CARTELLA STAMPA AVIS – Associazione Volontari Italiani Sangue Progetto Avis – Argentina “Un legame di sangue che si rinnova” PROFILO DELL'ASSOCIAZIONE AVIS (Associazione Volontari Italiani del Sangue) è una associazione privata, senza scopo di lucro, che persegue un fine di interesse pubblico: garantire un'adeguata disponibilità di sangue e dei suoi emocomponenti a tutti i pazienti che ne hanno necessità, attraverso la promozione del dono, la chiamata dei donatori e la raccolta di sangue. Fonda la sua attività sui principi della democrazia, della libera partecipazione sociale e sul volontariato, quale elemento centrale e insostituibile di solidarietà umana. Vi aderiscono tutti coloro che hanno intenzione di donare volontariamente, anonimamente e gratuitamente il proprio sangue, ma anche chi, non potendo fare donazioni per inidoneità, desideri collaborare gratuitamente a tutte le attività di promozione, proselitismo e organizzazione. Oggi è la più grande organizzazione di volontariato del sangue italiana che, con più di un milione di associati volontari e periodici, raccoglie circa il 75% del fabbisogno nazionale di sangue (dati 2005). Nel 2005 infatti sono state raccolte 1.776.394 unità di sangue e suoi derivati. Lo Stato italiano gli riconosce la natura privata e ne sostiene l'attività attraverso rimborsi, stabiliti da un decreto ministeriale ed erogati secondo apposita convenzione dalle Aziende Sanitarie per la promozione, la chiamata e l'invio dei donatori alle strutture trasfusionali sia pubbliche sia dell'Associazione e per la raccolta diretta delle unità di sangue. Nessun'altra cifra è corrisposta all'Associazione per il servizio di raccolta del sangue. AVIS è presente su tutto il territorio nazionale con una struttura articolata e suddivisa in: 3230 AVIS Comunali (o di base), 94 AVIS Provinciali (o equiparate), 22 AVIS Regionali (in Trentino Alto Adige sono presenti 2 sedi, mentre la sede in Svizzera è considerata come regionale) e 1 AVIS Nazionale. Il Consiglio Nazionale, organo principale eletto ogni 4 anni dall'Assemblea dei Delegati, è formato da 45 membri che rappresentano tutte le regioni e le province autonome d'Italia. Anche in Svizzera è presente una sede AVIS fondata da emigranti italiani negli anni '60. Tutte le attività sono regolate da uno Statuto e da un Regolamento associativo. 2 Nello svolgere le proprie funzioni, l'Associazione si attiene alla legge quadro 219/05, che disciplina le attività relative al sangue e ai suoi componenti e alla produzione di plasmaderivati, ai relativi Decreti attuativi e alla legge sul volontariato 266/91 per la quale è iscritta agli appositi Albi Regionali. Aderisce al regime ONLUS, D. Lgs 460/97 e partecipa, in regime di convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale, alla raccolta del sangue anche con proprie strutture e personale. 3 LE ORIGINI DELL'ASSOCIAZIONE Le origini dell'Associazione risalgono al 1926, quando il dottor Vittorio Formentano sul Corriere della Sera di Milano, lanciò un appello per costituire un gruppo di volontari per la donazione del sangue. All'invito risposero 17 persone, che si riunirono nel 1927, dando vita alla prima Associazione Italiana di Volontari del Sangue. Nell'occasione furono delineati gli obiettivi della futura associazione: soddisfare la crescente necessità di sangue dei diversi gruppi sanguigni, avere donatori pronti e controllati e lottare per eliminare la compravendita di sangue. L'Associazione Italiana di Volontari del Sangue si costituì ufficialmente a Milano nel 1929. Nel 1950 AVIS viene riconosciuta dallo Stato con la Legge n. 49, mentre con la legge n. 592 del 1967 viene regolamentata la raccolta, la conservazione e la distribuzione del sangue umano sul territorio nazionale. Dagli anni '70 la diffusione dell'Associazione si fa sempre più capillare, grazie alla nascita delle sedi regionali. Nel corso degli anni, lo Statuto è rimasto fedele ai principi indicati da Formentano. L'Associazione, come indicato all’articolo 2, è apartitica, aconfessionale, senza discriminazioni di sesso, razza, lingua, nazionalità, religione e ideologia politica. E’ costituita da persone che donano il loro sangue volontariamente, periodicamente, gratuitamente, anonimamente e responsabilmente. Con il passare degli anni è maturata una nuova cultura della donazione che ha sostituito agli ideali di eroismo, sacrificio e generosità caritatevole, lo spirito di consapevolezza dei bisogni, di responsabilità, di coscienza civica e di partecipazione. Oggi AVIS è il garante del sangue in Italia poiché rappresenta chi, ispirato a principi solidaristici, mette a disposizione la materia prima indispensabile per il funzionamento e l'autosufficienza del sistema trasfusionale nazionale. Inoltre, riafferma la centralità e il ruolo attivo del donatore nel "sistema sangue" e si fa promotrice di una nuova cultura della donazione e del volontariato e di una moderna ed efficiente gestione della politica trasfusionale. 4 Il MOLISE Superficie: 4.400 kmq Abitanti: 316.000 Capoluogo: Campobasso Altre province: Isernia AVIS MOLISE L’Avis Molise è nata nel 1969, con lo scopo di promuovere la donazione volontaria, periodica e anonima di sangue in una regione in cui – all’epoca – il sangue era oggetto di compravendita. L’Avis regionale è oggi costituita da 2 sezioni provinciali, Campobasso e Isernia, e 28 comunali (21 in provincia di Campobasso e 7 di Isernia). Negli ultimi 4 anni, l’Avis Molise ha conosciuto una forte crescita dei donatori di sangue, passati dai 5.148 del 2002 ai 6425 del 2005 (+25%). In cospicuo aumento è anche il numero delle donazioni, cresciute dalle 7.007 del 2002 alle 8.780 del 2005. 5 Il boom dei donatori e delle donazioni è da attribuire al grande impegno dei volontari locali, che hanno cercato in tutti i modi di diffondere la cultura della donazione e di rispondere al crescente fabbisogno regionale di sangue. Infatti, l’arrivo nel 2003 in Molise dell’Università cattolica e della sua clinica universitaria (con cardiochirurgia ed onco-ematologia) ha innalzato le richieste di plasma ed emoderivati. Il Piano regionale sangue è attualmente in fase di approvazione presso il Consiglio regionale, mentre un progetto per la piena autosufficienza, che prevede un aumento di 1.500 unità di sangue raccolte, è stato recentemente elaborato L’Avis regionale si è dimostrata particolarmente attiva nella ricerca di accordi e collaborazioni. Ad aprile 2006 è stata siglata una convenzione con l’Università del Molise, allo scopo di informare e sensibilizzare studenti e docenti sulle attività connesse alla donazione del sangue. Insieme alla Presidenza del Consiglio della regione Molise è stata successivamente avviata un’intensa campagna promozionale. Su iniziativa del presidente regionale, Gianfranco Massaro, Avis Molise si sta impegnando nella realizzazione del progetto Argentina, che porterà alla nascita di un’Associazione Volontari Argentini Sangue. Le altre Avis regionali al momento coinvolte: AVIS BASILICATA 13.300 donatori, 93 sedi comunali (tra le province di Potenza e Matera) 6 AVIS VENETO 118.000 donatori, 7 sedi provinciali, 300 sedi comunali AVIS FRIULI VENEZIA GIULIA 7.600 donatori, 38 sedi comunali (in tutte le 4 province) 7 ARGENTINA Superficie: 2.780.403 Kmq Abitanti: 39.537.000 Capitale: Buenos Aires IL PROGETTO AVIS-ARGENTINA: UN LEGAME DI SANGUE CHE SI RINNOVA In un Paese di 39 milioni di abitanti ed esteso quasi 10 volte l’Italia (2.700.000 kmq), la donazione di sangue avviene ancora oggi prevalentemente (oltre il 90%, secondo i dati 2005 dell’Organizzazione Mondiale della Sanità) attraverso la chiamata dei familiari del paziente che 8 necessita la trasfusione. In alcuni ospedali, la percentuale di donazioni effettuate da parenti o amici tocca il 99%. Nel complesso, inoltre, in Argentina vi sono 20 donazioni di sangue ogni 1.000 abitanti, contro le circa 40 dell’Italia o le 80 della Danimarca. Si tratta di un dato insufficiente a coprire il fabbisogno nazionale e la crescente richiesta per interventi chirurgici e terapie cliniche. Il progetto di Avis nazionale e di Avis regionale Molise prevede la costituzione e la nascita di un associazione di donatori del sangue argentina (Avas), che promuova la cultura della donazione periodica, anonima e volontaria. Tutto ciò si inserisce nelle finalità di cooperazione internazionale previste dallo statuto Avis e risponde al tempo stesso alle linee guida del nuovo Piano sangue del Ministero della salute argentina, che indica nella donazione volontaria e gratuita la strada da percorrere per rispondere al fabbisogno crescente di sangue e garantire maggiore sicurezza sia a chi dona sia a chi riceve. La legge argentina che regola la donazione del sangue (la 22990 del 28 novembre 1983) prevede tra l’altro (art. 18 lett. G) che le associazioni di donatori siano parte integrante del sistema nazionale sangue. Il progetto Argentina si svilupperà inizialmente nell’area della capitale Buenos Aires e avrà il suo motore nella comunità di origine molisana presente nella zona. La sede sociale sarà proprio l’Unione Regionale delle Associazioni Molisane d'Argentina. In una nazione in cui circa la metà della popolazione ha radici italiane, la comunità molisana conta oggi circa 150.000 persone. Al momento, altre regioni italiane (Basilicata, Veneto, Friuli Venezia Giulia) hanno aderito con entusiasmo al progetto e hanno assicurato il loro impegno. Per far conoscere la natura e lo scopo del progetto, Avis nazionale e Avis Molise hanno incontrato nello scorso mese di luglio l’ambasciatore argentino in Italia, Victor Taccetti. Una delegazione Avis visiterà il Paese sudamericano nel prossimo mese di novembre e assisterà alla fase di start-up dell’associazione Avas. Una seconda missione, nella primavera 2007, valuterà le attività iniziali e programmerà quelle successive. 9