Angela Gleixner-Lück Specialista per la salute degli occhi, ex esperta in cure oftalmiche presso l'Università di Tübingen Cara paziente, caro paziente, INFORMAZIONE PER I PAZIENTI Orzaiolo? Calazio? COSA FARE? 1 orzaioli e calazi possono avere diverse origini: predisposizione, correnti d'aria, infiammazioni dei margini palpebrali. Sebbene gli orzaioli in genere tendano a scomparire anche senza alcun trattamento, sono fastidiosi e ci impensieriscono. I calazi hanno, a volte, un aspetto preoccupante e gli orzaioli sono spesso dolorosi. Compaiono sempre ai margini delle palpebre e, se si manifestano con ricorrenza, possono comportare conseguenze serie per la salute dell'occhio. In questo opuscolo trovate informazioni sulle principali differenze fra un orzaiolo e un calazio, l'origine della loro comparsa e come curarli. Vi forniamo inoltre semplici consigli per l'automedicazione, la prevenzione e indicazioni su quando sia necessaria una vista medica. orzaiolo (Hordeolum) Causa Batteri (germi della pelle, ad es. Stapylokokkus aureus). Gonfiori acuti e infiammatori delle palpebre. Piccolo doloroso ascesso con forma di foruncolo purulento (orzaiolo). Si apre spesso spontaneamente e guarisce generalmente senza conseguenze. Terapia •Igiene dei margini palpebrali •Gocce oftalmiche omeopatiche •Calore: compresse •Event. pomate oftalmiche disinfettanti o antibiotiche, per evitare una propagazione dell'infiammazione COSA FARE? calazio (Chalazion) Causa Occlusione di una ghiandola del margine palpebrale (ghiandola di Meibomio). Gonfiore che si sviluppa lentamente sulla palpebra. Spesso spostabile sotto la pelle (pisello). Sensibilità alla pressione, doloroso solo se la ghiandola occlusa è infiammata. Talvolta si drena spontaneamente o si incapsula. Terapia •Igiene dei margini palpebrali •Gocce oftalmiche omeopatiche •Calore: compresse. luce rossa •Event. pomate oftalmiche disinfettanti o antibiotiche, per evitare una propagazione dell'infiammazione •Rimozione chirurgica in presenza di calazi di grandi dimensioni e molto fastidiosi dopo la scomparsa dell'infiammazione 6 CONSIGLI 2 Cosa fare per automedicarsi: 1 2 3 4 5 6 Principi attivi omeopatici secondo l'HAB (ad es. gocce oftalmiche): Graphites in presenza di orzaioli con calore, arrossamento e gonfiore. Sulfur in presenza di orzaioli e disturbi dei margini palpebrali. Conium in particolare per i calazi. Applicazione: istillare più volte al giorno 2–3 gocce sulla zona colpita. Regolare cura dei margini palpebrali 1–2 volte al giorno con un prodotto liposomiale per la pulizia dei margini palpebrali privo di tensioattivi. Applicazione regolare di uno spray liposomiale. Evitare l'applicazione di cosmetici per occhi durante la comparsa di sintomi acuti. Qualora si sopporti bene il calore o lo si percepisca come sensazione piacevole: applicare calde compresse con tè nero o tè verde (verificare che sia biologico). Qualora il calore non dia una percezione piacevole: compresse con tè nero o tè verde fresco raffreddato, compresse con puro idrolato di petali di rosa, privo di alcool (Aromalife, Farfalla). 3 Cosa fare per prevenire: In linea di massima il sensibile margine palpebrale e i contorni degli occhi dovrebbero essere sempre ben curati. L'igiene quotidiana dei margini palpebrali eseguita con un prodotto specifico liposomiale e privo di tensioattivi è la migliore prevenzione contro la comparsa di orzaioli e calazi e le spesso correlate infiammazioni dei margini palpebrali. L'utilizzo regolare di uno spray liposomiale protegge in modo semplice e affidabile. Previene inoltre le infiammazioni dei margini palpebrali e protegge il film lacrimale da un'evaporazione troppo veloce. Applicare matite di kajal, tra l'altro sul margine inferiore della palpebra e sempre sotto il bordo delle ciglia, e sulla palpebra superiore al di sopra del bordo delle ciglia, per evitare di occludere gli sbocchi escretori delle ghiandole oculari. Non applicarle mai sul lato interno della palpebra, poiché lì inizia già la sensibilissima congiuntiva dell'occhio. La sera togliere sempre accuratamente il trucco. Ad es. con i prodotti specifici sopra citati. In caso di attività all'aperto con vento e freddo può essere di grande aiuto un paio di occhiali con protezioni laterali. Non indirizzare mai verso gli occhi lo sbocco d'aria dei condizionatori in auto, treno o aereo. Se vi è una certa predisposizione alla formazione di orzaioli o calazi non si dovrebbe trattare solo l'occhio, ma «tenere d'occhio» anche tutto il corpo. Un rafforzamento delle difese immunitarie o/e un trattamento costituzionale con metodi complementari omeopatici (omeopatia, TCM) può essere di grande aiuto. 4 STOP! ! • Non schiacciare mai o incidere un orzaiolo o un calazio! •Non fare sciacqui o applicare impacchi con infuso di camomilla (pericolo di allergie)! •Non utilizzare sciacqui per occhi! •Non toccare con le dita! Quando recarsi dal medico? •Se dopo 3 giorni di automedicazione non sopraggiunge un miglioramento. •In presenza di qualsiasi peggioramento. •Con febbre e sensazione di malessere. Uilizzare le pomate antibiotiche prescritte dal medico seguendo strettamente le indicazioni. L'interruzione prematura di una terapia antibiotica favorisce la resistenza dei germi! Se vi è un una comparsa ricorrente di orzaioli e calazi è consigliato un controllo oculistico per escludere una malattia metabolica (diabete) o una patologia tumorale alla palpebra. 5 Come si formano gli orzaioli e i calazi? Gli orzaioli e i calazi sono un processo infiammatorio della palpebra, accompagnato da gonfiore e arrossamento. Le cause sono infiammazioni e occlusioni delle ghiandole presenti nelle palpebre: Le ghiandole di Meibomio producono un grasso chiaro e fluido che forma lo strato più esterno del film lacrimale e lo protegge da una troppo veloce evaporazione. Anche le ghiandole di Zeiss producono sebo nella zona dei follicoli dei peli e delle ciglia. Le ghiandole di Moll sono le ghiandole sudoripare dell'occhio. Quando queste ghiandole si infiammano oppure gli sbocchi sui margini palpebrali si occludono e ne deriva un ristagno delle secrezioni, si generano gli orzaioli o i calazi. L'orzaiolo è anche un'infiammazione acuta che compare improvvisamente. Può manifestarsi esternamente sulla pelle al di sotto del margine palpebrale (orzaiolo esterno) e, in tal caso, riguarda generalmente le ghiandole di Zeiss e di Moll. Al contrario, l'orzaiolo interno, che si manifesta sul margine interno della palpebra, riguarda le ghiandole di Meibomio. Il foruncolo purulento e doloroso si apre in genere spontaneamente e guarisce senza conseguenze. Nel caso del calazio il gonfiore alla palpebra si sviluppa più lentamente. In questo caso è interessata una ghiandola di Meibomio. Nella ghiandola si forma un ristagno della secrezione, che non sempre è infiammatorio. Il calazio è sensibile alla pressione e doloroso solo se compare un'infiammazione. Il gonfiore, spesso con tipica forma di un pisello, può drenarsi spontaneamente o incapsularsi. Una rimozione per via chirurgica è consigliabile qualora il calazio sia di grandi dimensioni o fastidioso. Fonte: www.medipresse.de 6 Cosa porta alla formazioni di orzaioli e calazi? In linea di massima può capitare a chiunque di soffrire di orzaioli o calazi. Il freddo, le correnti d'aria o gli impianti di climatizzazione ne favoriscono in modo particolare l'insorgere. Malattie della pelle quali l'acne, la neurodermite, la rosacea o semplicemente solo «impurità» della pelle favoriscono anch'esse la formazione di orzaioli o calazi. Infiammazioni croniche dei margini palpebrali possono esserne sia l'origine sia una conseguenza. I diabetici, il cui sistema immunitario è spesso indebolito sono più frequentemente vittime di questi disturbi. Calazi ricorrenti possono spesso essere una prima indicazione per una malattia metabolica come il diabete. Anche l'uso intenso di cosmetici per il trucco (soprattutto matite di kajal, mascara) può occludere le ghiandole palpebrali. Un pulizia del trucco non accurata la sera favorisce, in genere, un'irritazione della zona palpebrale. Quali conseguenze per la salute degli occhi possono avere gli orzaioli e i calazi? Poiché vengono colpiti sempre i margini palpebrali, le palpebre e le ghiandole palpebrali, orzaioli o calazi spesso ricorrenti possono comportare anche conseguenze serie per la salute dell'occhio. Le palpebre rappresentano una protezione importante per l'occhio, che è un organo molto sensibile: Lo proteggono dall'eccessivo freddo, calore o da una luce troppo intensa. Il veloce riflesso di chiusura delle palpebre impedisce che corpi estranei (ad es. granelli di polvere) entrino nell'occhio. Insieme al liquido lacrimale le palpebre puliscono la superficie dell'occhio come un tergicristallo. Il liquido lacrimale viene distribuito regolarmente sull'occhio grazie al battito delle palpebre. Si tratta di una funzione importante per pulizia, la difesa contro le infezioni e l'approvvigionamento di ossigeno – soprattuto della cornea. Lo strato più esterno di questo film lacrimale è costituito da uno strato lipidico sottilissimo. Tale strato mantiene stabile il film lacrimale e lo protegge da un'evaporazione troppo veloce. I lipidi si formano nelle ghiandole di Meibomio, i cui sbocchi si trovano sul margine palpebrale posteriore. Ad ogni battito di palpebra queste ghiandole vengono premute, i lipidi fuoriescono sui margini palpebrali e vengono quindi distribuiti sull'occhio dalla palpebra superiore. Per questo tutto quanto compromette la salute del margine palpebrale e ostacola il battito delle palpebre - e quindi la produzione dei lipidi e la distribuzione dello strato lipidico rappresenta un pericolo per la salute dell'occhio.