Scienze Una lezione del corrente anno scolastico è stata quella riguardante la flora e la fauna della primavera. In quest’occasione gli alunni oltre alla quotidiana lezione hanno eseguito delle ricerche utilizzando libri, enciclopedie, conoscenze personali. Non sono mancate le consultazioni sul Web e alla Biblioteca e visualizzazioni d’immagini in classe su Lim della flora spontanea e non delle Eolie. Poi ogni alunno ha svolto una ricerca scientifica concordata con l’insegnante e riprodotto non solo i fiori primaverili delle Eolie, ma anche il fiore maggiormente preferito della primavera. Le ricerche “Il non ti scordar di me” ILARIA Il non ti scordar di me ha un nome scientifico greco ed è Myosotis, che vuol dire orecchie foglia. Il climatiche di topo Myosotis con clima dalla forma della cresce nelle zone mite dell’Europa e dell’Australia, cresce anche spontaneamente e fiorisce in primavera. Il suo nome particolare “Non ti scordar di me” deriva da una leggenda secondo la quale, queste sono le ultime pronunciato parole di alla sua un cavaliere innamorata che ha prima di morire. Si narra infatti che il cavaliere, nel tentativo di afferrare questi fiori, fosse caduto in acqua e, a causa della sua armatura,annegato nel fiume.I non ti scordar di me appartengono alla famiglia delle Boraginaceae, ordine delle Tubiflora, hanno delle foglie sparse e dei fiori pentomeri (in pratica cinque fiori) a corolla rotata.Tra le specie più comuni il Myosotis alpestris con corolle azzurre e fauce gialla e il Myosotis palustris che cresce lungo i ruscelli. Alcune varietà di questa vengono coltivate a scopo ornamentale. pianta Il mandorlo Bartolo Il mandorlo cresce nell’ambiente con clima mediterraneo. I suoi fiori sono i primi sbocciare in primavera e allorché il clima sia mite, anche tra gennaio e febbraio. E’ una pianta della famiglia delle Rosaceae, una delle famiglie più rilevanti dei vegetali per l’uomo; la mandorla invece è il seme della pianta. L’albero del mandorlo può raggiungere 5 metri; le sue radici sono a fittone e il fusto prima diritto,liscio e di colore grigio, poi diventa ritorto, crepato e scuro ; le foglie che raggiungono circa i 12 cm hanno forma bislunga ed estremità appuntita; i fiori cambiano colore in poco tempo fino a diventare bianchi prima di cadere dal ramo. Hanno cinque petali e cinque sepali,un pistillo con ovario e quaranta stami disposti su tre verticilli, elementi della pianta .I fiori sbocciano in genere all'inizio della primavera,e cambiano colore in poco tempo fino a diventare bianchi per poi cadere dal ramo. La pianta viene coltivata fondamentalmente per il suo seme; la mandorla, utilizzata nell’industria dolciaria e per l’estrazione di olio di mandorla officinale . Di certe specie di mandorlo si adoperano anche il legno e gli endocarpi,le parti più interne che racchiudono i semi del frutto che ridotti in cenere, vengono sfruttati nell'industria dei saponi e delle liscivie.Nocivi per il mandorlo sono gli insetti e i funghi.Dal punto di vista culturale,il mandorlo è onorato in molte culture ed è segnalato molte volte nella Bibbia dove viene descritto come "tra i migliori frutti". La lucertola EROS La lucertola è uno dei primi animali che vediamo in primavera uscire al sole. La lunghezza delle lucertole varia da 10 cm a 40 cm, hanno corpo slanciato,arti sviluppati e coda lunga e fragile. Il dorso è ricoperto di squame o granuli; hanno testa piatta e triangolare.Sono per lo più quadrupedi,anche con zampe minuscole e orecchie auricolari. esterne prive di padiglioni Gli occhi hanno pupille nere e iride giallo e sono fornite di palpebre.La lingua è piatta e allungata e serve come organo di tatto e come orma per la caccia poiché la saliva trattiene piccole prede. Possiedono due robuste mascelle e due file di denti che sono tutte uguali. In natura si invertebrati di cibano vario principalmente tipo che di catturano vivi come insetti,vermi,lombrichi. Sono ghiotte delle terme della farina e delle larve. Le lucertole hanno l’istinto di predatorie grazie ai loro riflessi riescono a catturare le loro prede mentre sono in movimento stata o in scoperta volo. una Alle isole lucertola Eolie tipica è del luogo per questo chiamata “Lucertola delle Eolie”.Si trova attualmente a Vulcano, Stromboli, Salina e Filicudi, ma è in via di estinzione,quindi perché in destinata competizione lucertola campestre. con a la scomparire più comune La coccinella Francesca La coccinella appartiene a una famiglia d’insetti dell’ordine dei Coleotteri,il più grande viventi ordine sul tra tutti pianeta, gli vegetali organismi inclusi.La coccinella è un insetto di piccola taglia, in genere di dimensione compresa tra 1 e 10 mm, insolitamente oltre il centimetro. E’ di forma emisferica, in genere con livree appariscenti a colori contrastanti. Alcuni la considerano un portafortuna. Numerose varietà sono invece ignorate per le piccole dimensioni e per la livrea insignificante.La coccinella dai sette punti è la più diffusa in Eurasia, così chiamata per le sette macchioline nere che ha sulla scintillante livrea rossa. In presenza degli afidi, insetti, parassiti, la coccinella parte al massacro senza pietà.In meno di mezza giornata si possono vedere ripuliti rami, foglie, totalmente piante dopo o alberi un’invasione di afidi. La prezioso coccinella aiuto si per mostra la così un natura e l’agricoltura.In Europa esiste la coccinella delle leguminose segnata da ben ventiquattro punti neri avvistata anche in Italia, è tanto nociva da danneggiare interi raccolti e coltivazioni. In un mese, la coccinella femmina depone centinaia di uova dalle quali escono larve subito alla ricerca di afidi o altri insetti. Dopo tre settimane si formano le ninfe. procreare. Infine Nella l’adulto stagione comincia invernale a gli adulti nati in estate si nascondono a gruppi sotto le colonie. pietre I oppure contadini li formano raccolgono delle e in primavera li disperdono sui prati, giardini, orti e frutteti da proteggere. La margherita Giulia La margherita è una piccola pianta erbacea perenne,appartenente alla famiglia delle Asteracee; produce le particolari infiorescenze tipiche delle asteracee, costituite da piccolissimi fiori di colore giallo, che danno origine a un carnoso centro dorato sul cui perimetro sono presenti fiorellini con un solo petalo di colore bianco; le margherite sono diffuse nei prati incolti di gran parte dell’Europa, e fioriscono nel periodo primaverile. Esistono in commercio svariati ibridi a fiore colorato, rosa, giallo, crema e alcuno anche a fioritura che si prolunga per tutta la bella stagione.Molte specie del genere chrysanthenum producono fiori simili alle margherite, ma di dimensioni e colori svariati, dal rosso acceso al rosa vivace. La regina dei fiori, la rosa Alessia F Come tante differenti piante descritte in altri articoli, anche la rosa presenta numerosissime specie e varietà che traggono la loro origine in Europa e in Asia e sono particolarmente diffuse nelle zone dell’emisfero boreale che presentano un clima temperato e in quelle dell’Oceano Pacifico.La rosa, a seconda, della specie e della varietà può avere un’altezza che varia dai venti cm a molti metri; può avere uno sviluppo a cespuglio,rampicante,strisciante, ad arbusto a fiori grandi ecc.. In genere, questo arbusto, si presenta eretto ma può avere anche un fusto lungo e flessibile, spiovente verso terra o rampicante con foglie che si compongono da cinque a undici più piccole che presentano margini seghettati; esse sono di colore verde di varie gradazioni e possono essere coperte da leggera peluria in base alla varietà.In Italia cresce spontanea e le specie sono circa trenta e,tra le più note ci sono:la Rosa canina, la Rosa gallica, la Rosa glauca, tipica delle zone alpine, la Rosa pendulina e la Rosa sempervirens.I fiori della rosa sono a carattere solitario e si riuniscono ad ombrello; il numero dei petali è variabile, i sepali rappresentano l’involucro più esterno.Il fusto della rosa presenta delle spine che variano in base alla specie. Il frutto è formato dal rigonfiamento della sommità della piccola ramificazione del fusto che termina con un fiore dove nasce il seme detto achenio che può avere colore giallo o marrone.Anche in questo caso, secondo la specie, il frutto potrà avere caratteristiche diverse. La rosa è utilizzata come pianta decorativa nei giardini in tutte le sue specie.Inoltre nell’industria si coltivano le varietà con fusti lunghi e fiori grandi per la riproduzione del fiore reciso.I petali invece vengono usati per le qualità medicinali, per estrazione di aromi usati in profumeria, in pasticceria… e per l’essenza di Rosa .Della rosa vengono utilizzate anche le foglie,i frutti e i semi.Inoltre le nuove foglie delle rose spontanee servono per la preparazione di un tè di rosa. Le viole Safaà Timido fiore di primavera ,la viola è una varietà di piante della famiglia Violaceae diffusa in Europa, nelle zone dei tropici e in America del nord, centrale e del sud.Molte sono le varietà erbacee alte fino a 20cm con fioriture nella stagione primaverile, in molteplici colori e corolle dalla forma particolare. Abitualmente con l'inizio della stagione calda, le piante arrestano la fioritura, per affrettare la produzione dei semi, concludendo il ciclo vegetativo.Tra le varietà più conosciute e coltivate troviamo la Viola tricolor pianta spontanea in Europa, nota col nome comune di Viola del pensiero, da cui sono derivati molti ibridi e varietà. Tra le permanenti la Viola odorata comunemente chiamata Viola mammola,con fiori viola molto profumati.Infine,la Viola Calcarata dai fiori gialli o lillà e chiamata così dal suo sperone, un prolungamento del calice o della corolla contenente il nettare.Crescono in posizioni riparate dal sole, terreno molle, fresco,ma si adattano a qualunque tipo di suolo .Le specie permanenti possono fiorire per tutto l’inverno nelle zone miti mentre nei climi più freddi vanno protette sotto vetro.Le viole vengono utilizzate come piante decorative nei giardini ,aiuole, bordure, viali o per la coltivazione in vaso su terrazzi, balconi ecc... Alcune vengono usate come fiori da recidere ; quelle più profumate si adoperano nell'industria confettiera per produrre fiori freschi cristallizzati nello zucchero. “I bonbons à la violette” sono una specialità della città di Tolosa in Francia Le viole vengono anche utilizzate in profumeria per estrarne l’essenza e nella produzione di pecorini dolci. Le farfalle Alessia D’A. La farfalla è un insetto che piace soprattutto a noi bambini. Nelle belle giornate di primavera è facile vedere nei prati e nei giardini farfalle di vario colore. Non cerchiamo di prenderle, accontentandoci di osservare l’eleganza e la leggerezza. La vita di una farfalla è breve può durare un giorno soltanto o un mese:La farfalla come tutti gli insetti depone le uova dalle quali dopo alcuni giorni nascono i bruchi.Il bruco è molto vorace e mangia ogni genere di foglie o d’ortaggio che trova nella sua strada, facendo gravi danni alla coltivazione. Il bruco si chiude in un involucro che lui stesso costruisce e lì dentro a poco a poco si trasforma in crisalide.Ed ecco la farfalla appena nata. Ora la farfalla non è più vorace come quando era bruco, ora succhia il nettare dai fiori con la sua lunga proboscide e non fa più danni. Le farfalle Denise Le farfalle sono insetti che appartengono all’ordine dei Lepidotteri. Il loro corpo è diviso in capo, tronco, torace e addome. La testa è piccola arrotondata e ha un paio di occhi “composti” cioè divisi in migliaia di piccole lenti. Molte farfalle hanno anche un paio di occhi normali, chiamati “ocelli” posizionati appena sopra a quelli composti. Tra gli occhi ci sono le antenne fatte da tanti piccoli segmenti.Le antenne sono organi di senso. Durante la propria vita,la farfalla cambia struttura del corpo e le sue abitudini alimentari.L’evoluzione si divide in quattro fasi: l’uovo, il bruco, la crisalide e l’adulto. le farfalle si nutrono di liquidi soprattutto di nettare di fiori, che aspirano dalla proboscide che può essere lunga quanto l’intero corpo.Esse hanno due paia di ali membranose, quelle anteriori sono di solito più grandi. Le ali della farfalla sono costituite da tessuto vivo attraversato da tessuto nervoso e tubicini chiamati “trachee” che trasportano l’ossigeno.La trasformazione del bruco in farfalla è uno dei più affascinanti esempi di metamorfosi. Dall’uovo esce un bruco piccolissimo, la larva.Dopo circa otto settimane la larva comincia a trasformarsi in pupa e vive in una specie di letargo fino a quando la farfalla,con l’arrivo della primavera, si libera dell’involucro e stende le sue ali per volare.In questo processo la farfalla assume il suo aspetto definito dopo una o più fasi in cui le sembianze sono completamente diverse. Tutte le farfalle sono vivaci. Le rondini Gli Irundinidi sono una famiglia di uccelli passeriformi conosciuti come "rondini." Le loro capacità di cacciare gli insetti in volo sono dovute a un corpo minuto e slanciato e lunghe ali appuntite che hanno nove penne remiganti primarie. Hanno becchi corti, mascelle forti e una larga apertura alare. La lunghezza del corpo varia da 10 a 24 cm e il loro peso da 10 a 60 grammi. La coda è biforcuta, con un lieve rientro o di forma quadrata. Nella rondine comune la coda del maschio è più lunga rispetto a quella delle femmine.Le zampe sono preposte all'appollaiamento piuttosto che a camminare e le dita anteriori sono parzialmente unite alla base. Le rondini sono in grado di camminare e anche di correre, ma lo fanno con un'andatura oscillante. Il piumaggio più comune è quello di un blu scuro lucido o di un verde nella parte superiore e con le parti inferiori normali o striate, spesso bianche o fulve. Le varietà che fanno i nidi o vivono in zone aride o montagnose sono spesso di colore marrone opaco nelle parti superiori. Il carattere specifico più comune sono probabilmente le penne timoniere esterne della coda. Le rondini hanno una distribuzione quasi in tutto il mondo tranne nelle zone fredde. Le specie che nidificano nelle regioni temperate migrano in autunno verso paesi più caldi in cerca di una maggiore quantità d’insetti per ritornare puntuali in primavera. Le tartarughe OMAR Ciao sono Omar,ho fatto una ricerca sulle tartarughe. Le tartarughe terrestri vanno in letargo e si risvegliano in primavera assieme ad altri animali e alla fioritura dei primi fiori. Le tartarughe sono di varie dimensioni.Hanno un guscio protettivo molto duro la cui parte superiore prende il nome di “carapace” quella inferiore di piastrone”.Le tessere del carapace e del piastrone prendono il nome di “scuti”. Le tartarughe rispetto ad altri animali camminano piano e ce ne sono di diverso tipo. Quelle d’acqua sono onnivore,ma carnivore da giovani e con la crescita scelgono i vegetali, si cibano di pesce, lattuga, frutti di bosco mentre le terrestri sono più erbivore e privilegiano la frutta e il cactus .Il letargo è un periodo di sonnolenza, periodo in cui le tartarughe di terra,entrano in ibernazione perché non riescono a mantenere un certo grado di calore.In questa fase sono meno attive e rifiutano il cibo per cui il letargo diventa benefico.Il letargo all’aperto consente alla tartaruga di sotterrarsi per poi uscire dopo 20 settimane circa a marzo.Quando la tartaruga si risveglia è debole per cui si consiglia di immergerla in acqua tiepida fino alle spalle per liberarla dai residui tossici del letargo e idratarsi.Non tutte le tartarughe vanno in letargo dipende dall’ambiente climatico. Una volta ho letto su un libro questa frase che mi piace riportare:« La tartaruga disse a Zeus: "Voglio una casa tutta per me, in modo che vi possa entrare solo chi dico io!". Zeus rispose: "Avrai una casa tutta tua,ma ci potrai entrare solo tu”. L’ape Greta L’ape è un insetto molto speciale vola di fiore in fiore raccogliendo nettare che poi trasformerà in miele. L’ape è lunga dai 12 ai 20 mm e vive da trenta giorni a cinque anni.Le api hanno il corpo suddiviso in :capo, torace e addome. Sul capo ogni ape ha due antenne che le permettono di “toccare”gli oggetti o di percepire i sapori, gli odori, la temperatura e il grado di umidità dell’ambiente.Si trovano anche due occhi e una bocca per leccare e aspirare il grandi nettare dei fiori.Sul torace si trovano due paia di ali per volare e sei zampette dotate di vari strumenti per la raccolta del polline e per la pulizia. In fondo all’addome è situato il pungiglione che le api usano solo per difendere la famiglia o loro stesse. Le api vivono in società, ogni essere ha un compito ben preciso. C’è una regina, ci sono pochi maschi, chiamati fuchi, ci sono migliaia di api operaie. Allo stato selvatico le api vivono di preferenza nel cavo di un albero. Allo stato domestico vivono nell’arnia costruita dall’uomo. Le api operaie sono capaci di secernere la cera e di costruire con essa favi che sono formati da cellette regolari esagonali. Nelle cellette le api immagazzinano il miele e il nettare. Le cellette servono anche da culla per le larve. Le api nascono dalle piccole uova che l’ape regina deposita nelle celle. Ci sono tre trasformazioni delle uova chiamate metamorfosi. 1)Larve che appaiono come piccoli bruchi bianchi 2)Pupe iniziano ad avere la forma delle api 3)Sfarfallamento le api assumono l’aspetto dell’insetto adulto. Ogni colonia può ospitare da 20000 a 60000api. Ognuno di loro ha un compito ben preciso. Ape regina L’ape regina è la mamma di tutte le api della famiglia e ce n’è una sola. E’ più grande delle altre api. -Lunga da 16 a20mm con addome lungo e lucente -Cresce in celle reali nutrita esclusivamente con pappa reale. -Lavora tutto il tempo depositando nelle celle fino a 2000 uova al giorno. -Esce dall’alveare solo per “scegliersi il marito”o per “cambiare casa” insieme alle sue compagne -Può influenzare il comportamento di tutto l’alveare. -Vive dai 4 ai 5 anni . I fuchi I fuchi sono più lunghi e più tozzi delle api -Non hanno pungiglione, ma hanno le ali più lunghe e non possono succhiare né raccogliere nettare. -Hanno gli occhi più grandi per vedere meglio l’ape regina in volo. -Hanno le antenne più sofisticate e sensibili agli odori. -Nella bella stagione i fuchi escono dall’alveare in cerca di una regina. Quando la trovano l’inseguono facendo a gara con tanti altri fuchi.L’accoppiamento avviene in volo. Dopo essersi unito alla regina il fuco cade a terra e muore. I fuchi vivono al massimo 50 gioni. Le api operaie Le api operaie si dedicano alla cura delle larve, alla pulizia, alla ricerca del cibo e a tutte le altre esigenze di famiglia. -La vita di un’ape operaia può durare da 30 giorni a 6 mesi. -Le api operaie cambiano molte volte mansione durante la propria vita. Il miele Il più famoso prodotto alimentare delle api è il miele. Le api trasportano il nettare all’alveare dove viene rielaborato tramite l’azione di sostanze chimiche dette enzimi .La trasformazione in miele si completa all’interno delle cellette con la perdita dell’acqua.Una volta maturo le api sigillano le cellette con un tappo di cera che permetterà al miele di conservarsi per lungo tempo.Dal nettare prelevato da un tipo di fiore si ottiene il miele monofloreale .Invece da più fiori si ottiene un miele Millefiori. Api e ambiente Le api svolgono un ruolo molto importante senza di loro cesserebbe l’impollinazione dei fiori e delle piante di cui le api sono responsabili all’80/%. La rondine Alex La rondine comune appartiene agli ordini dei passeriformi e alla famiglia degli Irundinidi. Il suo nome scientifico latino è Hirundo rustica e vuol dire “rondine della campagna”. Facilmente riconoscibile dalla coda biforcuta, è caratterizzata da un piumaggio superiore scuro con riflessi blu; la lunghezza delle rondini varia dai 15 a 20cm; il peso si aggira intorno ai 20gr circa.Particolare è il nido della rondine. Esso ha la forma a coppa e per realizzarlo usano il fango reperito da una pozzanghera. Il nido sporgenze lo creano sotto inaccessibili.La le grondaie rondine o sulle nidifica due volte all’anno. La femmina depone 4-5 uova bianche maculate di rosso e le cova per 10-11 anche 16 giorni fino a quando non si schiudono per la nascita dei piccoli rondinini.La rondine dal 1960 è diventata l’uccello simbolo dell’Estonia; per gli Estoni la rondine raffigura il cielo ed è sinonimo di felicità e libertà. Nido Ricerche e approfondimenti di scienze degli alunni della classe IV Sez. C di Lipari centro Anno scolastico 2013/14 Ins. Biviano Caterina