Botanico di Napoli e, meno abbondante, nel Parco della Reggia di C a serta, ancora ben fiorita alla metà di ottobre 1934. La comunicazione del Prof. A . C H I A R U G I (« A proposito della diffusione del Paspalum dilatatum Poir. in Italia », N . Giorn. Bot. It., n. S i , X L I [Bullettino], pag. 791) che dà notizia del ritrovamento della pianta nei dintorni di Pisa, e che identifica nell'Orto Botanico Pisano il suo centro di diffusione nel Pisano e quasi certamente anche nella Versilia, mi dà occasione di aggiungere qualche notizia in rapporto alla presenza della pianta nei sopracitati Orti Campani. Nel parco della Reggia di Caserta esisteva infatti in passato un Orto Botanico, che fu poi trasportato in quello napoletano ; e non è improbabile perciò che l'origine del P. dilatatum sia unica per questi due luoghi. A Caserta la pianta vive in sporadici esemplari nei prati umidi del giardino « inglese », ai piedi della scala d'acqua. I giardinieri mi hanno detto che vi è da molti anni inselvatichita, ma non risulta che abbia sconfinato dal Parco ; del resto anche nel Parco stesso non è copiosa, e l'ho veduta localizzata soltanto nei suddetti prati freschi, che sono anche di continuo innaffiati artificialmente (cfr. invece la copiosa diffusione dello Sporobolus tciiacissimus in tutti i prati, anche aridi, del parco). Nell'Orto Napoletano invece la pianta è più abbondante. D a i cataloghi (1), che ho potuto consultare per la cortesia del Direttore Prof. LONGO e del Prof. RODIO, essa risulta vivente nell'Orto stesso almeno dal 1870 ; non figura nei cataloghi precedenti a quell'anno, e la si ritrova poi in quello del 1913. Il Capo giardiniere dell'Orto, S i g . V . CARDONE, utilizza il P. dilatatum, che accestisce notevolmente (insieme al Brachypodium silvaticum) per riempire le aiuole fresche, allo scopo specialmente di combattere l'invadenza della Salpichroa rhomboidea Miers. che tenderebbe ad occupare tutte le aree libere e alla quale il P. d. riesce a rendere più difficoltoso il cammino. E g l i stesso mi ha informato di aver dato ad alcuni agricoltori del Napoletano i semi di questa pianta, buona foraggera, per provarne la semina. Non sa però se la pianta abbia attecchito e non gli risulta comunque che per ora essa viva fuori dell'Orto Botanico. Neppure io l'ho veduta nei dintorni di Napoli (notisi invece anche a Napoli nei giardini pubblici, l'abbondanza dello Sporobolus tettali) V e d i : rum «Index seminimi etc. » V . CESATI p r a e f e c t u s , in Jos. horto R. neapolitano AO 1870 collecto- A . PASQUALE et CAJ. LICOPOLI a d j u t o r e s « Elenco dei semi raccolti nelV O. B. Nafi. nell'anno l ' O . B . d e l l a R. U n i v e r s . di N a p o l i », I V , 1914 igij — » in « B u l l , d e l -