realizza il contenuto di un dossier scegliendo i modelli di documenti disponibili a destra della
finestra e mettendole nella parte centrale, tramite trascina – lascia.
Per eliminare un documento dal dossier, selezionatelo e cliccate sulla icona del cestino.
Per spostare un documento nella lista di un dossier, selezionatelo e utilizzate le frecce rivolte
verso l’alto e verso il basso che si trovano nella parte centrale superiore.
Manuale di riferimento
Novità V5 • 145
Caneco BT ©
ALPI – 2009
Lingua di stampa
Questa funzione è operativa se il Modulo P8 è presente.
Documenti con file esterni
Ogni documento di stampa con un file immagine (in formato wmf, dxf, bmp, jpg) o testo (txt, rtf)
deve definire il collegamento tra questo modello e il file esterno. Si può vedere e modificare
questo collegamento nel dossier « documenti specifici del progetto » della arborescenza del
progetto. Per definire questo collegamento, cliccate sul file – collegamento che volete vincolare,
per questo progetto, con il modello di documento o di dossier Caneco BT, e utilizzate il
comando « Cambia file ».
Nel esempio seguente, si vede il modello di documento « Piano di massa » utilizzato nel
modello di dossier « Decreto del 10 ottobre 2000 ». Caneco BT indica che manca il file esterno
(il modello di documento non è collegato a nessun file esterno).
In questo esempio, si vede anche un documento « piano dei locali con messa a terra »
collegato a un file esterno chiamato « percorso » e cui percorso è indicato a destra.
146 • Lingua di stampa
Manuale di riferimento
ALPI - 2009
Caneco BT ©
Modelli di dossier
Questo comando del menù Strumenti (Strumenti / Modelli documenti di stampa / Modelli di
dossier) consente di gestire e personalizzare i modelli di dossier.
Un modello di dossier è un modello che caratterizza un dossier stampato. Questo modello è
definito dalla lista dei modelli di documenti che lo costituiscono.
Nella finestra attiva, potete scegliere a sinistra il modello di dossier che desiderate modificare.
Potete anche creare (o eliminare) un modello tramite i comandi Nuovo (o Elimina).
Si realizza il contenuto di un dossier scegliendo i modelli di documenti disponibili a destra della
finestra e mettendole nella parte centrale, tramite trascina – lascia.
Per eliminare un documento dal dossier, selezionatelo e cliccate sulla icona del cestino.
Per spostare un documento nella lista di un dossier, selezionatelo e utilizzate le frecce rivolte
verso l’alto e verso il basso che si trovano nella parte centrale superiore.
Manuale di riferimento
Modelli di dossier • 147
ALPI - 2009
Caneco BT ©
Import / Export
Caneco BT propone delle funzioni di importazione / esportazione testo e grafico.
I comandi sono accessibili dall'
opzione « File » del menù principale
Esportazione grafico (Modulo P10)
L’esportazione di grafico consente di
esportare i documenti Caneco BT nei
formati wmf o DXF.
Diverse opzioni sono disponibili per
definire i parametri di esportazione.
Il nome dei documenti da esportare può
essere preceduto da un
prefisso. "Prefisso di esportazione"
I documenti saranno esportati nella
cartella definita nel campo « Cartella ».
Il modo di creazione dei file DXF può
essere scelto nella rubrica
« Configurazione del file DXF »
Il formato di esportazione può essere definito nel Scelta
delle
distribuzioni
campo « File ».
dall'
esportazione dei documenti
Manuale di riferimento
interessate
Esportazione grafico (Modulo P10) • 149
Caneco BT ©
ALPI – 2009
Novità V531: È possibile scegliere diverse opzioni di esportazione
Caneco BT crea dei file in funzione delle opzioni selezionate. In seguito, è possibile modificarli
con un editore appropriato (ad esempio, AutoCAD per i file DXF).
In caso di creazione di un solo file per tutti i fogli, l’utente ne può selezionare la presentazione e
la disposizione.
Se si desidera completare gli schemi Caneco BT con AutoCAD o con un altro editore di
formato DXF, si consiglia di:
creare per gli aggiuntivi uno strato (layer) particolare, in modo a non modificare
gli strati originali Caneco BT.
prevedere prima, in Caneco BT, gli spazi necessari ai complementi da schema.
Si può utilizzare a questo effetto la funzione di inserimento di pagine vuote in
Caneco BT.
Esportare un solo foglio
È ugualmente possibile esportare un solo foglio
Per questo, attraverso l’anteprima di stampa, conviene visualizzare il foglio da esportare. Poi
esportare questo foglio in DXF, tramite il menù contestuale attivato cliccando con il pulsante
destro del mouse:
150 • Esportazione grafico (Modulo P10)
Manuale di riferimento
ALPI - 2009
Manuale di riferimento
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Esportazione grafico (Modulo P10) • 151
Caneco BT ©
ALPI – 2009
Exportazione testo (Modulo P11)
L’export texte permet d’exporter les données d’une affaire dans différents formats texte.
Procedura:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
Creare un modello d'
esportazione con il comando « Nuovo »
Definire il formato d'
esportazione nel campo « Tipo ».
Selezionare « Esportare » nella zona « Senso del trasferimento »
Selezionare i dati da esportare nella zona « Dati interessanti »
Indicare i nomi dei file che saranno associati ai dati
il pulsante « Dettagli » permette di accedere alla finestra di parametrizzazione dei file d’esportazione
Convalidare la finestra «Opzioni di trasferimento » , dopo avere definito queste opzioni.
Avviare il comando « Esegui » per creare i file d’esportazione.
Selezionare « Letterali » per modificare i camp
Liste per nome dei loro oggetti invece di una cifr
che indichi il loro posto nella lista.
Esempio: campo pop - down Conduttori – il contenuto 3
o
+ N + PE è il 2 della lista.
152 • Exportazione testo (Modulo P11)
Manuale di riferimento
ALPI - 2009
Caneco BT ©
Importazione Testo (Modulo P11)
La funzione Import testo permette di prendere in considerazione in Caneco BT le
modifiche eseguite nel file di scambio (ad esempio .xls).
Questo permette una flessibilità interessante nel caso in cui si desideri immettere
direttamente i circuiti di un progetto in Excel (modifica, soppressione/aggiunta di
circuiti).
L’importazione del file Excel permetterà di aggiornare il progetto attivo in Caneco BT ( i
dati importati devono ovviamente corrispondere al progetto attivo)
Procedura:
1.
2.
3.
4.
5.
Aprire il progetto interessato dall'
importazione dei dati
Avviare il comando Import Testo
Selezionare il modello d'
importazione desiderato.
Selezionare « Import » nella zona « Senso del trasferimento »
il pulsante « Dettagli » permette di accedere alla finestra di parametrizzazione
delle condizioni d’importazione
6. Selezionare le opzioni d'
importazione desiderate (Creazione nuovi circuiti, ecc.)
7. Convalidare la finestra «Opzioni di trasferimento » , dopo avere definito
queste opzioni.
8. Avviare il comando « Esegui » per aggiornare i dati del progetto attivo.
Selezionare le opzioni
di aggiornamento
desiderate
Manuale di riferimento
Importazione Testo (Modulo P11) • 153
Caneco BT ©
ALPI – 2009
Selezionare le opzioni
di aggiornamento
desiderate
Definire i
importare
154 • Importazione Testo (Modulo P11)
dati
da
Manuale di riferimento
ALPI - 2009
Caneco BT ©
Moduli specifici
Modulo C5: Finestre di calcolo Caneco BOX
Caneco BOX è un insieme di calcolatrici e di software di calcolo di un materiale calcolato
indipendentemente dell’impianto calcolato da Caneco BT.
Caneco BOX ha software per calcolare:
• un cavo AT secondo la norma NFC 13-200,
• un collegamento BT secondo la norma NFC 15-100 (correnti ammissibili e cadute di
tensione),
• nonché la rete EP di una strada secondo la norma NFC 17-200.
Questi software sono accessibili ai titolari del modulo C5, tramite il menù Strumenti o le icone
Vedi aiuto in linea Caneco BOX
Esempio di calcolo di un cavo AT, secondo la norma NFC 13-200, le condizioni di « corrente
ammissibile » e di « sollecitazioni termiche » con stampa di una scheda di calcolo:
La scheda di calcolo, con il suo proprio glossario, può essere stampata o trasmessa in formato
HTML
:
Manuale di riferimento
Modulo C5: Finestre di calcolo Caneco BOX • 155
ALPI - 2009
Caneco BT ©
Glossario
Glossario Alimentazione
Potenza
File
Ukr
Xd
Xo
Potenza standardizzata dell’alimentazione, in kVA (da 1 a 5000 kVA).
Sec95.ZTR: File dei trasformatori in secco, secondo la normativa 52-113
Huile95.ZTR: File dei trasformatori sommersi, secondo la normativa 52113.
Tensione di cortocircuito, espressa in %.
Reattanza diretta transitoria, espressa in % (standard 30%)
Reattanza omopolare, espressa in % (standard 6%)
Rete
Tensione BT
Frequenza
T funz. Prot AT
SkQ. AT Min
SkQ. AT Max
Tensione di servizio dell’alimentazione, tra fasi, sotto carico (400 V di
default).
La tensione a vuoto è uguale a 1,05 volte la tensione di servizio.
Frequenza della rete 50 Hz o 60 Hz.
Tempo di interruzione della protezione AT al livello del primario del
trasformatore AT/BT.
Potenza di cortocircuito alta tensione Minima proposta di default a
500 MVA.
Potenza di cortocircuito alta tensione Massima proposta di default a
500 MVA.
Coefficienti
Temperatura (K T)
Prossimità (K
pross)
Simmetria fs
Coefficiente di temperatura limitante la corrente ammissibile del cavo.
Coefficiente di raggruppamento dei conduttori.
Coefficiente di simmetria fs secondo la normativa (1 o 0,8).
Conduttori
Fase
PEN
Po
Neutro caricato
Sezione dei conduttori di fase.
Sezione dei conduttori di neutro/PEN.
Sezione di conduttore di protezione.
Risultati
IB
STH
dU totale
Ik2/3 Max
Ik1 Max
Ik1/2 Min
If
Manuale di riferimento
Corrente nominale del trasformatore, calcolata con la tensione tra fasi sotto
carico.
Sezione teorica calcolata secondo la condizione di sovraccarico.
Caduta di tensione % in QGBT a valle del trasformatore.
Corrente di cortocircuito bifase o trifase massima nell’estremità del
collegamento.
Corrente di cortocircuito monofase massima nell’estremità del
collegamento.
Corrente di cortocircuito monofase o bifase minima nell’estremità del
collegamento.
Corrente di guasto fase/PE (guasto di isolamento).
Glossario Alimentazione • 157
Caneco BT ©
ALPI – 2009
Glossario Circuito
A monte
Riferimento
Stile
D. Origine
Sottoquadro
Alimentazione
Contenuto
Descrizione
Indice
Riferimento a monte della distribuzione.
Riferimento del circuito (15 caratteri massimo).
Stile del circuito.
Distanza di collegamento dall’origine di una blindo.
Riferimento del sottoquadro a monte
Modo di alimentazione del circuito (Normale, Soccorso o N e S)
Distribuzione dei conduttori
Descrizione del circuito (36 caratteri massimo).
Indice di revisione del circuito.
Protezione
comando
Tipo di protezione utilizzata (Int Gen, Int C, Int B, etc.).
Protezione ai contatti indiretti.
Calibro della protezione o calibro del sopporto (Interruttore, sezionatore o
Interruttore sezionatore) fusibile.
K su C
Coefficiente di sovradimensionamento per la condizione di sovraccarico
Relè Th
Riferimento del relè termico
In/Irth/IrLR
Calibro di protezione contro sovraccarica / corrente di regolazione del termico /
Corrente di regolazione del Lungo Ritardo
IrMg/In
Corrente del magnetico o calibro del fusibile
Cal. gG
Calibro del fusibile.
Ritardo (Prot. CC)
Valore della temporizzazione della protezione Corto Ritardo in ms.
I regolazione (Prot. Sensibilità della protezione differenziale in mA.
Diff)
Ritardo (Prot. Diff) Valore della temporizzazione della protezione differenziale in ms.
Tipo
Contatti indiretti
Calibro
Cavo
Tipo
Anima
Polo
Posa
Lunghezza (m)
1° Utilizzatore (m)
K Temp
K Pross
K Aggiuntivo
K simmetria fs
Correzione totale
Fase
Neutro
PE/PEN
Neutro caricato
Tipo di cavo utilizzato (U1000R2V, H07RN-F, etc.).
Tipo dei conduttori (Rame o Alluminio).
Cavo multipolare o unipolare
Tipo di posa secondo la normativa.
Lunghezza totale fino all’utilizzatore.
Distanza dal primo apparecchio.
Fattore di correzione di temperatura su IZ (da 0,4 a 1,3 – 1,0 per 30°C).
Fattore di prossimità su IZ (da 0,2 a 1,3) secondo il tipo di posa.
Coefficiente aggiuntivo su IZ (risico di esplosione, neutro squilibrato, etc.).
Fattore di simmetria per i collegamenti tramite cavi in parallelo.
Fattore di correzione totale (K Temp x K Pross x K aggiuntivo x fs x Coef Ne
caricato)
Sezione di un conduttore di fase.
Sezione di un conduttore di neutro.
Sezione del conduttore del PE o del PEN.
Coefficiente di 0,84 applicato su IZ (si selezionato).
Utilizzatore
Nº
Assorbimento
Luogo
Tasso armoniche
<= 15%
15% < Tasso
armoniche <= 33%
Tasso armoniche >
33%
Utilizzo
Simultaneità
158 • Glossario Circuito
Numero di utilizzatori per i circuiti terminali.
Assorbimento di un utilizzatore (in A, W, kW, VA, kVA e kVAR).
Luogo geografico del circuito (gestito nei percorsi).
Valore delle armoniche di grado 3 < a 15%
Valore delle armoniche di grado 3 compresso tra 15% e 33%.
Valore delle armoniche di grado 3 > a 33%.
Coefficiente di utilizzazione del circuito.
Coefficiente di contemporaneità degli utilizzatori di un stesso circuito.
Manuale di riferimento
ALPI - 2009
Cos Phi
Cos Phi (avv)
ID/IN
dU max
Caneco BT ©
Coseno Phi del circuito.
Coseno phi di avviamento.
Rapporto Corrente di avviamento su Corrente nominale all’avviamento.
Caduta di tensione massima ammissibile dall'
origine dell'
impianto, espressa in
%.
Risultati
Scrittura convenzionale del cavo multipolare, o dei conduttori di fase
(unipolare).
Esempi: 4G1,5 significa 4 conduttori di cui 1 verde-giallo (G = terra)
3X50+N35 significa 3 conduttori di fase + 1 conduttore di N di 35 mm2
Neutro
Scrittura convenzionale dei conduttori di neutro se il collegamento è unipolare.
PE o PEN
Scrittura convenzionale dei conduttori del PE/PEN.
Criterio
Criterio di calcolo della sezione fase.
IN : Condizione di sovraccarico.
DU : Caduta di tensione.
CI : Protezione delle persone ai contatti indiretti.
CC : Sollecitazione termica in seguito a cortocircuito.
Lunghezza massimaLunghezza massima protetta per questa sezione.
IB (A)
Corrente d'
impiego del circuito in A.
2
STH (mm²)
Sezione teorica calcolata in mm secondo la condizione di sovraccarico.
IZ (A)
Corrente ammissibile della blindo, corretta dai fattori di correzione.
questo valore indica il valore massimo per regolare il termico della protezione.
dU circuito (%)
Caduta di tensione nel circuito in %.
dU totale (%)
Caduta di tensione dall'
origine dell'
impianto, espressa in %.
dU avviamento
Caduta di tensione all’avviamento in %.
Cavo
Corrente di cortocircuito bifase o trifase massima nell’estremità del circuito (in
A).
Ik1 Max
Corrente di cortocircuito monofase massima nell’estremità del circuito (in A).
Ik2 Min
Corrente di cortocircuito bifase minima nell’estremità del circuito (in A).
Ik1 Min
Corrente di cortocircuito monofase nell’estremità del circuito (in A).
If
Corrente di guasto (fase/PE) o di doppio guasto nel caso del regime IT
nell’estremità del circuito (in A).
IrMg Max
Regolazione massima teorica del magnetico della protezione.
Ik Am/Av
Corrente di cortocircuito massima a monte / a valle, espresso in kA.
Selettività
Selettività in cortocircuito rispetto al dispositivo a monte.
Associazione
Con o Senza coordinamento (filiazione o associazione) con la protezione
situata a monte.
Magnetico
Standard, basso o elettronico secondo l’apparecchio scelto.
L percorso (m)
Lunghezza in percorso.
Prezzo collegamentoPrezzo del cavo (fornitura, posa e cablaggio).
Stato del circuito conforme
Da ricalcolare: circuito che deve essere ricalcolato; tutti i risultati possono
essere falsi.
Cavo non conforme: circuito il cui cavo è stato forzato.
Protezione non conforme: protezione forzata oltre le possibilità
dell’apparecchio.
Ik2/3 Max
Manuale di riferimento
Glossario Circuito • 159
Caneco BT ©
ALPI – 2009
Complemento
Costruttore
Protezione minimale
Icu (kA)
Con filiazione
Selettività termica
Selettività differenziale
Limite (A)
A partire da (m)
Ir Diff
Tempo Diff
Tempo massimo di
interruzione
CI
Ph
PE
Ne
Larghezza (mm)
Altezza (mm)
Peso (Kg/m)
Ip limitato o Ip no
limitato
File del costruttore utilizzato per questa protezione.
Calibro minimo della protezione.
Potere di interruzione dell’apparecchio di protezione.
Potere di interruzione in associazione con l’apparecchio a monte.
Selettività termica.
Selettività differenziale.
Limite di selettività in A.
Lunghezza limite di selettività.
Sensibilità della protezione differenziale in mA.
Valore della temporizzazione della protezione differenziale in ms.
Tempo massimo di disinnesto per assicurare la protezione dei
conduttori (ms).
Tempo massimo di disinnesto per assicurare la protezione delle
persone (ms).
Tempo massimo di protezione in cortocircuito per la fase (ms).
Tempo massimo di protezione in cortocircuito per il PE (ms).
Tempo massimo di protezione in cortocircuito per il neutro (ms).
Larghezza fisica calcolata del collegamento.
Altezza fisica calcolata del collegamento.
Peso del collegamento al metro lineare.
Corrente massima, cresta limitata o non limitata in kA.
Glossario Quadro
Riferimento
Descrizione
Coefficiente di
contemporaneità
Luogo geografico
Regime di neutro
Tensione
Tensione a vuoto
Riferimento circuito a
monte
Organo di interruzione
Protezione C.I.
I Autorizzata
I Disponibile
S Correnti
Cos Phi medio
R= S IZ cavi / Irth
quadro
Riferimento del quadro a valle.
Nome del quadro.
Coefficiente di contemporaneità (simultaneità tra di loro).
Luogo geografico dell’utilizzatore.
Regime di neutro del quadro: TT, TN, IT
Tensione in V tra fase e neutro (monofase), tra fasi nell’altri casi.
Tensione a vuoto in V che serve a calcolare Ik Max.
Riferimento del circuito a monte.
Tipo di apparecchio di interruzione in testa del quadro.
Protezione delle persone ai contatti indiretti.
Intensità autorizzata a valle del quadro.
Intensità disponibile a valle del quadro.
Somma delle correnti d’impiego IB di tutti i circuiti originati dal quadro,
moltiplicata per il coefficiente di contemporaneità del quadro.
Coseno phi medio al livello del quadro.
Rapporto tra la somma delle IZ dei circuiti e la regolazione del termico
a monte.
Glossario UPS
P Unitario
Tcc
Ik3
Ik2
Ik1
If
160 • Glossario Quadro
Potenza in kVA
Tempo di mantenimento in cortocircuito, in ms.
Corrente di cortocircuito trifase (in A).
Corrente di cortocircuito bifase (in A).
Corrente di cortocircuito monofase (in A).
Corrente di guasto (fase/PE) (in A).
Manuale di riferimento