Non si è capito come mai la marcia funebre “Sonata Op. 35” di Chopin viene eseguita di rado e pure questa composizione musicale pregia di grande valore artistico. Nulla da togliere alle marce cosiddette “sempreverdi” come “Una lagrima sulla tomba di mia madre” di Vella e la celeberrima “A' Catanisa”. Pare che da parecchi anni si preferisce suonare marce sempre più artefatte, con evidenti manipolazioni, organizzazione strumentale e arrangiamenti che esaltano le qualità dei musicisti e non della marcia in se. Questo determina un mutamento che poco ci orienta verso il giusto rapporto che lega la Processione dei Misteri alla tradizione alla storia e alla musica. Voglio tracciare pertanto una sintetica analisi storica concernente la marcia in questione. Chopin è stato uno dei più grandi musicisti del Romanticismo, abile pianista e compositore è stato soprannominato il poeta del pianoforte. La sonata Op. 35 di Chopin nel terzo tempo contiene la popolarissima e dolentissima marcia funebre, intonata anche durante la processione dei Misteri di Trapani da altre cinquanta anni. Nella composizione si nota in modo surreale limitazione di un vento notturno che sibila sulle tombe questo effetto è dato dalle grandi raffiche di sonorità. Molti ricordano,un aneddoto molto originale e macabro legato a questa struggente composizione, pare che il musicista avrebbe concepito questa sonata abbracciando uno scheletro. Chopin è considerato il precursore dei compositori della prima metà novecento, infatti le ultime analisi mettono in luce una costruzione tutta basata su pochissime cellule tematiche principali. La marcia funebre fu scritta nel 1837, un periodo di grande crisi per il musicista, respinto dalla società borghese nella quale aveva tentato di fidanzarsi con la sua amata Maria...la rottura di questo fidanzamento è un momento di vita che non può non avere forti ripercussioni sull'animo di Chopin. Chopin scrive altri tre tempi della sonata molto probabilmente nell'estate del 1839, un anno più tardi verrà pubblicata. Una delle poche sonate di Chopin priva di dedica... Leo Bonfiglio