Digitìzed by Google o/ c 2 "T m Digitized by Google MEMORIE DELL' OSSERVATORIO DEL COLLEGIO ROMANO 1852-55 DESCRIZIONE DEL NUOVO OSSERVATORIO DEL COLLEGIO ROMANO D. C. D. G. E MEMORIA SUI LAVORI ESEGUITI DAL 1852 A TUTTO APRILE 1856 DEL P. PROFESSORE DI ANGELO SECCHI D. M. C. ASTRONOMIA E DIRETTORE DEL MEDESIMO OSSERVATORIO, MEMBRO ORDINARIO DELL’ ACCADEMIA PONTIFICIA DE' NUOVI UNO DEI XL DELLA SOCIETÀ* ITALIANA DELLE SCIENZE CORRISPONDENTE DELLA REALE ACCADEMIA DELLE SCIENZE DI BOLOGNA, E DI TORINO, DELL* ACCADEMIA LINCB1, , SOCIO DELL’ISTITUTO PONTANUNA DI NAPOLI; MEMBRO ESTERO DELLA SOCIETÀ* REALE DI LONDRA, DELLA REALE SOCIETÀ’ ASTRONOMICA DI , DELL* ACCADEMIA DELLE SCIENZE CHERBURG ECC. ROMA TIPOGRAFIA DELLE BELLE ARTI Luglio 1856 Dìgitized by Google Digitized by Google ALLA SANTITÀ NOSTRO SIGNORE DI PAPA PIO IX PRINCIPE OTTIMO MASSIMO PROTETTORE E PROMOTORE DE’ BUONI STUDI PER LE CUI LARGIZIONI ED INCORAGGIMENTI UN NOVELLO OSSERVATORIO ERIGE VASI IN COLLEGIO ROMANO QUESTO PRIMO FRUTTO DE’ NOVELLI STUDI UMILMENTE CONSACRA A. SECCHI D. C. D. G. DIR. Digitized by Google Digitized by Google INDICE INTRODUZIONE Cenni PARTE PBIMA scopo dell'Osservatorio. pag. S. IV. Strumenti diversi. §. 1. Osservazioni di stelle doppie fatte all’Equatoriale di del Meridiano. li nu dell’Equatoriale. L’Equatoriale. Tavole delle fi. SS 37 derz m edesime. Riduzioni delle misure e confronti diversi 61 II. Gruppi 71 ili. Osservazioni delle Nebulose. I V. Osse rv azioni di Satur no e suoi anelli. Tot. B. Risultati delle misure ridotte alla distanza media di stelle Osservazioni sopra alcuni gruppi in 7S particolare- 8Q 83 93 95 #7 . Osservazioni di Nebulose in particolare. Alcuni ammassi stellari. Nota sulla . Luce Zodiacale. . , LSa- turno dal Sole. Tav. C. Misure del diametro V. Ricerche sopra il VI. Osservazioni fatte » dell'anello. di al circolo Giove e suoi 1U4 106 a 111 pianeta Giove. Tavola delle Osservazioni §. 1 , Camera Camera I. pr parte seconda storici e Descrizione deH'Osservatorio. II. jj. _U8 satelliti. meridiano per determinare la lali- tudinc del nuovo Osservatorio No ta S. a lla Latitu dine sulla flessione dei tubi dei cannocchiali, VII. Osservazioni diverse. S. Vili. 6) Selenografo c) Sui colori delle Bielle d) Sopra la scintillazione delle del Temi. R. per le decadi di 5 in 5 anni dal 1888 Medii mensili dall’anno 1888 al 1853. Pioggia a Roma in 70 anni (1782—1 851}. IX. 131 135 137 139 1858.» 149 » . » stelle. Osservazioni meteorologiche. Medio jj. 1 116 > 130 macchie e sulla temperatura del Sole. a) Sulle » al » > Osservazioni magnetiche. Appendice - Cometa di Biela 1858. Cometa 6 Marzo 1853. » 111 114 liS 147 _1A2 Osservazioni del Pianeta Polimnia. Comete di Donati e di Bruhns. Seguito delle misure di Saturno. » » 151 153 Osservazioni di Marte. 151 Conclusione. IB7 Digitized by Google AVVERTIMENTO La maggior parie di questi lat ori fu presentala alla Pontifìcia Accademia de Nuoci Lincei nella sessione del Decembre 18SS; ed era intenzione dell' A. di limitare la presente pubblicazione a solo tutto il 1855 come accennasi a pag. 30. Il ha fatto che si siano tenuti aggiungendo altri latori spettanti stelle doppie ed i pianeti , dei quali il ritardo però della stampa il 56 differirne la pubblicazione ad , specialmente sulle altra remota epoca pareva meno conveniente. Stampato a spese dell'Osservatorio. Digitized by Google MEMORIE DELL* OSSERVATORIO DEL COLLEGIO ROMANO INTRODUZIONE 3* Vv v Dopo una interruzione di quattro anni possiamo finalmente regolaro dello nostre memorie: fortunatamente questa volta in , ripigliare la il corso dilazione lungi questo tempo rinnovato tutto l'osservatorio e for- tranno estendersi alle parti più mediante strumenti era sentita già da molti anni onde senza , ma , nostri studi po- i tanto nella fabbrica che negli in questi saremmo ciò noi di quali, i e più importanti dell’astronomia. La difficili necessità di un miglioramento fondamentale , j anzi ad essi di grandissimo è riuscita nito di nuovi strumenti di prim'ordine, venuta estrema V. STORICI E SCOPO DELL OSSERVATORI^, dal nuocere al progresso dei lavori giovamento, por essersi ’ V\, ' V. t CESSI > ' ANNI 1854-63. stati ultimi tempi era di- presto ridotti a non poter far cosa di valore per una scienza che ora trovasi nel suo più bel fiore, c che in ogni tempo, anche quando era meno stimata, ebbe Una occhiaia legio molti e ardenti coltivatori. dagli antichi Gesuiti alla fine dei corsi in questo Col- agli esercizi letterari soliti farsi vedero come essi cer- scolastici, fa cassero sempre di tenere l'insegnamento al livello delle più importanti scoperte, e come non siasi mai mancato dai medesimi ed accrescerla, sia in genere di osservazioni, lirono in giusta celebrità. Ma la mancanza sia di di un di coltivare la scienza, onde teoria: alcuni sa- localo opportuno per le ri- cerche astronomiche non permise loro di formare un corpo di osservazioni, che potesse essere di di utilità fondamentale alla scienza, quelle poche che le circostanze permettevano. tire rono un di tale inconveniente, ripararvi e già PP. Borgondio i e Boscowich. essendo visibile dalle solite loggie e finestre cevano le loro osservazioni ofTrl al un’osservatorio. , e già fino Fu approvato nero perfino assegnati i , La cometa essi di sen- grandiosa d’ allora, fu del chiesa di formato il di cercare s. Ignazio progetto di ciò anche dal pontefice Benedetto fondi dalla 17-li non dalle quali que’ professori fa- Boscowich l’occasione più comodo. Questo egli trovò sulla parte del Collegio e dovettero contentarsi Non mancarono prima della metà del secolo scorso, cerca- Compagnia, come ne scrive un sito che fa costruirvi XIV e venil prof. Giu- t Digitized by Google —2— seppe Calandrelli sechezza , che dovea esserne bene informato per (1), che passò tra esso ed , conservansi nella libreria del Collegio, si il primo ad ricava che Furono questi un settore pendolo , che furono collocati una in che tuttavia grandi dimen- di fissi la necessaria stabi- Romano vero fondatore il , suo progetto era assai il strumenti installare in Collegio onde meritamente deve riguardarsi come di questa Università. confratelli avrebbe prestata sioni, pei quali la fabbrica della chiesa Intanto Egli era suoi ai grandioso, ed avea intenzione di collocarvi lità. molta intrin- la Boscowich. Dalle lettere indirizzate a il questo professore e da quelle scritte prima strumenti dell’ fissi osservatorio un quadrante, ed un zenitale, museo Kirke- delle stanze dell’attuale riano, ove sussiste ancora la meridiana tracciata da esso insieme col P. Maire. Di questi ma si servì per fissare l'estremo australe dell’arco di meridiano questo locale abbastanza acconcio per tal romano: genere di osservazioni, non lo era per quelle che esigono cielo aperto; onde, com’ò detto, ccrcavasi di costruirlo sulla Chiesa. Le tristi vicende a cui soggiacque la Compagnia, impedirono que- lavori. sti Venuto poscia Romano Collegio il non obbliarono l'osservatorio sti vità, e dallo zelo del prof. dopo molte e , cura dei Professori secolari, que- alla che ha servito Le cure che quel celebre professore quest'ultimo tempo. superate dall’atti- difficoltà C. Calandrelli riuscì loro di fabricaro presso l’an- golo orientale della facciata del Collegio quella torre e i fusero in quest' opera sarebbero state certamente coronate cesso se avessero potuto eseguire , almeno in da ad onta che per diminuirne le nirò gli strumenti a proprie spese, purché nomi dovettero stallare stessi di de’ passaggi, Del Calendario Gregoriano 11, , e Boscowich Incesse la Boscowich ma non , potuto offrisse di for- fabbrica ai malamente ancora i (2). Gli portatili astro- della ed essi ; loro meriti furono regalati da Pio VII dovettero cercare un locale attiguo 410, ed estratto [>. e fisso, quando per incoraggiamento Giorn. Arcadico T. si il contentarsi della suddetta torre ove riusciva impossibile l'in- qualunque istrumento uno strumento (1) spose a miglior suc- parte le idee del costruendo sulla chiesa. Fu da essi vagheggiato quel progetto, eil'cltuaro, fino suoi colleghi pro- Astronomia Homana p. 7, an. . meno sog- notizie del prof. G. Calandrelli 1810. Vedi anche Mem. otstrv. del Collegio /to- rnano anno 1840-41. (2) V’. Calandrelli loc. ferente da quello che braccio di chiesa si vare non i cil. Dal cenno ivi flato del progetto, pare evidente che era molto dif- è adottalo attualmente: volevano essi costruire sulla volta emisferica e sul dell' aliar struitane attuale, e quindi maggiore e ciò portava naturalmente mollo più spesa che non il la co- progetto non fu acoettato. Ad onta di molte ricerche fatte per tro- disegui di questo progetto di Osservatorio nulla s’è trovato, e certo iu Collegio Romano, esistono. Digitized by Google —3— getto a movimenti, benché ancor quello non fosse privo d' inconvenienti. merito dei lavori di mezzi vantaggio; que’ dotti astronomi sorpassò di gran erano fomiti, ed anzi attesa di cui ma tutto ciò lunga Il scorsi gli meschinità di questi, rifulse di la non poteva fare che il Collegio Romano nelle locale fosse adatto ai bisogni della scienza. Nel 1824 ritornato 1’ il mani Osservatorio restò privo de' migliori strumenti, e non della vi Compagnia che fu lascialo , il piccolo strumento de’ passaggi di Reichembach, due mediocri pendoli, un equatoriale di Dollond di arnesi di Boscowich. della celebre Scuola ‘come uomo 15 Il pollici, c un circolo gcodesico di Bellet, coi vecchi Domouchel destinato a P. direttore, essendo allievo Politecnica di Parigi, e dei primi astronomi del secolo, nutrito in idee adequate della scienza non poteva a meno riconoscere l’imperfezione dell’Osservatorio e non cessava d’inculcare non di ere- la zione di una nuova fabbrica, e l’acquisto di nuovi strumenti. Fece Egli molti dobbiamo a progetti, e diversi studi, e fare da una completa lui un celebre astronomo ed architetto alemanno serie di disegni fatti nell’ intenzione di far erigere l’Osservatorio in una piccola villa spettante al Collegio. Le difficoltà principali che s’incontravano in tale esecuzione, erano, oltre la grave spesa, l’ impossibilità di separare Osservatorio dal Collegio ove I’ Assistenti doveano risedere, o come professori, o L’altra difficoltà era la malsania dell’aria meno abitati di Roma, la , come il Direttore e occupati in che nei mesi estivi i quale avrebbe tenuto lontano dall'Osservatorio Astronomi nella stagione più opportuna pei lavori. gli altri uffici. infesta siti gli Intanto benché di locale Compagnia veniva l'Osserdi nuovi e buoni strumenti. II P. Fortis nel 1825 diede il Cauchoix allora capolavoro di ottica. Nel 1842 il P. Roothaan imperfetto, per cura dei Prepositi Generali della vatorio fornito cannocchiale di diè il circolo meridiano di Erte!; e lavori del P. i De-Vico e de’ suoi col- leghi faeevano salire in istima l’angusto Osservatorio e preparavano la via a persuadere sempre più l'importanza di protezione de’ superiori. Le tali studi e attrarre sfortunate vicende del morte succeduta insegnante dei professori, e la ogni speranza. Rientrata la Compagnia 1848 sopra di col disperdere essi il nel Collegio nel 1849, cercò con si ogni miglior cura possibile di riattivare l'Osservatorio, e rimessi in posto strumenti , e fatte alcune serie di osservazioni non della insufficienza del locale , grandi movimenti diurni della uso avea il specialmente stanza. Il pel tardammo gli a convincerci circolo meridiano , stante i cannocchiale di Cauchoix pel lnngo suo piede ormai inservibile, e cercossi di renderlo tarlo equatorialmente e istallarlo nel la corpo del Direttore fecero svanire miglior modo utile col possibile sul mon- cornicione « Digitized by Google — 4 della facciaUi del Collegio, e questa spesa non che nostre fatiche le non fu inutile alla scienza (1). facevano ogni dì più convinti che ci Se locale era il inopportuno, e che con molto lavoro poco sarebbesi potuto concludere. Ma nostri desidcrii di miglioramento avrebbero incontrato la sorte dei i passati progetti se , non avveniva che un dotto scienza (2) non pago di consecrarc non le amatore Con questa occasione vennero conveniente al prezioso dono ; il nuovi studi onde trovar sito intrapresi che risultato de' quali fu modo capace vatorio non era in nessun di ricevere vecchio Osser- il nuovo strumento senza il gravissime spese, o con poca speranza di buon successo. Allora mente A. Vescovati, levata sig. pianta del locale esistente la un progetto per la nuova fabbrica. mezzo venimmo incoraggiti all'opera da una fu formato In questo P. Generale a i meno di , Boothaan si compiacque di non riconoscere P angustia nuovi progetti mezzo gliere di cioè clic avevamo le piu formati, diede ordine forti difficoltà dell' che sito non erano sufficienti: questi di pianta studi fu c la se- , approvato i si ebbe ricorso alla generosità del Pontefice Pio IX onde averne aiuto a proseguirla. Sua Santità con liberalità colla quale protegge principio stesso sul dopo non molto appresso thaan si stava in la , i buoni studi somma di quando per il e poscia se. la , concorse volentieri 500, del suo privato V. opera, peculio, e altri 400. 11 resto fu fatto in Romana, e continuato con quelli, ebe la morte del R. P. Roothaan, R. P. Pierling Vicario Generale dopo il R. P. Beckx Preposito Generali-, vennero assegnando per tinuazione dell'opera Ano allo stato attuale, in cui (t) Sommo la solita all' sopravvenuta morte del P. Roo- grandi strettezze, inviandone parte coi predetti fondi della Provincia prima il sommamente economico, pure fondi disponibili a si mise però mano all' opera, con alcuni assegna- menti della Provincia Romana, e dando K. incomin- studi gli il non potè c sentendo , Ohe aveano altre volte impedita l'opera, Osservatorio dal Collegio. Finiti piano; ma, benché fosse ciò incomodità del l' grave spesa della erezione di una fabbrica tutta la parazione che visita fare all'Osservatorio, ov'egli c chiesa fossero condotti a line; giacché cosi vi era speranza di to- sulla ciati rivolse la si progetto del Boscowich, cioè di farlo sulla chiesa, e coll'assistenza al giovane ingegnere del della un grande strumento equato- signe parte del suo patrimonio per fornirlo di riale. ardente ed sue fatiche aH’onore dell'Osservatorio, avesse contribuito anche co’ suoi fondi, regalando allo stesso una in- vi Mem. (2) Il P. osa. Coll. può dirsi la con- compiuta nelle Rom. 1831. Paolo Rosa de' Conti di Civita Castellana. Digitized by Google - 5 — tempo suo parti principali. Quello che resta ora a fare è tale, che in ogni potrà aggiungersi; ed è sperabile che quanto prima sarà condotta a compi- mento, se la pnee e Compagnia quiete pubblica lasceranno la la nella tanto de- siderata tranquillità. Tanto avemmo nella costruzione della fabbrica cura norma seguire per di , che nella scelta degli strumenti proponevamo lo scopo che ci nell’ eri- gere l'Osservatorio; cioè di dedicarlo tutto allo studio deU'astronomia La ma anche successo de’ lavori precedenti, nentemente favorevole a delle persone quali sono i che dalla natura del clima qualità studi, e sopratutto dalla tali potevano applicare. vi si cataloghi di stelle, e I dicato utili alla , scienza, esigono compatibile cogli D’ altronde, questo ramo di da riuscir vera- unicamente de- ciò osservazioni riesce per tali doveri di cui sono caricati altri regolari de’ corpi modo un numeroso personale a e una serie ben condotta di romano emie dal numero lavori fondamentali della scienza, serie di osservazioni le del nostro sistema, per essere eseguile e calcolate in mente fìsica. veniva insinuata non solo dall’andamento e dal scelta di questo scopo ci Astronomi gli più lo in- del Collegio. scienza è più che sufficientemente coltivato nei grandi osservatòri nazionali ora esistenti, fomiti di molti individui largamente stipendiati, conto mentre 1’ astronomia fìsica e lasciata quasi in retaggio , sistema, le novità celesti che meno tenuta in Per astronomia fisica noi questi è alquanto in de' dilettanti. non intendiamo solamente ciò che riguarda le apparenze dei corpi del nostro presentano di tanto in tanto, e si scienza, e nel nostro scopo. nome, e che occupa oggidì loro sin- le golari particolarità ce.: sono questi oggetti certamente importanti secondari nella ma , solo La parte che più merita questo astronomi, è specialmente lo studio de’ gli cieli nella parte più recondita e difficile relativa alle stelle fìsse. Tali sono la ricerca e la misura delle stelle doppie e multiple, la descrizione esatta delle nebulose, dei gruppi studi. stri di Dawes stellari ec. Le grandi e Lasscll , , formar devono e queste la due Herschel e scoperte dei e di tanti altri , parte principale di W. hanno mostrato 1’ Struve alta ; dei i no- lavori importanza di queste ricerche, svelandoci sistemi a noi remotissimi legati e governati dalle leggi a cui è soggetto stesse dirsi Questo campo vastissimo però può nostro. il appena dissodato, e quantunque in punto oggetti, dopo gl'impareggiabili lavori fatti però resta per ciò che riguarda la di ritrovare finora, poco pie principali sono state trovate e misurate da Struve, uno studio assiduo per determinare orbite. In tal genere di ricerche o scoprire nuovi da sperare, molto vi sia parte accurata della scienza. i i dati recenti novelli studi ma onde hanno Le esse stelle dopdomandano calcolare fatto vedere loro le l’ im- Digitized by Google —6— portanza che le misure siano fatto da diversi osservatori, per eliminare diverse Le nebulose sono sorgenti di errori personali. llerschcl, ma manca esatte delle ancora di Ilersche) stesso, le sue liste, solamente lavori preparatori! a questa grand’opera. La loro descrizione cominciata col colossale strumento da desiderare; e benehè dopo parere presunzione pure , sendo noto che per tali certi studi la lascia fisica ancora molte cose campioni l’entrare in quest’arringo possa mostra che fatto il Lord Rosse di due state raccolte quasi tutte dai un'accurato catalogo delle posizioni alla scienza medesime, essendo, per confessione vi 6 ancora da spigolare, es- diversa qualità degli strumenti riesce assai opportuna. Una delie più degne ricerche è quella che riguarda la delle nebulose e gruppi stellari colle stelle vicine, cosa indicata da Herschel come importantissima, ma relazione non sono nemmeno cominciati. Quello cui studi i poi dei gruppi stellari è appena abozzato: la struttura spirale e raggiata in tanti di loro fa vedere dei movimenti ancora fatti che non è delle stelle che tentativi di sorta moti proprii sulle parallassi, sui arrivare difficile li un giorno a trovare le leggi compongono ; ma su di ciò non si sono Se aggiungiamo a queste le ricerche delle stelle maggiori confrontate colle mi- alcuna. nori, la distribuzione loro nel ciclo, e la soluzione degl'importanti problemi che può derivare da sulla struttura dell’universo, sta è materia più è pure un'altro tali che sufficiente per occupare più ramo di studi che è strettamente vedremo che que- studi, osservatòri vale a dire, le ricerche sulla costituzione o moditicazione dell’atmosfera fisica, solare e terrestre, e delle variazioni magnetiche ; cose tutte riconosciute in questi ultimi anni per strettamente legate tra di loro; resta ancora avvolta in grande oscurità ma cui connessione la questo non dovea : fosse stato possibile, esistendo già molti lavori preliminari di trascurarsi tal se , genere, ese- in cotesto osservatorio. guiti Essendo dunque cosi determinato utili le vamo il campo da coltivare, a fine di rendere nostre ricerche era necessario regolare la scelta degli strumenti l’erezione della fabbrica. nel circolo di bastanza efficace pev Per ciò che spetta alle osservazioni di confronto, gli ordinari bisogni giornalieri dell’ tica sia la sua esattezza era selle osservazioni precedenti. nuove difficili soprattutto per le ricerche ricerche , Il e ab- Osservatorio, della quantunque adir vero per quest' ultima parte un poco scarsa; , meridiane, ave- Erte! uno strumento che per ora poteva stimarsi determinazione del tempo, della latitudine, longitudine e posizione delle alle Vi insieme. congiunto coll'astronomia la stelle sua forza ot- riconosciuta a sufficienti prove cannocchiale di Cnuchoix benché non idoneo avrebbe potuto servire per fisiche , e per le le osservazioni più ordinarie del , e sole e delle Digitized by Coogle —7— comete montato come , trovasi equatorialmente un grande Equatoriale, bile il Pel resto era indispensa- . piu grande che secondo i mezzi potesse nostri che uno di 9 pollici di apertura della celebre fabbrica di Monaco, se riuscisse pari ad altri delle stesse dimensioni, sarebbe stato sufaversi, e fu creduto ficiente a tutti bisogni della scienza, specialmente avuto riguardo alla bontà i e trasparenza del cielo romano. L’ esito ha mostrato che non siamo andati e la bontà dello strumento riuscita esimia è tale che anzi assai di raro delusi, possono sue forze utilizzarsi completamente, e una maggiore spesa sarebbe le stata utile soltanto in casi eccezionali. La fabbrica vea consistere dell’Osservatorio, per consonare a questo progetto di studi do- quattro corpi di fabbrica in zioni meridiane, l’altro pel il uno distinti: grande equatoriale, Cauchoix, e finalmente di riale quarto per cioè per le osserva- terzo per il il minor equato- il me- gabinetto magnetico e teorologico. A tutto questo mente, e si è realmente prestato nella parte principale che è condotta a vi come fine, il locale della chiesa potevasi prestare magnifica- apparirà dalla descrizione: sono già conveniente tanto l'equatoriale sito più rologici c magnetici, ma che presto vengano ridotti di fatti i disegni per collocare in Cauchoix, che questi ancora sono in siti ad atto, potendo ciò gli strumenti meteo- provvisori: è però da sperare farsi tesa la comodità de' già esistenti locali, che con senza grave spesa, at- poco si possono ridurre ad essere opportuni. Veniamo adesso ai lavori eseguiti finora. Collo scadere del passato ottobre Osservatorio del Collegio cominciare i 1854 regolari lavori. di PIO IX l’ medesimo nascente il moria de' quali sublimi nomi del Collegio di sua essi non mi dopo la fu do conto di tutta la si é potuto questi pochi mesi, nel qual permesso somma bontà di far progredire i la non solo Compagnia nel presente scritto sono certo di però tutto quello che breve scorcio Sommo Ponprotezione colle sue liberali largizioni. di lavori nuoro presenza, e incoraggirci favori resterà eterna nell'animo Romano, ma anche lavori di cui I sono , il da poter presente ren- il immortale regnante all’opera con rara benignità, coronando così con mostrata verso in istalo Da quest’epoca pure cominceremo degnò onorare l’osservatorio si un’anno, dacché suo corredo di strumenti il Merz; c fu messo così diconto: epoca di felice augurio, perche tefice fu finito Romano ebbe completo grande equatoriale coll'arrivo del La me- degli astro- di Gesù. poco rilievo: fare da un solo individuo nel tempo ancora per diversi molivi come avrei desiderato, perchè collocazione, la rettificazione dello strumento venne impedita assai dalla mala stagione , e io fui distolto dalle fatiche astronomiche per lo spazio di Digitized by Google —8— quasi cinque mesi in tutti i giorni di buon tempo, occupato misura della nella base sulla via Appia. Spero però che saranno bene accolte dal pubblico con- come un primo siderandole uuo strumento tentativo in me di difficile maneggio La scarsezza mi ha costretto ad occuparmi di osservazioni le quali non richiedessero gran massa di pronto calcolo, e che insieme fossero tali da utilizzare completamente le forze dello e in una serie di lavori nuovi per e generalmente in tempo che naturalmente mi rimane del strumento. Quindi quasi totalmente da parto molti lasciati mi sono accinto cerche, completamente Italia. libera da altri doveri, altri rami di me- noscere nella ‘immensa massa di oggetti che essa racchiude quelli che ritano una speciale attenzione degli astronomi pei moti che por non attendervi molto di di proposito, mani- in essi si festano. L'occuparsi che fanno altri astronomi di questo soggetto misure ri- allo studio delle stelle doppie, coll’aninio di rivedere grand' opera di Struve Mcnstirae micrometricae onde rico- la non è ragione essendo notissimo quanto importi avere diversi osservatori fatti con ottimi strumenti per arrivare a risultati che siano indipendenti dagli errori personali che sono tanto influenti nelle determinazioni delie loro orbite. Dalla semplice serie di osservazioni fatto finora già si anche si possono trarre conclusioni importanti. Nelle più propizie occasioni ho fatto una disamina dei gruppi presentavano in scurati, e sapendo che la 1 per me siasi di A non sono stati però tra- valutazione del diametro di Giove e dei suoi satelliti ; durante l’opposizione di questo pianeta essa ho fatto una serie potuto. verificare e riconoscere le loro più corpi del nostro sistema è sogetto di qualche incertezza prima e dopo che di stelle e delle nebuloso più celebri tempo opportuno, per circostanziate particolarità. la meglio accurata di , e misure, che queste aggiungo alcune osservazioni di Saturno e di- verse particolarità osservate nelle due ultime opposizioni. Si troveranno inoltre diverse osservazioni di piccoli pianeti e di mete che sono stale fatte quando si nuove co- presentava comodità e specialmente quando erano così deboli da non potersi più seguire coi minori ordinari strumenti: dei piccoli pianetini non me ne sono molto occupato, sapendo già che attende con gran premura in diversi osservatòri, ò specialmente ma vi si a Grcenwich, Berlino e Washington forniti di copioso personale. Premetterò a questi lavori una breve descrizione dell' Osservatorio, osservazioni fatte per determinarne la soggiungendo i risultati ottenuti dalle latitudine, riserbando a dare le osser- vazioni per esteso in altra occasione: unisco qualche osservazione sulle chie solari, e la riduzione di 25 anni di osservazioni meteorologiche, e cludo con alcune ricerche fatte per determinare i maccon- colori delle stello. Digitized by Google —9— PARTE PRIMA DESCRIZIONE DCLl’oSSERVATORIO. Il s. nuovo Osservatorio è costruito sul braccio orientale Ignazio annessa al Collegio: la pianta tav. I, notabile spessezza (0”, 70) ed altri ripiani laterali astronomi c per di studio degli strumenti fissi , diametro ed 80", ma che per la libreria. la sono basate non sopra piloni interni costruiti già di danno un’idea sono fabbricate si ma , sopra per sostenere una cupola di non sopra di altezza immatura morte hanno una sezione, cui la piano del tempio che doveva coronare, il del fondatore, pennacchi corpo co’ muri esterni della fabbrica sopra amplissime stanze, massi e piene fino il card. Ludovisi, non venno ese- scala centrale si A va M lendo per è un vestibolo nel quale al scala a chiocciola. ove provvisoriamente è zino ec. La tavola II* sommità e facendo , D si entra per la scala a chioc- C ò la libreria: sala di mezzo donde per corridore circolare che gira sul basamento pure circo- E stanza del meridiano, c a destra a la alla offrono un’area capace per costruirvi lare preparato già per la gran cupola detta di sopra. duce ad della chiesa, circolare quali restano cosi tutte basate sul forte deì loro ciola clic dà l’accesso dal Collegio: la , cupola della fondamenti. La distribuzione del locale s'intende facil- ai dalla pianta. le agli meno che 17", 8 <\ i stanze massiccio dei il minima dimensione nell’ interno arca non minore di 48 metri quadrati: per formare poi dilatandosi le Le camere però destinate le volte guita. Questi piloni nella loro mente chiesa dì della c la sezione tav. II, fabbrica. Sulle volte del detto braccio della chiesa, le quali sono di di questa il Fe G sono magnetometro: altre gli altri Questo a sinistra spartiti sa- lo stanzino servono di magaz- è la sezione dell’osservatorio sulla linea punteggiata $• con- stanza dell’equatoriale due stanze: // è AB. I. CAMERA DEL MERIDIANO. La camera il minore di 4", 80. semicircolare in del meridiano è ellittica e O faccia ad essa dà luogo ad un armadio servizio ordinario nelle osservazioni. stre, tre delle quali pra la suo asso maggiore è il Per lasciare maggioro spazio di 7"‘, 0, strumenti, una nicchia agli è destinata a ricetto dell’ orologio regolatore, ò un altra in cui La stanza si conservano riceve luce sono di grandezza ordinaria, e la gli N arnesi di da quattro fine- 4“ minore rimane so- porta d'ingresso: onde la luce di giorno resta bone distribuita su tutte 2 Digitized by Google — iole parti del di rame di meccanismo per 11 della stanza e sopra mente il che entra medio il , fatto in guisa sovrappone agli altri alle piog- de' quali tetto nascosto dietro sportelli rimane tutto fuori attico che la cinge superior- 1’ ha un diametro verrocchio di circa 0", 40, s’ avvolge la fune c sul , rocchetto avvolge si allo sportello. Dietro a ciascuno sportello ergcsi fissa sul una catena attaccala una spranga si consiste questo in un piccolo : stanza per un tubo di vetro nella copre con tre sportelli si che impedisce ogni ingresso aprire e chiudere questi sulla cui ruota, la quale tetto ferro suo cornicione esterno al 0" 83 e fenditura è larga di telaro due con un'orlo ge. La circolo. bandone con verticale di ferro , che serve di gli appoggio mentre è aperto o questa spranga porta in cima una carrucola di rimando per agevolare Per conservare poi l'azione della catena. la ruota, che è di legno, e insieme per impedire l'ingresso dell'acqua neH’interno della stanza, essa è coperta da Tal semplice sistema è perfettamente impermeabile all'acqua ed esige pochissima fatica per aprire gli sportelli. AI una capannuccia latta inverniciata. di chiudersi scendono pel proprio peso, aiutati a ciò da una molla che dà loro il primo impulso quando venga lasciala libera la corda. strumento principale ò in questa stanza lo due grandi massi granito fatti a di modo di il circolo meridiano posalo su piramide troncata alti sopra il pavimento 2”, 00 e nel mezzo larghi 0",75 e grossi 0“,46, del peso ciascuno di 10500 di quasi libre romane un metro pilone della cupola. tezza di 0",33 (V. duato: la testa in La flg.) un masso campo di kit. Essi sono sepolti per l'altezza muratura che forma continuazione del loro testata supcriore è divisa in due parli per un'ale forma due interna porta il pilastri, tra i quali entra il circolo gra- cuscinetto dcU'istrumcnto, e l’esterna lonna del contrapeso dell'alidada e il 3560 circa, pari a le la co- lucerne, tanto quella che per l’asse illumina del cannocchiale, quanto l'altra che illumina i quattro nonii dcil'ali- Digitized by Google - 11 dada il Questa è inviluppata da doppio involucro metallico lucido (I). suo calore non riesca sensibile allo strumento e direzione ove escono momento aperti che al memorie il deli' Osservatorio micrometro a doppio 1",55 e stesso Ertel di non che se vi campo oscuro: la che ho fatto montare sopra un piede di e studiato ultimamente è aggiunto retta, e in declinazione; e lunghezza del sue cannocchiale un 'altro piccolo strumento de’ passaggi stallato già descritto si circoli (V'.TO. All estremità diametro dei il , mobile in ascensione filo l'apparato per illuminare a è non stanno della lettura. circolo meridiano è quello 11 nelle sud della stanza è in- Reichembach lungo 1",20 di fuso ricoperto ferro d’ astuccio di legno, acciò uon sia soggetto a repentine variazioni di temperatura. pezzo 475 libbre ed circa 600 libbre strone di tavertino di Questo è fissato con forti viti sopra un la- ferro fuso pesa di acciò , ai livelli dell’alidada; nella raggi illuminanti sono sportellini mobili, che i Girando questo lastrone puè di peso. mettersi lo strumento nel primo verticale; e in generale esso è tale che può come considerarsi trasportabile ad ogni occorrenza, uno strumento taggi di ma possiede insieme i van- fìsso. Alla parte nord, nella direzione deìl'asse ottico del cannocchiale del circolo meridiano ò di solido un collimatore lungo 0",92: esso e murato sopra un fissato marmo ed è destinato principalmente a colo. Questo collimatore sarebbe stato stabilità dello allo studio della strumento principale, giacché sulla sua immobilità non poteva contarsi più che su quella del circolo anche pilastro facilitare le rettificazioni del Cir- da se solo insufficiente sotto questo rispetto medesimo per renderlo dunque utile : accoppiato e murato esso è stato insieme con un'altro cannocchiale eguale, fornito di fortissimo marmo sul ingrandimento 500 metri. L' ispezione di questa mira fa conoscere se vi è stato movimento nel collimatore e con questo dato correggendo la sua posizione si può verificare il moto del Cire diretto sopra una mira graduata lontana circa , ma colo; generalmente per rettificare questo non ci serviamo che dei passaggi della Polare. Nella nicchia accanto al Circolo dalla parte di ponente è a tempo (1) siderale di Questa forma» fa allottata ©iute vi composti per leggere (2) Il ri è uè ho ancora prove i il circolo,, i si quali però di mercurio (2). il regolatore Alla parte sud potesse metter*’ rotondo t*n apparato di microscopi! non sono ancora stati applicati. recipiente del mercurio è di ferro: esaminato recentemente esso è stato trovato forte- mente magnetico e cendo Dent a compensazione timor© che questo possa influire sufficienti. recipienti di cristallo Ad ogni come si modo sulla regolarità del sarà bene che i suo movimento, ma non costruttori evitino tale pericolo, fa- faceva prima. Digitized by Google — ovest il segnale a mezzodì dello spaccato vedesi si ; — pel regolamento della ed è abbastanza buono. Nella tav. II carro destinato al rovesciamento del circolo, mobile il come pure veggonsi sopra una rotaia di ferro; sulle quali 12 tempo medio che serve è un altro orologio a vi nel dare città monta per attorno ai pilastri arrivare alla lettura del circolo. 11 le scalette pavimento della stanza è di legno e indipendente dal masso centrale che porta Io strumento. Per non imbarazzare troppo modo è fatta al solito figura la è omessa si la sedia d'osservazione che con due schienali mobili. Vi è anche un barometro di Fortin e un termometro esterno dalla parte del nord-est da servire alle osservazioni meteorologiche pel calcolo dello refrazioni. Accanto alla slauza come del meridiano, vedesi nella pianta, trovasi un piccolo corridoio, che mette in un terrazzino scoperto T. Questo è destinato ad osservazioni in aria libera chiale di Cauchoix già di ed è occupato temporariamente dal cannoc- , montato equatorialmente su ferro fuso, descritta nello memorie $• di un nodo e una culla del 1851. II- CAMERA DELL’EQUATORIALE. I.a sormontala da un ciclo mobile del sala dell'Equatoriale è rotonda e diametro di 7™ ,72. Tutto muro il circolare pilone della cupola; e nel centro ergesi la posa sulle vive costruzioni del piramide destinata a sostenere lo strumento. Questa è tutta massiccia, ed ha 6", 00 di altezza, e 3", 60 per 3", 15 alla base, e 2’", 55 per 2”, 10 lindro sormontato da un cinta. alla segmento Il cielo mobile, fatto a forma di sfera, è costruito tutto di di doppia fodera di tavole incanalate, onde sì nell' inverno che ci- legname a nell’ estate per umidità c secchezza, non mostra crepacce o storcimento nè abbassamento o elevazione straordinaria di temperatura. pavimento di 7”, 25. Il II punto più alto sta sei mesi esposto tavoloni. tavolone di all’aria disopra del cerchio di legno che serve di base a tutta zione della cupola ha 0”\18 di grossezza, e 0”',2l di tre grossezze di al e Venne costruito al in olmo ben stagionato, c fuoco in sei in la costru- larghezza: è costruito di più tenuto per circa capanne posticce formate dai medesimi pezzi (o quarti) principali tutti composti a colla e lunghi chiodi ribattuti; questi quarti furono poi uniti da forti cavicchie di ferro a dado. 0",16 di Su questo cerchio s'innalzano 14 colonne alle 3", 30 ciascuna e di lato in quadro, queste sono legale alla simile costruzione del precedente , ma cima da un'altro cerchio di tessuto di sole due grossezze di ta- volone. Tra questi due cerchi, alla loro metà, le colonne sono legate da tra- Digitized by Google — come verse, che formano 13 — non ammettere oscillazione in guisa da 0",30 e della spessezza 0”,15 costruiti di che formano I’ di le tra- castello il Due grandi di sfe- le coprono sono due rame soli, fatti di fianchi tutta la fenditura, che zenit. lo modo che in l’uno va sotto l'altro, e estende in lunghezza per due terzi della zona compresa si tra gli arconi, resta scoperta. 1 movimenti degli sportelli si operano, per mezzo di catene a maglie quadre, e di un sistema legno, e parte di ferro. Una occhiata IL, darà un'idea del meccanismo. In essa chiusi, c la catena si tale Gli sportelli che intelarali di ferro, c scorrevoli ciascu- no sopra una sua particolare rotaia ferrata tate parte di i costole o archi secondarii armatura della cupola. La fenditura è larga 1”,12 ed è che può vedersi dall'orizzonte Ano a 20 gradi oltre facilità aretini larghi doppio tavolone formano sono congiunte tutte della fenditura, e a questi la tutto La cupola è un segmento tessuta di archi di doppia grossezza di tavola d’olmo. tav. colonne e le X che contrastano di sorte. raggio di circa 6", 50. Essa è pure a doppia fodera, e l'armatura è tutta ra del la Tra un'altro cerchio continuato. verse vi sono dei saeUoni incrociati a forma di vede formare una specie di rappresentano si con molla ruote den- alla figura nello gli spaccalo sportelli poligono sotto l’arco c lungo di parete del ciclo mobile: essa ò attaccata con un capo alla estremità in- feriore dello sportello di sotto, c di là entra dentro al mobile passando cielo sopra una ruota dentala di legno; indi per varie carrucole di rimando viene deU'ingruuaggio motore all'asse : di là esce fuori del cielo mobile, sale ver- ticalmente, e per un'altra ruota dentata pure di legno ritorna sopra, e mina raggiunga sulla cupola finche l’altro cam- capo dello sportello medesimo da cui parti. Il moto degli sportelli accennato nella fig. : si fa girando il manubrio dell'ingranaggio che vednsi questo mette in moto un asse lungo 1",40 sue estremità due ruote di legno i il quale porta alle cui denti entrano nelle maglie quadrate delle catene attaccate allo sportello. Lo porzioni di catena clic devono scorrere sulla parte superiore convessa della cupola sono fornito di piccole rotelle di ottone a distanza 50 centim. 1' una dall'altra, per agevolarne il movimento. Cosi sportello mollile direttamente è l'inferiore: l'altro c mobile solo per di questo; e ciò si ottiene attaccando o staccando con una leva che alza ed abbassa due pezzi messi in moto da una è attaccalo alle catene da) vento , le catenella. , sue ruote sono incastrate impedisce ogni pericolo di tale specie. in solo mezzo supcriore dall'inferiore foggia di saliscendi die sono a Perchè però non corra pericolo il il Io sportello superiore che non * di esser sollevato e portato via una controrotaia superiore Questo giro è semplice e onta del peso degli sportelli che complessivamente è di 800 facile o clic ad libbre, la forza Digitized by Google — lidi una mano sola basta Tutto il di necessario; esso vien molto facilitato dal- nella loro corsa gli sportelli stessi massima parte bilanciarsi l'un l’altro per la mobile ó portato da cielo due rotaie moto hanno l'azione reciproca che gono quasi a al sei palle ferro fuso fatte a canale circolare. sfuggire dal canale sono fissati ai buoni ferri il loro corsa. Per impedire alle palle lo cerchi due orli o sponde verticali, cioè alla parte esterna del cerchio inferiore del cielo dell'altro cerchio inferiore, quali ven- i della da cannone libere e scorrenti tra mobile; l'altro alla uno parte interna quale è pure di legno cd è fissato sul muro con e livellato perfettamente: questi due orli formano una specie di quadrato, in cui deve necessariamente aggirarsi la palla, come facilmente rile- vasi dalla qui annessa figura. Le palle benché libere, per la molta e sensibilmente eguale pressione a cui sono soggette non mutano che pochissimo avvenga riesce facile il il loro posto relativo e mobile, mediante una piccola macchinetta a doppia vite che e che lo innalza con facilità fino circa il si pone il cielo tra le rotaie 7 centimetri. Una ruota dentata o cre- maillera di ferro fuso corre tutto intorno azimutale in giro; quando ciò rimetterle a giusta distanza sollevando alquanto il manubrio che serve a cerchio di baso per dargli il moto ciò redesi nella figura ad altezza Digitized by Google — — 15 conveniente dal pavimento; e da questo mediante un’asse verticale, e rocchetti ad angolo viene trasmesso la macchina, come mostra cielo il di leggieri movimento alla ruota suddetta, e in parte la figura precedente. mobile è 24 mila libbre = 8136 kilogram. con una mano può fare metto giro anche un garzoncello di pochi anni è Il quindi a tutta peso complessivo del un uomo (1) e ciò nulla ostante meno in di un minuto sufficiente a servire di tempo; in ciò ai bisogni deH'astronomo, anzi l'astronomo stesso senza incomodo può far tutto da Secondo il piacere e forza di chi ha da girare la nubrio applicarsi direttamente alla ruota motrice che riduce fiero ovvero questo secondo quarta parte: forza alla la Per impedire che qualche cielo mobile, il , uragano sollevi il può il se. ma- ad un rocchetto , usa comunemente. si cielo mobile, vi tro grossi ferri piegati a collo d' oca che gli impediscono ogni sono quat- spostamento pericoloso. Per (laro accesso ad aprire le finestre che sono nel cielo mobile, gli sportelli e il portone della corro tutta intorno la feritoia camera sopra la vi , e una o balaustra galleria cornice all'altezza di vimento. Quest'altezza è tanta, quant' è necessaria per dare 1 che ”,92 dal pa- alla porta d’ in- gresso una sufficiente dimensione, senza le incomode cateratte nel pavimento usate in altri osservatorii. Dalla balaustra suddetta si passa anche terraz- al zino scoperto, che rimane sopra la scala a chiocciola che dà l'accesso alla ro- tonda: il piano di questo terrazzo è coperto di piombo e serve per osservazioni a ciclo aperto. Similmente tutto attorno al cielo comodamente sopra un'ampio cornicione girarsi mobile dalla parte esterna può 0“,90 di di larghezza. La cu- pola è superiormente coperta di zinco, rinforzato di riga di ferro, ove scorre catena: è pure sormontata dal parafulmine, mobile di legname termina al il cerchio di ferro che forma delle palle; e la parte fissa, annessa al muro stengono possono dar passaggio vazioni sono diverse, secondo e dar moto all' orologio ed è dilatata in cima (1) Questo h il e passando per (2) , in i fluido (2). per i o due cerchi metallicamente, la forte pressione elettrico, del Le canale superiore che so- che ce ne siamo as- scale che servono per le osser- vari usi: quella per leggere vedesi accennata nella il circolo orario figura a piede del pilone una commoda piattaforma. Per osservare ve , n’ è peso dei legnami, e dei metalli, che entrano nella sua costruzione, senza contarvi quello di molti altri accessori. buro al galvanometro sicurati direttamente col , il è in congiunzione col cerchio canale inferiore: le palle servono a congiungere e ad onta del grasso di cui sono spalmati la conduttore del quale nella parte Un petto di 260 libbre attaccato ad una fune avvolta attorno al tam- una puleggia, bastava a metterlo in moto e a mantenertelo. Percib anche i varii archi dei cerchi di ferro sono congiunti insieme da liste di rame. Digitized by Google — un' altra assai larga può trasformarsi dini stessi capace , 16 — dar luogo a due persone insieme di metà anteriore è mobile sopra a gradini la cui in seditoio hanno facilmente col mezzo si di declinazione si uso fa costruita , onde ogni gradino Per leggere cuscini. di un altra scala di cerniere, e tutte le altezze intermedie a quelle dei gra- , il circolo costruzione più semplice di che occupa assai meno posto. Queste due scale sono poste su ruote matte e pos- sono facilmente trasportarsi, e ciascuna ha un sistema malte c restare sopra piedi togliersi dalle ruote di leve onde possono Quella però delle osser- fissi. vazioni, scaricata che sia dalle dette ruote inatte, resta sopra tre cilindri di legno, sui quali l'osservatore volendo può darsi piccoli moti di trasporto senza discendere dal suo [tosto, col tirare semplicemente un cordone attaccato alla balaustra. pavimento è indipendente dal masso che sostiene Il è di legno come quello del meridiano, il che riesce come lo grande di molto meno polvere, ed avvenendo che cadano talora strumento, ed perchè utilità, fa dall’alto delicati arnesi oculari, contrappesi ec. questi sui mattonati presto sarebbero rovinati. Anche camera sono in questa i soliti credenza, e una piccola scanzia per d'altezza variabile, un'orologio a un contatore derale, a i oggetti di uso riposti in una conveniente libri. Due tavolini uno de' quali a piede tempo medio, un cronometro a tempo si- mezzi secondi, e due treppiedi con lungho aste ver- destinate a dare appoggio alle verghe dei piccoli moti dello strumento, ticali compiono il corredo degli attrezzi di osservazione. Tutta mobile e cielo altri gli telligenza sotto la lavori di falegname sono la costruzione del stati eseguiti direzione del F. Mariano Speranza romano con molta della nostra in- Com- pagnia. Dalla parte settentrionale del cielo mobile, dietro la balaustra che corona la Chiesa, rimane un'altro terrazzo scoperto che oltre 40 metri sono collocati bocca e gli di ()'”,43 1’ in largo 1 estende si in lunghezza per ”,2 con 3 sporti larghi strumenti meteorologici. Il oltre 2 3 ; e su questo pluviometro ha un diametro alla anemoscopio una superficie di 3 deciin. quadr.: questi due strumenti sono assai lontani dal cielo mobile, onde non ne sentono disturbo: i termometri stanno presso di esso distanti dal muro 0",5() c riparati dalla mezzo pioggia per giamenlo del del cornicione: dal lato di levante sono protetti sole e delle fabbriche dal rag- sottoposte con persiana collocata a di- lania di oltre un metro c dal lato di ponente dal piccolo braccio di fabbrica che forma il II passaggio Barometro sta mare di al nel cielo 58",32, c di terrazzo: a settentrione sono completamente mobile ad un altezza del pozzetto sul 38”, 72 dal piano della sottoposta Chiesa di liberi: livello del s. Ignazio. Digitized by Google — Come tatti, altri gli uno magnetici quali adesso i , di essi l'equatoriale di restano in piloni Cauchoix e siti H ma ora in una piccola camera interna si , è trovato sede ancora in- residui, ; provvisori!'. Il declinometro è per avendo prossimi i ferramenti del le diffe- possano essere abbastanza esatte. renziali La torre vecchio osservatorio ora è spoglia di del c solo vi resta gli strumenti la serio delle principali osservazioni , meteorologiche per tanto tempo in quel locale. fatte HI- S- L* EQUATORIALE ma- è mia intenzione di dare qui una descrizione minuta di questo Non che non potrebbe gnifico strumento, mi contenterò e figure; tutti pallone pel sognale del mezzodì, un pluviometro e due ter- il mometri per continuare farsi completamente senza molti disegni soltanto di dare un cenno su ciò che vi è di speciale ad illustrazione del disegno generale che presento prenderne di sull'altro gli strumenti sue indicazioni assolute non sono di alcun valore, benché tetto, le che due offrirebbero locale idoneo ad altri strumenti; ed era intenzione di col- locare su di già — 17 su questi due piloni della cupola della chiesa per equatoriale e pel meridiano, cosi i pregi, il fatta dal sig. Tav. che stimo necessario per esser questa specie che esista in Italia, il Struve di quello di Pulcowa, al quale III. com- c che possa far primo e maggior strumento rimandando il pel resto alla descrizione nostro é perfettamente si- mile, tranne le dimensioni. (V. descript, de l'obs. de Pulcowa pag. 181 e seg.) La macchina è posata su nella figura cioè e sopra esso di un piedistallo di granito della forma che formato di un masso trapezoidale che serve una piramide curvilinea clinato sotto l'angolo della latitudine. di si vede basamento, tagliata nella parte supcriore a piano in- Lo zoccolo è alto 0 n ,58 largo alla faccia verso nord 1",04, a quella verso sud 0", 78; lungo 1“,71; questo zoccolo di granito posa sovra un altro di travertino alto 0™,15. L’altezza della punta della piramide dal pavimento è 2", 90, e quella della sua parte inferiore del piano inclinato 2”*,50 circa. Per ramide la difficoltà di trasportare sul luogo fu fatta divisa dallo zoccolo; congiunti , ma un masso onde non perdere cosi grande , solidità, essi la lasciando un corrispondente pezzo saliente sotto la base della piramide. pi- furono corno dicono ad anima incavando lo zoccolo per circa 0",15 I , e due 3 Digitized by Google pezzi poi sovrapposti ed avendo distallo si incastrati ma lastre di travertino alle sopra modo nel qual : stati con cemento. Questo pie- uniti che è sufficiente stabilità pel proprio peso, giudicò opportuno murarlo, spianate — 18 sono fu posato pavimento come il di si 4000 libbre non di 0 ra ,15 molto bene è detto potè orientare colla massima si 1 semplicemente sopra un piano La prima facilità. orientazione del masso fu diretta con una meridiana tracciata sulla faccia in- piano superiore; e anche dopo messovi lo strumento non fu clinata del centro dello strumento resta alto sul pavimento Il tato nel me- toccarlo. stieri olfatto modo ordinario di quelli di Monaco che è 3"', 25. Esso è mon- seguente: il Sulla superficie inclinata della pietra è fissato con sei forti viti un piastrone di lungo 1",26 ferro fuso connesso immediatamente , pilone con al sei viti cui dadi sono incassati neH'intcrno del granito. al piastrone è 0”,225. Sopra ancor essa Sulla culla sono di il ergono si distanti che traversa bronzo, di che in altezza in fissarla 1 suoi orli piastrone a cui il a darle a insieme azimut per la rettificazione , c sotto di essi i due appoggi dei un contraforte o sperone che orario. Questo circolo è graduato e col nonio dà i temere che la . cui posizione di (l-.ODl cuscinetti I può regolarsi mediante una grossa la in ed è lungo 1”,12. Trn vite perpetua de’ movimenti argento direttamente secondi ad uno ad uno di (1). 0", 0335, e i di 40 in ascensione retta. 40 secondi di tempo, suoi raggi corti c grossi non fanno flessione possa avere alcuno effetto per alterare lo zero della Questa massa anche per un’ altro come cuscinetto inferiore in Esso è di una robustezza straor- titolo A assai Questa divi «tuie a dir vero non è punto eoiamutla prl tempo, incute leggere il circolo orario del diametro di 0”’,40 tutto dentato il ha una spessezz a graduazione la spessezza dclfindicato contraforte. L'asse orario è cilin- la un dinmelro esteriormente per ricevere (1) servono a sostegni dell'asse orario, cioè i O^SO contraforte s’innesta dinaria, quali bronzo e l'estremità inferiore dell'asse orario eh 'è d'acciaio, riposa sopra drico, ed ha e le , carico di lutto lo strumento puntellando l’asse una piastra pure vite vili movimenti tanto due cuscinetti al piastrone posa la culla di lutto lo strumento, il strumento. finale dello regge 10 i larghezza della pietra sotto basso verticalmente, così che rinchiudono in essa vieuc unita con diversi piccoli grosse 0".035, lunghe 0”, 21, La fuso lunga 1",40, larga 0”,205, e grossa 0",035. di ferro sono ripiegati Questo è largo 0",15G c grosso 0”,067. s« il fa però utile eli* ti circolo fosse divido in arco, ciascuna divisione vale odo ; giacché poui facil- 10'. Digitized by Google — 19 — serve di conlrapeso all'inferiore parte dell’asse, per equilibrare la superiore che è caricata di tutto resto dello strumento. Alla cima della culla e sopra il cuscinetto superiore è collocato tribometro che sostiene tutto il che gravita su questo cuscinetto; il gran peso il sue ruote hanno un diametro di 0",14 le ed è portato da un sistema di doppia leva gravata di un forte poso mità del braccio lungo che ò di 0“,50. La sommila dell'asse orario è dilatata un disco all’estre- 0",23 di diametro per unirvi con 8 grosse viti il tubo che deve ricevere l'asse di declinazione dello strumento. Questo tubo è di ferro in di 0",162 fuso lungo 0-.90 ed al capo ove entra l’asse ha un diametro esteriore di ma va rastremandosi leggiermente che porta fissata la crociera due del tubo è fornito di i cono verso in nonii del circolo collari di 1’ altra di ove sta estremità declinazione. L’ interno bronzo por maggiore esattezza movi- di menti. Anche quest'asse è fornito tribometro destinato a togliere quasi tutta dentro friziono dell'asse porta 4 ruote di acciaio tubo. Duo forti , in un'anello ed è infilato liberamente nel la che ferro di capo grosso del- e solo impedito dal girare intorno da un dente posto l'asso di declinazione, sul tubo: questo consisto il leve di ferro fuso lunghe 0™,86, e caricate allo estremità delle loro braccia lunghe da forti contrapesi, e infilate col braccio corto nell’ anello, lo tengono costantemente sollevato spingendo in alto tutto l'asso, contro l’azione della gravità. Le levo sono di primo genere ed hanno punto d'appoggio formato da un nodo cardanico, onde possono agire le direzioni 11 con eguale circolo di declinazione ha gento di 5 in 5’; loro il in tutte facilità. un diametro e con 4 nonii leggonsi i di 0",50, ed è graduato in ar- secondi a quattro a quattro. Que- sto circolo graduato è accompagnato da un altro circolo destinato solo a sare lo strumento in declinazione; ed congegno una di lungato oltre i che passa vite circoli in un in i piccoli movimenti si danno con il fis- solilo pallina. L'asse di diclinazione è pro- una cilindro di ferro che porta un conti-appeso scor- revole che serve a regolare l’equilibrio dello strumento. L’ asse di declinazione ancor esso dilatasi al di 0",22 di diametro per congiungervi cannocchiale con ferro fuso ; lunga le viti. Questa la J4 spessa 0*,02(> culla , in che deve ricevere fatta a doccia culla 0'*, l capo grosso un piatto il tubo del semicilindrica e dalla parte verso 1’ diametro interno un poco maggiore di un cuscinetto mobile per regolare posizione del tubo e correggerne la , è di oculare è di quello del tubo e in questo posto è la col- limazione. Digitized by Google — soli tubo del cannocchiale e al solilo doghe tessuto di legno: di fatto di abete e fuori impellicciato di mogano: esso è leggermente conico dalfohbiettivo verso l'oculare, e collocato nella sua culla al di là della sua metà, cioè a 1”,92 dall’estremità dell'oculare ed è tenuto di ottone, uno de’ quali resta invariabile, mentre in posto da due l’altro collari forti può muoversi d’accordo col cuscinetto destinato a correggere la collimazione. Per equilibrare la parte anteriore del tubo, ed impedire insieme la sua flessione vi sono aggiunte due leve colossali lunghe 3”, 75, che avendo ancor esse mezzo formato da un nodo cardanico tribomctro declinazione di posto sul tubo vicino ( punto il come sopra d’ altre del un anello anteriore in obbiettivo; ed alla posteriore verso all’ appoggio nel detto delle è entrano colla estremità ) oculare sono 1’ Anche caricato di due grosse palle, quasi interamente piene di piombo. altri diccoli contrappcsi addizionali possono mettersi all'occorrcnza sul prolunga- mento verghe o delle come metalliche nell’ interno delle palle. Queste quello usate negli strumenti anteriori; leve ma non sono tutte a diminuire peso il loro sono fatte di due coni troncati di legno opposti per la base maggiore, le quali hanno un diametro di questi tronchi di di 0"*,1 15: le basi cono entrano in piatteforme di ferro, o lunghi del diametro di 7"", con dadi a vite ai teforme metalliche contro per compressione, e inflessibilità, e di il minori l’hanno di O^OTS. ferro per tensione, si il le piat- legno operando il ha un sistema di una completa molta leggerezza- L’obbicttivo ha un diametro assoluto di perdute per di ferro fili due capi stringono fortemente basi dei tronchi di cono. Cosi le 1.» basi c 4'“ : ma le 4 linee sono cerchio d’incassatura; onde restano 9 pollici francesi esatti di apertura libera pari a 0",244 la quale apertura ò tutta utile, non essendovi bisogno di adoprare mai diaframma alcuno per ottenere maggior precisione, salvo il caso di diminuire fcITetto dell’oscillazione dell’aria, nel qual caso si usa con vantaggio un diaframma di 5 pollici soli di apertura, c così può lavorarsi in serate che sarebbero decisamente cattive ad apertura libera. sua lunghezza focale misurata con molta esattezza e la spessezza dei di due una rara perfezione vetri = si trovò essere Tutto questo colossale strumento ò messo in moto corso diurno de* corpi il nel centro del motore e il campo regolatore. 4”, 328 28"”, 142: esso è purissimo e senza bolle, e ottica. da un orologio che vedesi a piede del esso segue = La di Il che restano visione. Quest’orologio è primo consiste , secondo circolo orario nella figura celesti in fissi composto il , solito , con che invariabilmente di due parti: il un ingranaggio mosso da un peso Digitized by Google — 21 a doppia corda continua che mediante un rocchetto vite perpetua Questo rocchetto indiato modo, che può rendersi indipendente da in senza strascinarla. mezzo Il sull' un parimente conica: messe comunicazione l’orologio si di moto tra col tiro di fa moto alla muove il la rocchetto ò lar- Il pure una vite porta essa la queste due superficie, esse hanno macchina e scostate che sieno, cessa ogni rocchetto o il vite è disposto essa, e girar libero sul suo albero in contatto portavo sufficiente attrito per asse della di ottener ciò è semplicissimo. go 14"“, ha interiormente una cavità conica, e testa comunica quale ingraziando nella dculiera del circolo orario la , tutto lo strumento. la vite. L'attacco c il distacco, del- duo cordicelle attaccate ad una piccola leva, sua azione è così pronta, che lo strumento può mettersi in moto, c arrestarsi istantaneamente sotto il filo micrometrico in condo a piacere dell’osservatore; e quel ch’ò più pregievole si c la la stella una frazione è che se- di moto il da principio trovasi già nel suo grado preciso di uniformità che deve fin te- nere appresso. Tale uniformità di moto dipende dal regolatore: questo consiste in un orologio ordinario, connesso col pezzo motore mediante una vite per- petua: la velocità di questo orologio è regolala da un bilanciere a forza centrifuga il quale è formato da una piccola leva orizzontale che porta ai capi due palline metalliche attaccate con due sottilissime molle: per trifuga le palline vanno a strisciare contro con questo attrito regolano moto. il sistenza ottiene lo scopo suo per più ore nel campo simo ingrandimento che il moto sia una macchina sì di in Il le pareti la forza i fili una cen- una scatola conica, c un modo sorprendente; perchè può del cannocchiale c tra 1000 di mostra che questo genere fatto stella di re- tenersi anche col mas- volte; giova però nella pratica dell’osservazione un tantino più cotere del moto diurno. Bisogna però che delicata sia tenuta con grandissima nettezza c pulizia; e lo strumento perfettamente equilibralo, o meglio con una piccola tendenza ad aiutare il moto dell’orologio. Senza una completa regolarità in questa parte è impossibile fare buono misure, e perciò parte di tal meccanismo è una delle più essenziali di questi strumenti. Il micrometro è ancor esso un pezzo congiunge al tubo con una forte goli di posizione del i minuti primi. I.c dentemente da due diametro di meccanica. Si ed ha un circolo per misurare gli an0",155 e con due nonii si possono leggere i sono mobili, ciascuna indipen- fili una sola delle quali però, quella della piastra su- periore, porta la testa graduata e divisa in sato su di un rara precisione vite, piastre che portano viti ; di 100 diaframma mobile circolarmente parti. Il sulla piastra filo inferiore è fis- fondamentale per Digitized by Google — poter mettere i Gli ben quella che è messa paralleli. La 22 - piaatra in cui invitasi l'oculare è portata da moto ma oltre di muove una cremaillera che fa scorrere dalla vite micrometrica, in tone munito di rocchetto lare indipendentemente dal Ulo micrometrico per tutto 11 micrometro è fornito Ano a 1000 volte. Ecco 8 oculari in » » 8 30 IV » 300 » 615 j» V » 403 600 760 1000 » 4 30 3 28 » ii » VI n » VII » » Vili » vanno da 142 ad 817 altri il li » » IV » 210 340 500 V » 817 » con doppio micrometro circolare, purché si regoli seguenti i può farsi tubo, con rischiarare tutto vi che precisione Ingrandimento 142 l il ma noi finora altrettanto bene per gli convenientemente l' illuminazione. come 107 148 in quello di Pulcowa o per I’ campo, ovvero illuminando solamente asse del i fili diverse attenzioni che la pratica sola può insegnare, partito da questa illuminazione; è l’inconveniente che le I : II Con molta negativi di 111 I buon 1» servito: giacche in loro vece serve filare, L’ illuminazione 255 140 » » altri loro ingrandimenti sono trarsi » « » non ce ne siamo oculari 13 36 » volte. Oculare Ve ne sono pure due Kamsden: 17'94" » Ingrandimento i Oltre questi vi sono cinque oscuro. Campo » » campo che ingrandiscono da 98 positivi loro valori determinati col dinametro di i un bot- ciò tutto l’ocu- campo. 98 135 200 Oculare oggetti deboli di il ma per gli in può oggetti assai deboli lucerne essendo molto aperte diffondono gran luce Digitized by Google — nella stanza , e gliore che molti piccoli oggetti que slrumonto forza dello la 23 si sia da renderli ben cospicui. Dopo faranno sparire del tutto applicandovi spero di fare soli i fili di ma forse platino micrometrici fili diversi resi come , poco. fra valor della vite micrometrica determinato coi passaggi della polare è 11 r"= Dna luce di due la elettricità per illuminare incandescenti dalla ba- tal stentano a vedere o a misurare, quantuntale sono riuscito a diminuire notabilmente questi inconvenienti: tentativi si — lucido dei metalli producono un delle parti riflessi i 15", 45838 — 0", 00249 — (< 14", 7 R). piccola incertezza regna nel coefficiente termometrico, al qual fine non sono state ancora fatte ricerche sufficienti. pregio principale dello strumento 11 nato. Per ciò che riguarda che elegante gli oggetti che esteriore costruzione 1’ , abbiamo esami- esso è non meno solido varietà stessa delle tinte e le combinazioni dell'ottone, del la : nella forza e nella preci- consiste sione dell'obbicttivo, testimonio di che sono bronzo, del ferro, del legno, dcH’ar genio e degli acciai diversamento colorati, mostrano un gusto onde anche come oggetto squisito, cuzione meccanica è riuscito un lavoro 1/ artista prodigò ogni cura c lustro numento di mondo capitale del alla la Santità e ; Silvestro. s. 1 pezzi quali tirati a lustro; mano dare loro una nerito, tista, Sua di ma di si i di Sommo , i pezzi cosi che nessuno tutti Fui prezzo il IMO IX e mo- erano quali anneriti con semplice patina, scirocchi de’ nostri climi ci hanno forzato a tale Lo strumento an- fu collocato in posto il gior- operazione non fu d'uopo far venire l'ar- ben lavorati e ben si null'altro inconveniente disposti nelle 13 casse che al lo trovò danneggiato nò guasto; e inoltre per la erano stati contrassegnati, cinque sole ore bastarono per metter tutto i Pontefice doveasi collocare questo prezioso copale, trasparente alle parti lucide, c nera alle Ottobre 1854. Per gran cura con cui (1) parte anche oltre Augusto e di ese- genere ammirabile. in ogni questa degnossi onorarlo per ciò della croce di cav. ferro forti è manifestato finora. essendo contenevano comodo all’ cattolico ove di industria d’ arte onde evitare la pronta ossidazione; nel resto o guasto no 25 riguardo specialmente in pattuito in suo posto (1). massicci pezzi che lo compongono, assistito in questa collocazione A si dal macchinista fine di di tempo poter sollevare con armò un doppio Giacomo Luswergb tiro in terzo della cui molta capacità ebbi preclaro saggio io questa circostanza. Digitized by Google — raccomandato a due sbarre messe bile. Le prime ma rore bastò metter fra che la la culla e piastrone alla parte superiore una il cuneo di tempo. Tanta è di lo strumento, non domandò precisione con cui sono lavorate tutte le la parti di questa magnifica macchina, che anche chi non l’ha mai veduta, pur- ché ne conosca ('andamento generale, può commetterla insieme. da seguire nella collocazione de’ pezzi servì Mera viata dal sig. cowa. Mei lastra di 7 millimetri di spessezza; c questo lavoro dovè smontare e rimontare quasi tutto che poche ore mo- fenditura del cielo pietra era stata tagliata u n l'inconveniente fu di nessun conto: a corregger quest'er- feiTO leggermente fatta a si — rettificazioni fecero vedere poco troppo bassa, per cui 2i attraverso della I*cr l’ordine guida una breve istruzione in- di Pul- stesso, e pel resto la descrizione dell’osservatorio di trattare delle osservazioni fatte con questo strumento esporrò quanto è necessario a sapere sullo stato suo di rettificazione onde giudicare del merito delle osservazioni stesse. §• IV. STRUMENTI DIVERSI. Oltre strumenti astronomici principali mentovati gli trovasi nell’osservatorio una completa raccolta scuno dei quali è in duplicato sconcerto. Vi è magnetometro mente il di in questa descrizione, strumenti meteorologici cia- per supplire a qualsiasi improvvisa rottura o di declinazione fornito di teodolite apposita- costruito senza ferro e acciaio, e coi suoi accessori per la misura della declinazione assoluta e dell'Intensità. Vi sono diversi cercatori di comete e canocchiali a inano, e molti strumenti geodesici, cioè: ISorda, un teodolite di tascabile di Breguet, conserva attualmente Porro per l’antica 1’ un circolo ripetitore ripetitore in altezza ed azimut, un barometro portatile di Fortin o di un cronometro un sestante. Vi interressante raccolta di strumenti inventati dal si sig. misura delle basi, c che hanno servito sulla via Appia(l). Fra la questi è un Gamhey, metro tesa di tipo e un comparatore a microscopi e si conserva ancora Boscowich. Finalmente merita interessanti publicazioni di esser mentovata la Biblioteca che racchiude le più accademiche ed astronomiche moderne; molti atlanti c carte celesti c le più stimate opere in astronomia, fìsica e matematica. Essa è scarsa di opere antiche; ma si ha un ricco complemento Biblioteca nella grande del Collegio ove trovasene una assai rara collezione. (1) Vedine urta breve descrizioni» e l’uso nella Corrisp. Scientifica anno IV, n. 22, 23. Digitized by Google — — 2ó PARTE II. OSSERVAZIONI FATTE ALL’EQUATORIALE DI RERZ. I soggetti principali osservati furono I. Le II. 1 seguenti i : stelle doppie. Gruppi di stelle. III. Le nebulose. IV. I pianeti Giove e Saturno. V. Diverse comete ed pianeti altri : di ciascuna di queste classi diremo a parte. •- s- OSSERVAZIONI 01 STELLE DOPPIE. delle La misura delle stelle doppie costituiscono uno dei più importanti soggetti moderne ricerche astronomiche , ma non poche sono le difficoltà che s’incontrano ad ottenerne delle buone. Si esige gran forza ottica c gran pere- zione meccanica nello strumento, e non poca perizia nell' osservatore, e ad onta di ciò sussistono sempre fra le incertezze che rendono assai dubbiosi pi; talché osservazioni dei migliori astronomi Ì tali calcolatori delle orbite di questi cor- ad onta della diligenza degli osservatori soggetto, dal quale dipende nullameno che la , e della importanza del soluzione della gran questione, se la legge della gravitazione in ragione inversa del quadrato delle distanze agisca anche al di là del nostro sistema; ad onta dico di tanta importanza, le stelle doppie più note non hanno ancora uh numero tale di posizioni sicure da poter metter ciò fuori di ogni dubbio. L’incertezza nasce sopratutto dalla difficoltà delle misure in distanza, le quali per alcun chè, tuttora inesplicato, presentano divergenze notabili, non solo tra diversi osservatori, persona da un giorno pato all’altro, il una parte aliquota considerabilissima non sono esente dal sto io esservi di non che , alla stessa pure sono misurano. In que- si mi è avvenuto con molta sornon sera misure così concordi fra di loro, da nemmeno un centesimo avvenire altresì lo stesso fra discordare delle quantità difetto ordinario: presa di avere spesso in una sure ma che è notissimo a chiunque se ne è occu- divergenze che quantunque di pochi centesimi di secondo ; i di secondo di diversità; e diversi poco dalle numeri ottenuti, la ma serata seguente quest’ultimo mi- per prime. Persuaso di ciò ho fissato 4 . Digifized by Google — canone di non prolungare tro reiterazioni come , misure ciascuna sera oltre tre o dopo due o dopo due o tre tre confronti misure anche la precisione, onde ordinariamente non di misure dello stesso oggetto. differenze — 26 in piuttosto ripetere le misure nella stessa serata stessi, così gli ma le comprese sotto È ho fatto più sono derivare da molte cause: la poco accresce si tre in quattro serie di ancora ignoto qual di Ma numeri seguitano sempre in sere diverse, denominazione la più quat- al più serate di seguito. i sia causa di queste la ma equazione personale: disposizione dell’occhio che facilmente si pos- adatta a diverse lunghezze focali nella visione telescopica: le dilatazioni delle parti del micrometro c la temperatura dcU'obbicttivo che induce diversa lunghezza focale, c quindi qualche inavvertito difetto di parallasse nei getto, e sopratutto lo stato dell’ aria durre tali diversità, contro le quali il rapporto all’og- fili sono ragioni più che sufficienti a pro- solo rimedio è di moltiplicare le osser- vazioni. 1 calcolatori Un'ora si sono rivolti degli angoli a servirsi di credendoli più sicuri; o certamente un'errore anche di 2", o 3° quando sono hila; tuttavia l'esperienza ha mostrato, dcll'osservatoro ha tale influenza che si clic esso si tieno in non può stella darsi può un modo o danno diverse regole per evitarne tele una gli assai largo a taluno, lo Dawcs e Slruve ai effetti: A 20 in ad onta i 4.° Ho tutto le cau- che di lavori di Herschel i cercato qual potesse essere può avere la relazione. cagione Ecco disponga l'orlo I’ non di ciò, esperi- serie di linee parallele verticali distanti tra di in di 10 in modo che della riga 20 centimetri le linee parallelo, si 20 in 30 molta una riga essa venga ad essere sulla dire- moveudo alquanto la venga ad intercettare una porzione del cono luminoso che entra per l'apertura tamente storcere di Se questo limilo pare zione del raggio visuale condotto alle linee parallele, e testa si ottenga capo 6 gradi moto angolare il 30""- collocate a una distanza dall’osservatore di si del a nei diversi anni: del resto in tal materia stesso una distanza dullocchio obliqua a 45’, e ma preghiamo a vedere e confrontare sicuro. mento semplicissimo. Sia una loro circa 5 su di una sola sene di osservazioni fatte in diversi e ho trovato un fenomeno che forse vi metri. di un'altro; ciò è ben noto e però prudentemente per ben dimostralo fondandolo ò male mettersi La posizione l'altro. far variare l'angolo in tempi o da diverse persone se esso non supera South, angolo che anche questo elemento è altrettanto soggetto ad irregolarità in proporzione quanto secondo posizione, nell' assai piccole le distanze poco influisce sui raggi vettori dell’or- della pupilla; si vedranno immedia- e quasi restringersi presso la riga, formando Digitized by Google — non più ma come dello rette, ghe ad angolo retto — 27 dei rami di iperbole. Se tra di loro e cbe stiano di 45° inclinate alle parallele, allora ma non una, dispongano presso all'occhio si dell’angolo, lo storcimento sarà più marcalo, e le rette si due ri- sulla visuale, guardando presso al vertice trasformeranno in iperbole dichiarale, la curvatura delle quali varia notabilmente secondo la di- stanza della riga all’occhio, e l’apertura della pupilla. Se le lince parallele c lontane siano pure parallele all’orlo della riga, allora esso mente l’una addosso all’altra, c vieppiù presso alla riga. Guardando a questo spigolo di una Gnestra, o i piombi che quando il all’ asse della La colorazione non , come possa variare meno direzione più o i Infatti nei rapporto ho fa fa il riga la caso nostro, al ma distorsione mostra secondo la nel fatto a bella quando per giudizio degli angoli di posizione forti via la ingrandimenti di direzione simmetrica all’asse della in diaframma il fenomeno dell’oculare, ha quello della pupilla, e Glo micrometrico e alla direzione delle al descritto di i suoi orli stelle lo , un dia- devono fare, stesso effetto sopra. Por istruirmi su tale errore posta diverse serie di misuro in posizione incomoda cd obli- qua, ed ho cosi conosciuto i limiti entro i può essere compreso quali E diligenza per evitarlo. Nella maniera di misurare inutile il il suo dire cbe ho usato ho seguito in tutto lo nor- date da \V. Struve ncll’introd. alle ilensurae; nè è qui necessario ripeterle: solamente avverto che le distanze sodo prese più volte per ripetizione doppia completa, o spesso cambiando posto vite. ai Alo Asso, onde variare le parti della L’ angolo di posizione altresì è preso più volte ogni volta 11 non passa simmetrica- immagini soffrono una distorsione le , valore che è circa di 4° nelle posizioni estreme. me io inclinata dell'asse dell’occhio all'asse del cannocchiale, metro notabilmente minore che pupilla hanno nell'occhio una raggi non pupilla. come colori dell'iride. Questi falli dimostrano, accompagnata da colorazione. sensibile me i fascelto di luce che entra nell’ occhio mente attorno restringono apparente- un'oggetto molto luminoso, una vetriata lontana, veggonsi insieme collo di storcimento e spostamento anche si sembrano accostarsi quelle che cadono più modo numero il micrometro di molti gradi e rimettendolo , spostando totalmente nuovamente sulle stelle. dei confronti in ciascun caso è notato colla osservazione. Pel giudizio dello grandezze ho seguito la norma di Struve stesso, ad aver preso pratica sufficiente e quindi spesso sono omesse. Quando è quieta e i dischetti sono ben terminati, la Ano l'aria stima della grandezza è sicura quasi come la misura della distanza: non così se l’aria è sfavorevole mcnto debole. Devo osservare che un elemento interessante nel e l’ingrandi- giudizio della Digitized by Google — 28 — grandezza e a cui poco bada comunemente è si eguali in disco apparente, ma una rossa e loro colore: di due il verde l’altra stelle giudica sempre piu si grande la verde perchè questo colore è più luminoso (W. Herschcl Phil. Trans. 1800, p. 255). Questa vivacità ha bene spesso influenza notabile sulle misuro, e certe minime stelle misurano con gran precisione, mentre altre si grandezza o distanza sono molto difficili perchè di tinta men chiara. di cgual Gli studi che vado facendo in questo proposito essendo appena cominciati, non ne dirò di vantaggio. stelle una La vaghezza e varietà dei colori, è una delle più belle proprietà doppie ed è oramai provato che essa non è effetto di contrasto È realtà fìsica. impossibile non comprendere terminazione precisa di minar possono ed azzurra i fln'ora è mezzo da mancato un stabilire punto di colore per questi oggetti. Se non m’ inganno riuscito, almeno ad indicare un mezzo narlo in modo , I col quale si da non avere equivoco io credo di essere può arrivare a determi- di sorta alcuna pratica, alla mi sono contentato però devo avvertire che la ma nei secoli avvenire: 1’ esporrò in spero quanto prima poter arrivare a provarli e di notare i colori modo al forti Possono riconoscersi più marcate sono la Nel che ingrandimenti. Così Venere che pare bianca coi piccoli, diviene giallo-verdina coi versifica notabilmente. ordinario. visione per cannocchiale è soggetta a gravi diffe- renze dalla stima ordinaria, specialmente coi tinte; le che illu- soli miei tentativi finora per mancanza di tempo e di apparati, non sono stati applicati intanto ma con precisione questo mezzo è desunto dallo spettro della scintilla elettrica e fine. delle , una de- loro satelliti con luce alternativamente rossa, e verde, o gialla ma (1), di c di conoscerne la variabilità, se pure sus- nò non può senza interesse contemplarsi un sistema di siste: il tali tinte, importanza 1' plumbea forti. Giove pure di- in esso fino a quattro o cinque delle fasce oscure, la rossastra del fondo generale del pianeta e una gialla verdina nelle fasce più lucide. Avendo fatto (I) Esempi superbi dì quelite combinazioni tono i Rancio e verde Rancio e verde-azzurra seguenti notissimi: < Boote « Ercole Gialla e azzurra 59 Serpente Bianca e azzurra 9 Serpente Bianca e rossa * Cassiopea Rossa e verde 95 Ercole Gialla e cenerina 10 Ariete (Slruve C70j gialla azzurra la magg. azzurra. Digitized by Google — 29 - singolare attenzione sulla Luna, ho veduto e 'eoi forti ingrandimenti ò di vagna. precede quanto agli errori probabili di mio primo saggio in tal difficile di queste determinazioni, essendo questo 2. maggiori strumenti , di quelle gli che vedo oc- hanno usato eguali o comparate più importanti e oggetti misure colle più accreditale e recenti : dopo aver veduto confidenza che poteva avere nei miei risultati, ho intrapreso di risultati siano ho preso fiducia nel successo. Per mia istruzione per- tanto ho studiato dapprima grand'opera i trovato le divergenze delle non maggiori particolari misure minori o certo correre nei lavori degli osservatori più celebri, e che così la mie le grado di il revisione della Struve Mensurae micromelricae. Questa essendo fatica anni, e in cui altri puro ora sta lavorando, ° la- di brevità e una uniformità materia, non pretendo che 1. limiti suo fondo per osservazioni dà la sinonimia necessaria per intenderli. superiori ad ogni eccezione; dirò però che avendo mie latini potrebbe dare Io spettro citato della scintilla elettrica. La tavola che le In il piombo o di nomi degli astronomi esteri, e sarebbe desiderabile in ciò scala, cui il mi sono convinto che veramente color tinta colori nelle osservazioni sono notati con 1 comodo una di molti ho creduto dovermi porre certi per riuscire più utile che fosse possibile. Questi sono stati i seguenti: Preferire le stelle più australi, e cercare di aggiungere a quelle di Struve anche diverse delle più meridionali oltre 15.° di deci, sud date da ° Non misurare che per qualche scopo J. Herschel. particolare le stelle poste oltre 30° di declinazione Nord. 3." Limitarmi per ora alle stelle di maggiore grandezza c specialmente alle Lucidae dello stesso autore, onde acquistare una sufficiente pratica per indi poi passare alle altre lìeliqme. da questo lavoro sarà doppio; 1° il moto siasi concorrere in astronomi Il frutto che tal guisa a fissar si potrà raccogliere riconoscere quali siano le stelle in cui di manifestato in guisa, da dare speranza delie di orbita certa. 2." Di misure che unite a quelle degli altri somministrino una posizione normale esente da personali equa- , zioni ed errori , onde possa stabilirsi con fondamento sicuro un catalogo di questi importanti oggetti per servir di base a futura lontane ricerche. Per cominciare originali fino da adesso questo lavoro, aggiungo un catalogo delle principali doppie ridotte, in alcune delle quali è fatto confronto colle posizioni date da formano come due epoche anteriori anni incirca scibili. alla serie delle osservazioni , e perciò sufficienti a alla W. nostra, far ravvisare Herschel, e da Struve, che 1’ una moti , Delle stelle riconosciute già per periodiche, dò bite, desunti dai più recenti calcoli a me di 70, 1’ altra di 30 se essi sono riconogli elementi delle or- noti, acciò chi volesse confrontarli Digitized by Google — — 30 vada coi dati delle osservazioni, possa furio. Chi più desidera ò d'uopo che grandi lavori di Struvo e di Maedler, di Herschel e South ec. ai La dendo con questo 2 di 280 misure complete scric attuale di osservazioni contieno titolo quelle angoli di posizione e di 2 somma 1120 osservazioni di oltre a , non meno massima parte con- cui ciascuna volta furono presi in ma distanze doppie, per sistono di 4 angoli e 4 distanze, e spesso anche più, la inten- distinte. la onde realmente formano Le dubbie e le incomplete sono state tutte rigettate, meno qualche raro caso d'incomplete, nelle quali misura appartiene Le osservazioni la più lontana di qualche triplice sistema. alla di stelle ristrette non sono state che fatte in circostanze ottime, o almeno buone, e quando l’aria eia tale da dare immagini ben precise, c da poter ammettere almeno un ingrandimento tali meno buona era È un siamo occupati ci La colonna larghi. importante fatto sime nulla può di altri oggetti, il vedere come talora in l'aria non buona stabilmente ó buon tempo; il tramontana quiete. È si se oggetti più le difficili, 4 Aquila dietro l'altra, giacché desi decisamente midiamentri dei >ì come fili sono valutate dietro ò un di tempo: è (issato si in cui soffia la pei climi caldi, , di questi brevi Homo, certa per in istato momenti por misurare o esaminarne di quelli più astrusi. , e 3 Cigno : la cifra 8. in ottima condizione d'aria vi queste devono ora essere nascoste una Corona che pure è semplicemente distante 0",3 ve- Le distanze inferiori è noto che sono piuttosto la ma non persevera se non poche ore l'aria doppie più volte trovale semplici , o cattiva ter- ha sempre una cattiva terminazione d'immagini, ancorché sieno veramente eccellente. Mi sono servito Tra stelle, cambiamento vengono improvvise, o una cosa, non so se singolare y Corona l'aria doppie forma un criterio forse non qualche giorno dopo che nelle giornate serene che che anche nelle sere migliori, gli quando volte: giornate apparenlemeute bellis- stelle più sicuro che vi sia, per giudicare di un prossimo il 760 misure pel forte oscillar delle farsi di minazione delle immagini; l’aspetto delle è di o delle misuro di gruppi più delle note contiene a questo riguardo le indicazioni necessarie. alla somma stime che altro grandezza nota del diametro dei fili : dei tali se- stime stessi. Le liste che seguono non hanno bisogno di spiegazione. La 1* colonna numero progressivo. La 2* il nome della stella col numero di Struve 1827 contrassegnato colla lettera 5. La 3* l'epoca in frazione di del cat. del anno. La 4" l'angolo di posizione. La 5" stessa distanza in secondi di arco: la distanza in parti della vite. seguono i o i La 6" numeri de’ confronti, e grandimenti indicati col numero dell'oculare; vengono appresso le gli la in- grandezze colori. Digitized by Google — — 31 Sul peso dato alle osservazioni» essendovi tanto dovere prendere per base l'accordo che vedesi un peso vazioni parziali, dando della vite di cui le mero « di arbitrario, ciascuna sera in numero inverso a) divergono de’ gradi di cui . . 2 . . 1 nu- tra 0’ 1”, e 1.2 ..3 . testa pesi fino al n. 5: i fra (V* e l* e 4 . osser- al angoli di posizione, giudicando della dif- gli è quando le divergenze sono 5 peso il credifto le ossorvazioni più discordanti distano tra di loro e ferenza a vista senza istituire minuto calcolo c limitando cosi ho fra delle divisioni della ... 2 » 3 «4 4 » 5 5 Divergenze superiori rarissime volte occorrono ed ordinariamente sono in osservazioni fatte in cattive circostanze che incluso nel peso Io stato del ciclo, sistema sto renze avendo veduto che , noti) te di sopra, elio il ma ho ho creduto (1) Ho inutile accennato «opra in sono rigettale. Da principio aveva creduto dovcro abbandonare que- fatto esso nel seguiva la legge delle diffe- è una prova manifesta della grande influenza dello stato dell' aria sulle misure. Attesa sera, si ciò poi la de’ risultati da sera a variabilità maggiore accuratezza che alla difficoltà a* di questa (1). nel prender misure esatte delle «Ielle incontra doppie, dal continuo moto dell'atmosfera. Dì queste si nei paesi più settentrionali sia tale agitazione dell’aria meno lagnano tutti osservatori, ina pare che gli L’ammiraglio Smith sensibile. nella sua hell'opcra Cele/tial Ciclc V. 2* pag. 128 ricorda a questo propolito la noia che ne riceveva moso Piazzi , e come esso per ciò preferiva assai Green wich facendo osservazioni astronomiche nei nostri climi ha rilevato zioni e i movimenti delle di temperatura che 5 o 0" mentre dà origine cui si a hanno si è da 10 a 12% e questa produce un continuo mescolamento immagini perfettamente terminale venuta quasi stazionaria ed un poco superiore d'ordinario a questo stalo succede uu generale impedisce le osservazioni. Quindi ti riiigbilterra. (Jn bel cielo e rare e riconoscere assai rari. Pei favorevole a la alla o i di d'osservazione, poco proprii coperto, difficoltò, e si si ma se si ma alle os- lavori della scienza quale è per esempio nebulose numero c si non superiori a 200 volte vuole spingere più in la di visibilità degli giorni in cui si possano con esattezza misu- doppie, specialmente le litliquac di Slruve del sia d'aria che momenti in annuvolamento, che per un altro verso in certi paesi creduti giorni di aria pura e quieta in cui chi usa mediocri ingrandimenti e meno che non media propria dell’ora parziale più grandi piccoli pianeti, studio di ma le stelle precisione dell'osservazione, grado imponente Fa- temperatura è di- la puro potrà esser opportuno per ciò che riguarda come nuove comete, possano fare osservazioni, i I soli stelle. quando tranquille è c comprende come servazioni astronomiche pure siansi compiti oggetti, il Biot pure che essa produce. La ragione di ciò pare evidente.il cambiamento «ielle refrazioni irregolari e quindi a continue agitazioni nelle delle il sig. grande irregolarità delle refra- la ha nell’aria durante un giorno di atmosfera pura sarà nei paesi settentrionali Roma in Palermo, alla sua là 1* e 2* ordine , il cielo è sono sempre l'iograndimenlo c quindi incontra Dell’aria un ostacolo, che nei paesi caldi acquista un esige da parte dell astronomo la massima attenzione onde no- Digitized by Google — — 32 Restìi ora solo a dir qualche cosa sullo stato dello strumento, e sua ret- tificazione durante queste misure. Le misure non furono incominciate che molto tempo dopo regolari la sua collocazione e completa rettificaziono, e regolarmente solo dopo l’Aprile. In tutto il corso starono costanti, dell' gli il Polare, a Pegaso e a in furono piccolissimi, e re- errori strumentali come me ne sono terminazione fatta da qucU’epoca anno spesso assicurato. Riporterò qui de- la 3 Dicembre 1851, colla osservazione delle tre stelle, la Andromeda, trattandole col metodo dei minimi quadrati; non poi lo strumento fu più toccato. Posizione del polo strumentale rapporto polo celeste: al Coordinata nel piano del meridiano (polo strumentale più allo) 5 Coordinala nel circolo delle sei ore L’errore dello zero del circolo di ij = 15.” 330 = — 61 1." declinazione fu tro- vato 18” e immediatamente corretto colle viti di registro. Errore di numerazione del circolo orario u Collimazione c = -+- 6.‘ —— 61 43 1 (l'angolo del tubo coll’asse di declinazione dalla parte del- l'oculare è acuto.) Angolo degli assi di asc. retta e di declinazione contato della parte del tubo e del circolo orario. in t'=90* un’altra serie di osservazioni quest'angolo fu trovato. nuova prova dipende dalla costruzione perdere stelle il tempo prezioso per le osservazioni pi ri difficili. le buone circostanze per lazione lenta delle stelle frazione ai si 0.' 060 Quello che dico delle osservazioni doppie dicasi anche delle osservazioni meridiane, nelle quali spesso mentre — 0.M47 — dell'artista (1). coi Corti ingrandimenti che forse altri rare =90* . della precisione del lavoro, perchè quest'angolo é invariabile e ha grande le osservazioni non osta nocumento si alla loro meridiane che per le stelle misura relativa, purché di ha una discordanza non può rilevare coi minori, anzi Corse sono più difficili e doppie, perché una oscil* vi sia buona terminazione, da questa nelle determinazioni delle distanze conserva spesso alterala per buon tratto di quel tempo che una stella La zenitali. re- impiega a pas- sare pel meridiano, e per correggere gli errori eba ne possono provenire tutte le lormole sono inutili e solo vi resta l'unico rifugio di distruggerne l'effetto col molliplicsre le osservazioni. (!) Gli strumenti equatoriali, essendo ora comunissimi, la loro teoria trovasi esposta in modi diversi tn varii dotti trattati. Tuttavia potrebbe desiderarsi una maniera più semplice da strare le fromole usale nelle loro rettificazioni; onde non credo mentarissimo. Perchè un equatoriale sia ben rettificato ai esige: inutile 1* il Che dimo- darne qui un cenno il suo asse polare sia ele- pa- rallelo all'asse della sfera celeste. 2* L’asse ottico del cannocchiale perpendicolare all’asse di declina- zione. 3* L'asse di declinazione perpendicolare all'asse orario. 4* Lo zero del circolo di declinazione Digitized by Google — 33 La come può flessione è piccolissima, Nord clusa dalle stelle al Sud al provarsi dalla distanza polare con- non superando dello zenit, le differenze tre o quattro secondi. eoiucida coll'equatore (o col polo). 5* Lo zero del circolo orario col passaggio dell'astro Il polo strumentale può deviare dal polo celeste in altezza e in direzione laterale; altezza trova facilmente mediante si distanza polare di una stella vicina vera, «bla dalle tavole; così facilmente La deviazione colo od inesatto, laterale per ba l'errore dell’altezza polare si buono circolo orario sìa vazioni di due stelle P Sia il e la l'altra una stella S e si Ora suppone che si l’angolo doppia e anche dello zero di gradua* avrà EPS pure formob diventerà circolo orario sia pic- il coordinala la 19. Ma se il altri errori. gli il PEy che ha il vertice meridiano vero EP, e l’apparente dello strumento E*, questi quando le deviazioni sono assai piccole. Si os- conduca un arco PS avremo; sen te si equatoriale c che dà tutti circoli intersecandosi sensibilmente all'equatore servi la pratica coi circoli distanza polare di una stella che sia a sei ore di distanza dal polo celeste, y lo strumentale, l'arco Pir 6 opposto all’angolo equatore, e che è compreso tra due si ben graduato, sarà preferibile quest'allro metodo, fondato sulle osser- una polare, l £, una prima approssimazione, o anche qualora avrà osservando si meridiano, e correggendola dell'errore delPindicc e dalla refrazione all’ meridiano. al deviazione in rapporto allo zenit, e confrontando questa (corretta della refrazionc) colla distanza polare ripetitori zionc. mezzo del rovesciamento come polo, per al la circolo gradualo della declinazione, determinando il la ES = SP sen : ditfereuza tra ES-+-SP, e sen il EPS : sen SEP. quadrante intero EP piccolissimo, e la deviazione tale ebe sia molto piccola e di più suo seno possa sostituirsi il b all'arco, : seti 8 : cos ) : EPS : : PES : h : : v quindi l'errore A nel tempo della culminazione, trovato colla lettura combinata del orologio e del circolo orario sarà : Itisi) tang Consideriamo ora retta non posti l'altro sopra sì trova che un tale colla stessa dimostrazione. , I* P»= discosterà di un arco si errore , che coinciderà col polo: c costruita la figura i al come produce nel passaggio un’errore K' mento 5. errore dello strumento derivante dagli assi di declinazione e di ascensione ortogonalmente. Lo strumento descriverà un circolo massimo meridiano vero all'equatore, e — i tang $ La differenza essenziale dei due errori è in ciò, che rovesciato lo stru- errore primo di deviazione laterale resta lo stesso , mentre questo degli cambia assi di segno. L’errore di collimazione flusso sui passaggi osservali fa si descrivere allo strumento un parallelo al meridiano, e trova al solito essere h" = Questa collimazione potendo variare col girare eliminerà quest’errore coll’osservarc il A e Bi 1 e sec II suo in- de’ passaggi: 8. circolo di posiziouc del micrometro 180" di passaggio dalla stessa parte del meridiano due col micrometro di posizione a 0* e l’altra a Siano quindi il come neU'istromenlo volte, si una 80.* passaggi meridiani o le culminazioni, concluse dalla lettura del circolo orario, e dell'orologio per una data stella col micrometro nella prima e seconda posizione: sìa a l’ascen- Digilized by Google , — Simassima importanza, valore del passo della vite essendo delia li definitivamente stabilirlo sufficienti a che non può ma non modi, di determinarlo in diversi credo che 1' ; sensibilmente sulle misure che influire che rimane è tale però si danno moria. Tuttavia per ogni sicurezza ho creduto bene dare misurato parti della vite stessa, in onde occorrendo in questa me- valore diretto e il dover usare un altro di possa farsi senza difficoltò. coefficiente di riduzione, Stando cercò si ricerche fatte finora siano le incertezza alle osservazioni finora, fatte coefficiente termometrico, per la il variazione combinata della lunghezza focale dell'obhiettivo e della dilatazione un poco diverso da quello della vite sarebbo dubbio. Per determinare di Struve, puntualmente metodo il mi onde resta qualche valore del passo, la prima maniera fu dedurlo dalla il seguito misura diretta della distanza focale delfobbiettivo e fu Struve (Mais. micr. introd.) c di si stono retta della «Iella per l'osservazione fatta nella posizione che dicevi prima nocchiale diretto all'equatore c presso meridiano sta al in ciò molto ebbe: cioè in cui il can- Fatto k l'errore dcll’urologio, e u all'est. quello dell'indice del circolo orario, sarà . I* e per a — = A-+-B seconda pusixione, in cui la „ II* dalle quali si a il + hk m-f-i) tang 5 i tang S -f- c sec 8 tang 8 — C sec cannocchiale sta all'ovest A'-hB' — =— a -+- k -+- — n tang ì t 4 ha facilmente colla semplice sottrazione e somma: A4- —— U A'-4-B - 111* f -f- 2e sec 4- 2 i tang 1 2 A IV* + B +• A'4-B' — 2(k -4- si) 8 = 2 n tang 8 0. = 2 dove si vede che l'errore dello zero del circolo orario « L'n'alira stella darà . *(• quindi -«)-+- due equazioni /A -f- B ( — I v 1 — /o ^ confonde coll'errore del cronometro k. si forma IV*, e da esse , -4- b (t 1 2 -4— b' \ — si ricaverà =!*!tan0S — UmgfJ : J i>. Le due stelle diverse daranno pure due equazioni simili alla 111* della forma m 2c sec 8 h- 2 1 tang I m' donde della stessa A'-t-B' si caveranno ite mediante 2* tang b 2c sec i soliti 1 « 0. = 0. metodi elementari. Però sarà bene combinare più steli* equatoriali per eliminare gli errori derivanti nella collimazioue dall'osservazione del l'angolo orario letto, e trovare da esse tee col metodo tempo /, e del- de' minimi quadrali. Digitized by Google — — 35 Distanza dal centro di figura dell' obbiettivo metà di sua spessezza) — (ossia dalla piano focale principale per al tem- la = R peratura di 11.* 9 C Confrontando scala delle rivoluzioni della vite tracciata sul micrometro decimi di la 9.* 5 millimetri, G0 r< trovò che si temperatura suddetta. Quindi alla Polure il , ma 0." 019301 01 189, equivalevano a r"— Questo valore è alquanto maggiore della ‘'’ valore di una rivoluzione il di arco in secondi 4." 328483. argento, con una scala pure di argentodivisa in in di quello 15." 4849 che dedurrebbesi dai passaggi è noto che spesso tal differenza nasce dal non coincidere centro ottico della lente col centro di figura. A Toro questo stesso le quali cludersi comodo dato un poco di dagli astronomi, sti fine presero parecchie distanze si si 9 e 5' di e y e x , 1 essendo ben note, dalle loro distanze potrà sempre con- stelle valore relativo usalo in queste il Pino a tanto che mi misure. sia per determinare questo valore coi mezzi delicati usati farà uso del valore ottenuto coi passaggi della polare. Que- passaggi furono osservati in diverse epoche dell’ anno, onde determinare anche cosi, del valore del coefficiente termometrico. Per provare il suo passo presero si passaggi tra i gli intervalli di regolarità la cinque in cinque ri- voluzioni successive per tutta la porzione della scala elle corre tra le divisioni 20, e dell' 40 che sono lo Le più usate. sempre ordine degli errori probabili dell* osservazione, prodotti dalla instabilità della stella per l’agitazione atmosferica, Ad onta coll’esterna, una una temperatura identica per il difficoltà la l’indicazione di La ambedue i temperatura Accortomi dell’ obicttivo, campo quando le osservazioni si oscuro. Questo è un inconveniente reale, tarsi, e ciò per una piccola svista lucerna per illuminare il campo in commessa tal dall'artista, ciò, ol- il fanno di sera fare 1’ il , illumi- ma non può evi- quale ha pasto posiziono sul tubo, che quando nochialc è diretto alla polare, essa proprio batte contro si di ne attaccai Nel quadro seguente dò lucerna resta più vicina alla vite, dovendosi la futuro ricerche s’incontra nclfottenere termometri, cioè l’esterno e quello posto all’oculare. differenza è più sensibile nazione a la essere esattissima. la vite temperatura interna della la altro per conoscere questa diversità. un perchè allora riconobbe non mediocre vite e per l’obbiettivo. termometro esterno che dà all’oculare si per tenere tulle le cautele usate di camera eguale tre differenze trovato essendo il la can- circolo orario. Nelle procurerà di supplire con altro mezzo d’illuminazione. In queste osservazioni, il valore del passo è stalo concluso colla nota forinola : Digitized by Google — — 36 2 scn| (15*) cos5 ^ | sen | * ; 1 ritenendolo per giusto ad una temperatura intermedia tra quella dei due ter- mometri. l)i più considerando che per le piccole distanze, le incertezze delle misure erano superiori piccolo errore possibile a provenire dnH'incsaltczza nel al abbiamo coefficiente di dilatazione, secondo diviso nelle riduzioni le stelle temperatura media delle stagioni la quelle osservale fino all'Agosto = usò si , in cui in più gruppi furono osservate e per ; valore rispondente prossimamente il 15." 46669 da quest’epoca fino al Novembre il valore, 4 II, cioè r r 15.45858, corrispondente a una temperatura di 14.“ e per quelle dal Novembre sino alla fine il valore 15.4729 spettante pross. 7.” K. Quando le distanze erano maggiori di | rivoluzione si sono ridotte diea 11.* = r— tro formola la : = r e 1 5.” 45858 — (i*— 14") 0." 00249. è anche notata l’ora di osservazione, c gli strumenti meteorologici si per il calcolo della refrazione. OSSEBVAZIOMI DEI PASSAGGI DELIA POLARE PEL VALORE DBI.LA VITE. Principio Fine della della serie •erie Data m A 10 Febb. » Magg. 10 » 20 Lugl. 17 Die. 4 48. 13. 58. H. 49. A 5. Tcrm. tivo ut 4. all' oculare Ingr. Tempo Valore Num. dell' impiegato concluso r." dei OC. per pass. per una temp passag. num. 5 * 00 intermedia « 3. 7, 14. 45 13. 23. 12, 6 10, 0 13. 26. 14. 28. 23,0 16. 1. 51. 5, 1. Term. all* obbiet- 0 15, 2 3. 15,0 21,0 8,0 3. 3 3. 22.020 21,108 21,600 21.008 23,311 15." «729 11 4 |5. 4684 12 8 7 7 15. 4377 4702 12 16 8 15. 4 Gli angoli di posizione sono contati da 0° a 860’ secondo l’uso convenuto astronomi; cioè 0”, quando fra gli circolo orario, e 90* quando gue circolo del la principale. Il la la stella compagna è al nord sul medosimo compagna avente la medesima declinazione se- micrometro è numerato in modo che stando il telescopio all’ovest basta aggiungere alla lettura del nonio fatta dalla parte della minore stella se il la correzione del moto diurno cT per avere telescopio è all’est bisogna allora aggiungere I80°-t-cT. moto diurno si è sempre determinata coll'oculare n. colla vite di ascensione retta e facendo correre sul ove l’angolo di posizione: si è preso il maggior numero di filo La direzione 2 movendo una lo del strumento stella vicina al luogo misure. Digitized by Google OSSERVAZIONI DELLE STELLE DOPPIE ABBREVIAZIONI = W. Struve D = Dawcs = ovvero H. Herschel = John Herschel H. 2 II, YVill. 1 IL .= Catalogo Dorpatense C. D. .... fixarum Petropoli mena. micr. ovv. m. m. del 1852, intitolato: Stellatimi Positiones medine prò anno 1830.0 1852. il n. = Mensurae micromctricae rom. è di W. pag. dell’intr. la Struve (op. notissima). NELLE ORBITE DELLE STELLE DOPPIE a= semiasse maggiore — = Si= nodo = e eccentricità rs long, periastro » T= de' COLORI SINONIMIA LATINI alb. fi- au. rub. vir. caer. viol. citi. pali ruf. — = — aurantia — rubca = = alba flava = = = = inclinazione tempo periodico SEMPLICI == flavo-rubra gialla s. vir. ranciata rossa violacea violacea cinerea cenerina pallida pallida rossiccia ITALIANI LATINI fi. verde azzurra rufa COLORI COMPOSTI ITALIANI bianca caerulea viridis dell'ellisse v. r. rub. caer. w'r.= sub-viridis valde rubra caeruleo-viridis ranciata carica verdina (1) rossa vivace e pura verde azzurra (i) L’f preposto iodica $ub ed equivale al diminutivo ed il e valde cioè color molto puro e acceso. Gli composti facilmente si comprenderanno senza spiegazione. italiano; altri = = = 6 Digitized by Google Digitized by Google 1 — Num. Num. d'ord. dei couf. P.eD. 1 . i . 3 . 5 5 10 Ingr. Num. Peso dell’ maggiore ocul. 8 5 » E .7 .3 » 5 5 7 3 6 7.3 9 4 6 7 1.3 » 4 8 1. 9 3. 9 . . . . . 5 5 5 . . . 4.3 7 7 7 5 10 5 . . . 11 3.4 7 18 13 li 5.3 0.3 3.4 8 5 5 8 S 1 1 11» 5.8 5 4 4 16 17 18 19 3.3 3.3 3.8 8 8 8 4 3 4.1 3.8 8 5 8 4 3.1 5.3 8 SO SI SS S3 Si 3.5 3.4 Ì3 86 87 88 89 30 3.4 3.5 3.4 31 4.4 3.4 4.5 7.4 6.1 36 37 38 39 40 41 48 43 14 45 . . . 8 . 7 81 51 . 5J . . . . . . . . . . Correzione c del molo diurno T .... .... . . . . . . .... 41 . . 8 . . . = -v- l.'i. senza lume arti!, ma solo crepuscolo. sul fine tremano, c si lascia l'angolo. T=»+ si 4. 8 Si annebbia. Difficile. 8 5 annebbia. T= -r-3. 9. V’è irragg. e moto. Quieta e comoda. l)ist. F, 7 7 6. . io . . stimata = Glo grosso rnicr.: ben separate. app. sep. ma l'aria non lascia misurare. per la piccola compagna Difficili T = «. 4. Allungata nel senso del circolo orario. 7 5 7 4 6 5 < 5 4 5 8 5 5 4 Posiz. un poco incomoda sul Gne. caer. . fi- . alb. caer. X .... 10. 4 . . caer. 8 8 5 8 5 4.4 1.1 8 4. 4 8 8 5 5 5 eguali 3. 5 . 3. 8 4 3.3 3.5 3.3 4 4 1.4 4.1 8 Gli angoli sono un poco irregolari Diffuse, ed agitate, nessun moto da s. 5 5 « 8 diurno cT = -+-4. 8 4.3 3.3 38 33 34 35 8 Annotazioni B=Barom. (=termom. T=Moto minore Diffusa . 5 a 1 — Mis.sempl.Camp.ch. B—-88. r. (.1—6. 811 f.r-— G.0R Fra le due è una dop. piccola.log. r*=[l. 18957 17j Uueste rais, e di ««'Toro sono prese per il valore Mis. sempl. (della vite ang. or.=l,* 15.™ 5 4 39 Grandezza c Colori . Hi. . . = -+- 5. 8. osserva bene. «Corv.bauna pic.dist.(=18"R.iCorv,sem.coln.i. S Si fa la piccola di 8. tir. T =4.8. . Angoli in varia posiz. della testa. 4. 8. i.=18. Belliss. ed elegantiss. doppia. T = 5. . . 6 . . . y Corona è semplice. SI vede come un 8 c Talora pare Sul Gne 8. . . 4 1 6 5 ... <inr. 8 5 fi. «ur. 8 4 5* ... 8 fi. . . T = si lascia p. 4. 7. Si divisa. troppa diffusione. annuvola. ru b. T =4. 8. rub. Posiz. incomoda: ma presa per vedere le diff. occ. Digitized by Google 8 1 1 — 40 — Nuni. N'um. d'ord. Nome del Cat. di •Struve delle stelle o di 40 17 y Vergine 19 50 Serpente 19 Serpente a Ercole 5 Serpente (il « Ercole IX 52 53 51 s f Boote Nebulosa 51. 66 57 58 59 60 61 62 63 61 Corona 69 70 71 « Ercole 7i 73 { Boote 71 < Boote Anlares f Orsa niag 7G Anlares 77 £ Ercole 7S 79 Antares » Scorpione g Scorpione 80 87 88 89 90 » 320.27 119.65 195.63 2110 0.119 115.95 0. 6018 » 312. 15 0. 15 33. 33. 31. 7635 9833 117 0. 119 11.66 15.32 2272 1670 0.179 9.485 111.19 172.39 0. 1951 1919 » 196. 11 0. » 8.3 320. 78 3. 169.75 0. 1160 309. 23 321. 65 68. 57 327. 08 0. 7706 1335 2113 0. 2621 2081 1937 0. » » » 0.196 <r f Libra A B id. 4(A-*-B) al . • » 1999 0.526 » C 1» 3. 4376 3.1122 5.9195 3. 3173 1. 6549 35* 0. 1561 3. 2609 1890 5221 0. 5862 1613 4. .'»ì»2 6008 1285 3386 1131 1. 6313 0. 9691 0. 0. 0. 3. 1.2157 2.6116 3. 1235 118.2 270.3 70.17 0. 0. 273. 2 0. 331.3 27.1 8. 70.7 1. 3757 1981 3811 2*77 7528 2.9510 3. 2. 0593 9703 10. 5821 13. 5518 6653 0. 9912 0. '9117 1. 3610 6360 7. 3056 10.5250 20. 3718 0550 9350 3790 1720 1935 10.5612 1.3162 1.1963 7. 50. 70. 55 102.7 96.0 53.6 2. 0 0 . Libra OfiuCO » 2262 # 235. 6 0 . 2281 » 255.6 0 . 1999 6.216 3.2131 2. 9933 3889 25. 321. 93 239. 85 73 Oliuco f' r 8089 1960 3881 2181 1152 8951 6. 71. 100. 93 D 1711 4.6264 5. 262. 403 202. 502 263. 878 0. 0. 1998 1998 •JSSO 4.8245 7106 8108 1130 0. 0.512 0.512 0.615 0.518 3.3771 2. 0. 306.5 9.199 0. 199 0.502 9.507 3. "6931 0. 120. 52 301. 90 323. 88 270. 47 1998 : 0. » » {) 0. » » d’arco 111.78 191.70 2110 1865 1877 C sud V. di doppia Scorpione 0. » » 4IA-S-B: id. 190 187 190 0. 2021 1909 1865 2081 {' (la » 1888 1711 f Libra 4(A-*-B),C id. A, C 15. o.> 0. 0. 1). 2272 1951 9 7o 85 0.111 0. 70. p. Ofiuco 82 83 81 2110 195* 1783 1371 1536 0. 6218 0. 3651 2021 ’ 81 196. 02 9.11* y Vergine f Boote 19 Serpente 06 67 80 175. "27 » 1888 70 j). Oliuco y Vergine s Serpente 103. Boote 19 Serpente Dis anza doppia semplice in secondi in parti della vite 1) .... (io 68 Posizione -f- 0.108 M id Serpente 19 Serpente 44 Hoolc ( Boote Angolo 1855 S 1670 1951 2621 id oì> Epoca II. . 1. 0. 7. 1203 7306 Digitized by Coogle 4 3 N'um. d’ord. 46 47 46 . Num. Ingr. dei coni. Num. l’.el). ocul. 4.3 4.5 3.3 8 Grandezz a e Colori maggiore S 4. 4 6 3 5 5 5 »0 4.7 8 6 61 4.4 4.5 3.3 4.3 5.3 64 63 64 65 56 57 58 89 4.4 4.3 4.4 4.4 3.3 6 6 8 5 8 4 41 5 3 5 3 5 8 Annotazioni Peso dell' 7 4 4 B=Barom. /=lermom. T=Moto minore 61.fi.rttb. 4.1ì.rub.jl. s. caer. s. ì. /i. 7. . caer. caer. r=+i 5. .... ii. caer. . . . T = 3. 4. non ottima. vede bene la voluta Aria pali. . . alb. . . .... Si r = T spirale princip. Pie. * vicina al nucl. 229. ‘lo; T = 7 5 4 6. 7.. . 6. . . Ottima visione c molta concordanza. 3.4 4.3 4.4 3.3 7 7 4 5 5. . 6.7.. . T=H-5. 7 8 4 4 4. 3. 8 5 66 67 68 69 70 3.3 8 8 5 71 II 74 73 3. 8 8 5.5 4.4 6.3 8 8 8 3.3 8 6 61 64 63 64 65 74 75 76 77 78 79 4.4 4.4 4.4 4.4 4. 8 8 8 5 Aria mediocre: salta. . . . . . 7. Difficili . Come 5 3 3 6. . . . 4 5. . . . 4. . . . 3. . . . Il 67 1. . . . 7. caer. • . . 64 61 . . . . . . - . . . . . e 1. un poco incomode. un quarto la tig. d. cifr. 8. Dist. di { Ercole. Poco peso. Si veggono bene. Difficile. Si 4 5 5 5 5 5. eguali. annebbia T = 5. 4. Graziosissimo oggetto: ottima vista. .... 5 1. rub. 7. caer. 6 3 6 3 6 6 2. alb. 7. fi. 6 5. alb. 8 4 3 8 3 7 8 1 8. catr. 1. rub. 4 3. . 9. 8 80 3.3 3.3 2.3 81 6.3 84 83 84 83 4. 5.4 4.4 3.3 4. 8 4.3 3.3 4.4 5.3 8 5 5 8 8 5 5 fi 8 5 6 86 87 88 89 90 . = 4. 3. 5. 5. 2. 7 7 60 diurno = -*- 2. 6. La min. sotto. Mal terminata T Aria buona. Ottimamente si vede con questo oculare. Ària pessima. . 8. caer. .... . . Aria diffusa: non si vede separata A c B. vede doppia: ma l'aria non permette misura. Si . . . T = 5. 4. Limite delle distanze misurabili, e piuttosto stima. — i. . . . . . . . 9. . . . . . . Bella coppia. fi 5. Aria buona, DHL 1 ma non gr. ottima. Digitized by Google Nome Epoca Angolo 1855 Posizione delle stelle di Distanza doppia semplice in secondi in parti della vile • Triplice A : B : 91 Libra 2 Scorpione i Scorpione . . fìt Ciglio. . . . . . . . . • . A A c Corona t Ercole x (Mimo 95 Ercole (' '! . CI Cigno ir Aquila ir Aquila ir Aquila d'arco : : . . C. C. . . . . Libra A { Libra : B i(A-t-B): C. ole 95 Ercole x Aquila { CI Libra A : Il iiA-*-B): (' C . . . Libra ( con {' 75 Oliuco { Freccia *3. Oliuco r Freccia XX. 178. P. 5. Aquila 178. P. A A Dclf. (tripl.) A A A XX. S Freccia : : : : B : B A B B .... Delf. f Freccia y Delfino 95 Ercole 88 P. XX. Anlin x Oliuco x Oliuco Antares r OIÌUCO 5 Lira (l'australe > Lira (la v.) bor. v.) ... .... 5 Lira (austr. t.) Digitized by Google 4 Num. d’ord. Num. Ingr. dei conf. Num. dell' maggiore P.eD. ocul. 3.3 3.3 5.3 7 7 5 4.0 6.3 8 7 3 98 97 98 99 100 4.3 6 6 5 8 8 8 5 S 101 4.4 5.2 4.3 5.3 5.3 8 5 8 8 5 5 104 105 8 4 8 5 108 107 3. Ò 8 6 4.4 2 5 our. 5 6 91 92 93 94 95 102 103 4. 4 4.3 4. 3 4.3 7 5. 4. 4 8 8 8 111 4. 8 112 113 Ili 115 5.3 3.3 3.2 4.4 116 117 118 119 120 4.4 4. i 4.3 3.3 4.4 4 . ! 8. rub. 1 108 109 110 - 43 Grandczz a c Colorì Annotazioni Peso 4 4 4 4 8 5 5 8 5 8 . . . .... 9 10 . . . . 10 . . .... «=18.* V. Gruppi. per Difficili O./f. . fi . . caer. . . . 4.1 3.4 4.2 4.3 5.5 .... fi- .... lascia. si .... .... = 4. Aq. è sempl. In line l’aria si guasta. Aria eccellente: 4 Cigno semplice; anche col diafr. (triangol. Eppure l’aria è ottima. > non disco della Il pare tondo. , . . Aria poco favorevole. l.’aria »' intorbida . rub. fi. caer. BcH’oggeUo .... . vir. . 7. our. . . fi. 8 . . . 1 due dischi Poco buona. 81 . . T 4 5 8 8 8 7. /I. . 5 5 0. fi. . 7 4 ... .... fl.caer.fi. 6 4 6 « 4 6 4 8 6 3 5 6 5 5 6 5. fi 4. fi. . . . aur. dilT. si 1 gr. toccano. Bellissimo oggetto La . 4 disi. = = i — 4. -s- 5. 5. Disi. = 5 5. 4 fi 8 5 3. 4 8 3 131 132 133 124 135 4.4 5.5 7 4 8 3. 8 3. 8 8 5 5 5 6 5. fili esattamente. 42." 07. 4.' . 9.*. caer. Aria ottima 9. caer. .... .... La La da principio poi si guasta. = B è composta: P 194 >»= 180. Si vede male. piccola si vede doppia se pure non vi c errore alb. 8. l’aria non permette la misura. 9.t.rub. alb. 8. .... • 9. ni/. La doppia comp. non si vede separata per l'aria. (non blcu). Da questo punto si usa il valore r"= 3.4 3.3 6.4 Aquario semplice. due raggi de’ 3 128 127 128 129 130 8 diurno 19.' 48.' Posiz. incomoda; serata non troppo buona. Stella di 9. seg. P 133. 5. D=23.' 33pross. (ma 121 122 123 124 125 =— la piccolezza. annuvola e Si 9."1 circa: a SM.eaer. 19 v.caer. 8 5 B=Barom. l=termom. T=Moto minore 7 . 6. 7 . . Aria ottima. fi. vir. 7. caer.ì Aria buona. . . 6 . . . T =5.1. 61 7. «1 7* R. f=M.*R. . . 4833 per/ =14. . . .... fi ili. cer. v. Bell'oggetto. caer. rub. fi. 1. fi . . fi. rub. Sul line • (4. Aquario semplice). Quasi eguali. . si sta un poco incomodo. • Digitized by Google 1 — 44 — Num. Num. Nomo d'ord. 136 137 138 139 „ „ io ir 1 HI Hi i delle stelle Lira (bor. T.) del Cai. di Epoca Angolo Struve o di H. 1855 Posizione Corona A B Corona (piccola Corona A : B 41. *1 0,600 0, 645 477.3 184.3 88.0 180.7 0, .... 0, 647 630 633 038 615 : » Corona comp. 597 I 4384 Anlares C disi.) » C » Antares n Aquila 0, 113 Hi n Cassiopea 0, Ho Anon 0, 116 f 117 118 119 twu 0, • Capricorno Capric i Ellenico A A 181 « Corona Vii 183 181 A non i Equulco A B : : A ll)ì) * Krjuuleo • Equulco A 160 A r : . Il A 400. P. XXII. Aquar. ilo. P. XXIII. Pegaso 31. Pesci 306. P. XII. Pegaso. . B : B C : . . . 6. 71.4 1. 337.3 177.0 0. 9 448. 4737 9 483.0 71.1 4935 MI 4978 f Aquario 4. 176 177 178 179 180 P. : ; P. XXII. 409. . . . 11 C A A : : B C ? Aquario 400. P. XXII. Aquar. Anon 774 9 . . . . . . . 4714 4611 4737 0, 4385 3560 1311 1177 3560 3.4410 4.7515 3. 3575 0.9090 10.1808 5147 6967 1170 3410 1191 3.9648 51.7606 3.1519 4.5014 3.4115 0. 1. 1. 0. 1. 316. 9 440. 0. » 409.9 0. » 489. 0 0. 1. .... 9 73.3 4911 9 4935 4611 1.4108 11.548 3.5458 11.555 4.8095 9. 4. 777 9 XX. Anlinoo. 5118 1009 1303 1950 3635 0. 0, 4175 Equulco 4.611! 69.6910 18.8015 7.305 8.1883 0. 174 173 174 175 Equuleo A A 3117 0165 1349 9184 0591 119. 6 313. 3 119. 8 191. 0 171 46. 0. 437.0 9 • 10.6115 » 14 4909 1.4008 0947 4. 3733 » » 5135 3874 1. 0,760 » 44 14 0. ÌU5.J s tna ma 311.3 351.3 481.0 166.3 146.1 0,681 0,757 f Aquario 35. Pesci • 0. 9 38. Pesci 35. Pesci * 0. .... 166 167 168 169 170 14. Aquario 4. 4700 49.7747 1.1441 0.814 10.5118 1. 0. 85. 9 330. 3 487. 6 5 . 4937 4393 5310 1095 3600 71. 3 180.4 » » 161 3.1915 44.0488 4.8754 (1. 7883 10.174 0. 0,617 C 164 163 161 105 1133 8507 3740 1040 3555 0. 0,619 3.9179 4. 4607 40.4718 4.3656 19.4719 3. 1346 1. 1437 7.841 4.1799 4. 4373 3."1 134 1844 0. .... C : secondo d’arco Olii 5108 0. 177.1 9 9 in 1. 6. 0. 113.6 488.3 » nza semplice 0. 88.9 475. 30 304. 6 108. 3 311. 4 439. 0 » 4373 4737 Capricorno 6. » B Anon 186 187 188 139 3717 0. e. » » . 0. <134 3810 4945 3719 3064 » s 4737 B ...... 0.' k. 54.74. À:C : in parti della vite /j=370wi C : A Disi, doppia -4- 0. 419.3 0. » 150.0 6. 9 0. » 349. 1 309. 5 0,780 411.5 0 0 . . Digitized by Google — 45 — Num. d’ord. 136 137 138 13» li» HI 142 143 Hi Hi> Num. Ingr. dei coni. Num. Peso P.eD. ocul. dell' maggiore 8 5 8 8 2 5 5 4 5. 6. 3.4 4.4 8 5 5. 6. 3.3 3.3 8.4 3.4 3.5 3 5 6 6 8 5 5.4 5.4 4. 1 8 8 In fine C. fi. 6. . . un poco diffuse. 7. . Aria ottima. T fi. 9. = +• 5. 4. a 4’4 circa v'è un’altra 4 5 7. alò. 5 7. caer. 3.5 4.3 8 4 . 8 4 8. 8 8 5 151 4.3 3.3 8 3 5 . . . (10-11*. . . Aria mediocre. Oggetto grazioso: . 5.3 8 6.2 4.3 8 8 5 5 4.4 8 5 4. 8 4 4 . . . 8. fin. i diametri sono 9. caer. 8. . Difficile: aria . . 161 4.4 8 5 16» 163 164 165 3.2 4 4 4 8. 4 6. alò. 6 6 4 6. alò. 4.4 5 -l.fi. 166 167 4.5 4.5 5.4 6.5 4.4 7 7 8 1 7 5 ~l.fi. 4.4 6.4 7.5 7 8 8 5 5 6. . . 7.3 5.4 8 8 5 5 . \ . caer. 5.4 4.3 5.4 6.3 8 7 8 8 5 4 4 4. alò. 4 7. . 0.4 8 5 172 173 174 175 176 177 178 179 180 6S . .... 8 8 8 171 (ili. orinazioni . . ili T dipendono smontato il dalmicrometro. Aria buona. . . .... 6. 5 5.4 3.3 168 109 170 vali. 10 5. 4 4.4 4.4 . fi. 4 5 5 i buona. T=-*-ì- H.L‘ ». 156 157 158 159 160 i come Nelle misure N.* 2113. Gap. B. Sper. . . 4 (r essersi lai 153 151 155 doppietta di rub. alb.cae. 6. rub. ii 4.4 4.4 6 caer. li. fi. fi. l(. 4. 3 H7 B=Barom. <=lermoin. T=Moto diurno minore .... .... 148 149 130 Ufi Annotazioni Grandezza e Colorì 7. . . . . . . _ 6. ». 8. fi.au. fi. 7. s.caer. fiali. . 7 .s.caer. 6. fi. . na alò. . . . . . r ir. caer. 10 . . . Aria buona ed ottima È special, nel principio. triplice. . 81 alò. Nessun molo. per disuguaglianza. 11. ciol. Difficili 9. caer. Diff. insensib. 8. e. caer. Imagini quiete: benché senza disco. la 5 4 4. 4 5. fi. s 6. fi. . . . 44». fi. . Aria buona, ma non ottima. 7. coir. 11. caer. La piccola è variabile? . 6. . 4 , 6 . . . . 2. . . caer . 7. 71 lf . alò. Quasi eguali. Assai bene distinte. . . 9. . . . . . . . . . . . . . 7 J caer. Si vede male T =-*-4. 2. Aria discreta. 8 Digilized by Google — 46 — Num. Nuin. Nome delle stelle d'oril. del Cat. di Epoca Angolo Struve 1855 + Posizione 0,780 339. ‘3 a 891.6 0. 0 380. 3 0. o di 2 8730 181 188 8801 8011 8730 Pegaso 185 Anon Anon isr. Anon 181 8718 8. F.q unico is:i 187 188 19. Aquario £0 Pegaso 1811 Anon 190 ÌSL Pesci IDI y Leone 192 193 Anon 9793 8711 8799 8878 Aiioii m 90. Pegaso 1111 8735 8715 8799 8095 89 Anon luti « Pesci 197 198 a Pesci 1119 i 800 Anon 908 909 897 333 8597 801 Anon Ànon Anon Anon 8693 8817 8809 9933 202 903 901 803 il Ariete Aquila A . A 901! 907 808 809 810 811 919 913 911 815 : : B Pesci Anon. A A ÌL Aquila B : : a 883. 7 0. a a 191 1 0. 391.0 0. a 0. 0^791 107 7 933 7 a 108 8 0. 88.98 187.91 0. oj93 a a a a 0,799 a a 0,808 B 3706 1608 1898 1118 0. 1987 398. 85 398. 99 75. 98 0. 196 90 85. 79 0. 0. 0. 0. 0 865 08 191. 13 0. 0 0 . . . 9950 . 9. 9339 1.9198 1.1669 1.1191 1.5337 1 333 6.0883 6.9937 9.8308 309. 16 181. 75 117. 1 336. 33 9. 9.9501 1 9305 0.9183 1.9665 6735 7868 a 1393 1397 8855 0. 3133 1* 7090 a 8.8158 9.9183 3.1869 3.5178 1.0985 1 0797 9.9016 9.6333 13.1759 0. a 3. "5071 3.9171 3.1071 3. 5177 0. 8693 1 6609 1195 1108 0. 0,810 secondo d'arco 1590 1815 8118 101. 13 813 semplice in 901 . 0.867 87.00 0. 5 8911 0. 903 9765 7. ;ì;ìK) 0. 1993 661 709 51.5350 0, 169.5 819. 8 150 8 181. 75 117 1 0. 8379 330. 53 866 19 0. a C 813 » 991 y Balena 899 998 993 A non 891 CaL Pesci 107. Aquario 1 Balena £1 Triangolo 0. 0. nza 8765 Anon 1 391 18 138. 16 73 98 300.01 a li 3008 8995 887 178 Anon 0. 8880 3817 1599 1997 5590 a a : 1 1538 3088 3807 1187 1558 a a C A A 38. Pesci 817 918 919 990 993 0. 0. 38. Pesci 81 f. 991 911.8 337. So. Pesci Anon 0.' a 0, 3008 in parti dello vite 7^9 0, C Anon Disi: doppia 11. a 0.903 a 899 0 . 0 . 5735 8087 0. 83 0. 158 1090 888. sa 0. 3575 181.11 0 397 181 1116. a a !L 1. 38. 95 76. 63 a . 31 0. 5988 931 111. 80 0. d a 887.87 0,998 0, . 3685 l'ij 13. 137 1.333 0 3185 1.6151 3.1877 3. 1093 9.7610 3.0713 1.6879 5, oU7 ..... Digitized by Google . — Num. d'ord. 181 1X2 188 Num. Ingr. dei Num. COllf. dell' P.eD. ocul. maggiore Là 8 8 5 S Li 8 à Li 8 à 186 187 188 189 190 5, i 5. 3 8 fi 8 fi LJl 8 8 LI a 4 6 à 5 1 8 fi 8 8 196 197 198 199 $09 LA L3 Li $0". $06 $07 $08 $09 $10 $11 $1$ $13 $11 $15 $16 $17 $18 $19 $$0 8 2 4 fi Aria ottima: precisione sorprendente. fi. . 7. L L aur. alb IL fi 4 6i L L alb. 5. fi. . s . 8. a 8 fi fi . . . 8 fi a . . . i L alb. fi L fi. 3.4 i.à Li Li Li Li fi Il s| L . . . . . . L/C . vi è moto. . 4 1 . 3 i 4 2, alb. H.rarr 4 7 L L 10. no/. I 3 8 i fi Vi pare qualche molo. Non alb. dal. fi Aria mediocre. Aria non sufficiente a questo oggetto. . . fi 6 1 Li L 8 à 3,4 D.3 8 3.3 do. 7 . . 6 Molo dubb. Aria ottima. vi è moto certo. alb. *». alb. fi. $ Bell oggetto - oscillante. alb. Non I. 8 8 Di giorno pieno alle 2A 1 antim. Ottima vista. carr. alb. ter. 4 lì. fi : alb. 8. L fi Li Li Li id. Lfi.au. alb. 1 8 I i in ang. qualche molo: merita atlcnz. Aria buona. Aria ottima. _Moto notabile da 2. carr. carr. - .... 3.11. alb. L 7| 37 diurno carr fi . fi. fi. . alb. alb. 8 8 fi fi . . Li L3 8 fi fi . . 8 4 8. . . i$l i.à 8 $$$ iLi 8 4 4 Li Li L 8 3 8 4 8 4 i. fi. aur. L jJ. in ang.; pie. m. in disi. fi. carr. . . T.fflcr. L L Ang. mutato da 1. fi. . .... 8. alb. Qualche molo fi. 8. L ’ Si 1$. tini. .... «1. 1 alb. a. Talb.cae. I fi. Aria mediocre. Aria cattiva: si vedono bene solo ad intervalli. Pie. variai, io ang. o. 63 in disi. (Si rimisuri). annebbia, le disi, valgono poco. (Pie. diffida , 4 S 3 $3 ««i $$3 alb. . • Li Là 5. $01 $0$ $03 $04 3 8 alb. alb. Poco molo L Ti . • 8. alb. 6 3 > 74 alb. Lfi. L/f. 5. i .~ 1. alb. L L L L fi 193 191 193 tì. Annotazioni B=Barom. /=lermom. T=Moto minore Li fi 19$ 191 — ’Ls.caer. li 1.5 3.4 8 181 183 L6 47 Grandezza e Colori Peso . Pie. mut. da 2. BcH'oggctlo comodo. Moto in ang. da s-f-6.‘3. poco m.: magnif. ogg. (Nessun moto): quasi eguali. Stella alta, posiz. incanì., Aria poco buona. L alb. Pie. diffi) Nes. molo notai). Riosserrata per assicurarsi dell’angolo. Digitized by Google — 48 — Num. Munì. Nome d'ord. 446 447 448 ìì« 430 delle stelle del Cat. di Epoca Angolo Slruve o ili U. 1855 Posizione V 25 Ercole » 2 3061 Anon Anon Anon k 14. Balena 2 433 42. Toro 436 437 438 439 410 65. Pesci 411 Anon y Ariele Anon Anon SLL Balena 46. Triangolo L Toro A A 4.i 4 A non Anon 253 254 Anon 4.>3 12. Ariete 436 257 * Ariele 4.)8 ÌLL Toro 63. Ariete Alton 466 467 46 S 269 470 P. L : B : C A B : 3 974 B 101 » 418 4088 » 0,977 141 Auriga f Orione A A Apparalus Anon Anon 380. Toro : : 330. 42 417. 63 77. 99 305 336 466 413 11 4945 0. 4343 1. 1470 1. 56 0. 461. 71 0. 4130 6433 4510 0. 439. 46 58. 03 B 46.1 44 0. » 341. 75 0. 31 04 0. 0. 3866 B 140. 06 IIP. 09 3. 176 991 408. 19 0. 59 0. 103. 65 °. 8910 6054 3618 0,994 0. 0. 405. 71 476. 57 0. 119.61 8.81 167.03 0. 1. 122. 50 o 0. B 83.53 0. 666 714 670 B 72. Hi 431 65 170 59 0. B 4564 3804 3415 37 0 . 771 (3149; B 3. 4991 S- 8250 11.1 637 4. 6436 t. 31 sa 0. 4646 8587 0. 5779 1. 2^1 B B 1. scars. .... 6570 3608 1780 4010 4087 » 2. 1658 1184 0717 414. 4fi 484. 36 B 5631 1500 6. 6081 3.6377 8344 4704 467 B 6493 0. 0. 81 19. 4. 6784 B B. 3. 6.5101 L 2. B 7.9665 9422 3. 61134. 5807 4733 0. 5734 0. 998 3593 3 6431 0. 69 611 6. 7. 0. H B Afll43) 499. 11 343. 10 6. "3786 1. 197. 49 410 C 35 d'arco 0631 314 A25 574 55* 771 B . 1784 5963 «ila 1445 4010 semplice secondi in 0. » B 0, 1 (i 0. B B 311 0. 0. 0. » 300 0, 0. 85. 10 311.90 » 186 331 319. 41 331 30 » » 343 L 409 Anon 933 955 B Anni] { 1. 0,958 441 0. 1. ai .... 8K.f>2 844 1709 0709 0266 i9. 17 > 431 8415 0. 114.14 Ci 113 333 316 0. 1 8 481. Aquario 78/31 33.17 » 155 434 0, in parli della vite 933 » 0, 0, Triangolo il. Balena • Ariete 54. Ariete 461 464 463 461 265 m 535 416 417 418 439 4j0 439 460 480 155 1138 Anon • » 113 0, Anon 431 434 433 43i 242 413 411 413 0,950 Anou x' Balena a Cassiopea Disi anza doppia -s- 0. 0 . 7982 3790 3813 4403 3443 5.0848 4.7914 1 4069 3307 1.6115 4 9006 . 1 . ti. 563 1. 3931 6641 4. 8444 7. 3 3493 9113 4.4871 4. UU^t 3. r, 4647 17S2 4 9340 8 9513 3. 4531 4. 6636 Digitized by Google 5 3 — Nani. d'ord. 426 247 448 229 430 431 434 438 43» 435 Num. Ingr. dei conf. Num. P.cD. ocul. 8 8 4 8 3.5 4.3 8 8 5.4 5.3 4.4 8 3.3 3.5 maggiore 4 7. rub. 1 5. alb. 8. 5. 4 7. S. 4 7. . . . S 7. . . . 5 7. s.fl. 5 7. alb. 4 . 8. 7. . . Quasi eguali, poco moto. 7. 6. . . Nessun moto. . Pie. molo in ane. da i come in tulle le pie. eguali. Òss. al Capo dì B. Sp. l.Hs.cae. Aria maravigliosa per questa stagione. 9. caer. Aria ult.; si vedono bene, mason pie., molto moto. 7. 5. . 7. 5. . . . Forse h- 180." Aria nebbiosa, Quiete. 436 437 438 430 410 5.4 5.4 8 6. . . . 6. . . . 5. 4 7 5 5.5 5.4 8 4 5 7. . . . 7. . . . 441 5.3 8 444 443 444 445 5. 8 3 4 4.4 5.4 4.5 8 4 . alb. H.t.eatr. 6. alb. 6. 5. alb. 8 8 4 7. 7. 5. alb. 4 4 6. alb. alb. alb. 5. . 4. id. Moto sensibile. Non vi è moto. 8 5 6. 4 8 5 5.3 4.3 8 8 5 3. 8 4 451 454 4.4 8 7. 5. alb. 4. 4 7.5 alb.c. 453 454 455 3.3 5.5 4.3 8 8 8 . 8 8 5 8 4 6. fl. . caer. 456 457 4.3 4.4 3.4 4.4 5.4 7 3 5. /I. . 10..y.ru6. Aria cattiva. 7 5 8 8 6 458 459 460 461 464 463 464 465 466 487 468 469 470 7 Son grosse come fili i (lasciala la 3.* P. circa 90"). Dischi ap. sep. e più piccoli de' .... 7. 5. discreta). 6.5 .caer. 5 alb. Si . fili. insigne. Nessun moto. Grand, divers.l'ang. è preso bene, Nessun moto. citi. Molo lascia la disi, di C. ma diffidi 180." (dal. Aria oscillante. Bell'oggetto. 4 alb. Variazione di 0."7 in distanza. Quasi ness. moto. Nessun molo. id. 4 Variaz. certa benché piccola. 8 8 6 8 5 4.4 5.4 8 4 5 3 6.4 5.4 4.4 5.4 5.3 8 8 4 & 5 8 6 8. 8 4 8. caer. 4.4 5.4 4.4 quieta. Nessun moto. (Aria nebbiosa ma Nessun moto certo. Aria buona. 6.4 6. alb. ma Forse la seg. è pia piccola: q. niun moto. 7.5. caer. 446 447 4(8 44» 450 5 disi. .... . 8 8 diurno S.Bp.rwò. Molto presso all’oriz. I.s. rir. A nelle mis. micr. al Capo (combina) 7. caer. Aria buona, in line si guasta, pie. mot. in 5. eir. 4 f 8 8 Annotazioni B=Barom. z=lcrmom. T=Moto minore 5 8 8 — Peso dell' 4.4 4.4 tì. i9 Grandezz a e Colori 5 4 alb. 4. 7. . . . 7. alb. 7. 8. . . . alb. fl. . 6. 5. cin. Il . 9. . . . . . 10. taf. 10 . . 8. 1. a/4. 8. 4. 8. 6 n. / Vi è un poco di moto da £. Non è in 2. Oss. al Capo: stelle basse, distanza poco sicura e «di A. Le vicine sono semplici. Angolo assai Difficile per l'aria cattiva. Non tì e moto. Moto certo. É singolare che la min. è gialla: v è diffic. moto. 9 Digitized by Google — 50 — Num. Nudi. Nome d'ord. delle stelle 271 Ì0. Eridano 272 Auon 27.1 10. Ariete 52. Ariele 271 A Toro A 7. A 277 278 Anon 279 286 Auon 281 Anon 282 283 > Epoca Angolo Struve o di il. 1855 Posizione I : : : . . . 376 208 316 B Dis anza doppia semplice in secondi in parli 0.994 106. ‘31 10.r ili 771 250. 89 0. » 33. 26 266. 44 356. 69 1» B 0. 6233 8918 2152 0. 720 0. 6436 7178 884 MS 256. 38 .... C 62.12 168.75 140.4 0. 391 163. 19 0. 161.76 79.81 0. 0. Ri 82. "2365 9226 1.6648 0.6070 5. 070 6. 0. 45 scar. .... 661 107. Aquario d'arco della vite .... C 1(Ah-B): 276 del Cat. di 4. 9541 5. 6829 835 6. {«) Balena 281 286 . 280 287 288 289 290 277. Orione 291 Anon 7 Andromeda B 2112 293 29 i 293 296 297 298 299 300 Anon Gemelli a A non 32. Eridano 11. Monoceronte A A : : B C. . . . . . 0, 033 982 B 183. 36 287. 88 169. 18 877 880 1066 122 470 B 261.08 B 0,071 0, 1 17. Idra 306 307 308 309 310 Anon 311 A non 5 Nave ! c»' Gemelli Cancro 32. Orione Anon Anon Anon 311 Idra Spettro di Sirio 313 » « Lepre 53. 30 B 200. 88 338. 10 347. 32 077 Ufi 797 987 1120 .... .... (9 febbraio). ! 0. 8843 9970 9547 3275 7888 0. 713 0. 0. 6.8128 7.7119 7.3859 2. 5336 6. 0. 0. 0. 81G 8978 1. 083 1025 5.7482 5. 7482 3361 6.3129 6. 9407 MSEMI 9483 220. 50 Cancro Anon B B .... Idra i 302 303 301 [a) I) 281 Ili , .... C : Anon Anon 305 312 313 001 1035 10. Eridano 52. Orione f 0, Orione i 301 391 7. 8. 109. 86 0. 3785 404 B 149.75 1. 4446 B 105. 41 202. 42 10. 6441 B 0. 2383 1 O » 162. 75 135. 30 0. . 132.10 0. 7. » 103. 59 209. 97 0. B 1825 1626 9627 3127 4190 598 9286 8533 7667 5767 7. 1840 6. 5312 9311 4613 . 0. 0. B 214.68 099 199. 87 0. B 42.78 40.95 357.28 «. 0. 0. 1066 1083 1221 1295 0, 652 728 1037 1116 1126 0.102 » B B 0. 185.16 0. 201. 9 323. 76 0. B B 108.33 0. 2303 0933 1663 1926 0. 11. 1761 82. 3521 . 8436 1.4618 1.2579 2. 4978 4196 3.2415 4.6264 5. 4. 1.7817 0. 7217 1. 2865 1 . 4900 2401 B 139. 60 0. 1603 1. 1029 B 26. 90 0. » 18.70 0. » 206. 10 0. 0. 2657 4405 4460 366 1.0565 1116 0. 3378 .... .... 661 0, 109 > 1.23 3. 3. 1079 4151 2.8315 2. 6095 rilardo della «lampa ha dato luogo all’aggiunta dell? seguenti osservazioni spettanti il 1836. Digitized by Google — Num. Ingr. dei conf. Num. P.eD. ocul. *71 47 ì 473 474 475 4.3 4.4 4 8 478 477 478 478 480 4.3 8 5.3 4.3 8 3 6 8 3 . 481 3.4 484 483 484 485 5. 5 Num, d'ord. 486 487 488 480 400 dell’ maggiore 5 8 4. 4 8 5 5 4.4 8 5 5 8. alb. 3. 6. 10.5 alb. . B=48.f 1.' Ib=“i.‘ . alb. . Moto. Aria poco buona. Non vi è moto. 4 8 8 4 8. alb. 5.3 5.4 5.4 8 5 4 5 6. alb. 9.i'io/. c. 5.4 8 5 7. alb. 5.4 4.3 5.5 4.4 8 4 8. alb. 74 alb. 8j alb. Mollo belle. Talora tutto 8 8 . 9. eoer. 8 5 5 5 . 6. caer. Aria discreta: vi pare qualche m. in ang. Colori magnifici: nessun moto in ang. 8 alb. 8. 5. fi. Aria poco buona. fi. 5 6. A5. A. 8 3 8 5 C. tir. 7 4 3 5 3. alb. 7. eoer. 6. alb. 8. eoer. 8 5 I.t.alb. 7.1. a/6. 496 497 408 490 300 4.4 4.3 4.3 5.3 8 4 8 4.3 301 4.4 4.3 3.3 4.3 5.3 8 4 3 5.3 5.3 6.3 Sì 4 7. 5 6. 8 S 8 4 4 . 6 alb. 4 S 8 3 6. 8 3 5 5 5 6. A- 8 8 8 64 . . . s.cir. 7. caer. 6 4.3 8 . alb. .... 6 4.3 S.viol. 5. Aria mcd.: ina la migliori da molti si confonde. annuvola. $ 7. alb. Cialb.cae. 7. . • alb. 7. 7. 7. alb. alb. - de‘ fili. A:B che è Aria buona, si salta Aria ottima. Si facile. A ranciala. un poco. Ness. moto. guasta. Ness. moto. Separate col T=4.* ma diafr. all'obi., 45. senza (conf. pel il quale tutto è moto dell'aria. Ness. moto certo. Moto certo c notabile. Aria mediocre assai: moto ancora incerto. Aria diffusa e cattiva benché sereno. Pare smentito il moto. Moto insigne. fi. caer. caer. 74 alb. 8. alb. 8. 8. 8. di.iru. (lascia te=±=3." 4. fi. di ISO. diff. Ladist.= la 4 som. Tr=4.‘ 45."B=48.e 1 .'0; 14=7,0; /e=5,4.Ar. ot. L'aria 8 6 T=-*-3.’ , 4.1 6 . id. . 8. 8 1 fin. 9. fi. A6. J. A (bolc alb. 8. 7.9 5.3 3.6 4.3 306 307 308 390 310 diurno 4 401 304 303 304 305 Annotazioni B=Barom. l=tcrmom. T=Moto minore 404 493 494 498 — Peso 6. 4 4.4 51 Grandczz a e Colori alb. T=4.‘0. Ness. moto. La min. non è bianca come dice I ma azz.Ness. in. Moto ancora incerto. M. forte in ang.: le gr. sono diverse certam. di i. Vi é moto retr. Dist. dimin. Vi è moto certo. ' 311 314 313 314 315 4.3 4.4 4.3 .4 4.3 8 8 8 5 5 3 4 8 3 8 Moto insigne 6. fi. . T=4.' .... Salt, per l'aria cat., quindi poco peso. m. certo. Preso dal col.mro med. aliai. med.T sid. 3* 5."1 8. Aria ottima: vista superba. .... 3. alb. in disi. I.caer. fi. . 40. Ness. moto certo. Moto prob. Digitized by Google — (lord. 316 317 318 ?h. (h. fu 321 Anon Anon A non j 0, 109 9 » V » 997 » 1243 668 1177 0.115 0.' 129.77 219.57 0. 139. 26 339. 96 0. 0. 0. 370 1850 6342 9237 3737 131 202. 82 1. 1757 2010 2390 2380 » 334. 50 0. 4387 9 » 0, 110. "02 258. 13 222. 93 227. 73 0. 0. 0. in ! secondo d'arco 4. "8615 3.75*1 4.9079 7.1461 4.8911 1.2819 1 5782 1.8490 9.5777 3.3410 . 17. 38 24.81 3. 106 1. 3863 1311 » 199. 87 0. A non 1293 1260 » 0. » 187.00 297.87 9427 8657 6530 41.0291 10.7219 7.2931 1.3715 5.0518 0.131 6415 6015 5817 415 9065 1.9629 4 0531 1.5234 1.6633 7.0130 905 903 6077 6130 622 7.0015 6. 9K60 1.6478 4.7478 4.8120 0193 1475 7978 7462 3460 7.8872 3.4318 0.8799 1.7679 1.1637 1'. Vili. 1263 1243 108 Anon 716 700 738 743 933 Annn Anon Anon 9 0, 118 0. 196. 75 0. » 1.77 0. 1» 42. 61 0. 278. 85 329. 07 0. 175. 73 199. 25 0. • 9 0. 1027 1066 1298 9 » 137. 15 0. Anon Anon 1181 1300 » 137. 11 203. 30 0. 41. Auriga 843 1306 982 1224 1334 0,153 1363 1196 » 162.07 0. » 307. 20 0. » 131.05 0. 1348 1386 » 327. 95 356. 50 0. 4436 1137 6163 1892 963 1137 1300 738 9 31.97 0. 1042 9 309. 63 320. 98 0. 0, 159 52 182. 38 3. 1413 6073 6403 686 0,162 * Gemelli Cancro Orsa uiag 38. Gemelli Cancro »' 38. Lince 131. Idra 347 t Cancro A 3 48 : V 116. B C Idra v Leone 3111 li. Lince 352 333 334 A non Anon A a Orione A 360 3732 3823 3841 k Distanza semplice doppia in parti della vite 191. Cancro 346 336 337 358 359 . Anon 118. Toro 349 350 — tosi A Orione A non 311 . 1137 332 333 334 333 342 343 344 343 B Kigei 3 Orione 17. Cancro 331 336 337 338 339 340 : .... .... Cime maggiore Cane maggiore , 320 326 327 328 329 330 A 1267) mi*. 1291) mis. 1318) (b. «li». 3 t!l 322 323 324 325 52 n Num. : : B 1 Leone 33. Sestante Anon A Orione A : 9 » 9 9 9 . 9 9 C A non 3 9 B 1187 1166 1117 73 8 332. 38 257. 15 169. 12 il 10 239. 10 40. 0. 0. 1. 0. 0. 0. 0. 0. 221. 54 1. 104.78 0. 9 210. 10 201. 32 0. 39. 89 0. 0,167 3.4021 0.1721 5.7729 2.6767 0.3:43 9 9 . 0. 1977 8057 8728 3005 8786 0.8061 0. 402 0. 9563 4.7005 23.160 9.1208 2282 6. 7343 2.3247 1.1762 6. Digitized by Google — 53 — Num. Ingr. dei Num. (•otif. dell’ P.eD. ocul. SI 6 4.3 8 317 318 319 329 1. 1 8 3.1 5.3 Num. d'ord. 321 Sii 323 :m 323 1.3 1.1 il 3.2 1.3 1.3 8 8 1 3. alb. 3 6. /». . 1 8. 8 5 3 3 1. 8 . . alb. 6. 7. 8. alb. 81 rub. . . alb. 1 7. 1 7. . . 6. fi. . i B 8 8 1.3 8 4 .... 1.1 8 8 8 1 51 alb. 5 .... 1 5. 8 8 5 S 9. 1 8. alb. 331 332 333 331 333 1.1 S.i 3.3 1.1 336 337 338 33» 31» 1.3 1.1 8.3 5.3 1.3 8 8 8 8 8 fi. cacr. alb. alb. 8 1. • 10. alb. 8. 8 8 3.3 1.3 1.3 *1 8. c.caer. 8. 8 326 327 328 Sì» 330 10. 7 . . alb. alb. 71 74 . . 7. aur. .... alb. 7. alb. . 71 alb. .... 7, caer. 8. . . . .... 6. 8./!. 10. . . . 0. rub. 10. 10. fi. . . 64 aur. 91 316 317 318 319 350 1.3 1.3 3.3 1.1 8 8 1 8. . . 3. 4 6. . . 8. . . 381 1.5 8 B 352 353 351 355 i. 8 8 . 8. . . 3.3 1.3 3.3 8 fi. 81 356 357 358 359 360 6. alb. 6 6 1 1 1 6 1 8 8 6. s. 8 S 7. *. 8 8 6 61 6. 5. . 8 3 3 . . . fi. fi. fi. . 3 1 moto certo. Molo prob. Aria poco favorevole. L’aria in alto è migliore. Ness. moto. Moto grandiss.V. Jfena. micr. Nessun moto. Nessun moto. Nessun molo. p. 93 c Nessun moto. Nessun moto. La min. non è purp. come Nessun moto. Nessun moto. . , 8. . ruf. Nessun moto: la piccola non e caer. come in Moto incerto. Oscillanti: si vedono male: forse vi è moto. La . alb. non caer. 2. Ottima La Nessun moto certo. : SI 91 . s. Moto ì- vista. Nel cercatore pare una sola di Nessun molo. B. . Moto Dischi fi. .... . La certo. appena separati. Aria non ottima. incerto. disi. = diam. del filo. Moto forte. Moto quasi nullo. Aria cattiva: imag. dilatate. Moto nullo. . 6 3 9. alb. 91 alb. Ness. moto. 8 5 5. 8 8 8 4 alb. 6 .fi. 7. caer. 1 . 7. caer. 4 8. . 8. Moto piccolo e ine. Aria mediocre. Belle precise. Nessun moto. • Nessun moto. 8 4.i. eir. 1 1 . 6. . 2. incerto. . . fi. lì. in l. per l’aria, ma moto certo anche in disi. Saltano assai, ma vi è moto certo. Moto certo ang. aumentalo. 8. t.fi. si come Difficile 8. aur. Moto 74 7f s. non è 2* certo 1.1 1.1 le riduz. ap. in 2. 1.1 1 colori. Diffuse. alb. 1 B 3 1 Vi è i Nessun moto. alb. 9. 3 8 312 313 344 313 Sono precise ina troppo basse per accert. Ben distinta: vi è moto. <r Cane mag. è gialla ranciala bella. Salta un poco. Aria mediocre. Ness. molo. 61 aur. 1.1 3.2 3.1 1.1 1.1 341 diurno C è certo sotto (app.) la linea di A:B; A:C,P=105,5. 8 8 8 8 B=Barom. f=lermom. T—Muto niaggiorej minore 5 5 5 8 Annotazioni Grandezza e Colori Peso . aur. Alla luce del crepuscolo. 10 Digitized by Google Digitized by Google 3 4 — 55 — Num. d'ord. Num. Ingr. dei conf. Num. Grandezz a e Colori maggiore P.oD. ocul. 361 362 363 dGi 36 i> 1.4 8 8 5 5 6. fi. 8 S 4 6. fi. 3. 3 1 5.3 8 1 6. fi. 6. rub. 366 307 363 36» 370 3.3 1.3 5 51 alb. 5 7$ a Ib. 371 3/2 373 37 i 375 1. 4 0. 4 2. 8 8 8 5.4 8 4.3 8 4.3 5.3 3.3 8.4 8 8 8 8 8 5. 376 377 373 379 380 4.4 3.3 381 4.3 3.3 382 383 384 383 386 387 388 38» 390 391 398 393 391 393 ìj 3.3 4. 4 3. 4 4. 4 5. 9. caer. . 8. eaer. alb. 10. 5 i 8,1. . . 6. cir. 61 t. 1.1 6. 8. . 8. alb. 4. . 5 8 8 Olà. 8*. - . caer. . 71 . . 10 . . . alb. 10. 9. . 6. alb. 7. caer. 4 7. alb. 4 5 5 4 7. alb. 71 7f «1 6. . alb. .... 8 8 8 4 5 7. alb. 4 7. 8 8 4 7. alb. 5 1. 7. . . . . alb. 7| . . 7. 5 6. alb. 5 7. fi. 6} 7j 4 8 4 8. alò. 10. rat-r. 8 3 81 alb. 8 8 8 4 9. 8 5 7. 6.2 5 7. alb. 402 4. <403 4.3 3.3 4.3 8 8 8 8 3 8 1 a/ì. 71 alb. 71 caer. 4 5 > Difficili Ì. alb. 7. alb. .... 8. 81 8. alb. alb. fi. difficili. per l'aria. (vengono le nubi. eh. in camp. ose. per studiare la diversità: Dischi ben separali ma non misurabili per la pie(colezza. Vi è moto. Fili Dist. 4.2 Si annuvola. Aria nebbiosa. Nessun molo. I.a par doppia, ma l'aria è cattiva. 03- L'ang. cresce certamente. T=+-2.' carr. alb. 5 400 difficili. guasta. In un gruppo magnifico visibile ad occhio nudo. vi è moto certo. Aria buona. Aria buona. Piccole e 101 si fi. .... .... .... 4 sono alb. 8 5 ma buona ma che comoda: poco molo. certo, aria Poco moto. . 71 alb. 8 4. Moto Non 8 5.3 T=-*-l." 90. Moto notabile, Il moto pare certo. Stella .... 4.4 5.4 5. in ang.: ottima vista. Quiete ed aria ottima. Ncss. moto. Buone, aria quieta. Nessun moto. alb. alb. fi- 71 alb. 71 alb. alb. . Quasi eguali: moto insigne Vi è moto. . fi. 7. caer. . . tremano un poco. si vedono bene. Ness. moto. della refr. fi. 7.2... 5 chiari: e/6: 9. aiti. 5 Aria Intona. Fili Ad onta Nessun moto. Non si vede troppo bene. 81 alb. 10 74 4 diurno proli, in disi. Bella vista. Aria Buona. alb. 6. 7 4 5 •Molo 61 caer. 8.6 5.4 5. 4 101 . . 4.3 396 397 398 399 403 fi. alb. 4 8 9. 4 ’.i.fi.'. 7. 4 8 . . B=Harom. /=termom. T=Moto minore 4 5 5 8 8 8 8 4.4 fi. 8 3.1 4.4 4. 4 8. 8 4. Annotazioni Peso dell' poco mag, della 1372. Diffic.Vi è forte diretto; moto certo. Ben separate. Moto Altra oss. della orecedente qualche ora dopo. Si vede bene solo ad intervalli. Quasi separ. Bella coppia: aria buona: moto incerto. Ts=9.‘ 14." Aria mediocre. Digitized by Google 3 — 5(5 — Num. Niiiu. Xoine delle stelle del Cat. di Epoca Àngolo Struve 1856 Posizione d’orti. o di 100 407 408 400 410 X Ànon Anon. Tripl. A Orsa mat; : B .... 1 466. 1343 Ation 1463 1530 411 1444 1498 1349 1669 Cancro Cancro 410 413 a4 414 38. 410 P. X. 94 1441 416 417 418 410 440 49. l.eone 90. Leone 1450 1554 1444 441 58. 444 443 444 443 446 447 448 449 430 Corvo Corvo 433 1677 1317 1419 1441 1434 436 437 438 439 440 178. Leone Anon 64. Cane minore Anon Anon 1447 1316 1184 1357 1367 441 8 444 443 h. nùs. 434 17. Idra 1668 Vergine 444 443 6 446 447 448 449 430 Castore Anon P. IX. 161 Anon. A A Anon B : 1110 1377 1390 , C 1396 435 9 1. 0. 0. 8813 3066 3954 1083 0094 784 5740 4443 7454 3495 301 133 4. 0. 0. 0. 7831 7480 0. 7155 0. 1943 . 6.0583 5.7868 5.5351 1 4946 6.9 0. 3680 4737 443 3887 7323 4.847 4.1174 3.1474 3.0041 13.4017 068 064 6040 5560 7903 15.999 8.4161 4.6748 4.3011 3464 3355 5860 9847 7334 4.4456 4.5994 4.3333 7.6040 5.6745 1683 44.0148 4.1073 3. 0368 7. 5739 6. 549» UH . 0. 0. 358. 71 4. 9 60. 37 1. . 0. 9 441.78 0. 9 349. 63 0. 9 471.83 0. 9 145.55 0. 75 0. 49. . 71. 41 59. 38 0. 9 185. 45 0. 9 3. 9 414.00 359. 44 0. 531 9 304. 43 0. 9 341.60 147.64 0. 7393 979 8410 9 9 415. 47 149. 45 406. 80 9 39. 58 9 130.63 477 9 4.3486 3.3499 9783 7.6458 5. 9456 3850 9857 7600 186. 98 9 9 6.0498 4.4454 4734 5. 7654 4.7038 9. 301.87 1. 9 6. "841 4.3719 3.0588 44.0474 7.8074 447. 40 65. 67 351 85 153. 94 0,474 semplice secondi d’arco in 245. 63 330. 75 76. 53 9 9 0, 0. 0. 0,434 1493 1669 1744 1690 0. 0. 9 Corvo V 0. 3. 449 9 0, . O.r 6. 9 » Anon Anon Ànon Anon Anon 434 433 9 0, » 1431 1337 1444 431 0. » 9 Anon 361 Lconis 150. 90 447 1446 1536 1413 Ànon A non » • » » 1669 1686 1389 1445 l.eone 0. » 9 Castore Anon Anon » 445 1311 Anon 1. 41.77 134.90 451.34 304.03 166.80 400 0, 0, in parti della vite 438 -10 168.93 115.69 17.17 313.33 0, 1441 £ Disi inza doppia di + II. 0. 0. 0. 0. 6970 4030 1 304 3877 0. 4683 0. . 6. 1141 5.3943 3.1178 4.3518 10.7353 3. 6449 Digitized by Google 41 1 — 57 — Num. Num. Ingr dei Num. d'ord. conf. dell’ PeD ocul. 6.3 8 4 3 8 8 6 6 6. /i. 4 7. alb. 8. a 10. 5 7. alO. 71 alO. alO. 406 407 408 409 410 ili 3. 5.8 4.3 5. 4 4.3 Grandezz c Colori maggiore miuore 1 10. caer. . 8 5 8 5 .... 4. 4. 4 8 5 7. ili 415 3.4 8 8 5 alO. 5 6. 7.2.caer. alb. 10. caer. . . alO. 4.4 4.3 8 4 6. alO. 417 8 4 418 419 420 4.4 8 8 8 « 3.4 4.3 416 421 422 423 424 423 426 127 428 429 430 431 432 433 434 435 436 437 438 439 440 441 442 443 441 445 446 447 448 449 450 G. alO. 1 8. alO. 4 8. alO. 5.3 3.4 8 8 4 4.4 8 8 5 4.3 4 9. aio. é. 8 5 9. 8 8 5 9. 4.4 3. 4.3 1.3 1.4 3.3 3.3 3.3 4.3 4 B=Barom. <=termom. T=Moto diurno Dist. poco Ts=7* 5 412 413 4.4 Annotazioni Peso 61 8 . . 91 rub. 7. 61 . 8. . . jl. . . . . . 8.1 caer. 9. alO. . . . • • 81 3 8. alO. 10. caer. 4 8. alb. 8 5 7. alO. 91 caer. 7j alb. 8 » 7. alO. 71 alO. 6 4 8. alO. 9j pio/. 6 4 9. alO. 6 4 71 alO. 91 • Aria discreta. Poco moto. Aria mediocre. Aria discr. e buoni dischi, Aria mediocre. Vi pare moto. Troppo basse. Ang. • V. è moto in ang. salvo errore di 10.' 8 4 9. alO. 9.2. alb. Nessun moto. 8 4 7. alO. 9. e. caer. 8 i 7. Bella coppia: ncss. moto. Pare essa: ma è mutata 8 4 7. alO. 81 4.1 8 8 4 4 71 91 caer. 4.4 4.3 4.4 4.3 8 4 8 7. s. 5 5 6. p. 4 3.3 1 8 7. alO. 2. 4 4 4.4 5.3 4.3 3.3 4.3 8 8 6 5 8 8 3 8 4 8 4 4. /?. 74 . lì. p. . . . 7. s. alb. 9. ciol. 10. 21 . . 8. . . si rios- (servi V. S. p. 140. . . Aria med. Dimiuuz. certa in ang. aum. . . Dist. . . 5 . enormemente: Aria mediocre. Aria discreta. fl. 6. . . Vi è qualche moto. viol. . 9. cresciuto. lo. eia. alb. 4.4 . confond. si Nessun molo. 8.4 . spesso Eguali. Aria mediocre. Aria mediocre. Ben separate e decise. Stimata la dist. =1." scarso: motoretrogr. certo. 3. 4.3 ma Progress, dimiuuz. di ang. Eguali. 1 8 8 Hi A:C=132. , 05. Nebbioso: paiono assai impiccolite. Diffuse uia quiete. Eguali: sono troppo basse. Aria buona. Ve n e un altra a 10" di disi. Eguali. . alO. 91 »4 sicura, aria oscillante. 14." Insigne per moto proprio. Aria mediocre. 10 . Il . . . 91 . . . disi. — della piccola dal med. 21. r 025 Vi sarebbe moto forte in ang. Non è in s. 11 Digitized by Google Distanza semplice in secondi doppia in parti della vite «.' 3703 8193 1373 1167 6805 86 9366 5980 0.9088 5.3646 63.4 7.8459 4.0799 6850 7090 5.3994 391 0 . 0 . 8. u. . 0 . 0 . 0. a. . 157. Linee . . 191 3.7938 1.8930 1.4776 0 . 8068 1170 0. a. 0 . 0. . 3390 6833 3396 1485 8863 3.6373 91.1761 1.7507 3. 81. Orsa mag. 0. 0 359. Vergine . 0 85. Lince . . Leone A : . 48. 3901 1.1989 0.8133 0.45 0.8169 5.3698 . . . . . 0. . . . 0 . Chioma Chioma 0 . Anon. Anon. 6836 5. 1548 1090 . 1. Anon 8. 1.6788 0.5895 0 C. *(A+B): C 4347 165 6887 7663 8170 0768 0917 0157 0. 1088 0 0 167. Lince 35. . a. 3. 0. Anon 145. . 0. Anon. 1.5953 9013 1.1766 1.7106 3. 0659 0 . 7080 . Anon Anon Anon Anon Anon 1381 886 3963 3.5177 91.1853 4.8171 5.8393 5. 1774 0 . 4831 1377 0. . 5. . Anon Anon . 0 0 191. Vergine 870. Vergine 1 Vergine 8. "8647 1.9398 1 3669 0.405 1.7498 . , Anon. . . Anon. . . Anon. . . >» Cancro Anon. d’arco 0 . 8868 0 0. 1056 6948 1.1188 8579 0.8371 7. . 0. f» Cancro . 0 Cancro Anon. . . Anon. . . . 0. . 0 6840 8837 5918 4.8370 6.8306 4.5788 . 0. 661 5. 3. 6450 88. 189 1. 88. 83. 43. 88. 8803 9087 3143 1385 177. 185 180. 599 Castore »' 84. . Chioma 878. P. IV. . . . Regolo colla vicina a Orione c. pie. compagna. . Procione c. la vicina f Toro c. una piccola . . . . . 84 1138 14.5673 333. 168 176. 69 Digitized by Google ... — Num. (Toni. Num. Ingr. dei conf. Num. dell' maggiore P.eD. ocul. 451 <52 <53 <.3 1.3 3.3 8 5 9. 8 8 5 5 5 5 8. 8 1 . 1.3 8 4 8 . . 4. 4 6 4 2 1 6 6 2 <3 < 3. a/6 3.3 8 5 8 . 8 5 8 . 8 4 8 . < < 94 6 . 5 6 . <51 455 3. 1 8 4.5 <56 <57 <58 <59 < 6U <61 3.3 3.3 <.3 3.3 1.1 8 8 U 8 8 1.3 8 8 <62 163 <61 465 <66 <67 <68 <69 <70 <71 ili <73 <71 <75 <76 477 <78 <79 <80 . — Annotazioni 9. . . 104 84 . . B=Barom. /=termom. T=Moto diurno minore . . . . . . . . . 7. . . . . 84 . . 9 2 . vedono bene: aria buona ness. moto. Aria magnifica: moto sensibile. Aria esimia. filo. Moto insigne. Api», separate: si stima Misure a fili lucidi questa sera. Si . . . . . • = . Disi. prob. troppo forte, benché campo Ness. moto: Manca 10 10 . a Ib. fi. coer. . caer. . a/ 6 . 64 u. 7. a/6. 5 7. al 6. 74 a/6. < 94 a/6. 10. a/6. 6.1 1.3 1.3 1.3 8 8 5 4 8 < 7. all). 8 a/6. 8 5 5 7. << 3.3 3.3 3.5 8 4 94 8 4 8 5 3. < 8 4 3.4 8 5 0/ 6 7. e. a/6. 7. segg. 74 a/6. 8. a/6. 94 . . . Aria buona: moto forte. conferma il moto. Aria mediocre. Piccola e difficile per l’aria. T=-**l." 71. Difficile per T-*-l\72. nebbia. la Aria buona. Moto iusigne. Aria mediocre e si annuvola. Bella coppia: aria esimia: moto certo in aug. a/6. 74 . Aria mediocre. Nessun moto. Posizione incomoda. Aria mediocre. Belle assai: nessun moto in angolo. Pare smentito il moto. Si annuvola. Aria buona benché nebbiosa. 84 a/6. 7. a/6. s. Nessun moto. Si . . le Difficili: ma il campo chiaro è più sicuro. 1»4 • Aria nebbiosa, e oscillante. Ness. moto. 04 fl. 6 . v. al». Bianchissime, parvi moto: aria mediocre. 5 5 5 . di • . e. a/ 6 8. a/6. < 5. Vi sarebbe moto. nivali. . . /!. in chiaro in tutte 84 aur. . a Ib. . . 8 8 1.3 1.3 3.1 59 Grandezz e e Colori Peso <81 3.6 8 5 7. 182 <83 <81 <85 <. < 8 8 8. a/6. 4.3 4.3 5.3 8 8 8 5 8. j./t. 5 74 <86 <87 <88 <89 <90 5.4 1.5 8 5 74 8 5 7. 4. 8 8 5 6. < 5. fl 6 4 2. . <91 4.5 1.3 1.3 3.2 1.2 6 6 4 6. 6 6 6 3 8. 3 8. art. 7 caer. 3 1. fl. 6. 3.3 0.3 6 4 54 al». 4 < 1 5(1 < 1 2. 8 < 2 a/6. aur. (10 < < 7. caer. Aria mediocre. (Le segg. non sono corr. di refr. 6.’ 1. Aria cattiva: presso al meridiano. le DifT. per la pie. Tsid. 6*56- B=28r4.' /6=7.’5,/c5 Tsid. 8* 7.- aria med. in ambedue. 4.2 2 3 3. a/6. 10 Difiic.: aria cattiva. <92 <93 <91 <95 <96 <97 <98 <99 500 1.3 1.4 5 . 0 /6 • 74 a/6. 84 a/ 6 . . 9! fi. s. fl. . . . . . . fl. fi. . . 84 s. /t. 84 ». /i. 8 alt. . s. . . ,. 64 Moto . . cacr. 2. 2 . . 8. 64 t. fl. 1 . . . 0/6 . . 84 . . . . 1 filo: molo cognito. poco sicura: è mutata. T=-t-l.*75. Aria tremola. Assai diminuite per la nebbia. Deboli per la nebbia. disi, é poco sicura. = . . = Dist. Aria mediocre. Distanza poco sicura per la nebbia. a/6. . Disi, de’ centri Tremano. La ria. 7. a/6. 7. 0 nullo 0 assai piccolo. L’aria diviene mediocre: ness. moto. fl. . Aria ottima: moto certo. Aria otl: la disi, pare creso.: i'ang. é lo stesso dii. Aria esimia: I’ang. cresce. L’ang. dimin. Aria esimia: dischi ben separati: Moto io ang. . . Tsid, =6* 54». Te=6.'0R. Digitized by Google — — 60 NOTE GENERALI ALLE PRECEDENTI OSSERVAZIONI. Le osservazioni sono date senza veruna modificazione non escludendone alcuna , pel solo titolo che sembrasse discordante dalle altre. Si è però avuto cura di dare tutte le ciro I' incomodità costanze che potevano influire sui risultati e specialmente lo stato dell’ aria della posizione onde poter pervenire ad aver qualche lume sulle irregolarità specialmente nelle distanze di cui si lagnano tanto gli osservatori. Si vede in generale che una condizione d’aria mcn favorevole dà divergenze più considerabili: la discussione dei loro limiti sarà d’altro luogo. b) Sempre si è misurato col massimo ingrandimento che le circostanze atmosferiche sofa) , frivano, persuaso che la precisione della misura cresce più per la forza dell'oculare, che non isrerna per l'aumentala apparente agitazione dell'aria. Ad imagini diffuse perù non si è misurato che rarissime volte, c piuttosto per prova che per fine di ottenerne precisi risultati. Il massimo ingrandimento n.* 8 essendo 1000 volte esattamente, si vede che se l'aria non era più che tranquilla doveasi avere sempre qualche agitazione , e certamente per la maggior parte de' casi se si fosse sostituito un ingrandimento di 5, o 600 volle l'agitazione sarebbe appena stata sensibile. L’ inverno p. p. è stato così sfavorevole che se si fosse voluto aspettare perfetta calma non si sarebbero fatte misure che 5 o 6 serate. Lo scopo delle attuali osservazioni esdi trovare i moli più insigni non erano da perdere anche le serate mediocri : si abbia riguardo al peso, il quale, eaeteris paribui, deve esser minore per prime osservazioni attesa la minor pratica dell' istrumento. Gli oggetti misurati sono sempre stali i più difficili che comportava lo stato dell’aria, c proporzionati alla forza dello strumento: quindi si sono preferite le stelle più strette e più piccole specialmente dopo il settembre. c ) Pel valore del passo della vite nelle osservazioni aggiunte spettanti il 1866 si è usato. sendo quello perciò nelle riduzioni per le r" = 15", 1725. Gli angoli di posizione sono tutti corretti dell'errore di zero notato ncfi’ullima colonna T; questo valore varia nei primi tempi per essersi allora spesso smontato il micrometro sia per usare altri oculari sia per rimettere i fili, ma dopo non fu smontato che rarissime volte, c per motivi indispensabili. Anche senza che il micrometro venisse smontato si è determinato spessissimo T, ma fu trovato costante. I primi tifi fissali con cera in piccoli incavi conici fatti nella piastra modo: , si erano soggetti a frequenti rallentamenti forarono perciò le piastre, c passati i fili , quindi per i si fori, prese partilo di si fissarli in altro fissarono alla parte posteriore medesime con mastice forte. Dopo ciò non vi è stato più bisogno di toccarli. I fili usati sono del sacco delle ova del ragno americano If'ood spider che ad una esimia finezza uniscono una grande tenacità c una forma perfettamente cilindrica. Sono di color rosso, e meno abbagliante quando sono illuminati che i fili messi dall' artista che erano bianchi. Tuttavia è mia persuasione che le misure di stelle strette prese a fili chiari sono in eccesso essendo fuori di dubbio che i fili chiari appaiono più larghi che i medesimi oscuri. delle d) Oltre i due fili mobili parallelamente tra di loro, ve n'è un terzo ad angolo retto coi medesimi, il quale sono stato solito di mettere accuratamente nella direzione delle stelle quando si misurava la distanza, c cosi si c sicuro che questa ò presa ad angolo retto colla direzione propria della coppia. e) Di molte stelle non osservazioni fi II il si è fatta che una sola osservazione essendo lo scopo di queste , moti più forti. Per le altre avvertenze veggasi il lesto. i Slruve z si e talora ommesso quando la stella era riconoscibile per altra riconoscere numero di denominazione. j) I numeri per k sono ordinariamente quelle spettanti la lista delle misure nell' opera delle osserv. al Capo di B. Speranza. Talora però si citano anche le stelle del suo catalogo doppie australi nella medesima opera. k ) Finalmente non credo inutile l'avvertire che essendo state fatte le misure e le riduzioni tutte da me sqto e senza revisione di calcoli e copiature di nessun altro , non è impossibile che siano scorsi alcuni errori; i più (beili sono quelli di una riv. della vite di 10‘ nell'angolo e talora della lettura di questo a rovescio nell'ultima sua decina, e ciò a cagione della disposizione particolare del nonio del micrometro. di stelle Digitized by Google — 61 — RIDUZIONI DELLE MISURE E CONFRONTI DIVERSI 7. Epoca Posizione Numero Numero Distanza Epoca delle 34. Pesci 1855.737 2 1830.34 In questa il 166.* 3 164. 77 2 5. 8. "448 034 21851.94 21831.96 1781.79 11 sole È un misure. di facil moto 2 35. Pesci 19. li M « Pesci 1855.799 ‘ 1 moto par certo benché da due osservazioni I I delle Distanza Posizione osservazioni O K> ns> 32S.-88 3. "347 333. 40 335. 74 337. 39 3. 4 67 91 3. oggetto bello: due stelle magnifiche e misura A. 3.’ gr. B. 5.* pialletta. Il ma non si è esamial moto proprio o orbitale. , è indubitato in angolo, nato se sia dovuto 76. 1855.766 S 1834. 060 il 1783.67 149.* 55 149. 87 148. 90 lt."339 11. 534 Il 50 4 Le variazioni sono 33." 61 43. 17 2 38. Pesci 1855.806 2 1830.88 1783.0 431.* 84 936. 7 436. 5? Diminuzione 49. < 4. 09 2 1830.97 4. 8 II impossibile. Il dà P=111.’0 per l'anno 1783; ma questo era già stato rigettato m. micr. Onde vi è incertezza su questa ’ stella. si pie cola , pure confo mia da II. 1853.917 1834.48 2 Daw. 1833.90 2 o Cassiopea Il 1784.10 1780.15 110.” Il 86. o 60. 1 1836.71 Daw. 1836.94 CO. dell’ 4. "765 ’ 19 487. 36 286. 13 489. 40 487. 93 4. 4. 4. an- 4. 2 590 690 673 74 delle misure in 934 11. 40 : non pare per tanto che vi sia moto Hrm. Aste. Sue. XIX, pag. 197. 9. E uno degli prediletti pei dilettanti di astronomia. 41 1855.066 mulazi one la Questi con ronti must rano la di liceità reale oggetti apparenlei nenie facili 7. "896 Oggetto famoso pei suol colori: 4* bianca e 7* porpora. Struse nel Cai. Dorp. avuto riguardo crede il moto orbitale Moto 5 3 V. . Dawes I alle osservazioni antiche, c non solo parallattico. 21831.61 447. y Balena 2 499. 2 II | 3,"S58 3. 598 87 77. 86 85. 64 Benché goto 2 Triangol o 488. 1781.77 D=4."9I. Mi pare 1855.795 4 1 1.98 | ang. e aumento di distanza. di 1835.894 3 4. "333 Si vede qualche piccolo moto, ma incerto. Non so comprendere la seguente posizione pel 1831 data da s Cat.D.p.CCVni. 1831.88. P=410.’.'i. 2 1830.30 408. 1."610 1 insignificanti ' Il 2 10. Ariete 1855.9911 2 1833.05| Balena 344.' 04 333. 64 2 • 1835. 878 2 1830.10 oggetti Il l."144 1. 445 335. 0."801 188. 87 0. cnto, ma 4 547 ndubitato 4 la distanza è cresciuta. 113. in angolo certissimo. molo è 2 Ariete 197.’ 03 54. Ariete 2 0."587 0. 730 (AB) 1855. 9871 467.’ 05 2 1832. 02 ibi. 5 Tanto l'ang. che la C non vi ì nulla 3.» 316. disi, è variata: ma per la di sicuro. n Digitized by Google 1 | — — 62 RIDUZIONI DELLE MISURE E CONFRONTI DIVERSI Numero Epoca Distanza Posizione Numero Epoca delle Posizione Distanza delle osservazioni osservazioni - 7. 1 83.1 987 £ 1830 38 Moto rapido Toro 2 i\ì. 957/ 89 0."39 909. 99 0. Elementi 9 B 699 086 758 58/0' 97. 99 70. 3 939. CO 1853. 83 0. a —il Periodo y_ 2 1819.91 1817.09 Il Toro 2 598. 93.” 9 95. 39 90. 7 91. 08 1835. OSI 183(1. 50 Pass. per. 19. 97 19. 09 | 2 { Orione 939. 191 1913. 90 9. 9. C 10 1. 63 1. 3. 17 3 135 110 rapporto ad A 34 33 il 110/90 l."931 1897. 00 157. 6 903. 1 5. 17 May. 1730 moto: ma AB Della de- c sono i 7."1 688 7. 113 Vi è moto certo in angolo e I’ osservazione prima di II. I non pare tanto erronea benché 1809 trovasse l‘J0.'9. 9 3 58/”91 Periodo 999 0 . 93186 Pass, al Per. 1853. 37 1 .* 98' u— SI 3 3. hanno già gli elementi notissimi seguenti di M aedlcr. si i. e 1060. SI 1 ."007 1 18. 57. 1856. 190 2 a 2 Gemelli 319/11 1855. 193 1835. 97 1890. 99 1781. Per 9. "18 131. 30 133. 30 900.” 00 190. 90 181. 13 11/91’ 350. 99 13. 11 639. 970 1099. 96 771. 119. ‘61 Le osservazioni confermano volvi ripetere. 1836.110 2 1839.79 II. 1 1781.88 910 0. 87. 37 70. 58 2 1190. { Cancro Le differenze tra le posizioni non superano errori di una osservazione semplice. a 0. 93/5' 19. '30 | gli 1855.991 1831.99 1895.90 008 797 7. 8. e i 2 Maedler llerschel a a angolo e distanza: la distanza è diminuita e stimala certo non troppo grande. in i 906. 0 53 17 Per (A.+B) e C è singolare la piccola distanza data da Mayer un secolo fà. il moto non c proprio ma relativo (2. Cai. Dorp. CCXHI). nel 9» Cancro Castore 1855.193 2 1896.99 2 1110. 911/50 5. "337 909. 51 1. 1836.1961 2 1899.43 — 18.* 01 -1-0. "953 moto retrogrado è evidentissimo , nta la cresciuta contro ciò che distanza realmente c sospettava llerschel che dovesse accadere. La piccola C non è stala osservata (che dista Ti" P. 160"). Essa ha un moto communc colle altre due. ma anche un piccolo relativo. Quanto si e detto sull'orbita di queste stelle è molto poco sicuro, il. stabiliva il periastro 0.'' 06 ma vi nel 1875. 83 è gran diversità. Tuttavia ecco alcuni clementi. = 1 | 2 1993. i."731 8 663 8 1. certo: ancora dubbioso. sulle distanze resto 1 Il 911/17 919. 01 molo angolare benché piccolo pare Il Dif.an.99. 973 | 101 — I . : u' 1730. 199 Cancro 2 11/39 liìi. «."oso:; 1 2 1830.76 H. I 1783.07 37. 57. 97 L’errore supposto in IL 3. I 838 da 2 90 in direz. di è confermato: ed anzi pare doversi ouella osser. rigettare moto affatto essendo in contraddizione diretto dato ad i osserv. [C. I). eoi p.CCXUIl- Digitized by Googli — 63 - RIDUZIONE DELLE MISURE E CONFRONTI DIVERSI Numero Epoca Disianza Posizione Numero Epoca delle Posizione Disianza delle osservazioni osscrv azioni 2 17.* 61 9. 49 359. 00 1856.48 X 1835.36 X 1848.36 golo e della distanza col tempo sono evidenti. La mutazione angolare va rallentando. li63 t 41. "181 9. 1. 59 86 i X 1 Calcolando colla formola data da Struve (p.93 delle Meiw. mi'cr.) la posizione per l’anno attuale si trova combinare perfettamente onde è dimostrato che il moto c rettilineo e paralitico e non orbitale. Il caso di questa stella i inverso della 2 1516. , X « Leone 1850.119 1855. 488 X 1831.49 359.* 9 0"ov. 180* 174.* 8 X 1845.41 183. 9 1784.87 110. 9 Il | 1350. #."303 3 senso del m. diur 0."147 0. 970 4 diam. di disi, tra i d | all. nel 856 49 49.* 54 X 1835.86 301. 67 498. 70 1 id. iLal. e l Villarccau Klinkerfucs 1870.19 1819.70 111.* 51.' 135.*1 1 ' 417.41.7 57. 13.90 0. 36017 0. 7030 185. 47 a— SI i « »* . . 84. 533 X 1848.11 H 1784.71 4. ”931 4. 78 4. 16 83. meiu. micr. X 1543. 4."956 1. 875 1. 717 4. 117 4. 0. 11350 0. » 1* rara prec Anche 98. *54 Hi. 56 61**. 161 1816.41 1816.86 130. elementi più antichi di llcrscliel e di Savarv non si scostano molto dai precedenti onde questa è una delle meglio assicurate orbite. Ecco le più recenti nostre osscrvaz. lasciando quella fatta a fili chiari n.* 396. gli 1856.191! Ili-’ 88 5 < giorno combiua ottimamente. L'aumento dell'an- 139 13118 93. 50 148. 57 54. 19 61*». 576 1855.151 1818.64 1848. 59 | 3 ."037 | 4 Leone X 1536. i È la più bella stella doppia dell’emisfero Boreale : e oggetto di osservazione sicura e di rara precisione. L'errore delle misure è di 0." 01 e di 0.* 4. Osservata anche in pieno Villarccau • e Periodo Pass, per K 105. 7 104. 0 46"*6 elementi de’ più celebri calcolatori. a— SI (Astr.Nach.990) 108. *30 alle Macdlcr Leone 2 1441. 1855.377 58*1 5. Orsa Maggiore SI sono calcolati sulle osservazioni di South. Un anno di tempo le ha separate notabilmente. X 1810.83 145 930 44 49. 0. Notissima periodica di circa 60 anni. Eccone 10.33 0. 61338 0.857 133-.35. Riv. period. Klinkerfues 4. "61 31 11. 8. 1855.491 111.* 3 181. 10 1831.41 1846.40 *438. 75 gli S.Ul.W Gli elementi di 'additam. { Questa stella è periodica e notissima. Ecco elementi di diversi autori. T 498. 1516. Tutte queste posizioni mostrano che il moto relativo è cagionalo da un molo proprio in cui una delle due stelle descrive una linea retta rapporto all'altra. Dal calcolo di questa e delle altre osservazioni risulta esser esse attualmente nella massima vicinanza. V. sopra la X 1463 gli si . 1831.51 1843.94 1790.41 id. 75.* 8 89. 4 95. 1 1 3. "611 4, 4. 1 1 49 «9 Moto evidentemente retrogrado e disi, cre=0.*83 circa. sciuta. Moto anuuo in pos. — Digitized by Google Dìgitized by Google — — 65 RIDUZIONI DELLE MISURE E CONFRONTI DIVERSI Numero Epoca Posizione Distanza 41. Boote 2 Numero Epoca delle Distanza Posizione delle osservazioni osservazinn 1909. s Serpenlis 2. "976 1855.4611 195.* 18 id. 1835.363 1832.21 1826.79 id. 1.819.13 11 1781.62 2 238.” 81 231. 00 231. 0 228. 0 60. 0 4 ."339 2. 8G3 2. 23 3 1 . < 21831.50 1802.10 1782.99 Il Il 197. 1 208. 5 0 | 227 2. BeH'oggetlo per prova de’ Telescopi ai tempi II. ma ora assai Tacile. Molo riconosciuto per perche col proprio ha fatto 89." in 79 - Il muto secondo 2 pare che si faccia in un piano che passa pel sole , giacché al tempo di II. I era in direzione opposta se pure nou vi è errorre di 1X0.' La distanza seguita ancora a crescere come appare dalle nostre misure. orbitale, anni. | l'angolo e cresce la distanza ma la velocita angolare è diminuita: onde non possono ascriversi tali variazioni al 6.''8 in A.R. -t-4."8 iu 1). m. pr. sec — r y Corona 2 1067. 1835.50 più volte cercata: ma ved. semplice 1851.50 1810 al 1X33 1826.73 0."53 282.” 2 seni. cun. 111 esempio Altro un . 0 51. { Libra 8.* 3 10. 19 AB 1835.535 25."389 21. 822 83.* 13 A 1835. 30 10. 2 1833.91 Merita attenzione essendovi mutazióne superiore, forse agli errori di osservazione. v Corona 1855. 396 21832.70 2 2 525. 62 50. 87 1820.77 790 08 0. 1. la figura della Maedler « e i Periodo Pass. per. 1.088 33760 0. 21.* 18' 261. 21 71. 8 43". 246 1815. 23 07 85 355. 97 187. 91 11 1782.36 fÀ+B): C 1855. 335 2 1832.96 1831. 35 Il 1782.36 2 che ue copre 1998. 0."463 1. 58 1. 215 1. 225 3 4 70. 52 76. 00 77. 12 7. 6. 608 82 88. 6 6. 4 ‘ Villarceau dnc stelle A c B è sicuro, continuata vicinanza a M. pr. 0." 5 in D. » Il moto 10." 3 in A.R. orbitale pare fortissimo, e cresciuto assai, onde promette buon successo pel calcolo. L'angolo si dubitò se fosse in errore di 181)' ma dopo visti registri originali si conclude di no. Anche la i distanza è assai diminuita essendo al limite delle misurabili. - L'osservazione di II. Il c ridotta supponendo decimi di grado le frazioni. La curvatura dell' orbita apparente c chiara dalla costruzione grafica delle osservazioni. Il nesso atteso sec. — cifra 8 e anche talora pareva separata. Gli elementi questa doppia sono conosciuti: ecconc alcuni: gli ultimi sono di ViUarceau. Il periodo è circa 45 anni e si è verificaio il grande avvicinamento predetto da 2. di a a— (1 stella OZ'32^13 35. 3 Veduta da noi come 1937. fi. 2 1825.47 , 72 0. una di altra. 103. Boote 2. 1919. 1835.483 1832.21 1 66 2. scar.l . Moto indubitato: diminuisce 2" di 2 2 1931 la fìsico delle loro + 1/D18 0. 1713 311 10.” 227. 9 63. 39 50 1805.67 12. {' {'1853.535 1831.11 {(' 1855.572 2 1999. 101 .-51 102. ìli 169.2 Moto appena 10. 10. n 643 i 3 109 282.071 sensibile. 13 Digitized by Google 9 — — 66 RIDUZIONI DELLE MISURE E CONFRONTI DIVERSI Numero Epoca Posizione Distanza Numero Epoca delle Distanza Posizione dello osservazioni £ 2021. 49. Serpente 316. 7 291. fi 1783.2 II a 1.254 4482 31*21 e 28 3. < 2" : 180.’ 09 177. 3 118. 20 V:B 1855 592 IS31 63 1832 99 1826 77 89. 0 88. 03 43.43 36. 357 Periodo 4:C 1855 392 moto Il 04 297 28 49. 515 1 . 1 . riodo di li o di <8 anni (.Ven.!. inicr. p. 7): | queste è notissimo ed ecco alcuni di 39? liti. 37. 21 1830. 56 1830. 38 Essa fu osservata da II. nel 1781 . e pare certo che da quel tempo lino ad oggi ha tatto una rivoluzione giusta nell'itilervallo di 71 anni: ma dubita Stime se sia da ammettersi il pe- 2. '323 2. 0. 1U1. 54 i Pass. per. Corona £ 2032. 4381 217.' 11 266. 53 0. SI a— SI L'angolo mula con rapidità diversa era più rapida ai tempi di II. in cui erano più vicine. <r Fletcher Villarceau 3. "488 321.' 99 1833.463 £ 1836.32 osservazioni l'orbita di Villarceau soddisfa attuale, assai bene. all’ osservazione elementi. Maedler Klinkerfues a a— SI » • Pass. per. 25.* 65. 54 64. 38 29. 29 1 52 2 0. 58990 2. 3881 1825. 316 4 20 '".24 Riv. 7 20. ‘ 43' 9 40. i G9978 918 0. 3. Ilind 21 "3' 69. 24 25. 30 1826. 60 608. 45 0. 6. 725G0 194 1826. 48 736. 88 Klinkerfues (A. N.999) 1835.442, £ 1829.63 1 I 4. "6951 3 648| G 1. j - Il moto proprio di queste stelle unite è fuor di dubbio; ma è singolare la loro invariabile posizione in angolo c distanza. Il cap. Jacob vi ha sospettato una parallasse. Il moto proprio sarebbe l."l. in A.R. c -I- 7.” 7 in I). variabile. — v Oliuco 236.’ 1858.526 a Ofiuco £ 1823.51 1802.39 li 1783.18 Il 70 2110. li 1833.575 1834.42 £ 18.” 118. 48 | La minore è ha dedotti dalle osservazioni di South. La C « solo otticamente congiunta e priva di tu. p. e. d. p. cernì. K £ • Ercole £ 25 350. 60 331. 8 18.’ 1 ."426 0. 0. 2 987 937 11 1783.27 2262. 1 £1835.357 192. 40 £ 1825.67 semplice 2035. £ 331. 6 .”380 $ 33 0. allungata Qnesta stella che per II. era la più stretta £ non la vide doppia nel 1823 ora è cornSempre però un bell' oggetto ili odissìma. ma che rare volte può osservarsi per la refrazione. c 69. 3 75. 5 , L'orbita c certa; benché sia diffìcile alquanto accomodarvi le osservazioni di II. I. 93. Ercole f Ercole 1835. 532 £ 1831.62 1831 al 1828 1826.63 1781.55 69.' 71 86. 3 semplice 23. 4 69. 30 £ 2084. l."4» 1. 47 0. 91 £ 1855.571 1829.90 80.' 49 £ 2264. 6. "170 | ! 261. 75 6. 062 3 Colori magnifici; rancia e verde; ma può esuna variabilità colla quale spiegherei la differenza di 180.’ che presenta l'angolo nostro con quello di £: la precedente per me è la ranchila la seguente verde azzurra. Esempio in servi . Periodica riconosciuta. Ecco l'orbita. gli clementi del- cui i colori sono indubitatamente reali e non La 4.‘ osservazione n.’ 22G effetto di contrasto. Digitized by Google — — 67 RIDUZIONI DELLE MISURE E CONFRONTI DIVERSI Numero Epoca Posizione Distanza Numero Epoca delle Posizione Distanza delle osservazioni osservazioni per esaminare tale discordanza e parve doversi attribuire la stima della diversa grandezza alla vivacità del colore , che nella se guente è più chiaro c quindi a pari disco questa sembra maggiore. (V. introJ. sopra). fu fatta 1855.595 £ 1831.15 1779.83 II £ Lira < 2382. 23/1 3. "103 26. 06 33. 9 3. 034 3. 4 * moto proprio forse non basta movimento angolare. a spiegare II £ 70. p. Ofiuco 111/ 58 1833. (51 2 1833.60 2 1825.37 136.' 2272. 6."256 6. 168 984 *6 1(8. 22 il 3 5. 8 li 3. Notissima periodica. Il cambiamento in distanza pare assai diminuito e decrescente. a e Enclic ilcrschcl. II 4.328 4.392 6.46670 137/2' 145. (6 SI 0.43607 147/12' n— & 1*3. *2 *3 73.862 $ 46. Periodo Pass. per. 1806.88 Maedler 4.192 0.(1386 126/ 55 1(2. 53 (8. 5 61. 51 80. 340 1807.06 92. 870 1812.73 1855.593 £ 1811.03 1779.8 Il Il cap. Jacob suppone che vi sia i i I 193 | 1851.71 II £ 1783.72 1830.21 | 1. | 6 37. 88 1. 783 — una di ad esserlo, e abbia un'occultazione si stella dietro un'altra. Aquila X 1829.96 ."361 2579. 71. : 1855.557 1 2 più volte semplice 12/8 ì ."49 Io non l'ho potuta veder mai doppia cercandola con ogni diligenza. Il molo proprio suo è forte il secolare -t-C."3 tn À.R. e-t-2." 8 in D. - Pare che il periodo sia secondo 2 di (9 anni circa, il che può spiegare, perchè essendo semplice al principio del secolo ora sia II I 2 61 semplice sicuro. 73. Ofluco. 18oo. u5R| 2oo.* 10 259. 73 1831.05 2. * Cigno 1835. 2 ritornala (."162 (. | I 2. "606 moto è certo, ed orbitale, per ragione che il moto proprio porterebbe cambiamenti enormemente diversi. Col. Dorp. CCXVIII. un corpo 2.373. 1835.6(81 336/8* 183*. (3 339. 92 Poco movimento, ma pare 2383. 153. 3 173. 5 Il 1803. perturbatore (Vedi Afontk. Mot. H. Astr. Soc. tol. XV, p. i30j: ma forse non vi è ragione: avendo io costruito le osservazioni da esso addotte vi sono tali discordanze da poter rifondere la variazione negli errori accidentali. 2 Lira 119/55 1783.65 2 119/85 120. 2583. 1 75 ."334 1. 4 buone 562 ( 2 (. 4 La misura è difficile e quindi gli angoli forse non tali che le variazioni non possano attribuirsi ad errori. Tuttavia le nostre osservazioni in distanza sono cosi concordi che l’errore probabile sicché non dubito che siavi occorso movimento, benché 2 ne dubiti. 513 gualche moto certo. < 5. 1 1 £ Aquila A:B 1835.575 121/78 1832.13 121. 48 \:C 1853.6731 147. * 1 2379. 13. "137 * 222 15. 896 a f Freccia 13. L osservazione mostra che non vi è stato molo. La disi, di C è poco sicura. £ 1833.576 1829.69 Il 1783. 9 Le Ire 311/0 312. 9 301. 2 osservazioni | £ 2385. 8/754 8. di 3 59 questa sono Digitized by Google 8 — — 68 RIDUZIONI DELLE MISURE E CONFRONTI DIVERSI [Numero delle osservazioni stanza sicure per l'angolo: nella distanza ri è qualche piccola variazione: onde merita nuovi studi, benché le singole serie sieno assai liene d'accordo. 1 colori sono fi gialla, c 9 rossiccia non bleu come dice Smith; l’angolo di 2 è irregolare nelle varie epoche. ma sono unite fisicamente; perchè 1." 1 in À.R. e 16." 7 pr. sec. avrebbe separale. bili, =— 1. 85.' 2 "4 I 94. 10 I 4597. l."660 1. Le differenze superano 944 2 1836.05 10.' 1 1849.76 41. 0 351. 5 1783. 1 | Aquario 46. P. XX gli errori Delfino . I 2 probabili. 3. | | 314 O.’Ml 1 buone in A:B 1855. 573 1848.73 À-.C 1855. 573 2 1835.48 2 1841.15 347.' 11. "7 43 347. 1 445. 8 Siti. 57 68. 919 i 2 4730. 1855.575 21831.46 11. "716 1 4 | \1 11. 119 posizione prossima era 191* circa; onde vi sa- moto. (V. Smith 1855.581 2 18311.89 11 1780.61 Br 1755. p. 3. 13 i 2 | A:C 1855.679 2 1836.74 111781.81 fl.”843 484. 0 491. 0 0. 71. 1 78. 1 81. 1 10. 0. 10. 9. 68 35 540 86 i i . 4 |( A-+-B): 1 Per A B. Secondo 2 gli angoli sarebbero decrescenti fino al 1851. Ma questo non combina coll' osservazione nostra. Il minimo di questi angoli è 485.' 0 e il massimo 489.' 0 per la : soggetto certo non cattivi estremi, secondo 2 dovrebb’essere ancor minore 2 sospetta che la stella fosse semplice nel 1845 non avendola allora veduta separala. - Le due altre hanno subito un molo certo che non dipende dal molo annuo. (C. I). p. CCXIX.I L'osservazione di 2 del 1815 pare dunque sospetta. difficoltà del 180.) y Delfino 2 4747. 474.' 4 473. 8 11. "931 471. fi 470. 9 3."5I4 ! Triplice: anzi quadrupla. Vi pare poca speranza di scoprir moto insigne per ora : la B si vedeva bene composta e dovrà misurarsi: la sua rchile 487/64 A:B 1855.679 2 1815.65 XX. Del lino 2 4090. n || Equulco 2 4737. 1 : AB 1I 1 46 70. 981 68. 61 Vi pare qualche piccolo moto ma I' angolo essendo di una sola osservazione va riesaminato. Il molo proprio sec.-t-6."l inA.R. e-+-ll."7 in D. - La C è solo ad esse congiunta otticamente secondo 2. 535.* o Ì36. ...? Paiono risoluti dall'osdubbi di 2 nelle M. mirr. 1855.7811 338/35 336. 40 1830.47 1835. 177. 178. P. 71 1. Quasi nessun moto. 4637. 11. 0. 1). 1 2 le I Qualche piccolo moto par cario. 0 Freccia D 2 4749. relativo è certo, ma finché non si Il moto separa, nulla può pronunc. M. p. sei-.—-t-O.'T -+-i."3 servazione del 36 4611. 3."4i:i I moto 1 | in All. e 1855.7111 411.' 05 407 67 1830.79 in Diverse volte semplice. 1855. 2 Aquila 191. 1855.8041 1846.15 I il — 11. 4 Equulco || Gli angoli nostri 14. 00 Le variazioni non superano 1855. 7761 445/ 35 441. 70 1831.57 1 78 gli 2 4714. 4. "80(1 4. 580 sono d'accordo entro il grado, ma errori proba- le miclli di 2 in questa oscillano più , onde differenze nascono dagli errori certamente. Digitized by Google — 69 — RIDUZIONI DELLE MISURE E CONFRONTI DIVERSI Numero Epoca Posizione Distanza Numero Epoca delle Posizione Distanza osservazioni 2 2715. 12. Aquari o 1855.776 1831.30 2. "879 194." 2 189. 60 sicuro mutato, ma non vi pare dubbio sulla direzione. Però è una sola 2 in modo osservazione. 667 2. delle osservazioni non sono forse Molo sicuro in posizione e forse anche in distanza, benché assai piccolo. 2 61. Cigno 105." 6 103. 8 1*55. 589 2 1851.81 1830.68 1819. 92 1781.9 1753.8 » » li 300. ‘04 206. 56 2758. 17. "507 17. 90. 7 82. 9 14. 78 53. 8 3G. 0 19. 41 15. 47 li. l."0797 1. 211 Moli lentissimi e da esaminarsi. Pare cosa sicura che queste stelle doppie strette ma piccole sono lontanissime, c sono quindi o solo otticamente doppie, ovvero se congiunte hanno periodi assai lunghi. Altra prova benché indiretta che le slellc di grandezza maggiore apparente 32 96 Stella notissima e famosa. Dalla serie qui riil moto relativo è chiaro, ina 2 calcola sono anche le più vicine. portata I). CCXXI) clic la deviazione del suo moto dalla linea retta è affatto insensibile, c dcU'ordinc degli errori delle antiche osservazioni. Giu- \C. ( Aquario 1855.773 1836.05 1781.37 stamente osserva che cioè mirabile dopo un secolo d'osservazione c dietro ciò che si è detto del loro proprio orbitale e del fatto certo del loro moto comune e quindi di uu legame fisico in serie colle altre. Pegaso 321. 09 332. 88 1855.787 1831.32 29. 2 2799. 2909. 3."102 3. 39 1. 3 G = l."170 1. 352 1855.780 1835.44 1831.62 1828. 75 290. P. XII. Aquario ripetano le 1835.780 1831.18 2."942 3. 18 2. 900 2. 93 2 II 2 1838.7821 107 ."7 1827.72 100. 17 | 0."9183| 1. | 1782. 1833.01 V 1822. 2828. I 1832.98 A:C 1855.777 osservazioni. 2 093 2." 578 313. 30 2. | 2933. 567 piccolo: nullo in distanza. 209. P. \:B 1855.777 2 319.- 43 Moto angolare Pegaso 2 2801. 320." 5 317. 0 316. 9 314. 40 Poca speranza di successo di trovare per ora benché il moto in angolo paia 2 2 È manifestissimo il moto retrogrado. 2 esa-e- 15. "2 mina se mai il suo m. pr. sec. forte 4." 8 in I). possa esser causa di ciò, in AR e e conclude che quantunque esso deliba produrre una variazione nel medesimo senso, pure sarebbe enormentc diversa. Moto certo e non piccolo, già chiaro anche nelle osserv. serv. di ... 2 il .,quale però nulla osserva _ a nelle „„ii„ Mais. ir su di ciò micr. si 1 . il). 2 2 18. moto mutuo. Le nostre misure stanno bene I). 346. "13 352. 7 249. 246. 244. 150. XXn. 2 3 95 03 0 157. 32 162. 22 2941. 3. '963 4. 120 51. 761 55. 640 57. 12 da esanimarsi se il molo di C quindi non è sicuro pronunziare. o relativo Anche A B poco si muovono: Si devono ancora studiare. i 1 1 : : Attesa la difficoltà della stella , le distanze li Digitized by Google , — — 70 RIDUZIONI DELLE MISURE E CONFRONTI DIVERSI Le osservazioni di Bond differiscono assai pel breve tempo che disiano dalle nostre. Vi abbiamo aggiunte quelle di Dawcs: quelle di Bond meritano grande considerazione per la forza dello strumento. La variazione angolare è appena dell' ordine delle differenze accidentali , 6."25 1855.6481 *08.’ 63 273. 33 1830.43 | | | 7. 54 Vi è molo non trascurabile. ina la distanza sarebbe notabilmente variata. Capricorno [676.] h Il J 3."093 1855.648 1836.53 177.* 0j 177. 5 4. 1783.51 174. 0 4. 15 5 Due osservazioni assai buone. Della mutazione in distanza non può dubitarsi, quella in annoio è incerta. I nostri ang. sono buoni, il ni. 5/1. in AR. e -+- 6." 1 in D. pr. sec. =— [415] h. osa. al ( 214.-0 214. 7 213. 0 216. 0 1855.291 1837.48 1782.87 Il 1 Corvo 1856. 274 h 24. "012 24. 309 23. 44 24. 7 Qualche moto vi è, ma merita conferma. Le distanze sono poco sicure per la refrazione. onde sono unite. k 1138 mis. o 1855.645 1836.09 Non vi Capricorno h 370. m. 1885. 98.3 1 h 1835.74 «*."028 22. 27 239.’ 0 239. 3 pare speranza di Se non vi i 86.* 86 32. 0 equivoco Capo. al 6. "43471 6. vi 65 | sarebbe gran moto. moto. a Leone Regolo 275.* 05 3. "097 273. 34 273. 17 3. 3. 1856.2251 306.- 97 I177/’18S 306 37 Ì177. 20 306. 57 176. 84 306. 33 175. 70 306. 47 177. 2 Mav.1778. v 1850.57 1836.24 1821.90 5 id. Le osservazioni possono farsi in circostanze rare per la refrazione e la diffusione che impcdiscono di vedere la compagna. Quindi fu siima a torto, mata semplice più volte da noi . Nota. Diverse . id. 60 457 Si conferma che la stella minore è partecipe medesimo moto proprio che la maggiore 27." 3 benché il moto di questa sia in AR e +- 3. "3 in deci. del altre stelle delle quali finora vazione saranno confrontate con li in altra non — si trova nei registri ebe una sola osser- occasione. Qui saremo contenti di indicare la con- seguenza importantissima che in quasi tutte le stelle del primo c second' ordine di 1 cioè distanti meno di 2" si trova un moto angolare assai grande. Le eccezioni finora incontrate sono pochissime. Quindi un nuovo argomento in favore della loro unione attenzione la ; l'ho riveduta, Libra che veduta ben separata l'anno scorso, la fìsica. Merita somma prima volta che quest'anno {18 Maggio) l'ho trovata rosi stretta, che appena pareva avere una prominenza in direzione di 255.’, assai mediocre per onde la un oggetto compagna sarebbe già passata dall'altra parte: l'aria però era cosi diffìcile, e bisognerà studiarla in più favorevoli circostanze. Digitized by Google i S- H. GRUPPI DI STELLR. Comprendo sotto questo titolo alcune riunioni di stelle più o meno co- spicue, le quali per la loro vicinanza possono sospettarsi formare un sistema Lo particolare. studio di questi oggetti è allatto nella sua infanzia, e riunisce tutta l'importanza dei sistemi stellari colle difficoltà che sure delle grandi distanze senza que' compensi che mente hanno tanto incoraggilo che e, trovano nelle mi- Sembra infatti astronomi abbiano quasi completamente abbandonato cotale studio, gli tranne qualche rara eccezione, descrizione senza si siano contentati per più di una semplice lo tramandarne misure accurate occuparsi di Questa lacuna che poteva esser scusabile quando gli posterità. alla oggetti di maggior at- ed importanza non erano ancora descritti nè studiati, non può guar- trattiva darsi più con indifferenza ai bastanza moltiplicati volati si giorno d'oggi special- al lo studio delle stelle doppie. , nostri giorni, in cui gli osservatori e colla perfezione degli strumenti Non può dunque lavori di questa specie. i qualche rivista, perchè ogni ritardo nel farne si sono ab- si sono assai age- differirsene più oltre una le osservazioni viene a prolun- gare sempre più gl'interessanti risultati che se no possono aspettare. Che vi possano essere speranze non vane prire in questi sistemi di probabilità, c già un legame di poter arrivare fìsico, oltre gli un giorno a sco- argomenti dedotti dalle leggi anticamente proposti ed ora avverati per le combinazioni delle stelle doppie, ve ne sono alcuni più speciali in favore di queste riunioni più complicate. Tali sono: che in l.° il fatto assai singolare notato già da Ilerschel, molti di cotali gruppi trovasi una stella più lucida e ordinariamente di color vivace occupante un luogo distinto nella massa: 2.’ le singolari distribuzioni in che si forma talora regolarissima che arrivi forse più presto di in essi ritrovansi; sumere che ci quanto le stelle loro moti. Non , difficile, a trovale è però a pre- i periodi delle rivoluzioni sono tanto più lunghi sono più separate, e che a pari distanza sono pure più lun- ghi per le stelle di , ai tale scoperta sia lavoro di pochi anni: l'osservazione delle stelle ha dimostrato che doppie voco onde non è quello che potrebbe credersi qualche gran legge generale che presieda minore grandezza, quindi abbiamo un indizio non equi- che un sistema composto nello stesso tempo di minutissime stelle molto separate, per doppia ragione apparirà a noi dotato di lentissimi o mo- Digitized by Google — 72 — Or questo appunto violenti. è che chi ne intraprende oggidì che E invero suoi giorni i che questi gruppi è probabile cui moti possono i , manifestano tra si misure, possa prima di finire le delle sue fatiche. frutti siano composti di Soli quelli ove associansi questi duo piccolezza c la distanza; onde ragionevolmente non può sperarsi caratteri, la godere dei caso dei gruppi il essere in proporzione eguali a nostro Sole e le stelle di maggior grandezza il a noi più vicine, che ben sappiamo quanto siano piccoli e tuttavia incerti; sicché dalla lentezza di questi possiamo arguire Forse queste di quelli (1). la durata delle rivoluzioni riflessioni distolsero più di non sono studio, e certamente un astronomo da tale molto coraggio; tua ò da con- atte ad ispirare un sistema siderare che la natura è ricca di varietà c può essere che stellare parziale a noi estraneo, dia qualche idea intorno al sistema di cui noi stessi facciamo parte, e che forse non arriveremo mai a conoscere completamente, come alla già il sistema de' circondanti un pianeta potè spianare satelliti la via ma nel cognizione del sistema solare (2). L’importanza adunque del soggetto non può recarsi in dubbio, porvi mano la si trovano gravi prima benché difficoltà, l.a la minima di tutte, è di definire con qualche precisione ciò che s'intenda per gruppo. Ciò trovasi assui difficile e dipende vicino. nel cielo campo 8' di di molto dalle circostanze Una riunione incontro Secondo 1) noie in . plici /tòlti . p. Struvc (Cai- Dorp ili stella di del sole sia CLXXXVII): ora un moto proprio veduto da una in un di esso, stella di 5 p. CXXXXI), il molo proprio del nostro grandezza sottenderebbe un angolo di * 3. ,r 579 E ! ciò 2 . moto proprio il stelle di 10 o 12 formare un gruppo dirsi cielo è così di ultimi lavori gli 70 anni veduto da una ad onta che frequenza e dalla densamente seminato, e anche più : essa potrà considerarsi come un gruppo ben significante nelle perchè tutto quel tratto all’ , per esempio di alcune stelle diametro nella via lattea non può il 10 il — moto proprio medio comune circa del moto orbitale del nostro sole ci si alle stelle sem- manifesta sotto l'aspetto di quale apparirò inoltre ridotto alla melò del suddetto se lo supponiamo * Ora la maggior parte delle stelle componenti i gruppi di cui intendo parlare, sono appunto di decima grandezza, e se esse fossero nelle suddette condizioni del nostro sole, appena farebbero un grado in molti secoli. (2) Galileo meritamente metteva tra le tanto pel fatto stesso ne venivano al il sue grandi scoperte quella dei da quale o tardi o tosto sarebbesi altri trovato di satelliti , ma per le Giove, non prove che sistema Copernicano. Lambert nelle sue lettere cosmologiche tratta egregiamente que- sto argomento: in tutte le apparenze celesti bisogna attuale col corso proprio di ciascun astro per spazio nei sistemi stellari lontani pud guadagnare con può ai comprender la Io spazio col tempo: cioè legge del sistema. Per supplirsi coi Torli strumenti, questi, essendo essi gii che siano proporzionale combinare tali che si ma le il luogo misure dello l'elemento del tempo nulla esige tutta la loro forza per avere misure bisogni della scienza. Digitized by Google — - 73 più deserte. La definizione del groppo, dev'esser dunque piuttosto re- parti che assoluta, e deve lativa in essa tenersi della 1. configurazione singolare, minazione « conto anche della grandezza, e spesso onde panni che possa venire sotto qualunque riunione di stelle di notabile deno- tale grandezza poste a piccola 2. distanza tra di loro, e segnalale rapporto fondo generale del cielo ove al si trovano, e alla loro configurazione ». Nel principiare però questo studio è ne3. cessario limitare questa definizione generale colle seguenti condizioni. " Le grandezze siano menti, altrimenti " il certezze che comodamente di quelle misurabili coi forti stru- lavoro non potrà esser sicuro nè Le distanze non superino accompagnano le 3' o misure 4' Luna maggiori utile. dall'altra, per evitare micrometriche , le in- c per non uscire dai limiti probabili di sistemi fisicamente congiunti. * Negli spazi più ricchi e popolati fermarsi di preferenza allo confi- gurazioni o alle divisioni naturali che presenta un determinato groppo, nel che un certo òcchio pratico può dar miglior norma che lunghe dichiarazioni. Questo che detto riguarda è si sono separate e misurabili; stelle cosi minute misura riesce per , ma i gruppi più larghi e in cui ve ne sono in cielo molti e tanto compatti che sfidano ogni altri stelle le composti strumento , di ed ogni loro moltitudine impossibile, in questi casi l’osserva- la zione ha fatto conoscere diverse circostanze dello quali è mestieri occuparsi nella loro descrizione. Tali gruppi sono comunemente raggiati e agli orli , loro vi sono stelle più cospicuo le quali bene spesso possono misurarsi: in caso quello che tal mente la si deve fare è prender misura la di queste, e singolar- direzione dei loro raggi. Altri molti sono composti di stelle così minute che quantunque separabili, pure riescono impossibili a misurarsi per la loro vicinanza o piccolezza: in risorsa che ci ché tal caso una esatta configurazione è rimane onde riconoscere i moti tali appresso. In tali gruppi appartiene piuttosto alle locar nella figura o prender la misura di ogni determinar bene sibile, quanto potranno usarsi come saggi il (saggi, a dir vero, dell'atmosfera) ; nebulose sola fin- Ma e ne parleremo ricerche credo che per ora, non sia tanto da cercare di col- stelle ben poco ma per dipendere la è la sicuri, minima stelluzza o punto vi- posizione delle principali. Le piccolissime (test*) da riconoscere la forza degli strumenti, perchè tanto dipendenti dalle condizioni ben improbabile che da veruna di esse in particolare soluzione di qualche gran problema cosmico. Tuttavia esse saranno opportunissime per riconoscere cipali, masse intestini di quelle loro misure possano farsi con'istromenti proporzionati al bisogno. lo lo studio di sia la i moti proprii delle stelle prin- e sarà bene non trascurarli. Digitized by Google — Questi in sostanza sono stati — 74 che mi hanno guidato nelle principii i ri- cerche che ho fatto finora sui gruppi, delle quali presento solo alcuni saggi, ma con tutte le imperfezioni proprie di un primo tentativo in campo poco esplorato. Questi saggi sono desunti principalmente da alcune parli di cielo visibili come piccole nebbie ad occhio nudo. Le misure più complete sono quelle appartenenti alla nuvoletta o gruppo isolato nella via lattea visibile ad occhio nudo come una nebbia che resta intenzione non sopra la stella del Sagittario. p. dare una carta di questa parte del cielo, il superiore a quella dei disco lunare sia cosa impossibile il ma benché mento. Sarò dunque contento cielo, e dare qui due di di che spesso ineontransi una piccola carta della parte fare sua area di differirsi mo- pel configurazioni più per in quel piccolo spazio via lattea, di quello in altre parti della per darne una compiuta descrizione. Prima solito tali caratteri dei grappi stellari contenuti i Era mia per ora completamente e con esattezza senza lasciar farla da parte lavori di maggiore importanza che non potevano mostrare la pure confesso di aver trovato , di che venire alle misure sono stato di cielo che vnlea misurare e , il modo usato nello stenderla con prestezza ed esattezza sufficiente allo scopo è stato il seguente. Messi 1' a distanza di o i due micrometrici paralleli Ali o più come occorre 2', , osservo i al moto diurno e passaggi delle stelle aU'orario prendendo così le differenze di ascensione retta entro una frazione di zione di si tempo un primo in secondo e in stimando arco. Fatta grossolanamente così ed orientata la carta passa alle misure, sulle quali poi Ma anche differenza di declinazione entro la fra- la molto tempo attorno non ho stimato dovervi perdere non dovendo esse per ordinario servire ad , a riconoscere le stelle all'atto della di costruisce la figura finale più accurata. si nella costruzione di queste figure altro che misura per non equivocarle. Le misure sono state prese in diversi modi. Comunemente per risparmio tempo e minor consumo dello strumento, nei gruppi più larghi mi sono contentato di prendere l’angolo al filo trasversale (riducendolo poi al solito principio di numerazione coll'aggiunta di 90°) preso talora non per ripetizione minando più volte la ma le : distanze pure sono state solo reiteratamente dal coincidenza o nel fine, deter- filo fisso, o nel corso delle osservazioni. Tal metodo, certo non può dare risultati della stessa precisione delle stelle doppie, tavia ma la il fare altrimenti avrebbe portato tempo e lavoro bene spesso e specialmente nei gruppi più in quello di Perseo ed altri ho usato il solito stretti metodo infinito: ed importanti tut- come delle misure doppie: maniera tenuta ciascuna volta trovasi indicata nelle osservazioni. Digitized by Google — 75 — sono notabili non può trascurarsi In questo misure in cui le distanze refrazione, per tener conto de’ suoi clementi, golo orario o metro tempo il sid. 9 e la temperatura delle ore manco il che la dalle normale e in istato 9 l’ora Nessuna però della sera. altezza del baro- 1’ meteoro- di precisione in questa parte Terrore tempo temperatura poco varia durante sempre la è ordinariamente notato l'an- della sera trascritta dal registro logico: nè vi è timore che per debba riuscire sensibile, perchè si ho congiunta a questa e , atto alle osservazioni è misure, e le media delle sempre tale barometro è quasi poca dista il abituali osservazioni di queste correzioni è stata applicata alle misure che dò. Resta finalmente ad avvertire che ordinariamente cili in quelle sere mente è stato di in ammettevano c le stelle non 120 o 300 venuto migliorando ho voluto ometter quello che non forti al più. metodo il cui misure dei gruppi sono state le potevano misurare oggetti si fatte diffì- ingrandimenti; e che l'usato comune- Nel proseguimento ma di osservazione; si e fatto, e spero questo lavoro sono di per un primo saggio non poter presto dare mi- di gliori risultati. OSSESVAZIONl SOFIA ALCUNI CIUFFI IN PAST1COLAU. Nubecola del Sagittario AR. È visibile ad occhio nudo sopra letta staccata dalla alla massa della via = 18.' la stella 9."* = — 18/ Deci. del Sagittario p lattea nel fondo luminoso tra , il 50’. e pare una piccola nuvoSagittario e lo Scorpione, II (Oss. del Capo tav. XIII) di bene isolata, ed io profittando di alcune belle seLuna ho fatto fare ad un’esperto disegnatore, (veri- punta dell'arco. Nell'egregia figura che ha dato Uerschel questa parte della via lattea si vede assai rate della prossima passata state senza ficandola appresso minutamente) una figura di tutto scudo di Sobieski fino al Sagittario, e cola diversità forse non la il pezzo della via lattea che corre dallo che confrontata con quella trascurabile. Noi è vero una grande elevazione, ma manchiamo di H mostra qualche pic- del vantaggio che aveva purezza del cielo supplisce: esso inlatti nelle serate H di veramente è sensibilmente appannato, fuorché a pochi gradi sopra l’orizzonte. Questa piccola pure non nubecola, è singolare per le strane configurazioni che presenta di raggi, di archi di iperbola, modo o di caustiche, di spirali ed archi incrociati in ogni servatore in un ma modo speciale. Era mia intenzione il dar mi sono dovuto contentare darne solo quelle di alcuni notabile i quali fanno vedere la singolarità loro. Ai gruppi misurati si è dato talora qualche (V. e che attraggono l'occhio dell'osle nome per misure di fig. tutti questi gruppi, che sono nel pezzo più di essi, Tav. 7, 1, e 9). ricordarsene più facilmente. Tal'è per esempio quello detto delle Caustiche, le cui misure stanno in rapporto specialmente alla stélla è AR. » c ad un'altra delta anche triplice perchè veramente tale. La posizione della triplice 18/50.' essa e stata misurata a parte tra le stelle doppie: (V. 18. 4 9." 3. D = —— sopra n.‘ 91 ove però è scorso un errore nella declinazione che deve essere come qui). La mostra due archi quasi di caustica che vanno a riunirsi in La fig. 1.* sti quasi sul parallelo un terzo ramo li accompagna «, e obliquamente a que- diretto alla »: le stelle che compongono Digitized by Google — 76 — questo gruppo uon sono che difficilmente secondo di 11.* cercatore visibili nel llind, o di 10.* la scala di onde , devono si si una bella di stelle di 11.* nel cui centro è spiccano dal circolo mente a destra c a uno , sinistra = 18.* IO." c in posizione di satelliti, 1) appena leggermente curvilinei = 18.* 9.” D= — = — 18 *19, viene una 10." D=— 19'6'. AR=18. da una rossa che sta nel mezzo gnifico gruppo mutua delle quali pure dò il I. lnv. stella nel centro del circolo altro triplice delle misure. le 11 D » — 21.» 20/ osservazioni nelle insieme colla magnilìca nebulosa M. 8 nella quale 1, la con altri due o tre gruppo singolare formato e a poca distanza un altro ma- 17.* S5." **= Questo Gruppo è stato disegnato da Hcrschet lig. un di 9*, nelle quali è difficile prescindere una rossa Gruppo del Sagittario. AR. divergenti due simmetrica- altri Ad Incirca dopo incrociati, di molti anelli tutto di stelle circondanti dall'idea di connessione la : gli bella stella rossa 19.* 2.’ 16*, c . lig. 2.* 10.* doppia, c tre raggi stella di 9.* nella direzione del circolo orario ha posizione approssimata Alt caustiche Alt classificare secondo Struvc. Sotto [apparentemente sopra) questo gruppo ne è un'altro di tre raggi da un circolo Capo al trova si in B. S. di parte immerso, con una mirabile esattezza, c nelle belle serate pure e senza Luna ho tutto è delincato più confronti dcll’una e dell'altro. La sola cosa che parrai poter notare è clic le fatto stelle del gruppo sono secondo me troppo piccole, mentre invero sono assai belle e sopportano quasi tutte l'illuminazione del dere se vi siano campo. combina bene, ma di piccole stelle. La nostra 33, OS e 101 -+- la gr. 8. citata La d è ia 110 dello stesso dopo questo saranno facilmente può apprezzare il merito della il volume del Capo. in questa spezie di descrizioni, di cui attornia Gruppo di Perseo. AR. Gruppo superbo con 3 ripetizioni cialmente la di far ve- parte se- ed ha per coordinate della figura calai, riconoscibili le altre. Solo chi ha provato a far simili lavori grande opera di HerSchel alla n.*126 del cata- lettera b equivale alla stella logo parziale di questo gruppo pag. 1C dell'opera -*- le misure potranno cambiamenti. Le misure qui date sono relative stati piccoli guente e composta La figura di h 2.* 8." Deci. = 56/ 23/ c notissimo nell'elsa della spada di Perseo. doppia distanza conte nelle stelle Le misure sono doppie ordinarie, e si state fatte è misurato spe- ar d e f y e che come non ho potuto piccola corona ellittica centrale, la quale è formala dalle stelle essendo facilmente riconoscibile riscontrare quella data ci dispensa dalla figura. daH’amm. Smith pag. 58, il È singolare che sarebbe indi zio di molo: forse la aa' ivi misurala, ma non panni possibile per la sua piccolezza. Ulteriori studi su questa massa importante schiariranno questo dubbio. Quando saranno più estese le nostre misure si darà una figura di tutto questo ntaraviglioso ammasso, e dell'altro vicino. b quella Gruppo dei Gemelli. AR. =5.* 89." Gruppo Ila largo, e forma curiosa composto di belle stelle, la di archi incrociati e fantastici tinaio di stelle superiori alla 12.* gr.: qui a fare una mappa della parte più lucida. questo una tavola completa. = -e- 21/3/ parte principale contiene almeno un cen- Quando sarà finito di misurare daremo anche di oggetto sorprendente e di quelli in cui, at- ove si trova , vi è speranza di trovare movi- modo semplice ma consistono di tre confronti almeno ciascuna. diamo come sono venule, onde si possa far giudizio della loro precisione. menti. Le misure sono fatte ripetute le Deci. maggior parte delle quali sono misurabili. la ne diamo solo un cenno delle principali per servire E meritamente un tesa la sua configurazione e la parte del cielo Uve sono ; al Digitized by Google — 77 — NUBECOLA DEL SAGITIAE10. Demo- Alinolo ! Num. minasiane 2 ab nk 3 btn i me 1 5 bc d in posiz. 212/72 90. 297. 138. 231. 207. 217. 219. 6 9. ed mn 111 no op np 6 8 2 3. 9 327. 0 11 ab 212 lì 13 mb am 295. 8 217. li bill 29(1. . 167 701 168 192. 72 103. 633 146. 360 ** 2 .* 8 9 3. 178 6 . 2731» 53. 718 96. 980 1. 5297 70. 021 mn r.v 19 20 ed 2116. 1 bc 231. 8 PIO. (DELLE CAUSTICHE.) I. Ep. 1855.526 Dist. IO IO 10 105 .... Fine ang. or. 1.* 19.™ 12. 472 192. 798 Barom. 9. 455 S. 753 6 . Ì33 HO. 159 88 . Epoca 1855.507 =28.i’l.'l 20/ 5. Il Terni, att. Terni, est. 1 in 17 18 V semplice. l’rinc. ang. or. 0 .* IO.” =28.r0./7 Baroni. Terni, att. —40.* 5. R Terni, est. =17. i. R ii 10 95 10 TAV. Note 10 lo 9. trip. 9 5 2 289. 2 218. 7 251. 7 270. 6 no = — 18.'80.' 9 H Ili lì. 8 8 . I) Disianze p. della m secondi vite di arco 0 5 7 9 AR = 18.*9.™ = = 17. K 9. 933 91. 806 Ang. GRUPPO A RAGGI SOTTO LE CAUSTICUE. TAV. V or. PIG. (in. l.*0.™ II. Epoca 21 ab 22 ad ad 3 . 1 . B 21 ! ag 27 ai 172. 128. 131. 87. 87. 61. 257. 28 ah 220 23 21 23 29 30 ae rf ed 110 di 119. 158. 163. 89. 31 Im 32 33 31 33 36 37 38 mn f bp PI ir rs 39 40 yx 11 a« 42 43 80. 190. 181. 192. 213. li? 1 0 6 0 1 9. 143 HI. 337 8 092 826 125. 089 201. 152 182. 810 309 861 113. 903 152. 131 . 13. 206 11 . 9. 9. 10 . 211 131 5 11. 7. 451 18. 66 0 1 Ili 16. 263 1 680 13. 198 12. 321 6 13. 8 6 250. 6 211 1 288. 5 . 16. 8 321. 2 alb. Ì0. alb. 17. . 793 207 778 30. 229 21 100 10. 961 3. 3. . Stelle del contorno. 1855,587 a è doppia. 11 11 10 9 f è lontana. Bar.= 28.Pl.' 5 T4 ~ 22/6. R Te 10 = 19. 9. R 11 .... 8 2 7 9. 114 158. 355 223. 080 115. 181 288. 355 269. 658 251. 398 72. 315 201. 019 190. 509 213. 218 49. 104 114 12 10 10 Raggio orientale. 11 Raggio verticale. 11 104 12 571 58. 401 167. 172 326. 176 633. 213 Raggio destro (app.) il Raggio err. di • . . . . . sinistro: in zy vi è forse 10 ." ovvero scambio di stella. Queste sono tutte di 11/ Àng. or. fin. 1.* 15.™ 15 Digifìzed by Google 1 ' — 18 — *LTB« GRUPPO Deno- Angolo Nudi. minazione posiz. 1 ab 350/7 » al 6 . 9 70. 7 3 100 4 5 6 al 8 ar 9 10 11 am ai ak 5 223. 0 *64. 3 308. 15 0 . . 1 10 0 7. 8 200. 5 . SEGUIMI LE CAUSTICHE AR Disinnze 1 . 680 734 153 25. 769 73. 100 1 ab 20 :i ac 4 bd fi 6 7 8 de 0 rj 10 h[ II 331. he 1 0 105. 0 94. 0 103. 1 59. 7 11. 5 7. 7 12. 9 li ec 99. 3 13 sf 107. 0 53'. Noie 2 .* 1 .* Un 9. rub. Epoca 1866,406. — il 104 io 0.* 15." Princ. ang. or. Finc-f- 0. 54. 321 67. 85 Ili! fìarom. 7. 735 707 200 715 655 72. 763 127. 680 72. 886 ìoi 11 . 4. 8 . 4. 8 . 13. 077 082 13. 321 172. 88 1 G. . . 23 205. 92 (A. 3725) = AR 4975 127. 581 olici 5. 652 6 251 . GRUPPO D 131. 144. 99. 120. 87. 96. 1. R R date qui sera- mi 11 necessaria. 55 - D = - 24/ 8 Accanto II iosa 20'. alla magnifica nebu- M. 8 Epoca 1855,45. 28 .e2.'0 Barom. Term. alt. =21/2. 20. 8. Tcmr. est. . = = Sii 026 213 701 371 630 PERSEO ma d. vite. in p. Ang. 8. 527 317 6 . 420 7. 808 9. 19.* 0. Per la simmetria del gruppo assai semplice la figura non è , , 28 .p1/0 =18. est. Mis. doppie 104 17. ‘ 9 — = alt. •1 12 .rff. 134. 133 202 Temi. Tcrm. 10 Ì . 310. 5 239. 1 = — 18.* D 8. 4. 4. GRUPPO DEL SAGITTARIO 9 = 18.* 10.“ Gran dezze in p. della in secondi vile di arco AR or. fin. 48." 0.» Epoca 1853,633. 11 11 104 10 II 11 = * ' 2." 8.* * D =28.e0.' Rarom. 21/ 2. Tcrm. alt. Terni, est. -+- = = 20. 8. 56/25'. Epoca 1866,767. 1 2 3 ad 4 ac 3 6 7 al ed 8 9 aa 10 11 ef 12 13 14 ri di 15 mn 10 ah 31. 120. 109. 91. 153. 317. 183. 187. 8 0 3 3 18. 6920 143. 7. 3585 37. 52. 6. 78411 39. 5. 1720 919 081 9 5. 7355 li. 331 5 5 1. Ì 1. 10. 5830 .122. 53 330. 33 318. 48 153. 00 77. 15 103. 95 305. 72 300. 95 2. 702 308 087 13. 03 . ciascuna.) . . 1. 3. 10. 1 11 07 4 10 159 421 18. 7283 3803 8690 5647 IO. 6991 37. 6731 9 10 13. 788 . . . come nelle * doppie conir. per 3 9 11 i. (misure Distante. Aria nebbiosa, 9 9 9 9 435 970 Ang. or. 2/ 0." Incompleta per la nebbia. Epoca 1836,780. =27. al. '6 12 11 12 llarom. 11 f piccola e Term. Tcrm. . . . . . . alt. est. = 19/5. = 19. 8. disi. Epoca 1855,818. Tsid. 23/30." Rar. =28.el.'8 T.atl.= 18. *0. Ang. pross. 1. est. = 15. 6. Digitized by Google 8 — cimo Deno- Angolo Num. minazione gemelli ds' AH — Distanze p. dellaj in secondi vite di arco in posiz. 79 — D 5.‘ 59." 2 3 ad 5 ae a fi ai 7 an 4 u 15. 65 341. 320. 302. 271. 220. 38 50 52 85 23 169. 01 23. 3266 360. 92 377. M. 35, A. Note 2, 1, | | ab ac 1 = -i-21.*3'. Grandezze 8. alb. 11331280. 73 1613 281. 05 747 271. 60 311. 90 367. 66 22. 258 49 18. v- 17. 10 10 22. 097 23. 755 11 18. Epoca 1856, 30 Marzo Misure semplici. Valore di una riv.=15.i729. =28.eO.'S Barom. Terni, alt. Term. m. Tsid. est. = 9.* = 6.’ 5. =* 1. 3. 15.”* R 3 Aprile 8 9 10 an 11 km li tim ak idi 13 no li up 15 16 17 cf eh = 28. p ì-‘ 8 10." 2. 92 08 98 52 101. 08 22. 323 18. 912 315. il 291. 621 Baroni. 22. 193 23. 756 Terni, est. 8. 5. 9.* 30.” Tsid. 21. 252 314. 39 367. 57 375. 25 226. 40 HI. 01 311. 78 282. 62 0. 10 15. 795 11. 390 168. 105. 39. 156. 26. 311 Io. 187 13. 315 211. 176. 407. 239. 210. Term. alt. = = 10 10,5 10,5 10,5 39 21 11 63 06 * . Terni, att. Tsid. . 5 Aprile =27.1-11.' Barom. Term. est. = = 1:35 10." 8. 9. 1. 9.*0." 7 Aprile np 18 19 20 wm km 21 il 22 ha 23 bk 21 bq 25 26 27 rnr ms 140. 100. 156. 133. 161. 176. 65 8 8 52 18. 2t. 9. ISO 737 190. 374. 371. 150. = 9.‘ 7.” 61 93 Tsid. Baroni. li Term. 66 Terra, est. =27. all.' att. = 10." = 5 5. 5. 7. 0 3 139. 5 107. 30 118. 35 rt 12. 321 21. 233 20. 938 323. 97 373 222. 12 318. 71 119. 93 Tsid. 128. 69 Temi. li. 11. 777 110 8. 317 27. 18 = 8 Aprile 9. A 30.** Barom. Terni, alt. est. = 28. rO.' 0 11." = 10. = 0. 0. Gruppo di Anlinoo. AR = 18.* 42." Deci. Gruppo magnifico pag. 431. Cel. Cycl., ma Le chè stelle ivi modo A = 2019 ; Mcss. 11. (Tav. V, fig. 3.) ma di La parte centrale è quasi vuota di stelle e conche richiama alla mente certe nebulose cosi divise. in contuso. di foglia Irilobarc , il veggonsi distinte, benché nel lobo centrale appaiono un poco annebbiale forse per- sono più mente su e." 27.' esaminato coll’equatoriale presenta una singolare complicazione struttura già accennata da A. tornata a =— e che nel cercatore è discretamente somigliante alla figura di Smith fitte. Tutte sono quasi uguali e di esso proiettata. più volte dietro le differenze di 10* in 11* Tav. V, Bg. tranne una, farse accidental- Nelle sere chiare vedesi ad occhio nudo. La figura è stata di AR e di Deci, onde è abbastanza precisa per idea esatta: è possibile di ottenerne le misure micrometriche, ma per ora si fallii dame una dà solo la fig. 3. Digitized by Google — 80 — IH § OSSERVAZIONI DELLE NEBULOSE. Darò vare le in come trovansi nei giornali senza altra riduzione togliere le ripetizioni inutili: di lavoro finito, mente questo paragrafo alcuni dei principali risultati avuti nell'osser- nebulose, esponendoli clic quella ma Bond e trovatolo assai opportuno, diverse ragioni Primieramente, studiati secondo ; , gli i dare un E certa- grandi lavori degli Her- può esser creduta quasi presunzione; co- lavoro soltanto per studiare il di questa materia. Lord Rosse, con istrumenti non maggiori degli ado- e perati da questi celebri astronomi, minciai quindi in uno studio sulle nebulose dopo l'entrare a fare scbel, I.ainont, non 6 mia intenzione somministrare materiali solo forze del le mi hanno nuovo strumento, indotto a proseguirlo. oggetti sono molti, e pochi finora quelli che sono stati anche quelli in conferma delle osservazioni falle in studiati è mollo vantaggioso avere diversi luoghi con climi e la istru- vari menti e diversi osservatori. La raccolta più completa è quella di J. Hcrscliel , ina gran parte delle osservazioni sono semplici cenni, c chi avea si vasto di campo da tutto il dissodare esse a dir vero poco Ora la , qual’ era I' assunto di catalogare le nebulose non poteva fermarsi molto su ciascuna, e quindi poche ciclo, ne ha descritte per minuto, si ma trova da aggiungere: le altre precisione c chiarezza de’ refrattori per preferenza sopra riflettori a i egli queste son trattate con tanta sublimità, che ad però lasciano da desiderare. comune consenso porla talora la cagione delle irregolarità inevitabili nella figura e della flessibilità de’ metalli, e, non deve ommeltersi, anche per fluenza che ha su di essi, celeri,$ paribus , lo stato dell’atmosfera, pel la minor in- minor cilin- dro di raggi che richiedono a pari luce raccolta nel foco: quindi ho creduto potervi anch'io inutjle. Lo cimentare il nostro strumento e spero che lavoro non sia stalo studio principale è stato fatto sulle nebulose planetarie, e di queste alcune sono state risolute per la prima volta, altre hanno dato abbastanza se- gni non equivochi di risolubilità. Era detta della Lira le , e completamente risolubile e n.°8248. Per tale successo ha favorito non poco la anche più quella cosa, perchè si in sud- alla dell’ Idra chiarezza del cielo romano. questo genere di ricerche che pare assai facile poca attenzione per non cadere 2241 risolute è quella della Lira e la Andromeda, riconosciuta per un anulare analoga del cat. di h. in In il , si esige però non errore e non sarà male accennarne qualche veda qual grado di fiducia possa aversi nelle nostre osser- Digitized by Google — 81 — Ter decomporre una nebulosa sospetta esser razioni. parare stello distanti le meno bisogna fatta di stelle, scegliere lo serate le più tranquille ed oscure e nelle quali certo di se- si sia di I", altrimenti sarà fatica inutile, anzi illu- soria perchè si eroderà risoluta e noi sarà. Nelle serate di aria agitata si lui spesso un continuo scintillamento nelle nebulose più placide e uniformi, pro- veniente dal rinforzo di luce occasionato in alcuni Ma anche da refrazioni irregolari. siti buone serate non può uno molto tempo occuparsi con si- nelle curezza in queste ricerche: l’occhio quando è affaticato spesso vede scintillare ove non ò alcuna stella , e mollo più fondo alquanto chiaro. Per difendermi da specialmente quella di gli tali illusioni non durar molto tempo sembra ciclo il scintillare un ho usato ogni cura, e e duranti esse, in tali iudagiiii, rimuovere per alcun tempo l’occhio dal cannocchiale, e ritornarvi riposato. Di più: non mai fidarmi di una o negli oggetti importanti, le due osservazioni, nè di ma ritornarvi figure c poi riconfroutandole cogli grandimenti di cui è capace zione di un punto lucido t noto che uniforme come le campo rire stella, lo nebulose planetario mostrano comodo il deboli parti più primo aspetto una luce al gettare una debole luce sui le della parli nebulosa la loro del re- fili campo fa spa- e le ultime a svanire , più lucide dalle più pallide. ha vantaggio nel variare gl’ingrandimenti, dei quali si le insensibili stellari, cioè nel resto veri gruppi, La prova di più forti ciò desuinesi il presumere che ammassi compatti tra quali spesso planetarie le di stelle a noi insepara- mollissimi sono anulari. non solo dal fatto che , si passa per gradi dai gruppi globulari tutti separati, a quelli di più diffìcile separa- zione, fino ad alcuni che senza qualche cautela (come nel Delfino h. prenderebbero per planetarie, e che viceversa da diverse planetarie si Anche lento a dedurre conclusioni generali da poche osservazioni speciali; pare sembra ragionevole sono tutte nebulose ma i parti più deboli. Quantunque debbasi esser risolute posi- la più lucide: può cosi facilmente formarsi un'idea delle sfumature che le fanno sparire bili, gl'in- tulli averla ritrovata identica e fatto loro vedere e studiare l’oggetto. altri regnano ncil'oggotto, e separarsi talora non dopo se oscuro: questa diffondendosi leggermente nel da principio sono sola convinzione un pianeta, ordinariamente azzurra: per iscoprire di struttura ho trovato assai ticolo a mia usando talora strumento; nè mai dare per certa lo come per più volte, e consultato della per piu serate consecutive, facendo originali, e passa a quelle che sono affatto irresolubili; più sicuro per distinguere le nebulose stellari dalle ma vi è un 2081) in si parte criterio assai mere masse di materia Digitized by Google che lucida, ed ò di luce, contro ma le anzi nebulose stellari 82 che ammessi questi può decidersi quale no: pare bensì più probabile che ma assai fatto presentano maggior parte la come abbiamo ma in gli ammassi altre esso è cui la luce è più debole. oggetti siano anulari losa auularc della masse irregolari , azzurra che indicato, ò la luce danno evidentemente al di minime il ragione di questo fatto la stellette paiono di luce di come un foro o una direzione in Credo quindi non improbabile che molti abbiamo prove e dei più no Lira è risoluta dal La dirette. nostro strumento di questi compagnia, se non che sono farle Dopo le essi si di sistemi di considerazione storia stellari glo- struttura raggiata che in tanti totalmente diversa da quella a cui appartengono ammassi gli nebulose planetarie. Gioverebbe forse nello studio ben proprie sistemandoli in classi come a un di irre- questi og- in famiglie dipresso si con fa nella naturale. L'opera in vero 6 pericolosa perchè tendente a introdurre spi- rito di sistema, ma quando fossero ben assicurati sarebbe grande pericolo. Qualche tentativo troppo superficiale per meritare Siccome spesso occorre di altri distinti la la ritornare alle idee del vecchio lierschel e distinguerli definizioni ma che manifesta, onde non può dubitarsi che essi formino una famiglia golari, e le getti vi parmi degna ; tali assai più difficili a risolvere. nebulose aggiungo qualche osservazione di ammassi bulari. In questi di nebu- bella decisamente essa non ò più sola e le due planetario indicate da principio sono possono tal centro ò decisamente più lucido delle primo aspetto eguale: analizzandole bene trova spesso una parte più oscura, e si ammasso di sieno una ma- delle planetarie vedute coi piccoli ingrandimenti, alcune di queste planetarie In altre parti, le an- nebulose non un' sia ciò solo future ricerche potranno render chiaro- singolare, giacché generalmente colore. all'iu- Ma potere deH'ingrandimento. nò asserirsi quale nebulosa quelle che ricsconsi a risolvere vi il principii, la questione della resolubilitù delle sulle generali, teria sui generis, Un ingrandimenti non scemano gli materia diffusa (come nella nebulosa di Andromeda) diviene tanto la più scarsa di luce, quanto più aumenta stelle — con aumentare mostrano uno scintillamento sempre più vivo; mentre di i caratteri distintivi, non che vengo facondo è ancora esser esposto in questo scritto. di fare confronti delle mie osservazioni con quelli come porta astronomi, con molta brevità e apparente crudezza, nota in un giornale di osservazione, voglio dichiarato anzi tratto che per ciò io non intendo punto menomare il merito de' lavori loro , de’ quali per contrario io divengo tanto più sincero ammiratore quanto più mi sforzo di raggiungerli. Digitized by Google — OSSERVAZIONI DI AR = 20.* 15“ Deci. = 19.* Planetaria bellissima disegnata da A. Ma benché che richiama quasi forte dagli Inglesi Preso il circa, quindi 47, di H. 16. IV; 2075. A. (•) Ph. tram. 1833, senza nessuna lume nel campo, agli orli configurazione di quella della Vulpeeola a due lobi, detta la diametro con due misure risulta = 8/ 674 giustamente osserva Smith che attesa = 19.* 34.“ Deci. la = 11", 313 quanto Giove cioè : distanza esso è un corpo enorme =— 14.» 32.' H. 51. V; A. 2047. (Tav. IV, a misurarsi perché diviene sfumata agli col 1000, cui porla bene, posti in croce si fig. 1.) ma allora lacera agli orli. La parte se- diametralmente op- in quattro luoghi situati quasi .veggono scintillare dei punti luridi. Nella vivacità del lume e del colore ad enorme distanza. di stelle collocato Ila vicino alcune stellette, e una segue a poco più di 2 diametri, un diametro poco più. Da tre misure fu fatta al È figurata in A. il diametro «« 1 / 678 meridiano con aria assai buona e confrontata più volte. = 20.* 55." l’altra al N. prec. 16, Ph. trans, senza dettagli di sorta. fig. abbastanza concordi risulta Nebulosa planetaria III. = ili." 794. La figura Agosto 1836.) (4 del!' Aquario. — 12.* 3/ H. 1. Altra maravigliosa planetaria ellittica ma che ha una sfumatura dalla parte seguente, R Deci, sa IV; A. 2098. (Tav. IV, sua luce è più debole sulla linea equatoriale. Diametro minore la nubi, le ma fili, tradisce la sua globosità. Esaminata grande analogia colla anulare della Lira, onde senza dubbio anche questa ì un am- masso di orli, e è sfumata e di luce non eguale, guente pare più chiara della precedente, e vi è ! Nebulosa planetaria del Sagittario. diano un bel color di azzurro di mare. Sopporta l'illuminazione dei gli difficile di appare sfumata: essa quindi è Planetaria magnifica circolare. Coi minori ingrandimenti pare di veder Giove tra che è distin- come una massa languida ed uniforme Dumb-Bell. II. AR PARTICOLARE misura. Dalla parte seguente pare di vedervi punti scintillanti, e qualche cosa di di difficile pili 35.' fig. tale si presenti c un poco luce, pure introducendo IN Nebulosa planetaria del Delfino. I. zione di intensità. — 83 NEBULOSE Direzione dell’asse maggiore 70." 6. Essa è stata descritta da II. I, Diametro maggiore =l. r =1. fig. 2.) 115>= 17."231 611 = 25. 306. Ph. trans, voi. 75, pag. 263. V. Smith, pag. 492 ove ha alcune magnifiche riflessioni sulla grandezza reale di questi oggetti. È singolare che tutte queste ovali presentano sono lari , diametro maggiore più sfumato e mcn denso men lucide alle estremità del diametro maggiore. Questa forse ma lontanissima. Anche in questa pare di vedere punti più (“) k. il Le posizioni ove altro non ai : anche le anulari è ancor essa delle anulucidi sfolgorare verso avvisa sono quelle dei cataloghi di J Herscbel, indicati con Esse sono sufficienti a trovare gli oggetti, e riferibili al 1830. L'ordine è desunto in partodalia classificazione accennata sopra in fine di pag. 82. Digitized by Google — le parti dell' asse (4 Agosto 1826.) minore ove è più densa — 8i come , due le Andromeda orali della Lira e di IV. Nebulosa planetaria di Struce. AR = 18.*4." D = -4-6.* 2000. 2 n.“ 6. (Tav. IV, 50.' A. ma Scoperta da Struve. Bella planetaria ovale, illuminando onde fili, i uno strascico equatoriale. Luce azzurra detta di sopra n.‘ 3.) fig. al centro, come apparisce Forse un ammasso lontanissimo come al solito. l’altra dell'Aquario. III, Misurata con diligenza nella direzione maggiore. in quella del condensata svaniti gli orli resta sola questa parte centrale. Pare ancor essa avere = Diametro min. =0.' 467 7. ”225. dell' Maggiore ma con una asse minore, = 491 0'. = 7." sola ripetizione 596. (6 Agosto 1885.) V. Nebulosa planetaria di Andromeda. AR = 23.* 18.- Deci. = 41.° 36.' 2241. (Tav. IV, A. Planetaria forata, secondo Lord Rosse, senza foro condo II. ma mostrare risolubità, c col n.* 7 è perfettamente risoluta ma non una magnifica corona, tutta eguale: Lord Rosse fig. 1844 fino dal 13, è data un anello ma 4.) col n.’ 4 comincia a 1000 diventa di stelle: col un grand'arco simile ad un ferro da cavallo è come risolubile e scintillante; nel resto si presenta anno 1850 in fig. solo col centro talora oscuro se- Col mediocre ingrandimento n.* 2 appare realmente cosi, luce diffusa. trovò anulare, e analoga a quella della Lira, nelle Ph. trans. la come un anello uniforme, ma troppo deciso e tagliente. Realmente come si può riconoscere col criterio del lume, c si vede essa è sfumata, dentro e fuori che il di averla risoluta, e il giungervi col nostro strumento, è gran prova non tanto della forza che della sua precisione lebre Lord, da Rosse non dice espressamente centro è assai più bianco di quello della Lira. Lord il , benché sia molto meno potente che spiega perché anche quella della Lira in luce che siasi risol uta i del riflettori ce- meglio da noi che altri. Essa è leggiermente ovale, ed ha un arco concentrico staccato dalla parte supcriore, ancor esso scintillante: la Diam. minore linea di direzione della = 1.» 279 = 19."561. minor luce è 398. "0. Maggiore =l. r Distanza delle masse più lucide laterali da mezzo a mezzo Colla luce, la nebulosità del centro svanisce, giata agli orli notabilmente, notata da (5 e 6 li. Il , ila una = ma usando 494 0. r = 22.”322. — 13."123. 849 ogni oscurità si vede sfran- doppia ab vicina nella direzione 67.* stelletta e la a è doppia in luce di b. L' angolo non ha variato in modo 1 già sicuro. Agosto 1855.) VI. AR = 10.» Nebulosa planetaria dell'Idra. 17 - Deci. = — 1$.” Nebulosa planetaria insigne; oggetto scoperto da II. I nel il 47.' A. 3248. Voi. 75, pag. 266, noia). Col n.’ 2 scintilla (Tav. IV, fig. 5.) più interessante che io abbia finora veduto, già 1785 e descritto come un bel globo di luce uniforme. [V. Ph. trans leggermente nella parte centrale, che é bel celeste, e fa mirabile contrasto col rosso de' fili di un micrometrici. Col n.* 4 è già distinta Digitized by Google — in un anello tillante: col lucido, oscuro nel 1000 si fig.: di non ho veduto nette c precise che mai vedesi nella mezzo, — 85 forma simile ad un orecchio umano, molto scin- risolve in un bellissimo anello di stelle in altro completamente tanto distinte, gruppo o nebulosa. La sua forma è quale ed ha una bella stelletta , l’interno del foro molto si accosta al circolo nel centro: le due punte supcriore ed inferiore sono due gruppi perfetti e completamente ben distinti, ciascuno di moltissime stelle ben precise parte seguente la : vede figura è assai fedele: si la più viva della precedente, e alla metà dell'arco precedente dell' anello assai 2 è una stella più lucida delle altre. 3 Tutto l'anello di stelle è cinto da una nebulosità quasi perfettamente circolare decrescente in luce alla circonferenza: uua simile nebulosità esiste nel getto è singolare, cd unico in tutto di questa il l'oro centrale. Questo og- da ciclo fra quelli veduti fin qui ma non Marzo) si passata al meridiano gin (2 c da sor- può sperare si Marzo) 4 ora dopo non presero le misure della nebulosa e del cerchio: cccone i vedere, c questa sera stessa cosi bcue. (3 le ligure fatte tue: nebulosa non fanno risaltar nulla del bello che essa contiene, prendere, perchè è bassa ed esige un aria tranquillissima, senza di che poco di vede piu si risultati. 33. "lì Aureola esteriore Asse minore dell'anello stellare 13. 81 Asse maggiore 23. 83 id Diametro del foro interno nella direzione dell'asse maggiore. 110.* 2 Direzione dell'asse maggiore Direzione alle stellette 20 11. 1* 1"2. 0 . 113. 3 138. come deve angoli dati da Ilcrsrhel II. aspettarsi, qualche difficoltà per la indecisione de' contorni. Oli per II, e mutato. Essendo questo due le stelle più vicine sono gli stessi de' nostri caso di altre nebulose planetarie, il Questo oggetto è simile avendolo avuto cosi netarie siano più o ciò spiega i , all'altro A. 2241 {v. sopra) ai Capo non al 1’ di stelle, e più spesso anelli, gruppi più luminosi osservati nelle altre nebulose non riconoscervi sistemi che vedremo appresso sono di di ma abbia decomposto ma non sempre tutte le pla- regolarissimi: questo genere. (Marzo 1856)1 Nota. Queste 6 nebulose appartengono ad una famiglia così separata dalle c impossibile W. di moti proprii. vede anche come dietro una ragionevole analogia meno gruppi onde nulla 'vede giusta l’idea che è ancor esso sorprendente, e mi sorprende che Herschel alto. Si si poco soggette di stimarle lontanissime e quindi tali che sieno questo c molto più facile 1 309. 2 4 Nelle misure vi è, altre che un genere particolare. Le altre ovali o planetarie di altro carattere: è difficile caratterizzarne le differenze, ma roc- chio pratico le distingue senza difficoltà. VII. Nebulosa della AR = 19.* 52.” Deci. È noto come questa nebulosa erano inviluppate da una specie dì di — 2*.* fu ellisse Volpetta. 17.' k. decomposta comune. 2060. (Tav. IV, in L. due da 11. ma fig. 10.) talmente disposte che Rosse coi suoi telescopi di 3 piedi e poi 6 V ha analizzata: due figure ha dato questo celebre astronomo Ph. trans. 1814 e 1830 16 Dìgitized by Google — lav. XXXVIII, fig. — 86 17: la Torma mostrata dal nostro strumento è intermedia a queste, c mostra ma nella massa Ma ciò specialmente dalla parte precedente uno strascico di nebbia assai considerabile, somiglia più la figura del 44, salva però la distribuzione delle stelle che pare diversa. non deve sorprendere, perché tranne alcune poche mente, ordinariamente veggonsi per le altre che assai visibili e distinte, istanti di momentanea vedono si che scintillazione stabille rav- viva. L'aspetto però è tale da far credere le masse principali composte di stelle, alle quali è assai prossima una nebulosità. Però nostre osservazioni sono state Tatte in circostanze le medesimo non e la figura di Lord Rosse del 1850 c per suo detto non molto favorevoli Le masse chiare e il pezzo che ma congiunge appaiono tutte punteggiate, le finita. le stelle maggiori forse sono accidentali. Fu presa la seguente rozza misura. Diametro minore = Direzione dell'asse min. = 18.* AR Sono già tante 47.” Deci, le figure fatte di 32.“ -o- 50/ 104. "44 «= = * 97 0. 2023. A. questa nebulosa celebre da darne una nuova. Solo aggiungerò che sua luce era più intensa ed alquanto meno II. c da L. Rosse che credo dai primi giorni essendovi stato diretto lo fin le estremità dell'asse minore, presso le estremità del maggiore, ove anzi avea più sfilacciature a filamenti. Nell'autunno ultimo, mio previo avviso una 75 Direzione dell’asse maggiore strumento trovossi risoluta completamente: negli archi presso la 6.' Nebulosa anulare della Lira. Vili. inutile 6.* = veduta da alcuni miei scolari senza fu suo intemo a circa un terzo del stelletta nel contando dal centro verso nord. Questa semiasse maggiore nuova anche per me. stella era Essendo stata misurata da Bond non ne ho fatto misure. Ecco risultali di i questo astronomo. Asse maggiore 73/'3. Asse min. C0/’4. IX. Nebulosa A. 2150. AR — 22.* • Nebulosa non descritta da inclinata di 40. due al stelle di ll.> a.AR = 42.’ 2. La ed una quasi fili È un poco la tocca. stella é più al stiene l'illuminazione de' 1." Deci. =— A. Pallida ovale, del nord precedente. Segue nord app. circa. una 3' c minore l'J stelletta di La nebulosa benché Novembre passabilmente. (4 20/ sullo stesso parallelo 2/ di 17.” diametro maggiore circa più lucida nel centro: seguono vicinissime 10.* pallida so- 1845.) X. Stella Nebulosa. AR = 19.* 40." Dcel. Delineata da A. fig. = 43, c citala Essa pare realmente tale quando si 50.” decisi punti lucidi in diverse parti: auzi presenta ma 6/ A. come esempio 2050. (Tav. IV, di stella il fig. 7.) nebulosa nell'Oulfines p. 603. guarda coi deboli ingrandimenti, ma coi forti fenomeno che con questi la si mostrano luce non scema, pare divenire più bella, mentre nelle vere nebulose essa diviene più pallida. Una seconda disamina avendo confermato mostrato il posizione stabile di alcuni punti lucidi col n.* 6, e insieme la fondo scintillante, non mille le stelle svaniscono, ma il si dubitò più della sua resolubilà. Coll' ingrandimento centro non prende l'aspetto di un disco semplice rotondo. Digitized by Google — ed invece — 87 mostra irregolare, e quasi multiplo, nuova prova che questo è un gruppo lon- si tano, forse cinto da nebulosità. X. Stella nebulosa AR Stella nebulosa , 4.* 7. Deci. 2618. h. =— 13." 7.' cioè una stella di 9.* collocata nel centro di una intorno. Lassell ne dà una nebulosità diffusa ma non redo Asie. Soc. voi. XXIII, n.‘ IV, fig. in ciclo tutta la regolarità di figura ivi indicala, essa pare più lacera e sfumata, l'aria peni è assai poco (9 buona Gennaio 1836.] XII. Stella nebulosa. AR = 7.*19." Stella nebulosa in stella, — Deci. 430. (Tav. IV, -s- 21.* 15.' k. 13.) fig. vero senso: l'anello o piuttosto l'atmosfera è più debole presso la pare staccata alTalto da essa; forse la minor vivacità della luce dell'atmosfera ma non nella vicinanza della stella, stella stessa. Col. n.’ 7, diocre. Quest'aureola l' e che non è può derivare dal fulgore della la fa talora apparire, staccata, aureola è diffusa e non ammette la stella nebbia dell'aria nostra, perché effetto della ma disco, l'aria è me- la stella vicina sotto grandezza è nettissima d'ogni lume intorno. (26 Febbraio). iapp.J di egual Talora l’atmosfera della stella pare staccata dalla ad ogni stella stessa; modo mi pare non tanto ben termi- più debole che non farebbe credere la 6gura di Lasse!, e sopralullo nata nella parte esterna più lucida. (Marzo). Queste nebulosità attorno alle stelle richiamano alla mente la cagione assegnata da alcuni alla Luce zodiacale, cioè che essa sia proveniente da simile atmosfera circondarne il nostro Sole. (V. in fine la nota sulla Luce Zodiacale.) Xm. AR = = — 14.° 7.* 34." Deci. Questa nebulosa trovasi delle stelle che lo in compongono Nebulosa anulare . 20.' h. 464. (Tav. IV, un gruppo sorprendente per il la fig. 11.) compattezza ed eguaglianza quale ha un diametro di circa 29'. La nebulosa trovasi eccentrica a questo gruppo e forma un oggetto singolarissimo: coi deboli ingrandimenti pare un finissimo fiocco di bambagia sospeso in un campo Benché di stelle. la nebulosa sia stata osservata e disegnata dai più celebri osservatori onde poco altro possa aggiungersi fuorché confermare già detto, pure non sarà inutde il dire quello che il golarissimo oggetto. Essa è chiaramente forata, e quindi è nero: c i si si è veduto in questo sin- è detta anulare ma il centro non suoi orli interni sono molto sfumati, mentre gli esterni sono assai decisi c netti appena un poco ma un poco vellutati, eccentrica, e come due dice giustamente altre minutissime è più costante e più grossa dell’altra. Tutto il k. Vi è una bella stella sono spesso pezzo stanza è magnifico c di una ricchezza incomparanilc lattea presso il Cigno è povera di stelle. visibili, nel mezzo, delle quali però una attorno anche a grande di- di cielo : di 12.* a confronto di questo pezzo la via (20 Febbraro.) Riosservata questa nebulosa (28 Fcbb.), ed esaminato se si potesse avere indizio sulla sua distanza, cioè se essa fosse più lontana delle stellette o più vicina. La prima impressione è che essa sia più vicina che mostrano le , ma riflettendo alla chiarezza e al piccolissime stelle che si veggono in essa , nessun appannamento pare doversi dedurre il con- Digitized by Google — trario. La buona terminazione che essa essa si veramente una sia che è assai singolare e decisa, suggerisce Due è perfettamente rotonda. tanto. Vedi Il, fig. vero è circa ove ma -10." Le sfoglia sferica lontana assai più del gruppo. vedono paiono piuttosto accidentali c appartenenti ma scintillare la parte più lucida del perimetro, Non — 88 all'orlo esterno, ai probabilmente ciò è vedono costantemente, stelle si l’idea che in stelle gruppo. Talora pare di veder elTetto dell'atmosfera. ad intervalli sol- la terza proporzione è più piccola delle altre ligure. non perfettamente circolare (Conferiti. < e 31 Marzo.) la scala di diametro Il XIV. Stella cadala. = AR 6.* 30." Deci. = -+- 8.* 53.’ A. Oggetto assai curioso e singolare; è una 399. (Tav. IV, fig. fi.) avente un triangolo sca- stella codata, cioè leno di nebulosità attaccato per un angolo. Oltre la stella principale, vi è un altro punto ma lucido virino, informe il quale non è certo una stella. Il raggio precedente c più lungo e più vivace presso la stella, tutto è leggermente sfumato, nta molto più dal lato seguente. L'apertura angolare della coda e circa 50". La stella. (36 Si stelle Godale modo la A. 1309 c la in modo da far credere li. porto alla stella clic la 1309 G7 (lig. di A.) mamente debole c date da simili 1363. sono Ma la coda pare connessa culla trans. 1833, Pii. li. fig. La li. piuttosto accidentali che 1363 è perfettamente staccata dalla fissando la stella di IO * suo lume il 61 e queste nebulose sono disposte rapaltro. è completamente ovale ne mostra condensazione alcuna verso dalla quale anzi pare staccala. 66 è fedele, e ti Febbraio.) esaminarono alcune delle segg. c in special A. fig. stella, essa svanire la nebulosa fa ! Infatti la stella c estre- La lig. di più vicina alla nebulosa che non pare ora. (Aprile 1836.) la fa XV. AVAufosa doppia. AR — 7.* 35.“ Deci. — 17.“ 49'. k. 3095. (Tav. IV, fig, 14.) Sembra consistere trasversale , di due nebulose gemelle congiunte ad una terza nebulosa ellittica che forma un oggetto singolare. Veduta due volte c pare clic la fig. 11 la , rappresenti Irene, ma è assai difficile riconoscerne la vera struttura. Soc. voi. XXIII n.‘ 7. differisce alquanto, ma non La ma un poco Altra osservazione 1 Marzo. Consiste di formano una losanga. Il di Lassai Aslr. è facile concepire una idea giusta, di questo oggetto perche sembra variare sotto l’occhio. (Le due serate nebulosa erano trasparentissime, fig. agitate.) (31 in cui si visitò questa Gennaio.) due corpi principali con due altri punti che disegno mi pare fedele. XVI. .Xebulosa doppia. AR = 7.* 15.” Deci. Combinazione curiosa più alla e la = -+- 29 .* 49/ più viva. Posizione I3.‘ circa. Se soggetto interessante studiare (Tav. IV, una nebulosa doppia con nel mezzo di il moto la stella fig. 15.) una stelletta. La neh. c accidentale, come pare, sarà un relativo se vi è di questi corpi cosi eterogenei e ve- dere se sia proprio o orbitale. XVII. Nebulosa anulare. AR = 10.* 0.” Deci. =— 39.' 36. k. 3‘2'28. (Tav. Bella e grande nebulosa anulare analoga a quella dell'Idra ma IV, fig. che per 10.) l'aria, essendo Digitized by Google — bassa, poco tiene può vedere; tuttavia st — 89 vederla il posizione mostra che essa è un in tale ma oggetto assai vivo. La nebulosità non pare simmetrica alla stella si trovano delle da H. al più diffusa inailo. Vi ben decise forse accidentali, ma è singolare come stelle Capo. La grande bassezza impedisce sia delta uniforme le osservazioni. XVIII. Nebulosa, k. 365. = All = 33.” Deci. 5.* -*- 9.” 0.' Pare una nebulosa ovale ancor essa forata lari. Ma l'aria non è troppo da quelle date ferire felice per tali AR=1I.* nord (vero), difficile di circa 7' = -*-14. '6.' dif- AK=U> 10.” Decl.=-*-14.° 0'. rapidamente, e assai vicine. Simili c nou sospettarle dipendenti. La 875 ha una direzione 155.' e larghezza =145*. Cn essa pare prolungata S‘ nebulosa di questa specie, altra dalla parte del assai 1118. la A. AR =12.»7.“; ha una direzione 13.’ Sarebbe interessante lo studio relativo delle direzioni di queste nebulose ellittiche, le una medesima famiglia. quali paiono tutte di XX. Nebulosa = AR Filo dì perche pare luce debole. La 851 è un poco più piccola dell'altra, e la direzione del suo asse maggiore Deci. ligura la fa si ellillicke. ellittiche condensantisi al centro ma con 12.) fìg. spiccano delle masse Incide singo- 14.” Decl.=-*-13.° 53.'; A. 854. Due nebulose similmente orientate: è con una lunghezza (Tav. IV, vi tuttavia (28 Febbraio.) finora. XIX. Nebulose A. 875. ma oggetti, 12.* 51." Deci. nebbia appena visibile tra due A. 1199. =-*-35.° stellette di 11.* cola diversità qui notata ed altre simili dipendano da un 47.’ La troppo simmetrica colle stellette, le quali paiono accidentali. fìg. Non di A. 62, pare nel resto accuratissime e scrupolose oltre ogni credere le fìg. un poco c impossibile che la pic- moto avvenuto nelle stelle, esseodo di Ilerschel. XXI. Stella nebulosa. AR = 17.* 45.” Piccola stella nebulosa sparsa. Sta in : mezzo a molte la Deci. =23.” 7.' 1989. A. sua atmosfera non ha figura ellittica regolare , ma molto altre stelle. XXII. Nebulosa (rilobare. AR E schel , = 17.* 52.” quella di Ilerschel Oss. d. che essa si Deci. Capo pag. =— 23.° 1/ A. 1991. 10. L'aria era poco propizia, estendeva almeno 13' in declinazione e 10' in andando Uno sotto alla stella lucida inferiore al AR , ma più che non si riconobbe indica ller- gruppo ed involgendola a grande distanza. XXIII. Nebulosa spirale nell'Orsa maggiore. AR = 13.* 23.” Deci. = -*- 48.° 4’. A. 1622, Mess. 51. Celebre nebulosa riconosciuta per spirale da Lord Rosse. Benché non sia presumibile Digitized by Google — 90 — ollenere una vista eguale a quella del celebre Inglese col nostro strumento, pure in esso si riconosce veramente per spirale e mente uno gira losa compagna. ma accidentali, in una vera L'altro voluta possono seguire assai bene, e special- si ed è quello che parte dal , ramo è meno due rami i veggono molte chiaro. Si opposto lato nebu- alla stelle nella nebulosa. Torse avendole disegnate Lord Rosse col suo gigantesco telescopio non credo do- vennisi fermare sopra. Piuttosto ho preso diverse misure della posizione relativa delle due nebulose in tre serate che sono assai concordi; risulta da queste, nebulosa minore relativamente da 3 sere alla seguente posiz. della la grande: Epoca I8ÌKMI8. Posiz. ÌS.’SI. Disi. =» 4.'8i."78 di osservazione. Questo combina bene colle misure date da Lord Rosse. E singolare che essa non sostiene ingrandimento e che la miglior vista , sione favorevole per osservarla cogli importantissimi c i pochi di Lord Rosse. Benché si vede che nell' finora fatti oculari “ 4. ha col n si Non ho avuto ancora occa- negativi. Oli studi su questa nebulosa sembrano confermare realmente sia difficile verificarli coi insieme sono sorprendentemente accurati , sono esattezza de' disegni la minori strumenti in tutte le loro parti pure e schiudono la via a profonde meditazioni su questi misteriosi oggetti della creazione. XXIV. Grande nebulosa di Andromeda. AB = 0 *34.Dopo Deci. l'ultimo gran lavoro di teva restare da fare a noi; tuttavia dagli altri dati finora , = 40.' il A. 50. Moss. 31. disegno dcll'astronomn americano che ho creduto non inutile l’origine delle diversità. Tenendo duuque Dc-Vico c ben presto a riconoscere d'altri, riuscii ‘20.' Bond su questo magnifico e celebre oggetto, poco po(*j, è cosi diverso ritornarvi sopra per scoprire il sotl’occhio i almeno disegni di Bond, di Herschcl, del P. l'esattezza del lavoro dcU'astrouomo ricano, e verificai l'esistenza delle due Uste più scure, o canali che , veggono si assai amebene staccati sul fondo della nebulosa; pervenni a ciò facilmente applicando all’equatoriale l'ocu- minor forza del suo cercatore che dà un ingrandimento lare negativo di con gran campo e gran luce vala la ellittico più forte e viva evvi la venne presa per il , c potei farli vedere anche ad ragione detta diversità delle ligure anteriori. prossimamente secondo lista la , e nti lusingo aver oscura o primo canale di Bond, ed è questa limite della nebulosa dagli antichi osservatori; credei utile ricercare lista certamente che non ebbero però essi lutto primo canale è notabilmente diminuita, la gradazione fino a qual limite Cauchoiz. Diretto adunque questo strumento alla si di luce delle varie parti di questa poteva essa vedere nel refratlore di nebulosa, trovai che il primo canale di- stiuguevasi benissimo, e sono sorpreso conte non sia stato indicato dal P. de Vico: avviene qui ciò che spesso altrove, cioè che con uno strumento riesce spesso cilmente una cosa nota, mentre con esso ne riesce impossibile del secondo canale; questo (*) Vedine tro- corpo principale della nebulosa è strumenti può riconoscersi. forti Volendo esaminare con più attenzione nebulosa altri 140 volte descrizione solita, ed appunto là ove finisce la sua luce torto per ciò, giacché la nebulosità al di là del e solo con Il di circa U la scoperta. di ma forse vedere fa- Non però era cosi appena poteva riconoscersi dopo molto, e attento studio, e confon- interessante monografia nell 'Jmcric. Àead. af. arti and selene. A. Serici. Val, ///. Digitized by Google — (levasi col — 91 fondo generale del ciclo. Qui giova ricordare che l'obietlivo del cannocchiale di Cauehoix ha C pollici di apertura, e l'ingrandimento era GO volte con per uso più comodo che tal seguendo il non meno di 4‘ di campo di 49’, e quindi coll'oculare del cercatore rapidamente da una parte lontana del cielo di passare vicinanze della nebulosa, ho potuto verilicarc alle Con questo e redattore di Mera. il metodo indicato da Bond sorprendente risultalo di Bond che dà il lunghezza a questa nebulosa e 4 Però dal 4 di larghezza. indicato fatto di sopra e dal limite di visibilità delle sue parli nel cannocchiale di Cauchoiz risulta che la nebulosa è indebolita e degradala nello spazio compreso tra potrebbe giudicarsi dalla americana. tig. 1 i canali, molto più che difficile ché nelle più favorevoli circostanze: quello che pare certo che essa abbraccia Bond vicine indicate nella figura di non può più riconoscersene stento dere Mera. in quello di secondo il computo numero Il Bond di di refr. è, all’ Cauchoix altro a precisarli, fuor- di 6 pollici, fuorché a benché , che sta di stelle e io lo credo giusto , si nesse colla nebbia o solo casualmente proiettale su più probabile molto como- sia visibile sulla nebulosa arriva a molte ma non , per questo si perchè girando tutto intorno , accosta si al , di essa. tanto esaminato se il numero c tutta , delle stelle nucleo apparisse almeno risolubile il in distinte stelle duto che allora nella parie centrale possono distinguersi cinque o non ma scintillanti, pallidamente raggianti. Il stellette realmente nebulose, o pure un vero gruppetto di lontano, collocato al di la più trasversale alla il dire e veduto a traverso contrario, difficoltà riconosciuto forma la a un dipresso nella figura di La luce mappa neb- stelle o di essa. immerso ma nella nebulosa o Con questo ingrandimento ma in il una direzione c presenta quasi relfetto di una in cometa quanto che crederci di non essermi ingannato, avendo per due serate I' analisi delle varie parti della nebulosa , ho sua parte seguente nelle vicinanze del nucleo è lungi realmente dall'essere clliltica, figura però è , queste particolarità. Proseguendo con diversi ingrandimenti trovato che ho ve- quindi non può attri- puDlo con tanto maggior diligenza studiato questo Ilo il altri, sei punti avvolti in nucleo molteplice della nebulosa non è uniforme, medesima è decisamente più chiaro, a nucleo multiplo. Bond sembra Ilo per- ed applicando che a vera nebulosità. Questa può nascere o dall'csser esse tante buirsi la loro indecisione di , loro diametro è tale, che stellette di pari grandezze sono viste eoo distinzione singolare con questo oculare campo circondante non cre- quella regione essen- ingrandimenti di 800 volte degli oculari negativi che danno più luce degli senza mi- può cre- Questa seconda opinione mi pare trova che si centro della nebulosa do realmente un lembo della Via Lattea, non deve sorprendere tanta frequenza. bia, grande nebulosa risoluta, giacché bisogna vedere se quelle stelle siano dipendenti e con- la sce in proporzione che gli due le presso di esse è così indebolita la sua luce, che e movendolo rapidamente da un punto , damente gliaia ma : presenza nel la non queste deboli nebulosità pos- limili esterni a cui sono vedersi dipendono tanto dallo stalo dell’atmosfera che riesce ella sembra anzi triangolare Bond ciò in allargarsi a quella regione non vedo difficile assai, delle stelle con preciso grande aualogia fra di rondine, che potremmo onde avrebbe una forma chiamare di media intensità: rilevalo. della piccola nebulosa ellittica un lavoro coda pare troppo intensa nella figura di Bond. Tale c per farla bene dovrebbe esser accompagnala dalla catalogo , il che porterebbe alcuni mesi di lavoro. Vi è questa nebulosa c quella del Triangolo. Digitized by Google — 92 XXV. Nebulosa = 1.*25.« AB È una nebulosa = Deci. — del Triangolo. 29.° 4T. Mess. 33. h. 131. conosce facilmente che modo la nebulosità si specie di circolo formato da fu fatta in sud altri ammassi nebulosi sulla si non Si ri- ravviva in una e dalla parte opposta giunge ad in- , nebulosetla (la sua luce la 17) Del resto l'osservazione V, fi. mediocri circostanze atmosferiche, per ciò ebe riguarda può esser dubbio noi mezzo grado estende, contando dal centro, per almeno volgere una piccola ncbulosetta vicina A (*). sempre un oggetto importante. sicuro, tuttavia è tutto intorno: a certa distanza dalla parte centrale verso vi da Lord Rosse di quelle studiale e risolute al centro è riuscito di ottenere ciò in ma Talora pareva vedere alcuni punti appannati nel centro ma non risolubilità, la grande estensione occupata dallo spazio nebuloso che le erano assai incerti circonda. c merita , nuove osservazioni. XXVI. Nebulosa di o Orione e sue vicinanze; ( Orione ecc. La sola osservazione accurata 7 Febbraio in cui astronomo che altro distinto il confrontarono si fatta questa celebre nebulosa nel 1853 é quella del di Uond ligure di llerscliel e di le visitò l'osservatorio. merito de' sorprendenti lavori Senza pretendere di questi disegni, dirò soltanto in . compagnia di di voler diminuire che parve ci un punto vedere che di essa nel suo seno o bocca presentava un limile alquanto diverso da quello indicalo da Borni, e che là ove è stato leggiermente indicato da una specie II. sporgente c da B. come un piccolo becchetto, secondo noi promontorio o di penisola estendeva una lingua attra- si versante tutta quella specie di golfo. In mezzo a questo era una minutissima stelletta non due indicata in nessuna delle molta facilità. come dimenti lari. I fiocchi piu luminosi planetarie, le onde non Mi sono convinto che anche Febbraio. b sono vedute Aggiungerò qui alcune ricerche Febbraio. 1 figure. Si Con il altre può restar dubbio 1000 si elio essi masse più fulgide e concentrate: è aria con cui si dividono il trapezio. ma non sotto é nero: la con 1830. non sieno ammassi ivi sia le stelle Il più stel- molto piu leggiera. vedono stabilmente punti Questa risoluzione ò più facile nel fiocco stellette del trapezio trapezio scintillano coi forti ingran- il trapezio sta nella nebbia benché aria ottima c ingrand. incomparabilmente più oscuro, due fatte nel corrente sopra e sotto vi le lucidi nelle difficili, quieta. e. trapezio stesso è in sua stella brilla lucidissima, c si campo potrebbe misurare. Febbraio. La figura di 2!) la stella nel i mezzo 11. al Capo parmi supararc difficile il disegno di II. i dettagli è ma in è troppo tardi por cominciarne uno. La stella sotto spirale ma della bocca. Aria trasparentissima Marzo. L'oculare che meglio rileva non sarà assai accurata. Solile particolarità, vedesi il al 3 dei negativi: alcune cose iu bellissimo. Tuttavia ora virgolane ha una nebulosità in forma ben certa. 3 Marzo. La cosa più sorprendente è samente oltre il limite indicato dai disegni di vedere come finora eseguiti pieno di nebulosità. Questo venne scoperto nel verificare (*) oscillante. n.* genere esso è Pii. inni, isso Hg. nebulosa la , la e tutto lo si estende spazio immen- intorno ò nebulosa a tre archi che sta s. Digilized by Google - 93 quale spazio si trova pieno di nebulosità a gran distanza dai Ire ardii pezzo che precede di poco presso £ Orione, principali. Il il ben e dì là è traeciabilc una nebulosità la e iì Orione è tutto pieno stelle le distinta lino al Andromeda rapidamente AR = 5. 4 plicato cannocchiale il =— io." Deci. Deci. = —6.* è 6', ed empie men tutto dell’ 3070, che questa sera h. 1 Marzo. Provata c verificata la nebulosità tracciò sull'Atlante di si intorno a sono Mi permesso di fare qui fa il alcune 4. fig. Le fenomeno della gran chiarezza che ha Non AR Sagittario nel = 17.* 57." Deci. è questo fondo il =— al maggior sicu- stette di il solo è simile c ma le ripetute questa i7.’ 49.' ove trovasi che è il cielo in questo Il vedere diverse manifesto ritrovata questa osservazioni mi hanno per- luogo del cielo ove riesce , di là della nebulosa, i.* che questa non avessi per più sere consecutive nebulosità invariabile l'avrei creduta illusione, Anche assai aria quietissima. Questa nebulosità cosi estesa riflessioni. sospettare l.*ehe esse sono nebulosità non consiste in stelle. Se suaso della sua realtà. ma vede, bene si luogo, anche indipendentemente dalle grandi stelle che brillano in esso. da aureola esso. Harding tutto questo spazio nebuloso prossimamente, e una stata verificata più volte spiega stelle cinte in Rosse ancor quelle di Harding c sulla stessa scala, e per la stessa epoca. le stesse di sia da Lord e £ Orione. Per copia di questo pezzo di cielo cosi annebbiato trovasi nella tav. V, figura le muover luogo più lurido è Il indicato hello e trovasi congiunto colla nebulosa appena riconoscibile perché a rovescio. Cielo puro e luminoso c (iacea e Quindi questa neb- artifìcio di oculare del cercatore ap- luogo Il nebbia, di di a. di luce dì medesimo campo il avanza ancora. La luce è maggiore della nebulosa a busto rezza grado Il il immensamente. estesa riconosce si , S.* 41.' equatoriale che è di 35.’ e all’ AR = 5.*J8." c usando , ammasso grande tante stelle che appaiono cinte di aureola in questo luogo. bia è più splendente di quella di fondo é il guardando un luogo insigne in cosi chiaro. direzione di ad nella via Lattea accanto un bel gruppo, che presenta uno spazio assolutamente nero. Questo è importante, perché fa vedere che il di quei fori attraverso A il i e non a semplice illuminazione delle altre , quali secondo II. si stelle. È qualche questo uno vede nello spazio. proposito di ciò credo bene notare che lo spazio oscuro, che può e suolai ora dire ma tacco di carbone nel Cigno, non termina entro questa costellazione, un zigzag come un fino al polo facendo il dominante colà nel resto della via Lattea è dovuto a chiarore materia luminosa diffusa «n allungato assai, quindi si e discernibile indebolito continuasi vede che anche presso polo passa una diramazione della Via Lattea con un fondo stellato, minuto pure per contrasto il quale benché assai ad occhio nudo. ALCUNI AMMASSI STELLARI XXVII. Ammanso globulare di Ercole. = 16.* 35." Deci. =» -*- 36.° 45/ Notissimo ammasso di stelle già figurato da AR bile dame una non è purissima c quieta, distinte ; col Ne dò una A. li. 1968. (Tav. V, fig. 5.) Pk. trans. 1833, n.* 86. È impossi- descrizione tanta è la sua ricchezza. La parte centrale è bianca se la sera 1009 la ma in belle serate e tranquille si vede tutta nebbia svanisce e resta una gran quantità di figura la quale composta stellette, ben di stelle distinte. non può prendersi che come un primo tentativo od abozzo , e 17 Digitized by Google — ho espressamente in ossa possa meglio riconoscere le più minute centrali. curvilineo e è presa si presenza la meno densa alcune maggiori di La posizione dei raggi è la direzione media, ò Coi suoi contorni empie un campo di 8.' di quello che è in realtà acciò che stelle = seguente, a la proiettano sopra si 47.” 1 Questo raggio è — 403." e= 438.' [= 488." e = 434.’ d = 57.’ e avanzano stelle che certo ne sono dipendenti. La sua struttura generale sembra indicare che apparente per legge di proiezione sferica, le stelle ivi — 94 fatto la parte centrale si sua condensazione la ma anche al centro non è solo per una reale condensazione, essendo presso più dense che non richiede la semplice legge di proiezione, e inoltre le mentre centrali sono minori, gono proiettate le più lontane sono notabilmente maggiori: quelle che sembrano appartenere all'inviluppo esteriore sul centro Questo ammasso è uno dei più vicini a noi de’ molti devono riunire sistemi sorprendenti, alla quale ai veg- si di stelle maggiori. che appartengono a questa classe b) cj S. ti ma dopo lineato da noi, . ricevute le Pk. trans, avendo trovato come par chiaro c de- ligura di L. Rosse perfet- la tamente simile alla nostra, ho creduto inutile darla. Questo gruppo è come quella e solo piu Imitano di seguenti i AR = 1 * 10."' I> = — 4." 11.* nella Libra più largo del precedente. M. 15. AR = 41.*2i.™ D =: -t- 11.’ 47.' in Pegaso ancor esso raggiato, M. 4. AH = il.* 45.™ D = — 1.* 31." in Aquario: di sorprendente bellezza M. «) di Ercole dalla minor grandezza delle stelle, e maggior densità relativa. M. d) AR 3. = 13.* 35.™ D = -4-49.‘ 11.' ancor questo è raggialo con 4 grosse stelle proiettale sulla parte centrale e forse appartenenti ai raggi. M. t] 56. AR = 19.* 10."’ D= -t-49.’ 55.' nella Lira; la forma del nucleo di questo è piuttosto tendente alla disposizione triangolare. AR fi = 4U.* 46.™ D = di quello dell' si decompone -+- G.’ 51.' nel Delfino. Questo gruppo è ancora più distante Aquario e con piccolo ingrandimento pare precisamente una planetaria, tutto È con discreto ingrandimento. nesso naturale animassi e ma le pla- raggi o filamenti vi- fra gli netarie. Quesli oggetti tendono a persuadere secondo sibili ed è clic mentre ma non , ma non Diversi di questi, pare che vi sia una raggi che circondano i i gruppi sono più vivi c formati gruppi qui sopraindicati sono esseiido ancora stati come i come sfuma- bisogna affrettarsi a fare paragoni e a tirare conseguenze che potrebbero esser premature. Tutti segnati i me tuttavia a : raggi che circondano certe nebulose sono debolissimi c i ture insensibili evanescenti, di stelle più grosse: che anche J. 11. intorno ad alcune nebulose sieno raggi di stelle differenza, stati diligentemente di- riconfrontati col ciclo ci asteniamo dal pubblicarli. quelli del Serpentario, sotto forti ingrandimenti si riconoscono for- mati di vari! ammassi irregolari di stelle congiunti insieme benché coi minori sembrino globulari: uno studio minuto tranno in essi scoprirsi movimenti. Tali sono XXVIII. AR grande importanza, e probabilmente po- di questi oggetti è di = 17.* 9.” Deci. Questo gruppo non è globulo»), triangoli attaccati per un'angolo. Il i seguenti: Ammazzo di 0finca. = — 18." ma composto di 20.' M. due pezzi 9. irregolari, e simili a fondo è nebbioso c pare irresolubile; col 190 si due ottiene Oigitized by Google — — 95 • una visione distintissima la l’ di molte stellette. La direzione delle masse principali è circa 169': direzione a due piccole stelle vicine è 267.' È debole, e non 8'. AR illuminazione (forse per la Luna clic vi era). Differenza di primo lembo circa = XXIX. Altro ammasso di due le stellette e il AR = 16.* 49." Deci. =— Ofiuco. 3." 59.' Questo ammasso con 400 pare rotondo, ma con 500 riconfronlò, e la figura e si sostiene che con pena tra 5.* si 10. Sless. mostrano irregolarità. Si fece si è trovala fedele; anche questo pare sferico, o globulare, ma ha una gran quantità di stelle misurabili. La parte centrale pare tipo delle nebulose irregolari. XXX. Nebulosa AR = Diamo 5.* 94." Deci. la figura di = stellare del Toro. -<-21.° 54.' 357. h. Jl. 1. (Tav. IV, fig. 8.) questa oggetto singolare, perchè vediamo grande differenza ne' di- segni pubblicati da diversi astronomi. Il nostro combina assai bene con quello di L. Rosse e la cosi vantaggiosamente conoscere la lorza del nostro strumento. Esso c decisamente ri- soluto nella massa centrale e presenta diverse golare in tutto ciclo, il benché ramificazioni e raggi la : sua forma è sin- fondo aucor esso possa rientrar nella famiglia dei gruppi in raggiati o spirali. XXXI. Gruppo a Code. AR = 21.* 31." Deci: Oggetto singolare e che molto le differenze tra la realtà e la paiono superare ci in gran parte nebulosa, bastanza grandi. Si sono misurate Diametro della testa 91." 6 circa. li alla le direzioni Raggio che 56.' (Tav. I di fig. 90 , tav. fig. XV generalmente , 9.) Ph. trans. 1833 esatti. ci E formato da quale sono annessi tre raggi di stelle ali- dei raggi e sono le seguenti. mezzo 166.' 3 s precedente 116. > seguente 181. S. raggi IV, nello studio di questi sistemi, essendo clic le differenze probabili in disegni di h. una massa centrale stelle = — 93." impegnò misura di llerschel 1 non sono convergenti formano potrebbero esser accidentali estranee al al centro della massa e le gruppo principale. MOTA SULLA LUCE ZODIACALE. Giacché le stelle nebulose ci richiamano buiscono ad una specie di atmosfera nebulosa l'idea della di cui Luce Zodiacale che alcuni attriil sole, daremo qui alcune os- è cinto servazioni della medesima. 31 Gennaio 1836. L. Z. vivacissima, a 2.* J dopo tramontato il sole (circa 7.* J Tin.) Essa arriva sopra l'Ariete a metà strada tra le lucide di Ariete e le Pleiadi. Alle 10.* Tm. era ancora visibile e stava allo stesso punto del cielo stellalo. 1 Febbraio. L. Z. lino alle pleiadi Tsid. 3.* 33." 6 Febbraio. Tsid. 4.* 32." La L. Z. supera di l.'le pleiadi ed è più viva della via non mi rammento averla veduta giammai: essa era distin- Lattea. Più viva di questa sera Digitizèd by Google —%— aulente gialla nel centro , e mentre allatto invisibile per la nebbia, la Via Lattea del Cigno che ala presso I' orizzonte è è visibilissima lino all'orizzonte, è assai larga alla base e non perfettamente dritta ma piegata a modo di corno verso nord è un grande Tutto il resto del ciclo è chiaro in modo straordinario, è ciò dovuto alia L. Z. la L. Z. : , spettacolo ! o ad Orione ? Alle 0.* 31.'" Tsid. si vede ancora benissimo. 9 Febbraio. La luce Z. questa sera è appena visibile pel chiaro della luna: ma pure nè traccia, onde si vede che la sua intensità è pari alla luce lunare in età di 3 giorni, ve lai Luce stava proprio sulla luce Z. stessa. 28 Febbraio. Cielo straordinariamente luminoso e luce zodicale lino alle Pleiade a 2. punta incurvata. 7.* 5." Tsid. 3. 5, 6 Aprile. In queste sere la luce Z. non si è estesa molto oltre le Pleiadi. Maggio. Vi è L. Z. 4. tino al mezzo della costellazione de' Gemelli c talora fino a Polluce. 4. Tsid. 12. ‘ 22." N.H. Senza entrare in veruna speciale teoria che possa esser suggerita delle incom- plete osservazioni qui registrate, mi In alcune di 1 .* sembrano notabili le cose seguenti. queste sere l'apice della L. Z. avea certo una elongazione dal sole mag- gior di 90." (e quindi la lunghezza del cono era maggiore della dist. della terra al Sole.) * cima Tale elongazione massima c nolo da un pezzo che sempre ad involgere le pleiadi. si scorge quando detta sta presso " Benché pure pleiadi, la col progredire del corso del Sole la sommità della L. Z. passi oltre le elongazione reale del suo vertice. Diviene minore dopo quell'epoca. Quindi pare necessaria conclusione « che la materia della luce zodicale non si estende in tutte le direzioni ad egual distanza dal Sole ». non eguale visibilità della grande inclinazione deltropici l'Eccliltica nelle nostre latitudini nelle stagioni estive, allegando insieme che sotto costantemente. vale visibile La prima obiezione non perchè nell' ultima epoca cioè è essa Aprile l'obliquità dell'eccliltica all' orizzonte è pochissimo variata eppure la sua al fine di elongazione dei vertice della L. Z. dal Sole era assai minore che nel Febbraio. Quantunque poi la luce sia sempre visibile nelle regioni equatoriali resta colà a determinare limili della ’ Per sfuggire a questa conseguenza c cosi spiegare la L. Z. nelle varie stagioni dell'anno, taluno ha avuto ricorso alla i i elongazione del suo vertice dal sole, senza gli di che nulla può concludersi. L'attenzione deastronomi sembra ora ritornare su questo punto, e noi ci prendiamo la libertà di pre- gare chi può attenderei a queste osservazioni di proposito, e dini. di si trova in opportune latitu- voler fare una accurata descrizione del limile a cui arriva la meteora ciascuna sera rapporto al cielo stellalo onde possa definirsi il punto piu importante che è relativo alla sua forma L'n’altra riflessione mi è venula suggerita dalla grande chiarezza del cielo notala ni alcuna di qnestc serate, c ho domandato a me stesso se la terra potrebbe talora trovarsi immersa nella Iure Z. ciò è possibile se guardiamo non paia probabile per esser il suo asse realmente la lunghezza lineare della luce benché inclinato all' ecclitica c la sua punta Giova ristudiare questo soggetto, e forse non è impossibile ebe la Luce Zodiaca'e osservata la sera da Humboldt all'A's/ lAstr. nach. n.' 989) e poscia da altri lAstr. Journ. Gouhl. n.‘ 84). sia precisamente l’apice del cono che trovandosi nella direzione della terra, può vedersi tanto all'est che all'ovest, se supera il rag- troppo ristretta a tanta distanza dal Sole. gio dell'orbita terrestre. Digitized by Googl — • OSSERVAZIONI Dopo aver presa quelle di AV. Struve, — «V. SATURNO E SUOI ANELLI daremo qui appresso, e trovate di le Saturno, mie concordi con le quali presentano L' importanza nasce dal sospetto difficoltà. Pulkowa 0. Struve, che mutazioni noi (2). Tal sospetto non è irragionevole dai il tempi abbia subito notabili priori (1). misure del diametro de’ pianeti colle mi sono accinto a quelle maggiore importanza e di «J7 sufficiente pratica nelle osservazioni di Giove che dall'Astronomo DI S- delle prime osservazioni giacché non è punto , emanato sistema degli anelli di Saturno tino a provato a che quel sistema sia giunto ad uno stato permanente di stabilità, nè le differenze trovate possono tutte rifondersi negli errori possibili delle prime osservazioni, perchè notabili discrepanze trovano si tra le misure degli anelli ottenute dai più celebri astronomi moderni Bessel, Encke, Struve cc. Estraggo dal lavoro citato una prova di di Struve il seguente quadro che può dare quello che dico TAV. A. Osservatore Epoca lluyghens 1657 1691 1719 1719 1 777 1791 ISSA 1831 1837 1838 Diane est. Diamet. d. Anello K(|ual d. esterno Cassini Pound Bra.lley Roelion Herschel W. W. Struve Bessel Enckc Galle 0. Struve La ssei (V.As. Nach. n.856ì Lasciando anche da parte le 1831 1833 misure « ,r 43 42 41,25 40.6 46,68 40,10 39,31 40,93 40,60 39,70 40,88 pianila 18 18 17,73 16,9 17.99 17,05 17,68 17,91 17,61 17,45 di lluyghens, Cassini ed Herschel, spette, pure nelle altre vi sono diversità superiori a quelle come so- che possono ammet- (1) Presentata all’Acc. de* Nuovi Lincei Sessione 11 del 13 Gennaio 1856. (2) Vedi l'interessante Meni. (Ac. Sciences, St. Pelersbourg serie 6% T. V. 1852) di cui si è reso conto all’Acc. de’ Lincei. T. V, pag. 438. Digìtized by Google -98tersi secondo gli strumenti impiegati e Struve e Bessel, uno con 1'equatorialo 1'. abilità Dorpnt, di di chi ha le Cosi fatte. Ke- l’altro coll'eliometro di nishorga differiscono tra di loro di quasi un secondo (0", 79); Lasscll, Gncke e Galle ancor di vantaggio (1”, 59) da Bessel. non dover Stanti cotali discrepanze ho creduto circostanza ed occasione propizia della lasciar passare l'attuale massima apertura ed op- dell’ anello posizione del pianeta, senza furo una serie di misure micrometriche per ri- conoscere quale sia l’origine di diversità, c cosi sapere se tali sistema sia il realmente tinto diverso da quello che era anticamente, da render ragionevoli timori di vedere spogliato per sempre questo bel pianeta di quell’accesso- i che forma rio suo più il bell’ ornamento e lo distingue da tutti , gli altri corpi celesti (inora conosciutiIl mese di Dicembre prossimo scorso ha presentato una serie di serate bastanza buone ed alcune adulto eccellenti, dalle quali ho cercato di trarre misurando non solo glior partito possibile, avere una riprova del grado riduzioni al medio aritmetico precedente. In ogni sera sai 0 si 100 Nello medie io non ho discordante dalle altre. A Il 1° contiene le il 2° cioè anche I modo che gli il abmi- pianeta per il risultati sono conte- misure originali colle B contiene sono fatte due o tre misure doppie, d’accordo nella stessa sera in ',3- e 102. ciascuna serie: di ma mie misure. di precisione delle nuti nei quadri qui appresso p. anelli, gli risultati del i le quali sono as- estremi non ma! divergono fino rigettato nessuna osservazione per quanto paresse quelle fatte in quest’epoca ho creduto dovere aggiun- gere anche quelle fatte nel principio del 1855 e fine del 185i per far vedere come dopo un anno di tempo i risultali sono del medesimo tenore. Le os- servazioni non sono state fatte che in ottime circostanze atmosferiche, tranne due uno in casi dei quali si misurò con aria mediocre conoscere che influenza poteva avere lo stato risultati Sole il altra correzione cui log. orario che messo si all’asse = che la 0,9796 i88- La trova notato minore appunto per ri- applicato ai concludersi dall" angolo rifrazione potrà ma non , , Non ho dell'aria. riduzione alla distanza media di Saturno dal ve 1’ ho applicata , come nemmeno ho dell’anello la correzione dipendente dalla variazione di obliquità del raggio visuale , e ciò non perchè io le creda trascurabili , ina perchè essendo esso assai piccole, mi parve di dovere prima investigare le cagioni dello differenze più forti che vedeva noi medii ciascuna sera. Nel resto si è sempre finali di osservato tanto presso al meridiano che tal angolo d’ordinario non superasse 2* J onde la sua influenza specialmente nel diametro equatoriale dell'anello attesa la sua posizione deve esser piccolissima e di Digitized by Google — medio II 17", 661, neta ma minutezza che altra lieti l'altra. di la 09 |>er è Un esame = 40", 893 pel pia- di Lasseli ed però anche superficiale dallo misure dei diversi giorni devo dire che sono stato nell’anello disaccordi notabili pei quali di scorgono da una sera al- si l'anello esterno prima quantità è assai prossima a quella atteso che fatto curioso il molto più che non loro le misure da una sera le parziali sono minime e non del mezzo secondo sano È vero che rono a render mento le vi sono ma come ma queste qui accade frequentemente. campo fatto io, l'angolo sotteso nel non mi pare poter esser tale difficoltà la sono avute così si è cosi grande, che l'altro estremo con pre- sorgente delle discordanze: divergenze, forti l'angolo sotteso era maggiore: oltre questa prova di fatto, dirò che tutta l'estensione del cessivamente chè alle varie campo cou molta I’ oggetto si stacchi dal campo dell’oculare cioè ha un raggio maggiore dell'oggetto da misurarsi, onde non temerai errore. con Il metodo tenuto lembi dell'oggetto tra i dei quelli fili oscuri in doppie dai numeri della fili. tav. i mettendo esattamente a contatto campo luminoso, pag. maniera misurare di 100 deve prova, ina diametri venivano sempre i erano maggiori e però 3.° Si è provato a tanza tra l'anello titolo di il c lembo il vi si ciò suoi orli si somma dei diametri dei è variata espressamente la usare minori ingrandimenti per stessi, gli i quindi è chiaro che nelle misure sottrarsi la e 2.° Si è cercato di : può da misurare è stato generalmente di chiu- nel fili, Tuttavia a cessare ogni sospetto di errore, sibili, in filo può dirsi esagerato, permassimo che ingrandisce 1000 volte è circa 110", percettibile; nò l'angolo che sottende l’imagine il dere moto sicurezza dirigendo l’occhio suc- senza che sue parti e pure il può puntarsi dell’orologio nel nostro strumento è cosi equabile e regolare che modo tra le differenze questo caso alcune difficoltà speciali che concor- in Perché con Giove non l.° in misure meno sicure. La prima è che usando un ingrandi- come ho forte, federe molla perples- all’altra diversificano senza girar l'occhio alquanto non può vedersi l'uno e cisione, in fa ciascuna sera. So bene che ciò av- di viene anche nelle osservazioni delle stello doppie, in Encke, scosta notabilmente da Struve e Bessel. si sità, — irregolarità che vi le queste misuro e solo le incertezze di mira è rinunziato. misurare l'anello per parti, cioè primo prendendo sinistro del pianeta e destro del pianeta; ma i il destro deU’anello e poi risultati registrati misure indirette non diversificano oltre il il la dis- sinistro del- nella tavola sotto limite degli errori il ammis- ed anzi sono in eccesso. Digitized by Google 8 — Anello esterno A diametro esterno Mezzo* della Data divisione Osacrv. pari tcol. 100 — Anello interno Pianeta Anello Anello 1 nebuloso Diametro Asse Diam. interno Equatoriale minore 1 medio e principale fid. in Diam. nlerno secondi 1354 Novembre 6 P ,260 9 0.265 6,296 6,247 6.235 6 r ,2486 47", 872 i3 Dicembre T*=lh, 1 circa Dicembre T,= lk, 0 7 1838 4 Gennaio Ts^lh, 20 m , circa 6 Gennaio Tj=2b, 21 40"' Mano Tm^Sb, circa 20 Aprile Tm - 8b,l5®, 6,339 6,307 6,328 6,333 6,352 6,301 6,314 6,324 3,1635 3,1688 3,1195 3,137 3,108 3,124 3,108 3,107 5,3*8 8,37*4 5,4203 6 r ,3l77 48'',8S7 6 P .323I 47", 949 3M153 48", 739 3 r ,i 169 47", 302 50878 41", 102 • • 30 Novembre 30 m 3 Dicembre Ts=ih, 45™ 5,3050 5 r ,2902 5,2935 40",4I59 14 Dicembre T*=3h, 00 15 Dicembre T*— 3H, 30«* T*=3H, 30™ 23 Dicembre T»-=4k, 10" 24 Dicembre Ta=4b, io™ 27 Dicembre Ts=3b, 40™ 30 Dicembre 6,324 6,324 6,358 6,400 6,383 6,355 6,312 6.302 6,265 8,367 6,265 6,260 6,2910 6,313 T»=3b, 50™ 1 6,329 6,3733 0,2366 6,2445 • • • 3.607 3,656 3,918 5,296 5,2810 3,976 5,206 3,928 3,891 3,924 2,3740 2,5228 2", 3998 2 r ,5259 2,5228 2,4183 17", 9939 18", 9691 2,4070 2,5325 2,3110 2 r ,3l78 2,3195 17", 3597 2,3230 1 6,3027 3,6315 3,244 3,240 3,212 3,947 3,188 3,242 3,215 3,913 2,753 2,732 2,803 2,787 2,736 2,791 2,747 6,4347 4,017 5,352 5,306 5,3243 3,950 3,976 5,315 3,981 3,339 3,337 3,339 2,774 3,3381 2,810 2,802 6,335 3,945 5,369 5,369 5,3313 3,945 3,898 5,266 3,271 3,9693 3,271 3,299 3,2803 2,778 4,008 3,301 3,9800 3,362 3,290 3,3177 2,785 2,761 2,780 2,751 2,787 2,787 2,768 6,421 6,426 6,448 16 Dicembre 0 Gennaio T»=ók, SS" 6,308 6,301 6,299 6,328 6.330 6,384 6,365 6,371 • 3,1820 3,1430 3,1525 3 r , 829 3,1860 24"3B2 3,1495 circa Ts— 2h, • 5.279 6,3793 ,278 5,2893 3,960 “,304 6,2930 6,264 6,3020 3,972 3,304 3,976 3,949 3,297 3,9625 3,302 2,760 3.2995 2,740 2,746 5,322 • • • • - , • • 2,786 2,773 8770 7950 2, 7380 3,203 3, 3,180 3,004 2,967 3,000 2,980 2,894 2,917 2.910 2.911 2,960 2,986 2,977 3,013 2,965 2, 9877 2, 9080 2, 7806 2,879 2,868 2,873 2, 8733 2, 8577 2, 2. SSO 2,859 7506 2,850 2, SAI *, 731 2,874 • • . . . 3,232 2, 7953 2, 7870 2, 7692 2,805 3,306 4,0212 3,306 3,300 2, 7425 2, 2,778 3,983 5,333 3,983 5,339 5,3370 4,063 5,339 4,063 2,880 2, • * 2050 2 , 9814 . . . 6,2405 Òigit zcd’by ( rOO; — 101 — ANNOTAZIONI Nella prima colonna unito ciascun titolo sono crometro misure doppie ottenute direttamente dal mi- le rivoluzione della vite, nella seconda in parti della il medio delle medesime ridotto anche a secondi. 1854 9 Novembre. è ricercato di fare compensazione per la grossezza dei Hit facendo che Si l'orlo del pianeta restasse sotto 15 Dicembre. Compensali il i fili metà della spessezza della filo , coi contatti di questo. interno ed esterno. Saturno è quieto ma non troppo. 17 Dicembre. Tolti pre per si lo i fili, supponendo misure doppie se altro non determinò lo zero col contatto de' fili la loro spessezza 2 fi «a 0 r ,0583; lo stesso s'intrnda sem- avvisa, e si dove le misure non sono semplici, perchè allora ove si era misurato. dalla parte 1855, 4 e 6 Gennaro. Misure semplici. 21 Mano. Usato sfumatura degli 20 Aprile. É il diametro de’ fili giusto l",129. Vi è qualche incertezza nel puntare per la orli. il medio delle misure a campo lucido è a campo oscuro: quelle a campo Incido rie- scono un poco maggiori: ma non costantemente. 30 Novembre. Aria buona. 5 Dicembre. Aria cattiva in fine onde 14 Dicembre. Aria buona fili =* ma non si ottima lascia lasse - bisogna minore. contentarsi. Dal giorno 14 spessezza di nuovi 0 r ,0G49. 15 Dicembre. Aria buona assai, tempo chiaro. 1G Dicembre. Aria ottima nelle prime misure: l’ultima serie è con aria meno buona. 23 Dicembre. Aria ordinaria buona. 24 Dicembre. Aria straordinariamente buona c tranquilla si misura anche 27 Dicembre. Aria ottima. Micrometro in ottimo stalo dopo rinnovati 30 Dicembre. Medio misure indirette. (N’.f>. di due serie a Chiamo coincidenza permanente quando limbi deH’oggello dalla stessa parte del sto modo cominciato facendo, la fili i div. di- A. l’ultima volta- coincidenza permanente ciascuna di 3 confronti. filo fisso si prima di passare ad usare solo in queste ultime sere, si prende più volte il filo mobile il Prese le contatto dei dall’altra: con que- ha maggior precisione e prestezza. Così ciascuna doppia misura con tre contatti » destra e a sinistra, realmente equivale a 6 mi- suro semplici). 1855 9 Gennaro. Ària mediocre specialmente in fine. Il valore di una rivoluzione della vite è stato assunto r= 15", 4729; le variazioni pei cambiamenti di temperatura sono insensibili in questa ultima serie, per quelle dell’anno conto. Le differenze de’ singoli confronti dal medio fanno vedere perciò le abbiamo date per solo per metà rapporto al esteso. S’intende che risultate finale che si quando la il scorso se ne è tenuto limite degli errori probabili, e misura è doppia, le divergenze sono reali cerca. 18 Digitized by Google — 102 TAV. — B. RISULTATI DELLE MISURE RIDOTTI ALLA DISTANZA MEDIA DI SATURNO DAL SOLE Diam. eterno Giorni tirili* o»*pr\ azioni 17 principale 5 Die. 14 » » 15 » 16 23 24 » 27 • » Mi», ind. • Mi», ind. ISSO 30 » » » 9 Geo. 739 733 205 851 40, 40, 41, 40, 41, 41, 41, 40, 4i, 40, 40, 40, 40, 41, 324 657 699 34, 642 34, 760 34, 34. uh 564 412 623 710 090 40, 483 orli 21, 21. 21, 21, 21, 25, 832 26, 003 tutto. Infatti • 34, 20, 442 773 716 17, 611 17, 6S7 17, 572 19, 025 18. 504 IN, 991 17, . , più difficile la 18. 110 . • 21, 419 di 17, 661 , ma forse misura 18, misurare évvene cioè la più fiacca luce che esso difficoltà reale 291 18, , 728 * 25. 714 649 18, 339 829 17, 531 17, . non pianeta ancor esso è in parte soggetto il anzi talora in esso è luminosi, eppure 17, 725 350 605 519 508 083 26, una fa 47, 70S 17. 458 17. oggetto stesso questo : esterno , , Olire queste incertezze nate dalla maniera tra inerente all' gli dell'Anello 21, 232 20, 995 28, 792 26, 101 25, 474 25, 913 25, 834 25, 917 26, 191 34, 486 OGK 443 812 40, 893 Medio Diam. minore del Pianeta 41, 331 41, 00S * i. Diam. eqnal. 40",655 Grn. 4 6 20 Aprii. 30 Nov. Dian. interno Orlo interno dell'Anello dell' Anello nebuloso C B della Divisione esimio A 1854 15 Nov. 15 Die. 1853 Mrzro dell’Anello attesa la • . 814 un’ al- ha presso sufficiente a spiegar al medesimo difetto, presenza degli anelli osservazioni presentano un accordo, soddisfacente, essendo le per esso l’crror probabile — 0,07, mentre per l'anello si avrebbe circa 0",3 e ciò che è assai singolare, questo errore supera quello delle misure parziali. L'accordo tra tali anomalie le l’ipotesi misure del pianeta mostra anche insufficiente a spiegare che ciò derivi da diffusione conoscere tale influsso ho fatto misure, diocri ma Da come ho dell’aria atmosferica; a ri- già accennato, in sere assai me- senza risultati esagerati. principio mi venne de’ risultati de’ varii in mente che una delle ragioni astronomi potesse trovarsi nella diversa l'anello: e in fatti trovo scarse le misure non molto aperto, mentre combinano di Bcssel c di colle della diversità apertura del- O. Struve fatte ad anello nostre quelle fatte da Encke e Digitized by Google 5 — Ma Calle in forte apertura. grande apertura. fatte a per riconoscere — 103 oppongono a tal ipotesi le pertanto a questo verità o la falsità di lo manco potuto verificarla per non si Ilo misure ma Struve apparecchio finora tempo. Ma abbiamo anche qui di W. di un ideato fine tale supposizione, la non ho riprova che tutto è errore di osservazione, giacché se cccettnianio le misure di Bcsscl tutti combinano plausibilmente osservatori gli diametro del pianeta nel (11. Sospettai adunque che queste varietà fossero reali, cioè inerenti all'anello, e mi c’indussero I.* dentro cutivi, Il seguenti ragioni le : vedere che queste irregolarità passavano dal massimo al minimo un determinato periodo: cosi in misure prese in due giorni conseha discordanza, mentre dopo tre giorni* si ha accordo, e l’accordo si ritorna quasi interamente dopo 9 giorni. Questo vede a colpo si d' occhio nella seguente tavola Differenze Intervalli — 1 (14 giorno '15 15 dicembre 0,39. 0,63' medio 0,523 0,55' — 27 — 30 27 _ 24 4— (23_ u Ili <23—24 o In 2.* • giorni giorni 0,09) \ . 3 o 9 Il | . luogo 1 . Minimi 41,324] medio 40,564, medio Medio . . de’ massimi de’ minimi | (1) la 483} 0,733 0,366 certamente un fenomeno singolare, e tanto più che differenza di i", tra i suoi risultati e quelli di Struve sarebbe sensibilissima nel suo eliometro. Le recenti misure di Main fatte col imagi ne renti al danno altresi minimi pure = 41,275 = 40,542 diff. è i 412 40,542 710 diff. La piccolezza delle misure di Beasti sommo astronomo ba provato ebe questo * Massimi 444 41,275 115 205) . Ujllj mec i0 0,15 [ano tra di loro, e aci si nnr .. medio | 0 05] massimi molto i |j| 1 un diametro dell'anello scarsissimo, onde le differenze micrometro a doppia sono probabilmente metodo delle misure per doppia imagine, perchè Struve ha dimostrato abbastanza imcr.) l’esattezza del micr. filare, negli strumenti come è il ine- (jtfrns- nostro. Digitized by Google — differenza tra osservazioni tal mie le — 104 Ciascun vede se sia tollerabile una specie con tale strumento; nò solo ma anche quelle ho potuto consultare per esteso) sono soggette mezzo secondo nette di oltre a Nel caso pertanto che di allo stesso Lassel che sole un salto (1). due ipotesi irregolarità fossero reali, restavano le questa di (le difetto di da esaminare: La 1.* La 2.* se esso fosse di figura ovale e giore ed ora La quando é mili:) re che le periodica. dilatabilità che ora mostrasse a noi l’asse mag- minore. il meno ipotesi pare alquanto 1." mento, giacché giore una so l'anello fosse soggetto ad probabile, benché non priva di fonda- asse coniugato dell’ anello viene trovato bene sposso 1’ in eccesso trasverso: il ma non ciò non devo è costante, e osservazioni in questa direzione meritano minor peso, perché magdissil’agi- tazione dell'ano mollo confonde nella misura di una linea di contatto di cosi debole curvatura in queste misure come sono sempre fatte estremi dell’asse coniugato dall'anello; di più gli ultimo luogo l'occhio era ordinariamente un in poco stanco dalle misure precedenti e il spesso in fine l’aria caso per esempio del li dicembre. Inoltre prima di fare cessario fare le debite non sono per correzioni si guastava: tale é confronti é ne- tali variazione dell' obliquità la le , quali fatte nella tavola IL Tuttavia non credo doversi rigettare questa ipotesi senza esame, e dirò in che scoto. fine ciò ho creduto dover discutere é L'ipotesi pertanto che io che I’ anello sia ovale ed avendo una rotazione, presenti metro maggiore ora un minore. Sia T il tempo tempo scorso da un epoca assunta per principio per certo sia in un minimo miasse maggiore a e osservato per avere minore il il medio c (1) della l\. si Nel momento di mandare b, dalla avremo le crede rii (tic il numerazione la correzione da farsi , e / il cui l’anello al il se- diametro — k cos 2 alla stampa questo foglio ricevo il sig. Mairi mente spiegabili con mera casualità. riproduce anche nelle mi», dal in differenza tra la forinola, Soc. Astronomica di Londra, ove trovo che udir misure e di diametro apparente: k di seconda, cioè la a noi ora un dia- questa rotazione di sig. De la Ilue: ma il il Monthly nottcei fascicolo del pure Il non trovare si salto lagua di poi di J tali divergerne secondo e più, indicala l’ora ci priva di una preziosa conferma delle nostre viste teoriche. (Monlh. Not. R. À.S. voi. XVI. n. 2). Digitized by Google — ossia u chiamando n l’arco residuo il numero — 105 descritto oltre il c numoro intero delle =k 2a cos La determinazione di T sarebbe stala assai servazioni che abbiamo, misto come sono in ciò, cercai sì del dillicilc quale sarebbe questo dato tentando di soddisfare una poche os- dietro le tempo che il suo giro, e trovai che era circa 14*, 36 il di massimo degli errori di osservazione: quindi terza legge di Keplero dovrebbe impiegare un satellite posto a 20”, mario per compiervi ed (1). per togliere l’indeterminazione la tempo il presenta due volte nella posizione si che del minimo diametro apparente t, mezze circonferenze sarà Essendo anche senza altro calcolo evidente che durante intera rivoluzione l’anello tempo delle rivoluzioni fatte dall'anello nel periodi osservati, vidi che i il di giusta 5 dal priTm.; con numero pre- feribile era T Questo è alquanto nell’ il = 1 238 4‘, tempo per un di tempo siderale. un poco più satellite distante di 20" cioè posto interno dell'anello esterno A. In questa discussione però sono stato arrestato da una difficoltà 1’ : ora della osservazione non è notata che entro limiti approssimati cioè di circa 10", specialmente nelle prime osservazioni, cioè quanto è sufficiente per trovare la riduzione da farsi alla distanza attuale del pianeta per avere la media, e per la refrazione, quindi sicuri solo entro tal limite. (I) raggio vettore condotto dal centro al perimetro dell'ellisse Il D contando u tlaH atii1 = H —— medio dei #emias»i Dm = - esprime per ; |c potenze di t superiori a e i C* *en* ;) «= bfi t * co# 2 v estendo eguale al alla 2.* ai ha \ ; ^ il si ara —«*) — i =- 6(1 tempi sono K{i—«* sen’w) minore, donde trascurando D i Al principio dell’anno scorso l’ora è stata ommessa, 1 semidiametro coniugalo posto a 45* dall' asse minore, sari Dm = ~ ea b ^ che sostituito nella forinola precedente, si j ottiene Dm = D + be 1 cos 2« quindi sari Digitized by Google m — ma le 8 — 106 osservazioni facendosi ad ora a un dipresso eguale nelle varie sere suc- cessive, facilmente è potuta supplire col confronto delle osservazioni vicine si fatte la stessa sera. Questa inesattezza, che finora forse era tollerabile, non permette gere le verificazioni vazione però che cienti. si Non veggo che norma ciò servirà di dell’osservazione ò 6* momento */, me a : tempi i spin- di d’ osser- credo li suffi- vantaggio e perciò di e agli altri in avvenire. un errore L’errore che può nascere nella rotazione da nel desiderato avrei astronomi abbiano usato fare altri ma forse inerito scusa, precisione che alla discutono qui sotto essendo sicuri entro 10", l di /t d'ora di tempo ora sono sicuro che trattandosi di una , prima investigazione, ciò non può portare seria conseguenza, nè errore che misure superi gli errori probabili delle Nella tavola applicando dalla sera e il C qui appresso do 24 Dicembre di sopra tra di i fase. tempo parto il Per valutare massimi e i la corre- minimi diametri 366 0", TAV. Data In tempo 5 Die. 14 15 16 23 24 27 tempo m Diirerenza Oaaerv. Corrrlt. In rivol. km f 30 24-+-l,40 li 45 19+2,35 0 f0-»-l,10 3, 3, 30 9+0,40 8+0,40 3, 30 Ih—0, 0 4, 10 2, 4, 10 3, 40 3—0.30 4, 10 3 > 3o W 3, 8 Gen. Diametro Corrcz. In c itici. k 1855 30 Nnv. C. Intervalli ed or* dell? o»*erv 1856 Per contare assunta. un minimo in zione adopero l'eccesso trovato = stesse. diametro deH'anello quale risulterebbe a 4* 10", T. siderale, perchè quella sera era esimia, diametro era certamente e fo k il correzioni giusta l'ipotesi le 4, 5, . . 50 6—0,20 20 6+0,10 28 16+1,18 r 17 15 +0,254 —0,323 40", 851 41", 105 41, 324 41, 001 h-0,245 41, 068 41, 311 —24 +81 —0,348 41, 443 41, 095 I3Ì4-12 +0,334 40, 812 41, 146 1 1*4-65 —0,235 41, 118 40, 883 h— 0 ,366 40. 564 40, 930 5 +12 +20 +32 +43 +0,334 +0,280 746 903 40, 870 4», 090 40, 763 40, 412 40, 623 h-0,160 40, 710 0 0 41, 090 27 14-20 +0,280 40, 483 5 10 10 40, , 40, Medi» ss 40, 987 Per una oNCnr. Err. pr. 0, 101 l'ultima colonna fa vedere quanto piccole siano divenute sussista ancora un'eccesso sulla — « 40Ì-t-23 32 h-76 prima parte della le serie e -+-0, 1 1 +0,014 -+-0,227 +0,108 +0,159 — 0. 1 04 —0,057 —0,241 —0,084 —0,117 +0,103 —0,224 = m divergenze, benché un difetto nella se- Digitized by Google 107 come vuole lativo alle vicine la — Quella del 14 sembra fare eccezione, ina pure essa dà un minimo re- concia. causa forinola. L'andare a ricercare più per la minuto queste differenze è inutile senza una base di tempi più accurati nelle di ore di osservazione, e probabilmente dipende da un altro periodo sovrapposto al primo o da perturbazione soddisfacente, c Se meno il medio di de' satelliti. L’er. prob. di di isolata è rotazione e la l'ellitticità dell’anello; tavia senza dar nulla per dimostrato, basterà questo per indicarci cautela da prendere in misurare un feno- errori fosse casuale sarebbe forse tali che non assai più singolare una osservazione queste poco differisce dal medio di tutte nella Tav. B. compensazione la i tut- una nuova diametri, cioè di tener conto preciso del tempo. Le osservazioni di Lasse! danno diametri discordi a quattro giorni di intervallo, e concordi a tre giorni il che combina con noi, ma danno concorde per nn giorno, benché non esattamente, questo può parere valore in op- posizione colla nostra teorica, ina non lo è, giacché è da avvertire che se una delle osservazioni non cade ma in quindi dando un intermedio, l’altra di strumenti forti Ho promesso tato di in 1' eccesso la la differenza punto intermedio, e ; ma nemmeno esso prefata ipotesi e degna che gli astronomi for- prendano la o in di discutere l'altra considerazione. ipotesi della variazione reale del dia- La prima cosa da cercare è , so la divisione abbia musensibilmente di luogo. Essendo essa un oggetto assai netto e distinto metro c dopo 24 ore puro cadrà può concludersi. di sicuro Quindi parmi probabile niti di potrà restare nascosto l’ora nulla massimo o minimo, un punto estremo in dell' anello. facile collimazione, molti errori accidentali restano eliminati merita di esser presa per termine di confronto a preferenza di Il quadro B giungendo sezza dei la fili ci dà per medio de! diametro larghezza del della divisione di medesima che tal e perciò , altri punti. divisione 34,649, ag- dal paragone colla gros- micrometro da più confronti ho concluso 0", 402 resta per Diametro interno dell'anello esterno 35", 051 W. la differenza di 0", Struve dava 238 collima si bene devo dire che la divisione cui per si le , (1) = 35, 289. è tollerabile benché non trascurabile in un punto in e quel che è rimarchevole Struve supera noi. non pare sempre egualmente larga ; è Però ciò forse circostanze atmosferiche o per una reale variabilità ? (!) A»tr. Nacb. n. 139, Digitized by Google 2 — La larghezza — 108 A dell'anello esterno medio è per noi dal Secondo W. di tutte = 2,02 Struvc 1826 2,40 Encke 1837 2,62 0. Struve 1851 2,30 cioè tutte minori dell’altualo. La sera 29 dicembre del sorpreso di vedere l'anello esterno di una fui larghezza fuor del solito maggiore, e tanto che ad occhio scorgevasi una differenza notabile di esso colle LasscI: trovai quanto soguo figure fatte misurando concordi. Larghezza quindi Anello interno -+- Anello esterno -+• con molto tre ripetizioni = 7 51 = 523 5 — 2,989 i = 0,201 = 2,788 Struve = 2,440 A di con tanta precisione da Dawes e l'ansa destra c B ", div. A, | div. div. resta Medio di W. Anello esterno : Struve, Encke, 0. 0,348 Diff. Questo pone risultato fuori di e nella sua larghezza, se pure ]icrsonale nel modo di dubbio una variabilità nell'anello esterno, non voglia rigettarsi tutto in qualchu equazione misurare, 0 in una influenza nella luce degli strumenti e purità dell'aria. Ma la complessiva de' due anelli è costante ? larghezza nostre osservazioni dà per larghezza inedia delle anse il medio delle 7,589 Mentre da 0. Struve è dato 7,415 Con Resta ora a vedere se interno dell’anello siasi 0,174 differenza insensibile cambiato il rapporto tra la distanza dell’orlo dal pianeta c la larghezza degli anelli stessi. li La distanza Bradley = 026 = 7,589 = 0,53 = 0,49 = 0,57 =0,64 = 0,95 Huyghens 0 Cassini =1,18 dell'orlo interno dell’anello al pianeta La larghezza rapporto della I) 1* alla degli anelli 2* di queste quantità Questo sarebbe secondo 0. Struve Encke W. e Galle Struve 4", Dlgitized by Googte — 109 — come ha Pare che siavi una diminuzione, benché non cosi forte 0. Struve. Bisogna però concedere che queste misure sono assai la variabilità della terminazione dell’anello interno, per ma maggiore della luce talora è incerta, e l'occhio è perturbato per la vivacità nebuloso con cui confina, onde è facilissimo fare dell' anello che l'anello interno in eccesso, e quindi È risulti minore misure del- le rapporto citato. il noto essersi mostrato talora nell'anello una eccentricità relativa ho cercato ma non se questa fosse sensibile può cosi sensibile. Ecco dirsi della le al pianeta: 27 Dicembre certo era la sera del ; trovato diffìcili che talora è ottima, nulla: larghezza delle anse che avevano una differenza misure originali ansa precedente dopp. mis- r ansa seguente ,178 1,196 1, 178 1,197 1, 177 l 1,197 8”, 605 Ridotte Questa differenza è piccola, ma 8",75l . . . diff. = (Miti per l’accordo delle misure dirotte, non è tras- curabile e non è da ommettere d'investigarla meglio (1). Dalle ricerche finora esposte pare potersi concludere che una rotazione ed una ellitticità sto spogliato alle 1’ anello oltre ha realmente qualche varietà periodica metro assoluto. Queste periodicità possono fare cessare i di dia- timori di vedere pre- pianeta di questo bello accessorio, benché se vogliamo stare il antiche osservazioni vi paia un restringimento (2). (1) bo presentata questa memoria Dopo fatto qualche altra osservazione, e nella aera del 16 Gennaio ottenni T*. 6h 10“ an8a P reCct nlt: ^ ansa seguente (2) lodi meglio di 323 [ diff. S quanto però vogliamo stimare Per siano un poco difettose benché jj *=< 8, i come punto trascurabile, 0,186, che Don è F le osservazioni di Ugenio non può negarsi che esse apparisce dai limiti che egli assegna ai diametri di Giove. Esso stesso suoi cannocchiali accenna però nel *y sterni sa/urnsum che altri ha veduto il pianeta Forse allude alle osservazioni di Campani allora celebre ottico. La figura di questo lui. osservatore che io ho per cosi dire disseppellita è di somma importanza: è singolare che assumen- dosi per diametro del pianeta 17", 8 trovasi per quello dell anello 39",G7 che è molto vicino al vero, onde la figura vedesi fatta con gran precisione: ora in essa la larghezza dell'anello sta alla larghezza dello spazio oscuro a 5,44: G,G0 ben diverso dell'attuale. Notisi che nella figura di traccia dell'anello nebuloso e scorgesi la minor luce avuto luogo realmente delle mutazioni; ma cercando di imitare mi piccolo diaframma volte» benché a me Campani vedrai all'orlo esterno dell'anello, cose tulle strano la precisione del disegno, onde merita molta considerazione, e all'obiettivo del refrattorc di Meri, e i pub che mo- far sospettare che abbiano cannocchiali di Campani, col mettere usando ingrandimento debole di circa 1UO e ad altri pratici dell'oggetto paresse l’anello piti largo dell'intervallo oscuro 19 Digitized by Google — — 110 Concluderò questo lavoro con riportare testualmente dal giornale alcune osservazioni sulle apparenze fisiche di questo pianeta. A 19 Novembre 1854. Saturno dì benché dopo tempo quillissima, lembo del disco tocca la si vede a meraviglia con aria tran- L’apertura dell’anello è tale che cattivo. divisione principale. Tale divisione è decisa che pare tracciala coll’inchiostro. L'anello esterno scura del color di lapis e che L'anello interno B ha si anche Non veggo piu viva al di fuori II (1). A scema mentre triche verso l’interno, no i ma Iati, divisione fra esso c e và degradando , come cenerina luce è di colore eguale da ambi : nell’interno. singolare e la sua pre- terminato B li. L’ombra del pianeta sull’ anello si bene e tagliente ma zone ineguali concen- Si vede bene la dell' anello nebuloso vede appena conte due puntini, forma come la sezione di una lente B e maggiore. al limite della divisione 5 Gennaio 1855. gli della lu- di luce all’opposto dall'interno all’ester- e unita alla riga oscura della divisione, concava convessa quella non ha luce uniforme, a scaglioni o polo del pianeta è verdiccio. La trasparenza è perfetta. tutti che pare provare in essi una sfuma- (il una tura reale). L' anello nebuloso ha na nuova modo 1000, mentre allora coll’ ingrand. sono piu o meno sfumati, altri orli il inarcata e sì ha una zona più può seguire tutto attorno senza interruzione. l’orlo esterno tagliente in cisione sussiste inalterata A divisione tra C benché ad aria mediocre. 6 Gennaio. L’anello nebuloso pare più largo separa dal pianeta :: 4:3, ovvero 7 Gennaio. AH’ ansa destra larghezza :: 4:3. Coloro stro, e l’ultima l’ :: 3 2. : anello nebuloso sta allo spazio oscuro in identico ai due 20 Febbraio. mostrata con certo becco rovescio la curvatura cima, e alla Notai per altro, ebe così grandemente indebolita, la le alla per salti come del pianeta rivolta indietro, il contrario: sarebbe ciò il si e il è che al pia- caso de’ primi os* luce agli orli dell' anello, e specialmente dell'interno, resta avea gii vedute. (V. Astr. ma nou mosferiche o ombra che può farlo parere più atrelto. Queste aone erano questa sera da Dawes della luce il l’ dell’ombra opposta colla convessità pure una persona non pratica giudicò francamente sig. è rossa- Zi). Nelle sere precedenti più volte sembrava confermare ? Zi fenomeno già osservato da Dawes il Lasse! dell’aumento di luce all’orlo interno di (1) L'orlo interno di lati. zona è separata dal resto dell’anello per una zona più fosca di colore di lapis leggiero (questo è «creatori dello spazio oscuro che lo ine Nacb osservale per n. prima volta e non sapeva che 840). Nel disegno di Lassel evvì bruschi come è realmente precisione maggiore la : la il gradazione ciò è dovuto certo o alle circostanze at- dei refattori. Digitized by Google — ncta — Ili adesso però che l'ombra è sviluppata, questo non ; precisamente colla concavità volta verso su di un piano. (N.B. Con questo non il verifica e vedesi si come l’ombra pianeta una palla di pud conchiudere che fosse dovuto si ad illusione ottica l’apparente curvatura rovesoia dell’ombra, essa poteva esser come reale, c tale fu descritta quest’ anno stesso da Dawes: solamente pud concludersi che quando l'ombra è mollo estesa, lai becco rovescio non si vede. Quindi in la necessità di studi più accurati in questo punto che sono stati 1836 come osservazioni posteriori dell'anno 17 Febbraio. La divisione cassiniana si si che neU'inferiorc dell’anello. Ciò fu avvertito dal sig riore fatti vedrà appresso). vede più larga nella parte supe- mi parve e vero. (É cid dipendente da eccentricità o da diversa spessezza degli anelli ?) 21 Febbraio 1835. Solite particolarità degli B sione degli anelli si vede bene divi- la e C: sono molle fasce e zone diverse dal solito sul pia- neta. Si cercano ineguaglianze di luce o 18 Marzo. La anelli: macchie fascia equatoriale lucida ò divisa in di tinta leggierissima. L’ombra della sua zona mediana. il lembo interno Luce a scaglioni 5 Dicembre. La divisione ma striscia divisione la nebu- anello dell’ dell’anello B più lucido ec. vede bene si indarno. due da una del pianeta sull’anello è nera non sembra cotanto nera, c pare solo un poco più scura loso ec. Questa sera pare di vedere ma sull’anello, , ed è larga quanto filo il più grosso del micr. (=0'',50). Ingr. 1000. L’anello nebuloso pare talora rossastro. 15 Dicembre. è larga come Si vedo filo il bene (— più fino 600 ma non l’anello col ingr. 16 Dicembre. Ottima meno di 0",42). Ing. 760. Preso l’asse trasverso del- vi è sensibile differenza dall’altro vista sul l'anello mezzo secondo ingr. tutto è terminalissimo coll’ ingr. ; vedevano due zone concentriche nissima a luce a scaglioni sull'aneilo. La divisione la A: cioè la solita 1000: ed un altra si fi- dall'orlo interno di A. Pianeta rossastro al di sopra della zona chiara equatoriale. L’anello è più biauco e chiaro del pianeta, ma B verso l’orlo interno di che quasi si confonde coll’ volge al rossastro e più cupo. ombra menti questo spazio scuro pare la veggono divisione. Si piccolissimi. 11 metà di globo pare luce all’orlo interno A quà e ha le di là due il polo è s\ cupo globo sotto a tutta triangoletti di anello A. B ombra non cresce B di e C è la del globo tocca precisamente l'unello A nel- e B. strie di 1’ 11 e coi piccoli ingrandi- due punti o toccare un tantino 23 Dicembre. La sommità , largo da far credere come ho veduto circa di quella tra l'interno che e colla divisione sì Il altra voltarla divisione tra limite di C è tagliente. color di lapis ben distinte. È sfumato c di DigitizetJ by Google — pota luce all’orlo tano entro il — 112 Guardando per paragone un globo esterno- becco un (juale c acceso gaz di , ha si cristallo lon- di tinta del cristallo la bamma come eguale a quella precisamente dell’anello nebuloso c quella della la luce di Saturno. vista magnifica: 24 dicembre 1855 1000. Si veggono ingr. gli nunquam melius. Terminalissimo col scaglioni di luce nell’anello B o , vede si il suo Daorlo interno ben terminato c un poco più lucente come dicono Lassel e wes, la gradazione di luce sull’anello è espressa all incirca da questa curva. L'anello nebuloso è separato da principale e Ha una turchino. si si tinta B uno spazio di circa */, della divisione di estende Tino alla metà circa deU'intervallo tra rossastra generale La divisione non mentre ma à nera B e il mi pare un poco più esaminando bene si dell’anello nebuloso un puntino. La curvatura leggiera di quel che sia la sua proiezione sul pianeta: vede la differenza di curvatura del limite della gran zona chiara equatoriale del globo e dell’ anello stesso, onde ora T anello nebuloso è proiettato sopra una banda oscura del pianeta. Nell’anello .1 deve considerarsi come triplice. Da misure dirette che esso ha veramente tre zone ma appena appena tocca A ficile filetto il ma è vero, e sì usò oscuro pareva più largo. forma qui contro. (Vedi A, c che sia diversa fìg- la Non 8 Tav. vi V). curvatura di globo, è puro certissimo; onde si */ 4 di se- del pianeta eccede buone circostanze, e veduto che real- in polo è un tantino (ma pochissimo) separato da riconoscerlo, appena siano separazioni reali, La punta e forse ne è un pochino separata, 31 Dicembre 1855. Esaminato mente tali strie distinte). h onde esso trova la stria principale si stare alla distanza di 1",59 dall'orlo interno di A, l’altra dista condo. (N.B. Con questo non intendo dire che ù oltre vi riga fosca ordinaria un'altra riga o stria finissima all’orlo interno B, ma vede benissimo perchè l’ombra del pianeta sull’anello non è così rossa, nera, benché essa sia appena ma pianeta. T ho veduto decisamente del color dell’ anello nebuloso il che altre volle B 1000 perchè dubbio di dalla fascia l,, ( / t ); è un pò dif- coi minori oculari tal ciò. Nessun dubbio C circa il è L’ombra presenta la della 3“ divisione deil’an. lucida conforma quanto sopra al dì equatoriale del 24. L’anello nc- Digitizecf by Google — buioso attraversa il 113 — pianeta in un punto diverso da quello in cui finisce la zona chiara del globo: ciò ò sicuro. 11 Gennaio 1856. Le anse dell'anello nebuloso sono di differente tinta, quella dalla parte dell’ombra del globo è turchina, l’altra rossa. Usati apposta gli oculari acromatici per rovescio osservato già si ha punto nero il N.B. bra, o È come 1' non altro pigliar equivoco: anno e benché dall’altra parte certamente una cosa ma non il fare ipotesi. svanisce quando 1’ ombra il ma difficile si alle pure , non stesso. il è contradizione tra vi i sia io e , , le fasi. mi è di struttura le Se lecito non posso a meno pssoso, e ed di analoga nostre nubi, e sospeso in una atmosfera semitrasparente che forma l’a- nello nebuloso, e anche trovasi nell’intervallo dei due spesso ho notato non è nero. Diligenti ricerche fatte anelli, all’ il quale come epoca della spari- zione dell’anello potranno dar qualche lume. (V. l’appendice posta in fine le , becchetto rovescio ma bisogna distinguere tempi me su questo misterioso anello un intima convinzione che esso fatto 11 capirne la ragione è che emettere una opinione particolare sulla sua natura, proferire tempo nel parti è cresce assai, quindi lungo studio fatto da becco il indifferente la curvatura di quest’om- La cosa più importante osservazioni fatte da diversi, dopo , l’ombra presenta un poco sviluppata sia becco va scemando. essa vedosi da tutte e due le è stato notato anche dal sig- Lassel inutile il pel- posteriori osservazioni). Digitized by Google , — RICERCHE, SOPRA Queste V. di PIANETA GIOVE. IL ricerche riguardano tre capi 1.* Le satelliti. 3.° apparenze dei Molte — 114 S- 11 pianeta stesso. 2.* diametri e le I loro posizioni relativamente al pianeta queste indagini furono intraprese per mero esercizio, medesimo. ma avendovi trovato discreto successo, sono state proseguite con impegno. Rapporto al Pianeta che quest’anno riore, si le osservazioni abbracciano la sua apparenza este- un modo è presentata in particolare, cioè col più oscure emisfero boreale tutto fosco o del colore delle fasce solita, almeno per quanto consta Questo importante per fatto è , suo cosa in- dalle figure date ordinariamente. la connessione che ha con simile sistema di zone lucide non simmetriche che trovansi anche in Saturno, credute a torto da Siccome poi queste zone hanno una taluni prodotte dal riflesso deH'anello. non dubbia relazione col sistema delle zone de' venti Alisei che regnano sul nostro globo, le quali non sono punto simmetriche dallo due parti dell'equatore, come ha dimostrato il Maury, non è impossibile che il fenomeno di- penda nella sua origine da qualche causa cosmica generale. Però non sembra che in tutte le parti l’emisfero sia tazione scoprendo esso l'altra parto di , egualmente fosco, giacché per Queste linee sono andate sempre divenendo più marcate, e moltiplicatesi oltre dò una ultimi giorni dell'apparizione. Io Tav. V. di il questo moto Pianeta la , la nei Fragm. valori differenti. ( llersch può vedere . Le Lalaude in diversità dei risultati moderni Maedler e Beer quelle di Struve quale può essere di molta dei satelliti. Si pag. 335, n.' 3345), hanno dato modo fino agli giorno 3 ottobre 1855. ricerca più interessante era da farsi, sul diametro teoria del i figura fatta 9. fìg. Una mento la ro- mostrava talora uua gran moltitudine lince chiare nella parte oscura sotto la fascia principale. ( e lo schiaccia- importanza nella Astron . Tom. Ili degli antichi osservatori. Tra pag. 145. Arago ed altri celeslcs , osservazioni più accreditate e più recenti sono Oudines of Astr. n‘ 512 , Mcm. of thè R. Aslr. Soc. Ili, 301). Tuttavia questi risultati pare che non abbiano appagato gli Astronomi, ed anche a Greenwich nel tomo delTOttemu. del 1851 pag. 52, sono ritornati sullo stesso soggetto, e ottenuto un valore diverso. Le nostre misure (V. di il quadro appresso) danno un valore non molto diverso da quello Struve che dà fatte nel giorno loo / toe , 6 , dell' pel rapporto de’ diametri. opposizione e negli Le osservazioni sono state immediatamente precedenti c so- Digitized by Google — — 115 guenti 1. l'opposizienc stessa, o ripetute anche più tardi per vedere l'influenza danno della fase- Si tutte le misure originali e poscia medesimo le coll’applicazione delle correzioni della fase e della refrazione. sure perù credo necessario avvertire due cose 2. ° Che anche qui le discordanze nei risultati ridotti da sera a sera sono le discordanze delle diverso misure nella sera stessa. maggiori che non siano La sorgente di ridotte, Su queste mi- : divergenze credo che, oltre una specie di equazione per- tali sonale, diversa forse per Ciascuna sera, derivi specialmente dallo stato del- l'atmosfera, per la quale non appaia ‘ lari che per pianeta spesso è dilatato o diffuso, quantunque il tale. Gli errori probabili delle osservazioni sono maggiori pei diametri po- equatoriali: e ciò dipende evidentemente dalle rifrazioni le quali gli più influiscono in questa direzione che nell'altra. Oltre il diametro del Pianeta che io poco diverso da quello trovo Struve, cioè 38", 3554, mentre Struve da 38", 327, ho misurato anche metri dei dovea surati che una o duo volto ciascuno, ed ho trovato confronto per lutti Satell. Come si vede, terzo ma molto differiscono il e gli il in IH. 1,054 t,608 , seguenti valori: IV. 1,496. quarto non differiscono gran fatto nel diametro, come una macchia lucida. i luce o splendore, cosa già notata da Herschel I, e tanto che mi è avvenuto di vedore macchia altri 11. I. Diamele. 0",985 pianeta di dia- minori, cho non sono stati mi- servir di i c singolarmente del terzo; e ciò durante sei serate perchè satelliti, cinerea Questa differenza di il , IV.” Satellite proiettato sul disco del mentre il grandezza c tualmente sono stalo solito distinguere i satelliti 111." vi di luce si vede come una sono da questi tali soli che abi- indizi senza bisogno di ricorrere all'efemeride. Nei giorni prossimi all’opposizione di Vesta ho osservato questo Pianeta e mi ha mostrato un diametro Giove, ma molto di poco inferiore a quello del i.° satellite di più debole di luce, e di coloro ranciato carico, onde può esso valutarsi 0." 8. Si sa dalie osservazioni di Cassini c di Herschel che servano sempre la stessa luce, coperti da macchie. Questi con molta sagacità il il i satelliti non con- che naturalmente ha fatto supporre che siano due Astronomi e specialmente periodo di tali variazioni di luce durre che esse dimostravano evidentemente, che la , il secondo cercando credette poter de- rotazione intorno al loro asse Digrtized by Google — si compie tempo medesimo nel primario. ( — 116 Pianeta in cui si fa la rivoluziono intorno al 1797 pag. 372). Questa induzione benché ingegnosa V. Phil. tram. lasciare qualche dubbio sul risultato. può Fortunatamente mie ricerche ho trovato una maniera di- nel corso delle retta da risolvere quosto problema mac- giacché mi son venute osservate , La sua apparenza chie non equivoche sul disco del terzo satellite. è tale quale sarebbe quella del pianeta Marte veduto con un piccolo ingrandimento; presenta cioè delle macchie scure in talora sono di ma macchie rosso; queste un fondo piuttosto forma semplicemente rotonda, più volte ne ho veduta una cruciforme, ed un' altra allungata. Ora le ho vedute nel centro ora agli orli onde non credo aver preso equivoco. 11 fondo stesso talora sembra cambiare e da rossastro divenire bianco, o talora non due ma volte, ogni giorno che cisa e quieta del satellite. bastanza l’aria per Ne dò alcune mutamento sopravvenuto il in la macchia alcuna decisa offre macchie solo una leggier disuguaglianza di luce. Questo ma ho vedute non una o le sua tranquillità dava un’imagine pre- figure, Tav. V. dallo quali apparisce ab- poche ore, onde il avrebbe una satellite Non è difficile riconoscere la ripetuta comparsa di alcune mutamento nella sora del 26 Agosto 4 giorni dopo l'opposizione rotazione assai rapida. di esse e il loro due oro circa del Pianeta, nella quale potei ripetere l’osservazione a e a le trovai volte o quindi in atmosfera; discernibili: in a tempo il figure delle vazione del 26 Agosto con quello Oltre il satellite quiete di rende in- le ora un tale stato di quiete rare volte dura per una o due oro determinare le domandano gran questa facendo oscillare tutto di difficili sicuro che coU'ingrandimento di mille circostanze assai rare perchè moto il modo una stessa sera. Le osservazioni tando di intervallo, mutate notabilmente. Sfortunatamente queste macchie Sono vedersi e non discernibili in di le ad ora sono perciò insufficienti della rotazione e la posizione dell'asse, macchie si fatte fino rileva ma confronosser- simili, e specialmente che coincidenza del periodo di rivoluzione la fondandoci sull’ rotazione per questo satellite non sussiste. macchie, il mio collega P. Rosa crede aver voduto schiacciato; io stesso più volte l’ho veduto tale, ma suo disco il attribuito alla refraziono o a difetto del cannocchiale. Però dopo l’osservazione del P. Rosa vi ho fatto più attenzione, e trovato che realmente esso pareva talora leggermente ovale, ma non nel senso della refrazione; e rovesciando il cannocchiale l'apparenza re- stava la stessa: ondo non è difetto di strumento, però essa non fu in tutto trovata identica. Solo ulteriori ricerche potranno se la rotazione si fa in tempo assai breve e sciogliere questi le sere enimmi con asse molto inclinato al : piano Digitized by Google , — dell'orbita , una parte sce 1500 il — 117 apparenze descritte ricevono naturale e delle Avendomi spiegazione. sig. atmosferiche non volte, in favorevoli circostanze migliori osservazioni, giacché ('obbiettivo Il facile Mera fornito un nuovo oculare che ingrandisarà diilìcile far porta eccellentemente. Io terzo genere di misure riguarda la direzione e la distanza apparente dei satelliti, e le ecclissi od occultazioni osservate. Queste osservazioni sono come un prodromo ad una serie che intendo fare in più opportuna occasione. Le massime digressioni sono troppo grandi per essere misurate distanze nello con sicurezza fili micrometro col poche fdare: quindi angoli di posizione dei satelliti mi è sembrata maniera troppo di queste sono state prese, ho presi non dal centro del pianeta che li ma incerta, dirigendo il filo dal satellite ni lembi superiore cd inferiore del pianeta, dalle quali direzioni combinate colle distanze potrà dedursi la posizione relativa al centro. dò Io le osservazioni corno vengono dal Giornale senza riduzione alcuna. Avendo avuto occasione bene spesso sioni nelle ecclissi , in di vedere le immersioni mi sono convinto che a perfezionare di questi corpi, tali dati loro vece le distanze, non possono più servire, passaggi, i gli la e che e le emer- teoria de' moti devono adottarsi ingressi ed egressi dei medesimi, che osscrvansi facilmente con cannocchiali della portata del nostro. Alcuni sono di questi passaggi comoda, Il sol ma maggior parte alla metodo tenuto nelle tatto coll’orlo del risultalo la i filo fili altri : semisomma il lembo quindi è necessario togliere dei diametri dei medesimi. Questa fili ma 0/ 075 ai si polare si i determinata era assunta si danno come risultato calcoli e ripetere la correzione è corretto Diametro equatoriale ai fh ; numeri che senza rifare per ciascuna osservazione speciale, Simile correzione applicata pianeta a con- diametro) togliere dal = 0/081. = misure micrometriche, del grossezza di questo la lo stesso misure registrate nel quadro a pag. 118 ha dofinitivamente è potuto attendere. si non hanno rigorosamente quindi una correzione devesi applicare delle non misure dei diametri è stato sempre (meno una con gran cura e trovata essere nelle di con precisione quando venivano ad ora doppie misure, mettendo volta) quello delle ossia (giacché osservati stati il risultato finale, onde si = 38." 3554 = 9615. 35. diametri dei Satelliti, dà i risultati della p. 115. 20 Digitized by Google — OSSERVAZIONI Data c tempo DI — 118 GIOVE E SUOI SATELLITI Diametro polare Diametro Equatoriale siderale d'osserv. in p. di v.linsccoud inp.divlinsccond.j ridotto ridotto [ 22 Lug. SO.* 30-" 28 Lug. 80. 15 38.0803 2. '9474 45."5595 31) 38. 2102 38. 3982 81. 15 38. 6210 2.9070 2.9638 3.0378 2.9926 15.8601 30.0180 15.7800 35.7803 46.9303 30.1800 40.2320 35.0320 3.0121 3. 0230 2. 5906 46. 7007 40. 1070 1 Ag. 18 Ag. 81. SII 20. 41 . . 38. 3048 21 . . 21 . 10 22 . . 21 . 0 23 . . 21. 6 38. 4065 38. 3307 38. 7300 Nov.81. 30 38 3570 1 . Error proli, Medio unoss di del risult. Diam. eq. corretto col nuovo filo 38.3907 0.1190 0.0397 10 36."2090 5323 35. 8115 36. 0010 36. 3070 36.0078 0.1517 0.0573 Diam. polare—•35.9615 = 38. "3551 PESO E NOTE (1) P. 3. Aria ottima 4 coni, per ogni diametro. Prima misura di tutte e 11/ 7. merita poca attenzione ( 1.1891702, come nella (21 a Aria buona 2. coni, per diam. log. r." 16. 7. R. Tft.= 20/B= 28.el.< log. r”=l. 1888864 (3) 5, 3 coni. Terni. est.= e cosi appresso. = T* = e 3. l'aria oscilla in fine Te=18/6. 6. c 3. opposti, di Giove: aria buona. Bar.,28.e 4. (5 18, 5. R. 10/ Ti (61 5. Aria ottima. 5. confr. 1. coni. (1) 4. = = 9; (9 A= log. 2/ Ti = 18/5. Aria buona. 5. 5. 5. Aria ottima. 4. 5. 5. Aria buona. 4. 4. Il lembo occidentale appar. è un poco slumalo 12. 2, B 28.el/ 1.1895901. T<= 10/ R. Ti 5. (7) = = i a~ i-» = 100.68 100 ’ a 1 ' 10.03 E singolare l'influenza dell’aria in queste osservazioni forse più che nelle Infatti l'err. proli, dell'asse polare è più forte per cagione dell’agitazione dell'aria. Riesce assai difficile talora il fare il contatto coi fili ben netto. Lo schiacciamento poco si scosta da Struvc, ma molto da MaCdler et Becr Molta cura fu posta in determinare il diametro del 3‘, perchè dal confronto suo si può dedurre quello degli altri facilmente. Quello del 4/ stallile è poco diverso da quello del 3/ ma la sola misura che qui si ha fa poca autorità. Certo però che esso è molto più oscuro degli altri, avendolo veduto come una macchia nera sul pianeta nel giorno 20 Luglio, mentre il 2/ nel giorno 20 Agosto, era sul pianeta come uua sfumatura più lucida, benché fosse sopra una fascia chiara. Il primo non diventa visibile che presso gli orli del pianeta. NB. Le misure in parti di vite sono date senza le appi, della refr. c della fase. stelle. 3/ 2/ 1"85I8 f.6020 1.1294 Satelliti 31 Lug. 2 Ag. 18 Ag. 21 22 20 . . . . Media 1.012 1.0739 6550 1.1001 1 . 1/ 4/ Le misure sono dotte media 1.6981 0387 1 1.5700 1.5669 . . — di ri- distanza alla Giove da! Sole, c le differenze provano una irridolarita forse 1.031 1.5427 1.031 1.5427 derivata dalle diverse inteusita di luce del Sa- tellite.fV. pag. 115.) Digitized by Google 1 — 119 — OSSERVAZIONI I appaiono distinte, la 3." si confonde in zione repentina e straordinaria. Posizioni prossime delle fascici Lembo sup. 2!). ridi 31). 433 1 .* T.sid=18.* 38." coincid. Col lembo inf. super. infer. 130 = 336.'2 Ts=19.*58.»30.‘ 325. 5 59. 55 = 336 ? 0 20. = 335. 8* 4 48 - 1. super. Sic, e non so se vi sia errore di 10.” qui o nella super. Si vedrà riducendo. Dist. prossima infer. 32. 44. 44. 122 3.* Satellite circa Lembo = un oscurità continua che copre quasi mezzo globo del pianeta- Ingranaimcuto n." 4. È singolare che la fascia superiore ha certo aspetto rotto e mostra una dilata- 4 (•) Luglio. Le fascie di Giove sono ben diverse da quelle che s’indicano comunemente: due 254 Luglio. Giove conserva quel suo mezzo globo inferiore oscuro. Nella callotta superiore apparisce traccia di una zona sopra la fascia larga. 26 Luglio = Ì7. r455 27.391 T =20. *9. "30.' 12 inf.=350. 35. 22 55. 25 15. 21 1 sup.=315.75 Giove è mal terminato. Le fascie al Ombra di un satellite nel centro (il suo disco quello di una stella di 1.* grandezza negli oculari forti). 12 Luglio solito. = 25. 2.* Satellite col!cm.sup.=31G.’2 Ti=19.*19."30.' Dir. inf.=350. 10 lembo prec.=36.'878Tr=19.*S7."50.' seg.=33. 676 30 00. prec.=36. 762 33 15. seg.=33. 585 31 30. 2. Disi, 13 Luglio. Fasce di Giove come la 1.» sera (1 Luglio) posizione quasi identica della fascia tagliala. Lo scalino a mezzo del disco. 3. Tutti i satelliti sono dalla parte seguente e in linea quasi retta. Steso 17 Luglio. Il disco è assai carico di sotto. al 24 Luglio. Venere sta per tramontare mentre Giove c appena nato e sono ambedue ad eguale altezza dall' orizzonte. Giove ha la metà di luce di Venere. Giove è pieno di strisce in modo straordinario alcune anche appariscono nel segmento più oscuro ; benché fiacchissime. (Sono forse quelle di cui poi scrisse Dawes). 23 Luglio. Posizione del 4 Satellite presa col filo fisso il filo che passi il 2.* rimane sopra di tutto il 3.* sotto pure del suo diam. benché sia più grosso. Il 1,‘sta verso massima digress.: si misura. pel 1.* c pel 4.‘ il suo diam. e intero, la Dist. lembo prec.=40.ri55Tf=19.*48."15.' scg.=36. 972 «0. K Direz. prec. =321. 55 longitudinale. = a Col lembo super. 330.‘O ,n or =3 333 9 super 329. 9 =* 334. infer. super. 330. infer. 334. 2 Dist. dal lembo pr. •» 2. 500 . u— 4ft Posizione delle fasce: Alla 1.* assai sottile ib - semplici) dal seguente = filo mob. larga livida e nera oscura Principio del menisco oscuro = (Mis. * * “ Tr=19.*16." al lembo sup. = = = = = lembo inferiore Angolo della direzione generale de’ come 2. (col filo tongii. 2. reggano di 90"-t-cT). 20.* 12." Tr 502 515 2. 505 5. 615 5. 619 Ta=19.< 40.» 5. 599 61. 2063. 30. 55. 25. 57. 00. scg.=342. 60 prec.=321. 60 seg.=342. 70 =30. 175 30. 176 Coincidenza = gli altri quindi = 29.459 28.996 28.544 28.133 27.205 satelliti si cor332. ’3 28 Luglio. Ingresso dell'ombra del 1.* satellite Principio dell'ingresso Tr=2tì.*26."25.‘ è entrata tutta Ti=20. 27. 28. (*) A i tempi si applichino gli errori del cronometro notati in fine, e gli angoli di posisi correggano del moto diurno proprio del giorno d* eeservazione indicato per cT nelle mi aure delle stelle doppie. Talora qnteti segoli sono presi al filo longitudinale e si deve agg 90-' tutti none Digitized by Google , — 120 — Posizione del 3.“ Satellite. Direzione del 3.' Satellite. = 134.*75 Ti=40.*33.»48.' = 163. 33 35. Col lembo sup. = 163.-45 T*=40.‘36."45.' = 134. 4 38. 45. Col lembo inf. sup. inf. 40.' 39.™ 48.' Emersione del Satelil quale però è già uscito un pochctto, perché si aspettava in luogo diverso; a quest'ora era un quarto del diàmetro fuori; avrà impiegalo circa 15." a uscire, e dopo un minuto era tutto fuori. Ts Disi. = l.»è>del 4." di— e forse di — 4.“ Satellite Col lembo Col lembo sup. =118."0 Ts inf. =159. 5 — 31. Satellite 81. ‘6 = = il 17. 55. 18. 19. 50. 45. l.° Satellite emerso dal disco. polo N. app. e al filo fisso al Ts=40.‘39.”2o.« 30. 439 40. 30.387 41.40. fili = 45. 31. 777 = 31. 778 l.° Satellite è rossalro. Il 4 Agosto. 5. Digressione del 3.“ Satellite pr. — - seg. - pr.J=» — 461. 4 tutto 30.-368 seg. prcc.=39. 046 = = = Coni, dei 61. “4. Direz. della gran fascia Dist.dcl 4.*: lemb.seg.=18.'ti.')Ts=41.*15.™ = È 0. 16.™1S.< Declina;, del 1.» Satellite appena emerso 21. 1 4.™30.' 6. 155.’5 146. 9 155. 3 147. 4 Tr=40.*49.™15.' Spunta Col lemb. pr. Posizione del 4." Satellite. = = inf. altra cosa. T.c=40. 4 56.™56.'Cpntat.del l.’Sal. col pian. 59. 11. È lutto entrato dentro: è bello lucido e più del pianeta, mentre fuori pareva meno (quante illusioni !) 1 satelliti paiono più rossicci del pianeta. Moto diurno = = sup. sup. Filo mobile O 0 L'ombra del 1.» non è niente più larga del disco del satellite stesso , benché comune- . lfi. inf. posizione singolare dei Saal pianeta clic ha un punto sul disco ed è l'ombra del 1.» 40.* 50.™ 40.' I due satelliti 1.» e 4." T* sono equidistanti dal lembo del disco c in luce eguali: il loro disco é almeno l."5 e il tutti vicinissimi mente paia . pr. = 40.* il.™ disco del 7. inf. lite 4.‘ telliti , 14ti. inf. sup. T«= A = 45 Ti=40.* 4.”45.' = 158. 6 5.16. = 146. 4 10. = 158 5 8 45. = 099 10. 54. lem. seg. = 19. 391 14.45. 14. 50. prec. = 16. 441 13.48. seg. = 19. 496 Col lembo sup. 0. pr.)= seg. Coincidenza = 56.-544 Tr=41.* 4.™ 53.393 3. 6. 481 8. 9. 533 310 11. 14. 209 484 15. 19. 6. 6. 9. = 31. 471 0.' 10. 0. 45. 0. 15. 45. 31. 464 84.7 464.6 Il 4." sta nella massima digressione ma non può prendere perche non entra nel campo che del minore ingrandimento il che è troppo poco sicuro. Il 3. pare, allungato. 6 Agosto. Ti=40.‘46.™L’ecclissc del 4.®(T) Satellite è già incominciato onde appena ha la sua solita metà di luce. si 49 Luglio. Tm=ll.*18." Si vede Giove con una macchia nera che si crede un' ombra e secondo YAltn. Nautico è il 4.* Satellite; e se ne piglia il diametro come appresso Satellite tra fili Contatto dei fili ) ì S 1 ....... , 31 .*700 Ingr. n.“5. T*=40.‘ 47.™15.'è 814 719 31. 840 31. 31. 31.705 31.816 ridotto piccolissimo. 50. 30. coininincia a svanire 35. appena si vede col pia- 50. 50. 52. 30. 49. Facendo più attenzione si vede che il Satellite non é completamente nero ma cenerino. Benché I' aria non sia tranquilla , Giove è molto lavoralo, c ha due riglic più Si oscure nella fascia lucida equatoriale. mezzo quarto . neta nel campo. si vede più col pianeta nel campo. non si vede più né anche messo il pianeta fuori. non vede che ad occultarsi ha impiegato circa d'ora. Di più vi deve essere Digitized by Google — ma sufficienti, passaggi de’ 121 tempo non non sono più bisognano le ombre, e i perchè tavole nelle errore combina. Quindi vi il — seg. L. = ma 3." resta sotto di tutto 1 51 .‘5 il pr. seg. 13 Agosto. disco , id. inf. Il sta nel mezzo ’ 21. *30.-15.* = 31. 25. 33. 35. 328. 2 335. 8 21/39.-43/ 045 081 123 069 15. 42. 44. 45. 43. 47. 15. 40. Distanza del 3." Satellite 18 Agosto. seg. ' assa t 0 ,| filo dalp a1tra P arlc 53/063 53. 53. 53. 33. L. 1.° Satellite = Disi. L. pr. = 30. 497. j l Direz. al lembo sup. = 31/699 Ts=21 .*58.-55/ 32. 961 31. 750 del ma non può ingr. se p0 49. 733 49. 705 40. 734 seg. id. bianche sono suddivise, coincid. 19. 25. 21. 10. 030 «30 28. 495 1 pr. fascie = 28. 505 L = 24/455 Tr=19.*41."50.’ = 21. 15 49. 30. = il. 071 30. 33. = 24. 261 = 24. 210 32. 13. = 20. 000 36. 26. = 24. 160 37. 30. = 21. 898 pr. seg. Le 4. Coincid. Posizione del l.° Satellite pr. 4. il 331. 8 Tel. West. seg. seg. 4.040 T*=2t. *18.-00/ id. = suo raggio. Posiz. Lembo = id. satelliti. t9.* 35." 0.' Il filo longitud. 8 Agosto. Tf messo sopra il 4 ° divide per mezzo il l.“ i." e 4.”, 3." Satellite 16 Agosto. ecclissi le discernersi con nessun pure non è un piccolo punto rosso ma è molto incerto. 1. 10. 45. 3. 30. 69. 22. 32. 921 dopo l’ombra: Tr=22.*0." 3/ L’ombra finisce di Presso l' del 1." Satellite Il Satellite uscire c si è veduta allungare. orlo del pianeta diventa visibile il T>=22.* comincia ad 8. "15/ 32. 413 32. 335 destr. sinistr. 32. 411 uscire 20 Agosto. 3. mezzo 49. Tr=20.* 44." uscito. Tutto uscito: Ing.n/ Nel cercatore non 15 Agosto. Dircz. delle fasce di Giove 90”) al filo longil. (cioè + si 4, vede = 332. "8 Sai. L. 14. 889 14. 898 14. Il di Posiz. del 4.” = 6. in rapporto 960 Tr=20.*30."10/ 10.249 l'ombra sua, non precedendolo che di-j» del suo diametro al più. Il Satellite è lucido e l'ombra nera; ma pare più larga di esso disco il Satellite sta nel centro del Quando sembra una sfumatura più chiara del fondo, benché stia su d' una fascia chiara. Il 1/ Sat. sta per passare avanti, e pare rosso. 22. Agosto, n 3.” Sat. si vede come Marte in un piccolo cannocchiale. È di color sangui- gno ed ha diverse macchie. (Y.Tav.V, 882 quarto è più grosso del 1.” 4 : 1. 2.° Satellite sta sul pianeta quasi nello stesso circplo di latitudine giovicenlrica colIl , 152. 8 seg.= 8/116 T*=20.*17."18/ 18. 45. pr.— 4. 865 20. fl. scg.= 4. 90 2 22. 10. pr.= 8. 061 =14. 899 Coincidenza 3/ Opposizione di Giove il Satellite. 9. 12. troppo piccolo. ancora uscita. fili 32. 339 sinistr. l.° Satellite e a T«=22.* 3." 0.' 11 Satellite brilla come una macchia d'argento in fondo cenerino. pare rosso. Coincidenza dei destr. 31.20. T« = fig.7.) 22.* 40." 26 Agosto. Macchia decisa nel centro del 3.“ Satellite. T* = 19.* 20." A 21.* 10." la macchia nel 3.” è indubitata e pare spostata. Digitiz / 1 y Google 122 Distanza ibi 3.“ Satellite dal Pianeta Lcinh. prcc. seg. prcc. = 18.'595 18. 249 seg. sid. Il , mezza 9. T= di esso è l.° c 7.» 3.* 43." i.° Satellite il = 7. 154. sembrano eguali in diametro, ma quello che segue (9.* J) 4 enormemente più lucido , sicché io I’ avea preso pel terzo. Il 3.° è giallo come gii altri meno lucido del lucidissimo. Il diametro del 3.° è 27 Agosto. chia una macchia cenLa durata della rivoluz. 3.° Satellite ha Il trale turchiniccia. li. 35. 15. 55. 17. 25. 18.539 15. 230 30. 790 30. 792 30. 795 30. 785 Coincid — 3. Ottobre. Ts=21.*U."4B.' Il 3.° Satellite è ancora colla mace pare avere nna specie di callotta scura. Settembre. Il S.“ Satellite è vicino al primo. Esso è bianco con qualche macchia: il l.° è pialletto: il diametro del 3.° sta a quello del 1." : : 3 2. La distanza dei due Satelliti è eguale al diam. del 3.” Ti*=22.*50.” : 13. Ottobre. del 2.” | Il 3. ' pare allungato nella Satellite direzione di 150.° li. Ottobre. 22.* sid. Macchia turchinetta sul 3.” Sai. non pare tondo, ma l'asse non sem- bra avere 4 la direzione di ieri. Si osserva Giove; l'orlo occidenapparente è sfumato indubitatamente Novembre. tale più dell'orientale certamente per la fase che ora è sensibile. Nella riduzione delle misure che furono prese, si trova che la correzione della fase è necessaria, e che la dilatazione della luce se vi è, è insensibile alle nostre 10 Settembre. Il 3." Satellite non ha luce uniforme, ma è difficile dire se abbia macchia. 11 Settembre. P. Rosa avverte che non è tondo il 3.“ Satellite anche anche a me pareva cosi, ma l’attribuii alla rcfrazionc. Però l’allungamento a lui pare in senso diverso. ; misure, o vazione. si confonde cogli errori d’osser- CRONOMETRO DENT Data 1855 Ora Gennaio 5 » li » 19 Febbraio 5 Aprile li Maggio 10 » Giugno » Luglio Agosto 23 12. 9 0* 4. 9 3 13 10. B 5. 9 8 19. » 17 7. Seltemb. li 18. 48. » 20 21. 06. Data 1855 Errore 18. *23." sid 8 1. 30. 9 10. 18. 9 16. 2. 22. 9 —0.”12'54 0. 08. 76 9 9 12 31 11. i5. 68 iNovemb.Jll 13. 27. B 22 13. 00. 20. 72 9 28 22. 45. 42. 64 2 16. 15. 1. 52. 27 Decorni). B 2. 06. 82 9 16. » » » 3 9. » 10. 12 10. 13 11. 19 10. 1. B 1. B 1. 06. 12 06. 63 B 1. 08. 73 13. 97 4i. 36 2. 3. 30. 51 9 3. 9 4. B Ili 50 1. 2. 9 15. 10. 1. 1. B 9 » 1. B B B 9 » B 1. 0. 15. 43. 38 17. 15 4. 31. » B 4-1. 16. 1. 38. 1. 29. 1. 28. 1. 23. 12 15. 16 16. 08. 59 07. 01 07. 08 1856 70 Gennaio 4 17. 15. 13. 16. 24. 29. 1. 29. 1. 22. 13. 1 B 1. 10 17. 45. 27 7. 10. B 1. B 1. 00 Febbraio 6 2. 4. 20 Marzo 4 21. 52. B 30 5 8. 17. 9 72 16 23 71 Aprile 3 23. B 1. B 1. B » Errore 1. Ritardato di 6 min. ec. Ottobre Ora 23 10A30." sid i-l. "20- .88 2o 10. 45. » 1. 18. 40 0. 06. 9 8 Ottobre B B B B 70 50 98 49 34 00 B9 31 Digitized by Google — — 123 VI. § OSSERVAZIONI FATTE AL CIRCOLO MERIDIANO PER DETERMINARE LA LATITUDINE DEL NUOVO OSSERVATORIO. Questa serie di osservazioni l'Equatoriale di Merz. 13 Luglio e per al nei giorno. di mesi notte e di giorno col- aspettando 23 Maggio si tra le osservazioni dovute , la stava estivi dal Quindi esse sono soggette sono riconosciute esistere si di , mentre , fatte tutte massima parte la inverno e di state osservatorio Esse sono a quelle divergenze che d* cominciata immediatamente dopo fu nuovo nel locazione del circolo fatte parte alle irregola- in delle refrazioni, e in parte alla diversa maniera di puntare alla luce del rità mia intenzione farne giorno, e all'artificiale dei lumi. Era stagione invernale, ma non detta un'altra persona , Quanto prima aH’Osscrvatorio verrà ad- questo punto sarà nuovamente discusso, come puro Le ciò che riguarda la longitudine. un risultato un’altra serie nella ho avuto tempo, essendo stato occupalo sempre nelle osservazioni dcirEqualoriale. di suflìcientc è necesario fare svanire fiducia osservazioni prese in massa presentano ma , vi veggono varie irregolarità chu si qualche sospetto sulla flessione dello strumento, o l'inesattezza nota ciò che ho fatto per studiare questi punti. L così conclusa me stesso dc’Iivclli: dirò in con nuovi studi. Non posso dissimulare a combina bene = 41° 53' 53", La latitudiue 72 colla trovata dal P. de Vico pel vecchio osser- vatorio c con quella di Boscowich nel museo Kirkcriano come si è veduto dal calcolo delle coordinate geodesiche mediante una piccola triangolazione fatta tra i due Azimut osservatorii, che ha dato del circolo meridiano nel i seguenti risultati. nuovo osservatorio veduto dal vecchio, contato da Sud verso Ovest. Distanza dei due . siti = 125." 39' 40." — 82.”’ 06. = = 2." 892. quindi servendosi delle tavole geodesiche inserite nella effemeride di Berlino per l'anno 1852 ferenza di latitudine diff. Il di longit. (11 (11 nuovo più al si ricava: dif- Nord). . P. de Vico avea dato pel vecchio osservatorio la che aggiuntovi l."55 dà 53." 65 con differenza il . nuovo* più all’ovest) P. de Vico misurò misure superiori, cioè stante 1." 33 verso la la di 0."07. latitudine è quello stesso a cui 30 più al Sud del 41.* 53 52, 10 11 luogo nel quale si sono torretta del teodolite nel vecchio Est, c 0.” 1.”551. latit. riferite le osservatorio, di- centro del circolo meri- diano nella posizione antica. Digitized by Google — 124 — OSSERVAZIONI FATTE AL CIRCOLO MERIDIANO PER DETERMINARE LA LATITUDINE DEL NUOVO OSSERVATORIO. Data Prima Stella Latit. Polare inf. . » p Bilancia. « Serpente Polare sup. Polare inf. . Polare inf. Polare inf. . » • Corona. . . Sii il! » Seconda serie 01» Maculo 31 1 Punto zero e Note conclusa serie » Giugno . . 41.“ 33.' 3I."35 81. Oli 53. 10 54. Gl 54. lii 53. 83 53. 50 54. 41 Punto zero=34."15 col rov. nel passaggio. Corretta sccondn calai, di il Greenw. NPD oss.=NAh-0."11. Col rovesciamento. Senza rovcsc. c molto tremola: da rigettarsi. Col rovesciamento (Punto zero +• 30. "31). Polare inf. Polare sup. Boote « Boote a Corona >> . . . . . . Polare sup. Polare ini. = NA-s- 0. 38. NPD oss. 51. 10 Senza rovesciamento. 5G. »i 53. . 75 5G. 33 51. 36 51. 19 Rovesc. 53. 75 . NPD oss. = NA -h0."07. Terza serie Ì3 Giugno Polare inf. 81. 38 Col rovesciamento. 53. 3G Calori assai forti. SI. 73 Punto zero dal rovesc. dal collim. . X) » io Quarta serie 30 Giugno Polare sup. Boote . • Scorpione P Dragone . • . Polare Polare Quinta serie 10 Giugno = "50. = 35. 35. 30. » Glàuco . . $ Orsa min. . . . . ' j . ; . . « Serpente “ Corona f Orsa min. . . i mette per compensare le altre; forse posizione incomoda influisce, Ponto zero Nadir-*-3I."04. Si ! Collim. orizzont. Polare la 35. 30. 33. 03. Supplito un'errore di 5." . • Ercole . ! Serpente Scorpione . . ì Nadir 33."03. ]j g Corona ' Bilancia li 1 . Luglio . . Corona. . i . Boote. . i Orsa min. a Serpente • i . Serata umida. v..,i.r >M,r ‘ : 33."44 33. 71 Campo Campo chiaro oscuro . p Bilancia « Corona a Glàuco Polare . . . . . inf. Y Dragone Polare sup. Polare inf. . . . Si era ottenuto i il 11 Giugno 51." 10. col media e conservala. circolo all'Ovest: la — Data 1854. 11 Luglio Circ. Est . 12 » « Vergine . » Boote « Boote « Boote 6 Orsa min. » Dragone Polare 13 Circ. Ovest . . . . 41. • « Vergine • Boote * Boote v Boote . . . . . . Punto zero e Note 88. 10 Bi. 20 Nadir col mercurio 3i/'S6 85. 60 col collimai. 31. 75 84. 40 33. 45 Polare 54. 47 É manifesta una flessione nello strumento. 84. 94 Col gran caldo la flessione pare più sensibile. 34. "36 83. 74 „ dal cotlim. . = _u , Medio 84. 83. 83. Bi. delle Latitudine conclusa dalla sola Polare (esclusa l'asteriscata) 41 — 83/ 53. "96 .... a Ofiuco 125 Latit. conclusa Stella *53/ 54 *35 ss. ei 54. ci 83. 85 83. 78 ni. 19 83. 78 Si. 38 83. 36 Bi. 73 83. 83. Bi. Ci. li li 83. 74 86 = Col rovesciamento BS 87 da ,| a Po)arc 93 Le stelle di Boote sembrano indicare qual(che errore di graduazione. 84 79 Ve ne sono altre che pér brevità tralascio. 83/74 Lista di alcuni punti zero presi con diverse stelle confrontando la loro dist. zenitale. Polare. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . * Vergine . » Boote « Boote • Boote 6 Orsa min. . . . . . . 34/ '33 34. ili 34. 43 33. il 31. il ? 31. 38 33. 31 01 11 83. 94 Medio 83. 74 Errore prob. di un oss. della dctcrm. = 0."ill = 102 0. 21 Digitized by Google — — 126 NOTA ALLA LATITUDINE Udì quadro di queste osservazioni per la latitudine, rori I vede esservi una legge si dipendente probabilmente dalla flessione del cannocchiale. Fino da quando stava nell'antico osservatorio che non sarà tante, hanno cercato costruttori più celebri contrappesi o col dare sempre la ai ad onta delle imperfezioni che che hanno di er- strumento in esso si trovano. di eliminare questa sorgente di errore coll’ apporvi ma malgrado tubi la forma conica; cautele, le flessioni sono tali pietra d’inciampo nelle osservazioni esatte, specialmente adoperando coli meridiani lo era già intrapreso uno studio su di questo soggetto impor- si inutile qui ricordare moderni i cir- cannocchiale sostenuto solo nel mezzo dall'asse di rotazione. il Diversi metodi sono stati proposti per determinare le correzioni da applicarsi alle os- servazioni per questo motivo; e notissimo è quello de' collimatori coefliciente orizzontale di flessione sempre restare dubbio se nitale. la : ma stema di collimatori opposti mobili in varie facile, senza molli mezzi, costruire in ogni osservatorio. cademia che la elevazioni ha proposto un altro metodo di Parigi legge del seno della distanza ze- : sia uguale alla lunghezza focale del telescopio. Allora, dicp fili i del reticolo si al circolo meridiano un si- macchina complicata c che non è Il Porro nei Rendiconti dell'Ac- sig. quale consiste nel fare il sua ultima superfìcie dalla parte dell’oculare fortemente il questo coefficiente c incerto, perché può l’uso di flessione segua la supposta riconoscer questa legge è stato applicato da alcuni l'er opposti per ottenere concava e il avrà un'immagine reale dei l' modo obbiettivo in di raggio perfettamente celebre costruttore, illuminando, riflessa dalla detta superficie fili e collocala nel piano focale dello strumento, dalla posizione della quale rapporto all’immaginc diretta potrà argomentarsi biettivo che solo sommi artisti la flessione. Oltre la difficoltà pratica dì costruire sapranno fare, c forse un tale ob- anche a dispendio della sua bontà questo metodo ha l'inconveuicnte di non potersi applicare agli strumenti attualmente che non sono costruiti con tal Riflettendo pertanto a questa proposta del sig. Porro mi è venuto in trebbe con gran gli e poca spesa applicare il medesimo principio mente che si , uso, po- della riflessione a tutti strumenti esistenti, e ciò col semplicissimo mezzo di collocare avanti all'obbiettivo ano specchio piano. si facilità in principio. raggi emessi dai I fili illuminati del reticolo uscendo paralleli daU’obbiettivo. rifletterebbero paralleli da esso specchio, c rientrando neU'obbictti\o formerebbero un’im- magine come accade nel piano focale principale nell’orizzonte artificiale di mercurio. Qui però è necessario dichiarare qualche cosa importante parallele , stensibile nel senso della lunghezza; rallelamente mente al ma tale tubo in che partili posizione verticale che ammetta uuo scorrimento piccolissimo pa- il peso delle sezioni lo deformerà e lo trasformerà in un'arco di loro, in tutte le sezioni elementari c le basi resteranno parallele. di queste basi sia applicato l’obbicltivo, e all’altra l'oculare, siano simmetrici il ciascuna delle quali suppongasi incompressibile c ine- piano delle sezioni medesime del tubo. Inclinando noi un tubo cosi ideal- costituito, modo perù che sul giuoco di queste flessioni uso degli strumenti meridiani. Immaginiamo nell' distinto in tante sezioni , avrebbe avuto se I’ il quando asse ottico in questa seconda posizione resterà tubo fosse stalo invariabile, e solamente la linea di più per l'asse di rotazione, ossia pel centro del circolo graduato letture un’ errore simile a quello di eccentricità . i ; Quindi se ad una due tronchi del tubo che non passerà parallelo a quello fiducia quindi ne nascerà nelle che sarà compensato nella media lettura de' f noniì. Digilized by Google — Ma materia del tuba è la che tale ma parallelamente a loro stesse, l'altra 127 sue sezioni non solo possono scorrere una sul- le essendo estensibili e compressibili, porzione supe- la due riore si stira e l'inferiore si raccorcia; e quindi la forma del tubo diviene tale che le basi non sono più parallele, ma riescono inclinale. risultalo quindi della flessione c piu Il complicato di quel che pare, ed è precisamente questa inclinazione delle basi la quale fa ebe l'obbiottivo e l'oculare acquistino rapporto all'asse ottico dello strumento uno sposta- mento. quale gido, avrebbe se restando si venisse ad inclinare si mente, ma ambedue cannocchiale verticale e il piano il flessione del cannocchiale è innocuo cida col suo centro di figura, o dell’ il se tubo geometricamente Anche questo obbiettivo medesimo. alle osservazioni, non ne ri- effetto della centro ottico della lente coin- il che pochissimo lontano come avviene comune- sia saranno assai dannosi se la flessione due tronchi del tubo nei sia ineguale. Ciò premesso veniamo agli esperimenti. Sia lo specchio posto avanti all'obbieUivo e invariabilmente ad esso congiunto suppongasi : mente al si ì.' le avranno la due i due immagini con una vite micrometrica darà doppio il Oltre le posizioni estreme medie e vedere se essa segua di la quantità di cui al si , solafinché saranno separate misurala quest'idea, nel che La sola dagli astronomi. non trovano poche si difficoltà difficoltà. alcuni tentativi vi sono felicemente riuscito, collocando avanti aH’obhiettivo da tre viti contrastate tre forti un triangolo metallico di Non mi all' obbiettivo. si forte prova. Il pollice. E qui inutile di dare in particolare solo dirò in generale del metodo all’ i alle ma si reticolo di il tentativi, risullamenti di questi alcune conseguenze di osservare e di asse eccellenti che sieno gli spec- nostro da una immagine nettissima, riconosce non essere perfettamente piano, perché bisogna spingere indentro mezzo viti tratterrò qui a descrivere la perfettamente perpendicolare riuscito a collocare lo specchio non poca pazienza. Avvertirò solamente che per chi è difficile che reggano a uno ai cui vertici questo triangolo era fermalo con molle spirali; tubo metallico che prolungasi avanti maniera con cui son ottico, cosa di circa cannoc- ma flessione a tutte le elevazioni inter- la legge finora supposta specchio da sestante, lavoro di Mcrz, fissandolo su erano il , vantaggio di questo elemento della flessione dell istrumeiito. potrà misurare si la inclinando ora simultaneamente effetti suindicati separeranno sempre piu si massima divergenza c consiste ora in ridurre in pratica Uopo orizzontale del reticolo pressamente filo stesso. In tale posizione la flessione è nulla; filo produce ed hanno luogo in virtù del all'orizzonte in posizione verticale c col- strumento lo lobbieltivo in allo c concepiscasi l’immagine del sovrapposta chiale essa quali sono ar- rivato. L'oculare che ho usato è quello stesso con cui ficiale di mercurio che è munito illuminare i vrapporre il fili. La maniera filo di si prende il nadir coH'orìzzonle artiuno specchietto forato nel centro inclinalo a io* per di osservare che mi 6 sembrata migliore e stata quella mobile alla sua propria immagine, in gine appariscono equidistanti da una parte e delle tre linee caso il filo fisso e filo mobile , la Stando le cose cosi, se si la di so- sua imma- tale equidistanza può giudicarsi con molta precisione e può ottenersi facilmente vite micrometrica. vede cambiare tal dall' altra del coi moti della l'elevazione del cannocchiale presto varia si posizione delle immagini per effetto della flessione. Ma venendo alle misure ramente nel nostro strumento si trovano dei la flessione funzione simmetrica delle distanze zenitali risultati non mi al Sud servazioni abbastanza concordanti su questo punto a prima vista assai singolari. Primie- è apparsa punto e al si Nord della proporzionale verticale. ebbero per un medio i Da ad una varie os- seguenti valori Digitized by Google — Disi, zenit, dell’obbietlivo 90.' al West.) (Alid. Flessione - Sud 128 — Questi numeri sono ottenuti sottraendo — Sud 48. al 4-"14 -*- 1. 00 0. Nord 45. al 0. Zenit!). 69 9. 99. Nord al — 17 0. 41 micrometrica nelle le letture della lesta della vite varie posizioni del cannocchiale dalla lettura che avea luogo quando esso era verticale, di- videndo per due le differenze senta non è certo al Sud e Nord al e riducendole in secondi d’arco. La funzione che semplice seno della distanza zenitale. Oltre l’essere il cambiato i sussisteva. Nord è minare di quella a 43.* sostegni c le molle, e fermalo La costanza il di questo risultato più che fosse possibile assai importante; questo è un letto della flessione in ama che il Dopo avere diverse ma , vi fosse illusione, la ma accorto di un altro fatto fossi tubo del cannocchiale non prende istante brevissimo che più volte pezzi, pure l’anomalia i mi faceva credere che non non avrei saputo come spiegare questo paradosso, se non mi vare ad rappre- li le flessioni c singolare l’anomalia trovata costante in questa e in altre serie flessione orizzontale dalla parte del sua figqra per l’cf- la impiega un tempo assai lungo per arric la gravità. Mi sono ac- moleculari ligure stabile di equilibrio tra le forze corto di questo da una variazione costantemente osservala nel valore delle flessioni assolute secondo che era più o meno lungo il tempo dacché orizzontale. Mettendo cosi lo strumento coi fili cannocchiale era stato in posizione il perfettamente equidistanti c ritornando al- tempo dopo, essi trovavausi spostali di quantità che arrivava talora si vede che dopo fatti gli aggiustamenti in una posizione del can- l’osservazione qualche a 9." Posto questo fatto comunemente nocchiale (che era la orizzontale coH’obbicttivo al portano talora un tempo non breve essersi conformato in flessioni osservale in , , Sud) la sua concavità in e va perdendo ciascuna posizione sono il resto a , a complicale della scostavano si immediamenle dopo che prova l’esattezza il dall’ andamento regolare tempo orizzontale aveano una serie Nord, cioè inversamente di quelli dati aumento gere gli non deve di flessione punto di equilibrio mi al riuscir di sopra. ma nuovo; Che col tempo solleva si quindi ; dovuta dalle osservazioni Era facile si il dopo che gli eccessi si le di- alla le flessioni in fatti Facendo ciò sullamenli col medesimo ordine che dianzi, colla sola differenza che al Ed di osservazioni coll'obbiettivo al Nord. poco flessione tubo ere stato molto tempo orizzontale. tale ipotesi; bastava fare di chiale era stato molto si determinata ed quando basso poco stanza zenitale attuale e di quella che attualmente va restituendosi. assolute che più quali aggiustamenti i tubo dopo aver presa una figure il una curva rivolgente perde solo in parte quella flessione latte metter a il canoc- ebbero i ri- maggiori erano produca realmente un che essa durasse tanto tempo per giun- riuscì inaspettato, e ciò introduce una seria complicazione ne- elementi dell’osservazione. Alcuni dotti astronomi che hanno onorato queste mie esperienze mi hanno suggerito che una cagione di perturbazioni poteva nascere temperatura a cui andava soggetta una parte del tubo a preferenza dell’al- della loro attenzione, dalla variazione di tra nell’ atto del rovesciamento. Lungi non dispregevole di anomalie, e il C. M. al quindi aperto di ne ho la feritoia, oppormi a tale vista io credo anzi ciò causa prova diretta che parmi convincente. Dirigendo il filo di mire, con ogni precisione, ed ho veduto immediatamente moversi l’immagine per la tempo al le altre nitali di 9." ho variazione temperatura prodotta dall’aria e dalla radiazione nella parte superiore del tubo, e stamento è arrivato talora a un massimo il dall’ fatto collimatore a feritoia chiusa, e bisserai» lo spo- Questo spostamento però svaniva dopo certo mettersi in equilibrio tutta la massa dello strumento Fer minute adunque che siano cautele usate, resterà sempre una non piccola sorgente di errore nelle distanze ze- dipendente dal raggiamento delle parti dello pavimento, e per gli strumento ora verso il cielo ora versu strumenti di alta precisione ottica non sarebbe forse inutile il pru- Digitized by Google . — leggere il — 129 tubo del cannocchiale con un leggiero inviluppo concentrico, rato posto ad una piccola distanza chia cura a chi rifletterà aver il cartone do- fatto di Questa non parrà sover- dal metallo che lo costituisce. Slruve trovato non dispregevole l'errore che poteva sig. nascere ncil’istromcnto de' passaggi nel primo verticale, dal raggiamenlo del pilone alter- nativamente sulle varie facce del tubo. non intendo lo di dare questi risultati come ben sapendo che è necessario definitivi, ripetere queste osservazioni molte e molte volte con apparecchi diversi e cisione che domanda una tal male può studiarsi un punto importanti non solo agli astronomi, Infatti si Ho ma anche suppone comunemente voluto però esporre per la gli che deve produrre questa maniera effetti il una si flette, mio, che non linea neutra le sue soffra prescinde dallo scorrimento che potrebbe aver luogo nelle sezioni stesse parallelamente tra di loro, secondo nando colla pre- era perchè mi paiono che quando un corpo in questa teoria si fatti, teoria generale delle flessioni. sezioni trasversali all’asse di lunghezza ruolino attorno ad nè allungamento nè accorciamento, e i fatti come materia, e che con uno costruito alla meglio così delicato. di direzione della gravità. Esami- la concepir la flessione , abbiamo ve- duto che nelle varie elevazioni de! ('obbiettivo deve cambiarsi l’inclinazione delle basi, e l'uso dello specchio può dare la sua misura ; ma considerando effetto dello I' scorrimento delle sezioni parallelamente a loro stesse l'effetto sarebbe lutto differente, c per la flessione prodotta questo ultimo in modo l’obbicttivo e lo specchio restano mutare angolo rapporto alla predetta linea di fiducia; la sempre paralleli a loro stesso e depressione cosi prodotta ai senza due capi potrebbe misurarsi col metodo usato da Airy e da Porro, cioè col collocare nel mezzo del tubo un obbiettivo e reticoli. Il vero cui fuochi coniugati siano le estremità del tubo, fornendoli di oculari modo due moti, e questi di i di agire delle forze molcculari in natura le esperienze in cui le flessioni a ài!.* deve esser un complesso risultano maggiori delle oriz- zontali potrebbero far sospettare che la maniera solita di considerare le flessioni è forse ina- dequata. Spero di poter quanto prima, con più agio e con migliori mezzi ritornare su questo punto interessante non solo teorici, e degna spero ancora che della più Non dal livello aderente alla alidada i difetti pegnato agli astronomi gli artisti di ma anche , a cui sono soggetti tali il il meccanici tanto pratici che tal materia come punto zero del nòstro circolo dipende quale non ammette rovesciamento livelli. lo zero, così i livelli primi mesi dava ottimi mutano come è noto risultati: : ora tutti conoscono Quindi anche è provenuto che non mi sono imsperando di poter col tempo in ulteriori c più delicate ricerche sulla latitudine migliorare la condizione dello strumento in questa parte. tano ai precisione prenderanno a cuore grande considerazione. voglio passare senza osservazione che due anni dopo la , Come termometri col tempo muUn nuovo livello di Ertel nei i curvatura. l'ho dovuto levare essendo divenuto intol- lerabilmente irregolare, forse per la stessa causa che produce un cambiamento nei termometri. Se aggiungiamo a questi errori, quelli provenienti dall’agitazione dell'aria, assai sensibili nei giorni estivi c le irregolarità delle refrazioni troveremo che le divergenze notate tra le osservazioni non sono superiori a quelle che possono ragionevolmente aspettarsi. Digitized by Google — 130 VII. §• OSSERVAZIONI DIVERSE. Sulle macchie e sulla temperatura del Sole. a) Il Sole e nel corso dell'anno 1855 ha presentato bene spesso ne è stato privo osservazioni assai poche macchie grandi Era nostra intenzione aggiungere affatto. meteorologiche ordinarie ogni 3 o , breve descrizione dell’aspetto del disco solare, o ne furono cominciati vori canocchiale di Cauchoix: al potesse occuparsene a , ma la maggior comodità. Le osservazioni alcune poche volte, ed trovato da noi, cioè i la risultati di Merz equatoriale 1. messo ma il moto in per esser più possibile la la- persone che di sono state sul calor solare comodo apparecchio fatte solo applicato già fu grande al dall'orologio, fa che queste osservazioni fatte bene richiedono un assistente, i numeri, a fine di La mancanza serie delle osservazioni. ha fatto che poche osservazioni di questa specie alla tempo e siasi l’osservazione ridotta confermano luminosamente quanto legga2. le deviazioni galvanometriche e registri citare di i grande influenza ed assorbimento dei raggi operato dalla atmosfera solare- L'n semplice e siano facilissime; mancanza ha fatto sospendere finché li alle più ogni 7 giorni una al si sono potute bontà del P. Felice Ciampi quelle poche che ho fatto , il quale il poter solle- di tale fare, aiuto e devo quale mi ha prestato in ciò volentieri l'opera sua. 3. La scarsezza delle macchie, come abbiamo già avvertito, ha fatto che poco siansi potuto studiare: tuttavia nel Maggio del 1855 se ne presentò una che sembrando assai istruttiva la seguitai per alcuni giorni ed ebbi il pia- cere di rilevarvi diverse cose importanti. * II nucleo talora appariva attraversato minoso a guisa di * prima in macchia Dawes La materia luminosa dall'orlo esterno della renti distinte, attorno ai leggier velo lu- nuclei medesimi. della fotosfera appariva distintamente partire penombra c scorrere verso il centro del nucleo in cor- che poi riunendosi insieme e attraversandosi, divisero due poi fatta come da un nuvolette o cirri, in tutto simili a quella debole sfuma- tura notata già dal sig. il in tre il nucleo c finalmente in più porzioni minori. La figura della 4 Maggio e quella del 5 comparate insieme mostrano evi- dente questo movimento. Noi diamo solo quest'ultima. V. Tav. V. * ferire La penombra che con smediocri ingrandimenti pare notabilmente in luce dal resto del fondo solare ciare quasi insensibilmente, e , adoperando i forti vedesi dif- comin- con una leggiera sfumatura, che gradatamente Digitizecf by Google ) — crescendo correnti parziali, che tendono verso Le che precedono parti piu stracciate e confuse, la macchia. Vcggasi viva di luce donde partono colà irregolari delle seguenti c che sembra indicare un moto di trasporto il le nucleo. il macchia sono più la figura la — 131 meno trova esser molto si , > in tutta Tav. V. 9, Queste osservazioni confermano quanto fu detto altrove sulla natura e formazione dello macchie V. ( M. osserv. del anno 1851 appendice Coll. llom. che cioè esse sono squarciamenti della fotosfera luminosa originate da esplosioni di gas interni o vortici nati tendendo a ricoprire tosfera dà origine a tutte ietta all' la materia stessa della idea di una materia 1’ fila- tali densa che inolio un fondo estremamente scabro. metodo tenuto eliotcrmiche è nelle osservazioni il seguente. Si pro- l'immagine del Sole sopra un cartone attaccalo ad un sostegno applicato modo che equatoriale, in piano del cartone è perpendicolare il ottico dello strumento: sul cartone sono tracciate due punto d’incontro comune è divide pendicolari il cartone sono pure tracciati contini, numero 20 di 2 il quadri in determinazione delle posizioni e le il può variarsi si del disco, si notava lare supcriore o il punto a cui inferiore, il destro o il si , Il 2 e ad ogni facilitare la centro stesso mediante un diaframma, punto preciso visibili entrambi (numeri compresi i lembi. sinistro centro come solare centrale occupava da magine solare fe = distanza dal centro Diamo la 9." osservare che si si so- l'altro si devono inten- potrà conchiudcrc la distanza al si Nel giorno 8 Giugno l'iminagine a SI."" della scala quindi 11/"’ donde facilmente come lembo posizione centrale, non erano più sotto alcuni dei risultati ottenuti. nella colonna appresso. pila al centro il secondo che o l'uno o nella colonna intitolata posizione dell'orlo' si dere a questo modo; e da essi facilmente si di fissava sulle scale divise il era visibile sul cartone, giacché, tranne per A rete di altre rette per- che servono a proiettava l'immagine con un debole oculare ne- gativo sul cartone, e per riconoscere centim. a 40: 1 foro sta la pila. Per fare l'esperienza insieme una dimensioni dell'immagine. del cartone è forato con apertura che e dietro ; cenliin- di lato tanti circoli concentrici asse all’ linee ad angolo retto ciascuna divisa in centimetri e numerata con numeri progressivi da nel fo- profondità prodottasi, la macchie. L' irregolarità di delle menti o correnti sembra suggerire striscia su di Il che vuoto fatto o a livellare il apparenze le in essa, e può concludere il la raggio dell'Imdistanza della vede fatto nel primo quadro. Per non sbagliare basta procede sempre per ordine da un lembo all'altro di tutte le deviazioni deve sottrarsi la quantità costante = 2 in 2 3.°0. Digitized by Google — 132 — TEMPERATURA ESPLORATA Sul diametro verticale Tm = = 1.* Posizione Sul diametro orizzontale Tm 1.* 12.- = 5“ deviaz. disi, dal centro Orlo sup. a S0.'-5 10: 5 44/9 0 9. 9 no. 6 58. 0 58. 8 53. 1 53. 3 53. 1 53. 0 18. 1G. 14. 0 7. 0 0 0 5. 12. 10. Orlo inf. a 89. SS. 0 0 0 1. 0 3. 0 1. 0 0 3. 0 SG. 0 6. 0 SS. 0 84. 0 5 80. Orlo occid. a 80. '"5 Dev. 44/0 18. 3 48. 9 Orlo orient. Orlo occid. sulla pila a 16. '"0 3 14. 11. 0 9 85. 87. 24. 88. 4 0 8 8 Orlo orient. sulla pila 52. 9 52. 0 0 49. 9 80. 5 50. 0 44. 2 44. 0 mentre Sulla corda inferiore del disco l’orlo sta a = 68/ 45. 0 51. 0 64. 1 64. 8 64. 1 51. 9 58. 5 0 9 44. 9 ma per riconoscere porzionali, il che 1 2 Sul diametro verticale Tm = 1.* 43." Orlo sup. sulla pila al n/ 17 14 10 Orlo inf. a 28 25 22 sulla pila 53. 44. 50. 52. 64. 52. 0 9 7 9 9 62, 1 50. 1 44. 9 43/9 52. 7 3 9 62. 9 50. 52. 61. 9 50. 0 44. 8 1 la si disse della diminuzione del calore verso gli legge è necessario ridurre che pel nostro galvanometro si Deviazioni 89/ 30.’ 40.* 45/ Forze SO. 38. 68. 88. dalla quale risulta essere 8 2 5 44. 0 Questa serie conferma quanto orli, 6 Orlo oricnt. sulla pila = Centro 44/8 49. 54. 52. 52. 52. 61. 49. 22. 51. 6 no. 0 45. 5 mentre 86.'” 5 Tm l.»28.Orlo occid. sulla pila a 18.'" 18. 8 0 13. 10. 8 Orlo orient. 87. 5 84. 3 1 Sul diametro orizzontale Tm 1/ SS." Orlo occid. sulla pila 45/5 af n/ 17 51. 5 14 53. 0 11 54. 7 8 53. 8 Orlo oricnt. 87 53. 9 51. 9 4i 88 60. 0 sulla pila 63. 1 52. 9 6 0 Tm = Orlo oricnt. a 88. 87. 61. 8 52. 8 53. 1 83. 84. 82. 7. 0 9. 0 della corda 0 8 3 5 8 8. 58. 8 61. 8 10. 5 Sulla corda supcriore del disco 1 orlo sta a 13. r "5 = 1.* 80.- Mezzo 16. 14. il. almeno doppia la i gradi diretti in pro- farà colla tavola seguente 50/ ISO. 55/ 163. forza del calor solare al centro agli orli. Digitized by Google — 133 — Le precedenti esperienze furono un primo saggio fatto col nuovo strumento, e le osservazioni qui arrecate mostrano la sua molta forza, o come sarebbe mestieri usare una apertura della pila più piccola di 6."”“ usata questa volta per avere indicazioni a più esatto , macchie assai grandi di nore temperatura, c’ impedi ma una benché La man- verticale In direz. T.m = < ( tornare a verificare la loro mi- piccola diede 12 Giugno f di 1.* seguenti risultati. i 45." pom. Punto del Disco precedente Gruppetto di macchie Punto seguente lo macchie macchia 39.° 9 la 2 95 39. .... 39. 2.* 10." Punti precedenti le macchie Gruppo In direz. orizzontale . . . .41. 3 40. 9 3 macchie di Punti seguenti 41. Si avrà un'idea del calore raccolto daH'obbiettivo dicendo che la seconda lente dell’ oculare negativo e affacciando quinterno di carta bianchissima, questo sione simile alla polvere da fucile. di incer- evitare la grande ed tezza che regna nelle maggiori forze deviatrici del Calvanometro. canza in al levando foco della prima un un istante prendeva fuoco con esplo- Un pozzo di piombo di circa 3 grammi meno di 2 secondi, onde con que- peso messo nel foco, liquefaecvasi in strumento non sto Pel giorno vi è bisogno di pila di grande delicatezza. 12 Giugno 1855 , trovo la nota seguente. « L’ aspetto del sole è singolarissimo; nella sua proiezione sul cartone, vedesi punti lucidi c che danno una infinità sua superficie P aspetto di luculi o di una precipitazione chimica a in gruppo sono piccole e senza penombra, c se ne contano 12 o 13, e facole , fiocchi sospesi alla , e galleggianti. fondo del Sole pare una minutissima reticella nera Ecco le il ». = spcrienze termiche fatte in questo giorno T.m. Diametro dcH'immaginc da 3.'" 5 a 36, 5 cioè 33/” 0 i Le macchie : 1 .* 45." apertura dell: = 4."" Diametro orizzontale Orlo occid. sulla pila a 15.**8 li. 8 8. Orlo orient. a 33. 7 0 *9. 8 46. il. 7 « sulla pila Diametro verticale 30. ’0 Orlo sup. sulla pila 38. 0 17. ‘-0 40. 1 41. 3 13. 0 8. 6 41. 3 4. 0 39. 39. 33. 48. 9 3 8 4 Orlo inf. a 31. 0 47. 0 44. S sulla pila 48/ 9 36. 3 39. 40. 39. 6 4 9 38. 98 37. 90 7 86. V 47. 22 ; Digitized by Google — — 134 b) Selenografo. Profittando della bontà del nuovo strumento nell'Aprile del 1855 fu co- minciato qualche lavoro descrittivo della Luna, non coll’intenzione parvisi seriamente, ma per soddisfare ad alcuni amici desiderosi occu- di avere qual- di che notizia delle formazioni vulcaniche lunari, più minuta ed esatta che non si trova nei Prima di di tutti i una triangolazione micrometrica un piccolo cono centrale nella rete di triangoli si contorno del cratere punti del notando getti circostanti più salienti gli formò un disegno geometrico che venne riempito con prendeva colla matita tutte le più minute 760 mano questo bilità come a 1000 volte, ma ogni attentato voleva, riuscì vano. In fare a si lavoro s’incontrano dello diflicoltà non piccole attesa dell’ombra e degli scorci delle montagne, variabili secondo librazione della Luna. 11 metodo tenuto è ne Sarebbe stato mio particolarità. desiderio prendere la macchia direttamente in fotografia, per averla in scala abbastanza grande, che coll'oc- di paesaggi cannocchiale, fornito di oculare che ingrandiva al e degli og- , angoli di posizione c le distanze da gran piazza del cratere stesso. Su questa molta diligenza ad occhio da un esperto disegnatore chio quella formazioni. tali fare alcun disegno fu istituita abbastanza accurata di come perciò scelta la macchia Copernico libri ordinarli e fu che dava una idea assai accurata stato muta- la luce c la la seguente: da varii parziali il disegni presi in diverse lunazioni mentre la macchia era sotto lo stesso punto di luce fu che fu scelto da principio (cioè il 0.""° 1 primieramente composto un disegno unico mente eseguite, ma mancavano primieramente l’ cato finché trovò esser d'accordo coll'originale; si del cratere principale, circa 16.""; questa scala ò dettagli. Un lavoro di altre revisioni corretto. La prima difficoltà La grandezza il tal fatta suflicicnte la I2. em ciò che riguardava che ha portato 8 luna- medio è tale di per contenere che l’orlo 46." i , occupa più minuti astronomi come per detinitivamente sua incisione essendo assai grande, per ora mi poco più piccole del disegno originale = caratteri- benché portato molto avanti, pure esigeva molte di poterei dare agli per il del disegno è cui diametro sembrata sono limitato a farne fare alcune cop'e è in ombra intonazione generale, e poi fu più volte ritoccato e modifi- zioni per la sola parte centrale. superiore , parti erano bensì fedel- punto prefìsso. Questo disegno venno corretto stica del Luna) giorno d’età della le cui della uniformità di luco ed La favorevole accoglienza in di */ 4 fotografia e quindi fatta alle il prime , che sono soltanto un diametro detto di di sopra queste fotografie mi Digitized by Google — ha incoraggito a estendere mente 135 — disegno e correggerlo in molti luoghi special- il Perciò ho fatto fare una nuova matrice foto- dei contorni più lontani. prima c grafica assai più corretta della alla quale spero che poco sarà d’ag- giungere. In altra occasione darò le misure della macchia, c l'altezza delle diverse montagne, con alcune formazioni vulcaniche lunari comparan- riflessioni sulle dole a quella della nostra terra. c) Uno Sui colori delle che complementari delle colori i stelle. i Consultando stelle doppie loro colori: benché sia oggidì ricevuto doppie non sono accidentali, tuttavia stelle manca un mezzo da assicurare precisamente la loro tal mezzo manca agli astronomi per determinare la isolate. misura delle dei soggetti a cui si ò posto attenzione nella da chiunque se ne ò occupato, risguarda come pure tinta relativa, tinta assoluta delle stelle infatti diversi autori, si trova fra essi notabile differenza tranne in alcuni pochi casi che sono senza controversia per es- di giudizio, il che ha fatto sospettare una variabilità il colore assai vivo e deciso, sere 1. 2. stelle, che forse non ò ben provata. alcune in La difficoltà di giudicare del colore delle stelle, nasce dal non potere usare un mezzo abbastanza sicuro per confrontarle con un tipo inalterabile, 3. mancando precisare la zona del loro spettro che più dente si grande vivacità del lume della la fiamme allora la luce solate, e riuscendo difficile in quella delle trova eguale al il colore della stella. Di che ossa sembri sempre ten- stella fa bianco ogni qualvolta non sia di una tinta dichiaratamente pura e al semplice. Cercando io di tro ottenuto con superare queste difficoltà mi è venuto un prisma dalla scintilla elettrica in mente che potrebbe in ciò lo spet- servire maravigliosamente * Perché presenta una grande vivacità di " Perchè, quando si tinte. guarda con un cannocchiale, non ma tinuo come istrie vivaci al pari delle stelle e quello delle fiamme, si vede che sono listato di si presenta con- dei più bei colori, con tinte pure, ma degradate in mille guise. “ moda una Perchè essendo queste la loro stella strie lucide separate da spazi oscuri, è assai co- distinzione o sono riconoscibili facilmente; della tinta precisa di uua di onde trovandosi oggi questo righe facilmente si potrà ve- dere in avvenire se essa ha subito alcuna variazione. Digitized by Google — Finalmente perchè 6 4.° in modo che In stella si — 136 cannocchiale introdurre lo spettro nel facile vegga nel campo oscuro dell'oculare insieme con lo spettro artificiale. A questo di un angolo fine di ho 45° da non intercettare modo fatto alcuni tentativi nel fu fissato entro il prisma era un piccolo obbiettivo che formava veduta attraverso scintilla il finalmente fuori del tubo della scintilla. Un prisma seguente. tubo del cannocchiale, da un di flint- lato, in modo raggi del cono luminoso proveniente dalla stella- Dietro i l’ immagine il dello spettro della prisma nel campo stesso coll’immagine della stella, posizione conveniente era l'apparato produttore in Questo apparato consisteva un meccanismo d’orologeria che in girava una rotellctta con grande celerità, la quale essendo fornita di piccoli denti interrompeva con grande frequenza una scin- circuito o produceva il tillazione costante. La sizione difficoltà di collocare mi ha impedito questo apparecchio scintillante qualunque po- in di venire a molti esperimenti diretti sul cielo; ho veduto che questa difficoltà ma poscia può completamente rimuoversi adoperando la prodotta dalla corrente indotta dalla macchina di Rhumkorff, colla scintilla quale non vi è bisogno nè di roteggio nè di apparato incomodo che accompagni la prisma, ed il scintilla siano cannocchiale, bastando che il posti sostegno sul tubo. Le danno uno spettro le confuse , si ( specialmente le e ciò perchè questa scintilla nttcsa la non è mai semplice, ma fili multipla- Tuttavia con dia alle punte metalliche tra cui scocca e più fine svariatissimi che possono assai Nel giornale di Fisica del pag. 405, per fissare si i Ho bene servire serie accurata posti relativi di quelle righe queste ricerche ove ho esteso altresì applicato ad un fissati i di sono ) un poco una conveniente forma cho in Mattateci intitolato siy. può vedere una quali scocca i forte tensione dell’ elettrico colla opportuna variazione metalli diversi da sostituirsi al bisogno, con molta facilità tri tra prisma e al però ottenute dalla macchina di Rhumkoiff righe cui due i luogo conveniente avanti in scintille si di ottengono spet- questo studio. il Nuovo Omento, Tom. osservazioni e che possono essere misure le più I, fatte utili in bei lavori di Masson. con vantaggio la scintilla della macchina di Rhumkorff campo oscuro nell'equatoriale, e facilmente se ne potrà servire anche nella illuminazione a campo chiaro avendo però avvermodo che il prodotto della com- all'illuminazione dei fili in tenza di mettere l’apparato scintillante in bustione metallica non resti nel tubo del redattore cere alla regolarità delle immagini- 11 vantaggio in , perchè potrebbe nuo- usare di questo mezzo d’illu- Digitized by Google — campo ininazione a bole perchè non — 137 oscuro, può esser sensibile negli oggetti di luce assai de- ha lume diffuso nella stanza e si si evita l’incomodo delle lu- si riscaldano incommodamentc e la luce della scintilla è sommamente analoga alla stellare. Cosi per esempio la nebulosa 5 di Struve -+- 24.* 7.' in h n.* 1970 definita da esso come 16.* 37." 3.' Deci. AR. del diametro di 6." fu trovata essere di 14”, 76 con misure certamente non in cerne che , = = un gruppetto eccesso. Questa nebulosa fu decomposta in lare 1500. Però nelle alle incertezze scintillante coll’ocu- minori questa illuminazione sarà sempre soggetta stello che hanno misure prese a lo fili lucidi ben conosciute dai , pratici. d) Sopra la scintillazione delle stelle. 1. Questo soggetto ha ricominciato ad attrarre recentemente degli astronomi, e perciò vati a questo proposito e non credo 1’ inutile l’esporre qui alcuni attenzione osser- fatti che se non sono nuovi in tutto, raccolti però in insieme possono dargli qualche lume. 2. La scintillazione delle stelle è stata l.’auna variazione distinte, cioè Senza pretendere della stessa. continuo di un forte di colore, 2.* due cagioni prossime ad una serie di ccclissi parziali di fare straordinarie ricerche in proposito l'uso strumento doveva dare necessariamente qualche istru- zione su questo soggetto: ed ecco 3.* attribuita a Anche ad occhio nudo le conseguenze a cui sono arrivato. grandezza vicine all’orizzonte le stelle di 1.' in mi sono sembrate realmente cambiare di coondo questo fatto mi pare bene assicurato. Quale poi sia serate di forte scintillamento, lore con rapidità, la cagion vero sig. fisica di tal l’altra Donati ° cambiamento se delle refi-azioni diverse si ( V. N. Cimento Per studiare vicine all’orizzonte il il voi. la interferenza bene proposta dall’Arago, ov- illustrate dal prof. Mossotti 2, pag. 336), fenomeno con più precisione ho grande refi-attore, c dal non entrerò a deciderlo. diretto alle stelle assai e ne è risultato il noto spettro al- lungato e distinto dei colori dell’ iride prodotto dalla refrazione atmosferica (Vedi sopra mis. micr. pag. 50, n. 314): ora ho visto altri notato, che, quando vi è scintillazione saltando da una parte all’altra del campo e i colori si come non sono sovrappongono già è stato da fissi, in ma vanno modo da varie tinte successive all’immagine ordinarimente malissimo terminata in dar tali circostanze. * lori Per avere una migliore terminazione e- insieme separazione di co- ho posto avanti all’obbiettivo un prisma di piccolissimo angolo ce fri n- Digitized by Google 138 — gente: con ciò lo spettro anche a considerabile altezza era ben lungo, e Sirio presentava una larga riga oscura tra lazione e scintillazione, rire c confondersi lori in i verde e il bleu. il Ma essendovi oscil- colori vedevansi alternativamente illanguidire e spa- tinte composte: sicché il fatto della variazione dei co- è indubitato. Questo però non è il solo fenomeno che almeno quando essa sca Questo fatto puro è indubitato e strumenti. Quando 10.* di Struve, le stelle di stenta anche a vederle a l'aria ma medesima sebbene messo fuor accertarlo ad occhio nudo, è però facilmente diflìcilc bio cogli si sia piccola. dub- campo chiaro é calma, io posso misurare a campo , e oscuro, e (cosa apparentemente strana) si vede manifesta nello strumento stesso. In queste sere scintillatiti le sono inquiete saltanti, e spesso confuse a segno che non di ciò si immagini veggono separate si doppie distanti di 2 o 3." c fino talora 6": quindi ogni le stella trovasi dila- luce debole di queste immagini così diffuse in un area sensibile non tata, e la può di rie- ciò è impossibile nelle serate scintillanti veggono meglio col restringere l'apertura del cannocchiale. La cagione stelle ma costituisce la scintillazione: viene accompagnato dalla disparizione vera ad intervalli della stella fare impressione sull'occhio e svanisce. Siccome poi col restringere l’aper- tura scema in parte tale irraggiamento; cosi può la stelletta acquistare mag- gior precisione di figura e divenire sensibile col restringere l’obbiettivo. Questi moti dell'aria llerschel I sono fatali ai forti strumenti, e perciò giustamente avvertiva ammaestrato dall'esperienza, che non gran fatto oltre il predizione; essendo suo telescopio di 40 piedi utili , sarebbe potuto progredire si e il successo ha provato la solo in casi eccezionali gli strumenti di maggior aper- tura di quello. Ritornando aU’effclto della scintillazione ad occhio nudo ricordare un fatto importante precise, siamo ma non soliti è vero: noi vederlo bene, ma : le le stelle , è necessario ad occhio nudo sembra di vederle chiamiamo precise perché esse veramente non fanno le fondo dell'occhio nel una immagine nella: per assicurarsene basta guardare una vediamo come stella di 2.“ gran- dezza ad occhio uudo fuori del cannocchiale, e coll’altro occhio una minore dentro di esso, scegliendone una che secondo la veduta dentro di eguale grandezza a quella che portata dello struineulo paia, si vede fuori. Nel cercatore del nostro equatoriale una stella di 6.’ pare eguale ad « Aquila, ora facendo l'esperienza suddetta è necessario di spostare notabilmente onde avere una immagine simile a quella della stella di il foco dell'oculare prima grandezza ad oc- chio nudo. Ciò prova che la immagine veduta ad occhio nudo non è punto Digitlzed by Google — precisa — 139 e questo spioga ancora perchè un cannocchialctto , abbia una apertura eguale a quella della pupilla , di cui obbiettivo il notte vedere molte fa più stelle in cielo cho non scorgonsi ad occhio nudo, perchè forma imma- gini precise. Le dunque cho sempre accompagnano refrazioni irregolari la scintilla- zione producendo tale diffusione e indecisione d’immagini, producono anche le parziali ecclissi cho sono veramente causa dell'alternativa disparizione la e del rinforzo della luce della stella. L'aspetto delle stelle minori nei grandi strumenti gine di questo fenomeno. Se vedete la 1* il adunque svela ci aria è alternativamente perdere ad un istante stella l’ori- mossa e quieta, voi suo disco, formare una immagine in- definita per alcuni secondi, e svanire: passati questi ritorna al suo stato primiero. Tali variazioni se sono frequentissime rendono impossibile l’osservazione per- chè producono una oscillazione continua della valli distanti non sono di stella, ma se sono ad inter- grave danno. Nelle serate di tramontana le vibrazioni sono cosi forti e vivaci cho è impossibile osservare: solo dopo una serie di buoni giorni calmi, con tem- peratura piuttosto alta, l'aria meno è quieta, e dall'aspetto più o scintillante del cielo può prevedersi quale specie di stelle doppie potrà osservarsi quella sera, essendo impossibile misurare quelle dei primi tre ordini di Struve nelle Io temperature serate scintillanti. Vili. §. OSSERVAZIONI METEOROLOGICHE. Soggiungo un quadro estratto dai di 25 anni registri, il luogo e la riduzioni sono state fatte dal che contiene Romano, sempre di osservazioni fatte al Collegio menti, de' quali qualità fu descritta nelle Roma e il abbastanza, sia più utile il confrontando i stile i , e così 1850. Le media tempe- medii, di cui già cominciare a studiare in diversi siti i fenomeni la si meteoroha forse in relaziouo colle l’andamento degli strumenti. Cosi potrà venirsi in cognizione del corso che hanno nei varii luoghi la corso suo annuale, però a fare progredire logia io sono d'avviso che lasciati da parte altre suzioni del P. Covoni. Questa serie può esser più che sufficiente per trovare ratura di cogli stessi stru- Mem. le vicende meteorologiche potrà progredire la scienza, cho coi mezzi e collo attualmente in uso resterà sempre stazionaria. Per non accrescer troppo quadri delle cifre darò soltanto: medii mensili per ciascun anno. 1." Il i medii delle decadi di 5 in 5 anni. 2." term-* è Rcaumur I e non ha errore di zero. Digitized by Google MEDIO DEL TERMOMETRO Decade Ore 7 I R. PER LE DECADI Decade 1.* I DI 5 IN 5 ANNI. Decade 2.‘ 3.' I 12.* 3.*p. 12.* 12.* 3.*p. D.*p. 3.*p. 9.*p. ani. 3'72 f ' / | 6'65 2.60 5.07 8.07 38-42 43-47 48-52 6.91 7.96 7.87 6.07 4,2! 1.21 2.48 4.72 1.38 38-42 4.87 1.57 43-471 4,44 4.44 48-52 3.63 7"06 7.76 8.66 8.48 7.18 Olii 5.74 4.2.) 8.56 8.91 8.76 8.81 9.41 6.51 8.61 5.96 9.42! 9.42 6.09 8.05 8.48 8.57 8.70 7.16 6.59 7.02 5.29 5.17 4.86 3.17 8.40 8.90 6.98 8.75 9.86 7.97 6.30 6.67 5.26 5.36 10.08 10.95 4.31 8.92 9.42 3.20 8.71 9.57 7.61 8.18 6.45 5.91 6.11 5.24 9.88 10.22 9.73 10.00 9.72 10.55 7.08 7.52 7.23 7.18 12.67 12.67 5.93 11.15 11.87 6.02 11.17 11.90 0.55 11.50 12.08 1.02 8.6 9.20 9.35 8.19 8.65 8.49 6.15 8.10 6.13 5.97 7.63 6.00 4.67 5.85 3.35 0.81 1828-321 33-37 38-42 43-47 48-52 5.07 10.41 10.59 10.89 1.96 4.96 10.44 10.11 11.01 5.16 9.75 10.51 5.46 5.58 9.64 10.25 3.90 9.12 9.93 1828-3 2 33-37 38-42 9.13 7.50 7.68 8.53 8.01 6.8! 7.60 7.52 7.23 6.19 4 14.32 12.86 10.88 13.38 13.30 9.4(1 9.85 8.29 14.23 11.47 9.85 7.25 7.55 9.26 8.42 12.92 11.60 11.28 12.59 11.38 12.77 10.64 11.99 8.47 11.52 8.32 12.84 9.30 8.17 11.81 j 15.19 15.23 11.66 10.97 16.02 12.14 12.47 9.51)1 8.33 14.26 13.26 13.62 9.91 8.92 15.51 13.96 13.87 10.51 10.5! 15.19 13.25Ì13.11 8.77 13.38 13.02'IO.OS .1828-32' 12.24 17.56 17.84 13.85 13.42 33-37 11.16 16.71116.79 12.89 11.93 38-42 11.59 17.14 16.86 13.45 12.15 43-47 11.33 15.38 15.51 12.18 12.96 ’ 48-52,10.25 14.99 14.59 10.86 11.47 18.11 17.91 14.31 13.97 17.74 17.61 13.85 12.97 16.56 16.7! 13.18 13.60 17.00 17.60 13.39 14.99 16.39 16.37 12.57 12.70 18.60 18.13 19.22 19.85 18.22 18.78 18.17 18.78 20.20 18.07 <1828-32 33-37 38-42 > 43-47 1 48-52 15.52 19.35 19.40 15.90 13.81 19.34 19.22 15.59 15.09 19.89 20.09 16.04 14 71 19.50 19.45 15.19 14.23 19.36 19.12 15.10 20.05 21.58 21.16 20.63 »1 .66 21.78 17.55 ,1828-32 33-37 38-42 43-47 48-52 } 15.48 17. 10 16.89 17.74 16.50 <1828-32 33-37 38-42 43-47 48-52 15.89 23.72 23.63 10.11 22.96 23.25 17.34 22.98 23.06 17.40 23.00 23.35 16.8822.80 23.01 j / 48-52 13.00 9.35 11.85 13.63 10.20 13.27 9.95 ( / i / J I <1828-32 33-37 38-42 13-17 1 / } / 15.60 15.82 16.09 16.03 15.29 20.41 16.90 17.29 21.64 17.70il0.l7 21 li 17.09 17.22 20.59 10.78 17.11 20.81 21.09 16.90 15.68 22.20 23.02 21.67 21.83 16.14 12.37 U.S2Ì10.97 15.761 11.96 15.51 11.74 22.19 23.12 21.97 21.84 15.00 11.70 15.08 15.59 14.27 18.il 18.75 17,81 17.58 22.51 22.77 18.53 18.46 23.66 23.21 19.13 17.39 23.93 22.21 18.30 17.65 24.12 22.74 18.69 16.89 22.40 21.78 18.17 16.16 21.71 23.98 23.73 23.93 23.16 21.96 19.52 19.56 19.48 18.75 17.84 15.82 17.48 17.23 18.12 17.23 23.56 23.87 19.60 22.02 22.03 18.24 23.03 23.14 19.05 22.41 23.11 18.62 23.16 22.92 18.90 19.38 18.97 19.01 18.87 19.01 23.40 23.77 23.10 22.54 22.16 19.09 15.99 19.54 15.89 18.89 15.57 18.24 15.66 18.49, 14,54 21.95 22.33 21.55 21.05 21.05 22.01 22.47 21.62 21.38 12.12 17 .99 12,08 18.59 13.18 19.02 12.69 18.71 11.19 12.73il8.17 18.44 19.03 19.07 19.15 18.75 23.29 22.36 22.72 21.58 17.38 23.30 16.7.3 2 77 16.42 23,06 16.17 22.23 16.40 22.48 ) 17.61 18.45 17.89 17,53 20.96! 17.06 I 15.18 21.13 21.33 17.67 14.31 20.34 20.44 16.74 14.80i 21 .00 21.25 17.37 14.19! 20.19 20.60 16.99 18-52 13.14il9.91 20.16 16.12 14.40 19.68 19.83 13.12 19.39 19.61 14.14 19.46 19.71 11.15 19.37 20.05 12. Oi 18.10 18.43 16.64 15.79 15.86 16.03 1 4.67 15.31 15.72 15.39 14.83 Digitized by Googl 7 — r Decade Addo 7 Decac c 1828-32 33-37 38-12 43-17 48-32 o 1828-32 33-37 38-12 43-17 48-32 = s /. 1828-32 •fi 33-37 38-42 g 43-47 48-33 a 2.‘ Decac e 12.* 3.*p. 9.*p. 7 aul. 12.» 3.» p, 0.» p. 12.31 17.85 18.66 11.52 11.00 16.11 10.80 13.95 12.38 17.18 17.78,11.22 10.50 15.81 16.48 12.32 11.60 11.39 13.56 13.35 13.01 13.39 9.88 12.31 9.00 11.10 11.37 14.34 11.01 13.43 10.23 8.33 12.43 13,02 9.53 7.38 10.97 11.00 8.92 0.91 13.51 13.90 11.27 6.70 1 .30 12.23 8.91 0.75 10.88 11.35 8.10 9.63 9.90 5.7(1 7.38 11.02 0,71 10.50 1.22 8.78 10.38 10.98 11.30 11.13 0.76 1.83 1.75 3.93 5.74 3.96 6.18 7.25 7.15 8.06 8.08 6.49 7 12.» 3.» p. 9.» p. 14.23 13.21 11.70 14.40 11.28 15.30 IMO 14.34 10.50 15.51 11.80 11.78 11.50 14.51 11.14 ani. 12.32 18.21 18.51 11.15 9.66 15.75 16.03 12.23 11. Gi 17.83 18.83 14.48 10.22113.91 10.61 12.05 13.07 18.23 18.00 1 1.00 11.00 10.36 10.18 13.09 8.21 «.77 9.32 9.43 8.20 3.* Ore Orti ant. O — HI 1.» Ore 1 9.22 9.52 8.21 8.80 9.07 10.51 9.21 9.58 8.87 9,63 8.57 7.59 10.12 9.92 9.25 fl.1l 10.11 10.98 0.26 10.67 11.77 8.35 11.58 12.10 5.87 10.73 11.32 6.21 10.11 10.35 6.15 1.39 0.17 7.59 6.95 6.13 5.63 6.15 112 1.71 7.60 8.50 7.80 8.74 9.26 10.00 9.16 9.99 6.05 7.21 8.21 7.91 9.67 7.83 7.71 5.51 5.71 7.36 7.71 3.41 MEDIl MENSILI DALL'ANNO 1828 AL 1853 Ore Ore Mesi 7 12.» 3.*p. 9.*p. 7 Febbraio Mario Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Sellembrc Ottobre Novembre Decembre 4.03 8.71 9.59 5.20 9.13 8.77 6.92 11.79 10.82 9.07 11.86 15.08 14.36 18.78 19.25 17.26 21.87)21.75 19.28)23.85 24.53 17.55 23.26 23.31 14.81 20.93 21.18 10.37 16.17 10.86 7.37112.07 12.90 4.85 9.25 10.49 Febbraio Mano Aprile Magtcio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Decembre 4.89 7.61 N.19 2.53 8.04 8.50 7.65 11.95 12.13 10.99 15.22 15.62 12.91 17.18 17.13 15.08 19.08 19.15 17.48 22.52 23.12 16.11 21.75 21.83 14.38 19.09 19.18 10.83 15.72 16.16 7.09 10.58 11.32 6.26 7.63 8.25 12.» 7 6.11 6.32 9.50 10.00 12.24 12.40 16. 1 0.50 18.98 18.90 21.33 20.00 iO.l'ìS 18.8221.11 21.13 19.08 17.95 23.05 23.66 17.21 11.43 18.87 19.08 8.97 14.99 15.86 13.01 9.31 7.69 12.10 12.80 6.93 10.27 10.09 6.11 •’i.Do 2.95 1832 4.20 7.11 8.11 12.96 15.12 17.20 19.52 19.20 15.77 11.23 9.10 7.70 5.09 5.38 0.86 8.63 11.78 15.33 17.22 16.32 12.43 10.06 7.84 3.28 8.07 8.38 6.15 10.18 10.43 6.95 11.73 12.20 8.67 14.26 14.18 10.79 16.91 10.85 13.22 19.65 19.82 15.75 23.10 23.11 18.96 23.03 23.13119.07 19.86 20.15 15.03 10.56 17.18 12.70 11.59 12.17 9.23 7.30 8.18 5.22 1833 1831 4.66 8 13 8.81 5.90 5.09 10.00 10.02 0.35 7.09 12.11 12.52 8.59 12.29 10.17 11.53 14.05 11.29 13.96 13.81 18.35 18.73111.59 15.35 10.25 20.93 21.28 17.28 18.81 17.05 23.09 23.25 18.87 17.89 17.45 22.72 22.90 18.90 16.17 13.45 19.24 19.10 15.85 12.58 11.111 17.35 17.88 13.91 8.12 7.78 12.29 12.70 9.57 5.71 5.33 9.66 10.03 0.17 5.95 4.50 9.12 3.» p. 9.» p. ant. 6.38 5.60 8.69 5.51 10.97 II. ni 15.06 13.19 17.92 16.75 1829 Gennaio 3. 4 p. 9.» p. 1830 1828 Gennaio (Ire 12.» ant. ant. 3.11 7.45 8.11 5.72 10.21 10.88 6.51 11.11 11.71 8.89 13.30 13.60 13 85 19.90 19.29 10.77 21.86 22.11 10.27 21.05 21.09 16.00 22.00 22.09 12.92 17.58 17.51 10.30 15.58 16.31 7.00 11.73 12.06 5.11 9.73 10.69 5.05 7.57 8.31 10.27 15,21 17 87 17.51 17.91 11.03 12.78 7.91 6.86 23 Digitizecf by Google — Ore Mesi 7 12.* 3.* p. 9.*p. 142 12/ Febbraio Marzo Aprile. Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Decembrc ;>.71 Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Decembrc 9.97110.68 6.39 7.22 9.68 10.25 6.31 6.31 11. li 0.90 7.17 13.61 13.59 9.89 7.43 19.90 19.98 15.89 2.03 21.73 21.58 17.69 15.23 23.97 21.07 19.80 10.50 23.34 23.43 19.27 13.42 li. ìli 22.31 ii.KN 17.75 13.55 10.01 16.39 17.83 12.95 10.11 8.57 8. OS 12.84 13.92 10.39 3.07 7.36 8.42 5.10 5.52 3. Sì 10.81 1 4.32 9.29110.41 4.66 9.98 10.70 6.21 11.16 11.58 7.22 13.09 13.34 12.30 17.37 17.54 13.83 19.03 19.31 10.19 23.31 23.11 la. Di 22.29 22.53 12.33 18.72 19.21 Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Decembre Febbraio Marzo Aprile, Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Decembrc 9. ili 9.76 9.10 lo.oi 1 .53 11.66 12.66 17.65 20.61 22.51 22,10 19.89 10.14 13 .19 9.35 4.03 4.33 7.33 8.82 li.Xi 13.29 15,12 20.77 23.37 22.90 8.11 4.72 6.52 4.92 1.06 8.011 8.91 8.77 9.47 9. il 9.88 7.33 10.27 15.21 16.79 12.61 15.12 21.77 22.37 21.61 16.91 12.19 19.08 8.11 14.09 tì.oii 10.40 6.04 8.9U 12 89 13.31 21.43 24.67 1» I l 16.12 11.02 9.1)8 14.01 16.61» 23.11 20.22 15.61 13.88 8.95 i 5.87 6.78 9.73 11.86 17.38 18.53 20.10 15.72 5.50 7.48 0.31 9.30 16.02 16.02 18.29 7.11 5.40 19.03 18. Si 15.32 12.30 10.42 7.49 8.29 8.85 10.00 10.44 11.72 14.64 1 4.64 17.04 17.25 19.88 19.06 21.18 21.32 22.57 ii.bti 20.33 20.71 .63 17.11 17.73 1 7.56 12.07 12.93 8.63 12.08 13.11 4.90 4.36 0.98 9.77 12.48 15,37 15.49 15.73 13.12 6.18 8.19 8.85 U.52 1 11.43 13.18 10.02 17.12 18.53 1I5.7G li. Ili 9.21 9.66 1844 6.05 5.8G 5.53 1.17 10.82 10.75 13 17 21.45 17.98 21.71 18.13 23 i 2 19.79 20.91 16.92 16.80 12.71 14.19 11.12 9.56 7.21 1 . 8.291 8.72 11.15 12.08 10.85 11. SS 11.50 20.15 20.15 23.40 16.77 22.33 14.47 20.82 13.01 17.80 1 1 .57 8.74 7.89 11.91 7.58 18 45 5.22 6.33 10.89 7.99 13.42 9.88 16.22 13.17: •«>*>.21 17.69 23.59118.97 22.07 118.33. 19. 7N 16.55 17.73 14.36 11.27 11.65 9.33 1 1 .70 9.03 10.12 8.89 9.30 8.2») 8.77 21.93 21.83 7,08 18.32 23.70 2.7.99 17.46 22.89 22.71 1.3.97 18.89 18.54 10.46 15.13 lo. 76 8.90 12.37 12.57 0.701 5.08 10.23 11.46 3.37 5.68 7.111 8.49 5.32 9.38 9.75 7.30 ;;.9k 11.19 11.80 8.08 8.96 15.38 1 ’i.i») 11.02 12.88 16.63 10.52 12.98 16.97 21.93 21.81 17.211 18.27 22.30 22.57 18.52 16.31 22.30 22.03 18.13 15.20 20.78 21.38 17.67 12.12 17.56 18,08 1.47 8.5,3 13,03 13.19 10.12 0.40 9.70 10.22 7.80 1 1811 6.1 p. 3.02 9.25 10.1.7 6.00 1.85 12.01 li.oG 8.90 7.41 13.10 13.67 10.53 12.51 10.79 16.39 13.11 10.99 21.62 21.8!) 17 ii;; 1810 9.40 3.11 13.46 9.8! 9.20 13.23 10.20 13.50 12. IN» 12.45 20. .78 16.79 16.52 23.32 19.37 17.07 23.10 18.92 16.99 19.31 10.07 16.21 li 13 III il 10.29 17.18 13.57 11.01 7.00 10.94 11.63 9.39 10.16 6.80 10.19| 10.70 8.16 5.81 1.42 3.71 4.63 4.02 7.70 7.85, 9.01 9.07 14.25 10.47 18.37 18.00 16.09 12.29 10.75 7.701 8.50 10.34 5.55 9.61 7.53 1 1.05 11.33 15.94 15.92 18.92 16.51 IS.7I 1 5.58 15.51 11.28 1857 Gennaio 1 1859 6.62 6.99 8.18 3.*p. IL* 18 42 12.33 17.93 20.41 22.43 21.98 19.57 15.35 12.12 8.70 9.50 10.46 12.90 16.32 22.37 24.10 22.38 19.62 9.92 15.09 1 J.) 11.84 12.31 17.33 8.21 9.12 10.211 7.0i 10.14 13.81 3.00 7.25 8.11 5.00 8.93 11.23 2.03 6.46 7.19 7.90 9.91 11.59 10.80 13.09 13.30 12.» 7 p. ani. 3. SO 0.98 13.41 15.44 17.il 16.61 18 5G Gennaio 9/ 1858 1835 (iennaio Febbraio 3.* p. ant. 1851 Gennaio — Ore Ore 7 ant. 1845 »i.ìi7 9.Ì9Ì 9.33 14.82 10.911 21.00 17.02 21.06 17.02' 23.09 19.33 22.07118. lì 20.90ll7.3S 1.8.58 11.83 12.17 9.90 7.11 10.71» 1 1 .00 8.19 7.06 10.1SI10.K2 1.15 8.28 8.71 8.3.7 12.57 13.40 9.54 13.79 14.71 li. li 15.91 17.09 1 a 20.33 21.49 18.29 22.75 23.94 16.90 21.91 ìì !»>; 1.80 20.00 20.38 10.781 16.38 17.30 8.10 12.03 12.61 5.59 9.9(1 10.28 »’> . 1 1 8.12 o.’iK 9.73 10.68 12,81 10.78 19.06 18.03 16.00 13.15 9.98 7.43 Digitized by Google , — 143 12.» 7 3>p. 9.*p. aut. 7 «re 4*23 Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre (Ittol) re .Novembre Decenti) re i.fill 7.83 10.17 Itti) 17.07 18.09 17.89 13.18 11.32 7.38 5.40 9'I8 8'3,'i 9.93110.37 12.05 12.09 14.85 14.80 18.42 18.54 22.29 22.00 21.21 24.44 22.72 ii.7il 18.48! 18.80 13.48 15.99 11.46 12.16 7.68 8.10 Febbraio Marzo Aprile .Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dccembrc 8.19 6.92 8.89 4.77 3.44 3.82 8.74 13.77 14.21 16.29 12.71 19.95 18.58 22.07 1.7.78 20.93 12.22 17.62 10.22 15.84 5.02 10.81 4.98 8.80 9.13 7.45 9.84 12.56 19.45 18.36 22.73 21.79 18.89 18.69 12.03 9.37 6*09 2*01 6*62 8*18 7.04 2.93 9.19 10.31 X. Iti 4.81 10.13 11.22 11.19 7.32 12.16 12.09 11.38 11.14 17.52 17.50 17.93 10. ili 22.32 22.40 il). OS 16 43 22.15 22.82 10.31 15.25 22.28 22.08 13.21 13.39 19.75 20.13 11.47:16.17 17.17 1 2.7 9.59 0.23 11.0» 1 .80 0.22 2.16 6.58 7.65 i 1 Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dccembrc 2.80 8.82 5.19 9.41 6.25 10.62 9.63 14.26 12.08 16.89 15.86 21.25 16.75 21.96 16.63 22.79 12.82 8.90 11.26116.00 6.53 10.60 7.29 3.31 1 6.31 9.88 10.78 11.07 16.52 21.19 22.08 23.20 19.37 16.34 11.18 8.93 1852 4*19 5.11 6.13 9.76 15.23 15.03 18.36 17.U0 14.16 i 2.10 1.03 3.21 8.71 11.34 13.181 16.32 15.97 11.81 9.66 7.12 7.01 6.77 3.80 i a 0.98 9 94 6.17 9.10 16.07 13.07 11.30 7.47 9.96 7.80 0.28 12.18 16.13 17.84 23.74 22.57 19.73 16.76 12.66 6.80 5.02 6.59 9.06 12.77 14.02 18.01 18.42 15.57 13.28 0.22 8.91 6.81 1851 1.37 7.11 7.71 Iti. Ibi 12.71 17. 25 18 il 18.88 15.13 12,77 7.97 5.28 Non ho creduto dover 9.71 6.27 9.95 6.39 9.80 10.35 7.14 9.20 11.33 13.71 10.71 10.89 15.11 15.63 11.90 13.87 20, ili 20.1 S 15.97 16.82 21.93 21.96 17.93 15.73 21.38 21.30 17.64 11.61 16.92 17.37 13.66 10.91 16.15 16.64 13.24 6.27 8.93 9.05 7.33 0.96 6.33 6.93 3.62 3.73 3.91 8.36 9.04 3.11 discutere usato era di costruzione assai mediocre il , barometro , la molte curve grafiche per rappresentare metriche contemporanee fatte in perchè lo strumento e inoltre perchè le osservazioni di esso fatto in un solo sito poco possono illuminare fatto costruirò 6*07 6.20 12 73 13 07 18.70 17.00 1853 3.44 4.02 8.03 6.68 4.93 7.25 6.25 4.69 9.23 13-7 10.07 7.57 12.37 13.80 12.32 12.18 16.46 19.41 15.80 14.21 17.31 21.77 18.21 16.87 23.30 22.18 18.45 15.55 22.43 18.52 14.58 13.40 19.66 14.20 10.57 11.37 10.51 11.80 9.23 7.61 12.13 8.30 0 U3 5.64 8.44 8.111 8.85 8.87 8.99 13.19 15.81 19.36 21.84 21.86 18.37 13.79 11.60 8.13 900 7*73 4*3.1 6.00 4.33 8.30 9.13 7.41 3.80 8.97 9.27 8.94 7.13 12.73 12.53 13.14 12.00 17.33 16.27 18.18 14.17 19.93 19.93 18.67 10.83 21.90 22.47 18.99! 16.13 22.23 21.93 16.28 14.03 20.20 20.17 13.36 11.40 16.67 16.70 8.06 9.37 14.53 14.73 4.40 5.97 lU.87lll.57 1850 6.66 3.*p. 9.» p. ani. 1848 Gennaio 12.» 7 p. 1849 1847 Gennaio 3.*p. 9.» 12.* ani. 1810 Gennaio — Ore Ore Mesi varie stazioni di scienza. le Europa Avendo però osservazioni baro, come Bologna Ancona, Ginevra, Praga, Pietroburgo, confrontandole con Roma, ho rilevalo , m— — che le grandi onde barometriche sono quasi contemporanee a e Bologna; ma per le stazioni di Ginevra e Praga, vi è Roma, Ancona un piccolo accele- Roma c tanto maggiore quanto la stazione è più settentrioPraga e Roma può dirsi esservi differenza di un giorno. Per Pie- ramento sopra nale. Fra troburgo invece cosa va altrimenti, e colà l'onda trovasi spesso in oppo- la Roma. Questo sizione di fase con fatto è assai interessante per conoscere la circolazione delle onde atmosferiche gazione della relazione che passa ciclo, e Il il e simili studi potranno dare , tra moti del barometro i spie- la e lo stato del rovesciamento di queste indicazioni osservato nei paesi dei tropici. barometro nello studio comparativo delle grandi vicende atmosferiche in luoghi diversi pare più istruttivo del termometro; le indicazioni di questo sono subordinate alle grandi oscillazioni dell'aria, e ordinariamente conseguenti, non mai precedenti. Per nel Collegio teorologica altre cose relative alle osservazioni Romano potrà vedersi Roma Telegrafica di il meteorologiche fatte Ragguaglio intorno alla Corrisp. nel giornale Corrisp. Scientifica fatto da me- me ad occasione che venni incaricato dal Ministero del Commercio di diriggere quel sistema di osservazioni. Qui riporteremo alla dedotto da osservazioni di 70 PIOGGIA A il quadro relativo pioggia anni pcrchò può esser utile in molli casi. ROMA IN 70 ANNI (1872-1851) PLUVIOMETRO ALL'OSSERVATORIO DEL COLLEGIO ROMANO POSTO A 45." AL DI SOPRA DEL LIVELLO DEL MARE. In centesimi della Mesi quantità annuale In linee In pollici Dcccmbrc 43"" •351 3r»'.61 12. Gennaio 38. 19 34 53 20 10 . 98 35 68 6. 320 Febbraio 28. 100 Marzo 30. 26. 323 358 707 212 Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Anno Inverno Primavera Estate Autunno 23. 16. 8. 153 3. 4. 2. 2. 1 . 1 . 0 0 . 47. «76 407 801 604 3. 97 37 40 97 355. 048 29. 109. 80. 774 388 071 815 11 . 28. 52. 36. 148. . 2. 4. 20 78 7. 91 8. 55 7. 3. 43 69 56 30 28 8. 01 14. 87 4. 2. 13. 12 59 100. 00 9. 14 6. 71 30. 42. 89 67 11 10 . 14 74 36. 30 3. 10 . Digitized by Google — — 145 ix. $. OSSERVAZIONI MAGNETICHE. Nella primavera del 1853 Osservatorio veniva fornito di un 1’ magnetometro. La sbarra costruita da Erte) è pesa 4 libre circa, ed è fornita di specchio ferenziali, e di collimatore per le assolute, strumento de' passaggi fornito tro di O." 275 che dà di Ertel, serve due piedi 4 in di piccolo nonii, di elegante e solida costruzione pure altresì a tutte le osservazioni, tanto differenziali metodo da noi tenuto che assolute. queste ricerche essendo stato esposto in moria inserita negli Alti dell'Accademia de' Nuovi Lincei (anno V, non ne daremo qui nuovamente , variazioni dif- modo teodolite a lln egregio lunghezza di le un circolo azimutale graduato del diame- di 10." con di per osservare Il una mesess. VI) Diremo soltanto che traspor- la descrizione. tato l'apparecchio nell'ampia sala che serve alla scuola di Fisica, ivi fu fis- sato un collimatore a certa distanza, cui il azimut venne determinato colle osservazioni della polare; quindi dal confronto di questo col collimatore at- taccato alla sbarra magnetica 1. per di la usando i soliti rovesciamenti ecc. si ottenne declinazione assoluta, corretta della torsione e della piccola influenza 2. alcune cause perturbatrici diligentemente discusse , = il seguente valore : 14.* 3.' 58 del polo N. verso Ovest; per l’epoca 30 Ottobre 1853. La durata dell'oscillazione della sbarra era 23.' 385 di tempo medio e medio di escursione diurna 5.' 48. Confrontando questa determinazione con Deci. 3. il quella fatta dal prof. ab. Conti noi 1711 in cui fu trovata che 42 anni ha diminuito 1670 era di Una non piccola serie di in del P. Kircher nel di fissare l’oscillazione ma non ci 179/42 = 17.“ 3.' risulta cioè di 4.' 28. per anno. Ai tempi 1762 di 16% O, nel 1833 di 16/15.' osservazioni differenziali ò stata fatta allo scopo diurna ed annua dell'ago con questo magnetometro, potendole dare qui per esteso perchè non completamente ridotte contenteremo * di 2.’ 30', nel Che le , indicare alcuno conseguenze più importanti. di leggi dell’oscillazioni ordinarie non presentano nulla di ec- cezionale, e in generale seguono gli andamenti proprii della nostra latitudine. * Le perturbazioni e sono pure frequenti; * La somma ma straordinarie sono sensibili notabilmente in bisognerebbe farne riscontro cogli rarità dello verificare la coincidenza di queste riconosciuto in casi Roma, altri osservatorii. aurore boreali nei nostri climi non permette di meteore con non pochi, che le perturbazioni: tuttavia l’aurora boreale si ho manifesta a noi più 24 Digitized by Google — sovente che non ma crede, si sotto 146 — un aspetto diverso da) suo solilo. Consiste questo nella apparizione di leggieri nubi lucenti sparse qua e rapidamente si mediante ciò, formano, e rapidamente si là perturbazioni stesse vedute nel magnetometro, le nel cielo, che disciolgono. Venni in cognizione di le quali ogni qualvolta sono state forti in grado straordinario ò sempre comparsa in cielo questa nebbia lucida ; avendo avuto ricorso vazioni , ma che: stabilirlo reno e di ha vedere Quando una serata in ho scorte aver qualche azione studi. sola Spero che si al riavvivarsi verrà anche coltivando pare non più equivoca indirettamente , ma la i mia memoria ampiamente agitazione le i fasi periodi di sedella quiete e cioè seguiti punto merita ulteriori meteorologici nella nostra magnetismo , le nubi non fossero luminose, pure sull’ago: però questo degli studi il che non dubito a avvicendavano semplici annuvolamenti rapidi relazione che ha direttamente (negli Atti dcU'Accad. de' la tanti casi, in si nebbia lucida, ho veduto avvicendarsi anche da altro rapido rasserenamento, benché le in proseguire con maggior continuità queste ricer- suaccennato l'ho verificato per regola. formarsi di simili nuvolette io bo trovato sempre I’ persona idonea che mi aiutasse nelle osser- di perturbazione dcll'ago. Anche della al magnetometro, impedito di fatto il e viceversa al La mancanza straordinaria. il Peni- terrestre (1), tanto più che ora sole coi detti fenomeni non solo agendo come corpo magnetico. Nuovi Lincei, Anno VI, trattalo di questo soggetto, e dato sess. I, V. 19 Decembre 1852) magnetismo sulle variazioni periodiche del un abbozzo terrestre, ove ho matema- di teoria tica per queste perturbazioni deducendola dalla teoria elettrodinamica. Ben- ché la oscillazione diurna sia prodotta dal sole, pure nulla impedisce che le perturbazioni straordinarie possano avere qualche relazione colle vicende teorologiche, c perciò è importante studiarne stre è ora riconosciuto appartenere trebbe esser che ciò che (t) tori! la Il Governo magnetici uno Pontificio in Ancona si all’ il nesso. Il magnetismo ordine delle forze cosmiche è creduto finora effetto, fosse anzi ha già assegnato alcuni fondi per la erezione Civitavecchia: il primo presto sara l'altro in direzione del prof. Zazzini cooperando alle spese anche il la di , me- terre- e po- causa. due osserva- in attività sotto municipio Anconitano. Digitized by Google — — 117 APPENDICE Per non lasciare lacuna nella esposizione dei lavori 185Lal 1853 sarebbe dal di stelle all'osservatorio fatti stato necessario metter qui le osservazioni meridiane e di pianeti fatte in questo intervallo nel vecchio Ma diverse ricerche fisiche e meteorologiche. osservatorio , e l'esposizione di tutti questi la- vori sarebbe troppo lunga e le zone meridiane di stelle spero di darle ridotte in Per ciò poi che spotta circostanza. altra hanno più l’importanza che aveano i allora, pianeti, quelle osservazioni essendo esse verificare la loro scoperta, ed ora la scienza che abbisogni ricorrere a quelle, fatte non è lo non prime, fatte per scarsa di osservatori si spesso con fretta e con imperfetti stru- menti, tanto più che molte sono inserite ncH'Asfr. Audi, di Altona. Mi limiterò quindi a certe poche più importanti, perchè fissano l'epoca di alcune delle scoperte fatte all'antico osservatorio, relativamente a due Comete, cioè quella di Biela pianeti e comete crometro filare, l’anello di tesi , e 1." del la 1853. Di più, dò alcune nuovo osservatorio coll'equatoriale fatte nel osservazioni di di Merz al mi- e concludo con riportare senza riduzione alcune misure dcl- Saturno che servir potranno a confermare se sia vera o no l'ipo- dell'ellitticità, da me assunta nel §. memoria IV, di questa ed alcune osservazioni importanti di Marte fatte recentemente (V. pag. 1 13) la cui pubbli- cazione non parmi doversi ritardare. COMETA BIELA DI «ELLA SVA APPARIZIONE DEL 1852. Si stava in meta atteso , cui in crasi il molta aspettazione dagli astronomi pel ritorno singolare tutto fenomeno osservato nella improvvisamente mostrata divisa di II prof. Santini avea calcolato una efemeride pel suo ritorno, ed io colla scorta diedi premura di Fu indarno sarebbe stato molto lungo. il tempo di essa mi sua apparizione non , nò ciò mi recava sorpresa per- circostanze incognite che aveano diviso l'astro potevano averne alterato corso, quindi venne allargato di piu tina del campo il cercarla per molte mattinate con- il secutive nel luogo indicato dall’efemcride le di cercarla con ogni impegno, prevedendo ciò che avvenne, che cioè essa sarebbe stata molto piccola c chè questa co- precedente apparizione in due. 16 Agosto (comp. del cannocchiale. civile) alle Ma fui il campo 3/ \ ant. di ricerca, mi si e finalmente la mat- presentò la cometa nel quasi per perderne la scoperta, giacché essa Digitized by Google — in quel e momento cometa non la circondava vedeva altrimenti che per un leggier velo di nebbia che si , fissai in quel luogo posizione dell’ astro la dopo vidi divenir eccentrica la stelletta, e così fui restai però in dubbio se essa fosse perchè non era Sapendo però che con attenzione stella. la così notabile — 1Ì8 copriva centralmente una stelletta di 9.‘ in 10.* grandezza, stella ma dilungava non poco dalia posizione deU'efTemeride: si cattiva ste prime osservazioni montatura che avea allora che essa svanisse rallattico di estrema di collocare potei ferro fuso fatto per servazioni riuscirono altri nei giorni seconda parte. la cannocchiale di Cauchoix, rese que- poca precisione: ma prima montante pa- cannocchiale stesso sul un altro cannocchiale, meno penose ed e così le ultime os- inesatte. poche osservazioni come le trovo nei Io darò qui queste sono state già da dubbio col trovare il il difficoltà e di il minuti cercata di Biela, o qualche altra nuova, la seguenti venni a risolvere direttamente La nebulosa e pochi , assicurato della cometa: discusse e confrontate, e si registri: esse è riconosciuto a quale dei due nuclei appartenga ciascuna posizione. Appena giunse scoperta agli osservatori! forniti di forti strumenti la notizia di questa poterono , osser- farne vazioni molto migliori delle nostre le quali specialmente in declinazione potevano meritare gran fiducia essendo golare. Non potei seguirla fino al fine 20 Settembre sig. prof. micrometro circolare o apparizione della , perchè il non all'an- giorno partiva per Sezze ove era chiamato dalia gentilezza del eh. io Regnani a sica e insieme fatte al fissare colò determinare gior precisione che non si una meridiana per la latitudine c servizio della scuola di longitudine di quella città con fi- mag- era fatto finora (1). Yeggasi per più dettagli sulle due comete Astr. Nach. 1852, n.' 822, pag. 90. — n.* 828-832. OSSERVAZIONI DELLA COMETA DI BIELA. AAR 185* T.m *5 Agosto 15 Settembre 16. Mi." 5.‘ 19 » *0 » « » (1) era 54.3 fui— 1. 16. 1*. 29.* i. 1*. 31.1 0.2 4. 26. («l-t-O. 16. ì il Ecco i 3. risultati di 19. 31. 2 (6 —0. 9 17. 42 25. «3 li 1. 27. 5* t•— Deci. 0.' 48." 0 0. 83. iaj-t-10. 2. (ai— 8. (ij (à) 4. -+-14.-76 — 12. 2 3 Cometa precedente 2 Cometa seguente x 15 12x13 questa piccola spedizione scientifica. Il cos.J cos.t Cometa prec. Com. seg. luogo di osservazione terrazzo interno del cortile del palazzo del patrimonio Valletta-de-Magislris nella sud- detta città di Sezze. Latitudine Coll. A i-t-O." 3.-08 •— 0. 16. 13. 58 Rom., altezza = sul livello del 41.* 29.' 38." Longit. mare 330." 9. Deci, = 2." 18.» 4 all’Est delfosserv. del magnetica prossima =»13.’40. Ovest. Digitized by Google — La ÀR.r «Iella Per -+- la stella * si posizione. circa 2." di La ebbe AR.* le la 2.* — senza nucleo , tempo ed erano lontane 4 grado 84.“ 37.' 8 = sta nelle carte di Harding AR. la ma non 9.* = NPD 38." = 80.* s » seguivano di 12.' 1G."S. 9.’ 2G.' comunicazione delle osservazioni originali le si : in declinazione. ; 9. 4 impedito dal poter ridurre Questa circa. tempo da determinarne vi fu ed ovoide allungata , di circa e> 19134 Lalande (4) io allora ebbe prossimamente si — 7." 7.» 2. Deci. = f- 16." f Leonis stella (a) essendo — Lai. -4- 5,' 20." parte della cometa Essa era debolissima una linea (N.B. questa è n.‘ 832, = 8.- 43 *6 Deci, t mattina fu scoperta anche la 149 è determinata confrontandola con 14637 L.H.C. e (a) = AH. Lai. sottosegnata da fatte all’drfr. Ora che osservazioni. si osservazioni di Cambridge e Pulcowa e con cui insieme sono state discusse Nach. possiedono le osserva- zioni attuali, credo inutile l'entrare in maggiori particolarità.) COMETA DEL 6 MARZO 1853 SCOPERTA ALL’OSSERVATORIO DEL COLLEGIO RORAKO. Fu questa dopo la l’ottava ed ultima cometa scoperta nel vecchio osservatorio, quale questo genere di ricerche fu affatto abbandonato. Questa fu scoperta nel suddetto giorno più tardi in altri osservatori!. 6, e indipendentemente da noi venne trovata Daremo qui la serie di osservazioni fatta da noi all’equatoriale di Cauchoix col micrometro circolare. Questa cometa presentava nelle prime sere un nucleo multiplo assai cido: strale, si sperava cho fosse stata osservata prima ma ciò non si è verificato. Essa andò finché fu perduta di vista da noi G Marzo 1» » 7 » » B 8 B 42- a-*- 0,« 7.' 01 a-*- 0. 1. 07 0. 10. 30 0. 17. .31 C-h 1. 13. 47 a 21 c~b c 25 l» B • » I» 8 » 9 7. 48. 8. 42. 30 7. 50. 25 12 » 8. * » 8. 36. » 14 17 B 7. 27. 8. 14. 7. 34. » » 7. 54. 1» » » 29 2 Aprile 5 10 11 » 7. 47. 8. 4. 7. 58. 8. 30. » 7. 51. B 57 22 55 12 36 42 G9 10 45 47 21 lu- Emisfero au- continuamente bb- d+ 1. 0. 6. 11 24. 12 19. 82 2. 2. 11 r- io. /-IO. 9- 1. g— 1. A — 1. A- 1. 5. 70 d-*- 0. f-H — /c»— » UM- 1853. Ai ti 51 5i 11 24. MARZO G aAR T.m 8. *55." 9. 43. 7. 18. 8. 39. 7. 39. 8. 58. nell’ di luce e dagli altri astronomi insieme con noi. OSSERVAZIONI DELLA COMETA DEL 1853 noi di scemando 6. 00 7. 12 8. 5. 8. 75 29 22 1. 39. 91 4. 19. 0 0. 1. 27 0. 40. 72 /-*- 0. 40. 78 - 8.' 14. '* a -13. 29. 7 1. 16. 9 b — h 9. 1. 7 e -4- 7. 87. S — 0. d -15. 59. 2 17. 9 d —19. 25. e -"-16. 43. 1 8 17. 40. 0 f -<-17. 0 8 3. 26. 8 9 A - . 1. 21 8 0 00. 0 -*-17. 19. ( f -20. 35. 0 c* -18. 28. 3 ith-18. 39. 7 2. * 1. 1 A . 1 - Digitized by Google — posizioni: — 150 delle stelle confronto e note. di La posizione delle stelle a e A fu conclusa indirettamente. (a) =— 15. *59'. 4 app. 1 dalla da L. 4. 47. 9. —13. -11. («) 4. iti. 4. 9. 48. 26. 7 5. 53. 2fi. 4. 24. 56. 6 7. 54. 8 4. SU. 13 (?) 41. 41 4. lo 20 41. 18. 39 4. H2. 4. 40. 57. 27 38. 24. ùft 4. fi. — — — — 71 (<*) 31. 31. 4. w 4. 21. 58. 7 8 Lai. 9392. 18. 37 59. 54. 7 32. 1. 8 -1-11. 54. 12. 74 -1-12. 50. 3. 50 il. 11 -t-13. meno C. 1460. B.A.C. (osscrv. di Greeaw. 1818-50). 678. IV. Wcisse. Weisse IV. 679. 22. 43. 50 Le osservazioni degli ultimi giorni sono II. Wcissc IV. 879 Wcisse IV. 828. 0. -*-10. 36. 16. 18 4. 31. 51. 41 4 (ir) 2. 40. 48. 9120 L. II. C. II. C. 9466 e da IV. 1202 Wcissc. Wcisse 1038. IV. Wcissc IV. 1012. L. 11. C. 9051. Wcissc 894. IV. 4 1 M (»» esatte per la debolezza della cometa. OSSERVAZIONI DEL PIANETA POLIMNIA. Mcrz Fatte all’Equaloriale di T.mRom. * Data (a) 7 » 7. (a) n » 7. 52. 49 8 * 7. » D 8. 00. 39 8 » 7. » 1) 10 » 11 » 8. 6. 11 (A — 12 » 7. 51. 55 (*) -4- 0. » » 8. 10 13 » » » 14 15 » » 1 7. 11. 7. 31. 3 7. 57. 19 6. 59. 55 » » 7. 41. 4 lì . 1 55 (a) — 6. 58. — 16. 1 28. 11. (a) M— (e) (*) 1. li. 79 3 9 (a) -t- 2. 7. 68 4 -4- 5. 26. 98 6 31. 18 4 26 13. 22 la 0. 24. 68 21. 17 (A) (A) 3. le) - li. (e) -*-00. W- 23. 44 12. « 8 + 28. 01 -4- 0. -4- 1. 4.'22.' '23 37 1. 0. 7 (al - (a) 0. Confr. 3 67 li. 0. micr. filare. A5 l.<”12.-> (o) -4- 0. 59. 58 55 7. 46. 58 8. col Aa 1 1855 6 Gcunaio 6.‘36.»23* 0. 4 lì 3 8 il. 58 2. 52. 72 3 6 5 8. iì 52 | 4 49. 54 | SSELLE DI CONFRONTO. () — naio 1855 ò 4528 L. AR ziali II. C. La sua posizione app. trovala ai circolo meridiano il 10 Gen59.' 30.” 31 con 4 osservazioni: essa differirebbe = 2.* 19.™ 32.» 79. t— 15/ dal catalogo per stessa epoca in la AR (cat. — oss.) = () La sua posizione fu determiuala rapporto ad atl cquatorialc, e si ebbe AR (rj (A) = («) -t- 1- 26.' La posizione relativa ad AR (e) (a) fu = (a) + 4.- 12.* 00 » presa J (c) =. (a) -t- 1.* (a) 4- 9.' 35 In declin. (a) + 17. differen- 16 " 11 gr. 10.* ai circoli dcll'Equaloriale — — 8." con due osservazioni cd è questa 23.’ 20.” gr. 10.« Digitized by Google — — 151 OSSERVAZIONI DELLA COMETA DONATI T.m 1855 A» 9.‘48"17.'8 5. SO. 9 lì Giugno » 14 16 » (a) 9. ri 86. 10. 7 9. ( d ) Ai — 0.”’*6.'78 491 — 91 (o) — 0/ 55."9K -11. 0. 1. e) 0. 3. (d) -e 17. SO 0. 9. SO confrontandola con (d*j = STELLE DI CONFRONTO. (a) (e) = 16301 = 16348 = (d) Lai. H. C. (non è corretta di Lai. 16809 questa e C. Lince. II. (d) - (<F) i (dj = (<f) « COMETA 1855 18 • 13 » SS li » 30 1 6 cj (d) 7 — — M— — 8 (/. S 1. 85. 8 s 1856 Gennaio 1. Si. 9 45 3. 33. 4. 4. 18 Novembre 1855). 86. S7 (c) (n ìk) a Deci. — |r) 7. 8. 8. d! (r) (a) 5 8 (mi-*- 0. 33. 13 (mi -*- 0. 38. 76 6 (n) 0. 13. — — — 44- 07 37 1. 5. 31. 37. 9. 6 44. 33 59. 86 41. 86 8. 1.89. 8. 8. 1.13. 8. a) - 48. 89. 0. il — 0. 0. 0. 8." 56. 1.' 4- l."58.*65 0. 1. 89 -t- 0. 0. 39 3. 6. 95 0. 33. 84. s s • (a) > s 8696 B.A.C. 8." 46.' 87 aAR Rom. 3.* 8."47.' 7 83. 40. 0. 8 0. 59. 15. 9 83. 54. 46. 8 s » 15 16 Si 87 — - DI BRUI1NS (scoperta T.sid. 9 Decemb. rcfr.) fu presa all'Equatoriale ebbe ai \f) — — «il— - 83 Confr. 4.'86.”65 3 65 83. 69 3 7 3 3 5. 58. 4. 8. 1. 8. 5. 80. 15 31. 68 8. 3. J) 3. /) 0. /) 0. 80. ra 8. 59. 8. (n) -e- 5. 5 1. 4 17 95 3 3 5 3 38. 68 13 47. 91 78 4 4 33. 91 3 STELLE DI CONFRONTO E NOTE DIVERSE D = -*- S^l.-SS.' 8. 86. 14. 8. 85. 8. 10. 37. 1. 55. 38. 18 17 46. 6. 1. 38. 11. 0. 39. li. 0. 87. li. 51 0. 18.88.03 0. li. 39. 98 1. 3.'i0.' gr. 9.* 9.* 10.* , 10.* 9.. 8. 39. 81. 9 8. 88. 30. 3 7.. =. 631. 8. 30. 36. 1. 46. 81. 7 1. 39. 4U. 4 9.. 10.* 1.50.39.9 8.. 46. 80. 8.* 1. la 9.* 8. 8. 58. 17. La prima declinazione del 87 è presa un solo confronto incerto per Al primo Gennaio 8." 3. 18. 86. 3. 17. 8. col 6.. 9,. 0.. - B.A.C. 574. B.A.C. Weisse 0.* 709 pos. cat. = Pos. 967. H.C. — Weisse 0.* 330 = H.C. 579. = Weisse S73 = H.C. 449. cat. 0. micrometro angolare la 8.* col filare , ma nebbia. dalla distanza della * alia cometa , si argomenta che il suo dia- metro apparente lunghezza e 1 J in larghezza: era di fig. Ellittica e la parte più lucida eccentrica e prossimamente nel foco della figura. La punta dell' asse maggiore è circa 8.’ in più disi, dal nomeno nucleo era diretta al sud-precedente , non precisamente opposta simile è stato osservato da Struvc nella cometa di al sole. Fe- Encke nel 1888. V. Aslr. Naek. n.* 153. Digitized by Google — MISURE Oggetto Misurato Gena. id. » id. » Pianeta Anello esterno Pianeta Anello esterno Pianeta Anello esterno » » Divis. princ. B Pianeta Ansa seguente id. prcced. Anello esterno B G. 2. G. 2. 3. 27. 6. B 3. 35. 2. B 5. 18. a. B 3. 43. 5. B li. 45. 2. » B S B 5. 55. B B B B 6. 20. B 6. 12. 24. ì. 3G. B 3. 43. B 2. B w 3. 50. B 3. » id. B 2367. 2495. 2473. 7050. 2156. 7117. 19G7. 7190. 2101. 2478. 7220. 1. 1170. 1. 1532. G. 2318. 6. 1798. B. 1790. G. 1364. 5. 1758. 3. 8822. 2. 7187. 23. 5. 51. B Anello esterno id. 6. B B id. 32. 3. 21. B id. 5. 1G. I. 57. B 5. 3. B B id. B 6.- » id. id. 6. ‘20.- 3. 13. id. id. 9. Note in p. di vite B Divis. princ. Anello interno Pianeta Pianeta Anello esterno Misure d'Osserv. * 8 — 152 SATURNO E SUOI ANELLI. Data Ed ora Anello esterno id. DI 48. (a) queste misure va sottratta sempre la grossezza dei fili, se non si avvisa altrimenti, il cui valore è 0.' 0649. Il valore di una rivoluz. della vite è 15." 4729. r," (6) Aria buona, ma guizza: tuttavia ic osservazioni sono buone. meridiano assai quieto (ej Al l'ombra si vede non solo a destra, ma anche a sinistra coinè un puntino. (d) La divis. è del color dell'anello nebuloso, turchina ancor essa. (r) Anche ad occhio pare 1' ansa precedente maggiore della seguente. If Sono difficili per l'oscillazione deli' aria e quindi si ripetono più = ih) (ri (d) M (f) , : l fa] , del solilo. Messo un diaframma di 58.— ebbe per una seconda misura un valore identico colla prima. Benché la misura non varii. lo spazio interno delle anse pare piu luògo di prima (y) si 5. 6. 1392. (A) «7. 3. 15. 6. 1 162. |«) B » 3. 25. 28. 3. 33. B • 3. 1. 1» B 1. 30. B B 4. 41. Febbr. 1. 5. 20. • B 5. 35. » 1. 3. 27. 2. B G. ' Da (a) 6618. 1245. (*) 6. 1165. 6. 1473. (!) 6. 1465. fm) 6. 0957. fn) 6. 1247. G. 0368. (o) ed eguale all'anello. (h) 8.* misura dell’anello col dia- framma di 58.— Più difficile per la minor luce ma identica quasi perfettamente in risulla lo. fi) (*) (/) Aria mediocre e oscill.: s'inter. Ottime osservazioni. Buone, ma comincia a guastarsi l’aria. id. B Divis. princ. B G. 0203. B B 3. 51. 3. 40. Pianeta B B 3. 56. 2. Ansa seguente B B 4. 2. 1. id. preced. Anello esterno B B B B B 6. 3. 12. 6. id. B B 5. 3. G. Divisione Pianeta Anello esterno B B 4. 57. B B 5. B 7. 3. 54. 1110. 0297. 0359. 5. 1070. 2. 6892. 6. 0077. id. B B 4. 16. 6. Divisione Anello esterno B B 3. 55. 5. » B 6. 54. 6. id. ri 8. 3. 48. 6. 12. 5. imi Aria oscillante. Aria cattiva, che tutto spesso 1263. 6735. 1223. (nj confonde 1. 0233. 0G83. 0091 0108. . : per cui si hanno alcnne irregolarità. (p) (o) Saturno si vedeva a meraviglia bene: il pianeta c più difficile a misurare che l' anello, ma non oscilla tanto; onde sarei a sospettare che il tanto oscillar dell' anello non fosse solo effetto della nostra atmosfera. L'interno delle anse è difficile e sfumaio, senza il bordo lucido di Dawes. L'ombra manca del becco rovescio, pare estendersi un tantino sopra A; ta divisione tra B, c C è marcatiss. (p) Aria oscillante, e misure dilT. Digitized by Google — 153 — MISURE DI SATURNO E SUOI ANELLI. Oggetto Misurato Divisione Ansa preced. Data Ed ora d’Osscrv. 1856 Fclibr. 8 . » 3/12." 9 9 S 9 9 9 » 9 4. 9. 1» » » 3. 50. D » 3. 55. Ansa » » 4 9. » 1 Divisione Diametro ini. Pianeta Anello esterno Ansa seguente id. precedente Anello esterno » . 43. 4. 32. 9 9 10 Anello esterno 3. 45. . 9 9 4 . 30. 9 4 . 32. » » 4 » 4. 56. » 9 li. 9 5. 9. lì. 5. 18. 5. Si. » » id. » id. Marzo . 1 6 . 35. 2 0799. 1270. ( ? ) 1673. 7080. 5. 9663. (r) li. 0695. 9 6997. 1 1203. 1 1353. 5. 9932. . 1 . 2 . . . » 1» . 1. « 9. 0783. 6993. 6797. 9679. 1176. 1 1179. 6 0089. 5. 9300. 3. 8215. 5. 7900. 5. 3. (a) 2 Ili . 1 . id. » 9 6 . » 9 6 . 30. » 3. li. 29. 3. id. » 9 5. Sì. 5. id. » 4 . S. 30. id. » 9 5. Divisione » 9 8 Ansa seguente 9 9 6. precedente 9 9 6 . 13. Anello esterno » 9 8 . 36. id. 1» 5. 5. 39. 4 . 8587. 7250. 7334. 5. 7327. 5. 7275. 1 8736, 1 1150. 1 1227. 5. 7626. 5. 6586. id. 9 9 id. » 6. 6 id. id. 6 . 53. 2 . 7. 5. . 28. 5. 8178. 7252. 5. 7113 1. 5. 3. » 9 31, 7. 38. 5. 9 7. S9. 8. 7. 36. 5. 7110. 6986. 5900. 5967. 5055. 1830. 1777. 9 7. 16, 5. Xi id. 9 id. » B id. id. 6 . 38. 9. 8 . id. I> id. Aprile id. 9 id. » 3. 8 id. 9 9 • . 1. 8 . li. (xj M (?) . 17. 5. 5. 5. 7550. 5. 5036, 5. 1860. * 1 scemando verso il pianeta. Vi è ancura la luce del crcpusc. che favorisce queste osscrv. La divis. Ira 11 e C pare nella parte seg.Non puù dubitarsi della gradazione di luce sull' anello nebuloso. In line l'aria si guasta. (il Fili lutti dentro. > Aria discreta. Aria mediocre. Aria migliore; misure buone. L'anello esterno pare più largo a destra, e l’interno a sinistra. (lì Al prin. aria buo.: guast.sul fine fr) (a-, fej . 9 8 . 13. 33. 7. 27. 9 7. 19. 9 id. fu] . . 9 ) forse vi c errore di S. fu) . . ( (r) Saturno si vede benissimo l ancinebuloso C è separato da 11 quasi quanto D da A. Il ha il bordo lucido verso il centro in una zona strettissima. La luce dell'anello nebul. non è uniforme, ma più forte verso R e va lo (lì Ottima serata. Saturno tranquillissimo, e misure di molta fiducia. 5. Divisione Anello esterno 18. Note 5. 1 seguente Pianeta Anello esterno Divisione Pianeta iil. Misure in p. di vite (u; buona nella Aria nella 2 .‘ ma in una di queste due misure o in ambedue forse vi è errore notabile di una decina o due di parli della vite; ma è difficile vederlo: rigetterei la prima perchè vi fu qualche distrazione, e adotterei per Vullima B. r 7178. b'j Aria confusa, c misure in cccess. jcj L'aria migliora; ma non affatto; è facile che il timore di farle larghe faccia far troppo strette misure. Id) L'ombra questa sera è decisam. voltata aH'indietro, c offre la convcs. verso il globo, e fan. non pare piano. (?) Nelcrcpus. appena calato il sole si vede bene ranella nebul. ove trav. il pianeta c anche dentro le anse. Le fu; 1.* oscillante fi (aj (A) (c) zone sull'anello sono decise, e (d) \e) la div. Zone sul pianeta: una lucida sopra anello oscuro. una rossastra. assai larga. 1 . 2 . 1 3. polo oscuro. Ombra curiosa e rovescia ma ondulata. La divis. da- vanti è piu stretta che di dietro dalla parte dell'ombra onde gli anelli non sono nello stesso piano. 25 Digitized by Google — 154 — OSSERVAZIONI DI MARTE. 1856 Marte sostiene appena .Marzo 25 ma l'ingr. .100, si riconoscono le macchie dell'altra sera quasi nella stessa posizione; e mi confermo nell'opinione che vi di non ben conosciuto è qualche cosa macchie dette polari, perché non sono sulla natura delle diametralmente opposte. Con questo ingrandimento Aprila grandi, c come prominenze, ma svanisce come una carta geografica. le parti pici lucide l'illusione col 1600. È paiouo più tutto variegato Confronti di Marte oon la stella 46 Vergine 1 3/ • 0/ ang. di pos 12.* 209/’S » sup. 207. 0 40. » inf. 211. 1 7. 25. » sup. 207. 6 5. . = leniti. inf. 4. 30. 16. 40. 18/ 615 distanze; lembo tic. 17. 496 12. 30. » lon. 13. 40. » vie. 18. 14. B. » lon. 17. 416 16. 22. » rie. 18. 550 0. * lon. 17. 390 17. 596 Aria cattiva: onde non possono avere gran precisione. V. la meni, pel valore del passo della vite. > 2 Ter Marte diametro = 12.* SO.”1 Mis. doppia 30/050 2/109 32. 150 30. 070 = medio 2. ,096 082 2. 32. 132 30. 069 » 0 „*• 32. 159 Diametro in secondi 16".i01 = Misura presa in direzione 191/; quella cioè delle due macchie polari. » 7 Fatto un disegno di Marte, si osserva che la posizione delle macchie polari è secondo una corda; e si l’eccentricità della corda che congiunge dette macchie Ter = 12.* è presa la seguente misura, da cui 25.“* Filo mobile al hi. sulla linea delle 10 Disegno tro-ieri, > Il > 1» la di Marte; ove si vede che mentre potrà dedurre = macchie id. in contatto col fìsso all'altro • si lembo destro lembo 31/865 32. 305 32. 905 la callotta inferiore c conte l’al- supcriore è svanita quasi allatto. Ter «* 12.* 40."* Le macchie nere sono come ieri, ma la rossa e la bianca paiono mutate; la macchia polare inferiore app. è assai piccola, e non pare prominente. Si veggono bene le due macchie dette polari dalla parte opposta alla parte in cui fu veduta triche. Ila due altre il macchie bianche Est Ovest. tazione non passa per la di Marte, ma la superiore sta 7 Aprile, e sono molto eccen- Ond’ c certo che l’asse di ro- macchia superiore, o almeno non è ad essa concentrico. Digitized by Google — — 155 alla * B. A. C. n.' Trovandosi Marte assai vicino Aprile 40 portanti misure ron ogni diligenza, prendendo 1437 -+- una fece ai serie d'im- angoli e le distanze con ogni gli precisione possibile. Ingrandimento n.‘ 6. Err. cron. rezione agli angoli di posiziono -t- 1." 1.» 76 ritarda. Cor- 1/78. 1.* Serie 14. *11. ”15.» Angolo preso dalla * di direz. al lembo prcc. = 156/4 » scg. 143. 9 50. a prec. 157. 3 13. 30. » scg. Ili. 3 il. 55. Distanza della 11. 13. il. * lembo 514 sup. 30.» 5. » inf. 31. 618 17. 35. » sup. 30. 643 10. 18. 10. al » 31. 714 inf. 19. 14. > sup. 30. 734 60. il. » inf. 31. 835 Misure semplici. N.B. In queste misure si conservi» la direzione dei Kli perpendicolare a quella che passava pel centro del pianeta al principio delle misure di distanza, c non si cambiò ad onta che pel moto relativo del pianeta fosse sensibilmente diverso, e varialo dal retto. Ciò serva di Coincidenza = 35.' 569 sul fine tale norma angolo nelle riduzioni. per MYrapp08Ì2Ìone J 35. 602 P er contatto. 1 4.* Serie 14*55. ” 13. B.» Angoli dal lembo prcc. a» » scg. 151. 4 67. 34. » prec. 165. t 69. 15. » scg- 154. 5 1. 15. 1 5. I. 38. 6 . 10 » » Distanze al 167. 9 163. 7 30/138 • inf. 34. 164 7. 35. a sup. 31. 8. 13. a inf. 34. 454 9. 53. a sup. 31. 404 439 . 5. a inf. 34. 485 14. 5. a sup. 31. inf. 34. 361 a 13. 39. incidenza = 35/554 oh ne» 33 5S8 variò l'angolo dei 494 per contatto 35. 619 si prec. scg. lembo sup. . 11 Io questa 161/4 56. 35. P er sovrapposizione fili durante la misura mettendoli sempre ben perpendicolari alla direzione degli astri all’atto della misura delle distanze, benché Digitized by Google — non si 156 — prendesse nota dell'angolo. Nelle seguenti modo Tolta in mettere di il (3.* Serie) però, si fece pure ogni trasversale nella direzione della stella c del cen- (ilo onde quest’ ultima serie è preziosa, e dispiace che le nubi l'interrompessero proprio nel momento della massima vicinanza. Gli angoli notati nell'ultima colonna sono dati dal nonio non come si legge abitualtro del pianeta e mente, ma si lesse l'angolo: riferendoli al lungo e vanno diminuiti di 90. ‘ come filo si accenna. 3.* Serie Ter = 13.*17."45.' Angoli dal lembo prec. =179. 18. 18. seg. 165. 4 prec. B seg. 181. 4 166. 4 1» prcc. 184. 3 seg. 167. 3 31. 35. 34. 45. » lembo sup. inf. 34. 554 B 468. 7 48. 46. » sup. 31. 544 n 469. 5 30. 49. 34. 44. al B inf. 34. 597 » sup. 31. 564 34. 645 45. 10. B inf. 47. 30. B sup. 31. 604 49. 48. » inf. 34. 604 Coincidenza Le nubi tolgono il « Marte si Barom. 35. 552 T. Bar. 35. 552 T. Est. 1 B 473. 2 » 478. 3 480. 4 B 35/ 519 ma non vedea ottimamente 11.1 e rimarchevole 470. n = — 90.* 48.r0.' 4 14.* 3. 9. 9. più importante, ed anche turbano un poco qualche di- stanza. Si vedeva divinamente, fig. 467.* 4 495 Posiz. B 47. 4.7 = 31.' 5. 45. 43. Distanze s 9 B » omesso • : si fu fatta figura fece per non perdere il tempo, un disegno assai fedele (V. Tav. V, perla configurazione un canale ceruleo che separa due di continenti di color rosso. Ter «= 13.* 40." La direzione del canale era = 189.* — Si credette opportunissima la circostanza per determinare la rotazione, del pianeta e perciò si accostava prendono delle distanze dal lembo al Ter Diametro di questo canale, che rapidamente ai mezzo. ~ 13.*33."S0.' Distanze Ter 48.' 590 Misure doppie dal canale B 49. 935 lembo preccd. che è 37. 58. B 48. 609 distante 39. 44. B 49. 875 40. 45. B 48. 635 41. 31. B Marte per la = 13.* 48." fu verificato il al più 48. 881 rotazione nella direzioue delle macchie poi. 106.’ 5 474 30. 475 48. 485 30, 494 48. 483 30. disegno =>. 36. 10. 48.' Il di 473 a di 48 Maggio T.r = 14.* 41." avendo Marte la stessa posizione. Digitized by Google — 157 — CONCLUSIONE Nel levare germi le mano la lettori benevoli ai da queste carte, non posso a onde implorare indulgenza veggo ridondare. Io spero che guardando alla di essa natura di lavori non di genere nuovo. di altra Non pochi errori persona che rivedesse le di verificarli in gran parte la mancanza e per stampe: nelle trascrizioni però delle osser- ma ne siano commessi, ho usato ogni attenzione, numeri in tanta copia di errori, benché abbia cura si mi- più volte. Resta ancora a publicarsi una copiosa serie di sure dei satelliti di Saturno , ri- , me uno solo non isfuggano molti è miracolo che a non rivol- di sono scorsi per facili in sè stessi, tipografici vazioni dai libri originali, e nei calcoli delle riduzioni e voglio sperare che pochi meno pei molti difetti di cui non vorranno essermi avari ma non essendo esse ancora ridotte saranno , date in altra occasione. Questi lavori riassumono in concreto Io scopo che ho annunziaato nella prefazione, come proprio del nostro Osservatorio; c f estendere e perfezio- nare molti di quelli che qui sono abbozzati sarà opera futura. immenso , e altri farà appresso certamente meglio campo Il me: se non altro di ìs io sarò lieto di aver cominciato e di aver coadiuvato colle mie fatiche ed industrie all’ Cattolico. al decoro e la più sublime in questa Capitalo del Mondo erezione del novello Osservatorio della scienza la La più bella , liberale protezione che cordato a quest'opera, ha inroraggito suo potere, onde l'istituto di e cosi contribuito ; la Santità del la regnante Pontefice ha ac- nostra Compagnia a fare quanto era in insegnamento ad essa affidato avesse lustro pro- porzionato alla stima in cui meritamente sono oggidì questi studi. Religioni et bonis ilrlibns è il motto che volle scolpito in fronte a questo Collegio fondatore a provare col fatto che ma che ambedue sono raggi di vera fede non è ostile uno stesso Sole dirotti ad illuminare la stre cicche e deboli menti alla via della Vebitì tali studi sono almeno di una mera non rimunerate curiosità, fatiche. festare le opere del Creatore è meno ogni altro eccitamento delle cifre, e forma contempla cielo, (1) il ; c spesso 11 1 . alla il suo scienza le solamente pensare quanto fruttiferi sia , pene o di magnifico , no- Senza quest’ alto scopo il mani- uno stimolo che sprona anche quando vico questo solleva la di queste fatiche un'opera penetrato da questi sensi, la mente sopra la sublimo e divina materialità (1). A chi mente non viene sopraffatta Y. Ocrham Astrotheognosia, specialmente l'ultimo libro, e l'ultimo capo. Digitized by Google — 158 — da fredda maraviglia nella contemplazione di un abisso di spazio seminato di corpi , la mezzi ebe la loro di la maggior parte de’ quali resta ancora inaccessibile ai più forti Provvidenza abbia messo a disposizione dell'uomo e che per prodigiosa copia e distanza ci luce confusa; ma gl’inonda il si manifestano solo come languide masse cuore un dolce senso di gioia in pensare a que’ mondi senza numero, nei quali ogni stella è un sole benefico che nistro della Divina bili riempiti Bontà sparge vita e giocondità su altri esseri della benedizione della mano dell'Onnipotente, e al mi- innumeravedersi far parte di quel privilegiato ordine di creature intelligenti, che dalla profondità dei cieli, sciolgono un inno di lode al loro fattore. Possa l'augusto concetto che mercè della moderna scienza mensità , e Bontà, sublimare i il creato c'ispira della Divina Potenza, Im- nostri affetti e desiderii, e togliendoli dalla piccolezza di questa vita meschina indurli a cercare la loro piena soddisfa- zione soltanto in Colui che è solo fonte puro e perenne di ogni Dall’Osservatorio del Collegio Roma felicità. Romano 31 Luglio 1856 A. Secchi Digitized by Google 1 — 159 — LUU delle opere principali renate In dono airOsoerratorlo del Collegio Romano (*), dal ISSI ni 1855. Philosophical Transactions .... Transazioni Filosofiche della Società Reale di Londra dalt anno 183U al 1 855. ( Dalla Società Reale,. Abstract* .... Estratti delle medesime. Volumi 7. [idem). Memoirs .... Memorie delta R. Società Astronomica di Londra. Voi. 42, 23, 24. (Soc. R. Astron.) Monthlv .... Notizie mensili della medesima Società. [Idem). Osservazioni di tireenuich 1852-53. [Soc. R. Astr.) Greenwich . . Magnetica! and Meteorologica! .... Osservazioni Magnetiche e Meteorologiche fatte agli . Osservatomi coloniali Inglesi. Radcliflfe Mark ree Boni ha v .... .... .... Volumi 9. ( L'ammiragliato Inglese). Osserrazioni dell'Osservatorio Radcliffe a Oxford. Volumi 14. [L’Osserv.) Catalogo di Stelle Ecclitlieke oss. a Markree dal sig. Cooper. [L'Autore). Osservazioni Magnetiche t Meteorologiche fatte a Bombay. (Compagnia dette Indie). Madras .... Catalogo di stelle osservate a Madras. Un volume. [La stessa). Osservazioni fatte a Madras. Volume 7/ {La stessa). . .. Rendiconto drlCAcc. delle Scienze di Parigi. 1852 al 1856 (U Arcati.) Observalions .... Osservazioni Astronomiche fatte alt’Osserv. d i Parigi. Voi. 10. L'Osserv Washington Observ Osservazioni delTOsserv. di Washington. 1847. [Istit. Snut.) Annalcn .... Annali drtlOsservatorio di r»>n»a. Voi. 1, 2, 3, 4. 5. (LOstert.) Stellarum .... Catalogo dette Posizioni medie delle stelle doppie osservate a Dorpat, pel sig. Strave, per Canno 1830. Pietroburgo 1852. {L’Autore). Anoalcs .... Annali dell Osservatorio Fisico di Pietroburgo, fino al 1852. (L'Osserv.) Annalen .... Annali delCOsservatorio di Monaco. 6.* fascicolo (L'Osserv.) Magnetiche .... Determinazioni delle coordinate magnetiche in varii siti della Baviera. Voi . 1.* L'Osserv .) Magnetiche .... Osservazioni Magnetiche e Meteorologiche di Praga anno 1852 (L'Osser.) Annalcs .... Annali dell Osservatorio Reale di Bruxelles. \Quetelet). Berlin .... Carte Accademiche di Berlino. Ora i.* (L'Accad.) Astronomische . . Osservazioni Astronomiche dalCOsserv. Reale di Konisberga. 1812-43. . (L'Osserv.) Messungen .... Misure della differenza di livello tra il mar Nero e il mar Caspio di Struve. ( L'Aecatl di Piclroburgn). Everest’s .... Misura di un arco di Meridiano nelle Indie dal sig. Everest. (Compaq, Comples Rcndus . ( . . delle Indie). .... Risultati delle Osserrazioni Astronomiche fatte all Osservatorio di Harvard a Cambridge U. S. tX52-53. (L' Università). Winds .... Venti dell' Emisfero Boreale di Cùffia. Istituto Smitsoniano). Report .... Rap. fatto alCIst. Smitsoniano da Henry con diversi opuscoli. (Lo stesso) Rendiconto della Beale Accademia delle sciente di Napoli fino al Dece mòre 1853. Àiry Longitude of Valentia e diversi altri opuscoli [L Autore). Annuario del R. Osservatorio di Napoli. (L Osserv.) Resuits ( Civiltà Cattolica. f/,a redazione). Corrispondenza Scicntilica. (Il dirett. sia. Scarpellini). Kreil diversi lavori magnetici e meteorologici. (L'Autore). Ilornslein diverse memorie astronomiche. (L’A.) Littrow Sul calai, di Piazzi. (*) addette Non sono comprese ( L'A .) in questa lista le opere inviate nominatamente alle persone a) rosse r va torio. Digitized by Google AGGIUNTE E CORREZIONI II lin. 14 is 17 » 19 SII SI tavertino travertino 7 inferiore S per equatoriale che di questa specie SO i:i 97 SS Sfi li li n.’ 181 » n.‘ lil 1* n.‘ 193 superiore per l'equatoriale questa specie è fornito di tribomelro nel quale di è fornito trikomctro nel qual caso ceterc perezione a Corona A .... .... A A : : celere perfezione « Corona A C .... .... A A : : Il C NO A C Epoca 1836 il moto sec. di questa c da diversi osservatori NO nebulosa clic si sospetta yuesla nebulosa e l’altra I. n.’ 3 sono state decomposte in gruppi stellari coll' ingrandimento UHM) che si c recentemente applicato all'equatoriale, nel prossimo passato Giugno. 4. Novembre 1833 : H Epoca 1833 70 «Leone, noia. il moto di questa fiS IS c diversi osservatori NI 1 nebulosa sospetta Ni Aggiunta alta nebulosa (ì di Struvr 1* SI 4. Novembre 1843 nell'Orsa Maggiore dovuto alni L. Z. La Luce stava del suo vertice. Diviene » Si 33 38 zodicalc attenderci nella luce Z. ciò N'I 96 Ti 1» » 110 114 Hi 30 3S 4 8 ult. refattori 93 19 fig. : nei Levrieri dovuto alla 1.. Z. La Luua stava del suo vertice diviene zodiacale attendere nella luce Z. Ciò refrattari 9. lig. 1879-1851 6. 1789-1831 IMPRIMATUR Fr. Th. M. Larco 0. P. S. P. A. M. Socius IMPRIMATUR Fr. A. Ligi Bussi Ord. Min. Conv. Episc. Icon. Vìcesgercns. Digitized by Google Digitized by Google Digitized by Google Digitized by Google Digitized by Google Digitized by Google Dìgitized by Googl<