Progetto di una Unità di Apprendimento flipped Dati dell’Unità di Apprendimento Titolo: Ci facciamo una città? Scuola: SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO Materia: MATEMATICA (GEOMETRIA) Classe : III° Argomento curricolare: (indicare l’argomento curricolare che si vuole affrontare con approccio flipped classroom, esempi: la struttura particellare della materia, , il Congresso di Vienna, le equazioni lineari, ecc.) Le figure nello spazio: poliedri e solidi di rotazione. Lo sviluppo delle figure, la superficie laterale e totale e il volume. La Sfida. Come si attiva l’interesse e la motivazione degli allievi: (indicare come si intende stimolare l’interesse, la curiosità e coinvolgere gli allievi in modo da renderli parte attiva nella costruzione delle conoscenze indicate. Tipicamente ciò avviene lanciando una sfida che può consistere nel porre una domanda a cui rispondere, un problema da risolvere, una ricerca da effettuare, un caso da analizzare in modo coinvolgente e motivante.) Per introdurre l’attività cerco il coinvolgimento degli alunni attingendo dal loro vissuto e stimolando la loro curiosità tramite l’utilizzo di risorse multimediali da me preparate o messe a disposizione dal Web. Questa lezione prevede uno scambio di esperienze tra gli alunni e tra alunni e insegnante e si conclude con la spiegazione del lavoro che si intende avviare. 1) Con l’uso della LIM faccio vedere alla classe un breve video di presentazione di un famoso videogioco chiamato Sim City che si trova facilmente sul web. Lo scopo di questo gioco è quello di costruire e gestire una personale città virtuale, che va ampliandosi man mano che il gioco procede. Questo è un esempio del tipo di video che vorrei far vedere agli alunni, preso da YouTube: https://www.youtube.com/watch?v=s1uS_vP31bs 2) Chiedo allora se qualcuno conosce il gioco o gioca ad altri simili online, con smartphone o su qualche consolle. Lascio quindi la parola agli alunni esperti affinché spieghino le loro esperienze ai compagni. 3) Richiamo l’attenzione degli alunni sulla forma degli edifici affinché emerga che nei giochi si sfruttano le forme geometriche per la costruzione di tali edifici. 4) Faccio vedere la seguente presentazione: http://prezi.com/80vr2nmyzrvt/?utm_campaign=share&utm_medium=copy&rc=ex0share Essa mostra alcuni edifici costruiti da architetti più o meno famosi che prendono spunto da forme geometriche poco convenzionali per l’ideazione di tali edifici. Essi sembrano appartenere più al mondo fantastico di un videogioco che alla realtà. 5) Infine, spiego agli alunni l’attività da realizzare, ovvero costruire il modellino della nostra città di classe, per la quale ognuno di loro dovrà progettare e costruire in cartoncino alcuni edifici sfruttando le forme geometriche. Dovranno inoltre stilare delle schede informative di questi edifici e risolvere situazioni problematiche che si presentano a qualsiasi architetto. Risorse utilizzate: lavagna interattiva o proiettore, video di YouTube, presentazione preparata in Prezi. Lancio della Sfida. Quali attività si svolgono prima o in apertura della lezione: (indicare se l’azione didattica proposta prevede attività preparatorie da svolgere prima della lezione d’aula. Ed esempio fruizione di risorse didattiche che costituiscano un quadro di riferimento, richiamino preconoscenze, attivino la curiosità oppure attività di verifica delle conoscenze già affrontate per mettere meglio a punto l’azione in classe. Indicare le risorse digitali eventualmente utilizzate quali LMS, video, presentazioni multimediali, testi...) L’azione didattica prevede delle attività da svolgere a casa preparatorie all’avvio del percorso. Dopo essermi accertata che ogni alunno abbia internet a casa (e nel caso non sia così, trovate delle soluzioni, come suggerire di andare a casa di un compagno o proporre di consegnare il materiale in chiavetta USB), essi saranno invitati a consultare del materiale da me condiviso tramite l’accesso predisposto dal registro elettronico (ormai in uso nella maggior parte delle scuole di I grado): - la presentazione vista in classe affinché possano riguardarla e prenderne ispirazione; - un video di una decina di minuti che funge da quadro di riferimento, ma non tratta in modo esaustivo gli aspetti teorici dell’argomento; https://www.youtube.com/watch?v=1u8Xpoy7-x8 - una consegna nella quale chiedo ad ogni alunno di immaginarsi come vorrebbe costruire il proprio edificio scegliendo da un solido geometrico di riferimento e chiedo di procurarsi del materiale da consultare in classe su quel solido; - una lista dei materiali necessari da reperire per la lezione seguente (cartoncino, forbici, colla, righello). Risorse utilizzate: programma Prezi e Camtasia per la realizzazione della presentazione e del video e il registro elettronico. Condurre la sfida. Quali attività si svolgono per rispondere alla sfida: (indicare le metodologie didattiche che si intendono utilizzare in classe: lezione dialogata, lavoro di gruppo, apprendimento fra pari, studio individuale per consentire agli allievi di rispondere alla sfida proposta e costruire attivamente le conoscenze richieste, indicando anche diverse metodologie e più fasi successive.) Le lezioni sono pensate per privilegiare la didattica laboratoriale tramite l’utilizzo di metodi attivi e interattivi, quali l’apprendimento cooperativo e il peer learning promossi dal lavoro in piccoli gruppi e la tecnica Jigsaw. L’attività prevede di essere sviluppata in più lezioni e comporta anche del lavoro da svolgere a casa. Il lavoro sarà condotto sia in piccoli gruppi sia in modo individuale. Di seguito sono illustrati i passaggi da compiere: PRIMO INCONTRO 1) Formazione dei gruppi di lavoro: la formazione dei gruppi sarà fatta tenendo in considerazione il solido scelto da ogni alunno per il proprio edificio. Avremo quindi il gruppo ARCHITETTI DEL CUBO, ARCHITETTI DELLA PIRAMIDE, ARCHIETETTI DEL CILINDRO e così via. Gli alunni dovranno condividere le informazioni e materiali reperiti e dovranno comprendere insieme come possono realizzare lo sviluppo, le procedure e formule necessarie per calcolare superfici e volume del solido prescelto. 2) Costruzione del modellino del proprio edificio (in gruppo): date delle misure indicative entro le quali attenersi, ogni gruppo costruirà un edificio tridimensionale in cartoncino e dovrà completarlo disegnando porte e finestre a piacimento. Ogni alunno dovrà contribuire al lavoro della squadra con le proprie idee e documentandosi tra il materiale che ha a disposizione. 3) Compilazione della scheda Progettiamo la nostra città (in gruppo): ogni gruppo dovrà redigere una scheda informativa del proprio edificio seguendo un modello da me consegnato. (vedi l’esempio di scheda nell’Allegato). 4) Il docente si muove tra i gruppi monitorando i processi, annotando il coinvolgimento di ognuno nel gruppo e il contributo fornito ed interviene, se sorgono dubbi o problemi aiutando nella soluzione. Compiti per casa: ogni alunno dovrà risolvere individualmente un esercizio spiegato nella seguente consegna: “ Gentile architetto, il suo edificio deve essere ampliato costruendo un altro identico attaccato al primo. Quale sarà la superficie totale del complesso? E il volume? Gradiremmo se riuscisse a fare anche uno schizzo. Cordiali saluti” SECONDO INCONTRO 1) Risoluzione di esercizi: ogni gruppo dovrà risolvere due situazioni problematiche (vedi Allegato 2) riguardanti il proprio edificio che dovranno essere consegnate alla fine della lezione. 2) Nel contempo l’insegnate controlla i compiti svolti per casa e restituisce verso la fine della lezione a ogni gruppo quelli che presentano degli incertezze, in modo che gli alunni possano ragionare insieme sugli errori commessi e possano eseguire la correzione. Compiti per casa: ad ogni alunno si consegna una scheda con una situazione problematica simile a quelle analizzate in classe con i compagni, da risolvere in maniera individuale e consegnare all’insegnante alla lezione successiva. Si suggerisce inoltre di riguardare il video condiviso dall’insegnate per eventuali chiarimenti teorici necessari a risolvere i problemi. TERZO INCONTRO Prendendo spunto dalla tecnica del Jigsaw, ogni “architetto-esperto” di un edificio viene abbinato ad un altro “architetto-esperto” di un altro edificio, con la consegna di progettare un nuovo elemento per la città, composto dai due solidi di partenza. Nel caso di alunni con più difficoltà o per necessità organizzative potranno anche lavorare tre o più alunni insieme, rispettando comunque la consegna. Ad esempio, nel nuovo gruppo PARALLELELPIDEDO/PIRAMIDE si potrà progettare una chiesa, nel gruppo PRISMA A BASE QUADRATA/PIRAMIDE un campanile, in quello CUBO/PARALLELEPIPEDO/CILINDRO una fabbrica con la sua ciminiera. I membri del gruppo dovranno lavorare insieme per raggiungere l’obiettivo comune e ognuno si sentirà valorizzato per il proprio contributo dato al gruppo. 1) Condivisione di informazioni: ogni architetto-esperto del gruppo espone, a turno, le informazioni riguardanti il proprio solido avvalendosi della scheda compilata nel precedente gruppo, mentre gli altri alunni propongono domande di chiarificazione. 2) Costruzione modellino: segue quindi un lavoro analogo a quello del primo incontro, ovvero la costruzione del modellino del nuovo edificio per far crescere la nostra città. 3) Compilazione della nuova scheda: si inizia la compilazione congiunta della scheda del nuovo edificio composto (vedi Allegato 3) da consegnare alla fine della lezione o all’inizio della successiva. (La rotazione dei componenti dei gruppi può essere fatta più volte in incontri successivi affinché ogni alunno prenda dimestichezza con tutti i solidi, oppure finché l’insegnante consideri necessario l’esercizio prima di procedere all’ultimo incontro.) Compito per casa: ogni alunno dovrà risolvere delle situazioni problematiche riguardanti il nuovo edificio da consegnare alla lezione successiva. ULTIMI INCONTRI 1) Riformazione del gruppo di esperti di partenza: si fanno rientare gli esperti nel loro gruppo di origine e ognuno dovrà condividere ciò che ha appreso lavorando negli altri gruppi. 2) Progettazione di un ultimo edificio composto da più solidi: unendo le esperienze di ogni alunno nei diversi gruppi di lavoro, si chiede infine di progettare un ultimo edificio composto da più solidi messi insieme e calcolare la sua superficie totale e il suo volume. Si lascia a discrezione degli alunni la realizzazione del modellino da aggiungere alla città di classe. 3) Presentazione dei risultati: al gruppo viene richiesto di presentare ai compagni il lavoro eseguito, spiegando le procedure di calcolo utilizzate. Potranno avvalersi di cartelloni o materiale in formato elettronico a loro piacimento. Chiusura della sfida. Quali attività di verifica degli apprendimenti concludono l’attività didattica: (indicare quali attività di sistematizzazione degli apprendimenti concludono l’attività, e quali metodologie e strumenti di valutazione formativa e sommativa si ritiene di dover attuare per verificare e consolidare gli apprendimenti e promuovere lo sviluppo di competenze. Tipicamente ciò avviene tramite metodi di valutazione autentica. Esplicitare le tipologie di prova.) L’insegnante utilizza i compiti per casa come verifiche formative del percorso di apprendimento e ciò gli consente di orientare l’azione didattica dell’incontro seguente. Le presentazioni fatte ai compagni negli ultimi incontri saranno considerate un’ulteriore verifica formativa su tutti i temi affrontati e permetteranno di chiarire eventuali dubbi e consolidare gli apprendimenti. Al termine del percorso didattico è prevista una verifica sommativa che prenderà spunto dagli edifici costruiti dagli alunni stessi. La prova sarà composta da domande di teoria, problemi riguardanti gli edifici per i quali ogni alunno dovrà calcolare superfici e volumi e problemi a situazione reale, simi a quelli proposti durante le lezioni. Alla valutazione finale di ogni alunno concorreranno il voto ottenuto nella verifica finale dei contenuti, l’impegno e la partecipazione dimostrata durante le diverse fasi delle attività, nonché il percorso didattico compiuto da ognuno. Riflessione finale. In che modo l’approccio proposto differisce dal suo approccio tradizionale: (indicare i vantaggi dell’approccio scelto rispetto all’approccio tradizionale e mettere in luce le differenze con particolare riferimento all’argomento curricolare scelto.) Per esperienza personale, la trattazione di questo argomento risulta abbastanza noiosa per gli alunni, in quanto una volta affrontati gli aspetti teorici dell’argomento è necessario un periodo più o meno lungo di esercitazione. Sebbene gli allievi comprendano l’importanza di allenarsi risolvendo problemi, essi trovano gli esercizi del libro ripetitivi e poco accattivanti. L’approccio illustrato in quest’UdA risulta più coinvolgente grazie all’utilizzo di risorse multimediali, video lezioni, filmati, e soprattutto perché non richiede di apprendere conoscenze astratte e decontestualizzate, bensì come sosteneva Piaget con il learning by doing, essi imparano facendo. Le nozioni teoriche sono veicolate tramite un format didattico poco convenzionale, una video lezione condivisa tramite Web, molto vicino al loro modo personale di comunicare. La conoscenza non è più vista come un insieme di nozioni teoriche trasmesse e apprese, bensì è frutto del processo dinamico di costruzione che si compie insieme ai compagni e supportato dell’insegnante. Le attività qui proposte favoriscono non solo la comprensione dell’argomento ma attivano processi metacognitivi che promuovono lo sviluppo di competenze, stimolando inoltre il ragionamento e la riflessione. Questo tipo di didattica promuove l’inclusione e la motivazione, è molto efficace per coinvolgere gli alunni che hanno difficoltà di apprendimento o che non riescono a impegnarsi per problemi emotivi, relazionali o culturali. La pratica di mutuo insegnamento persegue una duplice finalità, da un lato il recupero e riallineamento degli alunni che necessitano un consolidamento delle conoscenze e competenze, dall’altro permette agli altri di acquisire scioltezza, fluidità e confidenza con gli argomenti oggetto di studio. Allegato 1: Scheda del 1° edificio Scheda 1: Progettiamo la nostra città EDIFICIO ....... Architetti: Informazioni tecniche dell’edificio Solido di riferimento: Misure della base (a, b): Altezza (h): Numero e forma dei fori (porte e finestre): Allegato 1: sviluppo del solido o edificio Allegato 2: disegni delle facce dell’edificio Allegato 3: ..... Allegato 4: ..... Altre informazioni dell’edificio Area della base: Superficie laterale (senza finestre e porte): Superficie laterale (considerando le finestre e le porte): Superficie totale: Volume dell’edificio: Calcoli effettuati Allegato 2: Esercizi da risolvere in gruppo Risolvi la situazione problematica 1 Prima di consegnare l’edificio bisogna imbiancare le pareti esterne. Avete scelto un bel color pesca che costa 30 euro ogni 20 litri e 20 litri hanno una resa di 35 m2. Quanti saranno i litri di pittura necessari per imbiancare l’edificio? A quanto ammonta la spesa per la pittura complessivamente? Risolvi la situazione problematica 2 Se il tuo edificio è composto da 8 piani, indica le misure di ogni piano, il volume, la superficie laterale e totale. Allegato 3: Scheda del 2° edificio, edificio composto Scheda 2: Progettiamo la nostra città EDIFICIO ....... Architetti: Edificio solido 1:..... Solidi di riferimento: Misure della base (a, b): Altezza (h): Altre informazioni dell’edificio Calcoli effettuati Area della base: Superficie laterale (senza finestre e porte): Superficie laterale (considerando le finestre e le porte): Superficie totale: Volume dell’edificio: Edificio solido 2: .... Solidi di riferimento: Misure della base (a, b): Altezza (h): Altre informazioni dell’edificio Area della base: Superficie laterale (senza finestre e porte): Calcoli effettuati Superficie laterale (considerando le finestre e le porte): Superficie totale: Volume dell’edificio: NUOVO EDIFICIO COMPOSTO Calcoli effettuati e annotazioni Area della base: Superficie laterale (senza finestre e porte): Superficie laterale (considerando le finestre e le porte): Superficie totale: Volume dell’edificio: