FONDAZIONE DEL TEATRO STABILE DI TORINO STAGIONE 2012/2013 Inaugurazione Stagione 2012/2013 della Fondazione del Teatro Stabile di Torino Teatro Carignano 14 - 18 novembre 2012 | prima nazionale Spettacolo inserito nel programma di Prospettiva 4 LE 6° CONTINENT (Il sesto continente) testo di Daniel Pennac regia Lilo Baur con Ludovic Chazaud, Claudia De Serpa Soares, Mich Ochowiak, Hélène Patarot, Kostas Philippoglou, William Purefoy e Ximo Solano scene Oria Puppo luci Philippe Vialatte costumi Agnès Falque musiche Mich Ochowiak collaborazione artistica Clara Bauer C.I.C.T - Théâtre des Bouffes du Nord Parigi/ Théâtres de la Ville de Luxembourg in coproduzione con Fondazione del Teatro Stabile di Torino e Compagnie Rima in collaborazione con Il Funaro di Pistoia e con l’aiuto di Roberto Roberto con il sostegno di Cercle des Partenaires des Bouffes du Nord Spettacolo con soprattitoli in italiano traduzione soprattitoli a cura di Paola Goglio. Soprattitoli realizzati da Neon Video Alcune tra le realtà più prestigiose del panorama teatrale europeo uniscono energie e progettualità per una nuova produzione firmata dallo scrittore francese di culto Daniel Pennac. Un uomo cammina. Un uomo distinto, calmo, determinato avanza senza fretta, con tutti gli attributi di un ragionevole potere. Avanza contro corrente, come se risalisse un fiume, ma senza sforzo. La corrente non è violenta ma è costante, inarrestabile: senza la minima impetuosità ecco che, poco a poco, spoglia il nostro uomo. Gli sfila il telefonino, ma l’uomo non si turba; gli prende il cappello e l’uomo non se ne accorge; gli toglie la giacca, e poi i pantaloni, e le scarpe e le calze, e tutto questo viene gettato mano a mano al centro del sesto continente, senza che sembri turbarsene. Infine l’uomo si trova solo e nudo al centro dei propri scarti. Chi è costui seduto tutto solo al centro del sesto continente? E cos’è dunque questo sesto continente? È un territorio immenso, formato da tutti i rifiuti che l’umanità getta in mare, aggregati dalle correnti marine nel cuore del Pacifico, dove costituiscono un pattumiera galleggiante delle dimensioni di un continente. Raccontando la vita di quest’uomo, dalla nascita all’esilio, la regista Lilo Baur si propone di celebrare la grande “Storia dei nostri Rifiuti”, surreale riflessione evocata da visioni ora oniriche, ora ironiche, beffarde, malinconiche. Lo humour del testo di Daniel Pennac, senza mai cadere nella didattica o nella predica moralizzatrice, sostiene uno spettacolo che si rivela una potente opera buffa sui nostri scarti, lontano da ogni velleità di pia dimostrazione ecologica. Star della letteratura internazionale, intellettuale capace di parlare a un pubblico estremamente vasto, protagonista di reading appassionanti e autore teatrale, Daniel Pennac con Il paradiso degli orchi, La fata Carabina e Il signor Malaussène entra nella storia della letteratura. 12, via Rossini 10124 Torino – Italy t. +39 011 5169 411 f. +39 011 5169 410 c.f. | p. iva 08762960014 [email protected] teatrostabiletorino.it La sua opera è tradotta in tutto il mondo: romanzi, saggi, libri per bambini e fumetti. Nata in Svizzera, alla carriera teatrale Lilo Baur affianca quella cinematografica. Ha lavorato come regista in diversi teatri europei e ha collaborato con Peter Brook per lo spettacolo Fragments. Teatro Gobetti 15 - 18 novembre 2012 l Spettacolo inserito nel programma di Prospettiva 4 ABBASTANZA SBRONZO DA DIRE TI AMO? di Caryl Churchill con Carlo Cecchi, Tommaso Ragno a seguire PRODOTTO di Mark Ravenhill con Carlo Cecchi, Barbara Ronchi regia Carlo Cecchi Teatro Stabile delle Marche Carlo Cecchi è tra gli attori più noti e carismatici della scena italiana: l’indimenticabile Renato Caccioppoli di Morte di un matematico napoletano (1992, regia Mario Martone) è ora interprete d’eccezione di questi due testi contemporanei inglesi. Abbastanza sbronzo da dire ti amo? di Caryl Churchill è una commedia che tratta del rapporto fra “the country” e “a man”, ossia tra Stati Uniti e un individuo europeo. Fra i due nasce e si sviluppa un rapporto d’amore omosessuale. Con il procedere della vicenda amorosa e delle prodezze “storiche” della coppia, il turbine dell’entusiasmo geopoliticoetico-erotico tra i due amanti ha drammatici sviluppi. Caryl Churchill, inglese, nata nel 1938, è considerata uno dei più grandi drammaturghi viventi. In Prodotto di Mark Ravenhill, un regista cinematografico racconta a una star il film che intende realizzare: la storia che racconta è una di quelle ridicole fiction che l’industria hollywoodiana pretende di far passare come nuovi miti moderni, ma a sorpresa l’oggetto d’amore è un islamico, seppure bello e prestante. Si apre per l’eroina un conflitto civico-amoroso, ma attraverso crisi strazianti, dove ritornano più o meno tutti i luoghi comuni dell’immaginario consumistico occidentale, la protagonista arriverà a un’apoteosi che la trasfigurerà. Autore, attore e regista, Mark Ravenhill (1966) è considerato il miglior drammaturgo della sua generazione. Teatro Carignano 20 novembre - 2 dicembre 2012 TUTTO PER BENE di Luigi Pirandello con Gabriele Lavia e con Gianni De Lellis, Lucia Lavia, Woody Neri, Daniela Poggi, Riccardo Bocci, Dajana Roncione, Giorgio Crisafi, Riccardo Monitillo danzatrice Alessandra Cristiani regia Gabriele Lavia Teatro di Roma Gabriele Lavia dirige ed interpreta Tutto per bene, uno dei testi meno frequentati della densa produzione pirandelliana e lo fa con un attento lavoro sul personaggio principale: ambiguo, anfibio, sbalestrato, incapace di riappropriarsi della propria vita. Caduta la maschera, a quest’uomo 12, via Rossini 10124 Torino – Italy t. +39 011 5169 411 f. +39 011 5169 410 c.f. | p. iva 08762960014 [email protected] teatrostabiletorino.it distrutto non resta che isolarsi nella follia, trasformandosi in un ridicolo fool. Terzo copione scritto su misura per Ruggero Ruggeri tra il dicembre 1919 ed il gennaio 1920, Tutto per bene risale al momento in cui Luigi Pirandello si è affermato sulla scena teatrale italiana come autore. Martino Lori, il protagonista, in pochi giorni realizza quanto ha sempre ignorato: il tradimento della moglie defunta consumato con un potente amico di famiglia, dal quale il protagonista ha ricavato numerosi vantaggi economici e lavorativi, e che, soprattutto, si scopre essere il padre della sua unica figlia, appena andata in nozze a un ottimo partito. E nonostante la sete di vendetta e l’umiliazione di comprendere come il suo segreto fosse manifesto a tutti, tra i tanti personaggi “mascherati” di Pirandello, quello di Lori è uno dei più violentati dalla propria maschera, costretto a rappresentare a sua insaputa tutte le parti della commedia. Limone Fonderie Teatrali di Moncalieri - Sala Piccola 20 novembre - 2 dicembre 2012 l prima nazionale LO STUPRO DI LUCREZIA di William Shakespeare adattamento teatrale di Valter Malosti dalla traduzione di Gilberto Sacerdoti uno spettacolo di Valter Malosti interpreti Valter Malosti, Alice Spisa, Jacopo Squizzato Teatro di Dioniso con il sostegno del Sistema Teatro Torino La lunga frequentazione di Valter Malosti con l’opera in versi di Shakespeare ha prodotto nelle passate stagioni piccoli gioielli teatrali come Venere e Adone, premio Associazione Nazionale Critici di Teatro 2009. Lo Stupro di Lucrezia venne pubblicato nel 1594, l’anno successivo alla stampa del poemetto gemello Venere e Adone (committente e dedicatario il medesimo Duca di Southampton). I due lavori sembrano formare una specie di dittico simmetricamente contrappuntato, in cui la seconda tavola rovescia la prima. E questo lungo monologo è forse uno dei più alti esempi di meditazione sulle conseguenze dello stupro visto dalla parte di una donna. Shakespeare qui dispiega la sua potentissima lingua e la capacità geniale di mescolare l’orrore all’anti-tragica parodia, con una specie di equilibrio incantatore che inghiotte nella musica delle parole senza concederci una qualche sospensione liberatoria. Una lingua tesa, turgida che sarà resa in italiano attraverso l’adattamento teatrale di Valter Malosti tratto dalla recente traduzione in endecasillabi di Gilberto Sacerdoti. Con questo spettacolo prende l’avvio un progetto di lavoro con alcuni degli allievi appena diplomati alla Scuola per attori, diretta da Malosti, una sorta di investimento utopico sul talento e sulle possibilità di futuro di questi giovani. (spettacolo con scene di nudo) 12, via Rossini 10124 Torino – Italy t. +39 011 5169 411 f. +39 011 5169 410 c.f. | p. iva 08762960014 [email protected] teatrostabiletorino.it Teatro Gobetti 27 novembre - 2 dicembre 2012 RODAGGIO MATRIMONIALE di Tennessee Williams con Jurij Ferrini, Fulvio Pepe, Eva Cambiale, Isabella Macchi regia Jurij Ferrini Progetto U.R.T. - Compagnia Jurij Ferrini Jurij Ferrini torna a Tennessee Williams dopo il successo dell’allestimento de Lo zoo di vetro. Commedia inedita e mai rappresentata in Europa, Rodaggio matrimoniale (titolo originale: Period of Adjustment) è stato oggetto di una trasposizione cinematografica nel 1962, diretta da George Roy Hill e interpretata da Anthony Franciosa e da una giovanissima Jane Fonda. Due coppie manifestano i propri disagi matrimoniali: i due giovani sembrano schiacciati dal timore di un futuro incerto, e incapaci di avere fiducia l’uno nell’altro; i due sposi più maturi sono in conflitto sulle modalità di educazione del figlio. Questo testo, estremamente divertente e per molti versi fuori dalle righe della tradizionale drammaturgica di Williams, è una delicata celebrazione dei sentimenti. «Ho conosciuto quest’opera e un altro inedito di Williams, Le eccentricità di un usignolo - scrive il regista ed inteprete Jurij Ferrini - grazie a Flavia Tolnay, storica agente teatrale e rappresentante italiana degli eredi di Tennessee Williams. Flavia è scomparsa nell’agosto scorso. Penso che questa messinscena possa in qualche modo essere un tributo alla sua memoria e al suo impegno per promuovere la cultura del teatro d’arte». Teatro Carignano 4 - 9 dicembre 2012 UNA NOTTE IN TUNISIA di Vitaliano Trevisan con Alessandro Haber e con Maria Ariis, Pietro Micci e Roberto Trifirò regia Andrée Ruth Shammah Teatro Franco Parenti Il titolo è Una notte in Tunisia, ma il testo nulla ha a che vedere con l’omonimo standard jazz. La Tunisia è Hammamet e il protagonista, interpretato magistralmente da Alessandro Haber e diretto da Andrée Ruth Shammah, è X, al secolo, Bettino Craxi. Vitaliano Trevisan, una delle penne più interessanti della drammaturgia italiana, ispirandosi a Route el Fawar, testo scritto a quattro mani da Bobo Craxi e Gianni Pennacchi, narra la vicenda di X e dei suoi ultimi giorni di vita. X è un uomo di forte carisma, il cui destino è determinato dalla sua natura, dalla sua incapacità di essere quello che non è, tanto che preferisce affrontare la morte piuttosto che fingere di essere un altro. «Non viene raccontato l’uomo politico - spiega Haber - piuttosto quello privato. Il grande dolore per l’esilio, gli eventi drammatici contro cui non si può più fare nulla, ma soprattutto il difficile rapporto con gli affetti familiari, i figli che non ha mai coccolato... Insomma, un Craxi costretto nella sua solitudine, senza più amici, senza punti di riferimento... e il suo pensiero che va all’Italia, che vede dalla costa tunisina, che sogna da lontano con tutta la sofferenza di non potervi tornare. E poi - aggiunge Haber - la malattia, non solo fisica, ma anche psicologica. Insomma, è uno sfogo dilagante e sincero. È una resa dei conti, dove non si risparmiano critiche per niente e per nessuno, né su ciò che è stato, né su ciò che è oggi». 12, via Rossini 10124 Torino – Italy t. +39 011 5169 411 f. +39 011 5169 410 c.f. | p. iva 08762960014 [email protected] teatrostabiletorino.it Teatro Gobetti 4 - 9 dicembre 2012 | prima nazionale DOPPIO INGANNO di William Shakespeare con Lorenzo Bartoli, Luca Di Prospero, Gianluca Gambino, Alessandro Marini, Barbara Mazzi, Maddalena Monti, Raffaele Musella primo spettatore Bruce Myers regia Marco Lorenzi Il Mulino di Amleto/L’Albero Teatro Canzone in collaborazione con Teatro Carlo Marenco di Ceva con il contributo della Città di Torino e della Provincia di Torino con il sostegno del Sistema Teatro Torino e Provincia in collaborazione con Fondazione del Teatro Stabile di Torino e con Fondazione Circuito Teatrale del Piemonte Il Mulino di Amleto è una compagnia che nasce nel 2009 per iniziativa di un gruppo di giovani attori diplomati presso la Scuola del Teatro Stabile di Torino. Per questo spettacolo hanno scelto di affrontare una sfida ambiziosissima: mettere in scena Doppio inganno, la “commedia perduta di William Shakespeare” e ispirata a un episodio del Don Chisciotte di Cervantes. Allestita solo due volte nel 1613 al Globe Theatre, viene creduta distrutta nell’incendio che devasta la sala. Un primo manoscritto ricompare nel 1727, ma è solo nell’ottobre del 2010 che il direttore della Royal Shakespeare Company annuncia il ritrovamento delle ricevute di pagamento per l’iscrizione dell’opera nello Stationers’ Register, ovvero l’albo degli antichi stampatori di Londra. Alla definitiva attribuzione a William Shakespeare segue la prima messinscena ufficiale del dramma da parte della Royal Shakespeare Company di Double Falshood - a lost play by William Shakespeare a Stratford on Avon, nell’estate del 2011. Mettere in scena questo “giallo” letterario, scrive la compagnia, è come « fare un tuffo in un mondo in cui l’avventura, il viaggio senza mèta e la ricerca di sé, la passione e l’ironia sono all’ordine del giorno». Teatro Carignano 11 - 23 dicembre 2012 MOSCHETA di Ruzante con Tullio Solenghi, Maurizio Lastrico, Barbara Moselli, Enzo Paci regia Marco Sciaccaluga Teatro Stabile di Genova Dopo il fortunato debutto sul palcoscenico del Teatro della Corte di Genova, inizia la tournée nazionale di Moscheta di Angelo Beolco, un classico del teatro italiano del Cinquecento, interpretato, in questo allestimento diretto da Marco Sciaccaluga, da due protagonisti d’eccezione: Tullio Solenghi e Maurizio Lastrico. Moscheta mette in scena un mondo contadino dove si parla il dialetto pavano, contrapposto al contesto ingannatore della città, in cui trionfa la lingua “moscheta” che appartiene a furbi e imbroglioni. Il testo racconta la storia di Menato, che lascia la campagna per raggiungere a Padova la moglie di Ruzante, Betìa, un tempo sua amante e della quale si dichiara ancora innamorato. Respinto dalla donna, Menato pensa di riconquistarla facendola litigare con il marito. Per questo confida a Ruzante di aver visto Betìa accettare il corteggiamento di uno sconosciuto. In realtà, la 12, via Rossini 10124 Torino – Italy t. +39 011 5169 411 f. +39 011 5169 410 c.f. | p. iva 08762960014 [email protected] teatrostabiletorino.it donna è attratta da Tonin, un soldato bergamasco suo vicino di casa; ma quando Ruzante le si presenta travestito da “spagnaruolo” e la corteggia parlando in lingua moscheta, la donna finisce con l’accettarne le profferte, fingendo poi di averlo riconosciuto quando il marito la insegue minacciandola di morte. Scatta così un travolgente gioco di bravate e vendette, che coinvolge i tre uomini nel tentativo di conquistare, ciascuno a modo suo, la bella Betìa. Teatro Gobetti 11 - 16 dicembre 2012 EDIPO RE traduzione e adattamento drammaturgico Marco Isidori con Marco Isidori, Lauretta Dal Cin, Maria Luisa Abate, Paolo Oricco, regia Marco Isidori scene e costumi Daniela Dal Cin Fondazione del Teatro Stabile di Torino/Marcido Marcidorjs e Famosa Mimosa con il sostegno del Sistema Teatro Torino I Marcido tornano per la seconda stagione consecutiva sul palcoscenico del Teatro Gobetti con il loro Edipo Re, un Edipo “salato Marcido” per la regia di Marco Isidori e le scene e i costumi di Daniela Dal Cin, un allestimento prodotto insieme al Teatro Stabile di Torino. «Abbiamo sempre affrontato il Teatro come fosse una fortezza da espugnare - scrive l’Isidori - per scaricarla dei suoi beni e mettere “in pubblico” l’eventuale tesoro nascosto; una ricchezza che non sappiamo né computare, né precisamente sappiamo in cosa consista, ma della quale siamo avidi. Sentiamo con forte sentimento che la sostanza emozionale di un tal genere di bottino, fornisce all’uomo una carta d’identità che non scade mai. Il documento vivente che dimostra appieno quanto dalla terribile e meravigliosa parentela umana non si possa proprio scappare, questo documento base, ce lo stampa soltanto, e in esclusiva per ora, la macchina in moto dell’arte teatrale. Non ci sono alternative! L’universo sensazionale che la scena compone nei nostri cervelli, niente ha il potere di suscitarlo con altrettanta significativa intensità linguistica. L’antichità del Teatro garantisce l’assoluta modernità del Teatro. L’approccio interpretativo alla testualità dell’Edipo, tutta così fittamente tramata, nonostante sia l’incarnazione della più pura linearità drammatica, è complicato da infinite contraddizioni e talvolta ci si smarrisce nella folla dei segnali con cui il Poeta ha modellato il corso dell’azione». Teatro Gobetti 18 - 23 dicembre 2012 | prima assoluta ADMURESE di e con Alessandra Patrucco e Lorena Senestro basato su testi e canzoni della tradizione popolare piemontese con brani tratti da Cesare Pavese regia Massimo Betti Merlin Teatro della Caduta in collaborazione con Cal Gras (Alberg de Cultura - Barcelona) e L’imaginaire (Musiques d’idées - Strasbourg) - realizzato con il contributo della Città di Torino, della Provincia di Torino/con il sostegno del Sistema Teatro Torino e Provincia e della Regione Piemonte Fondato da Lorena Senestro e Massimo Betti Merlin, Il Teatro della Caduta si è imposto come un autentico fenomeno teatrale. La compagnia ha saputo mettersi in luce con un progetto artistico capace di esprimere qualità performativa e rigore stilistico. Dopo il recente successo al Teatro Gobetti di Madama Bovary, che segue l’altrettanto acclamato Leopardi Shock, il nuovo spettacolo, 12, via Rossini 10124 Torino – Italy t. +39 011 5169 411 f. +39 011 5169 410 c.f. | p. iva 08762960014 [email protected] teatrostabiletorino.it intitolato Admurèse, è uno sguardo che indaga la prosa poetica di Cesare Pavese, nostalgico ma lieve, condotto attraverso la lente del femminile. Un gioco teatrale e musicale dove la parola poetica e le cadenze del dialetto diventano vocalità, musica, recitazione; le logiche e i suoni della cultura piemontese sono trasfigurati in un orizzonte più vasto, poetico e musicale, che accomuna le parlate popolari non solo della nostra regione. All’origine del lavoro c’è anche l’incontro tra Lorena Senestro e la cantante e compositrice Alessandra Patrucco, che nelle proprie incisioni coniuga dialetto piemontese e sonorità internazionali. Teatro Carignano 27 dicembre 2012 - 6 gennaio 2013 NOVECENTO Ritorno alla prima edizione di Alessandro Baricco sulla base dello spettacolo di Gabriele Vacis, Lucio Diana e Roberto Tarasco con Eugenio Allegri Società Cooperativa Artquarium «Dicono che sul Virginian si esibisse ogni sera un pianista straordinario, dalla tecnica strabiliante, capace di suonare una musica mai sentita prima, meravigliosa. Dicono che la sua storia fosse pazzesca, che fosse nato su quella nave e che da lì non fosse mai sceso». Novecento di Alessandro Baricco è uno dei lavori di maggior successo degli ultimi anni: dopo il debutto ad Asti Teatro16 ha girato in tournée per sette anni ed è stato applaudito da 120.000 spettatori, totalizzando un considerevole numero di repliche in Italia e Europa. Il testo è stato tradotto e messo in scena in numerosi paesi e nel 1998 Giuseppe Tornatore ne ha realizzato la versione cinematografica, dal titolo La leggenda del pianista sull’oceano, interpretata da Tim Roth. Eugenio Allegri è l’attore per cui Alessandro Baricco ha scritto questo testo, e perché fosse diretto da Gabriele Vacis. «Novecento non sarà più per me semplicemente un numero - spiega Allegri -. Non sarà mai più soltanto il secolo trascorso. Non sarà mai più un riconosciuto periodo letterario o storico o filosofico o artistico, e via di seguito. Per me Novecento è stato e sarà per sempre il mio spettacolo e finalmente lo posso dichiarare: io sono Novecento. Non sono l’unico, ma lo sono». Teatro Gobetti 8 - 13 gennaio 2013 l Spettacolo inserito nel programma di Prospettiva 4 GUERRA di Lars Norèn con Francesco Acquaroli, Antonella Attili, Pietro Faiella, Ornella Lorenzano, Cristina Spina regia Marinella Anaclerio Compagnia del Sole con il sostegno produttivo di Mittelfest 2011 e Comune di Bari Guerra si svolge in una qualche landa offesa da un violento conflitto. In un ipotetico dopoguerra una famiglia cerca di sopravvivere in un precario equilibrio. Madre e due ragazzine, padre soldato che non dà notizie da due anni: la madre si è messa con il cognato; la figlia maggiore si prostituisce con i soldati delle forze di pace per mantenere i famigliari; la figlia più piccola, nonostante gli orrori che la circondano, riesce a mantenere viva la fiamma della speranza. Ma il ritorno del padre, sanguigno e violento nonostante la cecità che ha guadagnato negli anni di conflitto, rimette in discussione ogni cosa. Come un animale entrato in un territorio sconosciuto, 12, via Rossini 10124 Torino – Italy t. +39 011 5169 411 f. +39 011 5169 410 c.f. | p. iva 08762960014 [email protected] teatrostabiletorino.it l’uomo non può più far parte del gruppo. Drammaturgo tra i più rappresentati in Europa, lo svedese Lars Norèn è autore di più di cinquanta testi teatrali e, dal 2009, è il direttore artistico del Folkteatern di Gothenburg, in Svezia. Le sue opere sono caratterizzate da un crudo realismo, che mette in luce distorte relazioni famigliari, a loro volta espressioni di una società impoverita nei principi e nelle aspirazioni. Diretto da Marinella Anaclerio, Guerra è stato tra gli eventi del XX Mittelfest, rassegna che da diversi anni ha superato la prima istanza di spazio per autori e interpreti della Mitteleuropa, allargando i propri confini tematici e artistici verso il Nord del Continente. Cavallerizza Reale - Maneggio 8 -13 gennaio 2013 CASA D'ALTRI dal testo di Silvio D’Arzo un progetto di Giuseppe Bertolucci e Antonio Piovanelli con Antonio Piovanelli regia Giuseppe Bertolucci Spettacolo prodotto nell’ambito del Reggio Parma Festival 2011 in collaborazione con Teatro delle Briciole Un parroco di montagna, confinato in un paesino della provincia emiliana dove "appaiono strane anche le cose più ovvie" viene avvicinato da una donna anziana e sola al mondo, Zelinda, che passa le sue giornate a lavare i panni al fiume. A fronte di un’esistenza grama e vuota, la donna confessa la sua decisione di togliersi la vita e chiede un impossibile consenso al sacerdote interrogandolo sulla legittimità di derogare al veto della Chiesa. Ma l’uomo non saprà dare alla donna che una risposta convenzionale e inadeguata. Giuseppe Bertolucci e Antonio Piovanelli hanno realizzato Casa d’altri di Silvio D’Arzo attraverso una «prospettiva di forte sottrazione: sottrarre la messa in scena alla teatralizzazione più ovvia e scontata nei luoghi deputati (i teatri cittadini) per restituire l’“evidente povertà dei mezzi”, che caratterizza il racconto, la sua ambientazione e i suoi personaggi. In concreto, quello che si propone è di portare il nostro parroco a raccontare la sua vicenda e il suo caso di coscienza ai tavoli di un’osteria, seduto in mezzo a una piccola comunità di spettatori - avventori, quasi si trattasse di un discorso confidenziale tra amici, di una confessione, magari stimolata e resa possibile da qualche bicchiere di troppo». 12, via Rossini 10124 Torino – Italy t. +39 011 5169 411 f. +39 011 5169 410 c.f. | p. iva 08762960014 [email protected] teatrostabiletorino.it Teatro Carignano 15 - 27 gennaio 2013 | prima mondiale LA SERATA A COLONO di Elsa Morante con Carlo Cecchi, Antonia Truppo, Angelica Ippolito, e con (in ordine alfabetico) Giovanni Calcagno, Salvatore Caruso, Vincenzo Ferrera, Dario Iubatti, Giovanni Ludeno, Rino Marino, Paolo Musio, Totò Onnis, Franco Ravera regia Mario Martone musiche Nicola Piovani fondale Sergio Tramonti suono Hubert Westkemper luci Pasquale Mari Fondazione del Teatro Stabile di Torino/Associazione Teatro di Roma Teatro Stabile delle Marche «La religione del Sole (dio della luce, della bellezza, della profezia e della peste, chiamato già fra gli altri suoi nomi innumerevoli anche Apollo, o Febo) determina, coi suoi responsi inquietanti, dapprima Laio, re di Tebe, a sopprimere il proprio figlio Edipo appena nato; e, in seguito, lo stesso giovane Edipo a fuggire dalla famiglia putativa che per caso lo aveva sottratto (bambino ignoto e inconsapevole) al sacrificio paterno. Ma, com’è noto, la fuga non serve a salvare Edipo dal suo destino: che lo vuole parricida, incestuoso, e re della città dalle sette porte. Finché un giorno, riconoscendo nella peste che devasta la città il segno della propria colpa e della maledizione solare, Edipo si acceca con uno spillone della madre moglie suicida; e si condanna alla mendicità e all’esilio, trascinandosi dove càpita, accompagnato dalla figlia Antigone. L’ultima sua stazione predestinata, dove trova una fine e una sepoltura, è Colono, luogo consacrato alle Furie figlie della Notte (dette anche le Eumenidi, cioè le Benigne)». Questo l’Antefatto di La serata a Colono, l’unica opera per il teatro di Elsa Morante, ispirata all’Edipo a Colono di Sofocle: pubblicata ne Il mondo salvato dai ragazzini, non è mai stata rappresentata. Carlo Cecchi ha vissuto accanto alla scrittrice il percorso dei diversi desideri di messa in scena di questo testo da parte di Eduardo De Filippo, Carmelo Bene, Vittorio Gassman, e ha immaginato di realizzarla egli stesso. Con Carlo abbiamo lavorato più volte insieme, e più volte abbiamo parlato de La serata a Colono: l’amore per questo testo ci spinge oggi a lavorare allo spettacolo. In parte la compagnia proviene dal gruppo di lavoro di Cecchi e in parte è formata da persone che hanno lavorato con me, Nicola Piovani, Sergio Tramonti e Angelica Ippolito hanno vissuto con Cecchi e con la Morante la straordinaria stagione del Granteatro: nell’incontro tra generazioni diverse rivive lo spirito di un gruppo. (Mario Martone) 12, via Rossini 10124 Torino – Italy t. +39 011 5169 411 f. +39 011 5169 410 c.f. | p. iva 08762960014 [email protected] teatrostabiletorino.it Teatro Gobetti 15 - 20 gennaio 2013 ANTIGONE ovvero una strategia del rito da Sofocle progetto e elaborazione drammaturgica di Elena Bucci e Marco Sgrosso con Elena Bucci, Marco Sgrosso, Daniela Alfonso, Maurizio Cardillo, Nicoletta Fabbri Filippo Pagotto, Gabriele Paolocà regia Elena Bucci con la collaborazione di Marco Sgrosso CTB - Teatro Stabile di Brescia/Le Belle Bandiere/con il sostegno del Comune di Russi Elena Bucci è una centaura in giacca di pelle nera, un’Antigone già morta, che rivive la propria storia, ricompie il proprio olocausto, appartata, estatica, invasata, come le donne isteriche di Charcot. Elena Bucci e Marco Sgrosso hanno creato la compagnia Le Belle Bandiere nel 1992, dopo aver lavorato nel nucleo storico del Teatro di Leo dal 1985 al 2001. Si sono imposti da tempo sulle scene per la rilettura dei classici in chiave contemporanea, attraverso l’utilizzo di un linguaggio teatrale vicino alla sensibilità del nostro tempo: «E ritroviamo in Antigone - scrivono gli artisti - quella stessa motivazione “necessaria” che ha spinto autori come Anouilh e Brecht a riscrivere il mito adattandolo alla propria epoca, l’eterno conflitto tra legge ed etica e tra pietà e necessità. In epoche tiepide e cariche di paura, ci appare salutare riflettere su temi come questi. Il teatro resta uno dei pochi riti collettivi attraverso i quali la comunità si ritrova a sentire e a pensare insieme, e a vivere sollecitazioni non soltanto intellettuali ma anche fisiche. E attraverso la celebrazione di questo rito si può raggiungere quella “catarsi”, che cambia forma e senso a seconda del pubblico, del tempo, del luogo». Teatro Carignano 17 gennaio - 7 aprile 2013 l prima nazionale - Fuori abbonamento HÄNSEL E GRETEL dei fratelli Grimm con Camilla Alisetta, Andrea Fazzari, Marco Lorenzi, Marlen Pizzo regia Eleonora Moro Fondazione del Teatro Stabile di Torino «Nei pressi di una grande foresta viveva un povero taglialegna con sua moglie e i suoi due bambini. Il ragazzo si chiamava Hänsel e la bambina Gretel. Avevano poco da mangiare, e una volta, quando una grande carestia colpì la zona, egli non poté più procurare alla sua famiglia neanche il pane quotidiano...». Ha così inizio la fiaba di Hänsel e Gretel, delle molliche di pane e della casa di marzapane, nata dalla penna dei fratelli Grimm. Anche quest’anno il Teatro Stabile di Torino riapre le porte del Teatro Carignano per raccontare ai più piccoli una storia universale e popolare al contempo, un racconto di bene e male, di coraggio e magia. «La fiaba - scriveva Tolkien - è un reame che contiene molte altre cose accanto a elfi e fate, oltre a gnomi, streghe, trolls, giganti e draghi: racchiude i mari, il sole, la luna, il cielo, e la terra e tutte le cose che sono in essa, alberi e uccelli, acque e sassi, pane e vino, e noi stessi, uomini mortali, quando siamo vittime di un incantesimo». La coppia di protagonisti prenderà vita in un allestimento per la regia e la drammaturgia di Eleonora Moro. Lo spettacolo, nella cornice del Teatro Carignano, sarà non solo un modo per raccontare ai bambini una storia senza tempo e riflettere sui suoi significati insieme a mamma e papà, ma anche per scoprire la più importante sala teatrale storica della nostra Città. 12, via Rossini 10124 Torino – Italy t. +39 011 5169 411 f. +39 011 5169 410 c.f. | p. iva 08762960014 [email protected] teatrostabiletorino.it «Raccontare storie ha, da sempre, un grandissimo e misterioso potere - scrive Eleonora Moro. I racconti ci accompagnano nella crescita e nella scoperta del mondo: paragonandoci ai protagonisti delle storie noi incontriamo parti di noi stessi, ci identifichiamo nelle paure, nelle scelte e nei desideri dei personaggi. Certe favole in particolare ci aprono mondi paurosi in cui possiamo tuffarci sapendo che qualcuno ci verrà a salvare, un lusso che nella vita non accade, ma che a teatro ci possiamo ancora e ci potremo sempre permettere. Per questo la scelta e la proposta di Hänsel e Gretel. In questa fiaba due fratelli (energia maschile ed energia femminile) lottano insieme per superare ostacoli, affrontare le più terribili prove archetipiche (la fame, l’abbandono e la morte) e crescere. Insieme. Sono i piccoli i protagonisti e gli eroi di questa storia, nessun adulto è buono in Hänsel e Gretel: ogni spettatore adulto, guardando lo spettacolo, potrà “risvegliarsi dal letargo” e ogni bambino avrà, così, ispirazioni da accogliere». Teatro Gobetti 22 - 27 gennaio 2013 LEI DUNQUE CAPIRÀ... di Claudio Magris con Daniela Giovanetti regia Antonio Calenda Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia Claudio Magris ripercorre il mito di Orfeo che scende nell’Ade in cerca della sua Euridice. È lei che decide di farsi guardare per non tornare a contatto con la banalità, con l’inutile ricerca di un senso, dopo aver compreso che nell’aldilà c’è uno specchio deformante a rendere la verità inaccessibile. È lei che lo fa uomo diventando donna nelle sue mani. Ripercorre le fasi salienti della nascita, crescita e affermazione del suo compagno poeta che mette in versi i pensieri della sua ispiratrice. È lei che veicola il suo trasporto e indica la direzione al suo astratto poetare. Lei dunque capirà... è la storia di Orfeo. O meglio, è uno dei possibili modi in cui si potrebbe raccontare oggi il mito del giovane poeta che scende negli inferi per recuperare la sua amata e che, forse per troppo amore, si volta a guardarla prima del tempo, contravvenendo alle promesse. Ma in questa messinscena del mito non c’è nulla. Non ci sono gli inferi, non c’è nemmeno Orfeo: è solo una donna dietro la porta di un ambiente scarno e cupo, che racconta una storia. La sensibilità, la dolorosa dolcezza e l’appassionata determinazione di Daniela Giovanetti, diretta da Antonio Calenda, disegnano una moderna Euridice, testimone di un amore il cui eco si ripete oltre il tempo. Teatro Carignano 29 gennaio - 10 febbraio 2013 LA RESISTIBILE ASCESA DI ARTURO UI di Bertolt Brecht con Umberto Orsini e con (in ordine alfabetico) Nicola Bortolotti, Simone Francia, Olimpia Greco, Lino Guanciale, Diana Manea, Luca Micheletti, Michele Nani, Ivan Olivieri, Giorgio Sangati, Antonio Tintis regia Claudio Longhi ERT - Emilia Romagna Teatro Fondazione/Teatro di Roma «La resistibile ascesa di Arturo Ui, scritta nel 1941 in Finlandia, rappresenta un tentativo di spiegare al mondo capitalistico l’ascesa di Hitler»: così Bertolt Brecht descrive uno dei testi che appartengono al suo lungo periodo di esilio dalla Germania nazista. L’ascesa di Ui, tanto resistibile 12, via Rossini 10124 Torino – Italy t. +39 011 5169 411 f. +39 011 5169 410 c.f. | p. iva 08762960014 [email protected] teatrostabiletorino.it quanto ineluttabile, rimane come fissata sul margine della tragedia, ma in qualche modo fotografa i meccanismi perversi e atemporali della prevaricazione. E così il drammaturgo ambienta la scena non già in Europa, bensì oltreoceano, in una fantastica Chicago del 1938, nella quale ripercorre le fasi della costruzione del consenso per Adolf Hitler sulla falsariga di quelle dell’ascesa criminale di Al Capone. Protagonista di questa “farsa storica” amaramente divertente è Umberto Orsini, circondato da una compagnia di giovani talenti, e diretto da Claudio Longhi, studioso di storia del teatro, che da tempo affianca alla sua attività di storico e docente universitario la regia teatrale. Teatro Gobetti 29 gennaio - 3 febbraio 2013 LEONILDE, STORIA ECCEZIONALE DI UNA DONNA NORMALE di Sergio Claudio Perroni tratto dall’omonimo testo edito da Bompiani con Michela Cescon regia Roberto Andò Teatro Stabile di Catania «Sono cresciuta in fretta, io. Neanche il tempo di essere ragazza, ed ero già donna. Cresciuta in fretta, troppo in fretta. “Come tutte le belle figliole”, diceva mio padre. Ma in realtà la bellezza non c’entrava. C’entrava la fame. La fame fa crescere in fretta. Belli e brutti, figliole e figlioli. Se non li ammazza prima». Ha inizio così Leonilde un testo dedicato alla vita e al pensiero di Nilde Iotti, donna la cui storia personale testimonia buona parte della storia italiana contemporanea. Scritto da Sergio Claudio Perroni e diretto da Roberto Andò, Leonilde vede nei panni della Iotti una profonda Michela Cescon, attrice nota al grande pubblico sia in ambito teatrale sia cinematografico, recentemante insignita del David di Donatello per Romanzo di una strage di Marco Tullio Giordana «Leonilde scrive Roberto Andò - è soprattutto la storia di una donna determinata, tenace che, per quasi vent’anni, è stata la compagna “scomoda” di Palmiro Togliatti; una grande donna che, in un’Italia ancora troppo bigotta per accettare la sua relazione con un uomo sposato, antepone i sentimenti alla ragione e difende coraggiosamente il valore delle proprie scelte». Con la vita di Nilde Iotti si ripercorrono i temi centrali della nostra contemporaneità: dal Fascismo alla Seconda Guerra Mondiale, dalla Resistenza alla nascita della Repubblica, dalla Costituzione alla conquista dei diritti delle donne. Limone Fonderie Teatrali di Moncalieri 5 - 10 febbraio 2013 RICORDA CON RABBIA di John Osborne con Stefania Rocca, Daniele Russo regia Luciano Melchionna Bellini Teatro Stabile di Napoli La comparsa sulla scena dei testi di John Osborne ha rappresentato uno dei momenti più intensi e rivelatori del teatro inglese del secondo Novecento. Rappresentata per la prima volta nel maggio 1956, Ricorda con rabbia è accolta da un successo tale che le sue trasposizioni in Europa e nel mondo sono quasi immediate. Con questa pièce l’autore diventa il portavoce degli Angry Young Men (Osborne, il primo Pinter, Edward Albee), i giovani arrabbiati che senza mezzi termini esprimono disagi, aspettative, rabbia delle classi medio-basse. Inquietudine e senso d’impotenza 12, via Rossini 10124 Torino – Italy t. +39 011 5169 411 f. +39 011 5169 410 c.f. | p. iva 08762960014 [email protected] teatrostabiletorino.it sono i sentimenti che vivono i quattro protagonisti: una giovane coppia di estrazione sociale molto diversa, un loro amico nonché coinquilino e la giovane attrice che per un attimo sembra spezzare i fragili equilibri dei due sposi. In questa nuova edizione di un testo chiave della drammaturgia britannica, Stefania Rocca e Daniele Russo sono i due fragili eroi di una commedia amara ma ancora oggi ambiziosamente urtante. A sessant’anni di distanza dal bruciante esordio, Ricorda con rabbia è ancora il grido di dolore di chi non riesce a vedere il futuro. Teatro Carignano 12 - 24 febbraio 2013 UN TRAM CHE SI CHIAMA DESIDERIO di Tennessee Williams con Laura Marinoni, Vinicio Marchioni, Elisabetta Valgoi, Giuseppe Lanino, Annibale Pavone, Rosario Tedesco regia Antonio Latella ERT - Emilia Romagna Teatro Fondazione/Teatro Stabile di Catania in collaborazione con Stabile/Mobile Un tram che si chiama desiderio, scritto dal drammaturgo statunitense Tennessee Williams nel 1947, è un testo noto al grande pubblico grazie alla pellicola di Elia Kazan di cui furono protagonisti Marlon Brando e Vivien Leigh. L’allestimento proposto da Antonio Latella, che recentemente ha fondato la compagnia Stabile/Mobile, segna la prima collaborazione con Emilia Romagna Teatro Fondazione e si colloca nell’ambito della sua ricerca sull’America, già fonte d’ispirazione del ciclo Francamente me ne infischio, work in progress in cinque episodi ispirati a Via col Vento. Blanche è una donna segnata da un trauma che l’ha fatta scivolare nel baratro dell’alcolismo e della ninfomania: accolta nella casa della sorella e del cognato, scatenerà passioni violente e incontrollate. «Ho capovolto la storia - scrive Latella - concentrandomi sulla scena finale in cui la protagonista si abbandona al medico che la allontana dalla casa. Da questa prospettiva lei rivive l’intera vicenda a ritroso come in una seduta di analisi. Gli spettatori vedranno quindi l’intero dramma accadere nella testa di Blanche, come se si trattasse della memoria di una vicenda filtrata dai suoi occhi. Credo che da questa prospettiva il testo possa assumere una dimensione contemporanea: la sua mente diventa il luogo dell’azione, lo spazio scenico». (spettacolo con scene di nudo) Teatro Gobetti 12 - 17 febbraio 2013 UN AMORE DI SWANN di Marcel Proust drammaturgia Sandro Lombardi con Sandro Lombardi, Elena Ghiaurov, Iaia Forte regia Federico Tiezzi Compagnia Lombardi - Tiezzi Federico Tiezzi dirige il suo nuovo spettacolo a partire da uno dei più grandi autori dell’Ottocento: Marcel Proust. Parte essenziale del primo volume di Alla ricerca del tempo perduto, Un amore di Swann è un romanzo nel romanzo e pare pensato dal suo autore anche come “dramma” di grande, 12, via Rossini 10124 Torino – Italy t. +39 011 5169 411 f. +39 011 5169 410 c.f. | p. iva 08762960014 [email protected] teatrostabiletorino.it tragicomica teatralità. Inizialmente non inserito nel piano originale della Recherche, è un episodio estraneo, il racconto in terza persona di un’avventura passata, e serve a introdurre il personaggio di Charles Swann, alter ego del protagonista, suo modello in tutto il romanzo. Proust descrive la storia di un tormento, di un amore che diventa ossessione, malattia, rovina: una vicenda di passione, gelosia, tradimenti nella Parigi della mondanità di fine Ottocento. La passione che divora Swann è il tema di questo spettacolo: amore come gelosia, tradimento, ansia, angoscia, solitudine. Ma anche gioia di possesso, condivisione, forza sensuale… Ritratto di una società in via di disfacimento e analisi accorata ma anche spietata dei moti dell’animo e delle leggi dell’amore, Un amore di Swann offre la possibilità di una drammaturgia asciutta e tagliente, spumeggiante di toni comici e drammatici, dolenti e ferocemente ironici. Teatro Carignano 26 febbraio - 3 marzo 2013 TROVARSI di Luigi Pirandello con Mascia Musy, Angelo Campolo, Giovanni Moschella, Ester Cucinotti, Antonio Lo Presti, Marika Pugliatti, Monia Alfieri, Luca Fiorino regia Enzo Vetrano e Stefano Randisi E.A.R. Teatro di Messina in collaborazione con Daf - Teatro dell’Esatta Fantasia Nella produzione finale di Luigi Pirandello - ispirata dall’amore tardivo ma intenso per Marta Abba trova spazio una ricca galleria di figure femminili. Scritto nel 1932, Trovarsi è la cronaca del dramma di Donata Genzi, attrice che ha consacrato se stessa al palcoscenico, negandosi ogni legame sentimentale. La missione dell’attrice, il suo impulso a illuminare il pubblico ogni sera con la propria arte, è il prezzo che si chiede alla protagonista; ancora una volta, attraverso una storia che usa come paradigma una vicenda teatrale, Pirandello affronta temi che riguardano la società, il modo di relazionarsi tra gli uomini e in particolar modo la ricerca e l’espressione della verità di cui il palcoscenico può essere il più autentico testimone. Donata Genzi, cavallo di battaglia per grandi interpreti come Adriana Asti e Valeria Moriconi, è ora Mascia Musy: l’attrice, Premio UBU come Migliore Attrice Protagonista e Premio Eti Olimpici del Teatro nel 2008 per Anna Karenina, regia di Eimuntas NekroŠius, torna a interpretare un testo di Pirandello dopo le celebri edizioni di Sei personaggi in cerca d’autore e Questa sera si recita a soggetto, dove era stata diretta da Giuseppe Patroni Griffi. 12, via Rossini 10124 Torino – Italy t. +39 011 5169 411 f. +39 011 5169 410 c.f. | p. iva 08762960014 [email protected] teatrostabiletorino.it Cavallerizza Reale - Maneggio 26 febbraio - 21 marzo 2013 | prima assoluta Spettacolo inserito nel programma di Prospettiva 4 e nel progetto Teatro di guerra EDUCAZIONE SIBERIANA di Nicolai Lilin e Giuseppe Miale di Mauro con (in ordine alfabetico) Elsa Bossi, Ivan Castiglione, Luigi Diberti, Francesco Di Leva, Giuseppe Gaudino, Stefano Meglio, Adriano Pantaleo, Andrea Vellotti regia Giuseppe Miale di Mauro scene Carmine Guarino luci Luigi Biondi costumi Giovanna Napolitano da un’idea di Francesco Di Leva e Adriano Pantaleo Fondazione del Teatro Stabile di Torino/ERT - Emilia Romagna Teatro /Teatro Metastasio Stabile della Toscana L’esordio letterario di Nicolai Lilin, Educazione siberiana, è stato travolgente: tradotto in venti lingue sarà presto un film diretto da Gabriele Salvatores e interpretato da John Malkovich. Primo di una trilogia, il libro è il crudo resoconto di ciò che significa per l’autore far parte degli Urka siberiani, ultimi discendenti di una stirpe guerriera: uomini che si definiscono “criminali onesti”, gente animata da un’etica forte e antica, capace di brutalità ma anche di esprimere un codice etico che paradossalmente si dichiara incorrotto nonostante sia l’espressione di una comunità criminale. Quando Lilin nasce in Transnistria, regione dell’ex Unione Sovietica oggi Moldova, la criminalità dilagante è l’unica certezza per un bambino come lui, cresciuto nel culto delle armi, che vengono esposte in ogni casa ai piedi delle icone religiose, come fossero anch’esse ammantate di sacralità. Nel suo quartiere, Fiume Basso, si concentrano i criminali espulsi dalla Siberia e la scuola della strada è l’unica che vale per Nicolai, un’educazione che passa attraverso i “vecchi”, i criminali anziani ai quali la comunità riconosce lo specialissimo ruolo di «nonni» adottivi. Sono loro, giorno dopo giorno, a trasmettere valori che paiono in conflitto con quelli criminali: l’amicizia, la lealtà, la condivisione dei beni. Ma anche la cultura dei tatuaggi che dicono il destino di ognuno, e che ricoprono la pelle di Nicolai adulto. In uno stile spiazzante, con una dimensione etica tangibile ma incredibilmente distorta, Educazione siberiana è un moderno romanzo di formazione. Nicolai Lilin ha trentadue anni e tre romanzi all’attivo, tutti editi da Einaudi. Di origine siberiane, ha vissuto in Transnistria fino al 2003, quando è giunto in Italia dove già si trovava la madre. Educazione siberiana (2009) catapulta l’autore alla ribalta letteraria nazionale per la crudezza del mondo che descrive e per lo stile che gli fanno guadagnare numerosi elogi da critici e da importanti autori come Roberto Saviano. Da un lavoro a stretto contatto con Lilin, la compagnia NesT diretta da Giuseppe Miale di Mauro ha tratto uno spettacolo strutturato come una discesa nell’inferno dei dieci comandamenti dell’educazione degli Urka. 12, via Rossini 10124 Torino – Italy t. +39 011 5169 411 f. +39 011 5169 410 c.f. | p. iva 08762960014 [email protected] teatrostabiletorino.it Cavallerizza Reale - Manica corta l Spettacolo inserito nel progetto Teatro di guerra 26 febbraio - 3 marzo 2013 UNA CENA ARMENA di Paola Ponti consulenza Sonya Orfalian con Danilo Nigrelli e Rosa Diletta Rossi regia Danilo Nigrelli Màlbeck Teatro/La Compagnia della Luna Una cena armena è una pièce di Paola Ponti nata dall’incontro tra Màlbeck Teatro e Sonya Orfalian. Figlia della diaspora, dagli anni Settanta, dopo il colpo di Stato di Gheddafi, la Orfalian ha trovato asilo in Italia, dove ha coltivato la ricerca sulla propria cultura e ha scritto, il testo da cui lo spettacolo attinge e a cui si mescola: La Cucina d’Armenia. In centotrenta ricette il lavoro porta con sé le radici di una cultura, offesa e misconosciuta, ma non per questo povera di tradizione. Attraverso gli ingredienti, che permettono all’autrice la ricostruzione della vita quotidiana in terra d’Armenia, prende forma il passato del padre, armeno palestinese, rifugiato in terra di Libia e vissuto senza avere mai avuto una cittadinanza, ma solo un lasciapassare con su scritto: “Palestinian Refugee in Libya”. Dando sfogo al ricordo di luoghi, usi, proverbi, leggende e ricorrenze, si mescola il peso dolce a quello amaro di un’eredità da onorare. La regia della pièce è affidata a Danilo Nigrelli che, insieme a Rosa Diletta Rossi, interpreta il testo. Danilo è Aram, Rosa Diletta Rossi è Nina, rispettivamente un signore armeno e una ragazzina italiana, i cui destini si incrociano al calore dell’ojàkh, il focolare. Teatro Carignano 5 - 10 marzo 2013 IL DISCORSO DEL RE di David Seidler con Luca Barbareschi, Filippo Dini e con (in ordine alfabetico) Ruggero Cara, Chiara Claudi, Roberto Mantovani, Astrid Meloni, Giancarlo Previati, Mauro Santopietro regia Luca Barbareschi Casanova multimedia Ambientata in una Londra a cavallo tra gli anni Venti e Trenta, Il discorso del Re si concentra sulle vicende di Albert, secondogenito del Re Giorgio V, che nel ’37 sale al trono con il nome di Giorgio VI. Era un re amato dal popolo, legato da vero amore alla moglie Elisabetta Bowes - Lyon, ma che portava con sé un fardello di costrizioni infantili e un bisogno di affetto difficili da trovare in un’anaffettiva coppia di genitori. Un’insicurezza espressa dall’evidente balbuzie, ragione per cui viene portato da diversi dottori fino ad arrivare al logopedista australiano Lionel Logue. Uomo dai metodi eccentrici e anticonformisti, Logue nel tempo insegnerà al Duca di York come superare l’incubo di parlare in pubblico. Il discorso del re è una commedia umana, in perfetto equilibrio tra toni drammatici e leggerezze, che vede nei panni del logopedista Luca Barbareschi affiancato da Filippo Dini nel ruolo di Giorgio VI. Un capolavoro dello sceneggiatore David Seidler nato per il teatro ma trasformato, nel 2010, in una pluripremiata pellicola diretta da Tom Hooper. «Il discorso del re - scrive Barbareschi - si inserisce in quel filone in cui il teatro è soprattutto un inno alla voce e all’importanza delle parole. 12, via Rossini 10124 Torino – Italy t. +39 011 5169 411 f. +39 011 5169 410 c.f. | p. iva 08762960014 [email protected] teatrostabiletorino.it Tutta la vicenda è costituita da una incessante partitura dialettica che ricorda la necessità da parte delle figure di potere di impiegare le parole giuste. Forse, proprio in questa epoca storica, è una lezione che andrebbe ripetuta sovente, anche perché una storia acquista maggior valore se tramandata ai posteri attraverso un persuasivo impianto oratorio». Teatro Gobetti 5 - 24 marzo 2013 | prima nazionale AMLETO di William Shakespeare con Valter Malosti, Sandra Toffolatti, Mariano Pirrello, Jacopo Squizzato, Roberta Lanave, Mauro Bernardi, Leonardo Lidi, Christian Mariotti La Rosa versione italiana, adattamento e regia Valter Malosti sound designer Gup Alcaro light designer Francesco Dell’Elba costumi Federica Genovesi cura del movimento Alessio Maria Romano musiche originali Bruno De Franceschi assistente alla regia Elena Serra Fondazione del Teatro Stabile di Torino Teatro di Dioniso con il sostegno del Sistema Teatro Torino Dice Testori a proposito dell’Amleto: «La grandezza dell'Amleto è tutta in questo rompersi della dimensione formale che si lascia trapassare e fa spazio all'urlo profetico che l'opera propriamente contiene ed esprime. Lo stile traballa per permettere che la tensione di quella chiamata e richiesta così totale arrivi a farsi pronuncia, o almeno balbettio. La vera struttura dell’Amleto è la totalità con cui ripropone il cuore del problema umano, è quella suprema domanda sul senso dell’esistere. Questa domanda, poi, nell'Amleto di Shakespeare non è posta in termini astratti o sfuggenti, ma è urlata dentro il rapporto tra padre e figlio che è luogo realistico, carnale e umano». «Con questo nuovo spettacolo - dichiara Malosti - sale a quattro il numero delle rivisitazioni, degli assalti, degli “imbastardimenti, degli strozzamenti” come direbbe Testori, che ho tentato su e anche contro questo testo. Ho iniziato da un progetto site specific, nel 1997 per il Festival delle Colline Torinesi, in cui dentro un enorme fossato/tomba di 20 metri per 12, scavato all’interno di un grande chiostro del Settecento, alcuni caratteri dell’Amleto si rincorrevano attraverso una partitura dove movimento, musica e parola aspiravano alla medesima dignità. Nel secondo studio, Ophelia, operavo uno spiazzamento facendo di Ofelia il motore del racconto e dell’azione; per poi proseguire nel racconto dell’Amleto attraverso Hamlet X con un cast tutto al femminile. Amleto ha di suo una sensibilità femminile in un cuore di uomo. Ecco allora che le figure femminili diventano per Amleto specchi di se stesso, morbosamente attraenti, mentre subito scatta un senso di irrimediabile alterità nei confronti delle figure maschili. Il linguaggio di Amleto è il linguaggio del figlio contro i padri. Padri e figli: ecco la nuova partenza; anche se non è certo da un processo intellettuale che nasce l’impulso per affrontare nuovamente la figura di Amleto, ma da una sfida fisica e quasi carnale. In scena con me ci sarà un nucleo di giovani attori in gran parte diplomati in quest’ultimo triennio della Scuola per attori del Teatro Stabile di Torino, terza tappa del cantiere shakespeariano dopo Sogno e Lucrezia». 12, via Rossini 10124 Torino – Italy t. +39 011 5169 411 f. +39 011 5169 410 c.f. | p. iva 08762960014 [email protected] teatrostabiletorino.it Teatro Carignano 12 - 24 marzo 2013 l Spettacolo inserito nel programma di Prospettiva 4 LA MODESTIA di Rafael Spregelburd con (in ordine alfabetico) Francesca Ciocchetti, Maria Paiato, Paolo Pierobon, Fausto Russo Alesi regia Luca Ronconi Piccolo Teatro di Milano-Teatro d’Europa, Festival dei Due Mondi di Spoleto e Associazione Mittelfest, su progetto di Santacristina Centro Teatrale Talento indiscusso della scena internazionale, capace di imporsi in un panorama teatrale tradizionalmente poco permeabile alla drammaturgia extraeuropea, Rafael Spregelburd, nato a Buenos Aires nel 1970, si è rivelato uno degli artisti più geniali ed eclettici dell’ultimo decennio. Commedia sarcastica, affidata a quattro attori che interpretano otto personaggi, La modestia è una storia di equivoci e di espedienti, che si svolge in un unico luogo che allude a due spazi e a due momenti diversi: la Buenos Aires dei nostri giorni, e un paese balcanico in un passato indefinito. La confusione e lo spaesamento pervadono i personaggi: nessuno si sente mai a casa propria, le battute apparentemente razionali e pertinenti nascondono la mancanza di certezze e di logica. In questo ribaltamento delle categorie di spazio e tempo, nella continua negazione delle identità dei personaggi, si rinsalda l’eccezionale incontro tra Luca Ronconi e Spregelburd. La modestia è il ritratto di una società in consapevole disfacimento, nella straordinaria interpretazione offerta da quattro tra i più brillanti artisti della nostra scena: Francesca Ciocchetti, Maria Paiato, Paolo Pierobon, Fausto Russo Alesi. Limone Fonderie Teatrali di Moncalieri 12 - 17 marzo 2013 A SANTA LUCIA di Raffaele Viviani con Geppy Gleijeses, Marianella Bargilli, Daniele Russo, Gigi De Luca, Gina Perna, Angela De Matteo, Luciano D’Amico, Gino De Luca, Antonietta D’Angelo, Giusy Mellace, Salvatore Cardone, Antonio Roma, Aniello Palomba, Eduardo Robbio regia Geppy Gleijeses Teatro Stabile di Calabria/Teatro Quirino Vittorio Gassman Dopo il successo de Lo scarfalietto di Eduardo Scarpetta, Geppy Gleijeses e Marianella Bargilli portano in scena A Santa Lucia (Santa Lucia Nova) testo inedito di Raffaele Viviani. «Vediamo in scena sempre le stesse, pur meravigliose, commedie di Viviani - spiega Gleijeses -, da La Musica dei ciechi a Pescatori e Zingari. Questo genio (con Eduardo, ma su sponde opposte) del Teatro Napoletano, uno dei più grandi al mondo, ci ha regalato perle straordinarie. Eppure scopriamo che A Santa Lucia è un testo inedito!». La vicenda si sviluppa al Borgo Marinari, sotto Castel dell’Ovo e, con precisione, al Ristorante Starita. Qui cocottes, prostitute e nobili decaduti e ubriaconi, poeti in bolletta, “vastasi” di provincia che vengono sfruttati in città, si incontrano e si scontrano con i “luciani” gli abitanti del Quartiere di Santa Lucia, arrostiti dal sole, “nzuarati” dal mare, che vivono vendendo ostriche e spighe di grano arrostite, ma non la loro dignità. «Un capolavoro assoluto - continua Gleijeses - pensate al cocainomane Bebè che, quasi scrutando il futuro, col monocolo incastrato nell’orbita e il 12, via Rossini 10124 Torino – Italy t. +39 011 5169 411 f. +39 011 5169 410 c.f. | p. iva 08762960014 [email protected] teatrostabiletorino.it doppiopetto stretto fino all’asfissia, pensando al prossimo “viaggio”, dice: “E così viene assopita la miseria della vita…”». Cavallerizza Reale - Manica corta 19 marzo - 14 aprile 2013 | prima assoluta Spettacolo inserito nel programma di Prospettiva 4 e nel progetto Teatro di guerra PICCOLA GUERRA PERFETTA uno spettacolo di Domenico Castaldo tratto dall’omonimo romanzo di Elvira Dones con Domenico Castaldo e con Katia Capato, Ginevra Giachetti, Marta Laneri, Eleni Maragkaki, Francesca Netto drammaturgia, canti e movimenti LabPerm luci e scene Lucio Diana Fondazione del Teatro Stabile di Torino/Laboratorio Permanente di Ricerca sull’Arte dell’Attore / progetto realizzato con il contributo della Città di Torino, della Provincia di Torino, con il sostegno del Sistema Teatro Torino e Provincia in collaborazione con Biennale Democrazia La “piccola guerra perfetta” è quella dichiarata dalla Nato il 24 marzo 1999, in seguito alla feroce pulizia etnica scatenata da Slobodan Milošević, che si concluderà il 12 giugno dello stesso anno. Una guerra aerea nei cieli del Kosovo, dove la Nato dà inizio a una escalation di bombardamenti su tutto il paese con l’operazione Allied Force, diretta dall’americano Clark. L’intervento non colpì solo obiettivi militari, ma furono effettuati anche interventi “dissuasivi” ed intimidatori nei confronti della popolazione allo scopo di esercitare una pressione su Milošević; tra questi il bombardamento delle centrali elettriche, della sede della televisione serba a Belgrado, di colonne di profughi, anche di etnia kosovara, di industrie chimiche con successive pesanti ricadute ambientali. Il numero esatto di vittime della guerra, sia serbe che albanesi, militari e civili, non è ancora oggi conosciuto con esattezza. Questa triste pagina della nostra storia più recente non deve essere dimenticata. Così come la rabbia delle protagoniste di Piccola guerra perfetta, tre donne assediate a Pristina: Rea, Nita e Hana. Donne che vivono sulla propria pelle i bombardamenti che gli ottanta giorni di orrore scatenati dall’esercito serbo infliggono ai civili. Donne normali, arrabbiate, che provano a resistere e a ribellarsi alla violenza che spazza via ogni cosa, cercando di attraversare tutti i giorni la città per telefonare al mondo e raccontare quello che sta succedendo. Elvira Dones è nata a Tirana, è cittadina svizzera e ora vive negli Stati Uniti. Il suo libro, Una piccola guerra perfetta (Einaudi), scritto in italiano, racconta l’orrore della guerra in Kosovo, partendo dalle testimonianze dei sopravvissuti. Domenico Castaldo, diplomato alla scuola del Teatro Stabile di Torino, ha lavorato presso il Workcenter di Jerzy Grotowski e Thomas Richards. Dal 1996 guida il Laboratorio Permanente di Ricerca sull’Arte dell’Attore. 12, via Rossini 10124 Torino – Italy t. +39 011 5169 411 f. +39 011 5169 410 c.f. | p. iva 08762960014 [email protected] teatrostabiletorino.it Cavallerizza Reale - Maneggio 27 - 28 marzo 2013 l prima nazionale Spettacolo inserito nel programma di Prospettiva 4 e nel progetto Teatro di guerra REQUIEM FOR GROUND ZERO di e con Steven Berkoff East Productions Spettacolo con soprattitoli in italiano Requiem for Ground Zero è un poema di Steven Berkoff nato per rendere omaggio alle vittime della tragedia dell’11 settembre 2001. «In quel periodo - spiega Berkoff - avevo cercato di ottenere le date per la mia pièce Messiah: Scenes from a Crucifixion (vincitore del premio Fringe nel 2000), ed ero stato rifiutato da tutti i teatri sovvenzionati a Londra. Così ho girato la Gran Bretagna e abbiamo messo in scena Messiah a Oxford, alla Oxford Playhouse la notte del disastro torri gemelle (…). Non intendo prendere parti o emettere giudizi ma semplicemente esprimere l’atmosfera di quel momento… coglierne la “temperatura” per così dire. Immaginare che cosa ha voluto dire, per una persona ignara di tutto trovarsi su un aereo dirottato dai terroristi che hanno come obiettivo un schianto fatale contro il simbolo e il cuore di Manhattan e usare il telefono cellulare per effettuare l’ultima chiamata ai propri cari: l’orrore della situazione, il gelo». L’America ci sembra un luogo familiare e New York ancora di più. La conosciamo attraverso i film, i libri, la musica, l’architettura. Sin da bambini siamo stati inondati dal suo spirito fantastico e surreale che ha raggiunto proporzioni mitiche nelle nostre teste. «Così New York City è rimasta nel nostro subconscio - scrive Berkoff - e quando è stata colpita, l’onda d’urto ha attraversato incredibilmente anche la Gran Bretagna. Questa poesia è solo un modesto risultato di alcune di queste onde». Teatro Gobetti 2 - 7 aprile 2013 È STATO COSÌ di Natalia Ginzburg con Sabrina Impacciatore regia Valerio Binasco Pierfrancesco Pisani/Parmaconcerti/Teatro della Tosse/Infinito srl Sensibile, drammatico, schietto: tale è il romanzo di Natalia Ginzburg È stato così, che Valerio Binasco mette in scena proponendo un intenso ritratto di donna. L’inizio è brutale: uno sparo, la fine di una vita e l’inizio di una confessione drammatica, un percorso a ritroso nella memoria, per trovare le tracce di un gesto inevitabile. Lei, giovane insegnante accetta di sposare Alberto, seppure sappia del suo amore per Giovanna, a sua volta sposata e madre, con la quale da anni intrattiene una relazione. Il fallimento familiare appare evidente da subito: un crescendo di illusione e tormento, di indolenza e tradimento, che non viene sanato neppure dalla nascita di una figlia, la cui prematura scomparsa romperà definitivamente gli equilibri e trascinerà la protagonista verso un gesto estremo. Storia di amore, egoismo e solitudine, che trova in Sabrina Impacciatore un’interprete dalla grande forza espressiva. «Finalmente un personaggio sfaccettato - spiega l’attrice -, di quelli che sogni di incontrare almeno una volta nella tua carriera. Una donna alla ricerca di un assoluto, impaurita da un grande vuoto d’amore e che si sente inadeguata rispetto alla vita. È una sognatrice che purtroppo s’innamora dell’uomo sbagliato». 12, via Rossini 10124 Torino – Italy t. +39 011 5169 411 f. +39 011 5169 410 c.f. | p. iva 08762960014 [email protected] teatrostabiletorino.it Cavallerizza Reale - Maneggio 6 - 7 aprile 2013 | prima nazionale Spettacolo inserito nel programma di Prospettiva 4 e nel progetto Teatro di guerra DAS INTERVIEW dal film di Theo van Gogh sceneggiatura Theodor Holman drammaturgia Rachel Booker tradotto e adattato per il palcoscenico da Stephan Lack con Birgit Minichmayr, Sebastian Blomberg regia Martin Kušej Theater Neumarkt Zurigo Spettacolo con soprattitoli in italiano Intervista è l’adattamento teatrale dell’omonimo film di Theo Van Gogh del 2003. Van Gogh, regista e autore di numerosi lungometraggi è stato assassinato nel novembre 2004 da un fondamentalista islamico per aver diretto il cortometraggio Submission. Peter, un importante giornalista politico e corrispondente di guerra è costretto a intervistare una giovane e procace star della fiction televisiva, la bionda e inconsistente Katia. L’intervista diventa un vero corpo a corpo e la stanza dove avviene si trasforma in un ring, in cui i contendenti tra scontri e seduzione mettono in moto un perverso meccanismo psicologico in cui la parola gridata è un’arma che frastorna e si alimenta con la menzogna. In questa pièce verità e finzione sono valori che affiorano e scompaiono lasciando sempre un margine di dubbio. La regia del lavoro è affidata Martin Kušej, talento ormai consolidato in Germania. Ha lavorato al Burgtheater di Vienna, alla Staatsschauspiel di Monaco di Baviera, al Teatro Klagenfurt, alla Deutsches Schauspielhaus, nonché presso la VolksbÜhne di Berlino. Dal 2011 è direttore del Residenztheater di Monaco di Baviera. Limone Fonderie Teatrali di Moncalieri 9 - 14 aprile 2013 | prima assoluta Spettacolo inserito nel programma di Prospettiva 4 LA BELLEZZA salvata dai ragazzini progetto diretto da Gabriele Vacis ideato da Antonia Spaliviero e Gabriele Vacis cast artistico in via di definizione scenofonia Roberto Tarasco Fondazione del Teatro Stabile di Torino, Regione Piemonte in collaborazione con le città di Alessandria, Vercelli, Novara e il progetto Futuri Creativi della città di Moncalieri in partenariato con le città di Collegno, Rivoli e Grugliasco. «Se si insegnasse la bellezza alla gente, la si fornirebbe di un’arma contro la rassegnazione, la paura e l’omertà. All’esistenza di orrendi palazzi sorti all’improvviso, con tutto il loro squallore, da operazioni speculative, ci si abitua con pronta facilità, si mettono le tendine alle finestre, le piante sul davanzale, e presto ci si dimentica di come erano quei luoghi prima, ed ogni cosa, per il solo fatto che è così, pare dover essere così da sempre e per sempre. È per questo che bisognerebbe 12, via Rossini 10124 Torino – Italy t. +39 011 5169 411 f. +39 011 5169 410 c.f. | p. iva 08762960014 [email protected] teatrostabiletorino.it educare la gente alla bellezza: perché in uomini e donne non si insinui più l’abitudine e la rassegnazione ma rimangano sempre vivi la curiosità e lo stupore» (Peppino Impastato). Un progetto di teatro, cinema, arte e vita quotidiana, con le ragazze ed i ragazzi di Alessandria, Vercelli e Novara. Grazie ad uno speciale finanziamento del Dipartimento per le politiche giovanili, con Regione Piemonte e i comuni di Alessandria, Vercelli e Novara, il Teatro Stabile di Torino sperimenta una nuova modalità di proporre, partecipare e realizzare teatro e cinemadocumentario. Un set cinematografico itinerante ed una serie di incontri in forma laboratoriale con maestri d’arte nei luoghi abitualmente frequentati dai giovani metteranno in atto un processo di osservazione e ricerca, sul tema Bellezza. Il percorso prevede la realizzazione di tre momenti teatrali (uno per ogni Città), un film-documentario ed infine, approderà con uno speciale allestimento Bellezza, alle Fonderie Limone nel 2013. Con incontri, set, osservazioni, ascolti, laboratori, messinscene, scritture, i giovani partecipanti potranno mettersi in gioco in prima persona. Artisti locali e non delle varie discipline d’arte e artigianato, con la direzione artistica di Gabriele Vacis, guideranno i giovani in un percorso il cui esito si prevede ricco di sorprese e spunti di riflessione. Cavallerizza Reale - Maneggio 13 - 14 aprile 2013 l Spettacolo inserito nel programma di Prospettiva 4 e nel progetto Teatro di guerra e programmato in collaborazione con Torinodanza Festival NINE FINGER di Fumiyo Ikeda, Alain Platel, Benjamin Verdonck con Fumiyo Ikeda, Stijn Van Opstal KVS, Rosas, De Munt/La Monnaie «Future!» grida Stijn Van Opstal a squarciagola mentre in proscenio Fumiyo Ikeda muove i passi della propria danza spezzata. Sul suo volto e nei movimenti la sofferenza, la violenza. Così ha inizio Nine Finger, ideato proprio dalla danzatrice giapponese Ikeda, della compagnia Rosas, insieme a Benjamin Verdonck e ad Alain Platel. Partito dalle suggestioni di Uzodimna Iweala autore di Beasts of No Nation - romanzo che narra la storia di Agu, bambino africano che viene rapito e costretto ad arruolarsi - lo spettacolo colpisce per la carica di violenza e di introspezione nel male, ma anche nel desiderio. Sulla scena, dove è presente solo il minimo indispensabile (una grande scatola di cartone, un materasso sfondato e altre cianfrusaglie da discarica, di nessun valore) ci sono Van Opstal e Ikeda: il meccanismo studiato insieme a Platel non porta alla definizione dei ruoli, bensì lavora sulle discrepanze, le antinomie, i pieni e i vuoti. L’uomo esprime la sofferenza di Agu, rivive i suoi ricordi in maniera plateale, porta tutto fuori di sé. Usa un microfono per modulare la propria voce, scuote i nervi degli spettatori con toni in falsetto; il suo corpo segue i complessi schemi vocali muovendosi all’impazzata. La donna invece incarna l’interiorità, il silenzio del corpo, con una danza semplice e discontinua: racconta un io ferito, lavora sugli stati intermedi, tra mobilità e immobilità. All’interno di una rigorosa partitura fisica, riaffiora il ricordo del bambino soldato: le violenze contro le donne e le bambine inermi, i genitori, un futuro da dottore o chissà cosa, poi la scoperta di una sessualità già malata, estrema… Nine Finger unisce il talento del grande Alain Platel a quello di Fumiyo Ikeda, che recentemente ha portato a termine progetti con Forced Entertainment e Oklahoma Nature Theatre. 12, via Rossini 10124 Torino – Italy t. +39 011 5169 411 f. +39 011 5169 410 c.f. | p. iva 08762960014 [email protected] teatrostabiletorino.it Teatro Gobetti 16 - 21 aprile 2013 SOLITUDINE uno spettacolo dal teatro di Beppe Fenoglio adattamento drammaturgico Filippo Taricco, Beppe Rosso con Beppe Rosso regia Beppe Rosso A.C.T.I. Teatri Indipendenti con il sostegno della Fondazione Ferrero di Alba e con la collaborazione del Teatro Sociale “G. Busca” di Alba con il sostegno del Sistema Teatro Torino e Provincia A cinquant’anni dalla morte di Beppe Fenoglio, Beppe Rosso torna alle atmosfere ostinate e inospitali della Langa e del suo principale cantore, con l’elaborazione dell’atto unico Solitudine, pubblicato sulla “Gazzetta del Popolo” di Torino il 10 febbraio del 1963, otto giorni prima della morte dell’autore. Il dramma narra la vicenda di Sceriffo, un partigiano che, incapace di sopportare la solitudine dello sbandamento, decide di andare a fare visita ad una donna, nella cui casa troverà la morte. Lo spettacolo porta alla luce e intreccia quelle scene e quei frammenti del teatro “partigiano” che permettono di intravedere lo scheletro d’insieme di quest’ultimo lavoro incompiuto. Sullo spazio della scena il “partigiano” cessa di essere un eroe epico: la sua condizione diventa problematica, il disagio si fa concreto ed esistenziale. Un dramma che a tratti mostra la perdita delle coordinate morali e le ambiguità dei comportamenti. Pur nella tensione verso la “giusta causa” la scena si popola di personaggi mitici, tragici, sarcastici, irrisolti nelle loro contraddizioni, inconciliabili con il mondo ma tremendamente umani. Il titolo Solitudine è illuminante: la solitudine condivisa da tutti i protagonisti non è astratta, e prima che esistenziale, si mostra nella sua dimensione storica. Cavallerizza Reale - Manica corta 16 - 21 aprile 2013 ALAN TURING E LA MELA AVVELENATA di Massimo Vincenzi con Gianni De Feo voce fuori campo di Stefano Molinari regia Carlo Emilio Lerici Diritto & Rovescio in collaborazione con Teatro Belli e Garofano Verde 2008 Alan Turing (1912 - 1954) è stato uno dei personaggi più geniali del ventesimo secolo: considerato il padre dell’intelligenza artificiale, studiò e mise a punto le prime macchine antesignane dei moderni computer. A cent’anni dalla nascita Massimo Vincenzi, giornalista de La Repubblica, ce lo racconta in un monologo tratto da immaginarie conversazioni con la madre e scandito dalla voce, fuori campo, del giudice del processo che lo vide imputato. Allo scienziato, decorato con l’Ordine dell’Impero Britannico e membro della Royal Society, non fu risparmiata nessuna umiliazione: processato per il reato di omosessualità, fu condannato alla castrazione chimica. Alan compì l’unico atto possibile di riaffermazione della propria dignità e libertà di individuo: si diede la morte mangiando una mela da lui stesso avvelenata col cianuro di potassio. Questo monologo straordinario, diretto da Carlo Emilio Lerici e interpretato da Gianni De Feo, restituisce piena dignità a un dramma quasi dimenticato: uno spettacolo che fa riflettere sulle 12, via Rossini 10124 Torino – Italy t. +39 011 5169 411 f. +39 011 5169 410 c.f. | p. iva 08762960014 [email protected] teatrostabiletorino.it tante, troppe, atrocità commesse, ieri come oggi, in nome dell’ipocrisia e del non rispetto della dignità umana. Teatro Carignano 23 aprile - 5 maggio 2013 ROMEO E GIULIETTA di William Shakespeare adattamento di Fausto Paravidino e Valerio Binasco con Francesco Montanari, Deniz Ozdogan, Antonio Zavatteri, Filippo Dini, Andrea Di Casa, Simone Luglio, Nicola Pannelli, Fulvio Pepe, Giampiero Rappa, Marcela Serli, Roberto Turchetta e con Milvia Marigliano regia Valerio Binasco Nuova Teatro Eliseo/Compagnia Gank in collaborazione con Gloriababbi Teatro Valerio Binasco è uno dei più apprezzati registi della nuova generazione, che di recente si è confrontato con la drammaturgia contemporanea (Ginzburg, Fosse, Paravidino) ma anche con testi più classici - nella stagione 2009/10 ha diretto per il Teatro Stabile di Torino Filippo di Vittorio Alfieri. Ora porta in scena Romeo e Giulietta di William Shakespeare, spettacolo che gli è valso il Premio Ubu 2011 per la miglior regia. Giulietta è Deniz Ozdogan, attrice d’origine turca, ma impegnata in Italia da anni. Accanto ai due protagonisti si muove un cast di attori eccezionali, molti dei quali hanno già in passato lavorato con Valerio Binasco. Alcuni membri della compagnia dello spettacolo fanno parte tra l’altro di due realtà teatrali indipendenti tra le più interessanti del panorama artistico italiano: la Compagnia Gank (Antonio Zavatteri) e la Gloriababbi Teatro (Filippo Dini, Giampiero Rappa e Andrea Di Casa). Limone Fonderie Teatrali di Moncalieri 23 - 28 aprile 2013 Spettacolo inserito nel programma di Prospettiva 4 e nel progetto Teatro di guerra GIOCHI DI FAMIGLIA di Biljana Srbljanovic traduzione Paolo Magelli drammaturgia Željka Udovičič con la Compagnia Stabile del Teatro Metastasio: Valentina Banci, Mauro Malinverno, Francesco Borchi, Fabio Mascagni, Elisa Cecilia Langone regia Paolo Magelli Teatro Metastasio Stabile della Toscana Scappare dai luoghi in cui si è nati e cresciuti, sfuggire ad un’identità che non si è scelta e con la quale si è costretti a confrontarsi: questo è uno dei temi preferiti dalla scrittrice serba Biljana Srbljanovic, autrice di Giochi di Famiglia. La sua pièce ha luogo nella periferia degradata di una qualsiasi città europea e racconta di quattro bambini che giocano a fare gli adulti; ed è proprio aderendo alla cattiveria del mondo che li circonda che questi fanciulli arrivano a commettere atti estremi, espressione della brutalità insita in ogni uomo. Biljana Srbljanovic è divenuta una firma nota in Italia grazie al diario scritto durante i terribili bombardamenti della città di Belgrado e apparso sul quotidiano La Repubblica. 12, via Rossini 10124 Torino – Italy t. +39 011 5169 411 f. +39 011 5169 410 c.f. | p. iva 08762960014 [email protected] teatrostabiletorino.it Paolo Magelli a metà degli anni Settanta è al Teatro Nazionale di Belgrado e da lì inizierà una carriera che lo porterà a numerosi riconoscimenti nelle principali città jugoslave. Dopo una lunga esperienza al fianco di Pina Bausch, nel 2010 è diventato direttore artistico del Teatro Metastasio Stabile della Toscana. Nelle parole di Magelli, Giochi di famiglia è «un testo che crea discussione, disagio e un dolore sorridente, che ti lascia un punto di domanda nella mente e nello stomaco». Teatro Gobetti 30 aprile - 5 maggio 2013 l Spettacolo inserito nel progetto Teatro di guerra QUANDO NINA SIMONE HA SMESSO DI CANTARE di Darina Al Joundi con la complicità di Mohamed Kacimi con Valentina Lodovini regia Giorgio Gallione Teatro dell’Archivolto in collaborazione con Circolo dei Lettori di Torino Darina irrompe nella stanza in cui viene vegliata la salma del padre, toglie la cassetta del Corano e al suo posto mette Save me di Nina Simone: questo il gesto da cui ha inizio Quando Nina Simone ha smesso di cantare. Darina è una donna giovane e bella, ma troppo libera in una Beirut tormentata dalla guerra, dove essere donne non è facile ed essere libere è un sogno oppure una condanna. Assim era suo padre, un intellettuale laico in esilio, innamorato del jazz e della bella vita, che insegnava alla figlia il piacere del buon vino, l’amore per la letteratura e a essere libera e ribelle. Libera dalle regole, dalle tradizioni, dalle religioni e dagli uomini. Ma a Beirut è l’inferno. Bombardamenti, massacri, fame, isolamento e l’unica legge è quella delle armi. Darina sperimenta tutto fino in fondo ma dopo la morte del padre viene rinchiusa dalla famiglia in manicomio, dove l’unico modo per sopravvivere è fingersi pazza e scrivere su fogli immaginari la propria storia. Quando Nina Simone ha smesso di cantare è un testo teatrale, poi divenuto romanzo, scritto a quattro mani da Darina Al Joundi e Mohamed Kacimi, successo editoriale e teatrale in Francia, rivelazione al festival di Avignone nel 2007 e pubblicato in Italia da Einaudi nel 2009. Protagonista nei panni di Darina in questo allestimento del Teatro dell’Archivolto, Valentina Lodovini, diretta da Giorgio Gallione. Teatro Carignano 7 - 19 maggio 2013 QUELLO CHE PRENDE GLI SCHIAFFI da Leonid Nikolaevič Andreev con Glauco Mauri e Roberto Sturno e con (in ordine alfabetico) Leonardo Aloi, Barbara Begala, Marco Blanchi, Mauro Mandolini, Marco Manfredi, Lucia Nicolini, Roberto Palermo, Stefano Sartore, Paolo Benvenuto Vezzoso libera versione e regia Glauco Mauri Compagnia Mauri Sturno Per celebrare i tre decenni del sodalizio artistico tra Glauco Mauri e Roberto Sturno, due tra i più grandi attori del palcoscenico italiano, va in scena, nella stagione 2012/13 del Teatro Stabile di Torino, Quello che prende gli schiaffi, libero adattamento di Mauri dal testo di Leonid Nikolaevič Andreev, autore e intellettuale russo protagonista dei primi anni del secolo scorso, drammaturgo amato da Stanislavskij e Mejerchol’d. La chiave grottesca del testo di Andreev viene reinterpretata in questa messinscena attraverso l’occhio e lo spirito della nostra epoca. Al centro della vicenda 12, via Rossini 10124 Torino – Italy t. +39 011 5169 411 f. +39 011 5169 410 c.f. | p. iva 08762960014 [email protected] teatrostabiletorino.it c’è un uomo che dedica la propria vita alla cultura e alla ricerca e viene per questo vessato e umiliato dalla tracotanza del potere. La tragedia deve così mascherarsi da farsa, e l’uomo di scienza dovrà diventare un clown, costruendosi una nuova vita nella dimensione del palcoscenico come pagliaccio che fa della sua pubblica umiliazione lo spettacolo più divertente per il pubblico pagante. Il clown è interpretato da Roberto Sturno mentre Glauco Mauri è un saggio Papà Briquet, presentatore e direttore del circo. Teatro Gobetti 7 - 12 maggio 2013 ANNA CAPPELLI, UNO STUDIO di Annibale Ruccello con Maria Paiato regia Pierpaolo Sepe Fondazione Salerno Contemporanea/Teatro Stabile di Innovazione Monologo per attrice, ultimo testo che Annibale Rucello ha scritto per il teatro prima della sua improvvisa morte nel 1986, Anna Cappelli ha qui il volto di Maria Paiato, la cui capacità camaleontica di virare bruscamente voce e toni dona alla protagonista del lavoro insperati quanto affascinanti risvolti noir. Ed è proprio a partire da questi risvolti che il regista Pierpaolo Sepe costruisce una tensione hitchcockiana durante tutto il monologo, sfruttando appieno le magnifiche doti di una delle più esperte attrici del teatro italiano. Paiato - premio UBU 2005 per Maria Zanella restituisce morbosamente, attraverso le espressioni del viso, le movenze e la voce, l’esperienza interiore del suo personaggio, il suo desiderio di possesso che confluisce nella disperazione del gesto finale. Ruccello ha saputo non solo delineare un piccolo ma prezioso raccoglitore di figurine femminili sul limite della follia o dello sdoppiamento della personalità, quanto anticipare l’imminente decomposizione della struttura sociale italiana, e in particolar modo delle sue donne terribili, professoresse o impiegate pubbliche, la cui quotidianità affonda in un perversione omicida da cui non escono né come sante, né come mostri, ma come modelli deviati del presente. Teatro Carignano 21 - 26 maggio 2013 ELEONORA ULTIMA NOTTE A PITTSBURGH di Ghigo De Chiara con Anna Maria Guarnieri regia Maurizio Scaparro Fondazione Teatro della Pergola Considerata la più grande attrice del suo tempo, a distanza di quasi novant’anni dalla morte Eleonora Duse continua ad affascinare, rivivendo nelle parole di Ghigo De Chiara e nei gesti di Anna Maria Guarnieri, che la interpreta per il pubblico del Teatro Carignano, una delle sale predilette dell’interprete. Pallida, sottile, minuta, Duse sperimentava tecniche di recitazione innovative; attenta alle nuove pratiche e alle correnti d’avanguardia, invitò Gordon Craig nel 1906 alla realizzazione di Rosmersholm, a Firenze, al Teatro alla Pergola. Ed è proprio da un camerino della sala fiorentina che il regista Maurizio Scaparro riunisce l’inizio e la fine del lungo viaggio, l’ideale tournée intorno al mondo dell’attrice. Anna Maria Guarnieri evoca gli esordi, i luoghi amati, gli amori, le lettere sparse negli anni e nei viaggi, e sempre la volontà, malgrado tutto, di viaggiare, di conoscere e di sperimentare il nuovo, per poi tornare sempre al suo vero amore: il teatro. 12, via Rossini 10124 Torino – Italy t. +39 011 5169 411 f. +39 011 5169 410 c.f. | p. iva 08762960014 [email protected] teatrostabiletorino.it Limone Fonderie Teatrali di Moncalieri 21 - 26 maggio 2013 l Spettacolo inserito nel programma di Prospettiva 4 TAKING CARE OF BABY di Dennis Kelly traduzione Pieraldo Girotto con Isabella Ragonese e con Matteo Angius, Francesco Bonomo, Pieraldo Girotto, Francesca Mazza, Sandra Soncini in video Vinicio Marchioni, Fiammetta Olivieri, Paolo Perinelli regia Fabrizio Arcuri materiali sonori Subsonica tratti da mentale/strumentale (inedito nel cassetto) video Lorenzo Letizia scene Gianni Murru luci Diego Labonia costumi Valeria Bernini assistenza alle scene Michela Bevilacqua Accademia degli Artefatti - Napoli Teatro Festival Italia in collaborazione con Fondazione del Teatro Stabile di Torino Diretto da Fabrizio Arcuri, con le musiche dei Subsonica, interpretato da una magnifica Isabella Ragonese, lo spettacolo è un moderno dramma dei nostri giorni, che mescola il linguaggio televisivo con quello teatrale, trascinando il pubblico in un mondo in cui si confondono verità e finzione. Una donna viene accusata di aver assassinato i suoi due bambini: la storia è tratta dalle vicende giudiziarie di Sally Clark e Angela Cannings, i corrispettivi inglesi del caso Cogne. Il testo è costruito su interviste e documentazioni dei casi. Una voce fuori scena introduce gli sviluppi del caso e i personaggi: un politico, il padre, la madre dell’accusata, degli psichiatri, che in una sorta di Rashomon moderno danno la propria versione dei fatti. Verità e finzione si sovrappongono, e ancora una volta la realtà mediatica è diversa dalla vita. L’innocenza della protagonista non è il nocciolo della questione: l’autore è molto più interessato al modo in cui la vicenda viene trasformata in una occasione di profitto per i coprotagonisti, mentre la verità si trasforma in un accessorio che ciascuno modella a proprio vantaggio. Per Accademia degli Artefatti Taking Care of Baby costituisce un’ulteriore tappa di indagine nelle forme della drammaturgia contemporanea: il testo di Dennis Kelly e le interpretazioni, oltre ai membri stabili della compagnia, di Isabella Ragonese e Francesca Mazza, ricreano l’atmosfera di una docu-fiction, riproducendo lo stesso meccanismo perverso che mistifica le informazioni, allontanando dai fatti per entrare dentro l’universo del soggettivo e organizzando la realtà per essere manipolata e controllata. Isabella Ragonese inizia la carriera teatrale come autrice e regista. L’esordio su grande schermo arriva nel 2006 nel film Nuovomondo di Emanuele Crialese, ma è del 2008 l’affermazione definitiva con Tutta la vita davanti, diretto da Paolo Virzì. Nel 2010 partecipa al Festival del Cinema di Cannes nel film di Daniele Luchetti, La nostra vita con Elio Germano. Francesca Mazza, premio Ubu 2010 come miglior attrice, è stata interprete di Fatzer Fragments, diretta da Fabrizio Arcuri. Dennis Kelly ha esordito nel 2003. Taking Care of Baby è il testo che ha consacrato Kelly come drammaturgo di fama mondiale. 12, via Rossini 10124 Torino – Italy t. +39 011 5169 411 f. +39 011 5169 410 c.f. | p. iva 08762960014 [email protected] teatrostabiletorino.it FONDAZIONE DEL TEATRO STABILE DI TORINO STAGIONE 2012/2013 Inaugurazione Stagione 2012/2013 della Fondazione del Teatro Stabile di Torino Teatro Carignano - 14 - 18 novembre 2012 | prima nazionale LE 6° CONTINENT (Il sesto continente) testo di Daniel Pennac regia Lilo Baur C.I.C.T - Théâtre des Bouffes du Nord Parigi/ Théâtres de la Ville de Luxembourg in coproduzione con Fondazione del Teatro Stabile di Torino e Compagnie Rima in collaborazione con Il Funaro di Pistoia e con l’aiuto di Roberto Roberto con il sostegno di Cercle des Partenaires des Bouffes du Nord Teatro Gobetti - 15 - 18 novembre 2012 ABBASTANZA SBRONZO DA DIRE TI AMO? di Caryl Churchill con Carlo Cecchi, Tommaso Ragno a seguire PRODOTTO di Mark Ravenhill con Carlo Cecchi, Barbara Ronchi regia Carlo Cecchi Teatro Stabile delle Marche Teatro Carignano - 20 novembre - 2 dicembre 2012 TUTTO PER BENE di Luigi Pirandello diretto e interpretato da Gabriele Lavia Teatro di Roma Limone Fonderie Teatrali di Moncalieri - Sala Piccola - 20 novembre - 2 dicembre 2012 l prima nazionale LO STUPRO DI LUCREZIA di William Shakespeare diretto e interpretato da Valter Malosti Teatro di Dioniso con il sostegno del Sistema Teatro Torino Teatro Gobetti - 27 novembre - 2 dicembre 2012 RODAGGIO MATRIMONIALE di Tennessee Williams diretto e interpretato da Jurij Ferrini Progetto U.R.T. - Compagnia Jurij Ferrini 12, via Rossini 10124 Torino – Italy t. +39 011 5169 411 f. +39 011 5169 410 c.f. | p. iva 08762960014 [email protected] teatrostabiletorino.it Teatro Carignano - 4 - 9 dicembre 2012 UNA NOTTE IN TUNISIA di Vitaliano Trevisan con Alessandro Haber regia Andrée Ruth Shammah Teatro Franco Parenti Teatro Gobetti - 4 - 9 dicembre 2012 | prima nazionale DOPPIO INGANNO di William Shakespeare regia Marco Lorenzi Il Mulino di Amleto Teatro Carignano - 11 - 23 dicembre 2012 MOSCHETA di Ruzante con Tullio Solenghi, Maurizio Lastrico, Barbara Moselli, Enzo Paci regia Marco Sciaccaluga Teatro Stabile di Genova Teatro Gobetti - 11 - 16 dicembre 2012 EDIPO RE con Marco Isidori, Lauretta Dal Cin, Maria Luisa Abate, Paolo Oricco, regia Marco Isidori Fondazione del Teatro Stabile di Torino/Marcido Marcidorjs e Famosa Mimosa con il sostegno del Sistema Teatro Torino Teatro Gobetti - 18 - 23 dicembre 2012 | prima assoluta ADMURESE di e con Alessandra Patrucco e Lorena Senestro regia Massimo Betti Merlin Teatro della Caduta Teatro Carignano - 27 dicembre 2012 - 6 gennaio 2013 NOVECENTO Ritorno alla prima edizione di Alessandro Baricco sulla base dello spettacolo di Gabriele Vacis, Lucio Diana e Roberto Tarasco con Eugenio Allegri Società Cooperativa Artquarium Teatro Gobetti - 8 - 13 gennaio 2013 GUERRA di Lars Norèn regia Marinella Anaclerio Compagnia del Sole 12, via Rossini 10124 Torino – Italy t. +39 011 5169 411 f. +39 011 5169 410 c.f. | p. iva 08762960014 [email protected] teatrostabiletorino.it Cavallerizza Reale – Maneggio - 8 -13 gennaio 2013 CASA D'ALTRI dal testo di Silvio D’Arzo con Antonio Piovanelli regia Giuseppe Bertolucci Spettacolo prodotto nell’ambito del Reggio Parma Festival 2011 in collaborazione con Teatro delle Briciole Teatro Carignano - 15 - 27 gennaio 2013 | prima mondiale LA SERATA A COLONO di Elsa Morante con Carlo Cecchi, Antonia Truppo, Angelica Ippolito regia Mario Martone Fondazione del Teatro Stabile di Torino/Associazione Teatro di Roma Teatro Stabile delle Marche Teatro Gobetti - 15 - 20 gennaio 2013 ANTIGONE ovvero una strategia del rito da Sofocle con Elena Bucci, Marco Sgrosso regia Elena Bucci con la collaborazione di Marco Sgrosso CTB - Teatro Stabile di Brescia/Le Belle Bandiere/con il sostegno del Comune di Russi Teatro Carignano - 17 gennaio - 7 aprile 2013 l prima nazionale - Fuori abbonamento HÄNSEL E GRETEL dei fratelli Grimm regia Eleonora Moro Fondazione del Teatro Stabile di Torino Teatro Gobetti - 22 - 27 gennaio 2013 LEI DUNQUE CAPIRÀ... di Claudio Magris con Daniela Giovanetti regia Antonio Calenda Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia Teatro Carignano - 29 gennaio - 10 febbraio 2013 LA RESISTIBILE ASCESA DI ARTURO UI di Bertolt Brecht con Umberto Orsini regia Claudio Longhi ERT - Emilia Romagna Teatro Fondazione/Teatro di Roma Teatro Gobetti - 29 gennaio - 3 febbraio 2013 LEONILDE, STORIA ECCEZIONALE DI UNA DONNA NORMALE di Sergio Claudio Perroni con Michela Cescon regia Roberto Andò 12, via Rossini 10124 Torino – Italy t. +39 011 5169 411 f. +39 011 5169 410 c.f. | p. iva 08762960014 [email protected] teatrostabiletorino.it Teatro Stabile di Catania Limone Fonderie Teatrali di Moncalieri - 5 - 10 febbraio 2013 RICORDA CON RABBIA di John Osborne con Stefania Rocca, Daniele Russo regia Luciano Melchionna Bellini Teatro Stabile di Napoli Teatro Carignano - 12 - 24 febbraio 2013 UN TRAM CHE SI CHIAMA DESIDERIO di Tennessee Williams con Laura Marinoni regia Antonio Latella ERT - Emilia Romagna Teatro Fondazione/Teatro Stabile di Catania in collaborazione con Stabile/Mobile Teatro Gobetti - 12 - 17 febbraio 2013 UN AMORE DI SWANN di Marcel Proust - drammaturgia Sandro Lombardi con Sandro Lombardi, Elena Ghiaurov, Iaia Forte regia Federico Tiezzi Compagnia Lombardi - Tiezzi Teatro Carignano - 26 febbraio - 3 marzo 2013 TROVARSI di Luigi Pirandello con Mascia Musy regia Enzo Vetrano e Stefano Randisi E.A.R. Teatro di Messina in collaborazione con Daf - Teatro dell’Esatta Fantasia Cavallerizza Reale – Maneggio - 26 febbraio - 21 marzo 2013 | prima assoluta EDUCAZIONE SIBERIANA di Nicolai Lilin e Giuseppe Miale di Mauro con (in ordine alfabetico) Elsa Bossi, Ivan Castiglione, Luigi Diberti, Francesco Di Leva, Giuseppe Gaudino, Stefano Meglio, Adriano Pantaleo, Andrea Vellotti regia Giuseppe Miale di Mauro Fondazione del Teatro Stabile di Torino/ERT - Emilia Romagna Teatro /Teatro Metastasio Stabile della Toscana Cavallerizza Reale - Manica corta 26 febbraio - 3 marzo 2013 UNA CENA ARMENA di Paola Ponti con Danilo Nigrelli e Rosa Diletta Rossi regia Danilo Nigrelli Màlbeck Teatro/La Compagnia della Luna 12, via Rossini 10124 Torino – Italy t. +39 011 5169 411 f. +39 011 5169 410 c.f. | p. iva 08762960014 [email protected] teatrostabiletorino.it Teatro Carignano - 5 - 10 marzo 2013 IL DISCORSO DEL RE di David Seidler con Luca Barbareschi, Filippo Dini regia Luca Barbareschi Casanova multimedia Teatro Gobetti - 5 - 24 marzo 2013 | prima nazionale AMLETO di William Shakespeare con Valter Malosti, Sandra Toffolatti, Mariano Pirrello, Jacopo Squizzato, Roberta Lanave, Mauro Bernardi, Leonardo Lidi, Christian Mariotti La Rosa versione italiana, adattamento e regia Valter Malosti Fondazione del Teatro Stabile di Torino Teatro di Dioniso con il sostegno del Sistema Teatro Torino Teatro Carignano - 12 - 24 marzo 2013 LA MODESTIA di Rafael Spregelburd con (in ordine alfabetico) Francesca Ciocchetti, Maria Paiato, Paolo Pierobon, Fausto Russo Alesi regia Luca Ronconi Piccolo Teatro di Milano-Teatro d’Europa, Festival dei Due Mondi di Spoleto e Associazione Mittelfest, su progetto di Santacristina Centro Teatrale Limone Fonderie Teatrali di Moncalieri - 12 - 17 marzo 2013 A SANTA LUCIA di Raffaele Viviani con Geppy Gleijeses, Marianella Bargilli regia Geppy Gleijeses Teatro Stabile di Calabria/Teatro Quirino Vittorio Gassman Cavallerizza Reale - Manica corta - 19 marzo - 14 aprile 2013 | prima assoluta PICCOLA GUERRA PERFETTA tratto dall’omonimo romanzo di Elvira Dones interpretato e diretto da Domenico Castaldo Fondazione del Teatro Stabile di Torino/Laboratorio Permanente di Ricerca sull’Arte dell’Attore 12, via Rossini 10124 Torino – Italy t. +39 011 5169 411 f. +39 011 5169 410 c.f. | p. iva 08762960014 [email protected] teatrostabiletorino.it Cavallerizza Reale – Maneggio - 27 - 28 marzo 2013 l prima nazionale REQUIEM FOR GROUND ZERO di e con Steven Berkoff East Productions Teatro Gobetti - 2 - 7 aprile 2013 È STATO COSÌ di Natalia Ginzburg con Sabrina Impacciatore regia Valerio Binasco Pierfrancesco Pisani/Parmaconcerti/Teatro della Tosse/Infinito srl Cavallerizza Reale – Maneggio - 6 - 7 aprile 2013 | prima nazionale DAS INTERVIEW dal film di Theo van Gogh con Birgit Minichmayr, Sebastian Blomberg regia Martin Kušej Theater Neumarkt Zurigo Limone Fonderie Teatrali di Moncalieri - 9 - 14 aprile 2013 | prima assoluta LA BELLEZZA salvata dai ragazzini progetto diretto da Gabriele Vacis ideato da Antonia Spaliviero e Gabriele Vacis Fondazione del Teatro Stabile di Torino Cavallerizza Reale – Maneggio - 13 - 14 aprile 2013 NINE FINGER di Fumiyo Ikeda, Alain Platel, Benjamin Verdonck con Fumiyo Ikeda, Stijn Van Opstal KVS, Rosas, De Munt/La Monnaie Teatro Gobetti - 16 - 21 aprile 2013 SOLITUDINE uno spettacolo dal teatro di Beppe Fenoglio adattamento drammaturgico Filippo Taricco, Beppe Rosso interpretato e diretto da Beppe Rosso A.C.T.I. Teatri Indipendenti Cavallerizza Reale - Manica corta - 16 - 21 aprile 2013 ALAN TURING E LA MELA AVVELENATA di Massimo Vincenzi con Gianni De Feo regia Carlo Emilio Lerici Diritto & Rovescio in collaborazione con Teatro Belli e Garofano Verde 2008 12, via Rossini 10124 Torino – Italy t. +39 011 5169 411 f. +39 011 5169 410 c.f. | p. iva 08762960014 [email protected] teatrostabiletorino.it Teatro Carignano - 23 aprile - 5 maggio 2013 ROMEO E GIULIETTA di William Shakespeare adattamento di Fausto Paravidino e Valerio Binasco regia Valerio Binasco Nuova Teatro Eliseo/Compagnia Gank in collaborazione con Gloriababbi Teatro Limone Fonderie Teatrali di Moncalieri - 23 - 28 aprile 2013 GIOCHI DI FAMIGLIA di Biljana Srbljanovic regia Paolo Magelli Teatro Metastasio Stabile della Toscana Teatro Gobetti - 30 aprile - 5 maggio 2013 QUANDO NINA SIMONE HA SMESSO DI CANTARE di Darina Al Joundi con Valentina Lodovini regia Giorgio Gallione Teatro dell’Archivolto in collaborazione con Circolo dei Lettori di Torino Teatro Carignano - 7 - 19 maggio 2013 QUELLO CHE PRENDE GLI SCHIAFFI da Leonid Nikolaevič Andreev con Glauco Mauri e Roberto Sturno regia Glauco Mauri Compagnia Mauri Sturno Teatro Gobetti - 7 - 12 maggio 2013 ANNA CAPPELLI, UNO STUDIO di Annibale Ruccello con Maria Paiato regia Pierpaolo Sepe Fondazione Salerno Contemporanea/Teatro Stabile di Innovazione Teatro Carignano - 21 - 26 maggio 2013 ELEONORA ULTIMA NOTTE A PITTSBURGH di Ghigo De Chiara con Anna Maria Guarnieri regia Maurizio Scaparro Fondazione Teatro della Pergola Limone Fonderie Teatrali di Moncalieri - 21 - 26 maggio 2013 TAKING CARE OF BABY di Dennis Kelly con Isabella Ragonese regia Fabrizio Arcuri materiali sonori Subsonica 12, via Rossini 10124 Torino – Italy t. +39 011 5169 411 f. +39 011 5169 410 c.f. | p. iva 08762960014 [email protected] teatrostabiletorino.it Accademia degli Artefatti - Napoli Teatro Festival Italia in collaborazione con Fondazione del Teatro Stabile di Torino 12, via Rossini 10124 Torino – Italy t. +39 011 5169 411 f. +39 011 5169 410 c.f. | p. iva 08762960014 [email protected] teatrostabiletorino.it IL GRUPPO CARIPARMA CRÉDIT AGRICOLE E IL SOSTEGNO ALL’ARTE E ALLA CULTURA ITALIANA. L’Italia vanta un ricchissimo patrimonio culturale in ogni ambito di attività, dalla musica alla pittura, passando attraverso la letteratura e l’architettura. In questo contesto, l’arte rappresenta un settore di primo piano, da proteggere e sviluppare. Il Gruppo Cariparma Crédit Agricole, che ha tra i suoi obiettivi quello di valorizzare i territori facendone emergere le eccellenze, ha deciso di offrire un ampio sostegno alla cultura e alla promozione delle iniziative che valorizzano il territorio in partnership con Enti e Istituzioni locali. Valorizzare l’arte e la cultura italiana per Cariparma Crédit Agricole significa costruire un legame di continuità tra passato e futuro partendo da ciò che ha sempre rappresentato per il Paese motivo d’orgoglio. Il sostegno alla cultura in tutte le sue forme rappresenta uno degli ambiti della responsabilità sociale del Gruppo bancario, uno dei canali attraverso i quali restituire alla collettività parte di quanto ottenuto con l’attività d’impresa. L’arte è vista inoltre come strumento di coesione e motore di sinergie a livello locale e nazionale, tra enti pubblici e privati. Chi vi investe agisce con un ruolo di stimolo e di fiducia. Il Gruppo Cariparma Crédit Agricole intende avere un ruolo attivo nell’aiutare i territori a reagire alla crisi. Di fronte ad una riduzione delle sovvenzioni statali alla cultura il Gruppo, quale investitore privato, ha intensificato i suoi interventi nel settore perché ritiene che alla base della crescita del capitale economico dei territori vi sia lo sviluppo del capitale sociale. Per questo, favorire la cultura significa favorire lo sviluppo economico. Investiamo in un capitale che arricchisce tutti. APERTI AL TUO MONDO. CARIPARMA Mostre d’arte Cariparma si conferma sempre al fianco degli eventi culturali più importanti del Paese. Nel 2009 la banca ha promosso la mostra dedicata al Correggio a Parma e quella dedicata ai Paesaggisti dell’800 a Villa Reale, patrocinata dal Comune di Monza e del Consorzio Villa Reale e Parco di Monza. Il 2010 è stato l’anno del Caravaggio a Roma, celebrato in occasione dei festeggiamenti per i 150 anni della nascita della banca, al fianco delle Scuderie del Quirinale e sotto l’alto patrocinio della Presidenza della Repubblica. 24 opere autentiche dell’artista provenienti dai più importanti musei del mondo per rendere omaggio al pittore italiano per eccellenza. Nel 2011, sempre a Roma, Cariparma è scesa in campo per sostenere la mostra Palazzo Farnese che ha visto la straordinaria apertura delle sale dell’Ambasciata di Francia, custodi di un grande patrimonio artistico. L’istituto di credito è stato poi sponsor e prestatore d’opera, assieme alla Fondazione Cariparma, in occasione della retrospettiva dedicata a Carlo Mattioli. Ricordiamo poi la partnership con le Scuderie del Quirinale e con l’Azienda Speciale Palaexpo di Roma, rinnovata con un nuovo intervento: la mostra Filippino Lippi e Sandro Botticelli nella Firenze del ‘400. Nello stesso anno la banca ha sostenuto la grande rassegna dedicata all’Arcimboldo a Palazzo Reale a Milano, sede anche della monografica dedicata ad Artemisia Gentileschi, che ha visto la banca come principale sostenitrice. Cariparma è stata inoltre partner della rassegna evento 25 anni di animazione PIXAR in mostra a Milano ospitata dal Padiglione d’Arte Contemporanea della metropoli lombarda dove è approdata dopo la prima grande tappa del Moma di New York. Un capitolo a parte merita la Fondazione Magnani Rocca: la banca è partner stabile, assieme alla Fondazione Cariparma, di tutte le rassegne artistiche realizzate nella Villa di Mamiano di Traversetolo. Ne citiamo alcune dedicate a Renato Guttuso, Antonio Ligabue e Toulouse Lautrec. Nel complesso, le iniziative di Cariparma hanno raggiunto oltre 2 milioni di visitatori. In occasione della prossima rassegna dedicata a Tintoretto, alle Scuderie del Quirinale a Roma, Cariparma ha inoltre finanziato il restauro dell’Ultima Cena di Tintoretto, dipinto fino ad oggi custodito nella chiesa veneziana di S.Polo. Il dipinto potrà essere esposto nella capitale proprio grazie ai recenti interventi, per la prima volta a diretto confronto con l’altra celebre Ultima Cena della chiesa di S. Trovaso. Festival Cariparma è da sei anni partner del Festivaletteratura di Mantova, affiancata dalle controllate FriulAdria e Carispezia che sostengono rispettivamente Pordenonelegge e il Festival della Mente a Sarzana. Nel 2011, nell’ambito del festival mantovano, Cariparma ha affiancato con il proprio marchio gli incontri riservati ai più piccoli (Blurandevù) e gli incontri con Alessandro Baricco, Erri De Luca e Yehoshua Kenaz. APERTI AL TUO MONDO. Stagioni Teatrali La banca sostiene da sempre la tradizione musicale e artistica delle sue aree storiche supportando le stagioni del Municipale di Piacenza e del Teatro Regio con il quale collabora da sempre a favore dell’organizzazione del Festival Verdi. Dal 2009 Cariparma ha aumentato la sua presenza nei teatri italiani diventando unico sponsor bancario anche del Teatro Sociale di Como, di cui continua ad essere sostenitore. Nel 2010 ha poi rafforzato la rete di partnership culturali sostenendo il Conservatorio di Torino ed i concerti dell’orchestra degli studenti, al fine di promuovere il talento creativo dei giovani. Pubblicazioni Il Gruppo Cariparma Crédit Agricole non si limita solo a sponsorizzare iniziative culturali ma le realizza attraverso la produzione di preziosi volumi d’arte curati da Franco Maria Ricci, che contribuiscono a valorizzare il patrimonio artistico del territorio: Correggio e le sue cupole, Napoli, Roma. I volti dell’Impero sono le opere recentemente realizzate. Comunicazione Cariparma Crédit Agricole ha eletto l’arte come strumento di costruzione e comunicazione della propria identità aziendale, proponendo dal 2008 su agende, calendari e biglietti di auguri l’immagine di opere artistiche presenti nelle grandi mostre sponsorizzate: dalla Canestra di Frutta del Caravaggio alle Teste Composte di Arcimboldo. Anche il layout di filiale e delle aree-self del Gruppo bancario sarà presto rivisitato all’insegna dell’arte. Già oggi oltre ad assegni e carte di credito, anche le pareti delle filiali sono personalizzate con immagini simboliche della storia dell’arte come la Schiava Turca del Parmigianino. In un prossimo futuro saranno adornate dai personaggi dei grandi pittori del rinascimento che hanno fatto la storia delle nostre città. I volti dei dipinti più famosi, interpretati in chiave moderna, rivolgeranno lo sguardo ai clienti del Gruppo che svolgeranno le operazioni su ATM ad alta automazione, in un insolito contrasto tra arte e tecnologia. APERTI AL TUO MONDO. FRIULADRIA Mostre d’arte Nel corso del 2011, nell’ambito delle iniziative per il centenario, la banca ha organizzato una speciale mostra sulle icone etiopiche portatili che ha avuto un notevole successo di pubblico e di critica e che si è idealmente collegata con la grande mostra multimediale “Nigra sum sed formosa” dedicata all’arte dell’Etiopia cristiana, organizzata nel 2009 a Venezia in partnership con l’Università Ca’ Foscari. Da alcuni anni FriulAdria utilizza la sede della propria direzione generale a Pordenone per allestire delle mostre d’arte con il duplice obiettivo di arricchire l’offerta culturale pordenonese soprattutto nel periodo natalizio e di promuovere autori ed espressioni artistiche del territorio di appartenenza. In questo senso è stata promossa la mostra “Millenovecentoundici, Le arti in Friuli e Veneto. 100 anni fa”, organizzata nell’ambito delle iniziative finalizzate a celebrare il centenario della banca, costituita a Pordenone nel 1911. La rassegna sarà visitabile fino al mese di aprile 2012. Festival Fin dalla prima edizione (2001) FriulAdria è partner di Pordenonelegge, la festa del libro con gli autori che si organizza ogni anno nel mese di settembre a Pordenone. La banca partecipa alla rassegna non solo in veste di sostenitore e promotore ma anche di operatore culturale che cura iniziative proprie all’interno del programma. Fra tutte, da ricordare il “Premio FriulAdria - La Storia in un romanzo” che viene assegnato ai migliori interpreti del romanzo storico. In questi anni il riconoscimento è andato a grandi nomi come Arturo Perez Reverte, Abraham Yehoshua, Art Spiegelman e Alessandro Baricco. Sempre con il ruolo di partner, FriulAdria partecipa al festival internazionale della storia di Gorizia (èStoria) che si tiene ogni anno a maggio. Nell’ambito della manifestazione, in un’ottica di sistema tra le eccellenze culturali del Friuli Venezia Giulia, FriulAdria organizza il “Premio FriulAdria - Il Romanzo della storia”, assegnato ad uno storico (come Luciano Canfora, Edward Luttwak, Daniel Goldhagen) attento alla dimensione narrativa. FriulAdria è da sempre partner del Festival Le Giornate del Cinema Muto, l’evento culturale pordenonese più noto a livello internazionale e vera eccellenza italiana dal punto di vista della promozione della cultura cinematografica. Tra gli eventi con i quali esiste un consolidato rapporto di partnership figura, infine, il Premio giornalistico internazionale “Marco Luchetta”, che viene assegnato ogni anno a Trieste ai giornalisti inviati nelle zone di guerra o di emergenza umanitaria, nell’ottica di promuovere una cultura della pace e della solidarietà. Attualmente il premio ha come presidente della giuria il direttore di Rai Uno, Mauro Mazza. Stagioni Teatrali La banca è socia dell’Associazione Teatro Verdi di Pordenone, di cui sostiene, unica azienda privata, la stagione di prosa, musica, lirica e danza. Pubblicazioni Negli ultimi anni FriulAdria si è distinta nel panorama locale per alcune iniziative editoriali di grande qualità e di notevole spessore culturale. Da ricordare: la collana “I cataloghi scientifici dei Musei del Friuli Venezia Giulia”, la collana “Segni da un territorio”, volta a riscoprire e valorizzare artisti veneti e friulani vissuti tra Ottocento e Novecento, e la collana “I luoghi della modernità”, un’originale commistione di temi artistici, culturali e gastronomici che ha individuato nell’opera di grandi artisti del Rinascimento Veneto (Palladio, Giorgione, Tiziano, Veronese) l’origine di alcuni luoghi d’uso comune. APERTI AL TUO MONDO. CARISPEZIA Mostre d’arte Per la celebrazione dei 150 anni dell'Unità d'Italia, Carispezia e Fondazione Carispe hanno sviluppato un progetto per la cultura del territorio che ha portato all’allestimento della mostra multimediale “Storie”, costituita dal riordino e dalla valorizzazione dell’Archivio del personale dell’Arsenale Militare Marittimo della Spezia, e alla realizzazione del volume strenna di Carispezia “Storie. Il cantiere della nazione il quartiere degli italiani” di Maurizio Maggiani. Dal 3 dicembre 2011 al 3 giugno 2012, per festeggiare i primi 15 anni di vita del Museo Civico “Amedeo Lia”, Carispezia è inoltre sponsor della mostra Divine pitture, che offre la possibilità di osservare da vicino alcune importanti opere provenienti dalla Collezione Privata di Amedeo Lia non comprese nell’elenco dei capolavori donati nel 1995. Festival Carispezia insieme alla Fondazione Carispe e al Comune di Sarzana è promotrice del primo festival in Europa dedicato alla creatività e ai processi creativi: il Festival della Mente. Giunto quest’anno alla sua ottava edizione il programma si è articolato in oltre ottanta eventi per tutte le fasce d’età: per i bambini e i ragazzi sono stati selezionati oltre quaranta eventi tra spettacoli e laboratori, mentre per gli adulti sono stati pensati incontri e confronti con scienziati, filosofi, psicoanalisti e scrittori. Ricordiamo poi la rassegna “Parole di Giustizia” giunta nel 2011 alla sua terza edizione grazie al sostegno di Carispezia. L’evento si ispira ai principi dell'uguaglianza, della tutela dei diritti e della capacità di sintesi tra culture diverse, tre pilastri che rappresentano il banco di prova delle democrazie contemporanee. L’iniziativa porta, nella città della Spezia, relatori di prestigio in una tre giorni di vivaci dibattiti. Manifestazioni musicali Fin dagli inizi degli anni ottanta Villa Marigola alla Spezia ha accolto importanti occasioni di confronto e di dibattito e ha ospitato rassegne letterarie e musicali. Una tradizione che Carispezia, in linea con i valori del Gruppo Cariparma Crédit Agricole, ha deciso di mantenere è quella dei Martedì Musicali, con l’obiettivo di sviluppare nel tempo un percorso musicale autonomo, che assicuri la qualità degli eventi, l’attenzione ai giovani talenti e la valorizzazione delle risorse locali. Nel 2011 Carispezia ha rinnovato la collaborazione nata lo scorso anno con il Comune di Santo Stefano di Magra per l’organizzazione di ”Bellacanzone - Fabbrica di note e parole”, una rassegna di concerti e incontri pubblici con i protagonisti del panorama musicale italiano. Dopo l’edizione 2010 che ha visto la partecipazione di Cristiano de André, Fiorella Mannoia, Elio di “Elio e Le Storie Tese” e Francesco Renga, nel 2011 la rassegna ha proposto in un mix di concerti e interviste pubbliche a Linus, Cesare Cremonini, Fabri Fibra, Avion Travel e Modà. APERTI AL TUO MONDO. Torino, 8 ottobre 2012 Comunicato stampa TORINODANZA FESTIVAL 2012 focus domani / Fonderie Limone Moncalieri - Sala grande 19 - 20 ottobre 2012 │ prima italiana - ore 20,00 [durata 50’] CUISSES DE GRENOUILLE uno spettacolo per ragazzi di Carlotta Sagna coreografia Carlotta Sagna in collaborazione con gli interpreti Tijen Lawton, Satchie Noro, Raphaël Soleilhavoup interpreti Tijen Lawton, Satchie Noro, Raphaël Soleilhavoup, Arnaud Sallé creazione sonora e musica dal vivo Arnaud Sallé luci Jean-Claude Fonkenel costumi Gaëtan Leudière ricerca effetti sonori Romain Anklewicz regia luci Jean-Marc L'Hostis amministrazione, produzione e diffusione Bureau Cassiopée Compagnie Caterina & Carlotta Sagna produttore delegato Al Dente in coproduzione con La Ménagerie de Verre (Parigi), Théâtre Brétigny - Scène conventionnée du Val d’Orge, Torinodanza, Pôle Sud - Scène conventionnée pour la danse et la musique (Strasburgo) con il sostegno di l’Avant-Seine Théâtre de Colombes et du Centre Culturel André Malraux - Scène nationale de Vandœuvre-lès-Nancy, L'ADAMI residenze creative Théâtre Brétigny - Scène conventionnée du Val d’Orge, Théâtre Paul Eluard - Scène conventionnée de Choisy-le-Roi, La Ménagerie de Verre, la Ferme du Buisson - Scène nationale de Marne La Vallée La Compagnie Caterina & Carlotta SAGNA è sostenuta da DRAC Île-de-France - Ministère de la Culture et de la Communication Caterina e Carlotta Sagna sono artiste associate a Pôle Sud - Scène conventionnée pour la danse et la musique (Strasburgo) spettacolo programmato in collaborazione con Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani Il secondo appuntamento del focus Domani è con Cuisses de Grenouille uno spettacolo per ragazzi di Carlotta Sagna che debutterà, in prima italiana, alle Fonderie Limone il 19 e il 20 ottobre 2012, alle ore 20.00. Cuisses de grenouille, spettacolo coprodotto da Torinodanza, è la storia di una bimba che diventerà ballerina, anche grazie all’incontro con personaggi improbabili, che le svelano la magia della scena: un maestro giapponese Aikikai che ha paura che la sua arma si ribelli contro di lui, un vecchio ballerino russo che perde il parrucchino durante le piroette, una ballerina di tango che fuma sigari… E in questo squisito omaggio al teatro si innesta la presenza centrale di Arnaud Sallé, il musicista con cui la coreografa ha collaborato nelle sue ultime creazioni. Tra le artiste che meglio incarnano lo spirito di sperimentazione e di sofisticata intensità espressiva, Carlotta Sagna si è sempre mossa con disinvoltura tra danza e teatro, coreografia e regia. Ha danzato con grandi della danza contemporanea tra cui Jan Lauwers e Anne Teresa De Keersmaeker. Nel 2005 si trasferisce in Francia e nel 2009 crea una compagnia con la sorella Caterina. A Torinodanza ha presentato alcuni dei suoi lavori più toccanti, dove il transfer danza-teatro si fa più concreto, a riprova del forte legame con la Città. Il Festival Torinodanza 2012 è organizzato con il sostegno della Compagnia di San Paolo, del MiBAC (Ministero per i Beni e le Attività Culturali), della Regione Piemonte, della Città di Torino ed è realizzato dalla Fondazione del Teatro Stabile di Torino in collaborazione con Provincia di Torino, Città di Moncalieri, Fondazione Circuito Teatrale del Piemonte, Prospettiva, Teatro Regio Torino, Unione Musicale, MITO SettembreMusica, Festival Interplay, CRUD Centro Regionale Universitario per la Danza Bella Hutter, PRIX Italia, Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani, Ambasciata di Israele in Italia/Ufficio culturale, Japan Foundation, RAI Radio 3. INFO BIGLIETTERIA: Biglietti: Intero € 20,00 – Ridotto € 17,00 – Under 14 € 5,00 Biglietteria del Teatro Stabile di Torino | Teatro Gobetti - via Rossini 8, Torino - dal martedì al sabato, dalle ore 13.00 alle ore 19.00. Domenica e lunedì riposo. Tel. 011 5169555 Vendita on-line: www.teatrostabiletorino.it - www.torinodanzafestival.it Info: [email protected] INFO STAMPA: Fondazione del Teatro Stabile di Torino, Settore Stampa e Comunicazione Carla Galliano (Responsabile), Simona Carrera Via Rossini 12 - Torino (Italia). Telefono + 39 011 5169414 - 5169435 E-mail: [email protected] - [email protected] I giornalisti possono scaricare direttamente la cartella stampa e le foto degli spettacoli dalla Press Area dei Siti internet: www.teatrostabiletorino.it - www.torinodanzafestival.it Torino, 31 ottobre 2012 Comunicato stampa TORINODANZA FESTIVAL 2012 MICHÈLE ANNE DE MEY E JACO VAN DORMAEL KISS & CRY Fonderie Limone Moncalieri - Sala Grande 22 - 23 - 24 novembre 2012 - ore 20,30 [durata 90’] | prima italiana Lo spettacolo finale di Torinodanza 2012 - inserito nella sezione Sguardi distanti - è il sorprendente KISS & CRY di Michèle Anne De Mey, che debutterà in prima italiana alle Fonderie Limone il 22 - 23 24 novembre. Una creazione irripetibile, frutto di collaborazioni eccezionali in termini di affinità artistiche e di ibridazione tra linguaggi diversi: cinema e danza si mettono in gara, per inventare una nuova forma di narrazione. Questa formula si manifesta attraverso la confluenza di codici, così che lo spettatore assiste a una coreografia che si costruisce pezzo per pezzo e diventa un evento cinematografico. In cinque capitoli, uniti come le dita della coreografa Michèle Anne De Mey ripresa dall’occhio attento del regista Jaco Van Dormael, scorrono paesaggi miniaturizzati, le acque del mare si intorbidano, i movimenti delle dita mimano l’accendersi e il trasformarsi del sentimento d’amore… Un linguaggio nuovo, un modo di andare oltre i confini di generi e codici, Kiss & Cry è il risultato di un gruppo ambizioso che sfida i confini di tutte le discipline artistiche per creare in tempo reale uno spettacolo diverso ogni giorno e ogni giorno unico. Il Festival Torinodanza 2012 è organizzato con il sostegno della Compagnia di San Paolo, del MiBAC (Ministero per i Beni e le Attività Culturali), della Regione Piemonte, della Città di Torino ed è realizzato dalla Fondazione del Teatro Stabile di Torino in collaborazione con Provincia di Torino, Città di Moncalieri, Fondazione Circuito Teatrale del Piemonte, Prospettiva, Teatro Regio Torino, Unione Musicale, MITO SettembreMusica, Festival Interplay, CRUD Centro Regionale Universitario per la Danza Bella Hutter, PRIX Italia, Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani, Ambasciata di Israele in Italia/Ufficio culturale, Japan Foundation, RAI Radio 3. INFO BIGLIETTERIA: Biglietti: Intero € 20,00 – Ridotto € 17,00 – Under 14 € 5,00 Biglietteria del Teatro Stabile di Torino | Teatro Gobetti - via Rossini 8, Torino - dal martedì al sabato, dalle ore 13.00 alle ore 19.00. Domenica e lunedì riposo. Tel. 011 5169555 Vendita on-line: www.teatrostabiletorino.it - www.torinodanzafestival.it Info: [email protected] INFO STAMPA: Fondazione del Teatro Stabile di Torino, Settore Stampa e Comunicazione Carla Galliano (Responsabile), Simona Carrera Via Rossini 12 - Torino (Italia). Telefono + 39 011 5169414 - 5169435 E-mail: [email protected] - [email protected] I giornalisti possono scaricare direttamente la cartella stampa e le foto degli spettacoli dalla Press Area dei Siti internet: www.teatrostabiletorino.it - www.torinodanzafestival.it Locandina dello spettacolo focus sguardi distanti / Fonderie Limone Moncalieri - Sala grande 22 - 23 - 24 novembre 2012 │ prima italiana - ore 20,30 [durata 90’] KISS & CRY Michèle Anne De Mey e Jaco Van Dormael in creazione collettiva con Grégory Grosjean, Thomas Gunzig, Julien Lambert, Sylvie Olivé, Nicolas Olivier ideazione originale Michèle Anne De Mey, Jaco Van Dormael coreografie e NanoDanses Michèle Anne De Mey, Grégory Grosjean messa in scena Jaco Van Dormael testo Thomas Gunzig scenario Thomas Gunzig, Jaco Van Dormael luci Nicolas Olivier immagini Julien Lambert assistente Aurélie Leporcq scenografia Sylvie Olivé assistita da Amalgame - Elisabeth Houtart, Michel Vinck assistente alla messa in scena Benoît Joveneau, Caroline Hacq progettazione suono Dominique Warnier suono Boris Cekevda manipolazioni e interpretazione Bruno Olivier, Gabriella Iacono, Pierrot Garnier costruzione e accessori Walter Gonzales, Amalgame - Elisabeth Houtart, Michel Vinck concezione seconda scenografia Anne Masset, Vanina Bogaert, Sophie Ferro direttore di scena Nicolas Olivier tecnici per la creazione Gilles Brulard, Pierrot Garnier, Bruno Olivier musiche George Frideric Handel, Antonio Vivaldi, Arvo Pärt, Michael Koenig Gottfried, John Cage, Carlos Paredes, Tchaikovsky, Jacques Prevert Ligeti, Henryk Gorecki, George Gershwin delegato di produzione Ludovica Riccardi, Gladys Brookfield-Hampson comunicazione Ivo Ghizzardi produzione Charleroi Danses, Centre chorégraphique de la Fédération Wallonie-Bruxelles e le manège.mons, Centre Dramatique in coproduzione con Les Théâtre de la Ville de Luxembourg Torino, 8 ottobre 2012 Comunicato stampa TORINODANZA FESTIVAL 2012 focus Sguardi distanti Teatro Carignano 23 - 24 ottobre 2012 ore 20,30 - prima italiana [durata 30’] ROYAUME UNI coreografia Angelin Preljocaj Théâtre de Suresnes Jean Vilar a seguire - prima italiana [durata 40’] WHITE CAPS scritto e diretto da Wilkie Branson Champloo Dance Company Per il focus Sguardi distanti di Torinodanza Festival, al Teatro Carignano, il 23 e il 24 ottobre in prima italiana, Angelin Preljocaj - i cui spettacoli sono nel repertorio della Scala come dell’Opéra di Parigi metterà in scena quattro danzatrici hip-hop nel suo Royaume Uni e il risultato sarà un armonioso incontro di mondi che si potevano credere inconciliabili. A seguire, sempre al Carignano, debutterà in prima italiana White caps scritto e diretto da Wilkie Branson, lo spettacolo di un giovane gruppo britannico che mescola nelle proprie esibizioni cinema e danza, per creare mondi immaginari, nei quali la forza espressiva dell’hip-hop si con/fonde con lo spessore visionario di un’avventura vissuta in un video che è memoria, o forse sogno. Il Festival Torinodanza 2012 è organizzato con il sostegno della Compagnia di San Paolo, del MiBAC (Ministero per i Beni e le Attività Culturali), della Regione Piemonte, della Città di Torino ed è realizzato dalla Fondazione del Teatro Stabile di Torino in collaborazione con Provincia di Torino, Città di Moncalieri, Fondazione Circuito Teatrale del Piemonte, Prospettiva, Teatro Regio Torino, Unione Musicale, MITO SettembreMusica, Festival Interplay, CRUD Centro Regionale Universitario per la Danza Bella Hutter, PRIX Italia, Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani, Ambasciata di Israele in Italia/Ufficio culturale, Japan Foundation, RAI Radio 3. INFO BIGLIETTERIA: Biglietti: Intero € 20,00 – Ridotto € 17,00 – Under 14 € 5,00 Biglietteria del Teatro Stabile di Torino | Teatro Gobetti - via Rossini 8, Torino - dal martedì al sabato, dalle ore 13.00 alle ore 19.00. Domenica e lunedì riposo. Tel. 011 5169555 Vendita on-line: www.teatrostabiletorino.it - www.torinodanzafestival.it Info: [email protected] INFO STAMPA: Fondazione del Teatro Stabile di Torino, Settore Stampa e Comunicazione Carla Galliano (Responsabile), Simona Carrera Via Rossini 12 - Torino (Italia). Telefono + 39 011 5169414 - 5169435 E-mail: [email protected] - [email protected] I giornalisti possono scaricare direttamente la cartella stampa e le foto degli spettacoli dalla Press Area dei Siti internet: www.teatrostabiletorino.it - www.torinodanzafestival.it Schede degli spettacoli focus sguardi distanti / Teatro Carignano 23 - 24 ottobre 2012 │ prima italiana - ore 20,30 [durata 30’] ROYAUME UNI coreografia Angelin Preljocaj con Carole Dauvillier, Jann Gallois, Céline Lefèvre, Emilie Sudre musiche originali 79D costumi Nadine Lartigau luci Cécile Giovansili assistente alla coreografia Claudia De Smet coreologia Danielle Levêque Théâtre de Suresnes Jean Vilar in coproduzione con Les Théâtres de la Ville de Luxembourg «Abbiamo passato troppo tempo a separare corpo e anima. Parliamo spesso del corpo come di una busta. Ma, come Spinoza spiega molto bene, il corpo è una finestra per l’anima. Una delle missioni della danza è quella di restituire l’anima al corpo. Per dare al corpo un’anima». Ballerino e coreografo francese di origine albanese, Angelin Preljocaj è il più significativo esponente della nouvelle danse francese. Portavoce della coreografia sperimentale contemporanea, si è imposto per l’impegno su temi forti, trattati con un linguaggio gestuale scarno ma poderoso, dinamico e di grande fisicità. Nominato Cavaliere della Legion d'Onore nel 1998, è fondatore della Compagnie Preljocaj (1984), divenuta nel 1996 Ballet Preljocaj - Centre chorégraphique National d’Aix-en Provence. Royaume Uni, spettacolo che Torinodanza Festival 2012 presenta in prima italiana, è un appuntamento a lungo rimandato, il primo approccio di Preljocaj con un genere di danza che è anche movimento culturale. Su invito del Festival Suresnes cités danse, Preljocaj ha creato un nuovo pezzo che è principalmente la storia di un incontro tra un artista di eccezionale talento e un unico mondo, con quattro danzatrici hip-hop. a seguire focus sguardi distanti / Teatro Carignano 23 - 24 ottobre 2012 │ prima italiana [durata 40’] WHITE CAPS scritto e diretto da Wilkie Branson interpreti Wilkie Branson, Joel Daniel, Shantala Pepe direttore della fotografia Rob Saunders documentazione Angela Crawley trucco Dicy e Tim Ulewicz grafica Fran Breslin scenografie Katie Sykes dramaturg Sarah Dickenson produttore creativo Ashley Russell produttori messa in scena Seth Honnor, Kate Yedigaroff compositore principale Luke Harney compositori e musicisti Type Sun, DJ Rogue, Leeza Jessie, Shave and a Hair Cut, Taylor Hayward, Misha Law, Phil King, Crackazat, BOY, Ellie Rusbridge Champloo Dance Company spettacolo commissionato da Theatre Bristol, Bristol Old Vic tour prodotto da Travelling Light con il supporto di Bristol City Council, Arts Council England «Ho così tanti ricordi del making of di White Caps che non posso metterne in risalto solo uno o due. Ma ciò che sembra comune a ciascuno di loro è l’ambizione del progetto, come sembrasse incombere su di noi, ogni giorno, un invalicabile muro di impossibilità. Ogni volta che abbiamo affrontato questo muro, abbiamo comunque trovato un modo per risalirlo». La Champloo Dance Company è tra le punte di diamante del Bristol Ferment, una selezione dei più interessanti artisti, danzatori, interpreti, registi della cittadina del sud della Gran Bretagna, sostenuta dal Bristol Old Vic. White Caps mescola cinema e danza, per creare mondi immaginari, nei quali la forza espressiva dell’hip hop si con/fonde con lo spessore visionario di un’avventura vissuta in un video che è memoria, o forse sogno. Creata nel 2007 da Wilkie Branson e Joel Daniel, la Champloo Dance Company è una delle principali compagnie di BBoying del Regno Unito. Il genere prende il nome da una parola giapponese che indica la combinazione di elementi insoliti per ottenere risultati sorprendenti. L’espressione coreutica, fondata da una matrice hip-hop su cui si innestano stilemi più tradizionali, è potenziata dalla creazione di corto e lungometraggi, in cui le arti si fondono in un unicum di estrema eleganza ed energia. Stronger, le cui musiche sono state realizzare da Type Sun, è un corto che è stato proiettato nei principali festival di tutto il mondo. Il filmato è solo una delle tappe del progetto White Caps, che in puro stile Champloo Dance Company unisce danza e cinematografia. White Caps parte da un assunto molto semplice: seguire il viaggio di due uomini che si imbarcano in un’avventura epica, un percorso sfiancante ma rivelatorio che nasconde nelle proprie pieghe il parallelismo tra il viaggio e la creazione di uno spettacolo. Nasce da questa percezione la scelta di condividere in podcast tutte le tappe di questa avventura. Wilkie Branson ha vinto il prestigioso Arts Foundation Awards 2012. Torino, 2 ottobre 2012 Comunicato stampa FONDAZIONE DEL TEATRO STABILE DI TORINO Inaugurazione Stagione 2012/2013 Teatro Carignano mercoledì 14 novembre 2012, ore 20.45 prima nazionale repliche fino a domenica 18 novembre 2012 LE 6° CONTINENT (Il sesto continente) testo di Daniel regia Lilo Pennac Baur con Ludovic Chazaud, Claudia De Serpa Soares, Mich Ochowiak, Hélène Patarot, Kostas Philippoglou, William Purefoy e Ximo Solano scene Oria Puppo luci Philippe Vialatte costumi Agnès Falque musiche Mich Ochowiak collaborazione artistica Clara Bauer C.I.C.T - Théâtre des Bouffes du Nord Parigi/ Théâtres de la Ville de Luxembourg in coproduzione con Fondazione del Teatro Stabile di Torino e Compagnie Rima In collaborazione con Il Funaro di Pistoia e con l’aiuto di Roberto Roberto Con il sostegno di Cercle des Partenaires des Bouffes du Nord Spettacolo con soprattitoli in italiano Traduzione soprattitoli a cura di Paola Goglio. Soprattitoli realizzati da Neon Video. L’inaugurazione della Stagione 2012/2013 del Teatro Stabile di Torino sarà affidata a LE 6° CONTINENT (Il sesto continente) firmato dallo scrittore francese di culto Daniel Pennac, con la direzione della svizzera Lilo Baur, affermata regista e collaboratrice di Peter Brook. Lo spettacolo andrà in scena in prima nazionale al Teatro Carignano di Torino (Piazza Carignano, 6) mercoledì 14 novembre 2012, alle ore 20.45 12, via Rossini 10124 Torino – Italy t. +39 011 5169 411 f. +39 011 5169 410 c.f. | p. iva 08762960014 [email protected] teatrostabiletorino.it (con repliche fino al 18 novembre). Interpreti della messa in scena sono: Ludovic Chazaud, Claudia De Serpa Soares, Mich Ochowiak, Hélène Patarot, Kostas Philippoglou, William Purefoy e Ximo Solano. Le scene sono di Oria Puppo, le luci di Philippe Vialatte, i costumi di Agnès Falque, le musiche di Mich Ochowiak, collaborazione artistica Clara Bauer. La serata di inaugurazione della nuova stagione con lo spettacolo LE 6°CONTINENT (Il sesto continente) di Daniel Pennac è realizzata dal Teatro Stabile di Torino in collaborazione e grazie al sostegno di Cariparma Crédit Agricole, nuovo Main Sponsor dello Stabile torinese. La sponsorizzazione di Cariparma Crédit Agricole che affianca quella “storica” di Fiat conferma significativamente la fiducia nel lavoro del Teatro Stabile, testimonia il valore nazionale e internazionale dell’Ente e prelude ad importanti iniziative di partnership culturale e commerciale. Alcune tra le realtà più prestigiose del panorama teatrale europeo uniscono energie e progettualità per una nuova produzione firmata dallo scrittore francese Daniel Pennac. Un uomo cammina. Un uomo distinto, calmo, determinato avanza senza fretta, con tutti gli attributi di un ragionevole potere. Avanza contro corrente, come se risalisse un fiume, ma senza sforzo. Chi è costui seduto tutto solo al centro del sesto continente? E cos’è dunque questo sesto continente? È un territorio immenso, formato da tutti i rifiuti che l’umanità getta in mare, aggregati dalle correnti marine nel cuore del Pacifico, dove costituiscono una pattumiera galleggiante delle dimensioni di un continente. Attraverso un racconto apparentemente surreale ma carico di ironica intelligenza, la regista Lilo Baur celebra la grande “storia dei nostri rifiuti”, surreale riflessione evocata da visioni ora oniriche, ora ironiche, beffarde, malinconiche. Lo humour del testo di Daniel Pennac, senza mai cadere nella didattica o nella predica moralizzatrice, sostiene uno spettacolo che si rivela una potente opera buffa sui nostri scarti, lontano da ogni velleità di pia dimostrazione ecologica. LE 6° CONTINENT prima del debutto a Torino andrà in scena a Parigi al Théâtre des Bouffes du Nord dal 13 ottobre al 10 novembre 2012. INFO BIGLIETTERIA: Per informazioni telefono 011/5169555 Biglietti: Settore A - intero € 34,00 - Settore B - intero € 28,00 Recite: mercoledì 14 novembre 2012 ore 20.45; giovedì 15 novembre, ore 19.30; venerdì 16 novembre, ore 20.45; sabato 17 novembre, ore 15.30 e ore 20.45, domenica 18 novembre, ore 15.30. Biglietteria del Teatro Stabile di Torino|Teatro Gobetti - via Rossini 8, Torino - dal martedì al sabato, dalle ore 13.00 alle ore 19.00. Domenica e lunedì riposo. Tel. 011 5169555 - Numero Verde 800.235.333 Nei giorni di recita è possibile acquistare i biglietti alla cassa del teatro un’ora prima dell’inizio dello spettacolo. Vendita on-line: www.teatrostabiletorino.it - [email protected] INFO STAMPA: Fondazione del Teatro Stabile di Torino, Settore Stampa e Comunicazione: Carla Galliano (Responsabile), Simona Carrera Via Rossini 12 - Torino (Italia). Telefono + 39 011 5169414 - 5169435 12, via Rossini 10124 Torino – Italy t. +39 011 5169 411 f. +39 011 5169 410 c.f. | p. iva 08762960014 [email protected] teatrostabiletorino.it E-mail: [email protected] - [email protected] I giornalisti possono scaricare direttamente i comunicati stampa e le foto degli spettacoli dalla Press Area del Sito internet: www.teatrostabiletorino.it 12, via Rossini 10124 Torino – Italy t. +39 011 5169 411 f. +39 011 5169 410 c.f. | p. iva 08762960014 [email protected] teatrostabiletorino.it Presentazione volume “Torino” Cariparma mercoledì 14 novembre 2012 – ore 18.30 Elenco conferme giornalisti Franca Cassine – La Stampa Vera Schiavazzi – La Repubblica Luigina Moretti o Alessandra Ariagno – Cronacaqui Barbara Beccaria – Agenzia Ansa Sergio Trombetta – La Stampa Guido Barosio – Direttore Torino Magazine e Agenzia La Press Francesca Angeleri – La Stampa altre conferme ricevute Stefanella Campana - Vice Presidente Paralleli-Istituto Euromediterraneo del Nord Ovest Daniela Piazza - Editore snc Fiorenzo Alfieri Scuola dello Spettatore Luisa Benazzo ([email protected] 347 9178809) Silvano Bruera ([email protected] 328 1216994) e sua moglie Anna Maria Albera Bruera ([email protected] 340 1049618) Ufficio promozione Lina Barbieri + Giulia Favro Carla Parsani + 4 prof.ssa Personnettaz prof.ssa Maccagno + prof. Mauro Comba prof. Orsini prof.ssa Corneri prof.ssa Castelnuovo + 2 architetto Magnano sig.ra Chiarmetta NUOVE PRODUZIONI E COPRODUZIONI DEL TEATRO STABILE DI TORINO CHE DEBUTTANO A TORINO Teatro Carignano 14 - 18 novembre 2012 | prima nazionale Spettacolo inserito nel programma di Prospettiva 4 LE 6° CONTINENT (Il sesto continente) testo di Daniel Pennac regia Lilo Baur con Ludovic Chazaud, Claudia De Serpa Soares, Mich Ochowiak, Hélène Patarot, Kostas Philippoglou, William Purefoy e Ximo Solano scene Oria Puppo luci Philippe Vialatte costumi Agnès Falque musiche Mich Ochowiak collaborazione artistica Clara Bauer C.I.C.T - Théâtre des Bouffes du Nord Parigi/ Théâtres de la Ville de Luxembourg in coproduzione con Fondazione del Teatro Stabile di Torino e Compagnie Rima in collaborazione con Il Funaro di Pistoia e con l’aiuto di Roberto Roberto con il sostegno di Cercle des Partenaires des Bouffes du Nord Spettacolo con soprattitoli in italiano traduzione soprattitoli a cura di Paola Goglio. Soprattitoli realizzati da Neon Video Teatro Carignano 15 - 27 gennaio 2013 | prima mondiale LA SERATA A COLONO di Elsa Morante con Carlo Cecchi, Antonia Truppo, Angelica Ippolito, e con (in ordine alfabetico) Giovanni Calcagno, Salvatore Caruso, Vincenzo Ferrera, Dario Iubatti, Giovanni Ludeno, Rino Marino, Paolo Musio, Totò Onnis, Franco Ravera regia Mario Martone musiche Nicola Piovani fondale Sergio Tramonti suono Hubert Westkemper luci Pasquale Mari Fondazione del Teatro Stabile di Torino/Associazione Teatro di Roma Teatro Stabile delle Marche Cavallerizza Reale - Maneggio 26 febbraio - 21 marzo 2013 | prima assoluta Spettacolo inserito nel programma di Prospettiva 4 e nel progetto Teatro di guerra EDUCAZIONE SIBERIANA di Nicolai Lilin e Giuseppe Miale di Mauro con (in ordine alfabetico) Elsa Bossi, Ivan Castiglione, Luigi Diberti, Francesco Di Leva, Giuseppe Gaudino, Stefano Meglio, Adriano Pantaleo, Andrea Vellotti regia Giuseppe Miale di Mauro scene Carmine Guarino luci Luigi Biondi costumi Giovanna Napolitano da un’idea di Francesco Di Leva e Adriano Pantaleo Fondazione del Teatro Stabile di Torino/ERT - Emilia Romagna Teatro /Teatro Metastasio Stabile della Toscana Teatro Gobetti 5 - 24 marzo 2013 | prima nazionale AMLETO di William Shakespeare con Valter Malosti, Sandra Toffolatti, Mariano Pirrello, Jacopo Squizzato, Roberta Lanave, Mauro Bernardi, Leonardo Lidi, Christian Mariotti La Rosa versione italiana, adattamento e regia Valter Malosti sound designer Gup Alcaro light designer Francesco Dell’Elba costumi Federica Genovesi cura del movimento Alessio Maria Romano musiche originali Bruno De Franceschi assistente alla regia Elena Serra Fondazione del Teatro Stabile di Torino Teatro di Dioniso con il sostegno del Sistema Teatro Torino Cavallerizza Reale - Manica corta 19 marzo - 14 aprile 2013 | prima assoluta Spettacolo inserito nel programma di Prospettiva 4 e nel progetto Teatro di guerra PICCOLA GUERRA PERFETTA uno spettacolo di Domenico Castaldo tratto dall’omonimo romanzo di Elvira Dones con Domenico Castaldo e con Katia Capato, Ginevra Giachetti, Marta Laneri, Eleni Maragkaki, Francesca Netto drammaturgia, canti e movimenti LabPerm luci e scene Lucio Diana Fondazione del Teatro Stabile di Torino/Laboratorio Permanente di Ricerca sull’Arte dell’Attore / progetto realizzato con il contributo della Città di Torino, della Provincia di Torino, con il sostegno del Sistema Teatro Torino e Provincia in collaborazione con Biennale Democrazia con il sostegno del Sistema Teatro Torino e Provincia in collaborazione con Biennale Democrazia Limone Fonderie Teatrali di Moncalieri 9 - 14 aprile 2013 | prima assoluta Spettacolo inserito nel programma di Prospettiva 4 LA BELLEZZA salvata dai ragazzini progetto diretto da Gabriele Vacis ideato da Antonia Spaliviero e Gabriele Vacis cast artistico in via di definizione scenofonia Roberto Tarasco Fondazione del Teatro Stabile di Torino, Regione Piemonte in collaborazione con le città di Alessandria, Vercelli, Novara e il progetto Futuri Creativi della città di Moncalieri in partenariato con le città di Collegno, Rivoli e Grugliasco. Limone Fonderie Teatrali di Moncalieri 21 - 26 maggio 2013 l Spettacolo inserito nel programma di Prospettiva 4 TAKING CARE OF BABY di Dennis Kelly traduzione Pieraldo Girotto con Isabella Ragonese e con Matteo Angius, Francesco Bonomo, Pieraldo Girotto, Francesca Mazza, Sandra Soncini in video Vinicio Marchioni, Fiammetta Olivieri, Paolo Perinelli regia Fabrizio Arcuri materiali sonori Subsonica tratti da mentale/strumentale (inedito nel cassetto) video Lorenzo Letizia scene Gianni Murru luci Diego Labonia costumi Valeria Bernini assistenza alle scene Michela Bevilacqua Accademia degli Artefatti - Napoli Teatro Festival Italia in collaborazione con Fondazione del Teatro Stabile di Torino SPETTACOLO PER RAGAZZI Teatro Carignano 17 gennaio - 7 aprile 2013 l prima nazionale - Fuori abbonamento HÄNSEL E GRETEL dei fratelli Grimm con Camilla Alisetta, Andrea Fazzari, Marco Lorenzi, Marlen Pizzo regia Eleonora Moro Fondazione del Teatro Stabile di Torino RIPRESE Teatro Gobetti 11 - 16 dicembre 2012 EDIPO RE traduzione e adattamento drammaturgico Marco Isidori con Marco Isidori, Lauretta Dal Cin, Maria Luisa Abate, Paolo Oricco, regia Marco Isidori scene e costumi Daniela Dal Cin Fondazione del Teatro Stabile di Torino/Marcido Marcidorjs e Famosa Mimosa con il sostegno del Sistema Teatro Torino ALTRE PRODUZIONI E COPRODUZIONI DEL TEATRO STABILE DI TORINO CHE NON DEBUTTANO A TORINO MA SONO IN TOURNÉE IN ITALIA MACBETH di William Shakespeare traduzione Nadia Fusini con Giuseppe Battiston, Frédérique Loliée, Ivan Alovisio, Marco Vergani, Riccardo Lombardo, Stefano Scandaletti, Valentina Diana, Gennaro Di Colandrea regia Andrea De Rosa spazio scenico Nicolas Bovey e Andrea De Rosa costumi Fabio Sonnino luci Pasquale Mari suono Hubert Westkemper Fondazione del Teatro Stabile di Torino/Teatro Stabile del Veneto “Carlo Goldoni” RIII - RICCARDO III di William Shakespeare traduzione e adattamento Vitaliano Trevisan con Alessandro Gassman e cast in via di definizione scene Gianluca Amodio costumi Mariano Tuffano musiche originali Pivio & Aldo De Scalzi videografia Marco Schiavoni ideazione scenica e regia Alessandro Gassman Teatro Stabile del Veneto “Carlo Goldoni”/Fondazione del Teatro Stabile di Torino/Società per Attori con la partecipazione produttiva di “LuganoInScena” 19 - 24 febbraio 2013 | Teatro Verdi - Padova | prima nazionale MALAPOLVERE veleni e antidoti per l’invisibile testo originale Laura Curino un progetto di Laura Curino, Lucio Diana, Alessandro Bigatti, Elisa Zanino con Laura Curino scenografia e video Lucio Diana luci Alessandro Bigatti ricerche Luca Scarlini musiche originali Roberto Negro assistente alla drammaturgia Beatrice Marzorati riprese video e montaggio Eleonora Diana Fondazione del Teatro Stabile di Torino/Associazione culturale Muse La stagione 2012/2013 del nostro Stabile vede al suo centro la produzione de La serata a Colono di Elsa Morante, l’unico testo teatrale della scrittrice di cui nel 2012 ricorre il centenario della nascita, mai rappresentato, un evento atteso da molti anni nel teatro italiano. Mia la regia, protagonista Carlo Cecchi, amico della scrittrice, la quale tra gli anni ’60 e ’70 viveva da vicino l’avventura della compagnia di Cecchi, il Granteatro, e per molti versi ne era partecipe. Coproduciamo questo spettacolo col Teatro Stabile delle Marche guidato da Cecchi e col Teatro di Roma, la città dove Elsa Morante è nata cent’anni fa. Con il Teatro di Roma si tratta del segmento di una collaborazione preziosa che, dopo il felice esito delle Operette morali al Teatro Argentina, ha dato frutti importanti come The Coast of Utopia di Tom Stoppard, portato in scena quest’anno da Marco Tullio Giordana. Un’altra importante nostra coproduzione, il Macbeth di De Rosa/Battiston/Loliée ha appena iniziato una lunga tournée nei teatri di tutta Italia; in questo caso il partner è il Teatro Stabile del Veneto, del quale coproduciamo a nostra volta RIII - Riccardo III tradotto e adattato da Vitaliano Trevisan con la regia di Alessandro Gassman. E c’è anche l’Amleto di Valter Malosti in questo viaggio nell’universo di Shakespeare, uno spettacolo che lo Stabile coproduce col Teatro di Dioniso, cercando di tener viva la possibilità di collaborazione con realtà meno garantite dal punto di vista istituzionale, un compito a mio avviso più che mai necessario in questi tempi di crisi. E Prospettiva? Prospettiva si trasforma ancora una volta. La crisi rende impossibile la realizzazione del festival così come gli spettatori lo hanno conosciuto e apprezzato, ma poiché Prospettiva, prima di essere una stagione (come avrebbe dovuto essere all’inizio del mio mandato) o un festival, è soprattutto una tensione ideale, abbiamo trovato con Fabrizio Arcuri il modo di tenerla viva all’interno della programmazione ordinaria, come un filo rosso che si snoda tra produzioni, coproduzioni e ospitalità. La tensione è come sempre quella verso un teatro del presente e senza confini, che si metta in gioco sia dal punto di vista dei temi che dei linguaggi: e iniziando così a novembre con Le 6°continent del Théâtre des Bouffes du Nord scritto da Daniel Pennac, passando per Das Interview messo in scena da Martin Kušej o dal progetto di Gabriele Vacis La Bellezza, e concludendosi a maggio con Taking Care of Baby di Kelly/Ragonese/Arcuri, Prospettiva 4 - sullo stato delle cose e del mondo snoderà ben dodici spettacoli, ai quali in autunno potranno aggiungersi alcuni dei vincitori del bando del Sistema Teatro Torino. Torino e il Piemonte, infatti, sono più che mai presenti nella nostra stagione. Alla naturale mia predisposizione per un teatro che affondi le radici nel proprio territorio si aggiunge in questo tempo il compito politico di dare linfa a un tessuto teatrale che ha sempre meno ossigeno dal punto di vista dei contributi pubblici e delle possibilità di circuito. Anche in questo caso ciò che si programma è articolato e molto interessante: Baricco/Allegri, Jurij Ferrini, Marcido Marcidorjs, Beppe Rosso, Teatro della Caduta, Mulino di Amleto, Domenico Castaldo, oltre al progetto speciale di Gabriele Vacis. Si allarga il raggio d’azione dello Stabile al piano culturale cittadino: spicca in questa stagione il progetto Teatro di guerra che sta coinvolgendo diversi docenti dell’Università di Torino e numerosi studenti. I docenti, coordinati da Giovanni De Luna, hanno accolto con entusiasmo la nostra proposta di considerare una sezione degli spettacoli che programmiamo (in gran parte coincidente con Prospettiva) come uno strumento di approfondimento didattico su un tema come quello delle guerre contemporanee. Artisti, docenti e studenti si stanno confrontando ad ampio raggio, proseguendo e allargando un metodo che, da Teatro e storia a Fare gli italiani, ha contraddistinto in questi anni la vocazione civile dello Stabile. La coincidenza con Biennale Democrazia non potrà che approfondire e allargare ulteriormente la portata di questo lavoro. Segnalo infine il grande successo riscosso dai nostri spettacoli che hanno circuitato in questa stagione, dai Rusteghi alle Operette morali, e cito disordinatamente solo alcuni degli artisti che sfilano nella programmazione 2012/2013: Gabriele Lavia, Carlo Cecchi, Antonio Latella, Laura Marinoni, Luca Ronconi, Umberto Orsini, Luca Barbareschi, Glauco Mauri, Maria Paiato, Alessandro Haber, Anna Maria Guarnieri, Valerio Binasco, Federico Tiezzi, Sandro Lombardi, Iaia Forte, Geppy Gleijeses, Michela Cescon, Isabella Ragonese, Stefania Rocca, tutti nomi che confermano la forza e la centralità del nostro Stabile nel paesaggio teatrale italiano. Mario Martone Direttore della Fondazione del Teatro Stabile di Torino Pochi mesi fa, in occasione della conferenza stampa di presentazione di questa stagione teatrale, mi sono soffermata su un nodo che unisce tutte le forze produttive e lavorative del nostro Paese: la difficoltà di condurre un’azienda, in questo caso un Teatro pubblico, in un momento di così grande sofferenza sociale e economica. A distanza di tempo, questa tematica è ancora drammaticamente attuale, ma è anche chiaro che, nonostante l’alternarsi di notizie positive o negative, ciascuno di noi deve contribuire a costruire giorno dopo giorno, con determinazione e consapevolezza, il futuro della generosa e fragile Italia che ben conosciamo. Il nuovo mandato come presidente dello Stabile si è aperto in controtendenza rispetto al momento di crisi generale, grazie al fatto che questa struttura ha mostrato di reagire con energia e orgoglio alla sfida di restare attiva, consolidando i livelli produttivi e di ospitalità. Tutto questo è stato reso possibile anche dalla conferma del sostegno dei soci fondatori, degli sponsor che continuano a credere nel valore di questo teatro, del nostro pubblico, che affolla le sale. Il bagaglio virtuoso maturato nella passata stagione (i due premi Ubu al Direttore Mario Martone per le sue Operette Morali e al Festival Prospettiva curato da Fabrizio Arcuri, la grande produzione di The Coast of Utopia, premiata con la Maschera del Teatro e con il Premio della Critica 2012 come miglior spettacolo dell’anno, il successo di Torinodanza, gli oltre 14.000 abbonati, i dati in crescita costante per occupazione delle sale, produzione, vendita di spettacoli in tournée e ricavi propri, i progetti dello Stabile esportati in Francia, Germania e Stati Uniti) ci consegna a quella nuova certamente non scevri di preoccupazione, ma decisi a rimboccarci le maniche e reagire con l’entusiasmo che ci ha sempre caratterizzato. Insieme a Mario Martone, Direttore del Teatro Stabile, eccellenza dello spettacolo italiano in campo teatrale, operistico e cinematografico, questa struttura è in grado di animare numerosi progetti improntati alla trasversalità tra arte e cultura: il debutto di Le 6° continent (Il sesto continente) di Daniel Pennac, una coproduzione tra Bouffes du Nord di Parigi e il nostro teatro, con l’inaugurazione della stagione affidata a uno dei nomi più celebrati della letteratura contemporanea; la produzione di La serata a Colono di Elsa Morante - la prima in assoluto sulle nostre scene per l’unico suo testo teatrale -, uno spettacolo che riunisce Carlo Cecchi e Martone in occasione dei cent’anni dalla nascita della grande scrittrice romana, e che sarà preceduto da una serie di momenti di approfondimento sulla sua opera; Teatro di Guerra, che associa Università di Torino, Biennale della Democrazia e Teatro Stabile, un ciclo di incontri per affrontare il tema del conflitto nelle sua accezione più moderna; la quarta edizione di Prospettiva, ancora a firma congiunta con Fabrizio Arcuri. Quest’anno, il Festival subisce una metamorfosi radicale, trasformandosi in una realizzazione diffusa nei tempi, nei modi e nei luoghi, ma mantenendo comunque intatta la sua cifra artistica multidisciplinare, giovane e internazionale; il progetto affidato a Gabriele Vacis, una partnership ottenuta grazie all’Assessorato Regionale alle Politiche Giovanili con i Comuni di Alessandria, Novara e Vercelli, che si concretizzerà nel far lavorare ragazzi e ragazze sul tema teatralizzato della Bellezza. Inoltre, molta attenzione viene riservata nel cartellone alle più importanti realtà piemontesi, ormai saldamente affermate in campo nazionale, e al Sistema Teatro Torino e Provincia, inesauribile laboratorio-incubatore di nuovi talenti sul territorio regionale. La collaborazione con Gigi Cristoforetti per Torinodanza Festival ha ribadito lo status di manifestazione più significativa a livello nazionale d’arte coreutica, che ha trovato alle Fonderie Limone di Moncalieri una casa d’eccezione per i più celebrati talenti internazionali. Le numerose tournée sono uno dei pilastri della nostra attività e confermano il riscontro positivo che gli spettacoli dello Stabile raccolgono nelle principali sale d’Italia, grazie alla professionalità degli artisti e dei tecnici che portano in giro per il Paese il lavoro di questo teatro. Ed è proprio con l’orgoglio di presiedere una struttura che lavora e produce che ringrazio il Comune di Torino, la Regione Piemonte, la Provincia di Torino, il Comune di Moncalieri, la Compagnia di San Paolo e la Fondazione CRT, che continuano a sostenerci e a incoraggiarci; Fiat e Cariparma Crédit Agricole, che, attraverso il loro appoggio, ci forniscono il carburante morale e materiale per continuare nella corsa. Infine, grazie al pubblico che affolla le nostre sale, affinché continui a farlo con l’affetto di sempre; grazie a Mario Martone, a Filippo Fonsatti, al Consiglio di Amministrazione e a tutta la straordinaria squadra dello Stabile per la possibilità, davvero unica, di condividere questo bellissimo percorso, che non è solo lavoro, ma passione, sogno, amicizia, stima, fantasia e commozione. Evelina Christillin Presidente della Fondazione del Teatro Stabile di Torino Théâtre des BOUFFES DU NORD Saison 2012 2013 LE 6° CONTINENT Mise en scène Lilo Baur Texte Daniel Pennac Production C.I.C.T. / Théâtre des Bouffes du Nord et Les Théâtres de la Ville de Luxembourg Coproduction Compagnie Rima, Fondazione del Teatro Stabile di Torino En collaboration avec Il Funaro, Pistoia et avec l'aide de Roberto Roberto Avec le soutien du Cercle des Partenaires des Bouffes du Nord Contact : Marko Rankov, Production / Tournées : +33 (0)1 46 07 32 58 - : +33 (0)6 22 64 35 16 : [email protected] LE 6° CONTINENT Mise en scène Lilo Baur Texte Daniel Pennac Décors Oria Puppo Lumières Philippe Vialatte Costumes Agnès Falque Musique Mich Ochowiak Collaboration artistique Clara Bauer Avec Ludovic Chazaud, Claudia De Serpa Soares, Mich Ochowiak Hélène Patarot, Kostas Philippoglou, William Purefoy et Ximo Solano Création à Paris, au Théâtre des Bouffes du Nord du 13 octobre au 10 novembre 2012. En tournée à partir du 15 janvier 2013 et sur la saison 2013 2014 Durée : 1h30 environ Production : C.I.C.T./Théâtre des Bouffes du Nord et les Théâtres de la Ville de Luxembourg Coproduction : Compagnie Rima, Fondazione del Teatro Stabile di Torino, En collaboration avec Il Funaro , Pistoia et avec l’aide de Roberto Roberto Avec le soutien du cercle des Partenaires des Bouffes du Nord A PROPOS DE LE 6° CONTINENT Un homme marche. Un homme calme, déterminé, impeccable, il avance sans hâte, porteur de tous les attributs de la puissance raisonnable. Il marche à rebours d'un courant comme s'il remontait une rivière, mais sans effort. Ce courant, ce sont d'autres comédiens qui l'incarnent. Un courant sans violence mais constant qui ne s'arrêtera jamais. Sans la moindre agressivité, ce courant humain dépouille notre homme peu à peu : il lui hôte son téléphone et l'homme ne s'en émeut pas, il lui prend son chapeau, et l'homme ne s'en aperçoit pas, il lui enlève sa veste, puis son pantalon, ses chaussures, ses chaussettes, et tout cela est jeté au fur et à mesure au centre du 6° continent, sans que l'homme semble s'en émouvoir. Puis, l'homme lui-même, enfin, se retrouve seul et nu assis au milieu de ses propres déchets. Qui est cet homme, assis tout seul au milieu du 6° continent ? Et qu'est-ce donc que ce 6° continent ? C'est un territoire immense, constitué par tous les déchets que l'humanité rejette à la mer et que des courants marins agrègent au cœur du Pacifique où ils constituent une poubelle flottante de la taille d'un continent. En racontant la vie de cet homme de sa naissance à son exil, Lilo Baur et Daniel Pennac se proposent de retracer l'histoire du 6° continent. La grande Histoire de nos Déchets, donc, évoquée par des visions tantôt oniriques, tantôt ironiques, tantôt burlesques, tantôt mélancoliques. Le matériau privilégié de ce spectacle sera le corps, la voix, la gestuelle, l'invention permanente des comédiens, danseurs, chanteurs, venus des quatre coins du monde pour constituer la troupe magique de Lilo Baur. Quant au texte de Daniel Pennac, son humour soutiendra le spectacle sans jamais tomber dans la didactique ou le prêche moralisateur. Il s'agit moins d'une pieuse démonstration écologique que du grand opéra bouffe de nos gadoues, vécu à travers l’histoire d’une famille obsédée par la propreté. NOTE D’INTENTION La première idée que j’ai eue, esquissant ce projet, était l’idée d’un corps nettoyé. Je me suis ensuite posée la question suivante : une fois ce corps bien lavé et bien nettoyé, où allait la crasse? Le thème du propre et du sale me fascine depuis longtemps. Quelle est la perception humaine du propre et du sale ? Quand est-ce qu’un objet commence à être considéré comme sale ? Au moment où il devient inutile ? Où il rejoint les déchets ? Et quand est-ce qu’une personne ou une idée cesse d’être propre ? Depuis des décennies, nous ne cessons d’accumuler et de jeter tout ce qui ne nous sert plus. Tous ces déchets constituent des poubelles dont les matériaux non bio dégradables envahissent nos fleuves, nos terres et même nos océans créant le 6° Continent. Au milieu du pacifique, ce vortex, formé de morceaux de plastique imputrescibles représente aujourd’hui deux fois la taille de la France. Cette espèce de grande soupe de particules étouffe tortues, poisson et oiseaux qui en meurent, rassasiés, le ventre vide. En janvier 2008, j’ai crée Fishlove, adaptée de plusieurs nouvelles de Tchekhov. Daniel Pennac, après avoir vu cette création, m'a fait la lecture de son livre Ancien malade des hôpitaux de Paris. La poésie, l’ironie et l'humour de ces histoires m’ont beaucoup touchée et je lui ai proposé de travailler ensemble. Il y a deux ans, nous avons commencé par faire un stage de recherche avec toute l’équipe artistique. Daniel participait aux échauffements physiques de la compagnie, ainsi qu’aux improvisations avec les comédiens, il se glissait dans la peau d'un acteur. Après ce stage, Daniel Pennac a proposé des idées, des pensées et des interrogations qui ont donné naissance à un début d’histoire se cristallisant autour du propre et du sale. Travailler avec lui, c’est un va et vient permanent, un jeu de question réponse qui pourrait s’apparenter au ping-pong. Il te renvoie constamment la balle pour que ton argument se renforce ou que tu cherches d'autres chemins pour attaquer le thème. Toute mon équipe artistique est composée de personnes avec lesquelles j’ai déjà travaillé par le passé et avec lesquelles la Compagnie Rima a organisé des cessions de recherche. Je tiens à préciser que ce passé commun renforce la complicité, l’entente et développe une créativité spontanée au sein de l’équipe. C’est une équipe d’artistes qui s’est lancée dans le vide pour se confronter à une recherche sur le thème de la propreté et la saleté. Il est important pour moi, de mentionner chaque membre de l’équipe et de décrire en quoi consiste notre connivence. Hélène Patarot, comédienne: nous avons joué ensemble dans la Compagnie Complicité à Londres et elle a travaillé à maintes reprises avec Peter Brook. Hélène Patarot a aussi adapté les nouvelles de Tchekhov pour ma création 2008 Fishlove. Claudia De Serpa Soares, danseuse au sein de la Compagnie Sasha Walz: elle a participé comme comédienne à la création «Fishlove» et comme assistante et chorégraphe dans l’opéra « Didon et Enée » que j’ai mis en scène à l’opéra de Dijon. Kostas Philippoglu, comédien et metteur en scène : nous avons collaboré ensemble au sein de la Compagnie Complicité et dans plusieurs spectacles en Grèce. Il a également participé comme comédien à la création de «Fishlove» et «Le Conte d’hiver » crée à Vidy-Lausanne en 2010. Mich Ochowiak, comédien et musicien: il faisait partie du groupe de Rock alternatif français Les Négresses vertes. Il a joué dans Fishlove et Le Conte d’hiver. Il a par ailleurs composé la musique de Le Mariage de Gogol, que j’ai mis en scène à la comédie Française en 2011. Ximo Solano, comédien et metteur en scène d’opéra: notamment avec le chef d’orchestre Gustavo Dudamel. Nous avons travaillé ensemble à Valence (Espagne) et il était comédien dans Le Conte d’hiver. Ludovic Chazaud, comédien et metteur en scène : j’ai travaillé avec lui à la Manufacture de Lausanne et depuis, on a eu plusieurs occasions de collaborer ensemble. Il était comédien dans Le Conte d’hiver. William Purefoy, chanteur d’opéra: j’ai travaillé avec lui dans Didon et Enée à l’opéra de Dijon. Clara Bauer, collaboratrice artistique : je collabore avec elle depuis 7 ans. On s’est rencontré au théâtre des Bouffes du Nord, où elle a travaillé en tant que chargée de production pour Peter Brook. Elle était mon assistante sur Fishlove, Le Conte d’hiver et Le Mariage de Gogol. Agnès Falque, costumière: j’ai travaillé avec elle sur des pièces de théâtre et des opéras en Espagne et en France. Philippe Vialatte, créateur lumière: nous avons travaillé ensemble sur 3 spectacles au théâtre des Bouffes du Nord. Il est en train de préparer les lumières pour l’opéra Resurrezione de Haendel, crée à l’opéra Bastille en 2012. Tous ces artistes, constituent une troupe en qui j’ai complètement confiance avec qui on le travail est une constante recherche. Comme sur un site archéologique, pour trouver il faut tailler et creuser. Lilo Baur RESUME DE L’HISTOIRE C’est l’histoire d’un homme qui est dépouillé de toutes ses possessions et se retrouve au milieu d'une grande décharge : Le 6° Continent. En fouillant dans les déchets qui l'entourent, il trouve un mouchoir qui lui évoque des images du passé. A travers des flashbacks, on retrace la vie de cet homme, son enfance ainsi que le développement de sa vie. Cette histoire, est inspirée de « Timon d'Athènes », on raconte la vie d'un homme qui vit d'opposition : Richesse - pauvreté douceur - rage propreté - saleté amour - haine manufacture - décomposition confiance - défiance compagnie - solitude profusion - dénouement L’idée globale peut être résumée par cette phrase : " les cadeaux des débuts sont les déchets de la fin". BIOGRAPHIES Lilo Baur, metteur en scène Née en Suisse, Lilo Baur débute sa carrière à Londres comme comédienne. Elle se produit au Royal National Theatre dans L’Orestie mis en scène par Katie Mitchell puis dans The Merchant Of Venice mis en scène par Richard Olivier. Très remarquée dans le spectacle The Three Lives Of Lucie Cabrol mis en scène par Simon McBurney, elle obtient le Dora Canadian Award de la Meilleure actrice ainsi que le Prix de la Meilleure Actrice du Manchester Evening News. Membre du Théâtre de Complicité, elle joue dans The Visit, The Street of Crocodiles, Help I’m Alive, The Winter’s Tale et Lights. En France, elle a interprété Gertrude dans La Tragédie d’Hamlet mis en scène par Peter Brook, le Narrateur dans Debussy’s Saint Sebastian avec le London Philharmonic Orchestra au théâtre Châtelet, et intervient pour la radio BBC dans To The Wedding et Grazy Night. Parallèlement, elle joue au cinéma dans Bleakhouse de Justin Chadwick, Don Quixote de Peter Yates, The Way we live now de David Yates, Vollmond de Fredi Murer, The Devils Arithmetic de Dona Deitch, How about Love de Stephan Haupt, Hell de Tim Fehlbaum. Elle joue aussi dans le film à succès Le Journal de Bridget Jones de Beeban Kidron. Elle réalise des mise en scène à Athène, Le Roi Cerf de Carlo Gozzi et Le Conte d’hiver de Shakespeare au Théâtre Amore, Robinson Crusoe et Grimm & Grimm (Tales) au théâtre Porta. En Espagne Cuisines et Dépéndances de Jaoui et Bacri au Théâtre Micalet à Valence. En Italie 33 Svenimenti de Chekhov vu par Meyerhold au théâtre Vascello à Rome. Elle collabore avec Peter Brook sur les spectacles Fragments à partir des textes de Samuel Beckett et Warum Warum. Après ceci, suivront ses plus récentes mises en scène telles que Fish Love, d’après des nouvelles de Tchekhov au Théâtre VidyLausanne, Le Conte d’hiver de Shakespeare au Théâtre Vidy-Lausanne et Le mariage de Gogol pour la Comédie Française. Cette année elle a signé la mise en scène de l’opéra Didon et Enée de Purcell à l’Opéra de Dijon et pour l’année prochaine elle mettra en scène La Resurrezione de Haendel à l’Opéra Bastille. Daniel Pennac, auteur Daniel Pennac est né le 1er décembre 1944 à Casablanca au Maroc. Lors de sa jeunesse, sa scolarité fut particulièrement désastreuse. Dans Chagrin d'école, il prétend avoir mis un an à assimiler la logique et la complexité du caractère "A" ; son père, polytechnicien, général, ne s'en serait toutefois pas inquiété, affirmant que son fils maîtriserait parfaitement l'alphabet au bout de 26 ans. Après une maîtrise en lettres à Nice, il entre dans l'enseignement. Il commence à écrire pour les enfants et finit par proposer Au Bonheur des Ogres à la Série noire. C'est ainsi que Benjamin Malaussène et ses amis de Belleville font leur entrée dans la littérature. Daniel Pennac garde de son enfance une nostalgie du foyer et une tendresse pour la famille d'élection. Si ses écrits sont drôles et plein d'une imagination débridée, Pennac peut aussi écrire Comme un roman, un essai de pédagogie active, lucide et enthousiaste. Que l'on songe à cette phrase qui pourrait guider tout enseignant : « On ne force pas une curiosité, on l'éveille ». L'album de bande dessinée La Débauche, qu'il a signé avec Jacques Tardi, révèle sa conscience sociale et civique, révoltée par le licenciement sauvage, par la situation d'un chômeur victime d'un chef d'entreprise corrompu. Depuis ses débuts, Pennac étudie et critique les institutions qui nient l'individu. On pourrait dire de lui comme de son personnage principal : « Vous avez un vice rare, Malaussène, vous compatissez. » (La Petite Marchande de prose). Il écrit quand sa « tribu » personnelle lui en laisse le temps car dit-il : « c'est, quoi qu'il arrive, l'attachement à l'autre qui est prioritaire par rapport, par exemple, à la corruption du social !» Daniel Pennac défend le plaisir de la lecture à voix haute. Grand amateur de livres audio, il a lui-même enregistré plusieurs de ses livres pour Gallimard et pour l'association Lire dans le noir. Et sur scène, il s’est produit au théâtre du Rond Point en 2004 en interprétant, son texte Merci, et depuis 2009 dans une lecture jouée du texte d’Herman Melville, Bartleby. Son œuvre est traduite dans le monde entier : romans, essais, livres pour enfants et bandes dessinées. Parmi ses ouvrages, on peut citer : Au bonheur des ogres (1985), La Fée Carabine (1987), La Petite Marchande de prose (1989), Des chrétiens et des maures (1996), Aux fruits de la passion (1999). En 2007, Daniel Pennac a reçu le prix Renaudot pour son essai Chagrin d’école . En février 2012, il publie Journal d’un Corps aux éditions Gallimard. Oria Puppo éléments scéniques et costumes Scénographe et créatrice de costumes, Oria Puppo travaille entre Buenos-Aires et Paris. En Argentine elle a créé les décors et les costumes de metteurs en scène comme Diego Kogan, Rafael Spregelburd, Roberto Villanueva, Ciro Zorzoli et A. Tantanian. Elle a également collaboré avec ce dernier à Lucerne et en Allemagne, à Stuttgart et à Mannheim où en montant Amerika, d'après F. Kafka et L'Opéra de quat ‘sous de B. Brecht. Pour le théâtre des Bouffes du Nord, elle participe aux créations de deux spectacles mis en scène par Peter Brook, Tierno Bokar, et Une flûte enchantée. Elle a également été directrice technique du Festival International de Buenos-Aires de 1999 à 2007 et compte également parmi ses créations plusieurs décors et costumes d'opéras ainsi que des installations performatives dans des centres d'art contemporain. En 2012 elle prépare, à la suite de The Suit, mis en scène par Peter Brook et Marie-Helène Estienne, le décor de La résurrection de Haendel, mise en scène Lilo Baur pour l'Atelier Lyrique de l'Opéra de Paris et les décors et costume des Bonnes de J. Genet, dans une mise en scène Ciro Zorzoli avec Marilú Marini à Buenos-Aires. Philippe Vialatte lumières Philippe Vialatte a fait ses débuts au Théâtre des Bouffes du Nord en 1985 comme régisseur lumière pour le spectacle Le Mahabharata mis en scène par Peter Brook. Il a été l’assistant de Jean Kalman pour les spectacles Woza Albert et La Tempête mis en scène par Peter Brook. Depuis la création de l’Homme qui au Théâtre des Bouffes du Nord en 1993, il a créé les lumières de toues les créations mises en scène par Peter Brook aux Bouffes du Nord : Qui est là, Je suis un phénomène, Le Costume, The Tragedy of Hamlet, Far Away, La mort de Krishna, La Tragédie d’Hamlet, Ta main dans la mienne, Tierno Bokar, Le Grand Inquisiteur, Sizwe Banzi est mort , Fragments, Warum,Warum, Love is my si,11 and 12, Une Flûte enchantée. Ludovic Chazaud , comédien Résident en France, Ludovic Chazaud est né à Lyon en 1983. Il suit la formation de la Scène sur Saône, puis intègre en 2006 la Haute école de théâtre de Suisse romande, La Manufacture, à Lausanne. En 2005, il crée l’association le Théâtre debout (Lyon) au sein de laquelle il anime de nombreux ateliers de théâtre pour enfants. Il met en scène plusieurs spectacles, dont L’étang de Robert Walser en 2008, avec des camarades de sa promotion. Ludovic faisait déjà partie de la création Le conte d’hiver mis en scène par Lilo Baur et produite par le Théâtre de Vidy-Lausanne et le Théâtre de la Ville. Claudia De Serpa Soares, danseuse chorégraphe Claudia de Serpa Soares est né à Lisbonne, Portugal, où elle étudie la danse avec Isabel Merlini et Luis Xarez avant d’intégrer l’Ecole de Danse de Lisbonne, Conservatoire National et l’École Supérieur de Danse. Elle poursuit ses études en France au Centre National de Danse Contemporaine d’Angers. Parallèlement à ses études elle travaille notamment avec Iztok Kovac en Slovénie et avec Paul Ribeiro à Lisbonne. En 1999 elle rejoint la troupe de danse du Théâtre Schaubünhe de Berlin sous la direction artistique de Sasha Waltz. Les années suivantes elle se produit avec Luc Dunberry, Benoit Lachambe, Isabelle Shad et Junko Wada. Depuis 2003, Claudia a créé la chorégraphie des films de Eve Sussman et The Rufus Corporation : 89 seconds at Alcazar et The rape of the Sabine Women. Elle dirige et danse Crossroad avec Ronald Kukulles, et Edgar, un duo dirigé et joué avec Grayson Millwood, créé à Freiburg en avril 2007 et présenté au Festial Tanz en août 2007 à Berlin. En 2008 elle participe à Fish Love à Lausanne et Paris mis en scène par Lilo Baur. En 2009 elle a chorégraphié la courte pièce Surovo pour la En-Knap’s compagnie, à Lubjana en Slovénie. Elle est toujours en tournée avec Sasha Waltz et rejoint la compagnie pour des improvisations et pièces courtes. Mich Ochowiak, musicien comédien Né en France, il est auteur, compositeur, arrangeur, musicien et comédien. Il a produit sept albums et donné plus de 300 concerts sur les cinq continents. Mich Ochowiak est l’une des figures du groupe Les Négresses Vertes. Il a collaboré aux albums de Massive Attack, Norrman Cook, Howie b, Natacha atlas, Cheb Khaled ou encore Jane Birkin. Mich Ochowiak continue sa carrière musicale tout en multipliant les apparitions théâtrales, en particulier grâce à une collaboration toute empreinte de complicité avec Lilo Baur. En 2008, il joue et compose la musique de la création de Lilo Baur Fish Love. Il faisait déjà partie de la création Le conte d’hiver mis en scène par Lilo Baur et produite par le Théâtre de Vidy-Lausanne et le Théâtre de la Ville. Hélène Patarot D’origine Franco-Vietnamienne , elle a étudié à l’Université de Vincennes Paris VIII avec Michelle Kokosowski. Actrice, costumière et auteure, elle se produit pour le théâtre, le cinéma et la télévision en France et en Europe. En France elle joue dans le Mahabharata mis en scène par Peter Brook, Dog Face mis en scène par Dan Jemmet, Tierno Bokar mis en scène par Peter Brook, ou encore la Confusion mis en scène par Karelle Prugnaud. En Angleterre elle joue dans Anthony and Cleopatre mis en scène par Vanessa Redgrave, The Caucasian Chalk Circle mis en scène par Simon Mc Burney ou encore Andorra mis en scène par Greg Thompson. Elle crée les costumes de 11 et 12 et Une Flûte Enchantée, mis en scène par Peter Brook, et adapte la dramaturgie des histoires courtes de Tchekov pour Fish Love, mis en scène par Lilo Baur. Au cinéma on note sa participation dans, notamment, The Lover de Jean Jacques Annaud, The Mahabharata de Peter Brook, les Illustres Inconnus d’Alain Resnais, Paris je t’aime de Christopher Doyle, Bambou de Didier Bourdon ou encore On ne choisit pas sa famille de Christian Clavier. Kostas Philippoglou, comédien Né en Grèce, il a commencé ses études de théâtre à Athènes et poursuit son parcours au Théâtre de Complicité. Au cinéma il a collaboré à Capten Coreli’s mandolin, pour lequel il a travaillé comme acteur et comme directeur de mouvement. On le retrouve ensuite dans Fish Love, pour la première fois en langue française. Depuis 1985, il a travaillé en Grèce en tant qu’acteur et metteur en scène, puis s’est produit dans plusieurs spectacles, dont deux dirigés par Lilo Baur. Ces neuf dernières années, il a collaboré avec le Théâtre de Complicité et joué dans Mnemonic (tournée en Angleterre, Europe, USA) et dans Measure for Measure (Théâtre de ComplicitéBritish National Theatre. Philippoglou Kostas faisait déjà partie de la création Le conte d’hiver mis en scène par Lilo Baur et produite par le Théâtre de Vidy-Lausanne et le Théâtre de la Ville. William Purefoy, contre-ténor Artiste réputé au Royaume Uni, il apparaît au sein de l’Orchestra of the Age of Enlightenment, du Hanover Band, de l’English Concert et de The Sixteen, William Purefoy se produit fréquemment en concerts et récitals, ainsi que dans des spectacles d’opéra sur la scène internationale, notamment en Nouvelle Zélande, en Autriche, en Allemagne et en Suisse. Il a fait ses débuts au Carnegie Hall à New York en 2008. Diplômé de Magdalen College à Oxford et de Guildhall School of Music and Drama (Conservatoire de musique et d’art dramatique) à Londres, il s’est qualifié pour la finale du concours Kathleen Ferrier Awards et il a remporté le premier prix du concours NFMS Young Concerts Artists Awards (prix des jeunes concertistes). Ses engagements d’opéra à travers le monde comprennent le rôle d’Arsamene dans Serse pour l’Opéra de Nouvelle Zélande, Ottone dans Le Couronnement de Poppée pour le Théâtre de Bâle, Ptolemy dans Jules César et Dr Nice dans Evening Hymn pour le Staatsoper de Hanovre. A la même période il interprète au Royaume Uni Sir Philip Sydney dans Angel Magick de Harle (mis en scène de David Pountney à Royal Albert Hall à l’occasion de BBC Proms), Xerxes pour Iford Arts, Apollo dans Apollo et Hyacinthe de Mozart pour l’Opera Theatre Company et le Classical Opera Company, Ascanio dans Ascanio à Alba de Mozart, et aussi dans les opéras de Haendel. Il incarne Athamas (Semele), Lychas (Hercules) et Arsace (Partenope) au Festival de Buxton. En plus de tout cela il a joué Ernesto dans Il Mondo Della Luna pour le Garsington Opera, pour le Scottish Opera il a chanté Andronico dans Tamerlano, et Antonio dans Gesualdo, ainsi que dans plusieurs spectacles au Globe, théâtre de Shakespeare. Sa discographie à ce jour comprend Scandinavian Cantatas de Buxtehude (Theatre of Voices chez Da Capo), Mass in G Minor de Vaughan-Williams (Hickox chez Chandos), Ode for Saint Cecilia’s Day et David’s Lamentation Over Saul and Jonathan de Boyce (Hanover Band chez ASV Gaudeamus), Rosie Blood de John Harle (Terror and Magnificence chez Decca Argo) ainsi que le rôle de l’Esprit dans Didon et Enée (Orchestra of the Age of Enlightenment chez Chandos).Il a été en vedette dans le feuilleton télévisé In Search of Shakespeare ainsi que dans le film Young Victoria. Il a également donné des récitals au Wigmore Hall, Barbican et Purcell Room, ainsi qu’à Innsbruck et Graz. Ximo Solano, comédien et compositeur Né en Espagne, Ximo Solano est formé à l’École Supérieure d´Art Dramatique de Valence. De 1995 à 2003 il fonde la Companyia Teatre Micalet à Valence et travaille au Centre Dramatique National. Il joue régulièrement à la télévision Cuentame como paso, Severo Ochoa, Martin I Soler, Evolució, Socarrats Autoindefinits, et pour le cinéma en Espagne, en Allemagne et au Venezuela dans les films Cyrano Fernandez ,Quito, Faltas Leves, De espaldas al mar, La vida Abismal. Compositeur de la musique des spectacles Napoli Milionaria, El Somni d´una nit d´estiu, La Ruleta Russa, Dangerous Corner, Le Bourgeois Gentilhomme. Il a mis en scène la Ronda d´Arthur Schnitzler. Comme acteur, il a participé à Napoli milionaria d´Eduardo de Filippo, Dangerous Corner de J.B. Priestley, Le Bourgeois Gentilhomme de Molière, l´Hostalera de Goldoni, El somni d´una nit d´estiu de William Shakespeare, et La bona persona de Sezuan de Bertold Brecht entre autres. Il a travaillé notamment avec les metteurs en scène Carme Portacelli, Joan Peris,Manel Dueso, Konrad Sziedrich. Ximo Solano faisait déjà partie de la création Le conte d’hiver mis en scène par Lilo Baur et produite par le Théâtre de Vidy-Lausanne et le Théâtre de la Ville. COMUNICATO STAMPA Sarà presentato il 14 novembre al Circolo dei Lettori il volume TORINO curato da Franco Maria Ricci per Cariparma Crédit Agricole Dopo Napoli, Ricci rivela in questo nuovo volume i tesori nascosti della città dei Savoia, di Superga e della Sindone. Parma, 30 ottobre 2012 – Una rivisitazione di Torino, della sua storia, dei suoi monumenti e dei suoi protagonisti. È questa la nuova meta dell’ideale Grand Tour dell’Italia di Franco Maria Ricci. Un itinerario che si addentra attraverso i secoli negli aspetti più reconditi del capoluogo: una città che, sullo sfondo della sua antica vocazione militare e della sua moderna tradizione industriale, si rivela testimone di vicende – culturali e sociali – che s’irradiano nei destini dell’intera nazione. Emerge così il suo ruolo di baluardo a difesa dei confini, la presenza del corso del fiume che l’attraversa e la connota, il primato della sua corte a lungo conservato; si percepisce il prestigio delle sue università e quello delle accademie letterarie e militari, il culto delle armi associato a quello della caccia; si avverte, nelle sue prospettive urbanistiche, l’anelito di artisti che l’hanno resa magnifica. Una “città anfibia”, come la definì l’Alfieri, che doveva poi risorgere dalle sue ceneri e diventare all’inizio del XX secolo, per dirla con le parole di Carlo Levi, “tra le città italiane, il solo ambiente favorevole al sorgere di uno spirito compiutamente moderno”. Così è stato, e così è narrato e illustrato in questo volume attraverso il commento di uno storico illustre quale Giuseppe Ricuperati, e un’Antologia letteraria, scelta e introdotta da Caterina Napoleone, che coglie luci e ombre che si sono impresse nel carattere e nella fisionomia della città. Il volume, realizzato per conto di Cariparma Crédit Agricole, sarà presentato il prossimo 14 novembre, alle ore 18.30, presso il Circolo dei Lettori in Via Bogino 9 (evento ad invito). Bruno Gambarotta, scrittore e giornalista, condurrà l’incontro con gli autori alla presenza del Sindaco di Torino, Piero Fassino, del Top Management di Cariparma Crédit Agricole, dell’editore Franco Maria Ricci e della Presidente del Teatro Stabile di Torino, Evelina Christillin. Profilo Gruppo Cariparma Crédit Agricole Cariparma fa parte del gruppo francese Crédit Agricole, leader europeo nel settore bancario e assicurativo, presente con 11.000 filiali in oltre 70 Paesi nel mondo. Il Gruppo in Italia con Cariparma, FriulAdria e Carispezia è presente sul territorio con circa 900 filiali in 10 regioni (Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Lombardia, Piemonte, Liguria, Toscana, Lazio, Campania, Umbria), tra i primi otto player nel panorama bancario per presenza territoriale, con oltre 9000 dipendenti e 1.700.000 clienti. www.cariparma.it - www.friuladria.it – www.carispezia.it Per ulteriori informazioni: Ufficio Relazioni con i Media - Gruppo Cariparma Crédit Agricole Tel. 0521.21.2842 / 2838 / 2869 / 2845 Fax. 0521.91.2426 Fernando Vacarini - [email protected] Simona Carini - [email protected] Cristina Pasin - [email protected] Andrea Vighi – [email protected] TORINO Testi Giuseppe Ricuperati Caterina Napoleone Massimiliano Caldera Gabriele Reina Fotografie Massimo Listri Progetto editoriale Franco Maria Ricci Una rivisitazione di Torino, della sua storia, dei suoi monumenti e dei suoi protagonisti. È questa la nuova meta dell’ideale Grand Tour di Franco Maria Ricci. Un itinerario che si addentra attraverso i secoli negli aspetti più reconditi del capoluogo piemontese sulla falsariga della recente pubblicazione dedicata a Napoli (2009), e dei molti altri titoli dell’editore parmense che costituiscono ormai un’imponente enciclopedia illustrata del nostro Paese e dei suoi tesori. Riflettendosi nelle immagini dell’album fotografico di Massimo Listri, sono le parole degli autori raccolti nel volume a restituire il volto più autentico e sotterraneo di Torino. Una città che, sullo sfondo della sua antica vocazione militare e della sua moderna tradizione industriale, si rivela testimone di vicende – culturali e sociali – che non appartengono esclusivamente al suo ambito territoriale ma che s’irradiano nei destini dell’intera nazione. Emerge così il suo ruolo di baluardo a difesa dei confini, la presenza del corso del fiume che l’attraversa e la connota, il primato della sua corte sottratto alle città circonvicine e a lungo conservato; si percepisce il prestigio delle sue università e quello delle accademie letterarie e militari, il culto delle armi associato a quello della caccia – che ne è metafora; si avverte, nelle sue prospettive urbanistiche, l’anelito di artisti che l’hanno resa magnifica e quel fervore religioso che ha fornito il destro alle allegorie poetiche di Giambattista Marino. Ma emerge anche un’affinità di stile, e di vita, con quelli del mondo francese. Un modello europeo che influenza persino le scelte linguistiche fin quando non prevarranno sentimenti nazionali e liberali che porteranno all’unificazione dell’Italia e faranno di Torino la sua prima capitale. Una “città anfibia”, come la definì icasticamente l’Alfieri, che doveva poi risorgere dalle sue ceneri e diventare all’inizio del XX secolo, per dirla con le parole di Carlo Levi, “tra le città italiane, il solo ambiente favorevole al sorgere di uno spirito compiutamente moderno”. Così è stato, e così è narrato e illustrato in questo volume attraverso il commento di uno storico illustre quale Giuseppe Ricuperati, e un’Antologia letteraria, scelta e introdotta da Caterina Napoleone, che coglie luci e ombre che si sono impresse nel carattere e nella fisionomia della città. Brani apparentemente ai margini della grande tradizione letteraria torinese, ma che ne offrono uno spaccato non convenzionale. Dalle feste di corte a Torino agli albori del XVII secolo, descritte come in una cronaca mondana da un pittore girovago quale fu Federico Zuccari che, avvezzo agli artifici manieristi, non lesina iperboli su costumi, travestimenti, banchetti e corse in slitta di sovrani e dignitari, al dialogo d’invenzione con Bernini dell’architetto della Reggia di Venaria Amedeo Castellamonte; dal pestifero contagio che, come nella Milano manzoniana della Storia della colonna infame, a Torino ha decimato gran parte della popolazione, al ritorno della dinastia regnante una volta tramontato l’astro di Napoleone. Le imprese di architetti, scultori e pittori e di tutti quei comprimari dell’ambiente artistico torinese – citati nell’Indice ragionato di Massimiliano Caldera riferito a ciascun monumento e opera d’arte che compone l’atlante fotografico del volume – arricchiscono un panorama culturale che contempla, non senza forti suggestioni, gli istituti caritatevoli, i “lati oscuri”, le fiabe magiche, le invisibili “città” dell’imperfezione, e il desiderio di evadere nel fantasmagorico Oriente, sia quello di Salgari sia quello delle corrispondenze di viaggio, dalle sponde del Bosforo e da quelle dell’Oceano Indiano, di De Amicis e Gozzano. E nelle opere degli intellettuali e degli scrittori dell’età moderna si ritrovano quelle visioni che hanno talvolta ispirato gli stessi sogni di impresari illuminati, gettando le fondamenta di quell’industria che darà vita nel dopoguerra al miracolo italiano in una Torino a tutt’oggi gelosa custode dei suoi ideali di civiltà e progresso. Indice del volume Le avventure di una città. Torino dalle origini a domani di Giuseppe Ricuperati Antologia letteraria scelta e introdotta da Caterina Napoleone Torino gaudente I colpi della storia: epidemie e assedi l’Arte della guerra Miracoli e pietà Il lato oscuro Momenti di vita torinese Un’antica città di cultura Le Belle Arti Il Risorgimento come romanzo Carta stampata e automobile Fuori da Torino Indice ragionato dei luoghi visitati di Massimo Caldera Genealogia Sabauda di Gabriele Reina Stampato a Parma, nel mese di ottobre 2012, dalle Grafiche Step