Nuovo uso del territorio da qui passa lo sviluppo

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31/10/12
«Nuovo uso del territorio da qui passa lo sviluppo» - Cronaca - Gazzetta di Reggio
«Nuovo uso del territorio da qui passa lo sviluppo»
Scandiano: l’architetto del Mit Carlo Ratti ha chiuso il Festival Green Economy Dalla
sostenibilità alle nuove strategie hi-tech, la sua ricetta per il futuro
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SCANDIANO. Meno costruzioni e un utilizzo mirato del territorio e delle
risorse, che passa attraverso lo sviluppo “intelligente” delle tecnologie.
Questa la ricetta del guru dell’architettura hi-tech Carlo Ratti, che domenica, con il suo intervento, ha chiuso il Festival
Green Economy, la manifestazione che ha coinvolto il distretto delle ceramiche e delle piastrelle tra le province di
Modena e di Reggio.
Il festival, organizzato da Confindustria ceramica e dagli otto comuni del comprensorio (Scandiano, Casalgrande,
Castellarano, Fiorano, Formigine, Castelvetro, Maranello e Sassuolo), nei cinque giorni in cui si è protratto, ha
affrontando le tematiche del “green” e della sostenibilità da ogni punto di vista, dall’industria all’edilizia, dalla mobilità al
nuovo design, passando dallo sviluppo dei cicli produttivi al riciclo.
«L’Italia si deve chiedere se vuole diventare una grande periferia – ha affermato l’architetto del Politecnico di Torino e
del Mit di Boston – Costruire e consumare territorio, senza che il bisogno abitativo vada di pari passo, porta ad
abbandonare le zone “vecchie”, che diventano come periferie degradate, col valore degli immobili che cala». Questa,
secondo Ratti, è «una ragione in più, oltre quella della sostenibilità, per ripensare l’uso e il consumo del territorio. Anche
perché, pure a livello economico, la riqualificazione dell’esistente può portare sviluppo in tal senso».
Nel corso del suo intervento-dimostrazione, Ratti ha poi illustrato alcune delle soluzioni da lui promosse e realizzate in
alcune grandi città europee, tra cui Copenaghen e Barcellona. Nella capitale danese, in particolare, il gruppo di ricerca
di Ratti, su richiesta del Comune, ha realizzato un apparecchio informatico che, montato sulla ruota della bici, oltre a far
scattare la pedalata assistita al bisogno, raccoglie automaticamente dati da condividere con il resto dei ciclisti
cheviaggiano in città, contando anche i chilometri percorsi in maniera sostenibile, fungendo anche da personal trainer.
Tutti dati che sono fruibili in tempo reale tramite computer, palmari e smartphone. Queste analisi permettono di
modificare e adeguare in tempo reale, ad esempio, gli orari degli autobus, dei treni, ma anche i semafori e molto altro.
Un’operazione che tocca ogni aspetto della vita delle città e dei suoi abitanti, e che ha per obiettivo non solo quello di
renderle smart cities, città intelligenti, ma di trasformare i loro abitanti, attraverso nuove pratiche, in smart citizens,
cittadini intelligenti. Una “visione” che tocca anche il sistema produttivo e le scelte che nei prossimi anni compieranno
anche le aziende reggiane. (d.v.)
30 ottobre 2012
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