Descrizione del nuovo Osservatorio del Collegio romano D. C DG e

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o/
c
2
"T
m
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MEMORIE
DELL'
OSSERVATORIO DEL COLLEGIO ROMANO
1852-55
DESCRIZIONE
DEL
NUOVO OSSERVATORIO
DEL COLLEGIO ROMANO
D. C. D. G.
E
MEMORIA
SUI LAVORI ESEGUITI
DAL
1852
A TUTTO APRILE
1856
DEL
P.
PROFESSORE
DI
ANGELO SECCHI
D. M. C.
ASTRONOMIA E DIRETTORE DEL MEDESIMO OSSERVATORIO,
MEMBRO ORDINARIO DELL’ ACCADEMIA PONTIFICIA DE' NUOVI
UNO DEI XL DELLA SOCIETÀ* ITALIANA DELLE SCIENZE
CORRISPONDENTE DELLA REALE ACCADEMIA
DELLE SCIENZE
DI
BOLOGNA,
E
DI TORINO,
DELL* ACCADEMIA
LINCB1,
,
SOCIO
DELL’ISTITUTO
PONTANUNA
DI
NAPOLI; MEMBRO ESTERO DELLA SOCIETÀ* REALE DI LONDRA, DELLA
REALE SOCIETÀ’ ASTRONOMICA
DI
,
DELL* ACCADEMIA
DELLE
SCIENZE
CHERBURG ECC.
ROMA
TIPOGRAFIA DELLE BELLE ARTI
Luglio 1856
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ALLA SANTITÀ
NOSTRO SIGNORE
DI
PAPA PIO IX
PRINCIPE OTTIMO MASSIMO
PROTETTORE
E PROMOTORE DE’ BUONI STUDI
PER LE CUI LARGIZIONI ED INCORAGGIMENTI
UN NOVELLO OSSERVATORIO
ERIGE VASI
IN
COLLEGIO ROMANO
QUESTO PRIMO FRUTTO
DE’ NOVELLI STUDI
UMILMENTE CONSACRA
A.
SECCHI
D. C. D. G.
DIR.
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INDICE
INTRODUZIONE
Cenni
PARTE PBIMA
scopo dell'Osservatorio.
pag.
S.
IV.
Strumenti diversi.
§.
1.
Osservazioni di stelle doppie fatte all’Equatoriale di
del Meridiano.
li
nu
dell’Equatoriale.
L’Equatoriale.
Tavole delle
fi.
SS
37
derz
m edesime.
Riduzioni delle misure e confronti diversi
61
II.
Gruppi
71
ili.
Osservazioni delle Nebulose.
I V.
Osse rv azioni di Satur no e suoi anelli.
Tot. B. Risultati delle misure ridotte alla distanza media
di stelle
Osservazioni sopra alcuni gruppi
in
7S
particolare-
8Q
83
93
95
#7
.
Osservazioni di Nebulose in particolare.
Alcuni ammassi stellari.
Nota
sulla
.
Luce Zodiacale.
.
,
LSa-
turno dal Sole.
Tav. C. Misure del diametro
V.
Ricerche sopra
il
VI.
Osservazioni fatte
»
dell'anello.
di
al circolo
Giove e suoi
1U4
106
a 111
pianeta Giove.
Tavola delle Osservazioni
§.
1
,
Camera
Camera
I.
pr
parte seconda
storici e
Descrizione deH'Osservatorio.
II.
jj.
_U8
satelliti.
meridiano per determinare
la lali-
tudinc del nuovo Osservatorio
No ta
S.
a lla Latitu dine sulla flessione dei tubi dei cannocchiali,
VII. Osservazioni diverse.
S. Vili.
6)
Selenografo
c)
Sui colori delle Bielle
d)
Sopra
la scintillazione delle
del Temi. R. per le decadi di 5 in 5 anni dal 1888
Medii mensili dall’anno 1888 al 1853.
Pioggia a Roma in 70 anni (1782—1 851}.
IX.
131
135
137
139
1858.» 149
»
.
»
stelle.
Osservazioni meteorologiche.
Medio
jj.
1 116
> 130
macchie e sulla temperatura del Sole.
a) Sulle
»
al
»
>
Osservazioni magnetiche.
Appendice - Cometa di Biela 1858.
Cometa 6 Marzo 1853.
»
111
114
liS
147
_1A2
Osservazioni del Pianeta Polimnia.
Comete
di Donati e di Bruhns.
Seguito delle misure di Saturno.
»
»
151
153
Osservazioni di Marte.
151
Conclusione.
IB7
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AVVERTIMENTO
La maggior parie
di questi lat ori fu presentala alla Pontifìcia Accademia de
Nuoci
Lincei nella sessione del Decembre 18SS; ed era intenzione dell' A. di limitare la presente
pubblicazione a solo tutto
il
1855 come accennasi a pag. 30.
Il
ha fatto che si siano tenuti aggiungendo altri latori spettanti
stelle
doppie ed
i
pianeti
,
dei quali
il
ritardo però della stampa
il
56
differirne la pubblicazione
ad
,
specialmente sulle
altra remota epoca
pareva meno conveniente.
Stampato a spese dell'Osservatorio.
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MEMORIE
DELL*
OSSERVATORIO DEL COLLEGIO ROMANO
INTRODUZIONE
3*
Vv
v
Dopo
una interruzione
di quattro anni
possiamo finalmente
regolaro dello nostre memorie: fortunatamente questa volta
in
,
ripigliare
la
il
corso
dilazione lungi
questo tempo rinnovato tutto l'osservatorio e for-
tranno estendersi alle parti più
mediante
strumenti era sentita già da molti anni
onde senza
,
ma
,
nostri studi po-
i
tanto nella fabbrica che negli
in questi
saremmo
ciò noi
di
quali,
i
e più importanti dell’astronomia. La
difficili
necessità di un miglioramento fondamentale
,
j
anzi ad essi di grandissimo
è riuscita
nito di nuovi strumenti di prim'ordine,
venuta estrema
V.
STORICI E SCOPO DELL OSSERVATORI^,
dal nuocere al progresso dei lavori
giovamento, por essersi
’
V\,
'
V. t
CESSI
>
'
ANNI 1854-63.
stati
ultimi tempi era di-
presto ridotti a non
poter far cosa di valore per una scienza che ora trovasi nel suo più bel fiore,
c che in ogni
tempo, anche quando era meno stimata, ebbe
Una occhiaia
legio molti e ardenti coltivatori.
dagli antichi Gesuiti alla fine dei corsi
in
questo Col-
agli esercizi letterari soliti farsi
vedero come essi cer-
scolastici, fa
cassero sempre di tenere l'insegnamento al livello delle più importanti scoperte, e
come non
siasi
mai mancato
dai
medesimi
ed accrescerla, sia in genere di osservazioni,
lirono in giusta celebrità.
Ma
la
mancanza
sia di
di
un
di coltivare la scienza,
onde
teoria:
alcuni sa-
localo opportuno per le ri-
cerche astronomiche non permise loro di formare un corpo di osservazioni,
che potesse essere di
di
utilità
fondamentale
alla scienza,
quelle poche che le circostanze permettevano.
tire
rono
un
di
tale inconveniente,
ripararvi
e già
PP. Borgondio
i
e Boscowich.
essendo visibile dalle solite loggie e finestre
cevano
le
loro osservazioni ofTrl al
un’osservatorio.
,
e già fino
Fu approvato
nero perfino assegnati
i
,
La cometa
essi di sen-
grandiosa
d’ allora, fu
del
chiesa di
formato
il
di cercare
s.
Ignazio
progetto di
ciò anche dal pontefice Benedetto
fondi dalla
17-li non
dalle quali que’ professori fa-
Boscowich l’occasione
più comodo. Questo egli trovò sulla
parte del Collegio
e dovettero contentarsi
Non mancarono
prima della metà del secolo scorso, cerca-
Compagnia, come ne scrive
un
sito
che
fa
costruirvi
XIV e venil
prof. Giu-
t
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—2—
seppe Calandrelli
sechezza
,
che dovea esserne bene informato per
(1),
che passò
tra esso
ed
,
conservansi nella libreria del Collegio,
si
il
primo ad
ricava che
Furono questi un settore
pendolo
,
che furono collocati
una
in
che tuttavia
grandi dimen-
di
fissi
la
necessaria stabi-
Romano
vero fondatore
il
,
suo progetto era assai
il
strumenti
installare in Collegio
onde meritamente deve riguardarsi come
di questa Università.
confratelli
avrebbe prestata
sioni, pei quali la fabbrica della chiesa
Intanto Egli era
suoi
ai
grandioso, ed avea intenzione di collocarvi
lità.
molta intrin-
la
Boscowich. Dalle lettere indirizzate a
il
questo professore e da quelle scritte prima
strumenti
dell’
fissi
osservatorio
un quadrante, ed un
zenitale,
museo Kirke-
delle stanze dell’attuale
riano, ove sussiste ancora la meridiana tracciata da esso insieme col P. Maire.
Di questi
ma
si
servì per fissare l'estremo australe dell’arco di meridiano
questo locale abbastanza acconcio per
tal
romano:
genere di osservazioni, non lo era
per quelle che esigono cielo aperto; onde, com’ò detto, ccrcavasi di costruirlo
sulla Chiesa.
Le
tristi
vicende a cui soggiacque
la
Compagnia, impedirono que-
lavori.
sti
Venuto poscia
Romano
Collegio
il
non obbliarono l'osservatorio
sti
vità, e dallo zelo del
prof.
dopo molte
e
,
cura dei Professori secolari, que-
alla
che ha servito
Le cure che quel celebre professore
quest'ultimo tempo.
superate dall’atti-
difficoltà
C. Calandrelli riuscì loro di fabricaro presso l’an-
golo orientale della facciata del Collegio quella torre
e
i
fusero in quest' opera sarebbero state certamente coronate
cesso
se avessero potuto eseguire
,
almeno
in
da
ad onta che per diminuirne
le
nirò gli strumenti a proprie spese, purché
nomi dovettero
stallare
stessi
di
de’ passaggi,
Del Calendario Gregoriano
11,
,
e
Boscowich
Incesse
la
Boscowich
ma non
,
potuto
offrisse di for-
fabbrica
ai
malamente ancora
i
(2). Gli
portatili
astro-
della
ed essi
;
loro meriti furono regalati da Pio VII
dovettero cercare un locale attiguo
410, ed estratto
[>.
e
fisso,
quando per incoraggiamento
Giorn. Arcadico T.
si
il
contentarsi della suddetta torre ove riusciva impossibile l'in-
qualunque istrumento
uno strumento
(1)
spose
a
miglior suc-
parte le idee del
costruendo sulla chiesa. Fu da essi vagheggiato quel progetto,
eil'cltuaro,
fino
suoi colleghi pro-
Astronomia Homana
p. 7, an.
.
meno
sog-
notizie del prof. G. Calandrelli
1810. Vedi anche
Mem.
otstrv. del Collegio /to-
rnano anno 1840-41.
(2)
V’.
Calandrelli loc.
ferente da quello che
braccio di chiesa
si
vare
non
i
cil.
Dal cenno
ivi
flato
del progetto, pare evidente che era molto dif-
è adottalo attualmente: volevano essi costruire sulla volta emisferica e sul
dell' aliar
struitane attuale, e quindi
maggiore e ciò portava naturalmente mollo più spesa che non
il
la
co-
progetto non fu acoettato. Ad onta di molte ricerche fatte per tro-
disegui di questo progetto di Osservatorio nulla s’è trovato, e certo iu Collegio
Romano,
esistono.
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—3—
getto a movimenti, benché ancor quello non fosse privo d' inconvenienti.
merito dei lavori di
mezzi
vantaggio;
que’ dotti astronomi sorpassò di gran
erano fomiti, ed anzi attesa
di cui
ma
tutto ciò
lunga
Il
scorsi
gli
meschinità di questi, rifulse di
la
non poteva
fare che
il
Collegio
Romano
nelle
locale fosse adatto ai bisogni
della scienza.
Nel 1824 ritornato
1’
il
mani
Osservatorio restò privo de' migliori strumenti, e non
della
vi
Compagnia
che
fu lascialo
,
il
piccolo strumento de’ passaggi di Reichembach, due mediocri pendoli, un equatoriale di Dollond di
arnesi di Boscowich.
della celebre Scuola
‘come
uomo
15
Il
pollici, c
un
circolo gcodesico di Bellet, coi vecchi
Domouchel destinato a
P.
direttore, essendo allievo
Politecnica di Parigi, e dei primi astronomi del secolo,
nutrito in idee adequate della scienza
non poteva a meno
riconoscere l’imperfezione dell’Osservatorio e non cessava d’inculcare
non
di
ere-
la
zione di una nuova fabbrica, e l’acquisto di nuovi strumenti. Fece Egli molti
dobbiamo a
progetti, e diversi studi, e
fare da
una completa
lui
un celebre astronomo ed architetto alemanno
serie di disegni fatti
nell’
intenzione di far
erigere l’Osservatorio in una piccola villa spettante al Collegio.
Le
difficoltà
principali che s’incontravano in tale esecuzione, erano, oltre la grave spesa,
l’
impossibilità di separare
Osservatorio dal Collegio ove
I’
Assistenti doveano risedere, o
come
professori, o
L’altra difficoltà era la malsania dell’aria
meno
abitati di
Roma,
la
,
come
il
Direttore e
occupati in
che nei mesi
estivi
i
quale avrebbe tenuto lontano dall'Osservatorio
Astronomi nella stagione più opportuna pei
lavori.
gli
altri uffici.
infesta
siti
gli
Intanto benché di locale
Compagnia veniva l'Osserdi nuovi e buoni strumenti. II P. Fortis nel 1825 diede il
Cauchoix allora capolavoro di ottica. Nel 1842 il P. Roothaan
imperfetto, per cura dei Prepositi Generali della
vatorio fornito
cannocchiale di
diè
il
circolo meridiano di Erte!; e
lavori del P.
i
De-Vico e
de’ suoi col-
leghi faeevano salire in istima l’angusto Osservatorio e preparavano la via a
persuadere sempre più l'importanza di
protezione de’ superiori.
Le
tali
studi e attrarre
sfortunate vicende del
morte succeduta
insegnante dei professori, e
la
ogni speranza. Rientrata la
Compagnia
1848
sopra di
col disperdere
essi
il
nel Collegio nel
1849,
cercò con
si
ogni miglior cura possibile di riattivare l'Osservatorio, e rimessi in posto
strumenti
,
e fatte alcune serie di osservazioni non
della insufficienza del locale
,
grandi movimenti diurni della
uso avea
il
specialmente
stanza.
Il
pel
tardammo
gli
a convincerci
circolo meridiano
,
stante
i
cannocchiale di Cauchoix pel lnngo
suo piede ormai inservibile, e cercossi di renderlo
tarlo equatorialmente e istallarlo nel
la
corpo
del Direttore fecero svanire
miglior
modo
utile col
possibile sul
mon-
cornicione
«
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—
4
della facciaUi del Collegio, e questa spesa
non che
nostre fatiche
le
non
fu inutile alla scienza (1).
facevano ogni dì più convinti che
ci
Se
locale era
il
inopportuno, e che con molto lavoro poco sarebbesi potuto concludere.
Ma
nostri desidcrii di miglioramento avrebbero incontrato la sorte dei
i
passati
progetti
se
,
non avveniva che un dotto
scienza (2) non pago di consecrarc
non
le
amatore
Con questa occasione vennero
conveniente
al
prezioso dono
;
il
nuovi studi onde trovar sito
intrapresi
che
risultato de' quali fu
modo capace
vatorio non era in nessun
di ricevere
vecchio Osser-
il
nuovo strumento senza
il
gravissime spese, o con poca speranza di buon successo. Allora
mente
A. Vescovati, levata
sig.
pianta del locale esistente
la
un progetto per la nuova fabbrica.
mezzo venimmo incoraggiti all'opera da una
fu formato
In questo
P. Generale
a
i
meno
di
,
Boothaan
si compiacque di
non riconoscere P angustia
nuovi progetti
mezzo
gliere di
cioè
clic
avevamo
le
piu
formati, diede ordine
forti difficoltà
dell'
che
sito
non erano
sufficienti:
questi
di
pianta
studi
fu
c la se-
,
approvato
i
si
ebbe ricorso
alla
generosità del
Pontefice Pio IX onde averne aiuto a proseguirla. Sua Santità con
liberalità colla quale
protegge
principio stesso
sul
dopo non molto appresso
thaan
si
stava in
la
,
i
buoni studi
somma
di
quando per
il
e poscia
se.
la
,
concorse volentieri
500, del suo privato
V.
opera,
peculio, e
altri
400.
11
resto fu fatto in
Romana, e continuato con quelli, ebe
la morte del R. P. Roothaan,
R. P. Pierling Vicario Generale dopo
il
R. P. Beckx Preposito Generali-, vennero assegnando per
tinuazione dell'opera Ano allo stato attuale, in cui
(t)
Sommo
la solita
all'
sopravvenuta morte del P. Roo-
grandi strettezze, inviandone
parte coi predetti fondi della Provincia
prima
il
sommamente economico, pure fondi disponibili a
si mise però mano all' opera, con alcuni assegna-
menti della Provincia Romana, e
dando
K.
incomin-
studi
gli
il
non potè
c sentendo
,
Ohe aveano altre volte impedita l'opera,
Osservatorio dal Collegio. Finiti
piano; ma, benché fosse
ciò
incomodità del
l'
grave spesa della erezione di una fabbrica tutta
la
parazione
che
visita
fare all'Osservatorio, ov'egli
c
chiesa fossero condotti a line; giacché cosi vi era speranza di to-
sulla
ciati
rivolse la
si
progetto del Boscowich, cioè di farlo sulla chiesa, e coll'assistenza
al
giovane ingegnere
del
della
un grande strumento equato-
signe parte del suo patrimonio per fornirlo di
riale.
ardente
ed
sue fatiche aH’onore dell'Osservatorio,
avesse contribuito anche co’ suoi fondi, regalando allo stesso una in-
vi
Mem.
(2) Il P.
osa. Coll.
può
dirsi
la
con-
compiuta nelle
Rom. 1831.
Paolo Rosa de' Conti
di Civita Castellana.
Digitized
by
Google
-
5
—
tempo
suo parti principali. Quello che resta ora a fare è tale, che in ogni
potrà aggiungersi; ed è sperabile che quanto prima sarà condotta a compi-
mento, se
la
pnee e
Compagnia
quiete pubblica lasceranno la
la
nella tanto de-
siderata tranquillità.
Tanto
avemmo
nella costruzione della fabbrica
cura
norma
seguire per
di
,
che nella scelta degli strumenti
proponevamo
lo scopo che ci
nell’ eri-
gere l'Osservatorio; cioè di dedicarlo tutto allo studio deU'astronomia
La
ma anche
successo de’ lavori precedenti,
nentemente favorevole a
delle persone
quali sono
i
che
dalla natura del clima
qualità
studi, e sopratutto dalla
tali
potevano applicare.
vi si
cataloghi di stelle, e
I
dicato
utili alla
,
scienza, esigono
compatibile cogli
D’ altronde, questo
ramo
di
da riuscir vera-
unicamente de-
ciò
osservazioni riesce per
tali
doveri di cui sono caricati
altri
regolari de’ corpi
modo
un numeroso personale a
e una serie ben condotta di
romano emie dal numero
lavori fondamentali della scienza,
serie di osservazioni
le
del nostro sistema, per essere eseguile e calcolate in
mente
fìsica.
veniva insinuata non solo dall’andamento e dal
scelta di questo scopo ci
Astronomi
gli
più
lo
in-
del Collegio.
scienza è più che sufficientemente coltivato nei
grandi osservatòri nazionali ora esistenti, fomiti di molti individui largamente
stipendiati,
conto
mentre
1’
astronomia
fìsica
e lasciata quasi in retaggio
,
sistema, le novità celesti che
meno
tenuta in
Per astronomia
fisica noi
questi è alquanto
in
de' dilettanti.
non intendiamo solamente ciò che riguarda
le
apparenze dei corpi del nostro
presentano di tanto in tanto, e
si
scienza, e nel nostro scopo.
nome, e che occupa oggidì
loro sin-
le
golari particolarità ce.: sono questi oggetti certamente importanti
secondari nella
ma
,
solo
La parte che più merita questo
astronomi, è specialmente lo studio de’
gli
cieli
nella parte più recondita e difficile relativa alle stelle fìsse. Tali sono la ricerca
e la misura delle stelle doppie e multiple, la descrizione esatta delle nebulose,
dei
gruppi
studi.
stri
di
Dawes
stellari ec.
Le grandi
e Lasscll
,
,
formar devono
e queste
la
due Herschel e
scoperte dei
e di tanti altri
,
parte principale
di
W.
hanno mostrato
1’
Struve
alta
;
dei
i
no-
lavori
importanza di
queste ricerche, svelandoci sistemi a noi remotissimi legati e governati dalle
leggi a cui è soggetto
stesse
dirsi
Questo campo vastissimo però può
nostro.
il
appena dissodato, e quantunque in punto
oggetti,
dopo gl'impareggiabili
lavori fatti
però resta per ciò che riguarda
la
di ritrovare
finora,
poco
pie principali sono state trovate e misurate da Struve,
uno studio assiduo per determinare
orbite.
In
tal
genere
di
ricerche
o scoprire nuovi
da sperare, molto
vi sia
parte accurata della scienza.
i
i
dati
recenti
novelli
studi
ma
onde
hanno
Le
esse
stelle dopdomandano
calcolare
fatto
vedere
loro
le
l’
im-
Digitized by
Google
—6—
portanza che
le
misure siano fatto da diversi osservatori, per eliminare diverse
Le nebulose sono
sorgenti di errori personali.
llerschcl,
ma manca
esatte delle
ancora
di Ilersche) stesso, le sue liste,
solamente lavori preparatori! a questa grand’opera. La loro descrizione
cominciata col colossale strumento
da desiderare; e benehè dopo
parere presunzione
pure
,
sendo noto che per
tali
certi studi
la
lascia
fisica
ancora molte
cose
campioni l’entrare in quest’arringo possa
mostra che
fatto
il
Lord Rosse
di
due
state raccolte quasi tutte dai
un'accurato catalogo delle posizioni
alla scienza
medesime, essendo, per confessione
vi
6 ancora da spigolare, es-
diversa qualità degli strumenti riesce assai
opportuna. Una delie più degne ricerche è quella che riguarda
la
delle nebulose e gruppi stellari colle stelle vicine, cosa indicata
da Herschel
come importantissima, ma
relazione
non sono nemmeno cominciati. Quello
cui studi
i
poi dei gruppi stellari è appena abozzato: la struttura spirale e raggiata in
tanti di loro fa vedere
dei
movimenti
ancora
fatti
che non è
delle stelle
che
tentativi di sorta
moti proprii
sulle parallassi, sui
arrivare
difficile
li
un giorno a trovare
le leggi
compongono ; ma su di ciò non si sono
Se aggiungiamo a queste le ricerche
delle stelle maggiori confrontate colle mi-
alcuna.
nori, la distribuzione loro nel ciclo, e la soluzione degl'importanti problemi
che può derivare da
sulla struttura dell’universo,
sta è materia più
è pure un'altro
tali
che sufficiente per occupare più
ramo
di
studi che è strettamente
vedremo che que-
studi,
osservatòri
vale a dire, le ricerche sulla costituzione o moditicazione dell’atmosfera
fisica,
solare e terrestre, e delle variazioni magnetiche
;
cose tutte riconosciute in
questi ultimi anni per strettamente legate tra di loro;
resta ancora avvolta in grande
oscurità
ma
cui connessione
la
questo non dovea
:
fosse stato possibile, esistendo già molti lavori preliminari di
trascurarsi
tal
se
,
genere, ese-
in cotesto osservatorio.
guiti
Essendo dunque cosi determinato
utili
le
vamo
il
campo da
coltivare, a fine di rendere
nostre ricerche era necessario regolare la scelta degli strumenti
l’erezione della fabbrica.
nel circolo
di
bastanza efficace pev
Per ciò che spetta
alle osservazioni
di confronto,
gli
ordinari bisogni
giornalieri
dell’
tica sia
la
sua esattezza era
selle osservazioni precedenti.
nuove
difficili
soprattutto per
le
ricerche
ricerche
,
Il
e
ab-
Osservatorio, della
quantunque adir vero per quest' ultima parte
un poco scarsa;
,
meridiane, ave-
Erte! uno strumento che per ora poteva stimarsi
determinazione del tempo, della latitudine, longitudine e posizione delle
alle
Vi
insieme.
congiunto coll'astronomia
la
stelle
sua forza ot-
riconosciuta a sufficienti prove
cannocchiale di Cnuchoix benché non idoneo
avrebbe potuto servire per
fisiche
,
e
per
le
le
osservazioni
più ordinarie
del
,
e
sole e delle
Digitized by
Coogle
—7—
comete
montato come
,
trovasi equatorialmente
un grande Equatoriale,
bile
il
Pel resto era indispensa-
.
piu grande che secondo
i
mezzi potesse
nostri
che uno di 9 pollici di apertura della celebre fabbrica di
Monaco, se riuscisse pari ad altri delle stesse dimensioni, sarebbe stato sufaversi, e fu creduto
ficiente a tutti
bisogni della scienza, specialmente avuto riguardo alla bontà
i
e trasparenza del cielo romano.
L’ esito ha mostrato che non siamo andati
e la bontà dello strumento riuscita esimia è tale che anzi assai di raro
delusi,
possono
sue forze utilizzarsi completamente, e una maggiore spesa sarebbe
le
stata utile soltanto in casi eccezionali.
La fabbrica
vea consistere
dell’Osservatorio, per consonare a questo progetto di studi do-
quattro corpi di fabbrica
in
zioni meridiane, l’altro pel
il
uno
distinti:
grande equatoriale,
Cauchoix, e finalmente
di
riale
quarto per
cioè per le osserva-
terzo per
il
il
minor equato-
il
me-
gabinetto magnetico e
teorologico.
A
tutto questo
mente, e
si
è realmente prestato nella parte principale che è condotta a
vi
come
fine,
il
locale della chiesa potevasi prestare magnifica-
apparirà dalla descrizione: sono già
conveniente tanto l'equatoriale
sito più
rologici c magnetici,
ma
che presto vengano
ridotti
di
fatti
i
disegni per collocare in
Cauchoix, che
questi ancora sono in
siti
ad atto, potendo ciò
gli
strumenti meteo-
provvisori: è però da sperare
farsi
tesa la comodità de' già esistenti locali, che con
senza grave spesa, at-
poco
si
possono ridurre ad
essere opportuni.
Veniamo adesso
ai
lavori eseguiti finora.
Collo scadere del passato ottobre
Osservatorio del Collegio
cominciare
i
1854
regolari lavori.
di
PIO IX
l’
medesimo nascente
il
moria de' quali sublimi
nomi
del Collegio
di sua
essi
non mi
dopo
la
fu
do conto
di
tutta la
si
é potuto
questi pochi mesi, nel qual
permesso
somma
bontà
di far progredire
i
la
non solo
Compagnia
nel presente scritto sono certo di
però tutto quello che
breve scorcio
Sommo Ponprotezione
colle sue liberali largizioni.
di
lavori
nuoro
presenza, e incoraggirci
favori resterà eterna nell'animo
Romano, ma anche
lavori di cui
I
sono
,
il
da poter
presente ren-
il
immortale regnante
all’opera con rara benignità, coronando così con
mostrata verso
in istalo
Da quest’epoca pure cominceremo
degnò onorare l’osservatorio
si
un’anno, dacché
suo corredo di strumenti
il
Merz; c fu messo così
diconto: epoca di felice augurio, perche
tefice
fu finito
Romano ebbe completo
grande equatoriale
coll'arrivo del
La me-
degli astro-
di
Gesù.
poco
rilievo:
fare da un solo individuo nel
tempo ancora per diversi molivi
come
avrei desiderato, perchè
collocazione, la rettificazione dello strumento venne impedita assai dalla
mala stagione
,
e io fui distolto dalle fatiche astronomiche per lo spazio di
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—8—
quasi cinque mesi in tutti
i
giorni di
buon tempo, occupato
misura della
nella
base sulla via Appia. Spero però che saranno bene accolte dal pubblico con-
come un primo
siderandole
uuo strumento
tentativo in
me
di
difficile
maneggio
La scarsezza
mi ha costretto
ad occuparmi di osservazioni le quali non richiedessero gran massa di pronto
calcolo, e che insieme fossero tali da utilizzare completamente le forze dello
e in una serie di lavori nuovi per
e generalmente in
tempo che naturalmente mi rimane
del
strumento. Quindi
quasi totalmente da parto molti
lasciati
mi sono accinto
cerche,
completamente
Italia.
libera da altri doveri,
altri
rami
di
me-
noscere nella ‘immensa massa di oggetti che essa racchiude quelli che
ritano una speciale attenzione degli astronomi
pei moti
che
por non attendervi molto
di
di proposito,
mani-
in essi si
festano. L'occuparsi che fanno altri astronomi di questo soggetto
misure
ri-
allo studio delle stelle doppie, coll’aninio di rivedere
grand' opera di Struve Mcnstirae micrometricae onde rico-
la
non
è ragione
essendo notissimo quanto importi avere
diversi osservatori fatti con ottimi strumenti per arrivare a risultati
che siano indipendenti dagli errori personali che sono tanto influenti nelle determinazioni delie loro orbite. Dalla semplice serie di osservazioni fatto finora
già
si
anche
si
possono trarre conclusioni importanti. Nelle più propizie occasioni ho
fatto
una disamina dei gruppi
presentavano
in
scurati, e
sapendo che
la
1
per
me
siasi
di
A
non sono
stati
però tra-
valutazione del diametro di Giove e dei suoi satelliti
;
durante l’opposizione di questo pianeta
essa ho fatto una serie
potuto.
verificare e riconoscere le loro più
corpi del nostro sistema
è sogetto di qualche incertezza
prima e dopo
che
di stelle e delle nebuloso più celebri
tempo opportuno, per
circostanziate particolarità.
la
meglio accurata
di
,
e
misure, che
queste aggiungo alcune osservazioni di Saturno e di-
verse particolarità osservate nelle due ultime opposizioni.
Si troveranno inoltre diverse osservazioni di piccoli pianeti e di
mete che sono stale
fatte
quando
si
nuove co-
presentava comodità e specialmente quando
erano così deboli da non potersi più seguire coi minori ordinari strumenti:
dei piccoli pianetini non
me
ne sono molto occupato, sapendo già che
attende con gran premura in diversi osservatòri,
ò specialmente
ma
vi si
a Grcenwich,
Berlino e Washington forniti di copioso personale. Premetterò a questi lavori
una breve descrizione
dell' Osservatorio,
osservazioni fatte per determinarne
la
soggiungendo
i
risultati
ottenuti dalle
latitudine, riserbando a dare le osser-
vazioni per esteso in altra occasione: unisco qualche osservazione sulle
chie solari, e la riduzione di
25 anni
di osservazioni meteorologiche, e
cludo con alcune ricerche fatte per determinare
i
maccon-
colori delle stello.
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—9—
PARTE PRIMA
DESCRIZIONE DCLl’oSSERVATORIO.
Il
s.
nuovo Osservatorio è costruito
sul braccio orientale
Ignazio annessa al Collegio: la pianta tav.
I,
notabile spessezza (0”, 70) ed altri ripiani laterali
astronomi c per
di studio degli
strumenti
fissi
,
diametro ed 80",
ma
che per
la
libreria.
la
sono basate non sopra
piloni interni costruiti già
di
danno un’idea
sono fabbricate
si
ma
,
sopra
per sostenere una cupola di non
sopra
di altezza
immatura morte
hanno una sezione,
cui
la
piano del tempio che doveva coronare,
il
del fondatore,
pennacchi
corpo co’ muri esterni della fabbrica
sopra amplissime stanze,
massi e piene fino
il
card. Ludovisi,
non venno ese-
scala centrale
si
A
va
M
lendo per
è un vestibolo nel quale
al
scala a chiocciola.
ove provvisoriamente è
zino ec. La tavola
II*
sommità
e
facendo
,
D
si
entra per la scala a chioc-
C
ò la libreria:
sala di
mezzo donde per
corridore circolare che gira sul basamento pure circo-
E
stanza del meridiano, c a destra a
la
alla
offrono un’area capace per costruirvi
lare preparato già per la gran cupola detta di sopra.
duce ad
della chiesa,
circolare
quali restano cosi tutte basate sul forte deì loro
ciola clic dà l’accesso dal Collegio:
la
,
cupola
della
fondamenti. La distribuzione del locale s'intende facil-
ai
dalla pianta.
le
agli
meno che 17", 8
<\
i
stanze
massiccio dei
il
minima dimensione nell’ interno
arca non
minore di 48 metri quadrati:
per formare
poi dilatandosi
le
Le camere però destinate
le volte
guita. Questi piloni nella loro
mente
chiesa dì
della
c la sezione tav. II,
fabbrica. Sulle volte del detto braccio della chiesa, le quali sono di
di questa
il
Fe G
sono
magnetometro:
altre
gli altri
Questo a
sinistra
spartiti
sa-
lo stanzino
servono di magaz-
è la sezione dell’osservatorio sulla linea punteggiata
$•
con-
stanza dell’equatoriale
due stanze: // è
AB.
I.
CAMERA DEL MERIDIANO.
La camera
il
minore
di 4", 80.
semicircolare
in
del meridiano è ellittica e
O
faccia ad essa dà luogo ad
un armadio
servizio ordinario nelle osservazioni.
stre, tre delle quali
pra
la
suo asso maggiore è
il
Per lasciare maggioro spazio
di 7"‘, 0,
strumenti, una nicchia
agli
è destinata a ricetto dell’ orologio regolatore, ò un altra
in
cui
La stanza
si
conservano
riceve luce
sono di grandezza ordinaria, e
la
gli
N
arnesi di
da quattro fine-
4“ minore rimane so-
porta d'ingresso: onde la luce di giorno resta bone distribuita su tutte
2
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— iole parti del
di
rame
di
meccanismo per
11
della stanza e sopra
mente
il
che entra
medio
il
,
fatto in guisa
sovrappone
agli altri
alle piog-
de' quali
tetto nascosto dietro
sportelli
rimane
tutto fuori
attico che la cinge superior-
1’
ha un diametro
verrocchio
di circa 0", 40, s’ avvolge la fune
c sul
,
rocchetto
avvolge
si
allo sportello. Dietro a ciascuno sportello ergcsi fissa sul
una catena attaccala
una spranga
si
consiste questo in un piccolo
:
stanza per un tubo di vetro
nella
copre con tre sportelli
si
che impedisce ogni ingresso
aprire e chiudere questi
sulla cui ruota, la quale
tetto
ferro
suo cornicione esterno
al
0" 83 e
fenditura è larga
di
telaro
due con un'orlo
ge.
La
circolo.
bandone con
verticale
di
ferro
,
che
serve di
gli
appoggio mentre è
aperto o questa spranga porta in cima una carrucola di rimando per agevolare
Per conservare poi
l'azione della catena.
la ruota,
che è di legno, e insieme
per impedire l'ingresso dell'acqua neH’interno della stanza, essa è coperta da
Tal semplice sistema è perfettamente
impermeabile all'acqua ed esige pochissima fatica per aprire gli sportelli. AI
una capannuccia
latta inverniciata.
di
chiudersi scendono pel proprio peso, aiutati a ciò da una molla che dà loro
il
primo impulso quando venga
lasciala libera la corda.
strumento principale ò
in questa stanza lo
due grandi massi
granito fatti a
di
modo
di
il
circolo meridiano posalo su
piramide troncata
alti
sopra
il
pavimento 2”, 00 e nel mezzo larghi 0",75 e grossi 0“,46, del peso ciascuno
di
10500
di quasi
libre
romane
un metro
pilone della cupola.
tezza di 0",33 (V.
duato:
la
testa
in
La
flg.)
un
masso
campo
di
kit.
Essi sono sepolti per l'altezza
muratura
che forma continuazione del
loro testata supcriore è divisa in due parli per un'ale
forma due
interna porta
il
pilastri, tra
i
quali
entra
il
circolo gra-
cuscinetto dcU'istrumcnto, e l’esterna
lonna del contrapeso dell'alidada e
il
3560
circa, pari a
le
la
co-
lucerne, tanto quella che per l’asse illumina
del cannocchiale, quanto l'altra che illumina
i
quattro nonii dcil'ali-
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- 11
dada
il
Questa è inviluppata da doppio involucro metallico lucido
(I).
suo calore non riesca sensibile allo strumento e
direzione ove escono
momento
aperti che al
memorie
il
deli'
Osservatorio
micrometro a doppio
1",55 e
stesso
Ertel
di
non che
se
vi
campo
oscuro:
la
che ho fatto montare sopra un piede
di
e studiato
ultimamente
è aggiunto
retta,
e in declinazione; e
lunghezza del sue cannocchiale
un 'altro piccolo strumento de’ passaggi
stallato
già descritto
si
circoli (V'.TO. All estremità
diametro dei
il
,
mobile in ascensione
filo
l'apparato per illuminare a
è
non stanno
della lettura.
circolo meridiano è quello
11
nelle
sud della stanza è in-
Reichembach lungo 1",20
di
fuso ricoperto
ferro
d’ astuccio di
legno, acciò uon sia soggetto a repentine variazioni di temperatura.
pezzo
475 libbre ed
circa 600 libbre
strone di tavertino di
Questo
è fissato con forti viti sopra un la-
ferro fuso pesa
di
acciò
,
ai livelli dell’alidada; nella
raggi illuminanti sono sportellini mobili, che
i
Girando questo lastrone puè
di peso.
mettersi lo strumento nel primo verticale; e in generale esso è tale che può
come
considerarsi
trasportabile ad ogni occorrenza,
uno strumento
taggi di
ma
possiede insieme
i
van-
fìsso.
Alla parte nord, nella direzione deìl'asse ottico del cannocchiale del circolo
meridiano ò
di solido
un collimatore lungo 0",92: esso e murato sopra un
fissato
marmo
ed è destinato principalmente a
colo. Questo collimatore sarebbe stato
stabilità dello
allo studio della
strumento principale, giacché sulla sua immobilità non poteva
contarsi più che su quella del circolo
anche
pilastro
facilitare le rettificazioni del Cir-
da se solo insufficiente
sotto questo rispetto
medesimo
per renderlo dunque utile
:
accoppiato e murato
esso è stato
insieme con un'altro cannocchiale eguale, fornito
di fortissimo
marmo
sul
ingrandimento
500 metri. L' ispezione di
questa mira fa conoscere se vi è stato movimento nel collimatore
e con
questo dato correggendo la sua posizione si può verificare il moto del Cire diretto sopra una mira graduata lontana circa
,
ma
colo;
generalmente per rettificare questo non
ci
serviamo che dei passaggi
della Polare.
Nella nicchia accanto al Circolo dalla parte di ponente è
a
tempo
(1)
siderale di
Questa forma» fa allottata ©iute vi
composti per leggere
(2) Il
ri è
uè ho ancora prove
i
il
circolo,,
i
si
quali però
di
mercurio
(2).
il
regolatore
Alla parte sud
potesse metter*’ rotondo t*n apparato di microscopi!
non sono ancora
stati applicati.
recipiente del mercurio è di ferro: esaminato recentemente esso è stato trovato forte-
mente magnetico e
cendo
Dent a compensazione
timor© che questo possa influire
sufficienti.
recipienti di cristallo
Ad
ogni
come
si
modo
sulla regolarità del
sarà bene che
i
suo movimento, ma non
costruttori evitino tale pericolo, fa-
faceva prima.
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—
ovest
il
segnale a mezzodì
dello spaccato vedesi
si
;
—
pel
regolamento della
ed è abbastanza buono.
Nella tav.
II
carro destinato al rovesciamento del circolo, mobile
il
come pure veggonsi
sopra una rotaia di ferro;
sulle quali
12
tempo medio che serve
è un altro orologio a
vi
nel dare
città
monta per
attorno ai pilastri
arrivare alla lettura del circolo.
11
le
scalette
pavimento della
stanza è di legno e indipendente dal masso centrale che porta Io strumento.
Per non imbarazzare troppo
modo
è fatta al
solito
figura
la
è omessa
si
la
sedia d'osservazione che
con due schienali mobili. Vi è anche un barometro
di
Fortin e un termometro esterno dalla parte del nord-est da servire alle osservazioni meteorologiche pel calcolo dello refrazioni.
Accanto
alla slauza
come
del meridiano,
vedesi nella pianta, trovasi un
piccolo corridoio, che mette in un terrazzino scoperto T. Questo è destinato
ad osservazioni
in
aria libera
chiale di Cauchoix già
di
ed è occupato temporariamente dal cannoc-
,
montato equatorialmente su
ferro fuso, descritta nello
memorie
$•
di
un nodo
e una culla
del 1851.
II-
CAMERA DELL’EQUATORIALE.
I.a
sormontala da un ciclo mobile del
sala dell'Equatoriale è rotonda e
diametro
di
7™ ,72. Tutto
muro
il
circolare
pilone della cupola; e nel centro ergesi
la
posa sulle
vive
costruzioni del
piramide destinata a sostenere
lo
strumento. Questa è tutta massiccia, ed ha 6", 00 di altezza, e 3", 60 per 3", 15
alla base,
e
2’",
55 per 2”, 10
lindro sormontato da un
cinta.
alla
segmento
Il
cielo
mobile, fatto a forma di
sfera, è costruito tutto di
di
doppia fodera di tavole incanalate, onde
sì
nell'
inverno che
ci-
legname a
nell’ estate
per
umidità c secchezza, non mostra crepacce o storcimento nè abbassamento o
elevazione straordinaria di temperatura.
pavimento
di
7”, 25.
Il
II
punto più alto sta
sei
mesi esposto
tavoloni.
tavolone di
all’aria
disopra del
cerchio di legno che serve di base a tutta
zione della cupola ha 0”\18 di grossezza, e 0”',2l
di tre grossezze di
al
e
Venne costruito
al
in
olmo ben stagionato, c
fuoco
in sei
in
la
costru-
larghezza: è costruito
di più tenuto
per circa
capanne posticce formate dai medesimi
pezzi (o quarti) principali tutti composti a
colla e lunghi chiodi ribattuti; questi quarti furono poi uniti da forti cavicchie di
ferro a dado.
0",16
di
Su questo
cerchio s'innalzano 14 colonne alle 3", 30 ciascuna e di
lato in quadro, queste sono legale alla
simile costruzione del precedente
,
ma
cima da un'altro cerchio
di
tessuto di sole due grossezze di ta-
volone. Tra questi due cerchi, alla loro metà, le colonne sono legate da tra-
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—
come
verse, che formano
13
—
non ammettere oscillazione
in guisa da
0",30 e della spessezza
0”,15 costruiti
di
che formano
I’
di
le tra-
castello
il
Due grandi
di sfe-
le
coprono sono due
rame
soli, fatti di
fianchi
tutta la fenditura,
che
zenit.
lo
modo che
in
l’uno va sotto l'altro, e
estende in lunghezza per due terzi della zona compresa
si
tra gli arconi, resta scoperta.
1
movimenti degli
sportelli si operano,
per mezzo di catene a maglie quadre, e di un sistema
legno, e parte di ferro.
Una occhiata
IL, darà un'idea del meccanismo. In essa
chiusi, c la catena
si
tale
Gli sportelli che
intelarali di ferro, c scorrevoli ciascu-
no sopra una sua particolare rotaia ferrata
tate parte di
i
costole o archi secondarii
armatura della cupola. La fenditura è larga 1”,12 ed è
che può vedersi dall'orizzonte Ano a 20 gradi oltre
facilità
aretini larghi
doppio tavolone formano
sono congiunte tutte
della fenditura, e a questi
la
tutto
La cupola è un segmento
tessuta di archi di doppia grossezza di tavola d’olmo.
tav.
colonne e
le
X che contrastano
di sorte.
raggio di circa 6", 50. Essa è pure a doppia fodera, e l'armatura è tutta
ra del
la
Tra
un'altro cerchio continuato.
verse vi sono dei saeUoni incrociati a forma di
vede formare una specie
di
rappresentano
si
con molla
ruote den-
alla figura nello
gli
spaccalo
sportelli
poligono sotto l’arco c lungo
di
parete del ciclo mobile: essa ò attaccata con un capo alla estremità in-
feriore dello sportello di sotto, c di là entra dentro al
mobile passando
cielo
sopra una ruota dentala di legno; indi per varie carrucole di rimando viene
deU'ingruuaggio motore
all'asse
:
di là esce fuori del cielo mobile, sale ver-
ticalmente, e per un'altra ruota dentata pure di legno ritorna sopra, e
mina
raggiunga
sulla cupola finche
l’altro
cam-
capo dello sportello medesimo da
cui parti.
Il
moto
degli sportelli
accennato nella
fig.
:
si fa
girando
il
manubrio dell'ingranaggio che vednsi
questo mette in moto un asse lungo 1",40
sue estremità due ruote di legno
i
il
quale porta alle
cui denti entrano nelle maglie quadrate delle
catene attaccate allo sportello. Lo porzioni di catena
clic
devono scorrere
sulla
parte superiore convessa della cupola sono fornito di piccole rotelle di ottone a
distanza
50 centim.
1'
una
dall'altra,
per agevolarne
il
movimento. Cosi
sportello mollile direttamente è l'inferiore: l'altro c mobile solo per
di
questo; e ciò
si
ottiene attaccando o staccando
con una leva che alza ed abbassa due pezzi
messi
in
moto da una
è attaccalo alle catene
da) vento
,
le
catenella.
,
sue ruote sono incastrate
impedisce ogni pericolo
di
tale specie.
in
solo
mezzo
supcriore dall'inferiore
foggia di saliscendi die sono
a
Perchè però
non corra pericolo
il
il
Io
sportello
superiore che non
*
di esser sollevato e portato via
una controrotaia
superiore
Questo giro è semplice e
onta del peso degli sportelli che complessivamente è di
800
facile o
clic
ad
libbre, la forza
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— lidi
una mano sola basta
Tutto
il
di
necessario; esso vien molto facilitato dal-
nella loro corsa gli sportelli stessi
massima parte
bilanciarsi l'un l’altro per la
mobile ó portato da
cielo
due rotaie
moto
hanno
l'azione reciproca che
gono quasi a
al
sei palle
ferro fuso fatte a canale circolare.
sfuggire dal canale sono
fissati ai
buoni
ferri
il
loro corsa.
Per impedire
alle palle lo
cerchi due orli o sponde verticali, cioè
alla parte esterna del cerchio inferiore del cielo
dell'altro cerchio inferiore,
quali ven-
i
della
da cannone libere e scorrenti tra
mobile;
l'altro alla
uno
parte interna
quale è pure di legno cd è fissato sul
muro con
e livellato perfettamente: questi due orli formano una specie di
quadrato, in cui deve necessariamente aggirarsi
la palla,
come
facilmente
rile-
vasi dalla qui annessa figura.
Le
palle
benché
libere,
per la molta e sensibilmente eguale pressione a cui
sono soggette non mutano che pochissimo
avvenga riesce
facile
il
il
loro posto relativo e
mobile, mediante una piccola macchinetta a doppia vite che
e che lo innalza con facilità fino circa
il
si
pone
il
cielo
tra le rotaie
7 centimetri. Una ruota dentata o cre-
maillera di ferro fuso corre tutto intorno
azimutale in giro;
quando ciò
rimetterle a giusta distanza sollevando alquanto
il
manubrio che serve a
cerchio di baso per dargli
il
moto
ciò redesi nella figura ad altezza
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—
—
15
conveniente dal pavimento; e da questo mediante un’asse verticale, e rocchetti
ad angolo viene trasmesso
la
macchina, come mostra
cielo
il
di leggieri
movimento
alla ruota suddetta, e
in parte la figura precedente.
mobile è 24 mila libbre
= 8136 kilogram.
con una mano può fare metto giro
anche un garzoncello
di pochi anni è
Il
quindi a tutta
peso complessivo del
un uomo
(1) e ciò nulla ostante
meno
in
di
un minuto
sufficiente a servire
di
tempo;
in ciò ai
bisogni
deH'astronomo, anzi l'astronomo stesso senza incomodo può far tutto da
Secondo
il
piacere e
forza di chi ha da girare
la
nubrio applicarsi direttamente alla ruota motrice
che riduce
fiero
ovvero
questo secondo
quarta parte:
forza alla
la
Per impedire che qualche
cielo mobile,
il
,
uragano sollevi
il
può
il
se.
ma-
ad un rocchetto
,
usa comunemente.
si
cielo mobile, vi
tro grossi ferri piegati a collo d' oca che gli impediscono ogni
sono quat-
spostamento
pericoloso. Per (laro accesso ad aprire le finestre che sono nel cielo mobile,
gli sportelli
e
il
portone della
corro tutta intorno
la
feritoia
camera sopra
la
vi
,
e una
o balaustra
galleria
cornice all'altezza di
vimento. Quest'altezza è tanta, quant' è necessaria per dare
1
che
”,92 dal pa-
alla
porta d’ in-
gresso una sufficiente dimensione, senza le incomode cateratte nel pavimento
usate in altri osservatorii. Dalla balaustra suddetta
si
passa anche
terraz-
al
zino scoperto, che rimane sopra la scala a chiocciola che dà l'accesso alla ro-
tonda:
il
piano di questo terrazzo è coperto di piombo e serve per osservazioni
a ciclo aperto. Similmente tutto attorno
al cielo
comodamente sopra un'ampio cornicione
girarsi
mobile dalla parte esterna può
0“,90
di
di larghezza.
La cu-
pola è superiormente coperta di zinco, rinforzato di riga di ferro, ove scorre
catena: è pure sormontata dal parafulmine,
mobile
di
legname termina
al
il
cerchio di ferro che forma
delle palle; e la parte fissa, annessa al
muro
stengono possono dar passaggio
vazioni sono diverse, secondo
e dar
moto
all'
orologio
ed è dilatata in cima
(1)
Questo h
il
e passando per
(2)
,
in
i
fluido
(2).
per
i
o
due cerchi metallicamente,
la
forte pressione
elettrico, del
Le
canale superiore
che so-
che ce ne siamo
as-
scale che servono per le osser-
vari usi: quella per leggere
vedesi accennata nella
il
circolo orario
figura a piede del pilone
una commoda piattaforma.
Per osservare ve
,
n’ è
peso dei legnami, e dei metalli, che entrano nella sua costruzione, senza contarvi
quello di molti altri accessori.
buro
al
galvanometro
sicurati direttamente col
,
il
è in congiunzione col cerchio
canale inferiore: le palle servono a congiungere
e ad onta del grasso di cui sono spalmati
la
conduttore del quale nella parte
Un
petto di
260
libbre attaccato ad una fune avvolta attorno al tam-
una puleggia, bastava a metterlo in moto e a mantenertelo.
Percib anche
i
varii archi dei cerchi di ferro
sono congiunti insieme da
liste di
rame.
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—
un' altra assai larga
può trasformarsi
dini stessi
capace
,
16
—
dar luogo a due persone insieme
di
metà anteriore è mobile sopra
a gradini la cui
in seditoio
hanno facilmente col mezzo
si
di declinazione si
uso
fa
costruita
,
onde ogni gradino
Per leggere
cuscini.
di
un altra scala
di
cerniere,
e tutte le altezze intermedie a quelle dei gra-
,
il
circolo
costruzione più semplice
di
che
occupa assai meno posto. Queste due scale sono poste su ruote matte e pos-
sono facilmente trasportarsi, e ciascuna ha un sistema
malte c restare sopra piedi
togliersi dalle ruote
di
leve
onde possono
Quella però delle osser-
fissi.
vazioni, scaricata che sia dalle dette ruote inatte, resta sopra tre cilindri di
legno, sui quali l'osservatore volendo può darsi piccoli moti di trasporto senza
discendere dal suo [tosto, col tirare semplicemente un cordone attaccato alla
balaustra.
pavimento è indipendente dal masso che sostiene
Il
è di legno
come
quello del meridiano,
il
che riesce
come
lo
grande
di
molto meno polvere, ed avvenendo che cadano talora
strumento, ed
perchè
utilità,
fa
dall’alto delicati arnesi
oculari, contrappesi ec. questi sui mattonati presto sarebbero rovinati.
Anche
camera sono
in questa
i
soliti
credenza, e una piccola scanzia per
d'altezza variabile, un'orologio a
un contatore
derale,
a
i
oggetti di uso riposti in una conveniente
libri.
Due
tavolini
uno
de' quali a piede
tempo medio, un cronometro a tempo
si-
mezzi secondi, e due treppiedi con lungho aste ver-
destinate a dare appoggio alle verghe dei piccoli moti dello strumento,
ticali
compiono
il
corredo degli attrezzi di osservazione. Tutta
mobile e
cielo
altri
gli
telligenza sotto
la
lavori di
falegname sono
la
costruzione del
stati eseguiti
direzione del F. Mariano Speranza
romano
con molta
della nostra
in-
Com-
pagnia.
Dalla parte settentrionale del cielo mobile, dietro la balaustra che corona
la
Chiesa, rimane un'altro terrazzo scoperto che
oltre
40 metri
sono collocati
bocca
e
gli
di ()'”,43
1’
in
largo
1
estende
si
in
lunghezza per
”,2 con 3 sporti larghi
strumenti meteorologici.
Il
oltre 2 3 ; e su questo
pluviometro ha un diametro alla
anemoscopio una superficie
di
3
deciin.
quadr.: questi due
strumenti sono assai lontani dal cielo mobile, onde non ne sentono disturbo:
i
termometri stanno presso di esso distanti dal muro 0",5() c riparati dalla
mezzo
pioggia per
giamenlo
del
del cornicione: dal lato di levante sono protetti
sole e delle fabbriche
dal rag-
sottoposte con persiana collocata a di-
lania di oltre un metro c dal lato di ponente dal piccolo braccio di fabbrica
che forma
il
II
passaggio
Barometro sta
mare
di
al
nel cielo
58",32, c
di
terrazzo: a settentrione sono
completamente
mobile ad un altezza del pozzetto sul
38”, 72 dal piano della sottoposta Chiesa di
liberi:
livello del
s.
Ignazio.
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—
Come
tatti,
altri
gli
uno
magnetici
quali adesso
i
,
di essi l'equatoriale
di
restano in
piloni
Cauchoix e
siti
H ma
ora in una piccola camera interna
si
,
è trovato sede
ancora in-
residui,
;
provvisori!'.
Il
declinometro è per
avendo prossimi
i
ferramenti del
le diffe-
possano essere abbastanza esatte.
renziali
La torre
vecchio osservatorio ora è spoglia di
del
c solo vi resta
gli
strumenti
la
serio delle principali osservazioni
,
meteorologiche
per tanto tempo in quel locale.
fatte
HI-
S-
L*
EQUATORIALE
ma-
è mia intenzione di dare qui una descrizione minuta di questo
Non
che non potrebbe
gnifico strumento,
mi contenterò
e figure;
tutti
pallone pel sognale del mezzodì, un pluviometro e due ter-
il
mometri per continuare
farsi
completamente senza molti disegni
soltanto di dare un cenno su ciò che vi è di speciale ad
illustrazione del disegno generale che presento
prenderne
di
sull'altro gli strumenti
sue indicazioni assolute non sono di alcun valore, benché
tetto, le
che
due
offrirebbero locale idoneo ad altri strumenti; ed era intenzione di col-
locare su di
già
—
17
su questi due piloni della cupola della chiesa
per equatoriale e pel meridiano, cosi
i
pregi,
il
fatta dal sig.
Tav.
che stimo necessario per esser
questa specie che esista
in Italia,
il
Struve di quello di Pulcowa,
al
quale
III.
com-
c che possa far
primo e maggior strumento
rimandando
il
pel resto alla descrizione
nostro é perfettamente
si-
mile, tranne le dimensioni. (V. descript, de l'obs. de Pulcowa pag. 181 e seg.)
La macchina è posata su
nella figura cioè
e sopra esso
di
un piedistallo
di granito della
forma che
formato di un masso trapezoidale che serve
una piramide curvilinea
clinato sotto l'angolo della latitudine.
di
si
vede
basamento,
tagliata nella parte supcriore a piano in-
Lo zoccolo è
alto
0 n ,58 largo
alla faccia
verso nord 1",04, a quella verso sud 0", 78; lungo 1“,71; questo zoccolo di
granito posa sovra un altro di travertino alto 0™,15. L’altezza della punta della
piramide dal pavimento è 2", 90, e quella della sua parte inferiore del piano
inclinato 2”*,50 circa.
Per
ramide
la difficoltà
di trasportare sul luogo
fu fatta divisa dallo zoccolo;
congiunti
,
ma
un masso
onde non perdere
cosi grande
,
solidità, essi
la
lasciando un corrispondente pezzo saliente sotto la base della piramide.
pi-
furono
corno dicono ad anima incavando lo zoccolo per circa 0",15
I
,
e
due
3
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pezzi poi sovrapposti ed
avendo
distallo
si
incastrati
ma
lastre di travertino alle sopra
modo
nel qual
:
stati
con cemento. Questo pie-
uniti
che è
sufficiente stabilità pel proprio peso,
giudicò opportuno murarlo,
spianate
—
18
sono
fu posato
pavimento come
il
di
si
4000
libbre
non
di
0 ra ,15 molto bene
è detto
potè orientare colla massima
si
1
semplicemente sopra un piano
La prima
facilità.
orientazione del masso fu diretta con una meridiana tracciata sulla faccia in-
piano superiore; e anche dopo messovi lo strumento non fu
clinata del
centro dello strumento resta alto sul pavimento
Il
tato nel
me-
toccarlo.
stieri olfatto
modo
ordinario di quelli di
Monaco che è
3"', 25.
Esso è mon-
seguente:
il
Sulla superficie inclinata della pietra è fissato con sei forti viti un piastrone di
lungo 1",26
ferro fuso
connesso immediatamente
,
pilone con
al
sei
viti
cui dadi sono incassati neH'intcrno del granito.
al
piastrone è 0”,225. Sopra
ancor essa
Sulla culla
sono
di
il
ergono
si
distanti
che traversa
bronzo,
di
che
in altezza
in
fissarla
1
suoi orli
piastrone a cui
il
a darle
a insieme
azimut per
la rettificazione
,
c sotto di essi
i
due appoggi dei
un contraforte o sperone che
orario.
Questo circolo è graduato
e col nonio dà
i
temere che
la
.
cui posizione
di (l-.ODl
cuscinetti
I
può regolarsi mediante una grossa
la
in
ed è lungo 1”,12. Trn
vite
perpetua de’ movimenti
argento direttamente
secondi ad uno ad uno
di
(1).
0", 0335, e
i
di
40
in
ascensione retta.
40 secondi
di
tempo,
suoi raggi corti c grossi non fanno
flessione possa avere alcuno effetto per alterare lo zero della
Questa massa anche per un’ altro
come
cuscinetto inferiore
in
Esso è di una robustezza straor-
titolo A assai
Questa divi «tuie a dir vero non è punto eoiamutla prl tempo,
incute leggere
il
circolo orario del diametro di 0”’,40 tutto dentato
il
ha una spessezz a
graduazione
la
spessezza dclfindicato contraforte. L'asse orario è cilin-
la
un dinmelro
esteriormente per ricevere
(1)
servono a
sostegni dell'asse orario, cioè
i
O^SO
contraforte s’innesta
dinaria,
quali
bronzo e l'estremità inferiore dell'asse orario eh 'è d'acciaio, riposa sopra
drico, ed ha
e
le
,
carico di lutto lo strumento puntellando l’asse
una piastra pure
vite
vili
movimenti tanto
due cuscinetti
al
piastrone posa la culla di lutto lo strumento,
il
strumento.
finale dello
regge
10
i
larghezza della pietra sotto
basso verticalmente, così che rinchiudono
in
essa vieuc unita con
diversi piccoli
grosse 0".035, lunghe 0”, 21,
La
fuso lunga 1",40, larga 0”,205, e grossa 0",035.
di ferro
sono ripiegati
Questo è
largo 0",15G c grosso 0”,067.
s«
il
fa
però
utile
eli* ti
circolo fosse divido in arco, ciascuna divisione vale odo
;
giacché
poui
facil-
10'.
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— 19 —
serve di conlrapeso all'inferiore parte dell’asse, per equilibrare la superiore che
è caricata di tutto
resto dello strumento. Alla cima della culla e sopra
il
cuscinetto superiore è collocato
tribometro che sostiene tutto
il
che gravita su questo cuscinetto;
il
gran peso
il
sue ruote hanno un diametro di 0",14
le
ed è portato da un sistema
di
doppia leva gravata di un forte poso
mità del braccio lungo che ò
di
0“,50. La sommila dell'asse orario è dilatata
un disco
all’estre-
0",23 di diametro per unirvi con 8 grosse viti il tubo che
deve ricevere l'asse di declinazione dello strumento. Questo tubo è di ferro
in
di
0",162
fuso lungo 0-.90 ed al capo ove entra l’asse ha un diametro esteriore di
ma
va rastremandosi leggiermente
che porta
fissata la crociera
due
del tubo è fornito di
i
cono verso
in
nonii del circolo
collari
di
1’
altra
di
ove sta
estremità
declinazione. L’ interno
bronzo por maggiore esattezza
movi-
di
menti. Anche quest'asse è fornito tribometro destinato a togliere quasi tutta
dentro
friziono dell'asse
porta
4 ruote
di
acciaio
tubo.
Duo
forti
,
in
un'anello
ed è infilato liberamente nel
la
che
ferro
di
capo grosso del-
e solo impedito dal girare intorno da un dente posto
l'asso di declinazione,
sul
tubo: questo consisto
il
leve di ferro fuso lunghe 0™,86, e caricate allo estremità
delle loro braccia lunghe da forti contrapesi, e infilate col braccio corto nell’
anello, lo tengono costantemente sollevato spingendo in alto tutto l'asso,
contro l’azione della gravità.
Le
levo sono di primo genere ed hanno
punto d'appoggio formato da un nodo cardanico, onde possono agire
le direzioni
11
con eguale
circolo di declinazione ha
gento di 5 in
5’;
loro
il
in tutte
facilità.
un diametro
e con 4 nonii leggonsi
i
di
0",50, ed è graduato in ar-
secondi a quattro a quattro. Que-
sto circolo graduato è accompagnato da un altro circolo destinato solo a
sare lo strumento in declinazione; ed
congegno
una
di
lungato oltre
i
che passa
vite
circoli in
un
in
i
piccoli
movimenti
si
danno con
il
fis-
solilo
pallina. L'asse di diclinazione è pro-
una
cilindro di ferro che porta
un conti-appeso scor-
revole che serve a regolare l’equilibrio dello strumento.
L’ asse di declinazione ancor esso dilatasi al
di
0",22
di
diametro per congiungervi
cannocchiale con
ferro fuso
;
lunga
le
viti.
Questa
la
J4 spessa 0*,02(>
culla
,
in
che deve ricevere
fatta a doccia
culla
0'*, l
capo grosso
un piatto
il
tubo del
semicilindrica
e dalla parte verso
1’
diametro interno un poco maggiore
di
un cuscinetto mobile per regolare
posizione del tubo e correggerne
la
,
è di
oculare è di
quello del tubo e in questo
posto è
la
col-
limazione.
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— soli
tubo del cannocchiale e
al
solilo
doghe
tessuto di
legno:
di
fatto
di
abete e fuori impellicciato di mogano: esso è leggermente conico dalfohbiettivo verso l'oculare, e collocato nella sua culla al di là della sua metà, cioè
a
1”,92 dall’estremità dell'oculare ed è tenuto
di ottone,
uno de’ quali resta invariabile, mentre
in
posto da due
l’altro
collari
forti
può muoversi d’accordo
col cuscinetto destinato a correggere la collimazione. Per equilibrare la parte
anteriore del tubo, ed impedire insieme la sua flessione vi sono aggiunte due
leve colossali lunghe 3”, 75, che avendo ancor esse
mezzo formato da un nodo cardanico
tribomctro
declinazione
di
posto sul tubo vicino
(
punto
il
come sopra
d’
altre
del
un anello
anteriore in
obbiettivo; ed alla posteriore verso
all’
appoggio nel
detto delle
è
entrano colla estremità
)
oculare sono
1’
Anche
caricato di due grosse palle, quasi interamente piene di piombo.
altri
diccoli contrappcsi addizionali possono mettersi all'occorrcnza sul prolunga-
mento
verghe o
delle
come
metalliche
nell’
interno delle palle. Queste
quello usate negli strumenti anteriori;
leve
ma
non
sono tutte
a diminuire
peso
il
loro sono fatte di due coni troncati di legno opposti per la base maggiore,
le quali
hanno un diametro
di questi tronchi di
di 0"*,1 15: le basi
cono entrano
in
piatteforme di ferro, o lunghi
del diametro di 7"", con dadi a vite ai
teforme metalliche contro
per compressione, e
inflessibilità, e
di
il
minori l’hanno di O^OTS.
ferro per tensione,
si
il
le piat-
legno operando
il
ha un sistema
di
una completa
molta leggerezza-
L’obbicttivo ha un diametro assoluto di
perdute per
di ferro
fili
due capi stringono fortemente
basi dei tronchi di cono. Cosi
le
1.» basi
c 4'“
:
ma
le
4
linee
sono
cerchio d’incassatura; onde restano 9 pollici francesi esatti di
apertura libera pari a 0",244
la
quale apertura ò tutta
utile,
non essendovi
bisogno di adoprare mai diaframma alcuno per ottenere maggior precisione,
salvo
il
caso di diminuire fcITetto dell’oscillazione dell’aria, nel qual caso
si
usa con vantaggio un diaframma di 5 pollici soli di apertura, c così può lavorarsi in serate
che sarebbero decisamente cattive ad apertura libera.
sua lunghezza focale misurata con molta esattezza
e la spessezza dei
di
due
una rara perfezione
vetri
=
si
trovò essere
Tutto questo colossale strumento ò messo in moto
corso diurno de* corpi
il
nel centro del
motore e
il
campo
regolatore.
4”, 328
28"”, 142: esso è purissimo e senza bolle, e
ottica.
da un orologio che vedesi a piede del
esso segue
=
La
di
Il
che restano
visione. Quest’orologio è
primo consiste
,
secondo
circolo orario nella figura
celesti
in
fissi
composto
il
,
solito
,
con che
invariabilmente
di
due
parti:
il
un ingranaggio mosso da un peso
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—
21
a doppia corda continua che mediante un rocchetto
vite perpetua
Questo rocchetto indiato
modo, che può rendersi indipendente da
in
senza strascinarla.
mezzo
Il
sull'
un
parimente conica: messe
comunicazione
l’orologio
si
di
moto
tra
col tiro di
fa
moto alla
muove
il
la
rocchetto ò lar-
Il
pure una
vite porta essa
la
queste due superficie, esse hanno
macchina e scostate che sieno, cessa ogni
rocchetto o
il
vite è disposto
essa, e girar libero sul suo albero
in contatto
portavo
sufficiente attrito per
asse della
di ottener ciò è semplicissimo.
go 14"“, ha interiormente una cavità conica, e
testa
comunica
quale ingraziando nella dculiera del circolo orario
la
,
tutto lo strumento.
la vite.
L'attacco c
il
distacco, del-
duo cordicelle attaccate ad una piccola
leva,
sua azione è così pronta, che lo strumento può mettersi in moto, c
arrestarsi
istantaneamente sotto
il
filo
micrometrico
in
condo a piacere dell’osservatore; e quel ch’ò più pregievole
si
c la
la stella
una frazione
è che
se-
di
moto
il
da principio trovasi già nel suo grado preciso di uniformità che deve
fin
te-
nere appresso. Tale uniformità di moto dipende dal regolatore: questo consiste
in
un orologio ordinario, connesso col pezzo motore mediante una vite per-
petua: la velocità di questo orologio è regolala da un bilanciere a forza centrifuga
il
quale è formato da una piccola leva orizzontale che porta ai capi
due palline metalliche attaccate con due sottilissime molle: per
trifuga le palline
vanno a strisciare contro
con questo attrito regolano
moto.
il
sistenza ottiene lo scopo suo
per più ore nel
campo
simo ingrandimento
che
il
moto
sia
una macchina
sì
di
in
Il
le pareti
la forza
i
fili
una
cen-
una scatola conica, c
un modo sorprendente; perchè può
del cannocchiale c tra
1000
di
mostra che questo genere
fatto
stella
di re-
tenersi
anche col mas-
volte; giova però nella pratica dell’osservazione
un tantino più cotere del moto
diurno. Bisogna
però che
delicata sia tenuta con grandissima nettezza c pulizia; e lo
strumento perfettamente equilibralo, o meglio con una piccola tendenza ad
aiutare
il
moto
dell’orologio.
Senza una completa regolarità in questa parte
è impossibile fare buono misure, e perciò
parte di
tal
meccanismo
è
una delle
più essenziali di questi strumenti.
Il
micrometro è ancor esso un pezzo
congiunge
al
tubo con una forte
goli di posizione del
i
minuti primi.
I.c
dentemente da due
diametro
di
meccanica. Si
ed ha un circolo per misurare gli an0",155 e con due nonii si possono leggere
i
sono mobili, ciascuna indipen-
fili
una sola delle quali però, quella della piastra su-
periore, porta la testa graduata e divisa in
sato su di un
rara precisione
vite,
piastre che portano
viti ;
di
100
diaframma mobile circolarmente
parti.
Il
sulla piastra
filo
inferiore è fis-
fondamentale per
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—
poter mettere
i
Gli
ben
quella che è messa
paralleli.
La
22
-
piaatra in cui invitasi l'oculare è portata da
moto
ma oltre di
muove una cremaillera che fa scorrere
dalla vite micrometrica,
in
tone munito di rocchetto
lare
indipendentemente dal Ulo micrometrico per tutto
11
micrometro è fornito
Ano a 1000
volte.
Ecco
8
oculari
in
»
»
8 30
IV
»
300
»
615
j»
V
»
403
600
760
1000
»
4 30
3 28
»
ii
»
VI
n
»
VII
»
»
Vili
»
vanno da 142 ad 817
altri
il
li
»
»
IV
»
210
340
500
V
»
817
»
con doppio micrometro circolare,
purché
si
regoli
seguenti
i
può
farsi
tubo, con rischiarare tutto
vi
che
precisione
Ingrandimento 142
l
il
ma
noi finora
altrettanto bene per gli
convenientemente
l'
illuminazione.
come
107
148
in quello di
Pulcowa o per
I’
campo, ovvero illuminando solamente
asse del
i
fili
diverse attenzioni che la pratica sola può insegnare,
partito da questa illuminazione;
è l’inconveniente che
le
I
:
II
Con
molta
negativi di
111
I
buon
1»
servito: giacche in loro vece serve
filare,
L’ illuminazione
255
140
»
»
altri
loro ingrandimenti sono
trarsi
»
«
»
non ce ne siamo
oculari
13 36
»
volte.
Oculare
Ve ne sono pure due
Kamsden:
17'94"
»
Ingrandimento
i
Oltre questi vi sono cinque
oscuro.
Campo
»
»
campo
che ingrandiscono da 98
positivi
loro valori determinati col dinametro di
i
un bot-
ciò
tutto l’ocu-
campo.
98
135
200
Oculare
oggetti deboli
di
il
ma
per
gli
in
può
oggetti assai deboli
lucerne essendo molto aperte diffondono gran luce
Digitized
by
Google
—
nella stanza
,
e
gliore che molti piccoli oggetti
que
slrumonto
forza dello
la
23
si
sia
da renderli ben cospicui. Dopo
faranno sparire del tutto applicandovi
spero di fare
soli
i
fili
di
ma
forse
platino
micrometrici
fili
diversi
resi
come
,
poco.
fra
valor della vite micrometrica determinato coi passaggi della polare è
11
r"=
Dna
luce di due
la
elettricità per illuminare
incandescenti dalla
ba-
tal
stentano a vedere o a misurare, quantuntale
sono riuscito a diminuire notabilmente questi inconvenienti:
tentativi
si
—
lucido dei metalli producono un
delle parti
riflessi
i
15", 45838
—
0", 00249
—
(<
14", 7 R).
piccola incertezza regna nel coefficiente termometrico, al qual fine non
sono state ancora
fatte ricerche sufficienti.
pregio principale dello strumento
11
nato. Per ciò che riguarda
che elegante
gli
oggetti che
esteriore costruzione
1’
,
abbiamo esami-
esso è non
meno
solido
varietà stessa delle tinte e le combinazioni dell'ottone, del
la
:
nella forza e nella preci-
consiste
sione dell'obbicttivo, testimonio di che sono
bronzo, del ferro, del legno, dcH’ar genio e degli acciai diversamento colorati,
mostrano un gusto
onde anche come oggetto
squisito,
cuzione meccanica è riuscito
un lavoro
1/ artista prodigò ogni cura c lustro
numento
di
mondo
capitale del
alla
la Santità
e
;
Silvestro.
s.
1
pezzi
quali tirati a lustro;
mano
dare loro una
nerito,
tista,
Sua
di
ma
di
si
i
di
Sommo
,
i
pezzi cosi
che nessuno
tutti
Fui
prezzo
il
IMO IX e
mo-
erano quali anneriti con semplice patina,
scirocchi de’ nostri climi ci
hanno forzato a
tale
Lo strumento
an-
fu collocato in posto
il
gior-
operazione non fu d'uopo far venire
l'ar-
ben lavorati e ben
si
null'altro inconveniente
disposti nelle
13 casse che
al
lo
trovò danneggiato nò guasto; e inoltre per la
erano stati contrassegnati, cinque sole ore
bastarono per metter tutto
i
Pontefice
doveasi collocare questo prezioso
copale, trasparente alle parti lucide, c nera alle
Ottobre 1854. Per
gran cura con cui
(1)
parte anche oltre
Augusto
e di ese-
genere ammirabile.
in ogni
questa
degnossi onorarlo per ciò della croce di cav.
ferro
forti
è manifestato finora.
essendo
contenevano
comodo
all’
cattolico ove
di industria
d’ arte
onde evitare la pronta ossidazione; nel resto
o guasto
no 25
riguardo
specialmente in
pattuito
in
suo
posto
(1).
massicci pezzi che lo compongono,
assistito in questa collocazione
A
si
dal macchinista
fine
di
di
tempo
poter sollevare con
armò un doppio
Giacomo Luswergb
tiro in terzo
della
cui
molta
capacità ebbi preclaro saggio io questa circostanza.
Digitized by
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—
raccomandato a due sbarre messe
bile.
Le prime
ma
rore bastò metter fra
che
la
la culla e
piastrone alla parte superiore una
il
cuneo
di
tempo. Tanta è
di
lo
strumento, non domandò
precisione con cui sono lavorate tutte le
la
parti di questa magnifica macchina, che
anche chi non
l’ha
mai veduta, pur-
ché ne conosca ('andamento generale, può commetterla insieme.
da seguire nella collocazione de’ pezzi servì
Mera
viata dal sig.
cowa. Mei
lastra di
7 millimetri di spessezza; c questo lavoro
dovè smontare e rimontare quasi tutto
che poche ore
mo-
fenditura del cielo
pietra era stata tagliata u n
l'inconveniente fu di nessun conto: a corregger quest'er-
feiTO leggermente fatta a
si
—
rettificazioni fecero vedere
poco troppo bassa,
per cui
2i
attraverso della
I*cr l’ordine
guida una breve istruzione in-
di
Pul-
stesso, e pel resto la descrizione dell’osservatorio di
trattare
delle
osservazioni
fatte
con
questo
strumento esporrò
quanto è necessario a sapere sullo stato suo di rettificazione onde giudicare
del merito delle osservazioni stesse.
§•
IV.
STRUMENTI DIVERSI.
Oltre
strumenti astronomici principali mentovati
gli
trovasi nell’osservatorio
una completa raccolta
scuno dei quali è
in duplicato
sconcerto. Vi è
magnetometro
mente
il
di
in
questa descrizione,
strumenti meteorologici cia-
per supplire a qualsiasi improvvisa rottura o
di declinazione fornito di teodolite apposita-
costruito senza ferro e acciaio, e coi suoi accessori per la misura della
declinazione assoluta e dell'Intensità. Vi sono diversi cercatori di comete e canocchiali a inano, e molti strumenti geodesici, cioè:
ISorda,
un teodolite
di
tascabile di Breguet,
conserva attualmente
Porro per
l’antica
1’
un circolo ripetitore
ripetitore in altezza ed azimut,
un barometro portatile
di Fortin
o
di
un cronometro
un sestante. Vi
interressante raccolta di strumenti inventati dal
si
sig.
misura delle basi, c che hanno servito sulla via Appia(l). Fra
la
questi è un
Gamhey,
metro
tesa di
tipo e
un comparatore
a microscopi e si conserva ancora
Boscowich.
Finalmente merita
interessanti publicazioni
di
esser mentovata la Biblioteca che racchiude le più
accademiche ed astronomiche moderne; molti
atlanti
c carte celesti c le più stimate opere in astronomia, fìsica e matematica. Essa
è scarsa di opere antiche;
ma
si
ha un ricco complemento
Biblioteca
nella
grande del Collegio ove trovasene una assai rara collezione.
(1)
Vedine
urta
breve descrizioni» e l’uso nella Corrisp. Scientifica anno IV,
n. 22,
23.
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—
—
2ó
PARTE
II.
OSSERVAZIONI FATTE ALL’EQUATORIALE DI RERZ.
I
soggetti principali osservati furono
I.
Le
II.
1
seguenti
i
:
stelle doppie.
Gruppi di
stelle.
III.
Le nebulose.
IV.
I
pianeti Giove e Saturno.
V. Diverse comete ed
pianeti
altri
:
di ciascuna di
queste classi diremo
a parte.
•-
s-
OSSERVAZIONI 01 STELLE DOPPIE.
delle
La misura delle stelle doppie costituiscono uno dei più importanti soggetti
moderne ricerche astronomiche , ma non poche sono le difficoltà che
s’incontrano ad ottenerne delle buone. Si esige gran forza ottica c gran pere-
zione meccanica nello strumento, e non poca perizia nell' osservatore, e ad
onta di ciò sussistono sempre fra
le
incertezze che rendono assai dubbiosi
pi; talché
osservazioni dei migliori astronomi
Ì
tali
calcolatori delle orbite di questi cor-
ad onta della diligenza degli osservatori
soggetto, dal quale dipende nullameno che
la
,
e della
importanza del
soluzione della gran questione,
se la legge della gravitazione in ragione inversa del quadrato delle distanze
agisca anche al di là del nostro sistema; ad onta dico di tanta importanza,
le
stelle
doppie più note non hanno ancora uh numero tale
di posizioni sicure
da poter metter ciò fuori di ogni dubbio. L’incertezza nasce sopratutto dalla
difficoltà delle
misure in distanza,
le quali
per alcun chè, tuttora inesplicato,
presentano divergenze notabili, non solo tra diversi osservatori,
persona da un giorno
pato
all’altro,
il
una parte aliquota considerabilissima
non sono esente dal
sto io
esservi
di
non
che
,
alla stessa
pure sono
misurano. In que-
si
mi è avvenuto con molta sornon
sera misure così concordi fra di loro, da
nemmeno un centesimo
avvenire altresì lo stesso fra
discordare
delle quantità
difetto ordinario:
presa di avere spesso in una
sure
ma
che è notissimo a chiunque se ne è occu-
divergenze che quantunque di pochi centesimi di secondo
;
i
di
secondo di diversità; e
diversi
poco dalle
numeri ottenuti,
la
ma
serata seguente
quest’ultimo mi-
per
prime. Persuaso di ciò ho fissato
4
.
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—
canone di non prolungare
tro reiterazioni
come
,
misure
ciascuna sera oltre tre o
dopo due o
dopo due o
tre
tre confronti
misure anche
la
precisione, onde ordinariamente non
di
misure dello stesso oggetto.
differenze
—
26
in
piuttosto ripetere le misure
nella stessa serata
stessi, così
gli
ma
le
comprese sotto
È
ho
fatto più
sono derivare da molte cause:
la
poco
accresce
si
tre in quattro serie
di
ancora ignoto qual
di
Ma
numeri seguitano sempre
in sere diverse,
denominazione
la
più quat-
al
più serate di seguito.
i
sia
causa di queste
la
ma
equazione personale:
disposizione dell’occhio che facilmente
si
pos-
adatta
a diverse lunghezze focali nella visione telescopica: le dilatazioni delle parti
del
micrometro
c la temperatura dcU'obbicttivo che induce diversa lunghezza
focale, c quindi qualche inavvertito difetto di parallasse nei
getto, e sopratutto lo stato dell’ aria
durre
tali
diversità, contro le quali
il
rapporto all’og-
fili
sono ragioni più che
sufficienti a
pro-
solo rimedio è di moltiplicare le osser-
vazioni.
1
calcolatori Un'ora
si
sono
rivolti
degli angoli
a servirsi
di
credendoli più sicuri; o certamente un'errore anche di 2", o 3°
quando sono
hila; tuttavia l'esperienza ha mostrato,
dcll'osservatoro ha tale influenza che
si
clic esso si
tieno in
non può
stella
darsi
può
un modo o
danno diverse regole per evitarne
tele
una
gli
assai largo a taluno, lo
Dawcs
e Slruve
ai
effetti:
A
20
in
ad onta
i
4.°
Ho
tutto le cau-
che
di
lavori di Herschel
i
cercato qual potesse essere
può avere
la
relazione.
cagione
Ecco
disponga
l'orlo
I’
non
di ciò,
esperi-
serie di linee parallele verticali distanti tra di
in
di
10
in
modo che
della riga
20 centimetri
le linee parallelo,
si
20
in
30
molta una riga
essa venga ad essere sulla dire-
moveudo alquanto
la
venga ad intercettare una porzione del
cono luminoso che entra per l'apertura
tamente storcere
di
Se questo limilo pare
zione del raggio visuale condotto alle linee parallele, e
testa si ottenga
capo
6 gradi
moto angolare
il
30""- collocate a una distanza dall’osservatore di
si
del
a
nei diversi anni: del resto in tal materia
stesso
una distanza dullocchio
obliqua a 45’, e
ma
preghiamo a vedere e confrontare
sicuro.
mento semplicissimo. Sia una
loro circa
5
su di una sola sene di osservazioni fatte in diversi
e ho trovato un fenomeno che forse vi
metri.
di
un'altro; ciò è ben noto e però
prudentemente per ben dimostralo
fondandolo
ò male mettersi
La posizione
l'altro.
far variare l'angolo
in
tempi o da diverse persone se esso non supera
South,
angolo
che anche questo elemento è altrettanto
soggetto ad irregolarità in proporzione quanto
secondo
posizione,
nell'
assai piccole le distanze poco influisce sui raggi vettori dell’or-
della pupilla; si
vedranno immedia-
e quasi restringersi presso la riga,
formando
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—
non più
ma come
dello rette,
ghe ad angolo retto
—
27
dei rami di iperbole. Se
tra di loro
e cbe stiano di 45° inclinate alle parallele, allora
ma
non una,
dispongano presso all'occhio
si
dell’angolo, lo storcimento sarà più marcalo, e le rette
si
due
ri-
sulla visuale,
guardando presso
al vertice
trasformeranno
in
iperbole dichiarale, la curvatura delle quali varia notabilmente secondo la di-
stanza della riga all’occhio, e l’apertura della pupilla. Se le lince parallele c lontane siano pure parallele all’orlo della riga, allora esso
mente
l’una addosso all’altra, c vieppiù
presso alla riga. Guardando a questo
spigolo di una Gnestra, o
i
piombi
che quando
il
all’
asse
della
La colorazione non
,
come
possa variare
meno
direzione più o
i
Infatti nei
rapporto
ho
fa
fa
il
riga
la
caso nostro,
al
ma
distorsione mostra secondo
la
nel
fatto a bella
quando per
giudizio degli angoli di posizione
forti
via
la
ingrandimenti
di
direzione simmetrica all’asse della
in
diaframma
il
fenomeno
dell’oculare, ha
quello della pupilla, e
Glo micrometrico e alla direzione delle
al
descritto
di
i
suoi orli
stelle
lo
,
un dia-
devono
fare,
stesso effetto
sopra. Por istruirmi su tale errore
posta diverse serie di misuro in posizione incomoda cd obli-
qua, ed ho cosi conosciuto
i
limiti entro
i
può essere compreso
quali
E
diligenza per evitarlo. Nella maniera di misurare
inutile
il
il
suo
dire cbe ho usato
ho seguito
in tutto lo nor-
date da \V. Struve ncll’introd. alle ilensurae; nè è qui necessario ripeterle:
solamente avverto che
le
distanze sodo prese più volte per ripetizione doppia
completa, o spesso cambiando posto
vite.
ai
Alo Asso, onde variare le parti della
L’ angolo di posizione altresì è preso più volte
ogni volta
11
non passa simmetrica-
immagini soffrono una distorsione
le
,
valore che è circa di 4° nelle posizioni estreme.
me
io
inclinata dell'asse dell’occhio all'asse del cannocchiale,
metro notabilmente minore
che
pupilla
hanno nell'occhio una
raggi non
pupilla.
come
colori dell'iride. Questi falli dimostrano,
accompagnata da colorazione.
sensibile
me
i
fascelto di luce che entra nell’ occhio
mente attorno
restringono apparente-
un'oggetto molto luminoso,
una vetriata lontana, veggonsi insieme collo
di
storcimento e spostamento anche
si
sembrano accostarsi quelle che cadono più
modo
numero
il
micrometro
di molti gradi e rimettendolo
,
spostando totalmente
nuovamente
sulle stelle.
dei confronti in ciascun caso è notato colla osservazione.
Pel giudizio dello grandezze ho seguito
la
norma
di Struve stesso,
ad aver preso pratica sufficiente e quindi spesso sono omesse. Quando
è quieta e
i
dischetti sono
ben terminati,
la
Ano
l'aria
stima della grandezza è sicura quasi
come la misura della distanza: non così se l’aria è sfavorevole
mcnto debole. Devo osservare che un elemento interessante nel
e l’ingrandi-
giudizio della
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— 28 —
grandezza e a cui poco
bada comunemente è
si
eguali in disco apparente,
ma
una rossa e
loro colore: di due
il
verde
l’altra
stelle
giudica sempre piu
si
grande
la
verde perchè questo colore è più luminoso (W. Herschcl Phil. Trans.
1800,
p.
255). Questa vivacità ha bene spesso influenza notabile sulle misuro,
e certe minime stelle
misurano con gran precisione, mentre altre
si
grandezza o distanza sono molto
difficili
perchè
di tinta
men
chiara.
di
cgual
Gli studi
che vado facendo in questo proposito essendo appena cominciati, non ne dirò
di vantaggio.
stelle
una
La vaghezza e varietà dei colori, è una delle più belle proprietà
doppie ed è oramai provato che essa non è effetto di contrasto
È
realtà fìsica.
impossibile non comprendere
terminazione precisa di
minar possono
ed azzurra
i
fln'ora è
mezzo da
mancato un
stabilire
punto di colore per questi oggetti. Se non m’ inganno
riuscito,
almeno ad indicare un mezzo
narlo in
modo
,
I
col quale si
da non avere equivoco
io
credo di essere
può arrivare a determi-
di sorta alcuna
pratica,
alla
mi sono contentato
però devo avvertire che
la
ma
nei
secoli avvenire:
1’
esporrò in
spero quanto prima poter arrivare a provarli e
di
notare
i
colori
modo
al
forti
Possono riconoscersi
più marcate sono
la
Nel che
ingrandimenti. Così Venere
che pare bianca coi piccoli, diviene giallo-verdina coi
versifica notabilmente.
ordinario.
visione per cannocchiale è soggetta a gravi diffe-
renze dalla stima ordinaria, specialmente coi
tinte; le
che illu-
soli
miei tentativi finora per mancanza di tempo e di apparati, non sono
stati applicati
intanto
ma
con precisione
questo mezzo è desunto dallo spettro della scintilla elettrica e
fine.
delle
,
una de-
loro satelliti con luce alternativamente rossa, e verde, o gialla
ma
(1),
di
c di conoscerne la variabilità, se pure sus-
nò non può senza interesse contemplarsi un sistema di
siste:
il
tali tinte,
importanza
1'
plumbea
forti.
Giove pure di-
in esso fino a quattro o cinque
delle fasce oscure, la rossastra del fondo
generale del pianeta e una gialla verdina nelle fasce più lucide. Avendo fatto
(I)
Esempi superbi
dì quelite
combinazioni tono
i
Rancio e verde
Rancio e verde-azzurra
seguenti notissimi:
<
Boote
«
Ercole
Gialla e azzurra
59 Serpente
Bianca e azzurra
9
Serpente
Bianca e rossa
*
Cassiopea
Rossa e verde
95 Ercole
Gialla e cenerina
10 Ariete
(Slruve C70j gialla azzurra
la
magg. azzurra.
Digitized
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Google
—
29
-
singolare attenzione sulla Luna, ho veduto e
'eoi forti ingrandimenti ò di
vagna.
precede
quanto
agli errori probabili di
mio primo saggio
in tal difficile
di
queste determinazioni, essendo questo
2.
maggiori
strumenti
,
di quelle
gli
che vedo oc-
hanno usato eguali o
comparate
più importanti e
oggetti
misure colle più accreditale e recenti
:
dopo aver veduto
confidenza che poteva avere nei miei risultati, ho intrapreso
di
risultati siano
ho preso fiducia nel successo. Per mia istruzione per-
tanto ho studiato dapprima
grand'opera
i
trovato le divergenze delle
non maggiori
particolari misure minori o certo
correre nei lavori degli osservatori più celebri, e che
così
la
mie
le
grado di
il
revisione della
Struve Mensurae micromelricae. Questa essendo fatica
anni, e in cui altri puro ora sta lavorando,
°
la-
di
brevità e
una uniformità
materia, non pretendo che
1.
limiti
suo fondo
per
osservazioni dà la sinonimia necessaria per intenderli.
superiori ad ogni eccezione; dirò però che avendo
mie
latini
potrebbe dare Io spettro citato della scintilla elettrica. La tavola che
le
In
il
piombo o
di
nomi
degli astronomi esteri, e sarebbe desiderabile in ciò
scala, cui
il
mi sono convinto che
veramente color
tinta
colori nelle osservazioni sono notati con
1
comodo
una
di
molti
ho creduto dovermi porre
certi
per riuscire più utile che fosse possibile. Questi sono stati
i
seguenti:
Preferire le stelle più australi, e cercare di aggiungere a quelle di Struve
anche diverse delle più meridionali oltre 15.° di deci, sud date da
°
Non misurare che per qualche scopo
J.
Herschel.
particolare le stelle poste oltre 30° di
declinazione Nord. 3." Limitarmi per ora alle stelle di maggiore grandezza c
specialmente
alle
Lucidae dello stesso autore, onde acquistare una sufficiente
pratica per indi poi passare alle altre lìeliqme.
da questo lavoro sarà doppio; 1°
il
moto
siasi
concorrere in
astronomi
Il
frutto che
tal
guisa a fissar
si
potrà raccogliere
riconoscere quali siano le stelle in cui
di
manifestato in guisa, da dare speranza
delie
di
orbita certa.
2." Di
misure che unite a quelle degli
altri
somministrino una posizione normale esente da personali equa-
,
zioni ed errori
,
onde possa
stabilirsi
con fondamento sicuro un catalogo
di
questi importanti oggetti per servir di base a futura lontane ricerche.
Per cominciare
originali
fino
da adesso questo lavoro,
aggiungo un catalogo delle principali doppie ridotte, in alcune delle
quali è fatto confronto colle posizioni date da
formano come due epoche anteriori
anni incirca
scibili.
alla serie delle osservazioni
,
e perciò sufficienti a
alla
W.
nostra,
far ravvisare
Herschel, e da Struve, che
1’
una
moti
,
Delle stelle riconosciute già per periodiche, dò
bite, desunti dai più
recenti calcoli a
me
di
70,
1’
altra di
30
se essi sono riconogli
elementi delle or-
noti, acciò chi volesse
confrontarli
Digitized by
Google
—
—
30
vada
coi dati delle osservazioni, possa furio. Chi più desidera ò d'uopo che
grandi lavori di Struvo e di Maedler, di Herschel e South ec.
ai
La
dendo con questo
2
di
280 misure complete
scric attuale di osservazioni contieno
titolo quelle
angoli di posizione e di
2
somma
1120 osservazioni
di oltre a
,
non meno
massima parte con-
cui ciascuna volta furono presi
in
ma
distanze doppie,
per
sistono di 4 angoli e 4 distanze, e spesso anche più,
la
inten-
distinte.
la
onde realmente formano
Le dubbie
e le incomplete
sono state tutte rigettate, meno qualche raro caso d'incomplete, nelle quali
misura appartiene
Le osservazioni
la
più lontana di qualche triplice sistema.
alla
di stelle ristrette
non sono state
che
fatte
in
circostanze
ottime, o almeno buone, e quando l’aria eia tale da dare immagini ben precise,
c
da poter ammettere almeno un ingrandimento
tali
meno buona
era
È un
siamo occupati
ci
La colonna
larghi.
importante
fatto
sime nulla può
di altri oggetti,
il
vedere come talora
in
l'aria
non
buona stabilmente
ó
buon tempo;
il
tramontana
quiete.
È
si
se
oggetti più
le
difficili,
4 Aquila
dietro l'altra, giacché
desi decisamente
midiamentri dei
>ì
come
fili
sono valutate dietro
ò un
di
tempo:
è (issato
si
in cui soffia la
pei climi caldi,
,
di questi brevi
Homo,
certa per
in
istato
momenti por misurare
o esaminarne di quelli più astrusi.
,
e 3 Cigno
:
la
cifra 8.
in
ottima condizione d'aria
vi
queste devono ora essere nascoste una
Corona che pure
è
semplicemente distante 0",3 ve-
Le distanze
inferiori
è noto che sono piuttosto
la
ma
non persevera se non poche ore
l'aria
doppie più volte trovale semplici
,
o cattiva ter-
ha sempre una cattiva terminazione d'immagini, ancorché sieno
veramente eccellente. Mi sono servito
Tra
stelle,
cambiamento
vengono improvvise, o
una cosa, non so se singolare
y Corona
l'aria
doppie forma un criterio forse
non qualche giorno dopo che
nelle giornate serene che
che anche nelle sere migliori,
gli
quando
volte:
giornate apparenlemeute bellis-
stelle
più sicuro che vi sia, per giudicare di un prossimo
il
760
misure pel forte oscillar delle
farsi di
minazione delle immagini; l’aspetto delle
è
di
o delle misuro di gruppi più
delle note contiene a questo riguardo le indicazioni necessarie.
alla
somma
stime che altro
grandezza nota del diametro dei
fili
:
dei
tali
se-
stime
stessi.
Le liste che seguono non hanno bisogno di spiegazione. La 1* colonna
numero progressivo. La 2* il nome della stella col numero di Struve
1827 contrassegnato colla lettera 5. La 3* l'epoca in frazione di
del cat. del
anno. La 4" l'angolo di posizione. La 5"
stessa distanza in secondi di arco:
la
distanza in parti della vite.
seguono
i
o
i
La 6"
numeri de’ confronti, e
grandimenti indicati col numero dell'oculare; vengono appresso
le
gli
la
in-
grandezze
colori.
Digitized
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—
—
31
Sul peso dato alle osservazioni» essendovi tanto
dovere prendere per base l'accordo che vedesi
un peso
vazioni parziali, dando
della vite di cui le
mero
«
di arbitrario,
ciascuna sera
in
numero
inverso a)
divergono
de’ gradi di cui
.
.
2
.
.
1
nu-
tra 0’
1”,
e
1.2
..3
.
testa
pesi fino al n. 5:
i
fra (V* e l* e
4
.
osser-
al
angoli di posizione, giudicando della dif-
gli
è quando le divergenze sono
5
peso
il
credifto
le
ossorvazioni più discordanti distano tra di loro e
ferenza a vista senza istituire minuto calcolo c limitando
cosi
ho
fra
delle divisioni della
...
2
»
3
«4
4
»
5
5
Divergenze superiori rarissime volte occorrono ed ordinariamente sono in osservazioni fatte in cattive circostanze che
incluso nel peso Io stato del ciclo,
sistema
sto
renze
avendo veduto che
,
noti) te di
sopra,
elio
il
ma ho
ho creduto
(1)
Ho
inutile
accennato «opra
in
sono rigettale. Da principio aveva
creduto dovcro abbandonare que-
fatto esso
nel
seguiva
la
legge delle diffe-
è una prova manifesta della grande influenza dello
stato dell' aria sulle misure. Attesa
sera,
si
ciò
poi la
de’ risultati da sera a
variabilità
maggiore accuratezza
che
alla difficoltà
a*
di questa
(1).
nel prender misure esatte delle «Ielle
incontra
doppie, dal continuo moto dell'atmosfera. Dì queste
si
nei paesi più settentrionali sia tale agitazione dell’aria
meno
lagnano tutti
osservatori, ina pare che
gli
L’ammiraglio Smith
sensibile.
nella sua
hell'opcra Cele/tial Ciclc V. 2* pag. 128 ricorda a questo propolito la noia che ne riceveva
moso
Piazzi
,
e
come esso per
ciò preferiva assai
Green wich
facendo osservazioni astronomiche nei nostri climi ha rilevato
zioni e
i
movimenti delle
di temperatura che
5
o 0" mentre
dà origine
cui
si
a
hanno
si
è da 10 a
12% e questa produce un continuo mescolamento
immagini perfettamente terminale
venuta quasi stazionaria ed un poco superiore
d'ordinario a questo stalo succede uu generale
impedisce
le
osservazioni. Quindi
ti
riiigbilterra. (Jn bel cielo e
rare e riconoscere
assai
rari.
Pei
favorevole a
la
alla
o
i
di
d'osservazione,
poco proprii
coperto,
difficoltò,
e
si
si
ma
se
si
ma
alle os-
lavori della scienza quale è per esempio
nebulose
numero
c
si
non superiori a 200 volte
vuole spingere più in
la
di
visibilità degli
giorni in cui si
possano con esattezza misu-
doppie, specialmente le litliquac di Slruve del
sia
d'aria che
momenti in
annuvolamento, che per un altro verso
in certi paesi creduti
giorni di aria pura e quieta in cui
chi usa mediocri ingrandimenti e
meno che non
media propria dell’ora
parziale
più grandi
piccoli pianeti, studio di
ma
le stelle
precisione dell'osservazione,
grado imponente
Fa-
temperatura è di-
la
puro potrà esser opportuno per ciò che riguarda
come nuove comete,
possano fare osservazioni,
i
I soli
stelle.
quando
tranquille è
c
comprende come
servazioni astronomiche pure siansi compiti
oggetti,
il
Biot pure
che essa produce. La ragione di ciò pare evidente.il cambiamento
«ielle
refrazioni irregolari e quindi a continue agitazioni nelle
delle
il sig.
grande irregolarità delle refra-
la
ha nell’aria durante un giorno di atmosfera pura sarà nei paesi settentrionali
Roma
in
Palermo,
alla sua
là
1* e 2* ordine
, il
cielo
è
sono
sempre
l'iograndimenlo c quindi
incontra Dell’aria un ostacolo, che nei paesi caldi acquista un
esige da parte dell astronomo
la
massima attenzione onde no-
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—
—
32
Restìi ora solo a dir qualche cosa sullo stato dello strumento, e sua ret-
tificazione durante queste misure.
Le misure
non furono incominciate che molto tempo dopo
regolari
la
sua collocazione e completa rettificaziono, e regolarmente solo dopo l’Aprile.
In tutto
il
corso
starono costanti,
dell'
gli
il
Polare, a Pegaso e a
in
furono piccolissimi, e re-
errori strumentali
come me ne sono
terminazione fatta
da qucU’epoca
anno
spesso assicurato. Riporterò qui
de-
la
3 Dicembre 1851, colla osservazione delle tre stelle, la
Andromeda, trattandole col metodo dei minimi quadrati;
non
poi lo strumento
fu più toccato.
Posizione del polo strumentale rapporto
polo celeste:
al
Coordinata nel piano del meridiano (polo
strumentale
più allo)
5
Coordinala nel circolo delle
sei
ore
L’errore dello zero del circolo di
ij
= 15.” 330
= — 61
1."
declinazione fu tro-
vato 18” e immediatamente corretto colle
viti di
registro.
Errore di numerazione del circolo orario
u
Collimazione
c
=
-+- 6.‘
——
61
43
1
(l'angolo del tubo coll’asse di declinazione dalla parte del-
l'oculare è acuto.)
Angolo degli
assi
di asc. retta e di declinazione
contato
della parte del tubo e del circolo orario.
in
t'=90*
un’altra serie di osservazioni quest'angolo fu trovato.
nuova prova
dipende dalla costruzione
perdere
stelle
il
tempo prezioso per
le
osservazioni pi ri
difficili.
le
buone circostanze per
lazione lenta delle stelle
frazione
ai
si
0.'
060
Quello che dico delle osservazioni
doppie dicasi anche delle osservazioni meridiane, nelle quali spesso
mentre
— 0.M47
—
dell'artista (1).
coi Corti ingrandimenti che forse altri
rare
=90*
.
della precisione del lavoro, perchè quest'angolo é invariabile e
ha grande
le osservazioni
non osta
nocumento
si
alla loro
meridiane che per
le stelle
misura relativa, purché
di
ha una discordanza
non può rilevare coi minori, anzi Corse sono più
difficili
e
doppie, perché una oscil*
vi sia
buona terminazione,
da questa nelle determinazioni delle distanze
conserva spesso alterala per buon tratto di quel tempo che una
stella
La
zenitali.
re-
impiega a pas-
sare pel meridiano, e per correggere gli errori eba ne possono provenire tutte le lormole sono
inutili e solo vi
resta
l'unico rifugio di distruggerne l'effetto col molliplicsre le osservazioni.
(!) Gli strumenti equatoriali, essendo ora comunissimi, la loro teoria trovasi esposta in modi
diversi tn varii dotti trattati. Tuttavia potrebbe desiderarsi una maniera più semplice da
strare le fromole usale nelle loro rettificazioni; onde
non credo
mentarissimo. Perchè un equatoriale sia ben rettificato
ai esige:
inutile
1*
il
Che
dimo-
darne qui un cenno
il
suo asse polare
sia
ele-
pa-
rallelo all'asse della sfera celeste. 2* L’asse ottico del cannocchiale perpendicolare all’asse di declina-
zione. 3* L'asse di declinazione perpendicolare all'asse orario. 4*
Lo
zero del circolo di declinazione
Digitized
by
Google
—
33
La
come può
flessione è piccolissima,
Nord
clusa dalle stelle al
Sud
al
provarsi dalla distanza polare con-
non superando
dello zenit, le differenze
tre
o quattro secondi.
eoiucida coll'equatore (o col polo). 5* Lo zero del circolo orario col passaggio dell'astro
Il
polo strumentale può deviare dal polo celeste in altezza e in direzione laterale;
altezza
trova facilmente mediante
si
distanza polare di una stella vicina
vera, «bla dalle tavole; così facilmente
La deviazione
colo od inesatto,
laterale per
ba l'errore dell’altezza polare
si
buono
circolo orario sìa
vazioni di due stelle
P
Sia
il
e
la
l'altra
una
stella
S e
si
Ora
suppone che
si
l’angolo
doppia
e anche dello zero di gradua*
avrà
EPS pure
formob diventerà
circolo orario sia pic-
il
coordinala
la
19.
Ma
se
il
altri errori.
gli
il
PEy che
ha
il
vertice
meridiano vero EP, e l’apparente dello strumento E*, questi
quando
le
deviazioni sono assai piccole. Si os-
conduca un arco PS avremo;
sen
te
si
equatoriale c che dà tutti
circoli intersecandosi sensibilmente all'equatore
servi
la
pratica coi circoli
distanza polare di una stella che sia a sei ore di distanza dal
polo celeste, y lo strumentale, l'arco Pir 6 opposto all’angolo
equatore, e che è compreso tra
due
si
ben graduato, sarà preferibile quest'allro metodo, fondato sulle osser-
una polare,
l
£,
una prima approssimazione, o anche qualora
avrà osservando
si
meridiano, e correggendola dell'errore delPindicc e dalla refrazione
all’
meridiano.
al
deviazione in
rapporto allo zenit, e confrontando questa (corretta della refrazionc) colla distanza polare
ripetitori
zionc.
mezzo del rovesciamento come
polo, per
al
la
circolo gradualo della declinazione, determinando
il
la
ES
=
SP
sen
:
ditfereuza tra ES-+-SP, e
sen
il
EPS
:
sen SEP.
quadrante intero EP
piccolissimo, e la deviazione tale ebe
sia
molto piccola e di più
suo seno possa sostituirsi
il
b
all'arco,
:
seti
8
:
cos )
:
EPS
:
:
PES
:
h
:
:
v
quindi l'errore A nel tempo della culminazione, trovato colla lettura combinata del orologio e del
circolo orario sarà
:
Itisi) tang
Consideriamo ora
retta
non
posti
l'altro
sopra
sì
trova che un
tale
colla stessa dimostrazione.
,
I*
P»=
discosterà di un arco
si
errore
,
che coinciderà col
polo: c costruita la figura
i al
come
produce nel passaggio un’errore
K'
mento
5.
errore dello strumento derivante dagli assi di declinazione e di ascensione
ortogonalmente. Lo strumento descriverà un circolo massimo
meridiano vero all'equatore, e
—
i tang $
La differenza essenziale dei due errori è in ciò, che rovesciato lo stru-
errore primo di deviazione laterale resta
lo
stesso
,
mentre questo degli
cambia
assi
di
segno.
L’errore di collimazione
flusso sui passaggi osservali
fa
si
descrivere allo strumento un parallelo al meridiano, e
trova
al
solito essere
h"
=
Questa collimazione potendo variare col girare
eliminerà quest’errore coll’osservarc
il
A
e
Bi
1
e sec
II
suo in-
de’ passaggi:
8.
circolo di posiziouc del micrometro
180"
di
passaggio dalla stessa parte del meridiano due
col micrometro di posizione a 0* e l’altra a
Siano quindi
il
come neU'istromenlo
volte,
si
una
80.*
passaggi meridiani o le culminazioni, concluse dalla lettura del circolo
orario, e dell'orologio per una data stella col
micrometro nella prima
e
seconda posizione:
sìa
a
l’ascen-
Digilized by
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,
— Simassima importanza,
valore del passo della vite essendo delia
li
definitivamente
stabilirlo
sufficienti a
che non può
ma non
modi,
di determinarlo in diversi
credo che
1'
;
sensibilmente sulle misure che
influire
che rimane è tale
però
si
danno
moria. Tuttavia per ogni sicurezza ho creduto bene dare
misurato
parti della vite stessa,
in
onde occorrendo
in
questa
me-
valore diretto e
il
dover usare un altro
di
possa farsi senza difficoltò.
coefficiente di riduzione,
Stando
cercò
si
ricerche fatte finora siano
le
incertezza
alle osservazioni
finora,
fatte
coefficiente termometrico, per la
il
variazione combinata della lunghezza focale dell'obhiettivo e della dilatazione
un poco diverso da quello
della vite sarebbo
dubbio. Per determinare
di Struve,
puntualmente
metodo
il
mi
onde
resta qualche
valore del passo, la prima maniera fu dedurlo dalla
il
seguito
misura diretta della distanza focale delfobbiettivo e fu
Struve (Mais. micr. introd.) c
di
si
stono retta della «Iella per l'osservazione fatta nella posizione che dicevi prima
nocchiale diretto all'equatore c presso
meridiano sta
al
in ciò
molto
ebbe:
cioè in cui
il
can-
Fatto k l'errore dcll’urologio, e u
all'est.
quello dell'indice del circolo orario, sarà
.
I*
e per
a
—
= A-+-B
seconda pusixione, in cui
la
„
II*
dalle quali si
a
il
+
hk
m-f-i) tang 5
i
tang S
-f- c sec 8
tang 8
— C sec
cannocchiale sta all'ovest
A'-hB'
—
=—
a
-+- k
-+-
—
n tang ì
t
4
ha facilmente colla semplice sottrazione e somma:
A4-
——
U
A'-4-B
-
111*
f
-f-
2e sec
4- 2 i tang
1
2
A
IV*
+ B +• A'4-B'
—
2(k -4-
si)
8
=
2 n tang 8
0.
=
2
dove
si
vede che l'errore dello zero del circolo orario «
L'n'alira stella darà
.
*(•
quindi
-«)-+-
due equazioni
/A -f- B
(
—
I
v
1
—
/o
^
confonde coll'errore del cronometro k.
si
forma IV*, e da esse
,
-4- b
(t
1
2
-4— b'
\
—
si
ricaverà
=!*!tan0S
— UmgfJ
:
J
i>.
Le due
stelle
diverse daranno pure due equazioni simili alla 111* della forma
m
2c sec 8 h- 2 1 tang I
m'
donde
della stessa
A'-t-B'
si
caveranno
ite
mediante
2* tang b
2c sec
i
soliti
1
« 0.
= 0.
metodi elementari. Però sarà bene combinare più steli*
equatoriali per eliminare gli errori derivanti nella collimazioue dall'osservazione del
l'angolo orario letto, e trovare da esse
tee
col
metodo
tempo
/,
e del-
de' minimi quadrali.
Digitized by
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—
—
35
Distanza dal centro di figura dell' obbiettivo
metà
di
sua spessezza)
—
(ossia dalla
piano focale principale per
al
tem-
la
=
R
peratura di 11.*
9 C
Confrontando
scala delle rivoluzioni della vite tracciata sul
micrometro
decimi
di
la
9.*
5
millimetri,
G0 r<
trovò che
si
temperatura suddetta. Quindi
alla
Polure
il
,
ma
0." 019301
01 189, equivalevano a
r"—
Questo valore è alquanto maggiore
della
‘'’
valore di una rivoluzione
il
di arco
in secondi
4." 328483.
argento, con una scala pure di argentodivisa in
in
di quello
15."
4849
che dedurrebbesi dai passaggi
è noto che spesso tal differenza nasce dal
non coincidere
centro ottico della lente col centro di figura.
A
Toro
questo stesso
le quali
cludersi
comodo
dato un poco di
dagli astronomi,
sti
fine
presero parecchie distanze
si
si
9 e 5'
di
e y e x
,
1
essendo ben note, dalle loro distanze potrà sempre con-
stelle
valore relativo usalo in queste
il
Pino a tanto che mi
misure.
sia
per determinare questo valore coi mezzi delicati usati
farà uso del valore ottenuto coi passaggi della polare.
Que-
passaggi furono osservati in diverse epoche dell’ anno, onde determinare
anche
cosi,
del
valore del coefficiente termometrico. Per provare
il
suo passo
presero
si
passaggi tra
i
gli
intervalli
di
regolarità
la
cinque in cinque
ri-
voluzioni successive per tutta la porzione della scala elle corre tra le divisioni 20, e
dell'
40 che sono
lo
Le
più usate.
sempre
ordine degli errori probabili dell* osservazione, prodotti dalla instabilità
della stella per l’agitazione atmosferica,
Ad onta
coll’esterna,
una
una temperatura identica per
il
difficoltà
la
l’indicazione di
La
ambedue
i
temperatura
Accortomi
dell’ obicttivo,
campo
quando
le
osservazioni
si
oscuro. Questo è un inconveniente reale,
tarsi, e ciò per una piccola svista
lucerna per illuminare
il
campo
in
commessa
tal
dall'artista,
ciò, ol-
il
fanno di sera
fare
1’
il
,
illumi-
ma non può
evi-
quale ha pasto
posiziono sul tubo, che quando
nochialc è diretto alla polare, essa proprio batte contro
si
di
ne attaccai
Nel quadro seguente dò
lucerna resta più vicina alla vite, dovendosi
la
futuro ricerche
s’incontra nclfottenere
termometri, cioè l’esterno e quello posto all’oculare.
differenza è più sensibile
nazione a
la
essere esattissima.
la vite
temperatura interna della
la
altro per conoscere questa diversità.
un
perchè allora
riconobbe
non mediocre
vite e per l’obbiettivo.
termometro esterno che dà
all’oculare
si
per tenere
tulle le cautele usate
di
camera eguale
tre
differenze trovato essendo
il
la
can-
circolo orario. Nelle
procurerà di supplire con altro mezzo d’illuminazione. In
queste osservazioni,
il
valore del passo è stalo concluso colla nota forinola
:
Digitized by
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—
—
36
2 scn| (15*) cos5
^
|
sen
|
*
;
1
ritenendolo per giusto ad una temperatura intermedia tra quella dei due ter-
mometri.
l)i
più considerando che per le piccole distanze, le incertezze delle
misure erano superiori
piccolo errore possibile a provenire dnH'incsaltczza nel
al
abbiamo
coefficiente di dilatazione,
secondo
diviso nelle riduzioni le stelle
temperatura media delle stagioni
la
quelle osservale fino all'Agosto
=
usò
si
,
in
cui
in
più gruppi
furono osservate
e per
;
valore rispondente prossimamente
il
15." 46669 da quest’epoca fino al Novembre il valore,
4 II, cioè r
r
15.45858, corrispondente a una temperatura di 14.“ e per quelle dal
Novembre sino alla fine il valore
15.4729 spettante pross. 7.” K.
Quando le distanze erano maggiori di | rivoluzione si sono ridotte diea
11.*
=
r—
tro
formola
la
:
=
r
e
1
5.”
45858
— (i*—
14") 0."
00249.
è anche notata l’ora di osservazione, c gli strumenti meteorologici
si
per
il
calcolo della refrazione.
OSSEBVAZIOMI DEI PASSAGGI DELIA POLARE PEL VALORE DBI.LA VITE.
Principio
Fine
della
della
serie
•erie
Data
m
A
10 Febb.
» Magg.
10
»
20 Lugl.
17 Die.
4
48.
13.
58.
H.
49.
A
5.
Tcrm.
tivo
ut
4.
all'
oculare
Ingr.
Tempo
Valore
Num.
dell'
impiegato concluso r."
dei
OC.
per pass. per una temp
passag.
num.
5 * 00
intermedia
«
3.
7,
14. 45
13. 23.
12, 6
10, 0
13. 26.
14.
28.
23,0
16.
1.
51.
5,
1.
Term.
all*
obbiet-
0
15, 2
3.
15,0
21,0
8,0
3.
3
3.
22.020
21,108
21,600
21.008
23,311
15." «729
11
4
|5.
4684
12
8
7
7
15.
4377
4702
12
16
8
15.
4
Gli angoli di posizione sono contati da 0° a 860’ secondo l’uso convenuto
astronomi; cioè 0”, quando
fra gli
circolo orario, e 90*
quando
gue
circolo del
la principale.
Il
la
la stella compagna è al nord sul medosimo
compagna avente la medesima declinazione se-
micrometro
è
numerato
in
modo
che stando
il
telescopio all’ovest basta aggiungere alla lettura del nonio fatta dalla parte della
minore
stella
se
il
la
correzione del
moto diurno cT per avere
telescopio è all’est bisogna allora aggiungere I80°-t-cT.
moto diurno
si
è sempre determinata coll'oculare n.
colla vite di ascensione retta e facendo correre sul
ove
l’angolo di posizione:
si
è preso
il
maggior numero
di
filo
La direzione
2 movendo
una
lo
del
strumento
stella vicina al
luogo
misure.
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OSSERVAZIONI
DELLE STELLE DOPPIE
ABBREVIAZIONI
= W. Struve
D = Dawcs
=
ovvero H.
Herschel
= John Herschel
H.
2
II,
YVill.
1
IL
.= Catalogo Dorpatense
C. D.
....
fixarum
Petropoli
mena. micr. ovv. m. m.
del 1852, intitolato:
Stellatimi
Positiones medine prò anno 1830.0
1852.
il
n.
= Mensurae micromctricae
rom. è
di
W.
pag. dell’intr.
la
Struve (op. notissima).
NELLE ORBITE DELLE STELLE DOPPIE
a=
semiasse maggiore
—
=
Si= nodo
=
e
eccentricità
rs
long, periastro
»
T=
de' COLORI
SINONIMIA
LATINI
alb.
fi-
au.
rub.
vir.
caer.
viol.
citi.
pali
ruf.
—
=
— aurantia
— rubca
=
=
alba
flava
=
=
=
=
inclinazione
tempo periodico
SEMPLICI
== flavo-rubra
gialla
s. vir.
ranciata
rossa
violacea
violacea
cinerea
cenerina
pallida
pallida
rossiccia
ITALIANI
LATINI
fi.
verde
azzurra
rufa
COLORI COMPOSTI
ITALIANI
bianca
caerulea
viridis
dell'ellisse
v.
r.
rub.
caer.
w'r.=
sub-viridis
valde rubra
caeruleo-viridis
ranciata carica
verdina (1)
rossa vivace e pura
verde azzurra
(i) L’f preposto iodica $ub ed equivale al diminutivo
ed il e
valde cioè color molto puro e acceso. Gli
composti facilmente si comprenderanno senza spiegazione.
italiano;
altri
=
=
=
6
Digitized by
Google
Digitized
by
Google
1
—
Num.
Num.
d'ord.
dei
couf.
P.eD.
1
.
i
.
3
.
5
5
10
Ingr.
Num. Peso
dell’
maggiore
ocul.
8
5
»
E
.7
.3
»
5
5
7
3
6
7.3
9
4
6
7
1.3
»
4
8
1.
9
3.
9
.
.
.
.
.
5
5
5
.
.
.
4.3
7
7
7
5
10
5
.
.
.
11
3.4
7
18
13
li
5.3
0.3
3.4
8
5
5
8
S
1
1
11»
5.8
5
4
4
16
17
18
19
3.3
3.3
3.8
8
8
8
4
3
4.1
3.8
8
5
8
4
3.1
5.3
8
SO
SI
SS
S3
Si
3.5
3.4
Ì3
86
87
88
89
30
3.4
3.5
3.4
31
4.4
3.4
4.5
7.4
6.1
36
37
38
39
40
41
48
43
14
45
.
.
.
8
.
7
81
51
.
5J
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
Correzione c del molo diurno T
....
....
.
.
.
.
.
.
....
41
.
.
8
.
.
.
=
-v- l.'i.
senza lume arti!, ma solo crepuscolo.
sul fine tremano, c si lascia l'angolo.
T=»+
si
4.
8
Si annebbia.
Difficile.
8
5
annebbia.
T=
-r-3. 9. V’è irragg. e moto.
Quieta e comoda.
l)ist.
F,
7
7
6.
.
io
.
.
stimata
= Glo grosso
rnicr.:
ben separate.
app. sep. ma l'aria non lascia misurare.
per la piccola compagna
Difficili
T
=
«. 4.
Allungata nel senso del circolo orario.
7
5
7
4
6
5
<
5
4
5
8
5
5
4
Posiz.
un poco incomoda
sul Gne.
caer.
.
fi-
.
alb. caer.
X
....
10.
4
.
.
caer.
8
8
5
8
5
4.4
1.1
8
4. 4
8
8
5
5
5
eguali
3.
5
.
3.
8
4
3.3
3.5
3.3
4
4
1.4
4.1
8
Gli angoli sono un poco irregolari
Diffuse, ed agitate, nessun moto da s.
5
5
«
8
diurno
cT = -+-4.
8
4.3
3.3
38
33
34
35
8
Annotazioni
B=Barom. (=termom. T=Moto
minore
Diffusa
.
5
a
1
—
Mis.sempl.Camp.ch. B—-88. r. (.1—6. 811 f.r-— G.0R
Fra le due è una dop. piccola.log. r*=[l. 18957 17j
Uueste rais, e di ««'Toro sono prese per il valore
Mis. sempl.
(della vite ang. or.=l,* 15.™
5
4
39
Grandezza c Colori
.
Hi.
.
.
= -+- 5. 8.
osserva bene.
«Corv.bauna pic.dist.(=18"R.iCorv,sem.coln.i.
S
Si
fa la piccola di 8.
tir.
T =4.8.
.
Angoli in varia posiz. della testa.
4. 8. i.=18. Belliss. ed elegantiss. doppia.
T
=
5.
.
.
6
.
.
.
y Corona è semplice.
SI vede come un 8 c Talora pare
Sul Gne
8.
.
.
4
1
6
5
...
<inr.
8
5
fi.
«ur.
8
4
5*
...
8
fi.
.
.
T
=
si lascia p.
4. 7. Si
divisa.
troppa diffusione.
annuvola.
ru b. T =4. 8.
rub. Posiz. incomoda:
ma
presa per vedere le
diff.
occ.
Digitized by
Google
8
1
1
—
40
—
Nuni.
N'um.
d'ord.
Nome
del
Cat. di
•Struve
delle stelle
o di
40
17
y Vergine
19
50
Serpente
19 Serpente
a Ercole
5 Serpente
(il
« Ercole
IX
52
53
51
s
f Boote
Nebulosa 51.
66
57
58
59
60
61
62
63
61
Corona
69
70
71
« Ercole
7i
73
{ Boote
71
< Boote
Anlares
f Orsa niag
7G
Anlares
77
£ Ercole
7S
79
Antares
» Scorpione
g Scorpione
80
87
88
89
90
»
320.27
119.65
195.63
2110
0.119
115.95
0.
6018
»
312. 15
0.
15
33.
33.
31.
7635
9833
117
0.
119
11.66
15.32
2272
1670
0.179
9.485
111.19
172.39
0.
1951
1919
»
196. 11
0.
»
8.3
320. 78
3.
169.75
0.
1160
309. 23
321. 65
68. 57
327. 08
0.
7706
1335
2113
0.
2621
2081
1937
0.
»
»
»
0.196
<r
f
Libra
A B
id.
4(A-*-B)
al
.
•
»
1999
0.526
»
C
1»
3.
4376
3.1122
5.9195
3. 3173
1. 6549
35*
0.
1561
3.
2609
1890
5221
0.
5862
1613
4.
.'»ì»2
6008
1285
3386
1131
1.
6313
0.
9691
0.
0.
0.
3.
1.2157
2.6116
3. 1235
118.2
270.3
70.17
0.
0.
273. 2
0.
331.3
27.1
8.
70.7
1.
3757
1981
3811
2*77
7528
2.9510
3.
2.
0593
9703
10. 5821
13. 5518
6653
0.
9912
0.
'9117
1.
3610
6360
7. 3056
10.5250
20. 3718
0550
9350
3790
1720
1935
10.5612
1.3162
1.1963
7.
50.
70. 55
102.7
96.0
53.6
2.
0
0
.
Libra
OfiuCO
»
2262
#
235. 6
0
.
2281
»
255.6
0
.
1999
6.216
3.2131
2. 9933
3889
25.
321. 93
239. 85
73 Oliuco
f'
r
8089
1960
3881
2181
1152
8951
6.
71.
100. 93
D
1711
4.6264
5.
262. 403
202. 502
263. 878
0.
0.
1998
1998
•JSSO
4.8245
7106
8108
1130
0.
0.512
0.512
0.615
0.518
3.3771
2.
0.
306.5
9.199
0. 199
0.502
9.507
3. "6931
0.
120. 52
301. 90
323. 88
270. 47
1998
:
0.
»
»
{)
0.
»
»
d’arco
111.78
191.70
2110
1865
1877
C
sud V. di
doppia
Scorpione
0.
»
»
4IA-S-B:
id.
190
187
190
0.
2021
1909
1865
2081
{' (la
»
1888
1711
f Libra 4(A-*-B),C
id.
A, C
15.
o.>
0.
0.
1).
2272
1951
9
7o
85
0.111
0.
70. p. Ofiuco
82
83
81
2110
195*
1783
1371
1536
0. 6218
0. 3651
2021
’
81
196. 02
9.11*
y Vergine
f Boote
19 Serpente
06
67
80
175. "27
»
1888
70 j). Oliuco
y Vergine
s Serpente
103. Boote
19 Serpente
Dis anza
doppia
semplice
in secondi
in parti
della vite
1)
....
(io
68
Posizione
-f-
0.108
M
id
Serpente
19 Serpente
44 Hoolc
( Boote
Angolo
1855
S 1670
1951
2621
id
oì>
Epoca
II.
.
1.
0.
7.
1203
7306
Digitized by
Coogle
4
3
N'um.
d’ord.
46
47
46
.
Num.
Ingr.
dei
coni.
Num.
l’.el).
ocul.
4.3
4.5
3.3
8
Grandezz a e Colori
maggiore
S
4. 4
6
3
5
5
5
»0
4.7
8
6
61
4.4
4.5
3.3
4.3
5.3
64
63
64
65
56
57
58
89
4.4
4.3
4.4
4.4
3.3
6
6
8
5
8
4
41
5
3
5
3
5
8
Annotazioni
Peso
dell'
7
4
4
B=Barom. /=lermom. T=Moto
minore
61.fi.rttb. 4.1ì.rub.jl.
s.
caer.
s.
ì.
/i.
7.
.
caer.
caer.
r=+i
5.
....
ii.
caer.
.
.
.
T
=
3. 4.
non ottima.
vede bene la voluta
Aria
pali.
.
.
alb.
.
.
....
Si
r
=
T
spirale princip.
Pie. * vicina al nucl. 229. ‘lo;
T
=
7
5
4
6. 7..
.
6.
.
.
Ottima visione c molta concordanza.
3.4
4.3
4.4
3.3
7
7
4
5
5.
.
6.7..
.
T=H-5.
7
8
4
4
4.
3.
8
5
66
67
68
69
70
3.3
8
8
5
71
II
74
73
3.
8
8
5.5
4.4
6.3
8
8
8
3.3
8
6
61
64
63
64
65
74
75
76
77
78
79
4.4
4.4
4.4
4.4
4.
8
8
8
5
Aria mediocre: salta.
.
.
.
.
.
7.
Difficili
.
Come
5
3
3
6.
.
.
.
4
5.
.
.
.
4.
.
.
.
3.
.
.
.
Il
67
1.
.
.
.
7. caer.
•
.
.
64
61
.
.
.
.
.
.
-
.
.
.
.
.
e
1.
un poco incomode.
un quarto
la tig. d. cifr. 8. Dist.
di { Ercole.
Poco peso.
Si veggono bene.
Difficile.
Si
4
5
5
5
5
5.
eguali.
annebbia
T
=
5. 4.
Graziosissimo oggetto: ottima vista.
....
5
1.
rub.
7.
caer.
6
3
6
3
6
6
2.
alb.
7.
fi.
6
5. alb.
8
4
3
8
3
7
8
1
8.
catr.
1. rub.
4
3.
.
9.
8
80
3.3
3.3
2.3
81
6.3
84
83
84
83
4.
5.4
4.4
3.3
4.
8
4.3
3.3
4.4
5.3
8
5
5
8
8
5
5
fi
8
5
6
86
87
88
89
90
.
= 4.
3. 5.
5. 2.
7
7
60
diurno
=
-*- 2. 6. La min. sotto.
Mal terminata T
Aria buona.
Ottimamente si vede con questo oculare.
Ària pessima.
.
8. caer.
....
.
.
Aria diffusa: non si vede separata A c B.
vede doppia: ma l'aria non permette misura.
Si
.
.
.
T
=
5.
4.
Limite delle distanze misurabili, e piuttosto stima.
—
i.
.
.
.
.
.
.
.
9.
.
.
.
.
.
.
Bella coppia.
fi
5.
Aria buona,
DHL 1
ma non
gr.
ottima.
Digitized by
Google
Nome
Epoca
Angolo
1855
Posizione
delle stelle
di
Distanza
doppia
semplice
in secondi
in parti
della vile
• Triplice
A
:
B
:
91 Libra
2 Scorpione
i Scorpione
.
.
fìt
Ciglio.
.
.
.
.
.
.
.
.
•
.
A
A
c Corona
t Ercole
x (Mimo
95 Ercole
('
'!
.
CI Cigno
ir Aquila
ir Aquila
ir Aquila
d'arco
:
:
.
.
C.
C.
.
.
.
.
Libra
A
{ Libra
:
B
i(A-t-B): C.
ole
95 Ercole
x Aquila
{
CI Libra A
:
Il
iiA-*-B):
('
C
.
.
.
Libra
( con {'
75 Oliuco
{ Freccia
*3. Oliuco
r Freccia
XX.
178. P.
5.
Aquila
178. P.
A
A
Dclf.
(tripl.)
A
A
A
XX.
S Freccia
:
:
:
:
B
:
B
A
B
B
....
Delf.
f Freccia
y
Delfino
95 Ercole
88 P. XX. Anlin
x Oliuco
x Oliuco
Antares
r OIÌUCO
5 Lira (l'australe
>
Lira
(la
v.)
bor. v.)
...
....
5 Lira (austr. t.)
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Google
4
Num.
d’ord.
Num.
Ingr.
dei
conf.
Num.
dell'
maggiore
P.eD. ocul.
3.3
3.3
5.3
7
7
5
4.0
6.3
8
7
3
98
97
98
99
100
4.3
6
6
5
8
8
8
5
S
101
4.4
5.2
4.3
5.3
5.3
8
5
8
8
5
5
104
105
8
4
8
5
108
107
3.
Ò
8
6
4.4
2
5
our.
5
6
91
92
93
94
95
102
103
4. 4
4.3
4.
3
4.3
7
5.
4. 4
8
8
8
111
4.
8
112
113
Ili
115
5.3
3.3
3.2
4.4
116
117
118
119
120
4.4
4. i
4.3
3.3
4.4
4
.
!
8. rub.
1
108
109
110
-
43
Grandczz a c Colorì
Annotazioni
Peso
4
4
4
4
8
5
5
8
5
8
.
.
.
....
9
10
.
.
.
.
10
.
.
....
«=18.*
V. Gruppi.
per
Difficili
O./f.
.
fi
.
.
caer.
.
.
.
4.1
3.4
4.2
4.3
5.5
....
fi-
....
lascia.
si
....
....
=
4. Aq. è sempl. In line l’aria si guasta.
Aria eccellente: 4 Cigno semplice; anche col diafr.
(triangol. Eppure l’aria è ottima.
> non
disco della
Il
pare tondo.
,
.
.
Aria poco favorevole.
l.’aria »' intorbida
.
rub.
fi.
caer.
BcH’oggeUo
....
.
vir.
.
7. our.
.
.
fi.
8
.
.
.
1
due dischi
Poco buona.
81
.
.
T
4
5
8
8
8
7.
/I.
.
5
5
0.
fi.
.
7
4
...
....
fl.caer.fi.
6
4
6
«
4
6
4
8
6
3
5
6
5
5
6
5.
fi
4.
fi.
.
.
.
aur.
dilT.
si
1 gr.
toccano.
Bellissimo oggetto
La
.
4
disi.
=
=
i
—
4.
-s- 5. 5.
Disi.
=
5
5. 4
fi
8
5
3. 4
8
3
131
132
133
124
135
4.4
5.5
7
4
8
3.
8
3.
8
8
5
5
5
6
5.
fili
esattamente.
42." 07.
4.'
.
9.*. caer. Aria ottima
9. caer.
....
....
La
La
da principio poi
si
guasta.
=
B
è composta: P
194 >»= 180. Si vede male.
piccola si vede doppia se pure non vi c errore
alb.
8.
l’aria
non permette
la
misura.
9.t.rub.
alb.
8.
....
•
9. ni/.
La doppia comp. non si vede separata per l'aria.
(non blcu). Da questo punto si usa il valore
r"=
3.4
3.3
6.4
Aquario semplice.
due raggi de’
3
128
127
128
129
130
8
diurno
19.' 48.'
Posiz. incomoda; serata non troppo buona.
Stella di 9. seg. P
133. 5. D=23.' 33pross.
(ma
121
122
123
124
125
=—
la piccolezza.
annuvola e
Si
9."1 circa: a
SM.eaer. 19 v.caer.
8
5
B=Barom. l=termom. T=Moto
minore
7
.
6.
7
.
.
Aria ottima.
fi.
vir.
7.
caer.ì Aria buona.
.
.
6
.
.
.
T =5.1.
61
7.
«1
7* R.
f=M.*R.
.
.
4833 per/ =14.
.
.
....
fi
ili.
cer. v. Bell'oggetto.
caer.
rub.
fi.
1.
fi
.
.
fi.
rub. Sul line
•
(4.
Aquario semplice).
Quasi eguali.
.
si
sta
un poco incomodo.
•
Digitized by
Google
1
—
44
—
Num.
Num.
Nomo
d'ord.
136
137
138
139
„
„
io
ir
1
HI
Hi
i
delle stelle
Lira (bor. T.)
del
Cai. di
Epoca
Angolo
Struve
o di H.
1855
Posizione
Corona A
B
Corona (piccola
Corona A : B
41. *1
0,600
0, 645
477.3
184.3
88.0
180.7
0,
....
0,
647
630
633
038
615
:
» Corona comp.
597
I 4384
Anlares
C
disi.)
»
C
»
Antares
n Aquila
0,
113
Hi
n Cassiopea
0,
Ho
Anon
0,
116
f
117
118
119
twu
0,
•
Capricorno
Capric
i
Ellenico
A
A
181
« Corona
Vii
183
181
A non
i
Equulco A
B
:
:
A
ll)ì)
* Krjuuleo
• Equulco A
160
A
r
:
.
Il
A
400. P. XXII. Aquar.
ilo. P. XXIII. Pegaso
31. Pesci
306. P. XII. Pegaso. .
B
:
B
C
:
.
.
.
6.
71.4
1.
337.3
177.0
0.
9
448.
4737
9
483.0
71.1
4935
MI
4978
f Aquario
4.
176
177
178
179
180
P.
:
;
P. XXII. 409.
.
.
.
11
C
A
A
:
:
B
C
? Aquario
400. P. XXII. Aquar.
Anon
774
9
.
.
.
.
.
.
.
4714
4611
4737
0,
4385
3560
1311
1177
3560
3.4410
4.7515
3. 3575
0.9090
10.1808
5147
6967
1170
3410
1191
3.9648
51.7606
3.1519
4.5014
3.4115
0.
1.
1.
0.
1.
316. 9
440.
0.
»
409.9
0.
»
489. 0
0.
1.
....
9
73.3
4911
9
4935
4611
1.4108
11.548
3.5458
11.555
4.8095
9.
4.
777
9
XX. Anlinoo.
5118
1009
1303
1950
3635
0.
0,
4175
Equulco
4.611!
69.6910
18.8015
7.305
8.1883
0.
174
173
174
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Nessun molo.
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—
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Di giorno pieno alle 2A 1 antim. Ottima vista.
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qualche molo: merita atlcnz.
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Aria ottima. _Moto notabile da 2.
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8. alb.
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....
«1.
1
alb.
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Talb.cae. I
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Aria mediocre.
Aria cattiva: si vedono bene solo ad intervalli.
Pie. variai, io ang. o. 63 in disi. (Si rimisuri).
annebbia, le disi, valgono poco. (Pie. diffida
,
4
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Annotazioni
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181
183
L6
47
Grandezza e Colori
Peso
.
Pie. mut. da 2. BcH'oggctlo comodo.
Moto in ang. da s-f-6.‘3.
poco m.: magnif. ogg.
(Nessun moto): quasi eguali.
Stella alta, posiz. incanì.,
Aria poco buona.
L
alb.
Pie. diffi)
Nes. molo notai).
Riosserrata per assicurarsi dell’angolo.
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—
48
—
Num.
Munì.
Nome
d'ord.
446
447
448
ìì«
430
delle stelle
del
Cat. di
Epoca
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1855
Posizione
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439. 46
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341. 75
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0.
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0,994
0.
0.
405. 71
476. 57
0.
119.61
8.81
167.03
0.
1.
122. 50
o
0.
B
83.53
0.
666
714
670
B
72. Hi
431 65
170 59
0.
B
4564
3804
3415
37
0 . 771
(3149;
B
3. 4991
S-
8250
11.1 637
4.
6436
t. 31
sa
0.
4646
8587
0.
5779
1.
2^1
B
B
1.
scars.
....
6570
3608
1780
4010
4087
»
2.
1658
1184
0717
414. 4fi
484. 36
B
5631
1500
6. 6081
3.6377
8344
4704
467
B
6493
0.
0.
81
19.
4.
6784
B
B.
3.
6.5101
L
2.
B
7.9665
9422
3. 61134.
5807
4733
0. 5734
0.
998
3593
3 6431
0.
69
611
6.
7.
0.
H
B
Afll43)
499. 11
343. 10
6. "3786
1.
197. 49
410
C
35
d'arco
0631
314
A25
574
55*
771
B
.
1784
5963
«ila
1445
4010
semplice
secondi
in
0.
»
B
0,
1 (i
0.
B
B
311
0.
0.
0.
»
300
0,
0.
85. 10
311.90
»
186
331
319. 41
331 30
»
»
343
L 409
Anon
933
955
B
Anni]
{
1.
0,958
441
0.
1.
ai
....
8K.f>2
844
1709
0709
0266
i9. 17
>
431
8415
0.
114.14
Ci
113
333
316
0.
1
8
481. Aquario
78/31
33.17
»
155
434
0,
in parli
della vite
933
»
0,
0,
Triangolo
il. Balena
• Ariete
54. Ariete
461
464
463
461
265
m
535
416
417
418
439
4j0
439
460
480
155
1138
Anon
•
»
113
0,
Anon
431
434
433
43i
242
413
411
413
0,950
Anou
x' Balena
a Cassiopea
Disi anza
doppia
-s-
0.
0
.
7982
3790
3813
4403
3443
5.0848
4.7914
1
4069
3307
1.6115
4 9006
.
1
.
ti.
563
1.
3931
6641
4.
8444
7.
3 3493
9113
4.4871
4.
UU^t
3.
r,
4647
17S2
4 9340
8 9513
3.
4531
4.
6636
Digitized by
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5
3
—
Nani.
d'ord.
426
247
448
229
430
431
434
438
43»
435
Num.
Ingr.
dei
conf.
Num.
P.cD.
ocul.
8
8
4
8
3.5
4.3
8
8
5.4
5.3
4.4
8
3.3
3.5
maggiore
4
7.
rub.
1
5.
alb.
8.
5.
4
7. S.
4
7.
.
.
.
S
7.
.
.
.
5
7. s.fl.
5
7. alb.
4
.
8. 7.
.
.
Quasi eguali, poco moto.
7. 6.
.
.
Nessun moto.
.
Pie. molo in ane. da i come in tulle le pie. eguali.
Òss. al Capo dì B. Sp.
l.Hs.cae. Aria maravigliosa per questa stagione.
9. caer.
Aria ult.; si vedono bene, mason pie., molto moto.
7. 5.
.
7. 5.
.
.
.
Forse h- 180."
Aria nebbiosa,
Quiete.
436
437
438
430
410
5.4
5.4
8
6.
.
.
.
6.
.
.
.
5. 4
7
5
5.5
5.4
8
4
5
7.
.
.
.
7.
.
.
.
441
5.3
8
444
443
444
445
5.
8
3
4
4.4
5.4
4.5
8
4
.
alb.
H.t.eatr.
6. alb.
6. 5. alb.
8
8
4
7.
7. 5. alb.
4
4
6. alb.
alb.
alb.
5.
.
4.
id.
Moto
sensibile.
Non
vi è moto.
8
5
6. 4
8
5
5.3
4.3
8
8
5
3.
8
4
451
454
4.4
8
7. 5. alb.
4.
4
7.5 alb.c.
453
454
455
3.3
5.5
4.3
8
8
8
.
8
8
5
8
4
6.
fl.
.
caer.
456
457
4.3
4.4
3.4
4.4
5.4
7
3
5.
/I.
.
10..y.ru6. Aria cattiva.
7
5
8
8
6
458
459
460
461
464
463
464
465
466
487
468
469
470
7
Son grosse come
fili
i
(lasciala la 3.* P. circa 90").
Dischi ap. sep. e più piccoli de'
....
7. 5.
discreta).
6.5 .caer.
5
alb.
Si
.
fili.
insigne.
Nessun moto.
Grand, divers.l'ang. è preso bene,
Nessun moto.
citi.
Molo
lascia la disi, di C.
ma diffidi
180."
(dal.
Aria oscillante. Bell'oggetto.
4
alb.
Variazione di 0."7 in distanza.
Quasi ness. moto.
Nessun molo.
id.
4
Variaz. certa benché piccola.
8
8
6
8
5
4.4
5.4
8
4
5
3
6.4
5.4
4.4
5.4
5.3
8
8
4
&
5
8
6
8.
8
4
8. caer.
4.4
5.4
4.4
quieta.
Nessun moto. (Aria nebbiosa ma
Nessun moto certo.
Aria buona.
6.4
6. alb.
ma
Forse la seg. è pia piccola: q. niun moto.
7.5. caer.
446
447
4(8
44»
450
5
disi.
....
.
8
8
diurno
S.Bp.rwò. Molto presso all’oriz.
I.s. rir. A nelle mis. micr. al Capo (combina)
7. caer.
Aria buona, in line si guasta, pie. mot. in
5. eir.
4
f
8
8
Annotazioni
B=Barom. z=lcrmom. T=Moto
minore
5
8
8
—
Peso
dell'
4.4
4.4
tì.
i9
Grandezz a e Colori
5
4
alb.
4.
7.
.
.
.
7. alb.
7.
8.
.
.
.
alb.
fl.
.
6. 5. cin.
Il
.
9.
.
.
.
.
.
10. taf.
10
.
.
8. 1. a/4.
8. 4.
8. 6
n.
/
Vi è un poco di moto da £.
Non è in 2.
Oss. al Capo: stelle basse, distanza poco sicura e
«di A.
Le vicine sono semplici. Angolo assai
Difficile per l'aria cattiva.
Non tì e moto.
Moto certo.
É singolare che
la
min. è
gialla:
v
è
diffic.
moto.
9
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Google
—
50
—
Num.
Nudi.
Nome
d'ord.
delle stelle
271
Ì0. Eridano
272
Auon
27.1
10. Ariete
52. Ariele
271
A
Toro A
7.
A
277
278
Anon
279
286
Auon
281
Anon
282
283
>
Epoca
Angolo
Struve
o di il.
1855
Posizione
I
:
:
:
.
.
.
376
208
316
B
Dis anza
doppia
semplice
in secondi
in parli
0.994
106. ‘31
10.r
ili 771
250. 89
0.
»
33.
26
266. 44
356. 69
1»
B
0.
6233
8918
2152
0.
720
0.
6436
7178
884
MS
256. 38
....
C
62.12
168.75
140.4
0.
391
163. 19
0.
161.76
79.81
0.
0.
Ri
82. "2365
9226
1.6648
0.6070
5. 070
6.
0. 45 scar.
....
661
107. Aquario
d'arco
della vite
....
C
1(Ah-B):
276
del
Cat. di
4.
9541
5.
6829
835
6.
{«)
Balena
281
286
.
280
287
288
289
290
277. Orione
291
Anon
7 Andromeda B
2112
293
29 i
293
296
297
298
299
300
Anon
Gemelli
a
A non
32. Eridano
11.
Monoceronte
A
A
:
:
B
C.
.
.
.
.
.
0,
033
982
B
183. 36
287. 88
169. 18
877
880
1066
122
470
B
261.08
B
0,071
0,
1
17. Idra
306
307
308
309
310
Anon
311
A non
5 Nave
!
c»'
Gemelli
Cancro
32. Orione
Anon
Anon
Anon
311
Idra
Spettro di Sirio
313
»
«
Lepre
53. 30
B
200. 88
338. 10
347. 32
077
Ufi
797
987
1120
....
....
(9
febbraio).
!
0.
8843
9970
9547
3275
7888
0.
713
0.
0.
6.8128
7.7119
7.3859
2. 5336
6.
0.
0.
0.
81G
8978
1.
083
1025
5.7482
5. 7482
3361
6.3129
6. 9407
MSEMI
9483
220. 50
Cancro
Anon
B
B
....
Idra
i
302
303
301
[a) I)
281
Ili
,
....
C
:
Anon
Anon
305
312
313
001
1035
10. Eridano
52. Orione
f
0,
Orione
i
301
391
7.
8.
109. 86
0.
3785
404
B
149.75
1.
4446
B
105. 41
202. 42
10.
6441
B
0.
2383
1
O
»
162. 75
135. 30
0.
.
132.10
0.
7.
»
103. 59
209. 97
0.
B
1825
1626
9627
3127
4190
598
9286
8533
7667
5767
7.
1840
6.
5312
9311
4613
.
0.
0.
B
214.68
099
199. 87
0.
B
42.78
40.95
357.28
«.
0.
0.
1066
1083
1221
1295
0,
652
728
1037
1116
1126
0.102
»
B
B
0.
185.16
0.
201. 9
323. 76
0.
B
B
108.33
0.
2303
0933
1663
1926
0.
11. 1761
82. 3521
.
8436
1.4618
1.2579
2.
4978
4196
3.2415
4.6264
5.
4.
1.7817
0. 7217
1. 2865
1
.
4900
2401
B
139. 60
0.
1603
1.
1029
B
26. 90
0.
»
18.70
0.
»
206. 10
0.
0.
2657
4405
4460
366
1.0565
1116
0.
3378
....
....
661
0,
109
>
1.23
3.
3.
1079
4151
2.8315
2. 6095
rilardo della «lampa ha dato luogo all’aggiunta dell? seguenti osservazioni spettanti
il
1836.
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—
Num.
Ingr.
dei
conf.
Num.
P.eD.
ocul.
*71
47 ì
473
474
475
4.3
4.4
4
8
478
477
478
478
480
4.3
8
5.3
4.3
8
3
6
8
3
.
481
3.4
484
483
484
485
5. 5
Num,
d'ord.
486
487
488
480
400
dell’
maggiore
5
8
4. 4
8
5
5
4.4
8
5
5
8.
alb.
3.
6.
10.5
alb.
.
B=48.f
1.' Ib=“i.‘
.
alb.
.
Moto.
Aria poco buona.
Non
vi è moto.
4
8
8
4
8. alb.
5.3
5.4
5.4
8
5
4
5
6.
alb.
9.i'io/. c.
5.4
8
5
7.
alb.
5.4
4.3
5.5
4.4
8
4
8.
alb.
74 alb.
8j alb.
Mollo belle.
Talora tutto
8
8
.
9. eoer.
8
5
5
5
.
6. caer.
Aria discreta: vi pare qualche m. in ang.
Colori magnifici: nessun moto in ang.
8
alb.
8. 5.
fi.
Aria poco buona.
fi.
5
6. A5. A.
8
3
8
5
C. tir.
7
4
3
5
3.
alb.
7. eoer.
6.
alb.
8. eoer.
8
5
I.t.alb.
7.1. a/6.
496
497
408
490
300
4.4
4.3
4.3
5.3
8
4
8
4.3
301
4.4
4.3
3.3
4.3
5.3
8
4
3
5.3
5.3
6.3
Sì
4
7.
5
6.
8
S
8
4
4
.
6 alb.
4
S
8
3
6.
8
3
5
5
5
6. A-
8
8
8
64
.
.
.
s.cir.
7. caer.
6
4.3
8
.
alb.
....
6
4.3
S.viol.
5.
Aria mcd.: ina la migliori da molti
si
confonde.
annuvola. $
7. alb.
Cialb.cae.
7.
.
•
alb.
7.
7.
7.
alb.
alb.
-
de‘
fili.
A:B che è
Aria buona,
si
salta
Aria ottima. Si
facile.
A ranciala.
un poco. Ness. moto.
guasta. Ness. moto.
Separate col
T=4.*
ma
diafr. all'obi.,
45.
senza
(conf. pel
il
quale tutto è
moto
dell'aria.
Ness. moto certo.
Moto certo c notabile.
Aria mediocre assai: moto ancora incerto.
Aria diffusa e cattiva benché sereno.
Pare smentito il moto.
Moto insigne.
fi.
caer.
caer.
74 alb.
8. alb.
8.
8.
8.
di.iru.
(lascia
te=±=3." 4.
fi.
di ISO.
diff.
Ladist.= la 4 som.
Tr=4.‘ 45."B=48.e 1 .'0; 14=7,0; /e=5,4.Ar. ot.
L'aria
8
6
T=-*-3.’
,
4.1
6
.
id.
.
8.
8
1
fin.
9.
fi.
A6. J. A
(bolc
alb.
8.
7.9
5.3
3.6
4.3
306
307
308
390
310
diurno
4
401
304
303
304
305
Annotazioni
B=Barom. l=tcrmom. T=Moto
minore
404
493
494
498
—
Peso
6. 4
4.4
51
Grandczz a e Colori
alb.
T=4.‘0.
Ness. moto.
La min. non è bianca come dice I ma azz.Ness. in.
Moto ancora incerto.
M. forte in ang.: le gr. sono diverse certam. di i.
Vi é moto retr. Dist. dimin.
Vi è moto certo.
'
311
314
313
314
315
4.3
4.4
4.3
.4
4.3
8
8
8
5
5
3
4
8
3
8
Moto insigne
6.
fi.
.
T=4.'
....
Salt, per l'aria cat., quindi poco peso. m. certo.
Preso dal col.mro med. aliai. med.T sid. 3* 5."1
8.
Aria ottima: vista superba.
....
3. alb.
in disi.
I.caer.
fi.
.
40. Ness.
moto
certo.
Moto prob.
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—
(lord.
316
317
318
?h.
(h.
fu
321
Anon
Anon
A non
j
0,
109
9
»
V
»
997
»
1243
668
1177
0.115
0.'
129.77
219.57
0.
139. 26
339. 96
0.
0.
0.
370
1850
6342
9237
3737
131
202. 82
1.
1757
2010
2390
2380
»
334. 50
0.
4387
9
»
0,
110. "02
258. 13
222. 93
227. 73
0.
0.
0.
in
!
secondo
d'arco
4. "8615
3.75*1
4.9079
7.1461
4.8911
1.2819
1
5782
1.8490
9.5777
3.3410
.
17. 38
24.81
3.
106
1.
3863
1311
»
199. 87
0.
A non
1293
1260
»
0.
»
187.00
297.87
9427
8657
6530
41.0291
10.7219
7.2931
1.3715
5.0518
0.131
6415
6015
5817
415
9065
1.9629
4 0531
1.5234
1.6633
7.0130
905
903
6077
6130
622
7.0015
6. 9K60
1.6478
4.7478
4.8120
0193
1475
7978
7462
3460
7.8872
3.4318
0.8799
1.7679
1.1637
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118
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0.
»
1.77
0.
1»
42. 61
0.
278. 85
329. 07
0.
175. 73
199. 25
0.
•
9
0.
1027
1066
1298
9
»
137. 15
0.
Anon
Anon
1181
1300
»
137. 11
203. 30
0.
41. Auriga
843
1306
982
1224
1334
0,153
1363
1196
»
162.07
0.
»
307. 20
0.
»
131.05
0.
1348
1386
»
327. 95
356. 50
0.
4436
1137
6163
1892
963
1137
1300
738
9
31.97
0.
1042
9
309. 63
320. 98
0.
0,
159
52
182. 38
3.
1413
6073
6403
686
0,162
* Gemelli
Cancro
Orsa uiag
38. Gemelli
Cancro
»'
38. Lince
131. Idra
347
t Cancro A
3 48
:
V
116.
B
C
Idra
v Leone
3111
li. Lince
352
333
334
A non
Anon
A
a Orione
A
360
3732
3823
3841
k
Distanza
semplice
doppia
in parti
della vite
191. Cancro
346
336
337
358
359
.
Anon
118. Toro
349
350
—
tosi
A Orione
A non
311
.
1137
332
333
334
333
342
343
344
343
B
Kigei 3 Orione
17. Cancro
331
336
337
338
339
340
:
....
....
Cime maggiore
Cane maggiore
,
320
326
327
328
329
330
A
1267)
mi*. 1291)
mis. 1318)
(b. «li».
3 t!l
322
323
324
325
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Num.
:
:
B
1
Leone
33. Sestante
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A Orione
A
:
9
»
9
9
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9
9
C
A non
3
9
B
1187
1166
1117
73 8
332. 38
257. 15
169. 12
il 10
239. 10
40.
0.
0.
1.
0.
0.
0.
0.
0.
221. 54
1.
104.78
0.
9
210. 10
201. 32
0.
39. 89
0.
0,167
3.4021
0.1721
5.7729
2.6767
0.3:43
9
9
.
0.
1977
8057
8728
3005
8786
0.8061
0. 402
0. 9563
4.7005
23.160
9.1208
2282
6. 7343
2.3247
1.1762
6.
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— 53 —
Num.
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Num.
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P.eD.
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SI 6
4.3
8
317
318
319
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1. 1
8
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5.3
Num.
d'ord.
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3.2
1.3
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1
3.
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1
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alb.
6.
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.
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1
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B
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1.1
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5
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1
5.
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5
S
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1
8. alb.
331
332
333
331
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1.1
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10.
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.
alb.
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alb.
7.
alb.
.
71 alb.
....
7, caer.
8.
.
.
.
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317
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1.3
1.3
3.3
1.1
8
8
1
8.
.
.
3.
4
6.
.
.
8.
.
.
381
1.5
8
B
352
353
351
355
i.
8
8
.
8.
.
.
3.3
1.3
3.3
8
fi.
81
356
357
358
359
360
6.
alb.
6
6
1
1
1
6
1
8
8
6. s.
8
S
7. *.
8
8
6
61
6.
5.
.
8
3
3
.
.
.
fi.
fi.
fi.
.
3
1
moto certo.
Molo prob.
Aria poco favorevole.
L’aria in alto è migliore. Ness. moto.
Moto grandiss.V. Jfena. micr.
Nessun moto.
Nessun moto.
Nessun molo.
p.
93 c
Nessun moto.
Nessun moto.
La min. non è purp. come
Nessun moto.
Nessun moto.
.
,
8.
.
ruf.
Nessun moto: la piccola non e caer. come in
Moto incerto.
Oscillanti: si vedono male: forse vi è moto.
La
.
alb.
non
caer. 2. Ottima
La
Nessun moto certo.
:
SI
91
.
s.
Moto
ì-
vista.
Nel cercatore pare una sola
di
Nessun molo.
B.
.
Moto
Dischi
fi.
....
.
La
certo.
appena
separati. Aria
non ottima.
incerto.
disi.
= diam.
del
filo.
Moto
forte.
Moto quasi nullo.
Aria cattiva: imag. dilatate. Moto nullo.
.
6
3
9. alb.
91 alb.
Ness. moto.
8
5
5.
8
8
8
4
alb.
6 .fi.
7. caer.
1
.
7. caer.
4
8.
.
8.
Moto piccolo e ine. Aria mediocre.
Belle precise. Nessun moto.
•
Nessun moto.
8
4.i. eir.
1
1
.
6.
.
2.
incerto.
.
.
fi.
lì.
in l.
per l’aria, ma moto certo anche in disi.
Saltano assai, ma vi è moto certo.
Moto certo ang. aumentalo.
8. t.fi.
si
come
Difficile
8. aur.
Moto
74
7f s.
non è
2* certo
1.1
1.1
le riduz. ap.
in 2.
1.1
1
colori.
Diffuse.
alb.
1
B
3
1
Vi è
i
Nessun moto.
alb.
9.
3
8
312
313
344
313
Sono precise ina troppo basse per accert.
Ben distinta: vi è moto.
<r Cane mag.
è gialla ranciala bella.
Salta un poco.
Aria mediocre. Ness. molo.
61 aur.
1.1
3.2
3.1
1.1
1.1
341
diurno
C è certo sotto (app.) la linea di A:B; A:C,P=105,5.
8
8
8
8
B=Barom. f=lermom. T—Muto
niaggiorej minore
5
5
5
8
Annotazioni
Grandezza e Colori
Peso
.
aur.
Alla luce del crepuscolo.
10
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3
4
— 55 —
Num.
d'ord.
Num.
Ingr.
dei
conf.
Num.
Grandezz a e Colori
maggiore
P.oD. ocul.
361
362
363
dGi
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1.4
8
8
5
5
6.
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S
4
6.
fi.
3. 3
1
5.3
8
1
6. fi.
6. rub.
366
307
363
36»
370
3.3
1.3
5
51 alb.
5
7$ a Ib.
371
3/2
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37 i
375
1.
4
0.
4
2.
8
8
8
5.4
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4.3
8
4.3
5.3
3.3
8.4
8
8
8
8
8
5.
376
377
373
379
380
4.4
3.3
381
4.3
3.3
382
383
384
383
386
387
388
38»
390
391
398
393
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3.3
4. 4
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4.
4
5.
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caer.
.
8.
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alb.
10.
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i
8,1.
.
.
6. cir.
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t.
1.1
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alb.
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8*.
-
.
caer.
.
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.
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10.
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caer.
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7f
«1
6.
.
alb.
....
8
8
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7. alb.
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7.
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4
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5
1.
7.
.
.
.
.
alb.
7|
.
.
7.
5
6. alb.
5
7.
fi.
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4
8
4
8.
alò.
10. rat-r.
8
3
81 alb.
8
8
8
4
9.
8
5
7.
6.2
5
7. alb.
402
4.
<403
4.3
3.3
4.3
8
8
8
8
3
8
1
a/ì.
71
alb.
71 caer.
4
5
>
Difficili
Ì. alb.
7. alb.
....
8.
81
8.
alb.
alb.
fi.
difficili.
per
l'aria.
(vengono le nubi.
eh. in camp. ose. per studiare la diversità:
Dischi ben separali ma non misurabili per la pie(colezza. Vi è moto.
Fili
Dist.
4.2
Si annuvola.
Aria nebbiosa. Nessun molo.
I.a
par doppia, ma l'aria è cattiva.
03- L'ang. cresce certamente.
T=+-2.'
carr.
alb.
5
400
difficili.
guasta.
In un gruppo magnifico visibile ad occhio nudo.
vi è moto certo. Aria buona.
Aria buona.
Piccole e
101
si
fi.
....
....
....
4
sono
alb.
8
5
ma
buona ma che
comoda: poco molo.
certo, aria
Poco moto.
.
71 alb.
8
4.
Moto
Non
8
5.3
T=-*-l." 90. Moto notabile,
Il
moto pare certo.
Stella
....
4.4
5.4
5.
in ang.: ottima vista.
Quiete ed aria ottima. Ncss. moto.
Buone, aria quieta. Nessun moto.
alb.
alb.
fi-
71 alb.
71 alb.
alb.
.
Quasi eguali: moto insigne
Vi è moto.
.
fi.
7. caer.
.
.
tremano un poco.
si vedono bene. Ness. moto.
della refr.
fi.
7.2...
5
chiari:
e/6:
9.
aiti.
5
Aria Intona.
Fili
Ad onta
Nessun moto.
Non si vede troppo bene.
81 alb.
10
74
4
diurno
proli, in disi.
Bella vista. Aria Buona.
alb.
6.
7
4
5
•Molo
61 caer.
8.6
5.4
5. 4
101
.
.
4.3
396
397
398
399
403
fi.
alb.
4
8
9.
4 ’.i.fi.'.
7.
4
8
.
.
B=Harom. /=termom. T=Moto
minore
4
5
5
8
8
8
8
4.4
fi.
8
3.1
4.4
4. 4
8.
8
4.
Annotazioni
Peso
dell'
poco mag,
della 1372. Diffic.Vi è
forte diretto;
moto
certo.
Ben separate. Moto
Altra oss. della orecedente qualche ora dopo.
Si vede bene solo ad intervalli. Quasi separ.
Bella coppia:
aria buona:
moto
incerto.
Ts=9.‘ 14."
Aria mediocre.
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3
—
5(5
—
Num.
Niiiu.
Xoine delle
stelle
del
Cat. di
Epoca
Àngolo
Struve
1856
Posizione
d’orti.
o di
100
407
408
400
410
X
Ànon
Anon. Tripl. A
Orsa mat;
:
B
....
1
466.
1343
Ation
1463
1530
411
1444
1498
1349
1669
Cancro
Cancro
410
413
a4
414
38.
410
P. X. 94
1441
416
417
418
410
440
49. l.eone
90. Leone
1450
1554
1444
441
58.
444
443
444
443
446
447
448
449
430
Corvo
Corvo
433
1677
1317
1419
1441
1434
436
437
438
439
440
178. Leone
Anon
64. Cane minore
Anon
Anon
1447
1316
1184
1357
1367
441
8
444
443
h. nùs.
434
17. Idra
1668
Vergine
444
443
6
446
447
448
449
430
Castore
Anon
P.
IX. 161
Anon. A
A
Anon
B
:
1110
1377
1390
,
C
1396
435
9
1.
0.
0.
8813
3066
3954
1083
0094
784
5740
4443
7454
3495
301
133
4.
0.
0.
0.
7831
7480
0.
7155
0.
1943
.
6.0583
5.7868
5.5351
1
4946
6.9
0.
3680
4737
443
3887
7323
4.847
4.1174
3.1474
3.0041
13.4017
068
064
6040
5560
7903
15.999
8.4161
4.6748
4.3011
3464
3355
5860
9847
7334
4.4456
4.5994
4.3333
7.6040
5.6745
1683
44.0148
4.1073
3. 0368
7. 5739
6. 549»
UH
.
0.
0.
358. 71
4.
9
60. 37
1.
.
0.
9
441.78
0.
9
349. 63
0.
9
471.83
0.
9
145.55
0.
75
0.
49.
.
71. 41
59. 38
0.
9
185. 45
0.
9
3.
9
414.00
359. 44
0.
531
9
304. 43
0.
9
341.60
147.64
0.
7393
979
8410
9
9
415. 47
149. 45
406. 80
9
39. 58
9
130.63
477
9
4.3486
3.3499
9783
7.6458
5. 9456
3850
9857
7600
186. 98
9
9
6.0498
4.4454
4734
5. 7654
4.7038
9.
301.87
1.
9
6. "841
4.3719
3.0588
44.0474
7.8074
447. 40
65. 67
351 85
153. 94
0,474
semplice
secondi
d’arco
in
245. 63
330. 75
76. 53
9
9
0,
0.
0.
0,434
1493
1669
1744
1690
0.
0.
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Corvo
V
0.
3.
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.
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•
»
»
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l.eone
0.
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Castore
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1.
41.77
134.90
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304.03
166.80
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0,
0,
in parti
della vite
438 -10
168.93
115.69
17.17
313.33
0,
1441
£
Disi inza
doppia
di
+
II.
0.
0.
0.
0.
6970
4030
1
304
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0.
4683
0.
.
6.
1141
5.3943
3.1178
4.3518
10.7353
3. 6449
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41
1
— 57 —
Num.
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Grandezz
c Colori
maggiore
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1
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.
8
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ili
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5
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alb.
10. caer.
.
.
alO.
4.4
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6. alO.
417
8
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418
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3.4
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421
422
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424
423
426
127
428
429
430
431
432
433
434
435
436
437
438
439
440
441
442
443
441
445
446
447
448
449
450
G.
alO.
1
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4
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é.
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5
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8
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5
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4.4
3.
4.3
1.3
1.4
3.3
3.3
3.3
4.3
4
B=Barom. <=termom. T=Moto diurno
Dist.
poco
Ts=7*
5
412
413
4.4
Annotazioni
Peso
61
8
.
.
91 rub.
7.
61
.
8.
.
.
jl.
.
.
.
.
.
8.1 caer.
9. alO.
.
.
.
•
•
81
3
8.
alO.
10. caer.
4
8.
alb.
8
5
7. alO.
91 caer.
7j alb.
8
»
7. alO.
71
alO.
6
4
8. alO.
9j
pio/.
6
4
9.
alO.
6
4
71
alO.
91
•
Aria discreta. Poco moto.
Aria mediocre.
Aria discr. e buoni dischi,
Aria mediocre.
Vi pare moto.
Troppo basse. Ang.
•
V. è moto in ang. salvo errore di 10.'
8
4
9.
alO.
9.2. alb.
Nessun moto.
8
4
7. alO.
9. e. caer.
8
i
7.
Bella coppia: ncss. moto.
Pare essa: ma è mutata
8
4
7. alO.
81
4.1
8
8
4
4
71
91 caer.
4.4
4.3
4.4
4.3
8
4
8
7. s.
5
5
6. p.
4
3.3
1
8
7. alO.
2.
4
4
4.4
5.3
4.3
3.3
4.3
8
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6
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8
8
3
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8
4
4.
/?.
74
.
lì.
p.
.
.
.
7. s.
alb.
9.
ciol.
10.
21
.
.
8.
.
.
si
rios-
(servi V. S. p. 140.
.
.
Aria med. Dimiuuz. certa in ang. aum.
.
.
Dist.
.
.
5
.
enormemente:
Aria mediocre.
Aria discreta.
fl.
6.
.
.
Vi è qualche moto.
viol.
.
9.
cresciuto.
lo. eia.
alb.
4.4
.
confond.
si
Nessun molo.
8.4
.
spesso
Eguali. Aria mediocre.
Aria mediocre.
Ben separate e decise.
Stimata la dist. =1." scarso: motoretrogr. certo.
3.
4.3
ma
Progress, dimiuuz. di ang.
Eguali.
1
8
8
Hi
A:C=132. , 05.
Nebbioso: paiono assai impiccolite.
Diffuse uia quiete.
Eguali: sono troppo basse.
Aria buona. Ve n e un altra a 10" di disi.
Eguali.
.
alO.
91
»4
sicura, aria oscillante.
14."
Insigne per moto proprio.
Aria mediocre.
10
.
Il
.
.
.
91
.
.
.
disi.
—
della piccola dal med.
21. r 025
Vi sarebbe moto forte in ang.
Non
è in s.
11
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Distanza
semplice
in secondi
doppia
in parti
della vite
«.'
3703
8193
1373
1167
6805
86
9366
5980
0.9088
5.3646
63.4
7.8459
4.0799
6850
7090
5.3994
391
0
.
0
.
8.
u.
.
0
.
0
.
0.
a.
.
157. Linee
.
.
191
3.7938
1.8930
1.4776
0
.
8068
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0.
a.
0
.
0.
.
3390
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3396
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3.6373
91.1761
1.7507
3.
81. Orsa mag.
0.
0
359. Vergine
.
0
85. Lince
.
.
Leone A
:
.
48.
3901
1.1989
0.8133
0.45
0.8169
5.3698
.
.
.
.
.
0.
.
.
.
0
.
Chioma
Chioma
0
.
Anon.
Anon.
6836
5.
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.
1.
Anon
8.
1.6788
0.5895
0
C.
*(A+B): C
4347
165
6887
7663
8170
0768
0917
0157
0. 1088
0
0
167. Lince
35.
.
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3.
0.
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.
0.
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1.5953
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1.1766
1.7106
3. 0659
0 . 7080
.
Anon
Anon
Anon
Anon
Anon
1381
886
3963
3.5177
91.1853
4.8171
5.8393
5. 1774
0
.
4831
1377
0.
.
5.
.
Anon
Anon
.
0
0
191. Vergine
870. Vergine
1 Vergine
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1
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0.405
1.7498
.
,
Anon. . .
Anon. . .
Anon. . .
>» Cancro
Anon.
d’arco
0 . 8868
0
0.
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6948
1.1188
8579
0.8371
7.
.
0.
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.
0
Cancro
Anon. . .
Anon. . .
.
0.
.
0
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5918
4.8370
6.8306
4.5788
.
0.
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5.
3.
6450
88. 189
1.
88.
83.
43.
88.
8803
9087
3143
1385
177. 185
180. 599
Castore
»'
84.
.
Chioma
878. P. IV.
.
.
.
Regolo colla vicina
a Orione c. pie. compagna.
.
Procione c. la vicina
f Toro c. una piccola
.
.
.
.
.
84
1138
14.5673
333. 168
176. 69
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...
—
Num.
(Toni.
Num.
Ingr.
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dell'
maggiore
P.eD. ocul.
451
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163
<61
465
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<67
<68
<69
<70
<71
ili
<73
<71
<75
<76
477
<78
<79
<80
.
—
Annotazioni
9.
.
.
104
84
.
.
B=Barom. /=termom. T=Moto diurno
minore
.
.
.
.
.
.
.
.
.
7.
.
.
.
.
84
.
.
9
2
.
vedono bene: aria buona ness. moto.
Aria magnifica: moto sensibile.
Aria esimia.
filo. Moto insigne.
Api», separate: si stima
Misure a fili lucidi questa sera.
Si
.
.
.
.
.
•
=
.
Disi. prob.
troppo forte, benché
campo
Ness. moto:
Manca
10
10
.
a Ib.
fi.
coer.
.
caer.
.
a/ 6
.
64
u.
7.
a/6.
5
7. al 6.
74 a/6.
<
94 a/6.
10. a/6.
6.1
1.3
1.3
1.3
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8
5
4
8
<
7.
all).
8
a/6.
8
5
5
7.
<<
3.3
3.3
3.5
8
4
94
8
4
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5
3. <
8
4
3.4
8
5
0/ 6
7. e.
a/6.
7.
segg.
74
a/6.
8.
a/6.
94
.
.
.
Aria buona: moto forte.
conferma
il
moto.
Aria mediocre.
Piccola e difficile per
l’aria.
T=-**l." 71.
Difficile
per
T-*-l\72.
nebbia.
la
Aria buona. Moto iusigne.
Aria mediocre e si annuvola.
Bella coppia: aria esimia: moto certo in aug.
a/6.
74
.
Aria mediocre. Nessun moto.
Posizione incomoda. Aria mediocre.
Belle assai: nessun moto in angolo.
Pare smentito il moto. Si annuvola.
Aria buona benché nebbiosa.
84 a/6.
7. a/6.
s.
Nessun moto.
Si
.
.
le
Difficili: ma il campo chiaro è più sicuro.
1»4 •
Aria nebbiosa, e oscillante. Ness. moto.
04 fl.
6 . v. al». Bianchissime, parvi moto: aria mediocre.
5
5
5
.
di
•
.
e. a/ 6
8. a/6.
<
5.
Vi sarebbe moto.
nivali.
.
.
/!.
in
chiaro in tutte
84 aur.
.
a Ib.
.
.
8
8
1.3
1.3
3.1
59
Grandezz e e Colori
Peso
<81
3.6
8
5
7.
182
<83
<81
<85
<. <
8
8
8. a/6.
4.3
4.3
5.3
8
8
8
5
8. j./t.
5
74
<86
<87
<88
<89
<90
5.4
1.5
8
5
74
8
5
7.
4.
8
8
5
6.
<
5.
fl
6
4
2.
.
<91
4.5
1.3
1.3
3.2
1.2
6
6
4
6.
6
6
6
3
8.
3
8.
art.
7 caer.
3
1.
fl.
6.
3.3
0.3
6
4
54 al».
4
<
1
5(1
<
1
2.
8
<
2
a/6.
aur.
(10
< <
7. caer.
Aria mediocre.
(Le segg. non sono corr. di refr.
6.’ 1. Aria cattiva: presso al meridiano.
le
DifT. per la pie. Tsid. 6*56- B=28r4.' /6=7.’5,/c5
Tsid. 8* 7.- aria med. in ambedue.
4.2
2
3
3. a/6.
10
Difiic.: aria cattiva.
<92
<93
<91
<95
<96
<97
<98
<99
500
1.3
1.4
5
.
0 /6
•
74 a/6.
84 a/ 6
.
.
9!
fi.
s.
fl.
.
.
.
.
.
.
fl.
fi.
.
.
84
s. /t.
84
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8
alt.
.
s.
.
.
,.
64
Moto
.
.
cacr.
2. 2 . .
8.
64
t.
fl.
1
.
.
.
0/6
.
.
84
.
.
.
.
1 filo:
molo cognito.
poco sicura: è mutata.
T=-t-l.*75.
Aria tremola.
Assai diminuite per la nebbia.
Deboli per la nebbia.
disi,
é
poco sicura.
=
.
.
=
Dist.
Aria mediocre.
Distanza poco sicura per la nebbia.
a/6.
.
Disi, de’ centri
Tremano.
La
ria.
7. a/6.
7.
0 nullo 0 assai piccolo.
L’aria diviene mediocre: ness. moto.
fl.
.
Aria ottima: moto certo.
Aria otl: la disi, pare creso.: i'ang. é lo stesso dii.
Aria esimia: I’ang. cresce.
L’ang. dimin.
Aria esimia: dischi ben separati: Moto io ang.
.
.
Tsid,
=6*
54». Te=6.'0R.
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—
—
60
NOTE GENERALI ALLE PRECEDENTI OSSERVAZIONI.
Le osservazioni sono date senza veruna modificazione non escludendone alcuna , pel
solo titolo che sembrasse discordante dalle altre. Si è però avuto cura di dare tutte le ciro I' incomodità
costanze che potevano influire sui risultati e specialmente lo stato dell’ aria
della posizione onde poter pervenire ad aver qualche lume sulle irregolarità specialmente nelle
distanze di cui si lagnano tanto gli osservatori. Si vede in generale che una condizione d’aria
mcn favorevole dà divergenze più considerabili: la discussione dei loro limiti sarà d’altro luogo.
b) Sempre si è misurato col massimo ingrandimento che le circostanze atmosferiche sofa)
,
frivano, persuaso che la precisione della misura cresce più per la forza dell'oculare, che non
isrerna per l'aumentala apparente agitazione dell'aria. Ad imagini diffuse perù non si è misurato
che rarissime volte, c piuttosto per prova che per fine di ottenerne precisi risultati. Il massimo ingrandimento n.* 8 essendo 1000 volte esattamente, si vede che se l'aria non era più
che tranquilla doveasi avere sempre qualche agitazione , e certamente per la maggior parte
de' casi se si fosse sostituito un ingrandimento di 5, o 600 volle l'agitazione sarebbe appena stata
sensibile. L’ inverno p. p. è stato così sfavorevole che se si fosse voluto aspettare perfetta
calma non si sarebbero fatte misure che 5 o 6 serate. Lo scopo delle attuali osservazioni esdi trovare i moli più insigni non erano da perdere anche le serate mediocri :
si abbia riguardo al peso, il quale, eaeteris paribui, deve esser minore per
prime osservazioni attesa la minor pratica dell' istrumento. Gli oggetti misurati sono
sempre stali i più difficili che comportava lo stato dell’aria, c proporzionati alla forza dello strumento: quindi si sono preferite le stelle più strette e più piccole specialmente dopo il settembre.
c ) Pel valore del passo della vite nelle osservazioni aggiunte spettanti il 1866 si è usato.
sendo quello
perciò nelle riduzioni
per
le
r"
= 15", 1725.
Gli angoli di posizione sono tutti corretti dell'errore di zero notato ncfi’ullima colonna T;
questo valore varia nei primi tempi per essersi allora spesso smontato il micrometro sia per
usare
altri
oculari sia per rimettere
i
fili,
ma dopo non
fu
smontato che rarissime
volte, c
per
motivi indispensabili. Anche senza che il micrometro venisse smontato si è determinato spessissimo T, ma fu trovato costante. I primi tifi fissali con cera in piccoli incavi conici fatti nella
piastra
modo:
,
si
erano soggetti a
frequenti
rallentamenti
forarono perciò le piastre, c passati
i
fili
,
quindi
per
i
si
fori,
prese partilo di
si
fissarli
in altro
fissarono alla parte posteriore
medesime con mastice forte. Dopo ciò non vi è stato più bisogno di toccarli. I fili usati
sono del sacco delle ova del ragno americano If'ood spider che ad una esimia finezza uniscono una grande tenacità c una forma perfettamente cilindrica. Sono di color rosso, e meno
abbagliante quando sono illuminati che i fili messi dall' artista che erano bianchi. Tuttavia è
mia persuasione che le misure di stelle strette prese a fili chiari sono in eccesso essendo fuori
di dubbio che i fili chiari appaiono più larghi che i medesimi oscuri.
delle
d) Oltre i due fili mobili parallelamente tra di loro, ve n'è un terzo ad angolo retto coi
medesimi, il quale sono stato solito di mettere accuratamente nella direzione delle stelle quando
si misurava la distanza, c cosi si c sicuro che questa ò presa ad angolo retto colla direzione
propria della coppia.
e)
Di molte stelle non
osservazioni
fi
II
il
si è fatta che una sola osservazione
essendo lo scopo di queste ,
moti più forti. Per le altre avvertenze veggasi il lesto.
i
Slruve z si e talora ommesso quando la stella era riconoscibile per altra
riconoscere
numero
di
denominazione.
j) I numeri per k sono ordinariamente quelle spettanti la lista delle misure nell' opera
delle osserv. al Capo di B. Speranza. Talora però si citano anche le stelle del suo catalogo
doppie australi nella medesima opera.
k ) Finalmente non credo inutile l'avvertire che essendo state fatte le misure e le riduzioni
tutte da me sqto e senza revisione di calcoli e copiature di nessun altro , non è impossibile
che siano scorsi alcuni errori; i più (beili sono quelli di una riv. della vite di 10‘ nell'angolo
e talora della lettura di questo a rovescio nell'ultima sua decina, e ciò a cagione della disposizione particolare del nonio del micrometro.
di stelle
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—
61
—
RIDUZIONI DELLE MISURE E CONFRONTI DIVERSI
7.
Epoca
Posizione
Numero
Numero
Distanza
Epoca
delle
34. Pesci
1855.737
2 1830.34
In questa
il
166.* 3
164. 77
2
5.
8.
"448
034
21851.94
21831.96
1781.79
11
sole
È un
misure.
di facil
moto
2
35. Pesci
19.
li
M
« Pesci
1855.799
‘
1
moto par certo benché da due
osservazioni
I
I
delle
Distanza
Posizione
osservazioni
O K>
ns>
32S.-88
3. "347
333. 40
335. 74
337. 39
3.
4
67
91
3.
oggetto bello: due stelle magnifiche e
misura
A. 3.’ gr. B. 5.* pialletta. Il
ma non si è esamial moto proprio o orbitale.
,
è indubitato in angolo,
nato se sia dovuto
76.
1855.766
S
1834. 060
il
1783.67
149.* 55
149. 87
148. 90
lt."339
11. 534
Il 50
4
Le variazioni sono
33." 61
43. 17
2
38. Pesci
1855.806
2 1830.88
1783.0
431.* 84
936. 7
436. 5?
Diminuzione
49.
<
4.
09
2 1830.97
4.
8
II
impossibile. Il dà P=111.’0
per l'anno 1783; ma questo era già stato rigettato m. micr. Onde vi è incertezza su questa
’
stella.
si
pie cola , pure
confo mia da II.
1853.917
1834.48
2
Daw. 1833.90
2
o Cassiopea
Il
1784.10
1780.15
110.” Il
86. o
60. 1
1836.71
Daw. 1836.94
CO.
dell’
4. "765
’
19
487. 36
286. 13
489. 40
487. 93
4.
4.
4.
an-
4.
2
590
690
673
74
delle misure in
934
11. 40
:
non pare per tanto che vi sia moto
Hrm. Aste. Sue. XIX, pag. 197.
9.
E uno
degli
prediletti pei dilettanti di astronomia.
41
1855.066
mulazi one
la
Questi con ronti must rano la di liceità reale
oggetti apparenlei nenie facili
7. "896
Oggetto famoso pei suol colori: 4* bianca e 7*
porpora. Struse nel Cai. Dorp. avuto riguardo
crede il moto orbitale
Moto
5
3
V.
.
Dawes
I
alle osservazioni antiche,
c non solo parallattico.
21831.61
447.
y Balena 2 499.
2
II
|
3,"S58
3. 598
87
77. 86
85. 64
Benché
goto
2
Triangol o
488.
1781.77
D=4."9I. Mi pare
1855.795
4
1
1.98
|
ang. e aumento di distanza.
di
1835.894
3
4. "333
Si vede qualche piccolo moto, ma incerto. Non
so comprendere la seguente posizione pel 1831
data da s Cat.D.p.CCVni. 1831.88. P=410.’.'i.
2 1830.30
408.
1."610
1
insignificanti
'
Il
2
10. Ariete
1855.9911
2 1833.05|
Balena
344.' 04
333. 64
2
•
1835. 878
2 1830.10
oggetti
Il
l."144
1.
445
335.
0."801
188. 87
0.
cnto,
ma
4
547
ndubitato
4
la
distanza
è cresciuta.
113.
in angolo certissimo.
molo è
2
Ariete
197.’ 03
54. Ariete
2
0."587
0. 730
(AB) 1855. 9871 467.’ 05
2 1832. 02 ibi. 5
Tanto l'ang. che la
C non vi ì nulla
3.»
316.
disi,
è variata:
ma per
la
di sicuro.
n
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1
|
—
—
62
RIDUZIONI DELLE MISURE E CONFRONTI DIVERSI
Numero
Epoca
Distanza
Posizione
Numero
Epoca
delle
Posizione
Distanza
delle
osservazioni
osservazioni
-
7.
1
83.1
987
£ 1830 38
Moto rapido
Toro 2 i\ì.
957/ 89
0."39
909. 99
0.
Elementi
9
B
699
086
758
58/0'
97. 99
70. 3
939. CO
1853. 83
0.
a —il
Periodo
y_
2 1819.91
1817.09
Il
Toro 2 598.
93.” 9
95. 39
90. 7
91. 08
1835. OSI
183(1. 50
Pass. per.
19. 97
19. 09
|
2
{ Orione
939. 191
1913. 90
9.
9.
C
10
1.
63
1.
3.
17
3
135
110
rapporto ad A
34
33
il
110/90
l."931
1897. 00
157. 6
903. 1
5. 17
May. 1730
moto:
ma
AB
Della
de-
c sono
i
7."1 688
7.
113
Vi è moto certo in angolo e I’ osservazione
prima di II. I non pare tanto erronea benché
1809 trovasse l‘J0.'9.
9
3
58/”91
Periodo
999
0 . 93186
Pass, al Per. 1853.
37
1 .* 98'
u— SI
3
3.
hanno
già gli elementi notissimi
seguenti di M aedlcr.
si
i.
e
1060.
SI
1
."007
1
18.
57.
1856. 190
2
a
2
Gemelli
319/11
1855. 193
1835. 97
1890. 99
1781.
Per
9. "18
131. 30
133. 30
900.” 00
190. 90
181. 13
11/91’
350. 99
13. 11
639. 970
1099. 96
771.
119. ‘61
Le osservazioni confermano
volvi ripetere.
1836.110
2 1839.79
II. 1 1781.88
910
0.
87. 37
70. 58
2 1190.
{ Cancro
Le differenze tra le posizioni non superano
errori di una osservazione semplice.
a
0.
93/5'
19. '30
|
gli
1855.991
1831.99
1895.90
008
797
7.
8.
e
i
2
Maedler
llerschel
a
a
angolo e distanza: la distanza
è diminuita e stimala certo non troppo grande.
in
i
906. 0
53 17
Per (A.+B) e C è singolare la piccola distanza
data da Mayer un secolo fà. il moto non c proprio ma relativo (2. Cai. Dorp. CCXHI).
nel
9» Cancro
Castore
1855.193
2 1896.99
2 1110.
911/50
5. "337
909. 51
1.
1836.1961
2 1899.43
— 18.* 01
-1-0. "953
moto retrogrado
è evidentissimo , nta la
cresciuta contro ciò che
distanza realmente c
sospettava llerschel che dovesse accadere.
La piccola C non è stala osservata (che dista Ti" P. 160"). Essa ha un moto communc
colle altre due. ma anche un piccolo relativo.
Quanto si e detto sull'orbita di queste stelle
è molto poco sicuro, il. stabiliva il periastro
0.'' 06 ma vi
nel 1875. 83
è gran diversità.
Tuttavia ecco alcuni clementi.
=
1
|
2
1993.
i."731
8
663
8
1.
certo:
ancora dubbioso.
sulle distanze resto
1
Il
911/17
919. 01
molo angolare benché piccolo pare
Il
Dif.an.99. 973
|
101
—
I
.
:
u'
1730. 199
Cancro
2
11/39
liìi.
«."oso:;
1
2 1830.76
H.
I
1783.07
37.
57.
97
L’errore supposto in IL
3.
I
838
da 2
90 in direz.
di
è confermato: ed anzi pare doversi ouella osser.
rigettare
moto
affatto
essendo
in
contraddizione
diretto dato ad i osserv. [C.
I).
eoi
p.CCXUIl-
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—
63
-
RIDUZIONE DELLE MISURE E CONFRONTI DIVERSI
Numero
Epoca
Disianza
Posizione
Numero
Epoca
delle
Posizione
Disianza
delle
osservazioni
osscrv azioni
2
17.* 61
9. 49
359. 00
1856.48
X 1835.36
X 1848.36
golo e della distanza col tempo sono evidenti.
La mutazione angolare va rallentando.
li63
t
41. "181
9.
1.
59
86
i
X
1
Calcolando colla formola data da Struve (p.93
delle Meiw. mi'cr.) la posizione per l’anno attuale si trova combinare perfettamente
onde
è dimostrato che il moto c rettilineo e paralitico e non orbitale. Il caso di questa stella i
inverso della 2 1516.
,
X
« Leone
1850.119
1855. 488
X 1831.49
359.* 9
0"ov. 180*
174.* 8
X 1845.41
183. 9
1784.87
110. 9
Il
|
1350.
#."303
3
senso del m. diur
0."147
0. 970
4 diam. di disi, tra i d
|
all. nel
856 49
49.* 54
X 1835.86
301. 67
498. 70
1
id.
iLal.
e
l
Villarccau
Klinkerfucs
1870.19
1819.70
111.* 51.'
135.*1 1 '
417.41.7
57. 13.90
0. 36017
0. 7030
185. 47
a— SI
i
«
»*
.
.
84. 533
X 1848.11
H 1784.71
4. ”931
4.
78
4.
16
83.
meiu. micr.
X 1543.
4."956
1. 875
1. 717
4.
117
4.
0.
11350
0.
»
1* rara prec
Anche
98. *54
Hi. 56
61**. 161
1816.41
1816.86
130.
elementi più antichi di llcrscliel e
di Savarv non si scostano molto dai precedenti
onde questa è una delle meglio assicurate orbite.
Ecco le più recenti nostre osscrvaz. lasciando
quella fatta a fili chiari n.* 396.
gli
1856.191! Ili-’ 88
5
<
giorno combiua ottimamente. L'aumento dell'an-
139
13118
93. 50
148. 57
54. 19
61*». 576
1855.151
1818.64
1848. 59
|
3 ."037
|
4
Leone X 1536.
i
È la più bella stella doppia dell’emisfero Boreale : e oggetto di osservazione sicura e di
rara precisione. L'errore delle misure è
di 0." 01 e di 0.* 4. Osservata anche in pieno
Villarccau
•
e
Periodo
Pass, per
K
105. 7
104. 0
46"*6
elementi de’ più celebri calcolatori.
a— SI
(Astr.Nach.990)
108. *30
alle
Macdlcr
Leone 2 1441.
1855.377
58*1 5.
Orsa Maggiore
SI
sono calcolati sulle osservazioni di South. Un anno di tempo le ha separate
notabilmente.
X 1810.83
145
930
44
49.
0.
Notissima periodica di circa 60 anni. Eccone
10.33
0. 61338
0.857
133-.35.
Riv. period.
Klinkerfues
4. "61 31
11.
8.
1855.491 111.* 3
181. 10
1831.41
1846.40 *438. 75
gli
S.Ul.W
Gli elementi di
'additam.
{
Questa stella è periodica e notissima. Ecco
elementi di diversi autori.
T
498.
1516.
Tutte queste posizioni mostrano che il moto
relativo è cagionalo da un molo proprio in cui
una delle due stelle descrive una linea retta
rapporto all'altra. Dal calcolo di questa e delle
altre osservazioni risulta esser esse attualmente
nella massima vicinanza. V. sopra la X 1463
gli
si
.
1831.51
1843.94
1790.41
id.
75.* 8
89. 4
95. 1
1
3. "611
4,
4.
1
1
49
«9
Moto evidentemente retrogrado e disi, cre=0.*83 circa.
sciuta. Moto anuuo in pos.
—
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—
—
65
RIDUZIONI DELLE MISURE E CONFRONTI DIVERSI
Numero
Epoca
Posizione
Distanza
41. Boote
2
Numero
Epoca
delle
Distanza
Posizione
delle
osservazioni
osservazinn
1909.
s
Serpenlis
2. "976
1855.4611 195.* 18
id.
1835.363
1832.21
1826.79
id.
1.819.13
11
1781.62
2
238.” 81
231. 00
231. 0
228. 0
60. 0
4
."339
2.
8G3
2.
23
3
1
.
<
21831.50
1802.10
1782.99
Il
Il
197. 1
208. 5
0
|
227
2.
BeH'oggetlo per prova de’ Telescopi ai tempi
II. ma ora assai Tacile. Molo riconosciuto per
perche col proprio ha fatto 89." in 79
- Il muto secondo 2 pare che si faccia
in un piano che passa pel sole , giacché al
tempo di II. I era in direzione opposta se pure
nou vi è errorre di 1X0.' La distanza seguita
ancora a crescere come appare dalle nostre
misure.
orbitale,
anni.
|
l'angolo e cresce
la distanza ma la velocita angolare è diminuita:
onde non possono ascriversi tali variazioni al
6.''8 in A.R. -t-4."8 iu 1).
m. pr. sec
—
r
y Corona 2 1067.
1835.50 più volte cercata: ma ved. semplice
1851.50
1810 al 1X33
1826.73
0."53
282.” 2
seni. cun.
111
esempio
Altro
un
.
0
51. { Libra
8.*
3
10. 19
AB 1835.535
25."389
21. 822
83.* 13
A 1835. 30
10.
2 1833.91
Merita attenzione essendovi mutazióne superiore, forse agli errori di osservazione.
v Corona
1855. 396
21832.70
2
2
525. 62
50. 87
1820.77
790
08
0.
1.
la
figura della
Maedler
«
e
i
Periodo
Pass. per.
1.088
33760
0.
21.* 18'
261. 21
71. 8
43". 246
1815. 23
07
85
355. 97
187. 91
11 1782.36
fÀ+B): C
1855. 335
2 1832.96
1831. 35
Il 1782.36
2
che ue copre
1998.
0."463
1. 58
1. 215
1. 225
3
4
70. 52
76. 00
77. 12
7.
6.
608
82
88. 6
6.
4
‘
Villarceau
dnc stelle A c B è sicuro,
continuata vicinanza a M. pr.
0." 5 in D. » Il moto
10." 3 in A.R.
orbitale pare fortissimo, e cresciuto assai, onde
promette buon successo pel calcolo. L'angolo si
dubitò se fosse in errore di 181)' ma dopo visti
registri originali si conclude di no. Anche la
i
distanza è assai diminuita essendo al limite
delle misurabili. - L'osservazione di II. Il c
ridotta supponendo decimi di grado le frazioni. La curvatura dell' orbita apparente c chiara
dalla costruzione grafica delle osservazioni.
Il
nesso
atteso
sec.
—
cifra
8
e anche talora pareva separata. Gli elementi
questa doppia sono conosciuti: ecconc alcuni:
gli ultimi sono di ViUarceau. Il periodo è circa 45
anni e si è verificaio il grande avvicinamento
predetto da 2.
di
a
a— (1
stella
OZ'32^13
35. 3
Veduta da noi come
1937.
fi.
2 1825.47
,
72
0.
una
di
altra.
103. Boote 2. 1919.
1835.483
1832.21
1
66
2. scar.l
.
Moto indubitato: diminuisce
2"
di
2
2 1931
la
fìsico delle
loro
+
1/D18
0.
1713
311
10.”
227. 9
63. 39
50
1805.67
12.
{'
{'1853.535
1831.11
{('
1855.572
2
1999.
101 .-51
102. ìli
169.2
Moto appena
10.
10.
n
643
i
3
109
282.071
sensibile.
13
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9
—
—
66
RIDUZIONI DELLE MISURE E CONFRONTI DIVERSI
Numero
Epoca
Posizione
Distanza
Numero
Epoca
delle
Distanza
Posizione
dello
osservazioni
£ 2021.
49. Serpente
316. 7
291. fi
1783.2
II
a
1.254
4482
31*21
e
28
3.
< 2"
:
180.’ 09
177. 3
118. 20
V:B 1855 592
IS31 63
1832 99
1826 77
89. 0
88. 03
43.43
36. 357
Periodo
4:C 1855 392
moto
Il
04
297
28
49. 515
1
.
1
.
riodo di li o di <8 anni (.Ven.!. inicr. p. 7):
|
queste è notissimo ed ecco alcuni
di
39?
liti.
37. 21
1830. 56
1830. 38
Essa fu osservata da II. nel 1781 . e pare
certo che da quel tempo lino ad oggi ha tatto
una rivoluzione giusta nell'itilervallo di 71 anni:
ma dubita Stime se sia da ammettersi il pe-
2. '323
2.
0.
1U1. 54
i
Pass. per.
Corona £ 2032.
4381
217.' 11
266. 53
0.
SI
a— SI
L'angolo mula con rapidità diversa
era più
rapida ai tempi di II. in cui erano più vicine.
<r
Fletcher
Villarceau
3. "488
321.' 99
1833.463
£ 1836.32
osservazioni
l'orbita di Villarceau soddisfa
attuale, assai bene.
all’
osservazione
elementi.
Maedler
Klinkerfues
a
a— SI
»
•
Pass. per.
25.*
65. 54
64. 38
29. 29
1
52 2
0. 58990
2. 3881
1825. 316
4 20 '".24
Riv.
7
20. ‘ 43' 9
40.
i
G9978
918
0.
3.
Ilind
21 "3'
69. 24
25. 30
1826. 60
608. 45
0.
6.
725G0
194
1826. 48
736. 88
Klinkerfues (A. N.999)
1835.442,
£ 1829.63
1
I
4. "6951
3
648|
G
1.
j
- Il moto proprio di
queste stelle unite è fuor di dubbio; ma è singolare la loro invariabile posizione in angolo c
distanza. Il cap. Jacob vi ha sospettato una parallasse. Il moto proprio sarebbe
l."l. in A.R.
c -I- 7.” 7 in I).
variabile.
—
v Oliuco
236.’
1858.526
a Ofiuco
£ 1823.51
1802.39
li
1783.18
Il
70
2110.
li
1833.575
1834.42
£
18.”
118. 48
|
La minore è
ha dedotti dalle osservazioni di South. La C « solo otticamente congiunta e priva di
tu. p. e. d. p. cernì.
K
£
• Ercole
£
25
350. 60
331. 8
18.’
1
."426
0.
0.
2
987
937
11
1783.27
2262.
1
£1835.357 192. 40
£ 1825.67 semplice
2035.
£
331. 6
.”380
$
33
0.
allungata
Qnesta stella che per II. era la più stretta
£ non la vide doppia nel 1823 ora è cornSempre però un bell' oggetto
ili odissìma.
ma
che rare volte può osservarsi per la refrazione.
c
69. 3
75. 5
,
L'orbita c certa; benché sia diffìcile alquanto
accomodarvi le osservazioni di II. I.
93. Ercole
f Ercole
1835. 532
£ 1831.62
1831
al 1828
1826.63
1781.55
69.' 71
86. 3
semplice
23. 4
69. 30
£
2084.
l."4»
1.
47
0.
91
£
1855.571
1829.90
80.'
49
£
2264.
6. "170
|
!
261. 75
6.
062
3
Colori magnifici; rancia e verde; ma può esuna variabilità colla quale spiegherei la
differenza di 180.’ che presenta l'angolo nostro
con quello di £: la precedente per me è la ranchila
la seguente verde azzurra. Esempio in
servi
.
Periodica riconosciuta. Ecco
l'orbita.
gli
clementi del-
cui
i
colori
sono indubitatamente reali e non
La 4.‘ osservazione n.’ 22G
effetto di contrasto.
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—
—
67
RIDUZIONI DELLE MISURE E CONFRONTI DIVERSI
Numero
Epoca
Posizione
Distanza
Numero
Epoca
delle
Posizione
Distanza
delle
osservazioni
osservazioni
per esaminare tale discordanza e parve
doversi attribuire la stima della diversa grandezza alla vivacità del colore , che nella se
guente è più chiaro c quindi a pari disco questa sembra maggiore. (V. introJ. sopra).
fu fatta
1855.595
£ 1831.15
1779.83
II
£
Lira
<
2382.
23/1
3. "103
26. 06
33. 9
3.
034
3.
4
*
moto proprio forse non basta
movimento angolare.
a spiegare
II
£
70. p. Ofiuco
111/ 58
1833. (51
2 1833.60
2 1825.37
136.'
2272.
6."256
6. 168
984
*6
1(8. 22
il
3
5.
8
li
3.
Notissima periodica. Il cambiamento in distanza pare assai diminuito e decrescente.
a
e
Enclic
ilcrschcl. II
4.328
4.392
6.46670
137/2'
145. (6
SI
0.43607
147/12'
n— &
1*3. *2
*3
73.862
$
46.
Periodo
Pass. per. 1806.88
Maedler
4.192
0.(1386
126/ 55
1(2. 53
(8. 5
61. 51
80. 340
1807.06
92. 870
1812.73
1855.593
£ 1811.03
1779.8
Il
Il
cap. Jacob
suppone che
vi
sia
i
i
I
193
|
1851.71
II
£
1783.72
1830.21
|
1.
|
6
37. 88
1.
783
—
una
di
ad
esserlo, e
abbia un'occultazione
si
stella dietro un'altra.
Aquila
X 1829.96
."361
2579.
71.
:
1855.557
1
2
più volte semplice
12/8
ì ."49
Io non l'ho potuta veder mai doppia cercandola con ogni diligenza. Il molo proprio suo è
forte
il secolare
-t-C."3 tn À.R. e-t-2." 8
in D. - Pare che il periodo sia secondo 2 di
(9 anni circa, il che può spiegare, perchè essendo semplice al principio del secolo ora sia
II
I
2
61
semplice
sicuro.
73. Ofluco.
18oo. u5R| 2oo.* 10
259. 73
1831.05
2.
* Cigno
1835.
2
ritornala
(."162
(.
|
I
2. "606
moto è certo, ed orbitale, per ragione che
il
moto proprio porterebbe cambiamenti enormemente diversi. Col. Dorp. CCXVIII.
un corpo
2.373.
1835.6(81 336/8*
183*. (3
339. 92
Poco movimento, ma pare
2383.
153. 3
173. 5
Il
1803.
perturbatore (Vedi Afontk. Mot. H. Astr. Soc.
tol. XV, p. i30j: ma forse non vi è ragione:
avendo io costruito le osservazioni da esso addotte vi sono tali discordanze da poter rifondere la variazione negli errori accidentali.
2
Lira
119/55
1783.65
2
119/85
120.
2583.
1
75
."334
1.
4
buone
562
( 2 (. 4
La misura è difficile e quindi gli angoli forse
non tali che le variazioni non possano attribuirsi ad errori. Tuttavia le nostre osservazioni
in distanza sono cosi concordi che l’errore
probabile
sicché non dubito che siavi
occorso movimento, benché 2 ne dubiti.
513
gualche moto certo.
<
5.
1
1
£
Aquila
A:B 1835.575 121/78
1832.13
121. 48
\:C 1853.6731 147. *
1
2379.
13. "137
*
222
15. 896
a
f Freccia
13.
L osservazione mostra che non vi è stato
molo. La disi, di C è poco sicura.
£
1833.576
1829.69
Il
1783. 9
Le
Ire
311/0
312. 9
301. 2
osservazioni
|
£
2385.
8/754
8.
di
3
59
questa
sono
Digitized
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Google
8
—
—
68
RIDUZIONI DELLE MISURE E CONFRONTI DIVERSI
[Numero
delle
osservazioni
stanza sicure per l'angolo: nella distanza ri è
qualche piccola variazione: onde merita nuovi
studi, benché le singole serie sieno assai liene
d'accordo. 1 colori sono fi gialla, c 9 rossiccia
non bleu come dice Smith; l’angolo di 2 è irregolare nelle varie epoche.
ma
sono unite fisicamente; perchè
1." 1 in À.R. e
16." 7
pr. sec.
avrebbe separale.
bili,
=—
1.
85.'
2
"4
I
94. 10
I
4597.
l."660
1.
Le differenze superano
944
2 1836.05
10.' 1
1849.76
41. 0
351. 5
1783.
1
|
Aquario
46. P.
XX
gli errori
Delfino
.
I
2
probabili.
3.
|
|
314
O.’Ml
1
buone
in
A:B 1855. 573
1848.73
À-.C 1855.
573
2 1835.48
2 1841.15
347.'
11. "7 43
347. 1
445. 8
Siti. 57
68. 919
i
2
4730.
1855.575
21831.46
11. "716
1
4
|
\1
11.
119
posizione prossima era 191* circa; onde vi sa-
moto. (V. Smith
1855.581
2
18311.89
11
1780.61
Br 1755.
p.
3.
13
i
2
|
A:C 1855.679
2 1836.74
111781.81
fl.”843
484. 0
491. 0
0.
71. 1
78. 1
81. 1
10.
0.
10.
9.
68
35
540
86
i
i
.
4
|( A-+-B):
1
Per A B. Secondo 2 gli angoli sarebbero decrescenti fino al 1851. Ma questo non combina
coll' osservazione nostra. Il minimo di questi
angoli è 485.' 0 e il massimo 489.' 0 per la
:
soggetto certo non cattivi estremi,
secondo 2 dovrebb’essere ancor minore
2 sospetta che la stella fosse semplice nel 1845 non
avendola allora veduta separala. - Le due altre hanno subito un molo certo che non dipende dal molo annuo. (C. I). p. CCXIX.I L'osservazione di 2 del 1815 pare dunque sospetta.
difficoltà del
180.)
y Delfino
2 4747.
474.' 4
473. 8
11. "931
471. fi
470. 9
3."5I4
!
Triplice: anzi quadrupla. Vi pare poca speranza di scoprir moto insigne per ora : la B si
vedeva bene composta e dovrà misurarsi: la sua
rchile
487/64
A:B 1855.679
2 1815.65
XX. Del lino 2 4090.
n
||
Equulco 2 4737.
1
:
AB
1I
1
46
70. 981
68. 61
Vi pare qualche piccolo moto ma I' angolo
essendo di una sola osservazione va riesaminato. Il molo proprio sec.-t-6."l inA.R. e-+-ll."7
in D. - La C è solo ad esse congiunta otticamente secondo 2.
535.* o
Ì36.
...?
Paiono risoluti dall'osdubbi di 2 nelle M. mirr.
1855.7811 338/35
336. 40
1830.47
1835.
177. 178. P.
71
1.
Quasi nessun moto.
4637.
11.
0.
1).
1
2
le
I
Qualche piccolo moto par cario.
0 Freccia
D
2 4749.
relativo è certo, ma finché non si
Il moto
separa, nulla può pronunc. M. p. sei-.—-t-O.'T
-+-i."3
servazione del 36
4611.
3."4i:i
I
moto
1
|
in All. e
1855.7111 411.' 05
407 67
1830.79
in
Diverse volte semplice.
1855.
2
Aquila
191.
1855.8041
1846.15 I
il
—
11.
4 Equulco
||
Gli angoli nostri
14. 00
Le variazioni non superano
1855. 7761 445/ 35
441. 70
1831.57
1
78
gli
2
4714.
4. "80(1
4.
580
sono d'accordo entro
il
grado,
ma
errori proba-
le
miclli di 2 in questa oscillano più , onde
differenze nascono dagli errori certamente.
Digitized by
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—
69
—
RIDUZIONI DELLE MISURE E CONFRONTI DIVERSI
Numero
Epoca
Posizione
Distanza
Numero
Epoca
delle
Posizione
Distanza
osservazioni
2 2715.
12. Aquari o
1855.776
1831.30
2. "879
194." 2
189. 60
sicuro mutato, ma non
vi pare dubbio sulla direzione. Però è una sola
2
in
modo
osservazione.
667
2.
delle
osservazioni
non sono forse
Molo
sicuro in posizione e forse anche in distanza, benché assai piccolo.
2
61. Cigno
105." 6
103. 8
1*55. 589
2 1851.81
1830.68
1819. 92
1781.9
1753.8
»
»
li
300. ‘04
206. 56
2758.
17. "507
17.
90. 7
82. 9
14. 78
53. 8
3G. 0
19. 41
15. 47
li.
l."0797
1. 211
Moli lentissimi e da esaminarsi. Pare cosa sicura che queste stelle doppie strette ma piccole
sono lontanissime, c sono quindi o solo otticamente doppie, ovvero se congiunte hanno periodi assai lunghi. Altra prova benché indiretta
che le slellc di grandezza maggiore apparente
32
96
Stella notissima e famosa. Dalla serie qui riil
moto relativo è chiaro, ina 2 calcola
sono anche
le
più vicine.
portata
I). CCXXI) clic la deviazione del suo moto
dalla linea retta è affatto insensibile, c dcU'ordinc degli errori delle antiche osservazioni. Giu-
\C.
( Aquario
1855.773
1836.05
1781.37
stamente osserva che cioè mirabile dopo un secolo d'osservazione c dietro ciò che si è detto del
loro
proprio
orbitale e del fatto certo del loro moto
comune e quindi di uu legame fisico
in
serie
colle altre.
Pegaso
321. 09
332. 88
1855.787
1831.32
29.
2
2799.
2909.
3."102
3. 39
1.
3
G
=
l."170
1.
352
1855.780
1835.44
1831.62
1828. 75
290. P. XII. Aquario
ripetano
le
1835.780
1831.18
2."942
3. 18
2. 900
2. 93
2
II
2
1838.7821 107 ."7
1827.72
100. 17
|
0."9183|
1.
|
1782.
1833.01
V 1822.
2828.
I
1832.98
A:C 1855.777
osservazioni.
2
093
2." 578
313. 30
2.
|
2933.
567
piccolo: nullo in distanza.
209. P.
\:B 1855.777
2
319.- 43
Moto angolare
Pegaso 2 2801.
320." 5
317. 0
316. 9
314. 40
Poca speranza di successo di trovare
per ora benché il moto in angolo paia
2
2
È manifestissimo il moto retrogrado. 2 esa-e- 15. "2
mina se mai il suo m. pr. sec. forte
4." 8 in I). possa esser causa di ciò,
in AR e
e conclude che quantunque esso deliba produrre una variazione nel medesimo senso, pure
sarebbe enormentc diversa.
Moto certo e non piccolo, già chiaro anche
nelle osserv.
serv. di
...
2 il .,quale però nulla osserva
_
a nelle
„„ii„ Mais.
ir
su di ciò
micr.
si
1
.
il).
2
2
18.
moto
mutuo. Le nostre misure stanno bene
I).
346. "13
352. 7
249.
246.
244.
150.
XXn. 2
3
95
03
0
157. 32
162. 22
2941.
3. '963
4.
120
51. 761
55. 640
57. 12
da esanimarsi se il molo di C
quindi non è sicuro pronunziare.
o relativo
Anche A B poco si muovono: Si devono ancora studiare.
i
1
1
:
:
Attesa la difficoltà
della
stella
,
le
distanze
li
Digitized by
Google
,
—
—
70
RIDUZIONI DELLE MISURE E CONFRONTI DIVERSI
Le osservazioni di Bond differiscono assai pel
breve tempo che disiano dalle nostre. Vi abbiamo aggiunte quelle di Dawcs: quelle di Bond
meritano grande considerazione per la forza
dello strumento. La variazione angolare è appena dell' ordine delle differenze accidentali ,
6."25
1855.6481 *08.’ 63
273. 33
1830.43
|
|
|
7. 54
Vi è molo non trascurabile.
ina la distanza sarebbe notabilmente variata.
Capricorno [676.]
h
Il
J
3."093
1855.648
1836.53
177.* 0j
177. 5
4.
1783.51
174. 0
4.
15
5
Due osservazioni assai buone. Della mutazione in distanza non può dubitarsi, quella in
annoio è incerta. I nostri ang. sono buoni, il ni.
5/1. in AR. e -+- 6." 1 in D.
pr. sec.
=—
[415] h. osa. al (
214.-0
214. 7
213. 0
216. 0
1855.291
1837.48
1782.87
Il
1
Corvo
1856. 274
h
24. "012
24. 309
23. 44
24. 7
Qualche moto vi è, ma merita conferma. Le
distanze sono poco sicure per la refrazione.
onde sono unite.
k 1138 mis.
o
1855.645
1836.09
Non
vi
Capricorno h 370. m.
1885. 98.3
1
h 1835.74
«*."028
22. 27
239.’ 0
239. 3
pare speranza
di
Se non
vi i
86.* 86
32. 0
equivoco
Capo.
al
6. "43471
6.
vi
65
|
sarebbe gran moto.
moto.
a Leone Regolo
275.* 05
3. "097
273. 34
273. 17
3.
3.
1856.2251 306.- 97 I177/’18S
306 37 Ì177. 20
306. 57 176. 84
306. 33 175. 70
306. 47
177. 2
Mav.1778.
v 1850.57
1836.24
1821.90
5
id.
Le osservazioni possono farsi in circostanze
rare per la refrazione e la diffusione che impcdiscono di vedere la compagna. Quindi fu siima a torto,
mata semplice più volte da noi
.
Nota. Diverse
.
id.
60
457
Si conferma che la stella minore è partecipe
medesimo moto proprio che la maggiore
27." 3
benché il moto di questa sia in AR
e +- 3. "3 in deci.
del
altre stelle delle quali finora
vazione saranno confrontate con
li
in altra
non
—
si
trova nei registri ebe una sola osser-
occasione. Qui saremo contenti di indicare la con-
seguenza importantissima che in quasi tutte le stelle del primo c second' ordine di 1 cioè
distanti meno di 2" si trova un moto angolare assai grande. Le eccezioni finora incontrate
sono pochissime. Quindi un nuovo argomento in favore della loro unione
attenzione
la ;
l'ho riveduta,
Libra che veduta ben separata l'anno scorso,
la
fìsica.
Merita
somma
prima volta che quest'anno
{18 Maggio) l'ho trovata rosi stretta, che appena pareva avere una prominenza
in direzione di 255.’,
assai mediocre per
onde
la
un oggetto
compagna sarebbe
già passata dall'altra parte: l'aria però era
cosi diffìcile, e bisognerà studiarla in più favorevoli circostanze.
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i
S-
H.
GRUPPI DI STELLR.
Comprendo
sotto questo titolo alcune riunioni di stelle più o
meno
co-
spicue, le quali per la loro vicinanza possono sospettarsi formare un sistema
Lo
particolare.
studio di questi oggetti è allatto nella sua infanzia, e riunisce
tutta l'importanza dei sistemi stellari colle difficoltà che
sure delle grandi distanze senza que' compensi che
mente hanno tanto incoraggilo
che
e,
trovano nelle mi-
Sembra
infatti
astronomi abbiano quasi completamente abbandonato cotale studio,
gli
tranne qualche rara eccezione,
descrizione senza
si
siano contentati per
più di una semplice
lo
tramandarne misure accurate
occuparsi di
Questa lacuna che poteva esser scusabile quando
gli
posterità.
alla
oggetti di maggior at-
ed importanza non erano ancora descritti nè studiati, non può guar-
trattiva
darsi più con indifferenza ai
bastanza moltiplicati
volati
si
giorno d'oggi special-
al
lo studio delle stelle doppie.
,
nostri giorni, in cui gli osservatori
e colla perfezione degli strumenti
Non può dunque
lavori di questa specie.
i
qualche
rivista,
perchè ogni ritardo nel farne
si
sono ab-
si
sono assai age-
differirsene più oltre
una
le osservazioni viene a prolun-
gare sempre più gl'interessanti risultati che se no possono aspettare.
Che
vi
possano essere speranze non vane
prire in questi sistemi
di probabilità, c già
un legame
di poter arrivare
fìsico, oltre gli
un giorno a sco-
argomenti dedotti dalle leggi
anticamente proposti ed ora avverati per
le
combinazioni
delle stelle doppie, ve ne sono alcuni più speciali in favore di queste riunioni
più complicate. Tali sono:
che
in
l.°
il
fatto assai singolare notato già
da Ilerschel,
molti di cotali gruppi trovasi una stella più lucida e ordinariamente di
color vivace occupante un luogo distinto nella massa: 2.’ le singolari distribuzioni in
che
si
forma talora regolarissima che
arrivi
forse più
presto
di
in essi ritrovansi;
sumere che
ci
quanto
le stelle
loro moti.
Non
,
difficile,
a trovale
è però a pre-
i
periodi delle rivoluzioni sono tanto
più lunghi
sono più separate, e che a pari distanza sono pure più lun-
ghi per le stelle di
,
ai
tale scoperta sia lavoro di pochi anni: l'osservazione delle stelle
ha dimostrato che
doppie
voco
onde non è
quello che potrebbe credersi
qualche gran legge generale che presieda
minore grandezza, quindi abbiamo un indizio non equi-
che un sistema composto nello stesso tempo
di
minutissime
stelle
molto separate, per doppia ragione apparirà a noi dotato di lentissimi
o
mo-
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— 72 —
Or questo appunto
violenti.
è
che chi ne intraprende oggidì
che
E
invero
suoi giorni
i
che questi gruppi
è probabile
cui moti possono
i
,
manifestano tra
si
misure, possa prima di finire
le
delle sue fatiche.
frutti
siano composti di Soli
quelli
ove associansi questi duo
piccolezza c la distanza; onde ragionevolmente non può sperarsi
caratteri, la
godere dei
caso dei gruppi
il
essere in proporzione eguali a
nostro Sole e le stelle di maggior grandezza
il
a noi più vicine, che ben sappiamo quanto siano piccoli e tuttavia incerti;
sicché dalla lentezza di questi possiamo arguire
Forse queste
di quelli (1).
la
durata delle rivoluzioni
riflessioni distolsero più di
non sono
studio, e certamente
un astronomo da
tale
molto coraggio; tua ò da con-
atte ad ispirare
un sistema
siderare che la natura è ricca di varietà c può essere che
stellare
parziale a noi estraneo, dia qualche idea intorno al sistema di cui noi stessi
facciamo parte, e che forse non arriveremo mai a conoscere completamente,
come
alla
già
il
sistema de'
circondanti un pianeta potè spianare
satelliti
la
via
ma
nel
cognizione del sistema solare (2).
L’importanza adunque del soggetto non può recarsi in dubbio,
porvi
mano
la
si
trovano gravi
prima benché
difficoltà, l.a
la
minima
di tutte,
è di definire con qualche precisione ciò che s'intenda per gruppo. Ciò trovasi
assui difficile e dipende
vicino.
nel cielo
campo
8' di
di
molto dalle circostanze
Una riunione
incontro
Secondo
1)
noie in
.
plici /tòlti
.
p.
Struvc (Cai- Dorp
ili
stella di
del sole sia
CLXXXVII): ora
un moto proprio
veduto da una
in
un
di esso,
stella di
5
p.
CXXXXI),
il
molo proprio del nostro
grandezza sottenderebbe un angolo di
*
3.
,r
579
E
!
ciò
2
.
moto proprio
il
stelle
di
10 o 12
formare un gruppo
dirsi
cielo è così
di
ultimi lavori
gli
70 anni veduto da una
ad onta che
frequenza
e dalla
densamente seminato, e anche più :
essa potrà considerarsi come un gruppo ben significante nelle
perchè tutto quel tratto
all’
,
per esempio
di alcune stelle
diametro nella via lattea non può
il
10
il
—
moto proprio medio comune
circa del
moto orbitale
del
nostro sole
ci
si
alle stelle
sem-
manifesta sotto l'aspetto di
quale apparirò inoltre ridotto alla melò del suddetto se lo supponiamo
*
Ora
la
maggior parte delle
stelle
componenti
i
gruppi di cui intendo
parlare, sono appunto di decima grandezza, e se esse fossero nelle suddette condizioni del nostro
sole,
appena farebbero un grado in molti secoli.
(2)
Galileo meritamente metteva tra le
tanto pel fatto stesso
ne venivano
al
il
sue grandi scoperte quella dei
da
quale o tardi o tosto sarebbesi
altri
trovato
di
satelliti
,
ma
per
le
Giove, non
prove che
sistema Copernicano. Lambert nelle sue lettere cosmologiche tratta egregiamente que-
sto argomento: in tutte le apparenze celesti bisogna
attuale col corso proprio di ciascun astro per
spazio nei sistemi stellari lontani
pud guadagnare con
può
ai
comprender
la
Io spazio col tempo: cioè
legge del sistema. Per
supplirsi coi Torli strumenti,
questi, essendo essi gii
che siano proporzionale
combinare
tali
che
si
ma
le
il
luogo
misure dello
l'elemento del tempo nulla
esige tutta la loro forza per avere misure
bisogni della scienza.
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—
-
73
più deserte. La definizione del groppo, dev'esser dunque piuttosto re-
parti
che assoluta, e deve
lativa
in essa tenersi
della 1.
configurazione singolare,
minazione
«
conto anche della grandezza, e spesso
onde panni che possa venire sotto
qualunque riunione
di stelle di notabile
deno-
tale
grandezza poste a piccola
2.
distanza tra di loro, e segnalale rapporto
fondo generale del cielo ove
al
si
trovano, e alla loro configurazione ». Nel principiare però questo studio è ne3.
cessario limitare questa definizione generale colle seguenti condizioni.
"
Le grandezze siano
menti, altrimenti
"
il
certezze che
comodamente
di quelle
misurabili coi forti stru-
lavoro non potrà esser sicuro nè
Le distanze non superino
accompagnano
le
3'
o
misure
4'
Luna
maggiori
utile.
dall'altra,
per evitare
micrometriche
,
le in-
c per non
uscire dai limiti probabili di sistemi fisicamente congiunti.
*
Negli spazi più ricchi e popolati fermarsi di preferenza allo confi-
gurazioni o alle divisioni naturali che presenta un determinato groppo, nel
che un certo òcchio pratico può dar miglior norma che lunghe dichiarazioni.
Questo che
detto riguarda
è
si
sono separate e misurabili;
stelle cosi
minute
misura riesce per
,
ma
i
gruppi
più larghi e in cui
ve ne sono in cielo molti
e tanto compatti che sfidano ogni
altri
stelle
le
composti
strumento
,
di
ed ogni
loro moltitudine impossibile, in questi casi l’osserva-
la
zione ha fatto conoscere diverse circostanze dello quali è mestieri occuparsi
nella loro descrizione. Tali gruppi
sono comunemente raggiati
e agli orli
,
loro vi sono stelle più cospicuo le quali bene spesso possono misurarsi: in
caso quello che
tal
mente
la
si
deve fare è prender
misura
la
di queste, e singolar-
direzione dei loro raggi. Altri molti sono composti di stelle
così
minute che quantunque separabili, pure riescono impossibili a misurarsi per
la
loro vicinanza o piccolezza: in
risorsa che ci
ché
tal
caso una esatta configurazione è
rimane onde riconoscere
i
moti
tali
appresso. In
tali
gruppi appartiene
piuttosto
alle
locar nella figura o prender la misura di ogni
determinar bene
sibile,
quanto
potranno usarsi come saggi
il
(saggi, a dir vero,
dell'atmosfera)
;
nebulose
sola
fin-
Ma
e ne parleremo
ricerche credo che per ora, non sia tanto da cercare di col-
stelle
ben poco
ma
per dipendere
la
è
la
sicuri,
minima
stelluzza
o punto
vi-
posizione delle principali. Le piccolissime
(test*)
da riconoscere
la forza degli
strumenti,
perchè tanto dipendenti dalle condizioni
ben improbabile che da veruna
di
esse in particolare
soluzione di qualche gran problema cosmico. Tuttavia
esse saranno opportunissime per riconoscere
cipali,
masse
intestini di quelle
loro misure possano farsi con'istromenti proporzionati al bisogno.
lo
lo studio di
sia
la
i
moti proprii delle
stelle
prin-
e sarà bene non trascurarli.
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—
Questi in sostanza sono stati
—
74
che mi hanno guidato nelle
principii
i
ri-
cerche che ho fatto finora sui gruppi, delle quali presento solo alcuni saggi,
ma
con tutte
le
imperfezioni proprie di un primo tentativo in
campo poco
esplorato. Questi saggi sono desunti principalmente da alcune parli di cielo visibili
come
piccole nebbie ad occhio nudo.
Le misure più complete sono quelle
appartenenti alla nuvoletta o gruppo isolato nella via lattea visibile ad occhio
nudo come una nebbia che resta
intenzione
non
sopra la stella
del Sagittario.
p.
dare una carta di questa parte del cielo,
il
superiore a quella dei disco lunare
sia
cosa impossibile
il
ma
benché
mento. Sarò dunque contento
cielo, e
dare qui due di
di
che spesso ineontransi
una piccola carta della parte
fare
sua area
di
differirsi
mo-
pel
configurazioni più per
in quel
piccolo spazio
via lattea, di quello
in altre parti della
per darne una compiuta descrizione. Prima
solito
tali
caratteri dei grappi stellari contenuti
i
Era mia
per ora completamente e con esattezza senza lasciar
farla
da parte lavori di maggiore importanza che non potevano
mostrare
la
pure confesso di aver trovato
,
di
che
venire alle misure sono stato
di
cielo
che vnlea misurare
e
,
il
modo
usato nello stenderla con prestezza ed esattezza sufficiente allo scopo è
stato
il
seguente. Messi
1'
a distanza di
o
i
due
micrometrici paralleli
Ali
o più come occorre
2',
,
osservo
i
al
moto diurno e
passaggi delle stelle
aU'orario prendendo così le differenze di ascensione retta entro una frazione
di
zione di
si
tempo
un primo in
secondo
e
in
stimando
arco. Fatta grossolanamente così ed orientata la carta
passa alle misure, sulle quali poi
Ma anche
differenza di declinazione entro la fra-
la
molto tempo attorno
non ho stimato dovervi perdere
non dovendo esse per ordinario servire ad
,
a riconoscere le stelle all'atto della
di
costruisce la figura finale più accurata.
si
nella costruzione di queste figure
altro
che
misura per non equivocarle.
Le misure sono state prese in diversi modi. Comunemente per risparmio
tempo e minor consumo dello strumento, nei gruppi più larghi mi sono
contentato di prendere l’angolo
al
filo
trasversale (riducendolo poi al solito
principio di numerazione coll'aggiunta di 90°)
preso talora non per ripetizione
minando più volte
la
ma
le
:
distanze pure sono state
solo reiteratamente dal
coincidenza o nel
fine,
deter-
filo fisso,
o nel corso delle osservazioni.
Tal metodo, certo non può dare risultati della stessa precisione delle stelle
doppie,
tavia
ma
la
il
fare altrimenti avrebbe portato
tempo e lavoro
bene spesso e specialmente nei gruppi più
in quello di
Perseo ed
altri
ho usato
il
solito
stretti
metodo
infinito:
ed importanti
tut-
come
delle misure doppie:
maniera tenuta ciascuna volta trovasi indicata nelle osservazioni.
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— 75 —
sono notabili non può trascurarsi
In questo misure in cui le distanze
refrazione, per tener conto de’ suoi clementi,
golo orario o
metro
tempo
il
sid.
9
e la temperatura delle ore
manco
il
che
la
dalle
normale e
in istato
9
l’ora
Nessuna però
della sera.
altezza del baro-
1’
meteoro-
di precisione in questa parte Terrore
tempo
temperatura poco varia durante
sempre
la
è ordinariamente notato l'an-
della sera trascritta dal registro
logico: nè vi è timore che per
debba riuscire
sensibile, perchè
si
ho congiunta
a questa
e
,
atto alle osservazioni è
misure, e
le
media delle
sempre
tale
barometro è quasi
poca dista
il
abituali osservazioni
di queste correzioni è stata
applicata alle
misure che dò.
Resta finalmente ad avvertire che
ordinariamente
cili
in quelle sere
mente è
stato di
in
ammettevano
c le stelle non
120 o 300
venuto migliorando
ho voluto ometter quello che
non
forti
al più.
metodo
il
cui
misure dei gruppi sono state
le
potevano misurare oggetti
si
fatte
diffì-
ingrandimenti; e che l'usato comune-
Nel proseguimento
ma
di
osservazione;
si
e fatto, e spero
questo lavoro sono
di
per un primo saggio non
poter presto dare mi-
di
gliori risultati.
OSSESVAZIONl SOFIA ALCUNI CIUFFI IN PAST1COLAU.
Nubecola del Sagittario AR.
È
visibile
ad occhio nudo sopra
letta staccata dalla
alla
massa della via
= 18.'
la stella
9."*
= — 18/
Deci.
del Sagittario
p
lattea nel fondo
luminoso tra
,
il
50’.
e pare una piccola nuvoSagittario e lo Scorpione,
II (Oss. del Capo tav. XIII) di
bene isolata, ed io profittando di alcune belle seLuna ho fatto fare ad un’esperto disegnatore, (veri-
punta dell'arco. Nell'egregia figura che ha dato Uerschel
questa parte della via lattea
si
vede
assai
rate della prossima passata state senza
ficandola appresso minutamente) una figura di tutto
scudo
di Sobieski fino al Sagittario, e
cola diversità forse
non
la
il
pezzo della via lattea che corre dallo
che confrontata con quella
trascurabile. Noi è vero
una grande elevazione, ma
manchiamo
di
H
mostra qualche pic-
del vantaggio che aveva
purezza del cielo supplisce: esso
inlatti nelle serate
H
di
veramente
è sensibilmente appannato, fuorché a pochi gradi sopra l’orizzonte. Questa piccola
pure non
nubecola, è singolare per le strane configurazioni che presenta di raggi, di archi di iperbola,
modo
o di caustiche, di spirali ed archi incrociati in ogni
servatore in un
ma
modo
speciale.
Era mia intenzione
il
dar
mi sono dovuto contentare darne solo quelle di alcuni
notabile
i
quali fanno vedere la singolarità loro.
Ai gruppi misurati
si
è dato talora qualche
(V.
e che attraggono l'occhio dell'osle
nome per
misure di
fig.
tutti questi
gruppi,
che sono nel pezzo più
di essi,
Tav. 7,
1, e 9).
ricordarsene più facilmente. Tal'è
per esempio quello detto delle Caustiche, le cui misure stanno in rapporto specialmente alla
stélla
è
AR.
» c ad un'altra delta anche triplice perchè veramente tale. La posizione della triplice
18/50.' essa e stata misurata a parte tra le stelle doppie: (V.
18. 4 9." 3. D
=
——
sopra n.‘ 91 ove però è scorso un errore nella declinazione che deve essere come qui). La
mostra due archi quasi di caustica che vanno a riunirsi in
La
fig. 1.*
sti
quasi sul parallelo un terzo
ramo
li
accompagna
«,
e obliquamente a que-
diretto alla »: le stelle che
compongono
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— 76 —
questo gruppo uon sono che difficilmente
secondo
di 11.*
cercatore
visibili nel
llind, o di 10.*
la scala di
onde
,
devono
si
si
una bella
di stelle di 11.* nel cui centro è
spiccano dal circolo
mente a destra c a
uno
,
sinistra
= 18.*
IO."
c in posizione di
satelliti,
1)
appena leggermente
curvilinei
= 18.* 9.” D= —
= — 18 *19, viene una
10."
D=—
19'6'.
AR=18.
da una rossa che sta nel mezzo
gnifico
gruppo
mutua
delle quali
pure dò
il
I.
lnv.
stella nel centro del circolo
altro
triplice delle
misure.
le
11
D
» — 21.» 20/
osservazioni
nelle
insieme colla magnilìca nebulosa M. 8 nella quale
1,
la
con altri due o tre
gruppo singolare formato
e a poca distanza un altro ma-
17.* S5."
**=
Questo Gruppo è stato disegnato da Hcrschet
lig.
un
di 9*, nelle quali è difficile prescindere
una rossa
Gruppo del Sagittario. AR.
divergenti
due simmetrica-
altri
Ad Incirca dopo
incrociati,
di molti anelli
tutto di stelle circondanti
dall'idea di connessione
la
:
gli
bella stella rossa
19.* 2.’
16*,
c
.
lig. 2.*
10.* doppia, c tre raggi
stella di 9.*
nella direzione del circolo orario
ha posizione approssimata Alt
caustiche Alt
classificare
secondo Struvc.
Sotto [apparentemente sopra) questo gruppo ne è un'altro di tre raggi
da un circolo
Capo
al
trova
si
in
B. S.
di
parte immerso,
con una mirabile esattezza, c nelle belle serate pure e senza Luna ho
tutto è delincato
più confronti dcll’una e dell'altro. La sola cosa che parrai poter notare è clic
le
fatto
stelle del
gruppo sono secondo me troppo piccole, mentre invero sono assai belle e sopportano quasi
tutte l'illuminazione del
dere se vi siano
campo.
combina bene, ma
di piccole stelle.
La nostra
33, OS e
101
-+-
la gr. 8.
citata
La d è ia 110 dello stesso
dopo questo saranno facilmente
può apprezzare il merito della
il volume del Capo.
in questa spezie di descrizioni, di cui attornia
Gruppo di Perseo. AR.
Gruppo superbo
con 3 ripetizioni
cialmente
la
di
far ve-
parte se-
ed ha per coordinate della figura
calai,
riconoscibili le altre. Solo chi ha provato a far simili lavori
grande opera di HerSchel
alla
n.*126 del cata-
lettera b equivale alla stella
logo parziale di questo gruppo pag. 1C dell'opera
-*-
le
misure potranno
cambiamenti. Le misure qui date sono relative
stati piccoli
guente e composta
La figura di h
2.* 8."
Deci.
= 56/ 23/
c notissimo nell'elsa della spada di Perseo.
doppia distanza conte nelle
stelle
Le misure sono
doppie ordinarie, e
si
state fatte
è misurato spe-
ar d e f y e che
come non ho potuto
piccola corona ellittica centrale, la quale è formala dalle stelle
essendo facilmente riconoscibile
riscontrare quella data
ci
dispensa
dalla figura.
daH’amm. Smith pag.
58,
il
È
singolare
che sarebbe indi
zio di
molo: forse
la aa'
ivi misurala, ma non panni possibile per la sua piccolezza. Ulteriori studi su questa
massa importante schiariranno questo dubbio. Quando saranno più estese le nostre misure si
darà una figura di tutto questo ntaraviglioso ammasso, e dell'altro vicino.
b quella
Gruppo dei Gemelli. AR. =5.* 89."
Gruppo
Ila
largo, e
forma curiosa
composto
di belle stelle, la
di archi incrociati e fantastici
tinaio di stelle superiori alla 12.* gr.: qui
a fare una
mappa
della parte più lucida.
questo una tavola completa.
= -e- 21/3/
parte principale contiene almeno un cen-
Quando
sarà finito di
misurare daremo anche di
oggetto sorprendente e di quelli in cui, at-
ove
si
trova
,
vi è speranza di trovare movi-
modo semplice ma consistono di tre confronti almeno ciascuna.
diamo come sono venule, onde si possa far giudizio della loro precisione.
menti. Le misure sono fatte
ripetute le
Deci.
maggior parte delle quali sono misurabili.
la
ne diamo solo un cenno delle principali per servire
E meritamente un
tesa la sua configurazione e la parte del cielo
Uve sono
;
al
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— 77 —
NUBECOLA DEL SAGITIAE10.
Demo- Alinolo
!
Num.
minasiane
2
ab
nk
3
btn
i
me
1
5
bc
d
in
posiz.
212/72
90.
297.
138.
231.
207.
217.
219.
6
9.
ed
mn
111
no
op
np
6
8
2
3. 9
327. 0
11
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212
lì
13
mb
am
295. 8
217.
li
bill
29(1.
.
167
701
168
192. 72
103. 633
146. 360
**
2 .*
8
9
3.
178
6
.
2731»
53. 718
96. 980
1.
5297
70. 021
mn
r.v
19
20
ed
2116.
1
bc
231.
8
PIO.
(DELLE CAUSTICHE.)
I.
Ep. 1855.526
Dist.
IO
IO
10
105
....
Fine ang. or. 1.* 19.™
12. 472
192. 798
Barom.
9.
455
S.
753
6 . Ì33
HO. 159
88
.
Epoca 1855.507
=28.i’l.'l
20/ 5. Il
Terni, att.
Terni, est.
1
in
17
18
V
semplice.
l’rinc. ang. or. 0 .* IO.”
=28.r0./7
Baroni.
Terni, att. —40.* 5. R
Terni, est. =17. i. R
ii
10
95
10
TAV.
Note
10
lo
9. trip.
9
5
2
289. 2
218. 7
251. 7
270. 6
no
= — 18.'80.'
9
H
Ili
lì.
8
8
.
I)
Disianze
p. della m secondi
vite
di arco
0
5
7
9
AR = 18.*9.™
=
= 17.
K
9.
933
91. 806
Ang.
GRUPPO A RAGGI SOTTO LE CAUSTICUE. TAV. V
or.
PIG.
(in.
l.*0.™
II.
Epoca
21
ab
22
ad
ad
3
.
1
.
B
21 !
ag
27
ai
172.
128.
131.
87.
87.
61.
257.
28
ah
220
23
21
23
29
30
ae
rf
ed
110
di
119.
158.
163.
89.
31
Im
32
33
31
33
36
37
38
mn
f
bp
PI
ir
rs
39
40
yx
11
a«
42
43
80.
190.
181.
192.
213.
li?
1
0
6
0
1
9.
143
HI. 337
8
092
826
125. 089
201. 152
182. 810
309
861
113. 903
152. 131
.
13. 206
11
.
9.
9.
10
.
211
131
5
11.
7. 451
18. 66
0
1
Ili
16. 263
1 680
13. 198
12. 321
6
13.
8
6
250. 6
211 1
288. 5
.
16. 8
321. 2
alb. Ì0. alb.
17.
.
793
207
778
30. 229
21 100
10. 961
3.
3.
.
Stelle del contorno.
1855,587
a è doppia.
11
11
10
9
f è lontana.
Bar.= 28.Pl.' 5
T4 ~ 22/6. R
Te
10
=
19.
9.
R
11
....
8
2
7
9.
114
158. 355
223. 080
115. 181
288. 355
269. 658
251. 398
72. 315
201. 019
190. 509
213. 218
49.
104
114
12
10
10
Raggio orientale.
11
Raggio verticale.
11
104
12
571
58. 401
167. 172
326. 176
633. 213
Raggio destro (app.)
il
Raggio
err. di
•
.
.
.
.
.
sinistro: in zy vi è forse
10 ." ovvero scambio di
stella.
Queste sono tutte di 11/
Àng. or. fin. 1.* 15.™
15
Digifìzed by
Google
1
'
— 18 —
*LTB« GRUPPO
Deno- Angolo
Nudi. minazione
posiz.
1
ab
350/7
»
al
6
.
9
70. 7
3
100
4
5
6
al
8
ar
9
10
11
am
ai
ak
5
223. 0
*64. 3
308. 15
0
.
.
1
10 0
7. 8
200. 5
.
SEGUIMI LE CAUSTICHE AR
Disinnze
1
.
680
734
153
25. 769
73. 100
1
ab
20
:i
ac
4
bd
fi
6
7
8
de
0
rj
10
h[
II
331.
he
1
0
105. 0
94. 0
103. 1
59. 7
11. 5
7. 7
12.
9
li
ec
99. 3
13
sf
107. 0
53'.
Noie
2 .*
1 .*
Un
9. rub.
Epoca 1866,406.
—
il
104
io
0.* 15."
Princ. ang. or.
Finc-f- 0. 54.
321
67. 85
Ili!
fìarom.
7.
735
707
200
715
655
72. 763
127. 680
72. 886
ìoi
11
.
4.
8
.
4.
8
.
13.
077
082
13. 321
172.
88
1 G.
.
.
23
205. 92
(A.
3725)
=
AR
4975 127. 581
olici
5.
652
6
251
.
GRUPPO D
131.
144.
99.
120.
87.
96.
1.
R
R
date qui sera-
mi
11
necessaria.
55 -
D
= - 24/
8
Accanto
II
iosa
20'.
alla magnifica
nebu-
M. 8
Epoca 1855,45.
28 .e2.'0
Barom.
Term. alt. =21/2.
20. 8.
Tcmr. est.
.
=
=
Sii
026
213
701
371
630
PERSEO
ma
d. vite.
in p.
Ang.
8. 527
317
6 . 420
7. 808
9.
19.* 0.
Per la simmetria del gruppo
assai semplice la figura non è
,
,
28 .p1/0
=18.
est.
Mis. doppie
104
17. ‘
9
—
=
alt.
•1
12 .rff.
134. 133
202
Temi.
Tcrm.
10 Ì
.
310. 5
239. 1
= — 18.*
D
8.
4.
4.
GRUPPO DEL SAGITTARIO
9
= 18.* 10.“
Gran dezze
in p. della in secondi
vile
di arco
AR
or. fin.
48."
0.»
Epoca 1853,633.
11
11
104
10
II
11
=
*
'
2." 8.*
*
D
=28.e0.'
Rarom.
21/ 2.
Tcrm. alt.
Terni, est.
-+-
=
= 20.
8.
56/25'.
Epoca 1866,767.
1
2
3
ad
4
ac
3
6
7
al
ed
8
9
aa
10
11
ef
12
13
14
ri
di
15
mn
10
ah
31.
120.
109.
91.
153.
317.
183.
187.
8
0
3
3
18. 6920 143.
7. 3585 37.
52.
6. 78411
39.
5. 1720
919
081
9
5.
7355
li. 331
5
5
1.
Ì
1.
10.
5830
.122. 53
330. 33
318. 48
153. 00
77. 15
103. 95
305. 72
300. 95
2.
702
308
087
13.
03
.
ciascuna.)
.
.
1.
3.
10.
1
11
07 4
10
159
421
18.
7283
3803
8690
5647
IO.
6991
37. 6731
9
10
13. 788
.
.
.
come
nelle * doppie
conir. per
3
9
11
i.
(misure
Distante.
Aria nebbiosa,
9
9
9
9
435
970
Ang. or. 2/ 0."
Incompleta per la nebbia.
Epoca 1836,780.
=27. al. '6
12
11
12
llarom.
11
f piccola e
Term.
Tcrm.
.
.
.
.
.
.
alt.
est.
= 19/5.
= 19.
8.
disi.
Epoca 1855,818.
Tsid. 23/30." Rar. =28.el.'8
T.atl.= 18. *0.
Ang. pross.
1. est.
= 15.
6.
Digitized
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8
—
cimo
Deno- Angolo
Num. minazione
gemelli
ds'
AH —
Distanze
p. dellaj in secondi
vite
di arco
in
posiz.
79
—
D
5.‘ 59."
2
3
ad
5
ae
a
fi
ai
7
an
4
u
15. 65
341.
320.
302.
271.
220.
38
50
52
85
23
169. 01
23. 3266 360. 92
377. M. 35,
A.
Note
2,
1,
|
|
ab
ac
1
= -i-21.*3'.
Grandezze
8. alb.
11331280. 73
1613 281. 05
747 271. 60
311. 90
367. 66
22. 258
49
18.
v-
17.
10
10
22. 097
23. 755
11
18.
Epoca 1856, 30 Marzo
Misure semplici.
Valore di una riv.=15.i729.
=28.eO.'S
Barom.
Terni, alt.
Term.
m.
Tsid.
est.
= 9.*
=
6.’ 5.
=*
1.
3.
15.”*
R
3 Aprile
8
9
10
an
11
km
li
tim
ak
idi
13
no
li
up
15
16
17
cf
eh
=
28. p ì-‘ 8
10." 2.
92
08
98
52
101. 08
22. 323
18. 912
315. il
291. 621
Baroni.
22. 193
23. 756
Terni, est.
8. 5.
9.* 30.”
Tsid.
21.
252
314. 39
367. 57
375. 25
226. 40
HI. 01
311. 78
282. 62
0. 10
15.
795
11.
390
168.
105.
39.
156.
26. 311
Io. 187
13. 315
211.
176.
407.
239.
210.
Term.
alt.
=
=
10
10,5
10,5
10,5
39
21
11
63
06
*
.
Terni, att.
Tsid.
.
5 Aprile
=27.1-11.'
Barom.
Term.
est.
=
=
1:35
10." 8.
9.
1.
9.*0."
7 Aprile
np
18
19
20
wm
km
21
il
22
ha
23
bk
21
bq
25
26
27
rnr
ms
140.
100.
156.
133.
161.
176.
65
8
8
52
18.
2t.
9.
ISO
737
190.
374.
371.
150.
=
9.‘ 7.”
61
93
Tsid.
Baroni.
li
Term.
66
Terra, est.
=27. all.'
att.
= 10."
=
5
5.
5.
7.
0
3
139. 5
107. 30
118. 35
rt
12. 321
21. 233
20. 938
323. 97
373
222. 12
318. 71
119. 93
Tsid.
128. 69
Temi.
li.
11. 777
110
8. 317
27.
18
=
8 Aprile
9. A 30.**
Barom.
Terni, alt.
est.
= 28. rO.' 0
11."
= 10.
=
0.
0.
Gruppo di Anlinoo.
AR
= 18.* 42."
Deci.
Gruppo magnifico
pag. 431. Cel. Cycl.,
ma
Le
chè
stelle
ivi
modo
A
= 2019
;
Mcss. 11. (Tav. V,
fig.
3.)
ma
di
La parte centrale è quasi vuota di stelle e conche richiama alla mente certe nebulose cosi divise.
in contuso.
di foglia Irilobarc
,
il
veggonsi distinte, benché nel lobo centrale appaiono un poco annebbiale forse per-
sono più
mente su
e." 27.'
esaminato coll’equatoriale presenta una singolare complicazione
struttura già accennata da A.
tornata a
=—
e che nel cercatore è discretamente somigliante alla figura di Smith
fitte.
Tutte sono quasi uguali e
di esso proiettata.
più volte dietro le differenze
di 10* in 11*
Tav. V, Bg.
tranne una, farse accidental-
Nelle sere chiare vedesi ad occhio nudo. La figura è stata
di
AR
e di Deci, onde è abbastanza precisa per
idea esatta: è possibile di ottenerne le misure micrometriche,
ma
per ora
si
fallii
dame una
dà solo
la fig.
3.
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—
80
—
IH
§
OSSERVAZIONI DELLE NEBULOSE.
Darò
vare
le
in
come
trovansi nei giornali senza altra riduzione
togliere le ripetizioni inutili:
di
lavoro finito,
mente
questo paragrafo alcuni dei principali risultati avuti nell'osser-
nebulose, esponendoli
clic quella
ma
Bond
e trovatolo assai opportuno, diverse ragioni
Primieramente,
studiati
secondo
;
,
gli
i
dare un
E
certa-
grandi lavori degli Her-
può esser creduta quasi presunzione; co-
lavoro soltanto per studiare
il
di
questa materia.
Lord Rosse, con istrumenti non maggiori degli ado-
e
perati da questi celebri astronomi,
minciai quindi
in
uno studio sulle nebulose dopo
l'entrare a fare
scbel, I.ainont,
non 6 mia intenzione
somministrare materiali
solo
forze del
le
mi hanno
nuovo strumento,
indotto a proseguirlo.
oggetti sono molti, e pochi finora quelli che sono stati
anche
quelli
in
conferma delle osservazioni
falle
in
studiati è
mollo vantaggioso avere
diversi luoghi
con
climi
e
la
istru-
vari
menti e diversi osservatori. La raccolta più completa è quella di J. Hcrscliel , ina gran parte delle osservazioni sono semplici cenni, c chi avea si
vasto
di
campo da
tutto
il
dissodare
esse a dir vero poco
Ora
la
,
qual’ era
I'
assunto di catalogare
le
nebulose
non poteva fermarsi molto su ciascuna, e quindi poche
ciclo,
ne ha descritte per minuto,
si
ma
trova da aggiungere:
le altre
precisione c chiarezza de’ refrattori per
preferenza sopra
riflettori a
i
egli
queste son trattate con tanta sublimità, che ad
però lasciano da desiderare.
comune consenso
porla talora
la
cagione delle irregolarità inevitabili nella figura
e della flessibilità de’ metalli, e, non deve ommeltersi, anche per
fluenza che ha su di essi, celeri,$ paribus , lo stato dell’atmosfera, pel
la
minor in-
minor
cilin-
dro di raggi che richiedono a pari luce raccolta nel foco: quindi ho creduto potervi anch'io
inutjle.
Lo
cimentare
il
nostro strumento e spero che
lavoro non sia stalo
studio principale è stato fatto sulle nebulose planetarie, e di queste
alcune sono state risolute per
la
prima volta, altre hanno dato abbastanza se-
gni non equivochi di risolubilità. Era
detta della Lira
le
,
e
completamente
risolubile e
n.°8248. Per tale successo ha favorito non poco
la
anche più quella
cosa, perchè
si
in
sud-
alla
dell’ Idra
chiarezza del cielo romano.
questo genere di ricerche che pare assai facile
poca attenzione per non cadere
2241
risolute è quella della Lira e la
Andromeda, riconosciuta per un anulare analoga
del cat. di h. in
In
il
,
si
esige però
non
errore e non sarà male accennarne qualche
veda qual grado di fiducia possa aversi nelle nostre osser-
Digitized by
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—
81
—
Ter decomporre una nebulosa sospetta esser
razioni.
parare
stello distanti
le
meno
bisogna
fatta di stelle,
scegliere lo serate le più tranquille ed oscure e nelle quali
certo di se-
si sia
di I", altrimenti sarà fatica inutile,
anzi
illu-
soria perchè si eroderà risoluta e noi sarà. Nelle serate di aria agitata
si lui
spesso un continuo scintillamento nelle nebulose più placide e uniformi, pro-
veniente dal rinforzo di luce occasionato in alcuni
Ma anche
da refrazioni irregolari.
siti
buone serate non può uno molto tempo occuparsi con si-
nelle
curezza in queste ricerche: l’occhio quando è affaticato spesso vede
scintillare
ove non ò alcuna
stella
,
e mollo più
fondo alquanto chiaro. Per difendermi da
specialmente quella
di
gli
tali illusioni
non durar molto tempo
sembra
ciclo
il
scintillare
un
ho usato ogni cura, e
e duranti esse,
in tali iudagiiii,
rimuovere per alcun tempo l’occhio dal cannocchiale, e ritornarvi riposato. Di
più:
non mai fidarmi
di
una o
negli oggetti importanti,
le
due osservazioni, nè
di
ma
ritornarvi
figure c poi riconfroutandole cogli
grandimenti di cui è capace
zione di un punto lucido
t noto che
uniforme come
le
campo
rire
stella,
lo
nebulose planetario mostrano
comodo
il
deboli
parti più
primo aspetto una luce
al
gettare una debole luce sui
le
della
parli
nebulosa
la
loro
del re-
fili
campo
fa
spa-
e le ultime a svanire
,
più lucide dalle più pallide.
ha vantaggio nel variare gl’ingrandimenti, dei quali
si
le
insensibili
stellari,
cioè
nel resto veri gruppi,
La prova
di
più
forti
ciò desuinesi
il
presumere che
ammassi compatti
tra quali
spesso
planetarie
le
di stelle a noi
insepara-
mollissimi sono anulari.
non solo dal
fatto
che
,
si
passa per gradi
dai gruppi globulari tutti separati, a quelli di più diffìcile separa-
zione, fino ad alcuni che senza qualche cautela
(come
nel Delfino h.
prenderebbero per planetarie, e che viceversa da diverse planetarie
si
Anche
lento a dedurre conclusioni generali da poche
osservazioni speciali; pare sembra ragionevole
sono tutte nebulose
ma
i
parti più deboli.
Quantunque debbasi esser
risolute
posi-
la
più lucide: può cosi facilmente formarsi un'idea delle sfumature che
le
fanno sparire
bili,
gl'in-
tulli
averla ritrovata identica
e fatto loro vedere e studiare l’oggetto.
altri
regnano ncil'oggotto, e separarsi
talora
non dopo
se
oscuro: questa diffondendosi leggermente nel
da principio
sono
sola convinzione
un pianeta, ordinariamente azzurra: per iscoprire
di
struttura ho trovato assai
ticolo a
mia
usando talora
strumento; nè mai dare per certa
lo
come
per più volte, e consultato
della
per piu serate consecutive, facendo
originali, e
passa a quelle che sono affatto irresolubili;
più sicuro per distinguere
le
nebulose
stellari
dalle
ma
vi è
un
2081)
in
si
parte
criterio assai
mere masse
di
materia
Digitized by
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che
lucida, ed ò
di luce,
contro
ma
le
anzi
nebulose
stellari
82
che ammessi questi
può decidersi
quale no: pare bensì più probabile che
ma
assai
fatto
presentano
maggior parte
la
come abbiamo
ma
in
gli
ammassi
altre esso è
cui la luce è più debole.
oggetti siano anulari
losa auularc
della
masse irregolari
,
azzurra che
indicato, ò la luce
danno evidentemente
al
di
minime
il
ragione di questo fatto
la
stellette
paiono di luce di
come un
foro o una direzione in
Credo quindi non improbabile che molti
abbiamo prove
e dei più no
Lira è risoluta dal
La
dirette.
nostro strumento
di questi
compagnia, se non che sono
farle
Dopo
le
essi
si
di sistemi
di
considerazione
storia
stellari
glo-
struttura raggiata che in tanti
totalmente diversa da quella a cui appartengono
ammassi
gli
nebulose planetarie. Gioverebbe forse nello studio
ben proprie sistemandoli
in classi
come a un
di
irre-
questi og-
in famiglie
dipresso
si
con
fa nella
naturale. L'opera in vero 6 pericolosa perchè tendente a introdurre spi-
rito di sistema,
ma quando
fossero ben assicurati
sarebbe grande pericolo. Qualche tentativo
troppo superficiale per meritare
Siccome spesso occorre
di altri distinti
la
la
ritornare alle idee del vecchio lierschel e distinguerli
definizioni
ma
che
manifesta, onde non può dubitarsi che essi formino una famiglia
golari, e le
getti
vi
parmi degna
;
tali
assai più difficili a risolvere.
nebulose aggiungo qualche osservazione di ammassi
bulari. In questi
di
nebu-
bella
decisamente
essa non ò più sola e le due planetario indicate da principio sono
possono
tal
centro ò decisamente più lucido delle
primo aspetto eguale: analizzandole bene
trova spesso una parte più oscura, e
si
ammasso di
sieno una ma-
delle planetarie vedute coi piccoli ingrandimenti,
alcune di queste planetarie
In
altre parti,
le
an-
nebulose non
un'
sia
ciò solo future ricerche potranno render chiaro-
singolare,
giacché generalmente
colore.
all'iu-
Ma
potere deH'ingrandimento.
nò asserirsi quale nebulosa
quelle che ricsconsi a risolvere
vi
il
principii, la questione della resolubilitù delle
sulle generali,
teria sui generis,
Un
ingrandimenti non scemano
gli
materia diffusa (come nella nebulosa di Andromeda) diviene tanto
la
più scarsa di luce, quanto più aumenta
stelle
—
con aumentare
mostrano uno scintillamento sempre più vivo; mentre
di
i
caratteri distintivi,
non
che vengo facondo è ancora
esser esposto in questo scritto.
di fare confronti delle
mie osservazioni con
quelli
come
porta
astronomi, con molta brevità e apparente crudezza,
nota in un giornale di osservazione, voglio dichiarato anzi tratto che per
ciò io
non intendo punto menomare
il
merito de' lavori loro
,
de’ quali per
contrario io divengo tanto più sincero ammiratore quanto più mi sforzo di
raggiungerli.
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—
OSSERVAZIONI
DI
AR = 20.* 15“
Deci.
= 19.*
Planetaria bellissima disegnata da A.
Ma benché
che richiama quasi
forte
dagli Inglesi
Preso
il
circa, quindi
47,
di
H. 16. IV;
2075.
A.
(•)
Ph. tram. 1833, senza nessuna
lume nel campo,
agli orli
configurazione di quella della Vulpeeola a due lobi, detta
la
diametro con due misure risulta
=
8/ 674
giustamente osserva Smith che attesa
= 19.* 34.“
Deci.
la
= 11", 313
quanto Giove
cioè
:
distanza esso è un corpo
enorme
=—
14.» 32.' H. 51. V; A. 2047. (Tav. IV,
a misurarsi perché diviene sfumata agli
col 1000, cui porla bene,
posti in croce si
fig.
1.)
ma
allora
lacera agli orli. La parte se-
diametralmente op-
in quattro luoghi situati quasi
.veggono scintillare dei punti luridi. Nella vivacità del lume e del colore
ad enorme distanza.
di stelle collocato
Ila
vicino alcune stellette, e una segue a poco più di 2 diametri,
un diametro poco più.
Da
tre misure
fu fatta al
È
figurata in A.
il
diametro «« 1 / 678
meridiano con aria assai buona e confrontata più volte.
= 20.* 55."
l’altra al
N. prec.
16, Ph. trans, senza dettagli di sorta.
fig.
abbastanza concordi risulta
Nebulosa planetaria
III.
=
ili." 794.
La
figura
Agosto 1836.)
(4
del!' Aquario.
— 12.* 3/
H.
1.
Altra maravigliosa planetaria ellittica
ma
che ha una sfumatura dalla parte seguente,
R
Deci,
sa
IV; A. 2098. (Tav. IV,
sua luce è più debole sulla linea equatoriale. Diametro minore
la
nubi,
le
ma
fili,
tradisce la sua globosità. Esaminata
grande analogia colla anulare della Lira, onde senza dubbio anche questa ì un am-
masso
di
orli, e
è sfumata e di luce non eguale,
guente pare più chiara della precedente, e
vi è
!
Nebulosa planetaria del Sagittario.
diano un bel color di azzurro di mare. Sopporta l'illuminazione dei
gli
difficile
di
appare sfumata: essa quindi è
Planetaria magnifica circolare. Coi minori ingrandimenti pare di veder Giove tra
che
è
distin-
come una massa languida ed uniforme
Dumb-Bell.
II.
AR
PARTICOLARE
misura. Dalla parte seguente pare di vedervi punti scintillanti, e qualche cosa di
di difficile
pili
35.'
fig.
tale si presenti c
un poco
luce, pure introducendo
IN
Nebulosa planetaria del Delfino.
I.
zione di intensità.
—
83
NEBULOSE
Direzione dell’asse maggiore 70." 6.
Essa è stata descritta da
II.
I,
Diametro maggiore
=l.
r
=1.
fig.
2.)
115>= 17."231
611
= 25. 306.
Ph. trans, voi. 75, pag. 263. V. Smith, pag. 492 ove ha
alcune magnifiche riflessioni sulla grandezza reale di questi oggetti. È singolare che tutte
queste ovali presentano
sono
lari
,
diametro maggiore più sfumato e
mcn denso
men lucide alle estremità del diametro maggiore. Questa forse
ma lontanissima. Anche in questa pare di vedere punti più
(“)
k.
il
Le posizioni ove
altro
non
ai
:
anche
le anulari
è ancor essa delle anulucidi
sfolgorare
verso
avvisa sono quelle dei cataloghi di J Herscbel, indicati con
Esse sono sufficienti a trovare gli oggetti, e riferibili al 1830. L'ordine è desunto in partodalia
classificazione accennata sopra in fine di pag.
82.
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—
le
parti dell' asse
(4
Agosto 1826.)
minore ove è più densa
—
8i
come
,
due
le
Andromeda
orali della Lira e di
IV. Nebulosa planetaria di Struce.
AR = 18.*4." D = -4-6.*
2000. 2 n.“ 6. (Tav. IV,
50.' A.
ma
Scoperta da Struve. Bella planetaria ovale,
illuminando
onde
fili,
i
uno strascico equatoriale. Luce azzurra
detta di sopra n.‘
3.)
fig.
al centro,
come apparisce
Forse un ammasso lontanissimo come
al solito.
l’altra
dell'Aquario.
III,
Misurata con diligenza nella direzione
maggiore.
in quella del
condensata
svaniti gli orli resta sola questa parte centrale. Pare ancor essa avere
=
Diametro min. =0.' 467
7. ”225.
dell'
Maggiore
ma con una
asse minore,
=
491
0'.
= 7."
sola ripetizione
596. (6 Agosto 1885.)
V. Nebulosa planetaria di Andromeda.
AR
= 23.* 18.-
Deci.
=
41.° 36.'
2241. (Tav. IV,
A.
Planetaria forata, secondo Lord Rosse, senza foro
condo
II.
ma
mostrare risolubità, c col
n.*
7 è perfettamente risoluta
ma non
una magnifica corona,
tutta eguale:
Lord Rosse
fig.
1844
fino dal
13, è data
un anello
ma
4.)
col n.’ 4
comincia a
1000 diventa
di stelle: col
un grand'arco simile ad un ferro da cavallo è
come
risolubile e scintillante; nel resto si presenta
anno 1850
in
fig.
solo col centro talora oscuro se-
Col mediocre ingrandimento n.* 2 appare realmente cosi,
luce diffusa.
trovò anulare, e analoga a quella della Lira, nelle Ph. trans.
la
come un anello uniforme, ma troppo deciso e tagliente. Realmente
come si può riconoscere col criterio del lume, c si vede
essa è sfumata, dentro e fuori
che
il
di averla risoluta,
e
il
giungervi col nostro strumento, è gran prova non tanto della forza
che della sua precisione
lebre Lord,
da
Rosse non dice espressamente
centro è assai più bianco di quello della Lira. Lord
il
,
benché
sia
molto meno potente
che spiega perché anche quella della Lira
in luce
che
siasi risol uta
i
del
riflettori
ce-
meglio da noi che
altri.
Essa è leggiermente ovale, ed ha un arco concentrico staccato dalla parte supcriore,
ancor esso scintillante:
la
Diam. minore
linea di direzione della
=
1.»
279
= 19."561.
minor luce è 398. "0.
Maggiore
=l. r
Distanza delle masse più lucide laterali da mezzo a mezzo
Colla luce, la nebulosità del centro svanisce,
giata agli orli notabilmente,
notata da
(5 e 6
li.
Il
,
ila
una
=
ma usando
494
0. r
= 22.”322.
— 13."123.
849
ogni oscurità
si
vede sfran-
doppia ab vicina nella direzione 67.*
stelletta
e la a è doppia in luce di b. L' angolo non ha variato in
modo
1
già
sicuro.
Agosto 1855.)
VI.
AR
=
10.»
Nebulosa planetaria dell'Idra.
17 - Deci.
= — 1$.”
Nebulosa planetaria insigne; oggetto
scoperto da
II.
I
nel
il
47.' A. 3248.
Voi. 75, pag. 266, noia). Col n.’
2
scintilla
(Tav.
IV,
fig.
5.)
più interessante che io abbia finora veduto, già
1785 e descritto come un bel globo
di luce
uniforme. [V. Ph. trans
leggermente nella parte centrale, che é
bel celeste, e fa mirabile contrasto col rosso de'
fili
di
un
micrometrici. Col n.* 4 è già distinta
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—
in
un anello
tillante:
col
lucido, oscuro nel
1000
si
fig.:
di
non ho veduto
nette c precise che mai
vedesi nella
mezzo,
—
85
forma simile ad un orecchio umano, molto scin-
risolve in un bellissimo anello di stelle
in altro
completamente
tanto
distinte,
gruppo o nebulosa. La sua forma è quale
ed ha una bella stelletta
,
l’interno del foro molto si accosta al circolo
nel centro: le due punte supcriore ed inferiore sono due gruppi perfetti e completamente
ben
distinti,
ciascuno di moltissime stelle ben precise
parte seguente
la
:
vede
figura è assai fedele: si
la
più viva della precedente, e alla metà dell'arco precedente
dell' anello assai
2
è una stella più lucida delle altre. 3
Tutto l'anello di stelle è cinto da una nebulosità quasi perfettamente circolare decrescente in luce alla circonferenza: uua simile nebulosità esiste nel
getto è singolare, cd unico in tutto
di questa
il
l'oro
centrale. Questo og-
da
ciclo fra quelli veduti fin qui
ma non
Marzo)
si
passata al meridiano gin
(2
c da sor-
può sperare
si
Marzo) 4 ora dopo
non
presero le misure della nebulosa e del cerchio: cccone i
vedere, c questa sera stessa
cosi bcue. (3
le ligure fatte
tue:
nebulosa non fanno risaltar nulla del bello che essa contiene,
prendere, perchè è bassa ed esige un aria tranquillissima, senza di che poco
di
vede piu
si
risultati.
33. "lì
Aureola esteriore
Asse minore dell'anello stellare
13. 81
Asse maggiore
23. 83
id
Diametro del foro interno nella direzione dell'asse maggiore.
110.* 2
Direzione dell'asse maggiore
Direzione alle stellette
20
11.
1*
1"2. 0
.
113. 3
138.
come deve
angoli dati da Ilcrsrhel
II.
aspettarsi, qualche difficoltà per la indecisione de' contorni. Oli
per
II,
e mutato. Essendo questo
due
le
stelle più vicine sono gli stessi de' nostri
caso di altre nebulose planetarie,
il
Questo oggetto è simile
avendolo avuto cosi
netarie siano più o
ciò spiega
i
,
all'altro A.
2241
{v. sopra)
ai
Capo non
al
1’
di stelle,
e più spesso anelli,
gruppi più luminosi osservati nelle altre nebulose
non riconoscervi sistemi
che vedremo appresso sono
di
di
ma
abbia decomposto
ma non sempre
tutte le pla-
regolarissimi:
questo genere. (Marzo 1856)1
Nota. Queste 6 nebulose appartengono ad una famiglia così separata dalle
c impossibile
W.
di
moti proprii.
vede anche come dietro una ragionevole analogia
meno gruppi
onde nulla
'vede giusta l’idea
che è ancor esso sorprendente,
e mi sorprende che Herschel
alto. Si
si
poco soggette
di stimarle lontanissime e quindi tali che sieno
questo c molto più facile
1
309. 2
4
Nelle misure vi è,
altre
che
un genere particolare. Le altre ovali o planetarie
di altro carattere:
è
difficile
caratterizzarne
le differenze,
ma
roc-
chio pratico le distingue senza difficoltà.
VII. Nebulosa della
AR =
19.* 52.” Deci.
È noto come questa nebulosa
erano inviluppate da una specie dì
di
— 2*.*
fu
ellisse
Volpetta.
17.' k.
decomposta
comune.
2060. (Tav. IV,
in
L.
due da
11.
ma
fig.
10.)
talmente disposte che
Rosse coi suoi telescopi
di 3 piedi e poi
6 V ha analizzata: due figure ha dato questo celebre astronomo Ph. trans. 1814 e 1830
16
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—
lav.
XXXVIII,
fig.
—
86
17: la Torma mostrata dal nostro strumento è intermedia a queste, c mostra
ma nella massa
Ma ciò
specialmente dalla parte precedente uno strascico di nebbia assai considerabile,
somiglia più
la figura del 44,
salva però la distribuzione delle stelle che pare diversa.
non deve sorprendere, perché tranne alcune poche
mente,
ordinariamente veggonsi per
le altre
che
assai visibili e distinte,
istanti di
momentanea
vedono
si
che
scintillazione
stabille
rav-
viva. L'aspetto però è tale da far credere le masse principali composte di stelle, alle quali
è assai prossima una nebulosità. Però
nostre osservazioni sono state Tatte in circostanze
le
medesimo non
e la figura di Lord Rosse del 1850 c per suo detto
non molto favorevoli
Le masse chiare e
il
pezzo che
ma
congiunge appaiono tutte punteggiate,
le
finita.
le stelle
maggiori forse sono accidentali.
Fu presa
la
seguente rozza misura. Diametro minore
=
Direzione dell'asse min.
= 18.*
AR
Sono già tante
47.” Deci,
le figure fatte di
32.“
-o-
50/
104. "44
«=
=
*
97
0.
2023.
A.
questa nebulosa celebre da
darne una nuova. Solo aggiungerò che
sua luce era più intensa ed alquanto
meno
II.
c da L. Rosse che credo
dai primi giorni essendovi stato diretto lo
fin
le
estremità dell'asse minore,
presso le estremità del maggiore, ove anzi
avea più sfilacciature a filamenti. Nell'autunno ultimo,
mio previo avviso una
75
Direzione dell’asse maggiore
strumento trovossi risoluta completamente: negli archi presso
la
6.'
Nebulosa anulare della Lira.
Vili.
inutile
6.*
=
veduta da alcuni miei scolari senza
fu
suo intemo a circa un terzo del
stelletta nel
contando dal centro verso nord. Questa
semiasse
maggiore
nuova anche per me.
stella era
Essendo stata misurata da Bond non ne ho
fatto misure.
Ecco
risultali di
i
questo
astronomo. Asse maggiore 73/'3. Asse min. C0/’4.
IX. Nebulosa A. 2150.
AR — 22.*
•
Nebulosa non descritta da
inclinata di 40.
due
al
stelle di ll.>
a.AR
=
42.’ 2.
La
ed una quasi
fili
È un poco
la tocca.
stella é più al
stiene l'illuminazione de'
1." Deci.
=—
A. Pallida ovale, del
nord precedente.
Segue
nord app.
circa.
una
3'
c minore l'J
stelletta di
La nebulosa benché
Novembre
passabilmente. (4
20/
sullo stesso parallelo
2/
di
17.”
diametro maggiore circa
più lucida nel centro: seguono vicinissime
10.*
pallida so-
1845.)
X. Stella Nebulosa.
AR
=
19.* 40." Dcel.
Delineata da A.
fig.
=
43, c citala
Essa pare realmente tale quando
si
50.”
decisi punti lucidi in diverse parti: auzi presenta
ma
6/
A.
come esempio
2050. (Tav. IV,
di stella
il
fig.
7.)
nebulosa nell'Oulfines p. 603.
guarda coi deboli ingrandimenti,
ma
coi forti
fenomeno che con questi
la
si
mostrano
luce non scema,
pare divenire più bella, mentre nelle vere nebulose essa diviene più pallida. Una seconda
disamina avendo confermato
mostrato
il
posizione stabile di alcuni punti lucidi col n.* 6, e insieme
la
fondo scintillante, non
mille le stelle svaniscono,
ma
il
si
dubitò più della sua
resolubilà. Coll' ingrandimento
centro non prende l'aspetto di un disco semplice rotondo.
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—
ed invece
—
87
mostra irregolare, e quasi multiplo, nuova prova che questo è un gruppo lon-
si
tano, forse cinto da nebulosità.
X. Stella nebulosa
AR
Stella nebulosa
,
4.* 7.
Deci.
2618.
h.
=—
13." 7.'
cioè una stella di 9.* collocata nel centro di una
intorno. Lassell ne dà una
nebulosità diffusa
ma non redo
Asie. Soc. voi. XXIII, n.‘ IV,
fig.
in ciclo tutta la
regolarità di figura ivi indicala, essa pare più lacera e sfumata, l'aria peni è assai poco
(9
buona
Gennaio 1836.]
XII. Stella nebulosa.
AR
= 7.*19."
Stella nebulosa in
stella,
—
Deci.
430. (Tav. IV,
-s- 21.* 15.' k.
13.)
fig.
vero senso: l'anello o piuttosto l'atmosfera è più debole presso
la
pare staccata alTalto da essa; forse la minor vivacità della luce dell'atmosfera
ma non
nella vicinanza della stella,
stella stessa. Col. n.’ 7,
diocre. Quest'aureola
l'
e che
non è
può derivare dal fulgore della
la fa talora apparire, staccata,
aureola è diffusa e
non ammette
la stella
nebbia dell'aria nostra, perché
effetto della
ma
disco,
l'aria
è me-
la stella vicina sotto
grandezza è nettissima d'ogni lume intorno. (26 Febbraio).
iapp.J di egual
Talora l’atmosfera della stella pare staccata dalla
ad ogni
stella stessa;
modo mi pare
non tanto ben termi-
più debole che non farebbe credere la 6gura di Lasse!, e sopralullo
nata nella parte esterna più lucida. (Marzo).
Queste nebulosità attorno alle stelle richiamano alla mente la cagione assegnata da alcuni alla Luce zodiacale, cioè che essa sia proveniente da simile atmosfera circondarne
il
nostro Sole. (V. in fine la nota sulla Luce Zodiacale.)
Xm.
AR
=
= — 14.°
7.* 34." Deci.
Questa nebulosa trovasi
delle stelle che lo
in
compongono
Nebulosa anulare .
20.' h.
464. (Tav. IV,
un gruppo sorprendente per
il
la
fig.
11.)
compattezza ed eguaglianza
quale ha un diametro di circa 29'. La nebulosa trovasi
eccentrica a questo gruppo e forma un oggetto singolarissimo: coi deboli ingrandimenti pare
un finissimo
fiocco di
bambagia sospeso
in
un campo
Benché
di stelle.
la
nebulosa sia stata
osservata e disegnata dai più celebri osservatori onde poco altro possa aggiungersi fuorché
confermare
già detto, pure non sarà inutde
il
dire quello che
il
golarissimo oggetto. Essa è chiaramente forata, e quindi
è nero:
c
i
si
si
è veduto in questo sin-
è detta anulare
ma
il
centro non
suoi orli interni sono molto sfumati, mentre gli esterni sono assai decisi c netti
appena un poco
ma un poco
vellutati,
eccentrica, e
come
due
dice giustamente
altre minutissime
è più costante e più grossa dell’altra. Tutto
il
k.
Vi è una bella stella
sono spesso
pezzo
stanza è magnifico c di una ricchezza incomparanilc
lattea presso
il
Cigno è povera
di stelle.
visibili,
nel mezzo,
delle quali però
una
attorno anche a grande di-
di cielo
:
di 12.*
a confronto di questo pezzo la via
(20 Febbraro.)
Riosservata questa nebulosa (28 Fcbb.), ed esaminato se
si
potesse avere indizio sulla
sua distanza, cioè se essa fosse più lontana delle stellette o più vicina. La prima impressione è che essa sia più vicina
che mostrano
le
,
ma
riflettendo alla chiarezza e al
piccolissime stelle che
si
veggono
in essa
,
nessun appannamento
pare doversi dedurre
il
con-
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—
trario.
La buona terminazione
che essa
essa
si
veramente una
sia
che è assai singolare e decisa, suggerisce
Due
è perfettamente rotonda.
tanto. Vedi
Il,
fig.
vero è circa
ove
ma
-10."
Le
sfoglia sferica lontana assai più del gruppo.
vedono paiono piuttosto accidentali c appartenenti
ma
scintillare la parte più lucida del perimetro,
Non
—
88
all'orlo esterno,
ai
probabilmente ciò è
vedono costantemente,
stelle si
l’idea
che in
stelle
gruppo. Talora pare di veder
elTetto dell'atmosfera.
ad intervalli sol-
la terza
proporzione è più piccola delle altre ligure.
non perfettamente circolare (Conferiti. < e 31 Marzo.)
la scala di
diametro
Il
XIV. Stella cadala.
=
AR
6.* 30." Deci.
=
-+- 8.* 53.’ A.
Oggetto assai curioso e singolare; è una
399. (Tav. IV,
fig.
fi.)
avente un triangolo sca-
stella codata, cioè
leno di nebulosità attaccato per un angolo. Oltre la stella principale, vi è un altro punto
ma
lucido virino,
informe
il
quale non è certo una
stella.
Il
raggio precedente c più lungo
e più vivace presso la stella, tutto è leggermente sfumato, nta molto più dal lato seguente.
L'apertura angolare della coda e circa 50". La
stella. (36
Si
stelle
Godale
modo la A. 1309 c la
in modo da far credere
li.
porto alla stella
clic
la
1309
G7
(lig.
di A.)
mamente debole c
date da
simili
1363.
sono
Ma
la
coda pare connessa culla
trans. 1833,
Pii.
li.
fig.
La
li.
piuttosto
accidentali che
1363 è perfettamente staccata dalla
fissando la stella di IO
*
suo lume
il
61 e
queste nebulose sono disposte rapaltro.
è completamente ovale ne mostra condensazione alcuna verso
dalla quale anzi pare staccala.
66
è fedele, e
ti
Febbraio.)
esaminarono alcune delle
segg. c in special
A.
fig.
stella, essa
svanire la nebulosa
fa
!
Infatti
la stella
c estre-
La
lig.
di
più vicina alla nebulosa che non pare ora. (Aprile 1836.)
la fa
XV. AVAufosa doppia.
AR
—
7.*
35.“ Deci.
— 17.“
49'.
k.
3095. (Tav. IV,
fig,
14.)
Sembra consistere
trasversale
,
di due nebulose gemelle congiunte ad una terza nebulosa ellittica
che forma un oggetto singolare. Veduta due volte
c pare clic la fig. 11 la
,
rappresenti Irene,
ma
è assai difficile riconoscerne la vera struttura.
Soc. voi. XXIII n.‘ 7. differisce alquanto,
ma non
La
ma un poco
Altra osservazione 1 Marzo. Consiste di
formano una losanga.
Il
di Lassai Aslr.
è facile concepire una idea giusta, di
questo oggetto perche sembra variare sotto l’occhio. (Le due serate
nebulosa erano trasparentissime,
fig.
agitate.) (31
in cui si visitò
questa
Gennaio.)
due corpi principali con due
altri
punti che
disegno mi pare fedele.
XVI. .Xebulosa doppia.
AR
=
7.* 15.” Deci.
Combinazione curiosa
più alla e
la
=
-+-
29 .* 49/
più viva. Posizione I3.‘ circa. Se
soggetto interessante studiare
(Tav. IV,
una nebulosa doppia con nel mezzo
di
il
moto
la
stella
fig.
15.)
una
stelletta.
La neh.
c accidentale, come pare, sarà un
relativo se vi è di questi corpi cosi eterogenei e ve-
dere se sia proprio o orbitale.
XVII. Nebulosa anulare.
AR
=
10.* 0.” Deci.
=—
39.' 36. k.
3‘2'28.
(Tav.
Bella e grande nebulosa anulare analoga a quella dell'Idra
ma
IV,
fig.
che per
10.)
l'aria,
essendo
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—
bassa, poco tiene
può vedere; tuttavia
st
—
89
vederla
il
posizione mostra che essa è un
in tale
ma
oggetto assai vivo. La nebulosità non pare simmetrica alla stella
si
trovano delle
da H.
al
più diffusa inailo. Vi
ben decise forse accidentali, ma è singolare come
stelle
Capo. La grande bassezza impedisce
sia delta
uniforme
le osservazioni.
XVIII. Nebulosa, k. 365.
=
All
=
33.” Deci.
5.*
-*- 9.” 0.'
Pare una nebulosa ovale ancor essa forata
lari.
Ma
l'aria
non è troppo
da quelle date
ferire
felice
per
tali
AR=1I.*
nord (vero),
difficile
di circa 7'
= -*-14. '6.'
dif-
AK=U> 10.” Decl.=-*-14.°
0'.
rapidamente, e assai vicine. Simili c
nou sospettarle dipendenti. La 875 ha una direzione 155.'
e larghezza
=145*. Cn
essa pare prolungata
S‘
nebulosa di questa specie,
altra
dalla parte del
assai
1118.
la A.
AR =12.»7.“;
ha una direzione 13.’
Sarebbe interessante
lo studio relativo delle direzioni di queste
nebulose
ellittiche,
le
una medesima famiglia.
quali paiono tutte di
XX. Nebulosa
=
AR
Filo dì
perche pare
luce debole. La 851 è un poco più piccola dell'altra, e la direzione
del suo asse maggiore
Deci.
ligura
la
fa
si
ellillicke.
ellittiche condensantisi al centro
ma con
12.)
fìg.
spiccano delle masse Incide singo-
14.” Decl.=-*-13.° 53.'; A. 854.
Due nebulose
similmente orientate: è
con una lunghezza
(Tav. IV,
vi
tuttavia
(28 Febbraio.)
finora.
XIX. Nebulose
A. 875.
ma
oggetti,
12.* 51." Deci.
nebbia appena visibile
tra
due
A.
1199.
=-*-35.°
stellette di 11.*
cola diversità qui notata ed altre simili dipendano da un
47.’
La
troppo simmetrica colle stellette, le quali paiono accidentali.
fìg.
Non
di A.
62, pare
nel resto accuratissime e scrupolose oltre ogni credere le
fìg.
un poco
c impossibile che la pic-
moto avvenuto nelle
stelle,
esseodo
di Ilerschel.
XXI. Stella nebulosa.
AR
= 17.* 45.”
Piccola stella nebulosa
sparsa. Sta in
:
mezzo a molte
la
Deci.
=23.”
7.'
1989.
A.
sua atmosfera non ha figura
ellittica
regolare
,
ma
molto
altre stelle.
XXII. Nebulosa (rilobare.
AR
E
schel
,
= 17.* 52.”
quella di Ilerschel Oss. d.
che essa
si
Deci.
Capo pag.
=—
23.° 1/ A. 1991.
10. L'aria era poco propizia,
estendeva almeno 13' in declinazione e 10' in
andando Uno
sotto alla stella lucida inferiore al
AR
,
ma
più che non
si
riconobbe
indica
ller-
gruppo ed involgendola a grande
distanza.
XXIII. Nebulosa spirale nell'Orsa maggiore.
AR
= 13.* 23.”
Deci.
=
-*- 48.° 4’.
A.
1622, Mess. 51.
Celebre nebulosa riconosciuta per spirale da Lord Rosse. Benché non sia presumibile
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— 90 —
ollenere una vista eguale a quella del celebre Inglese col nostro strumento, pure in esso
si
riconosce veramente per spirale e
mente uno gira
losa
compagna.
ma
accidentali,
in
una vera
L'altro
voluta
possono seguire assai bene, e special-
si
ed è quello che parte dal
,
ramo è meno
due rami
i
veggono molte
chiaro. Si
opposto
lato
nebu-
alla
stelle nella nebulosa. Torse
avendole disegnate Lord Rosse col suo gigantesco telescopio non credo do-
vennisi fermare sopra. Piuttosto ho preso diverse misure della posizione relativa delle due
nebulose in tre serate che sono assai concordi; risulta da queste,
nebulosa minore relativamente
da 3 sere
alla
seguente posiz. della
la
grande: Epoca I8ÌKMI8. Posiz. ÌS.’SI. Disi. =» 4.'8i."78
di osservazione.
Questo combina bene colle misure date da Lord Rosse. E singolare che essa non sostiene ingrandimento
e che la miglior vista
,
sione favorevole per osservarla cogli
importantissimi c
i
pochi
di
Lord Rosse. Benché
si
vede che
nell'
finora
fatti
oculari
“ 4.
ha col n
si
Non ho avuto ancora occa-
negativi. Oli studi su questa nebulosa
sembrano confermare realmente
sia difficile verificarli coi
insieme sono sorprendentemente accurati
,
sono
esattezza de' disegni
la
minori strumenti in tutte
le loro parti
pure
e schiudono la via a profonde
meditazioni su questi misteriosi oggetti della creazione.
XXIV. Grande nebulosa di Andromeda.
AB = 0 *34.Dopo
Deci.
l'ultimo gran lavoro di
teva restare da fare a noi; tuttavia
dagli altri dati finora
,
=
40.'
il
A.
50. Moss. 31.
disegno dcll'astronomn americano
che ho creduto non
inutile
l’origine delle diversità.
Tenendo duuque
Dc-Vico c
ben presto a riconoscere
d'altri, riuscii
‘20.'
Bond su questo magnifico e celebre oggetto, poco po(*j,
è cosi diverso
ritornarvi sopra per scoprire
il
sotl’occhio
i
almeno
disegni di Bond, di Herschcl, del P.
l'esattezza del lavoro dcU'astrouomo
ricano, e verificai l'esistenza delle due Uste più scure, o canali che
,
veggono
si
assai
amebene
staccati sul fondo della nebulosa; pervenni a ciò facilmente applicando all’equatoriale l'ocu-
minor forza del suo cercatore che dà un ingrandimento
lare negativo di
con gran campo e gran luce
vala
la
ellittico
più forte e viva evvi la
venne presa per
il
,
c potei
farli
vedere anche ad
ragione detta diversità delle ligure anteriori.
prossimamente
secondo
lista
la
,
e
nti
lusingo aver
oscura o primo canale di Bond, ed è questa
limite della nebulosa dagli antichi osservatori;
credei
utile
ricercare
lista
certamente che
non ebbero però
essi lutto
primo canale è notabilmente diminuita,
la
gradazione
fino a qual limite
Cauchoiz. Diretto adunque questo strumento
alla
si
di luce delle
varie parti di questa
poteva essa vedere nel refratlore di
nebulosa, trovai che
il
primo canale di-
stiuguevasi benissimo, e sono sorpreso conte non sia stato indicato dal P. de Vico:
avviene qui ciò che spesso altrove, cioè che con uno strumento riesce spesso
cilmente una cosa nota, mentre con esso ne riesce impossibile
del secondo canale; questo
(*)
Vedine
tro-
corpo principale della nebulosa è
strumenti può riconoscersi.
forti
Volendo esaminare con più attenzione
nebulosa
altri
140 volte
descrizione solita, ed appunto là ove finisce la sua luce
torto per ciò, giacché la nebulosità al di là del
e solo con
Il
di circa
U
la scoperta.
di
ma
forse
vedere fa-
Non però
era cosi
appena poteva riconoscersi dopo molto, e attento studio, e confon-
interessante monografia nell 'Jmcric. Àead. af. arti
and
selene.
A.
Serici. Val, ///.
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—
(levasi col
—
91
fondo generale del ciclo. Qui giova ricordare che l'obietlivo del cannocchiale di
Cauehoix ha C pollici di apertura, e l'ingrandimento era GO volte con
per
uso più comodo che
tal
seguendo
il
non meno
di 4‘ di
campo
di 49’, e quindi
coll'oculare del cercatore
rapidamente da una parte lontana del cielo
di passare
vicinanze della nebulosa, ho potuto verilicarc
alle
Con questo e
redattore di Mera.
il
metodo indicato da Bond
sorprendente risultalo di Bond che dà
il
lunghezza a questa nebulosa e 4
Però dal
4 di larghezza.
indicato
fatto
di
sopra e dal limite di visibilità delle sue parli nel cannocchiale di Cauchoiz risulta che
la
nebulosa è indebolita e degradala nello spazio compreso tra
potrebbe giudicarsi dalla
americana.
tig.
1
i
canali, molto più che
difficile
ché nelle più favorevoli circostanze: quello che pare certo
che essa abbraccia
Bond
vicine indicate nella figura di
non può più riconoscersene
stento
dere
Mera.
in quello di
secondo
il
computo
numero
Il
Bond
di
di
refr.
è,
all’
Cauchoix
altro
a precisarli, fuor-
di 6 pollici, fuorché a
benché
,
che sta
di stelle
e io lo credo giusto
,
si
nesse colla nebbia o solo casualmente proiettale su
più probabile
molto como-
sia visibile
sulla nebulosa arriva a molte
ma non
,
per questo
si
perchè girando tutto intorno
,
accosta
si
al
,
di essa.
tanto esaminato se
il
numero
c tutta
,
delle stelle
nucleo apparisse almeno risolubile
il
in
distinte
stelle
duto che allora nella parie centrale possono distinguersi cinque o
non
ma
scintillanti,
pallidamente raggianti.
Il
stellette
realmente nebulose, o pure un vero gruppetto di
lontano,
collocato al di la più
trasversale alla
il
dire
e veduto a traverso
contrario,
difficoltà riconosciuto
forma
la
a un dipresso
nella figura di
La luce
mappa
neb-
stelle o
di essa.
immerso
ma
nella nebulosa o
Con questo ingrandimento
ma
in
il
una direzione
c presenta quasi relfetto di una
in
cometa
quanto che
crederci di non essermi ingannato, avendo per due serate
I'
analisi delle varie parti della
nebulosa
,
ho
sua parte seguente nelle vicinanze del nucleo è lungi realmente dall'essere
clliltica,
figura però è
,
queste particolarità.
Proseguendo con diversi ingrandimenti
trovato che
ho ve-
quindi non può attri-
puDlo con tanto maggior diligenza
studiato questo
Ilo
il
altri,
sei punti avvolti in
nucleo molteplice della nebulosa non è uniforme,
medesima è decisamente più chiaro,
a nucleo multiplo.
Bond sembra
Ilo per-
ed applicando
che a vera nebulosità. Questa può nascere o dall'csser esse tante
buirsi la loro indecisione
di
,
loro diametro è tale, che stellette di pari
grandezze sono viste eoo distinzione singolare con questo oculare
campo circondante
non cre-
quella regione essen-
ingrandimenti di 800 volte degli oculari negativi che danno più luce degli
senza
mi-
può cre-
Questa seconda opinione mi pare
trova che
si
centro della nebulosa
do realmente un lembo della Via Lattea, non deve sorprendere tanta frequenza.
bia,
grande
nebulosa risoluta, giacché bisogna vedere se quelle stelle siano dipendenti e con-
la
sce in proporzione che
gli
due
le
presso di esse è così indebolita la sua luce, che
e movendolo rapidamente da un punto
,
damente
gliaia
ma
:
presenza nel
la
non
queste deboli nebulosità pos-
limili esterni a cui
sono vedersi dipendono tanto dallo stalo dell’atmosfera che riesce
ella
sembra anzi
triangolare
Bond
ciò
in
allargarsi a
quella regione
non vedo
difficile assai,
delle stelle con preciso
grande aualogia
fra
di rondine,
che potremmo
onde avrebbe una forma
chiamare
di
media
intensità:
rilevalo.
della piccola nebulosa ellittica
un lavoro
coda
pare troppo intensa nella figura
di
Bond. Tale
c per farla bene dovrebbe esser accompagnala dalla
catalogo
,
il
che porterebbe alcuni
mesi
di lavoro.
Vi
è
questa nebulosa c quella del Triangolo.
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—
92
XXV. Nebulosa
= 1.*25.«
AB
È una nebulosa
=
Deci.
—
del Triangolo.
29.° 4T. Mess. 33. h. 131.
conosce facilmente che
modo
la
nebulosità
si
specie di circolo formato da
fu fatta in
sud
altri
ammassi nebulosi
sulla
si
non
Si ri-
ravviva in una
e dalla parte opposta giunge ad in-
,
nebulosetla
(la
sua luce
la
17) Del resto l'osservazione
V,
fi.
mediocri circostanze atmosferiche, per ciò ebe riguarda
può esser dubbio
noi
mezzo grado
estende, contando dal centro, per almeno
volgere una piccola ncbulosetta vicina
A
(*).
sempre un oggetto importante.
sicuro, tuttavia è
tutto intorno: a certa distanza dalla parte centrale verso
vi
da Lord Rosse
di quelle studiale e risolute al centro
è riuscito di ottenere ciò in
ma
Talora pareva vedere alcuni punti appannati nel centro
ma non
risolubilità,
la
grande estensione occupata dallo spazio nebuloso che
le
erano assai incerti
circonda.
c merita
,
nuove osservazioni.
XXVI. Nebulosa
di o Orione e sue vicinanze; ( Orione ecc.
La sola osservazione accurata
7 Febbraio in cui
astronomo che
altro distinto
il
confrontarono
si
fatta
questa celebre nebulosa nel 1853 é quella del
di
Uond
ligure di llerscliel e di
le
visitò l'osservatorio.
merito de' sorprendenti lavori
Senza pretendere
di questi disegni, dirò soltanto
in
.
compagnia
di
di voler diminuire
che
parve
ci
un
punto
vedere che
di
essa nel suo seno o bocca presentava un limile alquanto diverso da quello indicalo da Borni,
e che là ove è
stato
leggiermente indicato da
una specie
II.
sporgente c da B. come un piccolo becchetto, secondo noi
promontorio
o
di penisola
estendeva una lingua attra-
si
versante tutta quella specie di golfo. In mezzo a questo era una minutissima stelletta non
due
indicata in nessuna delle
molta
facilità.
come
dimenti
lari.
I
fiocchi piu luminosi
planetarie,
le
onde non
Mi sono convinto che anche
Febbraio.
b
sono vedute
Aggiungerò qui alcune ricerche
Febbraio.
1
figure. Si
Con
il
altre
può restar dubbio
1000
si
elio essi
masse più fulgide e concentrate: è aria con cui
si
dividono
il
trapezio.
ma non
sotto
é nero:
la
con
1830.
non sieno ammassi
ivi sia
le stelle
Il
più
stel-
molto piu leggiera.
vedono stabilmente punti
Questa risoluzione ò più
facile nel fiocco
stellette del trapezio
trapezio scintillano coi forti ingran-
il
trapezio sta nella nebbia benché
aria ottima c ingrand.
incomparabilmente più oscuro,
due
fatte nel corrente
sopra e sotto
vi
le
lucidi nelle
difficili,
quieta.
e.
trapezio stesso è in
sua stella brilla lucidissima, c
si
campo
potrebbe
misurare.
Febbraio. La figura di
2!)
la stella nel
i
mezzo
11.
al
Capo parmi
supararc
difficile
il
disegno di
II.
i
dettagli è
ma
in
è troppo tardi por cominciarne uno. La stella sotto
spirale
ma
della bocca. Aria trasparentissima
Marzo. L'oculare che meglio rileva
non sarà
assai accurata. Solile particolarità, vedesi
il
al
3 dei negativi:
alcune cose
iu
bellissimo.
Tuttavia ora
virgolane ha una nebulosità in forma
ben certa.
3 Marzo. La cosa più sorprendente è
samente oltre
il
limite indicato
dai
disegni
di
vedere come
finora
eseguiti
pieno di nebulosità. Questo venne scoperto nel verificare
(*)
oscillante.
n.*
genere esso è
Pii.
inni, isso Hg.
nebulosa
la
,
la
e
tutto
lo
si
estende
spazio
immen-
intorno
ò
nebulosa a tre archi che sta
s.
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-
93
quale spazio
si
trova pieno di nebulosità a gran distanza dai Ire ardii
pezzo che precede
di
poco
presso £ Orione,
principali.
Il
il
ben
e dì là è traeciabilc una nebulosità
la e iì Orione è tutto pieno
stelle
le
distinta lino al
Andromeda
rapidamente
AR = 5. 4
plicato
cannocchiale
il
=—
io." Deci.
Deci.
= —6.*
è
6',
ed empie
men
tutto
dell’
3070, che questa sera
h.
1 Marzo. Provata c verificata la nebulosità
tracciò sull'Atlante di
si
intorno
a
sono
Mi
permesso
di fare qui
fa
il
alcune
4.
fig.
Le
fenomeno della gran chiarezza che ha
Non
AR
Sagittario
nel
= 17.* 57."
Deci.
è questo
fondo
il
=—
al
maggior sicu-
stette di
il
solo
è simile
c
ma
le ripetute
questa
i7.’ 49.' ove trovasi
che è
il
cielo in questo
Il
vedere diverse
manifesto
ritrovata questa
osservazioni mi hanno per-
luogo del cielo ove
riesce
,
di là della nebulosa, i.* che questa
non avessi per più sere consecutive
nebulosità invariabile l'avrei creduta illusione,
Anche
assai
aria quietissima.
Questa nebulosità cosi estesa
riflessioni.
sospettare l.*ehe esse sono
nebulosità non consiste in stelle. Se
suaso della sua realtà.
ma
vede, bene
si
luogo, anche indipendentemente dalle grandi stelle che brillano in esso.
da aureola
esso.
Harding tutto questo spazio nebuloso prossimamente, e una
stata verificata più volte spiega
stelle cinte
in
Rosse
ancor
quelle di Harding c sulla stessa scala, e per la stessa epoca.
le stesse di
sia
da Lord
e £ Orione. Per
copia di questo pezzo di cielo cosi annebbiato trovasi nella tav. V,
figura
le
muover
luogo più lurido è
Il
indicato
hello e trovasi congiunto colla nebulosa
appena riconoscibile perché a rovescio. Cielo puro e luminoso c
(iacea e
Quindi
questa neb-
artifìcio di
oculare del cercatore ap-
luogo
Il
nebbia,
di
di a.
di luce dì
medesimo
campo
il
avanza ancora.
La luce è maggiore della nebulosa a busto
rezza
grado
Il
il
immensamente.
estesa
riconosce
si
,
S.* 41.'
equatoriale che è di 35.’ e
all’
AR = 5.*J8."
c usando
,
ammasso
grande
tante stelle che appaiono cinte di aureola in questo luogo.
bia è più splendente di quella di
fondo é
il
guardando
un luogo insigne
in
cosi
chiaro.
direzione
di
ad
nella via Lattea accanto
un bel gruppo, che presenta uno spazio assolutamente nero. Questo è importante, perché
fa
vedere che
il
di
quei fori attraverso
A
il
i
e non a semplice illuminazione delle altre
,
quali secondo
II.
si
stelle.
È
qualche
questo uno
vede nello spazio.
proposito di ciò credo bene notare che lo spazio oscuro, che può e suolai ora dire
ma
tacco di carbone nel Cigno, non termina entro questa costellazione,
un zigzag come un
fino al polo facendo
il
dominante colà nel resto della via Lattea è dovuto a
chiarore
materia luminosa diffusa
«n allungato assai, quindi si
e discernibile
indebolito continuasi
vede che anche presso
polo passa una diramazione della Via Lattea con un fondo stellato,
minuto pure per contrasto
il
quale benché assai
ad occhio nudo.
ALCUNI AMMASSI STELLARI
XXVII. Ammanso globulare di Ercole.
= 16.* 35."
Deci. =» -*- 36.°
45/
Notissimo ammasso di
stelle già figurato
da
AR
bile
dame una
non è purissima c quieta,
distinte
;
col
Ne dò una
A.
li.
1968. (Tav. V,
fig.
5.)
Pk. trans. 1833, n.* 86.
È
impossi-
descrizione tanta è la sua ricchezza. La parte centrale è bianca se la sera
1009
la
ma
in belle serate e tranquille si
vede
tutta
nebbia svanisce e resta una gran quantità di
figura la quale
composta
stellette,
ben
di stelle
distinte.
non può prendersi che come un primo tentativo od abozzo
,
e
17
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—
ho espressamente
in ossa
possa meglio riconoscere
le
più minute centrali.
curvilineo e
è presa
si
presenza
la
meno densa
alcune maggiori
di
La posizione dei raggi è
la
direzione media, ò
Coi suoi contorni empie un campo di
8.'
di
quello che è in realtà acciò
che
stelle
=
seguente, a
la
proiettano sopra
si
47.”
1
Questo raggio è
— 403." e= 438.' [= 488." e = 434.’ d = 57.’
e avanzano stelle che certo ne sono dipendenti.
La sua struttura generale sembra indicare che
apparente per legge di proiezione sferica,
le stelle ivi
—
94
fatto la parte centrale
si
sua condensazione
la
ma anche
al
centro non
è solo
per una reale condensazione, essendo
presso più dense che non richiede la semplice legge di proiezione, e inoltre le
mentre
centrali sono minori,
gono proiettate
le
più lontane sono notabilmente maggiori: quelle che
sembrano appartenere all'inviluppo esteriore
sul centro
Questo ammasso è uno dei più vicini
a noi de’ molti
devono riunire
sistemi sorprendenti, alla quale ai
veg-
si
di stelle maggiori.
che appartengono a questa classe
b)
cj
S.
ti
ma dopo
lineato da noi,
.
ricevute le Pk. trans, avendo trovato
come par chiaro
c de-
ligura di L. Rosse perfet-
la
tamente simile alla nostra, ho creduto inutile darla. Questo gruppo è come quella
e solo piu Imitano
di
seguenti
i
AR = 1 * 10."' I> = — 4." 11.* nella Libra più largo del precedente.
M. 15. AR = 41.*2i.™ D =: -t- 11.’ 47.' in Pegaso ancor esso raggiato,
M. 4. AH = il.* 45.™ D = — 1.* 31." in Aquario: di sorprendente bellezza
M.
«)
di
Ercole
dalla minor grandezza delle stelle, e maggior densità
relativa.
M.
d)
AR
3.
= 13.* 35.™ D = -4-49.‘
11.' ancor questo è raggialo
con 4 grosse
stelle
proiettale sulla parte centrale e forse appartenenti ai raggi.
M.
t]
56.
AR
= 19.*
10."’
D= -t-49.’
55.' nella Lira; la forma del nucleo di questo
è piuttosto tendente alla disposizione triangolare.
AR
fi
= 4U.* 46.™ D =
di quello dell'
si
decompone
-+- G.’ 51.'
nel Delfino. Questo gruppo è ancora più distante
Aquario e con piccolo ingrandimento pare precisamente una planetaria,
tutto
È
con discreto ingrandimento.
nesso naturale
animassi e
ma
le
pla-
raggi o filamenti
vi-
fra gli
netarie.
Quesli oggetti tendono a persuadere secondo
sibili
ed è
clic
mentre
ma non
,
ma non
Diversi di questi,
pare che vi sia una
raggi che circondano
i
i
gruppi sono più vivi c formati
gruppi qui sopraindicati sono
esseiido ancora stati
come
i
come sfuma-
bisogna affrettarsi a fare paragoni e a tirare conseguenze che
potrebbero esser premature. Tutti
segnati
i
me
tuttavia a
:
raggi che circondano certe nebulose sono debolissimi c
i
ture insensibili evanescenti,
di stelle più grosse:
che anche
J. 11.
intorno ad alcune nebulose sieno raggi di stelle
differenza,
stati
diligentemente di-
riconfrontati col ciclo ci asteniamo dal pubblicarli.
quelli del Serpentario, sotto forti ingrandimenti si
riconoscono
for-
mati di vari! ammassi irregolari di stelle congiunti insieme benché coi minori sembrino globulari:
uno studio minuto
tranno in essi scoprirsi movimenti. Tali sono
XXVIII.
AR
grande importanza, e probabilmente po-
di questi oggetti è di
=
17.* 9.” Deci.
Questo gruppo non è globulo»),
triangoli attaccati per un'angolo.
Il
i
seguenti:
Ammazzo
di
0finca.
= — 18."
ma composto
di
20.'
M.
due pezzi
9.
irregolari, e simili a
fondo è nebbioso c pare irresolubile; col 190
si
due
ottiene
Oigitized by
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—
—
95
•
una visione distintissima
la
l’
di
molte stellette. La direzione delle masse principali è circa 169':
direzione a due piccole stelle vicine è 267.'
È debole, e non
8'.
AR
illuminazione (forse per la Luna clic vi era). Differenza di
primo lembo circa
=
XXIX. Altro ammasso di
due
le
stellette e
il
AR
= 16.* 49."
Deci.
=—
Ofiuco.
3." 59.'
Questo ammasso con 400 pare rotondo, ma con 500
riconfronlò, e
la figura e si
sostiene che con pena
tra
5.*
si
10.
Sless.
mostrano irregolarità. Si fece
si
è trovala fedele; anche questo pare
sferico,
o globulare,
ma
ha una gran quantità di stelle misurabili. La parte centrale pare tipo delle nebulose irregolari.
XXX. Nebulosa
AR
=
Diamo
5.* 94." Deci.
la figura di
=
stellare del Toro.
-<-21.° 54.'
357.
h.
Jl.
1.
(Tav. IV,
fig.
8.)
questa oggetto singolare, perchè vediamo grande differenza ne' di-
segni pubblicati da diversi astronomi.
Il
nostro combina assai bene con quello di L. Rosse
e la cosi vantaggiosamente conoscere
la
lorza del nostro strumento. Esso c decisamente ri-
soluto nella massa centrale e presenta diverse
golare in tutto
ciclo,
il
benché
ramificazioni e raggi
la
:
sua forma è sin-
fondo aucor esso possa rientrar nella famiglia dei gruppi
in
raggiati o spirali.
XXXI. Gruppo a Code.
AR = 21.*
31." Deci:
Oggetto singolare e che molto
le differenze
tra la realtà e la
paiono superare
ci
in
gran parte nebulosa,
bastanza grandi. Si sono misurate
Diametro della testa 91." 6 circa.
li
alla
le direzioni
Raggio
che
56.' (Tav.
I
di
fig.
90
,
tav.
fig.
XV
generalmente
,
9.)
Ph. trans. 1833
esatti.
ci
E formato da
quale sono annessi tre raggi
di stelle ali-
dei raggi e sono le seguenti.
mezzo
166.' 3
s
precedente
116.
>
seguente
181. S.
raggi
IV,
nello studio di questi sistemi, essendo clic
le differenze probabili in disegni di h.
una massa centrale
stelle
= — 93."
impegnò
misura di llerschel
1
non sono convergenti
formano potrebbero esser accidentali estranee
al
al
centro della massa e
le
gruppo principale.
MOTA SULLA LUCE ZODIACALE.
Giacché
le stelle
nebulose
ci
richiamano
buiscono ad una specie di atmosfera nebulosa
l'idea della
di cui
Luce Zodiacale che alcuni attriil sole, daremo qui alcune os-
è cinto
servazioni della medesima.
31 Gennaio 1836. L. Z. vivacissima, a 2.* J dopo tramontato il sole (circa 7.* J Tin.)
Essa arriva sopra l'Ariete a metà strada tra le lucide di Ariete e le Pleiadi. Alle 10.* Tm.
era ancora visibile e stava allo stesso punto del cielo stellalo.
1
Febbraio. L. Z. lino alle pleiadi Tsid. 3.* 33."
6 Febbraio. Tsid. 4.* 32." La L. Z. supera di l.'le pleiadi ed è più viva della via
non mi rammento averla veduta giammai: essa era distin-
Lattea. Più viva di questa sera
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—%—
aulente
gialla nel centro
,
e mentre
allatto invisibile per la nebbia,
la
Via Lattea del Cigno che ala presso
I'
orizzonte è
è visibilissima lino all'orizzonte, è assai larga alla
base e non perfettamente dritta
ma piegata a modo di corno verso nord è un grande
Tutto il resto del ciclo è chiaro in modo straordinario, è ciò dovuto alia L. Z.
la
L. Z.
:
,
spettacolo
!
o ad Orione ? Alle 0.* 31.'" Tsid. si vede ancora benissimo.
9 Febbraio. La luce Z. questa sera è appena visibile pel chiaro della luna: ma pure
nè traccia, onde si vede che la sua intensità è pari alla luce lunare in età di 3 giorni,
ve
lai
Luce stava proprio
sulla luce Z. stessa.
28 Febbraio. Cielo straordinariamente luminoso e luce zodicale lino alle Pleiade a
2.
punta incurvata. 7.* 5." Tsid.
3.
5, 6 Aprile. In queste sere la luce Z. non si è estesa molto oltre le Pleiadi.
Maggio. Vi è L. Z.
4.
tino al
mezzo
della
costellazione de' Gemelli
c
talora fino a
Polluce.
4. Tsid. 12. ‘ 22."
N.H. Senza entrare
in
veruna speciale teoria che possa esser suggerita delle incom-
plete osservazioni qui registrate, mi
In alcune di
1 .*
sembrano
notabili le cose seguenti.
queste sere l'apice della L. Z. avea certo una elongazione dal sole mag-
gior di 90." (e quindi la lunghezza del cono era maggiore della dist. della terra al Sole.)
*
cima
Tale elongazione massima c nolo da un pezzo che sempre
ad involgere le pleiadi.
si
scorge quando detta
sta presso
"
Benché
pure
pleiadi,
la
col progredire del corso del Sole la sommità della L. Z. passi oltre le
elongazione reale del suo vertice. Diviene minore dopo quell'epoca. Quindi
pare necessaria conclusione « che
la
materia della luce zodicale non
si
estende in tutte
le
direzioni ad egual distanza dal Sole ».
non eguale visibilità della
grande inclinazione deltropici
l'Eccliltica nelle nostre latitudini nelle stagioni estive, allegando insieme che sotto
costantemente.
vale
visibile
La
prima
obiezione
non
perchè
nell' ultima epoca cioè
è
essa
Aprile
l'obliquità
dell'eccliltica
all'
orizzonte è pochissimo variata eppure la sua
al fine di
elongazione dei vertice della L. Z. dal Sole era assai minore che nel Febbraio. Quantunque
poi la luce sia sempre visibile nelle regioni equatoriali resta colà a determinare limili della
’
Per sfuggire a questa conseguenza c cosi spiegare
la
L. Z. nelle varie stagioni dell'anno, taluno ha avuto ricorso
alla
i
i
elongazione del suo vertice dal sole, senza
gli
di che nulla può concludersi. L'attenzione deastronomi sembra ora ritornare su questo punto, e noi ci prendiamo la libertà di pre-
gare chi può attenderei a queste osservazioni di proposito, e
dini.
di
si
trova in opportune latitu-
voler fare una accurata descrizione del limile a cui arriva la meteora ciascuna sera
rapporto al cielo stellalo onde possa definirsi il punto piu importante che è relativo alla
sua forma L'n’altra riflessione mi è venula suggerita dalla grande chiarezza del cielo notala
ni
alcuna di qnestc serate, c ho domandato a
me
stesso se
la
terra potrebbe talora trovarsi
immersa nella Iure Z. ciò è possibile se guardiamo
non paia probabile per esser il suo asse realmente
la lunghezza lineare della luce benché
inclinato all' ecclitica c la sua punta
Giova ristudiare questo soggetto, e forse non è
impossibile ebe la Luce Zodiaca'e osservata la sera da Humboldt all'A's/ lAstr. nach. n.' 989)
e poscia da altri lAstr. Journ. Gouhl. n.‘ 84). sia precisamente l’apice del cono che trovandosi nella direzione della terra, può vedersi tanto all'est che all'ovest, se supera il rag-
troppo
ristretta a tanta distanza dal Sole.
gio dell'orbita terrestre.
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—
•
OSSERVAZIONI
Dopo aver presa
quelle di AV. Struve,
—
«V.
SATURNO E SUOI ANELLI
daremo qui appresso, e trovate
di
le
Saturno,
mie concordi con
le quali
presentano
L' importanza nasce dal sospetto
difficoltà.
Pulkowa 0. Struve, che
mutazioni
noi (2). Tal sospetto
non è irragionevole
dai
il
tempi
abbia subito notabili
priori
(1).
misure del diametro de’ pianeti colle
mi sono accinto a quelle
maggiore importanza e
di
«J7
sufficiente pratica nelle
osservazioni di Giove che
dall'Astronomo
DI
S-
delle
prime osservazioni
giacché non è punto
,
emanato
sistema degli anelli di Saturno
tino a
provato a
che quel sistema sia giunto ad uno stato permanente di stabilità, nè
le differenze
trovate possono tutte rifondersi negli errori possibili delle prime
osservazioni, perchè notabili discrepanze
trovano
si
tra le
misure degli anelli
ottenute dai più celebri astronomi moderni Bessel, Encke, Struve cc.
Estraggo dal lavoro citato
una prova
di
di
Struve
il
seguente quadro che può dare
quello che dico
TAV. A.
Osservatore
Epoca
lluyghens
1657
1691
1719
1719
1 777
1791
ISSA
1831
1837
1838
Diane est. Diamet.
d. Anello
K(|ual d.
esterno
Cassini
Pound
Bra.lley
Roelion
Herschel W.
W. Struve
Bessel
Enckc
Galle
0. Struve
La ssei (V.As.
Nach. n.856ì
Lasciando anche da parte
le
1831
1833
misure
«
,r
43
42
41,25
40.6
46,68
40,10
39,31
40,93
40,60
39,70
40,88
pianila
18
18
17,73
16,9
17.99
17,05
17,68
17,91
17,61
17,45
di lluyghens, Cassini
ed Herschel,
spette, pure nelle altre vi sono diversità superiori a quelle
come
so-
che possono ammet-
(1)
Presentata all’Acc. de* Nuovi Lincei Sessione 11 del 13 Gennaio 1856.
(2)
Vedi l'interessante Meni. (Ac. Sciences, St. Pelersbourg serie
6%
T. V. 1852) di cui
si
è
reso conto all’Acc. de’ Lincei. T. V, pag. 438.
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-98tersi
secondo
gli
strumenti impiegati e
Struve e Bessel, uno con 1'equatorialo
1'.
abilità
Dorpnt,
di
di
chi
ha
le
Cosi
fatte.
Ke-
l’altro coll'eliometro di
nishorga differiscono tra di loro di quasi un secondo (0", 79); Lasscll, Gncke
e Galle ancor di vantaggio (1”, 59) da Bessel.
non dover
Stanti cotali discrepanze ho creduto
circostanza ed occasione propizia della
lasciar passare l'attuale
massima apertura
ed op-
dell’ anello
posizione del pianeta, senza furo una serie di misure micrometriche per ri-
conoscere quale
sia
l’origine di
diversità, c cosi sapere se
tali
sistema sia
il
realmente tinto diverso da quello che era anticamente, da render ragionevoli
timori di vedere spogliato per sempre questo bel pianeta di quell’accesso-
i
che forma
rio
suo più
il
bell’
ornamento
e lo distingue da tutti
,
gli
altri
corpi celesti (inora conosciutiIl
mese
di
Dicembre prossimo scorso ha presentato una
serie di serate
bastanza buone ed alcune adulto eccellenti, dalle quali ho cercato di trarre
misurando non solo
glior partito possibile,
avere una riprova del grado
riduzioni al
medio aritmetico
precedente. In ogni sera
sai
0
si
100
Nello medie io
non ho
discordante dalle altre.
A
Il
1° contiene le
il
2° cioè
anche
I
modo che
gli
il
abmi-
pianeta per
il
risultati
sono conte-
misure originali colle
B contiene
sono fatte due o tre misure doppie,
d’accordo nella stessa sera in
',3-
e 102.
ciascuna serie:
di
ma
mie misure.
di precisione delle
nuti nei quadri qui appresso p.
anelli,
gli
risultati del
i
le quali
sono as-
estremi non ma! divergono fino
rigettato nessuna osservazione per quanto paresse
quelle fatte in quest’epoca ho creduto dovere aggiun-
gere anche quelle fatte nel principio del 1855 e fine del 185i per far vedere
come dopo un anno
di
tempo
i
risultali
sono del medesimo tenore. Le os-
servazioni non sono state fatte che in ottime circostanze atmosferiche, tranne
due
uno
in
casi
dei
quali
si
misurò con aria mediocre
conoscere che influenza poteva avere lo stato
risultati
Sole
il
altra correzione
cui log.
orario che
messo
si
all’asse
=
che
la
0,9796 i88- La
trova notato
minore
appunto per
ri-
applicato ai
concludersi dall" angolo
rifrazione potrà
ma non
,
,
Non ho
dell'aria.
riduzione alla distanza media di Saturno dal
ve
1’
ho applicata
,
come nemmeno ho
dell’anello la correzione dipendente dalla variazione di
obliquità del raggio visuale
,
e ciò non perchè io
le
creda trascurabili
,
ina
perchè essendo esso assai piccole, mi parve di dovere prima
investigare le
cagioni dello differenze più forti che vedeva noi medii
ciascuna sera.
Nel
resto
si
è sempre
finali di
osservato tanto presso al meridiano
che
tal
angolo
d’ordinario non superasse 2* J onde la sua influenza specialmente nel diametro equatoriale dell'anello attesa la sua posizione deve esser piccolissima e di
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—
medio
II
17", 661,
neta
ma
minutezza che
altra
lieti
l'altra.
di
la
09
|>er
è
Un esame
=
40", 893 pel pia-
di Lasseli ed
però anche superficiale dallo misure dei diversi giorni
devo dire che sono stato
nell’anello disaccordi notabili pei quali
di
scorgono da una sera al-
si
l'anello esterno
prima quantità è assai prossima a quella
atteso
che
fatto curioso
il
molto più che non
loro
le
misure da una sera
le
parziali
sono minime e non del mezzo secondo sano
È
vero che
rono a render
mento
le
vi
sono
ma
come
ma
queste
qui accade frequentemente.
campo
fatto io, l'angolo sotteso nel
non mi pare poter esser
tale difficoltà
la
sono avute così
si
è cosi grande, che
l'altro
estremo con pre-
sorgente delle discordanze:
divergenze,
forti
l'angolo sotteso era maggiore: oltre questa prova di fatto, dirò che
tutta l'estensione del
cessivamente
chè
alle varie
campo cou molta
I’
oggetto
si
stacchi dal
campo
dell’oculare
cioè ha un raggio maggiore dell'oggetto da misurarsi, onde non
temerai errore.
con
Il
metodo tenuto
lembi dell'oggetto tra
i
dei
quelli
fili
oscuri in
doppie dai numeri della
fili.
tav.
i
mettendo esattamente a contatto
campo luminoso,
pag.
maniera
misurare
di
100 deve
prova, ina
diametri venivano sempre
i
erano maggiori e però
3.° Si è provato a
tanza tra
l'anello
titolo di
il
c
lembo
il
vi
si
ciò
suoi orli
si
somma
dei diametri dei
è variata espressamente la
usare minori ingrandimenti per
stessi,
gli
i
quindi è chiaro che nelle misure
sottrarsi la
e 2.° Si è cercato di
:
può da
misurare è stato generalmente di chiu-
nel
fili,
Tuttavia a cessare ogni sospetto di errore,
sibili,
in
filo
può dirsi esagerato, permassimo che ingrandisce 1000 volte è circa 110",
percettibile; nò l'angolo che sottende l’imagine
il
dere
moto
sicurezza dirigendo l’occhio suc-
senza che
sue parti
e pure
il
può puntarsi
dell’orologio nel nostro strumento è cosi equabile e regolare che
modo
tra
le differenze
questo caso alcune difficoltà speciali che concor-
in
Perché con Giove non
l.°
in
misure meno sicure. La prima è che usando un ingrandi-
come ho
forte,
federe
molla perples-
all’altra diversificano
senza girar l'occhio alquanto non può vedersi l'uno e
cisione,
in
fa
ciascuna sera. So bene che ciò av-
di
viene anche nelle osservazioni delle stello doppie,
in
Encke,
scosta notabilmente da Struve e Bessel.
si
sità,
—
irregolarità che vi
le
queste misuro
e solo le
incertezze di mira
è rinunziato.
misurare l'anello per parti, cioè primo prendendo
sinistro del pianeta e
destro del pianeta;
ma
i
il
destro deU’anello e poi
risultati
registrati
misure indirette non diversificano oltre
il
il
la dis-
sinistro del-
nella tavola sotto
limite degli errori
il
ammis-
ed anzi sono in eccesso.
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8
—
Anello esterno A
diametro esterno
Mezzo* della
Data
divisione
Osacrv.
pari tcol.
100
—
Anello interno
Pianeta
Anello
Anello
1
nebuloso
Diametro
Asse
Diam. interno
Equatoriale
minore
1
medio e
principale
fid. in
Diam.
nlerno
secondi
1354
Novembre 6 P ,260
9
0.265
6,296
6,247
6.235
6 r ,2486
47", 872
i3 Dicembre
T*=lh,
1
circa
Dicembre
T,= lk, 0
7
1838
4 Gennaio
Ts^lh, 20 m
,
circa
6 Gennaio
Tj=2b,
21
40"'
Mano
Tm^Sb, circa
20 Aprile
Tm - 8b,l5®,
6,339
6,307
6,328
6,333
6,352
6,301
6,314
6,324
3,1635
3,1688
3,1195
3,137
3,108
3,124
3,108
3,107
5,3*8
8,37*4
5,4203
6 r ,3l77
48'',8S7
6 P .323I
47", 949
3M153
48", 739
3 r ,i
169
47", 302
50878
41", 102
•
•
30 Novembre
30 m
3 Dicembre
Ts=ih, 45™
5,3050 5 r ,2902
5,2935 40",4I59
14 Dicembre
T*=3h, 00
15 Dicembre
T*— 3H,
30«*
T*=3H, 30™
23 Dicembre
T»-=4k, 10"
24 Dicembre
Ta=4b, io™
27 Dicembre
Ts=3b, 40™
30 Dicembre
6,324
6,324
6,358
6,400
6,383
6,355
6,312
6.302
6,265
8,367
6,265
6,260
6,2910
6,313
T»=3b, 50™
1
6,329
6,3733
0,2366
6,2445
•
•
•
3.607
3,656
3,918
5,296
5,2810
3,976
5,206
3,928
3,891
3,924
2,3740
2,5228
2", 3998
2 r ,5259
2,5228
2,4183
17", 9939
18", 9691
2,4070
2,5325
2,3110
2 r ,3l78
2,3195
17", 3597
2,3230
1
6,3027
3,6315
3,244
3,240
3,212
3,947
3,188
3,242
3,215
3,913
2,753
2,732
2,803
2,787
2,736
2,791
2,747
6,4347
4,017
5,352
5,306 5,3243 3,950
3,976
5,315
3,981
3,339
3,337
3,339
2,774
3,3381 2,810
2,802
6,335
3,945
5,369
5,369 5,3313 3,945
3,898
5,266
3,271
3,9693 3,271
3,299
3,2803 2,778
4,008
3,301
3,9800 3,362
3,290
3,3177
2,785
2,761
2,780
2,751
2,787
2,787
2,768
6,421
6,426
6,448
16 Dicembre
0 Gennaio
T»=ók, SS"
6,308
6,301
6,299
6,328
6.330
6,384
6,365
6,371
•
3,1820
3,1430
3,1525 3 r , 829
3,1860 24"3B2
3,1495
circa
Ts— 2h,
•
5.279
6,3793
,278 5,2893 3,960
“,304
6,2930
6,264
6,3020
3,972
3,304
3,976
3,949
3,297
3,9625
3,302
2,760
3.2995 2,740
2,746
5,322
•
•
•
•
-
,
•
•
2,786
2,773
8770
7950
2,
7380 3,203
3,
3,180
3,004
2,967
3,000
2,980
2,894
2,917
2.910
2.911
2,960
2,986
2,977
3,013
2,965
2,
9877
2,
9080
2,
7806
2,879
2,868
2,873
2,
8733
2,
8577
2,
2. SSO
2,859
7506
2,850
2, SAI
*,
731
2,874
•
•
.
.
.
3,232
2,
7953
2,
7870
2,
7692
2,805
3,306
4,0212 3,306
3,300
2,
7425
2,
2,778
3,983
5,333
3,983
5,339 5,3370
4,063
5,339
4,063
2,880
2,
•
*
2050
2 , 9814
.
.
.
6,2405
Òigit
zcd’by
(
rOO;
—
101
—
ANNOTAZIONI
Nella prima colonna unito ciascun titolo sono
crometro
misure doppie ottenute direttamente dal mi-
le
rivoluzione della vite, nella seconda
in parti della
il
medio delle medesime ridotto anche
a secondi.
1854 9 Novembre.
è ricercato di fare compensazione per la grossezza dei Hit facendo che
Si
l'orlo del pianeta restasse sotto
15 Dicembre. Compensali
il
i
fili
metà della spessezza
della
filo
,
coi contatti
di questo.
interno ed esterno. Saturno è quieto
ma non
troppo.
17 Dicembre. Tolti
pre per
si
lo
i
fili,
supponendo
misure doppie se altro non
determinò lo zero col contatto de'
fili
la
loro spessezza 2 fi «a 0 r ,0583; lo stesso s'intrnda sem-
avvisa, e
si
dove
le
misure non sono semplici, perchè allora
ove
si
era misurato.
dalla parte
1855, 4 e 6 Gennaro. Misure semplici.
21
Mano. Usato
sfumatura degli
20 Aprile. É
il
diametro de’
fili
giusto l",129. Vi è qualche incertezza nel puntare per la
orli.
il
medio delle misure a campo lucido è a campo oscuro: quelle a campo Incido
rie-
scono un poco maggiori: ma non costantemente.
30 Novembre. Aria buona.
5 Dicembre. Aria cattiva in fine onde
14 Dicembre. Aria buona
fili
=*
ma non
si
ottima
lascia lasse
- bisogna
minore.
contentarsi. Dal giorno 14 spessezza di
nuovi
0 r ,0G49.
15 Dicembre. Aria buona assai, tempo chiaro.
1G Dicembre. Aria ottima nelle prime misure: l’ultima serie è con aria meno buona.
23 Dicembre. Aria ordinaria buona.
24 Dicembre. Aria straordinariamente buona c tranquilla
si
misura anche
27 Dicembre. Aria ottima. Micrometro in ottimo stalo dopo rinnovati
30 Dicembre. Medio
misure indirette.
(N’.f>.
di
due
serie a
Chiamo coincidenza permanente quando
limbi deH’oggello dalla stessa parte del
sto
modo cominciato
facendo,
la
fili
i
div. di- A.
l’ultima volta-
coincidenza permanente ciascuna di 3 confronti.
filo
fisso
si
prima di passare
ad usare solo in queste ultime sere,
si
prende più volte
il
filo
mobile
il
Prese
le
contatto dei
dall’altra:
con que-
ha maggior precisione e prestezza. Così
ciascuna doppia misura con tre contatti » destra e a sinistra, realmente equivale
a 6 mi-
suro semplici).
1855 9 Gennaro. Ària mediocre specialmente in fine.
Il valore di una rivoluzione della vite è stato assunto
r= 15", 4729;
le
variazioni pei cambiamenti
di temperatura sono insensibili in questa ultima serie, per quelle dell’anno
conto. Le differenze de’ singoli confronti dal medio fanno vedere
perciò
le
abbiamo date per
solo per metà rapporto
al
esteso. S’intende che
risultate finale che
si
quando
la
il
scorso se ne è tenuto
limite degli errori probabili, e
misura è doppia,
le
divergenze sono reali
cerca.
18
Digitized by
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—
102
TAV.
—
B.
RISULTATI DELLE MISURE RIDOTTI ALLA DISTANZA MEDIA DI SATURNO DAL SOLE
Diam. eterno
Giorni
tirili*
o»*pr\ azioni
17
principale
5 Die.
14
»
»
15
»
16
23
24
»
27
•
»
Mi», ind. •
Mi», ind.
ISSO
30
»
»
»
9 Geo.
739
733
205
851
40,
40,
41,
40,
41,
41,
41,
40,
4i,
40,
40,
40,
40,
41,
324
657
699
34, 642
34, 760
34,
34.
uh
564
412
623
710
090
40, 483
orli
21,
21.
21,
21,
21,
25, 832
26, 003
tutto.
Infatti
•
34,
20, 442
773
716
17, 611
17, 6S7
17, 572
19, 025
18. 504
IN, 991
17,
.
,
più
difficile
la
18. 110
.
•
21, 419
di
17, 661
,
ma
forse
misura
18,
misurare évvene
cioè la più fiacca luce che esso
difficoltà reale
291
18,
,
728
*
25. 714
649
18, 339
829
17, 531
17,
.
non
pianeta ancor esso è in parte soggetto
il
anzi talora in esso è
luminosi, eppure
17,
725
350
605
519
508
083
26,
una
fa
47, 70S
17. 458
17.
oggetto stesso
questo
:
esterno
,
,
Olire queste incertezze nate dalla maniera
tra inerente all'
gli
dell'Anello
21, 232
20, 995
28, 792
26, 101
25, 474
25, 913
25, 834
25, 917
26, 191
34, 486
OGK
443
812
40, 893
Medio
Diam. minore
del Pianeta
41, 331
41, 00S
*
i.
Diam. eqnal.
40",655
Grn.
4
6
20 Aprii.
30 Nov.
Dian. interno Orlo interno
dell'Anello
dell' Anello
nebuloso C
B
della
Divisione
esimio A
1854 15 Nov.
15 Die.
1853
Mrzro
dell’Anello
attesa
la
•
.
814
un’ al-
ha presso
sufficiente a spiegar
al
medesimo
difetto,
presenza degli anelli
osservazioni presentano un accordo, soddisfacente, essendo
le
per esso l’crror probabile
— 0,07,
mentre per
l'anello
si
avrebbe circa 0",3
e ciò che è assai singolare, questo errore supera quello delle misure parziali.
L'accordo tra
tali
anomalie
le
l’ipotesi
misure del pianeta mostra anche insufficiente a spiegare
che ciò derivi da diffusione
conoscere tale influsso ho fatto misure,
diocri
ma
Da
come ho
dell’aria
atmosferica; a ri-
già accennato, in sere assai
me-
senza risultati esagerati.
principio
mi venne
de’ risultati de’ varii
in
mente che una
delle
ragioni
astronomi potesse trovarsi nella diversa
l'anello: e in fatti trovo scarse le
misure
non molto aperto, mentre combinano
di Bcssel c di
colle
della
diversità
apertura del-
O. Struve fatte ad anello
nostre quelle fatte da
Encke e
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5
—
Ma
Calle in forte apertura.
grande apertura.
fatte a
per riconoscere
—
103
oppongono a
tal ipotesi le
pertanto a questo
verità o la falsità di
lo
manco
potuto verificarla per
non
si
Ilo
misure
ma
Struve
apparecchio
finora
tempo. Ma abbiamo anche qui
di
W.
di
un
ideato
fine
tale supposizione,
la
non ho
riprova che
tutto è errore di osservazione, giacché se cccettnianio le misure di Bcsscl
tutti
combinano plausibilmente
osservatori
gli
diametro del pianeta
nel
(11.
Sospettai adunque che queste varietà fossero reali, cioè inerenti all'anello,
e
mi c’indussero
I.*
dentro
cutivi,
Il
seguenti ragioni
le
:
vedere che queste irregolarità passavano dal massimo
al
minimo
un determinato periodo: cosi in misure prese in due giorni conseha discordanza, mentre dopo tre giorni* si ha accordo, e l’accordo
si
ritorna quasi interamente
dopo 9
giorni.
Questo
vede a colpo
si
d'
occhio
nella seguente tavola
Differenze
Intervalli
—
1
(14
giorno '15
15 dicembre
0,39.
0,63' medio 0,523
0,55'
—
27 — 30
27 _ 24
4—
(23_ u
Ili
<23—24
o
In 2.*
•
giorni
giorni
0,09)
\
.
3
o
9
Il
|
.
luogo
1
.
Minimi
41,324] medio
40,564, medio
Medio
.
.
de’
massimi
de’
minimi
|
(1)
la
483}
0,733
0,366
certamente un fenomeno singolare, e tanto più che
differenza di i", tra
i
suoi risultati e quelli di Struve
sarebbe sensibilissima nel suo eliometro. Le recenti misure di Main fatte col
imagi ne
renti
al
danno
altresi
minimi pure
= 41,275
= 40,542
diff.
è
i
412
40,542
710
diff.
La piccolezza delle misure di Beasti
sommo astronomo ba provato ebe
questo
*
Massimi
444
41,275
115
205)
.
Ujllj
mec i0 0,15
[ano tra di loro, e
aci
si
nnr
..
medio
|
0 05]
massimi molto
i
|j|
1
un diametro dell'anello scarsissimo, onde
le differenze
micrometro a doppia
sono probabilmente
metodo delle misure per doppia imagine, perchè Struve ha dimostrato abbastanza
imcr.) l’esattezza del micr. filare, negli strumenti
come
è
il
ine-
(jtfrns-
nostro.
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—
differenza tra osservazioni
tal
mie
le
—
104
Ciascun vede se sia tollerabile una
specie con tale strumento; nò solo
ma
anche quelle
ho potuto consultare per esteso) sono soggette
mezzo secondo nette
di oltre a
Nel caso pertanto che
di
allo stesso
Lassel
che
sole
un salto
(1).
due ipotesi
irregolarità fossero reali, restavano
le
questa
di
(le
difetto di
da esaminare:
La
1.*
La
2.* se esso fosse di figura ovale e
giore ed ora
La
quando é
mili:) re
che
le
periodica.
dilatabilità
che ora mostrasse a noi
l’asse
mag-
minore.
il
meno
ipotesi pare alquanto
1."
mento, giacché
giore
una
so l'anello fosse soggetto ad
probabile, benché non priva di fonda-
asse coniugato dell’ anello viene trovato bene sposso
1’
in eccesso
trasverso:
il
ma
non
ciò
non devo
è costante, e
osservazioni in questa direzione meritano minor peso, perché
magdissil’agi-
tazione dell'ano mollo confonde nella misura di una linea di contatto di cosi
debole curvatura
in queste
misure
come sono
sempre
fatte
estremi dell’asse coniugato dall'anello; di più
gli
ultimo luogo l'occhio era ordinariamente un
in
poco stanco dalle misure precedenti e
il
spesso in fine
l’aria
caso per esempio del li dicembre. Inoltre prima di fare
cessario fare le debite
non sono
per
correzioni
si
guastava: tale é
confronti é ne-
tali
variazione dell' obliquità
la
le
,
quali
fatte nella tavola IL
Tuttavia non credo doversi rigettare questa ipotesi senza esame, e dirò
in
che scoto.
fine ciò
ho creduto dover discutere é
L'ipotesi pertanto che io
che
I’
anello sia ovale ed avendo una rotazione, presenti
metro maggiore ora un minore. Sia T
il
tempo
tempo scorso da un epoca assunta per principio
per certo
sia
in
un minimo
miasse maggiore a e
osservato per avere
minore
il
il
medio
c
(1)
della
l\.
si
Nel
momento
di
mandare
b,
dalla
avremo
le
crede
rii
(tic il
numerazione
la
correzione da farsi
,
e
/
il
cui l’anello
al
il
se-
diametro
— k cos 2
alla
stampa questo foglio ricevo
il
sig.
Mairi
mente spiegabili con mera casualità.
riproduce anche nelle mi», dal
in
differenza tra
la
forinola,
Soc. Astronomica di Londra, ove trovo che
udir misure e
di
diametro apparente: k
di
seconda, cioè
la
a noi ora un dia-
questa rotazione
di
sig.
De
la
Ilue:
ma
il
il
Monthly nottcei
fascicolo del
pure
Il
non trovare
si
salto
lagua di
poi di
J
tali
divergerne
secondo e più,
indicala l’ora ci priva di una
preziosa conferma delle nostre viste teoriche. (Monlh. Not. R. À.S. voi. XVI. n.
2).
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—
ossia
u
chiamando n
l’arco residuo
il
numero
—
105
descritto oltre
il
c
numoro
intero delle
=k
2a
cos
La determinazione
di
T
sarebbe stala assai
servazioni che abbiamo, misto
come sono
in ciò, cercai
sì
del
dillicilc
quale sarebbe
questo dato tentando di soddisfare
una
poche os-
dietro le
tempo che
il
suo giro, e trovai che era circa 14*, 36
il
di
massimo
degli errori di osservazione: quindi
terza legge di Keplero dovrebbe impiegare un satellite posto a 20”,
mario per compiervi
ed
(1).
per togliere l’indeterminazione
la
tempo
il
presenta due volte nella posizione
si
che del minimo diametro apparente
t,
mezze circonferenze sarà
Essendo anche senza altro calcolo evidente che durante
intera rivoluzione l’anello
tempo
delle rivoluzioni fatte dall'anello nel
periodi osservati, vidi che
i
il
di
giusta
5 dal priTm.; con
numero pre-
feribile era
T
Questo è
alquanto
nell’
il
=
1
238
4‘,
tempo per un
di
tempo
siderale.
un poco più
satellite distante
di
20" cioè posto
interno dell'anello esterno A. In questa discussione però sono
stato arrestato
da una
difficoltà
1’
:
ora della osservazione non è notata che
entro limiti approssimati cioè di circa 10", specialmente nelle prime osservazioni, cioè quanto è sufficiente per trovare la riduzione da farsi alla distanza
attuale del pianeta per avere la media, e per la refrazione, quindi
sicuri solo entro tal limite.
(I)
raggio vettore condotto dal centro al perimetro dell'ellisse
Il
D
contando u
tlaH atii1
=
H
——
medio
dei #emias»i
Dm
=
-
esprime per
;
|c
potenze di t superiori
a
e
i
C* *en* ;) «=
bfi
t * co# 2 v
estendo eguale
al
alla 2.* ai
ha
\
;
^
il
si
ara —«*) —
i
=- 6(1
tempi sono
K{i—«* sen’w)
minore, donde trascurando
D
i
Al principio dell’anno scorso l’ora è stata ommessa,
1
semidiametro coniugalo posto a 45*
dall' asse
minore, sari
Dm
=
~ ea
b
^
che sostituito nella forinola precedente,
si
j
ottiene
Dm = D +
be 1
cos 2«
quindi sari
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m
—
ma
le
8
—
106
osservazioni facendosi ad ora a un dipresso eguale nelle varie sere suc-
cessive, facilmente
è potuta supplire col confronto delle osservazioni vicine
si
fatte la stessa sera.
Questa inesattezza, che finora forse era tollerabile, non permette
gere
le verificazioni
vazione però che
cienti.
si
Non veggo che
norma
ciò servirà di
dell’osservazione ò 6*
momento
*/,
me
a
:
tempi
i
spin-
di
d’
osser-
credo
li
suffi-
vantaggio e perciò
di
e agli altri in avvenire.
un errore
L’errore che può nascere nella rotazione da
nel
desiderato
avrei
astronomi abbiano usato fare
altri
ma
forse inerito scusa,
precisione che
alla
discutono qui sotto essendo sicuri entro 10",
l
di
/t
d'ora di
tempo
ora sono sicuro che trattandosi di una
,
prima investigazione, ciò non può portare seria conseguenza, nè errore che
misure
superi gli errori probabili delle
Nella tavola
applicando
dalla sera
e
il
C
qui appresso do
24 Dicembre
di
sopra tra
di
i
fase.
tempo parto
il
Per valutare
massimi e
i
la
corre-
minimi diametri
366
0",
TAV.
Data
In
tempo
5 Die.
14
15
16
23
24
27
tempo
m
Diirerenza
Oaaerv. Corrrlt.
In rivol.
km
f
30 24-+-l,40
li 45 19+2,35
0 f0-»-l,10
3,
3, 30 9+0,40
8+0,40
3, 30
Ih—0, 0
4, 10
2,
4,
10
3,
40
3—0.30
4,
10
3
>
3o
W
3,
8 Gen.
Diametro
Corrcz.
In
c
itici.
k
1855 30 Nnv.
C.
Intervalli
ed or* dell? o»*erv
1856
Per contare
assunta.
un minimo
in
zione adopero l'eccesso trovato
=
stesse.
diametro deH'anello quale risulterebbe
a 4* 10", T. siderale, perchè quella sera era esimia,
diametro era certamente
e fo k
il
correzioni giusta l'ipotesi
le
4,
5,
.
.
50 6—0,20
20 6+0,10
28 16+1,18
r
17
15
+0,254
—0,323
40", 851 41", 105
41, 324 41, 001
h-0,245 41, 068 41, 311
—24
+81 —0,348
41, 443 41, 095
I3Ì4-12 +0,334 40, 812 41, 146
1 1*4-65 —0,235 41, 118 40, 883
h— 0 ,366 40. 564 40, 930
5
+12
+20
+32
+43
+0,334
+0,280
746
903
40, 870
4», 090
40, 763
40, 412 40,
623
h-0,160 40, 710
0
0 41, 090
27 14-20 +0,280 40, 483
5
10
10
40,
,
40,
Medi» ss 40, 987
Per una oNCnr. Err. pr. 0, 101
l'ultima colonna fa vedere
quanto piccole siano divenute
sussista ancora un'eccesso sulla
—
«
40Ì-t-23
32 h-76
prima parte della
le
serie e
-+-0,
1
1
+0,014
-+-0,227
+0,108
+0,159
—
0.
1
04
—0,057
—0,241
—0,084
—0,117
+0,103
—0,224
=
m
divergenze, benché
un difetto nella se-
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107
come vuole
lativo alle vicine
la
—
Quella del 14 sembra fare eccezione, ina pure essa dà un minimo re-
concia.
causa
forinola. L'andare a ricercare più per
la
minuto
queste differenze è inutile senza una base di tempi più accurati nelle
di
ore di osservazione, e probabilmente dipende da un altro periodo sovrapposto
al
primo o da perturbazione
soddisfacente, c
Se
meno
il
medio
di
de' satelliti. L’er. prob. di
di
isolata è
rotazione e
la
l'ellitticità
dell’anello;
tavia senza dar nulla per dimostrato, basterà questo per indicarci
cautela da prendere in misurare
un feno-
errori fosse casuale sarebbe forse
tali
che non
assai più singolare
una osservazione
queste poco differisce dal medio di tutte nella Tav. B.
compensazione
la
i
tut-
una nuova
diametri, cioè di tener conto preciso del
tempo. Le osservazioni di Lasse! danno diametri discordi a quattro giorni di
intervallo, e concordi a tre giorni
il
che combina con noi,
ma danno
concorde per nn giorno, benché non esattamente, questo può parere
valore
in
op-
posizione colla nostra teorica, ina non lo è, giacché è da avvertire che se
una delle osservazioni non cade
ma
in
quindi
dando
un intermedio,
l’altra
di
strumenti
forti
Ho promesso
tato
di
in
1'
eccesso
la
la
differenza
punto intermedio, e
;
ma nemmeno
esso
prefata ipotesi e degna che gli astronomi for-
prendano
la
o
in
di discutere l'altra
considerazione.
ipotesi della variazione reale del dia-
La prima cosa da cercare è , so la divisione abbia musensibilmente di luogo. Essendo essa un oggetto assai netto e distinto
metro
c
dopo 24 ore puro cadrà
può concludersi.
di sicuro
Quindi parmi probabile
niti
di
potrà restare nascosto
l’ora nulla
massimo o minimo,
un punto estremo
in
dell' anello.
facile collimazione,
molti errori accidentali restano eliminati
merita di esser presa per termine di confronto a preferenza di
Il
quadro B
giungendo
sezza dei
la
fili
ci
dà per medio de! diametro
larghezza
del
della divisione
di
medesima che
tal
e perciò
,
altri
punti.
divisione 34,649, ag-
dal paragone colla gros-
micrometro da più confronti ho concluso 0", 402 resta per
Diametro interno dell'anello esterno 35", 051
W.
la
differenza di 0",
Struve dava
238
collima
si
bene
devo dire che
la
divisione
cui
per
si
le
,
(1)
= 35, 289.
è tollerabile benché non trascurabile in un punto in
e quel che è rimarchevole Struve supera noi.
non pare sempre egualmente
larga
;
è
Però
ciò forse
circostanze atmosferiche o per una reale variabilità ?
(!) A»tr.
Nacb. n. 139,
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2
—
La larghezza
—
108
A
dell'anello esterno
medio
è per noi dal
Secondo
W.
di tutte
= 2,02
Struvc 1826
2,40
Encke
1837
2,62
0. Struve
1851
2,30
cioè tutte minori dell’altualo.
La sera
29 dicembre
del
sorpreso di vedere l'anello esterno di una
fui
larghezza fuor del solito maggiore, e tanto che ad occhio scorgevasi una differenza notabile di esso colle
LasscI: trovai quanto soguo
figure fatte
misurando
concordi.
Larghezza
quindi
Anello interno
-+-
Anello esterno
-+•
con
molto
tre ripetizioni
= 7 51
= 523
5
— 2,989
i
= 0,201
= 2,788
Struve = 2,440
A
di
con tanta precisione da Dawes e
l'ansa destra
c
B
",
div.
A,
| div.
div.
resta
Medio
di
W.
Anello esterno
:
Struve, Encke, 0.
0,348
Diff.
Questo
pone
risultato
fuori di
e nella sua larghezza, se pure
]icrsonale nel
modo
di
dubbio una variabilità nell'anello esterno,
non voglia
rigettarsi tutto
in
qualchu equazione
misurare, 0 in una influenza nella luce degli strumenti
e purità dell'aria.
Ma
la
complessiva de' due anelli è costante ?
larghezza
nostre osservazioni dà per larghezza inedia delle anse
il
medio
delle
7,589
Mentre da 0. Struve è dato 7,415
Con
Resta ora a vedere se
interno dell’anello
siasi
0,174
differenza insensibile
cambiato
il
rapporto tra
la
distanza dell’orlo
dal pianeta c la larghezza degli anelli stessi.
li
La distanza
Bradley
= 026
= 7,589
= 0,53
= 0,49
= 0,57
=0,64
= 0,95
Huyghens 0 Cassini
=1,18
dell'orlo interno dell’anello al pianeta
La larghezza
rapporto della
I)
1*
alla
degli anelli
2* di queste quantità
Questo sarebbe secondo 0. Struve
Encke
W.
e Galle
Struve
4",
Dlgitized by
Googte
—
109
—
come ha
Pare che siavi una diminuzione, benché non cosi forte
0. Struve. Bisogna però concedere che queste misure sono assai
la
variabilità della terminazione dell’anello interno,
per
ma
maggiore della luce
talora è incerta, e l'occhio è perturbato per la vivacità
nebuloso con cui confina, onde è facilissimo fare
dell' anello
che
l'anello interno in eccesso, e quindi
È
risulti
minore
misure del-
le
rapporto citato.
il
noto essersi mostrato talora nell'anello una eccentricità relativa
ho cercato
ma non
se questa fosse sensibile
può
cosi
sensibile.
Ecco
dirsi della
le
al pianeta:
27 Dicembre certo era
la sera del
;
trovato
diffìcili
che talora è ottima,
nulla:
larghezza delle anse che avevano una differenza
misure originali
ansa precedente
dopp. mis-
r
ansa seguente
,178
1,196
1,
178
1,197
1,
177
l
1,197
8”, 605
Ridotte
Questa differenza è piccola,
ma
8",75l
.
.
.
diff.
= (Miti
per l’accordo delle misure dirotte, non è tras-
curabile e non è da ommettere d'investigarla meglio (1).
Dalle ricerche finora esposte pare potersi concludere che
una rotazione ed una
ellitticità
sto spogliato
alle
1’
anello oltre
ha realmente qualche varietà periodica
metro assoluto. Queste periodicità possono fare cessare
i
di dia-
timori di vedere pre-
pianeta di questo bello accessorio, benché se vogliamo stare
il
antiche osservazioni vi paia un restringimento (2).
(1)
bo
presentata questa memoria
Dopo
fatto qualche altra osservazione, e nella aera del
16
Gennaio ottenni T*. 6h 10“
an8a P reCct nlt:
^
ansa seguente
(2)
lodi
meglio di
323
[
diff.
S
quanto però vogliamo stimare
Per
siano un poco difettose
benché
jj
*=< 8,
i
come
punto trascurabile,
0,186, che Don è F
le osservazioni di
Ugenio non può negarsi che esse
apparisce dai limiti che egli assegna ai diametri di Giove. Esso stesso
suoi cannocchiali accenna però nel *y sterni sa/urnsum che altri ha veduto
il
pianeta
Forse allude alle osservazioni di Campani allora celebre ottico. La figura
di
questo
lui.
osservatore che
io
ho per cosi dire disseppellita è di somma importanza: è singolare che assumen-
dosi per diametro del pianeta 17", 8 trovasi per quello dell anello 39",G7 che è molto vicino al vero,
onde
la figura vedesi
fatta
con gran precisione: ora
in essa la larghezza dell'anello sta alla larghezza
dello spazio oscuro a 5,44: G,G0 ben diverso dell'attuale. Notisi che nella figura di
traccia dell'anello nebuloso e scorgesi la
minor luce
avuto luogo realmente delle mutazioni; ma cercando di imitare
mi piccolo diaframma
volte» benché a
me
Campani vedrai
all'orlo esterno dell'anello, cose tulle
strano la precisione del disegno, onde merita molta considerazione, e
all'obiettivo del refrattorc di Meri, e
i
pub
che mo-
far sospettare che abbiano
cannocchiali di Campani, col mettere
usando ingrandimento debole
di circa
1UO
e ad altri pratici dell'oggetto paresse l’anello piti largo dell'intervallo oscuro
19
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—
—
110
Concluderò questo lavoro con riportare testualmente dal giornale alcune
osservazioni sulle apparenze fisiche di questo pianeta.
A
19 Novembre 1854. Saturno
dì
benché dopo tempo
quillissima,
lembo del disco tocca
la
si
vede a meraviglia con aria tran-
L’apertura dell’anello è tale che
cattivo.
divisione principale. Tale divisione è
decisa che pare tracciala coll’inchiostro. L'anello esterno
scura del color di lapis e che
L'anello interno
B
ha
si
anche
Non veggo
piu viva al di fuori
II
(1).
A scema
mentre
triche verso l’interno,
no
i
ma
Iati,
divisione fra esso c
e và degradando
,
come
cenerina
luce
è di colore eguale da ambi
:
nell’interno.
singolare e la sua pre-
terminato
B
li.
L’ombra
del pianeta sull’ anello si
bene e tagliente
ma
zone ineguali concen-
Si vede bene la
dell' anello
nebuloso
vede appena conte due puntini,
forma come
la
sezione di una lente
B
e
maggiore.
al limite della divisione
5 Gennaio 1855.
gli
della lu-
di luce all’opposto dall'interno all’ester-
e unita alla riga oscura della divisione,
concava convessa
quella
non ha luce uniforme,
a scaglioni o
polo del pianeta è verdiccio. La trasparenza
è perfetta.
tutti
che pare provare in essi una sfuma-
(il
una
tura reale). L' anello nebuloso ha
na nuova
modo
1000, mentre allora
coll’ ingrand.
sono piu o meno sfumati,
altri orli
il
inarcata e
sì
ha una zona più
può seguire tutto attorno senza interruzione.
l’orlo esterno tagliente in
cisione sussiste inalterata
A
divisione tra
C benché
ad aria
mediocre.
6 Gennaio. L’anello nebuloso pare più largo
separa dal pianeta
::
4:3, ovvero
7 Gennaio. AH’ ansa destra
larghezza
::
4:3. Coloro
stro, e l’ultima
l’
::
3
2.
:
anello nebuloso sta allo spazio oscuro in
identico ai due
20 Febbraio.
mostrata con certo becco rovescio
la curvatura
cima, e
alla
Notai per altro, ebe così
grandemente indebolita,
la
le
alla
per
salti
come
del
pianeta
rivolta indietro,
il
contrario: sarebbe ciò
il
si
e
il
è
che
al pia-
caso de’ primi os*
luce agli orli dell' anello, e specialmente dell'interno, resta
avea gii vedute. (V. Astr.
ma nou
mosferiche o
ombra
che può farlo parere più atrelto.
Queste aone erano questa sera da
Dawes
della luce
il
l’
dell’ombra opposta colla convessità
pure una persona non pratica giudicò francamente
sig.
è rossa-
Zi).
Nelle sere precedenti più volte
sembrava confermare
?
Zi
fenomeno già osservato da Dawes
il
Lasse! dell’aumento di luce all’orlo interno di
(1)
L'orlo interno di
lati.
zona è separata dal resto dell’anello per una zona più fosca
di colore di lapis leggiero (questo è
«creatori
dello spazio oscuro che lo
ine
Nacb
osservale per
n.
prima volta
e
non sapeva che
840). Nel disegno di Lassel evvì
bruschi come è realmente
precisione maggiore
la
:
la
il
gradazione
ciò è dovuto certo o alle circostanze
at-
dei refattori.
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—
ncta
—
Ili
adesso però che l'ombra è sviluppata, questo non
;
precisamente colla concavità volta verso
su di un piano. (N.B.
Con questo non
il
verifica e vedesi
si
come l’ombra
pianeta
una palla
di
pud conchiudere che fosse dovuto
si
ad illusione ottica l’apparente curvatura rovesoia dell’ombra, essa poteva esser
come
reale, c
tale fu descritta quest’
anno stesso da Dawes: solamente pud
concludersi che quando l'ombra è mollo estesa, lai becco rovescio non si vede.
Quindi
in
la
necessità di studi più accurati in questo punto che sono stati
1836 come
osservazioni posteriori dell'anno
17 Febbraio. La divisione cassiniana
si
si
che neU'inferiorc dell’anello. Ciò fu avvertito dal sig
riore
fatti
vedrà appresso).
vede più larga nella parte supe-
mi parve
e
vero. (É cid dipendente da eccentricità o da diversa spessezza degli anelli ?)
21 Febbraio 1835. Solite particolarità degli
B
sione degli anelli
si
vede bene
divi-
la
e C: sono molle fasce e zone diverse dal solito sul pia-
neta. Si cercano ineguaglianze di luce o
18 Marzo. La
anelli:
macchie
fascia equatoriale lucida ò divisa in
di tinta leggierissima.
L’ombra
della sua zona mediana.
il
lembo interno
Luce a scaglioni
5 Dicembre. La divisione
ma
striscia
divisione
la
nebu-
anello
dell’
dell’anello
B
più lucido
ec.
vede bene
si
indarno.
due da una
del pianeta sull’anello è nera
non sembra cotanto nera, c pare solo un poco più scura
loso ec. Questa sera pare di vedere
ma
sull’anello,
,
ed è larga quanto
filo
il
più
grosso del micr. (=0'',50). Ingr. 1000. L’anello nebuloso pare talora rossastro.
15 Dicembre.
è larga
come
Si vedo
filo
il
bene
(—
più fino
600 ma non
l’anello col ingr.
16 Dicembre. Ottima
meno
di
0",42). Ing. 760. Preso l’asse trasverso del-
vi è sensibile differenza dall’altro
vista
sul l'anello
mezzo secondo
ingr.
tutto è terminalissimo coll’ ingr.
;
vedevano due zone concentriche
nissima a
luce a scaglioni sull'aneilo. La divisione
la
A: cioè
la solita
1000:
ed un altra
si
fi-
dall'orlo interno di A. Pianeta rossastro al di
sopra della zona chiara equatoriale. L’anello è più biauco e chiaro del pianeta,
ma
B
verso l’orlo interno di
che quasi
si
confonde
coll’
volge al rossastro e più cupo.
ombra
menti questo spazio scuro pare
la
veggono
divisione. Si
piccolissimi.
11
metà
di
globo pare
luce all’orlo interno
A
quà e
ha
le
di là
due
il
polo è
s\
cupo
globo sotto a tutta
triangoletti di
anello A.
B
ombra
non cresce
B
di
e
C
è la
del globo tocca precisamente l'unello
A
nel-
e B.
strie di
1’
11
e coi piccoli ingrandi-
due punti o
toccare un tantino
23 Dicembre. La sommità
,
largo da far credere
come ho veduto
circa di quella tra
l'interno che
e colla divisione
sì
Il
altra voltarla divisione tra
limite di
C
è tagliente.
color di lapis ben distinte.
È
sfumato c
di
DigitizetJ
by
Google
—
pota luce
all’orlo
tano entro
il
—
112
Guardando per paragone un globo
esterno-
becco
un
(juale c
acceso
gaz
di
,
ha
si
cristallo lon-
di
tinta del cristallo
la
bamma come
eguale a quella precisamente dell’anello nebuloso c quella della
la
luce di Saturno.
vista magnifica:
24 dicembre 1855
1000. Si veggono
ingr.
gli
nunquam
melius. Terminalissimo col
scaglioni di luce nell’anello
B
o
,
vede
si
il
suo
Daorlo interno ben terminato c un poco più lucente come dicono Lassel e
wes, la gradazione di luce sull’anello è espressa all incirca da questa curva.
L'anello nebuloso è separato da
principale e
Ha una
turchino.
si
si
tinta
B
uno spazio
di
circa */, della divisione
di
estende Tino alla metà circa deU'intervallo tra
rossastra generale
La divisione non
mentre
ma
à nera
B
e
il
mi pare un poco più
esaminando bene
si
dell’anello nebuloso
un puntino. La curvatura
leggiera di quel che sia la sua proiezione sul pianeta:
vede
la
differenza di curvatura del limite della gran zona
chiara equatoriale del globo e dell’ anello stesso, onde ora
T anello nebuloso
è proiettato sopra una banda oscura del pianeta. Nell’anello
.1
deve considerarsi come
triplice.
Da misure
dirette
che esso ha veramente tre zone
ma
appena appena tocca
A
ficile
filetto
il
ma
è vero, e sì usò
oscuro pareva più largo.
forma qui contro. (Vedi
A, c che sia diversa
fìg-
la
Non
8 Tav.
vi
V).
curvatura di
globo, è puro certissimo; onde
si
*/
4
di se-
del pianeta eccede
buone circostanze, e veduto che real-
in
polo è un tantino (ma pochissimo) separato da
riconoscerlo,
appena
siano separazioni reali,
La punta
e forse ne è un pochino separata,
31 Dicembre 1855. Esaminato
mente
tali strie
distinte).
h
onde esso
trova la stria principale
si
stare alla distanza di 1",59 dall'orlo interno di A, l’altra dista
condo. (N.B. Con questo non intendo dire che
ù oltre
vi
riga fosca ordinaria un'altra riga o stria finissima all’orlo interno
B,
ma
vede benissimo perchè l’ombra del pianeta sull’anello non è così rossa,
nera, benché essa sia appena
ma
pianeta.
T ho veduto decisamente
del color dell’ anello nebuloso il che
altre volle
B
1000 perchè
dubbio di
dalla
fascia
l,,
(
/ t );
è un pò dif-
coi minori oculari tal
ciò.
Nessun dubbio
C
circa
il
è
L’ombra presenta
la
della 3“ divisione deil’an.
lucida
conforma quanto sopra
al dì
equatoriale
del
24. L’anello nc-
Digitizecf
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—
buioso attraversa
il
113
—
pianeta in un punto diverso da quello in cui finisce la
zona chiara del globo: ciò ò sicuro.
11 Gennaio 1856. Le anse dell'anello nebuloso sono di differente tinta,
quella dalla parte dell’ombra del globo è turchina, l’altra rossa. Usati apposta gli oculari acromatici per
rovescio osservato già
si
ha
punto nero
il
N.B.
bra, o
È
come
1'
non
altro
pigliar equivoco:
anno e benché
dall’altra parte
certamente una cosa
ma
non
il
fare ipotesi.
svanisce quando
1’
ombra
il
ma
difficile
si
alle
pure
,
non
stesso.
il
è contradizione tra
vi
i
sia
io
e
,
,
le
fasi.
mi è
di struttura
le
Se
lecito
non posso a meno
pssoso, e
ed
di
analoga
nostre nubi, e sospeso in una atmosfera semitrasparente che forma l’a-
nello nebuloso, e
anche trovasi
nell’intervallo dei
due
spesso ho notato non è nero. Diligenti ricerche fatte
anelli,
all’
il
quale
come
epoca della spari-
zione dell’anello potranno dar qualche lume. (V. l’appendice posta in fine
le
,
becchetto rovescio
ma bisogna distinguere tempi
me su questo misterioso anello
un intima convinzione che esso
fatto
11
capirne la ragione
è che
emettere una opinione particolare sulla sua natura,
proferire
tempo
nel
parti
è
cresce assai, quindi
lungo studio fatto da
becco
il
indifferente la curvatura di quest’om-
La cosa più importante
osservazioni fatte da diversi,
dopo
,
l’ombra presenta
un poco sviluppata
sia
becco va scemando.
essa vedosi da tutte e due le
è stato notato anche dal sig- Lassel
inutile
il
pel-
posteriori osservazioni).
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,
—
RICERCHE, SOPRA
Queste
V.
di
PIANETA GIOVE.
IL
ricerche riguardano tre capi 1.*
Le
satelliti. 3.°
apparenze dei
Molte
—
114
S-
11
pianeta stesso. 2.*
diametri e le
I
loro posizioni relativamente al pianeta
queste indagini furono intraprese per mero esercizio,
medesimo.
ma
avendovi
trovato discreto successo, sono state proseguite con impegno.
Rapporto
al
Pianeta
che quest’anno
riore,
si
le
osservazioni abbracciano la sua apparenza este-
un modo
è presentata in
particolare, cioè col
più oscure
emisfero boreale tutto fosco o del colore delle fasce
solita,
almeno per quanto consta
Questo
importante per
fatto è
,
suo
cosa in-
dalle figure date ordinariamente.
la
connessione che ha con simile sistema di
zone lucide non simmetriche che trovansi anche in Saturno, credute a torto da
Siccome poi queste zone hanno una
taluni prodotte dal riflesso deH'anello.
non dubbia
relazione
col sistema delle zone de' venti Alisei che
regnano sul
nostro globo, le quali non sono punto simmetriche dallo due parti dell'equatore,
come ha dimostrato
il
Maury, non è impossibile che
il
fenomeno di-
penda nella sua origine da qualche causa cosmica generale. Però non sembra che in tutte
le
parti l’emisfero sia
tazione scoprendo esso l'altra parto
di
,
egualmente fosco, giacché per
Queste linee sono
andate sempre divenendo più marcate, e moltiplicatesi oltre
dò una
ultimi giorni dell'apparizione. Io
Tav. V.
di
il
questo
moto
Pianeta
la
,
la
nei Fragm.
valori differenti.
(
llersch
può vedere
.
Le
Lalaude
in
diversità dei risultati
moderni Maedler e Beer
quelle di Struve
quale può essere di molta
dei satelliti. Si
pag. 335, n.' 3345),
hanno dato
modo
fino agli
giorno 3 ottobre 1855.
ricerca più interessante era da farsi, sul diametro
teoria del
i
figura fatta
9.
fìg.
Una
mento
la ro-
mostrava talora uua gran moltitudine
lince chiare nella parte oscura sotto la fascia principale.
(
e lo schiaccia-
importanza nella
Astron
.
Tom. Ili
degli antichi
osservatori.
Tra
pag. 145.
Arago ed
altri
celeslcs
,
osservazioni più accreditate e più recenti sono
Oudines
of Astr. n‘ 512
,
Mcm. of
thè R. Aslr.
Soc. Ili, 301). Tuttavia questi risultati pare che non abbiano appagato gli
Astronomi, ed anche a Greenwich nel tomo delTOttemu. del 1851 pag. 52,
sono ritornati sullo stesso soggetto, e ottenuto un valore diverso. Le nostre
misure (V.
di
il
quadro appresso) danno un valore non molto diverso da quello
Struve che dà
fatte nel
giorno
loo
/ toe , 6 ,
dell'
pel rapporto de’ diametri.
opposizione e negli
Le osservazioni sono
state
immediatamente precedenti c so-
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—
—
115
guenti
1. l'opposizienc stessa, o ripetute anche più tardi per vedere l'influenza
danno
della fase- Si
tutte
le
misure originali e poscia
medesimo
le
coll’applicazione delle correzioni della fase e della refrazione.
sure perù credo necessario avvertire due cose
2.
°
Che anche qui
le
discordanze nei risultati ridotti da sera a sera sono
le
discordanze delle diverso misure nella sera stessa.
maggiori che non siano
La sorgente
di
ridotte,
Su queste mi-
:
divergenze credo che, oltre una specie di equazione per-
tali
sonale, diversa forse per Ciascuna sera, derivi specialmente dallo stato del-
l'atmosfera, per la quale
non appaia
‘
lari
che per
pianeta spesso è dilatato o diffuso, quantunque
il
tale.
Gli
errori probabili delle osservazioni sono maggiori pei diametri po-
equatoriali: e ciò dipende evidentemente dalle rifrazioni le quali
gli
più influiscono in questa direzione che nell'altra.
Oltre
il
diametro del Pianeta che
io
poco diverso da quello
trovo
Struve, cioè 38", 3554, mentre Struve da 38", 327, ho misurato anche
metri dei
dovea
surati
che una o duo volto ciascuno, ed ho trovato
confronto per lutti
Satell.
Come si vede, terzo
ma molto differiscono
il
e
gli
il
in
IH.
1,054
t,608
,
seguenti valori:
IV.
1,496.
quarto non differiscono gran fatto nel diametro,
come una macchia
lucida.
i
luce o splendore, cosa già notata da Herschel I,
e tanto che mi è avvenuto di vedore
macchia
altri
11.
I.
Diamele. 0",985
pianeta
di
dia-
minori, cho non sono stati mi-
servir
di
i
c singolarmente del terzo; e ciò durante sei serate perchè
satelliti,
cinerea
Questa differenza
di
il
,
IV.” Satellite proiettato sul disco del
mentre
il
grandezza c
tualmente sono stalo solito distinguere
i
satelliti
111."
vi
di luce
si
vede come una
sono
da questi
tali
soli
che abi-
indizi
senza
bisogno di ricorrere all'efemeride.
Nei giorni prossimi all’opposizione di Vesta ho osservato questo Pianeta
e
mi ha mostrato un diametro
Giove,
ma molto
di
poco
inferiore a quello del
i.°
satellite di
più debole di luce, e di coloro ranciato carico, onde
può
esso valutarsi 0." 8.
Si sa dalie osservazioni di Cassini c di Herschel che
servano sempre
la stessa luce,
coperti da macchie. Questi
con molta sagacità
il
il
i
satelliti
non con-
che naturalmente ha fatto supporre che siano
due Astronomi e specialmente
periodo di
tali
variazioni di luce
durre che esse dimostravano evidentemente, che
la
,
il
secondo cercando
credette poter de-
rotazione intorno al loro asse
Digrtized
by
Google
—
si
compie
tempo medesimo
nel
primario.
(
—
116
Pianeta
in cui si fa la rivoluziono intorno al
1797 pag. 372). Questa induzione benché ingegnosa
V. Phil. tram.
lasciare qualche dubbio sul risultato.
può
Fortunatamente
mie ricerche ho trovato una maniera di-
nel corso delle
retta da risolvere quosto
problema
mac-
giacché mi son venute osservate
,
La sua apparenza
chie non equivoche sul disco del terzo satellite.
è tale quale
sarebbe quella del pianeta Marte veduto con un piccolo ingrandimento; presenta cioè delle macchie scure in
talora sono di
ma
macchie
rosso; queste
un fondo piuttosto
forma semplicemente rotonda,
più volte ne ho veduta una
cruciforme, ed un' altra allungata. Ora le ho vedute nel centro ora agli orli
onde non credo aver preso equivoco.
11
fondo stesso talora sembra cambiare
e da rossastro divenire bianco, o talora
non
due
ma
volte,
ogni giorno che
cisa e quieta del satellite.
bastanza
l’aria
per
Ne dò alcune
mutamento sopravvenuto
il
in
la
macchia alcuna decisa
offre
macchie
solo una leggier disuguaglianza di luce. Questo
ma
ho vedute non una o
le
sua tranquillità dava un’imagine pre-
figure,
Tav. V. dallo quali apparisce ab-
poche ore, onde
il
avrebbe una
satellite
Non è difficile riconoscere la ripetuta comparsa di alcune
mutamento nella sora del 26 Agosto 4 giorni dopo l'opposizione
rotazione assai rapida.
di esse e
il
loro
due oro circa
del Pianeta, nella quale potei ripetere l’osservazione a
e
a
le trovai
volte o quindi in
atmosfera;
discernibili:
in
a
tempo
il
figure delle
vazione del 26 Agosto
con quello
Oltre
il
satellite
quiete di
rende in-
le
ora un tale stato di quiete rare volte dura per una o due oro
determinare
le
domandano gran
questa facendo oscillare tutto
di
difficili
sicuro che coU'ingrandimento di mille
circostanze assai rare perchè
moto
il
modo
una stessa sera. Le osservazioni
tando
di intervallo,
mutate notabilmente. Sfortunatamente queste macchie Sono
vedersi e non discernibili in
di
le
ad ora sono perciò insufficienti
della rotazione e la posizione dell'asse,
macchie
si
fatte fino
rileva
ma
confronosser-
simili,
e specialmente
che
coincidenza del periodo di rivoluzione
la
fondandoci
sull’
rotazione per questo satellite non sussiste.
macchie,
il
mio collega P. Rosa crede aver voduto
schiacciato; io stesso più volte l’ho veduto tale,
ma
suo disco
il
attribuito alla refraziono
o a difetto del cannocchiale. Però dopo l’osservazione del P.
Rosa
vi
ho
fatto
più attenzione, e trovato che realmente esso pareva talora leggermente ovale,
ma non
nel senso della refrazione; e rovesciando
il
cannocchiale l'apparenza re-
stava la stessa: ondo non è difetto di strumento, però essa non fu in tutto
trovata identica. Solo ulteriori ricerche potranno
se la rotazione
si
fa
in
tempo
assai breve e
sciogliere questi
le
sere
enimmi
con asse molto inclinato
al
:
piano
Digitized by
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,
—
dell'orbita
,
una parte
sce
1500
il
—
117
apparenze descritte ricevono naturale e
delle
Avendomi
spiegazione.
sig.
atmosferiche non
volte, in favorevoli circostanze
migliori osservazioni, giacché ('obbiettivo
Il
facile
Mera fornito un nuovo oculare che ingrandisarà diilìcile far
porta eccellentemente.
Io
terzo genere di misure riguarda la direzione e la distanza apparente dei
satelliti, e le ecclissi
od occultazioni osservate. Queste osservazioni sono come
un prodromo ad una
serie che intendo fare in più opportuna occasione. Le
massime digressioni sono troppo grandi per essere misurate
distanze nello
con sicurezza
fili
micrometro
col
poche
fdare: quindi
angoli di posizione dei satelliti
mi è sembrata maniera troppo
di
queste sono state prese,
ho presi non dal centro del pianeta che
li
ma
incerta,
dirigendo
il
filo
dal satellite
ni
lembi superiore cd inferiore del pianeta, dalle quali direzioni combinate colle
distanze potrà dedursi la posizione relativa al centro.
dò
Io
le
osservazioni
corno vengono dal Giornale senza riduzione alcuna.
Avendo avuto occasione bene spesso
sioni nelle ecclissi
,
in
di vedere le
immersioni
mi sono convinto che a perfezionare
di questi corpi, tali dati
loro vece le distanze,
non possono più servire,
passaggi,
i
gli
la
e che
e le
emer-
teoria de' moti
devono adottarsi
ingressi ed egressi
dei
medesimi,
che osscrvansi facilmente con cannocchiali della portata del nostro. Alcuni
sono
di questi passaggi
comoda,
Il
sol
ma
maggior parte
alla
metodo tenuto
nelle
tatto coll’orlo del
risultalo la
i
filo
fili
altri
:
semisomma
il
lembo
quindi è necessario togliere
dei diametri dei
medesimi. Questa
fili
ma
0/ 075
ai
si
polare
si
i
determinata
era assunta
si
danno come
risultato
calcoli e ripetere la correzione
è corretto
Diametro equatoriale
ai
fh
;
numeri che
senza rifare
per ciascuna osservazione speciale,
Simile correzione applicata
pianeta a con-
diametro) togliere dal
= 0/081.
=
misure micrometriche,
del
grossezza di questo
la
lo stesso
misure registrate nel quadro a pag. 118
ha dofinitivamente
è potuto attendere.
si
non hanno rigorosamente
quindi una correzione devesi applicare
delle
non
misure dei diametri è stato sempre (meno una
con gran cura e trovata essere
nelle
di
con precisione quando venivano ad ora
doppie misure, mettendo
volta) quello delle
ossia (giacché
osservati
stati
il
risultato finale,
onde
si
= 38." 3554
= 9615.
35.
diametri dei Satelliti, dà
i
risultati della p.
115.
20
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—
OSSERVAZIONI
Data c tempo
DI
—
118
GIOVE E SUOI SATELLITI
Diametro polare
Diametro Equatoriale
siderale d'osserv.
in p. di
v.linsccoud
inp.divlinsccond.j ridotto
ridotto
[
22 Lug. SO.* 30-"
28 Lug. 80. 15
38.0803
2. '9474
45."5595
31)
38. 2102
38. 3982
81. 15
38. 6210
2.9070
2.9638
3.0378
2.9926
15.8601 30.0180
15.7800 35.7803
46.9303 30.1800
40.2320 35.0320
3.0121
3. 0230
2. 5906
46. 7007
40. 1070
1 Ag.
18 Ag.
81.
SII
20. 41
.
.
38.
3048
21
.
.
21
.
10
22
.
.
21
.
0
23
.
.
21.
6
38. 4065
38. 3307
38. 7300
Nov.81. 30
38 3570
1
.
Error proli,
Medio
unoss
di
del risult.
Diam. eq. corretto col nuovo
filo
38.3907
0.1190
0.0397
10
36."2090
5323
35. 8115
36. 0010
36. 3070
36.0078
0.1517
0.0573
Diam. polare—•35.9615
= 38. "3551
PESO E NOTE
(1) P. 3. Aria ottima 4 coni, per ogni diametro. Prima misura di tutte e
11/ 7.
merita poca attenzione (
1.1891702, come nella
(21 a Aria buona 2. coni, per diam. log. r."
16. 7. R. Tft.= 20/B= 28.el.< log. r”=l. 1888864
(3) 5, 3 coni. Terni. est.=
e cosi appresso.
=
T*
=
e 3. l'aria oscilla in fine Te=18/6.
6. c 3. opposti, di Giove: aria buona. Bar.,28.e
4.
(5
18, 5. R.
10/ Ti
(61 5. Aria ottima. 5. confr.
1. coni.
(1)
4.
=
=
9;
(9
A=
log.
2/ Ti
= 18/5.
Aria buona. 5. 5.
5. Aria ottima. 4. 5.
5. Aria buona. 4. 4. Il lembo occidentale appar. è un poco slumalo
12. 2, B
28.el/
1.1895901. T<= 10/ R. Ti
5.
(7)
=
=
i
a~
i-» =
100.68
100
’
a
1
'
10.03
E
singolare l'influenza dell’aria in queste osservazioni forse più che nelle
Infatti l'err. proli, dell'asse polare è più forte per cagione dell’agitazione
dell'aria. Riesce assai difficile talora il fare il contatto coi fili ben netto. Lo
schiacciamento poco si scosta da Struvc, ma molto da MaCdler et Becr
Molta cura fu posta in determinare il diametro del 3‘, perchè dal confronto
suo si può dedurre quello degli altri facilmente. Quello del 4/ stallile è poco
diverso da quello del 3/ ma la sola misura che qui si ha fa poca autorità.
Certo però che esso è molto più oscuro degli altri, avendolo veduto come una
macchia nera sul pianeta nel giorno 20 Luglio, mentre il 2/ nel giorno 20 Agosto,
era sul pianeta come uua sfumatura più lucida, benché fosse sopra una fascia
chiara. Il primo non diventa visibile che presso gli orli del pianeta.
NB. Le misure in parti di vite sono date senza le appi, della refr. c della fase.
stelle.
3/
2/
1"85I8
f.6020
1.1294
Satelliti
31 Lug.
2 Ag.
18 Ag.
21
22
20
.
.
.
.
Media
1.012
1.0739
6550
1.1001
1
.
1/
4/
Le misure sono
dotte
media
1.6981
0387
1
1.5700
1.5669
.
.
—
di
ri-
distanza
alla
Giove
da!
Sole, c le differenze
provano una irridolarita forse
1.031
1.5427
1.031
1.5427
derivata
dalle diverse inteusita di
luce del Sa-
tellite.fV. pag. 115.)
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1
—
119
—
OSSERVAZIONI
I
appaiono
distinte, la 3." si
confonde
in
zione repentina e straordinaria. Posizioni
prossime delle fascici Lembo sup. 2!). ridi
31). 433
1 .*
T.sid=18.* 38."
coincid.
Col lembo inf.
super.
infer.
130
= 336.'2 Ts=19.*58.»30.‘
325. 5
59. 55
= 336 ?
0
20.
= 335. 8*
4 48
-
1.
super.
Sic, e non so se vi sia errore di 10.”
qui o nella super. Si vedrà riducendo.
Dist. prossima
infer. 32.
44.
44. 122
3.* Satellite
circa
Lembo
=
un
oscurità continua che copre quasi mezzo
globo del pianeta- Ingranaimcuto n." 4.
È singolare che la fascia superiore ha
certo aspetto rotto e mostra una dilata-
4
(•)
Luglio. Le fascie di Giove sono ben diverse
da quelle che s’indicano comunemente: due
254
Luglio. Giove conserva quel suo mezzo globo
inferiore oscuro. Nella callotta superiore apparisce traccia di una zona sopra la fascia
larga.
26 Luglio
=
Ì7. r455
27.391
T =20. *9. "30.'
12
inf.=350.
35.
22 55.
25 15.
21
1
sup.=315.75
Giove è mal terminato. Le fascie al
Ombra di un satellite nel centro (il
suo disco
quello di una stella di 1.* grandezza negli oculari forti).
12 Luglio
solito.
=
25.
2.* Satellite
col!cm.sup.=31G.’2 Ti=19.*19."30.'
Dir.
inf.=350. 10
lembo prec.=36.'878Tr=19.*S7."50.'
seg.=33. 676
30 00.
prec.=36. 762
33 15.
seg.=33. 585
31 30.
2.
Disi,
13 Luglio. Fasce di Giove come la 1.» sera (1
Luglio) posizione quasi identica della fascia
tagliala. Lo scalino a mezzo del disco.
3.
Tutti
i
satelliti
sono dalla parte seguente
e in linea quasi retta. Steso
17
Luglio.
Il
disco è assai carico
di sotto.
al
24 Luglio. Venere sta per tramontare mentre
Giove c appena nato e sono ambedue ad
eguale altezza dall' orizzonte. Giove ha la
metà di luce di Venere.
Giove è pieno di strisce in modo
straordinario alcune anche appariscono nel
segmento più oscuro ; benché fiacchissime.
(Sono forse quelle di cui poi scrisse Dawes).
23 Luglio.
Posizione del 4 Satellite presa col
filo fisso
il filo che passi
il 2.* rimane sopra
di tutto
il 3.* sotto pure del suo diam.
benché sia più grosso. Il 1,‘sta verso
massima digress.: si misura.
pel 1.* c pel 4.‘
il
suo diam. e
intero,
la
Dist.
lembo prec.=40.ri55Tf=19.*48."15.'
scg.=36. 972
«0. K
Direz. prec. =321. 55
longitudinale.
=
a
Col lembo super.
330.‘O
,n or
=3 333 9
super
329. 9
=* 334.
infer.
super.
330.
infer.
334. 2
Dist. dal lembo pr. •» 2. 500
.
u—
4ft
Posizione delle fasce:
Alla 1.* assai sottile
ib
-
semplici)
dal seguente
=
filo
mob.
larga livida e nera
oscura
Principio del menisco oscuro
=
(Mis.
*
*
“
Tr=19.*16."
al
lembo sup.
=
=
=
=
=
lembo inferiore
Angolo della direzione generale de’
come
2.
(col filo tongii.
2.
reggano di 90"-t-cT).
20.* 12."
Tr
502
515
2. 505
5. 615
5. 619 Ta=19.< 40.»
5. 599
61. 2063. 30.
55. 25.
57. 00.
scg.=342. 60
prec.=321. 60
seg.=342. 70
=30. 175
30. 176
Coincidenza
=
gli altri
quindi
=
29.459
28.996
28.544
28.133
27.205
satelliti
si cor332. ’3
28 Luglio. Ingresso dell'ombra del 1.* satellite
Principio dell'ingresso
Tr=2tì.*26."25.‘
è entrata tutta
Ti=20.
27. 28.
(*) A
i tempi
si applichino gli errori del cronometro notati in
fine, e gli angoli di posisi correggano del moto diurno proprio del giorno
d* eeservazione indicato per cT nelle mi
aure delle stelle doppie. Talora qnteti segoli sono presi al filo longitudinale e si deve agg 90-'
tutti
none
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,
—
120
—
Posizione del 3.“ Satellite.
Direzione del 3.' Satellite.
= 134.*75 Ti=40.*33.»48.'
= 163. 33
35.
Col lembo sup. = 163.-45 T*=40.‘36."45.'
= 134. 4
38. 45.
Col lembo
inf.
sup.
inf.
40.' 39.™ 48.' Emersione del Satelil quale però è già uscito un pochctto,
perché si aspettava in luogo diverso; a quest'ora era un quarto del diàmetro fuori; avrà
impiegalo circa 15." a uscire, e dopo un minuto era tutto fuori.
Ts
Disi.
=
l.ȏ>del
4."
di— e
forse di
—
4.“ Satellite
Col lembo
Col lembo sup. =118."0 Ts
inf. =159. 5
—
31.
Satellite
81. ‘6
=
=
il
17.
55.
18.
19.
50.
45.
l.° Satellite
emerso dal disco.
polo N. app. e
al
filo
fisso al
Ts=40.‘39.”2o.«
30. 439
40.
30.387
41.40.
fili
=
45.
31. 777
=
31.
778
l.° Satellite è rossalro.
Il
4 Agosto.
5.
Digressione del 3.“ Satellite
pr.
—
-
seg.
-
pr.J=»
—
461. 4
tutto
30.-368
seg.
prcc.=39. 046
=
=
=
Coni, dei
61. “4.
Direz. della gran fascia
Dist.dcl 4.*: lemb.seg.=18.'ti.')Ts=41.*15.™
=
È
0.
16.™1S.<
Declina;, del 1.» Satellite appena emerso
21. 1 4.™30.'
6.
155.’5
146. 9
155. 3
147. 4
Tr=40.*49.™15.' Spunta
Col lemb. pr.
Posizione del 4." Satellite.
=
=
inf.
altra cosa.
T.c=40. 4 56.™56.'Cpntat.del l.’Sal. col pian.
59. 11. È lutto entrato dentro: è
bello lucido e più del pianeta, mentre fuori
pareva meno (quante illusioni !) 1 satelliti
paiono più rossicci del pianeta.
Moto diurno
=
=
sup.
sup.
Filo mobile
O
0
L'ombra del 1.» non è niente più larga del
disco del satellite stesso , benché comune-
.
lfi.
inf.
posizione singolare dei Saal pianeta clic ha un
punto sul disco ed è l'ombra del 1.»
40.* 50.™ 40.' I due satelliti 1.» e 4."
T*
sono equidistanti dal lembo del disco c in
luce eguali: il loro disco é almeno l."5 e il
tutti vicinissimi
mente paia
.
pr.
= 40.* il.™
disco del
7.
inf.
lite 4.‘
telliti
,
14ti.
inf.
sup.
T«=
A
= 45 Ti=40.* 4.”45.'
= 158. 6
5.16.
= 146. 4
10.
= 158 5
8 45.
= 099
10. 54.
lem.
seg. = 19. 391
14.45.
14. 50.
prec. = 16. 441
13.48.
seg. = 19. 496
Col lembo sup.
0.
pr.)=
seg.
Coincidenza
=
56.-544
Tr=41.* 4.™
53.393
3.
6.
481
8.
9.
533
310
11.
14.
209
484
15.
19.
6.
6.
9.
= 31. 471
0.'
10.
0.
45.
0.
15.
45.
31. 464
84.7
464.6
Il
4." sta nella
massima digressione ma non
può prendere perche non entra nel campo
che del minore ingrandimento il che è troppo
poco sicuro. Il 3. pare, allungato.
6 Agosto. Ti=40.‘46.™L’ecclissc del 4.®(T) Satellite è già incominciato
onde appena ha
la sua solita metà di luce.
si
49 Luglio. Tm=ll.*18." Si vede Giove con
una macchia nera che si crede un' ombra
e secondo YAltn. Nautico è il 4.* Satellite;
e se ne piglia il diametro come appresso
Satellite tra
fili
Contatto dei
fili
)
ì
S
1
.......
,
31 .*700 Ingr. n.“5.
T*=40.‘ 47.™15.'è
814
719
31. 840
31.
31.
31.705
31.816
ridotto piccolissimo.
50.
30. coininincia a svanire
35. appena si vede col pia-
50.
50.
52.
30.
49.
Facendo più attenzione si vede che il Satellite non é completamente nero
ma cenerino. Benché I' aria non sia tranquilla ,
Giove è molto lavoralo, c ha due riglic più
Si
oscure nella fascia lucida equatoriale.
mezzo quarto
.
neta nel campo.
si vede più col pianeta nel campo.
non si vede più né anche
messo il pianeta fuori.
non
vede che ad occultarsi ha impiegato circa
d'ora. Di più vi deve essere
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—
ma
sufficienti,
passaggi de’
121
tempo non
non sono più
bisognano le ombre, e i
perchè
tavole
nelle
errore
combina. Quindi
vi
il
—
seg.
L.
=
ma
3." resta sotto di tutto
1 51 .‘5
il
pr.
seg.
13 Agosto.
disco
,
id.
inf.
Il
sta nel
mezzo
’
21. *30.-15.*
=
31.
25.
33.
35.
328. 2
335. 8
21/39.-43/
045
081
123
069
15.
42.
44.
45.
43.
47.
15.
40.
Distanza del 3." Satellite
18 Agosto.
seg.
'
assa t 0 ,| filo dalp
a1tra P arlc
53/063
53.
53.
53.
33.
L.
1.° Satellite
=
Disi. L. pr.
= 30. 497.
j
l
Direz. al lembo sup.
=
31/699
Ts=21 .*58.-55/
32. 961
31. 750
del
ma non può
ingr. se
p0
49. 733
49. 705
40. 734
seg.
id.
bianche sono suddivise,
coincid.
19. 25.
21. 10.
030
«30
28. 495
1
pr.
fascie
=
28. 505
L
= 24/455 Tr=19.*41."50.’
= 21. 15
49. 30.
= il. 071
30. 33.
= 24. 261
= 24. 210
32. 13.
= 20. 000
36. 26.
= 24. 160
37. 30.
= 21. 898
pr.
seg.
Le
4.
Coincid.
Posizione del l.° Satellite
pr.
4.
il
331. 8
Tel. West.
seg.
seg.
4.040 T*=2t. *18.-00/
id.
=
suo raggio. Posiz.
Lembo
=
id.
satelliti.
t9.* 35." 0.' Il filo longitud.
8 Agosto. Tf
messo sopra il 4 ° divide per mezzo il l.“
i." e 4.”,
3." Satellite
16 Agosto.
ecclissi
le
discernersi con nessun
pure non è un piccolo punto rosso
ma è molto incerto.
1.
10.
45.
3.
30.
69.
22.
32. 921
dopo l’ombra:
Tr=22.*0." 3/ L’ombra
finisce di
Presso
l'
del 1." Satellite
Il
Satellite
uscire c si è veduta allungare.
orlo del pianeta diventa visibile il
T>=22.*
comincia ad
8. "15/
32. 413
32. 335
destr.
sinistr. 32. 411
uscire
20 Agosto.
3.
mezzo
49.
Tr=20.* 44."
uscito.
Tutto uscito: Ing.n/
Nel cercatore non
15 Agosto. Dircz. delle fasce di Giove
90”)
al filo longil. (cioè
+
si
4,
vede
= 332. "8
Sai. L.
14. 889
14. 898
14.
Il
di
Posiz. del 4.”
=
6.
in
rapporto
960 Tr=20.*30."10/
10.249
l'ombra sua, non precedendolo che di-j» del
suo diametro al più. Il Satellite è lucido
e l'ombra nera; ma pare più larga di esso
disco
il Satellite sta nel centro del
Quando
sembra una sfumatura più chiara del fondo,
benché stia su d' una fascia chiara. Il 1/
Sat. sta per passare avanti, e pare rosso.
22. Agosto, n 3.” Sat. si vede come Marte in
un piccolo cannocchiale. È di color sangui-
gno ed ha diverse macchie. (Y.Tav.V,
882
quarto è più grosso del 1.”
4 : 1.
2.° Satellite sta sul pianeta quasi nello
stesso circplo di latitudine giovicenlrica colIl
,
152. 8
seg.= 8/116 T*=20.*17."18/
18. 45.
pr.— 4. 865
20.
fl.
scg.= 4. 90 2
22. 10.
pr.= 8. 061
=14. 899
Coincidenza
3/
Opposizione di Giove
il
Satellite.
9.
12.
troppo piccolo.
ancora uscita.
fili
32. 339
sinistr.
l.° Satellite e a
T«=22.* 3." 0.' 11 Satellite brilla come
una macchia d'argento in fondo cenerino.
pare rosso. Coincidenza dei
destr.
31.20.
T«
=
fig.7.)
22.* 40."
26 Agosto. Macchia decisa nel centro del 3.“
Satellite. T* = 19.* 20." A 21.* 10." la macchia nel 3.” è indubitata e pare spostata.
Digitiz
/
1
y
Google
122
Distanza ibi 3.“ Satellite dal Pianeta
Lcinh. prcc.
seg.
prcc.
= 18.'595
18. 249
seg.
sid.
Il
,
mezza
9.
T=
di esso è
l.° c
7.» 3.* 43."
i.° Satellite
il
= 7.
154.
sembrano eguali
in diametro, ma quello che segue (9.* J) 4
enormemente più lucido , sicché io I’ avea
preso pel terzo. Il 3.° è giallo come gii altri meno lucido del lucidissimo. Il diametro
del 3.° è
27 Agosto.
chia
una macchia cenLa durata della rivoluz.
3.° Satellite ha
Il
trale turchiniccia.
li. 35.
15. 55.
17. 25.
18.539
15. 230
30. 790
30. 792
30. 795
30. 785
Coincid
—
3. Ottobre.
Ts=21.*U."4B.'
Il 3.° Satellite è ancora colla mace pare avere nna specie di callotta
scura.
Settembre. Il S.“ Satellite è vicino al primo.
Esso è bianco con qualche macchia: il l.°
è pialletto: il diametro del 3.° sta a quello
del 1." : : 3
2. La distanza dei due Satelliti è eguale al diam. del 3.” Ti*=22.*50.”
:
13. Ottobre.
del 2.”
|
Il
3.
'
pare allungato nella
Satellite
direzione di 150.°
li. Ottobre. 22.* sid. Macchia turchinetta sul
3.” Sai. non pare tondo, ma l'asse non sem-
bra avere
4
la direzione di ieri.
Si osserva Giove; l'orlo occidenapparente è sfumato indubitatamente
Novembre.
tale
più dell'orientale certamente per la fase che
ora è sensibile. Nella riduzione delle misure
che furono prese, si trova che la correzione
della fase è necessaria, e che la dilatazione
della luce se vi è, è insensibile alle nostre
10 Settembre. Il 3." Satellite non ha luce uniforme, ma è difficile dire se abbia macchia.
11 Settembre. P. Rosa avverte che non è tondo
il 3.“ Satellite
anche anche a me pareva
cosi, ma l’attribuii alla rcfrazionc. Però l’allungamento a lui pare in senso diverso.
;
misure, o
vazione.
si
confonde cogli errori d’osser-
CRONOMETRO DENT
Data
1855
Ora
Gennaio
5
»
li
»
19
Febbraio 5
Aprile
li
Maggio 10
»
Giugno
»
Luglio
Agosto
23
12.
9
0*
4.
9
3
13 10.
B 5.
9
8 19.
»
17 7.
Seltemb. li 18. 48.
»
20 21. 06.
Data
1855
Errore
18. *23." sid
8
1. 30.
9
10. 18.
9
16. 2.
22.
9
—0.”12'54
0. 08.
76
9
9
12
31 11. i5.
68 iNovemb.Jll 13. 27.
B
22 13. 00.
20. 72
9
28 22. 45.
42. 64
2 16. 15.
1. 52. 27 Decorni).
B
2. 06. 82
9 16.
»
»
»
3 9.
» 10.
12 10.
13 11.
19 10.
1.
B
1.
B
1.
06. 12
06. 63
B
1.
08. 73
13. 97
4i. 36
2.
3. 30. 51
9
3.
9
4.
B
Ili
50
1.
2.
9
15.
10.
1.
1.
B
9
»
1.
B
B
B
9
»
B
1.
0. 15.
43. 38
17. 15
4. 31.
»
B
4-1. 16.
1. 38.
1. 29.
1. 28.
1. 23.
12 15.
16 16.
08. 59
07. 01
07. 08
1856
70 Gennaio
4 17.
15.
13.
16.
24.
29.
1. 29.
1. 22.
13.
1
B
1.
10 17. 45.
27 7. 10.
B
1.
B
1.
00 Febbraio 6 2. 4.
20 Marzo
4 21. 52.
B
30
5 8. 17.
9
72
16 23
71 Aprile
3 23.
B
1.
B
1.
B
»
Errore
1.
Ritardato di 6 min. ec.
Ottobre
Ora
23 10A30." sid i-l. "20- .88
2o 10. 45. »
1. 18. 40
0. 06.
9
8
Ottobre
B
B
B
B
70
50
98
49
34
00
B9
31
Digitized
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—
—
123
VI.
§
OSSERVAZIONI FATTE AL CIRCOLO MERIDIANO PER DETERMINARE
LA LATITUDINE DEL NUOVO OSSERVATORIO.
Questa
serie di osservazioni
l'Equatoriale di Merz.
13 Luglio e per
al
nei
giorno.
di
mesi
notte e di giorno
col-
aspettando
23 Maggio
si
tra le osservazioni
dovute
,
la
stava
estivi dal
Quindi esse sono soggette
sono riconosciute esistere
si
di
,
mentre
,
fatte tutte
massima parte
la
inverno e di state
osservatorio
Esse sono
a quelle divergenze che
d*
cominciata immediatamente dopo
fu
nuovo
nel
locazione del circolo
fatte
parte alle irregola-
in
delle refrazioni, e in parte alla diversa maniera di puntare alla luce del
rità
mia intenzione farne
giorno, e all'artificiale dei lumi. Era
stagione invernale,
ma non
detta un'altra persona
,
Quanto prima
aH’Osscrvatorio verrà ad-
questo punto sarà nuovamente discusso, come puro
Le
ciò che riguarda la longitudine.
un risultato
un’altra serie nella
ho avuto tempo, essendo stato occupalo sempre
nelle osservazioni dcirEqualoriale.
di suflìcientc
è necesario fare svanire
fiducia
osservazioni prese in massa presentano
ma
,
vi
veggono varie irregolarità chu
si
qualche sospetto sulla flessione dello strumento, o l'inesattezza
nota ciò che ho fatto per studiare questi punti.
L
così conclusa
me
stesso
dc’Iivclli:
dirò in
con nuovi studi. Non posso dissimulare a
combina bene
=
41° 53' 53",
La
latitudiue
72
colla trovata dal P. de Vico pel vecchio osser-
vatorio c con quella di Boscowich nel
museo Kirkcriano come
si
è veduto dal
calcolo delle coordinate geodesiche mediante una piccola triangolazione fatta
tra
i
due
Azimut
osservatorii, che ha dato
del circolo meridiano
nel
i
seguenti risultati.
nuovo
osservatorio
veduto dal vecchio, contato da Sud verso Ovest.
Distanza dei due
.
siti
=
125." 39' 40."
—
82.”’ 06.
=
=
2." 892.
quindi servendosi delle tavole geodesiche inserite nella
effemeride di Berlino per l'anno 1852
ferenza di latitudine
diff.
Il
di longit.
(11
(11
nuovo più
al
si
ricava: dif-
Nord).
.
P. de Vico avea dato pel vecchio osservatorio la
che aggiuntovi l."55 dà 53." 65 con differenza
il
.
nuovo* più all’ovest)
P. de Vico
misurò
misure superiori, cioè
stante 1."
33 verso
la
la
di
0."07.
latitudine è quello stesso a cui
30 più
al
Sud
del
41.*
53 52, 10
11
luogo nel quale
si
sono
torretta del teodolite nel vecchio
Est, c 0.”
1.”551.
latit.
riferite le
osservatorio, di-
centro del circolo meri-
diano nella posizione antica.
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—
124
—
OSSERVAZIONI FATTE AL CIRCOLO MERIDIANO PER DETERMINARE
LA LATITUDINE DEL NUOVO OSSERVATORIO.
Data
Prima
Stella
Latit.
Polare inf.
.
»
p Bilancia.
« Serpente
Polare sup.
Polare inf. .
Polare inf.
Polare inf. .
»
• Corona.
.
.
Sii
il!
»
Seconda serie
01» Maculo
31
1
Punto zero e Note
conclusa
serie
»
Giugno
.
.
41.“ 33.' 3I."35
81. Oli
53. 10
54. Gl
54. lii
53. 83
53. 50
54. 41
Punto zero=34."15 col rov. nel passaggio.
Corretta sccondn
calai, di
il
Greenw.
NPD oss.=NAh-0."11.
Col rovesciamento.
Senza rovcsc. c molto tremola: da rigettarsi.
Col rovesciamento (Punto zero +• 30. "31).
Polare inf.
Polare sup.
Boote
« Boote
a Corona
>>
.
.
.
.
.
.
Polare sup.
Polare ini.
=
NA-s- 0. 38.
NPD oss.
51. 10 Senza rovesciamento.
5G. »i
53.
.
75
5G. 33
51. 36
51. 19 Rovesc.
53. 75
.
NPD
oss.
= NA -h0."07.
Terza serie
Ì3 Giugno
Polare
inf.
81. 38 Col rovesciamento.
53. 3G Calori assai forti.
SI. 73 Punto zero dal rovesc.
dal collim.
.
X)
»
io
Quarta serie
30 Giugno
Polare sup.
Boote .
• Scorpione
P Dragone .
•
.
Polare
Polare
Quinta serie
10 Giugno
= "50.
= 35.
35.
30.
» Glàuco . .
$ Orsa min.
.
.
.
.
'
j
.
;
.
.
« Serpente
“ Corona
f Orsa min.
.
.
i
mette per compensare le altre; forse
posizione incomoda influisce,
Ponto zero Nadir-*-3I."04.
Si
!
Collim. orizzont.
Polare
la
35. 30.
33. 03.
Supplito un'errore di 5."
.
• Ercole .
! Serpente
Scorpione
.
.
ì
Nadir 33."03.
]j
g Corona
'
Bilancia
li
1
.
Luglio
.
.
Corona.
.
i
.
Boote.
.
i Orsa min.
a Serpente
•
i
.
Serata umida.
v..,i.r
>M,r
‘
:
33."44
33. 71
Campo
Campo
chiaro
oscuro
.
p Bilancia
«
Corona
a Glàuco
Polare
.
.
.
.
.
inf.
Y Dragone
Polare sup.
Polare inf.
.
.
.
Si era ottenuto
i
il
11 Giugno 51." 10. col
media e conservala.
circolo all'Ovest: la
—
Data
1854. 11 Luglio
Circ. Est
.
12
»
« Vergine .
» Boote
« Boote
« Boote
6 Orsa min.
» Dragone
Polare
13
Circ.
Ovest
.
.
.
.
41. •
« Vergine
• Boote
* Boote
v Boote
.
.
.
.
.
.
Punto zero e Note
88. 10
Bi. 20 Nadir col mercurio 3i/'S6
85. 60
col collimai. 31. 75
84. 40
33. 45
Polare
54. 47 É manifesta una flessione nello strumento.
84. 94 Col gran caldo la flessione pare più sensibile.
34. "36
83. 74 „
dal cotlim.
.
=
_u
,
Medio
84.
83.
83.
Bi.
delle
Latitudine conclusa dalla sola
Polare
(esclusa l'asteriscata)
41
—
83/ 53. "96
....
a Ofiuco
125
Latit. conclusa
Stella
*53/ 54 *35
ss. ei
54. ci
83. 85
83. 78
ni. 19
83. 78
Si. 38
83. 36
Bi. 73
83.
83.
Bi.
Ci.
li
li
83.
74
86
=
Col rovesciamento
BS
87
da ,| a Po)arc
93 Le stelle di Boote sembrano indicare qual(che errore di graduazione.
84
79 Ve ne sono altre che pér brevità tralascio.
83/74
Lista di alcuni punti zero presi con diverse
stelle confrontando la loro dist. zenitale.
Polare.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
* Vergine .
» Boote
« Boote
• Boote
6 Orsa min.
.
.
.
.
.
.
34/ '33
34. ili
34. 43
33. il
31. il ?
31. 38
33. 31
01
11
83. 94
Medio 83. 74
Errore prob. di un oss.
della dctcrm.
= 0."ill
= 102
0.
21
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—
—
126
NOTA ALLA LATITUDINE
Udì quadro di queste osservazioni per la latitudine,
rori
I
vede esservi una legge
si
dipendente probabilmente dalla flessione del cannocchiale. Fino da quando
stava nell'antico osservatorio
che non sarà
tante,
hanno cercato
costruttori più celebri
contrappesi o col dare
sempre
la
ai
ad onta delle imperfezioni che
che hanno
di er-
strumento
in esso si trovano.
di eliminare questa sorgente di errore coll’ apporvi
ma malgrado
tubi la forma conica;
cautele, le flessioni sono
tali
pietra d’inciampo nelle osservazioni esatte, specialmente adoperando
coli meridiani
lo
era già intrapreso uno studio su di questo soggetto impor-
si
inutile qui ricordare
moderni
i
cir-
cannocchiale sostenuto solo nel mezzo dall'asse di rotazione.
il
Diversi metodi sono stati proposti per determinare le correzioni da applicarsi alle os-
servazioni per questo motivo; e notissimo è quello de' collimatori
coefliciente orizzontale di flessione
sempre restare dubbio se
nitale.
la
:
ma
stema
di collimatori opposti mobili in varie
facile,
senza molli mezzi, costruire in ogni osservatorio.
cademia
che
la
elevazioni
ha proposto un altro metodo
di Parigi
legge del seno della distanza ze-
:
sia
uguale alla lunghezza focale del telescopio. Allora, dicp
fili
i
del reticolo
si
al circolo
meridiano un
si-
macchina complicata c che non è
Il
Porro nei Rendiconti dell'Ac-
sig.
quale consiste nel fare
il
sua ultima superfìcie dalla parte dell’oculare
fortemente
il
questo coefficiente c incerto, perché può
l’uso di
flessione segua la supposta
riconoscer questa legge è stato applicato da alcuni
l'er
opposti per ottenere
concava e
il
avrà un'immagine reale dei
l'
modo
obbiettivo in
di raggio
perfettamente
celebre costruttore, illuminando,
riflessa dalla detta superficie
fili
e collocala nel piano focale dello strumento, dalla posizione della quale rapporto all’immaginc diretta potrà argomentarsi
biettivo
che solo sommi
artisti
la
flessione. Oltre la difficoltà pratica dì costruire
sapranno
fare, c forse
un
tale ob-
anche a dispendio della sua bontà
questo metodo ha l'inconveuicnte di non potersi applicare agli strumenti attualmente
che non sono costruiti con
tal
Riflettendo pertanto a questa proposta del sig. Porro mi è venuto in
trebbe con gran
gli
e poca spesa applicare
il
medesimo principio
mente che
si
,
uso,
po-
della riflessione a tutti
strumenti esistenti, e ciò col semplicissimo mezzo di collocare avanti all'obbiettivo ano
specchio piano.
si
facilità
in
principio.
raggi emessi dai
I
fili
illuminati del reticolo
uscendo
paralleli daU’obbiettivo.
rifletterebbero paralleli da esso specchio, c rientrando neU'obbictti\o formerebbero un’im-
magine
come accade
nel piano focale principale
nell’orizzonte artificiale di mercurio.
Qui però è necessario dichiarare qualche cosa
importante
parallele
,
stensibile nel senso della lunghezza;
rallelamente
mente
al
ma
tale
tubo
in
che
partili
posizione verticale
che ammetta uuo scorrimento piccolissimo pa-
il
peso delle sezioni lo deformerà e lo trasformerà
in
un'arco di loro, in
tutte le sezioni elementari c le basi resteranno parallele.
di queste basi sia applicato l’obbicltivo, e all’altra l'oculare,
siano simmetrici
il
ciascuna delle quali suppongasi incompressibile c ine-
piano delle sezioni medesime del tubo. Inclinando noi un tubo cosi ideal-
costituito,
modo perù che
sul giuoco di queste flessioni
uso degli strumenti meridiani. Immaginiamo
nell'
distinto in tante sezioni
,
avrebbe avuto se
I’
il
quando
asse ottico in questa seconda posizione resterà
tubo fosse stalo invariabile, e solamente
la linea di
più per l'asse di rotazione, ossia pel centro del circolo graduato
letture un’ errore simile a quello di eccentricità
.
i
;
Quindi se ad una
due tronchi
del tubo
che
non passerà
parallelo a quello
fiducia
quindi ne nascerà nelle
che sarà compensato nella media lettura
de' f noniì.
Digilized by
Google
—
Ma
materia del tuba è
la
che
tale
ma
parallelamente a loro stesse,
l'altra
127
sue sezioni non solo possono scorrere una sul-
le
essendo estensibili e compressibili,
porzione supe-
la
due
riore si stira e l'inferiore si raccorcia; e quindi la forma del tubo diviene tale che le
basi
non sono più
parallele,
ma
riescono inclinale.
risultalo quindi della flessione c piu
Il
complicato di quel che pare, ed è precisamente questa inclinazione delle basi la quale fa
ebe l'obbiottivo e l'oculare acquistino rapporto all'asse ottico dello strumento uno sposta-
mento. quale
gido,
avrebbe se restando
si
venisse ad inclinare
si
mente,
ma ambedue
cannocchiale verticale e
il
piano
il
flessione del cannocchiale è innocuo
cida col suo centro di figura, o
dell’
il
se
tubo geometricamente
Anche questo
obbiettivo medesimo.
alle osservazioni,
non ne
ri-
effetto della
centro ottico della lente coin-
il
che pochissimo lontano come avviene comune-
sia
saranno assai dannosi se
la flessione
due tronchi del tubo
nei
sia
ineguale.
Ciò premesso veniamo agli esperimenti. Sia lo specchio posto avanti all'obbieUivo e
invariabilmente ad
esso congiunto
suppongasi
:
mente
al
si
ì.' le
avranno
la
due
i
due immagini
con una vite micrometrica darà
doppio
il
Oltre le posizioni estreme
medie e vedere se essa segua
di
la
quantità di cui
al
si
,
solafinché
saranno separate misurala
quest'idea, nel che
La sola
dagli astronomi.
non
trovano poche
si
difficoltà
difficoltà.
alcuni tentativi vi sono felicemente riuscito, collocando avanti aH’obhiettivo
da
tre viti contrastate
tre forti
un triangolo metallico
di
Non mi
all' obbiettivo.
si
forte prova.
Il
pollice.
E
qui inutile di dare in particolare
solo dirò in generale del
metodo
all’
i
alle
ma
si
reticolo di
il
tentativi,
risullamenti di questi
alcune conseguenze
di osservare e di
asse
eccellenti che sieno gli spec-
nostro da una immagine nettissima,
riconosce non essere perfettamente piano, perché bisogna spingere indentro
mezzo
viti
tratterrò qui a descrivere la
perfettamente perpendicolare
riuscito a collocare lo specchio
non poca pazienza. Avvertirò solamente che per
chi è difficile che reggano a
uno
ai cui vertici
questo triangolo era fermalo con
molle spirali;
tubo metallico che prolungasi avanti
maniera con cui son
ottico, cosa di
circa
cannoc-
ma
flessione a tutte le elevazioni inter-
la
legge finora supposta
specchio da sestante, lavoro di Mcrz, fissandolo su
erano
il
,
vantaggio
di
questo elemento della flessione dell istrumeiito.
potrà misurare
si
la
inclinando ora
simultaneamente
effetti suindicati
separeranno sempre piu
si
massima divergenza c
consiste ora in ridurre in pratica
Uopo
orizzontale del reticolo pressamente
filo
stesso. In tale posizione la flessione è nulla;
filo
produce ed hanno luogo
in virtù del
all'orizzonte
in posizione verticale c col-
strumento
lo
lobbieltivo in allo c concepiscasi l’immagine del
sovrapposta
chiale essa
quali
sono ar-
rivato.
L'oculare che ho usato è quello stesso con cui
ficiale di
mercurio che è munito
illuminare
i
vrapporre
il
fili.
La maniera
filo
di
si prende il nadir coH'orìzzonle artiuno specchietto forato nel centro inclinalo a io* per
di osservare
che mi 6 sembrata migliore e stata quella
mobile alla sua propria immagine, in
gine appariscono equidistanti da una parte e
delle tre linee
caso
il
filo
fisso e
filo
mobile
,
la
Stando
le
cose cosi, se
si
la
di so-
sua imma-
tale equidistanza
può giudicarsi con molta precisione e può ottenersi facilmente
vite micrometrica.
vede cambiare
tal
dall' altra del
coi
moti della
l'elevazione del cannocchiale presto
varia
si
posizione delle immagini per effetto della flessione.
Ma venendo alle misure
ramente nel nostro strumento
si
trovano dei
la flessione
funzione simmetrica delle distanze zenitali
risultati
non mi
al
Sud
servazioni abbastanza concordanti su questo punto
a prima vista assai singolari. Primie-
è apparsa punto
e al
si
Nord
della
proporzionale
verticale.
ebbero per un medio
i
Da
ad una
varie os-
seguenti valori
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—
Disi, zenit, dell’obbietlivo 90.' al
West.)
(Alid.
Flessione
-
Sud
128
—
Questi numeri sono ottenuti sottraendo
—
Sud
48. al
4-"14
-*- 1.
00
0.
Nord
45. al
0. Zenit!).
69
9.
99.
Nord
al
—
17
0. 41
micrometrica nelle
le letture della lesta della vite
varie posizioni del cannocchiale dalla lettura che avea luogo quando esso era verticale, di-
videndo per due
le differenze
senta non è certo
al
Sud e
Nord
al
e riducendole in secondi d’arco. La funzione che
semplice seno della distanza zenitale. Oltre l’essere
il
cambiato
i
sussisteva.
Nord
è minare di quella a 43.*
sostegni c le molle, e fermalo
La costanza
il
di questo risultato
più che fosse possibile
assai importante; questo è
un
letto della flessione in
ama
che
il
Dopo avere
diverse
ma
,
vi fosse illusione,
la
ma
accorto di un altro fatto
fossi
tubo del cannocchiale non prende
istante brevissimo
che
più volte
pezzi, pure l’anomalia
i
mi faceva credere che non
non avrei saputo come spiegare questo paradosso, se non mi
vare ad
rappre-
li
le flessioni
c singolare l’anomalia trovata costante in questa e in altre serie
flessione orizzontale dalla parte del
sua figqra per l’cf-
la
impiega un tempo assai lungo per arric la gravità. Mi sono ac-
moleculari
ligure stabile di equilibrio tra le forze
corto di questo da una variazione costantemente osservala nel valore delle flessioni assolute
secondo che era più o meno lungo
il
tempo dacché
orizzontale. Mettendo cosi lo strumento coi
fili
cannocchiale era stato in posizione
il
perfettamente equidistanti c ritornando al-
tempo dopo, essi trovavausi spostali di quantità che arrivava talora
si vede che dopo fatti gli aggiustamenti in una posizione del can-
l’osservazione qualche
a 9." Posto questo fatto
comunemente
nocchiale (che era
la orizzontale coH’obbicttivo al
portano talora un tempo non breve
essersi conformato in
flessioni osservale in
,
,
Sud)
la
sua concavità in
e va perdendo
ciascuna posizione sono
il
resto a
,
a
complicale della
scostavano
si
immediamenle dopo che
prova l’esattezza
il
dall’
andamento regolare
tempo orizzontale
aveano
una serie
Nord, cioè inversamente di quelli dati
aumento
gere
gli
non deve
di flessione
punto di equilibrio mi
al
riuscir
di
sopra.
ma
nuovo;
Che
col
tempo
solleva
si
quindi
;
dovuta
dalle osservazioni
Era
facile
si
il
dopo che
gli eccessi
si
le
di-
alla
le flessioni
in fatti
Facendo ciò
sullamenli col medesimo ordine che dianzi, colla sola differenza che
al
Ed
di osservazioni
coll'obbiettivo al Nord.
poco
flessione
tubo ere stato molto tempo orizzontale.
tale ipotesi; bastava fare
di
chiale era stato molto
si
determinata ed
quando
basso
poco
stanza zenitale attuale e di quella che attualmente va restituendosi.
assolute che più
quali aggiustamenti
i
tubo dopo aver presa una figure
il
una curva rivolgente
perde solo in parte quella flessione
latte
metter a
il
canoc-
ebbero
i
ri-
maggiori erano
produca realmente un
che essa durasse tanto tempo per giun-
riuscì inaspettato, e ciò introduce
una
seria complicazione ne-
elementi dell’osservazione. Alcuni dotti astronomi che hanno onorato queste mie esperienze
mi hanno suggerito che una cagione di perturbazioni poteva nascere
temperatura a cui andava soggetta una parte del tubo a preferenza dell’al-
della loro attenzione,
dalla variazione di
tra nell’ atto del
rovesciamento. Lungi
non dispregevole
di anomalie, e
il
C. M.
al
quindi aperto
di
ne ho
la feritoia,
oppormi a
tale vista io
credo anzi ciò causa
prova diretta che parmi convincente. Dirigendo
il
filo di
mire, con ogni precisione,
ed ho veduto immediatamente moversi l’immagine per
la
tempo
al
le altre
nitali
di 9."
ho
variazione
temperatura prodotta dall’aria e dalla radiazione nella parte superiore del tubo, e
stamento è arrivato talora a un massimo
il
dall’
fatto
collimatore a feritoia chiusa, e bisserai»
lo
spo-
Questo spostamento però svaniva dopo certo
mettersi in equilibrio tutta la massa dello strumento Fer minute
adunque che siano
cautele usate, resterà sempre una non piccola sorgente di errore nelle distanze ze-
dipendente dal raggiamento delle parti dello
pavimento, e per
gli
strumento ora verso
il
cielo ora versu
strumenti di alta precisione ottica non sarebbe forse inutile
il
pru-
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.
—
leggere
il
—
129
tubo del cannocchiale con un leggiero inviluppo concentrico,
rato posto ad
una piccola distanza
chia cura a chi rifletterà aver
il
cartone do-
fatto di
Questa non parrà sover-
dal metallo che lo costituisce.
Slruve trovato non dispregevole l'errore che poteva
sig.
nascere ncil’istromcnto de' passaggi nel primo verticale, dal raggiamenlo del pilone alter-
nativamente sulle varie facce del tubo.
non intendo
lo
di dare questi risultati
come
ben sapendo che è necessario
definitivi,
ripetere queste osservazioni molte e molte volte con apparecchi diversi e
cisione che
domanda una
tal
male può studiarsi un punto
importanti non solo agli astronomi,
Infatti si
Ho
ma anche
suppone comunemente
voluto però esporre
per
la
gli
che deve produrre questa maniera
effetti
il
una
si flette,
mio,
che non
linea neutra
le
sue
soffra
prescinde dallo scorrimento che potrebbe aver luogo
nelle sezioni stesse parallelamente tra di loro, secondo
nando
colla pre-
era
perchè mi paiono
che quando un corpo
in questa teoria
si
fatti,
teoria generale delle flessioni.
sezioni trasversali all’asse di lunghezza ruolino attorno ad
nè allungamento nè accorciamento, e
i
fatti
come
materia, e che con uno costruito alla meglio
così delicato.
di
direzione della gravità. Esami-
la
concepir
la
flessione
,
abbiamo ve-
duto che nelle varie elevazioni de! ('obbiettivo deve cambiarsi l’inclinazione delle basi, e l'uso
dello specchio
può dare
la
sua misura
;
ma
considerando
effetto dello
I'
scorrimento delle
sezioni parallelamente a loro stesse l'effetto sarebbe lutto differente, c per la flessione prodotta
questo ultimo
in
modo
l’obbicttivo e lo specchio restano
mutare angolo rapporto
alla predetta linea di fiducia; la
sempre
paralleli a loro stesso e
depressione cosi prodotta
ai
senza
due capi
potrebbe misurarsi col metodo usato da Airy e da Porro, cioè col collocare nel mezzo del
tubo un obbiettivo
e reticoli.
Il
vero
cui fuochi coniugati siano le estremità del tubo, fornendoli di oculari
modo
due moti, e
questi
di
i
di agire delle forze molcculari in natura
le
esperienze in cui le flessioni a
ài!.*
deve esser un complesso
risultano maggiori delle oriz-
zontali potrebbero far sospettare che la maniera solita di considerare le flessioni è forse ina-
dequata. Spero di poter quanto prima, con più agio e con migliori mezzi ritornare su questo
punto interessante non solo
teorici, e
degna
spero ancora che
della più
Non
dal livello aderente alla alidada
i
difetti
pegnato
agli
astronomi
gli artisti di
ma anche
,
a cui sono soggetti
tali
il
il
meccanici
tanto pratici che
tal
materia
come
punto zero del nòstro circolo dipende
quale non ammette rovesciamento
livelli.
lo zero, così
i
livelli
primi mesi dava ottimi
mutano come è noto
risultati:
:
ora
tutti
conoscono
Quindi anche è provenuto che non mi sono imsperando di poter col tempo
in ulteriori c più delicate ricerche sulla latitudine
migliorare la condizione dello strumento in questa parte.
tano
ai
precisione prenderanno a cuore
grande considerazione.
voglio passare senza osservazione che
due anni dopo
la
,
Come termometri col tempo muUn nuovo livello di Ertel nei
i
curvatura.
l'ho
dovuto levare essendo divenuto
intol-
lerabilmente irregolare, forse per la stessa causa che produce un cambiamento nei termometri. Se aggiungiamo a questi errori, quelli provenienti dall’agitazione dell'aria, assai sensibili nei
giorni estivi c le irregolarità delle refrazioni troveremo che le divergenze notate
tra le osservazioni
non sono superiori a quelle che possono ragionevolmente
aspettarsi.
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—
130
VII.
§•
OSSERVAZIONI DIVERSE.
Sulle macchie e sulla temperatura del Sole.
a)
Il Sole
e
nel corso dell'anno
1855 ha presentato
bene spesso ne è stato privo
osservazioni
assai
poche macchie grandi
Era nostra intenzione aggiungere
affatto.
meteorologiche ordinarie
ogni 3 o
,
breve descrizione dell’aspetto del disco solare, o ne furono cominciati
vori
canocchiale di Cauchoix:
al
potesse occuparsene
a
,
ma
la
maggior comodità. Le osservazioni
alcune poche volte, ed
trovato da noi, cioè
i
la
risultati
di Merz
equatoriale
1.
messo
ma
il
moto
in
per esser
più possibile
la
la-
persone che
di
sono state
sul calor solare
comodo apparecchio
fatte solo
applicato
già
fu
grande
al
dall'orologio, fa che queste osservazioni
fatte
bene richiedono un assistente,
i
numeri, a
fine
di
La mancanza
serie delle osservazioni.
ha fatto che poche osservazioni di questa specie
alla
tempo e
siasi l’osservazione ridotta
confermano luminosamente quanto
legga2. le deviazioni galvanometriche e registri
citare
di
i
grande influenza ed assorbimento dei raggi operato
dalla atmosfera solare- L'n semplice e
siano facilissime;
mancanza
ha fatto sospendere finché
li
alle
più ogni 7 giorni una
al
si
sono potute
bontà del P. Felice Ciampi quelle poche che ho fatto
,
il
quale
il
poter solle-
di tale
fare,
aiuto
e devo
quale mi ha
prestato
in ciò volentieri l'opera sua.
3.
La scarsezza
delle macchie,
come abbiamo
già avvertito, ha fatto
che
poco siansi potuto studiare: tuttavia nel Maggio del 1855 se ne presentò una
che sembrando assai istruttiva
la
seguitai per alcuni
giorni ed ebbi
il
pia-
cere di rilevarvi diverse cose importanti.
*
II
nucleo talora appariva attraversato
minoso a guisa
di
*
prima
in
macchia
Dawes
La materia luminosa
dall'orlo esterno della
renti distinte,
attorno
ai
leggier velo lu-
nuclei medesimi.
della fotosfera
appariva distintamente partire
penombra c scorrere verso
il
centro del nucleo in cor-
che poi riunendosi insieme e attraversandosi, divisero
due poi
fatta
come da un
nuvolette o cirri, in tutto simili a quella debole sfuma-
tura notata già dal sig.
il
in
tre
il
nucleo
c finalmente in più porzioni minori. La figura della
4 Maggio e quella del 5 comparate insieme mostrano evi-
dente questo movimento. Noi diamo solo quest'ultima. V. Tav. V.
*
ferire
La penombra che con smediocri ingrandimenti pare notabilmente
in luce dal
resto del fondo solare
ciare quasi insensibilmente, e
,
adoperando
i
forti
vedesi
dif-
comin-
con una leggiera sfumatura, che gradatamente
Digitizecf
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)
—
crescendo
correnti parziali, che tendono verso
Le
che precedono
parti
piu stracciate e confuse,
la
macchia. Vcggasi
viva di luce
donde partono
colà
irregolari delle seguenti c
che sembra indicare un moto di trasporto
il
le
nucleo.
il
macchia sono più
la
figura
la
—
131
meno
trova esser molto
si
,
>
in tutta
Tav. V.
9,
Queste osservazioni confermano quanto fu detto altrove sulla natura e
formazione dello macchie
V.
(
M. osserv. del
anno 1851 appendice
Coll. llom.
che cioè esse sono squarciamenti della fotosfera luminosa originate da esplosioni di gas
interni o vortici nati
tendendo a ricoprire
tosfera
dà origine a tutte
ietta
all'
la
materia stessa della
idea di una materia
1’
fila-
tali
densa che
inolio
un fondo estremamente scabro.
metodo tenuto
eliotcrmiche è
nelle osservazioni
il
seguente. Si pro-
l'immagine del Sole sopra un cartone attaccalo ad un sostegno applicato
modo che
equatoriale, in
piano del cartone è perpendicolare
il
ottico dello strumento: sul cartone sono
tracciate
due
punto d’incontro comune è
divide
pendicolari
il
cartone
sono pure tracciati
contini,
numero 20
di 2
il
quadri
in
determinazione delle posizioni e
le
il
può
variarsi
si
del disco, si notava
lare supcriore o
il
punto a cui
inferiore,
il
destro o
il
si
,
Il
2
e ad ogni
facilitare la
centro stesso
mediante un diaframma,
punto preciso
visibili
entrambi
(numeri compresi
i
lembi.
sinistro
centro
come
solare
centrale occupava da
magine solare
fe
=
distanza dal centro
Diamo
la
9."
osservare che
si
si
so-
l'altro
si
devono inten-
potrà conchiudcrc la distanza al
si
Nel giorno 8 Giugno l'iminagine
a SI."" della scala quindi
11/"’ donde facilmente
come
lembo
posizione centrale, non erano
più sotto alcuni dei risultati ottenuti.
nella colonna appresso.
pila al centro
il
secondo che o l'uno o
nella colonna intitolata posizione dell'orlo' si
dere a questo modo; e da essi facilmente
si
di
fissava sulle scale divise
il
era visibile sul cartone, giacché, tranne per
A
rete di altre rette per-
che servono a
proiettava l'immagine con un debole oculare ne-
gativo sul cartone, e per riconoscere
centim.
a 40:
1
foro sta la pila.
Per fare l'esperienza
insieme
una
dimensioni dell'immagine.
del cartone è forato con apertura che
e dietro
;
cenliin- di lato
tanti circoli concentrici
asse
all’
linee ad angolo retto
ciascuna divisa in centimetri e numerata con numeri progressivi da
nel
fo-
profondità prodottasi,
la
macchie. L' irregolarità di
delle
menti o correnti sembra suggerire
striscia su di
Il
che
vuoto fatto o a livellare
il
apparenze
le
in essa, e
può concludere
il
la
raggio dell'Imdistanza
della
vede fatto nel primo quadro. Per non sbagliare basta
procede sempre per ordine da un lembo
all'altro di
tutte le deviazioni deve sottrarsi la quantità costante
=
2
in
2
3.°0.
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—
132
—
TEMPERATURA ESPLORATA
Sul diametro verticale
Tm = =
1.*
Posizione
Sul diametro orizzontale
Tm 1.* 12.-
=
5“
deviaz.
disi, dal
centro
Orlo sup. a S0.'-5
10: 5
44/9
0
9. 9
no. 6
58. 0
58. 8
53. 1
53. 3
53. 1
53. 0
18.
1G.
14.
0
7. 0
0
0
5.
12.
10.
Orlo inf. a 89.
SS.
0
0
0
1. 0
3. 0
1.
0
0
3.
0
SG.
0
6. 0
SS.
0
84.
0
5
80.
Orlo occid. a 80. '"5 Dev. 44/0
18.
3
48. 9
Orlo orient.
Orlo occid. sulla pila
a 16. '"0
3
14.
11.
0
9
85.
87.
24.
88.
4
0
8
8
Orlo orient. sulla pila
52. 9
52. 0
0
49. 9
80.
5
50. 0
44. 2
44. 0
mentre
Sulla corda inferiore del disco
l’orlo sta a
=
68/
45. 0
51. 0
64. 1
64. 8
64. 1
51. 9
58. 5
0
9
44.
9
ma
per riconoscere
porzionali,
il
che
1
2
Sul diametro verticale
Tm
= 1.* 43."
Orlo sup. sulla pila
al n/ 17
14
10
Orlo inf. a 28
25
22
sulla pila
53.
44.
50.
52.
64.
52.
0
9
7
9
9
62, 1
50. 1
44. 9
43/9
52.
7
3
9
62.
9
50.
52.
61. 9
50. 0
44.
8
1
la
si
disse della diminuzione del calore verso gli
legge è necessario ridurre
che pel nostro galvanometro
si
Deviazioni
89/
30.’
40.*
45/
Forze
SO.
38.
68.
88.
dalla quale risulta essere
8
2
5
44. 0
Questa serie conferma quanto
orli,
6
Orlo oricnt. sulla pila
=
Centro
44/8
49.
54.
52.
52.
52.
61.
49.
22.
51. 6
no. 0
45. 5
mentre
86.'” 5
Tm
l.»28.Orlo occid. sulla pila
a 18.'"
18.
8
0
13.
10.
8
Orlo orient. 87. 5
84.
3
1
Sul diametro orizzontale
Tm 1/ SS."
Orlo occid. sulla pila
45/5
af n/ 17
51. 5
14
53. 0
11
54. 7
8
53. 8
Orlo oricnt. 87
53. 9
51. 9
4i
88
60. 0
sulla pila
63. 1
52. 9
6
0
Tm =
Orlo oricnt. a 88.
87.
61. 8
52. 8
53. 1
83.
84.
82.
7. 0
9. 0
della corda
0
8
3
5
8
8.
58. 8
61. 8
10. 5
Sulla corda supcriore del disco
1 orlo sta
a 13. r "5
= 1.* 80.-
Mezzo
16.
14.
il.
almeno doppia
la
i
gradi diretti in pro-
farà colla tavola seguente
50/
ISO.
55/
163.
forza del calor solare al centro
agli orli.
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—
133
—
Le precedenti esperienze furono un primo saggio fatto col nuovo strumento, e le osservazioni qui arrecate mostrano la sua molta forza, o come
sarebbe mestieri usare una apertura della pila più piccola di 6."”“ usata questa volta
per avere indicazioni a più
esatto
,
macchie assai grandi
di
nore temperatura,
c’
impedi
ma una benché
La man-
verticale
In direz.
T.m
=
<
(
tornare a verificare la loro mi-
piccola diede
12 Giugno
f
di
1.*
seguenti risultati.
i
45." pom.
Punto del Disco precedente
Gruppetto di macchie
Punto seguente lo macchie
macchia 39.° 9
la
2
95
39.
....
39.
2.* 10."
Punti precedenti le macchie
Gruppo
In direz. orizzontale
.
.
.
.41.
3
40.
9
3
macchie
di
Punti seguenti
41.
Si avrà un'idea del calore raccolto daH'obbiettivo dicendo che
la
seconda lente
dell’
oculare negativo e affacciando
quinterno di carta bianchissima, questo
sione simile alla polvere da fucile.
di
incer-
evitare la grande
ed
tezza che regna nelle maggiori forze deviatrici del Calvanometro.
canza
in
al
levando
foco della prima un
un istante prendeva fuoco con esplo-
Un pozzo di piombo di circa 3 grammi
meno di 2 secondi, onde con que-
peso messo nel foco, liquefaecvasi in
strumento non
sto
Pel giorno
vi
è bisogno di pila di grande delicatezza.
12 Giugno 1855
,
trovo
la
nota seguente.
«
L’ aspetto del
sole è singolarissimo; nella sua proiezione sul cartone, vedesi
punti lucidi c
che
danno
una
infinità
sua superficie P aspetto
di
luculi o
di
una precipitazione chimica a
in
gruppo sono piccole e senza penombra, c se ne contano 12 o 13, e
facole
,
fiocchi
sospesi
alla
,
e galleggianti.
fondo del Sole pare una minutissima reticella nera
Ecco
le
il
».
=
spcrienze termiche fatte in questo giorno T.m.
Diametro dcH'immaginc da 3.'" 5 a 36, 5 cioè 33/” 0
i
Le macchie
:
1 .*
45."
apertura
dell:
= 4.""
Diametro orizzontale
Orlo occid. sulla pila
a 15.**8
li.
8
8.
Orlo orient. a 33.
7
0
*9.
8
46.
il.
7
«
sulla pila
Diametro verticale
30. ’0
Orlo sup.
sulla
pila
38. 0
17. ‘-0
40. 1
41. 3
13.
0
8.
6
41.
3
4.
0
39.
39.
33.
48.
9
3
8
4
Orlo
inf.
a 31.
0
47.
0
44.
S
sulla pila
48/ 9
36.
3
39.
40.
39.
6
4
9
38. 98
37. 90
7
86.
V
47.
22
;
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—
—
134
b) Selenografo.
Profittando della bontà del nuovo strumento nell'Aprile del 1855 fu co-
minciato qualche lavoro descrittivo della Luna, non coll’intenzione
parvisi seriamente,
ma
per soddisfare ad alcuni amici desiderosi
occu-
di
avere qual-
di
che notizia delle formazioni vulcaniche lunari, più minuta ed esatta che non
si
trova nei
Prima
di
di
tutti
i
una triangolazione micrometrica
un piccolo cono
centrale nella
rete di triangoli
si
contorno del cratere
punti del
notando
getti circostanti più salienti
gli
formò un disegno geometrico che venne riempito con
prendeva colla matita tutte
le
più minute
760
mano questo
bilità
come
a
1000
volte,
ma
ogni attentato
voleva, riuscì vano. In fare a
si
lavoro s’incontrano dello diflicoltà non piccole attesa
dell’ombra e degli scorci delle montagne, variabili secondo
librazione della Luna.
11
metodo tenuto è
ne
Sarebbe stato mio
particolarità.
desiderio prendere la macchia direttamente in fotografia,
per averla in scala abbastanza grande,
che coll'oc-
di paesaggi
cannocchiale, fornito di oculare che ingrandiva
al
e degli og-
,
angoli di posizione c le distanze da
gran piazza del cratere stesso. Su questa
molta diligenza ad occhio da un esperto disegnatore
chio
quella
formazioni.
tali
fare alcun disegno fu istituita
abbastanza accurata di
come
perciò scelta la macchia Copernico
libri ordinarli e fu
che dava una idea assai accurata
stato
muta-
la
luce c la
la
seguente: da varii parziali
il
disegni presi in diverse lunazioni mentre la macchia era sotto lo stesso punto
di luce
fu
che fu scelto da
principio (cioè
il
0.""°
1
primieramente composto un disegno unico
mente eseguite, ma mancavano
primieramente
l’
cato finché
trovò esser d'accordo coll'originale;
si
del
cratere
principale,
circa 16.""; questa scala ò
dettagli.
Un
lavoro di
altre revisioni
corretto.
La
prima
difficoltà
La grandezza
il
tal fatta
suflicicnte
la
I2.
em
ciò che riguardava
che ha portato 8 luna-
medio è
tale
di
per contenere
che l’orlo
46."
i
,
occupa
più minuti
astronomi come per detinitivamente
sua incisione essendo assai grande, per ora mi
poco più piccole del disegno originale
=
caratteri-
benché portato molto avanti, pure esigeva molte
di poterei dare agli
per
il
del disegno è
cui diametro
sembrata
sono limitato a farne fare alcune cop'e
è
in
ombra
intonazione generale, e poi fu più volte ritoccato e modifi-
zioni per la sola parte centrale.
superiore
,
parti erano bensì fedel-
punto prefìsso. Questo disegno venno corretto
stica del
Luna)
giorno d’età della
le cui
della uniformità di luco ed
La favorevole accoglienza
in
di */ 4
fotografia
e quindi
fatta alle
il
prime
,
che sono soltanto un
diametro detto
di
di
sopra
queste fotografie mi
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—
ha incoraggito a estendere
mente
135
—
disegno e correggerlo in molti luoghi special-
il
Perciò ho fatto fare una nuova matrice foto-
dei contorni più lontani.
prima c
grafica assai più corretta della
alla
quale spero che poco sarà d’ag-
giungere.
In altra occasione darò le misure della macchia, c l'altezza delle diverse
montagne, con alcune
formazioni vulcaniche lunari comparan-
riflessioni sulle
dole a quella della nostra terra.
c)
Uno
Sui colori delle
che
complementari delle
colori
i
stelle.
i
Consultando
stelle
doppie
loro colori: benché sia oggidì ricevuto
doppie non sono accidentali, tuttavia
stelle
manca un mezzo da assicurare precisamente la loro
tal mezzo manca agli astronomi per determinare la
isolate.
misura delle
dei soggetti a cui si ò posto attenzione nella
da chiunque se ne ò occupato, risguarda
come pure
tinta relativa,
tinta assoluta delle stelle
infatti diversi autori, si trova fra essi notabile differenza
tranne in alcuni pochi casi che sono senza controversia per es-
di giudizio,
il
che ha fatto sospettare una variabilità
il colore assai vivo e deciso,
sere 1.
2.
stelle, che forse non ò ben provata.
alcune
in
La
difficoltà
di
giudicare del colore delle stelle, nasce dal non potere
usare un mezzo abbastanza sicuro per confrontarle con un tipo inalterabile,
3.
mancando
precisare la zona del loro spettro che
più
dente
si
grande vivacità del lume della
la
fiamme
allora la luce solate, e riuscendo difficile in quella delle
trova eguale
al
il
colore della stella. Di
che ossa sembri sempre ten-
stella fa
bianco ogni qualvolta non sia di una tinta dichiaratamente pura e
al
semplice.
Cercando
io di
tro ottenuto con
superare queste difficoltà mi è venuto
un prisma dalla
scintilla elettrica
in
mente che
potrebbe
in
ciò
lo spet-
servire
maravigliosamente
*
Perché presenta una grande vivacità di
"
Perchè, quando
si
tinte.
guarda con un cannocchiale, non
ma
tinuo
come
istrie
vivaci al pari delle stelle e
quello delle fiamme,
si
vede
che sono
listato
di
si
presenta con-
dei più bei colori, con
tinte pure,
ma
degradate in
mille guise.
“
moda
una
Perchè essendo queste
la loro
stella
strie lucide
separate da spazi oscuri, è assai co-
distinzione o sono riconoscibili facilmente;
della tinta precisa di
uua
di
onde trovandosi oggi
questo righe facilmente
si
potrà ve-
dere in avvenire se essa ha subito alcuna variazione.
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—
Finalmente perchè 6
4.°
in
modo
che
In
stella si
—
136
cannocchiale
introdurre lo spettro nel
facile
vegga nel campo oscuro dell'oculare insieme con lo
spettro artificiale.
A questo
di
un angolo
fine
di
ho
45°
da non intercettare
modo
fatto alcuni tentativi nel
fu fissato entro
il
prisma era un piccolo obbiettivo che formava
veduta attraverso
scintilla
il
finalmente fuori del tubo
della scintilla.
Un prisma
seguente.
tubo del cannocchiale, da un
di flint-
lato, in
modo
raggi del cono luminoso proveniente dalla stella- Dietro
i
l’
immagine
il
dello spettro della
prisma nel campo stesso coll’immagine della
stella,
posizione conveniente era l'apparato produttore
in
Questo apparato consisteva
un meccanismo d’orologeria che
in
girava una rotellctta con grande celerità, la quale essendo fornita di piccoli
denti interrompeva con grande
frequenza
una scin-
circuito o produceva
il
tillazione costante.
La
sizione
difficoltà di collocare
mi ha impedito
questo apparecchio scintillante
qualunque po-
in
di venire a molti esperimenti diretti sul cielo;
ho veduto che questa
difficoltà
ma
poscia
può completamente rimuoversi adoperando
la
prodotta dalla corrente indotta dalla macchina di Rhumkorff, colla
scintilla
quale non vi è bisogno nè di roteggio nè di apparato incomodo che accompagni
la
prisma, ed
il
scintilla siano
cannocchiale, bastando che
il
posti
sostegno sul tubo.
Le
danno uno spettro
le
confuse
,
si
(
specialmente
le
e ciò perchè questa scintilla nttcsa la
non è mai semplice,
ma
fili
multipla- Tuttavia con
dia alle punte metalliche tra cui scocca e
più fine
svariatissimi che possono assai
Nel giornale di Fisica del
pag. 405,
per fissare
si
i
Ho
bene servire
serie accurata
posti relativi di quelle righe
queste ricerche ove ho esteso
altresì applicato
ad un
fissati
i
di
sono
)
un poco
una conveniente forma cho
in
Mattateci intitolato
siy.
può vedere una
quali scocca
i
forte tensione dell’ elettrico
colla
opportuna variazione
metalli diversi da sostituirsi al bisogno, con molta facilità
tri
tra
prisma e
al
però ottenute dalla macchina di Rhumkoiff
righe
cui
due
i
luogo conveniente avanti
in
scintille
si
di
ottengono spet-
questo studio.
il
Nuovo Omento, Tom.
osservazioni e
che possono essere
misure
le
più
I,
fatte
utili in
bei lavori di Masson.
con vantaggio
la scintilla della
macchina
di
Rhumkorff
campo oscuro
nell'equatoriale, e facilmente se ne
potrà servire anche nella illuminazione a
campo chiaro avendo però avvermodo che il prodotto della com-
all'illuminazione dei
fili
in
tenza di mettere l’apparato scintillante in
bustione metallica non resti nel tubo del redattore
cere alla regolarità delle immagini-
11
vantaggio
in
,
perchè potrebbe nuo-
usare di questo
mezzo
d’illu-
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—
campo
ininazione a
bole perchè non
—
137
oscuro, può esser sensibile negli oggetti di luce assai de-
ha lume diffuso nella stanza e
si
si
evita l’incomodo delle lu-
si riscaldano incommodamentc
e la luce della scintilla è sommamente analoga alla stellare. Cosi per esempio la nebulosa 5 di Struve
-+- 24.* 7.' in h n.* 1970 definita da esso come
16.* 37." 3.' Deci.
AR.
del diametro di 6." fu trovata essere di 14”, 76 con misure certamente non in
cerne che
,
=
=
un gruppetto
eccesso. Questa nebulosa fu decomposta in
lare
1500. Però nelle
alle incertezze
scintillante coll’ocu-
minori questa illuminazione sarà sempre soggetta
stello
che hanno
misure prese a
lo
fili
lucidi
ben conosciute dai
,
pratici.
d) Sopra la scintillazione delle stelle.
1.
Questo soggetto ha ricominciato ad attrarre recentemente
degli astronomi, e perciò
vati a questo proposito e
non credo
1’
inutile l’esporre qui alcuni
attenzione
osser-
fatti
che se non sono nuovi in tutto, raccolti però
in
insieme possono dargli qualche lume.
2.
La
scintillazione delle stelle è stata
l.’auna variazione
distinte, cioè
Senza pretendere
della stessa.
continuo
di
un
forte
di colore, 2.*
due cagioni prossime
ad una serie di ccclissi parziali
di fare straordinarie ricerche in proposito l'uso
strumento doveva dare necessariamente qualche istru-
zione su questo soggetto: ed ecco
3.*
attribuita a
Anche ad occhio nudo
le
conseguenze a cui sono arrivato.
grandezza vicine all’orizzonte
le stelle di 1.'
in
mi sono sembrate realmente cambiare di coondo questo fatto mi pare bene assicurato. Quale poi sia
serate di forte scintillamento,
lore con rapidità,
la
cagion
vero
sig.
fisica di tal
l’altra
Donati
°
cambiamento se
delle refi-azioni diverse si
(
V.
N. Cimento
Per studiare
vicine all’orizzonte
il
il
voi.
la interferenza
bene
proposta dall’Arago, ov-
illustrate dal prof. Mossotti
2, pag. 336),
fenomeno con più precisione ho
grande
refi-attore,
c dal
non entrerò a deciderlo.
diretto alle stelle assai
e ne è risultato
il
noto spettro al-
lungato e distinto dei colori dell’ iride prodotto dalla refrazione atmosferica
(Vedi sopra mis. micr. pag. 50, n. 314): ora ho visto
altri
notato, che,
quando
vi
è scintillazione
saltando da una parte all’altra del
campo
e
i
colori
si
come
non sono
sovrappongono
già è stato da
fissi,
in
ma
vanno
modo da
varie tinte successive all’immagine ordinarimente malissimo terminata in
dar
tali
circostanze.
*
lori
Per avere una migliore terminazione
e-
insieme separazione
di
co-
ho posto avanti all’obbiettivo un prisma di piccolissimo angolo ce fri n-
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138
—
gente: con ciò lo spettro anche a considerabile altezza era ben lungo, e Sirio
presentava una larga riga oscura tra
lazione e scintillazione,
rire c confondersi
lori
in
i
verde e
il
bleu.
il
Ma
essendovi oscil-
colori vedevansi alternativamente illanguidire e spa-
tinte
composte: sicché
il
fatto della variazione dei co-
è indubitato.
Questo però non è
il
solo
fenomeno che
almeno quando essa
sca
Questo
fatto puro è indubitato e
strumenti.
Quando
10.* di Struve,
le stelle di
stenta anche a vederle a
l'aria
ma
medesima
sebbene
messo fuor
accertarlo ad occhio nudo, è però facilmente
diflìcilc
bio cogli
si
sia piccola.
dub-
campo chiaro
é calma, io posso misurare a
campo
,
e
oscuro, e (cosa apparentemente strana)
si
vede manifesta nello strumento stesso. In queste sere
scintillatiti le
sono inquiete saltanti, e spesso confuse a segno che non
di ciò si
immagini
veggono separate
si
doppie distanti di 2 o 3." c fino talora 6": quindi ogni
le
stella trovasi dila-
luce debole di queste immagini così diffuse in un area sensibile non
tata, e la
può
di
rie-
ciò è impossibile nelle serate scintillanti
veggono meglio col restringere l'apertura del cannocchiale. La cagione
stelle
ma
costituisce la scintillazione:
viene accompagnato dalla disparizione vera ad intervalli della stella
fare impressione sull'occhio e svanisce.
Siccome poi
col restringere l’aper-
tura scema in parte tale irraggiamento; cosi può la stelletta acquistare
mag-
gior precisione di figura e divenire sensibile col restringere l’obbiettivo. Questi
moti
dell'aria
llerschel
I
sono
fatali
ai
forti
strumenti, e perciò giustamente avvertiva
ammaestrato dall'esperienza, che non
gran fatto oltre
il
predizione; essendo
suo telescopio di 40 piedi
utili
,
sarebbe potuto progredire
si
e
il
successo ha provato
la
solo in casi eccezionali gli strumenti di maggior aper-
tura di quello.
Ritornando aU’effclto della scintillazione ad occhio nudo
ricordare un fatto importante
precise,
siamo
ma non
soliti
è vero: noi
vederlo bene,
ma
:
le
le
stelle
,
è necessario
ad occhio nudo sembra di vederle
chiamiamo
precise perché
esse veramente
non fanno
le
fondo dell'occhio
nel
una immagine nella: per assicurarsene basta guardare una
vediamo come
stella di 2.“
gran-
dezza ad occhio uudo fuori del cannocchiale, e coll’altro occhio una minore
dentro di esso, scegliendone una che secondo
la
veduta dentro di eguale grandezza a quella che
portata dello struineulo paia,
si
vede
fuori.
Nel cercatore
del nostro equatoriale una stella di 6.’ pare eguale ad « Aquila, ora facendo
l'esperienza suddetta è necessario di spostare notabilmente
onde avere una immagine simile a quella della
stella di
il
foco dell'oculare
prima grandezza ad oc-
chio nudo. Ciò prova che la immagine veduta ad occhio nudo non è punto
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—
precisa
—
139
e questo spioga ancora perchè un cannocchialctto
,
abbia una apertura eguale a quella della pupilla
,
di
cui obbiettivo
il
notte
vedere molte
fa
più stelle in cielo cho non scorgonsi ad occhio nudo, perchè forma
imma-
gini precise.
Le
dunque cho sempre accompagnano
refrazioni irregolari
la
scintilla-
zione producendo tale diffusione e indecisione d’immagini, producono anche
le
parziali
ecclissi
cho sono veramente
causa dell'alternativa disparizione
la
e del rinforzo della luce della stella.
L'aspetto delle stelle minori nei grandi strumenti
gine di questo fenomeno. Se
vedete
la
1*
il
adunque
svela
ci
aria è alternativamente
perdere ad un istante
stella
l’ori-
mossa e quieta,
voi
suo disco, formare una immagine in-
definita per alcuni secondi, e svanire: passati questi ritorna al
suo stato primiero.
Tali variazioni se sono frequentissime rendono impossibile l’osservazione per-
chè producono una oscillazione continua della
valli
distanti
non sono
di
stella,
ma
se sono ad inter-
grave danno.
Nelle serate di tramontana le vibrazioni sono cosi forti e vivaci cho è
impossibile osservare: solo dopo una serie di buoni giorni calmi, con tem-
peratura piuttosto alta,
l'aria
meno
è quieta, e dall'aspetto più o
scintillante
del cielo può prevedersi quale specie di stelle doppie potrà osservarsi quella
sera, essendo impossibile
misurare quelle dei primi tre ordini
di
Struve nelle
Io
temperature
serate scintillanti.
Vili.
§.
OSSERVAZIONI METEOROLOGICHE.
Soggiungo un quadro estratto dai
di
25 anni
registri,
il
luogo e
la
riduzioni sono state fatte dal
che contiene
Romano, sempre
di osservazioni fatte al Collegio
menti, de' quali
qualità fu descritta nelle
Roma
e
il
abbastanza, sia più utile
il
confrontando
i
stile
i
,
e così
1850. Le
media tempe-
medii, di cui già
cominciare a studiare
in diversi
siti
i
fenomeni
la
si
meteoroha forse
in relaziouo colle
l’andamento degli strumenti. Cosi
potrà venirsi in cognizione del corso che hanno
nei varii luoghi
la
corso suo annuale, però a fare progredire
logia io sono d'avviso che lasciati da parte
altre suzioni
del
P. Covoni.
Questa serie può esser più che sufficiente per trovare
ratura di
cogli stessi stru-
Mem.
le
vicende
meteorologiche
potrà progredire la scienza, cho coi mezzi e collo
attualmente in uso resterà sempre stazionaria. Per non accrescer troppo
quadri delle cifre darò soltanto:
medii mensili per ciascun anno.
1."
Il
i
medii delle decadi di 5 in 5 anni. 2."
term-* è
Rcaumur
I
e non ha errore di zero.
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MEDIO DEL TERMOMETRO
Decade
Ore
7
I
R.
PER LE DECADI
Decade
1.*
I
DI 5 IN 5 ANNI.
Decade
2.‘
3.'
I
12.* 3.*p.
12.*
12.*
3.*p. D.*p.
3.*p. 9.*p.
ani.
3'72
f
'
/
|
6'65
2.60
5.07
8.07
38-42
43-47
48-52
6.91
7.96
7.87
6.07
4,2!
1.21
2.48
4.72
1.38
38-42 4.87
1.57
43-471 4,44
4.44
48-52 3.63
7"06
7.76
8.66
8.48
7.18
Olii
5.74
4.2.)
8.56
8.91
8.76
8.81
9.41 6.51
8.61 5.96
9.42!
9.42 6.09
8.05
8.48
8.57
8.70
7.16
6.59
7.02
5.29
5.17
4.86
3.17
8.40
8.90
6.98
8.75
9.86
7.97
6.30
6.67
5.26
5.36 10.08 10.95
4.31
8.92 9.42
3.20 8.71 9.57
7.61
8.18
6.45
5.91
6.11
5.24
9.88 10.22
9.73 10.00
9.72 10.55
7.08
7.52
7.23
7.18 12.67 12.67
5.93 11.15 11.87
6.02 11.17 11.90
0.55 11.50 12.08
1.02 8.6
9.20
9.35
8.19
8.65
8.49
6.15
8.10
6.13
5.97
7.63
6.00
4.67
5.85
3.35
0.81
1828-321
33-37
38-42
43-47
48-52
5.07 10.41 10.59
10.89
1.96
4.96 10.44
10.11 11.01
5.16 9.75 10.51
5.46
5.58 9.64 10.25
3.90 9.12 9.93
1828-3 2
33-37
38-42
9.13
7.50
7.68
8.53
8.01
6.8!
7.60
7.52
7.23
6.19
4
14.32
12.86
10.88
13.38
13.30
9.4(1
9.85
8.29
14.23 11.47
9.85
7.25
7.55
9.26
8.42
12.92
11.60
11.28
12.59
11.38
12.77 10.64
11.99 8.47
11.52 8.32
12.84 9.30
8.17
11.81
j
15.19 15.23 11.66 10.97 16.02
12.14 12.47 9.51)1 8.33 14.26
13.26 13.62 9.91 8.92 15.51
13.96 13.87 10.51 10.5! 15.19
13.25Ì13.11
8.77 13.38
13.02'IO.OS
.1828-32' 12.24 17.56 17.84 13.85 13.42
33-37 11.16 16.71116.79 12.89 11.93
38-42 11.59 17.14 16.86 13.45 12.15
43-47 11.33 15.38 15.51 12.18 12.96
’
48-52,10.25 14.99 14.59 10.86 11.47
18.11 17.91 14.31 13.97
17.74 17.61 13.85 12.97
16.56 16.7! 13.18 13.60
17.00 17.60 13.39 14.99
16.39 16.37 12.57 12.70
18.60
18.13
19.22
19.85
18.22
18.78
18.17
18.78
20.20
18.07
<1828-32
33-37
38-42
>
43-47
1
48-52
15.52 19.35 19.40 15.90
13.81 19.34 19.22 15.59
15.09 19.89 20.09 16.04
14 71 19.50 19.45 15.19
14.23 19.36 19.12 15.10
20.05
21.58
21.16
20.63
»1 .66 21.78 17.55
,1828-32
33-37
38-42
43-47
48-52
}
15.48
17. 10
16.89
17.74
16.50
<1828-32
33-37
38-42
43-47
48-52
15.89 23.72 23.63
10.11 22.96 23.25
17.34 22.98 23.06
17.40 23.00 23.35
16.8822.80 23.01
j
/
48-52
13.00 9.35
11.85
13.63 10.20
13.27
9.95
(
/
i
/
J
I
<1828-32
33-37
38-42
13-17
1
/
}
/
15.60
15.82
16.09
16.03
15.29
20.41 16.90 17.29
21.64 17.70il0.l7
21 li 17.09 17.22
20.59 10.78 17.11
20.81 21.09 16.90 15.68
22.20
23.02
21.67
21.83
16.14 12.37
U.S2Ì10.97
15.761 11.96
15.51 11.74
22.19
23.12
21.97
21.84
15.00
11.70
15.08
15.59
14.27
18.il
18.75
17,81
17.58
22.51 22.77 18.53 18.46 23.66
23.21 19.13 17.39 23.93
22.21 18.30 17.65 24.12
22.74 18.69 16.89 22.40
21.78 18.17 16.16 21.71
23.98
23.73
23.93
23.16
21.96
19.52
19.56
19.48
18.75
17.84
15.82
17.48
17.23
18.12 17.23
23.56 23.87 19.60
22.02 22.03 18.24
23.03 23.14 19.05
22.41 23.11 18.62
23.16 22.92 18.90
19.38
18.97
19.01
18.87
19.01
23.40
23.77
23.10
22.54
22.16
19.09 15.99
19.54 15.89
18.89 15.57
18.24 15.66
18.49, 14,54
21.95
22.33
21.55
21.05
21.05
22.01
22.47
21.62
21.38
12.12 17 .99
12,08 18.59
13.18 19.02
12.69 18.71
11.19 12.73il8.17
18.44
19.03
19.07
19.15
18.75
23.29
22.36
22.72
21.58
17.38 23.30
16.7.3 2
77
16.42 23,06
16.17 22.23
16.40 22.48
)
17.61
18.45
17.89
17,53
20.96! 17.06
I
15.18 21.13 21.33 17.67
14.31 20.34 20.44 16.74
14.80i 21 .00 21.25 17.37
14.19! 20.19 20.60 16.99
18-52 13.14il9.91 20.16 16.12
14.40 19.68 19.83
13.12 19.39 19.61
14.14 19.46 19.71
11.15 19.37 20.05
12. Oi 18.10 18.43
16.64
15.79
15.86
16.03
1
4.67
15.31
15.72
15.39
14.83
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7
—
r
Decade
Addo
7
Decac c
1828-32
33-37
38-12
43-17
48-32
o 1828-32
33-37
38-12
43-17
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Febbraio
Marzo
Aprile
.Maggio
Giugno
Luglio
Agosto
Settembre
Ottobre
Novembre
Dccembrc
8.19
6.92
8.89
4.77
3.44
3.82
8.74
13.77
14.21
16.29
12.71
19.95
18.58
22.07
1.7.78 20.93
12.22 17.62
10.22 15.84
5.02 10.81
4.98 8.80
9.13
7.45
9.84
12.56
19.45
18.36
22.73
21.79
18.89
18.69
12.03
9.37
6*09 2*01
6*62 8*18
7.04
2.93 9.19 10.31
X. Iti
4.81 10.13 11.22
11.19 7.32 12.16 12.09
11.38 11.14 17.52 17.50
17.93 10. ili 22.32 22.40
il). OS
16 43 22.15 22.82
10.31 15.25 22.28 22.08
13.21 13.39 19.75 20.13
11.47:16.17 17.17
1 2.7
9.59 0.23 11.0» 1 .80
0.22
2.16 6.58 7.65
i
1
Febbraio
Marzo
Aprile
Maggio
Giugno
Luglio
Agosto
Settembre
Ottobre
Novembre
Dccembrc
2.80 8.82
5.19 9.41
6.25 10.62
9.63 14.26
12.08 16.89
15.86 21.25
16.75 21.96
16.63 22.79
12.82 8.90
11.26116.00
6.53 10.60
7.29
3.31
1
6.31
9.88
10.78
11.07
16.52
21.19
22.08
23.20
19.37
16.34
11.18
8.93
1852
4*19
5.11
6.13
9.76
15.23
15.03
18.36
17.U0
14.16
i
2.10
1.03
3.21
8.71
11.34
13.181
16.32
15.97
11.81
9.66
7.12 7.01
6.77
3.80
i
a
0.98
9 94
6.17
9.10
16.07
13.07
11.30
7.47
9.96
7.80
0.28
12.18
16.13
17.84
23.74
22.57
19.73
16.76
12.66
6.80
5.02
6.59
9.06
12.77
14.02
18.01
18.42
15.57
13.28
0.22
8.91 6.81
1851
1.37
7.11
7.71
Iti. Ibi
12.71
17. 25
18 il
18.88
15.13
12,77
7.97
5.28
Non ho creduto dover
9.71 6.27
9.95 6.39
9.80 10.35 7.14
9.20 11.33 13.71 10.71
10.89 15.11 15.63 11.90
13.87 20, ili 20.1 S 15.97
16.82 21.93 21.96 17.93
15.73 21.38 21.30 17.64
11.61 16.92 17.37 13.66
10.91 16.15 16.64 13.24
6.27 8.93 9.05 7.33
0.96 6.33 6.93 3.62
3.73
3.91
8.36
9.04
3.11
discutere
usato era di costruzione assai mediocre
il
,
barometro
,
la
molte curve grafiche per rappresentare
metriche contemporanee fatte
in
perchè
lo
strumento
e inoltre perchè le osservazioni di
esso fatto in un solo sito poco possono illuminare
fatto costruirò
6*07
6.20
12 73
13 07
18.70
17.00
1853
3.44
4.02 8.03
6.68 4.93 7.25
6.25 4.69 9.23
13-7 10.07 7.57 12.37
13.80 12.32 12.18 16.46
19.41 15.80 14.21 17.31
21.77 18.21 16.87 23.30
22.18 18.45 15.55 22.43
18.52 14.58 13.40 19.66
14.20 10.57 11.37 10.51
11.80 9.23 7.61 12.13
8.30 0 U3
5.64 8.44
8.111 8.85
8.87
8.99
13.19
15.81
19.36
21.84
21.86
18.37
13.79
11.60
8.13
900
7*73
4*3.1
6.00
4.33 8.30 9.13
7.41
3.80 8.97 9.27
8.94
7.13 12.73 12.53
13.14 12.00 17.33 16.27
18.18 14.17 19.93 19.93
18.67 10.83 21.90 22.47
18.99! 16.13 22.23 21.93
16.28 14.03 20.20 20.17
13.36 11.40 16.67 16.70
8.06 9.37 14.53 14.73
4.40 5.97 lU.87lll.57
1850
6.66
3.*p. 9.» p.
ani.
1848
Gennaio
12.»
7
p.
1849
1847
Gennaio
3.*p. 9.»
12.*
ani.
1810
Gennaio
—
Ore
Ore
Mesi
varie stazioni di
scienza.
le
Europa
Avendo però
osservazioni baro,
come Bologna
Ancona, Ginevra, Praga, Pietroburgo, confrontandole con Roma, ho rilevalo
,
m—
—
che
le
grandi onde barometriche sono quasi contemporanee a
e Bologna;
ma
per
le
stazioni di Ginevra
e Praga, vi è
Roma, Ancona
un piccolo accele-
Roma c tanto maggiore quanto la stazione è più settentrioPraga e Roma può dirsi esservi differenza di un giorno. Per Pie-
ramento sopra
nale.
Fra
troburgo invece
cosa va altrimenti, e colà l'onda trovasi spesso in oppo-
la
Roma. Questo
sizione di fase con
fatto è assai interessante per conoscere la
circolazione delle onde atmosferiche
gazione della relazione che passa
ciclo, e
Il
il
e simili studi potranno dare
,
tra
moti del barometro
i
spie-
la
e lo stato del
rovesciamento di queste indicazioni osservato nei paesi dei tropici.
barometro nello studio comparativo delle grandi vicende atmosferiche
in
luoghi diversi pare più istruttivo del termometro; le indicazioni di questo sono
subordinate alle grandi oscillazioni dell'aria, e ordinariamente conseguenti, non
mai precedenti. Per
nel
Collegio
teorologica
altre cose relative alle osservazioni
Romano
potrà
vedersi
Roma
Telegrafica di
il
meteorologiche fatte
Ragguaglio intorno alla Corrisp.
nel giornale Corrisp.
Scientifica
fatto
da
me-
me
ad occasione che venni incaricato dal Ministero del Commercio
di diriggere
quel sistema di osservazioni. Qui riporteremo
alla
dedotto da osservazioni di
70
PIOGGIA A
il
quadro relativo
pioggia
anni pcrchò può esser utile in molli casi.
ROMA
IN 70
ANNI (1872-1851)
PLUVIOMETRO ALL'OSSERVATORIO DEL COLLEGIO ROMANO POSTO A 45."
AL DI SOPRA DEL LIVELLO DEL MARE.
In centesimi della
Mesi
quantità annuale
In linee
In pollici
Dcccmbrc
43"" •351
3r»'.61
12.
Gennaio
38.
19
34
53
20
10 .
98
35
68
6.
320
Febbraio
28.
100
Marzo
30.
26.
323
358
707
212
Aprile
Maggio
Giugno
Luglio
Agosto
Settembre
Ottobre
Novembre
Anno
Inverno
Primavera
Estate
Autunno
23.
16.
8.
153
3.
4.
2.
2.
1
.
1
.
0
0
.
47.
«76
407
801
604
3.
97
37
40
97
355.
048
29.
109.
80.
774
388
071
815
11
.
28.
52.
36.
148.
.
2.
4.
20
78
7.
91
8.
55
7.
3.
43
69
56
30
28
8.
01
14.
87
4.
2.
13.
12
59
100.
00
9.
14
6.
71
30.
42.
89
67
11
10
.
14
74
36.
30
3.
10
.
Digitized by
Google
—
—
145
ix.
$.
OSSERVAZIONI MAGNETICHE.
Nella primavera del
1853
Osservatorio veniva fornito di un
1’
magnetometro. La sbarra costruita da Erte) è
pesa 4 libre circa, ed è fornita di specchio
ferenziali, e di collimatore per le assolute,
strumento de' passaggi fornito
tro di O."
275 che dà
di Ertel, serve
due piedi
4
in
di piccolo
nonii, di elegante e solida costruzione pure
altresì a tutte le osservazioni, tanto differenziali
metodo da noi tenuto
che assolute.
queste ricerche essendo stato esposto
in
moria inserita negli Alti dell'Accademia de' Nuovi Lincei (anno V,
non ne daremo qui nuovamente
,
variazioni dif-
modo
teodolite a
lln
egregio
lunghezza
di
le
un circolo azimutale graduato del diame-
di
10." con
di
per osservare
Il
una mesess.
VI)
Diremo soltanto che traspor-
la descrizione.
tato l'apparecchio nell'ampia sala che serve alla scuola di Fisica, ivi fu fis-
sato un collimatore a certa distanza,
cui
il
azimut venne determinato colle
osservazioni della polare; quindi dal confronto di questo col collimatore at-
taccato alla sbarra magnetica
1.
per
di
la
usando
i
soliti
rovesciamenti ecc.
si
ottenne
declinazione assoluta, corretta della torsione e della piccola influenza
2.
alcune cause
perturbatrici
diligentemente discusse
,
=
il
seguente
valore
:
14.* 3.' 58 del polo N. verso Ovest; per l’epoca 30 Ottobre 1853.
La durata dell'oscillazione della sbarra era 23.' 385 di tempo medio e
medio di escursione diurna 5.' 48. Confrontando questa determinazione con
Deci. 3.
il
quella fatta dal prof. ab. Conti noi 1711 in cui fu trovata
che
42 anni ha diminuito
1670 era di
Una non piccola serie di
in
del P. Kircher nel
di
fissare l’oscillazione
ma non
ci
179/42
=
17.“ 3.' risulta
cioè di 4.' 28. per anno. Ai tempi
1762
di
16%
O, nel
1833
di
16/15.'
osservazioni differenziali ò stata fatta allo scopo
diurna ed annua dell'ago con questo magnetometro,
potendole dare qui per esteso perchè non completamente ridotte
contenteremo
*
di
2.’ 30', nel
Che
le
,
indicare alcuno conseguenze più importanti.
di
leggi dell’oscillazioni
ordinarie non presentano nulla di ec-
cezionale, e in generale seguono gli andamenti proprii della nostra latitudine.
*
Le perturbazioni
e sono pure frequenti;
*
La somma
ma
straordinarie sono sensibili notabilmente in
bisognerebbe farne riscontro cogli
rarità dello
verificare la coincidenza di queste
riconosciuto in casi
Roma,
altri osservatorii.
aurore boreali nei nostri climi non permette di
meteore con
non pochi, che
le
perturbazioni: tuttavia
l’aurora boreale
si
ho
manifesta a noi più
24
Digitized by
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—
sovente che non
ma
crede,
si
sotto
146
—
un aspetto diverso
da) suo solilo. Consiste
questo nella apparizione di leggieri nubi lucenti sparse qua e
rapidamente
si
mediante
ciò,
formano, e rapidamente
si
là
perturbazioni stesse vedute nel magnetometro,
le
nel cielo,
che
disciolgono. Venni in cognizione di
le
quali ogni
qualvolta sono state forti in grado straordinario ò sempre comparsa in cielo
questa nebbia lucida
;
avendo avuto ricorso
vazioni
,
ma
che:
stabilirlo
reno e
di
ha
vedere
Quando
una serata
in
ho scorte aver qualche azione
studi.
sola
Spero che
si
al
riavvivarsi
verrà anche coltivando
pare non più equivoca
indirettamente
,
ma
la
i
mia memoria
ampiamente
agitazione
le
i
fasi
periodi di sedella quiete e
cioè
seguiti
punto merita ulteriori
meteorologici nella nostra
magnetismo
,
le
nubi non fossero luminose, pure
sull’ago: però questo
degli studi
il
che non dubito a
avvicendavano
semplici annuvolamenti rapidi
relazione che ha
direttamente
(negli Atti dcU'Accad. de'
la
tanti casi,
in
si
nebbia lucida, ho veduto avvicendarsi anche
da altro rapido rasserenamento, benché
le
in
proseguire con maggior continuità queste ricer-
suaccennato l'ho verificato
per regola.
formarsi di simili nuvolette
io
bo trovato sempre
I’
persona idonea che mi aiutasse nelle osser-
di
perturbazione dcll'ago. Anche
della
al
magnetometro,
impedito di
fatto
il
e viceversa
al
La mancanza
straordinaria.
il
Peni-
terrestre (1), tanto più che ora
sole coi detti fenomeni
non solo
agendo come corpo magnetico.
Nuovi Lincei, Anno VI,
trattalo di questo soggetto, e dato
sess.
I,
V.
19 Decembre 1852)
magnetismo
sulle variazioni periodiche del
un abbozzo
terrestre,
ove ho
matema-
di teoria
tica
per queste perturbazioni deducendola dalla teoria elettrodinamica. Ben-
ché
la
oscillazione diurna sia prodotta dal sole, pure
nulla impedisce che le
perturbazioni straordinarie possano avere qualche relazione colle vicende
teorologiche, c perciò è importante studiarne
stre è
ora riconosciuto appartenere
trebbe esser che ciò che
(t)
tori!
la
Il
Governo
magnetici uno
Pontificio
in
Ancona
si
all’
il
nesso.
Il
magnetismo
ordine delle forze cosmiche
è creduto finora effetto, fosse anzi
ha già assegnato alcuni fondi per la erezione
Civitavecchia: il primo presto sara
l'altro in
direzione del prof. Zazzini cooperando alle spese anche
il
la
di
,
me-
terre-
e po-
causa.
due osserva-
in attività sotto
municipio Anconitano.
Digitized by
Google
—
—
117
APPENDICE
Per non lasciare lacuna nella esposizione dei lavori
185Lal 1853 sarebbe
dal
di
stelle
all'osservatorio
fatti
stato necessario metter qui le osservazioni meridiane
e di pianeti fatte in questo intervallo nel vecchio
Ma
diverse ricerche fisiche e meteorologiche.
osservatorio
,
e
l'esposizione di tutti questi la-
vori sarebbe troppo lunga e le zone meridiane di stelle spero di darle ridotte in
Per ciò poi che spotta
circostanza.
altra
hanno più l’importanza che aveano
i
allora,
pianeti, quelle osservazioni
essendo esse
verificare la loro scoperta, ed ora la scienza
che abbisogni ricorrere a quelle,
fatte
non è
lo
non
prime, fatte per
scarsa di osservatori
si
spesso con fretta e con imperfetti stru-
menti, tanto più che molte sono inserite ncH'Asfr. Audi, di Altona.
Mi limiterò quindi a certe poche più importanti, perchè fissano l'epoca di
alcune delle scoperte fatte all'antico osservatorio, relativamente a due Comete,
cioè quella di Biela
pianeti e
comete
crometro
filare,
l’anello di
tesi
,
e
1." del
la
1853. Di più, dò alcune
nuovo osservatorio coll'equatoriale
fatte nel
osservazioni di
di
Merz
al
mi-
e concludo con riportare senza riduzione alcune misure dcl-
Saturno che servir potranno a confermare se sia vera o no l'ipo-
dell'ellitticità,
da
me
assunta nel
§.
memoria
IV, di questa
ed alcune osservazioni importanti di Marte
fatte
recentemente
(V. pag. 1 13)
la cui
pubbli-
cazione non parmi doversi ritardare.
COMETA
BIELA
DI
«ELLA SVA APPARIZIONE DEL 1852.
Si stava in
meta
atteso
,
cui
in
crasi
il
molta aspettazione dagli astronomi pel ritorno
singolare
tutto
fenomeno osservato
nella
improvvisamente mostrata divisa
di
II
prof. Santini
avea calcolato una efemeride pel suo ritorno, ed io colla scorta
diedi
premura
di
Fu indarno
sarebbe stato molto lungo.
il
tempo
di
essa
mi
sua apparizione non
,
nò ciò mi recava sorpresa per-
circostanze incognite che aveano diviso l'astro potevano averne alterato
corso, quindi venne allargato di piu
tina del
campo
il
cercarla per molte mattinate con-
il
secutive nel luogo indicato dall’efemcride
le
di
cercarla con ogni impegno, prevedendo ciò che avvenne,
che cioè essa sarebbe stata molto piccola c
chè
questa co-
precedente apparizione
in due.
16 Agosto (comp.
del cannocchiale.
civile) alle
Ma
fui
il
campo
3/
\ ant.
di ricerca,
mi
si
e finalmente la mat-
presentò la cometa nel
quasi per perderne la scoperta, giacché essa
Digitized by
Google
—
in quel
e
momento
cometa non
la
circondava
vedeva altrimenti che per un leggier velo di nebbia che
si
,
fissai
in quel luogo
posizione dell’ astro
la
dopo
vidi divenir eccentrica la stelletta, e così fui
restai
però in dubbio se essa fosse
perchè
non era
Sapendo però che
con attenzione
stella.
la
così notabile
—
1Ì8
copriva centralmente una stelletta di 9.‘ in 10.* grandezza,
stella
ma
dilungava non poco dalia posizione deU'efTemeride:
si
cattiva
ste
prime osservazioni
montatura che avea allora
che essa svanisse
rallattico di
estrema
di
collocare
potei
ferro fuso fatto per
servazioni riuscirono
altri
nei giorni
seconda parte.
la
cannocchiale di Cauchoix, rese que-
poca precisione:
ma
prima
montante pa-
cannocchiale stesso sul
un altro cannocchiale,
meno penose ed
e così le ultime os-
inesatte.
poche osservazioni come le trovo nei
Io darò qui queste
sono state già da
dubbio col trovare
il
il
difficoltà e di
il
minuti
cercata di Biela, o qualche altra nuova,
la
seguenti venni a risolvere direttamente
La
nebulosa
e pochi
,
assicurato della cometa:
discusse e confrontate, e
si
registri:
esse
è riconosciuto a quale dei
due nuclei appartenga ciascuna posizione. Appena giunse
scoperta agli osservatori! forniti di forti strumenti
la
notizia di questa
poterono
,
osser-
farne
vazioni molto migliori delle nostre le quali specialmente in declinazione
potevano meritare gran fiducia essendo
golare.
Non
potei seguirla fino al fine
20 Settembre
sig. prof.
micrometro circolare o
apparizione
della
,
perchè
il
non
all'an-
giorno
partiva per Sezze ove era chiamato dalia gentilezza del eh.
io
Regnani a
sica e insieme
fatte al
fissare colò
determinare
gior precisione che
non
si
una meridiana per
la latitudine c
servizio della scuola di
longitudine di quella città con
fi-
mag-
era fatto finora (1). Yeggasi per più dettagli sulle
due comete Astr. Nach. 1852,
n.'
822, pag. 90.
—
n.*
828-832.
OSSERVAZIONI DELLA COMETA DI BIELA.
AAR
185*
T.m
*5 Agosto
15 Settembre
16. Mi." 5.‘
19
»
*0
»
«
»
(1)
era
54.3
fui— 1.
16. 1*. 29.*
i. 1*. 31.1
0.2
4. 26.
(«l-t-O.
16.
ì
il
Ecco
i
3.
risultati
di
19.
31.
2
(6
—0.
9
17. 42
25. «3
li
1.
27. 5*
t•—
Deci.
0.'
48." 0
0.
83.
iaj-t-10.
2.
(ai—
8.
(ij
(à)
4.
-+-14.-76
— 12.
2
3 Cometa precedente
2 Cometa seguente
x 15
12x13
questa piccola spedizione scientifica.
Il
cos.J
cos.t
Cometa prec.
Com. seg.
luogo di osservazione
terrazzo interno del cortile del palazzo del patrimonio Valletta-de-Magislris nella sud-
detta città di Sezze. Latitudine
Coll.
A
i-t-O." 3.-08
•— 0.
16. 13. 58
Rom., altezza
=
sul livello del
41.* 29.' 38." Longit.
mare 330."
9. Deci,
= 2." 18.»
4 all’Est delfosserv. del
magnetica prossima =»13.’40. Ovest.
Digitized by
Google
—
La
ÀR.r
«Iella
Per
-+-
la stella * si
posizione.
circa 2." di
La
ebbe AR.*
le
la
2.*
—
senza nucleo
,
tempo ed erano lontane
4 grado
84.“ 37.' 8
=
sta nelle carte di
Harding AR.
la
ma non
9.*
=
NPD
38."
= 80.*
s
»
seguivano
di
12.' 1G."S.
9.’ 2G.'
comunicazione delle osservazioni originali
le
si
:
in declinazione.
;
9. 4
impedito dal poter ridurre
Questa
circa.
tempo da determinarne
vi fu
ed ovoide allungata
,
di circa
e> 19134 Lalande
(4)
io allora
ebbe prossimamente
si
— 7." 7.» 2. Deci. = f- 16."
f Leonis
stella (a)
essendo
—
Lai. -4- 5,' 20."
parte della cometa
Essa era debolissima
una linea (N.B. questa è
n.‘ 832,
=
8.- 43 *6 Deci, t
mattina fu scoperta anche
la
149
è determinata confrontandola con 14637 L.H.C. e
(a)
= AH. Lai.
sottosegnata da
fatte all’drfr.
Ora che
osservazioni.
si
osservazioni di Cambridge e Pulcowa e con cui insieme sono state discusse
Nach.
possiedono
le
osserva-
zioni attuali, credo inutile l'entrare in maggiori particolarità.)
COMETA DEL
6
MARZO
1853
SCOPERTA ALL’OSSERVATORIO DEL COLLEGIO RORAKO.
Fu questa
dopo
la
l’ottava
ed ultima cometa scoperta nel vecchio osservatorio,
quale questo genere di ricerche fu affatto abbandonato. Questa fu
scoperta nel suddetto giorno
più tardi in altri osservatori!.
6, e indipendentemente da noi venne trovata
Daremo qui la serie di osservazioni fatta da
noi all’equatoriale di Cauchoix col micrometro circolare.
Questa cometa presentava nelle prime sere un nucleo multiplo assai
cido:
strale,
si
sperava cho fosse stata osservata prima
ma
ciò
non
si
è verificato. Essa andò
finché fu perduta di vista da
noi
G Marzo
1»
»
7
»
»
B
8
B
42-
a-*- 0,« 7.' 01
a-*- 0.
1. 07
0. 10. 30
0. 17. .31
C-h 1. 13. 47
a
21
c~b
c
25
l»
B
•
»
I»
8
»
9
7. 48.
8. 42. 30
7. 50. 25
12
»
8.
*
»
8. 36.
»
14
17
B
7. 27.
8. 14.
7. 34.
»
»
7. 54.
1»
»
»
29
2 Aprile
5
10
11
»
7. 47.
8.
4.
7. 58.
8. 30.
»
7. 51.
B
57
22
55
12
36
42
G9
10
45
47
21
lu-
Emisfero au-
continuamente
bb-
d+
1.
0.
6. 11
24. 12
19.
82
2.
2.
11
r- io.
/-IO.
9- 1.
g— 1.
A — 1.
A- 1.
5.
70
d-*- 0.
f-H
—
/c»—
»
UM-
1853.
Ai
ti
51
5i
11
24.
MARZO
G
aAR
T.m
8. *55."
9. 43.
7. 18.
8. 39.
7. 39.
8. 58.
nell’
di luce
e dagli altri astronomi insieme con noi.
OSSERVAZIONI DELLA COMETA DEL
1853
noi
di
scemando
6. 00
7. 12
8.
5.
8.
75
29
22
1.
39. 91
4.
19.
0
0.
1.
27
0.
40.
72
/-*- 0. 40. 78
-
8.' 14. '*
a -13. 29. 7
1. 16. 9
b
—
h
9.
1. 7
e -4- 7. 87. S
—
0.
d -15.
59. 2
17.
9
d —19. 25.
e -"-16. 43.
1
8
17. 40. 0
f -<-17. 0 8
3. 26. 8
9
A
-
.
1.
21
8
0 00. 0
-*-17. 19. (
f -20. 35. 0
c* -18. 28. 3
ith-18. 39. 7
2.
*
1. 1
A
.
1
-
Digitized by
Google
—
posizioni:
—
150
delle stelle
confronto e note.
di
La posizione delle stelle a e A fu conclusa indirettamente.
(a)
=— 15. *59'.
4
app.
1
dalla
da L.
4.
47.
9.
—13.
-11.
(«)
4.
iti.
4.
9.
48.
26. 7
5.
53.
2fi.
4.
24. 56. 6
7. 54. 8
4. SU.
13
(?)
41. 41
4.
lo
20
41. 18. 39
4.
H2.
4.
40. 57. 27
38. 24. ùft
4.
fi.
—
—
—
—
71
(<*)
31.
31.
4.
w
4.
21. 58. 7
8
Lai. 9392.
18. 37
59. 54. 7
32.
1. 8
-1-11. 54. 12. 74
-1-12. 50.
3. 50
il. 11
-t-13.
meno
C.
1460. B.A.C.
(osscrv. di
Greeaw. 1818-50).
678. IV. Wcisse.
Weisse IV. 679.
22. 43. 50
Le osservazioni degli ultimi giorni sono
II.
Wcissc IV. 879
Wcisse IV. 828.
0.
-*-10.
36. 16. 18
4. 31. 51. 41
4
(ir)
2.
40. 48.
9120 L. II. C.
II. C. 9466 e da IV. 1202 Wcissc.
Wcisse 1038. IV.
Wcissc IV. 1012.
L. 11. C. 9051. Wcissc 894. IV.
4
1
M
(»»
esatte per la debolezza della cometa.
OSSERVAZIONI DEL PIANETA POLIMNIA.
Mcrz
Fatte all’Equaloriale di
T.mRom.
*
Data
(a)
7
»
7.
(a)
n
»
7. 52. 49
8
*
7.
»
D
8. 00. 39
8
»
7.
»
1)
10
»
11
»
8.
6.
11
(A
—
12
»
7. 51.
55
(*)
-4- 0.
»
»
8.
10
13
»
»
»
14
15
»
»
1
7. 11.
7. 31.
3
7. 57. 19
6. 59. 55
»
»
7.
41.
4
lì .
1
55
(a)
—
6. 58.
—
16.
1
28.
11.
(a)
M—
(e)
(*)
1. li.
79
3
9
(a)
-t-
2.
7.
68
4
-4- 5.
26.
98
6
31. 18
4
26
13. 22
la
0.
24. 68
21. 17
(A)
(A)
3.
le)
-
li.
(e)
-*-00.
W-
23. 44
12.
«
8
+
28. 01
-4- 0.
-4- 1.
4.'22.' '23
37
1.
0.
7
(al
-
(a)
0.
Confr.
3
67
li.
0.
micr. filare.
A5
l.<”12.->
(o) -4- 0.
59. 58
55
7. 46. 58
8.
col
Aa
1
1855
6 Gcunaio 6.‘36.»23*
0.
4
lì
3
8
il. 58
2. 52. 72
3
6
5
8.
iì
52
|
4
49. 54
|
SSELLE DI CONFRONTO.
()
—
naio 1855 ò
4528 L.
AR
ziali
II.
C. La sua posizione app. trovala ai circolo meridiano il 10 Gen59.' 30.” 31 con 4 osservazioni: essa differirebbe
= 2.* 19.™ 32.» 79. t— 15/
dal catalogo per
stessa epoca in
la
AR
(cat.
— oss.) =
() La sua posizione fu determiuala rapporto ad
atl cquatorialc, e si ebbe
AR
(rj
(A)
=
(«)
-t-
1- 26.'
La posizione relativa ad
AR
(e)
(a)
fu
= (a) + 4.- 12.*
00
»
presa
J
(c)
=.
(a)
-t-
1.*
(a)
4-
9.'
35
In declin.
(a)
+
17.
differen-
16 " 11 gr. 10.*
ai circoli dcll'Equaloriale
—
— 8."
con due osservazioni
cd è questa
23.’ 20.” gr. 10.«
Digitized by
Google
—
—
151
OSSERVAZIONI DELLA COMETA DONATI
T.m
1855
A»
9.‘48"17.'8
5. SO. 9
lì Giugno
»
14
16
»
(a)
9.
ri
86. 10. 7
9.
(
d
)
Ai
— 0.”’*6.'78
491
—
91
(o)
—
0/ 55."9K
-11.
0.
1.
e)
0.
3.
(d)
-e
17. SO
0.
9.
SO
confrontandola con
(d*j
=
STELLE DI CONFRONTO.
(a)
(e)
= 16301
= 16348
=
(d)
Lai.
H. C. (non è corretta di
Lai.
16809 questa
e
C. Lince.
II.
(d)
-
(<F)
i (dj
=
(<f)
«
COMETA
1855
18
•
13
»
SS
li
»
30
1
6
cj
(d)
7
—
—
M—
—
8
(/.
S
1.
85.
8
s
1856
Gennaio
1.
Si.
9
45
3. 33.
4.
4.
18 Novembre 1855).
86. S7
(c)
(n
ìk)
a Deci.
—
|r)
7.
8.
8.
d!
(r)
(a)
5
8
(mi-*- 0. 33. 13
(mi -*- 0. 38. 76
6
(n)
0. 13.
—
—
—
44-
07
37
1.
5. 31.
37.
9.
6
44. 33
59. 86
41. 86
8.
1.89. 8.
8.
1.13.
8.
a)
-
48. 89.
0.
il
—
0.
0.
0.
8." 56.
1.'
4- l."58.*65
0.
1. 89
-t- 0.
0. 39
3.
6. 95
0. 33. 84.
s
s
•
(a)
>
s
8696 B.A.C.
8." 46.' 87
aAR
Rom.
3.* 8."47.' 7
83. 40.
0.
8
0. 59. 15.
9
83. 54. 46.
8
s
»
15
16
Si
87
—
-
DI BRUI1NS (scoperta
T.sid.
9 Decemb.
rcfr.)
fu presa all'Equatoriale
ebbe
ai
\f)
—
—
«il—
-
83
Confr.
4.'86.”65
3
65
83. 69
3
7
3
3
5. 58.
4.
8.
1.
8.
5.
80. 15
31. 68
8.
3.
J)
3.
/)
0.
/)
0. 80.
ra
8. 59.
8.
(n) -e- 5.
5
1.
4
17
95
3
3
5
3
38. 68
13
47. 91
78
4
4
33. 91
3
STELLE DI CONFRONTO E NOTE DIVERSE
D = -*-
S^l.-SS.'
8.
86. 14.
8. 85.
8.
10. 37.
1. 55. 38.
18
17
46.
6.
1. 38. 11.
0. 39. li.
0. 87. li. 51
0. 18.88.03
0. li. 39. 98
1.
3.'i0.'
gr. 9.*
9.* 10.*
,
10.*
9..
8. 39. 81.
9
8. 88. 30. 3
7.. =. 631.
8. 30.
36.
1. 46. 81. 7
1. 39. 4U. 4
9.. 10.*
1.50.39.9
8..
46. 80.
8.*
1.
la
9.*
8.
8. 58. 17.
La prima declinazione del 87 è presa
un solo confronto incerto per
Al primo Gennaio
8."
3. 18. 86.
3. 17.
8.
col
6..
9,.
0..
-
B.A.C.
574. B.A.C.
Weisse 0.* 709
pos. cat.
= Pos.
967. H.C.
— Weisse 0.* 330 = H.C. 579.
= Weisse S73 = H.C. 449.
cat.
0.
micrometro angolare
la 8.* col filare
,
ma
nebbia.
dalla distanza della * alia
cometa
,
si
argomenta che
il
suo dia-
metro apparente
lunghezza e 1 J in larghezza: era di fig. Ellittica e la parte
più lucida eccentrica e prossimamente nel foco della figura. La punta dell' asse maggiore
è circa 8.’ in
più
disi, dal
nomeno
nucleo era diretta
al
sud-precedente
,
non precisamente opposta
simile è stato osservato da Struvc nella cometa di
al sole.
Fe-
Encke nel 1888. V. Aslr. Naek.
n.* 153.
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Google
—
MISURE
Oggetto
Misurato
Gena.
id.
»
id.
»
Pianeta
Anello esterno
Pianeta
Anello esterno
Pianeta
Anello esterno
»
»
Divis. princ.
B
Pianeta
Ansa seguente
id. prcced.
Anello esterno
B
G.
2.
G.
2.
3.
27.
6.
B
3. 35.
2.
B
5.
18.
a.
B
3.
43.
5.
B
li.
45.
2.
»
B
S
B
5.
55.
B
B
B
B
6. 20.
B
6.
12.
24. ì. 3G.
B
3. 43.
B
2.
B
w
3. 50.
B
3.
»
id.
B
2367.
2495.
2473.
7050.
2156.
7117.
19G7.
7190.
2101.
2478.
7220.
1. 1170.
1. 1532.
G. 2318.
6. 1798.
B. 1790.
G. 1364.
5. 1758.
3. 8822.
2. 7187.
23. 5. 51.
B
Anello esterno
id.
6.
B
B
id.
32.
3. 21.
B
id.
5.
1G. I. 57.
B
5.
3.
B
B
id.
B
6.-
»
id.
id.
6. ‘20.-
3. 13.
id.
id.
9.
Note
in p. di vite
B
Divis. princ.
Anello interno
Pianeta
Pianeta
Anello esterno
Misure
d'Osserv.
*
8
—
152
SATURNO E SUOI ANELLI.
Data
Ed ora
Anello esterno
id.
DI
48.
(a)
queste misure va sottratta
sempre la grossezza dei fili, se non
si avvisa altrimenti, il cui valore è
0.' 0649.
Il valore di una rivoluz. della vite è
15." 4729.
r,"
(6) Aria buona, ma guizza: tuttavia ic osservazioni sono buone.
meridiano
assai quieto
(ej Al
l'ombra si vede non solo a destra, ma
anche a sinistra coinè un puntino.
(d) La divis. è del color dell'anello
nebuloso, turchina ancor essa.
(r) Anche ad occhio pare 1' ansa
precedente maggiore della seguente.
If Sono difficili per l'oscillazione
deli' aria
e quindi si ripetono più
=
ih)
(ri
(d)
M
(f)
,
:
l
fa]
,
del solilo.
Messo un diaframma di 58.—
ebbe per una seconda misura un
valore identico colla prima. Benché
la misura non varii. lo spazio interno
delle anse pare piu luògo di prima
(y)
si
5.
6.
1392.
(A)
«7. 3. 15.
6.
1
162.
|«)
B
»
3. 25.
28. 3. 33.
B
•
3.
1.
1»
B
1. 30.
B
B
4. 41.
Febbr. 1. 5. 20.
•
B
5. 35.
»
1. 3. 27.
2.
B
G.
'
Da
(a)
6618.
1245. (*)
6. 1165.
6. 1473. (!)
6. 1465. fm)
6. 0957. fn)
6. 1247.
G. 0368. (o)
ed eguale all'anello.
(h) 8.* misura dell’anello col dia-
framma
di
58.—
Più difficile per la minor luce ma
identica quasi perfettamente in risulla lo.
fi)
(*)
(/)
Aria mediocre e oscill.: s'inter.
Ottime osservazioni.
Buone, ma comincia a guastarsi
l’aria.
id.
B
Divis. princ.
B
G. 0203.
B
B
3. 51.
3. 40.
Pianeta
B
B
3. 56.
2.
Ansa seguente
B
B
4.
2.
1.
id.
preced.
Anello esterno
B
B
B
B
B
6. 3. 12.
6.
id.
B
B
5.
3.
G.
Divisione
Pianeta
Anello esterno
B
B
4. 57.
B
B
5.
B
7. 3. 54.
1110.
0297.
0359.
5. 1070.
2. 6892.
6. 0077.
id.
B
B
4.
16.
6.
Divisione
Anello esterno
B
B
3. 55.
5.
»
B
6.
54.
6.
id.
ri
8. 3. 48.
6.
12.
5.
imi Aria oscillante.
Aria cattiva, che tutto spesso
1263.
6735.
1223.
(nj
confonde
1.
0233.
0G83.
0091
0108.
.
:
per cui
si
hanno alcnne
irregolarità.
(p)
(o) Saturno si vedeva a meraviglia
bene: il pianeta c più difficile a misurare che l' anello, ma non oscilla
tanto; onde sarei a sospettare che il
tanto oscillar dell' anello non fosse
solo effetto della nostra atmosfera.
L'interno delle anse è difficile e sfumaio, senza il bordo lucido di Dawes.
L'ombra manca del becco rovescio,
pare estendersi un tantino sopra A;
ta divisione tra B, c C è marcatiss.
(p) Aria oscillante, e misure dilT.
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—
153
—
MISURE DI SATURNO E SUOI ANELLI.
Oggetto
Misurato
Divisione
Ansa preced.
Data
Ed
ora d’Osscrv.
1856
Fclibr.
8
.
»
3/12."
9
9
S
9
9
9
»
9
4.
9.
1»
»
»
3. 50.
D
»
3. 55.
Ansa
»
»
4
9.
»
1
Divisione
Diametro
ini.
Pianeta
Anello esterno
Ansa seguente
id. precedente
Anello esterno
»
.
43.
4.
32.
9
9
10
Anello esterno
3. 45.
.
9
9
4 . 30.
9
4 . 32.
»
»
4
»
4. 56.
»
9
li.
9
5.
9.
lì. 5.
18. 5.
Si.
»
»
id.
»
id.
Marzo
.
1
6
.
35.
2
0799.
1270. ( ? )
1673.
7080.
5. 9663. (r)
li.
0695.
9 6997.
1
1203.
1
1353.
5. 9932.
.
1
.
2
.
.
.
»
1»
.
1.
«
9.
0783.
6993.
6797.
9679.
1176.
1
1179.
6 0089.
5. 9300.
3. 8215.
5. 7900.
5.
3.
(a)
2
Ili
.
1
.
id.
»
9
6
.
»
9
6
.
30.
»
3.
li.
29.
3.
id.
»
9
5.
Sì.
5.
id.
»
4 . S. 30.
id.
»
9
5.
Divisione
»
9
8
Ansa seguente
9
9
6.
precedente
9
9
6
.
13.
Anello esterno
»
9
8
.
36.
id.
1»
5. 5. 39.
4 . 8587.
7250.
7334.
5. 7327.
5. 7275.
1
8736,
1
1150.
1
1227.
5. 7626.
5. 6586.
id.
9
9
id.
»
6. 6
id.
id.
6
.
53.
2
.
7.
5.
.
28.
5.
8178.
7252.
5.
7113
1.
5.
3.
»
9
31,
7.
38.
5.
9
7.
S9.
8.
7. 36.
5.
7110.
6986.
5900.
5967.
5055.
1830.
1777.
9
7. 16,
5.
Xi
id.
9
id.
»
B
id.
id.
6 . 38.
9. 8 .
id.
I>
id.
Aprile
id.
9
id.
»
3. 8
id.
9
9
•
.
1.
8 . li.
(xj
M
(?)
.
17.
5.
5.
5.
7550.
5. 5036,
5. 1860.
*
1
scemando verso
il pianeta. Vi è
ancura la luce del crcpusc. che favorisce
queste osscrv. La divis. Ira 11 e C pare
nella parte seg.Non puù dubitarsi
della gradazione di luce sull' anello
nebuloso. In line l'aria si guasta.
(il Fili lutti dentro.
>
Aria discreta.
Aria mediocre.
Aria migliore; misure buone.
L'anello esterno pare più largo
a destra, e l’interno a sinistra.
(lì Al prin. aria buo.: guast.sul fine
fr)
(a-,
fej
.
9
8 . 13.
33. 7. 27.
9
7. 19.
9
id.
fu]
.
.
9 ) forse vi c errore di S.
fu)
.
.
(
(r) Saturno si vede benissimo l ancinebuloso C è separato da 11 quasi
quanto D da A. Il ha il bordo lucido
verso il centro in una zona strettissima. La luce dell'anello nebul. non è
uniforme, ma più forte verso R e va
lo
(lì Ottima serata. Saturno tranquillissimo, e misure di molta fiducia.
5.
Divisione
Anello esterno
18.
Note
5.
1
seguente
Pianeta
Anello esterno
Divisione
Pianeta
iil.
Misure
in p. di vite
(u;
buona nella
Aria
nella 2 .‘ ma in una di queste due misure o in ambedue forse vi è errore
notabile di una decina o due di parli
della vite; ma è difficile vederlo: rigetterei la prima perchè vi fu qualche distrazione, e adotterei per Vullima
B. r 7178.
b'j Aria confusa, c misure in cccess.
jcj L'aria migliora; ma non affatto;
è facile che il timore di farle larghe
faccia far troppo strette misure.
Id) L'ombra questa sera è decisam.
voltata aH'indietro, c offre la convcs.
verso il globo, e fan. non pare piano.
(?) Nelcrcpus. appena calato il sole
si vede bene ranella nebul. ove trav.
il pianeta c anche dentro le anse. Le
fu;
1.* oscillante
fi
(aj
(A)
(c)
zone sull'anello sono decise, e
(d)
\e)
la div.
Zone sul pianeta:
una lucida sopra anello oscuro.
una rossastra.
assai larga.
1
.
2
.
1
3. polo oscuro. Ombra curiosa e
rovescia ma ondulata. La divis. da-
vanti è piu stretta che di dietro dalla
parte dell'ombra onde gli anelli non
sono nello stesso piano.
25
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—
154
—
OSSERVAZIONI DI MARTE.
1856
Marte sostiene appena
.Marzo 25
ma
l'ingr. .100,
si
riconoscono le macchie dell'altra
sera quasi nella stessa posizione; e mi confermo nell'opinione che vi
di
non ben conosciuto
è qualche cosa
macchie dette polari, perché non sono
sulla natura delle
diametralmente opposte. Con questo ingrandimento
Aprila
grandi, c
come prominenze, ma svanisce
come una
carta geografica.
le parti pici lucide
l'illusione col 1600.
È
paiouo più
tutto variegato
Confronti di Marte oon la stella 46 Vergine
1
3/ • 0/ ang. di pos
12.*
209/’S
»
sup.
207. 0
40.
»
inf.
211. 1
7. 25.
»
sup.
207. 6
5.
.
=
leniti. inf.
4. 30.
16. 40.
18/ 615
distanze; lembo tic.
17. 496
12. 30.
»
lon.
13. 40.
»
vie.
18.
14.
B.
»
lon.
17. 416
16. 22.
»
rie.
18. 550
0.
*
lon.
17. 390
17.
596
Aria cattiva: onde non possono avere gran precisione. V. la meni, pel valore del
passo della vite.
>
2
Ter
Marte diametro
=
12.* SO.”1
Mis. doppia
30/050
2/109
32. 150
30. 070
=
medio
2. ,096
082
2.
32. 132
30. 069
» 0 „*•
32. 159
Diametro
in secondi
16".i01
=
Misura presa in direzione 191/; quella cioè delle due macchie polari.
»
7
Fatto un disegno di Marte,
si
osserva che la posizione delle macchie polari
è secondo una corda; e
si
l’eccentricità della corda
che congiunge dette macchie
Ter
= 12.*
è presa la seguente misura, da cui
25.“* Filo
mobile
al
hi. sulla linea delle
10
Disegno
tro-ieri,
>
Il
>
1»
la
di
Marte; ove
si
vede che mentre
potrà dedurre
=
macchie
id. in contatto col fìsso all'altro
•
si
lembo destro
lembo
31/865
32.
305
32.
905
la callotta inferiore c conte l’al-
supcriore è svanita quasi allatto. Ter «* 12.* 40."*
Le macchie nere sono come
ieri,
ma
la rossa
e
la
bianca paiono mutate; la
macchia polare inferiore app. è assai piccola, e non pare prominente.
Si
veggono bene
le
due macchie dette polari
dalla parte opposta alla parte in cui fu veduta
triche. Ila
due
altre
il
macchie bianche Est Ovest.
tazione non passa per
la
di
Marte,
ma
la
superiore sta
7 Aprile, e sono molto eccen-
Ond’ c certo che l’asse
di
ro-
macchia superiore, o almeno non è ad essa concentrico.
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—
—
155
alla * B. A. C. n.'
Trovandosi Marte assai vicino
Aprile 40
portanti misure ron ogni diligenza,
prendendo
1437
-+-
una
fece
ai
serie d'im-
angoli e le distanze con ogni
gli
precisione possibile. Ingrandimento n.‘ 6. Err. cron.
rezione agli angoli di posiziono
-t-
1." 1.» 76 ritarda. Cor-
1/78.
1.* Serie
14. *11. ”15.»
Angolo
preso dalla *
di direz.
al
lembo prcc.
=
156/4
»
scg.
143. 9
50.
a
prec.
157. 3
13. 30.
»
scg.
Ili. 3
il. 55.
Distanza della
11. 13.
il.
*
lembo
514
sup.
30.»
5.
»
inf.
31. 618
17. 35.
»
sup.
30. 643
10.
18. 10.
al
»
31. 714
inf.
19. 14.
>
sup.
30. 734
60. il.
»
inf.
31. 835
Misure semplici.
N.B. In queste misure
si
conservi» la
direzione dei
Kli
perpendicolare a
quella che passava pel centro del pianeta al principio delle misure di distanza,
c non
si
cambiò ad onta che pel moto relativo del pianeta
fosse sensibilmente diverso, e varialo dal retto. Ciò serva di
Coincidenza
=
35.'
569
sul fine tale
norma
angolo
nelle riduzioni.
per MYrapp08Ì2Ìone
J
35. 602
P er contatto.
1
4.* Serie
14*55. ”
13.
B.»
Angoli dal lembo prcc. a»
»
scg.
151. 4
67. 34.
»
prec.
165. t
69. 15.
»
scg-
154. 5
1.
15.
1
5.
I. 38.
6 . 10
»
»
Distanze
al
167. 9
163. 7
30/138
•
inf.
34. 164
7. 35.
a
sup.
31.
8. 13.
a
inf.
34. 454
9. 53.
a
sup.
31.
404
439
.
5.
a
inf.
34. 485
14.
5.
a
sup.
31.
inf.
34. 361
a
13. 39.
incidenza
=
35/554
oh
ne»
33
5S8
variò l'angolo dei
494
per contatto
35. 619
si
prec.
scg.
lembo sup.
.
11
Io questa
161/4
56. 35.
P er sovrapposizione
fili
durante
la
misura mettendoli sempre ben
perpendicolari alla direzione degli astri all’atto della misura delle distanze, benché
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—
non
si
156
—
prendesse nota dell'angolo. Nelle seguenti
modo
Tolta in
mettere
di
il
(3.* Serie) però,
si
fece pure ogni
trasversale nella direzione della stella c del cen-
(ilo
onde quest’ ultima serie è preziosa, e dispiace
che le nubi l'interrompessero proprio nel momento della massima vicinanza. Gli
angoli notati nell'ultima colonna sono dati dal nonio non come si legge abitualtro del pianeta e
mente,
ma
si
lesse l'angolo:
riferendoli al
lungo e vanno diminuiti di 90. ‘ come
filo
si
accenna.
3.* Serie
Ter
= 13.*17."45.' Angoli dal lembo prec. =179.
18. 18.
seg.
165. 4
prec.
B
seg.
181. 4
166. 4
1»
prcc.
184. 3
seg.
167. 3
31. 35.
34. 45.
»
lembo sup.
inf.
34.
554
B
468. 7
48. 46.
»
sup.
31. 544
n
469. 5
30. 49.
34. 44.
al
B
inf.
34. 597
»
sup.
31.
564
34.
645
45. 10.
B
inf.
47. 30.
B
sup.
31. 604
49. 48.
»
inf.
34. 604
Coincidenza
Le nubi tolgono
il
«
Marte
si
Barom.
35. 552
T. Bar.
35. 552
T. Est.
1
B
473. 2
»
478. 3
480. 4
B
35/ 519
ma non
vedea ottimamente
11.1 e rimarchevole
470.
n
=
— 90.*
48.r0.' 4
14.* 3.
9. 9.
più importante, ed anche turbano un poco qualche di-
stanza. Si vedeva divinamente,
fig.
467.* 4
495 Posiz.
B
47.
4.7
=
31.'
5.
45. 43. Distanze
s
9
B
»
omesso
•
:
si
fu fatta figura
fece
per non perdere
il
tempo,
un disegno assai fedele (V. Tav. V,
perla configurazione
un canale ceruleo che separa due
di
continenti di color rosso. Ter «= 13.* 40." La direzione del canale era
= 189.* —
Si
credette opportunissima la circostanza per determinare la rotazione, del pianeta e
perciò
si
accostava
prendono delle distanze dal lembo
al
Ter
Diametro
di
questo canale, che rapidamente
ai
mezzo.
~ 13.*33."S0.'
Distanze
Ter
48.'
590
Misure doppie dal canale
B
49. 935
lembo preccd. che è
37. 58.
B
48. 609
distante
39. 44.
B
49. 875
40. 45.
B
48. 635
41. 31.
B
Marte per
la
= 13.* 48."
fu verificato
il
al
più
48. 881
rotazione nella direzioue delle macchie poi.
106.’ 5
474
30. 475
48. 485
30, 494
48. 483
30.
disegno
=>.
36. 10.
48.'
Il
di
473
a di 48 Maggio
T.r
=
14.*
41." avendo Marte
la
stessa posizione.
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—
157
—
CONCLUSIONE
Nel levare
germi
le
mano
la
lettori benevoli
ai
da queste carte, non posso a
onde implorare indulgenza
veggo ridondare. Io spero che
guardando
alla
di essa
natura di lavori non
di
genere nuovo.
di
altra
Non pochi
errori
persona che rivedesse
le
di
verificarli
in
gran parte
la
mancanza
e per
stampe: nelle trascrizioni però delle osser-
ma
ne siano commessi,
ho usato ogni attenzione,
numeri
in tanta copia di
errori,
benché
abbia cura
si
mi-
più volte. Resta ancora a publicarsi una copiosa serie di
sure dei satelliti di Saturno
,
ri-
,
me
uno solo non isfuggano molti
è miracolo che a
non rivol-
di
sono scorsi per
facili in sè stessi,
tipografici
vazioni dai libri originali, e nei calcoli delle riduzioni
e voglio sperare che pochi
meno
pei molti difetti di cui
non vorranno essermi avari
ma non
essendo esse ancora ridotte
saranno
,
date in altra occasione.
Questi lavori riassumono in concreto Io scopo che ho annunziaato nella
prefazione,
come
proprio del nostro Osservatorio; c f estendere e perfezio-
nare molti di quelli che qui sono abbozzati sarà opera futura.
immenso
,
e altri farà appresso certamente
meglio
campo
Il
me: se non altro
di
ìs
io
sarò lieto di aver cominciato e di aver coadiuvato colle mie fatiche ed industrie
all’
Cattolico.
al
decoro
e la più sublime in questa Capitalo del
Mondo
erezione del novello Osservatorio
della scienza la
La
più bella
,
liberale protezione
che
cordato a quest'opera, ha inroraggito
suo potere, onde
l'istituto di
e cosi contribuito
;
la Santità del
la
regnante Pontefice ha ac-
nostra Compagnia a fare quanto era in
insegnamento ad essa affidato avesse lustro pro-
porzionato alla stima in cui meritamente sono oggidì questi studi. Religioni
et
bonis ilrlibns è
il
motto che volle scolpito in fronte a questo Collegio
fondatore a provare col fatto che
ma
che ambedue sono raggi
di
vera fede
non è
ostile
uno stesso Sole
dirotti
ad illuminare
la
stre cicche e deboli menti alla via della Vebitì
tali
studi sono
almeno
di
una mera
non rimunerate
curiosità,
fatiche.
festare le opere del Creatore è
meno
ogni altro eccitamento
delle cifre, e
forma
contempla
cielo,
(1)
il
;
c spesso
11
1
.
alla
il
suo
scienza
le
solamente
pensare quanto
fruttiferi
sia
,
pene o
di
magnifico
,
no-
Senza quest’ alto scopo
il
mani-
uno stimolo che sprona anche quando vico
questo solleva
la
di queste fatiche un'opera
penetrato da questi sensi,
la
mente sopra
la
sublimo e divina
materialità
(1).
A
chi
mente non viene sopraffatta
Y. Ocrham Astrotheognosia, specialmente l'ultimo libro, e l'ultimo capo.
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—
158
—
da fredda maraviglia nella contemplazione di un abisso di spazio seminato
di corpi
,
la
mezzi ebe
la loro
di
la
maggior parte de’ quali resta ancora inaccessibile
ai
più forti
Provvidenza abbia messo a disposizione dell'uomo e che per
prodigiosa copia e distanza ci
luce confusa;
ma
gl’inonda
il
si
manifestano solo
come
languide masse
cuore un dolce senso di gioia
in
pensare a
que’ mondi senza numero, nei quali ogni stella è un sole benefico che
nistro della Divina
bili
riempiti
Bontà sparge
vita e giocondità su altri esseri
della benedizione della
mano
dell'Onnipotente, e
al
mi-
innumeravedersi far
parte di quel privilegiato ordine di creature intelligenti, che dalla profondità
dei
cieli,
sciolgono un inno di lode al loro fattore. Possa l'augusto concetto
che mercè della moderna scienza
mensità
,
e
Bontà, sublimare
i
il
creato c'ispira della Divina Potenza, Im-
nostri affetti e desiderii, e togliendoli dalla
piccolezza di questa vita meschina indurli a cercare la loro piena soddisfa-
zione soltanto in Colui che è solo fonte puro e perenne di ogni
Dall’Osservatorio del Collegio
Roma
felicità.
Romano
31 Luglio 1856
A. Secchi
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1
—
159
—
LUU delle
opere principali renate In dono airOsoerratorlo
del Collegio Romano (*), dal ISSI ni 1855.
Philosophical Transactions .... Transazioni Filosofiche della Società Reale di Londra
dalt anno 183U al 1 855. ( Dalla Società Reale,.
Abstract* .... Estratti delle medesime. Volumi 7. [idem).
Memoirs .... Memorie delta R. Società Astronomica di Londra. Voi. 42, 23, 24. (Soc.
R. Astron.)
Monthlv .... Notizie mensili della medesima Società. [Idem).
Osservazioni di tireenuich 1852-53. [Soc. R. Astr.)
Greenwich . .
Magnetica! and Meteorologica! .... Osservazioni Magnetiche e Meteorologiche fatte agli
.
Osservatomi coloniali Inglesi.
Radcliflfe
Mark ree
Boni ha v
....
....
....
Volumi 9. ( L'ammiragliato Inglese).
Osserrazioni dell'Osservatorio Radcliffe a Oxford. Volumi 14. [L’Osserv.)
Catalogo di Stelle Ecclitlieke oss. a Markree dal sig. Cooper. [L'Autore).
Osservazioni Magnetiche t Meteorologiche fatte a Bombay. (Compagnia
dette Indie).
Madras .... Catalogo di stelle osservate a Madras. Un volume. [La stessa).
Osservazioni fatte a Madras. Volume 7/ {La stessa).
. ..
Rendiconto drlCAcc. delle Scienze di Parigi. 1852 al 1856 (U Arcati.)
Observalions .... Osservazioni Astronomiche fatte alt’Osserv. d i Parigi. Voi. 10. L'Osserv
Washington Observ
Osservazioni delTOsserv. di Washington. 1847. [Istit. Snut.)
Annalcn .... Annali drtlOsservatorio di r»>n»a. Voi. 1, 2, 3, 4. 5. (LOstert.)
Stellarum .... Catalogo dette Posizioni medie delle stelle doppie osservate a Dorpat,
pel sig. Strave, per Canno 1830. Pietroburgo 1852. {L’Autore).
Anoalcs .... Annali dell Osservatorio Fisico di Pietroburgo, fino al 1852. (L'Osserv.)
Annalen .... Annali delCOsservatorio di Monaco. 6.* fascicolo (L'Osserv.)
Magnetiche .... Determinazioni delle coordinate magnetiche in varii siti della Baviera.
Voi . 1.* L'Osserv .)
Magnetiche .... Osservazioni Magnetiche e Meteorologiche di Praga anno 1852 (L'Osser.)
Annalcs .... Annali dell Osservatorio Reale di Bruxelles. \Quetelet).
Berlin .... Carte Accademiche di Berlino. Ora i.* (L'Accad.)
Astronomische . .
Osservazioni Astronomiche dalCOsserv. Reale di Konisberga. 1812-43.
.
(L'Osserv.)
Messungen .... Misure della differenza di livello tra il mar Nero e il mar Caspio di
Struve. ( L'Aecatl di Piclroburgn).
Everest’s .... Misura di un arco di Meridiano nelle Indie dal sig. Everest. (Compaq,
Comples Rcndus
.
(
.
.
delle Indie).
.... Risultati delle Osserrazioni Astronomiche fatte all Osservatorio di Harvard
a Cambridge U. S. tX52-53. (L' Università).
Winds .... Venti dell' Emisfero Boreale di Cùffia. Istituto Smitsoniano).
Report .... Rap. fatto alCIst. Smitsoniano da Henry con diversi opuscoli. (Lo stesso)
Rendiconto della Beale Accademia delle sciente di Napoli fino al Dece mòre 1853.
Àiry Longitude of Valentia e diversi altri opuscoli [L Autore).
Annuario del R. Osservatorio di Napoli. (L Osserv.)
Resuits
(
Civiltà Cattolica.
f/,a redazione).
Corrispondenza Scicntilica.
(Il dirett. sia. Scarpellini).
Kreil diversi lavori magnetici e meteorologici. (L'Autore).
Ilornslein diverse memorie astronomiche. (L’A.)
Littrow Sul calai, di Piazzi.
(*)
addette
Non sono comprese
(
L'A .)
in questa lista le
opere inviate nominatamente
alle
persone
a) rosse r va torio.
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AGGIUNTE E CORREZIONI
II
lin.
14
is
17
»
19
SII
SI
tavertino
travertino
7
inferiore
S
per equatoriale
che di questa specie
SO
i:i
97
SS
Sfi
li
li
n.’ 181
»
n.‘
lil
1*
n.‘
193
superiore
per l'equatoriale
questa specie
è fornito di tribomelro
nel quale
di
è fornito trikomctro
nel qual caso
ceterc
perezione
a
Corona A
....
....
A
A
:
:
celere
perfezione
« Corona A
C
....
....
A
A
:
:
Il
C
NO
A
C
Epoca 1836
il moto sec.
di questa
c da diversi osservatori
NO
nebulosa clic si sospetta
yuesla nebulosa e l’altra I. n.’ 3
sono state decomposte in gruppi
stellari coll' ingrandimento UHM)
che si c recentemente applicato
all'equatoriale, nel prossimo passato Giugno.
4. Novembre 1833
:
H
Epoca 1833
70 «Leone, noia. il moto di questa
fiS
IS
c diversi osservatori
NI
1
nebulosa sospetta
Ni Aggiunta alta nebulosa (ì di Struvr
1*
SI
4. Novembre 1843
nell'Orsa Maggiore
dovuto alni L. Z.
La Luce stava
del suo vertice. Diviene
»
Si
33
38
zodicalc
attenderci
nella luce Z. ciò
N'I
96
Ti
1»
»
110
114
Hi
30
3S
4
8
ult.
refattori
93
19
fig.
:
nei Levrieri
dovuto alla 1.. Z.
La Luua stava
del suo vertice diviene
zodiacale
attendere
nella luce Z. Ciò
refrattari
9.
lig.
1879-1851
6.
1789-1831
IMPRIMATUR
Fr.
Th. M. Larco 0. P. S. P. A. M. Socius
IMPRIMATUR
Fr. A. Ligi Bussi Ord. Min.
Conv. Episc. Icon.
Vìcesgercns.
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