Copia di 5fdd5a98e5b49079ef5c1edab50a6195 Cultura e Spettacoli VENERDÌ 19 GIUGNO 2015 IL PICCOLO 41 MUSICA Arriva “Vero” di Gué Pequeno: «Contro il rap da big babol» ◗ MILANO Grande prima il 27 giugno in piazza Unità a Trieste con Tan Dun che dirigerà l’Orchestra Filarmonica Slovena e quella del “Verdi”. A destra, il compositore polacco Krzystof Penderecki di Federica Gregori ◗ TRIESTE Saranno pure aspri concorrenti perennemente impegnati a strapparsi il titolo di migliore città d'Europa, ma tutto tra loro si registra fuorchè competizione. Anzi, i sindaci di Trieste Cosolini e di Lubiana Jancovic si sono dati appuntamento ieri mattina in Municipio per presentare ancora una volta insieme il Lubiana Festival, un'edizione - la numero 63 - che si segnala come la più lunga della sua storia, ricca di un cast variegato di artisti che va dai nomi più consolidati come Zubin Mehta ai più giovani e lanciatissimi 2Cellos, e che si aprirà proprio in Piazza Unità a Trieste sabato 27 giugno con un autore tra i più significativi nelle musiche per il grande schermo. Se il regista taiwanese Ang Lee ha conquistato infatti la fama mondiale con il mirabolante "La tigre e il dragone", il successo del film si deve anche a lui, Tan Dun, autore della rutilante colonna sonora premiato con l'Oscar e una valanga di Grammy. Il sodalizio con Lee, nato con "Il banchetto di nozze", è proseguito più avanti con "Hero", e sarà questa la trilogia, ribattezzata "delle arti marziali", al centro della performance anche visuale di sabato 27, con Dun che dirigerà, una a fianco all'altra, l'Orchestra Filarmonica Slovena e quella della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste. «Non vedo miglior gemellaggio di questo - ha commentato il sovrintendendente del “Verdi” Stefano Pace -, una collabora- Lubiana Festival, grande musica con Tan Dun, Mehta e 2Cellos Il compositore della colonna sonora dei film “La tigre e il dragone” e “Hero” aprirà la rassegna il 27 giugno con un concerto in piazza Unità a Trieste IL 27 agosto Millennium: arriva il romanzo senza Larsson Sullo sfondo un occhio. Marsilio ha svelato la copertina del quarto volume di “Millennium”': “Quello che non uccide” arriverà in libreria, in anteprima mondiale, il 27 agosto, firmato da David Lagercrantz, a cui è spettato il difficilissimo compito di proseguire la saga di Stieg Larsson. “Quello che non uccide” (Farfalle Marsilio GialloSvezia) si concentrerà sulla psicologia di Lisbeth Salander, indiscussa protagonista della serie, insieme a Mikael Blomkvist. Sarà l'evento editoriale dell'anno e l'attesa, da parte dei media come dei lettori, è già alle stelle. L'autore del libro in un’intervista ha detto: «Ci sono Mikael Blomkvist e Lisbeth Salander. E poi Erica Berger, l'ispettore Jan Bublanski e Sonja Modig. Troverete il poliziotto Hans Faste, lo zelante pubblico ministero Richard Ekström, il sempre leale Holger Palmgren, Plague della Repubblica degli hacker, e molti altri». zione di altissimo livello che continueremo e approfondiremo». Tan Dun sarà quindi in Pazza del Congresso a Lubiana il giorno seguente a dare l'avvio ufficiale al festival diretto da Darko Brlek, un'edizione che si snoderà in altre ottime venues amatissime dal pubblico musicale, dalla Krizanke alla Cankari- ev Dom. «Inaugurare il festival a Trieste è un piacere che si rinnova - ha sottolineato Brlek - anche perchè dopo l'apertura tanti triestini continuano poi a seguire la manifestazione lungo tutto l'arco estivo». Un arco quest'anno ancora più lungo, si diceva, che andrà a chiudere il 28 settembre con una filarmoni- Marsilio svela la copertina ‘‘ Un occhio che guarda sotto il nome di David Lagercrantz ca di giovani artisti dell'area tedesca diretti dal brillante Jonathan Nott. Il più grande compositore vivente polacco, a detta del Guardian, Krzystof Penderecki sarà a Lubiana il 6 luglio per proporre una delle sue partiture più rappresentative, il Requiem Polacco. E nel trio di grandi composi- tori spicca finalmente una donna: si tratta della russa Sofija Gubajdulina, che firmerà un Concerto per viola e orchestra. Sul versante orchestre con cori non passa inosservata l'Israel Philarmonic Orchestra diretta da Zubin Mehta, il 24 agosto, mentre il 20 luglio sarà di scena il talento del pianista moscovita Nikolaj Luganskij. Danza il 13 luglio con "Romeo e Giulietta" con orchestra e balletto provenieti dal prestigioso Mariinskij di San Pietroburgo mentre lo stesso mese sarà riproposto, dopo il grande successo ottenuto, il musical tutto made in Slovenia "Fiori d'Autunno". A settembre la regina sarà l'opera, tra una "Turandot" e "Tristano e Isotta", mentre il 21 sarà la volta del dramma "Faust" diretto da Tomaz Pandur, forte della recente serie di trenta repliche a Madrid. Un salto indietro, e sarà la fine di luglio, il 23, l'attesa data alla Krizanke del tour mondiale dei 2Cellos. ©RIPRODUZIONERISERVATA Klinger conosceva i piani d’invasione di Tito Lo storico ucciso a New York aveva concluso una ricerca assieme a Ivan Buttignon William Klinger Vedranno la luce in un futuro non lontano alcune ricerche ancora inedite di William Klinger, lo storico fiumano d'origine e gradiscano d'adozione freddato da due colpi di pistola all'Astoria Park di New York alla fine dello scorso gennaio. A darne notizia è stato l'amico e collega Ivan Buttignon, politologo, scrittore, saggista e docente universitario a Udine e Trieste che proprio con Klinger aveva lavorato a uno studio a quattro mani sulle trame e i retroscena dell'accordo di Brioni. Con la scoperta di notizie inedite ed estremamente inte- ressanti. La notizia è stata data da Buttignon al quotidiano dell'Istria e Quarnero, “La Voce del Popolo”. La ricerca inedita è un lavoro a quattro mani di Buttignon e Klinger. E riguarda un tema affascinante e controverso: l’ultimo tentativo di annessione di Trieste da parte di Tito. «Abbiamo scoperto – ha dichiarato Buttignon al quotidiano fiumano - che le truppe di Tito avevano deciso di annettersi Trieste nel marzo 1947, vale a dire subito dopo il trattato di Pace, con una prova di forza. Abbiamo ultimato insieme una pri- ma stesura del lavoro – ha rivelato lo storico - poi l’ho ripresa in mano ed ho preparato una seconda versione, estesa e definitiva, che termina con i Patti di Brioni dell’autunno 1948. Come da progetto di cui s’era ragionato con Klinger. Avevamo trovato conferma, infatti, che c’era stato un secondo tentativo di annessione nel settembre 1947 con il piano di spostare i confini in accordo e con la connivenza della Quinta colonna di Trieste. Si tratta di una novantina di pagine ricche di novità storiografiche». La Jugoslavia pretese ed ottenne che vi fosse un accordo bilaterale con gli Usa, escludendo la Gran Bretagna. Ciò avveniva dopo lo scisma tra Stalin e Tito. Gli Usa, in cambio di appoggio assoluto alla Jugoslavia, imposero l’allontanamento delle truppe jugoslave dalla zona A e così salvarono Trieste ma continuarono a gestire la politica estera di questo territorio e dell’Italia per tanti anni. «Io e William abbiamo ricostruito tutte le trame – ha dichiarato Buttignon - Ora ci vuole una casa editrice che capisca il valore di quest’opera». Intanto nei giorni scorsi la municipali- Uscirà martedì il nuovo album firmato da Gué Pequeno, che in pausa dai Club Dogo ritorna in scena con il terzo lavoro da solista. Il titolo dell'album è “Vero” e in scaletta ci sono anche due tracce con la collaborazione del rapper statunitense Akon e di Joke, paladino del rap francese. «È un album duro - ha detto Pequeno - in reazione ad un certo tipo di hip hop che io chiamo “da big babol” e che sento in Italia. La nostra è una scena che mi sta stretta non perché mi senta il migliore, ma perché in Italia siamo proprio indietro e i meccanismi sono gli stessi di vent'anni fa anche se il rap oggi è diventato di moda. Qui se non hai un singolo che piace ad una radio sola che ha milioni di ascoltatori, non vai da nessuna parte». La scaletta dell'album è nata durante gli spostamenti del rapper tra Lugano dove vive e dove ha uno studio di registrazione, Milano, gli Stati Uniti e la Francia. «L'hip hop francese è da sempre il mio preferito ha confessato Pequeno - e con il primo viaggio fatto con i miei soldi, a quattordici anni, sono andato a Parigi perché avevo il mito del rap che si faceva lì». Le tracce vanno da “Pequeno” a quella che ha dato il titolo a tutto il disco, passando per “Tu non sai”, con la collaborazione del rapper francese Joke, “Oro e diamanti”, “Nouveau riche” e tutte le altre, compresa “Interstellar” nella quale ha messo lo zampino Akon, stella del rap statunitense e produttore che ha lavorato con Snoop Dogg, David Guetta e molti altri nomi più che importanti. «Lui è una star incredibile ha commentato Pequeno a proposito - e non è uno che dice di si proprio a tutti. Ho avuto la fortuna di conoscere il suo manager, che è anche suo cugino, tramite il mio dj». Un nuovo capitolo importante per la carriera di Gué Pequeno è anche quello aperto grazie alla collaborazione con l’etichetta rap americana Def Jam Recording che, assieme a Universal, ha messo il marchio sull' album. «Mi hanno sempre accusato di voler fare l'americano - ha scherzato il rapper - e questa volta l'ho fatto veramente». tà di Fiume ha conferito alla memoria di William Klinger una delle prestigiose ”Targhe d’oro” che ogni anno vengono assegnate, nella ricorrenza di San Vito ai personaggi che hanno dato lustro a Fiume. Klinger, apprezzato per i suoi studi sull'Ozna, la polizia politica di Tito e in generale sulle trame dell'ex Jugoslavia, è stato strappato alla vita a soli 42 anni in un gelido pomeriggio newyorkese dai contorni ancora troppo oscuri. Ad ucciderlo il cittadino croato americano di origine croata Alexander Bonich, traduttore e ricercatore, 49enne, che seppure inizialmente reo confesso ha successivamente iniziato a ritrattare la propria posizione in sede dibattimentale, asserendo di avere agito “per legittima difesa”. Luigi Murciano