Indice 4 - Protezione dei circuiti n Introduzione pag. 38 n Protezione contro i sovraccarichi pag. 41 n Installazione dei cavi pag. 45 n Portata dei cavi pag. 48 n Caduta di tensione pag. 57 n Protezione contro il cortocircuito pag. 62 n Dimensionamento rapido dei cavi pag. 82 n Condotti sbarre prefabbricati n Tabelle di coordinamento pag. 84 pag. 110 37 Protezione dei circuiti Introduzione Definizioni Impianto elettrico Insieme di componenti elettrici associati al fine di soddisfare scopi specifici e aventi caratteristiche coordinate. Fanno parte dell’impianto elettrico tutti i componenti elettrici non alimentati tramite prese a spina; fanno parte dell’impianto elettrico anche gli apparecchi utilizzatori fissi alimentati tramite prese a spina destinate unicamente alla loro alimentazione. Conduttore di neutro Conduttore collegato al punto di neutro del sistema ed in grado di contribuire alla trasmissione dell’energia elettrica. Temperatura ambiente Temperatura dell’aria o di altro mezzo nel luogo in cui il componente elettrico deve essere utilizzato. Tensione nominale Tensione per cui un impianto o una sua parte è progettato. Nota: la tensione reale può differire dalla nominale entro i limiti di tolleranza permessi. In relazione alla loro tensione nominale i sistemi elettrici si dividono in: cc sistemi di categoria 0, quelli a tensione nominale minore o uguale a 50 V se a corrente alternata o a 120 V se a corrente continua (non ondulata); cc sistemi di categoria I, quelli a tensione nominale da oltre 50 a fino 1000 V compresi se a corrente alternata o da oltre 120 fino a 1500 V se a corrente continua; cc sistemi di categoria II, quelli a tensione nominale oltre a 1000 V se a corrente alternata o oltre 1500 V se a corrente continua, fino a 30000 V compreso; cc sistemi di categoria III, quelli a tensione nominale maggiore di 30000 V. Qualora la tensione nominale verso terra sia superiore alla tensione nominale fra le fasi, agli effetti della classificazione del sistema si considera la tensione nominale verso terra. La tensione effettiva può variare entro le abituali tolleranze. I transitori non vengono considerati. Questa classificazione non esclude l'introduzione nelle diverse categorie di limiti intermedi per ragioni particolari. Circuito elettrico Insieme di componenti di un impianto alimentato da uno stesso punto e protetto contro le sovraccorrenti da uno stesso dispositivo di protezione. Circuito di distribuzione Circuito che alimenta un quadro di distribuzione. Circuito terminale Circuito direttamente collegato agli apparecchi utilizzatori o alle prese a spina. Corrente di impiego (IB) Corrente che può fluire in un circuito nel servizio ordinario: cc a livello dei circuiti terminali è la corrente corrispondente alla potenza apparente dell'utilizzatore. In presenza di avviamento motori o messe in servizio frequenti (ascensori o saldatrici a punti) è necessario tener conto delle correnti transitorie se i loro effetti si accumulano; cc a livello dei circuiti di distribuzione (principali e secondari) è la corrente corrispondente alla potenza apparente richiesta da un gruppo di utilizzatori tenendo conto del coefficiente di utilizzazione e di contemporaneità. Portata in regime permanente di una conduttura (Iz) Massimo valore della corrente che può fluire in una conduttura, in regime permanente ed in determinate condizioni, senza che la sua temperatura superi un valore specificato. È quindi la massima corrente che la conduttura può sopportare senza pregiudicare la durata della sua vita. Dipende da diversi parametri come ad esempio da: cc costituzione del cavo e della canalizzazione; vv materiale conduttore, vv materiale isolante, vv numero di conduttori attivi, vv modalità di posa; cc temperatura ambiente. Sovraccorrente Ogni corrente che supera il valore nominale. Per le condutture, il valore nominale è la portata. Tale corrente dev’essere eliminata in tempi tanto più brevi quanto più elevato è il suo valore. Corrente di sovraccarico Sovracorrente che si verifica in un circuito elettricamente sano. Ad esempio la corrente di avviamento di un motore o il funzionamento momentaneo di un numero di utilizzatori maggiore di quello previsto. 38 Corrente di cortocircuito (franco) Sovracorrente che si verifica a seguito di un guasto di impedenza trascurabile fra due punti tra i quali esiste tensione in condizioni ordinarie di esercizio. Corrente di guasto Corrente che si stabilisce a seguito di un cedimento dell’isolamento o quando l’isolamento è cortocircuitato. Corrente di guasto a terra Corrente di guasto che si chiude attraverso l’impianto di terra. In determinate configurazioni di impianto, sistema TN e IT, la corrente di guasto (di secondo guasto per il sistema IT) che si richiude verso terra può assumere valori elevati, paragonabili alle correnti di sovraccarico e di cortocircuito. Corrente convenzionale di funzionamento (di un dispositivo di protezione) (If) Valore specificato di corrente che provoca l’intervento del dispositivo di protezione entro un tempo specificato, denominato tempo convenzionale. Conduttura Insieme costituito da uno o più conduttori elettrici e dagli elementi che assicurano il loro isolamento, il loro supporto, il loro fissaggio e la loro eventuale protezione meccanica. Componente elettrico Termine generale usato per indicare sia i componenti dell’impianto sia gli apparecchi utilizzatori. Apparecchio utilizzatore Apparecchio che trasforma l’energia elettrica in un’altra forma di energia, per esempio luminosa, calorica o meccanica. Apparecchio utilizzatore trasportabile ed apparecchio utilizzatore mobile Un apparecchio utilizzatore si definisce trasportabile se può essere spostato facilmente, perché munito di apposite maniglie o perché la sua massa è limitata; un apparecchio utilizzatore trasportabile si definisce apparecchio utilizzatore mobile solo se deve essere spostato dall’utente per il suo funzionamento, mentre è collegato al circuito di alimentazione. Apparecchio utilizzatore portatile Apparecchio mobile destinato ad essere sorretto dalla mano durante il suo impiego ordinario, nel quale il motore, se esiste, è parte integrante dell’apparecchio. Apparecchio utilizzatore fisso Apparecchio utilizzatore che non sia trasportabile, mobile o portatile. Alimentazione dei servizi di sicurezza Sistema elettrico inteso a garantire l’alimentazione di apparecchi utilizzatori o di parti dell’impianto necessari per la sicurezza delle persone. Il sistema include la sorgente, i circuiti e gli altri componenti elettrici. Alimentazione di riserva Sistema elettrico inteso a garantire l’alimentazione di apparecchi utilizzatori o di parti dell’impianto per motivi diversi dalla sicurezza delle persone. 39 Introduzione Protezione dei circuiti Dimensionamento degli impianti Nel dimensionamento di un impianto elettrico, ha un ruolo determinante la scelta dei cavi e delle relative protezioni. Per definire i due componenti sopra citati si può utilizzare il seguente schema operativo utilizzato in questa guida: cc calcolo delle correnti d’impiego delle condutture (IB). Per giungere alla determinazione di questi valori si parte da una prima analisi riguardante il censimento e la disposizione topografica dei carichi; questa prima analisi permette di identificare i coefficienti di utilizzazione e di contemporaneità dei carichi e di determinare le potenze e quindi le correnti che le condutture devono portare; cc dimensionamento dei cavi a portata, tenendo conto delle modalità di posa e delle caratteristiche costruttive dei cavi; cc verifica della caduta di tensione ammessa; cc calcolo della corrente di cortocircuito presunta ai vari livelli di sbarre; cc scelta degli interruttori automatici in base alla corrente d’impiego delle condutture da proteggere e al livello di cortocircuito nel punto in cui sono installati; la scelta degli interruttori automatici può anche essere influenzata da esigenze di selettività e filiazione; cc verifiche di congruenza interruttore/cavo: vv verifica della protezione contro il cortocircuito massimo, confrontando l’energia specifica passante dell’interruttore automatico (I2t) con l’energia specifica ammissibile del cavo (K2S2), vv verifica della protezione contro i cortocircuiti a fondo linea. Il confronto tra la corrente di cortocircuito minima a fondo linea (Iccmin) e la soglia di intervento istantaneo Im dell’interruttore è necessario solo in presenza di sganciatore solo magnetico o termico sovradimensionato (ad esempio circuiti di sicurezza), vv verifica della protezione contro i contatti indiretti, confrontando le caratteristiche di intervento del dispositivo di protezione (soglie di intervento istantaneo Im o differenziale I∆n) con la corrente di guasto a terra Id; questa verifica cambia in funzione del modo di collegamento a terra (TT, TN e IT) e delle condizioni di installazione. Per quest'ultima verifica consultare il capitolo relativo alla protezione delle persone. Corrente d'impiego IB pag. 48 aumento della sezione Dimensionamento dei cavi a portata pag. 57 Verifica caduta di tensione No (1) Si pag. 62 Calcolo del livello di cortocircuito sui quadri pag. 128 (1) Scelta interruttore automatico pag. 262 2 kS 2 ≥I t 2 pag. 68 Verifiche di congruenza interruttore/cavo No OK Im ≤ Iccmin pag. 397 Im ≤ Id Si fine (1) In caso di verifica negativa è generalmente possibile intervenire in alternativa sulla sezione del cavo oppure sul tipo di interruttore automatico. 40 Protezione dei circuiti Protezione contro i sovraccarichi Nota 1: la corrente di funzionamento del fusibile è pari a 1,6 volte la sua corrente nominale. Per tale motivo la portata della conduttura protetta da sovraccarico (a pari condizioni di utilizzazione) sarà differente a secondo del tipo di protezione adottato (interruttore automatico oppure fusibile) e del relativo rapporto tra la corrente di funzionamento e la corrente nominale. cc Interruttore per uso industriale If = 1,3 x In In ≤ Iz; cc interruttore per uso domestico o similare If = 1,45 x In In ≤ Iz; cc fusibile (con In > 4 A) If = (1,6 ÷ 1,9) x In In ≤ (0,9 ÷ 0,76) x Iz. L’interruttore automatico permette di sfruttare totalmente la portata ammessa dalla conduttura. Si fa notare che per la protezione delle linee di alimentazione del quadro di controllo delle pompe del sistema antincendio la norma UNI 9490 prevede l’utilizzo di fusibili allo scopo di garantire il non intervento della protezione in caso di sovraccarico. La lettera di chiarimento del Ministero degli Interni/ Direzione Generale Protezione Civile emessa in data 23 aprile 1998 e indirizzata all’Ispettorato Regionale VV.F per il Veneto e il Trentino Alto Adige precisa quanto segue. “Al riguardo, sulla scorta del competente parere del Centro Studi Esperienze, si ritiene che gli obbiettivi di sicurezza imposti dalla norma CEI 64-8 debbono essere rispettati anche se in disaccordo con la specifica prescrizione della norma UNI 9490/ 4.9.4.3”. In conclusione le soluzioni previste dalla norma CEI 64-8, come l’utilizzo di interruttori automatici, sono ammesse con le raccomandazioni di non proteggere il circuito contro il sovraccarico e di prevedere un sistema di segnalazione del sovraccarico in atto. Nota 2: il metodo utilizzato serve per la determinazione della portata a regime permanente. Nota 3: le portate si riferiscono a condizioni di posa senza variazioni lungo il percorso della conduttura. In caso fosse necessario, per ragioni di protezione meccanica, modificare la modalità di posa del cavo lungo il percorso, considerare l’installazione con le condizioni di utilizzo più gravose. Se per proteggere un cavo viene utilizzato un tubo o una canala per un tratto di conduttura inferiore al metro, non è necessario ridurre la portata. La norma CEI 64.8 richiede che, per la protezione contro le correnti di sovraccarico, si debbano rispettare le due condizioni seguenti: cc IB ≤ In ≤ Iz; cc If ≤ 1,45 Iz; dove: vv IB è la corrente di impiego della conduttura, vv In è la corrente nominale o di regolazione del dispositivo di protezione, vv Iz è la portata in regime permanente della conduttura che deve essere determinata in riferimento alle effettive condizioni di funzionamento. Praticamente si deve determinare la sezione di cavo che abbia la portata effettiva superiore a In, If è la corrente di sicuro funzionamento del dispositivo di protezione. Il coordinamento tra un cavo ed un interruttore automatico deve quindi iniziare dalla scelta di un interruttore automatico che abbia una corrente nominale superiore alla corrente di impiego della conduttura riservandosi poi di scegliere un cavo di portata adeguata. Per quando riguarda il rispetto della seconda condizione nel caso di interruttori automatici non è necessaria alcuna verifica, in quanto la corrente di funzionamento è rispettivamente: cc 1,45 In per interruttori per uso domestico conformi alla norma CEI EN 60898-1; cc 1,3 In per interruttori per uso industriale conformi alla norma CEI EN 60947-2. Tale verifica è indispensabile quando il dispositivo di protezione è un fusibile. Il metodo utilizzato in questa guida prende come riferimento la pubblicazione CEI-UNEL 35024/1 per quanto riguarda le pose non interrate e la pubblicazione CEI-UNEL 35026 per le pose interrate. Determinazione della sezione del conduttore di fase Conduttura Utilizzatore di im pi eg o a at rt Po Iz 45 1, Iz I B IB 1,45 I z Iz In If Zona a C o orr di e re nte go n la om zi i on na e le nI Co rr en te Zona b Zona b e al le e on i na ibil z I f tico o n i s e to a nz fu nv en om ve to co am aut n n te n e co me en zio tor te na r n e o or n t rr nzi C i fu erru d nt Co i fu i d Dispositivo di protezione 41 Protezione dei circuiti Protezione contro i sovraccarichi Determinazione della sezione del conduttore di fase Misura di protezione contro i sovraccarichi La norma CEI 64-8 obbliga ad attuare la protezione contro il sovraccarico delle condutture secondo il criterio sopra esposto e con le eccezioni riportate nel capitolo “Cortocircuito a fondo linea” a pag 76. In pratica la protezione contro i sovraccarichi è obbligatoria nei seguenti casi: cc condutture che alimentano derivazioni per le quali in sede di progetto è stato previsto un fattore di contemporaneità (KC) inferiore a 1; cc condutture che alimentano carichi per i quali in sede di progetto è stato previsto un fattore di utilizzazione (KU) inferiore a 1; cc condutture che alimentano carichi che possono dare origine a sovraccarichi (motori, prese a spina non dedicate ad utenze specifiche); cc condutture in sistemi IT sempre protette se non è presente un dispositivo a corrente differenziale. cc impianti in luoghi a maggior rischio in caso di incendio; cc impianti in luoghi con pericolo di esplosione; Negli impianti indicati agli ultimi due punti, la protezione contro i sovraccarichi deve essere sempre presente e installata all’inizio della conduttura. 42 Sigle di designazione dei cavi A livello nazionale le sigle di designazione dei cavi sono indicate nella norma CEI 20-27 (CENELEC HD361). Tali regole si applicano solo per i cavi armonizzati dal CENELEC e per quei cavi nazionali per i quali il CENELEC ha concesso espressamente l’uso. sigla di designazione CEI 20-27 (HD361) riferimento del cavo tensione nominale Uo/U materiale isolante rivestimenti metallici guaina non metallica componenti costruttivi materiale conduttore forma del conduttore (1) numero e dimensioni del conduttore armonizzato cavo nazionale riconosciuto dal Cenelec 100/100 V 300/300 V 300/500 V 450/750 V 600/1000 V gomma di etilpropilene ordinario cloruro di polivinile mescola reticolata a base di poliolefine a bassa emissione di gas tossici e corrosivi mescola termoplastica a base di poliolefine a bassa emissione di gas tossici e corrosivi conduttore di rame concentrico schermo di rame in treccia sull’insiema delle anime gomma di etilpropilene ordinario cloruro di polivinile mescola reticolata a base di poliolefine a bassa emissione di gas tossici e corrosivi mescola termoplastica a base di poliolefine a bassa emissione di gas tossici e corrosivi policloroprene o equivalente mescola speciale di policloroprene resistente all’acqua cavi piatti divisibili cavi piatti non divisibili rame alluminio conduttore flessibile per l’uso in cavi per saldatrici ad arco conduttore flessibilissimo per l’uso in cavi per saldatrici ad arco conduttore flessibile di un cavo flessibile (classe 5) conduttore flessibilissimo di un cavo flessibile (classe 6) conduttore flessibile di un cavo per installazione fissa conduttore rigido, rigido, rotondo, a corda (classe 2) conduttore rigido, rotondo, a filo unico (classe 1) conduttore in similrame numero delle anime simbolo moltiplicativo in caso di cavo senza anima gilallo/verde simbolo moltiplicativo in caso di cavo con anima gilallo/verde sezione del conduttore per un conduttore in similrame di sezione non precisata H N 01 03 05 07 1 R V Z Z1 C C4 R V Z Z1 N N8 H H2 A -D -E -F -H -K -R -U -Y n X G s Y Esempio H 07 V V K 3X 3S Sezione Numero anime Flessibilità Guaina Isolamento Tensione nominale Cavo armonizzato Cavo armonizzato, con tensione 450/700 V, isolato in cloruro di polivinile (PVC) rivestito con guaina in cloruro di polivinile (PVC), con conduttore in rame a corda flessibile per installazione fissa, composto da 3 cavi da 35mm2 senza conduttore di protezione. Temperatura nominale di funzionamento 70°C, temperatura massima in cortocircuito 160°C. Nota: alcuni cavi in commercio sono identificati in modo diverso secondo la designazione CEI-UNEL 35011. (1) Nella designazione del cavo, prima della forma del conduttore occorre inserire un trattino. 43 Protezione dei circuiti Protezione contro i sovraccarichi Impiego dei principali tipi di cavi (estratto dalla Guida CEI 64-50) Nella seguente tabella vengono riportati i modi di posa consigliati per i principali tipi di cavi. sigla di designazione impiego consigliato N07V-U N07V-R N07V-K Installazione entro tubi protettivi in vista od incassati, o entro sistemi chiusi similari, per impianti per i quali le Norme CEI prevedono cavi non propaganti l’incendio. N07G9-K FM9-450/750 V Installazione entro tubi protettivi in vista od incassati, o entro sistemi chiusi similari, per impianti per i quali le Norme CEI prevedono cavi non propaganti l’incendio e basso sviluppo di fumi e gas tossici e corrosivi. N1VV-K ccInstallazione in ambienti interni o esterni, anche bagnati; ccposa fissa su muratura o su strutture metalliche; ccposa interrata (ammessa); ccper impianti per i quali le Norme CEI prevedono vaci non propaganti l’incendio. ccInstallazione in ambienti interni o esterni, anche bagnati; ccposa fissa su muratura o su strutture metalliche; ccposa interrata (ammessa); ccper impianti per i quali le Norme CEI prevedono vaci non propaganti l’incendio. Installazioni come per i cavi FG7(O)R-0,6/1 kV, in impianti per i quali le Norme CEI prevedono cavi non propaganti l’incendio e a basso sviluppo di fumi e gas, tossici e corrosivi (CEI 20-13). Installazioni come per i cavi FG7(O)R-0,6/1 kV, in impianti per i quali le Norme CEI prevedono cavi non propaganti l’incendio, a basso sviluppo di fumi e gas, tossici e corrosivi. Installazioni come per i cavi FG7(O)R-0,6/1 kV, in impianti per i quali le Norme CEI prevedono cavi non propaganti l’incendio e a basso sviluppo di fumi e gas, tossici e corrosivi, e con una resistenza al fuoco in accordo con la Norma CEI 20-36 e 20-45. Installazione dove si vogliano evitare fumi e gas tossici e si richieda una resistenza al fuoco in accordo con la Norma CEI 20-36. FG7(O)R-0,6/1 kV FG7(O)M1-0,6/1 kV FG10(O)M1-0,6/1 kV FG10(O)M1-0,6/1 kV CEI 20-45 cavi con isolamento minerale CEI 20-39 provvisti o sprovvisti di guaina supplementare non metallica FROR 450/750 FROH 2R-450/750 V Installazione all’interno, in ambienti secchi o umidi; all’esterno, solo per uso temporaneo. Adatto per servizio mobile e per posa fissa non propaganti l’incendio. H07RN-F Installazione in locali secchi o bagnati, anche all’aperto, in officine industriali, in luoghi agricoli ed in cantieri edili. Questo cavo è adatto per essere usato su apparecchi di riscaldamento e di sollevamento, su grosse macchine utensili e su parti mobili di macchine. Per installazione sommersa per fontane, piscine, pompe sommerse, ecc. (in conformità alla Norma CEI 20-19/16). H07RN8-F H05VVC4V5-K Installazione entro tubi protettivi in vista od incassati, o entro sistemi chiusi similari, per impianti destinati a locali ad uso medico, quando sono previsti cavi adatti ad evitare interferenze elettromagnetiche. Nota: Ulteriori informazioni sono date nella Tabella 2 della Guida CEI 20-67 e nella Guida CEI 20-40. 44 Installazione dei cavi Protezione dei circuiti Tipi di cavi ammessi e tipi di posa ammissibili La parte 5 della norma CEI 64-8 è interamente dedicata alla scelta e all’installazione dei componenti elettrici. In questo ambito vengono definiti i tipi di cavi ammessi in funzione dei tipi di posa ed i tipi di posa ammissibili per le varie ubicazioni. La seguente tabella ne dà una rappresentazione sintetica. modalità di posa senza fissaggio fissaggio diretto tubi protettivi circolari tubi protettivi non canali, elementi circolari scanalati passerelle o mensole su isolatore conduttori nudi no no no no no no si cavi unipolari senza guaina no no si si si (1) no si cavi unipolari con guaina (2) si si si si si (2) cavi multipolari si si si si si si (2) entro cavità di struttura (4) si (2) si si no si (2) entro cunicolo (4) si si si si si si (2) interrata si (2) si si no (2) (2) incassata nella struttura no (3) no (3) si si no (3) (2) (2) montaggio sporgente no si si si si si (2) tipo di conduttore ubicazione (1) L’installazione è ammessa se i canali sono provvisti di coperchio asportabile mediante attrezzo e con gradi di protezione IP4X o IPXXD o grado di protezione inferiore ma con installazione fuori dalla portata di mano. (2) Non applicabile o non utilizzato in generale nella pratica. (3) Solo per cavi con isolamento minerale e guaina aggiuntiva in materiale non metallico. La norma raccomanda, per altri tipi di cavi, di realizzare l’installazione in modo da permettere la sostituzione degli stessi in caso di deterioramento. (4) Per cavità si intende lo spazio ricavato in strutture di un edificio e accessibile solo in punti determinati. Per cunicolo si intende un involucro che permette l’accesso ai cavi lungo tutto il percorso. Per galleria si intende un luogo dove sono installati conduttori secondo le modalità di posa indicate in tabella e in modo tale da permettere la libera circolazione di persone. 45 Installazione dei cavi Protezione dei circuiti esempio riferimento descrizione esempio riferimento descrizione 1 cavi senza guaina in tubi protettivi circolari posati entro muri termicamente isolati 17 cavi unipolari con guaina (o multipolari) sospesi a od incorporati in fili o corde di supporto 2 cavi multipolari in tubi protettivi circolari posati entro muri termicamente isolati 18 conduttori nudi o cavi senza guaina su isolanti 3 cavi senza guaina in tubi protettivi circolari posati su o distanziati da pareti 21 cavi multipolari (o unipolari con guaina) in cavità di strutture 3A cavi multipolari in tubi protettivi circolari posati su o distanziati da pareti 22 cavi unipolari senza guaina in tubi protettivi non circolari posati in cavità di strutture 22A 4 cavi senza guaina in tubi protettivi non circolari posati su pareti cavi multipolari (o unipolari con guaina) in tubi protettivi circolari posati in cavità di strutture 23 cavi unipolari senza guaina in tubi protettivi non circolari posati in cavità di strutture 24 cavi unipolari senza guaina in tubi protettivi non circolari annegati nella muratura 24A cavi multipolari (o unipolari con guaina), in tubi protettivi non circolari annegati nella muratura 25 cavi multipolari (o unipolari con guaina) posati in: cccontrosoffitti ccpavimenti sopraelevati 31 cavi senza guaina e cavi multipolari (o unipolari con guaina) in canali posati su parete con percorso orizzontale 32 cavi senza guaina e cavi multipolari (o unipolari con guaina) in canali posati su parete con percorso verticale 33 cavi senza guaina posati in canali incassati nel pavimento 33A cavi multipolari posati in canali incassati nel pavimento 4A 5 5A 11 11A 12 13 46 Modalità di posa previste dalla norma CEI 64-8 cavi multipolari in tubi protettivi non circolari posati su pareti cavi senza guaina in tubi protettivi annegati nella muratura cavi multipolari in tubi protettivi annegati nella muratura cavi multipolari (o unipolari con guaina), con o senza armatura, posati su o distanziati da pareti cavi multipolari (o unipolari con guaina) con o senza armatura fissati su soffitti cavi multipolari (o unipolari con guaina), con o senza armatura, su passerelle non perforate cavi multipolari (o unipolari con guaina), con o senza armatura, su passerelle perforate con percorso orizzontale o verticale 14 cavi multipolari (o unipolari con guaina), con o senza armatura, su mensole 34 cavi senza guaina in canali sospesi 15 cavi multipolari (o unipolari con guaina), con o senza armatura, fissati da collari 34A cavi multipolari (o unipolari con guaina) in canali sospesi 16 cavi multipolari (o unipolari con guaina), con o senza armatura, su passerelle a traversini 41 cavi senza guaina e cavi multipolari (o cavi unipolari con guaina) in tubi protettivi circolari posati entro cunicoli chiusi, con percorso orizzontale o verticale Modalità di posa previste dalla norma CEI 64-8 e CEI 11-17 Per le pose dei cavi interrati la norma CEI 64-8 non dà nessuna indicazione. Queste vengono individuate nella norma CEI 11-17 in cui vengono definite le seguenti tipologie di pose esempio riferimento descrizione 42 cavi senza guaina in tubi protettivi circolari posati entro cunicoli ventilati incassati nel pavimento cavi unipolari con guaina e multipolari posati in cunicoli aperti o ventilati con percorso orizzontale e verticale cavi multipolari (o cavi unipolari con guaina) posati direttamente entro pareti termicamente isolanti 43 51 52 cavi multipolari (o cavi unipolari con guaina) posati direttamente nella muratura senza protezione meccanica addizionale 53 cavi multipolari (o cavi unipolari con guaina) posati nella muratura con protezione meccanica addizionale 61 cavi unipolari con guaina e multipolari in tubi protettivi interrati od in cunicoli interrati 62 cavi multipolari (o unipolari con guaina) interrati senza protezione meccanica addizionale 63 cavi multipolari (o unipolari con guaina) interrati con protezione meccanica addizionale 71 cavi senza guaina posati in elementi scanalati 72 cavi senza guaina (o cavi unipolari con guaina o cavi multipolari) posati in canali provvisti di elementi di separazione: cccircuiti per cavi per comunicazione e per elaborazione dati cavi senza guaina in tubi protettivi o cavi unipolari con guaina (o multipolari) posati in stipiti di porte cavi senza guaina in tubi protettivi o cavi unipolari con guaina (o multipolari) posati in stipiti di finestre cavi senza guaina, cavi multipolari o cavi unipolari con guaina in canale incassato cavi multipolari immersi in acqua 73 74 75 81 esempio riferimento descrizione L cavi direttamente interrati senza protezione meccanica supplementare M-1 cavi direttamente interrati con protezione meccanica supplementare, lastra piena M-2 cavi direttamente interrati con protezione meccanica supplementare, con apposito legolo N cavo in tubo interrato O-1 cavo in condotti: condotti non apribili, manufatti gettati in opera O-2 cavi in condotti: condotti apribili, manufatti prefabbricati P-1 cavi in cunicolo affiorante: ventilato P-2 cavi in cunicolo affiorante: chiuso riempito P-3 cavi in cunicolo affiorante: chiuso riempito Q cavo in cunicolo interrato R-1 cavo in acqua posato sul fondo R-2 cavo in acqua interrato sul fondo 47 Protezione dei circuiti Portata dei cavi Posa non interrata Calcolo della sezione di cavi isolati in PVC ed EPR Per la determinazione della sezione del conduttore di fase di cavi in rame isolati con materiale elastomerico o termoplastico in questa guida si applica un metodo che fa riferimento alla norma CEI-UNEL 35024/1. Il procedimento è il seguente: cc si determina un coefficiente correttivo ktot come prodotto dei coefficienti k1 e k2, dove: vv k1 è il fattore di correzione da applicare se la temperatura ambiente è diversa da 30°C (tabella T1A), vv k2 è il fattore di correzione per i cavi installati in fascio o in strato (tabella T2), o per i cavi installati in strato su più supporti secondo le modalità di posa 13, 14, 15, 16 e 17 della CEI 64-8 (tabella T3 per cavi multipolari, T4 per cavi unipolari); cc si divide il valore della corrente nominale dell’interruttore (In) o della corrente di regolazione termica (Ir) per il coefficiente correttivo ktot trovando così il valore In’ (Ir’): In’ = In/ktot cc in funzione del numero di posa della CEI 64-8, dell’isolante e del numero di conduttori attivi si individua sulla tabella T-A per i cavi unipolari con e senza guaina e sulla tabella T-B per i cavi multipolari: vv la portata Iz’ che rispetta la condizione Iz’ ≥ In’, vv la corrispondente sezione del conduttore di fase. La portata effettiva della conduttura si ricava come Iz = Iz’ × ktot. Determinazione del coefficiente ktot Il coefficiente ktot caratterizza l’influenza delle differenti condizioni di installazione e si ottiene moltiplicando i fattori correttivi k1e k2 dedotti dalle tabelle T1, T2, T3 e T4. Tabella T1A: valori di k1 Il fattore correttivo k1 tiene conto dell’influenza della temperatura ambiente in funzione del tipo di isolante per temperature diverse da 30°C. Tabella T2: valori di k2 Il fattore correttivo k2 considera la diminuzione di portata di un cavo posato nelle vicinanze di altri cavi per effetto del mutuo riscaldamento tra di essi. Il fattore k2 è riferito a cavi posati in modo ravvicinato, in fascio o strato. cc Per strato si intende un gruppo di cavi affiancati disposti in orizzontale o in verticale. I cavi su strato sono installati su muro, passerella, soffitto, pavimento o su scala portacavi. Per fascio si intende un raggruppamento di cavi non distanziati e non posti in strato. Più strati sovrapposti su un unico supporto (es. passarella) sono considerati un fascio. cc Due cavi unipolari posati in strato si possono considerare distanziati se la distanza tra loro supera di due volte il diametro del cavo di sezione maggiore. Due cavi multipolari posati in strato si possono considerare distanziati se la distanza tra loro è almeno uguale al diametro esterno del cavo di sezione maggiore. Con posa distanziata il fattore k2 è sempre uguale a 1. cc Il fattore k2 si applica quando i cavi del fascio o dello strato hanno sezioni simili, cioè rientranti nelle tre sezioni adiacenti unificate (es. 10 – 16 – 25 mm2) e sono uniformemente caricati. cc Conduttori di sezione non simile. In presenza di fascio o strato composto da cavi di sezione non simile (es. 10-16-50 mm2) si applica il seguente fattore correttivo in sostituzione del fattore k2: F= 1 n dove n è il numero di cavi che compongono il fascio. n F Nota: nelle tabelle delle portate T-A e T-B è indicato il numero di conduttori caricati, cioè dei conduttori effettivamente percorsi da corrente in condizioni ordinarie di esercizio. Nei circuiti trifase con neutro con carichi equilibrati o lievemente squilibrati, oppure in assenza di armoniche che si richiudono sul conduttore di neutro la portata di un cavo quadripolare si calcola considerando tre conduttori caricati. Nei casi particolari di sistema fortemente squilibrato o in presenza di forti componenti armoniche sul neutro occorre considerare 4 conduttori caricati. Poiché nelle tabelle T-A e T-B il numero di conduttori caricati è soltanto 2 o 3, in caso di 4 conduttori caricati si trova la portata relativa a due conduttori e poi si moltiplica questo valore per il fattore di riduzione relativo a due circuiti o cavi multipolari. 48 1 2 3 4 5 6 7 8 1 0,71 0,57 0,5 0,44 0,41 0,37 0,35 Applicando questo fattore si riduce il rischio di sovratemperatura dei cavi di sezione minore (funzionamento ad una temperatura superiore a quella nominale) ma ciò comporta la sotto-utilizzazione dei cavi di sezione maggiore. Per evitare questo problema si può : vv suddividere il fascio ad esempio in due fasci contenente sezioni simili; vv applicare la Guida CEI 20-65 “Metodo di verifica termica (portata) per cavi raggruppati in fascio contenete conduttori di sezione differente”. cc Conduttori debolmente caricati. Per fasci e strati di cavi simili (composti da n circuiti) i circuiti in numero di m che conducono una corrente di impiego non superiore al 30% della portata,determinata mediante i fattori correttivi di temperatura e di vicinanza (per n circuiti), possono essere trascurati nel contributo al riscaldamento del fascio intero. In questo caso il fattore correttivo k2 sarà relativo ad un numero di circuiti pari a n-m. cc Fascio di cavi con differente tipo di isolamento. Per gruppi contenente cavi con isolamento differente (PVC e EPR), la portata di tutti i cavi del gruppo deve essere valutata considerando tutto il fascio composto da cavi con isolamento avente temperatura di funzionamento nominale inferiore (PVC). cc Conduttore di neutro carico. Il numero di conduttori che partecipano al riscaldamento sono due nei circuiti monofasi, tre nei circuiti trifasi e sempre tre nei circuiti trifasi con neutro quando i carichi sono distribuiti equamente sulle tre fasi. Quando il conduttore di neutro porta una corrente senza una corrispondente riduzione della corrente di fase, nel dimensionamento a portata dei cavi che costituiscono il circuito, si deve utilizzare un opportuno fattore riduttivo. Le correnti di neutro possono essere dovuta ad armoniche di ordine tre e multiple di tre. cc In tale caso si può procedere in uno dei modi seguenti: vv considerare il circuito trifase con neutro carico come composto da due circuiti monofasi. In tale caso il fattore di vicinanza (k2 oppure F) dovrà essere determinato in corrispondenza del numero di circuiti posizionati vicini più uno. vv utilizzare, in aggiunta agli altri fattori, un fattore riduttivo pari a 0,84 (Norma NF C 15-100). cc Nel caso di circuito trifase con n conduttori in parallelo per fase si considerano n circuiti tripolari. Se un sistema consiste sia di cavi bipolari sia tripolari, il numero di circuiti è preso pari al numero di cavi e il corrispondente fattore è applicato alle tabelle di portata per due conduttori caricati per i cavi bipolari e a quelle per tre conduttori caricati per cavi tripolari. Un fascio o strato costituito da n cavi unipolari caricati, si può cosiderare come n/2 circuiti bipolari per sistemi F-F o F-N o n/3 circuiti tripolari per sistemi trifase. Tabelle T3 e T4: valori di k2 in alternativa a quelli della tabella T2 In caso di installazione di cavi in strato su più supporti (passerelle orizzontali o verticali) il fattore correttivo k2 si deduce dalle tabelle T3 o T4, rispettivamente per cavi multipolari e unipolari, e non dalla tabella T2. Questi valori sono applicabili a cavi simili uniformemente caricati. Nel caso di passerelle orizzontali i valori indicati si riferiscono a distanze verticali tra le passerelle di 300 mm. Per distanze verticali inferiori i fattori dovrebbero essere ridotti. Nel caso di passerelle verticali i valori indicati si riferiscono a distanze orizzontali tra le passerelle di 225 mm, con passerelle montate dorso a dorso. Per distanze inferiori i fattori dovrebbero essere ridotti. Calcolo della sezione di cavi con isolamento minerale Per la determinazione della sezione del conduttore di fase di cavi con isolamento minerale in questa guida si applica un metodo che fa riferimento alla norma CEI UNEL 35024/2. Il procedimento è analogo a quello utilizzato per la determinazione della sezione di fase dei cavi con isolamento in PVC ed EPR: cc si determina un coefficiente correttivo ktot come prodotto dei coefficienti k1 e k2, dove: vv k1 è il fattore di correzione da applicare se la temperatura ambiente è diversa da 30 °C, che assume valori diversi a seconda che il cavo sia non esposto o esposto al tocco (tabella T1B); vv k2 è il fattore di correzione per i cavi installati in fascio o in strato (tabella T2), o per i cavi installati in strato su più supporti secondo le modalità di posa 13, 14, 15 e 16 della CEI 64-8 (tabella T3 per cavi multipolari, T4 per cavi unipolari); cc si divide il valore della corrente nominale dell’interruttore (In) o della corrente di regolazione termica (Ir) per il coefficiente correttivo ktot trovando così il valore In’ (Ir’): I’n = In K tot cc in funzione del numero di posa della CEI 64-8, dell’isolante e del numero di conduttori attivi si individua sulla tabella T-C per i cavi unipolari con e senza guaina e sulla tabella T-D per i cavi multipolari: vv la portata Iz’ che rispetta la condizione Iz’≥In’, vv la corrispondente sezione del conduttore di fase. La portata effettiva della conduttura si ricava come Iz = Iz’ × ktot. 49 Protezione dei circuiti Portata dei cavi tabella T1A - influenza della temperatura fattore k1 tabella T1B - influenza della temperatura fattore k1 temperatura ambiente 10 15 20 25 35 40 45 50 55 60 65 70 75 80 Posa non interrata tipo di isolamento PVC EPR 1,22 1,15 1,17 1,12 1,12 1,08 1,06 1,04 0,94 0,96 0,87 0,91 0,79 0,87 0,71 0,82 0,61 0,76 0,5 0,71 0,65 0,58 0,5 0,41 temp. max della guaina metallica temperatura ambiente 10 15 20 25 35 40 45 50 55 60 65 70 75 80 85 90 95 isolamento minerali cavo nudo o ricoperto in materiale termoplastico esposto al tocco 70° C 105° C 1,26 1,2 1,14 1,07 0,93 0,85 0,76 0,67 0,57 0,45 - 1,14 1,11 1,07 1,04 0,96 0,92 0,88 0,84 0,8 0,75 0,7 0,65 0,6 0,54 0,47 0,4 0,32 cavo nudo non esposto al tocco tabella T2 - circuiti realizzati con cavi installati in fascio o strato fattore k2 n° di posa CEI 64-8 disposizione tutte le altre pose raggruppati a fascio, annegati singolo strato su muro, pavimento o passerelle non perforate strato a soffitto strato su passerelle perforate orizzontali o verticali (perforate o non perforate) strato su scala posa cavi o graffato ad un sostegno 11/12/25 11A 13 14-15-16-17 numero di circuiti o di cavi multipolari 1 2 3 4 5 1 0,8 0,7 0,65 0,6 6 0,57 7 0,54 8 0,52 9 0,5 12 0,45 1 0,85 0,79 0,75 0,73 0,72 0,72 0,71 0,7 nessuna ulteriore riduzione per più di 9 circuiti o cavi multipolari 0,95 1 0,81 0,88 0,72 0,82 0,68 0,77 0,66 0,75 0,64 0,73 0,63 0,73 0,62 0,72 0,61 0,72 1 0,87 0,82 0,8 0,8 0,79 0,79 0,78 0,78 16 0,41 20 0,38 tabella T3 - circuiti realizzati con cavi multipolari in strato su più supporti (es. passerelle) fattore k2 n° posa CEI 64-8 13 metodo di installazione passerelle perforate orizzontali 13 passerelle perforate verticali 14-15-16-17 scala posa cavi elemento di sostegno posa ravvicinata posa distanziata posa ravvicinata posa distanziata posa ravvicinata posa distanziata numero di passerelle 2 3 2 3 2 2 2 3 2 3 numero di cavi per ogni supporto 1 2 3 4 1,00 0,87 0,80 0,77 1,00 0,86 0,79 0,76 1,00 0,99 0,96 0,92 1,00 0,98 0,95 0,91 1,00 0,88 0,81 0,76 1,00 0,91 0,88 0,87 1,00 0,86 0,80 0,78 1,00 0,85 0,79 0,76 1,00 0,99 0,98 0,97 1,00 0,98 0,97 0,96 6 0,73 0,71 0,87 0,85 0,71 0,85 0,76 0,73 0,96 0,93 9 0,68 0,66 0,70 0,73 0,70 Nota 1: per posa distanzianta si intendono cavi posizionati: ccad una distanza almeno doppia del loro diametro in caso di cavi unipolari ccad una distanza almeno pari al loro diametro in caso di cavi multipolari. Se i cavi sono installati ad una distanza superiore a quella sopra indicata il fattore correttivo per circuiti vicini (tabella T2) non si applica (K2 = 1). Nota 2: nelle pose su passerelle orizzontali o su scala posa cavi, i cavi devono essere posizionati ad una distanza dalla superficie verticale (parete) maggiore o uguale a 20 mm. 50 tabella T4 - circuiti realizzati con cavi unipolari in strato su più supporti fattore k2 n° posa CEI 64-8 metodo di installazione numero di passerelle 13 passerelle perforate 13 14-15-16-17 passerelle perforate scala posa cavi o elemento di sostegno 13 passerelle perforate 13 14-15-16-17 passerelle perforate scala posa cavi o elemento di sostegno 2 3 2 2 3 2 3 2 2 3 numero di circuiti trifasi 1 2 3 0,96 0,87 0,81 0,95 0,85 0,78 0,95 0,84 0,98 0,93 0,89 0,97 0,90 0,86 0,97 0,93 0,89 0,96 0,92 0,86 1,00 0,90 0,86 0,97 0,95 0,93 0,96 0,94 0,9 utilizzato per 3 cavi in formazione orizzontale 3 cavi in formazione verticale 3 cavi in formazione orizzontale 3 cavi in formazione a trefolo Nota: nelle pose su passerelle orizzontali o su scala posa cavi, i cavi devono essere posizionati ad una distanza dalla superficie verticale (parete) maggiore o uguale a 20 mm. Le terne di cavi in formazione a trefolo si intendono disposte ad una distanza maggiore di due volte il diametro del singolo cavo unipolare. Determinazione della sezione del conduttore di fase tabella T-A - cavi unipolari con e senza guaina con isolamento in PVC o EPR (1) metodologia tipica di installazione cavi in tubo incassato in parete isolante cavi in tubo in aria cavi in aria libera in posizione non a portata di mano cavi in aria libera a trifoglio altri tipi di posa della CEI 64-8 tipo di numero portata [A] isolamento cond. sezione [mm2] caricati 1 1,5 2,5 1-51-71-73-74 PVC 2 14,5 19,5 3 13,5 18 EPR 2 19,0 26 3 17,0 23 3-4-5-22-23 PVC 2 13,5 17,5 24 24-31-32-33 3 12 15,5 21 34-41-42-72 EPR 2 17 23,0 31 3 15 20,0 28 18 PVC 2 19,5 26 3 15,5 21 EPR 2 24,0 33 3 20,0 28 11-12-21-25 PVC 3 19,5 26 43-52-53 EPR 3 24 33 cavi in aria libera in piano a contatto 13-14-15-1617 cavi in aria libera distanziati su un piano orizzontale(2) cavi in aria libera distanziati su un piano verticale (2) 14-15-16 PVC EPR PVC EPR 13-14-15-16 PVC EPR 2 3 2 3 2 3 2 3 2 3 2 3 22 19,5 27 24 30 26 37 33 4 26 24 36 31 32 28 42 37 35 28 45 37 35 45 6 34 31 45 40 41 36 54 48 46 36 58 48 46 58 10 46 42 61 54 57 50 75 66 63 57 80 71 63 80 16 61 56 81 73 76 68 100 88 85 76 107 96 85 107 25 80 73 106 95 101 89 133 117 112 101 142 127 110 135 35 99 89 131 117 125 110 164 144 138 125 175 157 137 169 50 119 108 158 141 151 134 198 175 168 151 212 190 167 207 70 151 136 200 179 192 171 253 222 213 192 270 242 216 268 95 182 164 241 216 232 207 306 269 258 232 327 293 264 328 120 210 188 278 249 269 239 354 312 299 269 150 240 216 318 285 309 275 402 355 344 309 185 273 245 362 324 353 314 472 417 392 353 240 300 320 286 424 380 415 369 555 490 461 415 308 383 356 444 409 485 561 510 607 703 40 35 50 45 52 46 64 58 71 63 88 80 96 85 119 107 131 114 161 141 146 146 182 182 130 130 161 161 162 143 200 176 181 181 226 226 162 162 201 201 196 174 242 216 219 219 275 275 197 197 246 246 251 225 310 279 281 281 353 353 254 254 318 318 304 275 377 342 341 341 430 430 311 311 389 389 352 321 437 400 396 396 500 500 362 362 454 454 406 372 504 464 456 456 577 577 419 419 527 527 463 427 575 533 521 521 661 661 480 480 605 605 546 507 679 634 615 615 781 781 569 569 719 719 629 587 783 736 709 709 902 902 659 659 833 833 (1) PVC: mescola termoplastica a base di polivinilcloruro (temperatura massima del conduttore uguale a 70 °C). EPR: mescola elastomerica reticolata a base di gomma etilenpropilenica o similari (temperatura massima del conduttore uguale a 90 °C) (2) I cavi unipolari affiancati che compongono il circuito trifase si considerano distanziati se posati in modo che la distanza tra di essi sia superiore o uguale a due volte il diametro esterno del singolo cavo unipolare. 51 Portata dei cavi Protezione dei circuiti Posa non interrata tabella T-B: cavi multipolari con isolamento in PVC o EPR (1) metodologia tipica di installazione altri tipi di posa della CEI 64-8 tipo di numero isolamento cond. caricati cavo in tubo incassato in parete isolante 2-51-73-74 PVC cavo in tubo in aria 3A-4A-5A-21 22A-24A-25 33A-31-34A 43-32 EPR PVC EPR cavo in aria 13-14-15-16-17 libera, distanziato dalla parete/soffitto o su passerella PVC cavo in aria libera, fissato alla parete/ soffitto PVC 11-11A-52-5312 EPR EPR 2 3 2 3 2 3 2 3 2 3 2 3 2 3 2 3 portata [A] sezione [mm2] 1 1,5 2,5 14,0 18,5 13,0 17,5 18,5 25,0 16,5 22,0 13,5 16,5 23,0 12,0 15,0 20,0 17,0 22,0 30,0 15,0 19,5 26,0 15,0 22,0 30,0 13,6 18,5 25,0 19,0 26,0 36,0 17,0 23,0 32,0 15,0 19,5 27,0 13,5 17,5 24,0 19,0 24,0 33,0 17,0 22,0 30,0 4 25 23 33 30 30 27 40 35 40 34 49 42 36 32 45 40 6 32 29 42 38 38 34 51 44 51 43 63 54 46 41 58 52 10 43 39 57 51 52 46 69 60 70 60 86 75 63 57 80 71 16 57 52 76 68 69 62 91 80 94 80 115 100 85 76 107 96 25 75 68 99 89 90 80 119 105 119 101 149 127 112 96 138 119 35 92 83 121 109 111 99 146 128 148 126 185 158 138 119 171 147 50 110 99 145 130 133 118 175 154 180 153 225 192 168 144 209 179 70 139 125 183 164 168 149 221 194 232 196 289 246 213 184 269 229 95 167 150 220 197 201 176 265 233 282 238 352 298 258 223 328 278 120 192 172 253 227 232 206 305 268 328 276 410 346 299 259 382 322 150 219 196 290 259 258 225 334 300 379 319 473 399 344 299 441 371 185 248 223 329 295 294 255 384 340 434 364 542 456 392 341 506 424 240 300 291 334 261 298 386 442 346 396 344 394 297 339 459 532 398 455 514 593 430 497 641 741 538 621 461 530 403 464 599 693 500 576 (1) PVC: mescola termoplastica a base di polivinilcloruro (temperatura massima del conduttore uguale a 70 °C). EPR: mescola elastomerica reticolata a base di gomma etilenpropilenica o similari (temperatura massima del conduttore uguale a 90 °C). Esempio: Un cavo in rame trifase isolato in EPR è posato su una passerella perforata in vicinanza di tre circuiti costituiti da: cc un cavo trifase (1° circuito); cc 3 cavi unipolari (2° circuito); cc 6 cavi unipolari (3° circuito). Il circuito, costituito da 2 conduttori in parallelo per fase, è equivalente a 2 circuiti trifasi. Sulla passerella in totale si considerano perciò posati 5 circuiti. La temperatura ambiente è di 40°C. Il cavo deve trasportare una corrente di impiego IB di 23 A. La sezione del cavo si determina nel modo seguente: cc scelta dell'interruttore automatico: l'interruttore deve avere una corrente nominale In maggiore o uguale alla corrente di impiego della conduttura IB; utilizzando un interruttore modulare si avrà: In = 25 A; cc determinazione del coefficiente correttivo ktot: vv temperatura ambiente tab T1: k1 = 0,91, vv posa ravvicinata tab T2: k2 = 0,75, ktot = k1 . k2 = 0,68; cc determinazione della minima portata teorica richiesta alla conduttura: In' = In/ktot = 36,8 A; cc determinazione della sezione del conduttore di fase (tab T-B): vv n° posa: 13, vv isolante EPR, vv n° di conduttori attivi: 3, vv materiale conduttore: rame. La sezione, con portata teorica Iz' immediatamente superiore alla minima portata teorica In', è di 4 mm2 (42 A), come evidenziato nella tabella T-B. Determinazione della portata effettiva della conduttura: la portata effettiva Iz di un cavo da 4 mm2 nelle condizioni di posa considerate è pari a: Iz = I’z . ktot = 28,5 A. 52 tabella T-C: cavi ad isolamento minerale unipolari; serie L: cavi per servizio leggero fino a 500 V; serie H: cavi per servizio pesante fino a 750 V metodologia tipica di installazione altri tipi di posa della CEI 64-8 tipo di isolamento cavi in aria libera a trifoglio 13 - 14 15 - 16 cavi in aria libera in piano a contato 13 - 14 15 - 16 serie L (1) serie L (2) serie H (1) serie H (2) serie L (1) serie L (2) serie H (1) serie H (2) cavi in aria libera distanziati su un piano orizzontale 14-15-16 serie L (1) serie L (2) serie H (1) serie H (2) cavi in aria libera distanziati su un piano verticale 14-15-16 serie L (1) serie L (2) serie H (1) serie H (2) cavi in aria libera, fissati sulla parete o soffitto 11 - 11A serie L (1) serie L (2) serie H (1) serie H (2) cavi a trifoglio in aria libera fissati sulla parete o soffitto 11 - 11A serie L (1) serie L (2) serie H (1) serie H (2) num. portata [A] cond. sezione [mm2] caricati 1,5 2,5 4 3 21 28 37 3 26 35 46 3 22 30 40 3 28 38 50 2 25 33 44 3 23 31 41 2 31 41 54 3 29 39 51 2 26 36 47 3 26 34 45 2 33 45 60 3 32 43 56 2 25 33 44 3 29 39 51 2 31 41 54 3 37 49 64 2 26 36 47 3 32 43 56 2 33 45 60 3 40 54 70 2 25 33 44 3 26 34 45 2 31 41 54 3 33 43 56 2 26 36 47 3 28 37 49 2 33 45 60 3 35 47 61 2 23 31 40 3 21 29 38 2 28 38 51 3 27 36 47 2 25 34 45 3 23 31 41 2 31 42 55 3 30 41 53 3 19 26 35 3 24 33 44 3 21 28 37 3 26 35 47 6 10 16 25 35 50 70 95 120 150 185 240 51 64 69 87 92 115 120 150 147 184 182 228 223 279 267 335 308 385 352 441 399 500 466 584 60 57 76 71 82 77 104 96 109 102 137 127 142 132 179 164 174 161 220 200 215 198 272 247 264 241 333 300 317 289 400 359 364 331 460 411 416 377 526 469 472 426 596 530 552 496 697 617 60 71 76 89 82 95 104 120 109 125 137 157 142 162 179 204 174 197 220 248 215 242 272 304 264 294 333 370 317 351 400 441 364 402 460 505 416 454 526 565 472 507 596 629 552 565 697 704 60 62 76 78 82 84 104 105 109 110 137 137 142 142 179 178 174 173 220 216 215 213 272 266 264 259 333 323 317 309 400 385 364 353 460 441 416 400 526 498 472 446 596 557 552 497 697 624 57 52 70 67 77 70 96 91 102 92 127 119 133 120 166 154 163 147 203 187 202 181 251 230 247 221 307 280 296 264 369 334 340 303 424 383 388 346 485 435 440 392 550 492 514 457 643 572 48 59 65 81 86 107 112 140 137 171 169 212 207 260 249 312 286 359 327 410 371 465 434 544 (1) Cavi ad isolamento minerale nudi esposti al tocco oppure rivestiti in materiale termoplastico (T massima della guaina metallica 70°C). Per i cavi nudi moltiplicare per 0,9. (2) Cavi ad isolamento minerale nudi non esposti al tocco (T massima della guaina metallica 105°C). 53 Portata dei cavi Protezione dei circuiti Posa non interrata tabella T-D: cavi ad isolamento minerale multipolari; serie L: cavi per servizio leggero fino a 500 V; serie H: cavi per servizio pesante fino a 750 V metodologia tipica di installazione altri tipi di posa della CEI 64-8 tipo di isolamento numero cond. caricati cavo in aria libera, distanziato dalla parete o soffitto o su passerella 13 -14 15 - 16 serie L (1) 2 3 2 3 2 3 2 3 2 3 2 3 2 3 2 3 serie L (2) serie H (1) serie H (2) cavo in aria libera, fissato sulla parete o soffitto 11 - 11A serie L (1) serie L (2) serie H (1) serie H (2) portata [A] sezione [mm2] 1,5 2,5 25 33 21 28 31 41 26 35 26 36 22 30 33 45 28 38 23 31 19 26 28 38 24 33 25 34 21 28 31 42 26 35 4 44 37 54 46 47 40 60 50 40 35 51 44 45 37 55 47 6 10 16 25 60 51 76 64 82 69 104 87 109 92 137 115 142 120 179 150 57 48 70 59 77 65 96 81 102 86 127 107 133 112 166 140 (1) Cavi ad isolamento minerale nudi esposti al tocco oppure rivestiti in materiale termoplastico (T massima della guaina metallica 70°C). Per i cavi nudi moltiplicare per 0,9. (2) Cavi ad isolamento minerale nudi non esposti al tocco (T massima della guaina metallica 105°C). 54 Posa interrata Posa interrata tabella T5: influenza della temperatura del terrreno fattore k1 temperatura del terreno [°C] 10 15 20 25 30 35 40 45 50 55 60 65 70 75 80 Per la determinazione della sezione del conduttore di fase di cavi in rame isolati con materiale elastomerico o termoplastico interrati, in questa guida si applica il metodo che fa riferimento alla tabella CEI-UNEL 35026. Il procedimento è il seguente: cc si determina un coefficiente correttivo ktot come prodotto dei coefficienti k1, k2, k3 e k4, dove: vv k1 è il fattore di correzione da applicare se la temperatura del terreno è diversa da 20°C (tabella T5); vv k2 è il fattore di correzione per gruppi di più circuiti installati sullo stesso piano (tabella T6); vv k3 è il fattore di correzione per profondità di interramento diversa dal valore preso come riferimento, pari a 0,8 m (tabella T7); vv k4 è il fattore di correzione per resistività termica diversa dal valore preso come riferimento, pari a 1,5 K x m/W, cioè terreno secco (tabella T8). vv si divide il valore della corrente nominale dell’interruttore (In) o della corrente di regolazione termica (Ir) per il coefficiente correttivo ktot trovando così il valore In’ (Ir’): I’n = In ktot tipo di isolamento PVC EPR 1,1 1,07 1,05 1,04 1 1 0,95 0,96 0,89 0,93 0,84 0,89 0,77 0,85 0,71 0,8 0,63 0,76 0,55 0,71 0,45 0,65 0,6 0,53 0,46 0,38 tabella T6: gruppi di più circuiti installati sullo stesso piano fattore k2 un cavo multipolare per ciascun tubo n. circuiti distanza fra i circuiti [m] a contatto 0,25 2 0,85 0,9 3 0,75 0,85 4 0,7 0,8 5 0,65 0,8 6 0,6 0,8 un cavo unipolare per ciascun tubo n. cavi distanza fra i circuiti [m] a contatto 0,25 2 0,8 0,9 3 0,7 0,8 4 0,65 0,75 5 0,6 0,7 6 0,6 0,7 0,5 0,95 0,9 0,85 0,85 0,8 1 0,95 0,95 0,9 0,9 0,9 0,5 0,9 0,85 0,8 0,8 0,8 1 0,95 0,9 0,9 0,9 0,9 vv in funzione del numero di posa della CEI 64-8, dell’isolante e del numero di conduttori attivi si individua sulla tabella T-E: vv la portata Iz’ che rispetta la condizione Iz’ ≥ In’, vv la corrispondente sezione del conduttore di fase. La portata effettiva della conduttura si ricava come Iz = Iz’ × ktot. Nota: cci valori di portata indicati si riferiscono alle seguenti condizioni di posa: vv temperatura terreno = 20°C vv profondità di posa = 0,8 m vv resistività termica del terreno = 1,5 K x m/W nella tabella delle portate T-E è indicato il numero di conduttori caricati, cioè dei conduttori effettivamente percorsi da corrente in condizioni ordinarie di esercizio. Nei circuiti trifase con neutro con carichi equilibrati o lievemente squilibrati, oppure in assenza di armoniche che si richiudono sul conduttore di neutro la portata di un cavo quadripolare si calcola considerando tre conduttori caricati. Nei casi particolari di sistema fortemente squilibrato o in presenza di forti componenti armoniche sul neutro occorre considerare 4 conduttori caricati. Poiché nella tabella T-E il numero di conduttori caricati è soltanto 2 o 3, in caso di 4 conduttori caricati si trova la portata relativa a due conduttori e poi si moltiplica questo valore per il fattore di riduzione relativo a due circuiti o cavi multipolari. ccNella tabella T-E sono indicate le portate relative a cavi interrati posati in tubo; nel caso di cavi direttamente interrati (pose 62 e 63 della norma CEI 64-8), essendo più favorevoli le condizioni di scambio termico, la portata aumenta di un fattore, dipendente dalla tipologia e dalle dimensioni dei cavi, che indicativamente può essere considerato pari a 1,15. Determinazione del coefficiente ktot Il coefficiente ktot caratterizza l’influenza delle differenti condizioni di installazione e si ottiene moltiplicando i fattori correttivi k1, k2, k3 e k4 dedotti dalle tabelle T5, T6, T7 e T8. Tabella T5: valori di k1 Il fattore correttivo k1 tiene conto dell’influenza della temperatura del terreno per temperature di quest’ultimo diverse da 20°C. Tabella T6: valori di k2 Il fattore correttivo k2 considera la diminuzione di portata di un cavo unipolare o multipolare in tubo interrato, posato sullo stesso piano di altri cavi, per effetto del mutuo riscaldamento tra di essi. Il fattore k2 è riferito a cavi posati ad una distanza inferiore a 1 m; per distanze superiori a 1m il fattore k2 è sempre uguale a 1. Il fattore k2 si applica quando i cavi del fascio o dello strato hanno sezioni simili, cioè rientranti nelle tre sezioni adiacenti unificate (es. 10 - 16 - 25 mm2). Nel caso di circuito trifase con n conduttori in parallelo per fase si considerano n circuiti tripolari. Tabella T7: valori di k3 Il fattore correttivo k3 considera la variazione di portata per profondità di interramento diversa dal valore preso come riferimento, pari a 0,8 m. Tabella T8: valori di k4 Il fattore correttivo k4 considera la variazione di portata del cavo per resistività termica diversa dal valore preso come riferimento, pari a 1,5 K x m/W, cioè terreno secco. Distanza fra i circuiti 55 Protezione dei circuiti Portata dei cavi tabella T7: influenza della profondità di posa fattore k3 tabella T8: influenza della resistività termica del terreno fattore k4 profondità di posa [m] fattore di correzione Posa interrata 0,5 1,02 0,8 1 1 0,98 1,2 0,96 1,5 0,94 cavi unipolari resistività del terreno (K x m/W) fattore di correzione cavi multipolari resistività del terreno (K x m/W) fattore di correzione 1 1,2 1,5 2 2,5 1,08 1,05 1 0,9 0,82 1 1,2 1,5 2 2,5 1,06 1,04 1 0,91 0,84 tabella T-E : cavi unipolari con e senza guaina e cavi multipolari (1) (2) metodologia tipica di installazione altri tipi di posa della CEI 64-8 cavi unipolari in tubi interrati a contatto (1 cavo per tubo) tipo di isolam. n. cond. PVC 2 3 2 3 2 3 2 3 2 3 2 3 EPR cavi unipolari in tubo interrato 61 cavi multipolari in tubo interrato 61 PVC EPR PVC EPR portata [A] sezione [mm2] 1,5 2,5 4 22 29 38 20 26 34 26 34 44 23 31 40 21 27 36 18 23 30 24 32 41 21 27 35 19 25 33 16 21 28 23 30 39 19 25 32 6 47 43 54 49 45 38 52 44 41 35 49 41 10 63 57 73 67 61 51 70 59 56 47 66 55 16 82 74 95 85 78 66 91 77 73 61 86 72 25 105 95 122 110 101 86 118 100 94 79 111 93 35 127 115 148 133 123 104 144 121 115 97 136 114 50 157 141 182 163 153 129 178 150 143 120 168 141 70 191 171 222 198 187 158 218 184 175 148 207 174 95 225 201 261 233 222 187 258 217 208 175 245 206 120 259 231 301 268 256 216 298 251 240 202 284 238 150 294 262 343 304 292 246 340 287 273 231 324 272 185 330 293 385 340 328 277 383 323 307 259 364 306 240 386 342 450 397 385 325 450 379 360 304 428 360 300 400 500 630 509 592 666 759 448 519 583 663 510 595 671 767 429 500 565 645 (1) PVC: mescola termoplastica a base di polivinilcloruro (temperatura massima del conduttore uguale a 70°C; EPR: mescola elastomerica reticolata a base di gomma etilenpropilenica o similari (temperatura massima del conduttore uguale a 90°C) (2) Per posa direttamente interrata con o senza protezione meccanica (posa 62 e 63), applicare il fattore correttivo1,15 unitamente ai fattori correttivi K1, k2, k3, e k4. Esempio: Dimensionamento di un circuito trifase in condotto interrato in terreno secco e alla temperatura di 25°C. Il cavo multipolare, isolato in PVC, alimenta un carico trifase da 100 kW (400 V) e fattore di potenza 0,88 ed è posato a contatto con un altro cavo multipolare. La sezione del cavo si determina nel modo seguente: cc scelta dell'interruttore automatico: l'interruttore deve avere una corrente nominale In maggiore o uguale alla corrente di impiego della conduttura IB: IB = 100000 = 164 A; 0,88 . e . 400 sarà possibile utilizzare un interruttore Compact NSX da 250 A con sganciatore TM200D regolato a 180 A; per il dimensionamento del cavo si potrà dunque considerare In = 180 A; cc determinazione del coefficiente correttivo ktot: vv temperatura del terreno: k1 = 0,95, vv posa ravvicinata, 2 circuiti: k2 = 0,85, vv profondità di posa 0,8 m: k3 = 1, vv natura del terreno: secco, k4 = 1, ktot= k1 . k2 . k3 . k4 = 0,8 cc determinazione della minima portata teorica richiesta alla conduttura: I'n= In/ktot = 225 A; cc determinazione della sezione del conduttore di fase (tab T-E): vv isolante: PVC, vv n° conduttori attivi: 3, vv materiale conduttore: rame. La sezione con portata teorica I'z immediatamente superiore alla minima portata teorica I’n è di 150 mm2 (231 A), come evidenziato nella tabella T-E. Determinazione della portata effettiva della conduttura: la portata effettiva Iz di un cavo da 150 mm2 nelle condizioni di posa considerate è pari a: Iz = I’z . ktot = 184,8 A. 56 Protezione dei circuiti Caduta di tensione In un qualsiasi impianto di bassa tensione è necessario valutare la caduta di tensione tra l’origine dell’installazione e il punto di utilizzazione dell’energia elettrica. Una eccessiva caduta di tensione influenza negativamente il funzionamento delle apparacchiature. La Norma CEI 64-8 raccomanda una caduta di tensione tra l’origine dell’impianto elettrico e qualunque apparecchio utilizzatore non superiore in pratica al 4% della tensione nominale dell’impianto. In un impianto di forza motrice una caduta di tensione superiore al 4% può essere eccessiva per le seguenti ragioni: cc il corretto funzionamento, in regime permanente, dei motori è generalmente garantito per tensioni comprese tra il ± 5% della tensione nominale; cc la corrente di avviamento di un motore può raggiungere o anche superare il valore di 5 ÷ 7 In. Se la caduta di tensione è pari al 6% in regime permanente, essa probabilmente raggiungerà, al momento dell’avviamento, un valore molto elevato. Questo provoca: cc un cattivo funzionamento delle utenze più sensibili; cc difficoltà di avviamento del motore. Ad una caduta di tensione del 15% corrisponde una riduzione della coppia di spunto pari circa al 28%. Durante la fase di avviamento, si consiglia di non superare la caduta di tensione percentuale del 10% sul cavo del motore. La caduta di tensione è sinonimo di perdite in linea e quindi di una cattiva ottimizzazione dell’impianto di trasmissione dell’energia elettrica. Per questi motivi è consigliabile non raggiungere mai la caduta di tensione massima ammessa. Il valore della caduta di tensione [V] può essere determinato mediante la seguente formula: ∆U = k . IB . L . (r . cos ϕ + x . sen ϕ) ed in percentuale ∆u% = DU . 100 Un dove: IB [A] è la corrente nel cavo, k è un fattore di tensione pari a 2 nei sistemi monofase e bifase e e nei sistemi trifase, L [km] è la lunghezza della linea, r [Ω/km] è la resistenza di un chilometro di cavo, x [Ω/km] è la reattanza di un chilometro di cavo, Un [V] è la tensione nominale dell’impianto, cosϕ è il fattore di potenza del carico. Presentazione resistenza e reattanza specifica dei cavi unificati (Tabella UNEL 35023-70) (1) (2) sez. [mm2] 1,5 2,5 4 6 10 16 cavo unipolare r [mΩ/m] 14,8 8,91 5,57 3,71 2,24 1,41 x [mΩ/m] 0,168 0,156 0,143 0,135 0,119 0,112 cavo bipolare, tripolare r [mΩ/m] 15,1 9,08 5,68 3,78 2,27 1,43 x [mΩ/m] 0,118 0,109 0,101 0,0955 0,0861 0,0817 Materiale conduttore: rame, temperatura di riferimento 80°C. (1) 25 35 50 70 95 120 150 185 240 300 0,889 0,106 0,641 0,101 0,473 0,101 0,328 0,236 0,188 0,153 0,123 0,0943 0,0761 0,0965 0,0975 0,0939 0,0928 0,0908 0,0902 0,0895 0,907 0,654 0,483 0,334 0,241 0,191 0,157 0,125 0,0966 0,0780 0,0813 0,0783 0,0779 0,0751 0,0762 0,0740 0,0745 0,0742 0,0752 0,0750 (2) La tabella fornisce i valori della resistenza e della reattanza dei cavi per unità di lunghezza (Ω/km corrispondenti a mΩ/m) in funzione della sezione dei conduttori. cavo multipolare Cu/EPR posa in aria libera ravvicinata su passerella non perforata S = 50 mm2 L = 70 m IB = 150 A cos ϕ = 0,9 Esempio In un impianto del tipo in figura occorre effettuare una verifica della caduta di tensione della partenza in cavo, la cui sezione è stata dimensionata a portata. Il dimensionamento a portata ha condotto ad una sezione di 50 mm2. È imposta una caduta di tensione del 2%. Dalla tabella della resistenza e reattanza specifica dei cavi si ha: S = 50 mm2, cavo multipolare, r = 0,483 Ω/km, x = 0,0779 Ω/km. Calcoliamo ora la caduta di tensione con la formula (NB: la lunghezza del cavo deve essere in km): ∆U = k . IB . L . (r . cos ϕ + x . sen ϕ) = 8,52 V Utilizzando quindi la formula della caduta di tensione percentuale si ottiene: ∆u% = DU . 100 = 2,13% Un essendo ∆u% > del 2% occorre scegliere una sezione superiore: S = 70 mm2, cavo multipolare, r = 0,334 Ω/km, x = 0,0751 Ω/km. Utilizzando questi dati otteniamo quindi: ∆U = k . lB . L . (r . cosϕ + x . senϕ) = 6 V, ∆u% = DU . 100 = 1,5% Un La caduta di tensione risulta verificata (<2%). La sezione adottata è dunque 70 mm2 in cavo multipolare. 57 Caduta di tensione Protezione dei circuiti Calcolo della caduta di tensione Calcolo della caduta di tensione Le tabelle di seguito riportate forniscono i valori di ∆U% per diversi valori del fattore potenza, nelle seguenti ipotesi: cc tensione nominale: 400 V; cc lunghezza cavo: 100 m; cc cavi unipolari conformi alle tabelle UNEL 35023-70; cc distribuzione trifase. La ∆U% effettiva del cavo si ottiene nel seguente modo: ∆U%eff = ∆U%tab x (L/100) x (Ib/Ibtab) dove: L [m] è la lunghezza della linea, Ib è la reale corrente d’impiego della linea Ibtab è il valore nella prima colonna della tabella immediatamente superiore a Ib, ∆U%tab è il valore di caduta di tensione percentuale fornito dalla tabella in corrispondenza di Ibtab. Nota: In caso di distribuzione monofase, moltiplicare il valore in tabella per 2. Nel caso di più conduttori in parallelo per fase si considera il valore di ∆U% in corrispondenza della sezione del singolo conduttore, ad una corrente pari a Ib/n° conduttori in parallelo. tabella 1: caduta di tensione % a cos ϕ = 0.8 per 100 m di cavo sez [mm2] Ib [A] 4 6 10 16 20 25 32 40 50 63 80 90 100 125 150 175 200 225 250 275 300 325 350 375 400 450 500 58 1,5 2,5 4 6 10 16 25 2,07 3,10 5,17 8,27 10,34 12,93 1,25 1,88 3,13 5,00 6,25 7,82 10,01 0,79 1,18 1,97 3,15 3,93 4,92 6,29 7,87 9,83 0,53 0,79 1,32 2,11 2,64 3,30 4,22 5,28 6,60 8,32 10,56 0,32 0,48 0,81 1,29 1,61 2,02 2,58 3,23 4,03 5,08 6,46 7,26 8,07 0,21 0,31 0,52 0,83 1,04 1,29 1,66 2,07 2,59 3,26 4,14 4,66 5,18 6,47 7,76 9,06 10,35 0,13 0,20 0,34 0,54 0,67 0,84 1,07 1,34 1,68 2,11 2,68 3,02 3,35 4,19 5,03 5,87 6,71 7,55 35 50 0,15 0,25 0,40 0,50 0,62 0,79 0,99 1,24 1,56 1,99 2,23 2,48 3,10 3,72 4,35 4,97 5,59 6,21 0,11 0,19 0,30 0,38 0,48 0,61 0,76 0,95 1,20 1,52 1,71 1,90 2,38 2,85 3,33 3,80 4,28 4,75 5,23 70 95 0,14 0,22 0,28 0,35 0,44 0,55 0,69 0,87 1,11 1,25 1,39 1,73 2,08 2,43 2,77 3,12 3,47 3,81 4,16 0,11 0,17 0,21 0,27 0,34 0,43 0,54 0,67 0,86 0,96 1,07 1,34 1,61 1,87 2,14 2,41 2,68 2,94 3,21 3,48 120 150 185 0,14 0,18 0,22 0,29 0,36 0,45 0,56 0,72 0,81 0,90 1,12 1,34 1,57 1,79 2,01 2,24 2,46 2,69 2,91 3,13 0,12 0,15 0,19 0,25 0,31 0,39 0,49 0,62 0,69 0,77 0,96 1,16 1,35 1,54 1,73 1,93 2,12 2,31 2,51 2,70 2,89 0,11 0,13 0,17 0,21 0,26 0,33 0,42 0,53 0,60 0,66 0,83 0,99 1,16 1,32 1,49 1,65 1,82 1,99 2,15 2,32 2,48 2,65 240 0,11 0,14 0,18 0,22 0,28 0,35 0,45 0,50 0,56 0,70 0,84 0,98 1,12 1,26 1,40 1,54 1,68 1,82 1,96 2,10 2,24 2,52 300 0,12 0,16 0,20 0,25 0,31 0,40 0,45 0,50 0,62 0,74 0,87 0,99 1,12 1,24 1,36 1,49 1,61 1,74 1,86 1,98 2,23 2,48 tabella 2: caduta di tensione % a cos ϕ = 0,85 per 100 m di cavo sez [mm2] Ib [A] 4 6 10 16 20 25 32 40 50 63 80 90 100 125 150 175 200 225 250 275 300 325 350 375 400 450 500 1,5 2,5 4 6 10 16 25 2,19 3,29 5,49 8,78 10,97 13,71 1,33 1,99 3,32 5,30 6,63 8,29 10,61 0,83 1,25 2,08 3,33 4,17 5,21 6,66 8,33 10,41 0,56 0,84 1,40 2,23 2,79 3,49 4,47 5,59 6,98 8,80 11,17 0,34 0,51 0,85 1,36 1,70 2,13 2,73 3,41 4,26 5,37 6,81 7,66 8,52 0,22 0,33 0,54 0,87 1,09 1,36 1,74 2,18 2,72 3,43 4,36 4,90 5,45 6,81 8,17 9,53 10,89 0,14 0,21 0,35 0,56 0,70 0,88 1,12 1,41 1,76 2,21 2,81 3,16 3,51 4,39 5,27 6,15 7,03 7,91 35 50 0,16 0,26 0,41 0,52 0,65 0,83 1,04 1,29 1,63 2,07 2,33 2,59 3,24 4,88 4,53 5,18 5,83 6,47 0,12 0,20 0,32 0,39 0,49 0,63 0,79 0,99 1,24 1,58 1,77 1,97 2,46 2,96 3,45 3,94 4,44 4,93 5,42 70 95 0,14 0,23 0,29 0,36 0,46 0,57 0,71 0,90 1,14 1,28 1,43 1,78 2,14 2,50 2,85 3,21 3,57 3,93 4,28 0,11 0,17 0,22 0,27 0,35 0,44 0,55 0,69 0,87 0,98 1,09 1,36 1,64 1,91 2,18 2,46 2,73 3,00 3,27 3,55 70 95 0,15 0,23 0,29 0,37 0,47 0,58 0,73 0,92 1,17 1,31 1,46 1,83 2,19 2,56 2,92 3,29 3,65 4,02 4,38 0,11 0,18 0,22 0,28 0,35 0,44 0,55 0,70 0,88 0,99 1,10 1,38 1,66 1,93 2,21 2,48 2,76 3,04 3,31 3,59 120 150 185 0,14 0,18 0,23 0,29 0,36 0,45 0,57 0,72 0,82 0,91 1,13 1,36 1,59 1,81 2,04 2,27 2,49 2,72 2,95 3,17 0,12 0,15 0,19 0,25 0,31 0,39 0,49 0,62 0,70 0,77 0,97 1,16 1,36 1,55 1,74 1,94 2,13 2,32 2,52 2,71 2,91 0,11 0,13 0,16 0,21 0,26 0,33 0,42 0,53 0,59 0,66 0,82 0,99 1,15 1,32 1,48 1,65 1,81 1,98 2,14 2,31 2,47 2,64 120 150 185 0,15 0,18 0,23 0,29 0,36 0,45 0,57 0,73 0,82 0,91 1,14 1,36 1,59 1,82 2,05 2,27 2,50 2,73 2,96 3,18 0,12 0,15 0,19 0,25 0,31 0,39 0,49 0,62 0,69 0,77 0,96 1,16 1,35 1,54 1,74 1,93 2,12 2,31 2,51 2,70 2,89 0,10 0,13 0,16 0,21 0,26 0,33 0,41 0,52 0,59 0,65 0,81 0,98 1,14 1,30 1,46 1,63 1,79 1,95 2,12 2,28 2,44 2,60 240 0,11 0,14 0,18 0,22 0,28 0,35 0,44 0,50 0,55 0,69 0,83 0,97 1,11 1,24 1,38 1,52 1,66 1,80 1,94 2,07 2,21 2,49 300 0,12 0,15 0,19 0,24 0,31 0,39 0,44 0,48 0,61 0,73 0,85 0,97 1,09 1,21 1,33 1,45 1,57 1,70 1,82 1,94 2,18 2,42 tabella 3: caduta di tensione % a cos ϕ = 0,9 per 100 m di cavo sez [mm2] Ib [A] 4 6 10 16 20 25 32 40 50 63 80 90 100 125 150 175 200 225 250 275 300 325 350 375 400 450 500 1,5 2,5 4 2,32 3,48 5,80 9,28 11,60 14,50 1,40 2,10 3,50 5,60 7,00 8,75 11,21 0,88 1,32 2,20 3,52 4,40 5,49 7,03 8,79 6 10 16 25 35 50 0,88 1,47 2,35 2,94 3,68 4,71 5,89 7,36 0,54 0,90 1,43 1,79 2,24 2,87 3,58 4,48 5,64 7,16 8,06 8,95 0,34 0,57 0,91 1,14 1,43 1,83 2,28 2,85 3,60 4,57 5,14 5,71 7,13 8,56 9,99 11,41 0,22 0,37 0,59 0,73 0,92 1,17 1,47 1,83 2,31 2,93 3,30 3,66 4,58 5,50 6,41 7,33 8,25 0,16 0,27 0,43 0,54 0,67 0,86 1,08 1,34 1,69 2,15 2,42 2,69 3,36 4,03 4,71 5,38 6,05 6,72 0,12 0,20 0,33 0,41 0,51 0,65 0,81 1,02 1,28 1,63 1,83 2,03 2,54 3,05 3,56 4,07 4,58 5,09 5,59 240 0,11 0,13 0,17 0,22 0,27 0,34 0,43 0,48 0,54 0,67 0,81 0,94 1,08 1,21 1,34 1,48 1,61 1,75 1,88 2,02 2,15 2,42 300 0,12 0,15 0,19 0,23 0,29 0,37 0,42 0,47 0,58 0,70 0,81 0,93 1,05 1,16 1,28 1,40 1,51 1,63 1,75 1,86 2,09 2,33 59 Protezione dei circuiti Caduta di tensione Affinché l’avviamento avvenga in modo regolare e con tempi contenuti è necessario che la coppia di avviamento non sia inferiore a 1,7 volte la coppia resistente della macchina operatrice. Per tale motivo è buona regola limitare la caduta di tensione durante l’avviamento ad un valore massimo del 10% dal punto di alimentazione dell’impianto fino ai terminali del motore. Caduta di tensione in avviamento sulla linea a monte della partenza motore In presenza di un regime transitorio di avviamento di un motore la caduta di tensione aumenta: cc a monte della partenza motore (ΔUAB). Tale riduzione di tensione può influenzare sia il funzionamento del motore sia il funzionamento delle utenze alimentate dallo stesso sistema sbarre. cc sulla stessa linea di alimentazione del motore (ΔUBC). La caduta di tensione ΔUAB deve essere valutata in modo che le perturbazioni provocate sulle utenze siano trascurabili. La caduta di tensione ΔUAC deve essere valutata in modo che l’avviamento della macchina operatrice avvenga correttamente. La tabella seguente permette di valutare, con buona approssimazione, la caduta di tensione ΔUAB al momento dell’avviamento del motore. Il fattore KV1, scelto in funzione del rapporto tra la corrente/potenza della sorgente di alimentazione e la corrente/potenza del motore in fase di avviamento, si applica alla caduta di tensione determinata mediante le tabelle 1, 2, 3. Calcolo della caduta di tensione durante l’avviamento di motori Coefficiente KV1 di maggiorazione della caduta di tensione a monte della partenza motore durante l’avviamento avviamento avv/In sorgente/avv DUAB a regime = 2,4% DUAB in avviamento = 3,05% 2 4 6 8 10 15 stella - triangolo 2 3 1,50 2,00 1,25 1,50 1,17 1,34 1,13 1,25 1,10 1,23 1,07 1,14 diretto 4 2,50 1,75 1,50 1,38 1,34 1,20 5 3,00 2,00 1,67 1,50 1,45 1,27 6 3,50 2,25 1,84 1,63 1,56 1,34 7 4,00 2,50 2,00 1,75 1,67 1,40 8 4,50 2,75 2,17 1,88 1,78 1,47 I valori riportati in tabella sono stati determinati trascurando il fattore di potenza transitorio durante l’avviamento del motore. Tuttavia il metodo permette di ottenere una buona approssimazione. Quando la corrente/potenza della sorgente di alimentazione è pari a 2 volte la corrente/potenza del motore in fase di avviamento, per un calcolo più preciso occorre considerare l’effettivo fattore di potenza durante la fase transitoria Esempio di utilizzazione della tabella Caratteristiche della sorgente di alimentazione Potenza trasformatore = 1600 kVA Tensione nominale = 400 V Corrente nominale = 2310 A Caratteristiche del motore Potenza = 18,5 kW Corrente nominale = 35 A Potenza in avviamento (1) = 122 kVA Corrente avviamento = 175 A (5 x In) Tipo di avviamento = diretto (1) Pavviamento = Pnominale . Iavv/ (In . η . cosjnominale) La caduta in tensione ΔUAB in regime permanente è 2,4%. 60 1° passo Determinazione della caduta di tensione ΔUAB all’avviamento del motore. I sorgente / I avv = 2310 / 175 = 13,2 (approssimato a 15) Iavv / In = 5 In corrispondenza dei due rapporti sopra determinati in tabella si legge un fattore KV1 = 1,27 La caduta di tensione sulla linea a monte della partenza motore diventa ΔUAB = 2,4 . 1,27 = 3,05% La caduta di tensione è inferiore al valore ammesso pari al 4%. coefficiente KV2 per il calcolo della caduta di tensione sulla linea di alimentazione del motore (2) conduttore in rame S [mm2] 1,5 2,5 4 6 cosj motore all’avviamento 0,35 2,43 1,45 0,93 0,63 0,45 3,11 1,88 1,19 0,80 a regime (1) 0,85 5,83 3,81 2,20 1,47 95 120 150 conduttore in alluminio 10 16 25 35 50 10 16 25 35 50 70 0,39 0,49 0,26 0,32 0,18 0,22 0,14 0,16 0,11 0,12 0,085 0,072 0,064 0,058 0,61 0,098 0,081 0,071 0,063 0,77 0,39 0,49 0,26 0,33 0,20 0,24 0,89 0,56 0,37 0,27 0,19 0,144 0,111 0,092 0,077 1,41 0,89 0,58 0,42 70 95 120 150 0,15 0,18 0,12 0,14 0,09 0,11 0,082 0,072 0,094 0,082 0,30 0,22 0,17 0,135 0,112 (1) L’ultima riga della tabella permette di determinare la caduta di tensione in regime nominale (fattore di potenza pari a 0,85) con la stessa relazione sopra indicata ma utilizzando invece della corrente di avviamento (Iavv) la corrente nominale del motore (In). (2) Il coefficiente KV2 è fornito come caduta di tensione percentuale per 1 km di cavo e 1 A di corrente d’impiego. Per un corretto utilizzo fare riferimento all’esempio sottostante. 2° passo Determinazione della caduta di tensione ΔUBC sulla partenza motore durante l’avviamento. La tabella del coefficiente KV2 sopra riportata fornisce la caduta di tensione in valore percentuale, per 1 km di cavo, per 1 A di corrente di impiego, in funzione della sezione del cavo e del fattore di potenza del motore in avviamento. La caduta di tensione riportata alle reali condizioni di utilizzazione si determina come segue: ΔU = KV2 . Iavv . L dove: ΔU = caduta di tensione espressa in valore percentuale (%) KV2 = caduta di tensione specifica (%) Iavv= corrente di avviamento in (A) L = lunghezza della linea in (km) Caratteristiche del motore Potenza = 18,5 kW Corrente nominale = 35 A Potenza in avviamento (1) = 122 kVA Corrente avviamento = 175 A (5 x In) Fattore di potenza di avv = 0,45 Tipo di avviamento = diretto Linea di alimentazione del motore Sezione = 10 mm2 Tipo cavo = tripolare Lunghezza = 72 m 3° passo Determinazione della caduta di tensione ΔUAC a regime e durante l’avviamento del motore. cc Caduta di tensione a regime (quarta riga della tabella): cosj = 0,85; sezione 10 mm2 ΔUBC = 0,89 . 35 . 0,072 = 2,24% ΔUAC = ΔUAB + ΔUBC = 2,4 + 2,24 = 4,64% Il valore è corretto in quanto inferiore alla massima caduta di tensione ammessa dal motore (5%). cc Caduta di tensione in avviamento (terza riga della tabella) ΔUBC = 0,49 . 175 . 0,072 = 6,17% ΔUAC = ΔUAB . KV1+ ΔUBC = 2,4 . 1,27 + 6,17 = 9,22% (per KV1 vedere tabella precedente) Il valore è corretto in quanto inferiore alla massima caduta di tensione ammessa dal motore durante la fase di avviamento (10%). (1) Pavviamento = Pnominale . Iavv/ (In . η . cosjnominale) La seguente tabella indica la corrente nominale dei motori asincroni in funzione della loro potenza e della tensione nominale. distribuzione trifase (230 o 400 V) potenza nominale [kW] 0,37 0,55 0,75 1,1 1,5 2,2 3 4 5,5 7,5 11 15 18,5 22 potenza nominale [CV] 0,5 0,75 1 1,5 2 3 4 5,5 7,5 10 15 20 25 30 230 V 2 2,8 5 6,5 9 15 20 28 39 52 64 75 corrente nominale [A] 400 V 1,2 1,6 2 2,8 5,3 7 9 12 16 23 30 37 43 potenza nominale [kW] 25 30 37 45 55 75 90 110 132 147 160 200 220 250 potenza nominale [CV] 35 40 50 60 75 100 125 150 180 200 220 270 300 340 230 V 85 100 180 360 427 corrente nominale [A] 400 V 59 72 85 105 140 170 210 250 300 380 420 480 Nota: per la scelta dei dispositivi di protezione e comando e per approfondimenti sugli effetti della caduta di tensione durante la fase di avviamento del motore si rimanda al capitolo “Protezione degli apparecchi utilizzatori” pag. 421. 61 Protezione dei circuiti Protezione contro il cortocircuito Calcolo della corrente di cortocircuito Determinazione della corrente di cortocircuito Icc in un punto dell’impianto La conoscenza delle correnti di cortocircuito in un impianto elettrico è necessaria per i seguenti scopi: cc determinare i poteri di interruzione e di chiusura degli interruttori da installare; cc verificare la tenuta elettrodinamica dei punti critici dell’impianto (es. supporti sbarre); cc verificare la tenuta termica dei cavi; cc determinare la regolazione dei relé di protezione. In un impianto elettrico di bassa tensione il guasto trifase è quello che dà luogo nella maggior parte dei casi ai valori più elevati della corrente di cortocircuito. Il calcolo delle correnti di cortocircuito si basa sul principio che la corrente di guasto è uguale a quella attribuibile ad un generatore equivalente, la cui forza elettromotrice uguaglia la tensione nominale della rete nel punto di guasto, che alimenti un circuito avente un’impedenza unica equivalente a tutte le impedenze della rete a monte, comprese tra i generatori ed il punto di guasto considerato. Determinazione delle correnti di guasto Le seguenti indicazioni si riferiscono a guasti che si manifestano a valle di un trasformatore. Per la valutazione della corrente di cortocircuito a valle di un punto dell’impianto di cui si conosce la Icc si rimanda a pagina 66. Per la valutazione delle correnti di cortocircuito e di guasto a valle dei generatori sincroni si rimanda al capitolo dedicato a questi sistemi di alimentazione. Guasto trifase La corrente di cortocircuito trifase è generalmente il valore massimo che si può avere sugli impianti in caso di alimentazione tramite trasformatore. Tale corrente si determina nel modo seguente. c.U Icc3F = e . (RMt + RTr + R Fase)2 + (XMt + XTr + XFase)2 I valori di resistenza e di reattanza comprendono tutti i componenti dal punto di alimentazione, trasformatore MT/BT, fino al punto di guasto. I valori di resistenza dei cavi sono relativi ad una temperatura di 20°C (condizione di cortocircuito alla messa in servizio dell’impianto). Il fattore di tensione previsto dalla norma CEI 11-25, per tenere conto delle variazioni (+5%) a cui può essere soggetta la tensione di esercizio dell’impianto in bassa tensione, è c = 1,05. Guasto bifase La corrente di cortocircuito dovuta ad un guasto tra due fasi si determina a partire dal valore di corrente di cortocircuito trifase nel modo seguente. c.U Icc2F = = 0,866 . Icc3F 2. (RMt + RTr + R Fase)2 + (XMt + XTr + XFase)2 In prossimità del trasformatore la soglia di intervento di corto ritardo delle protezioni deve essere tarata al di sotto della corrente di cortocircuito bifase che può essere inferiore alla corrente di guasto verso terra e di guasto fase neutro. Guasto fase-neutro In caso di guasto monofase la corrente può essere valutata, in qualunque punto dell’impianto, nel seguente modo. c.U IccFN = e . (RMt + RTr + R Fase + Rneutro)2 + (XMt + XTr + XFase + Xneutro)2 I valori di resistenza e di reattanza dell’anello di guasto comprendono tutti i componenti dal punto di alimentazione (trasformatore MT/BT) fino al punto di guasto. Nel caso si debba determinare la corrente massima per la scelta dell’interruttore e per la verifica di tenuta del cavo al cortocircuito, i valori di resistenza devono essere riportati a 20°C e il fattore di tensione deve essere pari a 1,05. Questa relazione può essere utilizzata anche per valutare la corrente di cortocircuito minima a fondo linea quando richiesto dalla norma (vedi pagina 76). In tale, caso per tenere conto dell’incremento della resistenza dei cavi durante il guasto, si maggiora il valore delle resistenze con un fattore pari a 1,5 (norma CEI 64-8). La norma CEI 11-25 indica il fattore di tensione pari a 0,95 previsto per tenere conto della variazione di tensione (-5%) a cui può essere soggetta la tensione di esercizio dell’impianto. Guasto fase-terra Per guasto a terra tra fase e PE, la corrente può essere valutata, in qualunque punto dell’impianto, nel seguente modo: c.U IccFPF = e . (RMt + RTr + R Fase + RPE)2 + (XMt + XTr + XFase + XPE)2 62 Anche in questo caso i valori di resistenza e di reattanza dell’anello di guasto comprendono tutti i componenti dal punto di alimentazione (trasformatore MT/BT) fino al punto di guasto. Questo valore di corrente serve per regolare correttamente le protezioni in modo che intervengano nei tempi previsti secondo il sistema di neutro attuato. Durante il guasto la temperatura del conduttore aumenta a causa della corrente di guasto. Per tenere conto dell’incremento della resistenza dei cavi si maggiora il valore, determinato a 20°C, con un fattore pari a 1,5 e si applica il fattore di tensione c = 0,95 per tenere conto della variazione (-5%) a cui è soggetta la tensione di esercizio dell’impianto. Per la valutazione della corrente di guasto verso terra mediante il metodo semplificato indicato dalla norma CEI 64-8 e al fine di verificare l’intervento della protezione, si rimanda a pag 397. Determinazione delle resistenze e delle reattanze dei componenti dell’impianto Rete a monte In un impianto con consegna in media tensione la capacità della rete a monte di contribuire al cortocircuito, funzione dell’impedenza della rete stessa, è espressa mediante la potenza di cortocircuito SCC (MVA) o la corrente di cortocircuito; questi dati devono essere forniti dall’ente distributore. L’impedenza equivalente della rete a monte è data dalla seguente espressione: ZMBT = 2 VBT SCC . 10-3 [mW] Il fattore di potenza in cortocircuito della rete a monte (cos ϕcc) può variare tra 0.15 e 0.2, da cui si ricavano i valori di RMBT e XMBT. Trasformatori L’impedenza del trasformatore è ricavabile dai seguenti dati di targa: cc Pcu [kW]: sono le perdite nel rame a pieno carico, alla temperatura normale di funzionamento del trasformatore (ad esempio 75°C per il trasformatore in olio); cc ucc%: tensione di cortocircuito percentuale alla temperatura normale di funzionamento del trasformatore; cc Sn [kVA]: potenza nominale del trasformatore. A partire da questi dati si ricavano i seguenti valori: . 2 . R = Pcu U [mW] Sn . 2 Z = Vcc% U . [mW] 100 . Sn X = Z2 - R2 . [mW] dove U [V] è la tensione nominale del trasformatore, Pcu e Sn sono espressi rispettivamente in kW e in kVA. Il valore di R è calcolato alla temperatura nominale di funzionamento del trasformatore. Nelle tabelle allegate sono riportate le caratteristiche tipiche di trasformatori standard MT/BT in olio ed in resina. In queste tabelle sono riportati i valori di corrente di cortocircuito trifase ai morsetti del trasformatore, nell’ipotesi che la rete a monte abbia una potenza di cortocircuito di 500 MVA. Inoltre è poi indicato il tipo di condotto sbarre utilizzabile per il collegamento tra il trasformatore e l’interruttore automatico generale, tenendo conto della corrente di cortocircuito ai morsetti del trasformatore e della corrente nominale secondaria del trasformatore. Cavi e condotti sbarre Nota 1: la tensione U è la tensione nominale della rete di distribuzione pari a 400 V in caso di distribuzione in BT (230 V/400 V). Nota 2: i valori di corrente sono espressi in kA utilizzando la tensione in [V] e l’impedenza di guasto in [mΩ]. Nota 3: RMt e XMt componente resistiva e induttiva dell’impedenza equivalente della rete in media tensione. RTr e XTr componente resistiva e induttiva dell’impedenza del trasformatore MT/BT. Le reattanze dei cavi dipendono principalmente dalla distanza tra i conduttori; un valore più preciso può essere ottenuto dal costruttore. Valori tipici sono: cc cavo tripolare: X = 0.08 mΩ/m; cc cavo unipolare: X = 0.10 ÷ 0.20 mΩ/m a seconda della distanza tra i conduttori; cc collegamenti in sbarre: X3 = 0,15 L. La resistenza è data dalla formula R = r . L [mW] S dove: L = lunghezza [m] S = sezione [mm2] r = resistività = 18 (Cu), 27 (Al) mΩ × mm2/m In presenza di più conduttori in parallelo per fase, occorre dividere la resistenza e la reattanza di un conduttore per il numero di conduttori. I valori di resistenza e reattanza dei condotti sbarre sono forniti dai costruttori nella loro documentazione tecnica. Interruttori Nel calcolo delle Icc presunte le impedenze degli interruttori si devono trascurare. 63 Protezione contro il cortocircuito Protezione dei circuiti Calcolo della corrente di cortocircuito esempio componenti dell’impianto resistenze [mΩ] reattanze [mΩ] rete a monte Pcc= 500 MVA R1 = 400 . 0,15 . 10-3 500 R1 = 0,04 2 X1 = 400 . 0,98 . 10-3 500 X1 = 0,31 trasformatore Sn= 630 kVA ucc= 4 % U= 400 V Pcu= 6,5 kW 2 . R2 = 6,5 400 6302 R2 = 2,62 X2 = collegamento trasf./int. (cavo) 3 x (1 x 150 mm2) Cu per fase L= 3 m R3 = 1 . 18 . 3 3 150 R3 = 0,12 X3 = 1 . 0,12 . 3 3 X3 = 0,12 interruttore M1 R4= 0 X4= 0 collegamento interruttore M1 partenza M2 (sbarre AI) 1 x 100 x 5 mm2 L = 2 m per fase 2 R5 = 27 . ____ 200 X5= 0,15x2 X5= 0,30 ) 4 . 4002 2- (2,622) 100 630 ) 2 X2 = 9,81 M1 1 2 3 M2 M3 R5 = 0,11 interruttore M2 R6 = 0 X6= 0 collegamento quadro generale BT/quadro secondario (cavo) 1 x (1 x 185 mm2) Cu per fase L= 70 m 70 R7 = 18 . ____ 185 X7 = 0,12 . 70 X7 = 8,40 R7 = 6,81 calcolo delle correnti di cortocircuito M1 M2 M3 resistenze [mΩ] Rt1 = R1 + R2 + R3 Rt1 = 2,78 reattanze [mΩ] Xt1 = X1 + X2 + X3 Xt1 = 10,24 Rt2 = Rt1 + R4 + R5 Rt2 = 2,89 Xt2 = Xt1 + X4 + X5 Xt2 = 10,54 Rt3 = Rt2 + R6 + R7 Rt3 = 9,7 Xt3 = Xt2 + X6 + X7 Xt3 = 18,94 Nota: la resistenza del cavo è determinata alla temperatura ambiente di 20°C. 64 Icc [kA] e 400 = 21,76 kA (2,782 + 10,242) 400 e (2,892 + 10,542) e (9,72 + 18,942) 400 = 21,13 kA = 10,85 kA Caratteristiche elettriche trasformatori MT/BT in olio e resina trasformatore in olio a norma CEI 14-34 lista A potenza nominale [kVA] corrente nominale secondaria [A] perdite [kW] a vuoto a carico (75°C) tensione di cortocircuito % (75°C) corrente a vuoto % resistenza equivalente a 75°C [mΩ] reattanza equivalente [mΩ] impedenza equivalente a 75°C [mΩ] corrente di cortocircuito trifase a valle [kA] tipo condotto Canalis compatto Cu In [A] tipo condotto Canalis compatto Al In [A] 100 145 0,32 1,75 4 2,5 27,93 57,58 64,00 3,6 160 231 0,46 2,35 4 2,3 14,65 37,22 40,00 5,7 250 361 0,65 3,25 4 2,1 8,30 24,22 25,60 8,9 315 455 0,77 3,90 4 2 6,27 19,32 20,32 11,2 400 578 0,93 4,60 4 1,9 4,59 15,33 16,00 14,2 500 723 1,10 5,50 4 1,9 3,51 12,31 12,80 17,6 630 910 1,30 6,50 4 1,8 2,61 9,82 10,16 22,1 KTC-10 1000 KTA-10 1000 800 1156 1,50 9,00 6 1,7 2,24 11,79 12,00 18,8 KTC-13 1250 KTA-13 1250 1000 1445 1,70 10,50 6 1,5 1,68 9,45 9,60 23,3 KTC-16 1600 KTA-16 1600 1250 1806 2,10 13,10 6 1,4 1,34 7,56 7,68 28,9 KTC-20 2000 KTA-20 2000 1600 2312 2,60 17,00 6 1,3 1,06 5,91 6,00 36,6 KTC-25 2500 KTA-25 2500 2000 2890 3,20 22,00 6 1,2 0,88 4,72 4,80 45,2 KTC-32 3200 KTA-32 3200 2500 3613 3,80 26,50 6 1,1 0,68 3,78 3,84 55,7 KTC-40 4000 KTA-40 4000 3000 4335 4,40 30,50 6 1 0,54 3,15 3,20 65,8 KTC-50 5000 250 361 0,52 2,60 4 1,1 6,64 24,72 25,60 8,9 315 455 0,63 3,10 4 1,0 4,99 19,70 20,32 11,2 400 578 0,74 3,65 4 0,9 3,64 15,58 16,00 14,2 500 723 0,82 4,50 4 0,9 2,87 12,47 12,80 17,6 630 910 0,90 5,60 4 0,8 2,25 9,91 10,16 22,1 KTC-10 1000 KTA-10 1000 800 1156 1,10 7,50 6 0,7 1,87 11,85 12,00 18,8 KTC-13 1250 KTA-13 1250 1000 1445 1,33 9,00 6 0,7 1,44 9,49 9,60 23,3 KTC-16 1600 KTA-16 1600 1250 1806 1,65 11,00 6 0,6 1,12 7,60 7,68 28,9 KTC-20 2000 KTA-20 2000 1600 2312 2,09 13,00 6 0,5 0,81 5,94 6,00 36,6 KTC-25 2500 KTA-25 2500 2000 2890 2,40 16,00 6 0,5 0,64 4,76 4,80 45,2 KTC-32 3200 KTA-32 3200 2500 3613 3,04 21,00 6 0,5 0,54 3,80 3,84 55,7 KTC-40 4000 KTA-40 4000 3000 4335 3,35 24,20 6 0,4 0,43 3,17 3,20 65,8 KTC-50 5000 315 455 1,03 4,60 6 1,8 7,40 29,56 30,48 7,5 400 578 1,20 5,50 6 1,5 5,49 23,36 24,00 9,5 500 723 1,40 6,50 6 1,5 4,15 18,75 19,20 11,9 630 910 1,65 7,80 6 1,3 3,14 14,91 15,24 14,9 KTC-10 1000 KTA-10 1000 800 1156 2,00 9,40 6 1,3 2,34 11,77 12,00 18,8 KTC-13 1250 KTA-13 1250 1000 1445 2,30 11,00 6 1,2 1,76 9,44 9,60 23,3 KTC-16 1600 KTA-16 1600 1250 1806 2,80 13,10 6 1,2 1,34 7,56 7,68 28,9 KTC-20 2000 KTA-20 2000 1600 2312 3,10 16,00 6 1,2 1,00 5,92 6,00 36,6 KTC-25 2500 KTA-25 2500 2000 2890 4,00 20,00 6 1,1 0,80 4,73 4,80 45,2 KTC-32 3200 KTA-32 3200 2500 3613 5,00 23,00 6 1,0 0,59 3,79 3,84 55,7 KTC-40 4000 KTA-40 4000 3150 4552 6,30 26,00 7 1,0 0,42 3,53 3,56 59,8 KTC-50 5000 trasformatore in olio a basse perdite potenza nominale [kVA] corrente nominale secondaria [A] perdite [kW] a vuoto a carico (75°C) tensione di cortocircuito % (75°C) corrente a vuoto % resistenza equivalente a 75°C [mΩ] reattanza equivalente [mΩ] impedenza equivalente a 75°C [mΩ] corrente di cortocircuito trifase a valle [kA] tipo condotto Canalis compatto Cu In [A] tipo condotto Canalis compatto Al In [A] 100 145 0,25 1,40 4 1,5 22,35 59,97 64,00 3,6 160 231 0,36 1,85 4 1,3 11,54 38,30 40,00 5,7 trasformatore in resina a norma CEI 14-12 potenza nominale [kVA] corrente nominale secondaria [A] perdite [kW] a vuoto a carico (120°C) tensione di cortocircuito % (120°C) corrente a vuoto % resistenza equivalente a 120°C [mΩ] reattanza equivalente [mohm] impedenza equivalente a 120°C [mΩ] corrente di cortocircuito trifase a valle [kA] tipo condotto Canalis compatto Cu In [A] tipo condotto Canalis compatto Al In [A] 100 145 0,46 2,3 6 2,5 32,72 90,25 96,00 2,4 160 231 0,65 3 6 2,3 16,84 57,59 60,00 3,8 250 361 0,88 3,8 6 2,0 9,70 37,15 38,40 6,0 Nota 1: i condotti sbarre indicati in tabella sono riferiti ad una temperatura ambiente di 40°C. Nota 2: i condotti sbarre sono protetti da cortocircuito mediante l’interruttore di protezione sul lato media tensione (tempo massimo d’interruzione 0,51). 65 Protezione contro il cortocircuito Protezione dei circuiti Scelta degli interruttori secondari e terminali Determinazione dell’Icc a valle di un cavo in funzione dell’Icc a monte Le tabelle qui riportate permettono di determinare il valore della corrente di cortocircuito trifase in un punto della rete a valle di un cavo, conoscendo: cc la corrente di cortocircuito trifase a monte del cavo; cc la lunghezza e la sezione del cavo (supposto in rame). Determinato il valore di corrente di cortocircuito a valle, è possibile dimensionare correttamente l’interruttore automatico (Pdi > Icc). Se si desidera ottenere valori più precisi, è possibile effettuare un calcolo dettagliato (vedere pag. 62) o utilizzare il programma Software i-project. Inoltre, la tecnica di filiazione permette di installare a valle interruttori con potere di interruzione inferiore alla corrente di cortocircuito presunta (vedere pag. 278). In entrambi i casi l’Icc a valle individuata è superiore a quella effettiva, l’approssimazione è dunque nel senso della maggiore sicurezza. Nota: Nel caso in cui i valori della Icc a monte e della lunghezza del cavo non risultino in tabella considerare i seguenti valori: ccIcc a monte: valore immediatamente superiore; cclunghezza cavo: valore immediatamente inferiore. determinazione della corrente di cortocircuito trifase sezione dei cavi [mm2] 1,5 2,5 4 6 10 16 25 35 50 esempio 70 95 120 150 185 240 300 2x120 2x150 2x185 3x120 3x150 3x185 Icc a monte [kA] 100 90 80 70 60 50 45 40 35 30 esempio 25 22 15 10 7 5 4 lunghezza dei cavi [m] 1,2 1,7 2,8 4,4 6,7 9,2 12,7 17 21,6 25,8 29,7 33,5 37,4 40,6 51,5 59,3 66,9 77,2 89 100,3 1 1,6 2,4 3,9 6,1 9,4 12,9 17,9 24,2 31 37,2 43,2 49 55,3 60,3 74,3 86,3 97,9 111,5 129,5 146,9 1,4 2,3 3,4 5,6 8,8 13,6 18,8 26,2 35,5 45,8 55,3 64,6 73,7 83,7 91,7 110,5 129,1 147,3 165,8 193,7 221 1,2 1,9 3 4,5 7,4 11,8 18,3 25,3 35,4 48,2 62,4 75,6 88,7 101,5 115,8 127,3 151,2 177,3 202,9 226,7 265,9 304,4 1,7 2,6 4,1 6,1 10,1 16 24,8 34,4 48,2 65,8 85,6 103,9 122,2 140,3 160,6 176,9 207,8 244,4 280,5 311,6 366,6 2,3 3,9 6,2 9,2 15,3 24,3 37,8 52,4 73,8 101 131,8 160,4 189,2 217,7 250,1 276,1 320,7 378,3 3,3 5,2 8,2 12,3 20,5 32,7 50,7 70,5 99,3 136,1 177,9 216,7 256,1 295,1 339,5 375,3 4,6 6,2 9,9 14,8 24,7 39,3 61,1 84,9 119,6 164,1 214,7 261,8 309,5 357 6,4 10,4 16,6 24,8 41,3 65,9 102,5 142,6 201,1 276,3 362,1 8,9 12,8 20,4 30,3 49,8 70,3 123,3 173,7 242,1 331,6 434,5 12,4 15,6 24,9 37,3 62,1 99,1 154,2 214,6 303 1,2 1 1,5 1,3 2 1,6 2,5 1,9 2,9 2,1 3,3 2,3 3,6 2,4 3,9 2,6 4,1 2,7 4,3 4,2 6,6 4,5 7,2 4,8 7,7 6,2 9,9 6,7 10,8 7,2 11,6 Icc a valle [kA] 91 86 83 79 75 72 66 64 57 55 48 47 44 43 39 38 34 34 30 29 25 25 22 22 15 15 10 10 7 7 5 5 1,1 1,6 2,1 2,8 3,6 4,3 4,9 5,4 5,8 6,3 6,6 9,7 10,7 11,6 14,6 16,1 17,4 1 1,6 2,3 3,1 4,1 5,4 6,5 7,6 8,4 9,2 10 10,6 15,1 16,8 18,4 22,6 25,2 27,6 1,4 2,2 3,3 4,5 6,1 8 10 11,7 13,2 14,6 16 17,1 23,3 26,3 29,1 34,9 39,4 43,6 1,2 2 3,1 4,7 6,4 8,8 11,6 14,6 17,3 19,7 22 24,4 26,3 34,5 39,3 44 51,7 59 65,9 80 74 68 61 53 45 41 37 33 29 24 21 15 10 7 5 71 67 61 55 49 42 39 35 31 27 23 21 15 10 7 5 60 57 53 49 44 38 36 32 29 26 22 20 14 10 7 5 49 47 45 42 38 34 32 29 27 24 21 19 13 10 7 5 38 37 36 34 32 29 27 25 23 21 19 17 13 9 7 5 29 29 28 27 25 24 23 21 20 18 17 15 12 9 7 5 21 21 21 20 19 18 18 17 16 15 14 13 10 8 6 5 16 16 16 16 15 15 14 14 13 13 12 11 9 7 6 4 12 12 12 12 12 11 11 11 11 10 10 9 8 6 5 4 8 8 8 8 8 8 8 8 8 7 7 7 6 5 4 4 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 5 4 4 3 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 4 4 4 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 2 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 3 3 3 2 2 2 4 Nota 1: la tabella è stata calcolata considerando: cctensione trifase: 400 V; cccavi tripolari in rame; cctemperatura del rame: 20°C. Nota 2: per una tensione trifase concatenata di 230 V, dividere le lunghezze in tabella per e = 1,732. Nota 3: nel caso di cavi in parallelo (non compresi nella tabella) dividere la lunghezza per il numero di cavi in parallelo. 66 400 V Icc = 28 kA A 50 mm2, Cu 10 m Icc = ? C B IB Esempio: Si consideri la rete rappresentata qui a lato: cc tensione 400 V; cc cavo con sezione 50 mm2 in rame e lunghezza 10 m. Procedere sulla riga relativa al cavo utilizzato fino a trovare la corrispondente lunghezza approssimata per difetto (8,8 m); cc corrente di cortocircuito a monte 28 kA. Identificare la riga corrispondente alla Icc a monte approssimata per eccesso (30 kA); cc determinare la corrente di cortocircuito a valle individuando l'intersezione tra: vv la colonna della lunghezza cavo 8,8 m, vv la riga relativa a Icc a monte 30 kA. La corrente di cortocircuito a valle è di 24 kA. Scelta degli interruttori: cc interruttore A: Compact NSX250F TM250D Pdi 36 kA; cc interruttore B: Acti 9 iC60L Pdi 15 kA, con Pdi "rinforzato per filiazione" 30 kA; cc interruttore C: Compact NSX160B TM160D Pdi 25 kA. IB 67 Protezione contro il cortocircuito Protezione dei circuiti Scelta degli interruttori secondari e terminali Determinazione della corrente di cortocircuito monofase (cavo multipolare) (per linee in partenza da quadro generale BT) 400 V 230 V trasformatore in olio potenza trasformatore [kVA] 100 Icc3F = 3,6 kA 160 Icc3F = 5,7 kA 250 Icc3F = 8,9 kA potenza trasformatore [kVA] 400 Icc3F = 14,2 kA 630 Icc3F = 22,1 kA 800 Icc3F = 18,8 kA 1000 Icc3F = 23,3 kA 1250 Icc3F =28,9 kA 68 FN sezione [mm2] 2,5 4 6 10 16 25 2,5 4 6 10 16 25 2,5 4 6 10 16 25 FN sezione [mm2] 2,5 4 6 10 16 25 2,5 4 6 10 16 25 2,5 4 6 10 16 25 2,5 4 6 10 16 25 2,5 4 6 10 16 25 lunghezza [m] 3 5 10 Icc FN a valle del cavo [kA] 2,6 2,1 1,3 3 2,6 1,8 3,3 2,9 2,3 3,5 3,2 2,8 3,6 3,4 3,1 3,6 3,5 3,3 3,5 2,5 1,5 4,3 3,4 2,1 4,8 4,1 2,8 5,3 4,8 3,8 5,5 5,2 4,5 5,7 5,5 5 4,2 2,8 1,5 5,5 4,1 2,3 6,6 5,2 3,3 7,7 6,6 4,7 8,3 7,5 5,9 8,6 8,1 7 lunghezza [m] 3 5 10 Icc FN a valle del cavo [kA] 4,7 3 1,6 6,7 4,6 2,5 8,6 6,3 3,6 10,8 8,6 5,4 12,2 10,5 7,4 13,1 11,9 9,4 5,1 3,2 1,6 7,6 4,9 2,6 10,3 6,9 3,7 14 10,3 5,9 17 13,6 8,6 19,1 16,4 11,6 5,1 3,2 1,6 7,5 4,9 2,6 10 6,9 3,7 13,3 10 5,9 15,6 12,8 8,4 17 15,1 11,2 5,2 3,2 1,6 7,8 5 2,6 10,8 7,2 3,8 14,9 10,7 6,1 18,1 14,3 8,9 20,4 17,5 12,2 5,3 3,2 1,6 8,1 5,1 2,6 11,4 7,3 3,8 16,3 11,3 6,2 20,6 15,6 9,3 23,9 19,8 13,1 15 20 25 30 1 1,4 1,8 2,4 2,8 3,1 1 1,5 2,1 3 3,8 4,5 1,1 1,6 2,3 3,5 4,8 6 0,7 1,1 1,5 2 2,5 2,9 0,8 1,2 1,7 2,5 3,3 4 0,8 1,3 1,8 2,8 4 5,2 0,6 0,9 1,3 1,8 2,3 2,7 0,6 1 1,4 2,1 2,9 3,7 0,6 1 1,5 2,3 3,4 4,6 0,5 0,8 1,1 1,6 2,1 2,5 0,5 0,8 1,2 1,8 2,6 3,4 0,5 0,9 1,3 2 2,9 4 15 20 25 30 1,1 1,7 2,5 3,9 5,6 7,6 1,1 1,7 2,6 4,1 6,2 8,8 1,1 1,7 2,6 4,1 6,1 8,6 1,1 1,7 2,6 4,2 6,3 9,1 1,1 1,7 2,6 4,2 6,5 9,5 0,8 1,3 1,9 3 4,5 6,3 0,8 1,3 1,9 3,1 4,8 7 0,8 1,3 1,9 3,1 4,8 6,9 0,8 1,3 2 3,2 4,9 7,2 0,8 1,3 2 3,2 5 7,5 0,7 1 1,5 2,5 3,7 5,3 0,7 1 1,6 2,5 3,9 5,8 0,7 1 1,6 2,5 3,9 5,8 0,7 1 1,6 2,6 4 6 0,7 1,1 1,6 2,6 4 6,1 0,5 0,9 1,3 2,1 3,2 4,6 0,5 0,9 1,3 2,1 3,3 5 0,5 0,9 1,3 2,1 3,3 4,9 0,5 0,9 1,3 2,2 3,4 5,1 0,6 0,9 1,3 2,2 3,4 5,2 35 40 45 50 60 70 0,7 1 1,4 1,9 2,4 0,9 1,3 1,8 2,2 1,2 1,6 2,1 1,5 2 1,8 1,6 0,7 1 1,6 2,3 3,1 0,9 1,5 2,1 2,8 1,3 1,9 2,6 1,8 2,5 2,2 1,9 0,7 1,1 1,7 2,6 3,6 1 1,5 2,3 3,3 1,4 2,1 3 1,9 2,8 2,4 2,1 35 40 45 50 60 70 0,7 1,1 1,8 2,8 4,1 1 1,6 2,4 3,6 1,4 2,2 3,3 2 3 2,5 2,2 0,7 1,1 1,8 2,9 4,3 1 1,6 2,5 3,8 1,4 2,2 3,4 2 3,1 2,6 2,3 0,8 1,1 1,8 2,9 4,3 1 1,6 2,5 3,8 1,4 2,2 3,4 2 3,1 2,6 2,3 0,8 1,1 1,9 2,9 4,4 1 1,6 2,5 3,9 1,4 2,3 3,5 2 3,2 2,7 2,3 0,8 1,1 1,9 2,9 4,5 1 1,6 2,6 3,9 1,5 2,3 3,5 2,1 3,2 2,7 2,3 potenza trasformatore [kVA] 1600 Icc3F =36,6 kA 2000 Icc3F =45,2 kA 2500 Icc3F =55,7 kA FN sezione [mm2] 2,5 4 6 10 16 25 2,5 4 6 10 16 25 2,5 4 6 10 16 25 lunghezza [m] 3 5 10 Icc FN a valle del cavo [kA] 5,3 3,3 1,6 8,3 5,1 2,6 11,8 7,5 3,9 17,6 11,8 6,3 23,3 16,8 9,6 28,1 22,2 13,8 5,4 3,3 1,6 8,4 5,2 2,6 12,1 7,6 3,9 18,5 12,1 6,4 25,4 17,7 9,8 31,8 24,1 14,4 5,4 3,3 1,6 8,5 5,2 2,6 12,4 7,7 3,9 19,3 12,4 6,4 27,3 18,4 9,9 35,5 25,9 14,8 Nota 1: nel caso in cui la lunghezza della linea non sia presente in tabella utilizzare il valore subito inferiore. Per una valutazione più precisa utilizzare il Software i-project. Nota 2: le correnti di cortocircuito dei trasformatori sono state determinate considerando una potenza di cortocircuito a monte di 500 MVA. Nota 3: la corrente di cortocircuito è stata determinata considerando linee con cavi multipolari. 15 20 25 30 1,1 1,7 2,6 4,3 6,6 9,9 1,1 1,8 2,6 4,3 6,7 10,1 1,1 1,8 2,6 4,3 6,8 10,3 0,8 1,3 2 3,2 5 7,6 0,8 1,3 2 3,3 5,1 7,8 0,8 1,3 2 3,3 5,1 7,9 0,7 1,1 1,6 2,6 4,1 6,2 0,7 1,1 1,6 2,6 4,1 6,3 0,7 1,1 1,6 2,6 4,1 6,4 0,6 0,9 1,3 2,2 3,4 5,2 0,6 0,9 1,3 2,2 3,4 5,3 0,6 0,9 1,3 2,2 3,4 5,3 35 40 45 50 60 70 0,8 1,1 1,9 2,9 4,5 1 1,6 2,6 4 1,5 2,3 3,6 2,1 3,2 2,7 2,3 0,8 1,1 1,9 2,9 4,6 1 1,6 2,6 4 1,5 2,3 3,6 2,1 3,2 2,7 2,3 0,8 1,1 1,9 3 4,6 0,7 1 1,6 2,6 4 0,9 1,5 2,3 3,6 2,1 3,2 2,7 2,3 Esempio 1 Si considera un circuito monofase (230 V) che alimenta il quadro di alimentazione di tutto il sistema ausiliario di cabina. Il circuito è composto da cavi di sezione 4 mm2 con conduttore in rame e lunghezza 11 m con corrente di impiego massima di 20 A. Il trasformatore MT/BT ha potenza pari a 1000 kVA (Icc3f = 23,3 kA). Dispositivo di protezione a monte della linea: iC60H (Icu = 30 kA a 230 V) curva C 25 A 2P. La corrente di cortocircuito monofase massima a valle del cavo in corrispondenza del dispositivo generale di sezionamento del sottoquadro sarà pari a 2,6 kA. Il quadro e i suoi componenti verranno dimensionato sulla base di tale corrente. Dispositivo generale di sezionamento: interruttore di manovra-sezionatore I 20 A che coordinato con l’interruttore a monte iC60H è protetto fino a 6,5 kA. Dispositivi di protezione delle partenze: C40a (Icu = 6 kA) curva C 1P+N con blocco Vigi A si da 30 mA e corrente nominale compatibile con la corrente di impiego delle linee in partenza. Esempio 2 Si considera un circuito trifase (230/400V) che alimenta il quadro generale della centrale per il condizionamento dei locali dell’edificio. Il circuito è composto da cavi di sezione 10 mm2 con conduttore in rame e lunghezza 20 m con corrente di impiego massima di 35 A. Il trasformatore MT/BT ha potenza pari a 1000 kVA (Icc3f = 23,3 kA). Dispositivo di protezione a monte della linea: NSA160NE (Icu = 25 kA a 400 V) TM50D 3P. La corrente di cortocircuito trifase massima a valle del cavo in corrispondenza del dispositivo generale di sezionamento del sottoquadro e delle partenze trifasi sarà pari a 8 kA (Tabella pag 66). La corrente di cortocircuito monofase massima a valle del cavo in corrispondenza dei dispositivi di protezione delle partenze monofasi del sottoquadro sarà pari a 3,2 kA. Il quadro e i suoi componenti verranno dimensionato sulla base di tali correnti. Dispositivo generale di sezionamento: interruttore di manovra-sezionatore INS40 (Icw = 3 kA x 1s) che coordinato con ‘interruttore a monte NSA160NE è protetto fino a 25 kA. Dispositivi di protezione delle partenze trifasi: C40a (Icu = 6 kA) curva C 3P+N con blocco Vigi 300 mA e corrente nominale compatibile con la corrente di impiego delle linee in partenza. Dispositivi di protezione delle partenze monofasi: C40a (Icu = 6 kA) curva C 1P+N con blocco Vigi 30 mA e corrente nominale compatibile con la corrente di impiego delle linee in partenza. 69 Protezione contro il cortocircuito Protezione dei circuiti Scelta degli interruttori secondari e terminali Determinazione della corrente di cortocircuito monofase (utilizzare solo in caso di linee distanti dal trasformatore) 400 V 230 V Icc 3F [kA] 25 22 15 10 Icc 3F [kA] FN sezione [mm2] 2,5 4 6 10 16 25 2,5 4 6 10 16 25 2,5 4 6 10 16 25 2,5 4 6 10 16 25 FN sezione [mm2] 2,5 4 6 10 16 25 2,5 4 6 10 16 25 2,5 4 6 10 16 25 8 6 4 lunghezza [m] 3 5 10 Icc FN a valle del cavo [kA] 4,6 3 1,6 6,4 4,5 2,5 8 6 3,5 9,7 8 5,2 10,7 9,5 7 11,3 10,5 8,6 4,5 3 1,6 6,1 4,3 2,4 7,5 5,7 3,4 8,9 7,4 5 9,7 8,7 6,6 10,1 9,5 7,9 3,9 2,7 1,5 5 3,8 2,3 5,8 4,7 3,1 6,5 5,7 4,3 6,8 6,4 5,3 7,1 6,7 6 3 2,3 1,4 3,6 3 2 4 3,5 2,5 4,4 4 3,2 4,6 4,3 3,8 4,7 4,6 4,1 lunghezza [m] 3 5 10 Icc FN a valle del cavo [kA] 2,8 2 1,3 3 2,4 1,7 3,2 2,7 2,1 3,3 3 2,6 3,4 3,2 2,9 3,4 3,3 3,1 2,1 1,5 1,1 2,4 1,8 1,4 2,6 2 1,6 2,7 2,2 1,9 2,8 2,3 2,1 2,9 2,4 2,2 1,6 1,3 1 1,7 1,5 1,2 1,8 1,7 1,4 1,9 1,8 1,6 1,9 1,9 1,7 1,9 1,9 1,8 15 20 25 30 1,1 1,7 2,5 3,8 5,4 7,1 1,1 1,7 2,4 3,7 5,2 6,7 1 1,6 2,3 3,3 4,4 5,3 1 1,4 2 2,7 3,3 3,8 0,8 1,3 1,9 3 4,4 6 0,8 1,3 1,9 2,9 4,2 5,7 0,8 1,2 1,8 2,7 3,7 4,7 0,8 1,1 1,6 2,3 2,9 3,5 0,7 1 1,5 2,4 3,6 5,1 0,7 1 1,5 2,4 3,6 4,9 0,6 1 1,5 2,3 3,2 4,2 0,6 0,9 1,3 1,9 2,6 3,2 0,5 0,9 1,3 2,1 3,1 4,5 0,5 0,9 1,3 2 3,1 4,3 0,5 0,8 1,2 1,9 2,8 3,8 0,5 0,8 1,1 1,7 2,3 2,9 15 20 25 30 0,9 1,3 1,7 2,2 2,6 2,9 0,8 1,1 1,4 1,7 1,9 2,1 0,8 1 1,2 1,5 1,6 1,7 0,7 1,1 1,4 1,9 2,4 2,7 0,7 0,9 1,2 1,5 1,8 2 0,6 0,9 1,1 1,3 1,5 1,7 0,6 0,9 1,2 1,7 2,2 2,5 0,6 0,8 1 1,4 1,7 1,9 0,5 0,7 1 1,2 1,4 1,6 0,5 0,8 1,1 1,5 2 2,4 0,5 0,7 0,9 1,3 1,6 1,8 0,5 0,7 0,9 1,1 1,4 1,5 35 40 45 50 60 70 0,7 1,1 1,8 2,7 4 1 1,6 2,4 3,6 1,4 2,2 3,2 2 2,9 2,5 2,2 0,7 1,1 1,8 2,7 3,9 1 1,6 2,4 3,5 1,4 2,1 3,2 1,9 2,9 2,5 2,2 0,7 1,1 1,7 2,5 3,4 0,9 1,5 2,2 3,1 1,4 2 2,9 1,9 2,6 2,3 2 0,7 1 1,5 2,1 2,7 0,9 1,4 1,9 2,5 1,2 1,8 2,4 1,6 2,2 2 1,8 35 40 45 50 60 70 0,7 0,9 1,4 1,8 2,2 0,8 1,3 1,7 2,1 1,2 1,6 2 1,5 1,9 1,7 1,6 0,6 0,8 1,2 1,5 1,7 0,8 1,1 1,4 1,6 1 1,3 1,6 1,2 1,5 1,4 1,3 0,6 0,8 1 1,3 1,5 0,7 1 1,2 1,4 0,9 1,2 1,4 1,1 1,3 1,2 1,1 Nota 1: nel caso in cui la lunghezza della linea non sia presente in tabella utilizzare il valore subito inferiore. Per una valutazione più precisa utilizzare il software i-project. Nota 2: la corrente di cortocircuito è stata determinata considerando linee con cavi multipolari. Nota 3: La sezione del conduttore di neutro a monte della linea monofase è stata presa pari alla sezione di fase. Esempio 1 Si considera una cabina MT/BT del Distributore (corrente di cortocircuito dichiarata di 22 kA) che alimenta il locale contatori di un’area con piccole attività commerciali. La lunghezza del montante dal punto di installazione del contatore (GIS) fino al quadro generale della singola attività di vendita è di 10 m, la sua sezione è 4 mm2. La corrente di cortocircuito nel punto di installazione del quadro generale è pari a 2,4 kA. 70 Nota bene: Se sono noti i seguenti dati: cclunghezza e sezione della conduttura del Distributore; cccorrente di cortocircuito trifase a livello di cabina MT/BT del Distributore, si può determinare l’effettiva corrente di cortocircuito nel punto di installazione dei contatori di energia utilizzando le tabelle a pag. 65 relative a circuiti trifase a valle di trasformatori MT/BT. Ad esempio per una lunghezza di 20 m e una sezione del montante trifase del distributore di sezione 10 mm2 la corrente di cortocircuito in corrispondenza del contatore di energia è di 6 kA a fronte di una corrente di cortocircuito a monte di 22 kA. Contributo dei motori asincroni alla corrente di cortocircuito Fig. a In presenza di un cortocircuito su una partenza il motore alimentato dallo stesso sistema sbarre contribuisce alla corrente di cortocircuito fornita dal trasformatore. La norma CEI 11-25 definisce i limiti di potenza dei motori il cui contributo è trascurabile. KC . SI tM ≤ 0,01 . IccTR dove KC= fattore di contemporaneità dei motori alimentati dallo stesso sistema sbarre SItM = somma delle correnti nominali dei motori IccTR = corrente di cortocircuito dovuta al trasformatore La stessa norma inoltre definisce un metodo rigoroso per la determinazione della sua corrente di cortocircuito in funzione dei parametri del motore e del tempo di intervento della protezione. Un criterio semplificato per la sua valutazione può essere quello di considerare il contributo del motore pari a 4-5 volte la corrente nominale del motore equivalente. IccM = (4 ÷ 5) . KC . SItM La tabella seguente identifica i casi in cui è necessario maggiorare la corrente di cortocircuito a secondo della corrente di cortocircuito presunta sull’impianto. contributo dei motori asincroni alla corrente di corto circuito Fig. b Nota 1: La norma identifica il valore di cresta della corrente di cortocircuito contributo dei motori in bassa tensione connessi a linee in cavo. Il suo valore massimo è IccM = 1,84 . (4 ÷ 5) . KC . InM dove le correnti sono relative ad uno o più motori con fattore di contemporaneità effettivo Kc. Nota 2: In caso di avviamento effettuato mediante avviatori progressivi (elettronici) il motore non fornisce contributi alla rete di alimentazione. Nota 3: In realtà la linea di alimentazione del motore partecipa a ridurre la corrente dovuta alla motore asincrono. In prima approssimazione si può considerare l’abbattimento della corrente , in valore percentuale, pari a quello della corrente di cortocircuito del trasformatore sulla stessa linea. Nota 4: Il contributo dei motori non deve essere considerato nella valutazione della corrente di cortocircuito minima e della corrente di guasto verso terra. Nota 5: In presenza di motori, con contributo alla Icc non trascurabile, è consigliabile non coordinare i dispositivi di protezione in filiazione (protezione di sostegno) se disposti sullo stesso sistema sbarre che alimenta i motori (fig. a) Nota 6: In caso di coordinamento selettivo tra due interruttori posti a valle del sistema sbarre da cui vengono alimentati i motori, confrontare il limite di selettività con la corrente di cortocircuito dovuta al contributo del trasformatore e dei motori (fig. b). Nota 7: In presenza di azionamenti di pompe e qualora fosse necessario coordinare in selettività cronometrica le protezioni, si raccomanda di limitare il tempo senza sgancio delle protezioni di corto ritardo sulla linea a monte a non più di 140 ms per permettere la riaccellerazione del motore. In ogni caso verificare il comportamento dell’insieme motore macchina operatrice. Nota 8: La costante di tempo di smorzamento della corrente di cortocircuito dovuta ad un motore asincrono ha, generalmente, i seguenti valori. cc20 ms per motori a semplice gabbia con potenza non superiore a 100 kW cc30 ms per motori a doppia gabbia e per potenze superiori a 100 kW. ambito residenziale di applicazione terziario industriale P motori I motori [A] Icc m [kA] eq [kW] K contemporaneità 1 0,7 1 0,7 5,5 11,5 8,1 0,06 0,04 7,5 15,5 10,9 0,08 0,06 11 22 15,4 0,11 0,08 15 30 21 0,15 0,11 18,5 37 25,9 0,19 0,13 22 44 30,8 0,22 0,15 30 60 42 0,3 0,21 37 72 50,4 0,36 0,25 45 85 59,5 0,43 0,3 55 105 73,5 0,53 0,37 75 138 96,6 0,69 0,48 90 170 119 0,85 0,6 110 205 143,5 1,03 0,72 132 245 171,5 1,23 0,86 160 300 210 1,5 1,05 200 370 259 1,85 1,3 220 408 285,6 2,04 1,43 250 460 322 2,3 1,61 500 925,2 647,6 4,63 3,24 750 1388 971,5 6,94 4,86 1000 1851 1295 9,25 6,48 1250 2313 1619 11,57 8,1 1500 2776 1943 13,88 9,72 Icc trifase [kA] 4,5 6 10 15 20 25 30 40 50 60 Il contributo del/dei motori è trascurabile Contributo dovuto a singolo motore o gruppo di motori con fattore di contemporaneità pari a 1 Contributo dovuto a singolo motore o gruppo di motori con fattore di contemporaneità pari a 0,7 (numero di motori da 6 a 9) In conclusione In linea generale si può dire che il contributo dei motori non è trascurabile, o perlomeno è necessario prendere in considerazione il problema, nei seguenti casi: cc impianti dove gli azionamenti hanno potenza elevata rispetto a quella del trasformatore come ad esempio in presenza di quadri MCC; cc potere di interruzione dei dispositivi di protezione (Icu) molto vicino alla corrente di cortocircuito presunta (Icct); cc in presenza di molti motori di media/grossa potenza. Se i motori sono di potenza ridotta i cavi di collegamento, di piccola sezione, abbattono la corrente di cortocircuito in modo sensibile; cc limite di selettività molto vicino alla corrente di cortocircuito presunta. 71 Protezione contro il cortocircuito Protezione dei circuiti 1 Scelta degli interruttori alimentati da uno o più trasformatori MT/BT 2 3 Scelta degli interruttori di arrivo e di partenza La scelta dell’interruttore di protezione di un circuito dipende principalmente: cc dalla corrente nominale dei trasformatori o degli apparecchi utilizzatori che determinano le correnti nominali degli interruttori; cc dalla corrente di cortocircuito massima nel punto considerato, che determina il potere d'interruzione minimo che deve possedere l'apparecchio di protezione. Nel caso di più trasformatori in parallelo: cc gli interruttori di arrivo devono possedere un potere di interruzione superiore ad entrambi i seguenti valori: vv Icc1 (caso di cortocircuito in B1), vv Icc2 + Icc3 (caso di cortocircuito in A1); cc gli interruttori di partenza devono possedere un potere di interruzione superiore a Icc1 + Icc2 + Icc3. La tabella permette di determinare per una rete a 400 V: cc l'interruttore di alimentazione in funzione del numero e della potenza dei trasformatori di alimentazione; cc l'interruttore di partenza in funzione del numero e della potenza dei trasformatori in parallelo e della corrente nominale della partenza (gli interruttori indicati nella tabella possono essere sostituiti con altri coordinati in filiazione, se si desidera utilizzare questa tecnica). Dati di base La seguente tabella è stata elaborata considerando: cc La potenza di cortocircuito della rete a monte è di 500 MVA; cc i trasformatori hanno caratteristiche standard (vedere pag. 66); cc i trasformatori sono in olio e resina; cc tra ogni trasformatore e l’interruttore corrispondente ci sono 5 m di condotto sbarre prefabbricato della gamma Canalis; cc tra un interruttore di alimentazione e un interruttore di partenza è previsto 1 m di sbarre; cc la temperatura di funzionamento degli interruttori all’interno dei quadri è di 40°C. Nota: Per accoppiare più trasformatori in parallelo, occorre soddisfare le seguenti condizioni: ccstessa ucc% Ie; ccstesso rapporto di trasformazione a vuoto; ccil rapporto delle potenze tra 2 trasformatori non superiore a 2; ccavvolgimenti appartenenti allo stesso gruppo orario. Esempio: L’impianto è composto da: cc 2 trasformatori in resina 20 kV/400 V da 1000 kVA ciascuno (In = 1444 A); cc 8 partenze: vv 4 da 150 A (Tipo A), vv 2 da 220 A (Tipo B), vv 1 da 60 A (Tipo C), vv 1 da 540 A (Tipo D). Scelta degli interruttori: cc Interruttori di arrivo: vv NW16N1 o NT16H1 o NS1600N, cc Interruttori di partenza: vv tipo A: NSX160H, vv tipo B: NSX250H, vv tipo C: NG125L, vv tipo D: NSX630N. 72 tabella di scelta 1A (1) trasformatori in olio potenza In [kVA] [A] 100 160 250 400 500 630 145 231 361 578 722 910 n° Icu interruttore di arrivo minimo tipo sganciatore interr. arrivo [kA] Icu interruttori di partenza minimo sganciatori istantanei (2) interr. <63 A(3) 100 A 160 A partenza [kA] 1 3,6 3,6 iC60N NSX160E NSX160E 2 3,6 7,1 iC60N NSX160E NSX160E NSX250B 3 7,1 10,6 iC60H NSX160E NSX160E NSX250B NSX400F 1 5,7 5,7 iC60N NSX160E NSX160E NSX250B 2 5,7 11,3 iC60H NSX160E NSX160E NSX250B NSX400F 3 11,5 16,9 NG125N NSX160B NSX160B NSX250B NSX400F NSX630F iC60L <40A iC60N NSX250B NSX160E TM-D / Micrologic NSX160E TM-D / Micrologic NSX160E TM-D / Micrologic NSX250B TM-D / Micrologic NSX250B TM-D / Micrologic NSX250B TM-D / Micrologic 1 8,9 NSX400F Micrologic 8,9 2 8,9 NSX400F Micrologic 17,6 3 17,7 NSX400F Micrologic 1 14,1 2 14,1 3 27,2 1 17,6 2 17,6 3 33,5 1 22 2 22 3 41,5 NSX630F NW08N1 / NT08H1 NSX630F NW08N1 / NT08H1 NSX630F NW08N1 / NT08H1 NS800N NW10N1 / NT10H1 NS800N NW10N1 / NT10H1 NS800N NW10N1 / NT10H1 NS1000N NW10N1 / NT10H1 NS1000N NW10N1 / NT10H1 NS1000N NW10N1 / NT10H1 NSX160E NSX160E 250 A 400 A 630 A(4) sganciatori ritardabili 800 A 1000 A 1250 A 26,1 NG125N NSX160B NSX160B iC60L <40A NG125L NSX160F NSX160F NSX250F NSX400F NSX630F NS800N Micrologic 14,1 iC60H NSX160E NSX160E NG125a NSX250B NSX400F NSX630F Micrologic 27,8 NG125L NSX160F NSX160F NSX250F NSX400F NSX630F NS800N NS1000N NS1250N Micrologic 40,8 NG125L NSX160N NSX160N NS250SX NSX400N NSX630N NS800N NS1000N NS1250N Micrologic 17,6 NSX250B NSX400F NSX630F NS800N Micrologic 34,4 NG125N NSX160B NSX160B iC60L NG125N <40A NG125L NSX160F NSX160F NSX250F NSX400F NSX630F NS800N NS1000N NS1250N Micrologic 50,3 NSX160H NSX160H NSX160H NSX250H NSX400H NSX630H NS800H NS1000H NS1250H Micrologic 22 NSX250B NSX400F NSX630F NS800N NS1000N Micrologic 42,8 NG125N NSX160B NSX160B iC60L NG125N <25A NSX160N NSX160N NSX160N NG125L NSX250N NSX400N NSX630N NS800N NS1000N NS1250N Micrologic 62,3 NSX250H NSX400H NSX630H NS800H NS1000H NS1250H NSX160H NSX160H NSX160H NSX250B NSX400F NSX630F NS1000N (1) Limite di potenza dei trasformatori. In caso di fornitura in MT da Distributore con linea di alimentazione uscente direttamente dalla cabina primaria, la Norma CEI 0-16 chiede che i trasformatori abbiano le seguenti potenze massime: cc1600 kVA a 15 kV corrispondente ad una corrente di cortocircuito lato BT di 36,3 kA cc2000 kVA a 20 kV corrispondente ad una corrente di cortocircuito lato BT di 45,2 kA Eventuali trasformatori collegati in parallelo dovranno avere potenza e tensione di cortocircuito tali da non superare i limiti di Icc sopra indicati. (2) Utilizzando interruttori fortemente limitatori sulle partenze (fino a NSX630) si migliora la selettività tra le partenze, l’interruttore in MT e interruttore generale BT. (3) Qualora si desideri installare solo interruttori scatolati, sostituire il tipo di interruttori indicati con quelli della colonna successiva. (4) Se per ragioni di selettività con gli interruttori a valle è richiesto un interruttore in categoria B (ritardabile), la scelta cade sull’interruttore NS630b N fino a 50 kA, H fino a 70 kA, L per correnti superiori a 70 kA. 73 Protezione contro il cortocircuito Protezione dei circuiti Scelta degli interruttori alimentati da uno o più trasformatori MT/BT tabella di scelta 1B (1) trasformatori in resina potenza In [kVA] [A] 100 160 145 231 250 361 400 578 500 630 722 910 n° Icu interruttore di arrivo minimo tipo sganciatore interr. arrivo [kA] Icu interruttori di partenza minimo sganciatori istantanei (2) interr. <63 A(3) 100 A 160 A partenza [kA] 1 2,4 2,4 iC60N NSX160E NSX160E 2 2,4 4,8 iC60N NSX160E NSX160E NSX250B 3 4,8 7,2 iC60H NSX160E NSX160E NSX250B NSX400F 1 3,8 3,8 iC60N NSX160E NSX160E NSX250B 2 3,8 7,6 iC60Hi NSX160E NSX160E NSX250B NSX400F 3 7,6 11,4 NG125N NSX160E NSX160E NSX160E TM-D / Micrologic NSX160E TM-D / Micrologic NSX160E TM-D / Micrologic NSX250B TM-D / Micrologic NSX250B TM-D / Micrologic NSX250B TM-D / Micrologic 1 2 6 6 NSX400F NSX400F Micrologic Micrologic 6 11,8 3 1 11,7 9,5 Micrologic Micrologic 17,6 9,5 2 9,5 Micrologic 3 18,5 1 11,8 2 11,8 3 23 1 14,8 2 14,8 3 28,5 NSX400F NSX630F NW08N1 / NT08H1 NSX630F NW08N1 / NT08H1 NSX630F NW08N1 / NT08H1 NS800N NW10N1 / NT10H1 NS800N NW10N1 / NT10H1 NS800N NW10N1 / NT10H1 NS1000N NW10N1 / NT10H1 NS1000N NW10N1 / NT10H1 NS1000N NW10N1 / NT10H1 iC60L <40A iC60N NG125N iC60L <40A NG125L iC60H 250 A 400 A 630 A(4) sganciatori ritardabili 800 A 1000 A 1250 A NSX250B NSX400F NSX630F NSX160E NSX160E NSX160E NSX160E NSX250B NSX250B NSX400F NSX630F NSX160B NSX160B NSX160E NSX160E NG125a NSX250B NSX400F NSX630F NS800N NSX250B NSX400F NSX630F NS1000N 18,7 NG125N NSX160B NSX160B NSX250B NSX400F NSX630F NS800N NS1000N NS1250N Micrologic 27,8 NG125L NSX160F NSX160F NSX250F NSX400F NSX630F NS800N NS1000N NS1250N Micrologic 11,8 NSX250B NSX400F NSX630F NS800N Micrologic 23,3 NG125N NSX160E NSX160E iC60L NG125N <40A NG125L NSX160B NSX160B NSX250B NSX400F NSX630F NS800N NS1000N NS1250N Micrologic 34,4 NS160SX NSX160F NSX160F NSX250F NSX400F NSX630F NS800H NS1000H NS1250H Micrologic 14,8 NSX250B NSX400F NSX630F NS800N NS1000N Micrologic 29 NG125N NSX160E NSX160E iC60L NG125N <25A NG125L NSX160F NSX160F NSX250F NSX400F NSX630F NS800N NS1000N NS1250N Micrologic 42,8 NG125L NSX250N NSX400N NSX630N NS800H NS1000H NS1250H NSX160N NSX160N (1) Limite di potenza dei trasformatori. In caso di fornitura in MT da Distributore con linea di alimentazione uscente direttamente dalla cabina primaria, la Norma CEI 0-16 chiede che i trasformatori abbiano le seguenti potenze massime: cc1600 kVA a 15 kV corrispondente ad una corrente di cortocircuito lato BT di 36,3 kA cc2000 kVA a 20 kV corrispondente ad una corrente di cortocircuito lato BT di 45,2 kA Eventuali trasformatori collegati in parallelo dovranno avere potenza e tensione di cortocircuito tali da non superare i limiti di Icc sopra indicati. (2) Utilizzando interruttori fortemente limitatori sulle partenze (fino a NSX630) si migliora la selettività tra le partenze, l’interruttore in MT e interruttore generale BT. (3) Qualora si desideri installare solo interruttori scatolati, sostituire il tipo di interruttori indicati con quelli della colonna successiva. (4) Se per ragioni di selettività con gli interruttori a valle è richiesto un interruttore in categoria B (ritardabile), la scelta cade sull’interruttore NS630b N fino a 50 kA, H fino a 70 kA, L per correnti superiori a 70 kA. 74 tabella di scelta 2 (1) trasformatori in olio + resina potenza In n° [kVA] [A] 800 1000 1250 1600 2000 Icu interruttore di arrivo minimo tipo sganciatore interr. arrivo [kA] Icu interruttori di partenza minimo sganciatori istantanei (2) interr. <63 A(3) 100 A 160 A partenza [kA] 250 A 1155 1 18,7 Micrologic 18,7 NSX250B NSX400F NSX630F NS800N NS1000N NS1250N 2 18,7 Micrologic 36,5 NG125N NSX160B NSX160B iC60L NG125N <40A NG125L NSX160N NSX160N NSX250N NSX400N NSX630N NS800N NS1000N NS1250N 3 35,6 Micrologic 53,5 NSX160H NSX160H NSX160H NSX250H NSX400H NSX630H NS800H NS1000H NS1250H 1444 1 22,3 Micrologic 22,3 NSX250B NSX400F NSX630F NS800N NS1000N NS1250N 2 22,3 Micrologic 45 NG125N NSX160B NSX160B iC60L NG125N <25A NG125L NSX160N NSX160N NSX250N NSX400N NSX630N NS800N NS1000N NS1250N 3 43,7 Micrologic 65,6 NSX160H NSX160H NSX160H NSX250H NSX400H NSX630H NS800H NS1000H NS1250H Micrologic 29 NG125L NSX160F NSX160F NSX250F NSX400F NSX630F NS800N NS1000N NS1250N Micrologic 55,5 NSX160H NSX160H NSX160H NSX250H NSX400H NSX630H NS800N NS1000N NS1250N Micrologic 80,2 NSX160S NSX160S NSX160S NSX250S NSX400S NSX630S NS800H NS1000H NW12H2a Micrologic 36,6 NG125L NSX160N NSX160N NSX250N NSX400N NSX630N NS800N NS1000N NS1250N Micrologic 68,5 NSX160H NSX160H NSX160H NSX250H NSX400H NSX630H NS800N NS1000N NS1250N Micrologic 99,6 NSX160S NSX160S NSX160S NSX250S NSX400S NSX630S NS800H NS1000H NW12H2a Micrologic 44,7 NG125L NSX160N NSX160N NSX250N NSX400N NSX630N NS800N NS1000N NS1250N Micrologic 83,3 NSX160S NSX160S NSX160S NSX250S NSX400S NSX630S NS800L NS1000L NW12H2a Micrologic 120,3 NSX160L NSX160L NSX250L NSX400L NSX630L NS800L NS1000L NW12L1 1804 1 29 2 29 3 53,5 2310 1 36,6 2 36,6 3 66,4 2887 1 44,7 2 44,7 3 80,3 NS1250N NW12N1 / NT12H1 NS1250N NW12N1 / NT12H1 NS1250N NW12N1 / NT12H1 NS1600N NW16N1 / NT12H1 NS1600N NW16N1 / NT16H1 NS1600N NW16H1 NS2000N NW20N1 NS2000N NW20N1 NS2000N NW20H1 NW25H1 NS2500N NW25H1 NS2500N NW25H2A NS2500N NW32H1 NS3200N NW32H1 NS3200N NW32H2a NS320H NSX160L 400 A 630 A(4) sganciatori ritardabili 800 A 1000 A 1250 A (1) Limite di potenza dei trasformatori. In caso di fornitura in MT da Distributore con linea di alimentazione uscente direttamente dalla cabina primaria, la Norma CEI 0-16 chiede che i trasformatori abbiano le seguenti potenze massime: cc1600 kVA a 15 kV corrispondente ad una corrente di cortocircuito lato BT di 36,3 kA cc2000 kVA a 20 kV corrispondente ad una corrente di cortocircuito lato BT di 45,2 kA Eventuali trasformatori collegati in parallelo dovranno avere potenza e tensione di cortocircuito tali da non superare i limiti di Icc sopra indicati. (2) Utilizzando interruttori fortemente limitatori sulle partenze (fino a NSX630) si migliora la selettività tra le partenze, l’interruttore in MT e interruttore generale BT. (3) Qualora si desideri installare solo interruttori scatolati, sostituire il tipo di interruttori indicati con quelli della colonna successiva. (4) Se per ragioni di selettività con gli interruttori a valle è richiesto un interruttore in categoria B (ritardabile), la scelta cade sull’interruttore NS630b N fino a 50 kA, H fino a 70 kA, L per correnti superiori a 70 kA. 75 Protezione dei circuiti Protezione contro il cortocircuito Protezione dei cavi a inizio linea e a fondo linea Cortocircuito ad inizio linea Un cavo si considera protetto contro il cortocircuito ad inizio linea se: I2t ≤ K2S2 dove: cc I2t, espressa in A2s, è l’energia specifica (per unità di resistenza) lasciata passare dall’interruttore; cc K è una costante caratteristica dei cavi che dipende sia dal materiale conduttore che dal tipo di isolante (vedere tabella qui di seguito); cc S è la sezione del cavo in mm2. Il valore di I2t deve essere fornito dal costruttore (vedere curve al capitolo “Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra”) per gli interruttori di tipo limitatore. Nel caso di interruttori ad intervento ritardato, il valore di I2t deve essere calcolato come prodotto del quadrato del valore efficace della corrente di cortocircuito per il tempo totale di apertura. costante K isolante PVC EPR/XLPE conduttore rame 115 143 alluminio 74 87 I valori di K indicati in tabella sono validi per cortocircuiti di durata inferiore a 5 secondi, per i quali si considera che il riscaldamento dei conduttori avvenga senza trasmissione di calore all’isolante ed alle parti circostanti (riscaldamento adiabatico dei conduttori). Energia specifica ammissibile dei cavi La tabella seguente indica le sollecitazioni termiche ammissibili K2S2 per i cavi secondo l’isolante, il materiale conduttore e la sezione. I valori di K sono tratti dalla norma CEI 64-8. Gli stessi valori di K2S2 per i soli cavi in rame isolati in PVC ed EPR/XLPE sono indicati anche a fianco delle curve di limitazione dell’energia specifica passante al capitolo “Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra”. Esempio 1 In una rete trifase a 400 V, un cavo Cu/PVC di sezione 1,5 mm2 può essere protetto da un C60L di corrente nominale 16 A se nel punto di installazione il livello di cortocircuito è 20 kA? Risposta: L’energia specifica lasciata passare dal iC60L in corrispondenza di una corrente di cortocircuito di 20 kA è pari a 7.104 A2s (vedasi curva di limitazione I2t a pag. 101); questo valore è superiore all’energia specifica ammissibile del cavo con sezione 1,5 mm2. Bisognerà usare un cavo di sezione 2,5 mm2. Esempio 2 Un cavo Cu/PVC di sezione 300 mm2 può essere protetto da un Masterpact NW12H1 con intervento di corto ritardo tarato sul primo gradino (tempo massimo di interruzione 140 ms), se nel punto di installazione il livello di cortocircuito è 50 kA? Risposta: L’energia specifica lasciata passare è: I2t = (50.103)2.0,14 = 3,5.108 A2s L’energia specifica ammissibile del cavo è: K2S2 = 1152.3002 = 1,19.109 A2s. Il cavo risulta quindi protetto. valori di K2S2 [A2s] cavo PVC EPR XLPE Cu Al Cu Al sezione [mm2] 1,5 2,97.104 1,23.104 4,60.104 1,70.104 2,5 8,26.104 3,42.104 1,27.105 4,73.104 4 2,11.105 8,76.104 3,27.105 1,21.105 6 4,76.105 1,97.105 7,36.105 2,72.105 10 1,32.106 5,47.105 2,04.106 7,56.105 16 3,38.106 1,40.106 5,23.106 1,93.106 25 8,26.106 3,42.106 1,27.107 4,73.106 35 1,62.107 6,70.106 2,50.107 9,27.106 50 3,30.107 1,36.107 5,11.107 1,89.107 Cortocircuito a fondo linea La protezione contro i sovraccarichi, posta all’inizio della linea e che soddisfa la relazione In o Ir ≤ IZ, garantisce anche la protezione contro il cortocircuito a fondo linea. La norma CEI 64-8 identifica i casi in cui non è necessario oppure è raccomandato non proteggere la conduttura dai sovraccarichi. Quando la protezione contro i sovraccarichi non è presente oppure è sovradimensionata, la stessa norma prescrive che l’intervento della protezione contro il cortocircuito debba essere verificato anche in caso di cortocircuito a fondo linea. Nota: la sezione della derivazione deve essere comunque protetta contro il cortocircuito inizio linea. 76 Negli schemi sotto riportati il simbolo PSC corrisponde alla protezione contro sovraccarichi e cortocircuiti mentre il simbolo PC corrisponde alla sola protezione contro il cortocircuito. L’omissione della protezione contro i sovraccarichi è ammessa nei seguenti casi: cc condutture a valle di variazioni di sezione ed effettivamente protette contro il sovraccarico da dispositivo di protezione posto a monte. cc condutture che alimentano un utilizzatore con incorporato il proprio dispositivo di protezione (A) e siano rispettate le condizioni di protezione dal sovraccarico. cc Condutture che alimentano apparecchi utilizzatori che non possono dare origine a sovraccarichi (la corrente di impiego della conduttura deve essere comunque inferiore alla sua portata). Esempi di carichi che non possono dare luogo a sovraccarico sono: vv apparecchi termici (scaldacqua, cucine, sistemi di riscaldamento), vv motori con corrente a rotore bloccato (corrente di avviamento) non superiore alla portata della conduttura, vv apparecchi di illuminazione, cc condutture di alimentazione di due o più derivazioni protette individualmente per sovraccarico e con la somma delle correnti nominali non superiore alla sua portata. cc Condutture che alimentano circuiti di telecomunicazione, segnalazione e simili. La norma precisa che le condizioni di protezione contro i sovraccarichi di questi circuiti sono allo studio. Nota 1: nei luoghi con pericolo di esplosione e a maggior rischio in caso di incendio la protezione contro i sovraccarichi deve essere installata all’inizio della conduttura, al di fuori delle aree pericolose. Nota 2: nei sistemi IT è obbligatorio installare la protezione contro i sovraccarichi a meno che ogni circuito non protetto conto il sovraccarico sia protetto con dispositivo a corrente differenziale. Nota 3: per quanto riguarda la protezione contro i sovraccarichi del montante di alimentazione delle unità abitative, si richiama l’attenzione sul fatto che i contatori di ultima generazione (GIS) sono provvisti di interruttore automatico con corrente nominale di 63 A. Per tale motivo la linea montante è protetta contro i sovraccarichi dall’interruttore installato sul quadro dell’unità abitativa ma potrebbe non essere protetta per cortocircuito a fondo linea. 77 Protezione dei circuiti Protezione contro il cortocircuito Protezione dei cavi a inizio linea e a fondo linea L’omissione della protezione contro i sovraccarichi. L’omissione della protezione contro i sovraccarichi è raccomandata, per ragioni di sicurezza, per i circuiti che alimentano apparecchi utilizzatori in cui l’apertura intempestiva potrebbe essere causa di pericolo. In tale caso è raccomandato l’utilizzo di dispositivi di allarme che segnalano la presenza dell’eventuale sovraccarico. Esempi di circuiti che rientrano nei casi sopra indicati: cc circuiti di eccitazione delle macchine rotanti; cc circuiti di alimentazione degli elettromagneti di sollevamento; cc circuiti secondari dei trasformatori di corrente; cc circuiti che alimentano dispositivi di estinzione dell’incendio. L’omissione della protezione contro il sovraccarico si può ottenere anche sovradimensionando la protezione termica rispetto alle condizioni più gravose di funzionamento del circuito. Nota 4: le prescrizioni sopra indicate non sono applicabili nei luoghi classificati a maggior rischio in caso di incendio o con pericolo di esplosione. Protezione per cortocircuito a fondo linea Nei casi in cui venga a mancare la protezione contro il sovraccarico la norma richiede di verificare l’intervento della protezione magnetica in caso di cortocircuito a fondo linea. In questo caso la verifica da eseguire, indicata dalla norma CEI 64-8, è la seguente Iccmin ≥ Im Il calcolo della corrente minima si può ottenere nei modi seguenti: quando il conduttore di neutro non è distribuito quando il conduttore di neutro è distribuito Legenda dei simboli: ICCmin = valore della corrente di cortocircuito presunta in fondo alla linea. In caso di circuito trifase con neutro la corrente corrisponde alla ICC-FN, in caso di assenza del neutro la corrente corrisponde alla ICC-2F Im = soglia di intervento della protezione magnetica U [V] = tensione nominale del circuito (concatenata) UO [V] = tensione nominale verso terra del circuito (di fase) 0,8 = fattore che tiene conto della riduzione di tensione di alimentazione, durante il cortocircuito, a monte della conduttura protetta SF = sezione del conduttore di fase 1,5 = fattore che tiene conto dell’aumento del 50% della resistenza del circuito, rispetto al valore a 20°C, dovuta al riscaldamento del conduttore durante il cortocircuito ρ = resistività a 20°C del materiale conduttore L = lunghezza della conduttura protetta m = rapporto tra la sezione del conduttore di fase e la sezione del conduttore di neutro quando i due conduttori sono realizzati con lo stesso materiale conduttore KX = fattore riduttivo della corrente di cortocircuito che tiene conto della componente induttiva dell’impedenza del cavo che costituisce la conduttura da proteggere. Per sezioni non superiori a 95mm2 l’errore non è sensibile. Kx sezione cavo [mm2] fattore Kx 120 0,95 150 0,9 185 0,8 240 0,75 300 0,72 KPAR = fattore che tiene conto dell’impedenza del circuito di guasto in caso di conduttori in parallelo KPAR n° cavi in parallelo fattore KPAR 78 1 1 2 2 3 2,65 4 3 5 3,2 Lunghezza massima protetta Lunghezza massima protetta Utilizzando le formule della pagina precedente è possibile determinare la tabella delle lunghezze massime protette dei cavi in funzione dei valori di corrente di regolazione magnetica. Questa tabella si deve utilizzare quando non è presente la protezione termica. Le tabelle delle lunghezze massime protette tengono conto di un coefficiente di tolleranza di intervento della soglia magnetica pari a 1,2. fattori di correzione da applicare alle lunghezze massime S fase =2 S neutro S fase =1 S neutro trifase 400 V o bifase 400 V senza neutro trifase 400 V + neutro monofase 230 V fase + neutro 1 0,58 0,58 0,39 protezione del cavo - lunghezza massima protetta [m] sez. [mm2] 1,5 2,5 4 6 10 16 25 35 50 70 95 120 150 185 240 300 regolazione magnetica [A] 20 30 40 50 370 247 185 148 617 412 309 247 658 494 395 741 593 60 123 206 329 494 70 106 176 282 423 705 80 93 154 247 370 617 90 82 137 219 329 549 100 74 123 198 296 494 790 120 62 103 165 247 412 658 140 53 88 141 212 353 564 160 46 77 123 185 309 494 772 180 41 69 110 165 274 439 686 200 37 62 99 148 247 395 617 240 31 51 82 123 206 329 514 720 280 26 44 71 106 176 282 441 617 320 23 39 62 93 154 247 386 540 772 400 19 31 49 74 123 198 309 432 617 440 17 28 45 67 112 180 281 393 561 786 480 15 26 41 62 103 165 257 360 514 720 520 14 24 38 57 95 152 237 332 475 665 protezione del cavo - lunghezza massima protetta [m] sez. [mm2] 1,5 2,5 4 6 10 16 25 35 50 70 95 120 150 185 240 300 regolazione magnetica [A] 560 600 650 700 35 53 88 141 220 309 441 617 33 49 82 132 206 288 412 576 30 46 76 122 190 266 380 532 28 42 71 113 176 247 353 494 670 800 900 1000 25 37 62 99 154 216 309 432 586 667 22 33 55 88 137 192 274 384 521 593 20 30 49 79 123 173 247 346 469 533 630 1100 1250 1600 2000 2500 3200 4000 5000 6300 8000 10000 12500 27 45 72 112 157 224 314 426 485 572 664 40 63 99 138 198 277 375 427 504 585 31 49 77 108 154 216 293 333 394 457 556 667 25 40 62 86 123 173 235 267 315 365 444 533 20 32 49 69 99 138 188 213 252 292 356 427 25 39 54 77 108 147 167 197 228 278 333 20 31 43 62 86 117 133 157 183 222 267 25 35 49 69 94 107 126 146 178 213 20 27 39 55 74 85 100 116 141 169 15 22 31 43 59 67 79 91 111 133 12 17 25 35 47 53 63 73 89 107 10 14 20 28 38 43 50 58 71 85 Esempio 1 Rete trifase 400 V senza neutro. Protezione assicurata con un interruttore NSX630F munito di sganciatore solo magnetico tipo Micrologic 1.3M da 500 A, regolato a 4000 A (precisione ± 20%). Sezione delle fasi: 120 mm2. Il cavo è protetto da cortocircuito in fondo alla conduttura se la sua lunghezza è inferiore a 133 m. Esempio 2 Rete monofase 230 V (fase + neutro). Protezione assicurata tramite un interruttore NS80H sganciatore solo magnetico, tipo MA, da 50 A, regolato a 500 A (precisione ± 20%). Sezione delle fasi e del neutro: 10 mm2. Sulla tabella si considera la regolazione a 520 A (più cautelativa di 500 A) da cui si ottiene 95 m. Applicando il fattore 0,58 si ottiene una lunghezza di 55 m. Il cavo è protetto da cortocircuito in fondo alla linea se la sua lunghezza è inferiore a 55 m. 79 Protezione dei circuiti Protezione dei conduttori di protezione e di neutro Il conduttore di protezione realizza il collegamento delle masse all’impianto di terra. La sua funzione primaria è quella di permettere la circolazione della corrente di guasto verso terra e, unitamente all’interruttore automatico, di garantire la protezione contro i contatti indiretti. Il conduttore di protezione deve sopportare le sollecitazioni termiche dovute alla corrente di guasto a terra ed essere dimensionato in modo da permettere l’intervento delle protezioni contro i contatti indiretti. Qui di seguito vengono riportati due metodi per il solo dimensionamento termico del conduttore. Sezione del conduttore di protezione e di neutro Nota 1: il conduttore di protezione deve essere identificato con colorazione giallo/verde. Se il conduttore svolge anche la funzione di conduttore di neutro (PEN), prevedere fascettatura di colore blu alle sue estremità. La colorazione delle anime dei cavi multipolari è indicata nella tabella sottostante (norma CEI 64-8) numero di anime 3 4 4 (a) 5 colore delle anime dei cavi (b) conduttore conduttori di fase/neutro di protezione neutro fase giallo-verde blu marrone giallo-verde marrone giallo-verde blu marrone giallo-verde blu marrone fase fase nero nero nero grigio grigio (a) Solo per applicazioni particolari (b) In questa tabella un conduttore concentrico non isolato, tipo guaina metallica, fili armati o schermati, non è considerato un’anima. Un conduttore concentrico è identificato dalla sua posizione e, pertanto, non necessita di essere identificato dal colore. Nota 2: connessione e posa ccnon deve essere in nessun caso interrotto da dispositivi di protezione, e sezionamento; ccle masse devono essere collegate al conduttore di protezione tramite l'apposito morsetto di terra, in parallelo e non in serie; ccdeve essere posato in prossimità dei conduttori di fase e senza interposizione di materiale ferromagnetico (sistemi TN e IT). ccper ulteriori informazioni consultare il capitolo riguardante i sistemi di neutro. Metodo semplificato Il dimensionamento viene effettuato in funzione della sezione del conduttore di fase. Nota: le sezioni riportate in tabella sono valide soltanto se i conduttori di protezione sono costituiti dallo stesso materiale dei conduttori di fase. sezione di fase [mm2] ≤ 16 25-35 > 35 Nota 1: quando il conduttore di protezione non fa parte della conduttura di alimentazione non deve essere, in ogni caso, inferiore a: cc2,5 mm2 se è prevista una protezione meccanica; cc4 mm2 se non è prevista una protezione meccanica. Nota 2: le apparecchiature di elaborazione dati con correnti di dispersione che superano 10 mA devono essere collegate a terra con una delle seguenti configurazioni: cccavo unipolare di sezione non inferiore a 10 mm2 o due cavi in parallelo ciascuno di sezione non inferiore a 4 mm2 con terminali indipendenti; ccanima di cavo multipolare con sezione non inferiore a 2,5 mm2. La sezione complessiva del cavo multipolare non deve essere inferiore a 10 mm2 in modo da rendere minimi i danni provocati da eventuali sollecitazioni meccaniche; cc2 cavi in parallelo di sezione non inferiore a 2,5 mm2 in componenti protettivi metallici. valori del fattore KPE tipo conduttore cavo unipolare cavo nudo a contatto con cavo isolato anima di cavo multipolare 80 Cu Al Fe Cu Al Fe Cu Al sezione minima del conduttore di protezione [mm2] Cu Al PE PEN PE PEN SF SF SF SF 16 16 16 25 SF/2 SF/2 SF/2 SF/2 Metodo adiabatico (economico) Questo metodo conduce a sezioni notevolmente inferiori a quelle indicate nella tabella del metodo semplificato. La sezione del conduttore di protezione SPE deve rispettare la seguente relazione: I2t SPE ≥ KPE2 dove: I2t è l’energia specifica lasciata passare dall’interruttore automatico durante l’interruzione del guasto. Tale valore si ricava dalle curve di energia specifica passante fornite dal costruttore dell’interruttore. In caso di interruttore automatico ritardato, l’energia in gioco può essere determinata come il prodotto del quadrato della corrente di guasto presunta per il tempo totale di interruzione. KPE è un fattore il cui valore dipende dal materiale conduttore, dal materiale isolante e dal tipo di conduttore utilizzato. In tabella sono riportate le configurazioni più diffuse. valori del fattore KPE isolante PVC/ termoplastici EPR/HEPR - XEPR 143 95 52 143 95 52 115 76 176 116 64 176 116 64 143 94 ambito di utilizzo a vista in locali ambienti ordinari ambienti a maggior accessibili solo rischio in caso di a personale incendio (1) addestrato conduttore Cu 228 159 138 nudo Al 125 105 91 Fe 82 58 50 (1) i valori di temperatura raggiunti (500° per il rame e 300° per l’alluminio) sono validi solo se non compromettono la qualità delle connessioni. Sezione del conduttore di neutro Il conduttore di neutro contribuisce alla trasmissione dell’energia elettrica e viene utilizzato in presenza di carichi monofasi. In queste condizioni, il conduttore di neutro è percorso da una corrente la cui intensità dipende dal grado di squilibrio dei carichi. L’eventuale conduttore di neutro deve avere la stessa sezione dei conduttori di fase: cc nei circuiti monofasi a due fili, qualunque sia la sezione dei conduttori; cc nei circuiti polifasi, quando la dimensione dei conduttori di fase sia inferiore od uguale a 16 mm2 se in rame o a 25 mm2 se in alluminio. Nei circuiti polifasi i cui conduttori di fase abbiano una sezione superiore a 16 mm2 se in rame o a 25 mm2 se in alluminio il conduttore di neutro può avere una sezione inferiore a quella dei conduttori di fase se sono soddisfatte contemporaneamente le seguenti condizioni: cc la corrente massima, comprese le eventuali armoniche, che si prevede possa percorrere il conduttore di neutro durante il servizio ordinario, non sia superiore alla corrente ammissibile corrispondente alla sezione ridotta del conduttore di neutro; cc la sezione del conduttore di neutro sia almeno uguale a 16 mm2 se in rame e 25 mm2 se in alluminio. Cu Al sezione fase [mm2] ≤ 16 > 16 ≤ 25 > 25 minima sezione neutro [mm2] SF 16 SF 25 Nota 1: il conduttore di neutro deve essere identificato con la colorazione blu. Nota 2: sistema TN-C Il conduttore di neutro svolge anche la funzione prioritaria di conduttore di protezione e come tale non può essere interrotto. Per il suo corretto dimensionamento consultare il paragrafo relativo al conduttore di protezione e rispettare le considerazioni riguardanti le minime sezioni del conduttore di neutro. Nota 3: sistema IT La norma sconsiglia di distribuire il neutro. Dove è necessaria la distribuzione valgono le condizioni già esposte. dimensionamento neutro in presenza di armoniche(5) tipologia circuiti/cavo trifase + neutro cavo multipolare Sfase ≤ 16mm2 trifase + neutro cavo multipolare Sfase > 16mm2 trifase + neutro cavo unipolare Sfase > 16mm2 TDi ≤ 15% Sneutro = Sfase TDi > 15% TDi ≤ 33% (1) Sneutro = Sfase (3) TDi > 33% (2) Sneutro = Sfase Sneutro = Sfase (3) Ineutro = 1,45 x Ifase Sneutro = Sfase (3) (4) Sneutro = Sfase Sneutro = Sfase (3) Ineutro = 1,45 x Ifase Sneutro > Sfase (3) Ineutro = 1,45 x Ifase Sneutro = Sfase (3) (4) La tabella è stata estratta dalla guida francese UTE 15-105 "Dimensionamento della sezione dei conduttori e scelta dei dispositivi di protezione. Metodo pratico" (1) In presenza di sistema di illuminamento costituito da lampade a scarica (tubi fluorescenti) in uffici, laboratori, grandi superfici. (2) In caso di PC, apparecchi elettronici, CED, banche, centri commerciali, depositi automatizzati, etc. (3) La linea è composta da quattro conduttori carichi. Per il dimensionamento a portata del cavo si può utilizzare un fattore correttivo 0,84 in aggiunta ai fattori già previsti dalla norma per circuiti trifasi con neutro non carico. (4) Nel caso in cui il cavo multipolare abbia anime di pari sezione, la sezione del neutro definisce anche la sezione di fase. (5) In caso di tasso armonico superiore al 15% scegliere correttamente la taratura della protezione installata sul conduttore di neutro in modo da evitare il suo intevento intempestivo. 81 Protezione dei circuiti Dimensionamento rapido dei cavi I metodi di calcolo della sezione dei cavi proposti in questo capitolo e quelli di verifica descritti nei capitoli successivi sono rigorosamente rispondenti alle norme CEI. La loro applicazione porta all’ottimizzazione della sezione dei cavi (sezione minima possibile) con conseguente minimizzazione dei costi di acquisto e di installazione. Per contro, questo procedimento richiede attenzione e tempo per la progettazione. Può perciò risultare utile fare riferimento al metodo rapido che viene descritto qui di seguito. Metodo rapido Linee monofasi Il metodo che viene qui proposto in forma tabellare non richiede calcoli né verifiche, poiché le sezioni dei cavi indicate sono precalcolate. Tuttavia, affinché le sezioni suggerite risultino comunque rispondenti alle norme, in qualche applicazione impiantistica la sezione può risultare leggermente sovrabbondante. Campo di applicazione La scelta dei cavi effettuata con questo metodo è particolarmente mirata per impianti nel campo domestico e del piccolo terziario, con sistema di distribuzione TT e posa dei cavi in tubi incassati nei muri. Per impianti con sistema TN ed altre modalità di posa dei cavi, il metodo può essere utilizzato con i seguenti accorgimenti: cc corrente di cortocircuito all’origine dell’impianto BT non superiore a 15 kA; cc sezione del conduttore di protezione PE ricavato dalla seguente tabella A. Tabella A Sezioni del conduttore di protezione SPE in funzione della sezione del conduttore di fase SF SF [mm2] rame ≤ 16 25-35 > 35 SPE [mm2] rame SF 16 SF/2 Determinazione rapida della sezione dei cavi Linee monofase Le tabelle 1, 2, 3, 4, 5 forniscono le lunghezze massime dei cavi in funzione della corrente nominale dell’interruttore, della sezione dei cavi e della caduta di tensione massima ammissibile nel circuito in esame. La determinazione della sezione adatta all’applicazione in esame si farà scegliendo la sezione avente lunghezza massima ammissibile immediatamente superiore a quella del circuito in esame. Esempio Una linea monofase di 35 m di lunghezza, protetta da un interruttore da 16 A, con una caduta di tensione massima ammissibile del 3%. Dalla tabella 5, con 16 A, si determina la sezione di 4 mm2 (lunghezza massima ammissibile 38,6 m). Tabella 1 Dimensionamento delle linee di distribuzione monofase con ∆u%Ie dell’1% sezione cavi rame [mm2] lunghezza max [m] In interr. 10 A In interr. 16 A In interr. 20 A 1,5 7,7 2,5 12,8 8,0 4 20,6 12,8 10,3 6 30,9 19,3 15,4 10 16 32,0 25,5 40,5 Tabella 2 Dimensionamento delle linee di distribuzione monofase con ∆u%Ie dell'1,5% sezione cavi rame [mm2] lunghezza max [m] In interr. 10 A In interr. 16 A In interr. 20 A 1,5 11,6 2,5 19,3 12,0 4 30,9 19,3 15,4 6 46,4 29,0 23,2 10 16 48,0 38,4 61,0 Tabella 3 Dimensionamento delle linee di distribuzione monofase con ∆u%Ie del 2% sezione cavi rame [mm2] lunghezza max [m] In interr. 10 A In interr. 16 A In interr. 20 A 1,5 15,5 2,5 25,7 16,0 4 41,2 25,7 20,6 6 61,9 38,7 30,9 10 16 64,1 51,2 81,3 Tabella 4 Dimensionamento delle linee di distribuzione monofase con ∆u%Ie del 2,5% sezione cavi rame [mm2] lunghezza max [m] In interr. 10 A In interr. 16 A In interr. 20 A 1,5 19,4 2,5 32,2 20,1 4 51,6 32,2 25,8 6 77,4 48,4 38,7 10 16 80,2 64,1 101,8 Tabella 5 Dimensionamento delle linee di distribuzione monofase con ∆u%Ie del 3% sezione cavi rame [mm2] lunghezza max [m] In interr. 10 A In interr. 16 A In interr. 20 A 82 1,5 23,2 2,5 38,6 24,1 4 61,9 38,6 30,9 6 92,8 58,0 46,4 10 16 96,1 76,8 122,1 Linee monofasi Linee trifasi Determinazione rapida della sezione dei cavi Linee monofasi costituite da tratti di diversa sezione Nella distribuzione terminale, è abbastanza frequente realizzare circuiti che abbiano diverse derivazioni, che a volte possono avere sezioni di fase (e neutro) diverse da quelle del cavo da cui sono derivate. Le tabelle 6 e 7 forniscono le lunghezze dei tratti di circuito di diversa sezione in funzione della lunghezza totale della tratta alimentata con interruttore da 10 A (tabella 6) o da 16 A (tabella 7). Entrambe le tabelle fanno riferimento ad una caduta di tensione massima del 2,5% (caratteristica di un’appartamento in cui sul montante tra il contatore e l’appartamento si preveda una caduta di tensione inferiore all’1,5%). Esempio: un circuito di distribuzione monofase di 25 m di lunghezza alimentato da un interruttore da 10 A. Dalla tabella 6 si ottengono due tratti, 15 m da 2,5 mm2 e 10 m da 1,5 mm2. Linee trifasi La tabella 8 fornisce le lunghezze massime dei cavi in funzione della corrente nominale dell’interruttore, della sezione dei cavi e della caduta di tensione massima ammissibile nel circuito in esame (1% per i circuiti di distribuzione e 3% per i circuiti terminali). La determinazione della sezione adatta all’applicazione in esame si fa scegliendo la sezione avente lunghezza massima ammissibile immediatamente superiore a quella del circuito in esame. Esempio: una linea trifase di un circuito terminale (∆u massima 3%) di 100 m di lunghezza protetta da un interruttore da 25 A. Dalla tabella 8, con 25 A e ∆u 3% si determina la sezione di 10 mm2 (lunghezza massima ammissibile 133 m). Tabella 6 Dimensionamento delle linee di distribuzione monofasi in due tratti con ∆u% Ie del 2,5%. In interruttore 10 A lunghezza totale linee [m] lunghezza 4 mm2 singoli tratti [m] 2,5 mm2 1,5 mm2 ­-19 20 19 5 15 25 15 10 30 20 25 10 10 30 35 10 25 25 15 40 33 35 10 7 45 41 50 50 4 Tabella 7 Dimensionamento delle linee di distribuzione monofasi in due tratti con ∆u% Ie del 2,5%. In interruttore 16 A lunghezza totale linee [m] lunghezza 6 mm2 singoli tratti [m] 4 mm2 2,5 mm2 ­-20 25 30 10 20 15 10 15 25 5 13 35 25 17 10 10 25 40 34 23 17 45 39 6 48 48 6 Tabella 8 Dimensionamento delle linee di distribuzione trifasi con ∆u%Ie dell'1% (circuiti di distribuzione) e del 3% (circuiti terminali). sezione cavi rame [mm2] 1,5 2,5 4 6 10 16 25 35 I max [m] ∆u 1% In interr. 6 A 28,6 47,5 75,6 113 In interr. 10 A 17,2 28,5 45,4 67,9 In interr. 16 A 17,8 28,3 42,4 69,6 In interr. 20 A 22,7 33,9 55,7 87,4 In interr. 25 A 27,1 44,6 69,9 108 In interr. 32 A 34,8 54,6 84,8 116 I max [m] ∆u 3% In interr. 6 A 85 142 227 339 In interr. 10 A 51 85 136 203 In interr. 16 A 53 85 127 209 In interr. 20 A 68 101 167 262 In interr. 25 A 81 133 209 266 In interr. 32 A 104 163 207 234 Nota: in caso di utilizzo di interruttori scatolati o modulari con curva D, K e MA per sistemi TN verificare la lunghezza massima per la protezione delle persone. 83 Condotti sbarre prefabbricati Protezione dei circuiti Introduzione Generalità la gamma Canalis in sintesi Canalis In [A] KDP KBA KBB KNA KNT KS KTA KTC 20 25-40 25-40 40-63-100-160 40-63-100-160 100÷1000 1000÷4000 1000÷5000 n. conduttori 2/4 2/4 2÷8 4 4+3 4 3/4/5 3/4/5 grado di protezione IP 55 55 55 55 55 55 55 55 Le funzioni principali delle canalizzazioni elettriche prefabbricate sono il trasporto e la distribuzione dell’energia da una sorgente ad un punto di utilizzo. è inoltre possibile realizzare altre funzioni come il comando dei circuiti di illuminazione e l’integrazione di circuiti ausiliari o di emergenza. Per trasporto di energia si intendono i collegamenti trasformatore-quadro e quadro-quadro caratterizzati da elevate correnti nominali (800-5000 A) con soluzioni standard o personalizzate. La distribuzione dell’energia comprende un campo applicativo più ampio (correnti nominali da 20 a 5000 A) ed è da intendersi come l’insieme delle soluzioni tecniche realizzabili per alimentare direttamente impianti industriali e del terziario fino agli utilizzatori (macchine utensili, motori, corpi illuminanti). Le canalizzazioni elettriche prefabbricate indipendentemente dalla loro corrente nominale sono composte da 4 elementi fondamentali: cc alimentazioni: inserite in testa o centralmente alla canalizzazione ne assicurano l’alimentazione. Per correnti nominali elevate sono disponibili testate di alimentazione dedicate per quadri tipo Prisma e per trasformatori (resina e olio); cc elementi rettilinei: costituenti la linea che permette il trasporto dell’energia dal punto sorgente al punto di utilizzo; cc dispositivi di fissaggio: per il fissaggio della canalizzazione a muro o in sospensione e per il sostegno dei corpi illuminanti ove necessario; cc spine e cassette di derivazione: consentono l’alimentazione diretta di lampade o macchine operatrici con la protezione integrata tramite fusibili, interruttori modulari (serie Acti 9) o scatolati (serie Compact NSX). La gamma Canalis cc Serie illuminazione Caratterizzate da correnti nominali di piccola intensità (20-40 A) e dal grado di protezione fino ad IP55, le canalizzazioni Canalis KDP KBA e KBB sono dedicate alla distribuzione e al comando dei circuiti di illuminazione. Sono disponibili in versione bipolare e tetrapolare, con possibile scelta della lunghezza degli elementi rettilinei (2 o 3 m per condotti KBA e KBB) o della bobina (24 o 192 m per condotti KDP) e del numero di derivazioni presenti (2 o 3 per condotti KBA e KBB e ogni 1,5 o 3 m per condotti KDP). La tecnologia adottata per le giunzioni, di tipo rapido, e per i dispositivi di fissaggio (staffe autobloccanti) consente l’installazione in tempi estremamente ridotti. cc Serie piccola e media potenza Dedicate alla distribuzione della forza motrice per l’alimentazione diretta dei carichi, le canalizzazioni Canalis KNA, KNT e KS raggiungono correnti nominali di 1000 A in versione tetrapolare. Si distinguono per le dimensioni ridotte dell’involucro e per la facilità di montaggio grazie anche alle giunzioni prive di bulloni, in grado di assorbire le dilatazioni dei conduttori, e per la disponibilità nella versione KNT di 3 conduttori supplementari, integrati d’origine nella canalizzazione, per circuiti ausiliari o di telecomando. cc Serie forte potenza Le canalizzazioni Canalis KTA e KTC si collocano nel settore trasporto e distribuzione ad elevate correnti nominali (fino a 5000 A) e trovano la migliore applicazione nelle cabine di trasformazione per il collegamento trasformatorequadro o come distribuzione principale nelle industrie o negli insediamenti commerciali e nel terziario. Sono caratterizzate da un ingombro molto ridotto data la disposizione a sandwich dei conduttori, utile anche a ridurre gli sforzi elettrodinamici in caso di cortocircuito, e dalla disponibilità di elementi su misura (rettilinei, curve o alimentazioni). La soluzione prefabbricata Le canalizzazioni elettriche prefabbricate nascono come alternativa al tradizionale impianto realizzato in cavo, rispetto al quale, proprio per il fatto di nascere come prodotto prefabbricato, evidenziano una maggiore flessibilità di gestione degli impianti con larga possibilità di riutilizzo dei materiali. I tempi di posa sono ridotti grazie alla maggior facilità di installazione: il costo globale dell’impianto è sensibilmente ridotto. Le canalizzazioni elettriche prefabbricate Canalis coprono un panorama completo di applicazioni, dall’illuminazione di uffici ai grossi impianti in cabine di trasformazione. Tutti i prodotti sono conformi alla norma CEI EN 60439-2 ed offrono quindi una maggior sicurezza, garantita da Schneider Electric che ne certifica la rispondenza alla norma. 84 Prescrizioni normative Introduzione Dovendo realizzare impianti secondo la regola dell’arte, per quanto detto in altre parti di questa guida, è spesso interessante per l’installatore fare riferimento a quanto previsto dalle norme CEI, sia per quanto riguarda la concezione e la realizzazione impiantistica, sia per quanto riguarda i vari componenti utilizzati. Ciò, anche in virtù dell’art. 2 della legge 186 del 1 marzo 1968, secondo il quale i materiali, le apparecchiature, i macchinari, le installazioni e gli impianti elettrici ed elettronici realizzati secondo le norme del CEI si considerano costruiti «a regola d’arte”. Per quanto riguarda i condotti sbarre prefabbricati, la norma di riferimento è la CEI EN 60439-2. Questa norma rappresenta un’evoluzione rispetto alla precedente CEI 17-13 (Parte 2) del 1980, soprattutto per ciò che concerne gli aspetti legati all’industrializzazione del prodotto e le prove da effettuare per garantirne le prestazioni. La norma CEI EN 60439-2: presentazione La norma si applica ai condotti sbarre, apparecchiature costituite da un sistema di conduttori comprendente una o più sbarre distanziate e sostenute da materiali isolanti (isolatori), il tutto contenuto in un involucro (condotto) al quale possono essere applicati dispositivi di derivazione ed apparecchiature di protezione, e ai loro accessori; si applica inoltre ai condotti sbarre destinati ad alimentare apparecchi di illuminazione mediante unità di derivazione. Un condotto sbarre prefabbricato è composto da un’unità principale (elemento rettilineo) alla quale sono successivamente collegati dispositivi atti ad assolvere differenti funzioni: cassette di alimentazione, dispositivi di fissaggio (staffe murali o a sospensione), dispositivi di derivazione (spine precablate o a morsetti), cassette per interruttori modulari, scatolati o per fusibili), elementi complementari per il cambio di direzione (elementi flessibili, elementi a T, Z, X). I condotti sbarre, se non diversamente specificato all’interno del testo normativo, devono essere conformi a tutte le prescrizioni riportate nella EN 60439-1 già applicabile per i quadri elettrici (ad es. di distribuzione) di bassa tensione. La norma CEI EN 60439-2 deve essere letta congiuntamente alla EN 60439-1 (2000) "Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT), Parte 1: Prescrizioni per apparecchiature di serie (AS) e non di serie (ANS)", che si applica integralmente, ove la prima non contenga articoli o paragrafi specifici che ne modifichino o sostituiscano il contenuto. I condotti sbarre trattati dalla norma sono "Apparecchiature costruite in serie (AS)", cioè conformi alla definizione: "Apparecchiatura di protezione e manovra conforme ad un tipo o ad un sistema prestabilito senza scostamenti tali da modificarne in modo determinante le prestazioni rispetto all’apparecchiatura tipo provata secondo quanto prescritto nella presente Norma". In pratica, la norma richiede che ogni condotto sbarre costruito sia conforme ad un ben identificato prototipo, già sottoposto a tutte le prove di tipo da essa previste. Questa precisa prescrizione serve a limitare, per quanto possibile, l’improvvisazione che può caratterizzare la realizzazione dei condotti sbarre, e lo fa richiedendo ai vari costruttori una standardizzazione sempre più spinta del proprio prodotto. Le prove di tipo che la norma richiede di eseguire sui condotti sbarre per dimostrarne la rispondenza alle sue prescrizioni sono numerose e, in qualche caso, gravose sia tecnicamente che economicamente. La nuova edizione della norma CEI EN 60439-2, di recente pubblicazione, prevede la possibilità che le unità di derivazione, più suscettibili di adattamenti e personalizzazioni da parte dell’installatore, siano "Apparecchiature costruite non in serie (ANS)" e, quindi, non completamente conformi al prototipo di riferimento. Per i prodotti ANS (e, quindi, anche per le derivazioni dei condotti sbarre), la norma ammette che alcune delle prove di tipo non vengano effettuate, purché le relative prestazioni siano comunque verificate attraverso estrapolazioni, calcoli o altri metodi che il costruttore dimostri validi a tal fine; a tale scopo, la verifica va fatta per confronto con i risultati omogenei ottenuti durante le prove di tipo che l’apparecchiatura di serie (AS) di riferimento ha superato (ad esempio, per il riscaldamento, la derivazione non deve essere in condizioni peggiori rispetto alla derivazione provata di riferimento, e, analogamente, si devono studiare accorgimenti perché la tenuta al cortocircuito sia almeno equivalente a quella del prototipo). 85 Protezione dei circuiti Condotti sbarre prefabbricati Prescrizioni normative Le prestazioni dei condotti e le relative prove La richiesta pressante del mercato per prodotti di bassa tensione rispondenti alla norma induce qualche costruttore (principalmente per i fattori tecnici ed economici succitati) ad estendere certificazioni relative a configurazioni e prestazioni di condotti sbarre provati, anche a prodotti di concezione e caratteristiche molto diverse da quelle del prototipo di riferimento, andando in tal modo al di là delle estrapolazioni consentite dalla norma. I rapporti di prova realizzati dal costruttore per specifici prodotti o configurazioni non sono validi e applicabili per tutta la gamma della sua produzione. L’acquirente ed utilizzatore di condotti sbarre si deve quindi rivolgere a costruttori in grado di dimostrare la rispondenza alle norme dell’intera gamma di loro produzione, per le varie configurazioni e prestazioni dichiarate. Tra i documenti che il costruttore deve esibire, la norma CEI EN 60439-1 (e, di conseguenza, la 60439-2) non fa distinzione riguardo all’ente emittente, che può, pertanto, essere un laboratorio del costruttore stesso oppure un laboratorio o istituto indipendente dal costruttore e/o ufficialmente riconosciuto come ente certificatore. Condotti sbarre industrializzati in forma di componenti Le norme CEI EN 60439-1/2 ammettono che alcune fasi del montaggio dei condotti vengano eseguite fuori dall’officina del costruttore, purché siano realizzate secondo le sue istruzioni. Ciò è in accordo con lo spirito della norma, che tende a conferire al condotto sbarre di bassa tensione le caratteristiche di prodotto industrializzato che si traducono poi in significativi vantaggi per l’utilizzatore finale, non ultimo quello della maggiore affidabilità e del conseguente aumento del livello di sicurezza ottenibile. L’installatore è dunque autorizzato e in qualche modo indirizzato dalla norma CEI ad utilizzare prodotti commercializzati in forma di pezzi sciolti da comporre correttamente per la costruzione, volta per volta, dello specifico impianto. L’utilizzazione di questo tipo di prodotto pone, inoltre, il problema della suddivisione (condivisione) di responsabilità nel garantire la rispondenza alla norma del prodotto finale. Infatti, né il costruttore dei pezzi sciolti, né l’installatore hanno la possibilità di controllare completamente l’iter realizzativo del prodotto e di garantire quindi la rispondenza alla norma, in particolare per la parte di realizzazione del condotto sbarre non di propria competenza. Tuttavia, è la norma stessa che indica una soluzione razionale a questo problema; riferendosi in particolare alla tabella 7: "Elenco delle verifiche e prove da eseguire sull’apparecchiatura AS ed ANS". Questa tabella definisce sia le prove di tipo che le prove individuali che devono essere effettuate per garantire la rispondenza del condotto sbarre alla norma. Le prove di tipo hanno lo scopo di verificare la rispondenza del prototipo al progetto, in conformità alle prescrizioni della norma; in generale dovrà essere il costruttore dei pezzi sciolti a farsene carico ed a garantire di conseguenza il prodotto commercializzato. Inoltre, lo stesso costruttore dovrà fornire adeguate istruzioni per la scelta dei componenti da utilizzare, per il montaggio e l’installazione del condotto sbarre. Nel caso dei condotti sbarre, il costruttore dei pezzi sciolti effettua anche le prove individuali in fabbrica sui singoli componenti, per i quali garantisce quindi la corretta costruzione e la mancanza di difetti nei materiali. L’installatore ha, dall’altra parte, la responsabilità di una scelta oculata dei componenti e di un montaggio accurato, effettuati seguendo scrupolosamente le istruzioni del costruttore dei componenti. L’installatore ha inoltre l’obbligo di garantire la conformità alla norma delle modifiche effettuate sul prodotto finito (possibili, come abbiamo visto, soltanto per le unità di derivazione del condotto). Infine, l’installatore dovrà eseguire le verifiche impiantistiche (ad esempio, come previste dalla Norma CEI 64-8 parte 6) per assicurarsi del buon esito del montaggio e dell’installazione del condotto completo. 86 Conclusioni Le regole essenziali da osservare, da parte dell’installatore, per poter garantire e documentare opportunamente la conformità del condotto sbarre alla norma si possono così sintetizzare: cc scegliere un fornitore affidabile in grado di dimostrare l’esecuzione delle prove di tipo sui prototipi; cc effettuare la scelta dei componenti del condotto sbarre in stretta osservanza dei cataloghi del fornitore; cc montare il condotto seguendo scrupolosamente le istruzioni del fornitore dei pezzi sciolti e degli apparecchi; cc verificare, tramite prove di tipo o metodi di calcolo/estrapolazione, eventuali modifiche sostanziali (ad esempio, sulle unità di derivazione) apportate rispetto alle configurazioni "tipo" garantite dal costruttore; cc installare correttamente il condotto sbarre effettuando le ulteriori necessarie verifiche elettriche o meccaniche; cc conservare nei propri archivi la documentazione relativa alle prove di tipo ed alle prove impiantistiche sul condotto installato; cc redigere la dichiarazione di conformità dell’impianto ed allegare alla relazione tecnica le caratteristiche e la documentazione di riferimento per il condotto sbarre installato. 87 Protezione dei circuiti Condotti sbarre prefabbricati In sintesi, si tratta di una serie di azioni abbastanza semplici di cui uno degli aspetti più importanti è quello della scelta del fornitore dei componenti, per la quale l’installatore deve agire con cautela per poter correttamente e con poche ulteriori attenzioni rispondere alle prescrizioni delle norme e regole vigenti. Prove di tipo previste dalla norma CEI EN 60439-2 Prescrizioni normative Come già ricordato in precedenza, lo scopo delle prove di tipo è di verificare la conformità di un dato tipo di apparecchiatura (con le prestazioni dichiarate dal costruttore) alle prescrizioni della presente Norma. Le prove di tipo vanno effettuate, per iniziativa del costruttore, su un esemplare di apparecchiatura o su parti di apparecchiatura che siano costruite secondo lo stesso progetto o secondo progetti simili. Le prove di tipo, previste dalla Norma CEI EN 60439-2, comprendono: cc verifica dei limiti di sovratemperatura; cc verifica delle proprietà dielettriche; cc verifica della tenuta al cortocircuito; cc verifica dell’efficienza del circuito di protezione; cc verifica delle distanze in aria e superficiali; cc verifica del funzionamento meccanico; cc verifica del grado di protezione. cc verifica dei valori di resistenza, reattanza e impedenza in condizioni normali ed in condizioni di guasto; cc verifica della solidità della costruzione; cc verifica della durata di vita del condotto con mezzi di derivazione mediante carrello collettore; cc verifica della resistenza allo schiacciamento; cc verifica della resistenza dei materiali isolanti al calore anormale; cc verifica della non propagazione alla fiamma; cc verifica di barriere tagliafuoco alla penetrazione del fuoco di edifici. Queste prove possono essere effettuate in qualsiasi ordine di successione e/o su esemplari diversi del medesimo tipo di apparecchiatura. Una modifica costruttiva sostanziale rispetto al prototipo provato comporta, per i condotti sbarre (AS), l’obbligo di eseguire nuovamente le prove di tipo da parte del costruttore. La descrizione delle principali prove di tipo è fornita sul Documento prove Condotti sbarre, unitamente alla raccolta dei certificati di prova. Nella struttura delle nuove Norme, la CEI EN 60439-2 sarà sostituita dalla CEI EN 61439-6. Non si segnalano particolari novità rispetto alla norma attuale, se non per alcune prove aggiuntive rese obbligatorie sui condotti sbarre da effettuare a carico del costruttore Il rischio d’incendio Nella progettazione di un impianto elettrico nei luoghi a maggior rischio in caso d’incendio, la prima cosa da considerare è la riduzione della probabilità che accada l’evento. Il pericolo d’incendio in un locale dipende da molti fattori e, in generale: cc dalla natura e dal volume di combustibile in grado d’alimentare l’incendio; cc dalla presenza di una sorgente di calore anomala, che può essere l’origine di un principio d’incendio. Il rischio, anche se non può mai essere nullo, deve tuttavia essere ridotto il più possibile in funzione del danno. Un aspetto importante da affrontare consiste, perciò, nel conoscere il comportamento dei materiali durante una loro eventuale esposizione al fuoco, per essere certi che il pubblico possa evacuare gli immobili in tutta sicurezza e che i sistemi di detenzione, allarme e spegnimento degli incendi, installati negli edifici, funzionino correttamente. Le norme impiantistiche Oggi il DM 37/08 e, fino a ieri, la legge 46/90 richiedono che gli impianti siano costruiti a "regola d’arte", condizione questa soddisfatta dal rispetto delle norme CEI. In ambienti con particolari problemi per l’incendio si deve ridurre al minimo la probabilità che l’impianto elettrico sia causa d’innesco o di propagazione; quindi, anche le apparecchiature elettriche devono essere scelte ed installate in modo da impedire che eventuali archi o scintille diano origine ad un incendio. L’individuazione degli ambienti a maggior rischio d’incendio dipende da una molteplicità di parametri che devono essere attentamente valutati in fase di progetto. Tali parametri, richiamati nella norma tecnica degli impianti CEI 64-8, possono dipendere da diversi fattori come, ad esempio: cc la densità d’affollamento o la capacità di deflusso e sfollamento dell’ambiente; cc l’entità del possibile danno alle persone, animali, e/o cose; cc il comportamento al fuoco delle strutture dell’edificio; cc la presenza di materiale combustibile e/o esplosivo; cc la destinazione d’uso dei locali, ecc. Le prescrizioni per questi luoghi sono più severe rispetto a quelle per gli ambienti ordinari ed, in particolare, sono richiamate nelle seguenti norme impiantistiche: vv CEI 64-8 "Impianti elettrici utilizzatori", vv Capitolo 751 (Ambienti a maggior rischio d’incendio), vv Capitolo 752 (Luoghi di pubblico spettacolo e d’intrattenimento); cc CEI EN 60079-10 e 14 "Impianti elettrici nei luoghi con pericolo d’esplosione". 88 Comportamento al fuoco dei cavi Per "ambienti ordinari", la Norma CEI 64-8, nella sezione 422 relativa alla protezione contro gli incendi, prescrive che tutti i componenti elettrici degli impianti non devono costituire un pericolo per l’innesco o la propagazione di un incendio per gli altri materiali adiacenti. Per gli isolanti, una caratteristica comune è quella di non provocare incendi in caso di riscaldamento eccessivo dovuto ad un guasto. A tal fine si devono rispettare le condizioni e le temperature di prova col filo incandescente indicate nella CEI 64-8 e si devono osservare le misure più appropriate per l’installazione, in modo da evitare questo rischio. Per "ambienti di pubblico spettacolo e di intrattenimento", la non propagazione alla fiamma è il minimo requisito richiesto dalla Norma CEI 64-8, sez. 752, per le canalizzazioni e per i cavi. In particolare, viene prescritto che, per i circuiti a tensione nominale non superiore a 230/400 V, i cavi devono avere una tensione nominale di isolamento non inferiore a 450/750 V, mentre per i circuiti di segnalazione e comando la tensione nominale d’isolamento non deve essere inferiore a 300/500 V. Inoltre, è previsto che i circuiti di sicurezza funzionino durante l’incendio e debbano essere resistenti al fuoco ed ai danneggiamenti meccanici in relazione al tempo di funzionamento che è stato previsto. Negli "ambienti a maggior rischio in caso di incendio", la Norma CEI 64-8, sez. 751, richiede che sia ridotta al minimo la probabilità che l’impianto elettrico e, quindi anche i componenti, possano innescare e propagare gli incendi. Le condutture ed i cavi devono avere specifiche caratteristiche di resistenza al fuoco, nei modi di realizzazione indicati dalla Norma, ed inoltre, in tutti gli attraversamenti, come solai o pareti che delimitano il compartimento antincendio, si devono prevedere barriere tagliafiamma con il grado di resistenza all’incendio (REI) richiesto per l’elemento costruttivo dell’edificio in cui si prevede l’attraversamento. Per i cavi e le canalizzazioni usate a questo scopo è richiesta anche un’otturazione per il grado REI previsto. Negli "impianti che richiedono i massimi requisiti di sicurezza negli incendi" come quelli per la rilevazione automatica, spegnimento dell’incendio, apertura di porte automatiche per i sistemi di aerazione e per altri circuiti di emergenza, le caratteristiche dei materiali richieste dalla Norma impianti, per il comportamento al fuoco, sono più severe. Per i cavi e le canalizzazioni, oltre alla non propagazione della fiamma, è prevista anche una resistenza al fuoco al fine di assicurare, entro determinati tempi, una continuità di servizio durante l’incendio. Questi circuiti devono garantire la funzione principale di sicurezza prevista, per permettere d’evacuare rapidamente le persone e consentire al personale preposto di intervenire nella maniera più rapida possibile. Si utilizzano, perciò, alcuni tipi di cavi che rilasciano nella combustione una ridottissima quantità di fumi opachi e che non contengono gas tossici, nocivi alle persone, e gas corrosivi, che possono deteriorare i componenti elettrici/ elettronici e le parti metalliche con le quali vengono a contatto. Comportamento al fuoco dei condotti sbarre Nei condotti sbarre Canalis, la qualità dei contatti elettrici, grazie alla scelta dei materiali conduttori e dei sistemi di serraggio, assicura il buon funzionamento e la massima affidabilità nel tempo. Queste prestazioni danno la garanzia che, sia nelle condizioni normali sia in quelle più gravose di installazione e di utilizzo, non si possa mai generare un punto caldo, origine di un principio d’incendio. La nuova edizione della norma CEI EN 60439-2 introduce una serie di prove di tipo per verificare il comportamento al fuoco dei condotti sbarre. Resistenza dei materiali al calore anomalo Tutti i materiali isolanti che entrano nella composizione dei condotti sono sottoposti alla prova denominata "del filo incandescente”, in conformità alla norma CEI EN 60695-2-11. Le temperature minime di prova per i materiali isolanti sono: cc per parti di materiale isolante a contatto con parti attive, necessarie a tenere in posizione elementi sotto tensione: 850 °C ± 15 °C; cc per parti di materiale isolante non a contatto con parti attive e non necessarie a tenere in posizione elementi sotto tensione: 650 °C ± 10°C. La maggior parte dei materiali isolanti utilizzati nei condotti sbarre Canalis sono stati verificati a 960°C. La prova deve essere effettuata su un campione al quale è applicato il filo incandescente per un tempo di 30 secondi. Il risultato è positivo quando nessuna fiamma visibile, o alcun prolungamento di incandescenza, appare sul campione 30 secondi dopo la rimozione del filo e quando questo non ha provocato né l’accensione, né la bruciatura di una tavola posta a contatto durante la prova. 89 Protezione dei circuiti Condotti sbarre prefabbricati Prescrizioni normative Non propagazione della fiamma, non propagazione dell’incendio Nel caso in cui un’installazione, eseguita con i condotti sbarre prefabbricati, possa essere sottoposta al fuoco, si verifica il suo comportamento realizzando la prova che si avvicina maggiormente alle condizioni reali di un incendio. Il test, effettuato secondo la norma IEC 60332-3, consiste nel sottoporre uno spezzone di condotto di almeno 3 m alla fiamma di un bruciatore, la cui temperatura può raggiungere più di 800 °C, per un tempo di 40 minuti. Il condotto è posto in posizione verticale. L’esito è soddisfacente il condotto in prova non si è incendiato o se la parte carbonizzata o bruciata per effetto della fiamma non raggiunge un’altezza superiore a 2,5 metri dall’estremità della bruciatura. Ciò è stato verificato da Telemecanique senza alcun problema, anche perché tutti i materiali che compongono i condotti sbarre sono classificati come non infiammabili. Segregazione dell’incendio Un condotto sbarre per barriere tagliafuoco deve essere previsto per prevenire la propagazione del fuoco per un determinato tempo, in condizioni d’incendio, quando il condotto sbarre passa attraverso le divisioni orizzontali o verticali di un edificio (ad esempio pareti o pavimento). La prova è effettuata secondo la ISO 834 per tempi di resistenza all’incendio di 60, 120, 180 o 240 minuti. La prova è effettuata solo su unità di condotto rettilinee installate come nella situazione reale, cioè fatte passare attraverso un pavimento di prova in calcestruzzo, il cui spessore è stabilito secondo il tempo di resistenza all’incendio previsto. Un sigillante di tenuta al fuoco deve essere usato per riempire il vuoto tra l’involucro del condotto ed il foro del pavimento di prova in cui passa il condotto. I condotti sbarre Canalis sono stati sottoposti con successo alle prove descritte dalla ISO 834 ed è stata verificata la loro capacità di tenuta alle fiamme, ai gas ed alla penetrazione del fuoco in una barriera tagliafuoco, per una durata minima di 2 ore. Per i condotti compatti del tipo KT, questa proprietà è stata verificata su tutti gli elementi standard della gamma. Continuità di servizio in caso di incendio È la caratteristica principalmente richiesta, necessaria per realizzare i circuiti di sicurezza (es. ascensori, condotti di ventilazione, illuminazione di sicurezza, ecc.) ed agevolare i passaggi delle linee elettriche nei locali più a rischio (parcheggi, sale caldaie). Vi sono due soluzioni per rispondere al bisogno di continuità di servizio nelle condizioni di incendio: cc l’uso di cavi speciali che soddisfano tali proprietà, secondo la norma IEC 331; cc l’installazione in un involucro, esso stesso refrattario al fuoco, secondo la norma ISO 1182. I condotti sbarre devono essere collocati all’interno di un’armatura in materiale refrattario che permette loro di garantire la funzione di alimentazione dei circuiti (in generale quelli di sicurezza) quando una parte della linea è sottoposta all’incendio. Il tempo minimo per il quale deve essere assicurata la continuità di servizio della linea, dipende dalla natura e dallo spessore di tale armatura. Per esempio, con un’armatura realizzata con peltro di 50 mm di spessore, il condotto sbarre assicura la funzione di alimentazione dei circuiti per due ore in condizioni di incendio. Fumi non opachi, non tossici e non corrosivi I condotti sbarre sottoposti alla prova relativa ai fumi fanno registrare una ridotta emissione. In effetti, a causa del basso volume di materiale combustibile, i fumi prodotti sono quasi nulli e ciò è ulteriormente giustificato nei condotti sbarre compatti. In questi prodotti, infatti, il volume d’aria è nullo, escludendo così ogni eventuale possibilità di ventilazione e combustione dei materiali. Inoltre, il tipo di isolante dei condotti per distribuzione illuminazione, piccola media e forte potenza non contiene alcun composto alogeno ed il suo degrado per effetto dell’azione di pirolisi non produce, dunque, danni tossici o corrosivi. Le prove individuali Le prove individuali hanno lo scopo di rivelare difetti inerenti ai materiali e alla fabbricazione. Le prove individuali comprendono: cc il controllo visivo dell’apparecchiatura, ivi compreso il controllo del cablaggio, e, se necessario, una prova di funzionamento elettrico; cc una prova dielettrica; cc la verifica dei mezzi di protezione e della efficienza elettrica del circuito di protezione. 90 Queste prove sono eseguite in fabbrica sui singoli componenti; ciò garantisce l’installatore nell’utilizzo di prodotti conformi alla Norma, ma non lo esonera dall’obbligo di realizzare ulteriori verifiche e prove dopo il trasporto e, soprattutto, dopo l’installazione. Verifiche dopo il montaggio e l’installazione del condotto sbarre Al termine del montaggio il condotto sbarre deve essere sottoposto alle verifiche finali (per quanto applicabili) previste dalla norma CEI 64-8/Parte 6: verifiche, e successivamente descritte e spiegate in dettaglio all’interno della Guida CEI 64-14. La verifica è l’insieme delle operazioni mediante le quali si accerta la rispondenza alle prescrizioni della Norma dell’impianto elettrico. La verifica comprende un esame a vista e delle prove. Esami a vista L’esame a vista deve precedere le prove e deve essere effettuato, di regola, con l’intero impianto fuori tensione. L’esame a vista deve accertare che i componenti elettrici (singoli componenti dei condotti sbarre) siano: cc conformi alle prescrizioni di sicurezza delle relative Norme (per i condotti sbarre, la CEI EN 60439-2), con la conseguenza automatica di conformità alle Direttive applicabili; questo può essere accertato dall’esame di marchiature o di certificazioni e, comunque, dalla targhetta del prodotto apposta dal costruttore (una dichiarazione di conformità del costruttore, ad esempio all’interno del catalogo anche può essere considerata valida ai fini dell’accertamento). Inoltre, la marcatura CE sul prodotto indica la rispondenza ai requisiti essenziali delle Direttive ad esso applicabili; cc scelti correttamente e messi in opera in accordo con le prescrizioni della norma e con le istruzioni del costruttore (ad esempio, si può verificare che le connessioni siano state fatte correttamente, che i morsetti non risultino allentati, che non ci sia la mancanza di targhe o che ci siano involucri rotti); cc non danneggiati visibilmente in modo tale da compromettere la sicurezza. L’esame a vista può riguardare, a seconda del tipo di impianto, le seguenti condizioni: cc la protezione contro i contatti diretti ed indiretti; cc la protezione dagli effetti termici e dall’incendio; cc la protezione delle condutture dalle sovracorrenti; cc i dispositivi di sezionamento; cc altro. Il tutto deve essere verificato controllando la conformità alle prescrizioni relative ai punti elencati e contenute nel progetto dell’impianto elettrico. Gli impianti, infatti, devono essere corredati di tutta la documentazione necessaria per una loro corretta identificazione e valutazione; la documentazione non solo serve alla persona che effettua le verifiche, ma deve essere allegata alla dichiarazione di conformità. Prove Devono essere eseguite, per quanto applicabili, e preferibilmente nell’ordine indicato, le seguenti prove: cc continuità dei conduttori di protezione e dei conduttori equipotenziali principali e supplementari; cc resistenza di isolamento dell’impianto elettrico; cc protezione mediante interruzione automatica dell’alimentazione (su questa prova vedasi il paragrafo che ne richiama in dettaglio le modalità). Nel caso in cui qualche prova indichi la presenza di un difetto, tale prova e ogni altra prova precedente che possa essere stata influenzata dal difetto segnalato devono essere ripetute dopo l’eliminazione del difetto stesso. L’avere effettuato le prove sul condotto sbarre a montaggio avvenuto è una garanzia per il cliente finale che è sicuro di ricevere un prodotto (o un impianto), non solo rispondente alle proprie richieste, ma anche alle prescrizioni normative e legislative. Inoltre le prove servono all’installatore per verificare e a volte migliorare il funzionamento ed il risultato della propria attività e, in alcuni casi, permettono di evitare costi indesiderati dovuti a difetti di fabbricazione. È indubbio che riscontrare un difetto, anche se minimo, in sede di assemblaggio del condotto sbarre o durante i collaudi piuttosto che immediatamente prima della consegna dell’impianto, evita ulteriori trasporti e lavorazioni a carico dell’installatore. Inoltre, un perfetto controllo sull’operato umano nelle fasi di montaggio della struttura e di tutto quello che le sta intorno, nelle fasi di cablaggio e sui materiali utilizzati (apparecchi, strumenti, conduttori e carpenteria) può essere effettuato solamente con il collaudo finale ed è appunto il motivo per cui risulta fondamentale adempiere alle richieste normative, anche in questa fase. 91 Condotti sbarre per la distribuzione elettrica dell’illuminazione Protezione dei circuiti Canalis KDP - 20 A IP55 Caratteristiche degli elementi di linea KDP caratteristiche generali corrente nominale del condotto sbarre [A] conformità alle norme grado di protezione tenuta meccanica corrente nominale a temperatura ambiente 35°C [A] tensione nominale d’isolamento [V] tensione nominale [V] tensione ad impulso [kV] frequenza nominale [Hz] IP IK Inc Ui Ue Uimp f 20 CEI EN 60439-2 55 07 20 690 230...400 4 50/60 R20 R1 X1 Z1 6,80 8,30 0,02 8,30 caratteristiche dei conduttori conduttori attivi resistenza media per conduttore a freddo 20°C [mW/m] resistenza media con Inc a 35°C [mW/m] reattanza media con Inc a 35°C e 50 Hz [mW/m] impedenza media con Inc a 35°C e 50 Hz [mW/m] conduttore di protezione (PE) resistenza media per conduttore a freddo 20°C [mW/m] 7,25 caratteristiche dell’anello di guasto metodo delle Ph/N a 35°C componenti simmetriche [mW/m] Ph/PE a 35°C metodo delle A 20°C impedenze [mW/m] resistenza media reattanza media impedenza media resistenza media reattanza media impedenza media resistenza media con Inc a 35°C resistenza media con Inc a 35°C e 50 Hz reattanza media Ph/Ph Ph/N Ph/PE Ph/Ph Ph/N Ph/PE Ph/Ph Ph/N Ph/PE R0 ph/N X0 ph/N Z0 ph/N R0 ph/PE X0 ph/PE Z0 ph/PE Rb0 ph/ph Rb0 ph/N Rb0 ph/PE Rb0 ph/ph Rb0 ph/N Rb0 ph/PE Xb ph/ph Xb ph/N Xb ph/PE 27,21 0,85 27,22 27,21 0,85 27,22 13,61 13,61 13,61 16,60 16,60 16,60 0,04 0,04 0,04 Ipk Icw 3,6 120x103 0,34 B < 2x103 altre caratteristiche tenuta alle correnti di corto-circuito corrente nominale di cresta ammissibile [kA] limite termico massimo I2t [A2s] corrente nominale di breve durata (t = 1 s) [kA] campo magnetico irradiato campo magnetico irradiato a 1 metro dalla canalizzazione [mT] 92 Canalis KBA - 25 e 40 A IP55 Caratteristiche degli elementi di linea KBA caratteristiche generali corrente nominale del condotto sbarre [A] conformità alle norme grado di protezione tenuta meccanica numero di conduttori attivi corrente nominale a temperatura ambiente 35°C [A] tensione nominale d’isolamento [V] tensione nominale [V] tensione ad impulso [kV] frequenza nominale [Hz] Inc Ui Ue Uimp f 25 CEI EN 60439-2 55 06 2o4 25 690 230...400 6 50/60 40 CEI EN 60439-2 55 06 2o4 40 690 230...400 6 50/60 R20 R1 X1 Z1 6,80 8,30 0,02 8,33 2,83 3,46 0,02 3,46 1,57 1,57 R0 ph/N X0 ph/N Z0 ph/N R0 ph/PE X0 ph/PE Z0 ph/PE Rb0 ph/ph Rb0 ph/N Rb0 ph/PE Rb0 ph/ph Rb0 ph/N Rb0 ph/PE Xb ph/ph Xb ph/N Xb ph/PE 27,21 0,85 27,22 19,40 0,38 19,41 13,61 13,61 11,01 16,60 16,60 12,50 0,04 0,04 0,035 19,40 0,38 19,41 13,83 0,73 13,85 5,68 5,68 7,66 6,91 6,91 8,70 0,90 0,90 0,035 Ipk Icw 4,40 195x103 0,44 9,60 900x103 0,94 B < 2x103 < 2x103 IP IK caratteristiche dei conduttori conduttori attivi resistenza media per conduttore a freddo 20°C [mW/m] resistenza media con Inc a 35°C [mW/m] reattanza media con Inc a 35°C e 50 Hz [mW/m] impedenza media con Inc a 35°C e 50 Hz [mW/m] conduttore di protezione (PE) resistenza media per conduttore a freddo 20°C [mW/m] caratteristiche dell’anello di guasto metodo delle componenti simmetriche [mW/m] metodo delle impedenze [mW/m] Ph/N a 35°C Ph/PE a 35°C A 20°C resistenza media reattanza media impedenza media resistenza media reattanza media impedenza media resistenza media con Inc a 35°C resistenza media con Inc a 35°C e 50 Hz reattanza media Ph/Ph Ph/N Ph/PE Ph/Ph Ph/N Ph/PE Ph/Ph Ph/N Ph/PE altre caratteristiche tenuta alle correnti di corto-circuito corrente nominale di cresta ammissibile [kA] limite termico massimo I2t [A2s] corrente nominale di breve durata (t = 1 s) [kA] campo magnetico irradiato campo magnetico irradiato a 1 metro dalla canalizzazione [mT] 93 Condotti sbarre per la distribuzione elettrica dell’illuminazione Protezione dei circuiti Canalis KBB - 25 e 40 A IP55 Caratteristiche degli elementi di linea KBB caratteristiche generali corrente nominale del condotto sbarre [A] conformità alle norme grado di protezione tenuta meccanica numero di conduttori attivi numero di circuiti corrente nominale a temperatura ambiente 35°C [A] tensione nominale d’isolamento [V] tensione nominale [V] tensione ad impulso [kV] frequenza nominale [Hz] Inc Ui Ue Uimp f 25 CEI EN 60439-2 55 06 2o4 4+2 4+4 1 2 2 25 25 25 690 230...400 6 50/60 40 CEI EN 60439-2 55 06 2o4 4+2 4+4 1 2 2 40 40 38 690 230...400 6 50/60 R20 R1 X1 Z1 6,80 8,30 0,02 8,33 2,83 3,46 0,02 3,46 0,80 0,80 27,21 0,85 27,22 17,28 5,25 18,06 13,61 13,61 10,26 16,59 16,59 11,77 0,35 0,35 0,07 17,28 5,25 18,06 13,83 0,73 13,85 5,68 5,68 6,92 6,92 6,92 7,14 0,90 0,90 1,85 4,40 195x103 0,44 9,60 900x103 0,94 < 2x103 < 2x103 IP IK caratteristiche dei conduttori conduttori attivi resistenza media per conduttore a freddo 20°C [mW/m] resistenza media con Inc a 35°C [mW/m] reattanza media con Inc a 35°C e 50 Hz [mW/m] impedenza media con Inc a 35°C e 50 Hz [mW/m] conduttore di protezione (PE) resistenza media per conduttore a freddo 20°C [mW/m] caratteristiche dell’anello di guasto metodo delle componenti simmetriche [mW/m] Ph/N a 35°C metodo delle impedenze [mW/m] A 20°C Ph/PE a 35°C resistenza media reattanza media impedenza media resistenza media reattanza media impedenza media resistenza media con Inc a 35°C resistenza media con Inc a 35°C e 50 Hz reattanza media Ph/Ph Ph/N Ph/PE Ph/Ph Ph/N Ph/PE Ph/Ph Ph/N Ph/PE R0 ph/N X0 ph/N Z0 ph/N R0 ph/PE X0 ph/PE Z0 ph/PE Rb0 ph/ph Rb0 ph/N Rb0 ph/PE Rb0 ph/ph Rb0 ph/N Rb0 ph/PE Xb ph/ph Xb ph/N Xb ph/PE altre caratteristiche tenuta alle correnti di corto-circuito corrente nominale di cresta ammissibile [kA] Ipk limite termico massimo I2t [A2s] corrente nominale di breve durata (t = 1 s) [kA] Icw campo magnetico irradiato campo magnetico irradiato a 1 metro dalla canalizzazione [mT] B 94 Spine di derivazione KBC Elementi di collegamento KDP Protezione dei circuiti Canalis KDP e KBC Caratteristiche delle spine di derivazione caratteristiche generali tipo di spine conformità alle norme grado di protezione corrente nominale a temperatura ambiente 35°C [A] tensione nominale d’isolamento [V] tensione nominale [kV] frequenza nominale [Hz] KBC 10 IP Inc Ui Ue f CEI EN 60439-2 55 10 690 230...400 50/60 KBC 10 comando illuminazione KBC 16CB KBC 16CF 55 10 400 230...400 50/60 55 16 690 230...400 50/60 55 16 400 230...400 50/60 Caratteristiche dei collegamenti KDP caratteristiche generali conformità alle norme grado di protezione numero di conduttori attivi corrente nominale a temperatura ambiente 35°C [A] tensione nominale d’isolamento [V] tensione nominale [kV] frequenza nominale [Hz] Inc Ui Ue F IEC 61535 e CEI EN 60320, per il cavo H05WF: IEC 227-53 40 40 40 2 2 2 16 16 16 250 250 250 250 250 250 50 50 50 40 2 16 250 250 50 R20 R1 X1 12,4 14,5 3,1 12,4 14,5 3,1 12,4 14,5 3,1 12,4 14,5 3,1 12,4 12,4 12,4 12,4 IP caratteristiche dei conduttori conduttori attivi resistenza media per conduttore a freddo 20°C [mW/m] resistenza media con Inc a 35°C [mW/m] reattanza media con Inc a 35°C e 50 Hz [mW/m] conduttore di protezione (PE) resistenza media per conduttore a freddo 20°C [mW/m] 95 Protezione dei circuiti Condotti sbarre per la distribuzione di piccola potenza Canalis KN da 40 a 160 A IP55 Caratteristiche degli elementi di linea KN caratteristiche generali corrente nominale del condotto sbarre [A] conformità alle norme grado di protezione tenuta meccanica corrente nominale a temperatura ambiente 35°C [A] tensione nominale d’isolamento [V] tensione nominale [V] tensione ad impulso [kV] frequenza nominale [Hz] 100 160 IP IK Inc Ui Ue Uimp f 40 63 CEI EN 60439-2 55 55 08 08 40 63 500 500 500 500 6 6 50/60 50/60 55 08 100 500 500 6 50/60 55 08 160 500 500 6 50/60 R20 R1 X1 Z1 4,97 5,96 0,24 5,96 2 2,4 0,24 2,41 0,85 1,02 0,25 1,05 0,61 0,79 0,24 0,83 1,09 1,09 1,09 1,09 R0 ph/N X0 ph/N Z0 ph/N R0 ph/PE X0 ph/PE Z0 ph/PE Rb0 ph/ph Rb0 ph/N Rb0 ph/PE Rb0 ph/ph Rb0 ph/N Rb0 ph/PE Xb ph/ph Xb ph/N Xb ph/PE 19,96 0,17 20,03 8,43 2,31 8,74 9,93 9,95 6,245 11,88 11,9 6,24 0,48 0,79 1,13 8,16 1,64 8,33 5,23 2 5,6 4,01 4,1 3,24 4,81 4,83 3,89 0,5 0,78 1,05 3,72 1,56 4,03 3,84 1,66 4,18 1,71 1,73 2,03 2,05 2,07 2,43 0,52 0,78 0,96 2,67 1,4 3,01 3,34 1,29 3,58 1,21 1,24 1,71 1,58 1,61 2,22 0,79 0,75 0,84 Ipk Icw 6 0,29 x 106 0,5 11 1,8 x 106 1,3 14 8 x 106 2,8 20 8 x 106 2,8 B 0,04 0,06 0,11 0,19 caratteristiche dei conduttori conduttori attivi resistenza media per conduttore a freddo 20°C [mW/m] resistenza media con Inc a 35°C [mW/m] reattanza media con Inc a 35°C e 50 Hz [mW/m] impedenza media con Inc a 35°C e 50 Hz [mW/m] conduttore di protezione (PE) resistenza media per conduttore a freddo 20°C [mW/m] caratteristiche dell’anello di guasto metodo delle componenti simmetriche [mW/m] Ph/N a 35°C metodo delle impedenze [mW/m] A 20°C Ph/PE a 35°C resistenza media reattanza media impedenza media resistenza media reattanza media impedenza media resistenza media con Inc a 35°C resistenza media con Inc a 35°C e 50 Hz reattanza media Ph/Ph Ph/N Ph/PE Ph/Ph Ph/N Ph/PE Ph/Ph Ph/N Ph/PE altre caratteristiche tenuta alle correnti di corto-circuito corrente nominale di cresta ammissibile [kA] limite termico massimo I2t [A2s] corrente nominale di breve durata (t = 1 s) [kA] campo magnetico irradiato campo magnetico irradiato a 1 metro dalla canalizzazione [mT] Caratteristiche delle spine e delle cassette di derivazione KN caratteristiche generali corrente nominale del condotto sbarre [A] grado di protezione tenuta meccanica tensione nominale d’isolamento [V] tensione nominale [V] tensione ad impulso [kV] frequenza nominale [Hz] 96 IP IK Ui Ue Uimp f 40 63 100 160 55 55 55 55 08 08 08 08 400, 500 o 690 in base al dispositivo di protezione 400, 500 o 690 in base al dispositivo di protezione 4,6 4,6 4,6 4,6 50/60 50/60 50/60 50/60 Condotti sbarre per la distribuzione di media potenza Protezione dei circuiti Canalis KS da 100 a 1000 A IP55 Caratteristiche degli elementi di linea KS caratteristiche generali corrente nominale del condotto sbarre [A] conformità alle norme grado di protezione tenuta meccanica corrente nominale a temperatura ambiente 35°C [A] tensione nominale d’isolamento [V] tensione nominale [V] tensione ad impulso [kV] frequenza nominale [Hz] 250 400 500 630 800 1000 IP IK Inc Ui Ue Uimp f 100 160 CEI EN 60439-2 55 55 08 08 100 160 690 690 690 690 8 8 50/60 50/60 55 08 250 690 690 8 50/60 55 08 400 690 690 8 50/60 55 08 500 690 690 8 50/60 55 08 630 690 690 8 50/60 55 08 800 690 690 8 50/60 55 08 1000 690 690 8 50/60 R20 R1 X1 Z1 1,19 1,59 0,15 1,6 0,55 1,395 0,457 0,79 0,28 0,39 0,16 0,42 0,15 0,21 0,14 0,25 0,11 0,15 0,07 0,16 0,09 0,13 0,07 0,15 0,06 0,09 0,06 0,11 0,04 0,06 0,06 0,09 0,42 0,42 0,35 0,19 0,07 0,07 0,07 0,06 R0 ph/N X0 ph/N Z0 ph/N R0 ph/PE X0 ph/PE Z0 ph/PE Rb0 ph/ph Rb0 ph/N Rb0 ph/PE Rb0 ph/ph Rb0 ph/N Rb0 ph/PE Xb ph/ph Xb ph/N Xb ph/PE 4,85 0,95 4,94 2,75 1,11 2,96 2,4 2,44 1,87 3,19 3,21 2,38 0,31 0,45 0,58 1,1 0,22 1,12 2,01 0,93 2,22 1,15 1,21 1,3 1,55 1,57 1,46 0,31 0,45 0,42 1,28 0,86 1,54 1,34 0,7 1,51 0,65 0,74 0,78 0,78 0,82 0,91 0,32 0,45 0,42 0,74 0,67 1 0,88 0,67 1,11 0,41 0,51 0,57 0,7 0,57 0,56 0,28 0,39 0,39 0,5 0,36 0,62 0,4 0,48 0,63 0,25 0,3 0,35 0,41 0,35 0,28 0,14 0,2 0,24 0,45 0,35 0,57 0,51 0,55 0,75 0,23 0,28 0,32 0,39 0,32 0,26 0,14 0,2 0,24 0,32 0,31 0,45 0,35 0,43 0,56 0,18 0,23 0,25 0,32 0,25 0,22 0,13 0,18 0,23 0,23 0,27 0,36 0,32 0,4 0,51 0,15 0,2 0,21 0,28 0,21 0,2 0,12 0,17 0,22 Ipk Icw 15,7 6,8 2,6 22 20,2 4,45 28 100 10 49,2 354 18,8 55 733 26,2 67,5 1225 32,1 78,7 1758 37,4 78,7 1758 37,4 B 0,19 0,31 0,52 0,89 0,50 0,66 0,88 1,21 800 55 08 1000 55 08 6,8 50/60 6,8 50/60 caratteristiche dei conduttori conduttori attivi resistenza media per conduttore a freddo 20°C [mW/m] resistenza media con Inc a 35°C [mW/m] reattanza media con Inc a 35°C e 50 Hz [mW/m] impedenza media con Inc a 35°C e 50 Hz [mW/m] conduttore di protezione (PE) resistenza media per conduttore a freddo 20°C [mW/m] caratteristiche dell’anello di guasto metodo delle componenti simmetriche [mW/m] metodo delle impedenze [mW/m] Ph/N a 35°C Ph/PE a 35°C A 20°C resistenza media reattanza media impedenza media resistenza media reattanza media impedenza media resistenza media con Inc a 35°C resistenza media con Inc a 35°C e 50 Hz reattanza media Ph/Ph Ph/N Ph/PE Ph/Ph Ph/N Ph/PE Ph/Ph Ph/N Ph/PE altre caratteristiche tenuta alle correnti di corto-circuito corrente nominale di cresta ammissibile [kA] limite termico massimo I2t (t = 1b s) [A2s . 106] corrente nominale di breve durata (t = 1 s) [kA] campo magnetico irradiato campo magnetico irradiato a 1 metro dal condotto sbarre [mT] Caratteristiche delle spine e delle cassette di derivazione caratteristiche generali corrente nominale del condotto sbarre [A] grado di protezione tenuta meccanica tensione nominale d’isolamento [V] tensione nominale [V] tensione ad impulso [kV] frequenza nominale [Hz] IP IK Ui Ue Uimp f 100 160 250 400 500 630 55 55 55 55 55 55 08 08 08 08 08 08 400, 500 o 690 in base al dispositivo di protezione 400, 500 o 690 in base al dispositivo di protezione 6,8 6,8 6,8 6,8 6,8 6,8 50/60 50/60 50/60 50/60 50/60 50/60 97 Protezione dei circuiti Condotti sbarre Canalis KS per la distribuzione in colonna montante Generalità Il condotto sbarre Canalis Tipo KS permette di realizzare la distribuzione di energia elettrica a ciascun piano di edifici a sviluppo verticale (uffici, hotel, ospedali, parcheggi, navi). Il condotto KS mantiene i suoi principi costruttivi: cc sbarre in alluminio con punti di giunzione e derivazione in bimetallo alluminio/rame argentato; cc un blocco di giunzione che garantisce la resistenza meccanica, permette le dilatazioni termiche assicura la continuità elettrica dei conduttori attivi, del conduttore di protezione e del suo collegamento con l’involucro; cc prese di derivazione con sportello otturatore automatico; cc grado di protezione IP55. Come realizzare una colonna montante A. Utilizzare una cassetta di alimentazione ad una estremità mantenendo il conduttore di neutro a destra. Per i supporti sono possibili due soluzioni: B1. Supporto alla base del montante fissato al muro. L’altezza massima del montante che il supporto può reggere dipende dalla corrente nominale del condotto. In [A] 100 e 250 400 500 630 800 1000 altezza max consigliata peso max per supporto 40 m 30 m 70 m 50 m 50 m 40 m 680 kg 680 kg 1760 kg 1760 kg 1760 kg 1760 kg B2. Supporto di piano che permette di sostenere il montante a ciascun piano e di garantire l’adattamento dell’assetto del condotto durante la costruzione dell’edificio. In [A] tutti altezza max consigliata peso max per supporto 150 m 440 kg Per lunghezze maggiori di 100 m non è possibile utilizzare componenti curvilinei. Si raccomanda di realizzare le derivazioni in cavo. C. Utilizzare elementi tagliafuoco su misura per garantire la non propagazione dell’incendio tra i piani. Con tali elementi (conforme alla norma ISO834) l’effetto di un eventuale incendio viene contenuto per una durata di 2 ore (REI 120). Le parti isolanti del condotto non contengono alogeni e sono prive di PVC. In caso di incendio si ha un ridotta emissione di fumi e non si sprigionano gas tossici. D. Utilizzare elementi rettilinei standard di 2 oppure 2,5 m. L’associazione elementi di distribuzione/elementi tagliafuoco è la seguente. Nella soluzione 1 si possono istallare fino a 3 cassette di derivazione, nella soluzione 2 le casette sono al massimo in numero di 4. Le cassette possono contenere interruttori da 25A a 400 A. E. Utilizzare le staffe di fissaggio nel tratto da piano a piano per mantenere allineato il condotto. 98 Condotti sbarre per la distribuzione di forte potenza Protezione dei circuiti Canalis KTC da 1000 a 5000 A Caratteristiche degli elementi di linea caratteristiche generali corrente nominale del condotto sbarre [A] conformità alle norme grado di protezione tenuta meccanica corrente nominale a temperatura ambiente 35°C [A] tensione nominale d’isolamento [V] tensione nominale [V] frequenza nominale [Hz] IP IK Inc Ui Ue f KTC10 KTC13 CEI EN 60439-2 55 08 1000 1350 1000 1000 KTC16 KTC20 KTC25 KTC32 KTC40 KTC50 1600 2000 2500 32000 4000 5000 c 50/60 (per 60 a 400 Hz alternata o continua, consultarci) tenuta alle correnti di corto-circuito versione standard 3L + N + PE e 3L + PE corrente nominale di breve durata ammessa (t = 1 s) [kA] Icw 50 50 65 70 80 86 90 95 corrente nominale di cresta ammissibile [kA] limite termico massimo I2t (t = 1s) [A2s . 106] Ipk 110 110 143 154 176 189 198 209 I2t 2500 2500 4225 4900 6400 7396 8100 9025 versione rinforzata 3L + N + PER corrente nominale ammissibile di breve durata (t = 1s) [kA] Icw 65 65 85 110 113 113 120 120 corrente nominale di cresta ammissibile [kA] limite termico massimo I2t (t = 1s) [A2s . 106] Ipk 143 143 187 242 248 248 264 264 I2t 4225 4225 7225 12100 12769 12769 14400 14400 resistenza media a temperatura ambiente 20°C [mW/m] R20 0,041 0,029 0,024 0,018 0,014 0,012 0,009 0,030 resistenza media a Inc a 35°C [mW/m] R1 0,049 0,035 0,029 0,022 0,018 0,015 0,012 0,039 reattanza media a Inc a 35°C e 50 Hz [mW/m] X1 0,022 0,016 0,015 0,013 0,011 0,008 0,007 0,007 impedenza media a Inc a 35°C e 50 Hz [mW/m] Z1 0,054 0,039 0,033 0,026 0,021 0,017 0,014 0,039 0,203 0,178 0,164 0,143 0,126 0,113 0,093 0,080 0,192 0,124 0,229 0,688 0,666 0,958 0,078 0,080 0,439 0,094 0,096 0,527 0,040 0,065 0,426 0,138 0,089 0,164 0,566 0,489 0,748 0,056 0,057 0,351 0,068 0,070 0,428 0,029 0,047 0,329 0,116 0,075 0,138 0,509 0,410 0,654 0,047 0,048 0,298 0,057 0,059 0,364 0,024 0,040 0,275 0,089 0,058 0,106 0,435 0,315 0,537 0,036 0,037 0,239 0,044 0,045 0,292 0,019 0,030 0,212 0,071 0,044 0,084 0,378 0,247 0,452 0,029 0,029 0,199 0,036 0,036 0,247 0,015 0,024 0,170 0,062 0,040 0,074 0,335 0,196 0,388 0,025 0,026 0,170 0,032 0,032 0,214 0,013 0,021 0,141 0,046 0,030 0,055 0,279 0,147 0,315 0,019 0,019 0,135 0,024 0,024 0,173 0,010 0,016 0,106 0,037 0,024 0,044 0,238 0,113 0,263 0,015 0,015 0,110 0,019 0,020 0,141 0,008 0,013 0,084 120 210 130 300 140 360 155 480 165 600 180 720 190 960 200 1200 caratteristiche dei conduttori conduttori attivi conduttore di protezione (PE) resistenza media a temperatura ambiente 20°C [mW/m] caratteristiche dell’anello di guasto metodo delle componenti simmetriche [mW/m] metodo delle impedenze [mW/m] resistenza media reattanza media impedenza media resistenza media reattanza media impedenza media resistenza media resistenza media reattanza media Ph/Ph Ph/N Ph/PE Ph/Ph Ph/N Ph/PE Ph/Ph Ph/N Ph/PE R0 ph/N X0 ph/N Z0 ph/N R0 ph/PE X0 ph/PE Z0 ph/PE Rb0 ph/ph Rb0 ph/N Rb0 ph/PE Rb0 ph/ph Rb0 ph/N Rb0 ph/PE Xb ph/ph Xb ph/N Xb ph/PE altre caratterisiche conduttore di protezione involucro sezione equivalente rame [mm2] conduttore supplementare in rame sezione PER [mm2] peso medio 3L + PE [kg/m] 19 25 29 36 44 51 66 82 3L + N + PE [kg/m] 23 31 35 45 55 64 84 104 3L + N + PER [kg/m] 25 33 39 49 60 71 92 114 Caratteristiche delle cassette di derivazione caratteristiche generali grado di protezione tenuta meccanica tensione nominale d’isolamento [V] tensione nominale [V] frequenza nominale [Hz] IP IK Ui Ue f 55 07 400, 500 o 690 in base al dispositivo di protezione 50/60 99 Condotti sbarre per la distribuzione di forte potenza Protezione dei circuiti Canalis KTA da 1000 a 4000 A Caratteristiche degli elementi di linea caratteristiche generali corrente nominale del condotto sbarre [A] conformità alle norme grado di protezione tenuta meccanica corrente nominale a temperatura ambiente 35°C [A] tensione nominale d’isolamento [V] tensione nominale [V] frequenza nominale [Hz] 4000 IP IK Inc Ui Ue f 1000 1250 1600 2000 2500 3200 CEI EN 60439-2 55 08 1000 1250 1600 2000 2500 32000 100 100 ⎓ 50/60 (per 60 a 400 Hz alternata o continua, consultarci) corrente nominale di breve durata ammessa (t = 1 s) [kA] Icw 50 50 65 70 80 86 90 corrente nominale di cresta ammissibile [kA] limite termico massimo I2t (t = 1s) [A2s . 106] Ipk 110 110 143 154 176 189 198 I2t 2500 2500 4225 4900 6400 7396 8100 corrente nominale ammissibile di breve durata (t = 1s) [kA] Icw 65 65 85 110 113 113 120 corrente nominale di cresta ammissibile [kA] limite termico massimo I2t (t = 1s) [A2s . 106] Ipk 143 143 187 242 248 248 264 I2t 4225 4225 7225 12100 12769 12769 14400 resistenza media a temperatura ambiente 20°C [mW/m] R20 0,057 0,046 0,035 0,028 0,023 0,017 0,014 resistenza media a Inc a 35°C [mW/m] R1 0,069 0,056 0,042 0,034 0,028 0,021 0,017 reattanza media a Inc a 35°C e 50 Hz [mW/m] X1 0,016 0,015 0,013 0,011 0,008 0,007 0,007 impedenza media a Inc a 35°C e 50 Hz [mW/m] Z1 0,071 0,058 0,044 0,035 0,029 0,022 0,018 0,178 0,164 0,143 0,126 0,113 0,093 0,080 0,248 0,103 0,269 0,676 0,586 0,895 0,115 0,115 0,440 0,140 0,140 0,535 0,029 0,047 0,086 0,209 0,087 0,226 0,587 0,478 0,757 0,097 0,097 0,353 0,120 0,120 0,438 0,024 0,040 0,275 0,159 0,067 0,172 0,490 0,364 0,610 0,073 0,074 0,281 0,091 0,092 0,348 0,019 0,030 0,212 0,128 0,054 0,139 0,420 0,286 0,508 0,059 0,059 0,231 0,075 0,075 0,292 0,015 0,024 0,170 0,111 0,046 0,120 0,370 0,231 0,436 0,051 0,052 0,197 0,066 0,066 0,252 0,013 0,021 0,141 0,083 0,035 0,090 0,303 0,170 0,347 0,038 0,039 0,154 0,049 0,049 0,197 0,010 0,016 0,106 0,066 0,028 0,072 0,256 0,131 0,288 0,031 0,031 0,125 0,039 0,039 0,160 0,008 0,013 0,084 130 300 140 360 155 480 165 600 180 720 190 960 200 1200 4000 tenuta alle correnti di corto-circuito versione standard 3L + PE e 3L + N + PE (1) versione rinforzata 3L + N + PER caratteristiche dei conduttori conduttori attivi conduttore di protezione (PE) resistenza media a temperatura ambiente 20°C [mW/m] caratteristiche dell’anello di guasto metodo delle componenti simmetriche [mW/m] metodo delle impedenze [mW/m] resistenza media reattanza media impedenza media resistenza media reattanza media impedenza media resistenza media resistenza media reattanza media Ph/Ph Ph/N Ph/PE Ph/Ph Ph/N Ph/PE Ph/Ph Ph/N Ph/PE R0 ph/N X0 ph/N Z0 ph/N R0 ph/PE X0 ph/PE Z0 ph/PE Rb0 ph/ph Rb0 ph/N Rb0 ph/PE Rb0 ph/ph Rb0 ph/N Rb0 ph/PE Xb ph/ph Xb ph/N Xb ph/PE altre caratterisiche conduttore di protezione involucro sezione equivalente rame [mm2] conduttore supplementare in rame sezione PER [mm2] peso medio 3L + PE [kg/m] 14 16 19 22 25 31 38 3L + N + PE [kg/m] 16 18 22 26 30 37 45 3L + N + PER [kg/m] 19 21 26 31 36 46 56 (1) I condotti KTA 2000 A e KTA 2500 A in versione standard 3L+PE hanno gli stessi valori di tenuta al corto-circuito della versione rinforzata. Caratteristiche delle cassette di derivazione caratteristiche generali grado di protezione tenuta meccanica tensione nominale d’isolamento [V] tensione nominale [V] frequenza nominale [Hz] 100 IP IK Ui Ue f 55 07 400, 500 o 690 in base al dispositivo di protezione 50/60 Protezione dei circuiti Condotti sbarre Influenza delle temperatura ambiente e della presenza di armoniche Influenza della temperatura ambiente I condotti sbarre Canalis sono dimensionati per funzionare ad una temperatura ambiente di 35°C come previsto dalla norma CEI EN 60439-2. I condotti devono essere declassati oltre la temperatura di riferimento. Esempio Tipo condotto: Canalis KTC 1350 A, installazione: all’interno, temperatura ambiente: 45 °C, corrente nominale massima: 1215 A. Corrente regolata del dispositivo di protezione contro i sovraccarichi: 1215 A. Ib ≤ Ir ≤ K1 . In dove Ib = corrente di impiego della conduttura, Ir = corrente di regolazione della protezione contro i sovraccarichi, K1 = fattore di declassamento per temperatura superiore a 35°C, In = corrente nominale del condotto a 35°C. declassamento in temperatura dei condotti sbarre. fattore HT tipo di condotto KDP KBA KBB KN KS KTA (1) KTC (1) temperatura ambiente [°C] ≤ 35 40 1 0,93 1 0,96 1 0,96 1 0,97 1 0,97 1 0,97 1 0,95 45 0,85 0,93 0,93 0,94 0,94 0,93 0,9 50 0,76 0,89 0,89 0,91 0,91 0,9 0,84 55 0,66 0,85 0,85 0,87 0,87 0,86 (1) Consultateci in caso di condotto sbarre installato: ccall’esterno sotto tetto in alluminio; ccin involucri di protezione contro gli incendi. Influenza della presenza di armoniche Le correnti armoniche sono generate da carichi non lineari collegati alla rete di distribuzione. Gli esempi classici di carichi non lineari sono: cc elettronica di potenza (raddrizzatori e convertitori, carica batterie); cc lampade fluorescenti e al sodio ad alta pressione; cc apparecchi elettronici per ufficio (PC) o per residenziale (TV, forni a microonde). In impianti con neutro distribuito, gli apparecchi che producono armoniche di ordine 3° e multiplo, possono causare, sulla barra di neutro, correnti di intensità pari alla corrente di fase. Il tasso armonico può essere determinato nel modo seguente: dove: THDi = tasso armonico relativo ad armoniche di ordine 3-6-9-12-15, In = corrente armonica corrispondente all’armonica di ordine n (es 25% della fondamentale), I1 = corrente fondamentale a 50Hz. Solitamente il THDi può essere determinato con buona approssimazione considerando solo le armoniche di ordine 3° (preponderante rispetto alle altre armoniche). La corrente risultante sulla barra di neutro è pari a 3 volte il THDI della singola fase. Per i motivi sopra esposti, quando il tasso armonico è superiore al 15% il condotto sbarre deve essere declassato secondo i fattori indicati nelle tabelle della pagina seguente. 101 Protezione dei circuiti Condotti sbarre Influenza delle temperatura ambiente e della presenza di armoniche utilizzo di condotti KDP, KBA, KBB, KN e KS. Corrente di impiego in presenza di armoniche di 3° ordine e multipli tipo condotto KDP KBA KBB KN KS In [A] 20 25 40 25 40 40 63 100 160 100 160 250 400 500 630 800 1000 tasso armonico inferiore al 15% 20 25 40 25 40 40 63 100 160 100 160 250 400 500 630 800 1000 dal 15% al 33% 16 20 32 20 32 32 50 80 125 80 125 200 315 400 500 630 800 oltre il 33% 14 16 25 16 25 25 40 63 100 63 100 160 250 315 400 500 630 utilizzo di condotti KTA e KTC in presenza di armoniche di 3° ordine e multipli tipo condotto KTA KTC 102 In [A] 1000 1250 1600 2000 2500 3200 4000 1000 1350 1600 2000 2500 3200 4000 5000 tasso armonico inferiore al 15% 1000 1250 1600 2000 2500 3200 4000 1000 1350 1600 2000 2500 3200 4000 5000 dal 15% al 33% 800 1000 1250 1600 2000 2500 3200 4000 1000 1350 1600 2000 2500 3200 4000 oltre il 33% 630 800 1000 1250 1600 2000 2500 3200 4000 1000 1350 1600 2000 2500 3200 Protezione dei circuiti Condotti sbarre prefabbricati Caduta di tensione Generalità Caduta di tensione La caduta di tensione in un tratto di condotto sbarre senza derivazioni si calcola con la seguente formula: ∆U = k • Ib • L • (rc cos ϕ + xc sen ϕ) ed in percentuale: ∆U% = ∆U . 100 Un dove: cc Ib [A] è la corrente d’impiego del tratto di condotto; cc L[m] è la lunghezza del tratto; cc rc[mΩ/m] è la resistenza di un metro di condotto; cc xc[mΩ/m] è la reattanza di un metro di condotto; cc Un è la tensione nominale dell’impianto; cc cos ϕ è il fattore di potenza del carico; cc k è un fattore che tiene conto del tipo di distribuzione in condotto k = 2 per sistemi monofase e bifase; k = e per sistemi trifase. Le tabelle alle pagine seguenti (1A, 2A, 1B, 2B, 1C, 2C) forniscono i valori di ∆U% nei condotti Canalis per diversi valori di cos ϕ. Per il calcolo di questi valori sono state assunte le seguenti ipotesi: cc tensione nominale del sistema pari a 400 V; cc condotti trifasi con carico equilibrato sulle tre fasi; cc resistenza del condotto considerata a temperatura ambiente pari a 35°C e condotto percorso dalla corrente nominale (anche nel caso in cui la corrente d’impiego del condotto è inferiore alla corrente nominale del condotto); Per tutti i condotti KDP, KBA, KBB, KN, KS, KTA e KTC è stata ipotizzata la condizione di carico uniformemente distribuito lungo il condotto di lunghezza L. Nota 1: in caso di carico concentrato all’estremità del tratto di condotto moltiplicare il valore di caduta di tensione letto in tabella per 2. Nota 2: in caso di corrente d’impiego inferiore alla corrente nominale del condotto per determinare il valore della caduta di tensione nel tratto di condotto occorre moltiplicare il dato della tabella per il rapporto Ib/Inc. Esempi di calcolo della caduta di tensione nei condotti Si consideri un condotto KN40 avente le seguenti caratteristiche d’impiego: cc rete trifase: vv cos ϕ = 0.9, vv Ib condotto = 36 A, vv Ib I° derivazione = 20 A, vv Ib II° derivazione = 16 A, vv L I° tratto = 30 m, vv L II° tratto = 20 m. Per il calcolo della ∆U% si fa riferimento alla tabella 3A. ∆U% I° tratto = (36/40) . 1,42 x 2 = 2.55% ∆U% II° tratto = (16/40) . 0,95 x 2 = 0.76% ∆U% = ∆U% I° tratto + ∆U% II° tratto = 3,31% 103 Condotti sbarre prefabbricati Protezione dei circuiti Caduta di tensione Calcolo tabella 1A - caduta di tensione espressa in valore % per cosj = 0,7 tensione 400 V / carico uniformemente distribuito tipo condotto sbarre Inc [A] Ib [A] KDP 20 KBA e KBB 25 KBA e KBB 40 KN KN KN KN 40 63 100 160 10 16 20 10 16 20 25 16 20 25 32 40 40 63 100 160 lunghezza [m] 5 10 0,06 0,13 0,1 0,2 0,13 0,25 0,07 0,14 0,11 0,22 0,14 0,28 0,17 0,34 0,04 0,09 0,06 0,11 0,07 0,14 0,09 0,18 0,11 0,22 0,19 0,38 0,13 0,25 0,1 0,19 0,12 0,23 15 0,19 0,3 0,38 0,21 0,33 0,41 0,52 0,13 0,17 0,21 0,26 0,33 0,56 0,38 0,29 0,35 20 0,25 0,4 0,5 0,28 0,44 0,55 0,69 0,18 0,22 0,28 0,35 0,44 0,75 0,5 0,39 0,46 25 0,31 0,5 0,63 0,34 0,55 0,69 0,86 0,22 0,28 0,34 0,44 0,55 0,94 0,63 0,48 0,58 30 0,38 0,6 0,75 0,41 0,66 0,83 1,03 0,26 0,33 0,41 0,53 0,66 1,13 0,76 0,58 0,7 35 0,44 0,7 0,88 0,48 0,77 0,96 1,2 0,31 0,39 0,48 0,62 0,77 1,32 0,88 0,67 0,81 40 0,5 0,8 1 0,55 0,88 1,1 1,38 0,35 0,44 0,55 0,7 0,88 1,5 1,01 0,77 0,93 45 0,56 0,9 1,13 0,62 0,99 1,24 1,55 0,4 0,5 0,62 0,79 0,99 1,69 1,13 0,87 1,04 50 0,63 1 1,25 0,69 1,1 1,38 1,72 0,44 0,55 0,69 0,88 1,1 1,88 1,26 0,96 1,16 60 0,75 1,2 1,5 0,83 1,32 1,65 2,06 0,53 0,66 0,83 1,06 1,32 2,26 1,51 1,16 1,39 70 0,88 1,4 1,75 0,96 1,54 1,93 2,41 0,62 0,77 0,96 1,23 1,54 2,63 1,76 1,35 1,62 80 1 1,6 2 1,1 1,76 2,2 2,75 0,7 0,88 1,1 1,41 1,76 3,01 2,02 1,54 1,86 90 1,13 1,8 2,25 1,24 1,98 2,48 3,09 0,79 0,99 1,24 1,58 1,98 3,38 2,27 1,73 2,09 100 1,25 2 2,5 1,38 2,2 2,75 3,44 0,88 1,1 1,38 1,76 2,2 3,76 2,52 1,93 2,32 Nota: in caso di carico concentrato all’estremità del tratto di condotto moltiplicare il valore in tabella per 2. In caso di distribuzione monofase moltiplicare il valore di tabella per 2. tabella 1B - caduta di tensione espressa in valore % per cosj = 0,7 tensione 400 V / carico all’estremità tipo condotto sbarre KS KTA KTC Inc [A] Ib [A] 100 160 250 400 500 630 800 1000 800 1000 1250 1600 2000 2500 3200 4000 1000 1350 1600 2000 2500 3200 4000 5000 100 160 250 400 500 630 800 1000 800 1000 1250 1600 2000 2500 3200 4000 1000 1350 1600 2000 2500 3200 4000 5000 Lunghezza [m] 5 10 0,27 0,53 0,22 0,46 0,21 0,43 0,21 0,42 0,16 0,33 0,19 0,38 0,18 0,36 0,2 0,4 0,14 0,28 0,13 0,26 0,13 0,27 0,14 0,27 0,14 0,27 0,14 0,28 0,14 0,27 0,15 0,3 0,11 0,22 0,1 0,21 0,11 0,22 0,11 0,21 0,11 0,23 0,12 0,24 0,12 0,24 0,35 0,7 15 0,8 0,67 0,64 0,63 0,49 0,57 0,54 0,6 0,41 0,39 0,4 0,41 0,41 0,41 0,41 0,45 0,33 0,31 0,32 0,32 0,34 0,36 0,36 1,05 20 1,06 0,9 0,85 0,84 0,65 0,76 0,72 0,8 0,55 0,52 0,54 0,54 0,54 0,55 0,54 0,6 0,44 0,42 0,43 0,42 0,45 0,48 0,48 1,4 25 1,33 1,12 1,06 1,05 0,81 0,95 0,9 1 0,69 0,65 0,67 0,68 0,68 0,69 0,68 0,75 0,55 0,52 0,54 0,53 0,56 0,6 0,6 1,75 30 1,59 1,34 1,28 1,26 0,98 1,13 1,08 1,2 0,83 0,78 0,81 0,82 0,81 0,83 0,82 0,9 0,66 0,63 0,65 0,63 0,68 0,72 0,72 2,1 35 1,86 1,57 1,49 1,47 1,14 1,32 1,26 1,4 0,97 0,91 0,94 0,95 0,95 0,96 0,95 1,05 0,77 0,73 0,76 0,74 0,79 0,84 0,84 2,45 40 2,12 1,79 1,7 1,68 1,3 1,51 1,44 1,6 1,1 1,04 1,08 1,09 1,08 1,1 1,09 1,2 0,88 0,84 0,86 0,84 0,9 0,96 0,96 2,8 45 2,39 2,02 1,91 1,89 1,46 1,7 1,62 1,8 1,24 1,17 1,21 1,22 1,22 1,24 1,22 1,35 0,99 0,94 0,97 0,95 1,01 1,08 1,08 3,15 50 2,65 2,24 2,13 2,1 1,63 1,89 1,8 2 1,38 1,3 1,34 1,36 1,35 1,38 1,36 1,5 1,1 1,05 1,08 1,05 1,13 1,2 1,2 3,5 60 3,18 2,69 2,55 2,52 1,95 2,27 2,16 2,4 1,66 1,56 1,61 1,63 1,62 1,65 1,63 1,8 1,32 1,26 1,3 1,26 1,35 1,44 1,44 4,2 70 3,71 3,14 2,98 2,94 2,28 2,65 2,52 2,8 1,93 1,82 1,88 1,9 1,89 1,93 1,9 2,1 1,54 1,46 1,51 1,47 1,58 1,68 1,68 4,9 80 4,24 3,58 3,4 3,36 2,6 3,02 2,88 3,2 2,21 2,08 2,15 2,18 2,16 2,2 2,18 2,4 1,76 1,67 1,73 1,68 1,8 1,92 1,92 5,6 90 4,77 4,03 3,83 3,78 2,93 3,4 3,24 3,6 2,48 2,34 2,42 2,45 2,43 2,48 2,45 2,7 1,98 1,88 1,94 1,89 2,03 2,16 2,16 6,3 Nota: in caso di carico uniformemente distribuito dividere il valore in tabella per 2. In caso di distribuzione monofase moltiplicare il valore di tabella per 2. 104 100 5,3 4,48 4,25 4,2 3,25 3,78 3,6 4 2,76 2,6 2,69 2,72 2,7 2,75 2,72 3 2,2 2,09 2,16 2,1 2,25 2,4 2,4 7 tabella 2A - caduta di tensione espressa in valore % per cosj = 0,8 tensione 400 V / carico uniformemente distribuito tipo condotto sbarre Inc [A] Ib [A] KDP 20 KBA e KBB 25 KBA e KBB 40 KN KN KN KN 40 63 100 160 10 16 20 10 16 20 25 16 20 25 32 40 40 63 100 160 lunghezza [m] 5 10 0,07 0,15 0,12 0,23 0,15 0,29 0,08 0,15 0,12 0,24 0,15 0,31 0,19 0,38 0,05 0,1 0,06 0,13 0,08 0,16 0,1 0,2 0,13 0,25 0,21 0,43 0,14 0,28 0,11 0,21 0,13 0,27 15 0,22 0,35 0,44 0,23 0,37 0,46 0,57 0,15 0,19 0,23 0,3 0,38 0,64 0,42 0,32 0,4 20 0,29 0,46 0,58 0,31 0,49 0,61 0,76 0,2 0,25 0,31 0,4 0,5 0,85 0,56 0,42 0,54 25 0,36 0,58 0,73 0,38 0,61 0,76 0,95 0,25 0,31 0,39 0,5 0,63 1,06 0,7 0,53 0,67 30 0,44 0,7 0,87 0,46 0,73 0,92 1,14 0,3 0,38 0,47 0,6 0,75 1,28 0,85 0,63 0,8 35 0,51 0,81 1,02 0,53 0,85 1,07 1,33 0,35 0,44 0,55 0,7 0,88 1,49 0,99 0,74 0,94 40 0,58 0,93 1,16 0,61 0,98 1,22 1,53 0,4 0,5 0,63 0,8 1 1,7 1,13 0,84 1,07 45 0,65 1,04 1,31 0,69 1,1 1,37 1,72 0,45 0,56 0,7 0,9 1,13 1,91 1,27 0,95 1,21 50 0,73 1,16 1,45 0,76 1,22 1,53 1,91 0,5 0,63 0,78 1 1,25 2,13 1,41 1,05 1,34 60 0,87 1,39 1,74 0,92 1,46 1,83 2,29 0,6 0,75 0,94 1,2 1,5 2,55 1,69 1,26 1,61 70 1,02 1,62 2,03 1,07 1,71 2,14 2,67 0,7 0,88 1,09 1,4 1,75 2,98 1,97 1,47 1,88 80 1,16 1,86 2,32 1,22 1,95 2,44 3,05 0,8 1 1,25 1,6 2 3,4 2,26 1,68 2,14 90 1,31 2,09 2,61 1,37 2,2 2,75 3,43 0,9 1,13 1,41 1,8 2,25 3,83 2,54 1,89 2,41 100 1,45 2,32 2,9 1,53 2,44 3,05 3,81 1 1,25 1,56 2 2,5 4,25 2,82 2,1 2,68 Nota: in caso di carico concentrato all’estremità del tratto di condotto moltiplicare il valore in tabella per 2. In caso di distribuzione monofase moltiplicare il valore di tabella per 2. tabella 2B - caduta di tensione espressa in valore % per cosj = 0,8 tensione 400 V / carico all’estremità tipo condotto sbarre KS KTA KTC Inc [A] Ib [A] 100 160 250 400 500 630 800 1000 800 1000 1250 1600 2000 2500 3200 4000 1000 1350 1600 2000 2500 3200 4000 5000 100 160 250 400 500 630 800 1000 800 1000 1250 1600 2000 2500 3200 4000 1000 1350 1600 2000 2500 3200 4000 5000 lunghezza [m] 5 10 0,3 0,59 0,24 0,49 0,22 0,44 0,22 0,44 0,18 0,35 0,2 0,41 0,18 0,36 0,18 0,35 0,15 0,3 0,14 0,28 0,18 0,29 0,14 0,29 0,15 0,29 0,15 0,3 0,14 0,29 0,15 0,3 0,12 0,23 0,11 0,22 0,11 0,22 0,11 0,22 0,11 0,23 0,12 0,24 0,12 0,24 0,38 0,75 15 0,89 0,73 0,66 0,66 0,53 0,61 0,54 0,53 0,46 0,42 0,44 0,43 0,44 0,45 0,43 0,45 0,35 0,33 0,34 0,33 0,34 0,36 0,36 1,13 20 1,18 0,98 0,88 0,88 0,7 0,82 0,72 0,7 0,61 0,56 0,59 0,58 0,58 0,6 0,58 0,6 0,46 0,45 0,45 0,44 0,45 0,48 0,48 1,5 25 1,48 1,22 1,09 1,1 0,88 1,02 0,9 0,88 0,76 0,7 0,73 0,72 0,73 0,75 0,72 0,75 0,58 0,56 0,56 0,55 0,56 0,6 0,6 1,88 30 1,77 1,46 1,31 1,32 1,05 1,23 1,08 1,05 0,91 0,84 0,88 0,86 0,87 0,9 0,86 0,9 0,69 0,67 0,67 0,66 0,68 0,72 0,72 2,25 35 2,07 1,71 1,53 1,54 1,23 1,43 1,26 1,23 1,06 0,98 1,03 1,01 1,02 1,05 1,01 1,05 0,81 0,78 0,78 0,77 0,79 0,84 0,84 2,63 40 2,36 1,95 1,75 1,76 1,4 1,64 1,44 1,4 1,22 1,12 1,18 1,15 1,16 1,2 1,15 1,2 0,92 0,89 0,9 0,88 0,9 0,96 0,96 3 45 2,66 2,2 1,97 1,98 1,58 1,84 1,62 1,58 1,37 1,26 1,32 1,3 1,31 1,35 1,3 1,35 1,04 1 1,01 0,99 1,01 1,08 1,08 3,38 50 2,95 2,44 2,19 2,2 1,75 2,05 1,8 1,75 1,52 1,4 1,47 1,44 1,45 1,5 1,44 1,5 1,15 1,11 1,12 1,1 1,13 1,2 1,2 3,75 60 3,54 2,93 2,63 2,64 2,1 2,46 2,16 2,1 1,82 1,68 1,76 1,73 1,74 1,8 1,73 1,8 1,38 1,34 1,34 1,32 1,35 1,44 1,44 4,5 70 4,13 3,42 3,06 3,08 2,45 2,87 2,52 2,45 2,13 1,96 2,06 2,02 2,03 2,1 2,02 2,1 1,61 1,56 1,57 1,54 1,58 1,68 1,68 5,25 80 4,72 3,9 3,5 3,52 2,8 3,28 2,88 2,8 2,43 2,24 2,35 2,3 2,32 2,4 2,3 2,4 1,84 1,78 1,79 1,76 1,8 1,92 1,92 6 90 5,31 4,39 3,94 3,96 3,15 3,69 3,24 3,15 2,74 2,52 2,64 2,59 2,61 2,7 2,59 2,7 2,07 2 2,02 1,98 2,03 2,16 2,16 6,75 100 5,9 4,88 4,38 4,4 3,5 4,1 3,6 3,5 3,04 2,8 2,94 2,88 2,9 3 2,88 3 2,3 2,23 2,24 2,2 2,25 2,4 2,4 7,5 Nota: in caso di carico uniformemente distribuito dividere il valore in tabella per 2. In caso di distribuzione monofase moltiplicare il valore di tabella per 2. 105 Condotti sbarre prefabbricati Protezione dei circuiti Caduta di tensione Calcolo tabella 3A - caduta di tensione espressa in valore % per cosj = 0,9 tensione 400 V / carico uniformemente distribuito tipo condotto sbarre Inc [A] Ib [A] KDP 20 KBA e KBB 25 KBA e KBB 40 KN KN KN KN 40 63 100 160 10 16 20 10 16 20 25 16 20 25 32 40 40 63 100 160 lunghezza [m] 5 10 0,08 0,16 0,13 0,26 0,16 0,33 0,08 0,17 0,13 0,27 0,17 0,34 0,21 0,42 0,06 0,11 0,07 0,14 0,09 0,18 0,11 0,22 0,14 0,28 0,24 0,47 0,15 0,31 0,11 0,22 0,14 0,28 15 0,24 0,39 0,49 0,25 0,4 0,5 0,63 0,17 0,21 0,26 0,34 0,42 0,71 0,46 0,33 0,43 20 0,33 0,52 0,65 0,34 0,54 0,67 0,84 0,22 0,28 0,35 0,45 0,56 0,95 0,62 0,45 0,57 25 0,41 0,65 0,81 0,42 0,67 0,84 1,05 0,28 0,35 0,44 0,56 0,7 1,19 0,77 0,56 0,71 30 0,49 0,78 0,98 0,5 0,8 1,01 1,26 0,34 0,42 0,53 0,67 0,84 1,42 0,93 0,67 0,85 35 0,57 0,91 1,14 0,59 0,94 1,17 1,47 0,39 0,49 0,61 0,78 0,98 1,66 1,08 0,78 0,99 40 0,65 1,04 1,3 0,67 1,07 1,34 1,68 0,45 0,56 0,7 0,9 1,12 1,9 1,23 0,89 1,14 45 0,73 1,17 1,46 0,75 1,21 1,51 1,88 0,5 0,63 0,79 1,01 1,26 2,13 1,39 1 1,28 50 0,81 1,3 1,63 0,84 1,34 1,68 2,09 0,56 0,7 0,88 1,12 1,4 2,37 1,54 1,11 1,42 60 0,98 1,56 1,95 1,01 1,61 2,01 2,51 0,67 0,84 1,05 1,34 1,68 2,84 1,85 1,34 1,7 70 1,14 1,82 2,28 1,17 1,88 2,35 2,93 0,78 0,98 1,23 1,57 1,96 3,32 2,16 1,56 1,99 80 1,3 2,08 2,6 1,34 2,14 2,68 3,35 0,9 1,12 1,4 1,79 2,24 3,79 2,47 1,78 2,27 90 1,46 2,34 2,93 1,51 2,41 3,02 3,77 1,01 1,26 1,58 2,02 2,52 4,27 2,78 2 2,56 100 1,63 2,6 3,25 1,68 2,68 3,35 4,19 1,12 1,4 1,75 2,24 2,8 4,74 3,09 2,23 2,84 Nota: in caso di carico concentrato all’estremità del tratto di condotto moltiplicare il valore in tabella per 2. In caso di distribuzione monofase moltiplicare il valore di tabella per 2. tabella 3B - caduta di tensione espressa in valore % per cosj = 0,9 tensione 400 V / carico all’estremità tipo condotto sbarre KS KTA KTC Inc [A] Ib [A] 100 160 250 400 500 630 800 1000 800 1000 1250 1600 2000 2500 3200 4000 1000 1350 1600 2000 2500 3200 4000 5000 100 160 250 400 500 630 800 1000 800 1000 1250 1600 2000 2500 3200 4000 1000 1350 1600 2000 2500 3200 4000 5000 lunghezza [m] 5 10 0,33 0,65 0,26 0,53 0,23 0,45 0,22 0,44 0,18 0,35 0,2 0,41 0,18 0,36 0,18 0,35 0,16 0,32 0,15 0,3 0,16 0,31 0,15 0,3 0,15 0,3 0,16 0,31 0,15 0,3 0,16 0,32 0,12 0,24 0,11 0,23 0,12 0,23 0,11 0,22 0,11 0,23 0,12 0,24 0,12 0,24 0,41 0,83 15 0,98 0,79 0,68 0,66 0,53 0,61 0,54 0,53 0,49 0,45 0,47 0,46 0,45 0,47 0,46 0,48 0,35 0,34 0,35 0,33 0,34 0,36 0,36 1,24 20 1,3 1,06 0,9 0,88 0,7 0,82 0,72 0,7 0,65 0,6 0,63 0,61 0,6 0,63 0,61 0,64 0,47 0,46 0,46 0,44 0,45 0,48 0,48 1,65 25 1,63 1,32 1,13 1,1 0,88 1,02 0,9 0,88 0,81 0,75 0,78 0,76 0,75 0,78 0,76 0,8 0,59 0,57 0,58 0,55 0,56 0,6 0,6 2,06 30 1,95 1,58 1,35 1,32 1,05 1,23 1,08 1,05 0,97 0,9 0,94 0,91 0,9 0,94 0,91 0,96 0,71 0,69 0,7 0,66 0,68 0,72 0,72 2,48 35 2,28 1,85 1,58 1,54 1,23 1,43 1,26 1,23 1,13 1,05 1,09 1,06 1,05 1,09 1,06 1,12 0,82 0,8 0,81 0,77 0,79 0,84 0,84 2,89 40 2,6 2,11 1,8 1,76 1,4 1,64 1,44 1,4 1,3 1,2 1,25 1,22 1,2 1,25 1,22 1,28 0,94 0,92 0,93 0,88 0,9 0,96 0,96 3,3 45 2,93 2,38 2,03 1,98 1,58 1,84 1,62 1,58 1,46 1,35 1,41 1,37 1,35 1,41 1,37 1,44 1,06 1,03 1,04 0,99 1,01 1,08 1,08 3,71 50 3,25 2,64 2,25 2,2 1,75 2,05 1,8 1,75 1,62 1,5 1,56 1,52 1,5 1,56 1,52 1,6 1,18 1,15 1,16 1,1 1,13 1,2 1,2 4,13 60 3,9 3,17 2,7 2,64 2,1 2,46 2,16 2,1 1,94 1,8 1,88 1,82 1,8 1,88 1,82 1,92 1,41 1,38 1,39 1,32 1,35 1,44 1,44 4,95 70 4,55 3,7 3,15 3,08 2,45 2,87 2,52 2,45 2,27 2,1 2,19 2,13 2,1 2,19 2,13 2,24 1,65 1,61 1,62 1,54 1,58 1,68 1,68 5,78 80 5,2 4,22 3,6 3,52 2,8 3,28 2,88 2,8 2,59 2,4 2,5 2,43 2,4 2,5 2,43 2,56 1,88 1,84 1,86 1,76 1,8 1,92 1,92 6,6 90 5,85 4,75 4,05 3,96 3,15 3,69 3,24 3,15 2,92 2,7 2,81 2,74 2,7 2,81 2,74 2,88 2,12 2,07 2,09 1,98 2,03 2,16 2,16 7,43 Nota: in caso di carico uniformemente distribuito dividere il valore in tabella per 2. In caso di distribuzione monofase moltiplicare il valore di tabella per 2. 106 100 6,5 5,28 4,5 4,4 3,5 4,1 3,6 3,5 3,24 3 3,13 3,04 3 3,13 3,04 3,2 2,35 2,3 2,32 2,2 2,25 2,4 2,4 8,25 tabella 4A - caduta di tensione espressa in valore % per cosj = 1 tensione 400 V / carico uniformemente distribuito tipo condotto sbarre Inc [A] Ib [A] KDP 20 KBA e KBB 25 KBA e KBB 40 KN KN KN KN 40 63 100 160 10 16 20 10 16 20 25 16 20 25 32 40 40 63 100 160 lunghezza [m] 5 10 0,09 0,18 0,14 0,29 0,18 0,36 0,09 0,18 0,14 0,29 0,18 0,36 0,23 0,45 0,06 0,12 0,08 0,15 0,09 0,19 0,12 0,24 0,15 0,3 0,26 0,52 0,16 0,33 0,11 0,22 0,14 0,27 15 0,27 0,43 0,54 0,27 0,43 0,54 0,68 0,18 0,23 0,28 0,36 0,45 0,77 0,49 0,33 0,41 20 0,36 0,58 0,72 0,36 0,58 0,72 0,9 0,24 0,3 0,38 0,48 0,6 1,03 0,66 0,44 0,54 25 0,45 0,72 0,9 0,45 0,72 0,9 1,13 0,3 0,38 0,47 0,06 0,75 1,29 0,82 0,55 0,68 30 0,54 0,86 1,08 0,54 0,86 1,08 1,35 0,36 0,45 0,56 0,72 0,9 1,55 0,98 0,66 0,82 35 0,63 1,01 1,26 0,63 1,01 1,26 1,58 0,42 0,53 0,66 0,84 1,05 1,81 1,15 0,77 0,95 40 0,72 1,15 1,44 0,72 1,15 1,44 1,8 0,48 0,6 0,75 0,96 1,2 2,06 1,31 0,88 1,09 45 0,81 1,3 1,62 0,81 1,3 1,62 2,03 0,54 0,68 0,84 1,08 1,35 2,32 1,47 0,99 1,22 50 0,9 1,44 1,8 0,9 1,44 1,8 2,25 0,6 0,75 0,94 1,2 1,5 2,58 1,64 1,1 1,36 60 1,08 1,73 2,16 1,08 1,73 2,16 2,7 0,72 0,9 1,13 1,44 1,8 3,1 1,97 1,32 1,63 70 1,26 2,02 2,52 1,26 2,02 2,52 3,15 0,84 1,05 1,31 1,68 2,1 3,61 2,29 1,54 1,9 80 1,44 2,3 2,88 1,44 2,3 2,88 3,6 0,96 1,2 1,5 1,92 2,4 4,13 2,62 1,76 2,18 90 1,62 2,59 3,24 1,62 2,59 3,24 4,05 1,08 1,35 1,69 2,16 2,7 4,64 2,95 1,98 2,45 100 1,8 2,88 3,6 1,8 2,88 3,6 4,5 1,2 1,5 1,88 2,4 3 5,16 3,28 2,2 2,72 Nota: in caso di carico concentrato all’estremità del tratto di condotto moltiplicare il valore in tabella per 2. In caso di distribuzione monofase moltiplicare il valore di tabella per 2. tabella 4B - caduta di tensione espressa in valore % per cosj = 1 tensione 400 V / carico all’estremità tipo condotto sbarre KS KTA KTC Inc [A] Ib [A] 100 160 250 400 500 630 800 1000 800 1000 1250 1600 2000 2500 3200 4000 1000 1350 1600 2000 2500 3200 4000 5000 100 160 250 400 500 630 800 1000 800 1000 1250 1600 2000 2500 3200 4000 1000 1350 1600 2000 2500 3200 4000 5000 lunghezza [m] 5 10 0,35 0,69 0,27 0,54 0,21 0,43 0,18 0,36 0,16 0,33 0,17 0,35 0,16 0,32 0,13 0,25 0,17 0,33 0,15 0,3 0,15 0,31 0,15 0,3 0,15 0,29 0,15 0,3 0,14 0,29 0,15 0,3 0,11 0,22 0,1 0,21 0,1 0,2 0,1 0,19 0,09 0,19 0,1 0,21 0,1 0,2 0,41 0,83 15 1,04 0,8 0,64 0,54 0,49 0,52 0,48 0,38 0,5 0,45 0,46 0,44 0,44 0,45 0,43 0,45 0,32 0,31 0,3 0,29 0,28 0,31 0,3 1,24 20 1,38 1,07 0,85 0,72 0,65 0,69 0,64 0,5 0,66 0,6 0,61 0,59 0,58 0,6 0,58 0,6 0,43 0,42 0,4 0,38 0,38 0,42 0,4 1,65 25 1,73 1,34 1,06 0,9 0,81 0,87 0,8 0,63 0,83 0,75 0,77 0,74 0,73 0,75 0,72 0,75 0,54 0,52 0,5 0,48 0,47 0,52 0,5 2,06 30 2,07 1,61 1,28 1,08 0,98 1,04 0,96 0,75 1 0,9 0,92 0,89 0,87 0,9 0,86 0,9 0,65 0,63 0,6 0,57 0,56 0,62 0,6 2,48 35 2,42 1,88 1,49 1,26 1,14 1,21 1,12 0,88 1,16 1,05 1,07 1,04 1,02 1,05 1,01 1,05 0,75 0,73 0,7 0,67 0,66 0,73 0,7 2,89 40 2,76 2,14 1,7 1,44 1,3 1,39 1,28 1 1,33 1,2 1,23 1,18 1,16 1,2 1,15 1,2 0,86 0,84 0,8 0,76 0,75 0,83 0,8 3,3 45 3,11 2,41 1,91 1,62 1,46 1,56 1,44 1,13 1,49 1,35 1,38 1,33 1,31 1,35 1,3 1,35 0,97 0,94 0,9 0,86 0,84 0,94 0,9 3,71 50 3,45 2,68 2,13 1,8 1,63 1,73 1,6 1,25 1,66 1,5 1,53 1,48 1,45 1,5 1,44 1,5 1,08 1,05 1 0,95 0,94 1,04 1 4,13 60 4,14 3,22 2,55 2,16 1,95 2,08 1,92 1,5 1,99 1,8 1,84 1,78 1,74 1,8 1,73 1,8 1,29 1,26 1,2 1,14 1,13 1,25 1,2 4,95 70 4,83 3,75 2,98 2,52 2,28 2,43 2,24 1,75 2,32 2,1 2,14 2,07 2,03 2,1 2,02 2,1 1,51 1,46 1,4 1,33 1,31 1,46 1,4 5,78 80 5,52 4,29 3,4 2,88 2,6 2,77 2,56 2 2,66 2,4 2,45 2,37 2,32 2,4 2,3 2,4 1,72 1,67 1,6 1,52 1,5 1,66 1,6 6,6 90 6,21 4,82 3,83 3,24 2,93 3,12 2,88 2,25 2,99 2,7 2,76 2,66 2,61 2,7 2,59 2,7 1,94 1,88 1,8 1,71 1,69 1,87 1,8 7,43 100 6,9 5,36 4,25 3,6 3,25 3,47 3,2 2,5 3,32 3 3,06 2,96 2,9 3 2,88 3 2,15 2,09 2 1,9 1,88 2,08 2 8,25 Nota: in caso di carico uniformemente distribuito dividere il valore in tabella per 2. In caso di distribuzione monofase moltiplicare il valore di tabella per 2. 107 Condotti sbarre prefabbricati Protezione dei circuiti Caduta di tensione Calcolo Determinazione dell’Icc a valle di un tratto di condotto sbarre prefabbricato in funzione dell’Icc a monte Nota: Nel caso in cui i valori della Icc a monte e della lunghezza del tratto di condotto non risultino in tabella considerare i seguenti valori: ccIcc a monte: valore immediatamente superiore; cclunghezza tratto condotto: valore immediatamente inferiore. In entrambi i casi l’Icc a valle individuata è superiore a quella effettiva, l’approssimazione è dunque nel senso della maggiore sicurezza. tipo di Condotto KDP20 KBA25/KBB25 KBA40/KBB40 KN40 KN63 KN100 KN160 KS100 KS160 KS250 KS400 KS500 KS630 KS800 KS1000 KTC-1000 KTC-1350 KTC-1600 KTC-2000 KTC-2500 KTC-3000 KTC-4000 KTC-5000 KTA800 KTA-1000 KTA-1200 KTA-1600 KTA-2000 KTA-2500 KTA-3000 KTA-4000 Icc a monte [kA] 100 90 80 70 60 50 45 40 35 30 esempio 25 22 15 10 7 5 4 Le tabelle qui riportate permettono di determinare il valore della corrente di cortocircuito trifase in un punto della rete a valle di un tratto di condotto sbarre, conoscendo: cc la corrente di cortocircuito trifase a monte del condotto; cc la lunghezza del tratto di condotto ed il tipo di condotto. Determinato il valore di corrente di cortocircuito a valle, è possibile dimensionare correttamente l’interruttore automatico a valle del tratto di condotto (Pdi > Icc) e verificare che quest’ultimo protegga contro il cortocircuito l’eventuale cavo, condotto o sistema sbarre che si trova a valle dell’interruttore stesso. Nel caso di condotto con molte linee in derivazione protette da interruttori automatici è preferibile dal punto di vista della sicurezza e della semplicità di calcolo scegliere il potere d’interruzione degli interruttori in derivazione sulla base della corrente di cortocircuito all’inizio del condotto e non della corrente di cortocircuito nel punto in cui si ha la derivazione. lunghezza del condotto [m] 1,0 1,3 1,1 1,7 2,0 3,0 2,1 3,2 2,6 4,0 2,8 4,3 6,0 9,0 8,3 12,6 9,2 14,0 11,1 16,9 13,4 20,5 17,6 26,8 21,1 32,1 12,6 18,8 4,8 7,2 6,1 9,5 7,1 11,0 8,7 13,1 10,8 16,0 14,0 20,5 17,0 26,0 18,4 28,0 Icc a valle [kA] 92,6 89 84 81 75,2 72,9 66,4 64,5 56 57,3 48 47 43,4 42,6 38,7 38,1 34 33,6 29,3 28,9 24,5 24,3 21,6 21,4 14,8 14,7 9,9 9,9 7 7 5 5 4 4 2,5 5,1 6,6 4,2 8,0 12,5 18,0 30,0 33,0 42,8 47,9 87,5 122,3 139,6 173,1 212,5 271,0 2,6 1,5 3,5 7,2 9,4 5,8 11,3 18,0 26,5 44,0 48,6 63,0 71,3 126,3 176,5 202,5 254,0 1,6 3,9 2,2 5,2 11,1 14,5 8,7 17,5 28,4 42,4 69,5 77,7 101,8 116,2 198,5 278,0 2,0 4,8 2,7 6,5 14,1 18,6 10,9 22,1 37,0 55,1 89,7 100,7 132,4 152,0 256,0 1,6 2,2 2,9 5,2 5,5 6,9 7,5 15,4 21,4 24,0 29,1 35,3 46,0 55,2 31,0 11,9 15,2 17,7 22,0 26,7 34,5 43,0 47,0 2,0 1,4 2,6 3,6 4,9 8,7 9,3 11,7 12,8 25,7 35,7 40,0 48,9 59,5 77,2 93,2 49,7 19,0 25,0 29,0 36,0 43,9 56,3 70,8 78,0 1,3 2,6 3,2 2,2 4,0 5,8 8,1 14,0 15,1 19,2 21,1 41,0 57,2 64,6 79,2 96,7 124,6 151,4 76,3 29,2 38,2 45,1 56,5 69,1 88,2 111,7 125,0 1,8 3,6 4,5 3,0 5,6 8,4 11,8 20,3 22,1 28,2 31,3 59,1 83,0 93,7 115,3 141,3 181,2 221,3 106,5 40,6 53,6 63,7 80,3 98,4 124,8 159,3 180,0 58,1 77,2 92,2 117,0 144,0 182,0 233,2 265,0 81,3 109,0 130,0 167,0 205,0 258,0 124,0 168,0 202,0 257,0 158,0 82 75,2 68,2 60,9 53,2 45 41 36,8 32,6 28,2 23,8 21 14,5 9,8 6,9 5 4 72,6 67,2 61,5 55,5 49,2 42 38,5 34,8 31 27,1 23 20,4 14,2 9,6 6,8 4,9 4 61,4 57,5 53,3 48,7 43,8 38 35,2 32,2 28,9 25,5 21,9 19,6 13,8 9,4 6,7 4,9 3,9 51,5 48,8 45,7 42,3 38,6 34 31,8 29,3 26,7 23,8 20,7 18,6 13,3 9,1 6,6 4,8 3,9 40,8 39,1 37,1 34,8 32,3 29 27,5 25,7 23,9 21,7 19,2 17,5 12,8 8,8 6,4 4,7 3,8 31,5 30,5 29,3 27,9 26,2 24 23 21,9 20,6 19,1 17,2 15,9 12 8,3 6,2 4,5 3,7 21,9 21,4 20,8 20,1 19,2 18 17,5 17 16,3 15,4 14,3 13,4 10,7 7,6 5,8 4,3 3,5 17,6 17,3 16,9 16,5 15,9 15 14,7 14,3 13,9 13,3 12,5 11,9 9,7 7,1 5 4,1 3,4 Nota 1: la tabella è stata calcolata considerando: cctensione trifase: 400 V; cccondotti sbarre alla temperatura ambiente di 20°C Nota 2: per una tensione trifase concatenata di 230 V, dividere le lunghezze in tabella per 1,732. 108 2,9 2,9 6,8 4,0 9,4 20,6 27,4 15,7 32,1 54,2 82,6 133,3 150,4 199,0 230,0 380,0 4,0 4,0 9,7 5,5 13,3 29,6 40,0 22,4 46,1 78,9 121,2 194,2 219,9 5,5 5,5 13,1 7,4 18,2 40,5 54,3 30,5 63,1 109,0 6,6 6,6 15,8 9,0 22,0 50,0 66,0 37,0 76,7 133,0 11,1 11,1 26,7 15,2 37,3 84,1 113,2 62,7 16,3 16,8 40,4 22,9 56,5 127,5 171,9 94,3 12,4 12,2 12 11,8 11,5 11 10,9 10,6 10,4 10,1 9,7 9,4 8,1 6,2 5 3,8 3,2 8,7 8,6 8,5 8,4 8,3 8 8 7,9 7,8 7,6 7,4 7,3 6,5 5,3 4,4 3,4 2,9 6,4 6,4 6,3 6,2 6,2 6 6 5,9 5,9 5,8 5,7 5,6 5,2 4,4 3,8 3 2,6 5,3 5,3 5,2 5,2 5,1 5 5 5 4,9 4,9 4,8 4,8 4,5 3,9 3,4 2,8 2,5 3,1 3,1 3,1 3,1 3,1 3 3 3 3 3 3 2,9 2,8 2,6 2,4 2,1 1,9 2,1 2,1 2,1 2,1 2 2 2 2 2 2 2 2 2 1,8 1,8 1,6 1,5 Protezione dei circuiti Tabelle di coordinamento Ue = 415 V La scelta di un interruttore per la protezione di un condotto sbarre prefabbricato deve essere fatta tenendo conto: cc delle regole abituali per la taratura del relé termico dell'interruttore, quindi: IB ≤ Ir ≤ Inc dove: vv IB è la corrente d’impiego, vv Ir è la corrente di regolazione termica dell’interruttore, vv Inc è la corrente nominale del condotto; cc della tenuta elettrodinamica del condotto, cioè la corrente di cresta limitata Icr dall'interruttore deve essere inferiore alla tenuta elettrodinamica (o corrente di cresta ammissibile) del condotto; cc del limite termico massimo [A2s] ammissibile dal condotto, che deve essere superiore all’energia specifica [I2t] lasciata passare dall’interruttore. Tabelle di coordinamento Le tabelle di coordinamento degli interruttori Schneider Electric con i condotti Canalis forniscono direttamente, in funzione del tipo di condotto prefabbricato e del tipo di interruttore di protezione, la corrente di cortocircuito massima alla quale il condotto Canalis è protetto. KDP20 Corrente di corto circuito condizionata [kA] Interruttore C60 iC60 NG125 10 kA C60N10/16/20 iC60N10/16/20 NG125N10/16/20 15 kA C60H10/16/20 iC60H10/16/20 20 kA C60L10/16/20 iC60L10/16/20 10 kA C60N10/.../25 iC60N10/.../25 NG125N10/.../25 15 kA C60H10/.../25 iC60H10/.../25 20 kA C60L10/.../25 iC60L10/.../25 25 kA C60L10/.../25 iC60L10/.../25 10 kA C60N10/.../25 iC60N10/.../25 NG125N10/.../25 15 kA C60H10/.../25 iC60H10/.../25 20 kA C60L10/.../25 iC60L10/.../25 25 kA C60L10/.../25 iC60L10/.../25 10 kA C60N10/.../40 iC60N10/.../40 15 kA C60H10/.../40 iC60H10/.../40 20 kA C60L40 iC60L40 NG125N10/.../40 25 kA C60L10/.../25 iC60L10/.../25 20 kA C60L40 iC60L40 NG125N10/.../40 25 kA C60L10/.../25 iC60L10/.../25 KBA25 Corrente di corto circuito condizionata [kA] Interruttore C60 iC60 NG125 KBB25 Corrente di corto circuito condizionata [kA] Interruttore C60 iC60 NG125 KBA40 Corrente di corto circuito condizionata [kA] Interruttore C60 iC60 NG125 50 kA NG125L10/.../40 KBB40 Corrente di corto circuito condizionata [kA] Interruttore C60 iC60 NG125 10 kA C60N10/.../40 iC60N10/.../40 15 kA C60H10/.../40 iC60H10/.../40 50 kA NG125L10/.../40 109 Tabelle di coordinamento Protezione dei circuiti Ue = 415 V KNA40 Corrente di corto circuito condizionata [kA] Interruttore C60 iC60 NG125 Compact NSX 10 kA C60N40 iC60N40 NG125N10/…/40 15 kA C60H40 iC60H40 20 kA C60L40 iC60L40 25 kA NSX100B/F/N/H/S/L 40A KNA63 Corrente di corto circuito condizionata [kA] Interruttore C60 iC60 C120 NG125 Compact NSX 10 kA C60N63 iC60N63 C120N 15 kA C60H63 iC60H63 25 kA 50 kA NG125N 63 NG125L 63 NSX100B/F/N/H/S/L KNA100 Corrente di corto circuito condizionata [kA] Interruttore C120 NG125 Compact NSX 10 kA C120N 25 kA NG125N 100 NSX100B/F/N/H/S/L NSX160B/F/N/H/S/L KNA160 Corrente di corto circuito condizionata [kA] Interruttore NG125 Compact NSX 110 25 kA NG125N125 NSX100B/F/N/H/S/L NSX160B/F/N/H/S/L NSX250B/F/N/H/S/L 36 kA 50 kA NSX100B/F/N/H/S/L NSX100N/H/S/L NSX160B/F/N/H/S/L NSX160N/H/S/L NSX250B/F/N/H/S/L NSX250N/H/S/L KSA100 Corrente di corto circuito condizionata [kA] Interruttore NG125 Compact NSX 25 kA NG125N 100 NSX100B/F/N/H/S/L KSA160 Corrente di corto circuito condizionata [kA] Interruttore Compact NSX 25 kA 36 kA 50 kA 70 kA 90 kA NSX100B/F/N/H/S/L NSX100F/N/H/S/L NSX160B/F/N/H/S/L NSX160F/N/H/S/L NSX250B/F/N/H/S/L NSX250F/N/H/S/L NSX100N/H/S/L NSX100H/S/L NSX160N/H/S/L NSX160H/S/L NSX250N/H/S/L NSX100S/L 25 kA 50 kA 100 kA 150 kA KSA250 Corrente di corto circuito condizionata [kA] Interruttore Compact NSX 36 kA 70 kA NSX160B/F/N/H/S/L NSX160F/N/H/S/L NSX250B/F/N/H/S/L NSX250F/N/H/S/L NSX400F/N/H/S/L NSX400F/N/H/S/L NSX160N/H/S/L NSX160H/S/L NSX250N/H/S/L NSX250H/S/L NSX400N/H/S/L NSX160S/L NSX250S/L NSX160L NSX250L 25 kA 36 kA 50 kA 100 kA 150 kA NSX250B/F/N/H/S/L NSX400F/N/H/S/L NSX630F/N/H/S/L NS630b N/H/L NSX250F/N/H/S/L NSX400F/N/H/S/L NSX630F/N/H/S/L NS630b L NSX250N/H/S/L NSX250H/S/L NSX400N/H/S/L NSX400H/S/L NSX630N/H/S/L NSX630H/S/L NS630b L NSX250S/L NSX400S/L NSX630S/L NSX250L NSX400L NSX630L 25 kA 36 kA 50 kA 70 kA 100 kA 150 kA NSX400F NSX630F NS630b N NSX400F NSX630F NS630b N NSX400N NSX630N NS630b L NSX400H NSX630H NSX400S NSX630S NSX400L NSX630L y 32 kA 36 kA 50 kA 70 kA 100 kA 150 kA NSX400F NSX630F NS630b N NS800N NT06H1 NT08H1 NSX400F NSX630F NS630b L NS800L NT06L1 NT08L1 NSX400N NSX630N NS630b L NS800L NT06L1 NT08L1 NSX400H NSX630H NS630bL NS800L NT06L1 NT08L1 NSX400S NSX630S NS630bL NS800L NT06L1 NT08L1 NSX400L NSX630L 36 kA 50 kA 70 kA 100 kA 150 kA NSX630F NS630bN NS800N NS1000N NT06H1 NT08H1 NT10H1 NSX630N NS630bL NS800L NS1000L NT06L1 NT08L1 NT10L1 NSX630H NS630bL NS800L NS1000L NT06L1 NT08L1 NT10L1 NSX630S NS630bL NS800L NS1000L NT06L1 NT08L1 NT10L1 NSX630L NS630bL NS800L NS1000L NT06L1 NT08L1 NT10L1 36 kA 50 kA 70 kA 100 kA 150 kA NS800N NS1000N NS1250N NT08H1 NT10H1 NT12H1 NS800L NS1000L NS800L NS1000L NS800L NS1000L NS800L NS1000L NT08L1 NT10L1 NT08L1 NT10L1 NT08L1 NT10L1 NT08L1 NT10L1 KSA400 Corrente di corto circuito condizionata [kA] Interruttore Compact NSX Compact NS 70 kA KSA500 Corrente di corto circuito condizionata [kA] Interruttore Compact NSX Compact NS KSA630 Corrente di corto circuito condizionata [kA] Interruttore Compact NSX Compact NS Masterpact NT KSA800 Corrente di corto circuito condizionata [kA] Interruttore Compact NSX Compact NS Masterpact NT KSA1000 Corrente di corto circuito condizionata [kA] Interruttore Compact NS Masterpact NT 111 Tabelle di coordinamento Protezione dei circuiti Ue = 415 V KTA1000 / KTC1000 Corrente di corto circuito condizionata [kA] Interruttore Compact NS Masterpact NT Masterpact NW 42 kA 50 kA NT08H1 NT10H1 NT12H1 NW08N1 NW10N1 NW12N1 NS800N NS1000N NS1250N NT08H2 NT10H2 NT12H2 NW08H1 NW10H1 NW12H1 65 kA 85 kA 100 kA 150 kA NS800L NS1000L NT08L1 NT10L1 KTA1000 rinforzato / KTC1000 rinforzato Corrente di corto circuito condizionata [kA] Interruttore Compact NS Masterpact NT Masterpact NW 42 kA 50 kA 65 kA NS800N NS1000N NS800H NS1000H NS1250H NT08H1 NT10H1 NT12H1 NW08N1 NW10N1 NW12N1 NT08H2 NT10H2 NT12H2 42 kA NT10H1 NT12H1 NT16H1 NW10N1 NW12N1 NW16N1 85 kA 100 kA 150 kA NS800L NS1000L NT08L1 NT10L1 NW08H1 NW10H1 NW12H1 NW08L1 NW10L1 NW12L1 50 kA 65 kA 85 kA 100 kA 150 kA NS1000N NS1250N NS1600N NT10H2 NT12H2 NT16H2 NW10H1 NW12H1 NW16H1 NS1000L NS1000L NS1000L NS1000L NT10L1 NT10L1 NT10L1 NT10L1 85 kA 100 kA 150 kA KTA1250 / KTC1350 Corrente di corto circuito condizionata [kA] Interruttore Compact NS Masterpact NT Masterpact NW KTA1250 rinforzato / KTC1350 rinforzato Corrente di corto circuito condizionata [kA] Interruttore Compact NS Masterpact NT Masterpact NW 42 kA 50 kA 65 kA NS1000H NS1250H NS1600H NT10H1 NT12H1 NT16H1 NW10N1 NW12N1 NW16N1 NS1000N NS1250N NS1600N NT10H2 NT12H2 NT16H2 NW10H1 NW12H1 NW16H1 NW10H1 NW12H1 NW16H1 NW10L1 NW12L1 NW16L1 42 kA 50 kA 65 kA 85 kA NS1250N NS1600N NS1250H NS1600H NS1600bN NS2000N NS1000L NT10L1 KTA1600 / KTC1600 Corrente di corto circuito condizionata [kA] Interruttore Compact NS Masterpact NT Masterpact NW 112 NT12H1 NT16H1 NW12N1 NW16N1 NW20H1 100 kA NT12H2 NT16H2 NW12H1 NW16H1 NW20H1 NW12L1 NW16L1 NW20L1 150 kA KTA1600 rinforzato/ KTC1600 rinforzato Corrente di corto circuito condizionata [kA] Compact NS 42 kA Interruttore Masterpact NT Masterpact NW 50 kA NS1250N NT12H1 NT16H1 NW12N1 NW16N1 NW20H1 NT12H2 NT16H2 42 kA 50 kA NT16H1 NW16N1 NW20H1 NW25H1 NT16H2 42 kA 50 kA NT16H1 NW16N1 NW20H1 NW25H1 NT16H2 65 kA NS1250H NS1600H NS1600bN NS2000N 85 kA 100 kA 150 kA NS1600bH NS2000H NW1H1 NW16H1 NW20H1 NW12L1 NW16L1 NW20L1 KTA2000 / KTC2000 Corrente di corto circuito condizionata [kA] Compact NS Interruttore Masterpact NT Masterpact NW 65 kA NS1600bN NS2000N 85 kA NW16H1 NW20H1 NW25H1 100 kA 150 kA NW 16 L1 NW20L1 KTA2000 rinforzato / KTC2000 rinforzato Corrente di corto circuito condizionata [kA] Compact NS Interruttore Masterpact NT Masterpact NW 65 kA NS1600bN NS2000N 85 kA NS1600bH NS2000H NW16H1 NW20H1 NW25H1 100 kA 150 kA NW16H2 NW20H2 NW25H2 NW16L1 NW20L1 KTA2500 / KTC2500 Corrente di corto circuito condizionata [kA] Masterpact NW Interruttore 65 kA NW20H1 NW25H1 NW32H1 80 kA NW20H2 NW25H2 NW32H2 100 kA NW20L1 150 kA NW20L1 65 kA NW20H1 NW25H1 NW32H1 80 kA 100 kA NW20H2 NW25H2 NW32H2 110 kA NW20L1 NW25H3 NW32H3 65 kA NW25H1 NW32H1 NW40H1 85 kA NW25H2 NW32H2 NW40H2 NW40bH1 100 kA 110 kA 100 kA NW25H2 NW32H2 NW40H2 NW40bH1 110 kA 100 kA 110 kA 65 kA NW32H1 NW40H1 NW40bH1 NW50H1 100 kA NW32H2 NW40H2 NW40bH1 NW50H1 110 kA NW32H3 NW40H3 NW40bH2 NW50H2 65 kA NW40H1 95 kA NW40H2 NW40bH1 NW50H1 NW63H1 65 kA NW40H1 NW40bH1 NW50H1 NW63H1 95 kA NW40H2 NW40bH1 NW50H1 NW63H1 KTA2500 rinforzato/ KTC2500 rinforzato Corrente di corto circuito condizionata [kA] Masterpact NW Interruttore KTA3200 / KTC3200 Corrente di corto circuito condizionata [kA] Masterpact NW Interruttore KTA3200 rinforzato/ KTC3200 rinforzato Corrente di corto circuito condizionata [kA] Masterpact NW Interruttore 65 kA NW25H1 NW32H1 NW40H1 NW32H3 NW40H3 NW40bH2 KTA4000 / KTC4000 Corrente di corto circuito condizionata [kA] Masterpact NW Interruttorer 65 kA NW32H1 NW40H1 NW40bH1 NW50H1 90 kA NW32H2 NW40H2 NW40bH1 NW50H1 KTA4000 rinforzato/ KTC4000 rinforzato Corrente di corto circuito condizionata [kA] Masterpact NW Interruttore KTC5000 Corrente di corto circuito condizionata [kA] Masterpact NW Interruttore KTC5000 rinforzato Corrente di corto circuito condizionata [kA] Masterpact NW Interruttore 120 kA NW40H3 NW40bH2 NW50H2 NW63H2 113 Protezione dei circuiti Tabelle di coordinamento Ue = 690 V KSA100 Corrente di corto circuito condizionata [kA] 10 kA 15 kA 20 kA Compact NSX NSX100N/H/S/L NSX160N/H/S/L NSX250N/H/S/L NSX100S/L NSX160S/L NSX250S/L NSX100L Corrente di corto circuito condizionata [kA] Interruttore Compact NSX 10 kA NSX100N/H/S/L NSX160N/H/S/L NSX250N/H/S/L 15 kA NSX100S/L NSX160S/L NSX250S/L 20 kA NSX100L NSX160L NSX250L 10 kA 15 kA 20 kA 35 kA NSX160N/H/S/L NSX250N/H/S/L NSX400F/N/H/S/L NSX160S/L NSX250S/L NSX400H/S/L NSX160L NSX250L NSX400/S/L NSX400L 10 kA 15 kA 20 kA 35 kA NSX250N/H/S/L NSX400F/N/H/S/L NSX630F/N/H/S/L NSX250S/L NSX250L NSX400H/S/L NSX630H/S/L NS630bN NSX400L NSX630L 10 kA 15 kA Interruttore KSA160 KSA250 Corrente di corto circuito condizionata [kA] Interruttore Compact NSX KSA400 Corrente di corto circuito condizionata [kA] Interruttore Compact NSX Compact NS KSA500 Corrente di corto circuito condizionata [kA] Interruttore Compact NSX NSX400F/N/H/S/L NSX630F/N/H/S/L 20 kA 25 kA NSX400H/S/L NSX630H/S/L Compact NS 35 kA NSX400L NSX630L NS630bN NS800N KSA630 Corrente di corto circuito condizionata [kA] Interruttore Compact NSX 10 kA 15 kA 20 kA NSX400F/N/H/S/L NSX630F/N/H/S/L NSX400H/S/L NSX630H/S/L NSX400/S/L NSX630/S/L Compact NS 30 kA 35 kA NS630bN NS800N NSX400L NSX630L NS630bH NS800H 30 kA 35 kA NS630bN NS800N NS1000N NS630bH NS800H NS1000H 30 kA 35 kA NS800N NS1000N NS1250N NS800H NS1000H NS1250H NT08H1/H2 NT10H1/H2 NT12H1/H2 NW08N1 NW10N1 NW12N1 KSA800 Corrente di corto circuito condizionata [kA] Interruttore Compact NSX Compact NS 10 kA 15 kA 20 kA NSX630F/N/H/S/L NSX630H/S/L NSX630/S/L KSA1000 Corrente di corto circuito condizionata [kA] Interruttore Compact NS Masterpact NT Masterpact NW 114 10 kA 15 kA 20 kA KTA1000 / KTC1000 Corrente di corto circuito condizionata [kA] Interruttore Compact NS 30 kA 42 kA 50 kA NS800N NS1000N NS1250N NS800H NS1000H NS1250H NT08H1/H2 NT10H1/H2 NT12H1/H2 NW08N1 NW10N1 NW12N1 NW08H1 NW10H1 NW12H1 30 kA 42 kA 50 kA NS800N NS1000N NS1250N NS800H NS1000H NS1250H NT08H1/H2 NT10H1/H2 NT12H1/H2 NW08N1 NW10N1 NW12N1 Masterpact NT Masterpact NW 65 kA 75 kA 100 kA 65 kA 75 kA 100 kA 65 kA 75 kA 100 kA 75 kA 100 kA KTA1000 rinforzato / KTC1000 rinforzato Corrente di corto circuito condizionata [kA] Interruttore Compact NS Masterpact NT Masterpact NW NW08H1 NW10H1 NW12H1 KTA1250 / KTC1350 Corrente di corto circuito condizionata [kA] Interruttore Compact NS 30 kA 42 kA NS1000N NS1250N NS1600N NS1000H NS1250H NS1600H Masterpact NT 50 kA NT10H1/H2 NT12H1/H2 NT16H1/H2 NW10N1 NW12N1 NW16N1 NW10H1 NW12H1 NW16H1 30 kA 42 kA 50 kA 65 kA NS1000N NS1250N NS1600N NS1000H NS1250H NS1600H Masterpact NW KTA1250 rinforzato / KTC1350 rinforzato Corrente di corto circuito condizionata [kA] Interruttore Compact NS NS1600bN NS1600bN NT10H1/H2 NT12H1/H2 NT16H1/H2 NW10N1 NW12N1 NW16N1 NW10H1 NW12H1 NW16H1 NW10H1 NW12H1 NW16H1 NW10L1 NW12L1 NW16L1 30 kA 42 kA 50 kA 65 kA 75 kA NS1250N NS1600N NS1250H NS1600H Masterpact NT Masterpact NW KTA1600 / KTC1600 Corrente di corto circuito condizionata [kA] Interruttore Compact NS 100 kA NS1600bN NS2000N Masterpact NT NT12H1/H2 NT16H1/H2 NW12N1 NW16N1 Masterpact NW NW12H1 NW16H1 NW20H1 NW12L1 NW16L1 NW20 L1 65 kA 75 kA 100 kA NW12H2 NW16H2 NW20H2 NW12L1 NW16L1 NW20L1 KTA1600 rinforzato / KTC1600 rinforzato Corrente di corto circuito condizionata [kA] Interruttore Compact NS 30 kA 42 kA NS1250N NS1600N NS1250H NS1600H 50 kA NS1600bN NS2000N Masterpact NT Masterpact NW NT12H1/H2 NT16H1/H2 NW12N1 NW16N1 NW12H1 NW16H1 NW20H1 115 Tabelle di coordinamento Protezione dei circuiti Ue = 690 V KTA2000 / KTC2000 Corrente di corto circuito condizionata [kA] Interruttore Compact NS 30 kA NS1600N Masterpact NT Masterpact NW 42 kA NS1600H 50 kA NT16H1/H2 NW16N1 65 kA NS1600bN NS2000N NS2500N 75 kA NW16H1 NW20H1 NW25H1 100 kA NW16L1 NW20L1 KTA2000 rinforzato / KTC2000 rinforzato Corrente di corto circuito condizionata [kA] Interruttore Compact NS 30 kA NS1600N Masterpact NT Masterpact NW 42 kA NS1600H 50 kA NT16H1/H2 NW16N1 65 kA NS1600bN NS2000N NS2500N 75 kA 100 kA NW16H1 NW20H1 NW25H1 NW16H2 NW20H2 NW25H2 NW16L1 NW20H3 NW25H3 65 kA NS2000N NS2500N NS3200N 80 kA 100 kA NW20H1 NW25H1 NW32H1 NW20H2 NW25H2 NW32H2 NW20L1 65 kA NS2000N NS2500N NS3200N 80 kA 100 kA NW20H1 NW25H1 NW32H1 NW20H2 NW25H2 NW32H2 NW20H3 NW25H3 NW32H3 65 kA NS2500N NS3200N NW25H1 NW32H1 NW40H1 85 kA 100 kA 65 kA NS2500N NS3200N NW25H1 NW32H1 NW40H1 85 kA 100 kA NW25H2 NW32H2 NW40H2 NW25H3 NW32H3 NW40H3 NW40bH1/2 65 kA NS3200N NW32H1 NW40H1 85 kA 100 kA 65 kA NS3200N NW32H1 NW40H1 85 kA 100 kA NW32H2 NW40H2 NW32H3 NW40H3 NW40bH1/H2 NW50H1/H2 KTA2500 / KTC2500 Corrente di corto circuito condizionata [kA] Interruttore Compact NS 30 kA Masterpact NT Masterpact NW 42 kA 50 kA NT16H1/H2 KTA2500 rinforzato / KTC2500 rinforzato Corrente di corto circuito condizionata [kA] Interruttore Compact NS 30 kA Masterpact NT Masterpact NW 42 kA 50 kA NT16H1/H2 KTA3200 / KTC3200 Corrente di corto circuito condizionata [kA] Interruttore Compact NS 30 kA 42 kA 50 kA Masterpact NW NW25H2 NW32H2 NW40H2 NW40b H1/H2 KTA3200 rinforzato / KTC3200 rinforzato Corrente di corto circuito condizionata [kA] Interruttore Compact NS 30 kA 42 kA 50 kA Masterpact NW KTA4000 / KTC4000 Corrente di corto circuito condizionata [kA] Interruttore Compact NS Masterpact NW 30 kA 42 kA 50 kA NW32H2 NW40H2 NW40bH1/H2 NW50 H1/H2 KTA4000 rinforzato / KTC4000 rinforzato Corrente di corto circuito condizionata [kA] Interruttore Compact NS Masterpact NW 30 kA 42 kA 50 kA KTC5000 Corrente di corto circuito condizionata [kA] Interruttore Masterpact NW 30 kA 42 kA 50 kA 65 kA NW40H1 85 kA NW40H2 95 kA NW40H3 NW40bH1/H2 NW50H1/H2 NW63H1/H2 30 kA 42 kA 50 kA 65 kA NW40H1 75 kA NW40H2 100 kA NW40H3 NW40bH1/H2 NW50H1/H2 NW63H1/H2 KTC5000 rinforzato Corrente di corto circuito condizionata [kA] Interruttore Masterpact NW 116