I MODI INDEFINITI L’INFINITO Il modo infinito esprime il significato generale del verbo, senza determinarne il genere e il numero; si usa nelle frasi interrogative ed esclamative: che dire in tale circostanza? per esprimere un comando al posto dell’imperativo: non fare rumore, guidare con prudenza. nelle proposizioni dipendenti (che dipendono dal verbo principale) al presente per esprimere un’azione contemporanea o successiva alla frase reggente (penso di tornare) al passato per esprimere un’azione anteriore alla frase reggente (credo di aver studiato) N.B: l’infinito, spesso preceduto dall’articolo, può essere usato come nome; in questo caso si chiama infinito sostantivato: il mangiare è necessario alla sopravvivenza IL PARTICIPIO Il modo participio deriva il suo nome dal fatto che partecipa delle funzioni di verbo e aggettivo o di verbo e nome, svolgendole entrambe: il presente ha valore attivo ed è usato come aggettivo (interessante) o come nome (insegnante) il passato è usato come aggettivo (caduto) e come verbo per la formazione dei tempi composti (essendo stato lodato) PRESENTE FUNZIONE DI VERBO FUNZIONE DI AGGETTIVO FUNZIONE DI NOME nel linguaggio burocratico o letterario: le leggi vigenti nello Stato Mi hanno raccontato una storia coinvolgente L’insegnante ha premiato gli studenti PASSATO con gli ausiliari essere e avere per formare i tempi composti della forma attiva: è andato con l’ausiliare essere per formare i tempi della forma passiva: sono stato premiato Michele è un ragazzo educato Ho mangiato il gelato IL GERUNDIO Il modo gerundio esprime un’azione mettendola in relazione di causa, tempo, mezzo o modo con l’informazione espressa dal verbo della proposizione principale: causa: avendo perso (poiché avevo perso) l’autobus, arrivai tardi tempo: andando a scuola (mentre andavo a scuola) ho incontrato Luca mezzo: leggendo (grazie alla lettura) si impara a scrivere modo: ci salutò sorridendo (con il sorriso) Il gerundio ha due tempi: 1. il presente esprime contemporaneità alla frase reggente (cucendo mi sono punta) è usato nelle costruzioni perifrastiche: stare, venire, andare + gerundio (sto facendo) 2. il passato esprime un’azione anteriore rispetto al verbo reggente (avendo studiato sono preparato) IL VERBO SECONDO IL SIGNIFICATO: IL GENERE E LA FORMA Il genere del verbo Il verbo può essere di genere transitivo o intransitivo: i verbi transitivi esprimono un’azione che passa dal soggetto al complemento oggetto: Maria raccoglie le conchiglie (la persona che compie l’azione) (l’azione compiuta dal soggetto) (l’oggetto dell’azione compiuta dal soggetto) i verbi intransitivi esprimono un’azione che si esaurisce sul soggetto stesso che la compie e non hanno complemento oggetto: Michele sorride alla sorellina. (soggetto che compie l’azione) (l’azione che si esaurisce nel soggetto) I verbi intransitivi formano i tempi composti in alcuni casi con l’ausiliare avere (la profe ha urlato), nella maggior parte dei casi con l’ausiliare essere (Alessandro è stato al mare) TRANSITIVI INTRANSITIVI Quando l’azione che esprimono Passa direttamente dal soggetto che la compie Si esaurisce sul soggetto stesso e passa su un all’oggetto che la subisce complemento indiretto Rispondono alla domanda CHI, CHE COSA? Silvia Soggetto scrive Predicato Verbo transitivo una lettera Complemento oggetto Esprime l’azione L’azione passa su di esso Compie l’azione Sono seguiti dalle preposizioni che introducono i complementi indiretti Sara Soggetto Compie l’azione Parla Predicato Verbo intransitivo di te Compl. di specificazione Esprime l’azione L’azione passa su un compl. indiretto alcuni verbi possono essere usati sia come transitivi che come intransitivi: Augusto ha dormito soggetto verbo intransitivo poco avverbio di modo Luca ha dormito un sonno profondo soggetto verbo transitivo complemento oggetto Mario comincia un nuovo lavoro soggetto verbo transitivo Mario comincia soggetto verbo intransitivo complemento oggetto alle nove complemento di tempo La forma del verbo Il verbo può avere quattro forme: 1. il verbo è di forma attiva quando il soggetto compie l'azione (Luca mangia il panino) o quando esprime uno stato d’animo o un modo di essere del soggetto (Il cane dorme). Si ha la forma attiva sia con i verbi transitivi (Sara fa i compiti) che con quelli intransitivi (Sara va al mare). 2. il verbo è di forma passiva quando il soggetto subisce l'azione compiuta dal complemento d'agente (il panino è mangiato da Luca). Si ha la forma passiva solo con i verbi transitivi 3. il verbo è di forma riflessiva quando il soggetto compie e subisce contemporaneamente l'azione (Luisa si pettina) 4. i verbi sono impersonali quando esprimono già da soli un’azione completa che non si può attribuire ad un soggetto: piove, si dice FORMA ATTIVA Verbi transitivi e intransitivi FORMA PASSIVA Solo verbi transitivi FORMA RIFLESSIVA davanti al verbo ci sono particelle pronominali MI, TI, CI, SI, VI, FORMA IMPERSONALE Esprime un’azione completa La mamma prepara il pranzo Quando il soggetto compie l’azione Quando il soggetto subisce l’azione In caso di dubbio sostituisci il verbo essere con venire Il pranzo è preparato dalla mamma Il pranzo viene preparato dalla mamma Quando il soggetto compie e, allo stesso tempo, subisce l’azione La mamma si pettina Quando esprime già da solo un’azione completa che non si può attribuire ad un soggetto. piove si dice La costruzione della forma passiva La forma passiva si costruisce trasformando il complemento oggetto in soggetto e il soggetto in complemento d’agente e trasformando la forma verbale attiva in passiva. Per trasformare un verbo da attivo a passivo si mette davanti al participio passato del verbo una voce dell’ausiliare essere che ne determina modo, tempo, persona e numero. FORMA ATTIVA FORMA PASSIVA TEMPI SEMPLICI TEMPI COMPOSTI Luca mangia il pane Luca ha mangiato il pane Il pane è mangiato da Luca Il pane è stato mangiato da Luca Per riconoscere se le forme verbali sono arrivato, sono punito, sono fiorite, sono entrati e sei lodato sono di forma attiva o sono tempi composti di un verbo intransitivo, si sostituisce al verbo essere il verbo venire. sono punito = vengo punito = forma passiva sono arrivato = vengo arrivato = non ha senso ed è una forma attiva La forma passiva si può costruire anche: con il verbo venire, usato come ausiliare + participio passato del verbo: la merenda viene mangiata da Luca con i verbi andare, finire, restare + participio passato del verbo: la città andò distrutta dalla bomba premettendo la particella si passivante a un verbo transitivo attivo alla 3° persona: si udì un rumore Una frase attiva si può trasformare in una frase di forma passiva solo: se il verbo è transitivo: Luca mangia il panino = il panino è mangiato da Luca se nella frase è presente il complemento oggetto: Luca mangia = è mangiato da Luca. se il verbo transitivo non ha il complemento oggetto, la trasformazione è impossibile perché non è presente l’elemento (complemento oggetto) che dovrebbe diventare soggetto. La frase da attiva diventa passiva quando: il soggetto della frase attiva diventa nella frase passiva complemento d’agente il complemento oggetto della frase attiva diventa soggetto nella frase passiva il verbo di forma attiva diventa di forma passiva (ausiliare essere + participio passato) Luca Soggetto mangia verbo di forma attiva il panino complemento oggetto Il panino soggetto è mangiato verbo di forma passiva da Luca complemento d'agente La frase da passiva diventa attiva quando: il soggetto diventa complemento oggetto il verbo di forma passiva diventa di forma attiva il complemento d'agente diventa soggetto La forma riflessiva Nella forma riflessiva propria il soggetto compie e subisce contemporaneamente l’azione espressa dal verbo transitivo preceduto dai pronomi mi, ti, si, ci, vi, nei modi indicativo, congiuntivo e condizionale. Nei modi imperativo, infinito, participio e gerundio la particella pronominale segue il verbo e si unisce ad esso (pettinati, pettinarsi, pettinatosi, pettinandosi) La forma riflessiva apparente si ha quando le particelle pronominali non svolgono la funzione di complemento oggetto, ma quella di complemento di termine: papà si pettina i baffi. La forma riflessiva reciproca si ha quando l’azione compiuta da più soggetti passa scambievolmente tra di essi: Matteo e Matilde si abbracciano La forma riflessiva pronominale: ci sono alcuni verbi in cui la particella pronominale non ha la funzione di complemento oggetto ma è parte integrante del verbo stesso: arrabbiarsi, accorgersi, vergognarsi, ribellarsi, pentirsi, arrendersi,….. Forme particolari di verbo I verbi impersonali esp$rimono un'azione che non ha bisogno del soggetto (nevica) e si usano soltanto alla terza persona: indicano fenomeni atmosferici: piovere, nevicare, tempestare e nei tempi composti usano l’ausiliare essere: ieri è nevicato. I verbi che indicano fenomeni atmosferici possono essere usati in senso figurato con un soggetto determinato: Aristide mi tempesta di telefonate Sono usati per indicare un evento (accade, capita, succede): accade spesso che tu cada Possono essere formati dal verbo essere + nome, aggettivo, avverbio (è consuetudine, è meglio, è bello) I verbi ausiliari il verbo essere si usa per formare i tempi composti dei verbi intransitivi e riflessivi (sono andato a Pisa) e tutti i tempi passivi (sono lodato, sei visto) il verbo avere si usa per formare i tempi composti dei verbi transitivi (abbiamo vinto) I verbi servili I verbi dovere, potere e volere si dicono servili quando servono ad “arricchire”, a completare il significato del verbo all’infinito che accompagnano (deve uscire presto) indicano il modo, il tempo e la persona che compie l’azione ( dovete studiare) nei tempi composti assumono l’ausiliare richiesto dal verbo che accompagnano: Ho dovuto urlare = ausiliare avere perché urlare ha l’ausiliare avere (aver urlato) Sono dovuta partire = ausiliare essere perché partire ha l’ausiliare essere (essere partito) hanno sempre l’ausiliare avere con il verbo essere: avrebbe potuto essere più responsabile possono essere verbi servili anche i verbi sapere (molti alunni non sanno scrivere correttamente), essere capace di (non sono capaci di studiare) desiderare (desideravo continuare a dormire), essere soliti ( sono solita leggere prima di dormire I verbi servili in analisi grammaticale si analizzano singolarmente (deve studiare = deve + studiare) in analisi logica formano un unico predicato con il verbo all’infinito ( deve studiare = predicato verbale) I verbi fraseorogici sto per .. , comincio (j _o, sto _., cOlifinuo (j , smetto di... accompagnano un altro verbo e ne definiscono meglio l'azione ( cerco di smettere di ) I verbi cusativi fare e lasciare + infinito indicano un'azione che il soggetto ha causato ma non eseguito personalmente (lo maestra ha fatto uscire gli alunni)