Le caratteristiche morfologiche e geologiche del fondo marino

14. L’ambiente marino
Novembre 1997. La acque dell’Oceano
Pacifico orientale presentano un sensibile
aumento della temperatura, attribuito a un
episodio di El Niño. Dal confronto delle
due immagini, costruite con dati rilevati
da satellite, appare evidente la differenza
delle condizioni termiche di queste acque
oceaniche tra l’inizio e la fine dell’anno
1997. La prima immagine mostra le
«condizioni termiche normali», con acque
più fredde nel settore orientale del
Pacifico in confronto a quello occidentale.
Rispetto a questa situazione media si
hanno oscillazioni con fasi estreme. El
Niño rappresenta una di queste. Ma esiste
un’altra fase estrema di segno opposto,
che porta a un sensibile raffreddamento
delle acque del Pacifico orientale: è La
Niña, che spesso precede il ritorno alle
condizioni normali. (NASA)
Una componente fondamentale del sistema Terra
Vortici nelle acque marine, sconvolte dall’incontro di più correnti in
presenza di maree molto ampie.
Una componente fondamentale del sistema Terra
Tecnologie avanzate per l’esplorazione dei fondali marini. (Rielaborato da Press e Siever)
Una componente fondamentale del sistema Terra
Un esempio di topografia del fondo
oceanico.
Le caratteristiche morfologiche e geologiche del fondo marino
Carta dei fondali oceanici.
Le caratteristiche morfologiche e geologiche del fondo marino
Curva ipsografica della superficie terrestre. In ascissa sono riportate le
aree, tanto in valori assoluti (in basso) che in percentuale rispetto
all’estensione totale della superficie terrestre (in alto); in ordinata le altezze
e le profondità, dalla vetta più elevata del rilievo emerso (a sinistra) alla
massima depressione abissale finora conosciuta (a destra).
Le caratteristiche morfologiche e geologiche del fondo marino
Schema di un bacino oceanico, con le principali forme e strutture
del rilievo sottomarino.
Le caratteristiche morfologiche e geologiche del fondo marino
Distribuzione geografica (semplificata) dei sedimenti marini.
Le caratteristiche morfologiche e geologiche del fondo marino
Una quantità di noduli polimetallici
(scuri), prelevata dal fondale, insieme
a sedimenti diversi (chiari), viene
scaricata su una nave.
Le caratteristiche morfologiche e geologiche del fondo marino
I noduli polimetallici rappresentano
una risorsa di grande valore
commerciale.
Le caratteristiche morfologiche e geologiche del fondo marino
Stadi successivi nella formazione e
nello sviluppo di un atollo corallino,
secondo la classica ipotesi avanzata
da Charles Darwin.
Le caratteristiche morfologiche e geologiche del fondo marino
Veduta aerea dell’atollo di
Ngerebelas (Isole Palau, ad Est delle
Filippine).
Le caratteristiche morfologiche e geologiche del fondo marino
Mari e oceani a confronto. In basso,
schema esemplificativo di un bacino
oceanico. In alto, un dettaglio
ingrandito della figura sottostante
mostra l’origine di un mare
marginale:
Le caratteristiche chimico-fisiche delle acque e la vita nel mare
Produzione del sale greggio nelle saline di Cagliari, in Sardegna
(a sinistra), e di Trapani, in Sicilia (a destra).
Le caratteristiche chimico-fisiche delle acque e la vita nel mare
La salinità dell’acqua marina non presenta valori costanti. Essa varia con la
latitudine e, per uno stesso bacino, varia al variare delle stagioni e della
profondità.
Le caratteristiche chimico-fisiche delle acque e la vita nel mare
La temperatura di superficie
degli oceani e dei mari varia
con la latitudine e con le
stagioni, anche se queste
variazioni sono decisamente
meno marcate di quelle che
si registrano sulle terre
emerse.
Le caratteristiche chimico-fisiche delle acque e la vita nel mare
Le variazioni di temperatura con la profondità evidenziano una struttura a
strati dell’idrosfera marina. A sinistra, tipico profilo termico (linea rossa)
delle acque delle zone calde e temperate. A destra, andamento del
termoclino in funzione della latitudine. Lo strato con elevato gradiente
verticale delle temperature ha sviluppo e profondità che variano con la
stagione e soprattutto con la latitudine.
Le caratteristiche chimico-fisiche delle acque e la vita nel mare
L’ecosistema (o bioma) marino è uno dei componenti fondamentali della
biosfera, che a sua volta può essere considerata come l’ecosistema più
grande, nel quale si inserisce anche l’uomo.
Le caratteristiche chimico-fisiche delle acque e la vita nel mare
L’inquinamento del mare lungo le coste della Liguria, in due
immagini di alcuni anni fa. (Pubbli Aer Photo; Foto Pictor)
Le caratteristiche chimico-fisiche delle acque e la vita nel mare
Effetti dell’inquinamento da petrolio sulle coste. (Alamy)
Le caratteristiche chimico-fisiche delle acque e la vita nel mare
Un vistoso e significativo aspetto
della diffusione dell’inquinamento
marino. (SPL)
I movimenti del mare
Il moto ondoso, con i suoi elementi più rappresentativi e le modifiche che esso
subisce propagandosi verso la costa. L = lunghezza dell’onda; H = altezza
dell’onda.
I movimenti del mare
La Scala Beaufort consente di valutare la forza del vento sulla base
degli effetti visivi prodotti sullo stato del mare.
I movimenti del mare
La rifrazione delle onde marine. Da qualunque parte provenga il moto
ondoso, in corrispondenza di bassi fondali la rifrazione tende a disporre le
creste delle onde parallelamente alla linea di riva.
I movimenti del mare
Alta e bassa marea a Tanah Lot, un
tempio costruito su uno sperone
roccioso nella costa occidentale di
Bali.
I movimenti del mare
Forze generatrici delle maree. A provocare le maree concorrono l’azione
gravitazionale esercitata dalla Luna sulla Terra e la forza centrifuga
dovuta al moto di rivoluzione che il sistema Terra-Luna compie attorno al
baricentro comune.
I movimenti del mare
Nel fenomeno delle maree
interviene anche la forza di
attrazione del Sole, che
agisce come quella della
Luna, ma con intensità
minore a causa della molto
maggiore distanza dalla
Terra.
I movimenti del mare
La circolazione dell’acqua e del calore nell’oceano globale.
I movimenti del mare
Le correnti marine superficiali. In base alla temperatura, si distinguono
correnti calde, che hanno temperatura superiore a quella dell’acqua entro cui
scorrono, e correnti fredde, che presentano temperatura inferiore a quella
delle acque circostanti.
I movimenti del mare
Schema della circolazione superficiale e profonda attraverso lo Stretto di Gibilterra.
I movimenti del mare
La possibilità di utilizzare l’energia
implicata nelle onde del mare non è
forse tanto lontana, come dimostrano
i numerosi progetti elaborati a tale
scopo in diversi Paesi.
I movimenti del mare
La centrale mareomotrice della Rance, in Francia. La grande diga che
sbarra l’estuario si estende per circa 760 m ed isola un bacino che con
l’alta marea ha una superficie di 20 km2.