Prof. Diego Manetti Storia IL MONDO PRIMA DELLA GRANDE GUERRA Stati Uniti d’America 1865 1867 1898 1898 1898 1914 Fine della guerra di Secessione e inizio di una fase di forte sviluppo, con incrementi della forza lavoro (+700%) e della produzione (+2000%). Prende forma il sogno americano. La rivoluzione agricola (tecnologie, macchine, concimi) produce l’aumento di capitali necessario per sostenere lo sviluppo industriale (grandi concentrazioni: acciaierie; ferrovie; raffinerie di petrolio: Standard Oil Company dei Rockefeller). La popolazione aumenta da 30 a 90 mln (di cui 20 sono immigrati: melting pot, crogiolo di varie culture) Gli USA acquistano dalla Russia l’Alaska Annessione delle isole Hawaii Sconfitta la Spagna, Cuba è liberata (indipendente, di fatto sotto influenza USA) Le isole Filippine vengono sottratte alla Spagna Apertura del canale di Panama (influenza economica USA sul Paese indipendente e sul resto del continente) Messico 1876 – 1911 1910 – 1914 1916 1917 1919 Dittatura di Porfirio Diaz Paese povero, appena sfiorato dalla seconda rivoluzione industriale che non dispone dei capitali necessari allo sviluppo a causa della arretratezza dell’agricoltura. Peones: contadini poveri, senza terra né diritti Rivoluzione Messicana, al termine della quale viene abbattuta la dittatura e proclamato Carranza presidente della Repubblica Pancho Villa, a capo dei rivoluzionari del Nord, si ritira dalla battaglia Viene concessa la Costituzione, a marcato orientamento democratico Emiliano Zapata, alla guida dei Peones del Sud, coltiva il sogno di una rivoluzione socialista. Non si ritira dalla battaglia e viene catturato e ucciso Giappone È l’unico Paese, oltre alla potenze occidentali, a poter prendere parte alla Seconda Rivoluzione Industriale. Doppio limite: agguerrita concorrenza internazionale e poca disponibilità di capitali Vantaggio: abbondanza di manodopera a basso costo e molto disciplinata Riforme: amministrazione (tasse), scuola (istruzione obbligatoria), esercito (leva) Sviluppo dell’agricoltura (riso) e della lavorazione della sera: produzione di capitali a sostegno dello sviluppo del Paese. Alla direzione statalista dello sviluppo economico subentra l’iniziativa dei privati dal 1880 tramite i cartelli familiari detti Zaibatsu (concentrazioni verticali) 1889 Concessione della Costituzione, ma i poteri dell’imperatore restano assoluti e il Parlamento conserva unicamente funzione consultiva 1901 Viene fondato il Partito Social Democratico (PSD), ma non essendoci spazio per il dissenso viene presto ridotto al silenzio con la eliminazione dei dirigenti e lo scioglimento del partito nel 1911 1894-95 Conquista dell’isola di Formosa (Taiwan) ai danni della Cina 1904-05 Conquista di Manciuria e Corea – che divengono zone d’influenza giapponese – ai danni della Russia Prof. Diego Manetti Storia Cina Difficoltà: (1) verso l’esterno: pressioni di Giappone e Paesi occidentali, sempre più tesi ad approfittare della crisi dell’Impero Cinese (2) verso l’interno: contrasti tra (a) corte imperiale e alta burocrazia, (b) borghesia, (c) società segrete xenofobe 1900 Rivolta dei Boxers, braccio armato del movimento xenofobo cinese, ostili alla presenza occidentale in Cina. Uccisione di alcuni missionari cristiani e dell’ambasciatore tedesco 1901 Invio di un contingente occidentale (Italia compresa) per sedare la rivolta. Occupazione di Pechino, che mette in evidenza la profonda debolezza dell’Impero e favorisce lo sviluppo di un movimento democratico, ostile agli stranieri ma favorevole alla modernizzazione del Paese 1902 Il medico Sun Yat-Sen fonda il Kuomintang, Partito Nazionale del Popolo, che trova consensi tra i ceti borghesi desiderosi di riforme 1911 L’acuirsi della crisi del regime imperiale porta Sun Yat-Sen a proclamare la Repubblica Cinese Russia Impero caratterizzato da elementi positivi (estensione territoriale, popolazione numerosa, forza militare) e negativi (oltre 100 mln di contadini poveri) MIR: nome delle comunità di villaggio in cui i contadini si organizzano, ricevendo ciascuno un appezzamento di terra da coltivare e attribuendo alla comunità intera la responsabilità collettiva di far fronte alle tasse: da qui deriva il grande gettito fiscale che supporta la crescita del Paese Sotto i due zar Alessandro III (1881-1894) e Nicola II (1894-1917) il potere centrale guida lo sviluppo industriale del paese (bacini minerari e sviluppo rete ferroviaria) 1898 Fondazione del Partito Social Democratico (rivolto agli operai) 1900 Fondazione del Partito dei Socialisti Rivoluzionari (pro rivoluzione, terrore e attentati, esercita maggior presa sui ceti più poveri: i contadini) 1903 Al congresso del PSD emergono due correnti: - i Bolscevichi (la maggioranza), guidati da Lenin, favorevoli a un partito rivoluzionario di militanti di professione - i Menscevichi (la minoranza), guidati da Plechanov, favorevoli a un partito di massa, aperto a tutti, teso a contrastare il regime zarista attraverso la democrazia e il voto Le due correnti si separeranno definitivamente nel 1912 1905 In seguito alla sconfitta con il Giappone e alle tensioni sociali, scoppia una rivolta che spinge lo zar a concedere riforme democratiche e l’istituzione del Parlamento (Duma) che, il 17 ottobre, concede per la prima volta libertà politiche e civili Riforma agraria: soppressione dei MIR e distribuzione delle terre ai contadini, da cui si origina il nuovo ceto dei Kulaki, proprietari terrieri favorevoli allo zar. Contraddizioni: Paese troppo ampio, con intricata geografia etnica, difficile da controllare; industriale ma ancora ampiamente rurale e arretrato Prof. Diego Manetti Storia Impero Ottomano Ampio e multietnico Subisce la pressione e le mire espansionistiche delle potenze imperialistiche Arretrato e feudale (amministrazione inefficiente, esercito debole e disorganizzato) 1905 Il Movimento dei Giovani Turchi si schiera a favore di riforme economiche e liberalizzazione politica, conquistando il potere nel 1911-1912 mentre l’impero subisce forti amputazioni territoriali: Creta è annessa alla Grecia Bulgaria e Montenegro di dichiarano indipendenti Libia e isole del Dodecaneso vengono conquistate dall’Italia (1911-12) L’Albania si proclama indipendente Con le due Guerre Balcaniche l’Impero perde ampie porzioni: 1912 - Prima Guerra Balcanica Serbia, Bulgaria, Grecia e Montenegro unite in una Lega contro il Sultano che, sconfitto, perde tutti i territori dei Balcani 1913 – Seconda Guerra Balcanica La Bulgaria (scontenta delle spartizioni territoriali dopo la I^ G. Balcanica) dichiara guerra alla Serbia, con cui si schierano Grecia, Montenegro, Romania e Turchia. La sconfitta della Bulgaria consegna i Balcani a una situazione di altissima instabilità 1914 L’impero Ottomano, eliminato dall’Africa, quasi scomparso dall’Europa, è ridotto all’Asia Minore, dove un’area omogenea dal p.v. etnico (turchi) e religioso (musulmano) costituisce la base per il futuro stato nazionale (Turchia) Venti di Guerra Si definiscono le alleanze che tratteggiano già i blocchi contrapposti della Grande Guerra 1882 Triplice Alleanza: Italia, Germania, Imp. Austro-Ungarico 1907 Triplice Intesa: Francia, Gran Bretagna, Russia Espansionismo Tedesco con Guglielmo II (1888-1918): pangermanesimo, appoggio degli Junker (aristocrazia terriera prussiana), armamento di una potente flotta a sostegno delle mire espansionistiche Crisi Austro-Ungarica: l’Austria deve fronteggiare le minoranze italiane (Trentino, Istria), l’Ungheria deve fare i conti con minoranze croate e slovacche, oltre che con una economia rurale arretrata. Problemi interni all’impero: contrasti tra Tedeschi e Magiari, tra cattolici e socialisti Tensioni in atto: tra Germania e Francia per la sconfitta francese del 1870 (con la perdita di Alsazia e Lorena) tra Germania e Gran Bretagna per il predominio dei mari tra Germania e Gran Bretagna per le crisi marocchine (1906 e 1911: le mire coloniali in Marocco della Germania si scontrano con quelle della Francia, al cui fianco si schiera la Gran Bretagna, costringendo la Germania a rinunciare al Marocco) tra Russia e Austria-Ungheria per i Balcani: nel 1908 la Bosnia-Erzegovina viene infatti annessa all’impero Austro-Ungarico, sottraendola all’influenza russa. Il 28 giugno 1914 a Sarajevo lo studente serbo Gavrilo Princip, fanatico nazionalista, uccide l’arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono austriaco. E’ la scintilla che farà scoppiare la Prima Guerra Mondiale