II Conferenza Nazionale sul Drenaggio Urbano Palermo, 10-12 Maggio 2000 Gli scaricatori di piena nelle fognature miste alla luce dei risultati di una simulazione continua quali-quantitativa delle acque meteoriche nel bacino urbano sperimentale di Cascina Scala (Pavia) S. PAPIRI Dipartimento di Ingegneria Idraulica e Ambientale dell’Università degli studi di Pavia Sommario. Utilizzando il modello SWMM (Storm Water Management Model), è stata effettuata la simulazione continua quali-quantitativa della trasformazione degli afflussi meteorici osservati per un anno in deflussi nella rete mista di drenaggio del bacino urbano sperimentale di Cascina Scala (Pavia).Utilizzando i risultati della simulazione si è studiato l’abbattimento dei volumi idrici, delle concentrazioni e delle masse d’inquinante scaricate nei ricettori ottenibile con l’impiego nel sistema di drenaggio di uno scaricatore di piena, al variare del rapporto di diluizione r adottato per il suo dimensionamento. L’analisi è stata condotta considerando il funzionamento ideale e quello reale di uno scaricatore a salto a fondo allineato, inserito in una rete pluviale e in una rete mista. I risultati ottenuti confermano come gli scaricatori di piena, da soli, pur adottando valori elevati del rapporto di diluizione, non sono in grado di determinare una consistente riduzione né dei volumi idrici né dei carichi inquinanti scaricati nei ricettori. 1. Introduzione Le fognature miste sono normalmente dotate di scaricatori di piena la cui funzione è quella di suddividere la portata Q in arrivo dal collettore durante un evento meteorico in due parti: una portata q da far proseguire nel derivatore e convogliare al trattamento di depurazione e una portata Qs = Q- q da scaricare, tramite un canale emissario, nel più prossimo ricettore. La portata q dovrebbe superare quanto meno possibile il valore qo, pari a r volte la portata nera media di tempo asciutto del bacino sotteso dallo scaricatore, che assicura il richiesto grado di diluizione. I valori di r (o di qo) da adottare, in base alle prescrizioni regionali, sono compresi fra 2 e 6; i valori più alti sono relativi a piccoli centri urbani con basse dotazioni idriche. E’ implicita, in tali normative, la speranza che durante gli eventi meteorici si realizzino diluizioni spinte delle acque nere e quindi sia possibile, senza generare apprezzabile danno ambientale, lo scarico diretto delle acque miste nei corpi idrici ricettori. Nelle reti esclusivamente pluviali usualmente le acque meteoriche vengono scaricate totalmente e direttamente nei ricettori e solo raramente, per reti di drenaggio di aree industriali, trovano impiego scaricatori di piena con derivazione e convogliamento al trattamento di depurazione di una piccola portata meteorica, dell’ordine di 1 l/shaimp. Tutto ciò deriva da una sottovalutazione dei problemi di inquinamento connessi con le acque di origine meteorica defluenti dalle aree urbanizzate. Numerosi studi hanno invece dimostrato che le acque pluviali urbane sono una fonte importante di inquinamento dei corpi idrici ricettori e ciò per la presenza in esse sia di inquinanti convenzionali (solidi sospesi, COD, BOD5, PO4 totale, ecc.) che di sostanze tossiche (piombo, rame, cromo, zinco, ecc.), dovute al traffico veicolare e alla corrosione di coperture in lamiera metallica operata dalle piogge acide, in concentrazioni a volte elevate (Weibel S.R. e altri, 1964; De Filippi J.A. e Shih C.S., 1971; Sartor J.D. e altri, 1974; Wanielista M.P. e altri,1977; Lindholm O. e Balmèr P., 1978; Novotny V. e Chesters G. , 1981; Reinertsen T. R., 1982; Veltri P., 1988; La Loggia G., Viviani G., 1992; Artina e altri, 1997). Gli scarichi di tali acque nei corpi idrici possono provocare effetti acuti dovuti ad elevate concentrazioni di alcuni inquinanti e, in corpi idrici a debole ricambio, effetti cumulativi dovuti alle masse di inquinanti. Sono stati messi a punto modelli di simulazione dei processi di trasformazione degli afflussi in deflussi, dell’accumulo degli inquinanti sul bacino e in fognatura durante il tempo secco, della rimozione e della propagazione degli inquinanti nella rete di drenaggio durante gli eventi di pioggia (Metcalf e Eddy, 1971; DHI, 1987; Bujon G., Herremans L., 1990; Wallingford Software Ltd, 1994). Tali modelli consentono di quantificare l’inquinamento indotto nei corpi idrici dallo scarico diretto delle acque meteoriche defluenti in fognature miste o pluviali. Utilizzando il modello SWMM (Storm Water Management Model), è stata effettuata la simulazione continua quali-quantitativa della trasformazione degli afflussi meteorici osservati per un anno in deflussi nella rete mista di drenaggio del bacino urbano sperimentale di Cascina Scala (Pavia) per valutare l’efficacia di uno scaricatore di piena come sistema di controllo dei volumi idrici, delle masse e delle concentrazioni di inquinante scaricate. Altri ricercatori italiani si sono occupati della valutazione dei carichi inquinanti e dei volumi di acqua piovana effluenti dagli scaricatori di piena (Maione U., Paoletti A., 1979; Bonomo L., 1991; Mignosa P. e altri, 1991; Paoletti A., Becciu G, 1997) utilizzando un diverso approccio. 2. Il bacino urbano sperimentale di Cascina Scala (Pavia) e gli eventi meteorici considerati Le caratteristiche fisiche del bacino, della rete di drenaggio e la strumentazione per la misura e la registrazione delle precipitazioni e dei deflussi sono illustrate in dettaglio in altre pubblicazioni (Ciaponi e Papiri, 1994). Si riportano qui alcune caratteristiche principali del bacino e della rete di drenaggio. Il bacino ha una superficie complessiva di 113.480 m2. Il 35 % di tale superficie è costituita da aree permeabili (giardini, orti, ecc.) che solo eccezionalmente contribuiscono in piccola misura alla formazione dei deflussi in rete. L’area impermeabile rappresenta il 65 % della superficie complessiva; di tale area, 25.457 m2 sono occupati da tetti; la parte restante è occupata da strade asfaltate, marciapiedi, cortili pavimentati. La rete fognaria è mista; ha uno sviluppo complessivo di 2.045 m e una pendenza media ponderale pari allo 0,42%. Per la simulazione continua è stato preso in considerazione l’anno 1997,nel quale si sono avuti 61 giorni piovosi (altezza di pioggia ≥ 1 mm) e un’altezza totale di precipitazione di 836 mm. Volendo studiare l’efficacia degli scaricatori di piena anche in termini di riduzione del numero di scarichi nel ricettore ed essendo la registrazione pluviometrica di tipo continuo, per distinguere un evento pluviometrico da un altro si è dovuto fissare un intervallo minimo di “non pioggia” o di assenza di basculate del pluviografo (Inter Event Time). Dal momento che una basculata equivale a 0,2 mm di precipitazione, fissare un valore di IET equivale a fissare un valore minimo di soglia dell’intensità di pioggia al di sotto del quale si considera assenza di pioggia. Al variare di IET varia il numero di eventi in cui viene suddivisa la registrazione continua, la durata di pioggia annua, l’altezza totale di pioggia considerata. La tabella 1 riporta i risultati per tre diversi valori di IET. IET [ore] N° eventi 1 2 3 74 58 56 Altezza totale di precipitazione [mm] 801.0 813.4 823.8 Durata pioggia annua [ore] 336.8 470.3 541.8 Intensità media [mm/ora] 2.38 1.73 1.52 Tab. 1- Numero di eventi, altezza di precipitazione, durata e intensità media al variare di IET. Volendo analizzare anche il volume idrico scaricato al variare del dimensionamento degli scaricatori di piena, si è deciso di scegliere per IET il valore 3 ore; tale scelta deriva dal compromesso fra l’esigenza di avere un numero maggiore possibile di eventi piovosi e l’esigenza di trascurare il minor numero possibile di basculate. Sono stati quindi individuati 56 eventi con le seguenti caratteristiche: altezza di precipitazione variabile da 1,0 a 89,2 mm; durata di precipitazione variabile da 0,2 a 49,3 ore; intensità media variabile da 0,09 a 23,31 mm/ora. Dei 56 eventi, 15 hanno altezza di pioggia ≤ 1,6 mm (valore corrispondente alle depressioni superficiali delle superfici impermeabili del bacino), 16 hanno altezza di pioggia compresa fra 1,6 e 10 mm e 25 hanno altezza maggiore di 10 mm. In 21 eventi l’intensità media è minore di 1 mm/ora, in 23 è compresa fra 1 e 5 mm/ora e in 12 è maggiore di 5 mm/ora. 3. Calibrazione dello SWMM Il modulo quantitativo di simulazione della trasformazione afflussi-deflussi è stato calibrato simulando 19 eventi meteorici, selezionati fra quelli registrati nel bacino urbano sperimentale nel periodo di osservazione che va dal 1989 al 1996, di durata variabile da 12 minuti a 12 ore e di altezza totale di precipitazione variabile da 5 a 45 mm. Per questa ricerca si sono utilizzati i seguenti valori medi ottimi dei parametri: percentuale di area impermeabile direttamente contributiva: %A = 75,7%; larghezza in metri della singola falda: Wi= 1,84 li; pendenza della falda: slope = 0,44 %; altezza massima in mm delle depressioni superficiali nelle aree impermeabili: istore =1,64 mm; altezza massima in mm delle depressioni superficiali nelle aree permeabili: pstore = 6 mm; coefficiente di scabrezza di Manning per le aree impermeabili: imp’n’= 0,025 s/m1/3; coefficiente di scabrezza di Manning per le aree permeabili: per’n’= 0,04 s/m1/3; capacità di infiltrazione iniziale: f0 = 117 mm/ora; capacità di infiltrazione asintotica: fc = 17 mm/ora; costante di esaurimento: k = 5,34 h-1; coefficiente di scabrezza di Strickler dei condotti fognari: K = 70 m1/3/s. Il valore medio del parametro istore è in ottimo accordo con i risultati di una precedente ricerca sulle perdite idrologiche nel bacino di Cascina Scala (Ciaponi C. e altri, 1996). Da un’analisi particolareggiata della carta topografica è emerso che il valore medio, pesato su tutta la lunghezza della rete, della larghezza delle falde afferenti a ciascun condotto (Wi) è pari a 1,82 li. Il modulo qualitativo modella l’accumulo dei solidi sulla superficie del bacino durante il tempo secco, il lavaggio delle superfici operato dalla precipitazione meteorica, i fenomeni di deposito, risospensione e trasporto dei solidi sedimentabili in rete. L’assenza di dati di qualità misurati nel bacino di Cascina Scala, non ha consentito la calibrazione di tale modulo; per i suoi parametri sono stati utilizzati i valori adottati in analoghe simulazioni effettuate con lo stesso modello sul bacino di Fossolo (Bologna) da Maglionico (1998), tranne che per il parametro waspho (definito nel seguito) per il quale si è ritenuto più opportuno utilizzare un valore più classico di letteratura. Essendo normalmente le concentrazioni dei solidi sospesi strettamente correlate alle concentrazioni di BOD e COD, la simulazione della qualità è stata effettuata solo con riferimento ai solidi sospesi. La modellazione dell’accumulo dei solidi sulla superficie del bacino è stata effettuata utilizzando un’equazione di tipo esponenziale che tiene conto della massa residua (Mr) al termine dell’ultimo evento piovoso e del tasso di accumulo e di scomparsa mediante due parametri (Accu e Disp) per i quali si sono assunti i valori seguenti, congruenti con quelli proposti in letteratura per zone residenziali a densità abitativa media: Accu (tasso di accumulo) = 8 kg / (ha giorno); Disp (coefficiente di scomparsa) = 0,08 giorni-1. La modellazione del lavaggio operato dalla precipitazione meteorica è stata effettuata integrando l’equazione: dMa = - Arra PwashpoMa dt nella quale Ma rappresenta la massa accumulata sulla superficie del bacino al generico istante t e P rappresenta l’intensità di pioggia netta (mm/ora). Per il coefficiente di lavaggio (Arra) è stato assunto il valore di letteratura 0,181 (mm- washpo orawashpo -1); per il parametro washpo è stato assunto il valore 1,5. La modellazione del trasporto dei sedimenti nei condotti fognari è effettuata con il diagramma di Shields. Il peso specifico delle particelle costituenti i sedimenti è stato assunto pari a 1,8; la portata nera media delle acque reflue è pari a 7 l/s, il coefficiente di punta è pari a 2; la concentrazione dei solidi sospesi nelle portate nere è stata calcolata considerando una popolazione residente sul bacino di 3000 abitanti e un contributo per abitante pari a 80 grammi/giorno. 4. Le simulazioni quali-quantitative effettuate con lo SWMM La prima simulazione è stata effettuata considerando il sistema fognario esistente come una fognatura di tipo esclusivamente pluviale e ciò al fine di determinare i pollutogrammi dovuti alle sole acque di origine meteorica. Nella seconda simulazione si è considerato il sistema fognario esistente misto con la reale variabilità media, durante il giorno, della portata delle acque reflue di tempo asciutto; non si sono considerati i fenomeni di sedimentazione e di risospensione in rete (scour and deposition) durante il tempo secco e ciò al fine di valutare il mero effetto sui pollutogrammi in tempo di pioggia della miscelazione delle acque di origine meteorica con le acque reflue. Nella terza simulazione si è considerato anche il fenomeno di deposito e risospensione in rete per valutare gli effetti sulle concentrazioni e sulle masse di inquinanti scaricate nei corpi idrici ricettori della risospensione dei sedimenti presenti in fognatura operata dalle portate meteoriche; tale evenienza è abbastanza frequente nei centri urbani pianeggianti, avendo le reti fognarie pendenze molto deboli. In tutte e tre le simulazioni si è considerata la presenza sul collettore finale della rete di drenaggio di uno scaricatore di piena e se ne è valutata l’efficacia al variare della portata di dimensionamento. La tabella 2 riporta le principali caratteristiche dei 56 eventi pluviometrici considerati (altezza totale di precipitazione htot, durata totale tp, intensità media im) e i risultati della simulazione quantitativa e qualitativa considerando la fognatura esclusivamente pluviale e priva di scaricatore di piena (coefficiente di afflusso φ, portata al colmo Qmax e portata media Qm di deflusso, massa di SS transitante dalla sezione di chiusura del bacino, concentrazione media e massima di SS). N° evento 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 Altezza pioggia [mm] Durata [ore] 1.4 8.8 1.8 19.8 41.2 37.1 21.8 19.4 2.6 6.2 14.0 41.3 5.2 17.4 18.8 42.9 1.2 0.3 1.4 1.7 1.2 6.6 13.6 3.7 1.0 0.8 1.2 0.5 1.0 0.2 1.6 2.6 47.6 28.8 17.2 7.2 8.8 0.8 10.6 2.0 12.4 2.0 73.8 11.8 3.6 1.1 2.0 0.8 33.2 21.0 16.4 1.3 9.0 5.3 3.2 0.3 13.6 0.6 14.6 12.2 56.2 5.3 41.0 3.9 1.2 2.2 1.4 2.7 1.0 0.3 5.6 0.4 1.8 1.8 22.0 8.3 2.0 0.3 25.8 11.6 28.0 23.0 17.4 10.6 13.6 13.3 17.8 7.0 1.0 2.4 35.6 16.1 3.0 4.9 1.6 5.9 3.2 15.1 47.4 16.2 1.0 2.6 89.2 49.3 1.8 6.6 6.8 19.2 1.8 5.5 1.6 3.3 823.8 541.8 Intensità media [mm/ora] 0.16 0.09 1.11 1.12 0.42 0.34 0.30 0.44 4.80 0.84 0.18 3.71 1.20 2.40 6.00 0.62 1.66 2.40 11.73 5.30 6.20 6.28 3.32 2.40 1.58 12.30 1.71 12.80 23.31 1.20 10.70 10.47 0.55 0.53 4.00 13.44 0.98 2.64 6.00 2.23 1.22 1.64 1.03 2.54 0.41 2.21 0.61 0.27 0.21 2.93 0.39 1.81 0.27 0.35 0.33 0.48 1.52 Portata Portata afflusso massima [l/s] media [l/s] 0.055 0.387 0.413 0.190 0.236 0.339 0.267 0.426 0.437 0.425 0.414 0.416 0.469 0.476 0.274 0.116 0.430 0.456 0.385 0.247 0.462 0.390 0.495 0.473 0.386 0.055 0.434 0.099 0.434 0.408 0.440 0.369 0.427 0.443 0.230 0.247 0.455 0.446 0.052 0.180 0.055 0.413 0.6 51.7 46.9 0.9 17.9 5.6 22.1 239.0 83.3 274.0 360.0 284.0 600.0 576.0 46.2 10.8 341.0 562.0 88.7 71.3 598.0 80.6 892.0 805.0 198.0 8.2 278.0 16.3 97.4 59.0 169.0 239.0 126.0 171.0 14.0 0.9 125.0 97.8 2.6 9.0 0.6 892.0 0.2 10.5 14.2 1.1 2.8 3.1 3.7 35.9 21.9 28.8 49.2 43.9 55.0 96.2 12.9 3.8 20.2 80.8 17.5 13.6 85.0 15.9 129.9 118.3 32.7 2.1 31.4 3.9 28.3 15.1 23.5 11.2 29.6 28.7 4.1 2.6 39.2 25.0 0.7 2.3 0.9 105.6 Coeff. Conc. Conc. SS [kg] media [mg/l] max. [mg/l] 0.6 494.9 68.2 0.2 201.7 27.9 553.7 1226.9 1158.4 363.8 620.9 348.2 146.3 303.7 56.8 15.3 677.7 249.7 50.3 45.7 466.8 92.9 2008.0 1600.6 428.0 17.5 1301.6 12.5 790.9 723.8 271.5 145.5 170.2 327.6 36.7 1.1 1025.5 950.1 0.9 49.7 0.6 17033 54 273 67 4 539 139 971 1866 491 438 1501 695 222 76 508 582 418 294 128 510 654 144 636 728 1743 1098 1201 557 622 558 313 255 197 183 468 12 419 210 86 358 54 442 280 865 161 141 1392 883 3078 3691 2003 911 1816 1407 435 1110 1166 1267 1295 454 992 1062 716 401 1755 3156 1982 1508 2361 612 1508 1332 936 1004 893 725 1369 931 2221 1216 380 1281 280 3691 Massa Tab. 2- Caratteristiche principali dei 56 eventi pluviometrici considerati Il valore medio del coefficiente di afflusso è risultato pari a 0,41 e il legame fra volume di deflusso e volume di afflusso è molto ben interpretato dalla relazione lineare Vdefl. = 0,465 Vaffl.- 88.16 ( R2 = 0,99) 3 nella quale i volumi sono espressi in m ; il tutto in perfetto accordo con i valori trovati sperimentalmente per il bacino in esame (Ciaponi C. e altri ,1996) I valori di concentrazione media e massima di SS nelle acque di origine meteorica, pari rispettivamente a 442 mg/l e a 3.691 mg/l, sono in ottimo accordo con i valori riportati in letteratura (Weibel S.R. e altri, 1964; De Filippi J.A. e Shih C.S., 1971; Lindholm O. e Balmèr P., 1978) e quindi sono da ritenere plausibili pur in assenza di verifica sperimentale. Il carico totale annuo di SS dilavato dalle acque meteoriche, risultante dalla simulazione, pari a 17.033 kg, è in buon accordo con il valore (19.524 kg) che si otterrebbe utilizzando una relazione sperimentale usata negli Stati Uniti per predire in fase di pianificazione il carico annuo di SS in funzione dell’uso del suolo, dell’altezza totale di precipitazione e della densità abitativa del bacino (Field e altri, 1977). La figura 1 pone a confronto l’andamento delle concentrazioni di SS dell’evento meteorico 17, risultanti dalle 2 simulazioni, considerando i fenomeni di sedimentazione e di risospensione in rete e in assenza di tali fenomeni. E’ evidente come la risospensione dei sedimenti presenti in una fognatura mista, operata dalle portate meteoriche, giochi un ruolo determinante sulle concentrazioni massime e sulle masse di inquinanti scaricate durante un evento meteorico. Concentrazione SS [mg/l] 6000 Con deposito 5000 Senza deposito 4000 3000 2000 1000 0 0 5 10 15 20 25 30 Durata evento [ore] Fig.1-Andamento delle concentrazioni di SS nell’evento 17 Le curve dei volumi meteorici e dei carichi di SS connessi, contemporaneamente transitanti dalla sezione di chiusura del bacino, mostrano un accentuato fenomeno di “ first flush” per la maggior parte degli eventi con altezza di precipitazione superiore ai 10 mm; ciò è in accordo con quanto sostenuto da Larson e altri (Larson M. e altri, 1990) che indicano come il fenomeno del “ first flush” sia di rilievo proprio per i solidi sospesi. 5. L’efficacia di uno scaricatore di piena come sistema di controllo dei volumi idrici, delle masse e delle concentrazioni di inquinante scaricate nei ricettori. Tutte le elaborazioni sono state effettuate considerando sia il funzionamento ideale che quello reale di uno scaricatore di piena a salto con fondo allineato dimensionato con 6 differenti valori del rapporto di diluizione (r = 1-2-3-4-5-6) e quindi con portata di soglia compresa fra 7 e 42 l/s. La tabella 3 mostra l’effetto dell’inserimento di uno scaricatore di piena nella fognatura esclusivamente meteorica, al variare della portata di soglia specifica (portata di soglia per unità di superficie impermeabile del bacino), nell’ipotesi di funzionamento ideale dello scaricatore (portata derivata costante e pari al valore di soglia) e nel suo funzionamento reale (portata derivata variabile, funzione della portata in arrivo). Il numero di eventi che generano scarico decresce poco all’aumentare della portata di soglia specifica e comunque rimane sempre elevato anche per valori molto elevati di quest’ultima. Il minor numero di eventi che generano scarico considerando il funzionamento reale è dovuto esclusivamente all’arrotondamento al centimetro superiore delle dimensioni della luce dello scaricatore risultanti dal calcolo teorico. Solo con valori molto elevati della portata di soglia specifica, in genere non ammissibili per l’impianto di trattamento, è possibile conseguire una consistente riduzione dei volumi idrici e delle masse di inquinante scaricate direttamente nel ricettore. L’efficacia reale sull’abbattimento dei volumi e delle masse di inquinante è sempre alquanto maggiore di quanto deducibile dal funzionamento ideale. Funzionamento reale Q0 [l/s] Funzionamento ideale Portata di Eventi Eventi Massa Volume Conc. Massa Volume Conc. soglia che che scaricata scaricato media scaricata scaricato media specifica generano generano 3 3 [kg] [kg] [m ] [mg/l] [m ] [mg/l] [l/(s*haimp)] scarico scarico 0 7 14 21 28 35 42 0.0 0.9 1.9 2.8 3.8 4.7 5.7 41 32 28 28 26 24 23 17033 11788 9277 7518 6483 5592 4940 38571 24572 18621 14673 12382 10396 9043 442 480 498 512 524 538 546 41 35 31 29 28 28 28 17033 14326 12427 10952 9741 8732 7943 38571 30709 25892 22320 19463 17189 15414 442 466 480 491 500 508 515 Tab. 3- Effetto dell’inserimento di uno scaricatore di piena nella fognatura pluviale al variare della portata di soglia specifica. La tabella 4 mostra l’effetto dell’inserimento di uno scaricatore di piena nella fognatura mista, in assenza di fenomeni di sedimentazione e risospensione in rete, al variare della portata di soglia specifica (valore riferito alla sola portata di origine meteorica, per cui alle portate di soglia 0 e 4,77 l/s haimp corrispondono rispettivamente rapporti di diluizione pari a 1 e 6). I valori corrispondenti a portata di soglia 0 sono relativi ad assenza di scaricatore di piena; quelli corrispondenti a portata di soglia pari a 1 l/shaimp hanno valore puramente teorico in quanto la portata di dimensionamento dello scaricatore risulta circa pari alla portata di punta delle acque reflue. Funzionamento reale Funzionamento ideale Portata di Eventi Eventi Massa Volume Conc. Massa Volume Conc. soglia che che scaricata scaricato media scaricata scaricato media specifica generano generano 3 3 [kg] [kg] [m ] [mg/l] [m ] [mg/l] [l/(s*haimp)] scarico scarico 0.0 1.0 1.9 2.9 3.8 4.8 41 32 28 28 26 24 17033 9540 7640 6465 5481 4804 38571 22001 16881 13918 11444 9772 442 434 453 465 479 492 41 39 33 30 28 28 17033 13210 11366 10016 8928 8024 38571 32023 26726 22927 19951 17603 442 413 425 437 448 456 Tab. 4- Effetto dell’inserimento di uno scaricatore di piena nella fognatura mista ,senza fenomeni di deposito, al variare della portata di soglia specifica. Nella figura 2 sono riportati il numero di eventi che generano scarico e, normalizzati rispetto ai valori corrispondenti ad assenza di scaricatore di piena, la massa di SS e i volumi idrici scaricati, al variare della portata di soglia, nel funzionamento reale dello scaricatore. Eventi che generano scarico Massa scaricata Numero di scarichi annui 40 35 Volume scaricato 30 1.2 1.0 0.8 25 0.6 20 0.4 15 10 0.2 Vscar/Vmax Mscar/Mmax 45 5 0 0.0 0.0 1.0 2.0 3.0 4.0 5.0 Portata di soglia specifica [l/(s*haimp)] Fig.2- Numero di scarichi annui; volumi idrici e masse di SS scaricati, normalizzati, in assenza di depositi in rete Nella terza simulazione si è considerato anche il fenomeno di deposito e risospensione in rete, assegnando al parametro SPG (specific gravity) del modello il valore 1,8. La tabella 5 riporta i risultati della simulazione. Funzionamento reale Funzionamento ideale Portata di Eventi Eventi Massa Volume Conc. Massa Volume Conc. soglia che che scaricata scaricato media scaricata scaricato media specifica generano generano 3 3 [kg] [kg] [m ] [mg/l] [m ] [mg/l] [l/(s*haimp)] scarico scarico 0.0 1.0 1.9 2.9 3.8 4.8 41 32 28 28 26 24 17033 18788 15375 13143 11221 9926 38571 442 22001 854 16881 911 13918 944 11444 980 9772 1016 41 39 33 30 28 28 17033 25088 22122 19812 17871 16194 38571 32023 26726 22927 19951 17603 442 783 828 864 896 920 Tab. 5- Effetto dell’inserimento di uno scaricatore di piena nella fognatura mista, considerando fenomeni di deposito in rete, al variare della portata di soglia specifica. La figura 3 riporta, normalizzati rispetto ai valori corrispondenti a portata di soglia nulla, le masse di SS scaricate nel funzionamento reale dello scaricatore. Emerge chiaramente che, in presenza di fenomeni consistenti di deposito in rete, l’efficacia dello scaricatore sul controllo delle masse di inquinante è estremamente modesta anche per valori molto elevati della portata di soglia specifica. Mscar/Mmax Vscar/Vmax 1.2 Volume scaricato 1.0 Massa con deposito Massa senza deposito 0.8 0.6 0.4 0.2 0.0 0.0 1.0 2.0 3.0 4.0 5.0 Portata di soglia specifica [l/(s*ha)] Fig.3- Confronto fra masse normalizzate di SS scaricate in presenza e in assenza di deposito in rete La figura 4 mostra l’andamento della concentrazione media annua di SS al variare della portata di soglia specifica, in assenza e in presenza di deposito in rete, per il funzionamento reale dello scaricatore. Analizzando l’andamento delle probabilità di non superamento rispettivamente delle concentrazioni medie e di quelle massime di ogni evento, al variare della portata di soglia specifica e considerando il funzionamento ideale dello scaricatore, si osserva che, con probabilità di non superamento P = 0,90: in assenza di fenomeni di deposito in rete, la concentrazione media di SS è pari a circa 800 mg/l e quella massima è pari a circa 1770 mg/l; in presenza di fenomeni di deposito in rete, la concentrazione media di SS è pari a circa 1800 mg/l e quella massima è pari a circa 4000 mg/l. Si osserva inoltre come il valore della portata di soglia non influenzi né la concentrazione media annua di SS, i cui valori rimangono sempre molto elevati in presenza di deposito in rete, né la distribuzione di probabilità delle concentrazioni medie del singolo evento e influenzi poco la distribuzione di probabilità delle concentrazioni massime. Concentrazioni medie [mg/l] 1200 1000 800 600 400 Con deposito 200 Senza deposito 0 0.0 1.0 2.0 3.0 4.0 5.0 Portata di soglia specifica [l/(s*ha)] Fig.4- Concentrazione media annua di SS nelle acque scaricate, in assenza e in presenza di deposito in rete 6. Conclusioni. Le acque meteoriche defluenti dalle aree urbanizzate veicolano una grande quantità di inquinanti di varia natura e rappresentano un’importante fonte di inquinamento dei corpi idrici ricettori. I processi di formazione, accumulo e rimozione degli inquinanti nel bacino e nella rete di drenaggio sono governati da fattori caratterizzati da elevata aleatorietà e ciò determina una forte variabilità, da evento a evento, delle caratteristiche qualitative delle acque di drenaggio urbane. I modelli matematici di simulazione quali-quantitativa sono uno strumento utile di progettazione e di gestione di sistemi di drenaggio urbano sempre più complessi e aventi non solo la funzione di protezione idraulica del centro urbano, ma anche quella di protezione ambientale del corpo idrico ricettore. Il controllo quali-quantitativo dello scarico nei corpi idrici basato esclusivamente sull’utilizzazione nelle reti urbane di scaricatori di piena è assolutamente inadeguato; con il clima italiano non è possibile limitare efficacemente né il numero di scarichi annui, né le masse di inquinanti scaricate, né le concentrazioni degli inquinanti allo scarico neppure adottando valori elevati del rapporto di diluizione r, che comunque comporterebbero elevati oneri di investimento sia per le reti di drenaggio che per gli impianti di trattamento e problemi gestionali di questi ultimi. Per quanto concerne i SS, una fognatura mista con scaricatori di piena dimensionati con i criteri usuali è meno inquinante di una fognatura separata con scarico diretto delle acque meteoriche nel corpo idrico ricettore in assenza di apprezzabili fenomeni di sedimentazione in rete, mentre è decisamente più inquinante in presenza di accentuati fenomeni di sedimentazione in rete. In questa evenienza, che occorre comunque cercare di evitare in fase progettuale, per ottenere un’adeguata protezione ambientale del ricettore, gli scaricatori di “alleggerimento” ubicati in rete devono essere dimensionati sulla base di una portata di soglia decisamente maggiore (dell’ordine di qualche l/s haimp) e quelli ubicati all’ingresso dell’impianto di depurazione devono essere muniti di vasca di prima pioggia adeguatamente dimensionata. 7. Riferimenti bibliografici Artina S., Maglionico M., Marinelli A. 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