SCHEDE DI SICUREZZA
S.p.a.
Rev 2
Del 22/06/09
BRC - Global standard – Consumer Product
ALCOOL ETILICO DENATURATO
Rev.
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Redazione Approvazione
Qualità
Direzione
Dott.sa Tecla
Data
Descrizione
20/12/05
Emissione
Tambuscio
Revisione secondo
Dott.sa Tecla
regolamento CE 1907/2006
Tambuscio
Cambio ragione sociale da
Dott.sa Tecla
GSG S.r.l. a GSG S.p.a.
Tambuscio
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22/06/09
Silvano Gozio
Silvano Gozio
Silvano Gozio
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IDENTIFICAZIONE DELLA SOSTANZA/DEL PREPARATO E DELLA
SOCIETÀ/DELL’IMPRESA
1.1 IDENTIFICAZIONE DELLA SOSTANZA O DEL PREPARATO
ALCOOL ETILICO DENATURATO
1.2 UTILIZZAZIONE DELLA SOSTANZA/DEL PREPARATO
IGIENE E PULIZIA DELLA CASA
1.3 IDENTIFICAZIONE DELLA SOCIETA’/DELL’IMPRESA
GSG S.p.a.
VIA A. PACINOTTI NR. 3
25064 GUSSAGO BRESCIA
TEL. 030.2411496
FAX 030.2411497
PERSONA COMPETENTE RESPONSABILE DELLA SCHEDA DATI DI SICUREZZA:
Dott.ssa Tecla Tambuscio
Mail: [email protected]
1.4 NUMERO TELEFONICO DI CHIAMATA URGENTE
CENTRO ANTIVELENI DI MILANO TEL. 02/66101029.
2
IDENTIFICAZIONE DEI PERICOLI
2.1 CLASSIFICAZIONE DELLA SOSTANZA/DEL PREPARATO (DIRETTIVA 67/548/CEE, DIRETTIVA
1999/45/CE):
PREPARATO CLASSIFICATO COME PERICOLOSO, INFIAMMABILE
2.2 INDICAZIONI DI PERICOLOSITA’ SPECIFICHE PER L’UOMO E L’AMBIENTE.
PERICOLI PER L’UOMO:
R 11: FACILMENTE INFIAMMABILE.
3
COMPOSIZIONE/ INFORMAZIONI SUGLI INGREDIENTI
CONTIENE :
SOLUZIONE ACQUOSA DI ALCOOL ETILICO (>90%) MISCELATO CON I SEGUENTI DENATURANTI
GENERALI DELLO STATO (DM 524/96 art. 1 comma 1):
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COMPONENTE
N° EINECS
N° CAS
CONC %
SIMBOLI
FRASI R
ALCOOL ETILICO
METILETILCHETONE
TIOFENE
200-578-6
201-159-0
203-729-4
64-17-5
78-93-3
110-02-1
>90
2
1,25
F
F, Xi
F,Xn
DENATONIO
BENZOATO
223-095-2
3734-33-6
<1
Xn
R11
R11, R36, R66/67
R20, R22, R11,
R52/53
R22
MISURE DI PRONTO SOCCORSO
CONTATTO CON LA PELLE
TOGLIERE IMMEDIATAMENTE GLI ABITI CONTAMINATI E LAVARE LA PELLE CON MOLTA ACQUA
CONTATTO CON GLI OCCHI
LAVARE ABBONDANTEMENTE CON ACQUA, A PALPEBRA APERTA, PER ALMENO 15 MINUTI
INALAZIONE
TRASPORTARE L’INFORTUNATO ALL’ARIA APERTA E COMUNQUE IN ZONA BEN VENTILATA. IN
CASO DI MALESSERE O PERSISTENZA DEI DISTURBI CONSULTARE UN MEDICO. IN CASO DI
CEDIMENTO O ARRESTO DELLA RESPIRAZIONE PRATICARE LA RESPIRAZIONE ARTIFICIALE.
INGESTIONE
NON PROVOCARE IL VOMITO. FAR RISCIACQUARE LA BOCCA SOMMINISTRANDO ACQUA IN
ABBONDANZA SENZA FAR DEGLUTIRE. CHIAMARE IMMEDIATAMENTE UN MEDICO E MOSTRARGLI
QUESTA SCHEDA.
5
MISURE ANTINCENDIO
EVACUARE LA ZONA. E COMBATTERE L’INCEDIO A DISTANZA E SOPRA VENTO. RAFFREDDARE
CON ACQUA NEBULIZZATA EVVENTUALI IMBALLI ADIACENTI E NON COINVOLTI NELL’INCENDIO.
DOPO L’ESTINZIONE COSPARGERE LA ZONA DI MATERIALE ASSORBENTE PER IMPEDIRE CHE
DIVENGA SCIVOLOSA. NON CONVOGLIARE MAI IL LIQUIDO DI ESTINZIONE NELLA RETE FOGNARIA
O NEI CORPI IDRICI E SMALTIRE SECONDO LA NORMATIVA VIGENTE. DI PROTEZIONE PER GLI
ADDETTI ALL’ESTINZIONE DEGLI INCENDI.
MEZZI DI ESTINZIONE DA UTILIZZARE:
SCHIUME RESISTENTI ALL’ALCOOL, POLVERE, ANIDRIDE CARBONICA, ACQUA NEBULIZZATA
MEZZI DI ESTINZIONE DA NON UTILIZZARE:
NESSUNA LIMITAZIONE
RISCHI DA COMBUSTIONE:
EVITARE L’INALZIONE DI GAS O VAPORI. PER DECOMPOSIZIONE TERMICA SI POSSONO
SVILUPPARE OSSIDI DI CARBONIO E FUMI TOSSICI. ALL’INTERNO DEI CONTENITORI CHIUSI
ESPOSTI AL CALORE SI POSSONO GENERARE DELLE SOVRAPRESSIONI E POSSONO
EPLODERESE ISCALDATO O IN CASO DI INCENDIO IL PRODOTTO PUÒ SVILUPPARE FUMI TOSSICI.
EQUIPAGGIAMENTO SPECIALE PER GLI ADDETTI ALL’ESTINZIONE:
INDOSSARE L’EQUIPAGGIAMENTO COMPLETO DI PROTEZIONE ANTINCENDIO
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MISURE IN CASO DI RILASCIO ACCIDENTALE
PRECAUZIONI INDIVIDUALI:
EVACUARE LA ZONA E CIRCOSCRIVERE. PREVEDERE SUFFICIENTE VENTILAZIONE.
ALLONTANARE FONTI DI ACCENSIONE, CIRCUITI ELETTICI, CARICHE ELETTROSTATICHE E
MATERIALI OSSIDANTI. NON FUMARE O UTILIZZARE FIAMME LIBERE, CORPI INCANDESCENTI O
SURRISCALDATI. TOGLIERE CORRENTE E FERMARE I MOTORI A SCOPPIO.
INDOSSARE GUANTI, OCCHHIALI DI PROTEZIONE ANTISPRUZZO E STIVALI. IN CASO DI SVILUPPO
VAPORI INDOSSARE ANCHE UNA PROTEZIONE RESPIRATORIA MUNITA DI FILTRO PER VAPORI
ORGANICI.
PRECAUZIONI AMBIENTALI :
NON SCARICARE NELLA RETE FOGNARIA O IN LUOGHI NON AUTORIZZATI. IN CASO DI
SVERSAMENTO CONSISTENTE RACCOGLIERE IL LIQUIDO CHE FUORIESCE IN APPOSITI
CONTENITORI. SMALTIRE QUESTO MATERIALE E I RELATIVI CONTENITORI IN UN PUNTO DI
RACCOLTA AUTORIZZATO E COMUNQUE IN ACCORDO ALLE NORMATIVE VIGENTI. SE IL
PRODOTTO E’ DEFLUITO IN CORSI D’ACQUA AVVISARE LE AUTORITA’ COMPETENTI. LO SCARICO
ACCIDENTALE DI INGENTI QUANTITA’ DI PRODOTTO E DEII SUOI COMPONENTI NEI CORPI IDRICI
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PUO’ DANNEGGIARE GLI ORGANISMI ACQUATICI.
METODI DI PULIZIA:
RACCOGLIERE IL LIQUIDO FUORIUSCITO MECCANICAAMENTE O CON MATERIALE ASSORBENT
NON COMBUSTIBILE (SABBIA, TERRA, SEGATURA, LEGANTE UNIVERSALE) E PORLO IN
CONTENITORI SIGILLABILI DA ELIMINARE SECONDO LE DIRETTIVE LOCALI O NAZIONALI. LAVARE
IL RESIDUO CON ABBONDANTE ACQUA.
7
MANIPOLAZIONE E IMMAGAZZINAMENTO
7.1 MANIPOLAZIONE
PROVVEDERE UNA BUONA VENTILAZIONE O ASPIRAZIONE DEGLI AMBIENTI PER EVITARE
L’ACCUMULO DI VAPORI CHE CON L’ARIA POTREBBERO FORMARE MISCELE ESPLOSIVE.
ADOTTARE PROVVEDIMENTI CONTRO LE CARICHE ELETTROSTATICHE. TRATTARE CON
ATTENZIONE E EVIATRE URTI, ATTRITI E COLPI. TENERE LONTANO DA FONTI DI CALORE.
EVITARE IL CONTATTO CON GLI OCCHI E LA PELLE. INDOSSARE NON MANGIARE, NE BERE, NE
CONSERVARE ALIMENTI O BEVANDE NELLA ZONA DI LAVORO. NON FUMARE.
7.2 IMMAGAZZINAMENTO
CONSERVARE IN LUOGO FRESCO, ASCIUTTO E BEN VENTILATO AL RIPARO DALL’UMIDITA’, DAI
RAGGI SOLAR, DA FONTI DI CALORE O DI ACCENSIONE. CONSERVARE NEL CONTENITORE
ORIGINALE O IN CONTENITORI ERMETICAMENTE CHIUSI. PROTEGGERE I RECIPIENTI DAGLI URTI.
I CONTENITORI VUOTI DEVONO ESSEERE TRATTATI CON LE STESSE PRECAUZIONI DI QUELLI
PIENI. CONSERVARE LONTANO DA AGENTI OSSIDANTI. I LUOGHI DI STOCCAGGIO DEVONO
ESSERE COLLEGATI A TERRA ONDE EVITARE L’ACCUMULO DI CARICHE ELETTTROSTATICHE.
MATERIALI IDONEI ALLO STOCCAGGIO
ALLUMINO, ACCIAIO DOLCE, INOX, FERRO AL CARBONIO E INOSSIDABILE, GOMMA BUTILICA PTFE
MATERIALI NON IDONEI ALLO STOCCAGGIO
RESINE VINILICHE, EPOSSI-AMMINICHE E NEOPRENICHE, GOMME NATURALI, PVC
8
CONTROLLO DELL’ESPOSIZIONE/PROTEZIONE INDIVIDUALE
8.1 VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE:
LIMITI SECONDO L’ACGIH:
3
TLV –TWA 1000 ppm=1880 mg/m
8.2 CONTROLLI DELL’ESPOSIZIONE
8.2.1 CONTROLLI DELL’ESPOSIZIONE PROFESSIONALE:
PROTEZIONE RESPIRATORIA:
MASCHERA PROTETTIVA CON FILTRO PER VAPORI ORGANICI DI SERIE “A”
PROTEZIONE DELLE MANI:
GUANTI IN GOMMA BUTILICA O NITRILE. NON SONO ADATTI GUANTI
NATURALE/LATTICE NATURALE, CAUCCIU’ DI NITRILE/LATTICE DI NITRILE
PROTEZIONE DEGLI OCCHI:
OCCHIALI DI SICUREZZA A TENUTA
PROTEZIONE DELLA PELLE:
INDOSSARE INDUMENTI RESISTENTI AI SOLVENTI
9
IN
CAUCCIU’
PROPRIETÀ FISICHE E CHIMICHE
9.1 INFORMAZIONI GENERALI
ASPETTO E COLORE: LIQUIDO LIMPIDO, ROSATO
ODORE: CARATTERISTICO
9.2 INFORMAZIONI IMPORTANTI RELATIVE ALLA SALUTE, ALLA SICUREZZA E ALL’AMBIENTE
PUNTO DI EBOLLIZIONE : 78-78,3°C
PUNTO DI INFIAMMABILITA’: 12/13°C
INFIAMMABILITA’: LIM.INF.3,3/3,5 VOL%
LIM.SUP.18/19 VOL%
PROPRIETA’ ESPLOSIVE: PRODOTTO NON ESPLOSIVO, TUTTAVIA E’ POSSIBILE
FORMAZIONE DI MISCELE DI VAPORI/ARIA ESPLOSIVE
PRESSIONE DI VAPORE (20°C): 59 hPa a 20°C
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DENSITA’ A 20°C: 0.79/0,83 g/cm
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SOLUBILITA’: COMPLETA IN ACQUA, ETERE ETILICO, ACETONE, BENZENE, DICLOROMETANO
IDROSOLUBILITA’: 1g/l
COEFFICIENTE DI RIPARTIZIONE ETANOLO/ACQUA: -0,32 Log Pow
VISCOSITA’: 1.2 mPa*s a 20°C
DENSITA’ DI VAPORE: 1.59
VELOCITA’ DI EVAPORAZIONE: 1,4 (CCl4=1); 3,4 (Butil acetate=1)
9.3 ALTRE INFORMAZIONI
CONDUCIBILITA’:11,6 µS
PUNTO DI FUSIONE: -114/-117,3°C
10 STABILITÀ E REATTIVITÀ
10.1 CONDIZIONI DA EVITARE:
STABILE NELLE NORMALI.CONDIZIONI AMBIENTALI DI TEMPERATURA E PRESSIONE. EVITARE
TEMPERATURE ELEVATE CHE NE PRODUCANO EVAPORAZIONE, VAPORI FACILMENTE
INFIAMMABILI. EVITARE L’ESPOSIZIONE AI RAGGI SOLARI DIRETTI E A FIAMME E SCINTILLE.
EVVIATRE L’ACCUMOULO DI CARICHE ELETTROSTATICHE
10.2 MATERIE DA EVITARE:
AGENTI OSSIDANTI FORTI, ACIDO SOLFORICO, ACIDO NITRICO, METALLI ALCALINI E ALCALINOTERROSI, OSSIDI ALCALINI, CLORURO DI ACETILE, PEROSSIDI, AMMONIACA, IPOCLORITO DI
SODIO, IPOOCLORITO DI CALCIO, PERCLORATI, OSSIDO D’ARGENTO.
10.3 PRODOTTI DI DECOMPOSIZIONE PERICOLOSI:
IN CASO DI COMBUSTIONE SI POSSONO FORMARE GAS TOSSICI: CO, CO2.
11 INFORMAZIONI TOSSICOLOGICHE
-
OCCHI : IRRITANTE. LEGGERMENTE IRRITANTE SU CONIGLIO, OECD TG 405 (VALORE DELLA
LETTERATURA)
-
-
CUTE : IRRITANTE. NON IRRITANTE SU CONIGLIO, OECD TG 404 (VALORE DELLA
LETTERATURA).
INALZIONE: TOSSICITA’ ACUTA NELL’UOMO PER CONCENTRAZIONI > 5000 ppm; I VALORI
POSSONO PROVOCARE EFFETTI NARCOTICI, IRRITAZIONE AL NASO E AGLI OCCHI,
SENSAZIONE DI CALORE, MAL DI TESTA, DISTURBI VISIVI, NAUSEA, VOMITO, VERTIGINI.
INGESTIONE: TOSSICITA’ ACUTA NELL’UOMO PER INGESTIONE DI ELEVATE QUANTITA’. PUO’
PROVOCARE EFFETTI NARCOTICI, SENSAZIONE DI CALORE, MAL DI TESTA, DISTURBI VISIVI,
NAUSEA, VOMITO, VERTIGINI, BLOCCO CARDIO-CIRCOLATORIO.
INFORMAZIONI SULLE DIVERSE VIE DI ESPOSIZIONE:
ETANOLO:
INALAZIONE :
RATTO
LC50/4H: 20000 mg/Kg (VALORE DELLA LETTERATURA)
TOPO
LC50/4H: 39 mg/Kg
ORALE:
RATTO
LD50: 7060 mg/Kg
METILCHETONE:
INALAZIONE :
RATTO
LC50: 40 g/mc A 2H
ORALE:
RATTO
LD50: >2600 mg/Kg
DERMICO
CONIGLIO LD50: >8000 mg/Kg
TIOFENE:
INALAZIONE :
RATTO
LC50/2H: 9500 mg/mc
ORALE:
RATTO
LD50: 1400 mg/Kg
DERMICO
RATTO LD50: 830 mg/Kg
DENATONIO BENZOATO:
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ORALE:
RATTO
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LD50: 584 mg/Kg
EFFETTI RITARDATI E IMMEDIATI IN SEGUITO A ESPOSIZIONE BREVE E PROLUNGATA:
• TOSSICITA’ A BREVE TERMINE: LA SOSTANZA E’ IRRITANTE PER GLI OCCHI. INALAZIONE DI
ALTE CONCENTRAZIONI DI VAPORE PUO’ CAUSARE IRRITAZIONE DEGLI OCCHI E DEL TRATTO
RESPIRATORIO. LA SOSTANZA PUO’ DETERMINARE EFFETTI SUL SISTEMA NERVOSO
CENTRALE.
• TOSSICITA’ A LUNGO TERMINE: IL LIQUIDO HA CARATTERISTICHE SGRASSANTI LA CUTE. LA
SOSTANZA PUO’ AVERE EFFETTO SULL’ALTO TRATTO RESPIRATORIO E IL SISTEMA NERVOSO
CENTRALE, CAUSANDO IRRITAZIONE, TREMORE, MAL DI TESTA, STANCHEZZA, MANCANZA DI
CONCENTRAZIONE E DI VIGILANZA.
• TOSSICITA’ GENETICA IN VITRO: METODO AMES: NON MUTAGENO. OECD TG 471 (VALORE
DELLA LETTERATURA)
• POTERE SENSIBILIZZANTE: MAXIMIZATION TEST PORCELLINO D’INDIA: NON SENSIBILIZZANTE;
OECD TG 406 (VALORE DELLA LETTERATURA)
• CANCEROGENICITA’: ACGIH: A4, NON CLASSIFICATO CANCEROGENO
• EPIDEMIOLOGIA: FETOTOSSICO PER GLI EMBRIONI O FETI DI ANIMALI DI LABORATORIO.
L’ESPOSIZIONE PRENATALE DI ETANOLO E’ ASSOCIATA ALLA PRESENZA DI MALFORMAZIONI
CONGENITE (SINDROME FETALE DA ALCOOL)
• TERATOGENICITA’: TDL°= 41 mg/Kg (ORALE, DONNA)
• EFFETTI SULLA RIPRODUZIONE: TDL°= 200 mg/Kg (DONNA)
12 INFORMAZIONI ECOLOGICHE
12.1 ECOTOSSICITA’:
IL PRODOTTO NON E’ CLASSIFICATO PERICOLOSO PER L’AMBIENTE MA PUO’ NUOCERE ALLA
VITA ACQUATICA SE SCARICATO IN QUANTITA’ MASSIVE NEI CORPI IDRICI. EVITARE
CONTAMINAZIONI DEL SUOLO E DELLE ACQUE SIA SUPERFICIALI CHE PROFONDE. IN CASO DI
CONTAMINAZIONE DI SPECCHI D’ACQUA, A CAUSA DEL PERICOLO DI DEOSSIGENAZIONE,
PRENDERE IN CONSIDERAZIONE LA POSSIBILITA’ DI DILUIRE FORTEMENTE O DI RICORRERE AD
AREAZIONE ARTIFICIALE.
TOSSICITA’ PER I PESCI:
LC50 LEUCUSCUS IDUS: <100 mg/l, 48H, OECCD TG 203 (VALORE DELLA LETTERATURA)
LC50 TROTA: 11200 mg/l, 24H (VALORE DELLA LETTERATURA)
TOSSICITA’ PER DAPHNIA:
CE50 DAPHNIA MAGNA: >100 mg/l, 24H, OECD TG 202 (VALORE DELLA LETTERATURA)
TOSSICITA’ PER ALGHE:
CE50 CHLORELLA PYRENOIDOSA: > 100 mg/l, 24H, OECD TG 201 (VALORE DELLA
LETTERATURA)
12.2 MOBILITA’
COMPLETA SOLUBILITA’ IN ACQUA, VAPORIZZABILE IN ATMOSFERA
12.3 PERSISTENZA E DEGRADABILITA’:
IL PRODOTTO E’ FACILMENTE E RAPIDAMENTE BIODEGRADABILE, >70%, 5d, OECD TG 301
D(VALORE DELLA LETTERATURA)
BOD5 UGUALE A 51 DI thOD (TEST DELLA BOTTIGLIA CHIUSA –BOD). E’ STATO DIMOSTRATO CHE
IL PRODOTTO SI DEGRADA IN CONDIZIONI ANAEROBICHE.
COD: 1640000 mg O2 CONSUUMATI PER ETANOLO. RICHIESTA TEORICA 1586000 mg/l
12.4 BIOACCUMULO
SI SUPPONE CHE IL PRODOTTO NON DIA ORIGINE A FENOMENI DI BIOACCUMULO. FATTORE DI
CONCENTRAZIONE BIOLOGICA PRESUNTO UGUALE A <1..
13 CONSIDERAZIONI SULLO SMALTIMENTO
NON SMALTIRE IL PRODOTTO INSIEME AI RIFIUTI DOMESTICI. NON SCARICARE NELLA RETE
FOGNARIA , IN ACQUE SUPERFICIALI O SOTTERRANEE.
SMALTIRE IL PRODOTTO MEDIANTE AZIENDE SPECIALIZZATE E AUTORIZZATE ALLO
SMALTIMENTO DI RIFIUTI SPECIALI. PUO’ ESSERE SMALTITO UTILIZZANDOLO COME
COMBUSTIBILE QUANDO LA LEGISLAZIONE LOCALE LO CONSENTE. IN CASO DI PRODOTTO
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ASSORBITO SU MATERIALE INERTE E QUINDI NON PIU’ LIQUIDO, IL RIFIUTO DEVE ESSERE
SMALTITO SECONDO LE NORME DI LEGGE. I FUSTI VUOTI DEVONO ESSERE SMALTITI SECONDO
LE NORME DI LEGGE.
14 INFORMAZIONI SUL TRASPORTO
TRASPORTO STRADALE ADR
Numero ONU: 1170
Classe 3
Gruppo d’imballaggio II
N. di pericolo 33
15 INFORMAZIONI SULLA REGOLAMENTAZIONE
SIMBOLO DI PERICOLO
F FACILMENTE INFIAMMABILE
FRASI DI RISCHIO:
R11 FACILMENTE INFIAMMABILE
CONSIGLI DI PRUDENZA
S2 CONSERVARE FUORI DELLA PORTATA DEI BAMBINI
S7 CONSERVARE IL RECIPIENTE BEN CHIUSO
S16 CONSERVARE LONTANO DA FIAMME E SCINTILLE - NON FUMARE
IL PRODOTTO E’ CLASSIFICATO ED ETICHETTATO CONFORMEMENTE ALLE DIRETTIVE 67/548/CE E
199/45/CE
OVE APPLICABILI, SI FACCIA RIFERIMENTO ALLE SEGUENTI NORMATIVE:
• DLGS 52/97
• DLGS N° 65 DEL 14/03/2003
• DIRETTIVA 2001/58/CE
• DM 07/09/2002
• DLGS N° 152 DEL 11/05/1999
• DLGS N° 22 DEL 05/02/97
• DECISIONE 2000/532/CE
• DM 28/02/2006
16 ALTRE INFORMAZIONI
FRASI DI RISCHIO DEI COMPONENTI:
R11 FACILMENTE INFIAMMABILE, R20 NOCIVO PER INALAZIONE, R22 NOCIVO PER INGESTIONE, R36 IRRITANTE PER GLI
OCCHI, R52 NOCIVO PER GLI ORGANISMI ACQUATICI, R53 PUO’ PROVOCARE A LUNGO TERMINE EFFETTI NEGATIVI PER
L’AMBIENTE ACQUATICO, R66 L’ESPOSIZIONE RIPETUTA PUO’ PROVOCARE SECCHEZZA E SCREPOLATURE DELLA PELLE,
R67 L’INALAZIONE DEI VAPORI PUO’ PROVOCARE SONNOLENZA E VERTIGINI.
NB: L’UTILIZZATORE DEVE FARE RIFERIMENTO AD OGNI ALTRA DISPOSIZIONE LEGISLATIVA APPLICABILE A LUI NOTA.
L’INFORMAZIONE FORNITA SU QUESTA SCHEDA DI SICUREZZA CORRISPONDE ALLO STATO ATTUALE DELLA NOSTRA
CONOSCENZA E DELLA NOSTRA ESPERIENZA DEL PRODOTTO, E NON E’ ESAUSTIVA. SI APPLICA AL PRODOTTO TAL
QUALE, CONFORME ALLE SPECIFICHE. IN CASO DI COMBINAZIONI O MISCELE, ASSICURARSI CHE NESSUN NUOVO
PERICOLO POSSA MANIFESTARSI.
ESSA NON DISPENSA IN NESSUN CASO L’UTILIZZATORE DEL PRODOTTO DAL RISPETTARE L’INSIEME DELLE NORME
LEGISLATIVE, AMMINISTRATIVE E DI REGOLAMENTAZIONE RELATIVE AL PRODOTTO, ALL’IGIENE E ALLA SICUREZZA DEL
LAVORO.
LA SOCIETA’ NON SI ASSUME ALCUNA RESPONSABILITA’ PER DANNO A PERSONE, COSE ED ANIMALI CHE POSSANO
DERIVARE DALL’UTILIZZO IMPROPRIO DELLE CONOSCENZE RIPORTATE NELLA PRESENTE SCHEDA DI SICUREZZA.
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