IL MENSILE AL SERVIZIO DEI CITTADINI DI
anno
REZZO
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numero 03 / luglio 08
RIFIUTI
DIFFERENZIATA
AMBIENTE MIGLIORE
Arezzo
DECORO e QUALITÁ
SOMMARIO
EDITORIALE
PRIMO PIANO
p. 4
p. 5
p. 6
p. 7
6,00: è l'ora delle pulizie
Chi sporca e chi pulisce
Scuola: a lezione di rifiuti
Una differenziata d'arte
AREZZO
anno 1
numero 04 / ottobre 2008
p. 9
p.10
p.11
p.12
p.13
p.14
La città è la casa di tutti
Le telecamere amiche
Nuovo decoro della città
Circoscrizioni e servizio civico
Com'è verde la mia città
Facili regole da rispettare per una civile convivenza
p. 18
p. 19
p. 20
Tutte le altre differenziate
"Ecco come ridurre i rifiuti"
Aisa, potenziati i servizi
AISA
SALUTE
Direttore responsabile
Enrico Gori
p. 22
p. 24
p. 25
p. 26
Disturbi dell'alimentazione
Allarme per le ragazze
500 nuovi casi in 10 anni
Un aiuto da "Equilibrista"
Coordinamento Editoriale
Claudio Repek
ALIMENTAZIONE INFANZIA
Redazione:
Cecilia Agostini / Comune di Arezzo
Pierluigi Amorini / Asl 8
Antonella Bacciarelli / Comune di Arezzo
Marco Caneschi / Comune di Arezzo
Giacomo Cherici / Aisa spa
Antonella Di Tommaso / Fraternita dei Laici
Francesco Falsini / Atam
Elisabetta Giudrinetti / Fiera Antiquaria
Marzia Sandroni / Afm
Martina Nundini / Beta
Nicola Salemi / Koinè
EDUCAZIONE ALLA SALUTE
p. 28
p. 30
p.32
p.35
Una vocazione "sociale"
AREZZO MULTISERVIZI
p.40
p.41
Cimiteri alla multiservizi
Il nuovo forno crematorio
FIERA ANTIQUARIA
Quando l'esperto è in giro per la nostra fiera
ENERGIA
Estra: Eta 3 cresce ancora
ACQUA
p.46
p.48
Editore:
consorzio Isola che non c’è
via Arno, 11
52100 Arezzo
tel. 0575 900309 - Fax 0575 911103
Un’Oasi di solidarietà
FRATERNITA DEI LAICI
p.44
Stampa
Nuova Cesat coop / Firenze
Niente glutine, grazie, cosa fare con la celiachia
COOPERAZIONE SOCIALE
p.42
Grafica
Studio: Settore8.it
A ogni scuola il suo menù
L’ambiente è di tutti, la città è di tutti. Ognuno deve fare la sua
parte, a cominciare dall’amministrazione pubblica. In questo
numero ricordiamo le azioni del Comune di Arezzo per il
decoro e la qualità della città e quelle di Aisa per la sua pulizia
e per la raccolta differenziata.
Una necessità emerge sopra tutte le altre: bisogna produrre
meno rifiuti. Non è un appello generico ma un invito motivato
dai rischi per l’ambiente e per i conti delle famiglie. Le
emergenze ambientali sono possibili, non solo in Campania, se
non vengono realizzate iniziative per contenere la produzione
dei rifiuti e per potenziare la raccolta differenziata.
Aisa, la società che si occupa dell’igiene urbana, sta
distribuendo in queste settimane le biopattumiere per la
raccolta dell’organico, cioè degli avanzi di cucina. Una nuova
iniziativa che si aggiunge a quella delle raccolte differenziate di
molti altri materiali, a cominciare da carta, vetro, plastica.
Meno rifiuti e più differenziazione ma anche maggiore
attenzione alla città che rappresenta la “casa” della comunità.
Gli operatori ecologici di Aisa raccontano, in questo numero,
in quali condizioni trovano la città alla sei della mattina e spesso
non è un bello spettacolo. Comune ed Aisa sono al lavoro per
potenziare i servizi ma è necessaria anche una nuova e diversa
attenzione da parte dei cittadini per rendere veramente la città
la casa di tutti.
L'acqua del rubinetto ha adesso la sua etichetta
Accadueò, sesta edizione
COOPERAZIONE SOCIALE
p.50
"Consumi e Chimere" per acquisti consapevoli
ATAM
p.54
Baldaccio a tariffa ridotta
AREZZO
p.55
p.56
p.57
p.58
Registrazione Tribunale
Tribunale di Arezzo
N° 7/08 del 16/04/2008
2
Asta per Palazzo Acuti
Il regolamento urbanistico
Arezzo, la città dei bimbi
Consiglio in diretta on line
MINERVA
p.60
p.61
Il ritorno della Minerva
La sua "casa" ad Arezzo
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SALUTE
Alimentazione: disturbi
del comportamento
Anoressia e bulimia: due malattie che possono portare a gravi disabilità e che
talvolta mettono a rischio la vita. Colpite soprattutto le ragazze in adolescenza
Guardarsi allo specchio e non piacersi. Trovarsi brutti
anche quando non lo si è. Mettersi in testa che magari
smettendo di mangiare il proprio fisico diverrà come
quello di una modella o di un divo del cinema e della tv.
Un fenomeno assai più diffuso di quanto si possa credere.
Con conseguenze pesantissime, specie quando il "tarlo"
entra in testa nell'età adolescenziale.
E così si mettono in moto meccanismi perversi. Gli
atteggiamenti nei confronti dell’uso del cibo risultano
sempre meno appropriati alle reali esigenze di uomini,
donne e soprattutto ragazzi. Dalla qualità e quantità
dei cibi, ma soprattutto dai modi e dai tempi con cui li
disagio psicologico comporta serie complicanze fisiche e
psichiche, che tendono a mantenersi per lunghi periodi
fino rendere la malattia di anoressia e bulimia una malattia
cronica.
L'allarme è scattato con forza una decina di anni fa in tutti
i paesi occidentali. Per dimensione del fenomeno e per
gravità dello stato morboso, i disturbi del comportamento
alimentare come l'anoressia nervosa e la bulimia
nervosa, rappresentano oggi un problema socio-sanitario
importante per i paesi del mondo occidentale e quindi
anche per l'Italia.
consumiamo, dipendono una enormità di disfunzioni di
carattere fisico e psichico.
Tutto questo non avviene a persone lontane. Ma al ragazzo
vicino di casa, magari alla propria figlia, o amica.
I Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA)
rappresentano una delle patologie più diffuse nella
popolazione giovanile, con un picco di incidenza fra i 15
e i 24 anni e sono caratterizzate da un rapporto alterato
con il cibo e con il corpo. Hanno sempre un’origine
psicologica, spesso determinata da una bassa stima
di sé e grave insoddisfazione della propria immagine
corporea. Conseguentemente questa condizione di
Anoressia, bulimia e non solo...
Una scheda sui principali disturbi. Molto diffuse sono
anche le forme di uso compulsivo del cibo, definiti
disturbi da alimentazione incontrollata.
Anoressia nervosa: è il rifiuto di mantenere il
peso corporeo al di sopra del peso minimo normale,
un’intensa paura di acquistare peso, un’alterazione
del modo in cui il soggetto vive il peso o la forma del
corpo, un’eccessiva influenza della forma e del peso
sull’autostima, il rifiuto di ammettere la gravità del
sottopeso e l’amenorrea (nelle donne).
Bulimia Nervosa: ricorrenti abbuffate
compulsive (mangiare in un periodo di
tempo definito, una quantità di cibo
significativamente superiore a quello che
la maggior parte delle persone mangerebbe
nello stesso tempo e in circostanze simili,
con sensazione di perdita di controllo
sull’alimentazione durante l’episodio),
ricorrenti e inappropriate condotte
compensatorie per prevenire l’aumento di
peso e con i livelli di autostima indebitamente
influenzati dalla forma e dal peso corporeo.
Molto diffuse sono anche le forme di uso
compulsivo del cibo associato all’obesita,
definiti
disturbi
da
alimentazione
incontrollata: purtroppo sono ancora
frequentemente trascurati dal punto di
vista
medico psicologico pur essendo
altrettanto gravi dell’anoressia e bulimia,
per le loro complicanze. La guarigione di
queste patologie è correlata alla precocità
della diagnosi e dell’intervento sanitario
alla tipologia delle terapie, all’entità della
malnutrizione, alla concomitanza di altre
patologie organiche e psichiche associate.
Fondamentale, inoltre, per l’esito delle cure,
risulta essere il contesto socio-ambientale e
familiare in cui la malattia si sviluppa.
Il rischio di mortalità è legato alla
cronicizzazione della malnutrizione ed
allo sviluppo di complicanze organiche e
psichiatriche ad essa secondarie.
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SALUTE
SALUTE
Allarme per le ragazze
500 nuovi casi in 10 anni
Numeri sempre più consistenti. Tra le 8 e le 10 ragazze ogni 100, in età compresa tra
i 12 e i 25 anni, soffre di qualche disturbo dell’alimentazione. I fattori di rischio
L’Asl 8 mette a disposizione di chi ha disturbi il Centro per la diagnosi e la cura dei
disturbi del comportamento alimentare presso l'Ospedale San Donato di Arezzo
Anoressia e bulimia hanno raggiunto proporzioni
allarmanti dal punto di vista epidemiologico.
Nei paesi occidentali, Italia compresa, la bulimia nelle
giovani adulte è compresa tra l’1% e il 3%, e oscilla
intorno allo 0,5% per l’anoressia. Il 3-5% delle donne
della stessa fascia di età soffre di sindromi parziali. Nella
popolazione adolescenziale la prevalenza della anoressia è
stimata intorno allo 0,5%, mentre quella di bulimia giunge
al 5,8%; le sindromi parziali coinvolgono dall’1,78% al
13,3% della popolazione delle scuole medie superiori.
Una proporzione di 8-10 ragazze ogni 100 di età
compresa tra i 12 e i 25 anni soffre di qualche disturbo
dell’alimentazione. La mortalità è compresa tra il 5 e il
18% per le pazienti affette da anoressia e arriva al 7% per
le pazienti affette da bulimia.
L'Azienda Sanitaria aretina, dal 1999, ha realizzato uno
specifico percorso assistenziale ad alta specializzazione,
rivolto a persone che soffrono di DCA, per l’intera
area provinciale. In 10 anni sono state visitati oltre
500 nuovi casi di persone con diagnosi di disturbi del
comportamento alimentare.
La fascia di età interessata è compresa tra i 15 e i 55 anni,
con una prevalenza di età dai 15 ai 22 per le anoressie
nervose, tra i 19 e i 30 per le bulimie nervose, e tra i 35 e
i 55 per le forme atipiche. Per tutte le diagnosi è in totale
prevalenza il sesso femminile.
L'ASL8, dal 1999, ha
realizzato un percorso
assistenziale ad alta
specializzazione.
In 10 anni oltre
500 nuovi casi con
diagnosi di disturbi
del comportamento
alimentare.
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Ci sono fattori specifici che più facilmente mettono a
rischio la popolazione. Innanzitutto l'età: tra 12 e 25,
ma più precisamente fra i 14 e i 18 anni. In questa età
il corpo si trasforma e nel contempo cominciano ad
essere particolarmente interessanti e di "feroce efficacia"
i complimenti o le critiche dei coetanei.
Ancora a rischio sono maggiormente le ragazze: il
90-95% dei pazienti appartiene infatti al sesso femminile.
Sembrano maggiormente a rischio i giovani con famiglie
all'interno delle quali si vivono situazioni difficili, come
malattie croniche, disturbi psichici, relazioni familiari
critiche, altri casi di disturbi del comportamento
alimentare all'interno della famiglia, diete in famiglia,
una particolare attenzione al peso e alle forme corporee
da parte dei genitori o dei fratelli/sorelle.
Il Centro per la diagnosi e la cura
dei disturbi del
comportamento
alimentare della Ausl 8
Il Centro per la diagnosi e la cura dei disturbi del
comportamento alimentare, si trova presso l'Ospedale
S. Donato (4 tunnel, settore M, II piano) ed è diretto
dalla dottoressa Alessandra Pennacchioni, psichiatra del
Dipartimento della Salute Mentale della Ausl 8.
L’accesso al servizio è diretto per tutti i cittadini, con
prenotazione telefonica (tel. n. 0575.255921), sia per
ottenere informazioni che appuntamento per una visita
specialistica. Il Centro svolge attività ambulatoriale
avvalendosi di una équipe specializzata nel trattamento dei
DCA, composta da psichiatri, psicologi e dietista. Adotta
un livello organizzativo e pratiche cliniche in linea con
quanto indicato dal Ministero della Sanità e quanto già
attuato nelle migliori organizzazioni sanitarie accreditate
per tale intervento, in stretto collegamento con i medici
di Medicina Generale ed i pediatri di Libera Scelta che
frequentemente sono i primi a rilevare segnali di rischio
insieme alla famiglia. Insieme a loro e altri professionisti,
il Centro si occupa dei programmi della prevenzione
che la AUSL prevede stabilmente sui temi dei DCA e
dell’obesità. Da quest'anno il percorso di cura e assistenza
per i DCA nell'Azienda Sanitaria dispone anche di
intervento terapeutico di Day hospital, strutturato in
modo specifico per la riabilitazione del comportamento
alimentare attraverso una terapia di tipo psicologico e
nutrizionale. Tale intervento viene garantito dal SSN
attraverso una convenzione fra la ASL 8 e il Centro Auryn
dell’Istituto di Riabilitazione di Agazzi.
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SALUTE
Un aiuto da “Equilibrista”
L’associazione no profit che fornisce i servizi di accoglienza e informazione, di
supporto tramite i gruppi di auto mutuo aiuto guidati da volontari, 267 sono i soci
L'innovazione rappresentata dalla esperienza aretina del
Centro per i Disturbi del Comportamento Alimentare ha
dato vita anche all'associazione no-profit "L'Equilibrista":
un nome adeguato alla mission che si propone.
Cercare l'equilibrio come la chiave di volta per affrontare
i problemi: equilibrio nel cibo, equilibrio della ricerca
della propria immagine, equilibrio nel senso di stima e di
autostima. Equilibrio anche nelle modalità di intervento
da parte della famiglia prima e della società poi, verso le
persone colpite da queste malattie.
L'Equlibrista nasce nel 2002 e rappresenta il percorso
di un gruppo di persone, pazienti, familiari e operatori,
che insieme hanno lavorato per promuovere salute
attraverso il "cambiamento interno e delle loro relazioni
sociali". L'obiettivo è anche quello di rendere una
esperienza di pochi, un valore per molti. Una rete di auto
mutuo aiuto che diventa supporto anche per momenti
diversi e per bisogni diversi dalle terapie specifiche.
L'associazione, come Onlus, si propone di fornire
i servizi di accoglienza e informazione, di supporto
tramite i gruppi di auto mutuo aiuto guidati da volontari
opportunamente formati. Si propone di promuovere
attività di sensibilizzazione presso scuole ed enti, svolge
attività di informazione anche attraverso attività culturali
come il laboratorio teatrale. Parallelamente alle attività
proprie si adopera per realizzare la rete di servizi che vede
associazioni “no-profit" ed enti pubblici coordinati ed
uniti al fine di fornire il miglior servizio alla persona.
L'associazione
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L'Equlibrista nasce nel 2002 e
rappresenta il percorso di un gruppo
di persone, pazienti, familiari e
operatori, che insieme hanno
lavorato per promuovere salute
attraverso il "cambiamento interno e
delle loro relazioni sociali".
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L'importanza di una diagnosi
precoce e della prevenzione
Il completamento dei servizi per la cura dei DCA
avvenuto negli ultimi anni nell'Azienda Sanitaria aretina,
unitamente allo stretto rapporto con i medici di famiglia,
ci permette di affrontare sempre più precocemente
queste patologie e ridurre conseguentemente i danni
che producono a lungo termine. Non dobbiamo
dimenticare che queste patologie colpiscono persone fin
dalla loro giovane età, determinando perdita di interessi,
di amicizie, di voglia di vivere. Le terapie devono sempre
mirare al recupero del benessere psicologico insieme a
quello fisico e comportamentale, ma resta di primaria
importanza lavorare sulla prevenzione dei fattori di
rischio, sia sociali che individuali, per diminuire lo
sviluppo e la gravità di queste patologie.
Alessandra Pennacchioni
Psichiatra, Responsabile Centro Disturbi
Comportamento Alimentare, ASL 8 Arezzo
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AERRE è un mensile al
servizio dei cittadini
che viene distribuito gratuitamente
alle famiglie del comune di Arezzo
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Ha 267 soci
Si trova ad Arezzo, in Via Campo Di Marte n. 20
Sportello telefonico attivo
nei giorni martedì e giovedì dalle ore 15 alle 17
Telefono: 3298933482
indirizzo email: [email protected]
Sito: www.lequilibrista.it
Presidente Associazione L'Equilibrista
Anna Maria Pellegrini
Nella foto: Anna Maria Pellegrini e Alessandra Pennacchioni
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Tel. 0575.900309 - Fax. 0575.911103
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