Il volo, come è possibile ? AEROSTATI AERODINE Corso di Meccanica del Volo - Mod. Prestazioni - Prof. D. Coiro - Intro Il Velivolo 2 L’AEROPLANO (Velivolo) La portanza (LIFT) è generata dal sistema portante principale (l’ala) in funzione della velocità tra aria e velivolo, della densità dell’aria, dell’assetto (CL) e della superficie (estensione) dell’ala stessa. La portanza dovrà eguagliare il peso del velivolo (W) in volo. La resistenza aerodinamica (avanzare in un mezzo (gas) con una certa viscosità DEVE essere vinta ed equilibrata dalla SPINTA T. Corso di Meccanica del Volo - Mod. Prestazioni - Prof. D.Coiro - Intro Il Velivolo 3 L’AEROPLANO (Velivolo) La portanza (LIFT) PRINCIPIO DI AZIONE E REAZIONE Corso di Meccanica del Volo - Mod. Prestazioni - Prof. F. Nicolosi - Intro Il Velivolo 4 ARCHITETTURA DEL VELIVOLO Corso di Meccanica del Volo - Mod. Prestazioni - Prof. D. Coiro- Intro Il Velivolo 5 ARCHITETTURA DEL VELIVOLO Corso di Meccanica del Volo - Mod. Prestazioni - Prof. D. Coiro - Intro Il Velivolo 6 Alcune Definizioni F Allo scopo di comprendere meglio i concetti che verranno analizzati in seguito è utile dare alcune definizioni. – Fluido : liquido o gas le cui proprietà sono quelle fluire sotto l’ azione di forze anche piccole. – Linea di corrente : è detta linea di corrente una curva le cui tangenti in ogni punto coincidono col vettore velocità 26 Alcune Definizioni – Flusso Comprimibile: Comprimibile viene definito flusso comprimibile un flusso in cui la densità può cambiare da punto a punto. – Flusso incomprimibile: incomprimibile viene definito flusso incomprimibile un flusso in cui la densità del fluido è sempre costante. In realtà in natura questa condizione non è mai verificata però per i flussi in cui la variazione di densità può essere considerata trascurabile è conveniente fare l’assunzione ρ = costante Corso di Meccanica del Volo - Mod. Prestazioni - Prof. D. Coiro 27 Alcune Definizioni – Flusso Turbolento : moto caotico di un fluido con vortici e fluttuazioni impercettibili . Non sono presenti linee di corrente. Corso di Meccanica del Volo - Mod. Prestazioni - Prof. D. Coiro 2 Alcune Definizioni – Flusso Laminare : moto in cui le linee di corrente mantengono una separazione parallela e uniforme. Corso di Meccanica del Volo - Mod. Prestazioni - Prof. D. Coiro Alcune Definizioni – Velocità relativa all’aria : questa velocità può non essere la stessa della velocità relativa al suolo. P.e. se il velivolo vola con una velocità relativa all’aria di 350 Km/h ed è presente un vento di prua di 60 Km/h la sua velocità al suolo sarà di 290 Km/h. Corso di Meccanica del Volo - Mod. Prestazioni - Prof. D. Coiro 4 Strato Limite F F F F Per un fluido reale si impone la condizione di aderenza: ossia che le particelle di fluido a contatto con la parete solida del corpo hanno una velocità nulla. Lungo la direzione ortogonale alla parete il fluido passerà da una velocità nulla ad una velocità pari a quella che avrebbe nel caso di fluido ideale. Attorno al corpo si forma uno strato di fluido, detto strato limite, limite nel quale la componente della velocità parallela alla parete passerà dal valore di velocità nulla a quella che avrebbe nel caso di fluido ideale. Gli effetti della viscosità sono dunque confinati all’interno dello strato limite, per cui si intuisce che più alto è Re più piccolo è lo strato limite Corso di Meccanica del Volo - Mod. Prestazioni - Prof. D. Coiro 7 Il Fenomeno della Turbolenza F Lo scorrimento di un fluido viscoso su un corpo, determina uno strato limite il cui andamento (es. su una lastra piana) è rappresentato in figura. F Se il deflusso delle particelle fosse sempre ordinato, rappresentato da linee di corrente parallele tra loro, lo strato limite si definirebbe laminare, per distinguerlo dal turbolento caratterizzato da un andamento disordinato o vorticoso. L’esperienza però dimostra che lo strato limite laminare non si estende mai su tutto il corpo lambito dalla corrente, ma quando il numero di Reynolds locale supera un valore critico si passa allo strato limite turbolento. Corso di Meccanica del Volo - Mod. Prestazioni - Prof. D. Coiro Il Principio di Reciprocità F F Consideriamo un aereo in moto relativo rispetto all’aria in quiete. Le particelle fluide rimarranno in quiete fino a quando non risentiranno della presenza del corpo. Per un osservatore esterno al velivolo ogni movimento delle particelle fluide è dovuto al moto dell’aereo rispetto all’aria. Egli vedrà il velivolo muoversi con una velocità V e l’aria indisturbata in quiete. Corso di Meccanica del Volo - Mod. Prestazioni - Prof. D. Coiro 9 Il Principio di Reciprocità F F Se consideriamo un osservatore solidale col velivolo egli vedrà invece l’aereo in quiete e l’aria indisturbata muoversi ad una velocità uguale ed opposta a V (-V). La velocità della corrente indisturbata viene normalmente chiamata velocità asintotica ed indicata con V∞. Corso di Meccanica del Volo - Mod. Prestazioni - Prof. D. Coiro 10 Il Principio di Reciprocità F F Il moto relativo Aria-Corpo osservato solidalmente al corpo risulta più semplice da studiare. Nelle prove sperimentali il principio ora illustrato permette una più comoda esecuzione degli esperimenti nelle gallerie aerodinamiche, aerodinamiche potendosi, tra l’altro, disporre di strumenti di misura fissi collegati con modelli in quiete. Corso di Meccanica del Volo - Mod. Prestazioni - Prof. D. Coiro 11 Principio di Conservazione della Massa F Conservazione della massa: massa il principio di conservazione della massa impone che la portata del fluido rimanga costante durante il suo moto (stazionario). Questo vuol dire che se un fluido attraversa un condotto,considerando due sezioni 1 e 2 di quest’ultimo, si avrà ρ2V2A2=cost. =cost Nel caso di fluido incomprimibile, essendo la densità ρ=costante, ad una sezione più piccola corrisponderà una velocità più grande. ρV = ρV A2 ρV1A 1A11 = ρV22A 2 VV2>V 2>V11 Corso di Meccanica del Volo - Mod. Prestazioni - Prof. D. Coiro Principio di Conservazione della ρV ρVAA == ρV ρVAA Massa 11 11 VV2>V 2>V11 Corso di Meccanica del Volo - Mod. Prestazioni - Prof. D. Coiro 22 22 Principio di Conservazione della ρV ρVAA == ρV ρVAA Massa 11 11 VV2>V 2>V11 Corso di Meccanica del Volo - Mod. Prestazioni - Prof. D. Coiro 22 22 Energia F Energia : l’energia viene definita come la capacità di un corpo di compiere lavoro. La sua unità di misura è il Joule [J], [J] 1J = 1N x 1m. Le varie forme di energia sono: – Energia Potenziale = mg h – Energia Cinetica = ½ mv2 – Energia di Pressione = PV u m massa [kg] u g gravità [9.81 m/s2] u h altezza [m] u v velocità [m/s] u P pressione [N/m2] u V volume [m3] Corso di Meccanica del Volo - Mod. Prestazioni - Prof. D. Coiro 16 Energia F Nel caso dei fluidi è comodo riferirsi non all’energia ma all’energia specifica: Energia specifica = Energia / Volume le dimensioni dell’ energia specifica sono quelle di una pressione – Energia specifica Potenziale =ρgh – Energia specifica Cinetica = ½ ρ V2 – Energia di Pressione = P u ρ densità [kg/m3] u g gravità [9.81 m/s2] u h altezza [m] u V velocità [m/s] u P pressione [N/m2] Corso di Meccanica del Volo - Mod. Prestazioni - Prof. D. Coiro 17 Energia F F F Energia Potenziale : è l’energia posseduta da una massa posta ad una certa quota rispetto ad un riferimento. Per i solidi vale l’espressione EP = mgh, per i fluidi vale EP = ρgh (energia specifica o pressione) Energia Cinetica : è l’energia posseduta da un corpo dovuta alla sua velocità. Per i solidi vale l’espressione EC = ½ m V2, per i fluidi vale EC = ½ ρ V2 (energia specifica o pressione) Energia di Pressione : è l’energia posseduta da un corpo sotto forma di pressione. Corso di Meccanica del Volo - Mod. Prestazioni - Prof. D. Coiro 18 Principio di Conservazione dell’Energia Per il Principio di Conservazione dell’Energia, trascurando le perdite, la somma: Energia Potenziale + Energia Cinetica + Energia di Pressione = Costante F F La formulazione di tale principio per i fluidi è dovuta al fisico svizzero Daniel Bernoulli e và sotto il nome di Teorema di Bernoulli ρgh + ½ ρ V2 + P = costante Corso di Meccanica del Volo - Mod. Prestazioni - Prof. D. Coiro 19 Principio di Conservazione dell’Energia F Scrivendo il principio di conservazione della massa e dell’energia per un condotto convergente divergente per le sezioni 1 e 2 si avrà V2>V1, P2<P1. ρV1A1 = ρV2A2 ρgh1 + ½ ρ V21 + P1 = ρgh2 + ½ ρ V22 + P2 Corso di Meccanica del Volo - Mod. Prestazioni - Prof. D. Coiro 20 Principio di Conservazione dell’Energia F Scrivendo il principio di conservazione della massa e dell’energia per un condotto convergente divergente per le sezioni 1 e 2 si avrà V2>V1, P2<P1. ρV1A1 = ρV2A2 ρgh1 + ½ ρ V21 + P1 = ρgh2 + ½ ρ V22 + P2 Corso di Meccanica del Volo - Mod. Prestazioni - Prof. D. Coiro 21 INTRODUZIONE AI FLUSSI VISCOSI Corso di Meccanica del Volo - Mod. Prestazioni - Prof. F. Nicolosi 10 INTRODUZIONE AI FLUSSI VISCOSI Strato limite (Boundary layers) y δ V∞ Profilo di velocità δ= spessore di strato limite (boundary layer thickness) la distanza dalla superficie in cui la velocità locale È uguale al 99% della velocità della corrente indisturbata Corso di Meccanica del Volo - Mod. Prestazioni - Prof. D. Coiro 11 INTRODUZIONE AI FLUSSI VISCOSI Strato limite (Boundary layers) L’attrito produce uno sforzo tangenziale sul corpo Lo sforzo tangenziale alla parete è proporzionale a: - Coefficiente di viscosità , μ - Derivata (gradiente) della velocità in prossimità della parete E’ questa la sorgente di quella che viene chiamata resistenza d’attrito (“skin friction” drag) Sforzo tangenziale alla parete: ⎛ dV ⎞ τw = μ⎜ ⎟ ⎝ dy ⎠ y =0 Corso di Meccanica del Volo - Mod. Prestazioni - Prof. D. Coiro 12 INTRODUZIONE AI FLUSSI VISCOSI Strato limite (Boundary layers) Inizialmente lo strato limite è “laminare” Sforzi tangenziali variabili all’interno dello strato limite causano una “rotazione del flusso Lo strato limite va verso la “transizione” Alla fine diventa “turbolento” Corso di Meccanica del Volo - Mod. Prestazioni - Prof. D. Coiro 13 INTRODUZIONE AI FLUSSI VISCOSI Strato limite (Boundary layers) Laminar Turbulent V Edge of boundary layer Transition Corso di Meccanica del Volo - Mod. Prestazioni - Prof. D. Coiro 14 INTRODUZIONE AI FLUSSI VISCOSI Strato limite (Boundary layers) Un confronto tra I profili di velocità di strato limite laminare e turbolento mostra una certa differenza, specialmente vicino alla parete y δ Laminar Turbulent 1.0 ⎛ dV ⎞ ⎜ ⎟ ⎝ dy ⎠ y =0 dV Note: dy dV < dy y = 0,lam ⎛ dV ⎞ ⎜ ⎟ ⎝ dy ⎠ y =0 so, τ w, lam < τw, turb y = 0, turb Corso di Meccanica del Volo - Mod. Prestazioni - Prof. D. Coiro 15 INTRODUZIONE AI FLUSSI VISCOSI Strato limite (Boundary layers) Fattori che influenzano lo strato limite: • Densità, ρ Incrementando la densità aumenta lo spessore dello strato limite • Velocità, V Incrementando la velocità lo strato limite diventa più sottile • Distanza lungo la superficie , x Incrementando la distanza lo strato limite diventa più spesso • Viscosità, μ - Incrementando la viscosità cresce lo spessore di strato limite - La viscosità dipende dalla temperatura Corso di Meccanica del Volo - Mod. Prestazioni - Prof. D. Coiro 16 INTRODUZIONE AI FLUSSI VISCOSI Reynolds number Questi fattori vengono combinati per definire un importante parametro adimensionale : Il numero di Reynolds - Reynolds number (Re) Rappresenta l’importanza relativa tra le forze di tipo inerziale rispetto a quelle di tipo viscoso Descrive l’importanza relativa dell’attrito nel campo di moto ⇒ Basso Re = attrito significativo ⇒ Alto Re = L’attrito diviene poco importante (ma c’è comunque resistenza) Per gli aeroplani, tipico Re = 1-20 milioni (basato sulla corda alare) x è la lunghezza caratteristica (es. La corda per un profilo o la lunghezza per una fusoliera) Vx ρ Re = μ Corso di Meccanica del Volo - Mod. Prestazioni - Prof. D. Coiro 17 INTRODUZIONE AI FLUSSI VISCOSI Flusso separato (Separated flow) Lo strato limite non riesce a superare forti gradienti di pressione avversi e separa. Il punto di separazione è quello in cui lo sforzo di attrito va a zero. Adverse Pressure Gradient V Separazione Corso di Meccanica del Volo - Mod. Prestazioni - Prof. F. Nicolosi 18 INTRODUZIONE AI FLUSSI VISCOSI Flusso separato (Separated flow) Sulla parte posteriore di un corpo tozzo c’è un forte gradiente di pressione avverso che il flusso non riesce a superare. Questo causa separazione del flusso. Flusso separato V RESISTENZA DI PRESSIONE o SCIA (Wake drag or Pressure Drag) Corso di Meccanica del Volo - Mod. Prestazioni - Prof. D. Coiro 19 INTRODUZIONE AI FLUSSI VISCOSI Resistenza viscosa (Viscous drag) La resistenza totale dovuta agli effetti viscosi è: Dviscous = Dskin friction + DPressure drag Dviscosa = Dattrito + Dscia Corso di Meccanica del Volo - Mod. Prestazioni - Prof. D. Coiro 20 INTRODUZIONE AI FLUSSI VISCOSI Resistenza viscosa (Viscous drag) • Abbiamo due tipi di strato limite “laminare” e “turbulento” • Strato limite laminare (Laminar boundary layers) - Basso valore di resistenza di attrito -Non molto capace di superare gradienti avversi -Buono per profili ed oggetti aerodinamici • Strato limite turbolento (Turbulent boundary layers) - Possiede alta energia in vicinanza della parete - Buone capacità di superare gradienti avversi e ritardare la separazione - Alta resistenza d’attrito - Buono per corpi tozzi (esempio della pallina da golf). Corso di Meccanica del Volo - Mod. Prestazioni - Prof. D. Coiro 21 INTRODUZIONE AI FLUSSI VISCOSI Resistenza viscosa (Viscous drag) Corpo tozzo (Blunt) Aerodinamico (Streamlined) Skin Friction: Poco importante Molto importante Pressure Drag: Molto importante Poco importante Strato limite desiderato: Turbulento Laminare Corso di Meccanica del Volo - Mod. Prestazioni - Prof. D. Coiro 22 INTRODUZIONE AI FLUSSI VISCOSI COEFFIOCIENTI AERODINAMICI D CD = q⋅S 1 q = ⋅ ρ ⋅V 2 2 V D Drag (Resistenza) d Cd = q ⋅ c ⋅1 Nel caso 2-D al posto di S si sostituisce S =corda x apertura unitaria e si parla di coefficienti bidimensionali (per unità di apertura) Corso di Meccanica del Volo - Mod. Prestazioni - Prof. D. Coiro Corso di Meccanica del Volo - Mod. Prestazioni - Prof. D. Coiro Coefficienti di resistenza 2D Valori 3D (si vede che sono circa ½ dei corrispondenti valori 2D) Lastra piana rettangolare CD =1.20 Re=10^5) Sfera (regime subcritico) CD =0.50 Re=10^5 Sfera (Re > Re_cr) CD =0.20 Re> 3 * 10^5 Corso di Meccanica del Volo - Mod. Prestazioni - Prof. D. Coiro 26 Corso di Meccanica del Volo - Mod. Prestazioni - Prof. D. Coiro FORZE AERODINAMICHE Attrito e coeff. d’attrito faccia esposta FLUSSO LAMINARE molla che misura una resistenza di attrito Df FLUSSO TURBOLENTO Corso di Meccanica del Volo - Mod. Prestazioni - Prof. D. Coiro 28 INTRODUZIONE AI FLUSSI VISCOSI Gradienti di pressione (Pressure gradients) FAVOREVOLE – la regione con pressione decrescente cresce V decresce P AVVERSO - la regione con Pressione crescente decresce V cresce P BERNOULLI dP < 0 dx dP dx >0 Corso di Meccanica del Volo - Mod. Prestazioni - Prof. D. Coiro 37 INTRODUZIONE AI FLUSSI VISCOSI Flusso separato (Separated flow) Analogamente , per questo profilo alare. Il flusso separato da origine ad una seconda fonte di resistenza, la resistenza di pressione o di scia (wake drag). Scia del flusso separato Corso di Meccanica del Volo - Mod. Prestazioni - Prof. D. Coiro 38 INTRODUZIONE AI FLUSSI VISCOSI Gradienti di pressione (Pressure gradients) FAVOREVOLE – la regione con pressione decrescente cresce V decresce P AVVERSO - la regione con Pressione crescente decresce V cresce P BERNOULLI dP 0 dx dP 0 dx Corso di Meccanica del Volo - Mod. Prestazioni - Prof. D. Coiro 2 INTRODUZIONE AI FLUSSI VISCOSI Flusso separato (Separated flow) Analogamente , per questo profilo alare. alare Il flusso separato da origine ad una seconda fonte di resistenza, la resistenza di ppressione o di scia ((wake drag). g) Scia del flusso separato Corso di Meccanica del Volo - Mod. Prestazioni - Prof. D. Coiro 3 INTRODUZIONE AI FLUSSI VISCOSI Anche un profilo (che è sottile) ed aerodinamicamente di bassa resistenza ( tt it ) add alta (attrito) lt incidenza i id presenta t separazione i e RESISTENZA DI PRESSIONE o SCIA Quindi la resistenza chiaramente dipende anche dall’assetto che il corpo ha con la corrente Corso di Meccanica del Volo - Mod. Prestazioni - Prof. D. Coiro 4 INTRODUZIONE AI FLUSSI VISCOSI Flusso separato (Separated flow) La separazione ad alti angoli di attacco per I profili ha i importanti i conseguenze; produce d l STALLO. lo S A O S Separazione i Corso di Meccanica del Volo - Mod. Prestazioni - Prof. D. Coiro 5 PROFILI ALARI P( x) P C p ( x) 2 1 / 2 V Cp: Coefficiente di Pressione locale Distribuzione di pressione Corso di Meccanica del Volo - Mod. Prestazioni - Prof. D. Coiro 7 PROFILI ALARI Distribuzione di pressione Corso di Meccanica del Volo - Mod. Prestazioni - Prof. D. Coiro 8 PROFILI ALARI P( x) P C p ( x) 2 1 / 2 V Cp: Coefficiente di Pressione locale Distribuzione del coefficiente di pressione Corso di Meccanica del Volo - Mod. Prestazioni - Prof. D. Coiro 9 FORZE AERODINAMICHE FORZA TOTALE= FORZE DI PRESSIONI + FORZE DI ATTRITO Corso di Meccanica del Volo - Mod. Prestazioni - Prof. D. Coiro 10 FORZE RISULTANTI Corso di Meccanica del Volo - Mod. Prestazioni - Prof. D. Coiro 11 Interpretazioni della d ll Portanza Il restringimento del tubo di flusso sul dorso del profilo comportano, per il principio di conservazione della massa, una velocità maggiore di quella asintotica Per il principio di Bernoulli la pressione sul dorso sarà q p quindi minore di quella asintotica e di quella sul ventre per cui sul profilo si esercita una forza p verso l’alto. Corso di Meccanica del Volo - Mod. Prestazioni - Prof. D. Coiro U ’ l Interpretazione Un’altra I i d ll delle Portanza F F F In base al principio d’inerzia se un fl flusso d’aria d’ i viene i d i t su di esso è deviato stata sicuramente esercitata una forza. Per il p principio p di Azione e Reazione ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria. In base a questo principio sull sull’ala ala sarà esercitata una forza uguale e contraria a quella esercitata dall’ala per deviare il fl flusso.Tale T l forza f può ò essere scomposta in una forza ortogonale alla direzione del vento (Portanza Portanza)), ed una parallela (Resistenza Resistenza)). Portanza Forza Aerodinamica Resistenza Corso di Meccanica del Volo - Mod. Prestazioni - Prof. D. Coiro La Portanza F F Si di dimostra che h la l Portanza P prodotta d d da un profilo fil aerodinamico di i è funzione: – della forma e dell’angolo g d’attacco ((CL) – dalla densità del fluido (ρ) – dalla velocità del fluido (V) – dalla superficie alare (A) Portanza = CL ½ ρ V2 A – CL: si può calcolare analiticamente, analiticamente numericamente o sperimentalmente ed è funzione della forma del profilo e dell’angolo f formato t dalla d ll corda d del d l profilo fil con lla di direzione i della corrente indisturbata detto angolo d’attacco. Tale coefficiente è adimensionale. d’attacco Corso di Meccanica del Volo - Mod. Prestazioni - Prof. D. Coiro La Portanza F Verifichiamo che il CL è un coefficiente adimensionale: adimensionale m K 2 Kg 1 Por tan za N s Portanza V2CLS CL 1 Kg m2 2 Kg m2 2 2 2 V S 2 m 2 m 3 3 2 m s m s Corso di Meccanica del Volo - Mod. Prestazioni - Prof. D. Coiro Caratteristiche del profilo F F F F Il Profilo è definito come la sezione longitudinale ottenuta con ll’intersezione intersezione dell’ala dell ala con un piano parallela al piano di simmetria del velivolo Angolo di calettamento: calettamento è l’angolo l angolo formato tra la corda del profilo e la linea di riferimento dell’aereo. Corda: è la linea immaginaria che Corda unisce il bordo d’attacco ed il bordo di uscita del profilo. Freccia: è la massima distanza tra la Freccia linea media e la corda del profilo calcolata ortogonalmente alla corda stessa. stessa Corso di Meccanica del Volo - Mod. Prestazioni - Prof. D. Coiro PROFILI ALARI z S Spessore massimo i (M thickness) (Max hi k ) Massima curvatura (Max camber) Li Linea media di x Linea della corda Corda x=0 Leading edge Bordo dd’attacco attacco x=c Trailing edge B d di uscita Bordo it Corso di Meccanica del Volo - Mod. Prestazioni - Prof. D. Coiro 18 Caratteristiche del profilo F F F Linea media: media è la linea immaginaria formata dai punti medi dei segmenti intercettati t il d tra dorso ed d il ventre t del d l profilo ortogonali alla corda. Spessore p massimo il maggiore massimo: gg dei segmenti intercettati tra il dorso ed il ventre del profilo ortogonali alla corda. Centro di pressione: pressione è il punto di applicazione della forza aerodinamica di i totale t t l agente t sull profilo, la sua posizione è funzione dell’angolo d’attacco. Corso di Meccanica del Volo - Mod. Prestazioni - Prof. D. Coiro PROFILI ALARI F Forze e momenti ti Portanza Momento + V F Forza aerodinamica di i complessiva l i Resistenza Vento relativo Angolo d’attacco ( : angolo tra la velocità relativa e la corda Note: 1) La portanza è perpendicolare alla velocità della corrente indisturbata 2) Resistenza è parallela 3) Il momento è positivo se cabrante Corso di Meccanica del Volo - Mod. Prestazioni - Prof. D. Coiro 20 PROFILI ALARI Momento aerodinamico y M1 + V x M2 + Nota: La forza ed il momento possono essere rappresentati rispetto a qualsiasi punto sulla corda. La forza non cambia, ma il momento dipende assolutamente dal punto rispetto al quale si decide di valutarlo Corso di Meccanica del Volo - Mod. Prestazioni - Prof. D. Coiro 21 PROFILI ALARI: Portanza, Resistenza, Forza Normale e Forza Assiale Corso di Meccanica del Volo - Mod. Prestazioni - Prof. D. Coiro 22 PROFILI ALARI Centro di pressione Corso di Meccanica del Volo - Mod. Prestazioni - Prof. D. Coiro 23 PROFILI ALARI Il centro di pressione si sposta sul profilo al variare dell’angolo d’attacco. Corso di Meccanica del Volo - Mod. Prestazioni - Prof. D. Coiro 24 Caratteristiche del profilo F F F P t di ristagno: Punto ristagno i t è un punto sul bordo d’attacco del profilo dove la velocità del fluido è nulla. nulla All’aumentare dell’angolo d’attacco tende a spostarsi sul ventre del profilo in direzione del bordo d’uscita. Downwash: flusso a valle Downwash del profilo deviato verso il basso. Upwash: flusso a monte del Upwash punto di ristagno deviato verso l’alto. Corso di Meccanica del Volo - Mod. Prestazioni - Prof. D. Coiro PROFILI ALARI Andamento dei coefficienti aerodinamici Corso di Meccanica del Volo - Mod. Prestazioni - Prof. D. Coiro 26 PROFILI ALARICoeff. Portanza (Lift): cl l q S Nota: coefficienti adimensionali Coeff. Resistenza (Drag): cd d q S Coeff. Momento(Moment):cm m q Sc Il coefficiente di portanza ha un legame lineare con ll’angolo angolo d d’attacco attacco fino a che non sopraggiungono separazioni e si entra in regime non-lineare. Il gradiente della retta di portanza misura all’incirca 0.10 [1/deg] per quasi tutti i profili fili (sottili). ( ttili) Il valore l del d l coefficiente ffi i t di portanza t massimo i allo ll stallo t ll varia i tra t 1.3 13 ed 1.7 per profili normalmente usati in aviazione e numeri di Reynolds tra 3 e 9 milioni. Sempre ad usuali Reynolds di impiego (tra 6 e 9 milioni) il coefficiente di resistenza di un profilo ha valori compresi tra 0.004-0.005 (profili con elevata estensione di flusso laminare) e 0.006-0.008 (profili turbolenti). Il coefficiente di momento rispetto al centro aerodinamico è negativo (cioè picchiante) per profili a curvatura positiva ed è tanto più forte quanto più il profilo è curvo. Per p profili f normalmente utilizzati sui velivoli il valore varia tra –0.02 (p (profili f poco curvi) e –0.10 (profili abbastanza curvi). Corso di Meccanica del Volo - Mod. Prestazioni - Prof. D. Coiro 27 PROFILI ALARI ao = circa i 0.10-0.11 0 10 0 11 [1/deg] [1/d ] Alfa zero lift dip. dalla curvatura (0, -2°, fino a -5°) alfa di fine linearità (tra 7-10°) Cl ma max:: massimo coefficiente di portanza allo stallo (1.3-2.0), dipende da curvatura del profilo, forma del l.e. l e e Reynolds. Reynolds Corso di Meccanica del Volo - Mod. Prestazioni - Prof. D. Coiro 28 Effetti del numero di Reynolds Ad alti numeri di Reynolds lo strato limite riesce a fluire laminare per una minore estensione. Quindi lo strato limite diventa turbolento(attraverso la transizione) in posizione anticipata sul corpo. In generale lo strato limite ad alti Reynolds diventa quindi ppiù resistente alla separazione. p z Ritardata separazione comporta stallo ad alfa maggiori e minore resistenza di pressione (scia). cd cl Corso di Meccanica del Volo - Mod. Prestazioni - Prof. D. Coiro cl 29 PROFILI ALARI PROFILO NACA 4418 Corso di Meccanica del Volo - Mod. Prestazioni - Prof. D. Coiro 30